Flortecnica e vivaismo n. 6/7

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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

dal 1977 informa il settore

Giugno/Luglio 2014 n. 6/7 • anno XXXVIII

La bellissima varietà Chilly Chili di PanAm.

TENDENZA PEPERONCINI Tante le nuove varietà in mostra ai Flower Trials. Per conquistare produttori, rivenditori e consumatori 22 VIVAISMO / convegni EXPORT, bisogna fare sistema

27

NUOVE TECNICHE / sostenibili 36 PRODUZIONE / floricola Riparte la richiesta delle “miniature” di garofano

COMPOST, più fertilità e piante più sane



Flortecnica e vivaismo per FLORMART INFORMAZIONE PUBBLIREDAZIONALE

Proposta rinnovata Così il “nuovo” Salone internazionale del florovivaismo e del giardinaggio si prepara all’edizione 2014. Formula nuova e ampliamento delle merceologie

L

’edizione 2014 di Flormart, da novità sono le chiavi di lettura di un mercoledì 10 a venerdì 12 set- Flormart 2014 ancora più attento e tembre, nasce con la premes- sensibile alle esigenze del settore. sa di essere una manifestazione di PadovaFiere, infatti, propone tariffe rinnovata proposta sia nei contenuti espositive più contenute (tra le più espositivi che nella veste grafica basse in Europa) e ingresso gratuito per tutti gli operatori del di presentazione, in IN BREVE settore. PadovaFiere linea con le esigenze di “cambiamento” Contenuti espositivi nuovi “assiste” la race innovativi. colta commerciaespresse nell’interesse Nuova veste grafica di le delle aziende, di crescita del comparto presentazione. entro un termine professionale sul mercaTariffe espositive più di convenienza to italiano. contenute. prefissato (fine Tra i punti essenziali va Ingresso gratuito per gli giugno), dando la considerata la strategia operatori del settore. relativa allo sviluppo Dimensioni stand small/ possibilità all’impresa espositrice di calcolare dei contenuti, a partire medium/large. con estrema razionalità dalla proposta econoAmpliamento a settori complementari. il proprio investimento mica, che quest’anno sarà particolarmente Maggior attenzione al sulla manifestazione. fiore reciso. Inoltre ci saranno dimenattenta all’andamento sioni di stand logiche del mercato nazionale e dei suoi fruitori: le aziende florovi- che contempleranno sostanzialmente tre dimensioni, small/medium/ vaistiche innanzi tutto. large, una extra large dedicata alle collettive. In questo modo le ESPRIMERSI AL MEGLIO Aggiornamenti, approfondimenti e varie merceologie troveran-

no la possibilità di esprimersi al meglio. Grazie a una più fitta campagna promozionale, inoltre, non solo La locandina di promozione 2014. italiana ma anche estera, Flormart 2014 sta registrando ALTRI importanti manifestazioni d’interesse INCONTRI di paesi non solo europei come Fran- Flormart è cia, Danimarca, Olanda e Germa- anche momento nia, ma anche paesi dell’Est Europa per l’approcome Polonia, Ucraina, Russia ed fondimento delle tematiche emergenti come la Turchia. ATTENZIONE AL FIORE RECISO Per Flormart 2014 si sta lavorando per l’ampliamento di alcuni settori complementari alla produzione florovivaistica e/o mancanti da tempo all’esposizione con particolare attenzione a: settore del fiore reciso attraverso il coinvolgimento dei produttori liguri, campani, pugliesi e siciliani e delle aziende di servizio a loro collegate (confezionamento, trasporto, distribuzione, packaging); reinserimento del settore dei terricci e dei substrati professionali, prevedendo la presenza diretta nella manifestazione di una serie di produttori di materia prima essenziale nel ciclo produttivo per l’ottenimento di un prodotto di qualità; sviluppo del settore delle energie complementari e alternative dove sono previsti per il futuro cospicui investimenti riservati al settore della produzione.

di maggior attualità grazie ad un nutrito programma convegnistico e formativo. È il caso di T-Verde, il Salone del Verde Tecnologico che permette di far conoscere tutte le fasi di produzione dei sistemi proposti in esposizione, dalla progettazione all’implementazione del progetto, dall’integrazione delle componenti tecnologiche e florovivaistiche, alla rappresentazione esecutiva.



L’ALTRA COPERTINA

TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo Riparte la richiesta delle “miniature” di garofano. Grazie alle novità varietali e all’ottima qualità del prodotto è in atto uno stimolo della domanda che sta favorendo la ripresa di questa produzione. Visto anche il minore rischio economico legato alle più contenute oscillazioni di prezzo.

Torna a crescere la domanda per i GAROFANINI a pag. 36

Flortecnica e vivaismo

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EDITORIALE | questo mese

RIUSCIRÀ MAI A VINCERE IL FLOROVIVAISMO ITALIANO? Nonostante le tante eccellenze produttive e l’impegno di imprenditori, associazioni e distretti, il settore stenta a decollare. È tempo di abbandonare gli individualismi

A

lcuni giorni fa ho voluto fare una ricerca rudimentale su Internet, più una curiosità. Allora ho digitato su Google la parola florovivaismo. Il risultato? Il nulla. O quantomeno nulla di strutturato. Nella mia testa pensavo che, vista l’estrema frammentazione del settore, le tante associazioni territoriali e i diversi distretti sparsi lungo tutta l’Italia, Internet sarebbe stato invaso da notizie interessanti sul nostro settore. Invece niente. Nessun richiamo ai tanti siti e portali ufficiali, nessuna documentazione, notizia e novità relativa al florovivaismo. Niente. Almeno fino alla pagina sei della mia ricerca su Google, nessun risultato interessante. Allora mi è venuto il dubbio che ci sia qualcosa che non va. Qualcosa di fondo che non funziona. Seriamente. Tutto questo sforzo che imprenditori, associazioni e distretti fanno, dove va a finire? A cosa porta? Vince il florovivaismo italiano grazie a questo impegno? Emerge il valore del Made in Italy, soprattutto per quanto riguarda il prodotto mediterraneo? Mah… Non ho risposte convincenti. Ma di sicuro non le ho trovate neanche su Internet. Eppure, hanno preso forma associazioni di scopo, progetti ministeriali, fiere e manifestazioni delle più varie, ma sotto sotto non c’è niente di rappresentativo. Da nessuna parte si legge e si capisce quanto sia importante il floro-

vivaismo in Italia, che dagli ultimi dati pesa per il 5% sull’intero comparto agricolo del nostro paese. Non posso pensare che ancora oggi, dopo una crisi che ha messo a nudo le tante debolezze del nostro sistema, si ragioni con una logica individualista, dove ognuno cura il proprio orticello. Associazioni in testa. Non siamo in grado – e mi ci metto anche io – di dare il giusto valore a questo settore che è diffuso in tante parti d’Italia, non siamo capaci di farlo diventare un settore d’eccellenza. Di fare sistema. Chissà per quale recondito motivo. E allora alla fine mi domando: “Riuscirà mai a vincere il florovivaismo italiano?”.

di Francesco Tozzi


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EDITORIALE | l'esperienza

OVVIAMENTE LA RISPOSTA È NELLA “COLLABORAZIONE” Importante accordo siglato tra Federfiori-Confcommercio Imprese per l’Italia e Associazione Piante e Fiori d’Italia. Ma serve l’impegno di tutti. Istituzioni comprese

P IN BREVE • 13 milioni di euro la stima in valore del consumo di piante e fiori in Europa • +2-4% l’incremento del consumo di fiori recisi e piante nei paesi dell’Europa orientale • I dati ufficiali sono fermi al 2011/2012 • Nel 2013 l’export olandese è diminuito del 2% • FloraHolland ha un fatturato di 4,5 miliardi di euro

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di Arturo Croci

rima di accennare allo storico momento fra Federfiori-Confcommercio Imprese per l’Italia e ANPFI è necessaria una doverosa premessa. Secondo le stime di Eurostat e del Flower Council of Holland il consumo dei fiori e delle piante in Europa è valutato in 13 miliardi di euro, vale a dire circa il 50% dei consumi mondiali. Abbastanza ovvio in paesi come Olanda, Danimarca e altri dove il reddito è maggiore, anche il consumo è più elevato e viceversa, naturalmente. Diversi paesi dell’Europa orientale, tra cui Romania, Ungheria, Polonia e Slovacchia, aumentano gradualmente del 2-4% il loro consumo di fiori recisi e piante anche se, al momento, i valori sono molto bassi. Ovviamente per la terza volta questa crescita non è sufficiente a controbilanciare il calo dei mercati delle nazioni europee più ricche. PREOCCUPANTE MANCANZA DI DATI Un aspetto “poco ovvio” è la lentezza con cui le rilevazioni statistiche sono rese disponibili. Gli ultimi dati relativi alla produzione europea risalgono al 2011-2012 e in due anni le cose sono molto cambiate. Diversi fallimenti importanti in Olanda, in Francia, in Italia e la bancarotta di una grossa catena tedesca di DIY ha trascinato nel baratro diverse aziende, cambiando il volto del florovivaismo europeo. Una volta i dati delle aste e delle esportazioni olandesi erano resi disponibili con regolarità dall’associazione delle aste (VBN) e dall’associazione dei commercianti (BVGB), adesso che l’asta è in pratica una sola (Flora Holland) per “ovvie” ragioni aziendali i dati sono rilasciati secondo convenienza. Gli ultimi dati macro del florovivaismo olandese del 2013 evidenziano una flessione dell’export del 2% attestandosi a 5,3 miliardi di euro, nonostante il calo complessivo, FloraHolland, con un fatturato di 4,5 miliardi di euro, ha registrato un incremento dell’1,8 per cento.

Flortecnica e vivaismo

Secondo CBI (Centro per la Promozione delle importazioni dai paesi in via di sviluppo) nel 2011 la produzione totale in fiori e piante ornamentali dei 27 paesi dell’Unione europea era stimato in 9,9 miliardi di euro. La produzione dei Paesi Bassi rappresenterebbero solo 1/4 delle merci commercializzate in quanto il resto è importato, mentre Germania e Italia, fornirebbero più della metà (55%) della produzione dell’Unione Europea. IN ATTESA DEL PIANO NAZIONALE In base alla distribuzione dei paesi europei e secondo le fasi di evoluzione di un prodotto, se parliamo di fiore reciso si osserva che su un totale di cinque paesi, due (Francia e Regno Unito) sono in fase di maturità di mercato e gli altri tre (Germania, Italia e Paesi Bassi) sono in declino. In Italia, per più di trent’anni, Massimiliano Gallina, a suo tempo funzionario dell’Istat, ha elaborato e reso fruibili i dati del florovivaismo e va doverosamente sottolineato più per passione che per dovere. Anche come funzionario a riposo, Massimiliano, sempre per passione, continua a studiare e commentare le rilevazioni Istat nel suo blog (http://massimilianogallina.wordpress.com) al quale vi rimando per un esame più approfondito. Vi allego pertanto una tabella sui consumi credibile ed elaborata sulla base di dati Istat. Ultimamente “la grande ammucchiata” del tavolo florovivaistico nazionale presso il Mipaaf sta “lavorando” alla redazione del piano florovivaistico nazionale 2014-2016 cercando di inserire le proposte più strane, il più delle volte campanilistiche o addirittura di interesse personale, vanificando anche le poche che cercano di rilanciare la competitività di un settore lasciato a se stesso e oberato da normative e obblighi legislativi a dir poco folli. Le proposte che stavano alla base della bozza piano datata 17 giugno 2014, erano mutat mutandis quelle degli anni novanta, cioè di almeno vent’anni fa, quando si stavano manifestando


Da sinistra: Alberto Zaverio (consulente Federfiori per la politica sindacale e la comunicazione), Cristiano Genovali (presidente Associazione Nazionale Piante e Fiori d’Italia), Ivo Magliola, (direttore Didattico Federfiori), Carlo Sprocatti (presidente Federfiori–Confcommercio Imprese per l’Italia), Chicco Pastorino (Pianeta Fiore).

le prime problematiche su produzione, commercializzazione, mercati e consumi. Per questa ragione, Alberto Manzo, responsabile del Tavolo Florovivaistico, ha fatto predisporre velocemente una nuova bozza che è stata inviata alla Conferenza Stato Regioni a metà luglio. Sul nuovo piano mi riservo un’analisi approfondita appena sarà approvato, comunque il ripetere sempre le stesse tematiche non apporterà sicuramente vantaggi ai produttori e di conseguenza alla filiera. PUNTI DI CONVERGENZA La domanda che alcuni “signori” dovrebbero porsi è molto semplice: “Nella filiera florovivaistica negli ultimi 15 anni chi ha guadagnato?”. Gli ibridatori? I propagatori? I produttori? I grossisti? I dettaglianti? fioristi e garden compresi? Nessuno di tutti questi! Per cambiare questo genere di cose è necessario avviare un processo di innovazione di pensiero in grado di scardinare la burocrazia e l’interesse personale a favore di quello collettivo. Un passo avanti in questo senso forse è avvenuto

il 26 giugno a Vigevano, presso la sede della Federfiori-Confcommercio Imprese per l’Italia, con la firma di un protocollo di collaborazione da parte del presidente Carlo Sprocatti e di Cristiano Genovali, presidente dell’Associazione Piante e Fiori d’Italia. Le due organizzazioni hanno trovato diversi punti di convergenza sulla necessità di ottenere e trasmettere dati attendibili sulla produzione italiana, cercando l’integrazione sinergica delle competenze, lo sviluppo della formazione e la qualificazione della figura del fiorista, oltre alla promozione della qualità del prodotto e dello stile italiano. I primi momenti della collaborazione riguarderanno l’Alto corso di Specializzazione di San Marino (agosto 2014) e la Coppa Italia (2015). I programmi promozionali e di comunicazione delle due organizzazioni saranno attentamente valiati per evidenziare tutte le possibili forme di collaborazione. Speriamo che queste “rose fioriscano”, ne abbiamo bisogno. Viva la vita.

ARTURO CROCI Esperto del florovivaismo e fondatore della rivista Flortecnica. Oggi è consulente per aziende e importanti manifestazioni del settore.

