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2015, altre novità in programma
PRESENTAZIONE/1
PER ESSERE PIÙ
COMPETITIVI Uno speciale che pone l’accento sull’ottimizzazione delle risorse energetiche, con un focus sui vantaggi dell’utilizzo delle biomasse. E sette case history di riferimento di Francesco Tozzi
L’
idea ci è venuta durante una visita alla manifestazione Progetto Fuoco, in occasione del workshop “Risparmio energetico e uso delle biomasse nelle serre riscaldate”, vedendo la grande partecipazione di pubblico e la professionalità delle tante aziende che operano nel settore. Così, confrontandoci con AIEL (Associazione italiana energie agroforestali), che ci ha supportato nella realizzazione di questo lavoro, con le aziende produttrici di caldaie a biomassa e con le società di consulenza che operano in questo ambito, abbiamo pensato di realizzare uno speciale che mettesse in risalto l’opportunità, per floricoltori e centri di giardinaggio, delle energie alternative. Soprattutto delle biomasse. Sappiamo tutti che uno dei punti deboli
del processo produttivo di molte attività imprenditoriali nel nostro paese è proprio quello dell’approvvigionamento energetico, in genere più costoso rispetto ai competitors europei; aspetto che in diverse occasioni mette a rischio il grado di competitività delle nostre imprese. Ecco, a questo proposito, le biomasse possono essere la scelta giusta per ottimizzare i costi energetici e avere maggiori opportunità di business. In queste pagine troverete sette case history riguardanti aziende che hanno convertito l’impianto di riscaldamento tradizionale con uno a biomassa. E i vantaggi sono innumerevoli, fino ad arrivare a una riduzione del 30% del costo dell’energia. Producendo, tra le altre cose, energia pulita. Di sicuro un’opportunità, per essere più competitivi sul mercato.
GreenUp, periodico mensile registrato: autorizzazione del Tribunale di
SUPPLEMENTO AL N. 140 DI
Milano n. 64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/
Diretto da Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net REDAZIONE Jessica Bertoni, Alessandro Coraggio, Filippo Tommaseo GRAFICA Creative Way di Karol Lazarz PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / Ornella Zanetti SEGRETERIA, TRAFFICO E MEZZI Katiuscia Morello info@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)
CONV.
GreenUp è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • Greenstyle • Flortecnica e vivaismo • Businessverde.com • Bottega editoriale Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale
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trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
| speciale biomasse
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SETTORE
PRESENTAZIONE/2
Per maggiori informazioni www.aiel.cia.it
DINAMICO
La filiera agroenergetica dal bosco al camino secondo AIEL, associazione che raggruppa le aziende rappresentative del settore, fornendo supporto e assistenza di Francesca Maito
“D
al bosco al camino” è lo slogan scelto da AIEL, l’Associazione italiana energie agroforestali, per presentarsi e per presentare tutti i suoi 300 soci circa. 150 imprese del mercato (progettisti, installatori, aziende agricole, aziende costruttrici di impianti, banche, Esco), 50 istituzioni tra pubblico e privato e 100 imprese inserite in sei diversi gruppi di filiera: » Il Gruppo Produttori Professionali Biomasse, che riunisce 60 imprese boschive da tutta Italia che producono legna, cippato e pellet secondo standard qualitativi elevati per garantire il funzionamento ideale dell’impianto termico. » Il Gruppo Produttori e Distributori Pellet, che racchiude i produttori, rivenditori e distributori anche con autobotte esclusivamente di pellet certificato Enplus, come garanzia di combustibile di qualità a vantaggio della sicurezza per il consumatore. » Il Gruppo Caldaie e Minicogenerazione Biomasse, che comprende 29 aziende italiane che progettano e costruiscono caldaie a biomassa (22.000 pezzi venduti in Italia nel 2013) e che rappresentano il 75% del mercato nazionale. » Il Gruppo Installatore Manutentore Impianti a Biomasse, che è costituito dagli installatori professionisti, dotati, cioè, di lettera c) secondo l’art. 1 del decreto ministeriale 37/2008, che hanno scelto di fregiarsi dell’abilitazione allo Standard Formativo AIELplus, ulteriore prova di qualità e affidabilità del proprio lavoro. » Il Gruppo Apparecchi Domestici,
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| speciale biomasse
IN BREVE Sono circa 300 i soci aderenti ad AIEL, suddivisi in sei diversi gruppi di lavoro lungo tutto la filiera. Queste le aziende di riferimento: • 150 imprese del mercato (progettisti, istallatori, aziende agricole, aziende costruttrici di impianti, banche, Esco). • 50 istituzioni tra pubblico e privato. • 100 imprese inserite in sei gruppi di lavoro.
che rappresenta 18 aziende, e 32 marchi commerciali, che detengono l’85% del mercato. » Il Gruppo Biogas Biometano, che lavora per uno sviluppo del comparto coerente con il contesto aziendale e territoriale, privilegiando l’impiego di effluenti sottoprodotti e colture di integrazione. La suddivisione operativa in gruppi rispecchia la filosofia di filiera che AIEL persegue per fornire ai propri associati servizi ad hoc, in primo luogo la rappresentanza degli interessi specifici ai tavoli istituzionali a vari livelli, in un’ottica di coordinamento integrato dei diversi comparti della filiera legno-energia. Inoltre ai soci AIEL è garantita l’assistenza e la consulenza tecnica online e telefonica su questioni legate alla contrattualistica, alla compravendita, alla certificazione, alle emissioni e ai certificati bianchi, nonché la possibilità che siano redatti studi e progetti di fattibilità su misura.
