GA review 11.12 - 2018

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PHOTOGRAPHY

INNOVATION

FOOD NEWS&&TRAVEL LEISURE

NEWS HEALTH && LEISURE BEAUTY

NICOLAS BRUNO

YADEA NEW G5 PRO

AQUA VERA DOME TERME & HOTEL ATYUSHKINA

HELLER VILLA CRESPI THE SINGER Relais & Châteaux

Portfolio

EICMA 2018

Avvento Interviewall’Aqua Dome

Interview Yulia Shesternikova


qualityhotelsanmartino.com


11.12/2018 ART & PHOTOGRAPHY DIRECTOR Flavio Torre GRAPHIC & WEB REDACTION Alessio Gilardi Stefano Gilardi FASHION EDITOR Silvia De Saraca TRANSLATIONS Carlo De Marchi WEBSITE www.glamouraffair.com FACEBOOK www.facebook.com/glamouraffairpage INSTAGRAM www.instagram.com/glamouraffair CONTACT review@glamouraffair.com

READ ON

Copia promozionale ad uso riservato. Edizione web fuori commercio.


MOJA 5 | AWAMU Photographer ZILBERBERG 18 | ALICE Artist TE, Pizzeria gourmet 31 | BEATO Interview by Annarita Mattei CECCARELLI 34 | CAROL The Model NEW G35 PRO 42 | YADEA, EICMA 2018 DOME, TERME & HOTEL 48 | AQUA Avvento all’Aqua Dome BRUNO 59 | NICOLAS Portfolio AVITZUR 69 | TAL Artist


76 | HELLER The Singer, Interview E PENTOLE BY LUISA AMBROSINI 85 | TACCHI Crema di zucchine e ricotta SHOES 86 | WITHOUT Matteo Anatrella MOMENT by Ladydiabolika 96 | PINK Special Guest: Dalila Del Giudice ANNICHIARICO 103 | SIMONE Piccolo atlante dei nomi inventati GLAMOUROUS GYM 104 | MY Diana Lapin ROMAN 112 | SERGIU Artist bio&statement E CINEMA by Sara Tufoni 121 | DONNE Fiore del deserto, Sherry Hormann WONDERCOMPANY 122 | LR Born in Hollywood, Made in Italy TATTOO 127 | SILK Federico Dasset

132 | #GADDICTED The Glamour Affair Hashtag


Con sede in Lussemburgo, Awamu Moja è un’agenzia fotografica un po’ particolare: Moja, il fotografo, si è circondato di giovani talenti provenienti da universi differenti che sanno circoscrivere tutti gli aspetti di un evento di moda: relazioni con i fashion designer, logistica, direzione artistica, riprese, creazione di testi, concezione di scenografie, trucco… e shooting in luoghi quasi inaccessibili. Ma Awamu Moja non è solo fotografia, è anche Absolute Blue, un’agenzia specializzata in attività di brand activation e nella creazione di eventi nei segmenti moda e bellezza, dal primo abbozzo del progetto alla sua finalizzazione, dal punto di vista sia tecnico che commerciale. La rapidissima ascesa dei video «pre-wedding», il cui mercato sta esplodendo, specialmente in Asia, viene ad ampliare ulteriormente il campo d’azione di questo team fuori dalle norme.

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Based in Luxembourg, Awamu Moja is a photographic agency with a difference: Moja, the photographer, has surrounded himself with young talent from very different backgrounds, which form a team that encompasses all aspects of a fashion event: relations with fashion designers, logistics, artistic direction, shots, text writing, decorative design, make-up.... and shooting in almost inaccessible places. But Awamu Moja is not just a photographer, it is also Absolute Blue, an agency specialised in brand activation and event creation, including in fashion and beauty, taking the project from draft to completion, technically and commercially speaking. The sharp rise in “pre-wedding” shootings, which have taken the market by storm, particularly in Asia, further enlarges the portfolio of this off-standard team.

AWAMU


MOJA

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GLAMOUR AFFAIR: In che cosa si differenzia la sua agenzia, Awamu Moja? MOJA: Noi non volevamo accontentarci di offrire tutte le competenze necessarie per la riuscita di un progetto cinematografico: il nostro primo obiettivo era quello di mettere in scena i talenti e il know-how che l’uomo ha sviluppato, partendo dalla constatazione che la moda è una vetrina straordinaria per quanto di meglio ha fatto il genere umano. Nell’abbigliamento certamente, ma anche nel bijou, nel mobile, nell’arredamento, l’informatica, la telefonia o qualsiasi altro campo, la moda ha sempre qualcosa da dire. Era dunque evidente per noi che l’umanità nel suo insieme dovesse essere il fondale alle nostre foto. GLAMOUR AFFAIR: What makes your agency, Awamu Moja, different? MOJA: We are not content to simply offer all the skills required to make a photography project successful; our first aim was to depict the talent and know-how man has developed, based on the realisation that fashion is a great showcase for what humankind does best. Whether it be in clothing, of course, but also in jewellery, furniture, decoration, computing, telephony, or any other field, fashion has something to say. So it was obvious to us that humanity as a whole had to serve as the backdrop for our photos. GA: Intende dire che i vostri reportage raccontano una storia? MOJA: Colgono piuttosto un ambiente, un’atmosfera, senza particolarmente cercare una coerenza storica. Lo shooting che abbiamo realizzato a Siviglia lo illustra molto bene. GA: Do you mean to say that your reports tell a story? MOJA: It’s rather that they capture an ambiance, an atmosphere, without especially seeking historical coherence. The shooting we did in Seville is a good demonstration of this. GA: In che modo illustra la vostra modalità di lavoro? MOJA: Nel caso specifico, ci proponevamo di valorizzare gli abiti non tanto nei siti turistici di Siviglia ma piuttosto di insistere su determinati dettagli architettonici per sottolineare il suo carattere di città moderna eppure atemporale. Nello stesso ordine di idee, il lavoro che facciamo ogni anno per il Festival di Cannes è sempre incentrato su un tema. Quest’anno abbiamo rivisitato Vacanze romane, il film di William Wyler, e il progetto per il 2019 metterà in risalto i personaggi femminili nel cinema.

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GA: How does it illustrate the way you work? MOJA: In this case, our aim was to highlight the dresses not in Seville’s tourist locations, but rather to focus on a few architectural details to underline the modern but nevertheless timeless character of the city. In the same vein, the work we do every year at the Cannes Festival is always based on a theme. This year we revisited the film Roman Holiday, by William Wyler, and the 2019 project will spotlight female characters in cinema. GA: Il lavoro che avete realizzato per il creatore Hui Qin Peng andava nello stesso senso? MOJA: In quel caso ci è parso necessario concentrarci sulla storia personale di Hui Qin Peng. Le sue creazioni sembrano dei quadri in cui ciascun dettaglio racconta qualcosa di lui. È un artista dissidente e ci è sembrato importante mostrare che, pur dando voce alla sua dissidenza, il suo lavoro esprime anche le influenze più importanti che le sue origini hanno avuto sulla sua arte, tra l’altro nell’impiego del colore. Hui Qin Peng è un grande artista e le sue opere – perché questo sono, di fatto, i suoi vestiti – sono spesso esposte nelle gallerie d’arte. E dimostrano particolarmente bene che la moda può essere un testimone privilegiato della storia degli uomini. Il lavoro con Hui Qin Peng ci ha fatto anche riflettere sul nostro concetto di equilibrio, per dare il suo posto a ciascun elemento della foto. Da questo punto di vista, abbiamo molto da imparare dall’Asia. Abbiamo iniziato a rendercene conto con Hui Qin Peng, che era estremamente attento a tutto quanto circondava il vestito, e nel corso di un nostro recente viaggio in Cina abbiamo potuto constatare che questa esigenza è onnipresente. Per farla breve, si può dire che, in questa parte del mondo, yin e yang fanno pienamente parte della vita e non sono solo una rappresentazione geometrica della dualità e della complementarietà delle cose. Ho anche appreso molto sul qi gong, il lavoro sull’energia vitale, e il feng shui, che è la ricerca dell’armonia. E certamente non dal punto di vista occidentale che va di moda! Sto parlando di un’autentica filosofia di vita, di principi che accompagnano il popolo cinese nella sua esistenza quotidiana. Per noi, evidentemente, è assai difficile da realizzare... se pensiamo che l’essere umano è piuttosto in preda a passioni di ogni sorta! (risata) Ma la ricerca dell’equilibrio è già di per sé un successo, perché testimonia la nostra presa di coscienza di questa dualità. Mediante la postura del modello, il vestito rosso sullo sfondo del cielo ritagliato a triangoli da una veranda ricrea una disposizione a triangoli. Probabilmente è questo che rende l’immagine così riposante!

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GA: Did you take the same direction in the work you did with the creator Hui Qin Peng? AM: In this case, we decided we needed to focus on Hui Qin Peng’s personal story. His creations are like paintings, in which every detail tells us something about him. He is a dissident artist and we decided it was important to show that, while making his dissidence apparent, his work also expresses the significant influence his origins have had on his art, including his use of colour. Hui Qin Peng is a great artist and his works – because that’s what his clothes are, really – are often exhibited in art galleries. They demonstrate particularly well how fashion can bear testimony to human history. The work with Hui Qin Peng also led us to consider the notion of balance, to give everything in the photo its proper place. From this point of view, we have a lot to learn from Asia. We began to feel this with Hui Qin Peng, who was very meticulous about everything surrounding the garment, and we found out on a recent trip to China that, there, this balance requirement is omnipresent. To be brief, we can say that, in this part of the world, yin and yang are fully a part of life and not just a geometrical representation of the duality and complementarity of things. I also learned a lot about Qi Gong, working on vital energy, and Feng Shui, which is the search for harmony. And of course not from the trendyWestern point of view! There, I’m talking about a real philosophy of life, about principles that accompany the Chinese people in their daily lives. For us, it’s obviously much more difficult to achieve....Human beings are liable to all kinds of passions! (laughter) But the search for balance is already a success in itself, as it demonstrates our awareness of this duality. Through the model’s posture, the red dress on sky-blue background cut into triangles by a skylight, recreates this arrangement in triangles. That’s probably what makes this photo so relaxing! GA: Con la realizzazione dello shooting Digamesi in Camerun, avete preso una direzione completamente diversa! MOJA: Diciamo che era la prima volta che realizzavamo un altro obiettivo dell’agenzia: fotografare la moda in un contesto contemporaneo ma sconosciuto ai più. La moda si mostra ovunque, di conseguenza è un tramite assai efficace per parlare di tutto, compreso ciò che è minacciato dall’oblio. È un punto di vista che ha scioccato più di qualcuno, ma il successo delle foto dimostra che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: puntare i riflettori, per quanto in modo effimero, sui Pigmei Baka che stanno sparendo

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insieme alla foresta amazzonica, di cui erano e sono ancora i guardiani. È un popolo che si sta estinguendo a causa del modo di vita sempre più esigente dell’Occidente, perché la catastrofe ecologica che è la deforestazione li scaccia poco a poco dal loro ambiente naturale, con il quale vivevano in perfetta armonia. Questo tipo di reportage è un altro modo di fare dell’umanità lo sfondo delle nostre foto. GA: On the Digamesi shooting in Cameroon, you went in quite a different direction! MOJA: Let’s say it was the first time we put into practice another of the agency’s objectives: to photograph fashion amidst a contemporary setting unknown to most people. Fashion appears everywhere, so it is a very effective way of talking about everything, including about what is threatened with oblivion. It’s a point of view that has shocked more than a few, but the success of these photos shows that we have achieved our goal: shedding light, ephemerally, on the Baka Pygmies who are disappearing with the primary forests, of which they were and still are the guardians. This is a people that is dying out, due to the ever more demanding lifestyle of the West, as the ecological catastrophe is gradually driving them out of their natural environment, with which they were living in perfect harmony. This type of report is another way of making humanity the setting for our photos. GA: Quale messaggio intendevate far passare? MOJA: La parola «messaggio» è forse un po’ esagerata! Siamo ben consapevoli di essere solo una goccia d’acqua nell’oceano di informazioni che tutti ricevono in ogni istante. Ma, per quanto poco si parli dei Baka, questo permette di ricordare che è un popolo in via di estinzione, e che con loro rischiano di sparire tutte le conoscenze che hanno sviluppato. GA: What message are you trying to get across? MOJA: The word “message” is perhaps a bit much! We are highly aware that we are just a drop in the ocean of information everybody is receiving at all times. But, the little that is said about the Baka reminds us that it is a people on the verge of extinction and that all the know-how they have developed risk disappearing with them. GA: Possiamo dire, allora, che Awamu Moja è un’agenzia «impegnata»? MOJA: Se con questo intende dire che militiamo per un’ideologia o per un’altra, decisamente no. Non abbiamo questa pretesa. Ma si dà il caso che il nostro lavoro ci permetta di andare un po’

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ovunque nel mondo e di testimoniare ciò che vediamo, tutto qui. Non abbiamo altra ambizione che quella di mostrare la moda, con un piccolo qualcosa in più. Sta a chi guarda le nostre foto decidere che cosa fare di quel «piccolo qualcosa in più». GA: So, could we say, then, that Awamu Moja is a “committed” agency? MOJA: If what you mean by that is that we are campaigning for some kind of ideology or other, not at all. We are not aspiring to do that at all. But it turns out that our work can take us anywhere in the world and leads us to see what we saw, simple as that. We have no other ambition than to put fashion on show, with a little something extra. It is up to our audience to decide what they will then do with this “something extra”. GA: Lei non parla mai dell’aspetto tecnico del vostro lavoro. Vuol dire che non è un aspetto importante? MOJA: Ma certo che lo è! In particolare per quanto concerne il trattamento del colore. Grazie al nostro partner Pantone, riusciamo a ottenere risultati assai interessanti su questo punto. Lo shooting di Cannes 2018 caratterizza perfettamente ciò che amiamo: una gamma di colori molto varia, dove tutte le sfumature sono valorizzate, persino saturate, conferendo all’immagine un effetto «Technicolor» che permette all’occhio di distinguere ogni dettaglio della foto. Le foto molto colorate sono elaborate proprio in questo senso. Ma anche nelle foto che presentano una gamma di colori più smorzata riusciamo a ottenere una notevole palette di sfumature. Per gli abiti da sposa Digamesi, la nostra scelta per l’ambientazione è caduta su una fabbrica abbandonata perché volevamo valorizzare il biancore degli abiti. Ma è assolutamente stupefacente constatare fino a che punto sia ricco il «nero» dello sfondo. Si può discernere ogni dettaglio dei muri e delle scale, tutte le sfumature sono visibili a occhio nudo. GA: You don’t talk about the technical side of your work. Does that mean it doesn’t have an important place? MOJA: Of course it does! And particularly the colour processing. We are getting some very interesting results in this field with our partner Pantone. The 2008 Cannes shooting demonstrates what we like: a highly varied colour range where all shades are highlighted, or even saturated, which gives a “Technicolor” effect and enables the eye to distinguish every detail of the photo.