VALORI ANNUI DEI CONSUMI PRO-CAPITE IN ITALIA DI FIORI, FOGLIAME E PIANTE VERDI O FIORITE IN VASO

Valori dei consumi a prezzi correnti Anni Fiori-Fogliame Piante in vaso TOTALE 1985 48,25 10,38 58,63 1990 55,52 14,53 70,04 1995 46,84 14,98 61,82 2000 37,44 13,53 50,97 2001 36,78 13,22 50,00 2002 33,15 12,44 45,58 2003 30,94 11,76 42,70 2004 28,58 11,27 39,84 2005 26,62 10,59 37,21 (1) 2006 25,02 10,00 35,02 2007 23,65 9,70 33,35 2008 22,56 9,42 31,98 2009 21,53 9,29 30,82 2010 20,71 9,19 29,90 (2) 2011 19,67 9,00 28,67 2012 18,01 8,59 26,60 (*) 2013 17,45 8,43 25,88 (°°) 2014 16,97 8,38 25,35 (1) Variazioni % 2005 su 2000

Variazioni % Fiori-Fogliame Piante in vaso 15,1 40,0 -15,6 3,1 -20,1 -9,7 -1,8 -2,3 -9,9 -5,9 -6,7 -5,4 -7,6 -4,2 -6,8 -6,0 -28,9 -21,7 -6,0 -5,6 -5,5 -3,0 -4,6 -2,9 -4,6 -1,4 -3,8 -1,1 -22,2 -13,2 -5,0 -2,1 -8,4 -4,6 -3,1 -1,9 -2,8 -0,6

TOTALE 19,5 -11,7 -17,6 -1,9 -8,8 -6,3 -6,7 -6,6 -27,0 -5,9 -4,8 -4,1 -3,6 -3,0 -19,6 -4,1 -7,2 -2,7 -2,1

(2) Variazioni % 2010 su 2005

(*) Dati provvisori (°°) Stime I dati contenuti nella tabella derivano da una serie di elaborazioni realizzate da Massimiliano Gallina sulla base di indagini ed elaborazioni realizzate dall’Istat. http://massimilianogallina.wordpress.com

MERCATO DEL RECISO • Francia e Regno Unito in fase di maturità • Germania, Italia e Paesi Bassi in diminuzione Flortecnica e vivaismo

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SOMMARIO | 6/7 - 2014 Giugno/Luglio 2014

Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

dal 1977 informa il settore

Giugno/Luglio 2014 n. 6/7 • anno XXXVIII

La bellissima varietà Chilly Chili di PanAm.

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TENDENZA PEPERONCINI Tante le nuove varietà in mostra ai Flower Trials. Per conquistare produttori, rivenditori e consumatori

27

22 VIVAISMO / convegni EXPORT, bisogna fare sistema

NUOVE TECNICHE / sostenibili 36 PRODUZIONE / floricola Riparte la richiesta delle “miniature” di garofano

COMPOST, più fertilità e piante più sane

IN COPERTINA TENDENZA PEPERONCINI Complici i programmi americani in onda su canali digitali come DMAX, ha preso piede tra gli amanti della coltivazione delle piante da orto, sia in vaso che in piena terra, la tendenza di coltivare peperoncini.

PRIMO PIANO

16 FLORICOLTURA

8

TENDENZE

44 ANDAMENTI

di Matteo Ragni Flower Trials, dieci anni insieme

di Paola Lauricella in collaborazione con ISMEA Vendite: buona partenza, poi uno stallo dovuto al maltempo

22 VIVAIO di Matteo Ragni Export, bisogna fare sistema

46 ANDAMENTI a cura di Filippo Terragni Il florovivaismo vale il 5%

PRODUZIONE

30 FIERE

48 PRODOTTI

di Arturo Croci “Florance, il grande evento”

a cura della redazione Osmocote Excat DCT, un CRF di livello evoluto

32 MARKETING

LE RUBRICHE

a cura di Laura De Bernardi Dalle aromatiche al peperoncino

6

36 FLORICOLA di Carlo Borrelli e Raffaele D’Aniello Riparte la richiesta delle “miniature“ di garofano

8

40 FLORICOLA Garofanini, analisi dei costi

42 NOVITÀ

QUESTO MESE di Francesco Tozzi Riuscirà mai a vincere il florovivaismo italiano? L’ESPERIENZA di Arturo Croci Ovviamente la risposta è nella “collaborazione“

24 FATTI E BREVI

di Filippo Terragni 73 nuove varietà di rose

News dal mercato

NUOVE TECNICHE

27 SOSTENIBILI

36

22

di Massimo Pugliese Ant’s compost: più fertilità del suolo, piante più sane

Flortecnica e vivaismo

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Flortecnica e vivaismo

PRIMO PIANO | vivaismo

Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 6/7 - Giugno/Luglio 2014 Diretto da Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni COLLABORATORI Jessica Bertoni, Maria Grazia Bellardi, Arturo Croci, Giuseppe Di Vita, Charles Lansdorp, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Francesca Neonato, Werner Oschek, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo, Alfonso Silvio Zabrà GRAFICA Creative Way di Karol Lazarz PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE A QUESTO NUMERO Laura De Bernardi, Carlo Borrelli, Raffaele D'Aniello, Massimo Pugliese PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / Ornella Zanetti SEGRETERIA, TRAFFICO E MEZZI Katiuscia Morello info@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)

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DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 20120 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 989122 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato precco il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

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Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.

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Laboratorio

verde

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • Greenstyle • Businessverde.com • Bottega editoriale Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

prezzo di copertina: 3,00 Euro • abbonamento da 8+1 numeri: 25,00 Euro



PRIMO PIANO | floricoltura

FLOWER TRIALS, DIECI ANNI INSIEME Si conferma il punto d’incontro ideale per tutti gli operatori del mercato. Qui produttori, ibridatori e distributori scambiano esperienze e decidono i nuovi trend di Matteo Ragni

Surfinia® Heavenly Blue di Moerhelm.


Ancora peperoncini con la varietĂ Sangria (PanAm).

La varietĂ Masquerade ornamental pepper (PanAm).

La Petunia Happy Dijon di Cohen.

La Begonia Boliviensis Santa Cruz Sunset di Benary.

Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | floricoltura

Uno degli stand di Selecta durante la manifestazione.

L’

edizione del decimo anniversario dei Flower Trials® è stata un grande successo dal punto di vista organizzativo. L’evento, che ha avuto luogo dal 10 al 13 giugno tra l’Olanda e la Germania, ha attirato più visitatori che mai e soprattutto si sono registrate molte interazioni tra i diversi partecipanti all’evento. I produttori, grossisti e dettaglianti provenienti da tutti gli angoli del globo per visitare le 42 aziende partecipanti, per tutta la durata dei quattro giorni, hanno mostrato tutti gli ultimi sviluppi e le novità per quanto riguarda il settore delle piante fiorite e da aiuola. L’IMPORTANZA DEL CONSUMATORE Le aziende partecipanti hanno presentato i loro assortimenti e novità a un pubblico proveniente da più di 55 paesi. Ancora una volta i

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Flortecnica e vivaismo

produttori di giovani piante erano il gruppo più rappresentato. Hanno mostrato la loro gamma di prodotti dando ampio spazio alle nuove introduzioni non trascurando di presentare tutto l’assortimento. Anche quest’anno alcune location meritavano di essere visitate non solo per la qualità del prodotto esposto ma anche per l’allestimento del sito espositivo, come Mohereim e Sakata. Coltivatori e grossisti hanno avuto modo di confrontarsi, in un momento difficile in tutti i paesi europei, con i maggiori produttori e ibridatori per cercare risposte e consigli. Molta importanza è stata data alle nuove tendenze da un punto divista dei consumatori. Consumatori sempre più essenziali, è questo il trend che i fornitori devono tenere presente: il cliente finale non si perde nei fronzoli, ricerca la sostanza. Ma lo scopo dei Flower Trials® è

IN BREVE • Grande successo organizzativo • Altissimo numero di visitatori • Molte le interazioni tra i partecipanti • Gruppo più rappresentativo quello delle giovani piante • Consumatori sempre più essenziali • 42 le aziende espositrici • 55 i paesi di provenienza dei visitatori

quello di incontrare i propri clienti, sia produttori che buyer e rappresentanti delle catene di supermercati, grande distribuzione e garden center e anche quest’anno si sono confermati il luogo ideale di incontro per tutti gli anelli della catena del settore in un ambiente rilassante e piacevole. PERENNI, OPPORTUNITÀ PARALLELA La mia settimana dei Flower Trials® è stata ricca di incontri, incentrata sulla visita agli ibridatori partendo dal presupposto che il futuro sarà meglio del presente. Grandi novità, nuove colture che rivoluzionano il mercato non ne ho viste. Tante petunie, garofanini, begonie e peperoncini ornamentali, alcune Dahlie interessanti, così come molte perenni di grande fascino più produttivo che commerciale. Una delle grandi domande poste durante i


Tra le novità di Selecta le Dahlie Dalaya a fioritura lunga e resistenti all’oidio.

Flower Trials® è se le perenni possono costituire un sostituto o un aiuto commerciale. Io credo che il mercato delle perenni sia parallelo rispetto al mercato delle stagionali e che sempre più ci siano delle buone interazioni ma che sia difficile sostituire con una Echinacea il ruolo che i gerani hanno avuto negli ultimi anni. Forse il compromesso è nel produrre di meno e diversificare di più. MOERHEIM, INPUT COMMERCIALE Ma iniziamo dal principio, MOERHEIM ha proposto la collezione Suntory in un accattivante impianto scenico completo di un’area espositiva decorata in modo country e fotografico e di un’area comparativa dove era possibile vedere le stesse colture in una ripetizione dei esempi. Ecco le novit: Sundaville® Pearl, Beauty Vermillion, Beauty White, Grand Rose, Grand

zato un’esposizione anche nella Pyramide all’interno di FloraHolland. Tra le novità le Dahlie Dalaya a fioritura lunga e resistenti all’oidio, oltre alla varietà Dalaya Bali bianca e rosa, che è la mia preferita. Anche per SELECTA KLEMM le begonie hanno un ruolo importante, tanto che la California Sunlight dai bei fiori arancio è una delle punte di forza per le prossime stagioni. È stata accolto con interesse la linea di gerani interspecifico Perillo, precoci, rifiorenti e adatte anche per vasi grandi.

Red, Grand Burgundy. La linea di Suntory® Dianthus ancora agli albori, ma già commercialmente interessante grazie soprattutto alle prove realizzate in diversi paesi europei. Il Lofos® Compact Pink and Compact White è un’aggiunta alla gamma di Lofos già in commercio. Ora grazie a queste varietà compatte forse anche per il mercato italiano possono risultare più interessanti, anche come piante ricadenti e non solo come piante da piramide. Tra le Surfinia® le novità sono da ricercare nei colori e fiori particolari come la Double Dark Pink, la Surfinia® Heavenly Blue, Surfinia® Velvet Blue, Surfinia® Bouquet Denim. SELECTA KLEMM, L’IMPORTANZA DELLE BEGONIE SELECTA KLEMM, oltre all’esposizione in Germania, ha organiz-

LE PIANTE PIÙ VISTE • • • •

Petunie Garofanini Begonie Peperoncini amatoriali • Dahlie

PANAM, OFFERTA “PICCANTE” PANAMERICAN SEED - KIEFTSEED sviluppa da tempo prodotti commerciali di grande interesse, accattivanti sia per il risultato commerciale che per la ricca variabilità dei prodotti, come la Begonia Griffon sempre più conosciuta nel mercato professionale e i Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | floricoltura

peperoncini ornamentali, come l’elegante Black Pearl, l’ecccentrico Medusa dai frutti a corno coloratissimi su fogliame scuro. Gli F1 di Sangria dalle sfumature porpora hanno un ottimo risultato in vaso. Grazie alle bellissime varietà di Masquerade e Chilly Chili sanno colorare anche le aiole più assolate, rendendo veramente “piccante” ogni ambientazione. Ma i miei preferiti tra i peperoncini decorativi sono i Red Missile: perfetti in aiuola e molto convincenti in vaso. SYNGENTA, STREGATI DALLA CALIBRACHOA In casa SYNGENTA le Petunia Sanguna Twirl Purple e Sanguna Twirl Purple sono state al centro dell’attenzione di molti visitatori che hanno intravisto, all’interno dei colori classici, un interessante dimensione dei fiori e una buona performance in contenitore. Anche per Syngenta la Dahlia Grandalia, così come il Pelargonium Caliente e la Verbena Lanai Twister rappresentano sempre la linea di punta della produzione floricola stagionale di Syngenta. Una Calibrachoa ha stregato il mio cuore, così come quello di molti clienti: la Candy Bouquet di Westhoff. PETER VAN DER PLAS, SPAZIO ALLA SALVIA Tra le novità del gruppo di aziende ospitate da PETER VAN DER PLAS – e qui gioco in casa – certamente la Petunia Dijon, così come la Gazania Gazebra Red sono ri-

sultate interessanti per i visitatori. Particolare non solo il colore dei fiori (giallo dorato con sfumature bronzate per la petunia Dijon), ma anche per il fogliame variegato della varietà Gazania Gazebra Red e fiore semi doppio dal brillante colore rosso. Oltre alla salvia Amistad, che inizia ad avere il suo mercato soprattutto per le produzioni di grandi vasi e per fioriture in aiuola, la serie Wish (Ember’s Wish, Ewndy’s Wish, Love and Wishes) è una valida soluzione per chi produce fioriture estive in vasi medio grandi. BENARY, BUONE PERFORMANCE Per restare nel mondo del fiore da seme, le begonie Boliviensis (Begonia boliviensis Santa Cruz® Sunset e Begonia x benariensis BIG) di BENARY restano tra i miei prodotti preferiti dal punto di vista della coltura e risultato, assicurando coltivazione efficace, anche se non sempre facilissima, e linearità nelle performance in pieno campo. Questo è il mio Flower Trials® 2014, fatto di tanti incontri, qualche novità e la grande speranza che il lavoro non manchi mai, certo che il futuro sarà migliore. Idee e impressioni positive anche dal mondo della produzione, dove nuovi gruppi che nascono e nuove alleanze commerciali mostrano la voglia e il bisogno di cambiare, innovare ma soprattutto condividere. Che sia di buon auspicio per il prossimo anno.

La varietà di Calibrachoa Million Bells di Moerheim.

L’area espositiva occupata dalle novità Syngenta.

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Flortecnica e vivaismo

La Begonia Griffon sempre più conosciuta nel mercato professionale. Una novità PanAm.


Alcune delle novità proposte da Syngeta.

Surfinia® Bouquet Denim Blue di Moerheim.

La bellissima varietà Chilly Chili di PanAm.

La Gazania Gazerba Red è una delle nuove varietà di Peter Jaldety.

Begonia x boliviensis BIG (Benary).

Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | vivaio

EXPORT, BISOGNA FARE SISTEMA Per approcciare i mercati esteri è bene che i produttori italiani collaborino assieme. Nella speranza che si snelliscano anche procedure e normative di Matteo Ragni

C Da destra: Fabrizio Tesi, Marco Cappellini e Lorenzo Bazzana.