1. Marino Berton
6. Francesco Berno
Presidente
Referente tecnico
aiel@cia.it
GIMIB
2. Valter Francescato Direttore tecnico
berno.aiel@cia.it 7. Dario Ridolfi
francescato.aiel@
Referente tecnico
cia.it
normativa
3. Annalisa Paniz Referente tecnico
ridolfi .aiel@cia.it 8. Francesca Maito
GAD e GPDP ENplus
Responsabile
paniz.aiel@cia.it
editoriale
4. Marco Mezzadri Referente tecnico GBB mezzadri.aiel@cia.it 5. Massimo Negrin |
maito.aiel@cia.it 9. Debora Visentin Segreteria tecnica segreteria.aiel@cia.it 10. Laura Baù
Referente tecnico
Referente tecnico
GPPB
analisi di mercato
negrin.aiel@cia.it
bau.aiel@cia.it
DEFINIZIONE
È TEMPO DI RINNOVABILI Tante le opportunità per ottimizzare l’efficienza energetica, ridurre i consumi e l’emissione di inquinanti. Per nuove forme pulite
C
on il termine energie rinnovabili si intendono le forme di energia prodotte da fonti derivanti da particolari risorse naturali che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano almeno alla stessa velocità con cui vengono consumate o non sono “esauribili” nella scala dei tempi di “ere geologiche” e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le stesse risorse naturali per le generazioni future. Sono dunque forme di energia alternative alle tradizionali fonti fossili (che sono invece parte delle energie non rinnovabili) e molte di esse hanno la peculiarità di essere anche energie pulite ovvero di non immettere in atmosfera sostanze nocive e/o climalteranti quali ad esempio la CO2. Esse sono dunque alla base della cosiddetta economia verde. A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE Le risorse rinnovabili, sia di materia, sia di energia sono risorse naturali che, per caratteristiche naturali o per effetto
della coltivazione dell’uomo, si rinnovano nel tempo e risultano, quindi, disponibili per la sopravvivenza umana pressoché indefinitamente, cioè non esauribili. Per quanto attiene alle risorse “coltivabili” – quali foreste, pascoli e, generalmente, suolo agricolo – il mantenimento delle caratteristiche di rinnovabilità dipende dall’abilità e dall’attenzione del coltivatore e dal clima. Una risorsa rinnovabile si dice anche “sostenibile” se il tasso di rigenerazione della medesima è uguale o superiore a quello di utilizzo. Tale concetto implica la necessità di un uso razionale delle risorse rinnovabili ed è particolarmente importante per quelle risorse – ad esempio, le forestali – per le quali la disponibilità non è indefinita, rispetto ai tempi d’evoluzione della civiltà umana sulla Terra, quali invece, ad esempio, le fonti solari o eoliche. Le risorse rinnovabili presentano numerosi vantaggi, di cui i maggiori sono senza dubbio l’assenza
di emissioni inquinanti durante il loro utilizzo e la loro inesauribilità. L’utilizzo di queste fonti non ne pregiudica la disponibilità nel futuro e sono preziosissime risorse per creare energia riducendo al minimo l’impatto ambientale. In questo modo si tutela la natura nel rispetto delle prossime generazioni e, oltretutto, si limitano i costi di produzione e distribuzione di energia (ma in generale solo in una visione di lungo termine). LE ALTERNATIVE POSSIBILI Per quanto riguarda le risorse rinnovabili di tipo energetico, si considerano tali: » L’irraggiamento solare (per produrre energia chimica, energia termica ed energia elettrica). » Il vento (fonte di energia meccanica ed energia elettrica). » Le biomasse (combustione, in appositi impianti per generazione termica e cogenerazione di calore ed elettricità). | speciale biomasse
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» Le maree e le correnti marine in genere. » Le precipitazioni meteoriche, utilizzabili tramite il dislivello di acque (fonte idroelettrica), In senso lato, si possono considerare “fonti” rinnovabili anche i “pozzi” termici utilizzabili per il raffrescamento passivo degli edifici: aria (se a temperatura inferiore a quella dell’ambiente da raffrescare – raffrescamento microclimatico); terreno (raffrescamento geotermico); acqua nebulizzata (raffrescamento evaporativo); cielo notturno (raffrescamento radiativo). Le fonti di energia rinnovabili associate a tali risorse sono quindi l’energia idroelettrica, quella solare, eolica, marina e geotermica, ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro. Al contrario, le energie non rinnovabili, sia per avere lunghi periodi di formazione, di molto superiori a quelli di consumo attuale (in particolare fonti fossili quali petrolio, carbone, gas naturale), sia per essere presenti in riserve esauribili nel giro di poche centinaia di generazioni umane. SEMPRE GRAZIE AL SOLE È utile sottolineare come le forme di energia presenti sul nostro pianeta hanno quasi tutte origine dall’irraggiamento solare. Fanno eccezione l’energia nucleare, l’energia geotermica e quella delle maree. Senza il sole non ci sarebbe infatti il vento, causato dal non uniforme riscaldamento delle masse d’aria, e con esso l’energia eolica. L’energia delle biomasse è energia solare immagazzinata chimicamente, attraverso il processo della fotosintesi clorofilliana. L’energia idroelettrica, che sfrutta le cadute d’acqua, non esisterebbe senza il ciclo dell’acqua dall’evaporazione alla pioggia, innescato dal sole. Anche i combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale) derivano dall’energia del sole immagazzinata nella biomassa milioni di anni fa attraverso il processo della fotosintesi clorofilliana, ma non sono rinnovabili in tempi storici umani.