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The very colourful photos are processed with this aim in mind. But in the photos with less colour range, we also get a very wide range of shades. For the Digamesi bridal dresses our choice of setting was a disused factory, as we wanted to highlight the whiteness of the dresses. But it is absolutely amazing to see how rich the “black” of the backdrop is. You can make out every detail of the walls and the staircase, all the shades are visible to the naked eye. GA: La luce riveste anch’essa un ruolo importante. MOJA: Come per tutti i fotografi! (risata) Ma devo dire che il procedimento che noi utilizziamo dà risultati interessanti sulla luminosità. È un po’ come se riuscissimo a scolpire la luce con uno scalpello... Ed è tanto più interessante se pensiamo che nella foto di moda è fondamentale lavorare sulla ricchezza, la varietà e la texture dei materiali, giocando sugli effetti di luce. Mutatis mutandis, è un po’ come se lavorassimo alla maniera del pittore Soulages, cercando di rivelare tutte le sfumature di uno stesso colore grazie al gioco delle luci. GA: Light also plays an important role. MOJA: As it does for all photographers! (laughter) But I have to say that the procedure we use gives interesting results for the brightness. It’s a bit like we had managed to cut the light with a scalpel.... This is even more important in fashion photography, where we have to work on the richness, variety and texture of the materials by playing with light effects. Keeping things in proportion, it’s a bit like we were working like the painter Soulages, seeking to reveal all the shades of a single colour with the play of light. GA: Perché la scelta della foto di moda per esprimere tutto questo? MOJA: Perché ho la sensazione che la moda sia un eccellente go between, una sorta di messaggero che permette di andare incontro a tutto quello che ci appare importante, si tratti della forma o dello sfondo, e tutto questo in qualsiasi parte del mondo ci si trovi. Nel reportage sui Pigmei Baka, parliamo di culture differenti, ma di una sola umanità. È un po’ quello che cerchiamo di mostrare, facendo da trait d’union tra mondi che raramente hanno l’occasione di incontrarsi. GA: Why did you choose fashion photos to express all this? MOJA: Because I believe that fashion is an excellent go-between, a kind of messenger with which we can set out to find all that matters to us, whether this be

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the form or the substance, wherever in the world we may be. In the report on the Baka Pygmies, we are talking about different cultures, but one humanity. This is what we are trying to show, by serving as hyphen between worlds that rarely have the chance to rub shoulders. GA: Quali sono i progetti di Awamu Moja per i prossimi anni? MOJA: Il nostro viaggio in Cina è stato assai istruttivo e ci ha fatto molto riflettere sull’importanza dell’equilibrio, ma anche sulla semplicità delle cose. Molti nostri progetti vanno in questo senso, per esempio la serie che realizzeremo per i 700 anni della Divina Commedia, nel 2020; o le ricerche che stiamo portando avanti su testi sacri come il Bardo Thödröl (libro tibetano dei morti)) o il Popol Vuh (libro della comunità dei MayaQuiché). Questi testi solcano sentieri che il genere umano tende a disertare, privilegiando cammini più facili... Il mio lavoro, e quello di tutto il team, è orientato in questo senso: una specie di percorso, forse più spirituale che intellettuale, per ritornare all’essenziale. GA: What Awamu Moja projects are coming up in the next few years? MOJA: Our trip to China was highly instructive and made us think a lot about the importance of balance, but also about the simplicity of things. Several of our projects are going in this direction. For example, the series we are doing for the 700th anniversary of the Divine Comedy, in 2020; the research we are doing on the Bardo Thödröl (the Tibetan book of the dead) and the Popol Vuh (the book of the Maya-Quiché community). These texts open up the paths the human race tends to abandon, for easier routes. My work, and that of the entire team, is directed towards that: a kind of pathway, maybe more spiritual than intellectual, to get back to basics.

www.awamumoja.com

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Awamu Moja

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Alice Zilberberg è un’artista di fama internazionale, pluripremiata, riconosciuta da curatori, collezionisti e mecenati d’arte in tutto il mondo. Nata a Tallinn, in Estonia, e cresciuta in Israele, attualmente risiede a Toronto, in Canada. Diplomata al programma di fotografia della Ryerson University, ha iniziato la sua pratica artistica dipingendo: una verve che rimane molto presente nelle sue opere digitali. Vincitrice di numerose competizioni prestigiose, i suoi riconoscimenti includono il 1° posto al premio The World Monochrome, in qualità di uno dei migliori fotografi della Magenta Foundation in Canada, e numerosi premi per la fotografia internazionali. Nel 2013, è stata l’artista più giovane fino ad oggi a partecipare all’asta d’arte di Waddington. Il suo lavoro è stato esposto in gallerie in Nord America, Europa e Asia; è stata intervistata e diffusa in pubblicazioni e piattaforme come MTV, Breakfast Television, PHOTO+ Magazine Korea e PhotoEd Magazine. Per oltre un decennio, Zilberberg ha sviluppato la tecnica distintiva per creare i suoi dipinti digitali, in cui la fotografia è solo l’inizio dell’opera d’arte finale. Le opere sono composte da molte fotografie e contengono una varietà di elementi come colore, viraggio, manipolazione e pittura. Viaggia spesso in tutto il mondo per registrare diversi sfondi ed elementi per le sue creazioni. I lavori richiedono mesi, con ogni dettaglio ispezionato meticolosamente per la perfezione. Con uno stile poetico di espressione, i significati delle sue immagini si dipanano attraverso la metafora e il simbolismo che mirano a ispirare lo spettatore a guardarsi dentro. Negli ultimi cinque anni, il suo repertorio ha esplorato temi relativi alla condizione umana, vale a dire l’identità personale, l’intelligenza emotiva, le relazioni e l’emotività.

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Alice Zilberberg is an internationally acclaimed, award-winning artist, recognised by curators, collectors, and art patrons across the globe. Born in Tallinn, Estonia, and raised in Israel, she currently resides in Toronto, Canada. A graduate of Ryerson University’s Photography program, she began her artistic practice by painting: a verve which remains very much present in her digital works. Winner of numerous prestigious competitions, her accolades include 1st place in The World Monochrome awards, ranking as one of Magenta Foundation’s best photographers in Canada, and several of the International Photography awards. In 2013, she was the youngest artist to date to participate in the Waddington’s Art Auction. Her work has been displayed in galleries across North America, Europe, and Asia; she has been interviewed and featured in publications and platforms such as MTV, Breakfast Television, PHOTO+ Magazine Korea, and PhotoEd Magazine. For over a decade, Zilberberg developed her own distinctive technique for creating her digital paintings, where photography is only the beginning of the final artwork. The works are comprised of many photographs, and carry variety of elements such as colour, toning, manipulation, and painting. She often travels across the globe to record different backgrounds and elements for her creations. Works take months to complete, with every detail meticulously inspected for perfection. With a poetic style of expression, the meanings of her images unravel through metaphor and symbolism that aim to inspire the viewer to look inward. For the past five years, her repertoire has explored themes pertaining to the human condition, namely personal identity, emotional intelligence, relationships, and emotionality.

ALICE ZILB


Artwork - Above Water

BERBERG


Oasis - Whenever I’m Alone with You

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Oasis - From This Broken Hill, I Will Sing To You

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Artwork - Under the Sky

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Quiet Land - When it Falls

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Oasis - Take my breath away

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Oasis - You are the sunshine of my life

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Desert Moon - Black Sunset

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Artwork - Begin

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Alice Zilberberg

alicezilberberg

WWW.ALICEZILBERBERG.COM

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Artwork - Release the Sun

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Photo: Luca Noto


beatotemilano.it

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Interview by Annarita Mattei

“La nostra passione ci porta sempre alla ricerca delle migliori materie prime, per accontentare le esigenze più particolari dei nostri clienti. L’innovazione che abbiamo apportato alla tradizione, permette di personalizzare la tua pizza, in base all’impasto che desideri, classico, speciale e senza glutine, tutti altamente digeribili”. Con Annarita Mattei, incontriamo Andrea Re, Amministratore Delegato della FEMAL Srl, l’Azienda proprietaria del brand BEATO TE MILANO.

“Our passion always leads us to the search for the best raw materials, to satisfy the most particular needs of our customers. The innovation that we have brought to the tradition, allows you to customize your pizza, based on the dough you want, classic, special and gluten-free, all highly digestible”. With Annarita Mattei, We meet Andrea Re, CEO of FEMAL Srl, the company that owns the BEATO TE MILANO brand.

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ANNARITA MATTEI: Come descriveresti la tua cucina e la filosofia dietro di essa? ANDREA RE: La filosofia che c’è dietro è un connubbio di tradizione, qualità e ricerca. ANNARITA MATTEI: How would you describe your cooking and the philosophy behind it? ANDREA RE: The philosophy I base my cooking style on is a mixture of traditions, quality and researches. AM: Quale ritieni sia “il piatto forte”del tuo locale? AR: La punta di diamante del ristorante è la pizza gourmet, ma stiamo riscontrando molto successo con i nostri hamburger gourmet, come li definiamo noi molto “FOOD PORN”, con accostamenti azzardati, mantenendo però la leggerezza che li contraddistingue. AM: Which dish would you describe as the best one in your restaurant? AR: Would say the gourmet pizza is the dish I am most proud of. I would recommend the gourmet burgers as well, they can be characterised by wild combination of ingredients, but they are always very tasty and light, we call them as food porn material. AM: Cosa pensi da operatore del settore, della ristorazione in Italia e del suo futuro? AR: Di questi tempi in Italia, aprono continuamente ristoranti che chiudono dopo solo dieci giorni. Una parte della ristorazione italiana è legata a vecchi stereotipi, ma ora bisogna avere un approccio più innovativo e all’ avanguardia, sia per quanto riguarda il prodotto, sia per quanto riguarda la selezione del personale, che deve essere preparato e deve conoscere quello che sta proponendo. AM: What do you think, as a food industry professional, about the restaurant industry and its future in Italy. AR: Nowadays, a lot of new restaurants fail within weeks from the inauguration day. There is a part of the Italian restaurant industry that is still attached to old believes, but today we need to change our views and renew our ideas in order to have the best product quality on the market as well as a well trained stuff.

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AM: Oggi giorno, che ruolo gioca secondo te internet nell’economia di una piccola impresa, come un ristorante? E quanto, la tecnologia conta in questo settore? AR: La comunicazione, a livello di social, può veramente cambiare le sorti di un’attività commerciale, dal ristoratore al piccolo imprenditore. Però c’è da dire che la performance della tecnologia stessa, collegata ai social, può dare grosse problematiche, se non la si usa seguendo determinati criteri. AM: how much does the internet influence the economy of a small business and how much does technology count in this industry. AR: Social media communication can change the destiny of a commercial business, it’s very important that the business knows the proper way to use these tools, it can be dangerous to misuse technology. AM: Qualche consiglio ai ristoratori che ci leggeranno? AR: Investire; quello che tu investi oggi, ti può portare grandi frutti domani, secondo me. AM: Do you have any useful tip for the restaurant owners that are reading us. AR: To invest because investing is a way to make the most of what we earn. AM: Un invito ad un evento in programma o un appuntamento da non perdere. AR: Prossimamente, ma è ancora da definire, parteciperemo ad un evento di beneficenza a favore della LILT, Lega Italiana Contro i Tumori. E poi, ci saranno novità per quanto riguarda sia il menù che l’offerta per i nostri clienti. Quindi seguiteci sui social per rimanere aggiornati e passate a trovarci! AM: Do you have any recommendation about parties or events that we can’t miss. AR: We might take part in a charity event organised by the L.I.L.T. (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), we also want to let you and our costumers know that we will soon have new entries on the menu. Fallow us on our social media platforms to keep up with our news and come to our restaurant!