IN BREVE • Obiettivo: problematiche relative all’export di piante e fiori ornamentali • Alto interesse istituzionale sull’argomento • Elevato grado di complessità di procedure e normative • Maggiori importatori sono Germania e Francia • Bene l’esportazione in Svizzera e Turchia • Smorzato l’entusiasmo per il mercato russo

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Flortecnica e vivaismo

he ci sia bisogno di internazionalizzare è fuori discussione. Ma essere internazionali non vuol solo dire vendere all’estero. Vuol dire impostare la propria azienda in modo da essere in grado di vendere anche all’estero. Che le piante italiane vadano all’estero è fisiologico, nasciamo per offrire primizie e piante mediterranee. E sull’argomento si è svolto lo scorso 20 giugno a Pistoia, ospitati da Giorgio Tesi Group, grazie alla promozione di ANVE e all’organizzazione di Italian Trade Agency – ICE, l’incontro “Internazionalizzazione e competitività delle Imprese Florovivaistiche”. DINAMICHE COMPLESSE Ascoltando gli interventi ho capito che la competitività, in un settore così complesso come il florovivaismo per esportazione, soprattutto in paesi extra UE è una ricchezza da patrimonializzare, un’opportunità, ma non priva di rischi. L’obiettivo del convegno era divulgativo. Infatti, gli organizzatori hanno voluto informare le imprese nazionali di settore in merito alle principali problematiche relative all’export di fiori e piante ornamentali, in modo da migliorare le relazioni commerciali delle aziende che ancora non esportano, oltre a rafforzare le posizioni delle ditte già presenti. Che il tema è sentito lo si è capito dal numero di personalità istituzionali che hanno partecipato all’evento così come i partecipanti, oltre un


centinaio. Quello che è emerso da questo incontro è, senza dubbio, la complessità della materia, non solo nel semplice atto di esportare, ma per quanto riguarda le procedure, le dinamiche e le norme che disciplinano la materia sono complesse e merito una grande capacità gestionale. LIVELLI DI ATTENZIONE Nel dettaglio prima di esportare si devono tenere in mente due aspetti fondamentali: quali caratteristiche devono avere le nostre piante prima di essere esportate e quali sono i requisiti che ogni singolo paese chiede vengano rispettati. In questo l’Unione Europea, anche se miope a certe tematiche fondamentali, come mostrato da Lorenzo Bazzana di Coldiretti e da Alberto Manzo del Ministero Agricoltura MiPAAF, gioca un ruolo fondamentale, perché ci dà degli strumenti e riferimenti per relazionarci con il paese di origine del nostro cliente. Oltre al passaporto verde, Giovanni Vettori ha parlato dei diversi livelli di attenzione da tener presente a seconda della destinazione della merce, così come accade in Cina dove è necessaria l’iscrizione a organi preposti per poter importare in Turchia, dove sono i nematodi a poter causare il blocco all’importazione. La movimentazione delle merci, ha sottolineato nel suo intervento Emanuele Begliomini riportato anche sul sito Aboutplants. eu, può nascondere grandi rischi economici, vale quindi la pena affidarsi a

personale locale esperto che ci possa sostenere nelle spedizioni. Ma dove esportare? Roberto Lovato di ICE-Agenzia ha confermato che la maggior quota delle nostre esportazioni va al mercato europeo, con Germania e Francia in testa, a seguire gli altri paesi dell’unione.

La platea dei partecipanti al convegno.

ASSICURAZIONI? SCONOSCIUTE Per quanto riguarda le esportazioni a paesi europei extra UE, la Svizzera e la Turchia hanno sostenuto molto le

perdite avute nei paesi europei nel corso del 2013. L’entusiasmo mostrato per la Russia recentemente è stato smorzato da problemi e blocchi di merce che hanno comportato grandi perdite. Da un punto di vista organizzativo l’approccio e il mantenimento di canali commerciali con paesi stranieri, in particolare se extra UE, richiedono molta attenzione, non solo per le norme di importazione, ma soprattutto perché molti paesi, come la Russia adottano dazi e limitazioni alle merci europee. Certo che il criterio di lasciare tutte le incombenze al cliente è ancora la soluzione migliore, a noi resta preparare le piante e le documentazioni da dare al trasportatore. Il pagamento della merce così come gli accordi sulla gestione dei reclami e dei contenzioni sono argomenti che ogni azienda tratta da se’, sempre poi partendo dal presupposto che le assicurazioni sul credito, così come le assicurazioni sul valore della merce restano ancora pressoché sconosciute in Italia; riuscirà ANVE con il suo nuovo presidente Cappellini a cambiare questa tendenza?

EXPORT PRODOTTI FLOROVIVAISTICI - MONDO

3%

3% UE

12% PAESI EUROPEI NON UE

82%

MEDIO ORIENTE

ALTRI TERRITORI

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FATTI E BREVI | news dal mercato

+12%

AD AGRARIA RECORD DI ISCRITTI NEL 2015

Svolta green nelle scuole italiane, dove gli istituti agrari con un aumento record del 12% sono quelli che fanno segnare il maggior incremento del numero di iscrizioni per il 2015, ma tendenze positive si riscontrano per tutti gli indirizzi legati all’ambiente, all’alimentazione e al turismo. È quanto emerge dal dossier “Lavorare e vivere green in Italia” con la top ten dei cibi che inquinano di più, elaborato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente. Nell’anno scolastico 2014/2015 si sono iscritti al primo anno degli istituti tecnici e professionali della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie, 264541 giovani e tra questi ben il 24% ha optato per l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, che complessivamente hanno registrato 63.719 nuovi iscritti contro i 60.017 dello scorso anno. Merito del boom fatto registrare dalle scuole tecniche di agraria, agroalimentare e agroindustria, cresciute del 12% per numero di studenti, ma sono in aumento anche i ragazzi che scelgono le scuole professionali per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (+8%) e quelli che si indirizzano verso l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (+5%).

MYPLANT&GARDEN PRENDE FORMA "Siamo a buon punto. A metà dell’opera”. Con queste parole gli organizzatori di MYPLANT&GARDEN presentano ufficialmente la prossima manifestazione, che si svolgerà nel quartiere fieristico di Milano Rho-Fiera dal 25 al 27 febbraio del 2015. “Mesi fa un piccolo gruppo di floricoltori, florovivaisti e aziende tecniche del settore si sono riunite per cercare di realizzare una nuova manifestazione italiana che possa tornare a essere competitiva in ambito internazionale” ha dichiarato il presidente del consorzio promotore Gianpietro D’Adda. Sette le aziende fondatrici del consorzio: Floricoltura Pisapia, Florpagano, Florsistemi, Nicoli, Organizzazione Orlandelli, Vigo Gerolamo e Vivai D’Adda, che rappresentano il settore a 360 gradi. Il cuore della mostra sarà costituito dalla proposta di piante da interno ed esterno e fiori recisi. Accanto, a perfezionare l’offerta espositiva, vi sarà il settore della tecnica (con terricci, vasi, sementi, serre, eccetera), quello dei servizi alle aziende (hardware, software, gestionali), l’esposizione di attrezzature e macchine per il giardinaggio e la cura del verde. Ad arricchire il tutto, un’area importante sarà riservata alla piccola e grande edilizia per il giardino. Inoltre, l’organizzazione – attiva nel panorama fieristico italiano da 20 anni – metterà a punto ambientazioni e scenografie che richiameranno il benessere del vivere gli spazi aperti, la qualità – anche estetica – della vita open-air e fungeranno tra trend-setter per il settore del green-décor e dell’interior landscaping. Trattandosi di una manifestazione BtoB, a corollario verranno organizzati incontri, convegni e seminari di carattere tecnico e professionale. Si tratta di un progetto espositivo che, fin dalla prima edizione, ha una proiezione geografica e temporale di ampio respiro. Gli organizzatori, che insieme al consorzio di imprese promotrici realizzeranno l’evento, hanno incontrato e stanno incontrando associazioni locali e nazionali di settore, consorzi, singole aziende e cartelli di imprese in tutta Italia. “Il riscontro è davvero molto positivo”, fanno sapere, “l’impressione è che l’esposizione stia lievitando”. Si è così passati in breve tempo da un progetto di contenuti fieristici all’organizzazione di una vera e propria fiera, alla quale giungono adesioni quotidianamente. (www.myplantgarden.com)

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Flortecnica e vivaismo

EVERRIS DIVENTA ICL SPECIALTY FERTILIZERS Con la nuova stagione 2014/2015 tutte le unità produttivo-commerciali di ICL si uniranno e opereranno come un’unica ICL, quindi anche il marchio Everris. Questo significa che le oltre 100 differenti denominazioni aziendali attuali, corrispondenti ad altrettante unità produttivo-commerciali, si trasformeranno unicamente in ICL. Che impatto avrà tutto questo sul mercato? Un’identità di marchio forte, unita, riconoscibile, globale. I loghi delle diverse unità operative, come Everris, Fuentes, F&C, Rotem e NU3 verranno gradualmente sostituiti da ICL Specialty Fertilizers, che diverrà via via sempre più presente. Per permettere una transizione agevole e graduale, nella fase iniziale di questo progetto il nome Everris resta presente. Marchi di prodotto ben noti come Osmocote, Sierrablen e Agroleaf rimarranno sempre tal quali. Il processo di transizione si completerà entro la fine del 2015.


Benefici dell´utilizzo di prodotti CC:

Le Responsabilità:

• Responsabilità della pianificazione e l’attuazione delle prove varietali per una molteplicità di colture in vaso nel sito Selecta Italia nonché in altri siti di coltivazione. • Coordinamento delle prove con gli altri Breeder responsabili nel mondo. • Istruzioni per i collaboratori del gruppo esecutivo. • Valutazione delle prove varietali presso Selecta Italia e gli altri siti. • Comunicazione dei risultati dei test ai rispettivi Breeder ed al Product Management. • Preparazione delle scelte per l’assortimento in accordo col Product Management.

Requisiti: • È richiesta un’ottima conoscenza agronomica e tecnico-culturale. • Il candidato ideale deve avere esperienza nella produzione o nell’ambito sperimentale del settore florovivaistico. • Ulteriori conoscenze nel settore delle piante ornamentali nell’Europa meridionale completano il profilo. • È necessaria un’ottima conoscenza della lingua Inglese; è auspicabile la conoscenza della lingua Tedesca. • Sono richiesti grande flessibilità e disponibilità a viaggiare. • Si richiedono inoltre leadership e capacità di gestire il lavoro di squadra.

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CC Contain er

Trial Manager

CC Contain er

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Il Gruppo Selecta è un azienda multinazionale specializzata nel settore florovivaistico, per la coltivazione di giovani piante. Più di 1.000 collaboratori in sette siti nel mondo si adoperano insieme per un futuro fiorito. Al fine di rinforzare il nostro reparto ricerca e sviluppo presso la nostra sede Selecta Italia a Latina stiamo cercando un/a

● er

CC Cont ain

Porta il nome di Graziano Giovannelli, fondatore di Giardini della Versilia e del Centro Verde Giovannelli la nuova rosa presentata a Pietrasanta. Si tratta di una grande rosa dalle tonalità pastello dai petali frastagliati che Arianna Giovannelli, presidente del Gruppo Giardinia, ha voluto dedicare al padre scomparso nel 2012. La “Rosa Graziano” è una talea Kordes, messa in produzione da Arena Vivai e dal mese di maggio viene distribuita in tutti i garden aderenti a Giardinia.

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“LA ROSA GRAZIANO”

• Design neutrale ed elegante che garantisce un´ottima visibilitá ai vostri prodotti. • Prodotti forti e resistenti, giusto rapporto qualitá prezzo. • Diversi articoli dotati di tecnologia RFID. • Gamma di prodotti a Bassa Rumorositá e componenti riciclabili.

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FATTI E BREVI | news dal mercato

ECCO LE DONNE DELL’ANNO

CAPPELLINI NUOVO PRESIDENTE ANVE

Assegnato il Premio Fabio Rizzi 2014 e quest’anno a meritarselo (pienamente!) sono state due donne: Anna Maria Asseretto come floricoltore e Giovanna Pavarin in qualità di professionista. Anna Maria Asseretto. Imprenditrice floricola di quarta generazione ha saputo coniugare la tradizione, raccogliendo il testimone dai genitori, Stefano Asseretto e Margherita Garibaldi, entrambi provenienti da famiglie di floricoltori liguri attivi nella coltivazione di fiori recisi, con le sue elevate capacità manageriali che le hanno consentito di sviluppare e guidare un’azienda organizzata efficientemente e al passo con i tempi. Passione, serietà commerciale, competenza, ma anche intraprendenza, con il passaggio alla produzione di piante grasse e succulente, nelle quali l’azienda AG Sanremo si è specializzata, Anna Maria Asseretto rappresenta un imprenditore modello, capace di affrontare le sfide poste dall’evoluzione del mercato e, non ultimo, dalla crisi. Sul piano personale, Anna Maria Asseretto è impegnata nella diffusione della cultura del verde con corsi e incontri specifici per addetti ai lavori e appassionati. Al tempo stesso ha dedicato e dedica molte energie all’associazionismo. In particolare, negli ultimi due anni è stata promotrice e guida dell’Associazione Spontanea Floricoltori, un comitato di protesta contro l’impennata della tassazione sui terreni agricoli. Così mentre in azienda si combatte il caro gasolio mediante la coibentazione, che ha consentito ad ora un risparmio dell’80%, sul territorio Anna Maria rappresenta in questo momento la voce credibile e autorevole anche per tanti coltivatori ed ex coltivatori che da soli potrebbero ben poco verso le amministrazioni comunali.

Marco Cappellini, direttore generale di Giorgio Tesi Group, è stato eletto all’unanimità presidente di ANVE, l’associazione nazionale dei vivaisti operante a livello nazionale e internazionale costituita su volere degli operatori del settore interessati ad avere accesso a informazioni più specifiche e mirate sulla loro attività e a partecipare a tavoli di consultazione settoriali, tanto in Italia quanto in Europa, come anche oltre i confini dell’UE. Da due anni l’ANVE ha assunto anche la presidenza dell’ENA (European-Nursery Stock-Association), l’associazione internazionale che da oltre venti anni rappresenta il mondo del vivaismo europeo. ANVE, per quanto consapevole dell’importanza strategica dell’esportazione, non si rivolge solo ai vivaisti esportatori, ma opera a tutela degli interessi di tutti i vivaisti italiani ai quali offre servizi di sostegno, di tutela e di rappresentanza per dialogare con le istituzioni nazionali ed estere. Marco Cappellini succede a Maurizio Lapponi. “Ringrazio il presidente uscente e tutto il consiglio per la fiducia che mi è stata accordata – ha dichiarato Marco Cappellini –. Il mio impegno sarà diretto in primo luogo a rafforzare la rappresentatività territoriale dell’associazione. L’ANVE deve diventare un luogo dove si discutono e si fanno politiche per il sostegno e lo sviluppo del vivaismo italiano. In questi anni l’associazione ha saputo lavorare con profitto per stringere convenzioni e portare a termine trattative importanti per garantire nuovi servizi fondamentali per i propri membri: assicurazione crediti, garanzie sulla finanza, assistenza legale, copertura danni calamità naturali, soluzioni tecniche per le energie rinnovabili e l’ecoefficienza delle imprese”. “Credo anche che il vivaismo possa avere benefici da questa nomina – ha continuato Cappellini – perché l’ANVE può esser il luogo dove si fa squadra a prescindere dalla sana competizione commerciale. Il vivaismo deve unirsi di fronte agli effetti della crisi economica e alle problematiche che storicamente affliggono il settore: questioni doganali, aspetti legislativi, ambientali e fitopatie. L’ANVE può essere il collante delle imprese in un settore come quello del vivaismo che deve guadagnare riconoscimento e posizioni sui tavoli che contano e che può fare il salto di qualità anche nella cooperazione e nello scambio di conoscenze tra aziende vivaistiche. Per tutte queste ragioni, oggi, è importante l’adesione all’ANVE”.

