Storie e stampe locali
Lucio Bigi
Il Fior Fiore di Santa Maria del Fiore il complesso monumentale della cattedrale di santa maria del fiore in firenze
Libreria Editrice Fiorentina
ISBN 978-88-6500-038-0 ©2009 Libreria Editrice Fiorentina Via Giambologna, 5 - 50132 Firenze Tel. 055 579921 www.lef.firenze.it editrice@lef.firenze.it l’immagine di copertina è sotto licenza creative commons impaginazione di Paolo Torracchi
A mio padre
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sommario Introduzione 13
Cattedrale di Santa Maria del Fiore
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La Cupola
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La Facciata
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Portali della Facciata
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Interno della Cattedrale
27
Orologio di Paolo Uccello
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Cappella dell’Immacolata
50
Sacrestia delle messe
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Lo Gnomone
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Le Vetrate di Santa Maria del Fiore
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Tribuna dell’Immacolata
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Tribuna di san Zanobi
79
Tribuna della Croce
80
L’Organo
82
Affreschi della Cupola
87
Cripta di Santa Reparata
90
Il Campanile di Giotto
94
Le Campane
96
Battistero di San Giovanni
98
Porta Sud
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Porta Nord
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Porta del Paradiso
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L’interno del Battistero
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Lo Zodiaco
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I Mosaici
120 Giovanni xxiii ed il Concilio di Costanza 123 Storia di Giuseppe 127 Colonna di san Zanobi 129 Museo di Santa Maria del Fiore 133 Bibliografia
Ringraziamenti Un grazie di cuore alla dottoressa Anna Mitrano, Presidente dell’Opera del Duomo, per l’entusiasmo ed il calore con cui ha accolto la pubblicazione di questo libro e del volume L’orologio nel Duomo di Firenze. Un ringraziamento particolare alla professoressa Anna Matteoli per il lungo, paziente, ottimo lavoro di traduzione dal latino della maggior parte delle iscrizioni. A Paolo Lippi per la gentilezza, la competenza che mi ha messo a disposizione nella revisione del testo.
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Introduzione Il complesso monumentale della Cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze rappresenta una delle massime espressioni religiose, artistiche e storiche di tutta l’umanità custodendo, all’interno dei suoi monumenti, opere di maestri e geni del Medioevo e del Rinascimento: Arnolfo di Cambio, Tino di Camaino, Giotto, Andrea Pisano, Francesco Talenti, Brunelleschi, Luca della Robbia, Nanni di Banco, Donatello, Lorenzo Ghiberti, Michelozzo, Domenico di Michelino, Paolo Uccello, Benedetto e Giuliano da Maiano, Andrea del Castagno, Davide e Domenico Ghirlandaio, Michelangelo, Baccio Bandinelli, Giorgio Vasari, Federico Zuccari ed altri ancora. L’Opera di Santa Maria del Fiore è l’istituzione laica fondata dalla Repubblica Fiorentina nel 1296 per sovrintendere alla costruzione della nuova Cattedrale e del suo campanile. Nel 1436 Brunelleschi terminò i lavori con l’edificazione della cupola e Papa Eugenio IV la consacrò con una solenne cerimonia, il 25 marzo dello stesso anno. Compito dell’Opera, dunque, divenne quello di conservare il complesso monumentale, cui si aggiunsero, nel 1777, il Battistero di San Giovanni e, nel 1891, il Museo, creato per accogliere le opere d’arte che nel corso dei secoli erano state rimosse dai monumenti medesimi. Tra i fini istituzionali della Fabbriceria sono oggi appunto: la “tutela, promozione e valorizzazione del patrimonium fabricæ” affidatole.