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LA NOTIZIA
SERVE PROMUOVERE IL CONTO TERMICO Per diffondere l’opportunità di un nuovo modo di produrre energia
D
a parte di alcuni soci di AIEL (Associazione italiana energie agroforestali) giungono segnalazioni circa la posizione dei professionisti che scoraggiano i clienti a beneficiare del sistema di incentivi del conto termico a causa dell’esaurimento dei fondi per questo scopo da parte del GSE. AIEL precisa – e anche questo speciale ne è una conferma – che questa notizia è priva di qualsiasi fondamento. Nell’audizione presso la Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati dello scorso 17 marzo, il GSE ha reso noti i dati a consuntivo del 2013 della spesa complessiva sugli incentivi previsto dal conto termico. In totale il volume di risorse impiegato a sostegno del conto termico nel primo anno della sua applicazione ammonta a 3,89 milioni di euro, dei quali ha beneficiato per il 45% il settore del solare termico. Apparecchi e impianti alimentati a biomasse il valore degli incentivi è stato pari al 28%, mentre per tutti gli altri interventi le percentuali sono rispettivamente: 9,3% isolamento termico superfici opache, 7,2% generatori di calore a condensazione, 4,5% impianti di riscaldamento a pompe di calore a condensazione, 4,5% impianti di riscaldamento a pompe di calore, 3,5% sostituzione di chiusure trasparenti, 1,3% diagnosi e attestati di certificazione della prestazione energetica edifici, 0,7% scaldacqua a pompe di calore, 0,3% schermature esterne. Le risorse potenzialmente disponibili possono arrivare a una soglia annuale di 900 milioni di euro all’anno (700 milioni per gli interventi da parte di soggetti privati, 200 milioni da parte delle pubbliche amministrazioni), quindi nel 2013 sono stati utilizzati appena lo 0,43% delle risorse disponibili. Secondo il GSE la bassa adesione al conto termico è determinata da tre fattori: provvedimento in fase di avvio (attivato nel corso del 2013), la compresenza delle detrazioni fiscali, la bassa partecipazione delle pubbliche amministrazioni. L’opinione di AIEL è che vi siano anche altre ragioni che concorrono alla scarsa adesione al conto termico: in primo luogo il fatto che questo sistema di incentivi è pressoché sconosciuto al grande pubblico. Rispetto agli ecobonus che sono stati oggetto di campagna di informazione su tv, radio, carta stampata da parte dei ministeri competenti, nessuna iniziativa di promozione è stata rivolta al conto termico. In secondo luogo il meccanismo di accesso agli incentivi, il Portaltermico, è strutturato in modo talmente complesso da scoraggiare i beneficiari, soprattutto nelle richieste che riguardano gli apparecchi domestici. Servono maggiori e più semplici iniziative per promuovere il conto termico così da diffonderne l’applicazione.
FOCUS
RISCALDAMENTO DELLE SERRE Soluzioni per il risparmio energetico abbinate alle moderne caldaie a biomasse. Così da ottimizzare i costi di gestione per le colture protette di Valter Francescato | francescato.aiel@cia.it
I
n Italia oltre 30.000 aziende agricole coltivano in ambiente protetto ortaggi e fiori su una superficie che raggiunge circa 35.000 ettari. Si tratta di una realtà vasta e diffusa in tutto il paese, con una produzione lorda vendibile che supera i 3 miliardi di euro. I costi energetici per il riscaldamento, soprattutto per i 6.000 ettari di serre permanenti, possono essere stimati in 350 milioni di euro l’anno che pesano sul bilancio delle imprese agricole chiamate a competere sui mercati nazionali e internazionali. Attualmente gli imprenditori cercano soluzioni che, in un quadro di sostenibilità e di promozione delle risorse rinnovabili, possano dare un’efficace risposta al problema. Questo breve articolo ha l’obiettivo di introdurre alcuni concetti di base per realizzare un progetto di successo sotto il profilo tecnico-economico.