Giovanna Pavarin è una delle ricercatrici più attive e determinante del Centro Sperimentale Ortofloricolo ‘Po di Tramontana’, che opera nei settori orticolo e floricolo in seno a Veneto Agricoltura. Qui, la dottoressa Pavarin è l’anima pulsante delle prove sulle piante ornamentali. Famose sono le sue sperimentazioni invernali sulle Stelle di Natale, così come le prove primaverili sempre diverse sulle colture da fiore. Grazie al lavoro di Giovanna si possono vedere e confrontare le diverse genetiche con valutazioni imparziali. Infatti, le piante vengono coltivate in modo uguale seguendo le indicazioni del produttore che le offre. I risultati di queste prove si traducono in validi strumenti per i piani di coltivazione, oltre che in utili suggerimenti commerciali per tutti gli operatori della filiera. Nel tempo si rende sempre più necessario il confronto e la promozione delle interazioni tra le diverse aziende, che grazie al lavoro del Centro ‘Po di Tramontana’ e Giovanna Pavarin è possibile.

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Flortecnica e vivaismo


NUOVE TECNICHE | sostenibili

ANT’S COMPOST: PIÙ FERTILITÀ DEL SUOLO, PIANTE PIÙ SANE L’utilizzo di un prodotto di alta qualità e dotato di attività repressiva è particolarmente utile nella coltivazione di piante ad alto reddito. Tra cui floricole e ornamentali di Massimo Pugliese

IN BREVE

Figura 1 – Effetto di ANT’s COMPOST V miscelato a un substrato tradizionale a base di torbe sullo sviluppo in biomassa di piante di pomodoro e cetriolo allevate in contenitore. % biomassa di pomodoro rispetto al testimone

• Aumenta il contenuto di sostanza organica • Migliora le caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche • Riduzione della perdita per erosione • Miglioramento della struttura • Capacità di contenere lo sviluppo di patogeni terricoli

% biomassa di cetriolo rispetto al testimone a

180 ab

160

ab

%

140 120 100

c*

a

c

I PLUS PRINCIPALI

80 60 40 20 0 Substrato (Torba)

Substrato + 10% ANT's COMPOST V

Substrato + 20% ANT's COMPOST V

* Lettere uguali indicano che non ci sono differenze statistiche second il Tukey’s HSD test (P<0,05).

• Sostenibile riutilizzo dei rifiuti • Sostituzione di risorse non rinnovabili • Innovativa strategia di contenimento delle malattie

O

gni anno in Europa vengono prodotti circa 88 milioni di tonnellate di rifiuti organici e 24 milioni di questi rifiuti sono compostati, dando origine a circa 10 milioni di tonnellate di compost, di cui oltre un milione prodotti in Italia. Aumentare l’opportunità di utilizzare compost di qualità in agricoltura, in particolare come substrato per l’ortofloricoltura, contribuisce al sostenibile riutilizzo dei rifiuti, alla parziale sostituzione di risorse non rinnovabili (torba) e alla possibilità di un’innovativa strategia di contenimento delle malattie provocate da parassiti del terreno. UN MIX DI VANTAGGI Il compost è comunemente utilizzato come ammendante al fine di aumentare il contenuto di sostanza organica nei suoli, la loro fertilità, migliorandone le caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche. Ulteriori vantaggi riguardano la promozione dell’attività microbiologica, la riduzione delle perdite per erosione, il miglioramento della struttura, della disponibilità e dell’assorbimento di elementi nutritivi da parte delle piante, l’aumento della capacità di ritenzione idrica. È noto che lo sviluppo delle piante, e di conseguenza l’aumento delle produzioni agricole, cresce grazie all’applicazione di ammendanti compostati nei terreni agricoli. Le caratteristiche qualitative del compost sono di primaria importanza al fine di assicurarne un uso sicuro ed Flortecnica e vivaismo

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efficace in agricoltura. Parametri fisici, chimici e microbiologici quali il contenuto di elementi nutritivi o la presenza di sostanze potenzialmente tossiche, come ad esempio i metalli pesanti, sono utili indicatori della qualità del compost. Tuttavia gli standard attualmente in vigore non sono spesso sufficienti a definire l’idoneità del compost in relazione a usi specifici quali l’utilizzo come substrato, l’impiego su colture ornamentali e orticole, l’utilizzo in colture fuori suolo, o per un suo utilizzo finalizzato alla repressività di alcuni patogeni del terreno.

Pomodoro trattato (a sinistra) e non trattato (a destra) con ANT’s COMPOST.

Figura 2 – Effetto di ANT’s COMPOST V miscelato a un substrato tradizionale a base di torbe sul contenimento di Pythium ultimum su cetriolo e di Phytophthora nicotianae su pomodoro % piante di pomodoro morte

% piante di cetriolo morte

100

%

80

b*

60

c a

40

a

ab

20

INFO AgriNewTech S.r.l. – Via G. Quarello 15/A 10135 Torino www.agrinewtech.com info@agrinewtech.com

a

0 Substrato (Torba)

Substrato + 10% ANT's COMPOST V

Substrato + 20% ANT's COMPOST V

* Lettere uguali indicano che non ci sono differenze statistiche second il Tukey’s HSD test (P<0,05).

% riduzione rischi

Figura 3- Effetto dell’impiego di ANT’s COMPOST V sulla gravità degli attacchi di F. oxysporum f. sp. lycopersici su pomodoro cv Cuore di bue. prova 1

prova 2

80

a a

60 40 20 0

b*

b

50% perlite + 50% torba (testimone)

40% perlite + 40% torba + 20% ANT's COMPOST V

substrato * Lettere uguali indicano che non ci sono differenze statistiche second il Tukey’s HSD test (P<0,05).

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Flortecnica e vivaismo

I NUMERI IN EUROPA • 88.000.000 le tonnellate di rifiuti organici prodotti ogni anno • 24.000.000 le tonnellate di rifiuti compostati • 10.000.000 di tonnellate di compost prodotto in totale • 1.000.000 di tonnellate di compost prodotto in Italia

IL CONCETTO DI REPRESSIVITÀ Soffermandoci su quest’ultimo aspetto, la capacità repressiva del compost è stata dimostrata in numerosi studi e da diversi anni. In condizioni di campo, il compost ha mostrato essere repressivo quando applicato ad almeno 15 t/ha, ma risultati differenti possono essere ottenuti da compost diversi per lo stesso patosistema. Il tipo di suolo e le sue condizioni, quali la tessitura, il pH e l’umidità possono, infatti, influenzare la capacità repressiva dei compost. Basse dosi di compost sono maggiormente indicate in substrati al fine di evitare effetti negativi sullo sviluppo e la comparsa di fitotossicità provocati da un’alta conducibilità elettrica e da sostanze tossiche. Generalmente è necessario applicare almeno un 1020% v/v di compost in colture allevate in contenitore per ottenere un effetto repressivo. Il successo o il fallimento del contenimento di patogeni da parte di compost dipende dal tipo di materiali di partenza utilizzati per produrlo, dal processo di compostaggio, dal livello di maturazione raggiunto e dalla qualità del prodotto finito. PER APPORTI LOCALIZZATI AgriNewTech, startup nata dall’Università di Torino a seguito di attività di ricerca e sperimentazione sul compost svolte dai soci fondatori, ha messo a punto una propria gamma di ammendanti compostati e substrati repressivi. Tra questi, ANT’s COMPOST V, ammendante com-


NUOVE TECNICHE | sostenibili

postato verde di alta qualità, caratterizzato da una ricca microflora e dalla presenza di microrganismi appartenenti ai generi Trichoderma, Pseudomonas e Bacillus. L’utilizzo dell’ANT’s COMPOST V è consigliato per apporti localizzati su colture ortoflorofrutticole, per impieghi in vaso, per colture fuori suolo e su tappeti erbosi. AgriNewTech segue tutte le fasi di processo, fino a una raffinazione e selezione accurata del prodotto finito in base alla sua qualità. Il risultato è un compost che si distingue dagli altri per le seguenti caratteristiche: • Indice di germinazione superiore a 80 (il limite minimo secondo il D.Lgs 75/2010 è 60) • Ricca microflora e presenza significativa di microrganismi utili alla stimolazione della crescita della coltura (batteri > 106, funghi > 105 , Trichoderma > 104, batteri della rizosfera e altri microrganismi utili

> 103 u.f.c./g) • Impiegato in substrati in miscela al 20% può determinare un aumento della biomassa di piante di pomodoro, cetriolo, basilico fino al 4050% rispetto allo stesso substrato senza ANT’s COMPOST (Fig. 1). A questo si aggiunge una natura capacità di contenere lo sviluppo di patogeni terricoli, quali Fusarium oxysporum, Pythium sp., Phytophthora spp. (Figg. 2 e 3), riducendone la mortalità fin dalle prime fasi di messa a dimora in vivaio e prevenendo l’insorgenza di malattie nelle successive fasi di trapianto e coltivazione. CONTENIMENTO DEI PARASSITI La componente microbiologica del compost è un fattore predominante nella capacità repressiva in quanto compost di qualità contengono microrganismi antagonisti e potenzialmente utili per la lotta biologica.

L’utilizzo di compost di alta qualità e dotato di attività repressiva è particolarmente utile nella coltivazione di piante ad alto reddito, quali floricole, ornamentali e orticole, in vivaio, in serra e in fuori-suolo. Rispetto alle condizioni di campo, l’allevamento di piante in contenitore permette di meglio sfruttare la capacità repressiva e di poter essere un valido strumento per il contenimento di parassiti zoosporici e di patogeni emergenti, in particolare in quelle condizioni dove non esistono altri mezzi di lotta registrati. Applicazioni interessanti con compost derivano inoltre dallo sfruttamento delle interazioni che si vengono a creare a livello di rizosfera. Semi germinati o piantine allevate per poche ore in compost possono risultare protette da attacchi da parte di patogeni terricoli anche una volta trapiantate in substrati non repressivi o induttivi.

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PRODUZIONE | fiere

“FLORANCE, IL GRANDE EVENTO” Un progetto che vuole rimettere al centro il valore del florovivaismo italiano, in una delle città simbolo del nostro paese, Firenze. Per tornare a essere la “capitale del giardino nel mondo” di Arturo Croci

S

e si osserva con attenzione la storia della floricoltura e del giardinaggio dal dopoguerra a oggi si possono evidenziare alcuni eventi che hanno dato grande vitalità e slancio al settore ornamentale: Euroflora, Flormart, Miflor, le Porte Aperte nel Marsalese, Orticolario. Vi sono stati anche altri momenti, come le sei edizioni del Florum, il primo garden di Ansaloni a Bologna, che hanno inciso notevolmente sull’evoluzione florovivaistica, ma per ora mi limito al momento commerciale e promozionale che è derivato dalle manifestazioni di settore. Non è mia intenzione descrivere quello che è stato, ma immaginare quello che sarà, basandomi su quello di buono la storia ci ha dato. La crisi ha modificato e sta cambiando il volto del florovivaismo nazionale e internazionale, ma io credo che la vera origine del problema sia da ricercare nella povertà culturale che la società dei consumi e i grandi mezzi di comunicazione hanno instaurato. “NUOVO RINASCIMENTO” Quella che segue è l’opinione di Chicco Pastorino che, insieme a Giorgio Ricchetti, ha ideato e progettato Florance. “Da alcuni anni si sente la necessità di un rinnovamento in tutte le attività che ruotano intorno all’arte e al design che si disperdono in un mare di idee che a volte stupiscono, ma che, senza che un serio piano

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Flortecnica e vivaismo

commerciale le sostenga, in breve tempo sono dimenticate. Troppe idee, troppi messaggi contraddittori che spesso non hanno nulla a che vedere con l’effettiva utilità del prodotto. Questi fatti, nella storia dell’uomo, si sono sempre verificati alternandosi a periodi di grande innovazione e creatività. Rileggere il classicismo con un bagaglio culturale e di esperienza diversi è dunque una necessità oltre che un dovere per gli addetti ai lavori. Con l’occasione di Florance abbiamo pensato di riscoprire tutto quello che ci riportava allo stile italiano per quanto riguarda ciò che ci viene dalla terra cioè fiori, piante, cibo e vino e riversarlo in un unico contenitore per rivelarne l’eccellenza, sia del prodotto, sia dell’elaborato. Il nuovo rinascimento inizierà con un corso universitario di alta specializzazione, presso l’università di San Marino, organizzato in collaborazione con l’Associazione Piante e Fiori d’Italia e il gruppo I Fioristi Italiani, dove trenta insegnanti e designer si alterneranno nel ruolo di allievi e docenti. L’obiettivo è di far rinascere il gusto e lo stile italiano non solamente nei settori della nostra eccellenza, ma anche nel coordinare e rendere unici eventi come le Floralies, le scenografie teatrali, e momenti speciali della vita”. Il momento cruciale e decisivo sarà Florance, il grande evento del giardinaggio italiano e internazionale, organizzato da privati con il supporto delle migliori aziende italiane, in

Un momento della presentazione di Florance agli operatori. Firenze, Parco delle Cascine, 15 maggio 2014.


programma dall’1 all’ 11 maggio del 2015 sugli 90 ettari del Parco delle Cascine di Firenze. È previsto, fra l’altro, un importante partenariato fra aziende italiani e fruitori di paesi emergenti. COINVOLTO IL TERRITORIO Giorgio Ricchetti, durante la presentazione di Florance, avvenuta lo scorso 15 maggio, a un ristretto gruppo di operatori, ha detto: “Firenze, la città del Rinascimento e culla del giardino all’italiana, sarà la sede del più importante evento europeo dedicato a piante e fiori. Con Florance 2015 la città del fiore sarà protagonista indiscussa diventando la porta fiorita dell’EXPO di Milano. Firenze è sede ideale sia per la straordinaria ricchezza dei suoi parchi e giardini storici e della qualità del paesaggio, quanta per l’ottima posizione geografica e gli eccellenti collegamenti. Grazie all’unità d’intenti garantita dal comune, dalla

regione e dai vivaisti per la promozione dell’evento, Florance 2015 sarà una tappa obbligata, essendo Firenze, indiscusso perno della lingua ma anche del giardino all’italiana. Nel territorio della provincia di Firenze sono anche presenti innumerevoli ville dotate di giardini storici di incommensurabile bellezza che unitamente alla Floralie potranno sviluppare una sinergia e una attrattiva culturale unica al mondo, trasformando Florance 2015 nella ‘città giardino’ e nella ‘capitale del giardino mondiale’. L’organizzazione di Florance 2015 coinvolgerà sia la città, sia il territorio e sarà un richiamo per tutti gli amatori e professionisti della natura e del verde. L’esposizione diventerà portavoce di una grande campagna di sensibilizzazione dei visitatori e delle pubbliche amministrazioni sull’importanza dell’ambiente e del verde. Il messaggio che Florance 2015 vuole rilanciare è ‘Italia giardino d’Europa’, un tema am-