È con orgoglio e sincero piacere che presento il volume di Lucio Bigi, addetto alla vigilanza del complesso monumentale di Santa Maria del Fiore, frutto di un paziente lavoro di ricerca. Peraltro, questa non è la sua prima pubblicazione: lo scorso anno, con Mario Mureddu, parimenti dipendente dell’Opera del Duomo, Bigi ha scritto un libro sull’Orologio di Paolo Uccello, l’unico ad Ora Italica funzionante al mondo. Mi onora sapere che i dipendenti dell’Opera non svolgano il lavoro semplicemente quali meri esecutori di compiti loro assegnati, ma lo facciano con orgoglio, competenza e professionalità. Ne sono loro sinceramente grata. Anna Mitrano Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore
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LA CATTEDRALE DI SANTA MARIA DEL FIORE La costruzione della Cattedrale ebbe inizio l’8 settembre 1296 su progetto di Arnolfo di Cambio, sul posto e col nome dell’antica Cattedrale di Santa Reparata. Alla morte di Arnolfo (1302 la data più accreditata), i lavori andarono a rilento e furono ripresi a partire dal 1331, anno in cui la cura della costruzione della nuova Cattedrale fu affidata ai magistrati dell’Arte della Lana, come si legge nell’epigrafe (1) sul fianco sinistro della Cattedrale: nell’anno mille tre volte cento e ancora dieci tre volte e aggiunto uno al quale ultimo si aggiunge il primo, per ispirazione della pia vergine maria, madre del signore, firenze degnamente stabilì che questa opera insigne fosse data ad edificarsi con saggezza ai consoli dell’arte della lana e a compiersi infine pienamente.
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Nel 1334 Giotto fu nominato capomastro dell’Opera. Si occupò quasi esclusivamente della costruzione del campanile e morì nel 1337. Dopo una nuova interruzione, la costruzione fu ripresa nel 1357 con un progetto più grandioso di Francesco Talenti, che riuscì a realizzare le prime tre campate, fino a quando, nel 1364, gli venne revocato l’incarico per la direzione dei lavori. Nel 1366 una commissione di “maestri e dipintori” (orafi e pittori) insieme a stimati cittadini, approvò il progetto definitivo della parte absidale e realizzò il tamburo a occhi, su proposta di Lapo Ghini, successore del Talenti ed esecutore di quasi tutta la struttura delle navate. Tra il 1380 ed il 1421 furono costruite le tribune e probabilmente anche il tamburo della cupola.
LA CUPOLA La cupola fu compiuta nel 1434 secondo l’ardito progetto di Filippo Brunelleschi (1377/1446), progetto presentato ad un concorso il 19 agosto 1418 ed accettato dopo molti contrasti nel 1420.
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Poiché il Brunelleschi aveva avuto l’incarico per la sola cupola, si ritenne necessario provvedere ad un altro concorso per la costruzione della lanterna. Il 31 dicembre 1436 fu approvato il progetto di Filippo; Antonio Manetti ne fece il modello. Nell’aprile 1446 muore Brunelleschi. La lanterna viene continuata con il suo progetto. Il 19 gennaio 1468 vengono assegnati ad Andrea Verrocchio i lavori per la costruzione della palla (4 braccia di diametro, c. 2,40 m) e per la croce (3 braccia di altezza). Il 24 giugno 1515 veniva scoperto il ballatoio eretto da Baccio d’Agnolo nella parte del tamburo verso il Canto dei Bischeri. Michelangelo, rientrato nell’estate 1516, lo definì una “gabbia da grilli”, e ciò fece interrompere la realizzazione del ballatoio.
LA FACCIATA Un disegno del 1587 di Bernardino Poccetti, conservato al museo dell’Opera del Duomo, ci fa conoscere com’era la facciata prima di quella data.
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Vi si vede ultimato solamente il terzo inferiore, con tre portali, numerosi rilievi e statue anche dei primi decenni del Quattrocento. Questa facciata fu demolita con il progetto di costruirne una del tutto nuova e più rispondente al gusto del tempo. Le statue che andarono disperse all’interno della chiesa, in musei, palazzi e giardini sono ora raccolte nel museo del Duomo. Nell’ottobre del 1636, su modello di Baccio del Bianco e Giovan Battista Pieratti, sotto la direzione di Gherardo Silvani, architetto dell’Opera, si pose la prima pietra di una nuova facciata; ma i lavori si interruppero alla fine del 1639. L’attuale facciata, è stata eretta tra il 1876 ed il 1887 su progetto di Emilio De Fabris, frutto di tendenze romantiche del tempo ed ispirata ai motivi originali dei fianchi. Il programma iconografico ideato da Augusto Conti ha come tema: la grandezza del cristianesimo e la glorificazione di maria. Nelle nicchie dei contrafforti (da sinistra, guar-
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dando la facciata): statua del cardinale Valeriani che benedisse la prima pietra, del vescovo Tinacci che benedisse il primo pilastro, del papa Eugenio iv che consacrò la Cattedrale e di sant’Antonino Pierozzi che benedisse l’inizio della lanterna. Nel timpano della cuspide centrale la gloria di Maria. Nelle edicole superiori, statue della Vergine (al centro), degli apostoli. Attorno al rosone ed in alto, sotto il timpano tondo del Padre Eterno e busti di grandi fiorentini. Le sculture sono di Augusto Passaglia, Salvino Salvini, Tito Sarrocchi, Ulisse Cambi, Vincenzo Consani, Antonio Bortone, Amalia Dupré, Giuseppe Cassioli ed altri. n Nel sagrato, a fianco del portone centrale, due epigrafi ricordano i nomi dei componenti la Deputazione promotrice, quelli del Consiglio aggregato e del Comitato esecutivo per la costruzione della facciata.