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CAROL CEC 34


Photos: Francesco Francia | Make up: Giorgia Meleleo

THE MODEL

ECCARELLI

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Photo: Daniele Pierangeli


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Photo: Guido FuĂ | Make up: Rocco Ingria


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Photo: Francesco Francia | Make up: Ladydiabolika


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Photo: Francesco Francia | Make up: Ladydiabolika


Ciao a tutti! Mi chiamo Carol, ho 20 anni, sono nata a Narni, un paesino che si trova in provincia di Terni e vivo qua con la mia famiglia, i miei due cani, tre gatti e chi più ne ha più ne metta!! Sono una studentessa, studio Psicologia all’università degli studi di Perugia, mi intriga molto sapere cosa c’è alla base della nostra vita, sapere l’origine dei nostri pensieri e capire il motivo delle nostre azioni. Sono una ragazza molto semplice, simpatica ma permalosa, ed è per questo che appena mi viene detta una parola fuori posto, sono guai per chi mi sta intorno. Amo gli animali di qualsiasi genere (gli insetti un po’ meno), ho praticato equitazione per 6 anni, fino a quando sono stata costretta, a malincuore, ad abbandonare. In quello stesso periodo amavo fotografare, avevo una macchina fotografica e fotografavo qualsiasi cosa o persona ed ingaggiavo anche le mie amiche per farmi qualche scatto, perché ero invidiosa del fatto che gli altri avessero delle belle foto e io invece no! Poco dopo aver iniziato a pubblicare queste foto, la mia vita è cambiata e adesso dall’altra parte dell’obiettivo ci sono io! Ho iniziato ad intraprendere la carriera di modella all’età di 15 anni, dopo essere stata notata e contattata da un fotografo; inizialmente era solo un hobby, poi quando i servizi sono iniziati ad incrementare, è diventato un vero e proprio lavoro per me! Quando sono di fronte all’obiettivo mi diverto, rido, parlo, scherzo, faccio facce buffe e faccio ridere l’intera equipe.. insomma, sono semplicemente me stessa e solo vedere gli altri sorridere quando mi sono accanto, mi riempie il cuore di gioia! Adoro la mia vita ed amo tutti coloro che mi circondano, parenti, amici e da poco anche l’amore.. cosa dovrei chiedere di più? Un bacio, Carol.

Hi everyone, My name is Carol, I’m 20 years old, I was born in Narni, a village in the province of Terni and I live here with my family, my two dogs, three cats and so on and so forth! I am a student, I study Psychology at the University of Perugia, it intrigues me to know what is the basis of our life, knowing the origin of our thoughts and understand the reason for our actions. I am a very simple girl, nice but touchy, and that’s why as soon as a misplaced word is spoken to me, it’ trouble for everyone around me. I love animals of any kind (insects a bit less), I practiced horse riding for 6 years, until I was forced, reluctantly, to abandon. In that same period I loved to photograph, I had a camera and photographed anything and anyone and even hired my friends to make me some shots, because I was envious of the fact that others had nice pictures and I didn’t! Shortly after starting to publish these photos, my life has changed and now I’m on the other side of the camera! I started my modeling career at the age of 15, after being noticed and contacted by a photographer; initially it was just a hobby, then when the services started to increase, it became a real job for me! When I’m in front of the lens I enjoy it, I laugh, I talk, I joke, I make funny faces and make laugh the whole team... In short, I’m just myself and seeing the others smile, fills my heart with joy! I love my life and I love all the people around me, relatives, friends and recently even love... what more can you ask for? A kiss, Carol.

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Photo: Guido FuĂ | Make up: Rocco Ingria


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G5 PRO EICMA 2018 PRESENTATION www.yadea.com.cn

Eicma è sempre il posto migliore per scoprire innovazione e nuove tecnologie per gli appassionati delle due ruote e io ho avuto il piacere di essere invitata insieme alla crew di Glamour Affair per il lancio mondiale del nuovo Yadea G5. Ci siamo presi anche un attimo di tempo per fare qualche domanda a Mr. Shuchang Xu, COO del Gruppo Yadea technology che ha fatto un’ottima presentazione dell’ultimo modello di E- scooter G5 con batteria al litio. Eicma expo in Milan is always the best place to discover innovation and new technology for two-wheeled vehicles lovers and I had the pleasure to be invited with Glamour Affair crew for the world launch of the new Yedea G5. We took some time to ask few questions to Mr. Shuchang Xu, COO from Yadea technology Group who gave an excellent presentation on the latest high-end lithium battery E-scooter G5. 43


Interview by Lory Ladydiabolika LORY: Buongiorno e grazie per la disponibilità! Ha appena finito di presentare il nuovo modello di E-scooter G5. Qual è la migliore caratteristica di questo nuovo prodotto? SHUCHANG XU: Noi non abbiamo pensato solo a creare un nuovo veicolo su due ruote ma abbiamo pensato di creare un veicolo smart che risolva in maniera ecologica il problema della mobilità. In più questo veicolo ha un’anima e può essere personalizzato attraverso un’app a seconda delle esigenze del consumatore. LORY: Goodmorning and thank you for your time! You’ve just finished to present the new Yadea G5 E-scooter. What do you think is the best feature of this new product? SHUCHANG XU: We didn’t create just a new two-wheeled vehicle, but we tried to create a smart vehicle that could solve mobility problems in an eco-friendly way. Plus, this vehicle has a soul and can be customized through an app considering user’s needs. L: Qual è la missione di quest’anno del Gruppo Yadea? S: Le quattro parole chiave di Yadea quest’anno sono: Semplicità, Fashion, 3c (conformità agli standard di sicurezza), Tecnologia. L: What is the mission for Yadea Group this year? S: The four keywords for Yadea this year are: Semplicity, Fashion, 3c (conformity to safety standards), Technology. L: Come nasce il progetto Yadea? S: Il problema della Cina è che la maggior parte dei veicoli sono alimentati a benzina, Yadea ha voluto creare un’alternativa ecologica competitiva sul mercato sviluppando tecnologie eco-friendly per migliorare anche il futuro dell’ambiente. L: How was the Yadea project born? S: China’s problem is that most vehicles are petrolpowered, Yadea wanted to create an eco-friendly solution to this problem, competitive on the market with advanced technologies to make a better future. L: Quali sono i vostri competitors e come si posiziona il vostro prodotto rispetto al loro? S: Il nostro main competitor è Honda e anche la fetta di mercato a cui ci rivolgiamo è la stessa, rispetto a loro, noi possiamo fornire una tecnologia e una qualità migliore.

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L: Who are your main competitors and how is your product placed on the market compared to theirs. S: Our main competitor is Honda and we place our product on the same range of the market. Compared to their products we can provide a better technology and quality. L: Avete sogni futuri da realizzare? S: Il nostro sogno è di posizionarci tra i giganti internazionali del mercato come Honda, la nostra missione attuale e futura è quella di garantire la serenità ai nostri consumatori. L: Do you have any future dreams to realize? S: Our dream is to gain our place right next to international giants in this market such as Honda, our mission at the moment and for the future is to guarantee happiness for our clients. L: Infine, quale veicolo suggerirebbe a una fashion lady come me? S: Naturalmente G5, la novità di oggi, penso che sarebbe il migliore anche perché è completamente personalizzabile. Uno dei nostri obbiettivi sarà sempre quello di avere sempre di più un occhio di riguardo per il design. L: And finally, which vehicle from your production would you suggest for a fashion lady like me? S: This new G5 of course, I believe this would be the best because it can be completely customized. One of our goals will always be to achieve an even better design. L: Perchè avete scelto di essere qui a Eicma e cosa vi aspettate da questo event? S: Il nostro obbiettivo principale è quello di rafforzare in maniera internazionale il nostro brand Yadea, per questo abbiamo scelto di essere qui e presentare oltre a questo nuovo modello un po’ tutta la gamma dei nostri prodotti. L’altro obbiettivo è quello di incrementare le vendite anche in questo mercato. L: Why did you chose to be here in Eicma e what do you expect from this event? S: Our main goal is to internationally enforce our brand Yadea, therefore we chose to be here both to present our new product plus all our production. The other goal is to increase sellings in this market. L: Grazie per averci dedicato del tempo! S: Grazie a voi! L: Thanks for your time! S: Thanks to you!

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YADEA AT EICMA 2018 WITH THE NEW G5 On November 6th, global e-scooter leader Yadea showcased its new G5 e-scooter in Milan, at EICMA, the world’s largest international motorcycle trade fair. The G5, a new-generation intelligent lithium battery lightweight e-scooter and quality-focused vehicle equipped with the latest in cutting edge technology, shared the spotlight at the exhibition with new models from Harley and Ducati. With the G5, Yadea went for an entirely new design concept that allowed for the leveraging of the latest in terms of smart technologies and performance optimization.

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A global leader in e-scooters and a sponsor of the 2018 FIFA Russia World Cup, Yadea has launched several high-end intelligent lithium-ion e-scooters that have become standard bearers in the market, backed by proprietary technologies and designs that are in full compliance with internationally-recognized standards. Yadea has become integrated into the world’s top-quality supply chains and made sure that only the best that today’s technology can offer is applied to every part and detail to create a world-leading product mix of e-scooters. In China’s e-scooter industry, Yadea has always played the role of innovation leader. Each of the maker’s product and technology releases established new quality standards. The G5 was no different, most notably in the uniqueness of the design. All indications point to this new-generation intelligent Li-Ion battery lightweight e-scooter to be a model of epoch-making significance, setting a new standard for the e-scooter segment of the EV sector. Yadea is recognized in China as the leading brand when it comes to e-scooters. In 2018, the firm’s extensive lineup of e-scooters are sold in 77 countries, including the US and Germany, with annual global sales exceeding 4 million units, accounting for 11.7 per cent of the world total. There is good likelihood that Yadea will collaborate with global leading industrial design teams to take the level of creativity in product design and quality to a new level. At the same time, in a move to stake a strong market position in global markets, flagship showrooms are planned in New York and other cities around the world. Yadea, already the established leading brand within the industry in its domestic market, not only gives the sector a new opportunity to further grow and enlarge its footprint, but also an opportunity for the e-scooter maker to leverage the event as a showcase for where China’s high-end manufacturing is today, and what can be expected of it in the future.

Ph. Credits: Flavio Torre

YADEA COMPANY PROFILE Founded in 2001, YADEA produces high-end electric-powered motorcycles, bicycles and e-scooters, conducts advanced research and development, and maintains an international sales network that supports exports of its products to 77 countries around the world. Yadea Group Holding Ltd has successfully been listed at mainboard of Hong Kong’s stock exchange( HKEX, being the first listed e-scooter company in China. In recent years, Yadea has focused on a strategic “higher-end” orientation and adheres to the principle of “providing products that give consumers a sense of well-being.” It has cooperation agreements with the American electric motorcycle enterprise Lightning Motors, well-known Austrian design company KISKA, Austria’s Swarovski, and Panasonic, among others. In addition, it has the national-level enterprise laboratory accredited by the China National Accreditation Board for Conformity Assessment (CNAS). It is focused on adopting motorcycle racingclass support, automotive-class smart technology and to providing automotive 4S-class service.