Il sopraluogo al Parco delle Cascine.

bizioso ma sempre di grande attualità, che rispecchia una qualità innata del nostro paese”. Se riflettiamo sul passato si può notare che solo Euroflora e più recentemente Orticolario sono stati in grado di coinvolgere i media nazionali e internazionali in una grande e positiva comunicazione a favore del florovivaismo e del giardinaggio, adesso la grande sfida è nelle mani di Florance, se ci sarà la collaborazione che gli operatori hanno dichiarato, avrà un grande successo dando quella spinta alla crescita che il settore si merita.

innovazione competenza qualità

Bio Bio

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PRODUZIONE | marketing

DALLE AROMATICHE

AL PEPERONCINO Il nuovo trend si espande oltre la cucina e arriva in giardino. L’Azienda Agricola Di Meo Remo si è fatta interprete della grande tradizione mediterranea con prodotti dedicati a cura di Laura De Bernardi

L’

Azienda Agricola Di Meo Remo (www.dimeoremo.it) si è fatta interprete della grande tradizione mediterranea che fa sfoggio e vanto di una cucina sana attraverso la conoscenza delle caratteristiche e delle proprietà degli aromi da portare sulle nostre tavole, avvalendosi dell’esperienza maturata lungo tre lustri nella produzione di piante aromatiche e da orto per la fruizione da parte di coloro che, con semplicità e passione, siano alla ricerca di alimenti genuini e

salutari, accompagnati dalle opportune conoscenze pratiche e tecniche per poterli coltivare, anche sul balcone di casa, in maniera che torni adeguata e rispondente alle proprie aspettative. «Senza le erbe aromatiche, l’alimentazione mediterranea non sarebbe la stessa. Perderebbe i profumi e i sapori che stimolano l’appetito e arrotondano il piacere del palato», spiega Remo Di Meo, titolare dell’azienda situata a sud di Roma, nella campagna laziale, a pochi chilometri dal mare. «Le aromatiche, non solo sono buone

Peperoncino Acapulco Purple.

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Flortecnica e vivaismo

IN BREVE • L’azienda Agricola Di Meo Remo da anni è specializzata in aromi e peperoncini • Le erbe aromatiche sono alla base della sana alimentazione mediterranea • Ridurre l’utilizzo del sale in cucina è possibile ricorrendo alle erbe aromatiche • Non solo buone da gustare, ma anche belle da vedere

ma sono pure preziose per la salute: insaporiscono a costo calorico zero e il loro impiego consente di alleggerire la quantità di sale e di condimenti grassi. E sono facili da coltivare in vaso, anche sul balcone», prosegue. «Per quanto riguarda il peperoncino, pianta piccante per eccellenza, in Italia non esiste quasi regione che si affacci sul mare che non lo veda protagonista di mille e una ricetta. Ma la nuova tendenza sull’impiego del peperoncino si espande oltre la cucina e arriva in giardino. Già, perché proprio queste bacche, allegre e durevoli, sono quanto di meglio e di originale si possa coltivare nelle aiuole o in vaso per creare grandi macchie di colore, fino all’autunno inoltrato». DAL BALCONE ALLA TAVOLA: “BUON APPETITO AROMI” Per poter disporre sempre di un ampio assortimento di piantine, tra loro diverse per profumo e sapore, l’Azienda Agricola Di Meo Remo, ha pensato di proporre “Buon appetito aromi”, un pratico cestino (caratterizzato da un vivace colore rosso nella sua parte esterna e bianco in quella interna) contenente sei vasetti con altrettante piantine aromatiche (che variano al variare delle stagioni) quali timo, origano, salvia, rosmarino,


“Buon appetito aromi”, pratico cestino contenente sei aromatiche.

menta, mentuccia. Questa bella confezione, che occupa un ridottissimo spazio, può comodamente trovare sistemazione, oltre che sul balcone, anche sul davanzale di una finestra o in cucina. Il pratico contenitore di “Buon appetito aromi”, che non sgocciola e che può essere agilmente trasferito da una superficie all’altra, all’occasione si trasforma in profumatissimo centrotavola, anche per uso quotidiano, per poi trasformarsi, nell’occasione momenti speciali, in un piacevole diversivo consistente nel raccogliere direttamente l’aroma preferito, sminuzzandone i rametti e le foglioline con le mai per disperderne poi l’essenza direttamente nel piatto. “Buon appetito aromi” può essere acquistato sull’e-shop dell’Azienda Agricola Di Meo Remo http:// eshop.dimeoremo.it/index.php DA TUTTO IL MONDO Per chi ama i sapori forti, questa è la stagione migliore per mettere in coltivazione i peperoncini, facili da coltivare e far crescere anche sul balcone di casa, pronti da raccogliere con le proprie mani da agosto a ottobre, man mano che raggiungono il punto giusto di maturazione. L’Azienda Agricola Di Meo Remo propone al pubblico ben 24 di-

Peperoncino Nada Morich.

verse varietà di peperoncino: la Chili Pepper Collection in grado di soddisfare ogni palato, anche il più esigente e raffinato. Una volta sistemate le piante in posizione soleggiata, la vegetazione crescerà e sbocceranno i fiorellini bianchi da ognuno dei quali, da metà estate in poi, cominceranno a svilupparsi i frutti, dapprima piccoli e verdi, poi sempre più grandi e colorati (toccando le varie sfumature di rosso, giallo, arancione e finanche violetto), ognuno di forma diversa secondo la varietà: conica, a ciliegina, affusolata, a lanterna. È possibile scegliere tra numerose varietà di peperoncini da coltivare, così da poter creare una piccola, colorata e personalizzata collezione sul balcone, con frutti di diverso grado di piccantezza. Sullo store online dell’azienda si possono acquistare ad esempio piantine del mitico Naga Morich, ultrapiccante, di Jalapeño, il cosiddetto “peperoncino grasso” che è il più consumato negli USA, di Acapulco Purple con frutti conici e, ancora, di Trinidad Moruga Scorpion Red, il cui frutto rosso grande come una pallina da golf è stato giudicato il più piccante del pianeta da un comitato di esperti del Chile Pepper Institute della New Mexico State University, con

LE PROPOSTENOVITÀ • “Buon appetito aromi”: un pratico cestino di erbe aromatiche, direttamente dal balcone alla tavola • L’aroma viene raccolto e sminuzzato appena prima di essere disperso sulle pietanze • Il peperoncino compie un percorso inverso: dalla cucina si espande al giardino • L’azienda Di Meo propone 24 tipi di peperoncino (tra cui anche il Naga Morich e lo Jalapeño) • Un orto fuori suolo: il “Vascone Hobby Orto”, con autonomia idrica di una settimana

Peperoncino Trinidad Moruga Scorpion Red.

il punteggio record di 1.4 milioni di Scoville (le Scoville sono l’unità di misura per differenziare i gradi di piccantezza, determinata dalla diversa quantità di capsaicina concentrata nei semi e nei filamenti dei peperoncini; la capsaicina è la diretta responsabile delle proprietà benefiche attribuibili al peperoncino, proprietà che favoriscono la digestione, hanno un effetto antiossidante e trovano un utile impiego nella cura delle malattie da raffreddamento e come disinfettante intestinale). PER TOGLIERSI UNO SFIZIO Una valida alternativa ai singoli vasetti sopra proposti e illustrati è il Vascone di coltivazione Hobby Orto, nel quale è possibile far crescere insieme da sei fino a dodici piante: un vero e proprio orto fuori suolo, adatto anche per chi non possiede un giardino. Dotato di un serbatoio che eroga acqua secondo il fabbisogno, e che permette di idratare le radici dal basso verso l’alto proprio come avviene in natura, il Vascone Hobby Orto garantisce autonomia idrica per una settimana, circa: è, questo, un vantaggio non indifferente per chi lavora e non ha molto tempo da dedicare alle cure dell’orto o torna a casa tardi la sera. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | eventi

FLORMART, COINVOLTA LA CITTÀ Anche l’Orto Botanico e i pubblici esercizi di Padova coinvolti nella nuova edizione del Salone del Florovivaismo e Giardinaggio. Oltre a un nuovo spazio per le rinnovabili a cura della Redazione

A

partire da “Flormart” inizia un periodo ricco di importanti appuntamenti per PadovaFiere. La situazione del Paese è nota e le fiere sono in qualche modo la sintesi dei settori che rappresentano. Le fiere sono infatti l’espressione della volontà di reagire. Ad oggi son infatti oltre 200 le aziende che hanno confermato la loro presenza a Flormart, di cui 40 provenienti da paesi come Olanda, Spagna, Danimarca, Francia, Germania, Belgio e Serbia. Quest’anno, in modo particolare, Flormart sarà non solo un’opportunità di business per le aziende espositrici, ma anche una vetrina promozionale del prodotto verso gli operatori provenienti dall’estero. Infatti, grazie alla collaborazione con ICE (Agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane) e alcune Camere di

Commercio Italiane all’Estero, sono oltre 100 i buyer. PER ‘FARE SISTEMA’ Agrienergy è la news di Flormart, un nuovo settore dedicato alle energie rinnovabili, applicate al florovivaismo, alle colture protette e alle serre. Attraverso il format del business meeting, questa iniziativa di nicchia, risulta particolarmente interessante perché rappresenta un ambito del comparto in forte sviluppo che avrà ricadute interessanti in termini economici per il nostro territorio. Agrienergy declinata nell’ambito della manifestazione presenterà le soluzioni per l’adeguamento e il rinnovo degli impianti, i sistemi per la climatizzazione delle serre, le nuove tecnologie per il risparmio energetico. A latere sarà presentato un interessante programma di incontri e convegni di approfondimento per

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IN BREVE • Già 200 le aziende che hanno confermato la presenza • 40 le società provenienti dai paesi esteri • Accordo con APPE per programma di ospitalità • Agrienergy nuovo settore dedicato alle energie rinnovabili • Partnership con l’Orto Botanico • Attività di collaborazione con la città di Padova

gli operatori che vorranno capirne di più. “Nell’ottica di fare sistema, PadovaFiere sta facendo sintesi in termini relazionali con tutti coloro che operano a contorno della fiera. Per questo motivo – afferma Daniele Villa, nuovo ad di PadovaFiere – si stanno stringendo tutta una serie di collaborazioni con la città di Padova, con coloro che sono espressione di volontà al fine di valorizzare le eccellenze del territorio, in termini di contenuto e di prodotto. Si stanno creando i presupposti per ragionare ‘insieme’, in termini di sistema Padova, su un futuro di crescita di un polo importante come la fiera che ha una grande ricaduta economica in termini di indotto sugli operatori della città. Stringere accordi con le associazioni di categoria – continua Villa – per esempio, in particolare con coloro che operano nel mondo della ricettività locale (alberghi, ristoranti, bar, ecc.) è dimostrazione di come sia importante lavorare assieme per il comune obiettivo di sostenere lo sviluppo delle attività produttive del territorio”. FIORE ALL’OCCHIELLO In occasione di Flormart ad esempio, PadovaFiere in collaborazione con APPE (Associazione Provinciale Pubblici Esercizi) ha stretto un accordo di ospitalità per rendere più piacevole il soggiorno a Padova degli espositori del salone e dei visitatori che soggiorneranno in città nei tre giorni. Un piacevole percorso del gusto nei locali di Padova e Provincia dove apprezzare menù di degustazione a prezzo promozionale o in alternativa sconti convenzionati. Fiore all’occhiello di Flormart 2014, la parnership tra PadovaFiere/Flormart e l’Università di Padova e l’Orto Botanico, uno dei luoghi più suggestivi del mondo.



PRODUZIONE | floricola

RIPARTE LA RICHIESTA DELLE “MINIATURE” DI GAROFANO Novità varietali e ottima qualità stanno stimolando la domanda e favorendo la ripresa di questa coltivazione. Visto anche il minore rischio economico di Carlo Borrelli e Raffaele D’Aniello* *Regione Campania – Assessorato all’Agricoltura – STAPA – CePICA – Napoli

zate dal minor rischio economico legato alle più contenute oscillazioni di prezzo.

L’intensa opera di selezione e di ricerca ha generato nuove varietà di elevata qualità che stanno stimolando la domanda anche di nuovi mercati.

D

opo un periodo che ha visto progressivamente ridursi le superfici, negli ultimi due anni le “miniature” di garofano stanno di nuovo riscuotendo successo e le superfici sono in aumento. Le nuove varietà, selezionate dalle aziende italiane e olandesi, si presentano di elevata qualità e caratterizzate dalla presenza di spray uniforme e con fiori che mostrano contemporaneità di apertura; ciò sta favorendo l’apertura di nuovi spazi di mercato soprattutto nell’est Europa, con un costante incremento della domanda. Le produzioni campane, ottenute in un ambiente pedoclimatico ottimale, sono di elevata qualità e competono con successo con quelle provenienti da altre realtà, in

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Flortecnica e vivaismo

particolare dalla Turchia e dai Paesi del nord Africa. Attualmente in Campania, regione tradizionalmente “vocata” per la coltivazione di garofani, che si concentra soprattutto nella provincia napoletana tra i comuni di Torre del Greco, Boscoreale, Scafati e S. Antonio Abate, le “miniature” di garofano interessano circa il 10% (più o meno 5 ettari e circa 1 milioni di steli/anno) della superficie totale destinata a questa cariofillacea (complessivamente quasi 50 ettari). Le “miniature”, rispetto alle varietà standard, richiedono una minore quantità di manodopera (-20%), sono impiegate nella formazione di bouquet che riscuotono un discreto successo anche per la vendita d’impulso nella GDO e sono caratteriz-

IN BREVE • Varietà caratterizzate da spray uniforme e fiori con contemporaneità di apertura • Apertura di nuovi spazi di mercato, soprattutto nell’est Europa • Costante incremento della domanda • Sono 50 gli ettari di produzione totale in Italia

ESIGENZE PEDO-CLIMATICHE Il garofano appartiene alla famiglia delle caryophillaceae e al genere Dianthus, specie diffusa nelle zone costiere del Mediterraneo. Le specie e gli ibridi utilizzati, per il fiore reciso, sono coltivati in serra o in campo nei climi miti e fioriscono durante tutto l’anno. Attualmente i garofani coltivati possono essere raggruppati in: mediterranei, americani, multiflora e miniatura. La specie è adatta al clima mediterraneo, gradisce, infatti, elevata luminosità e sopporta bene bassi livelli d’umidità relativa; le temperature ottimali sono 18-21°C di giorno e 10-12 °C di notte. Pur prediligendo terreni sciolti si adatta bene anche a terreni pesanti, purché sia assicurato un buon drenaggio ed una buona dotazione di sostanza organica. Il pH ottimale è compreso tra 6,8 e 7,2; valori di pH troppo bassi aumentano la pericolosità del fusarium spp. Particolare attenzione bisogna porre anche alla conducibilità che, se eccessivamente elevata ritarda la radicazione delle piante favorendo, in questo modo, l’insorgere di patologie a carico del colletto e dell’apparato radicale. OPERAZIONI PRE-IMPIANTO Prima di procedere alla messa a dimora delle piantine assicurarsi di aver effettuato una buona analisi del terreno e dell’acqua di irrigazione in modo da mantenere un’idonea concimazione di fondo e poter program-


STRUTTURE DI PROTEZIONE E IMPIANTI Il garofano viene solitamente coltivato in serre di diversa tipologia, tuttavia le più idonee sono quelle in ferro con copertura in film di p.e. da 0,15-0,18 mm. Solo quando si opta per produzioni estive si ricorre alla copertura con rete bianca. Per evitare il riscaldamento si ricorre all’impiego di un sottotelo di 0,05 mm, che consente (nell’ambiente di coltivazione campano) di contenere le temperature nell’ambito di valori accettabili. Gli altri impianti necessari sono quelli per l’irrigazione aerea e basale.

