dal mondo
Maria Chiara Oleari
IL DIRITTO ALLA SALUTE NON È UGUALE PER TUTTI
AGATA MISELLI, MEDICO IN TANZANIA CON IL CUAMM è la vostra esperienza? «La nostra esperienza col Covid ufficialmente è terminata a Maggio 2020, quando, nonostante l’evidenza di numerosi casi sospetti, il presidente ha dichiarato il paese libero dal Covid. Da allora sono state abolite le misure per prevenire il contagio e tutti i test diagnostici… lo stesso presidente è morto a marzo di quest’anno in circostanze molto dubbie, ma la versione ufficiale è che sia morto per problemi cardiaci».
Agata durante una visita neonatale
Agata Miselli, reggiana, trentacinquenne, dal 2017 vive e lavora in Tanzania. Fa il medico nell’ospedale di Tosamaganga, un piccolo villaggio rurale a 500 chilometri da Dar Es Salaam, dove opera il CUAMM, la nota ONG di Padova con più di settant’anni di storia che si spende per la promozione e la tutela della salute in Africa. Laggiù ha conosciuto Luca, un collega diventato suo compagno. Agata, che raggiungo via Skype, è figlia di Valerio Miselli, medico come lei, ma in pensione. Valerio, che è stato primario di diabetologia all’ospedale di Scandiano, vive e abita a Correggio da una quindicina d’anni. Ai nostri poliambulatori di via Circondaria lo trovi come vaccinatore Covid volontario. La passione per la professione medica e per l’impegno a favore dei popoli africani è un tratto che sicuramente unisce Agata e papà. Da pensionato Valerio, infatti, si è prestato per diverse esperienze mediche ed educative a Zanzibar, Nairobi,
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Maputo. Se penso ai vaccini che si fanno a Correggio, li vedo come il portato di quel diritto alla salute che la nostra Costituzione indica come fondamentale. Un diritto che noi tutti, qui, diamo per assodato. Parlando con Agata mi rendo conto di quanto siamo fortunati. Perché non è così dappertutto. Agata, di cosa vi occupate tu e Luca in ospedale? «Seguiamo ambiti un po’ diversi: io sono specializzata in medicina interna mentre Luca è pediatra e neonatologo. Io seguo un progetto dedicato ai pazienti affetti da malattie croniche, come ipertensione e diabete: abbiamo implementato un servizio innovativo per migliorare la qualità delle cure e la formazione del personale su queste malattie, prima neglette e ora sempre più frequenti».
Quindi voi da maggio 2020 non potete fare tamponi?! Ma avete avuto casi? «La mancanza di test per la conferma diagnostica ci impedisce di fare considerazioni precise, ma grossolanamente abbiamo assistito a due picchi di mortalità della popolazione generale, il primo tra aprile e giugno dell’anno scorso, il secondo tra gennaio e marzo di quest’anno. Molti uomini adulti, per lo più sopra i trent’anni, hanno sofferto di polmoniti con gravi insufficienze respiratorie. Abbiamo perso anche alcuni colleghi, un chirurgo generale ed un tecnico di laboratorio. Ciononostante, considerata la totale assenza di misure di protezione, avremmo potuto aspettarci molto peggio». Qual è stata la reazione al Covid e alla decisione del presidente, lì in
Ho letto che il Covid non ha colpito particolarmente in Tanzania. Qual
giugno 2021