ALCUNI NUMERI • 30.000 aziende agricole coltivano in ambiente protetto ortaggi e fiori. • 35.000 ettari la superficie totale interessata. • 3 miliardi di euro la produzione lorda vendibile. • 350 milioni di eruo l’anno i costi energetici per il riscaldamento. • 5-30% la percentuale di risparmio energico possibile.
PRIMA IL RISPARMIO ENERGETICO L’uso razionale dell’energia è più facile e conveniente di quanto si pensi. Spesso un significativo risparmio energetico è conseguibile con semplici mezzi tecnici e costi relativamente bassi. Nel comparto delle colture protette sono conseguibili risparmi energetici nell’ordine del 5-30% in molti
settori produttivi. Nelle serre più del 90% del fabbisogno energetico complessivo è attribuibile al riscaldamento. Biomasse per riscaldare la serra: quando e quanto conviene? Se nella vostra azienda agricola sono verificate le seguenti condizioni: » Sufficiente disponibilità di biomasse per tutto l’anno o pre| speciale biomasse
7
€/MWh 201
ANDAMENTO DEL COSTO DELL’ENERGIA PRIMARIA (€/MWH) A CONFRONTO NEGLI ULTIMI
GPL 115 Gasolio riscaldamento
88
Gasolio agricolo
62 40
Pellet in autobotte Legna da ardere (M2O)
31
Cippato (M3O)
dic - 13
giu - 13 dic - 12
giu - 12
dic - 11
giu - 11 dic - 10
giu - 10
dic - 09
giu - 09 dic - 08
giu - 08
dic - 07
giu - 07 dic - 06
giu - 06
dic - 05
giu - 05 dic - 04
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dic - 03
giu - 03 dic - 02
giu - 02
dic - 01
giu - 01 dic - 00
derna caldaia a biomasse è sicuramente interessante. COMPETITIVITÀ DELLE BIOMASSE VS GASOLIO Le biomasse legnose, in particolare il cippato, hanno mantenuto negli ultimi tredici anni un andamento dei prezzi molto più stabile rispetto al gasolio agricolo. Attualmente il cippato e il pellet costano rispettivamente il 30% e il 60% in meno rispetto al gasolio per il riscaldamento delle serre.
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senza di produttori di biomasse entro un raggio di circa 100 chilometri in grado di garantire la qualità della biomassa richiesta dall’impianto. Disponibilità di spazio in azienda per la collocazione della centrale termica e del deposito del biocombustibile. Prezzi delle biomasse competitivi rispetto al gasolio e stabili nel medio-lungo periodo. Fabbisogno termico aziendale medio-alto (> 200 MWh ~ 20.000 litri gasolio). Valutazione dell’investimento positiva (tempo ritorno < 5-7 anni, VAN e SRI positivi). Allora l’installazione di una mo| speciale biomasse
Raccomandazioni tecniche Per realizzare un progetto di successo è importante affidarsi a un progettista esperto. La fase del dimensionamento del generatore è particolarmente importante, va evitato assolutamente il sovradimensionamento della potenza termica nominale. Per questo motivo, dove si può, è raccomandabile mantenere in attività una delle caldaie a gasolio presenti con funzione di emergenza e back-up e dimensionare il generatore con una potenza pari a circa il 60-70% della potenza di picco calcolata con la temperatura di progetto. Con questa configurazione si riesce a coprire oltre il 90% del fabbisogno termico stagionale (MWh/anno). In funzione del profilo termico, fatta salva la fattibilità economica, nel caso di
impianti di potenza > 1 MW è raccomandabile considerare il frazionamento della potenza (caldaie in cascata). È sempre raccomandabile l’installazione di un accumulatore, dimensionato correttamente dal progettista. L’accumulatore consente di abbassare la potenza nominale necessaria, allungando i tempi di lavoro a potenza nominale e quindi migliorando le condizioni della combustione. Di conseguenza si ottiene un maggiore rendimento d’impianto, un minore consumo di biocombustibile, l’allungamento della vita utile della caldaia e una riduzione dei fattori di emissione. Indicativamente un accumulatore con funzione di compensatore di carico ha una dimensione di circa 20-30(40) litri per kW di potenza nominale. SCELTA DELLA CALDAIA Il generatore di calore deve essere in possesso di una certificazione emessa da un ente accreditato, fino a 500 kW la norma tecnica di riferimento è la UNI EN 303-5:2012. Gli attuali sistemi incentivanti richie-
FOCUS
dono la conformità del generatore alla classe 5 di questa norma. Per le caldaie di maggiore potenza la certificazione avviene in opera, quindi va richiesto al costruttore garanzia di rispetto dei valori limite di emissione e rendimento della classe 5, in funzione del biocombustibile che si intende impiegare. È raccomandabile, dove si può e per maggiori potenze, prevedere un impianto in grado di funzionare sia a cippato sia a pellet. Il tipo di generatore deve essere individuato sempre in funzione del tipo di biocombustibile che si intende utilizzare e del suo livello di qualità. Per caldaie con potenza termica intorno a 1 MW è raccomandabile l’installazione di un sistema di abbattimento del particolato (elettrostatico o a maniche), per avere piena garanzia del rispetto dei limiti di emissione richiesti dai sistemi incentivanti e dalle leggi regionali in vigore. Nel sito di AIEL (www.aiel.cia.it), gruppo caldaie, trovate i più importanti costruttori di generatori di calore a biomasse già con numerose referenze per il settore delle colture protette.