Il garofano predilige i terreni sciolti ma si adatta bene anche a terreni pesanti, purché sia assicurato un buon drenaggio ed una buona dotazione di sostanza organica.

mare una buona fertirrigazione. La sterilizzazione del terreno è una pratica necessaria per la coltivazione del garofano, soprattutto nei casi di monocultura. Le specifiche sostanze da usare sono riporta-

te nella tabella n.1; è importante utilizzare il prodotto giusto nei diversi casi. Dopo la fumigazione, trascorsi i tempi di attesa (circa 30 giorni durante i quali si procede anche a un abbondante dilavamento del terreno

TAB. 1 – PRINCIPALI PRODOTTI IMPIEGATI PER LA FUMIGAZIONE DEL TERRENO

Trattamento

Principio attivo

Prodotto commerciale

Dose p.c.

Fumigazione del terreno in pre- trapianto

Metham – sodium

Vapam

350 cc/hl

Dazomet

Basamid – granulat

80 gr/hl

I PLUS

La coltivazione si pratica soprattutto in serra, tuttavia per ottenere produzioni estive si ricorre alla copertura con rete bianca.

• Minore quantità di manodopera rispetto alla coltivazione tradizionale • Maggior impiego nella formazione di bouquet • Minor rischio economico

distribuendo un mc di acqua/mq di superficie) è bene procedere a una fresatura leggera e alla preparazione delle porche, generalmente larghe 50 cm, lasciando un passaggio di pari misura. A questo punto si procede a sistemare i paletti necessari per sostenere la rete di tutoraggio, distanziati 1,5 metri e di dimensioni diverse (quelli testata 4 x 4 cm; i centrali 3 x 3 cm) e poi la rete stessa disposta su tre piani (a partire da un’altezza di 20 cm e fino a circa 1 metro). L’uso di sostanze organiche in pre-impianto, oltre che in fertirrigazione nelle prime fasi di coltivazione, favorisce un rapido attecchimento delle piantine ed un loro equilibrato sviluppo iniziale. Di solito si distribuisce un pellettato nella dose di 10 q.li/1.000 metri quadrati. MESSA A DIMORA È buona norma procedere alla messa a dimora delle piante il prima possibile, nelle ore più fresche della giornata. Per avere una densità di circa 20 piante a mq/lordo vanno inserite sempre due piante per maglia (17x15 cm) lasciando libera la fila centrale, per consentire un maggiore passaggio d’aria e luce. Quando si procede alla piantagione, bisogna evitare di piantare troppo in profondità per evitare attacchi di Rizoctonia. Nelle prime fasi dopo il trapianto si deve procedere a brevi e frequenti nebulizzazioni per favorire l’attecchimento. La piantagione si effettua da maggio a luglio; pochissimi floricoltori si cimentano in trapianti precoci in aprile, nella speranza di incappare in una buona fase congiunturale con prezzi alti nel mese d’agosto. Qualcuno effettua il trapianto tardivo in autunno sotto rete per raccolte estive di luglio - agosto. Negli impianti classici la raccolta comincia in ottobre e si protrae fino alla metà di maggio (complessivamente il ciclo colturale ha una durata di circa 10 mesi). Quando l’andamento del mercato non è favorevole qualche floricoltore, per risparmiare il costo delle piante, protrae la coltivazione al secondo anno. In questo caso si assiste a un aumento Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | floricola

del numero di steli (+25/30 %), ma di minore qualità (l’incidenza della seconda categoria passa dal 5 al 30%) e ad una diffusa fallanza, causata in particolare dal fusarium, che varia con la varietà. OPERAZIONI COLTURALI La cimatura dei getti principali va effettuata mano a mano che si evidenziano i bocci preferendo interventi scalari e tenendo conto delle indicazioni varietali circa la produttività e la precocità delle varietà oggetto della coltivazione. L’epoca d’impianto influisce sulla cimatura: nelle piantagioni precoci (maggio) si può cimare basso e s’interviene con una seconda cimatura raccogliendo un maggior numero di steli, ma di minore qualità (fino a 12 steli). Negli impianti tardivi (fine giugno - inizi luglio) è preferibile cimare più in alto; in questo caso si procede a un solo intervento di cimatura e si raccol-

TAB. 2 – PRINCIPALI PARASSITI ANIMALI DEL GAROFANO E ALCUNI PRODOTTI PER LA DIFESA

Parassita

Principio attivo

Prodotto commerciale

Dose p.c.

Ragnetto rosso

Extiazox Abamectina

Matacar Vertimec

20 cc/hl 70-80 gr/hl

Bega

Lambda-cialotrina Emamectina benzoato Spinosad

Karate Affirm Laser

1000-120 gr/hl 250 gr/hl 40 gr/hl

Tripidi

Methiocarb Acrinatrina Spinosad

Mesurol Rufast Laser

400–500 ml/hl 80 cc/hl 40 gr/hl

gono meno steli (otto) di migliore qualità. Ovviamente va sempre tenuto conto della precocità delle varietà. La fioritura procede da ottobre a maggio con punte nei periodi di ottobre-novembre e aprile-maggio. CONCIMAZIONE E IRRIGAZIONE Nelle prime fasi di coltivazione è bene somministrare un biostimo-

lante per favorire l’attecchimento e la radicazione. Dopo circa 30 giorni si comincia a effettuare le fertirrigazioni con concimi ad alta solubilità. Il rapporto nutritivo N:P:K consigliato è di 1:0,3:0,8 nelle fasi iniziali (primi due - tre mesi), per poi passare a un concime equilibrato da somministrare per ulteriori due mesi e, infine, un concime con rapporto di 0,5:1:1,5 per la produzione

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TAB. 3 – PRINCIPALI PARASSITI VEGETALI DEL GAROFANO E ALCUNI PRODOTTI PER LA DIFESA

Parassita

Principio attivo

Prodotto commerciale

Dose p.c.

Rizoctonia

Tolclofos-methyl Iprodione

Rizolex Rovral

200 gr/hl 100 gr/hl

Fusarium spp.

Procloraz Tiofanate metil

Sportak 45EW Enovit metil

100 cc/hl 100 gr/hl

Ruggine

Tebuconazolo Difeconazolo Idrossido di rame

Folicur WG Score

50 gr/hl 80gr/hl 300 gr/hl

La densità d’impianto è pari a 26 piante mq/lordo. Le piante vanno inserite sempre due per maglia (17 x 15 cm) lasciando libera la fila centrale, per consentire un maggiore passaggio d’aria e luce.

invernale e fino al termine del ciclo. Tutti i concimi devono contenere anche microelementi. Le dosi sono di 3-4 kg/1.000 mq quando si utilizza l’impianto di irrigazione a goccia. Gli interventi variano da una a settimana nelle prime fasi per passare ad un intervento ogni 15 giorni e, nella stagione invernale, uno ogni 20 giorni. Sono consigliabili dosi non superiori a 1,2 per mille di fertilizzanti e interventi anche bisettimanali. L’irrigazione si pratica inizialmente con l’impianto aereo, che consente anche di ottenere un effetto climatizzante. Successivamente si utilizza l’impianto basale (è consigliabile quello a goccia) con il quale si somministrano 18-20 mc di acqua/intervento. Il numero di interventi varia con la stagione: da 2-3/settimana in estate a 1/15 giorni in inverno. PARASSITI E DIFESA Tra i parassiti animali più temibili per il garofano si segnalano il ragnetto rosso, la bega e i tripidi; tra quelli vegetali particolarmente dannosi sono la Ruggine, il Fusarium e la Rizoctonia. Il ragnetto rosso è senz’altro la specie più dannosa per il garofano. La difesa si ef-

fettua con prodotti chimici a intervalli diversi secondo la stagione (un intervento ogni 10 giorni in estate, fino ad un intervento ogni due mesi in inverno) alternando l’impiego di prodotti specifici. Per ottenere un controllo efficace dei tripidi è fondamentale la prevenzione che va operata utilizzando materiale di propagazione sano ed eliminando subito i residui colturali e le piante infestanti. La lotta chimica va condotta alternando opportunamente i principi attivi. Tra le malattie del garofano causate da patogeni la fusariosi è una delle più gravi e rappresenta il principale motivo che induce i coltivatori a rinunciare a proseguire la coltura al secondo anno. Fondamentale è l’uso di materiale di propagazione sano e l’impiego di varietà resistenti o tolleranti. Il Mal del colletto colpisce principalmente le barbatelle subito dopo il trapianto. In considerazione di tale suscettibilità della piantina, è bene trapiantare le barbatelle superficialmente facendo però attenzione a evitare fenomeni di stress idrico. Nelle tabelle 2 e 3 sono riportati i principali parassiti del garofano e alcuni dei principi attivi utilizzati per la difesa.

Le produzioni medie si attestano sui 11,5 steli/pianta. Se l’impianto è mantenuto anche per il secondo anno il numero di steli si incrementa ma si riduce la qualità.

Inizialmente (primi tre mesi) si procede alla somministrazione di concimi con un rapporto N:P:K pari a 1:0,3:0,8. Successivamente si passa ad un rapporto tra i tre macroelementi equilibrato (ulteriori due mesi); infine si passa ad un rapporto di 0,5:1:1,5 per la produzione invernale e fino al termine del ciclo. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | floricola

GAROFANINI, ANALISI DEI COSTI In dettaglio le tecniche per l’assortimento e la valutazione economica per la coltivazione di un appezzamento tipo di 1.000 metri quadrati di Carlo Borrelli e Raffaele D’Aniello* *Regione Campania – Assessorato all’Agricoltura – STAPA – CePICA – Napoli

L

o stadio di raccolta del garofano miniatura è definito in base alle esigenze del consumatore e alla distanza dal mercato. In genere, lo stadio di gemma a stella è troppo immaturo per la maggior parte dei casi tuttavia, poiché gran parte del prodotto è destinato all’estero, è il momento più utilizzato per la raccolta; d’altronde, anche la GDO preferisce acquistare i fiori chiusi. Se i fiori sono destinati ai mercati locali si può procedere alla raccolta quando i petali esterni sono in fase di apertura. La modalità di raccolta prevede la recisione del fiore a una lunghezza di circa 60 centimetri. È consigliabile effettuare la raccolta a fine giornata, in modo da migliorare la conservazione per il maggiore contenuto di zuccheri. I fiori raccolti andrebbero subito posti in acqua e conservati, poiché l’esposizione all’aria della superficie di taglio può indurre la formazione di emboli e impedire l’assorbimento idrico.

RACCOLTA ACCURATA La classificazione dei garofani miniatura, considerata una lunghezza dello stelo standard, si basa sul numero di fiori presenti sullo spray: fino a due fiori si classifica come prima; da tre a cinque gli steli rientrano nella categoria extra. La perdita del valore commerciale è causata da difetti, quali: curvatura dello stelo, malformazione delle infiorescenze, perdita della colorazione, danni da insetti e/o malattie. Gli steli fioriti vengono raggruppati in mazzi da 50 steli monocolore, oppure misti (cinque mazzi da 10 steli in ognuno dei quali si raggruppano colori diversi), fermati con elastici e confezionati in buste di cellophane microforato. La GDO richiede anche confezioni di fiori di due colori, solitamente rosso e rosa. Dopo il confezionamento i garofani andrebbero lasciati una notte in ambiente raffreddato con una soluzione conservante, in modo da favorire l’apertura dei fiori e la qualità delle gemme. I fiori destinati alla con-

Lo stadio di raccolta del garofano miniatura è definito in base alle esigenze del consumatore ed alla distanza dal mercato. Lo stadio di gemma a “stella”, considerata la distanza dei mercati, è il momento più utilizzato per la raccolta.

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Flortecnica e vivaismo

IN BREVE • La distribuzione preferisce acquistare fiori chiusi • Consigliabile effettuare la raccolta a fine giornata • La GDO richiede fiori di due colori, solitamente rosso e rosa • La voce di costo per la manodopera è del 55%

servazione devono essere di altissima qualità, assolutamente privi di ferite e di attacchi parassitarie pretrattati con 1-MCP. Una buona conservazione può essere effettuata mettendo i fiori a 1°C in una scatola con polietilene. I fiori aperti possono essere conservati per 2-4 settimane, mentre i fiori raccolti con le gemme chiuse possono essere conservati fino a 4-5 settimane. IMPEGNO IN MANODOPERA L’analisi degli aspetti economici di una coltivazione di “miniature” di garofano, condotta in una serra fredda di 1.000 mq, con ciclo luglio-maggio (densità 20 piante/mq), negli areali floricoli del litorale napoletano, evidenzia il notevole impegno in termini di manodopera (circa 800 ore). Tale voce di costo incide per il 55% del totale e le operazioni più onerose risultano la raccolta e il confezionamento che coprono poco più del 60% del lavoro. L’altra voce di costo importante è rappresentata dall’acquisto


Gli steli fioriti, selezionati in base al numero di fiori (da 3 a 5 fiori vanno nella Ia categoria, fino a due fiori in seconda), vengono raggruppati in mazzi da 50 steli misti (5 mazzi da 10 steli in ognuno dei quali si raggruppano colori diversi), fermati con elastici e confezionati in buste di cellophane microforato personalizzate (di vario colore e con loghi diversi).

Sta aumentando la vendita d’impulso presso la GDO.

VALORE COMMERCIALE

Il secondo anno di coltivazione comporta problemi di fallanze provocate soprattutto dal Fusarium.

• La perdita del valore commerciale è causata da difetti, quali: • Curvatura dello stelo • Malformazione delle infiorescenze • Perdita della colorazione • Danni da insetti e/o malattie

dei mezzi tecnici (poco più del 34%); in questo caso le piantine, con quasi il 70%, rappresentano la sottovoce più importante (costo medio unitario pari a 0,17 centesimi comprensivi di IVA). Le quote di ammortamento e manutenzione di capitali policiclici incidono per il 4,34%, mentre gli interessi interessano il 3% del totale. Tutte le altre voci (compenso al capitale fondiario, direzione/amministrazione, spese generali) contribuiscono per il restante 3,90% circa. In definitiva, il costo complessivo per condurre 1.000 mq di “miniature” di garofano in serra con un ciclo come quello indicato, è pari a circa 14.300 euro con un costo unitario che, considerata una produzione media di circa 11,5 steli/ pianta, è pari a 0,062 euro.