NEW YADEA G5 PRO MODEL 47


AQUA DOME 48


AVVENTO ALL’AQUA DOME ATMOSFERE NATALIZIE AL TEPORE DELL’ACQUA TERMALE

by Yulia Shesternikova

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Il profumo della cannella, gli addobbi di Natale, l’atmosfera dell’Avvento pervade Aqua Dome, le terme più futuristiche dell’arco alpino. Per il magico periodo dell’Avvento, AQUA DOME ha in serbo uno speciale pacchetto di “coccole” e benessere puro, a cominciare dai biscotti appena sfornati che gli ospiti portano a casa, per assaporare il Natale tirolese anche una volta tornati dalla vacanza. IL BENESSERE L’acqua termale sgorga a 40° C da una fonte naturale (che si trova a ben 1.865 metri di profondità) nei pressi della struttura: 12 piscine interne e esterne con acqua calda a 34 - 36° C, innumerevoli saune da scoprire e riposanti sale relax dove sognare. Le speciali piscine e saune lasciano alle spalle lo stress quotidiano e riscaldano corpo, mente e spirito. Un toccasana per prepararsi all’inverno. Le scenografiche vasche all’aperto sembrano fluttuare nell’aria, sono dei bacini futuristi, un capolavoro architettonico, armoniosamente progettato intorno alla natura. Un cono di vetro luminoso unisce attraverso una scala interna le tre piscine e offre una vista sul panorama montano. Di notte, questo monumento di vetro si illumina con colori vivaci e brilla con le stelle del firmamento. Ogni vasca contiene una speciale attrazione: nella vasca salina, appena rinnovata, c’è un contenuto di sale del 5%, si ascolta una dolce musica subacquea e ci si sdraia su comodi lettini immersi nell’acqua. Il rilassamento profondo si può sperimentare nella vasca idromassaggio; mentre nella vasca di zolfo dove scorre ogni 15 minuti acqua solforosa termale ci sono piacevoli panchine con gli idromassaggi. Il caldo vero e proprio, è nell’area saune, chiamata “Gletscherglühen”: qui ci sono saune per tutti i gusti, con gettata di vapore o accompagnamento musicale, con effetti di luce o aromi speziati, con scrub pulizia o solo una sauna pura, seguita da doccia rinfrescante con pioggia tropicale, o doccia “temeraria” a cascata con acqua fredda oppure un delicato bagno di goccioline di vapore. Per riposarsi dopo bagni e intense saune non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalle terrazze esterne, al giardino, per poi passare alle numerose sale relax interne, come la sala “Oasi blu”, arredata con i colori mistici di blu e rosso, questa attraente zona relax incarna uno speciale ambiente wellness in stile lounge. Per gli ospiti dell’hotel AQUA DOME c’è l‘innovativa SPA 3000: nei suoi 2.000 metri quadrati vengono proposti agli ospiti le erbe dell‘Ötztal, minerali, fuoco e acqua, tipici e autentici del territorio. La

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sauna alle erbe alpine, l’angolo delle tisane così come l’area rilassante della piscina decorata con muschio vero alle pareti, garantiscono puro benessere. Una sauna con cristallo dove sdraiarsi liberamente, lettini idromassaggio e ampi spazi relax si trovano al piano più alto delle terme. Attraverso la grande vetrata, gli ospiti possono lasciare vagare lo sguardo tra le montagne della Ötztal e attraverso gli occhi sperimentare il benessere nel vero senso della parola. Altrettanto invitante: una sala per trattamenti di coppia, che gli ospiti possono affittare, la confortevole lounge che si snoda attorno al camino con il suo gioco di fiamme, il bar cosi come l’ampia sala relax con belle proiezioni video dell’alba. Altri punti salienti della SPA 3000 sono le vasche gemelle con l’originale acqua termale di Längenfeld e una sauna finlandese con vista panoramica sulle cime innevate delle montagne circostanti. 150 km di piste, 34 moderni impianti di risalita e innevamento garantito fanno dell’area sciistica attorno a Sölden il posto più hot delle Alpi, promettendo agli amanti dello sci tanto divertimento invernale. Si parte da quota 1.350 m per salire fino a 3.250 m sulle nevi perenni dei ghiacciai di Rettenbach e Tiefenbach.

The scent of cinnamon, Christmas decorations, the Advent atmosphere pervades Aqua Dome, the most futuristic spas in the Alps. For the magical Advent season, AQUA DOME has a special package of “cuddles” and pure wellbeing, starting with the freshly baked cookies that guests take home, to savor the Tyrolean Christmas even once back from vacation. WELL-BEING The thermal water that flows at 40 ° C from a natural source (which is 1,865 meters deep) near the structure: 12 indoor and outdoor pools with hot water at 34 - 36 ° C, countless saunas to discover and dreaming relaxing rooms. The special pools and saunas leave daily stress behind and warm up body, mind and spirit. A panacea to prepare for winter. The scenic outdoor pools seem to float in the air, they are futuristic basins, an architectural masterpiece, harmoniously designed around nature. A bright glass cone connects the three swimming pools through an internal staircase and offers a view of the mountain panorama. At night, this glass monument lights up in bright colors and shines with the stars of the firmament. Each tank contains a special attraction:in the newly renovatedsaline tank, there is a 5% salt content, you

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listen to a sweet underwater music and lie down on comfortable sun beds immersed in water. Deep relaxation can be experienced in the whirlpool; while in the sulfur basin where sulfur thermal water flows every 15 minutes there are pleasant benches with whirlpools. The real heat is in the saunas area, called “Gletscherglühen”: here, there are saunas for all tastes, with steam or musical accompaniment, with light effects or spicy aromas, with cleansing scrub or just a pure sauna , followed by a refreshing shower with tropical rain, or a “reckless” shower with cold water or a delicate bath of droplets of steam. For resting after baths and intense saunas, you will be spoiled for choice: from outdoor terraces, to the garden, and then move on to the many indoor relaxation rooms, such as the “Blue Oasis” room, furnished with the mystical colors of blue and red, this attractive relaxation area embodies a special lounge-style wellness environment. For the guests of the AQUA DOME hotel there is the innovative SPA 3000: in its 2,000 square meters guests are offered the herbs of Ötztal, minerals, fire and water, typical and authentic of the territory. The alpine herbal sauna, the herbal tea corner as well as the relaxing pool area decorated with real moss on the walls, guarantee pure well-being. A sauna with crystal where to lie down freely, hydromassage beds and large relaxation areas are located on the highest floor of the spa. Through the large window, guests can let their gaze wander through the Ötztal mountains and through their eyes experience well-being in the true sense of the word. Equally inviting: a treatment room for couples, that guests can rent, the comfortable lounge that winds around the fireplace with its flames, the bar as well as the large relaxation room with beautiful video projections of dawn. Other highlights of the SPA 3000 are the twin baths with the original thermal water of Längenfeld and a Finnish sauna with panoramic views of the snowy peaks of the surrounding mountains. 150 km of slopes, 34 modern ski lifts and guaranteed snow cover make the skiing area around Sölden the hottest place in the Alps, promising ski enthusiasts lots of winter fun. It starts at an altitude of 1,350 m to climb up to 3,250 m on the perpetual snows of the Rettenbach and Tiefenbach glaciers.

AQUA DOME – Tirol Therme Längenfeld Oberlängenfeld 140 - 6444 Längenfeld/Österreich Tel.: +43-5253-6400 Fax: +43-5253-6400-480 office@aqua-dome.at www.aqua-dome.at

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AQUA DOME – Tirol Therme Längenfeld Oberlängenfeld 140 6444 Längenfeld / Österreich Tel.: +43-5253-6400 Fax: +43-5253-6400-480 office@aqua-dome.at www.aqua-dome.at

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La paralisi del sonno è un fenomeno comune che si verifica tra la veglia e il sonno, in cui il corpo diventa immobile. Questa consapevolezza di essere paralizzati a letto fa sì che l’individuo sia tormentato da allucinazioni terrorizzanti. Queste esperienze terrificanti invadono i sensi, ma l’abilità di muoversi o di scappare non è possibile poiché il corpo stesso rimane congelato durante l’avvenimento. Bruno trova un mezzo per soggiogare l’ossessione dei suoi terrori notturni attraverso l’espressione creativa. Ricreare scene dalle sue allucinazioni gli ha permesso di prendere il controllo del pericolo e affrontare i suoi antagonisti nel suo modo. I modelli di Bruno, per i molti personaggi all’interno di ogni opera, utilizzano una tecnica di stratificazione composita. Oggetti di scena e costumi fatti a mano danno una mano al simbolismo ritratto in ogni foto. Nicolas Bruno nasce nel 1993 a Northport, NY. Nicolas Bruno studia presso l’Purchase College di New York, dove riceve il suo BFA in fotografia nel 2015. Il suo studio ha sede a Northport, New York, dove fotografa e fabbrica oggetti di scena per le sue composizioni. Bruno intreccia le sue terrificanti esperienze di paralisi del sonno con un’autoritratto surreale in una traduzione terapeutica del terrore notturno da immagine. I suoi mondi costruiti di incertezza esistono sul piano tra la veglia e il sonno, dove è tormentato da un abbraccio fisico del subconscio e dei suoi pericoli, il tutto mentre è paralizzato nel letto. Le influenze dei romantici del XIX secolo, i testi storici dell’occultismo e il simbolismo dei sogni fanno da cornice a ogni composizione con vari dialoghi visivi del macabro. Sleep paralysis is a common phenomenon occurring in between wakefulness and sle ep, in which the body becomes immobile. This realization of being paralyzed in bed causes the individual to become plagued by terror laden hallucinations. These frightening experiences infect the senses yet the ability to move or escape is not possible as the body itself remains frozen throughout the episode. Bruno finds a means of subduing the haunting of his night terrors through creative expression. Recreating scenes from his hallucinations has allowed him to seize control of the danger and confront his antagonists on his own terms. Bruno models for multiple characters within each work by using a composite layering technique. Handmade props and costumes lend a hand to the symbolism portrayed within each piece. Nicolas Bruno born in 1993 in Northport, NY. Nicolas Bruno studied at Purchase College of New York, where he received his BFA in Photography in 2015. His studio practice is based in Northport, New York, where he photographs and fabricates props for his compositions. Bruno weaves together his terrifying experiences of Sleep Paralysis with surreal self portraiture in a therapeutic translation of night terror to image. His constructed worlds of uncertainty exist on plane between waking and sleeping, where he is tormented by a physical embrace of the subconscious and its perils, all while being paralyzed in bed. Influences of 19th century Romanticists, historical texts of occultism, and dream symbolism lace each composition with various visual dialogues of the macabre.

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Attesa

Nico


olas Bruno

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Bramosia

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Malizia

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Reciso

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Sorgere

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Sventura

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TAL AVITZUR 68

Mentre l’artista Tal Avitzur visitava una discarica di recupero alla ricerca di materiale per sistemare una casa da ristrutturare acquistata 20 anni fa, rimase stupefatto dai tesori che vi trovò. Così iniziò a collezionare oggetti che altre persone pensavano fossero spazzatura, e da quella collezione nacquero queste sculture. Tal Avitzur incontrò la sua passione per la creazione mentre era al college e lavorava per lo scultore George Rickey e la ceramista Beatrice Wood. Dal suo laboratorio con migliaia di pezzi ammassata in tanti anni di collezionismo, Tal crea sculture a tema fantasy. È fortemente influenzato dalla fantascienza, dalla mitologia e dai fumetti della sua gioventù. Ogni scultura inizia trovando la personalità in un oggetto, quindi prova ad assemblare diverse combinazioni di pezzi insieme tagliando, forando e macinando fino a raggiungere un aspetto naturale.

While artist Tal Avitzur was visiting salvage yards in search of material to refurbish a fixer-upper home he purchased 20 years ago, he was amazed at the treasures he found there. So he began collecting objects that other people thought of as trash, and from that collection these sculptures were born. Tal Avitzur found his passion for creating while in college and working for sculptor George Rickey and ceramicist Beatrice Wood. From his workshop full of thousands of parts amassed over many years of collecting, Tal creates fantasy-themed sculptures. He is heavily influenced by the science fiction, mythology and comic books from his youth. Each sculpture begins by finding the personality in an object, then test fitting different combinations of pieces together, and cutting, drilling and grinding until reaching a natural-looking fit.


talbotics

Interceptor (31 inches tall)

www.talbotics.com

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Barbiebot (12 inches tall)


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Conqueror (18 inches tall)


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Firebot (18 inches tall)


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Dietz (14 inches tall)


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Jabs (16 inches tall)


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Sentry 5 (16 inches tall)


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HeLLe


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THE SINGER

GLAMOUR AFFAIR: Chi è HeLLeR? HELLER: In questi anni sono stata definita in molti modi: “La Rock Woman d’ Italia” quando usci il mio disco d’esordio nel 2008, intitolato appunto “Rock Woman”. Oppure “Colei che è tornata dall’ Inferno”, quando usci il mio primo libro intitolato “Mi chiamano HeLLeR”, nel 2012. Per alcuni sono una guru e per altri una sciocca; per alcuni sono inavvicinabile, altri invece mi danno per scontata… chi sono… mah… A me piace pensare di essere semplicemente una donna ancora in cammino, con tante cose da imparare e sperimentare per la prima volta, un’ anima che ha tanto vissuto e che porta in sé profondissime gioie e profondissime tristezze, una persona consapevole che dopo tanto lottare ha imparato ad amare se stessa e gli altri e che cerca ogni giorno di fare la differenza nella propria vita e in quella degli altri, tramite le forme d’ arte a lei piu affini: Musica, scrittura, foto e video . GLAMOUR AFFAIR: Who is HeLLeR? HELLER: In these years I’ ve been defined in many ways: “The Rock Woman of Italy” when I released my debut album in 2008, entitled “Rock Woman”. Or “She who came back from Hell”, when it came out with my first book called “They call me HeLLeR”, in 2012. For some I am a guru and for others a fool; for some I am unapproachable, others take me for granted... who amI ?... I don’t know... I like to think of simply being a woman still on the way, with so many things to learn and experience for the first time, a soul that has lived so much and that brings in itself the deepest joys and deepest sadness, a person aware that after so much wrestling has learned to love herself and others and that every day tries to make a difference in her own life and others’ s, through the forms of art most related to her: Music, writing, photos and videos. GA: Come si svolge la tua “giornata tipo” quando non sei impegnata con la musica? HELLER: La mia giornata tipo sinceramente non esiste, ogni giorno faccio qualcosa di diverso. Spesso giro i miei video per il canale Lifestyle di Youtube #HeLLeRChannel (Http://www.youtube.com/ hellerchannel), oppure li edito; ultimamente mi sento ispirata per cui suono e lavoro a nuovi brani, li scrivo, li immagino; rispondo alle sempre piú numerose mail (ci tengo tantissimo a farlo personalmente dedicando la giusta attenzione ad ognuno); edito le mie foto e organizzo nuovi shooting, o progetti lavorativi; partecipo ai sempre piu’ numerosi eventi e cerco di rendere partecipe anche il mio pubblico con i vlog che pubblico… insomma lavoro e vivo una vita privata fatta di cose semplici: gli amici, la casa, la spesa. GA: How is your “typical day” when you are not busy with music? HELLER: Actually, my typical day does not exist, I do something different every day. I often share my videos to the Youtube Lifestyle channel #HeLLeRChannel (http://www.youtube.com/hellerchannel), or edit them; lately I feel inspired,so I play and work on new songs, I write them, I imagine them; I respond to the ever-increasing number of mails (I really care about doing it personally, paying the right attention to everyone); edit my photos and organize new shootings, or work projects; I participate in the increasingly numerous events and I try to make my audience participate with the vlogs I publish... in short, I work and live a private life made up of simple things: friends, home, shopping. GA: nei tuoi video appari sempre in forma perfetta: quanto tempo dedichi alla cura della tua persona? HELLER: Purtroppo non quanto dovrei: sono pigra e col fatto che non posso sforzare le articolazioni, in pratica non faccio alcun tipo di attivitá fisica per tenermi in forma. Le uniche cose che controllo regolarmente è la dieta, che deve essere sana e priva di sostanze tossiche per la macchina biologica umana (e quindi mi informo costantemente). Inoltre ho capito che per rimanere in forma non bisogna mai farsi mancare il sorriso né l’ entusiasmo, in questo modo il livello di endorfine nel nostro corpo rimane alto e ci mette in condizioni di fare anche quello che credevamo impossibile :D