I TOP 10 DEL RISPARMIO ENERGETICO
N
AZIONE
RISPARMIO ENERGETICO CONSEGUIBILE %
1
SCHERMI ENERGETICI
20-40
2
ISOLAMENTO DELLE COPERTURE E DEI SISTEMI DI AERAZIONE
10-20
3
COIBENTAZIONE E MATERIALI DI COPERTURA
7-10
4
SISTEMI DI DISTRIBUZIONE DEL CALORE
10-18
5
OTTIMIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
10-15
6
REGOLAZIONI CLIMATICHE
10-20
7
SISTEMI DI RILEVAZIONE
5-10
8
OTTIMIZZAZIONE DELLO SFRUTTAMENTO DELLA SUPERFICIE COLTIVABILE
8-10
9
RISPARMIO D’ACQUA E DI ENERGIA PER L’IRRIGAZIONE
5-10
10
LAMPADE A BASSO CONSUMO O DI TIPO LED
50-80 | speciale biomasse
9
SUPPORTI
CHIARIMENTI SULLA SCHEDA
40E
L’incentivazione nel settore della serricoltura è possibile grazie al meccanismo dei TEE. Ecco delle brevi definizioni in materia
P
er poter usufruire dell’incentivazione delle biomasse nel settore della serricoltura tramite il meccanismo dei TEE, i comuni certificati bianchi, è determinante la presentazione della scheda tecnica 40E. Grazie agli appunti di Domenico Rotiroti, tecnico di GSE (Gestore Servizi Energetici) e dell’Unità Certificati Bianchi, vi segnaliamo alcuni punti essenziali riguardanti la scheda tecnica 40E, utili per procedere alla richiesta degli incentivi.
CONDIZIONI DI APPLICABILITÀ La scheda standard 40E si applica alle istallazioni di dispositivi alimentati a biomasse sia in nuove realizzazioni serricole, sia in serre già realizzate, in cui vengono sostituiti generatori di calore esistenti, alimentati da fonte non rinnovabile. Le caldaie incentivabili devono soddisfare i seguenti requisiti: » Efficienza di conversione non inferiore all’85%. » Rispetto delle emissioni come previsto nella classe 5 della UNI EN 303-05. Le tipologie di biomasse ammissibili sono: » Pellet » Bricchette » Ciocchi » Cippato Il caricamento della biomassa può essere sia manuale, sia automatico. TRE DEFINIZIONI DA SAPERE Cosa si intende per Ac?
10
| speciale biomasse
Parametri principali nell’identificazione della scheda tecnica 40E Unità fisica di riferimento – UFR Tipologia di copertura ammissibile Categoria di intervento Vita utile Vita tecnica Coefficiente di durabilità Coefficiente di addizionalità Risparmio netto contestuale Risparmio netto anticipato Risparmio netto integrale Tipologia di TEE riconosciuti
La superficie Ac è la superficie totale che delimita il volume della serra disperdente verso l’esterno, ovvero la somma delle superfici del tetto e delle pareti laterali (di qualunque materiale esse siano) disperdenti verso l’ambiente esterno, comprese le eventuali strutture opache (muretti laterali di contenimento, pareti scure isolanti). Le superfici che non possono essere contabilizzate sono tutte quelle che non dividono la serra dall’ambiente esterno, ad esempio le pareti laterali di divisione della serra da altri ambienti (riscaldati o meno), le superfici del suolo, eccetera. Cosa si intende per As? La superficie As rappresenta la superficie del suolo coltivato, ovvero la superficie derivante della proiezione al suolo della copertura (tetto), riscaldata e costituente l’habitat della coltura di riferimento (compresa la parte di terreno tra filare e filare) ovvero di tutti i suoi
1 m2 di serra (al suolo) » Film plastico » Lastre in policarbonato plastico » Lastre in vetro Settori residenziali, agricolo e terziario: generazione di calore/freddo per climatizzazione e produzione di acqua calda. U = 5 anni T = 15 anni » τ = 2,65 A = 100% RNc = a x RSL x NUFR RNa = (τ - 1) x RNc RNI = RNc + RNa = τ x RNc » Tipo II – per risparmi ottenuti in zone metanizzate. » Tipo III – per risparmi ottenuti in zone non metanizzate.
spazi vitali. Cosa si intende per UFR – 1 m2 di superficie di serra al suolo? Ai fini del calcolo del RNC, il valore di UFR da considerare rappresenta la superficie (m2) di serra al suolo coltivata, riscaldata e asservibile alla potenza termica del generatore di calore a biomassa per il quale si richiede il riconoscimento dei TEE. La superficie di serra al suolo coltivata è rappresentata dalla proiezione al suolo della superficie della copertura, cui devono essere sottratte le superfici di serra non destinate alla coltivazione, quali ad esempio le aree di vendita, di magazzino, di camminamento.