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consiglio aggregato alla deputazione della facciata giuseppe albizi - giovanni arrivabene - giovanni bargagli - gelasio barbensi - cesare barsi - luigi capponi - lorenzo ciatti - giulio de rossi - girolamo della stufa - can. vincenzo del turco - andrea di gerini nuti - sebastiano fenzi - can. antonio fossi - antonio fossi - felice francolini - luigi frullini - antonio gerini - zanobi giovannini - giuseppe malenchini - giuseppe matteini angiolo maurizio - can. giovanni metzger - pellegrino niccoli - giorgio pellizzari carlo peri - giuseppe poggi - arnaldo pozzolini - giovanni ricasoli firidolfi - giacomo rossi - raffaello torricelli - filippo torrigiani - guido vimercati comitato esecutivo ferdinando strozzi - ugolino della gherardesca - antonio gerini - carlo peri guglielmo de cambray digny - carlo fenzi - pietro tartini salvatici - gelasio bar-
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bensi - giovanni temple leader - giovanni ricasoli firidolfi - cesare barsi - filippo torrigiani - carlo ridolfi - tommaso corsini - piero bellucci mascagni - giuseppe odoardo corazzini - emilio de fabris architetto - luigi del moro architetto giuseppe castellucci architetto n mdccclxxxvii - mcmiii a onore di dio e di nostra donna a decoro di firenze e dell’arte felicemente compiuta la facciata che fu lungo desiderio degli avi si scrivono per ricordo dei posteri i nomi di coloro che furono promotori e soprintesero alla sua costruzione deputazione promotrice mdccclviii s. a. ferdinando principe ereditario di toscana - gioacchino limberti arcivescovo - odoardo dufour berte - andrea corsini - giovan battista fossi - marco tabarrini - giovanni bellini delle stelle
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deputazione promotrice mdccclx s. a. r. eugenio di savoia principe di carignano - s. a. r. vittorio emanuele di savoia principe di napoli poi vittorio emanuele iii re d’italia - ferdinando bartolommei guglielmo de cambray digny - lorenzo ginori - ubaldino peruzzi - tommaso corsini - pietro torrigiani - francesco guicciardini - silvio berti - cesare conti - carlo fenzi - giulio turri - antonio civelli - luigi frullini - giorgio niccolini - ugolino della gherardesca - ferdinando strozzi - lotteringo lotteringhi della stufa - girolamo checcacci - giuseppe gasbarri - leopoldo galeotti - pietro tartini salviatici - giuseppe moreni - niccolò antinori - enrico pollastrini - felice francolini - luigi del moro - enrico guidotti - riccardo mazzanti - lorenzo strozzi alamanni - filippo torrigiani - alfredo serristori - antonio gerini - carlo ginori
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PORTALI DELLA FACCIATA (2) il sinistro del 1903 di augusto passaglia Nel battente sinistro la temperanza, la purificazione della vergine, la fede. Nel battente destro l’umiltà, lo sposalizio della vergine, la prudenza. Nella lunetta di Niccolò Barabino: la carità ed i fondatori degli istituti di carità. Alla base della lunetta, la scritta: Venezia 1886 Società musiva veneziana fece. (3) il centrale del 1897 di augusto passaglia Nel battente sinistro immacolata concezione. Nel battente destro incoronazione della vergine. Nella lunetta di Niccolò Barabino: gesù in trono fra i santi protettori di firenze. Alla base della lunetta, la scritta: Venezia 1886 Società musiva veneziana fece. (4) il destro del 1899 di giuseppe cassioli Nel battente sinistro la cacciata di adamo ed eva, l’assunzione di maria, il riposo in egitto.
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