GA: In your videos you always appear in perfect shape: how much time do you dedicate to the care of your person? HELLER: Unfortunately not as much as I should: lazy and with the fact that I can not strain the joints, in practice I do not do any kind of physical activity to keep fit. The only things I check regularly are the diet, which must be healthy and free of toxic substances for the human biological machine (and therefore I am constantly informed). I also understood that in order to stay in shape, one should never miss a smile or enthusiasm, in this way the level of endorphins in our body remains high and enables us to do what we thought impossible: D GA: Sei anche scrittrice e nel tuo libro “Mi chiamano HeLLeR, colei che è tornata dall’inferno” descrivi la situazione di “rinascita” dopo un periodo buio dovuto a malattia: cosa puoi consigliare a quanti - giovani e meno giovani - si sentono depressi, inutili e senza speranza? HELLER: Scrivere quel libro non é stato facile, mi é costato rivivere situazioni dolorose; ma é stato terapeutico, come rivedere un film, in cui la protagonista non ero piú io… A chi soffre di depressione,consiglio innanzitutto di Amarsi e poi anche di guardarsi qualche video dalla playlist “Sul divano Rosso a casa di HeLLeR” sul mio canale Youtube HeLLeRChannel. Questi video li registro apposta per chi ha bisogno di confrontarsi con punti di vista diversi dalle tipiche forme pensiero con le quali cresciamo. Consiglio quello perché se no dovrei scriverti l’opera magna in dodici tomi; mi sono resa conto man mano, che gli argomenti di cui parlare sono infiniti; quando si affrontano temi come la depressione, l’insoddisfazione, il sentirsi inutile, la poca autostima, si vanno a toccare molti aspetti della vita che arrivano a coinvolgere esperienze lontane, paure e abitudini di cui non ci si ricorda nemmeno l’origine e nel contempo si toccano anche gli aspetti della vita quotidiana, come l’organizzazione, la gestione del tempo e del denaro, l’entusiasmo, il sapersi ascoltare etc… Ho avuto molti feedback positivi sull’utilitá di quei video e la cosa mi rende molto felice, perché credo fermamente che persone piú felici, possano cambiare in meglio il nostro mondo. La maggior parte della gente pensa che chi, come me, parla continuamente di gioia, non abbia mai a che fare con momenti bui… In realtá io ho spesso a che fare con momenti difficili e periodi oscuri, ma ho imparato che, amando anche quelli, ascoltandoli senza doverli per forza risolvere, i problemi si trasformano in grandi opportunitá di crescita e di ulteriore gioia. GA: You are also a writer and in your book “They call me HeLLeR, the one who came back from hell” you describe the situation of “rebirth” after a dark period due to illness: what you can recommend to those - young and old –that feel depressed, useless and hopeless? HELLER: Writing that book was not easy, it cost me to relive painful situations; but it was therapeutic, like watching a movie, in which the protagonist was not me anymore ... To those suffering from depression, I recommend first of all to love themselves and then also to watch some videos from the playlist “On Red sofa at HeLLeR’s home” on my channel YoutubeHeLLeRChannel. I record these videos especially for those who need to deal with different points of view from the typical thought forms with which we grow. I recommend that because otherwise I should write the magnus opus in twelve volumes; I realized how the topics could be immense; when dealing with issues such as depression, dissatisfaction, feeling useless, the lack of self-esteem, you touch many aspects of life that come to involve distant experiences, fears and habits that you do not even remember the origin and at the same time we also touch on aspects of daily life, such as organization, time and money management, enthusiasm, knowing how to listen etc ... I had a lot of positive feedback on the usefulness of those videos and it makes me very happy because I firmly believe that happier people can change our world for the better. Most people think that those who, like me, are always talking about joy, never have to deal with dark moments ... In reality I often deal with difficult times and dark periods, but I have learned thatloving them, listening to them without having to solve them, the problems become great opportunities for growth and further joy.

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GA: Quali sono i musicisti che ami di piu’ e che ti hanno ispirato? HELLER: Anche qui avrei da scrivere un’ altra opera magna in dodici tomi. La verità è che non esistono uno o due musicisti in particolare, ma tutto il mio background musicale costituisce una grandissima fonte di ispirazione. A partire dalla musica classica, fino agli estremi del metal; da Beethoven a QuorthonBathory, passando per gli Zeppelin, Malmsteen e Bon Jovi, senza dimenticarsi di George Michael, Louis Miguel ed Eminem, Nine Inch Nails, Korn, Evanescence, i Beatles, I Queen, I Doors e Jim Morrison, ma anche Pino Daniele, Aretha Franklin e Joan Jett… Per quindici anni mi sono mantenuta suonando le cover nei locali, ho ascoltato, suonato e cantatomilioni di canzoni e ne sono sempre rimasta affascinata… Aerosmith, Guns n Roses, Maroon 5, Rob Thomas, Santana, Lady Gaga, Madonna, Velvet Underground, Dream Theater, questi e centinaia di altri, sono quelli che da sempre mi hanno ispirato… e se vi sembra che la mia lista sia molto datata è perchè non posso dire che la musica di oggi mi ispiri altrettanto, ma la ascolto molto, soprattutto i nuovi trapper Italiani… GA: Which are the musicians you love the most and who inspired you? HELLER: I should write another magnus opus in twelve volumes in this case too. The truth is that there is not one or two musicians in particular, but all my musical background is a great source of inspiration. Starting from classical music, up to the extremes of metal; from Beethoven to Quorthon Bathory, through Led Zeppelin, Malmsteen and Bon Jovi, not forgetting George Michael, Louis Miguel and Eminem, Nine Inch Nails, Korn, Evanescence, the Beatles, Queen, The Doors and Jim Morrison, but also Pino Daniele, Aretha Franklin and Joan Jett ... For fifteen years I kept playing covers in little clubs for living, I’ velistened, played and sungmillions of songs and I have always been fascinated ... Aerosmith, Guns n Roses, Maroon 5, Rob Thomas, Santana, Lady Gaga, Madonna, Velvet Underground, Dream Theater, these and hundreds of others, are those that have always inspired me ... and if you think that my list is very dated is because I can not say that today’s music inspires me just as much, but I listen a lot, especially the new Italian trappers... GA: Quali sono I traguardi che hai raggiunto e quelli che vorresti tagliare in futuro? HELLER: Devo ammettere che di traguardi ne ho raggiunti molti, ma non ne ho mai abbastanza. A parte quelli considerabili normali, come laurea e traguardi personali, a livello lavorativo musicale ne ho tagliati parecchi, tenendo conto che ho fatto tutto “da sola” ovvero con la mia piccolissima etichetta indipendente. Il mio primo singolo “Looking For” è arrivato sul podio delle classifiche musicali in paesi come Belgio, Francia, Olanda, Florida, ed è stato video del mese su All Music. Il secondo “Nothing To Lose” è stato in classifica in Australia ed inserito in una compilation accanto a nomi come AC/DC. Material Girl, cover della celeberrima hit di Madonna, oltre ad essere citata da Madonna stessa, come una delle migliori cover mai realizzate, è stata in Italia Video dell’ Estate e ha scalato parecchie classifiche anche all’ estero. Stesso iter per “Difendimi” primo singolo in Italiano estratto da “Rock Woman”. Ho fatto 5 anni in Tour, calcando i palchi piu’ ambiti di tutta Europa, e con due degli ultimi singoli pubblicati sono stata prima per ben due volte nella chart video e in quella musicale di Youtube Mondo, totalizzando complessivamente oltre 20ML di views. Ho pubblicato un singolo, Heaven Lost feat MIR-K, che è stato colonna sonora di un film intitolato La Vita Dispari, con Ettore Bassi, premiato anche al festival del cinema internazionale di Hollywood e ho fatto due tour negli Stati Uniti per le riprese di parecchi dei miei video. A distanza di qualche anno dall’ ultima pubblicazione musicale Stay With Me, legato anche ad una importante campagna sociale sostenuta dal (Meeting Etichette Indipendenti) posso dire di essermi riposata abbastanza e di voler tornare al piu’ presto con un nuovo singolo. Sono tutte cose apparentemente piccole, ma per me sono traguardi enormi, ottenuti con duro lavoro, dedizione e sacrifici costanti e, tenendo conto che le ho gestite completamente da sola, direi che non posso che essere soddisfatta.

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GA: What are the goals you have achieved and the ones you would like to accomplish in the future? HELLER: I have to admit that I have achieved many goals, but I just can’t get enough. Apart from the normal ones, as a degree and personal goals,about music I have accomplished several goals, keeping in mind that I did everything “alone” or with my very small independent label.My first single “Looking For” came on the Top 3 of the music charts in countries like Belgium, France, Holland, Florida, and it was video of the month on All Music. The second “Nothing To Lose” was ranked in Australia and included in a compilation next to names like AC / DC. “Material Girl”, cover of the famous Madonna hit, as well as being mentioned by Madonna herself, as one of the best covers ever made, has been Video of the Summer in Italy and has also climbed several charts all over the world. Same way for “Difendimi”, first single in Italian, extract from “Rock Woman”. I did 5 years in Tour, treading the hotteststages in all Europe, and with two of the last singles I was first twice in the chart and in the Youtube Mondo chart, totaling over 20M views. I released a single, “Heaven Lost” feat. MIR-K, which was the soundtrack of a film called “La Vita Dispari”, with Ettore Bassi, also awarded at the international film festival in Hollywood and I did two tours in the United States for the filming of several of my videos. A few years after the latest music release“Stay With Me”, also linked to an important social campaign supported by the Independent Labels Meeting I can say that I have rested enough and want to return as soon as possible with a new single. They are all apparently small things, but for me they are huge goals, obtained with hard work, dedication and constant sacrifice and, bearing in mind that I have managed them completely on my own, I would say that I can only be satisfied. GA: Quando ti svegli la mattina e ti guardi allo specchio, struccata e assonnata, qual è il primo pensiero che ti passa per la testa? HELLER: Innanzitutto ogni mattina pubblico un buongiorno e un video selfie nelle storie di instagram (http://www. instagram.com/hellergratitude),proprio perchè al mattino sono davvero senza alcuna maschera e mi piace far vedere la mia vera faccia, oltre a quella delle foto ben editate… qualcuno poi potrebbe immaginare svariate cose dallo sguardo che ho in quelle storie, ma mentre mi registro, ancora assonata e col telefonino storto, nel mio cervello si ripete una sola, unica e totalizzante parola: “Cafféééééééééééé….” GA: When you wake up in the morning and you look in the mirror, without make-up and drowsy, what is the first thought that comes into your head? HELLER: First of all every morning I release a “good morning” and a video selfie in the stories of instagram (http://www.instagram. com/hellergratitude),becausein the morning I’m really without any mask and I like to show my real face, in addition to that one that appears in those well-edited pictures... someone could then imagine several things from the look that I have in those stories, but while I register, still drowsy and with the cellphone askew, in my brain there is only one, unique and all-encompassing word: “Coffeeeeeeeeeeeeee....”

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di LUISA AMBROSINI

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CREMA DI ZUCCHINE E RICOTTA

Ingredienti per 2 persone

Ingredients for 2 people

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5 zucchine mezzo spicchio d’aglio prezzemolo fresco 200 g di ricotta (più o meno) bacche di pepe rosa (facoltativo) semi di zucca (facoltativo) olio extravergine di oliva due cucchiai di parmigiano sale e pepe mezzo bicchiere di brodo vegetale o acqua di cottura

Ingredients for 4 people 5 zucchini half clove of garlic fresh parsley 200 g of ricotta (more or less) pink pepper berries (optional) pumpkin seeds (optional) extra virgin olive oil two tablespoons of Parmesan cheese salt and pepper half glass of vegetable broth or cooking water

Come fare?

How to do?