Classi di qualità delle biomasse Tipologia di biomassa
Classe di qualità
Normativa di riferimento
Pellet
A1 - A2
UNI EN 14961-2
Bricchette
A1 - A2 - B
UNI EN 14961-3
Cippato
A1 - A2
UNI EN 14961-4
Ciocchi
A1 - A2 - B
UNI EN 14961-5
LE AZIENDE
DAL RESIDENZIALE ALL’INDUSTRIALE STRUTTURA COMPLETA
“PREPARATI AL MEGLIO” CONSUMI RIDOTTI DEL 40%
DINAMICA E AFFIDABILE CALDAIE CT PRO, POTENZA E RISPARMIO
DETERMINANTE LA FASE PROGETTUALE RISPARMIO CALCOLATO
SINONIMO DI INNOVAZIONE ED ECOLOGIA RIDOTTI INTERVENTI MANUTENTIVI
PIOGGIA DI EURO
TRA EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ GEA CUBE, LA NATURA SCALDA LA NATURA
| speciale biomasse
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L’AZIENDA |
C. DA CERRETO 55 | 66010 MIGLIANICO (CH) TEL. 0871950329
DAL RESIDENZIALE ALL’INDUSTRIALE Una vasta gamma di prodotti per rispondere alle esigenze di privati e aziende
L’
azienda D’Alessandro Termomeccanica produce, dal 1980, generatori di calore a biomassa rivolgendo particolare attenzione alla progettazione e alla ricerca tecnologica di sistemi alternativi di riscaldamento. L’elevato standard qualitativo dei prodotti e dei servizi è certificato secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008 e secondo la norma Europea EN 303-5:2012 (classe 5) e EN 303-5:2004 (classe 3) La D’Alessandro Termomeccanica propone soluzioni per il riscaldamento nel settore residenziale, agricolo e zootecnico, per l’applicazione dei propri generatori in impianti industriali e di teleriscaldamento offrendo un ampio range di potenze: da 20 kW a 4.100 kW. Le caldaie sono costruite per essere alimentate con combustibili solidi, in particolare pellet e biomasse provenienti dalla lavorazione dei residui agricoli e forestali (legna, sansa di olive, gusci e noccioli di frutta triturati, cippato, trucioli, segatura e così via). Tra le fonti energetiche rinnovabili, le biomasse rappresentano una grande risorsa per l’uomo e per la salvaguardia dell’ambiente. Nel 2010 la D’Alessandro Termomeccanica decide di ampliare la propria produzione ed entrare anche nel settore industriale del vapore analizzando così nuove realtà e i molteplici campi di applicazione dei propri generatori. La costante ricerca ha spinto la
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| speciale biomasse
I CAMPI DI INTERESSE • Residenziale • Agricolo • Zootecnico
I PRODOTTI PROPOSTI • Caldaie • Generatori di aria calda • Bruciatori • Termocamini • Caldaie a vapore
D’Alessandro Termomeccanica ad accrescere il proprio know-how tecnico costruttivo al servizio di impianti tecnologici industriali e di cogenerazione, con la produzione di caldaie a vapore, ad acqua surriscaldata (sia a tubi d’acqua, sia a tubi di fumo) e di caldaie ad olio diatermico. La nuova gamma è dedicata principalmente alla realizzazione di impianti ad uso industriale come ad esempio per l’industria agro-alimentare (macellerie, caseifici, ecc.), per il settore agricolo e zootecnico (es. fungaie e coltivazioni simili), per l’industria tessile (lavanderie, asciugatrici, stirerie ecc.), per l’industria della carta, del legno e così via. In generale, le potenze disponibili variano da 100 kW a 7000 kW in base ai modelli, con pressioni da 5 bar a 24 bar.