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NUOVE

VARIETÀ DI ROSE

Sono state presentate dall’Associazione Italiana della Rosa presso la Villa Reale di Monza. Ecco le più belle e quelle premiate, che conquisteranno i consumatori di Filippo Terragni

I

mportante anniversario per l’Associazione Italiana della Rosa, che quest’anno ha festeggiato la 50a edizione dei Concorsi Internazionali per Rose Nuove che si è tenuta lo scorso maggio al Roseto “Niso Fumagalli” della Villa Reale di Monza. Ai concorsi 2014 sono state presentate 73 nuove varietà di rose create da 21 rosaisti provenienti da Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Svizzera. La proclamazione delle rose vincitrici è stata affidata a Silvano Fumagalli, presidente dell’Asso-

ciazione Italiana della Rosa, che continua l’impegno di sua madre, Ester Boschetti Fumagalli, past-president dell’associazione per 18 anni. Ester Boschetti Fumagalli, ha raccolto l’eredità del marito Niso Fumagalli, fondatore del roseto nel 1964 e iniziatore dei concorsi nel 1965. È proprio Silvano Fumagalli che riassume il lungo percorso intrapreso da suo padre alla ricerca della rosa perfetta: “Sul terreno di gara dei nostri concorsi è passata una grande parte della storia dell’evoluzione della rosa. Il gusto della gente in 50 anni è cambiato

LA ROSA PROFUMATA CORONA DELLA REGINA TEODOLINDA Categoria: Hybrid Tea Ibridatore: Alain Meilland – Meilland Int. Gli esperti “profumieri”, Philippe Sauvegrain e Maurizio Cerizza, si sono così espressi: “Il premio del profumo è assegnato alla rosa rossa n. 28, di Alain

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Flortecnica e vivaismo

Meilland (Francia). È potente nonostante la pioggia del giorno prima; il suo odore è floreale rosato, tipo R. Damascena, fruttato cassis (ribes nero) con una nota di testa agrumata (bergamotto), che le dona un sentore di the Earl Grey”.

in modo impressionante e questo cambiamento si è tradotto in un’evoluzione nei colori e nelle forme delle rose che nessuno poteva prevedere negli anni sessanta e che ancora oggi mi sorprende. Grazie a questa prospettiva storica – prosegue Fumagalli – sono ancora più ammirato della capacità creativa degli ibridatori rosaisti. Il loro lavoro richiede di coniugare grandi capacità tecniche con elevate sensibilità artistiche. Noi tutti appassionati di rose dobbiamo essere loro grati per le meravigliose creazioni che ci hanno dato”.


LA ROSA DELL’ANNO CATEGORIA HYBRID TEA

1° PREMIO Categoria: Hybrid Tea Ibridatore: Jerome Rateau, Le Roses Anciennes André Eve Denominazione varietale: EVEvic 07-003-3

2° PREMIO Ibridatore: Rose Barni Denominazione varietale: BAR7702

3° PREMIO Ibridatore: Michèle Richardier Denominazione varietale: MEIceycour

LA ROSA DELL’ANNO CATEGORIA FLORIBUNDA

1° PREMIO: Categoria: Patio Ibridatore: Davide Dalla Libera (Az. Agr. Novaspina) Denominazione varietale: DALwinter 0807-2

2° PREMIO Categoria: F Ibridatore: Alain Meilland – Meilland International Denominazione varietale: MEInorosa

3° PREMIO: Categoria: F Ibridatore: Rose Barni Denominazione varietale: BAR 7656

LA ROSA DELL’ANNO CATEGORIE SHRUB, CLIMBER, GROUND COVER, MINIATURE

1° PREMIO Categoria: Shrub Ibridatore: Vissers, Viva International Denominazione varietale: VISvioli

2° PREMIO Categoria: Shrub Ibridatore: Ann Velle Boudolf (Lens Roses) Denominazione varietale:VEL12mtare–Y232

3° PREMIO Categoria: Ground Cover Ibridatore: Rose Barni Denominazione varietale: BAR 7660 Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | andamenti IN BREVE

VENDITE: BUONA PARTENZA, POI UNO STALLO DOVUTO AL MALTEMPO Il secondo bimestre ha avuto un avvio positivo nel mese di marzo, ma le condizioni meteo di aprile hanno fatto svanire la possibilità di un aumento del fatturato su base annua di Paola Lauricella in collaborazione con ISMEA

I

l mese di marzo, in base al panel dei garden center Ismea (localizzati nel Nord Italia), è stato molto positivo grazie al tempo favorevole che ha consentito la più ampia frequentazione dei luoghi di acquisto. Anche il monitoraggio degli acquisti compiuti dalle famiglie italiane, di fonte Ismea, ha registrato un incremento su base annua di quasi il 4% delle vendite di piante e una ripresa lieve anche del numero di acquirenti. Ancora una volta, solo il Meridione presenta, nell’acquisto di piante, un’importante diminuzione della numerosità dei clienti, ma allo stesso tempo un incremento della spesa media e di quella totale di piante di poco inferiore alla media nazionale. I DATI IN DETTAGLIO Complessivamente la spesa in fiori e piante, secondo il

campione Ismea, è aumentata del 2%, quando invece lo scorso anno era diminuita di circa l’11%; l’acquisto di fiori rispetto a quello di piante è risultato penalizzato solo nel Centro Italia, sia come spesa, sia come numero di acquirenti; tuttavia nel mese di marzo 2013 sempre in quest’area geografica si era registrato un positivo andamento. La festa della donna che è la ricorrenza nella quale l’articolo floreale gioca un ruolo privilegiato, in effetti è andata piuttosto bene secondo la rete dei garden center Ismea: il prezzo di acquisto della mimosa è stato pari a quello dello scorso anno e le composizioni fatte con essa sono state vendute a prezzi tendenzialmente più alti. Anche il prosieguo del mese si è sviluppato positivamente, secondo quanto indicato dal panel degli acquisti presso i garden center. Il migliora-

• Il bel tempo del mese di marzo ha consentito un’ampia frequentazione dei luoghi d’acquisto da parte degli acquirenti • Nel meridione diminuisce il numero dei clienti ma aumenta la spesa media per l’acquisto di piante • Il mercato estero ha dato più frutti rispetto a quello nazionale • Bene la vendita di piante fiorite da esterno, begonie da interno, ortensie e phalenopsis • Eccedente rispetto alla domanda l’offerta di piante coltivate in serra • Fioriture precoci in Germania e Olanda hanno compromesso le esportazioni dall’Italia

TREND • Incremento medio su base annua del 4% • Aumento di fatturato nella ricorrenza della festa della donna • Arresto delle vendite causa maltempo


LE AREE GEOGRAFICHE

mento a marzo era atteso da tutti gli operatori lungo l’intera filiera in quanto lo scorso anno 26 giorni su 30 avevano visto la pioggia e laddove era piovuto di meno la stagione è risultata comunque molto fredda, con conseguente arresto delle vendite su tutto il territorio nazionale, tranne che nell’ultima settimana in concomitanza con la Pasqua.

SODDISFACENTI RISULTATI AL NORD Le richieste per venute alle aziende di produzione sono state abbastanza favorevoli, tenendo conto che la loro fornitura in parte coincide con le vendite al dettaglio di marzo e in parte con le vendite della prima settimana o decade di aprile. Anche il mercato estero è stato positivo, molto spesso meglio di quello nazionale. Nel Nord Italia i giudizi variano tra soddisfacente - anche se con un fatturato non superiore tendenzialmente perché per molte aziende lombarde il periodo pasquale nel 2013 fu di discreta vendita -, ad altri che dichiarano un leggero incremento soprattutto per le piante fiorite da esterno, ma anche per le begonie da interno, ortensie e phalenopsis di piccola taglia. In particolare le aziende venete indicano tra le piante da balcone un forte calo di vendite per gerani e gerbere e un mercato quasi fermo I GARDEN FATICANO A RIPARTIRE DOPO L’INVERNO In base a dati ancora provvisori risultano deludenti le performances dei garden center ad aprile: infatti, nonostante la Pasqua caratterizzata dal maltempo, dopo una decina di giorni positivi, il cambiamento climatico ha affossato le speranze di registrare un significativo incremento.

• NORD E CENTRO: risultati soddisfacenti, qualche piccolo incremento • LIGURIA: bene le piante da esterno • TOSCANA: vendite più che positive per piante fiorite, perenni e aromatiche • LAZIO: bassa la richiesta di gerani zonali, alta quella di piante e arbusti mediterranei, rampicanti, piante fiorite, alberi da frutto • PUGLIA: in miglioramento la vendita di piante e arbusti da esterni • CAMPANIA: risultati discreti, in linea con il 2013 • SICILIA: esiti insufficienti, eccettuato il ragusano, con un aumento della produzione di vasi piccoli per la grande distribuzione e i garden center

per le piante in zolla di medie e grandi dimensioni. In Liguria la stagione mite ha favorito le piante da esterno consentendo una precoce fioritura e di ottima qualità. Rispetto agli ordini ricevuti sono invece risultate eccedentarie le piante coltivate in serra. Per il prodotto ligure la buona stagione climatica ha compromesso le esportazioni in Germania e Olanda in quanto il prodotto locale ha anticipato la fioritura togliendo spazio all’origine italiana. BENE IL CENTRO ITALIA Nel centro Italia, in Toscana e nel Lazio le vendite sono state dichiarate molto positive: anche qui le tipologie più richieste sono quelle di diametro 10-12 cm. In Toscana, oltre alla gamma fiorita, sono andate bene anche le perenni e le aromatiche. Bassa anche nel Lazio la richiesta di gerani zonali, mentre sono stati positivi gli ordini di piante e arbusti mediterranei, rampicanti, piante fiorite e alberi da frutto. Molte spedizioni sono state dirette in misura maggiore nei paesi al di fuori dell’Eurozona. Anche in Puglia le piante e arbusti da esterno sono state vendute senza problemi, soprattutto nella prima metà del mese. Discrete le vendite in Campania e insufficienti in Sicilia, tranne che nella provincia di Ragusa dove aumenta la produzione locale di vasi piccoli per rifornire la Grande distribuzione organizzata e i garden center.

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TENDENZE | andamenti

IL FLOROVIVAISMO VALE IL

5%

Presentato dal ministero delle Politiche Agricole un catalogo fotografico per promuovere la produzione italiana e le sue eccellenze. E fare il punto sul settore a cura di Filippo Terragni

IN TRE LINGUE

Il florovivaismo italiano

Il catalogo fotografico è stato realizzato in lingua italiana, inglese e tedesca per una maggior diffusione e rappresenta uno strumento valido per testimoniare la bellezza della floricoltura italiana e l’abilità dei vivaisti.

Il florovivaismo italiano Una scelta di qualità

È

stata presentata da parte del ministero delle Politiche Agricole il volume Il florovivaismo Italiano. Una scelta di qualità. In tutto 96 pagine, molte fotografiche, nelle quali si pone l’accento sull’eccellenze delle coltivazioni vivaistiche e floricole in campo ornamentale, prendendo in esame diverse specie e varietà che fanno dell’Italia un vanto in tutto il mondo. IL VALORE MEDITERRANEO Nell’introduzione del ministero si sottolinea che nell’ambito del panorama agricolo italiano, riveste grande importanza il settore florovivaistico, cresciuto negli anni grazie anche grazie al particolare dinamismo che caratterizza il comparto, la capacità

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Flortecnica e vivaismo

di evoluzione in modo proporzionale alla crescita delle diverse economie internazionali, al continuo adeguamento alla tecnologia, alla scelta di investire in nuove tecnologie di produzione e alla particolare attenzione all’evoluzione estetico-qualitativa della domanda. In ogni paese europeo e nei principali paesi extraeuropei, si legge ancora nella presentazione, la floricoltura italiana ha saputo imporsi per l’alta qualità e la tipicità delle produzioni di piante e di fiori: maestosi parchi e splendidi giardini parlano del vivaismo italiano in ogni luogo del mondo. Inoltre, sottolinea il volume, le piante aromatiche e quelle mediterranee sono impiegate sempre più spesso nell’ambito degli arredi urbani

ALCUNI NUMERI • 5% la quota del florovivaismo sul totale dell’agricoltura • 14.000.000 le aziende di produzione di fiori e piante in vaso • 7.500 le aziende attive nella produzione vivaistica • 2,1 ha la dimensione media delle aziende vivaistiche • 0,9 ha la superficie media delle imprese floricole • 2.000.000 le aziende di produzione di giovani piante

Bouquet con diversi tipi di garofano (Dianthus caryophyllus, D. barbatus), rose (Rosa sp.), gerbere (Gerbera sp.), ranuncoli (Ranunculus asiaticus), crisantemo (Dendrantea hybr.), viburno (Viburnum opulus) e acacia (Acacia howittii) come complemento.

portando un angolo della natura mediterranea italiana nelle aiuole, nelle verande delle case in tutto il mondo. La realizzazione del catalogo fotografico ha previsto di demandare essenzialmente alle immagini il compito di “raccontare” la grande bellezza, la straordinaria diversità e la peculiarità dei fiori, delle piante, delle fonde e dei giardini italiani. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ Un risultato è frutto anche del lavoro del Tavolo di filiera del florovivaismo istituito dal ministero delle Politiche Agricole istituito al fine di pianificare e indirizzare alcune linee di intervento e attività di supporto al settore. Infatti, è proprio per volontà del tavolo tecnico che è stato realizzato il catalogo fotografico che


racconta le qualità delle innumerevoli specie botaniche italiane, coltivate e spontanee, attraverso una rassegna di immagini che caratterizzano le peculiarità delle diverse produzioni italiane. Nella presentazione si evidenzia, poi, l’attenzione dei produttori rivolta negli anni al contenimento dei costi energetici e del consumo idrico e

Gazania marittima (Gazania marittima).

alla salvaguardia dell’ambiente in genere; uno sforzo che ha consentito la crescita di un florovivaismo che privilegia la tutela della biodiversità e del ricco patrimonio di verde storico. IN TUTTO 14MILA AZIENDE Alcune pagine redatte da Ismea, inoltre, fotografano attraverso i numeri la salute del settore. Il valore della produzione delle aziende florovivaistiche italiane rappresenta il 5% (in contrazione a seguito della crisi economica) della produzione agricola totale e deriva per il 50% dai comparti fiori e piante in vaso, il restante 50% da piante, alberi e arbusti destinati al vivaismo. Secondo

Corniolo (Cornus florida var. rubra).

IL CONTESTO EUROPEO

Camelia LAVINIA MAGGI SRC.