Per preparare la crema di zucchine e ricotta iniziate con il lavare e asciugare le zucchine. Mondate le zucchine e tagliatele a pezzi spessi; tuffatele in una pentole con dell’acqua bollente, salate e sbollentate fino a quando saranno tenere. Trasferite le zucchine in un frullatore (o nel bicchiere del minipimer), unite la ricotta, mezzo spicchio d’aglio privato del filamento verde interno, il parmigiano, un filo di olio extra vergine di olive, delle foglie di prezzemolo fresco e il pepe nero. Frullate bene il tutto fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo. Impiattate ora la vostra bella crema di zucchine e ricotta e decorate con dell’altra ricotta sbriciolata, delle bacche di pepe rosa e delle foglie di prezzemolo fresco. Servite ben calda.

To prepare the zucchini and ricotta cream, start by washing and drying the zucchini. Clean up the zucchini (cut both ends of the zucchini) and cut them into thick pieces; dip them in a pot with boiling salted water and parboil until tender. Put the zucchini in a blender, add the ricotta, half clove of garlic without the inner green filament, the Parmesan cheese, a drizzle of extra virgin olive oil, some fresh parsley leaves and black pepper. Blend everything until you get a creamy and homogeneous mixture. Now serve your beautiful cream of zucchini and ricotta cheese and decorate with some crumbled ricotta, pink pepper berries and fresh parsley leaves. Serve very hot

BUON APPETITO! Tutte le ricette di Luisa Ambrosini su / All the recipes by Luisa Ambrosini on www.tacchiepentole.com & www.glamouraffair.com 85


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WITHOU


photographer MATTEO ANATRELLA stylist ANNARITA MATTEI model CARMEN AURIEMMA make-up/hair styling MARIA REA stylist assistant ALESSANDRO CRIVELLARO photo assistant VALERIO DE MICCO location VILLA SAN MARTINO (Napoli) special thanks HANSEL GRETEL PDK TEZENIS GIANO DESIGN

UT SHOES

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ladydiabolika.com

Ladydiabolika.official

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In occasione di questo numero speciale ho avuto il piacere di prendere parte al festival internazionale Swing’n’Milan nella sua sesta edizione. Big band dal vivo, ballerini professionisti, mercatini vintage e american food sono gli ingredienti principali di questo festival, più una specialissima ospite, unica nel suo genere: Norma Miller, la regina dello Swing, una vera e propria icona. Oggi vorrei presentarvi una super donna: Dalila Del Giudice, meglio conosciuta come: La Presentatrice dello Swing ‘n’ Milan, ma non solo! For this very special issue I had the pleasure to be part of Swing’n’Milan international festival 6th edition. Live Big band, professional dancers, vintage markets and american food are the main ingredients for this festival plus a very special and unique guest: Norma Miller, the queen of Swing and a true living icon. Today I’d like to introduce you a shiny and very powerful woman: Dalila Del Giudice, also known as Swing ‘n’ Milan’s Presenter and so much more!

LORY: Dalila, sono assolutamente felice di averti con noi oggi e mi piacerebbe farti qualche domanda in più su di te. Da quanto tempo e com’è nata la tua passione per lo swing? Se volessi suggerire ai nostri lettori in che modo avvicinarsi a questo mondo, quali spunti culturali gli daresti tra dischi, film, libri? DALILA: Come si fa a non amare lo Swing?! Basta ascoltarlo e i piedi per magia cominceranno a muoversi, scommettiamo?! Io, personalmente, me ne sono innamorata 5 anni fa durante il Summer Jamboree, il festival di respiro internazionale, che si tiene nella città di Senigallia, dedicato alla musica e alla cultura anni ‘40 e ’50. Io mi trovavo lì con il mio boy e la nostra Harley Davidson in quanto amante del vintage e soprattutto di auto e moto d’epoca (ti ho detto che sono una biker collezionista? Forse no!) Una sera, ho visto una coppia di ultrasessantenni sfrenati esibirsi in un rock’n’roll acrobatico. Ho guardato il mio uomo e gli ho detto” Voglio farlo anche io!” Ad ottobre dello stesso anno eravamo iscritti ad un corso di Lindy hop, il ballo più rappresentativo della musica swing, nato ad Harlem, NY,

www.swingnmilan.it | @swing_n_milan Event photos by Olga BSP | @foto_by_olgabsp Dalila Del Giudice | @deldalila

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alla fine degli anni Venti del secolo scorso. Da quel momento la passione per il ballo è tramutata in amore per ogni aspetto di questo affascinante mondo; dalla raffinatezza dello stile culturale e della moda all’impulso ritmico della musica swing. Ed oggi mi trovo a cavalcare i palchi d’Italia in qualità di cantante e presentatrice di Swing festival. Per chi volesse avvicinarsi a questo mondo basterà vivere una serata di uno dei fantastici eventi swing e dubito che non torni a casa con un accessorio vintage. I miei consigli per chi volesse avvicinarsi e vivere in questo mondo, perché il jazz “è un modo di stare al mondo”: Libri: The Great Gatsby di Francis Scott Fitzgerald (1925) Come il jazz può cambiarti la vita di Wynton Marsalis (2009) Film: Swing Kids, Giovani ribelli (1993) diretto da Thomas Carter. Dischi: basterà scovare un vinile dei rappresentati del genere swing Duke Ellington Count Basie, Benny Goodman, Fletcher Henderson, Jimmy Dorsey, Tommy Dorsey, Glenn Miller, Woody Herman, Harry James, Artie Shaw LORY: So, Dalila I’m absolutely glad to have you with us today and I’d love to ask you something more about yourself. How long have you been into Swing and how did your passion for this world begin? If you would give some cultural tips such as music, films and books to make our readers approach swing world, what would they be? DALILA: How could someone possibly not love Swing?! You just need to listen to it and your feet will magically start to dance, I’d bet on it! Personally, I felt in love with it about 5 years ago, during Summer Jamboree, an international Festival in Senigallia dedicated to music and culture from the 40’s and 50’s. I was ther with my boyfriend and our Harley Davidson since I’m a vintage lover but most of all I love vintage cars and bikes ( did I ever tell you that I’m a bike collector ? Probably not!). One night I saw an over 60-year-old couple performing in a super acrobatic rock’n’roll dance. I looked my man in the eyes and I said to him “I wanna do that too!” In october, same year, we took our first Lindy Hop class, the most representative dance of swing music, born in Harlem, NY, end of the 20’s. From that moment on the passion for this dance became love for every aspect of this world; from a refined cultural style and fashion to the rhythmic impulse of swing music. And today I sing and present Swing Festivals across Italy. To who would like to try this experience I would suggest to experience one of the fabulous Swing events and I seriously doubt that he would go back home at least without a vintage accessory. These are my tips for who wants to come close to this world, because jazz “is a way of living”: Books: The Great Gatsby - Francis Scott Fitzgerald (1925) Moving to Higher Ground. How jazz can change your life by Wynton Marsalis (2009) Film: Swing Kids (1993) directed byThomas Carter. Records: Duke Ellington Count Basie, Benny Goodman, Fletcher Henderson, Jimmy Dorsey, Tommy Dorsey, Glenn Miller, Woody Herman, Harry James, Artie Shaw L: So che hai un passato come cantante rock, raccontaci qualcosa di più, quali sono le icone che ti hanno ispirata negli anni? D: Ho un passato e un presente come cantante rock. Io amo definirmi una rocker dal cuore vintage. Le mie icone, o le mie sirene seduttrici sono da sempre: Siouxsie Sioux, Cindy Lauper, Debbie Harry, Patti Smith, Tina Turner, Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Nina Simone fino ad arrivare a Madonna e Skin. Le prime tre hanno segnato la mia crescita. L: I know you have a rock past as a singer, tell us more about it, who were the icons which inspired you the most over the years? D: I have a past and a present as a rock singer. I love to define me a vintage heart rocker. My icons or better my sirens have always been: Siouxsie Sioux, Cindy Lauper, Debbie Harry, Patti Smith, Tina Turner, Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Nina Simone then Madonna and Skin. The first three left a mark in my evolution.

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L: Quello che emani è una gran energia sia sul palco che giù, come ti rigeneri per ritrovare sempre quella carica? D: Mi circondo di amore, delle persone che amo e che mi fanno sentire bene. Vivo di emozioni forti, dormo poco e mangio male. E sono sempre in sella ad una moto. Questa è la mia benzina quotidiana.

D: Io sono un’eclettica per eccellenza, amo sperimentare e mixare stili differenti per essere al 100% me stessa e non la riproduzione o la falsa copia di qualche diva. In ogni caso bocca e unghie rigorosamente rosse e adoro i cappellini!!!!. Inutile dire che in un meraviglioso abito original vintage di Coco Chanel, Vionnet o Ferragamo potrei fare follie!!

L: What people perceive about you is a great energy both on stage and in life, how do you recharge that energy? D.I like to be surrounded with love, people I truly love and that make me feel good. I love strong emotions, I don’t sleep much and I eat badly. I’m always on my bike. This brings energy in my life every day.

L: let’s talk also about style, which are your favorite stage outfit or at least the ones you feel better in? D: I’m an eclectic woman for sure, I love to experiment and mix match different styles to be myself 100% and not a clone of some diva. In any case red lips and nails are a must and I love fascinators! For a fabulous original vintage dress by Coco Chanel, Vionnet or Ferragamo I would do crazy things!!!

L:Dai primi del Novecento ad oggi, in quale epoca del passato ti piacerebbe esser vissuta e perché? D: Tra gli anni ’30 e ’40 per ballare sulla musica live di una delle favolose Big bands in uno dei tanti Speakeasy, i locali da ballo in cui si vendevano clandestinamente i liquori vietati dal proibizionismo, indossare un abito originale dell’epoca e vivere tutta la notte fino all’alba sulla 52a strada che i giornalisti battezzarono Swing Street, sorgevano, infatti, quasi una quarantina di locali l’uno a fianco dell’altro. L: In which decades of would you have loved to live from the beginning of 1900 since nowadays? D: In between the 30’s and the 40’s to dance on the music of one of those fabulous Big bands in one of those Speakeasy, clubs where people used to sell liquors forbidden by prohibitionisn illegally and to wear one of those original vintage dress to live all night long until sunrise on the 52avenue which where called by journalists Swing street, where used to be about 40 clubs one next to another. L: Parliamo anche di stile, quali look preferisci per le tue esibizioni live o meglio in quali ti esprimi al meglio?

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L: Hai un momento assolutamente Pink di vita che ti piacerebbe condividere con noi? D: Quella volta che sul palco, lo spacco della mia longuette ha ceduto ad una delle mie sfrenate performance e sono venute alla luce la mia guepiere con tanto di reggicalze. Sono andati tutti in delirio e hanno pensato che fosse tutto parte dello show. Io ho lasciato che lo pensassero!! L: Do you have pure Pink moment in your life that you would like to share with us? D: There was a time when on stage, the slit of my longuette brake during one of my wild performances, so my guepiere popped out garter belt included. The audience got crazy and they thought it was part of the show. I’ ve let them thinking of it! L: Ora mi piacerebbe dedicarmi a te e realizzarti un look da retrò Diva per questa serata, che ne dici? D: Sono tutta tua!!! Fai di me la diva indiscussa di questa sera. L: Now I would love to spend some time to turn you into a retrò Diva for tonight, what about that? D: I’m all yours!!! Let me be the one and only Diva for tonight.


MAKE- UP

Dato che Dalila è arrivata dalle prove ho voluto rinfrescarle il viso con lo struccante bifasico by Divage. Prima le ho uniformato il viso con una bbcream dello stesso marchio, successivamente le ho applicato il fondotinta Velvet matt. Poi col correttore aranciato Face Perfection ho sistemato delicatamente le occhiaie. Con lo stesso correttore ho eseguito un leggero contouring e ho fissato il tutto con un velo di cipria Velvet Powder. Per gli occhi ho scelto un ombretto marrone scuro della linea Velvet sempre di Divage, un eye-liner nero della linea Fine Liner e il mascara xxl 100% wow effect. Sulle labbra ho usato il rossetto liquido a lunga tenuta Long Kiss lipstick nella tonalitĂ del rosso sempre by Divage. E per finire un tocco di Baked blush nei toni del rosa! đ&#x;˜Š Since Dalila came to me from rehearsals, I wanted first to refresh her skin with Divage Two-phase make-up remover. First I used a bbcream from the same brand to smooth the skin and then I applied Velvet matt foundation. Then with Face perfection concealer in orange tone I worked gently on her dark circles. With the same concealer I worked on a light contour and then I sealed everything with a touch of Velvet Powder. For her eyes I chose a velvet eye shadow in dark brown always from Divage, a Fine Liquid eye-liner in black and a xxl 100% wow effect mascara. On the lips I used Long Kiss lipstick in red always from Divage. And to finish a touch of Baked blush in pink! đ&#x;˜Š

HAIR STYLE

Per prima cosa distribuisco sui capelli un po’ di mousse by Adorn (Testa fra le nuvole) e lavoro col mio phon 3900 Healthy Ionic by Elchim e una spazzola rotonda. Questo è il modo migliore per lucidare i capelli. Poi pettino I capelli indietro e inizio ad arrotolare una piccola sezione frontale esterna verso l’alto. Ogni sezione deve essere fermata con una molletta per sostenerla. Continuo ad arrotolare le sezioni di capelli fino a metĂ testa e poi passo dall’altro lato, con le parti libere finali creo due sezioni e le arrotolo tra di loro bloccandole sulla nuca con delle mollette ed ecco fatto! Per la parte frontale uso una spazzola rotonda col phon dando un colpetto di calore sulle radici per il volume e successivamente arrotolo i capelli nella spazzola. Alla fine fermo il mio lavoro con una lacca a fissaggio forte by Adorn (Eco vamp). Per ultimo blocco un cappello con un paio di mollette da una parte e il look di Dalila è pronto!!! First step I put some hair mousse by Adorn (Testa fra le nuvole) and blow-dry Dalila’s hair with my 3900 Healthy Ionic dryer by Elchim and a big round brush. This is the best way to let your hair shine. Then I comb hair backward and I start to roll small sections from the front side upward. Every section must be sealed with a bobby pin to stay in place. I keep rolling sections till half head and then I do the same thing on the other side, with the lose part of the hair I create two sections I twist them together and I seal them with few bobby pins and that’s it! For the front part I use a round brush and I blow-dry giving a little heat to the roots to have more volume and then curling it in the brush. After that I seal al the work with a strong hold hairspray by Adorn (Eco vamp). Last part I clip a hat by the side and Dalila’s look is ready!!!