IL PROGETTO | D’ALESSANDRO www.caldaiedalessandro.it
STRUTTURA COMPLETA Due caldaie a pellet per riscaldare al meglio un’azienda agricola di produzione orticola
L’
impianto realizzato dalla Termomeccanica D’Alessandro è stato commissionato dall’Azienda Agricola Capoto di Lusia (Rovigo) e ha visto l’intermediazione di Tecnova Serre di Mantova. L’intervento è stato possibile grazie all’istallazione di due caldaie, nel dettaglio: una da 2 MW e una da 1 MW in container; una struttura che consente di riscaldare 6 ettari di serre coperte dedicati alla coltivazione di insalata. Le caldaie sono dotate di filtro a maniche per la filtrazione dei fumi e utilizzano come combustibile pellet certificato in base alle normative di legge. DETTAGLI DELLA STRUTTURA La nuova centrale termica è stata posizionata in un apposito locale ricoverato adiacente alla serra. L’impianto prevede l’utilizzo di combustibile solido proveniente da risorse rinnovabili: pellet, gusci di nocciole o mandorle triturate, sansa di olive. La potenza resa è di 2.000 kW (1.720.000 Kcal/h cadauna). Di seguito in dettaglio caratteristiche e dotazioni delle caldaie: » Caldaia per acqua calda. » Corpo caldaia in acciaio con tubi di fumo. » Dotazione completa interna in pietra refrattaria (isolante). » Porta isolata per ispezione e pulizia interna. » Bruciatore a griglia fissa. » Pannello di controllo per partenza automatica e controllo fiamma minima e sonda. » Lambda per controllo combustione. » Serbatoio di avviamento con agitatore meccanico e vite di
estrazione. » Carico combustibile a velocità variabile. » Turbolatori per trattenimento calore fumi. » Sistema di combustione con aria primaria e secondaria. » Valvola sicurezza antiritorno di fiamma. » Valvola idrica di raffreddamento. » Estrazione automatica delle ceneri con timer programmabile e con sistema di estrazione sul lato della caldaia. Le ceneri estratte vanno in un serbatoio spostabile. » Camera di combustione a secco. » Kit pulizia pneumatica tubi di fumo. » Multiciclone per depolverazione fumi e attuazione tiraggio. ANNESSO IL BUFFER Si tratta di un serbatoio in lamiera d’acciaio al carbonio certificato 6 bar con dimensioni da 5.000 litri, compreso di 4 attacchi per circuiti, pozzetti e boccaporto. Nel dettaglio: » Manometri e termometri » Verniciatura esterna con primer antiruggine » Isolamento in pannelli di polistirolo sinterizzato sp. 10 cm protetto da lamierino in alluminio sp. 0,6 mm fissato con rivetti in alluminio. SILOS CARICAMENTO PELLET Per completare la messa in opera della struttura, sono stati posizionati due silos in vetroresina per il caricamento del pellet. Si tratta di due serbatoi verticali da 40 mc che sono stati posti in zona adiacente alla centrale termica su apposita platea. | speciale biomasse
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L’AZIENDA |
VIA RESSEL 2/4 | 39100 BOLZANO TEL. 0471060460
“PREPARATI AL MEGLIO” Queste le parole dell’amministratore delegato di Froling. Per rispondere alle tante esigenze del mercato
Le aule dell’Accademia Froling. Mayr Horst, amministratore di Froling srl. >>
F
roling riveste un ruolo da pioniere nell’ambito dei moderni sistemi di riscaldamento a legna. Che si tratti dell’innovativa e moderna invenzione della caldaia a legna con combustibile ad alta temperatura, della caldaia a cippato con tecnologia Lambda o dello sviluppo di caldaie a pellet premiate a livello internazionale, Froling ha messo a punto una soluzione per ogni alternativa. Di fatto, per poter offrire una risposta di qualità, i prodotti Froling vengono progettati e realizzati direttamente negli stabilimenti in Austria e Germania sulla base del know-how aziendale; così, l’azienda austriaca riesce a proporsi come fornitore completo per locali caldaia e partner di riferimento per le più svariate soluzioni di sistemi di riscaldamento a legna, cippato e pellet, partendo dalle piccole caldaie fino ad arrivare agli impianti industriali.
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| speciale biomasse
Froling in Italia ha sede a Bolzano.
IN BREVE • Stabilimenti: Grieskirchen (AUT), Stritzing (AUT), Marzahna (GER) • Centri di distribuzione/ formazione/ competenza: Grieskirchen (AUT), Monaco (GER), Strasburgo (FRA), Bolzano (ITA) • Dipendenti: 600 • Quota esportazione: 70%
ELEVATI INVESTIMENTI Un’azienda familiare ricca di tradizioni, tanto che i riscaldamenti a legna a marchio Froling vengono utilizzati con successo in molti paesi del mondo. Una quota di esportazione superiore al 70% testimonia l’orientamento internazionale della società. Un risultato che deriva dall’effetto dell’esaurimento dei combustibili fossili e dal fabbisogno energetico in forte crescita in tutto il pianeta, dinamiche che favoriranno molto rapidamente e a livello mondiale la tendenza e lo sviluppo dei sistemi di riscaldamento a biomassa. “E noi siamo preparati al meglio. In questo contesto possiamo fare affidamento su circa 50 anni di esperienza, sugli impianti di produzioni interni all’azienda e su elevati investimenti nella ricerca e nello sviluppo. Un processo che portiamo avanti con passione giorno per giorno. Un impegno
che ci consentirà anche in futuro di adempiere al nostro ruolo di azienda leader che anticipa i tempi e traccia la direzione da seguire per il mercato”, questo il commento del Dr. Ernst Hutterer, titolare del gruppo Froling. IN TUTTA EUROPA Da sottolineare anche l’impegno dell’azienda austriaca per la formazione, tanto che istallatori, progettisti, architetti e utenti finali apprezzano molto la vasta gamma di servizi offerti da Froling: consulenza, progettazione, servizi di montaggio e assistenza tecnica. L’offerta commerciale, poi, è molto ampia e spazia da impianti a uso civile a quelli industriali, da 7 a 1.000 kW. Esperienza, gamma completa e supporto tecnico adeguato hanno permesso all’azienda tedesca di istallare a oggi oltre 150.000 impianti in tutta Europa.