• L’Italia è ai primi posti della classifica per dimensione della superficie destinata al vivaismo e a coltivazioni di piante e fiori in genere: l’incidenza degli ettari investiti a florovivaismo è del 15% nel caso delle produzioni di fiori e piante in vaso e del 14% nel vivaismo.

i dati dell’ultimo censimento Istat, sono circa 14mila le aziende di produzione che si dedicato a fiori e piante in vaso e quasi 7.500 quelle attive nella produzione di piante per il vivaismo (escluse le giovani piantine): la dimensione media è decisamente più elevata nel caso del vivaismo (2,1 ettari contro 0,9 di quella di fiori e piante in vaso). La superficie agricola destinata complessivamente al settore, quasi 29mila ettari, è investita per almeno il 70%, a piante in vaso e vivaismo. Le aziende che producono giovani piante floricole ornamentali sono 2mila per una superficie complessiva di oltre 1.500 ettari. Il catalogo fotografico è scaricabile sul portale del ministero all’indirizzo www.politicheagricole.it. Flortecnica e vivaismo

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| prodotti TENDENZE CRF di livello evoluto La più grande innovazione nell’ambito dei concimi avvolti è senz’altro rappresentata dalla quarta generazione: Osmocote Exact a rilascio posticipato programmato.

OSMOCOTE EXACT DCT, 2° avvolgimento

I CRF DI LIVELLO EVOLUTO

La possibilità di rilasciare posticipatamente una parte dei nutrienti rende finalmente possibili nuovi schemi di rilascio.

1° avvolgimento

NPK

Una nuova generazione di concimi capace di rilasciare gli Un secondo rivestimento conferisce al prodotto nuove caratteristiche tecniche elementi nutritivi quando la pianta è in grado di assimilarli. DCT significa “Dual Coating Tecnology” (tecnologia del doppio avvolgimento): ai granuli di Per programmare al meglio le coltivazi oni.della E risparmiare Osmocote Exact viene applicato un secondo, diverso rivestimento che influisce sull’inizio cessione dei nutrienti che non avviene immediatamente, bensì circa due mesi dopo l’applicazione.

Hi.End

rilascio. La cessione programmata è divenuta realtà!

U

Concimi a cessione controllata

la percentuale di granuli con doppio rivestimento, è possibile ottenere nuovi schemi di aVariando cura della Redazione

Nuovi scheminadidelle rilascio per adeguarsi ad ogni condizione (per di crescita più grandi in- verso rivestimento tecno-

I concimi Osmocote Exact di quarta generazione sono la soluzione perfetta persull’inizio condizioni didella novazioni nell’ambito logia) che infl uisce coltivazione che fino ad oggi non consentivano di nutrire completamente le piante con concimi dei concimi avvolti è cessione dei nutrienti; questa, non avvolti. senz’altro immediatamente, bensì Ad esempio spesso in serra o in rappresenvivaio, a causa delleavviene elevate temperature, si devono ridurre i cirtata dalla quarta caperfetta due mesi dopo Di dosaggi di CRF. Osmocote Exact Hi.Endgeneè la soluzione a questo tipol’applicazione. di problema! razione: Osmocote è un in vivaio conseguenza variando le percentuali Un altro esempio utile è il Exact rinvaso DCT delle colture nei mesi autunnali e invernali: la modalità di cessione Release del concime è fondamentale in questi periodi. Durantecon la stagione invernale la Control Fertilizer a rilascio di granuli doppio rivestimento cessione deve avvenire quanto più lentamente in primavera, soddisfare il otposticipato programmato. Cosa si- possibile e dimentre granuli classici,per è possibile fabbisogno della pianta, il rilascio deve iniziare immediatamente dopo l’applicazione. Osmocote gnifica DCT? DCT significa “Dual tenere nuovi schemi di rilascio che Exact Protect è la risposta a questa difficile situazione.

Rilascio programmato per una nutrizione perfetta FIG. 1. MECCANISMO DI AZIONE PROGRAMMATA

Rilascio programmato, valori EC inferiori durante il primo mese Meccanismo azione ritardata successivo al dirinvaso e più nutrimento disponibile nei mesi successivi: Osmocote Exact senza DCT con 100% DCT ecco cosa Osmocote Exact Hi.End è in Osmocote grado Exact di offrire ai coltivatori. PARTENZA

RITARDATA Circa il 40% dei granuli presenti in Hi.End hanno una cessione posticipata. In questo modo durante il primo mese successivo al rinvaso, il valore EC è inferiore rispetto a quello che si ottiene se si utilizzasse Osmocote Exact l’applicazione di 1M 2M Standard. 3M Grazie 4Ma questa caratteristica 1M si consiglia 2M 3M 4M Osmocote Hi.End sulle colture che richiedono un basso valore EC appena dopo il rinvaso e mostrano 10 un fabbisogno maggiore durante la seconda fase di crescita.

FIG. 2. POSSIBILITÀ DI APPLICAZIONE CON OSMOCOTE EXACT HI.END 100% 75% 50% 25%

1M

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100% 75% 50% 25%

Nella situazione sopra descritta ci sono duedel possibilità: applicareancora la stessa più dose fedelmente come se si seguono le Coating Tecnology” (tecnologia stesse usando Osmocote Exact Standard, oppure, se il livello di EC dopo il rinvaso è adeguato, doppio avvolgimento): ai classici esigenze della pianta, consentendo aumentare il dosaggio del 25%. Le vostre piante beneficiano di questo ridotto valore EC nei primi l’invaso di talune piante in stagioni granuli di Osmocote Exact rivestiti mesi post-rinvaso e hanno più nutrimento nella seconda fase della crescita. con la specifica membrana Everris, particolari. La cessione programmaviene applicato un secondo e di- ta è divenuta realtà!

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NPK + microelementi

Membrana di resina

Rivestimento con tecnologia DCT

9 buoni motivi OSMOCOTE per utilizzare Osmocote Exact Hi.End EXACT HI.END •vantaggi Il rilascio programmato di nutrienti soddisfa pienamente il fabbisogno • Il rilascio della pianta. programmato Sezione di granulo DCT all’inizio e più • Meno nutrienti di nutrienti nutrienti nella seconda fase di • Meno nutriencrescita, quando la pianta ne ha più ti all’inizio e più bisogno! Sezione di granulo DCT nutrienti nella • Crescita ottimale delle piante grazie seconda fase del valore EC nella all’aumento seconda fase di crescita. di crescita • Nuove possibilità per applicazioni NUOVI SCHEMI DI RILASCIO • Crescita con temperature elevate (es. in serra Exact DCT di I concimi Osmocote ottimale delle o vivaio). quarta generazione sono la soluzione piante grazie • Sicurezza ed affidabilità. ideale per condizioni di coltivazione all’aumento • valore Potendo dosi che fileno adiniziali, oggi non consentivano di del ECaumentare non serve riconcimare nel corso nutrire completamente le piante con nella seconda della stagione di crescita. concimi avvolti. Ad esempio spesso in fase di crescita • Si riducono le possibilità di serra o in vivaio, a causa delle elevate • Nuove patologie, poiché le piante sono più temperature, possibilità perin particolare vigorose durantesiladevono ridurre i dosaggi di CRF. Osmocote Exact Hi.End applicazioni seconda fase della crescita. di ovviare a questo tipo di con • temperaMigliore qualitàconsente delle colture, e profitti più una percentuale problema, perché turerendimenti elevate maggiori elevati. del prodotto inizierà a rilasciare i • Riduzione • Le prove mostrano comedue mesi dall’apnutrienti dopo possibilità di condotte convenga applicare Osmocote plicazione quando le temperature patologie Exact Hi.End a dosi aumentate del saranno scese e la pianta sarà in gra• Miglioramento 25% rispetto al normale dosaggio do di sfruttare tutti i nutrienti a sua qualità delle utilizzato in azienda. disposizione. colture

Flortecnica e vivaismo

11


assimilarli, dopo l’inizio del rilascio. Con Protect non serve più riconcimare in primavera, riducendo così i costi di produzione e garantendo allo stesso tempo la perfetta qualità delle vostre piante! Nel caso però di una crescita rapida ed a seconda delle condizioni di coltivazione, potrebbe risultare consigliabile procedere con una riconcimazione estiva.

• Utilizzo efficiente dei nutrienti: vengono rilasciati quando la pianta è in grado di assorbirli. • Sicurezza ed affidabilità. • Risparmio di tempo e denaro, in quanto non servono riconcimazioni primaverili.

Osmocote Exact Protect è stato messo a punto per essere miscelato nel substrato ed ha una durata di 12-14 mesi, incluso l’avvio posticipato della cessione e copre l’intera stagione di crescita.

• Migliore qualità delle piante, rendimenti maggiori e profitti più elevati.

FIG. 3. LA GAMMA DEI PRODOTTI DI QUARTA GENERAZIONE

do sui costi di produzione. Vi è redditività, grazie all’elevata qualità delle piante e dalla pressochè totale assenza di scarti di produzione. Osmocote Exact Hi.End è disponibile con una durata di 5-6 mesi, 8-9 mesi e 12-14 mesi.

• Benefici provati da test condotti in un aumento della molte stazioni di prova.

Le gamme Osmocote Exact Hi.End e Osmocote Exact Protect Osmocote Exact Hi.End

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Osmocote Exact Protect

15-8-11

I prodotti Everris che utilizzano questa nuova tecnologia sono: Osmocote Exact Hi.End e Osmocote Exact Protect. Il primo contiene il 40% di granuli con tecnologia DCT (doppiamente avvolti), nel secondo invece i granuli doppiamente avvolti sono il 100 per cento. OSMOCOTE EXACT HI.END Rilascio programmato, valori EC inferiori nei primi tempi successivi al rinvaso e più nutrimento disponibile nei mesi successivi: ecco cosa Osmocote Exact Hi.End è in grado di offrire ai coltivatori. Circa il 40% dei granuli presenti in Hi.End ha una cessione posticipata. In questo modo durante il primo mese successivo al rinvaso, il valore EC è inferiore rispetto a quello che si ottiene se si utilizzasse Osmocote

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EC appena dopo il rinvaso si rivela molto utile, perché consente alla pianta di radicare in modo ottimale e al tempo stesso nel vaso sono presenti tutti gli elementi nutritivi necessari per le successive fasi di crescita. Nella situazione in figura 2 sono rappresentate due situazioni. Inizialmente si vede il possibile rilascio schematizzato di Osmocote Exact Standard, nella seconda immagine viene sovrapposta la curva di Osmocote Hi.End, il cui dosaggio è incrementato del 25% rispetto a quello utilizzato con Osmocote Exact Standard. In quest’ultimo caso, le piante beneficiano di un ridotto valore EC nei primi mesi post-rinvaso, garantendosi contestualmente maggior nutrimento nella seconda fase della crescita. Prove condotte mostrano chiaramente

FIG. 4. I DOSAGGI RACCOMANDATI Dosaggi raccomandati Osmocote Exact Hi.End e Osmocote Exact Protect in grammi per litro *

Osmocote Exact Hi.End

Piante in contenitore con accresciuto fabbisogno di nutrienti nella seconda fase della stagione di crescita (applicazione di Osmocote Hi.End) Floricole, annuali, stagionali e bordure *

Osmocote Exact Hi.End

Piante in contenitore con accresciuto fabbisogno di nutrienti nella seconda fase della stagione di crescita (applicazione di Osmocote Hi.End) Piante in contenitore con ridotto fabbisogno di nutrienti nei mesi successivi al rinvaso (colture sensibili alla salinità) *

Osmocote Exact Hi.End

Piante in contenitore con accresciuto fabbisogno di nutrienti nella seconda fase della stagione di crescita (applicazione di Osmocote Hi.End) Piante in contenitore con ridotto fabbisogno di nutrienti nei mesi successivi al rinvaso (colture sensibili alla salinità) Osmocote Exact Protect

Piante in contenitore (rinvasate dal 15 ottobre al 15 gennaio)

*

Basso

Dosaggio

Alto

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normale

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3,5-4

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Dosaggio

Alto

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3-4

4-5

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4,5-5,5

Basso

Dosaggio

Alto

dosaggio

normale

dosaggio

3,5-5

5-6

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Alto

dosaggio

normale

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5-6

* Note: I dosaggi si riferiscono a substrati con un massimo di 0,5 kg/m3 di concime starter e per produzioni a cielo aperto. In caso di applicazioni sotto copertura, le dosi dovranno essere modificate. La tecnologia DCT fa sì che alcuni o tutti i granuli posticipino il rilascio dei nutrienti facendo così in modo che il valore EC del substrato sia più basso nei primi mesi dopo il rinvaso.

Exact Standard. Grazie a questa caratteristica l’applicazione di Osmocote Exact Hi.End sulle colture che richiedono un basso valore

come, usando Osmocote Hi.End, nella maggior parte dei casi non sia necessario procedere a una riconcimazione estiva, risparmian-

OSMOCOTE EXACT PROTECT vantaggi • Coincidenza con il fabbisogno delle piante • Specifico per i rinvasi autunno-invernali e tardo primaverili • Utilizzo efficiente dei nutrienti • Risparmio di tempo e denaro, in quanto non servono riconcimazioni primaverili • Migliore qualità delle piante, rendimenti maggiori e profitti più elevati

OSMOCOTE EXACT PROTECT Osmocote Exact Protect contiene il 100% di granuli doppiamente avvolti. Di conseguenza il rilascio di nutrienti è 13 totalmente posticipato di due mesi circa. Osmocote Exact Protect è stato pensato per applicazioni durante i rinvasi nei mesi autunnali/invernali e tardo primaverili nelle zone a clima mediterraneo. Può essere utilizzato da ottobre fino a gennaio e nei mesi di giugno e luglio. Invasando le piante in giugno-luglio, l’uso della dose necessaria per l’intero ciclo potrebbe generare eccessiva salinità nelle prime fasi di coltivazione, mentre una dose bassa costringerebbe alla riconcimazione con costi di manodopera elevati. Osmocote Excat Protect non rilasciando per due mesi permette di utilizzare la dose piena senza incorrere in problemi di alta salinità nel vaso. Invasando in inverno, a causa delle temperature le piante hanno una limitatissima attività (alcune sono spoglie), ma i CRF all’interno del vaso continuano il loro rilascio e di conseguenza parte della concimazione applicata non verrà utilizzata ma persa per dilavamento. Osmocote Exact Protect, invece avendo un inizio di rilascio posticipato di due mesi, durante questo periodo non rilascia, e tutto il concime applicato verrà utilizzato dalla pianta al momento della ripresa vegetativa. L’uso di Osmocote Exact Protect (figura 4) permette di applicare da subito la dose piena. Tutti gli elementi nutritivi sono conservati fino a quando la pianta non è in grado di assimilarli, dopo l’inizio del rilascio. Con Osmocote Exact Protect non serve più riconcimare in primavera, riducendo così i costi di produzione e garantendo allo stesso tempo la perfetta qualità delle vostre piante. Flortecnica e vivaismo

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