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DIVAGE Struccante Bifasico 100

DIVAGE Fondotinta Velvet Stay Matte e Correttore Face Perfection

DIVA Baked Bl


AGE lush pink

ELCHIM 3900 Healthy Ionic dryer Adorn mousse (testa fra le nuvole) e lacca (eco vamp)

ADORN Hair care collection 101


THE WRITER

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SIMONE ANNICHIARICO PICCOLO ATLANTE DEI NOMI INVENTATI |

Interview by Micol Ronchi

Il presentatore televisivo Simone Annicchiarico (conduttore de La Valigia dei Sogni, Italia’s Got Talent, Music Summer Festival, Fronte del Palco), figlio di Walter Chiari e Alida Chelli, ci introduce nel folle mondo dei nomen omen con il suo Piccolo atlante dei nomi inventati. (Npe editore)

The television anchorman Simone Annicchiarico (host of La ValigiadeiSogni, Italy’s Got Talent, Music Summer Festival, Front of the Stage), son of Walter Chiari and AlidaChelli, introduces us into the crazy world of the Nomen Omen with his “Little atlas of invented names”. (Npe publisher)

Micol: Come è nata l’idea di inventare questo gioco dei nomi? Simone: Quando registravamo La Valigia dei Sogni, il programma di cinema in tv, eravamo sempre in giro con la troupe, e facevamo lunghi spostamenti soprattutto in auto. Il gioco partì per caso in uno di questi viaggi, quando Andrea Doretti (il regista del programma), leggendo il copione, disse che era ben scritto. Io risposi che dovevamo assolutamente assumere Ben Scritto come autore. Lui rispose Ben Detto. Da lì fu uno scambio continuo di nomi, che dovevano essere nomi reali; non valeva insomma Ticuro Nacarie (il famoso dentista giapponese di infantile memoria) e neanche la ballerina russa Ciolanka Sbilenka. Io e Andrea abbiamo continuato a mandarci messaggi, spesso nella notte, con i nomi che ci venivano in mente, poi anche i nostri amici hanno cominciato a proporre nomi. Dopo qualche mese abbiamo raccolto tutti i messaggi e gli appunti scritti sui cartoni della pizza, li abbiamo messi insieme. Erano tantissimi. Di alcuni abbiamo scritto una breve biografia immaginaria e abbiamo deciso di realizzare l’Atlante.

Micol: How was the idea of inventing this game of names born? Simone: At the time we were recording “La ValigiadeiSogni”, the TV program about the movies, we were always around with the crew, and made long journeys, especially by car. The game started by chance on one of those trips, when Andrea Doretti (the program director), reading the script, said it was well written. I replied that we absolutely had to hire Well Written as an author. He answered Well Said. From there it was a continuous exchange of names, which had to be real names; that does not apply, for example, forTicuroNacarie (the famous Japanese dentist) and neither the Russian dancer CiolankaSbilenka. Andrea and I continued to send messages, often in the night, with names that came to mind, then even our friends began to offer names. After a few months we collected all the messages and notes written on the pizza boxes, we put them together. They were so many. Some of us have written a short imaginary biography and decided to make the Atlas.

M: Quali sono i personaggi che preferisci? S: Sicuramente tutta le serie di Ben (che potrebbero essere molti di più di quelli inseriti nel libro, ma ho preferito lasciarli alla ricerca del singolo lettore), perché sono quelli dai quali abbiamo iniziato.

M: What are your favorite characters? S: Surely the whole series of Well (which could be many more than those included in the book, but I preferred to leave the research to the reader), because they are those from which we started.

M: C’è qualche riferimento letterario a cui ti sei ispirato? S: Sì, forse Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. All’inizio infatti immaginavamo che le biografie fossero scritte sulle lapidi di un cimitero.

M: Is there any literary reference that inspired you? S: Yes, maybe Spoon River’s anthology by Edgar Lee Masters. At the beginning, in fact, we imagined that the biographies were written on the gravestones of a cemetery.

M: Quale sarebbe stato il preferito di Walter Chiari, tuo papà? S: Probabilmente per la sua anima veneta Eva Inmona, la prostituta padovana, e per la sua passione per la boxe Thomas Sacrato. E, ovviamente, il regista Chuck Sigìra, che dava sempre “buona la prima!”.

M: What would have been Walter Chiari’s favorite, your dad? S: Probably for his Venetian soul Eva Inmona, the Paduan prostitute, and for his passion for boxing Thomas Sacrato. And, of course, the director Chuck Sigìra, who always gave “buona la prima!”.

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jackets: ROXANA NESFINTU - top: THIAM, LEROCK - shorts: ADIDAS, FILA - socks: GOLDEN POINT, NIKE - shoes: SUPERGA, NIKE - sunglasses: CONVERSE

Due anime in lotta tra la comodità e le ultime tendenze sono il fitness quotidiano. Le sneakers piuttosto che i tacchi, un abito di seta o morbidissimi leggings, gambe nude o calze, una giacca sempre e comunque. Si può saltare il cerchio della moda e trovare il proprio Mood tra mix di tessuti, forme e lunghezze. La contaminazione è sempre più Glam. La ricerca del benessere è oltre la forma, fuori dello spazio di una palestra, tra le penombre della strada. Interpretare sé stessi è l’esercizio più ardito, una sfida allo specchio, cambiare senza perdersi. Ogni giorno è l’occasione giusta, un nuovo step da superare e la certezza di arrivare. Un traguardo è più vicino se non si pensa agli ostacoli e osare è necessario. Le scelte richiedono tanto allenamento quanto glamour e lo stile è una conquista.


Jacket: DIADORA - mini dress: FORNELLI GROUP - socks: NIKE - shoes: ZARA

Two souls fighting between comfort and the latest trends are daily fitness. The sneakers rather than the heels, a silk dress or soft leggings, bare legs or socks, a jacket anyway. You can skip the fashion circle and find your own Mood between mix of fabrics, shapes and lengths. The contamination is more and more Glam. The search for well-being is beyond the form, outside the space of a gym, among the shadows of the street. Interpreting oneself is the most bold exercise, a challenge to the mirror, to change without getting lost. Every day is the right opportunity, a new step to overcome and the certainty of arriving. A goal is closer if you do not think about obstacles and dare is necessary. Choices require both training and glamor, and style is a conquest.

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jacket: ROXANA NESFINTU - swimsuit: FILA - socks: GOLDEN POINT - shoes: CONVERSE


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shirt: NIKE - pants: LEROCK - swimsuit: FILA - sunglasses: OAKLEY - climbing glasses Y&Y VERTICAL - kask: SALEWA - bra: DESIGNER’S OWN - harness: CAMP


stylist ANNARITA MATTEI models MARZIA POLERA MIRIAM NEBBIA @coverpage_agency organization COVERPAGE DUBAI thanks to FERNANDO DAVID 110

shirt: NIKE - skirt: VINTAGE SELECTION - socks: NIKE - shoes: DESIGNER’S OWN - sunglasses: ARENA - kask: ROSSIGNOL

concept & photography DIANA LAPIN


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jacket: DIADORA - kemini dresses: FORNELLI GROUP - socks: NIKE - shoes: ZARA, DESIGNER’S OWN - gloves: ROSSIGNOL - band: NIKE


SERGIU ROMAN Artist bio&statement

Sergiu Roman è nato a Iasi, in Romania. Come artista autodidatta, ha esplorato molte aree della pittura, degli stili e delle tecniche dal 1990, quando iniziò per la prima volta a realizzare dipinti ad olio all’età di 13 anni. Sebbene la pittura fosse la sua vera vocazione, si preoccupò sempre più di problemi filosofici, e nel 2003 ha conseguito la laurea in filosofia e logica. Mentre lavorava come insegnante di psicologia e filosofia al liceo, continuò a dipingere e rimase strettamente in contatto con l’élite artistica rumena, così nel 2010 entrò a far parte di una squadra di artisti ed esperti incaricati di dipingere e restaurare gli affreschi delle chiese storiche. Nel 2011, si è trasferito a Shanghai, dove ha ripreso brevemente le sue attività creative. Attraverso tutte le sue fasi artistiche, più o meno astratte, ha perseguito il concetto di Mistero. Lo studio della filosofia mostra che non ci sono risposte infallibili alle nostre domande più importanti: qual è il significato della vita / storia / sensibilità estetica / incontri che cambiano la vita? Tuttavia, dove il discorso logico fallisce, l’arte può dare luce. Questa luce non mostra risposte chiare; al contrario, approfondisce ancora di più il mistero. Così tanto che affina la nostra sensibilità fino a colpirci con rivelazioni personali fondamentali. Questo è esattamente ciò che Sergiu Roman cerca di realizzare attraverso la sua arte: rendere le persone più facilmente in contatto con la loro stessa essenza. Creando composizioni complesse in cui la presenza umana è collocata proprio nel mezzo dell’enigma, usando simboli e grafismi misteriosi, combinando varie tecniche in modi inaspettati, i dipinti di Sergiu Roman affrontano la nostra sensibilità archetipica più profonda; risvegliano il nostro bisogno di (ri)definirci e, di conseguenza, di scegliere liberamente il nostro posto in questo mondo. I suoi dipinti sono intesi come enigmi, che si comportano come specchi metafisici: gli spettatori potrebbero solo apprendere le proprie riflessioni, si spera che siano il loro tessuto metafisico più intimo. Lo scopo della sua arte non è quello di dettare una verità o di suscitare determinati sentimenti, ma di facilitare il contatto onesto degli spettatori con se stessi, al fine di farli riconsiderare il concetto di destino personale. 112

Sergiu Roman was born in Iasi, Romania. As a self-taught artist, he explored many areas of painting, styles and techniques, since 1990 when he started for the first time to make oil paintings, at the age of 13. Although painting was his true calling, he became increasingly preoccupied with philosophical problems, and in 2003 he attained the Bachelor Degree in Philosophy and Logic. While working as a high school teacher of Psychology and Philosophy, he continued painting and stayed closely in touch with the artistic elite in Romania, so in 2010 he joined a team of artists and experts commissioned to paint and restore historical churches’ frescoes. In 2011, he moved to Shanghai, where he shortly resumed his creative activities. Through all his artistic stages, more or less abstract, he pursued the concept of Mystery. The study of philosophy shows that there are no infallible answers to our most important questions: What is the meaning of life/history/aesthetic sensibility/life-changing encounters? Nevertheless, where logical discourse fails, art can cast a light. This light does not show clear answers; on the contrary, it deepens the mystery even more. So much, that it sharpens our sensibility to the point where we are hit by fundamental personal revelations. This is exactly what Sergiu Roman tries to accomplish through his art: to get people more easily in touch with their very essence. Creating intricate compositions in which the human presence is placed right in the middle of the conundrum, using symbols and mysterious graphisms, combining various techniques in unexpected ways, Sergiu Roman’s paintings address our deepest archetypal sensibility; they awaken our need to (re)define ourselves, and consequently to choose freely our place in this world. His paintings are intended enigmas, which act like metaphysical mirrors: the viewers would only apprehend their own reflections, hopefully their most intimate metaphysical fabric. The purpose of his art is not to dictate a truth or to elicit certain feelings, but to facilitate the viewers’ honest contact with themselves, in order to make them reconsider the concept of personal destiny.


