Albina Carletto ANTIPARASSITARI NATURALI DELLE PIANTE
Libreria Editrice Fiorentina
ISBN: 978-88-6500-060-1 © 2012 Libreria Editrice Fiorentina via de' Pucci, 4, 50122 Firenze Tel./Fax 055 2399342 ����������������� ���������������������� Redazione: Elisa Grimaldi Impaginazione: Erik Boni
Sommario
Introduzione
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Macerati – Infusi – Decotti – Estratti
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L'utilizzo delle piante Aglio (Allium sativum) Assenzio (Artemisia absinthium) Borsa del pastore (Capsella bursa pastoris) Camomilla (Matricaria chamomilla) Cipolla (Allium cepa) Consolida (Symphytum o�cinalis) Equiseto (Equisetum arvense) Felce aquilina (Pteridium aquilinum) Felce maschio (Dryopteris �lix-mas) Issopo (Hyssopus o�cinalis) Maggiorana (Origanum majorana) Menta (Mentha piperita) Millefoglie (Achillea millefolium) Nasturzio (Tropaeolum majus) Origano (Origanum vulgare) Ortica (Urtica dioica e Urtica urens) Pomodoro (Solauum lycopersicum) Rabarbaro (Rheum rhabarbarum)
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Rafano (Armoracia rusticana, cren) Salvia (Salvia o�cinalis) Sambuca (Sambucus nigra) Genere Tanaceto Tanaceto (Tanacetum o Chrysanthemum vulgare) Piretro (Anacyclus pyrethrum o Chrysanthemum cineriaefolium) Valeriana (Valeriana o�cinalis)
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Introduzione
Per combattere l�utilizzo a volte indiscriminato dei pesticidi, in agricoltura biologica si tenta di combattere i parassiti con i preparati vegetali. Vediamo quali sono e come si usano. L�utilizzo dei preparati vegetali rappresenta il tentativo di controllare la patologica proliferazione dei parassiti evitando nel contempo il grave impatto ambientale degli insetticidi e degli anticrittogamici di sintesi spesso usati sconsideratamente. Cosa può essere infatti più naturale di curare le piante con altre piante? I preparati vegetali, a causa della loro rapida degradazione, richiedono una conoscenza approfondita della biologia delle piante e degli stessi parassiti, così da poter intervenire nel momento più propizio per la loro eliminazione. Comunque sarebbe buona norma mescolare le varietà e i tipi di piante attraverso la trasemina perché si difendono meglio da tutte le malattie, che imperversano più facilmente se nella stessa aiuola ci sono solo pomodori o solo cavoli ecc. e nello stesso campo spighe di grano tutte uguali. 5
Macerato Si lascia a bagno la pianta o la sommità �orita in acqua fredda �no a quando il liquido diventa molto scuro e non dà più luogo a formazione di schiuma (per l�ortica occorrono una o due settimane). Per accelerare il processo si può esporre il recipiente al sole. Per ridurre l�intenso odore emanato dal liquido in fermentazione si aggiunge una manciata di litotamnio o polvere di roccia prima di ogni rimescolamento, da e�ettuare una volta al giorno.
Estratto Si lascia la pianta a bagno in acqua fredda per circa 3 giorni.
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Infuso Bisogna evitare di far bollire direttamente la pianta. La soluzione migliore consiste nel versare l�acqua bollente necessaria sulle piante e quindi lasciare macerare il tutto per ore coprendo il recipiente.
Decotto Si lascia a bagno la pianta in acqua fredda per 24 ore, quindi si riscalda il tutto a �amma bassa �no all�ebollizione per circa 20 minuti. Si spegne e si copre, quando è freddo si �ltra.
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