REGINA, Oil on canvas, 120x160cm, 2017

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KING OF WANDS, Oil on canvas, 120x160cm, 2017

KING OF SPADES, Oil on canvas, 120x160cm, 2017


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JACK OF DIAMONDS, Oil on canvas, 120x160cm, 2017


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VOCATUS I, Oil on canvas, 100x100cm, 2017


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POLYPHONIE, Oil on canvas, 100x100cm, 2017

RUMI’S HEART HAD BECOME A BIRD (#7), Oil on canvas, 100x100cm, 2017


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TWO METAPHYSICS, Oil on canvas, 100x100cm, 2017

TRANSFORMATIO, Oil on canvas, 100x100cm, 2017


ANGELUS EXITIUM ET INITIUM NOVUM, Oil on canvas, 90x120cm, 2017

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DONNE E CINEMA

FIORE DEL DESERTO | Sherry Hormann Fiore del Deserto è un film drammatico e biografico del 2009. La storia raccontata in questa pellicola è ispirata alla vita della modella somala Waris Dirie che all’apice della sua carriera come modella decise di raccontare la sua vita in un’intervista rilasciata per una rivista. Nel film viene raccontato come Waris all’età di tre anni venne sottoposta ad infibulazione, a tredici, dopo essere stata venduta da suo padre ad un uomo di sessant’anni, fuggì a Mogadiscio da sua nonna che la mandò a Londra. Tra lavori umili e vere amicizie la giovane Waris incontra il fotografo Terry Donaldson che la convince a posare per lui avviando la sua carriera come top model. Fiore del Deserto ci mostra la storia di una donna che ce l’ha fatta a raccontare le violenze fisiche e psicologiche che ha subito in seguito alla mutilazione dei suoi genitali, di come sia riuscita a parlare di una pratica barbara che molte bambine ancora subiscono nel mondo, facendosi portavoce di tutte quelle donne che non hanno voce. I dati mostrati alla conclusione del film ci dicono che anche se in alcuni paesi sia ormai vietata l’infibulazione, questa venga ancora praticata su molte bambine e che sopravviva come tradizione anche ai flussi migratori, trapiantando quindi questa pratica anche in Occidente. “Per amore di tutti noi dobbiamo cercare di cambiare cosa vuol dire essere una donna” cit. dal film Waris Dirie.

Desert Flower is a dramatic and biographical film of 2009. The story told in this film is inspired by the life of the Somali model WarisDirie who at the height of her career as a model decided to tell her life in an interview for a fashion magazine. In this movie it is told how Waris at the age of three was subjected to infibulation, at thirteen, after being sold by her father to a man of sixty, she escaped to Mogadishu from her grandmother who sent her to London. Between humble jobs and true friendships the young Waris meets the photographer Terry Donaldson who convinces her to pose for him starting her career as a top model. Desert Flower shows us the story of a woman who has made it to tell the physical and psychological violence she suffered as a result of the mutilation of her genitals, how she managed to talk about a barbaric practice that many girls still suffer in world, making itself the spokesperson of all those women who have no voice. The data shown at the end of the movie tell us that even though in some countries the infibulation is now forbidden, this is still practiced on many girls and that it survives as a tradition also to migratory flows, thus transplanting this practice also in western countries. “For the sake of us all we must try to change what it means to be a woman” cit. from the movie WarisDirie

Sara Tufoni

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LR WONDER COMPANY Born in Hollywood Made in Italy

By Lorenzo Riva 122


LR Wonder Company ha sede a Milano, la capitale italiana della moda. Ogni prodotto rispecchia le ultime tendenze internazionali e viene presentato come un raffinata Collezione di Moda espressione di qualità e di Made in Italy ma dal ricercato glamour Hollywoodiano. L’ampia linea di prodotti disponibili comprende creme viso, gel e spray, trattamenti estetici anticellulite e solari viso-corpo che garantiscono sensazioni e benefici ineguagliabili. LR Wonder Company investe costantemente in Ricerca & Sviluppo per creare sempre nuovi prodotti di “lusso accessibile” per donne e uomini

esigenti e alla ricerca di prodotti lussuosi dalle comprovate doti in termini di qualità, sicurezza degli ingredienti ed efficacia dei risultati. Le preziose Linee LR Wonder Company sono distribuite in Italia, Dubai, Spagna, Germania, Francia, Ucraina, Svizzera e Grecia. L’azienda è infatti presente in oltre 3200 farmacie, 300 profumerie e 400 Spa, a testimonianza della forte espansione del Brand a livello nazionale ed internazionale, nonché presso lo shop online www.lrwondershop.com. LR Wonder Company – Luxury brand italiano della Cosmesi – presenta la nuova collezione al 123


Veleno D’Ape, una linea di creme che ha reso l’azienda un brand noto a livello mondiale, che ha permesso a milioni di donne di poter utilizzare prodotti basati su principi attivi di altissima qualità, prima sola prerogativa di celebrities e star internazionali. Grazie all’enorme successo di vendite, l’azienda ha ampliato la gamma di prodotti disponibili offrendo oggi la linea più completa e vasta al mondo a base di Veleno d’Ape. Il Veleno d’Ape è un ingrediente innovativo ed è considerato un Botox naturale. Il veleno secreto dagli imenotteri, da sempre preziosi per la vita dell’uomo e dell’ambiente, risulta un valido aiuto anti-age; le numerose proprietà benefiche di questa sostanza, ricca di principi attivi, favoriscono infatti la rigenerazione cellulare, migliorando quindi l’elasticità della pelle e riducendo le rughe del viso. Il Veleno d’Ape viene utilizzato anche nel trattamento di problematiche dell’epidermide (come psoriasi e dermatiti) e con un efficace effetto rimpolpante. La linea classica Wonder Bee si compone di: Wonder Bee (crema viso 24h), Wonder Bee (siero viso), Wonder Body (crema corpo best seller assoluto), Hollywood Lip Volumizer (volumizzante labbra) e Wonder Mask (maschera anti-age in formato monodose). A questa straordinaria linea di prodotti si aggiunge una sensazionale novità: la Bava di Lumaca! La secrezione gelatinosa prodotta dai simpatici molluschi, sembra essere un vero e proprio prodotto di bellezza dagli effetti sorprendenti. Ecco perché i laboratori LR Wonder hanno creato un prodotto innovativo, dal mix unico nel suo genere, che combina due principi attivi naturali dai conclamati risultati estetici. Un abbinamento che crea una sinergia tra l’effetto anti-age e l’azione rivitalizzante della pelle. Il primo prodotto della linea creata da LR Wonder Company è la Crema Viso Wonder Bee Snail, una delicata crema che schiarisce le macchie, tonifica, rassoda e migliora la luminosità della pelle, ottima anche per attenuare i segni dell’acne, rughe e cicatrici. Inoltre, ha un’azione idratante e rigenerante e migliora l’elasticità cutanea grazie all’allantoina e all’acido glicolico. L’esclusivo abbinamento Veleno d’Ape + Bava di Lumaca sfrutta il potere della natura per rivitalizzare il viso e donare a chi la utilizza un volto più giovane e luminoso. Può anche essere utile per alleviare leggeri arrossamenti o danni causati dall’esposizione al sole. La formula di Wonder Bee Snail è arricchita da acido ialuronico (super idratante per eccellenza), complesso multivitaminico A+C+E e Pantenolo Pro-Vitamina B5 (emolliente).

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Photos: Diana Lapin

LR Wonder Company is based in Milan, the Italian fashion capital. Each product reflects the latest international trends and is presented as a refined collection of fashion, expression of quality and Made in Italy but from the sought-after Hollywood glamour. The wide range of products available includes face creams, gels and sprays, anti-cellulite and sunscreen facial-body treatments that guarantee unparalleled sensations and benefits. LR Wonder Company constantly invests in Research & Development to create new products of “accessible luxury” for demanding women and men looking for luxury products with proven qualities in terms of quality, safety of ingredients and effectiveness of results. The precious LR Wonder Company Lines are distributed in Italy, Dubai, Spain, Germany, France, Ukraine, Switzerland and Greece. The company is present in over 3200 pharmacies, 300 perfumeries and 400 spas, reflecting the strong expansion of the Brand nationally and internationally, as well as at the online shop www. lrwondershop.com.LR Wonder Company – Italian luxury brand of cosmetics – introduces the brand new Bee Venom collection, a line of creams that has made the company a well-known brand worldwide,which has enabled millions of women to use products based on active ingredients of the highest quality, the best and only choice for celebrities and international stars. Thanks to the enormous sales success, the company has expanded the range of products available, offering today the most complete and wide range of poison-based products in the world. Bee Venom is an innovative ingredient and is considered a natural Botox. The venom secreted by hymenopterans, which have always been valuable for human life and the environment, is a valuable anti-aging aid; the many beneficial properties of this substance, rich in active ingredients, promote cell regeneration, thus improving skin elasticity and reducing facial wrinkles. The Bee Venom is also used in the treatment of epidermis problems (such as psoriasis and dermatitis) and with an effective plumping effect. The classic Wonder Bee line consists of: Wonder Bee (24h face cream), Wonder Bee (face serum), Wonder Body (absolute best seller body cream), Hollywood Lip Volumizer (volumizing lips) and Wonder Mask (anti-aging mask in single-dose format). To this extraordinary line of products we add a sensational novelty: the Snail Slime! The gelatinous secretion produced by these friendly molluscs seems to be a real beauty product with surprising effects. This is why LR Wonder laboratories have created an innovative product, with a unique mix of its kind, which combines two natural active ingredients with stunning aesthetic results. A combination that creates a synergy between the anti-aging effect and the revitalizing action of the skin. The first product of the line created by LR Wonder Company is the Wonder Bee Snail Face Cream, a delicate cream that lightens the spots, tones, harden and improves the brightness of the skin, also excellent for reducing acne marks, wrinkles and scars. Moreover, it has a moisturizing and regenerating action and improves skin elasticity thanks to allantoin and glycolic acid. The exclusive combination of Bee Venom + Snail Slime exploits the power of nature to revitalize the face and give to those who use it a younger and brighter face. It can also be used to relieve slight redness or damage caused by exposure to the sun.The Wonder Bee Snail formula is enriched with hyaluronic acid (the ultimate super-moisturizer), multivitamin complex A + C + E and Panthenol Pro-Vitamin B5 (emollient).

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Salire o scendere o piuttosto fermarsi a guardare al di là di un vetro la libertà che vorrei. Una via per piacersi o per piacere a chi saprà trovare l’uscita al labirinto dei miei pensieri. La luce del giorno rischiara la mente, illumina di nuovi riflessi la quotidianità dei gesti. La seta scivola e veste ma non abbastanza. E penso a questo momento scritto sulla pelle come ogni emozione che mi porta lontano da qui. Non si nasconde un sogno sotto un abito.

Going up or down or stopping to look beyond a glass for the freedom I would like. A way to please or to please those looking for the exit to the labyrinth of my thoughts. Daylight illuminates the mind, illuminating the daily routine of new gestures.Silk slips and dresses but not enough. And I think about this moment written on the skin like every emotion that takes me away from here. A dream is not hidden under a dress.

photographer FEDERICO DASSET | @feddas model ELSA MARS | @elsastemars make-up artist ALESSANDRO PIOVAN | @lenny.piovan hair stylist GASPARE SPARACIA | @gaspare.sparacia outfit BULUEBELLA, GOLDENPOINT MODSTRÖM, STEVE MADDEN text SILVIA DE SARACA | @1solodiseta

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#GAddicted

#GAddicted

L’Hashtag di Glamour Affair

The Hashtag of Glamour Affair

Condividere un momento, un pensiero o soltanto un’immagine che descrive l’attimo. Una parola dà senso e forma compiuta ad un istante e lo veicola verso le persone. Un hashtag è uno strumento per diffondere non solo moda e tendenza, ma anche bellezza e idee.

Share a moment, a thought or just an image that describes the moment. A word gives meaning and form accomplished in an instant and conveys it to people. A hashtag is a tool to spread not only fashion and trends, but also beauty and ideas.

Glamour Affair ha lanciato #GAddicted per coinvolgere i propri followers di instagram e diffondere il suo mondo a 360°. Le foto condivise tra Settembre e Ottobre 2018 sul nostro profilo instagram sono state 183 e di queste sono 15 le selezionate dal Team di Glamour Affair per comparire in questo numero di GAreview .

Glamour Affair has launched #GAddicted to engage its Instagram followers and spread its world to 360 degrees. The photos shared between July and August 2018 on our instagram profile were 186 and of these 15 are selected by the Glamor Affair Team to appear in this issue of GAreview.

Vuoi diventare anche tu un GAddicted? Usa #GAddicted e tagga @glamouraffair_addicted

Do you want to become a GAddicted too? Use #GAddicted and tag @glamouraffair_addicted

BUON CLICK!

GOOD CLICK!


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1.

Ph: @schallschmidt_photographer_ Model: @valeria.laii

2. Ph: @goraph 3.

Ph: @vincenzo_antonini

4.

Ph: @zanardi.lara Model: @angelalastrangecastellani

5. Ph: @faustofurgeri @dorinamaznicartelier

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6. Ph: @chjarapastori 7. Model: @bitternessjuice 8. Ph: @zanardi.lara Model: @btrc.tst 9. Ph: @mondinluca Model: @bianca_macchiuz 10. Ph: @marcusboh Artist: @mascia_art 10

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Ph: @14fpier Model: @aurorazamengo__jt Ph: @glamstyle_portrait Model: @loverdosehelmut

13. Ph: @mazzarolo Model: @ daniela_k_lefosse_photography 14. Ph: @alfredospagna_fotografia Model: @goldilocks_and_the_3_bears 15. Ph: @auroralipesic Model: @d_svezi 11

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Solo exhibition Curated by Stefano Antonelli

S E T H •

CHAMBRUM RANGEam London

November 22 2018. 18h30 - 20h00 35 Connaught St, W22AZ nd

Roma

November 24th 2018. 16h30 - 20h00 Via de Pettinari, 76, 00186

dorothycircusgallery.com


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