IL PROGETTO | FROLING www.froeling.com
CONSUMI RIDOTTI DEL 40% Grazie a un impianto di tre caldaie con riempimento a pellet sfuso
I
l progetto Froling ha interessato la riqualificazione dell’impianto di riscaldamento dell’azienda agricola Floricoltura Girardi, società specializzata nella produzione di piante da fiore e vendita al dettaglio. L’azienda è posizionata nel comprensorio della provincia di Treviso, a Signoressa, e occupa una superficie coperta e riscaldata di circa 2.000 metri quadrati, oltre all’area vendita e a un piccolo ufficio di 80 metri quadrati. L’azienda, prima dell’intervento di Froling, era riscaldata con un impianto da sette generatori ad aria calda da 350 kW complessivi, tutti alimentati a gasolio. Il consumo si attestava su una cifra approssimativa di 30.000 euro annui, usufruendo delle tariffe agevolate in vigore per le aziende agricole. Il nuovo intervento ha previsto l’istallazione di tre caldaie a pellet modello Froling P4-100 kW con sistema di riempimento pellet sfuso, tramite autobotte a insufflaggio. Nello stesso intervento è stato combinato anche il sistema di riscaldamento ad aria calda a ventilatori. L’investimento sostenuto dai titolari della Floricoltura F.lli Girardi si è attestato su una spesa di 100.000 euro per la trasformazione dell’impianto a gasolio con un sistema a pellet, oltre alla modifica dell’apparato di riscaldamento delle serre da aria calda a ventilconvettori (praticamente l’aria viene riscaldata tramite l’acqua calda prodotta dalle caldaie). Grazie a questa operazione, il costo del combustibile si è ridotto del 40%, passando a una cifra di circa 17.500 euro all’anno. Inoltre, attraverso la redazione dei “certificati bianchi” e la collaborazione di una ESCO è stato possibile recuperare circa 20.000 euro.
Le serre di produzione di circa 2.000 mq e le tre caldaie del nuovo impianto.
DETTAGLI • Azienda: floricoltura con vendita al dettaglio • Impianto: tre caldaie Froling modello P4-100 kW • Investimento: 100.000 Euro • Riduzione costo combustibile: 40% • Tempo di ammortizzamento: 6 anni
<< Il sistema di alimentazione del modello P4100 kW. | speciale biomasse
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VIA ROVEREDO 103 | 33080 PORCIA (PN) TEL. 800 018186
L’AZIENDA |
DINAMICA E AFFIDABILE Palazzetti è sinonimo di Made in Italy ed esprime nei suoi piani industriali la capacità di creare e innovare
È
una storia di un’azienda familiare tipicamente italiana, di quel Made in Italy così prepotentemente affermatosi a partire dagli anni ‘50/’60, quelli del così detto “miracolo economico”. È la storia di un’iniziativa imprenditoriale che ha portato alla nascita, nel 1954, di un’azienda che oggi è di respiro internazionale, leader in Italia e tra le prime in Europa – con un fatturato di 75 milioni di euro e una presenza in 36 paesi del mondo – nel competitivo comparto di caminetti, stufe e caldaie che hanno innovato il mercato: non solo belli e costruiti bene, ma anche, e soprattutto, efficienti, facili da installare e da utilizzare. LEGAME CON IL TERRITORIO Una vasta gamma di prodotti in grado di sposare qualsiasi esigenza architettonica e tecnica, conforme alle più articolate richieste delle sfere dell’élite dell’”house-design”, che ha portato anche a prestigiose collaborazioni creative di grandi designer di fama internazionale. Prodotti innovativi, sviluppati nel tempo in conformità con i più elevati standard tecnologici e nell’assoluto rispetto dell’ambiente, testati e certificati dai più prestigiosi istituti europei e dalle associazioni a tutela del consumatore e dell’ambiente. È anche la storia di un particolare le-
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| speciale biomasse
L’azienda si sviluppa su una superficie di 150.000 mq
IN BREVE • Fondata nel 1954 • Fatturato 2013 di 75 milioni di euro • Presente in 36 paesi nel mondo • Superficie complessiva di 150.000 mq • 300 addetti • 500 persone assorbite dall’indotto
game con un territorio, quello della provincia di Pordenone, che da sempre ha ospitato l’espansione di Palazzetti. Un legame affettivo reciproco, testimoniato dalla presenza di ben tre stabilimenti produttivi, per una superficie complessiva di oltre 150.000 mq, con oltre 300 addetti e un indotto di circa 500 persone. Sono da segnalare iniziative finalizzate al rafforzamento dei rapporti di amicizia e collaborazione, come l’appuntamento annuale del Family Day, i corsi di formazione e di aggiornamento permanente, le campagne di comunicazione e sensibilizzazione per la valorizzazione del lavoro in Italia. Un lungo percorso, estremamente dinamico, che ha visto l’azienda, da tre generazioni guidata dalla famiglia Palazzetti, mettere in campo energia e volontà e quella marcia in più che esprime la capacità di creare, di innovare, di realizzare una visione, traducendola via via in nuovi progetti. MIGLIORAMENTI CONTINUI Ogni periodo di questa lunga storia è stato segnato dalla costante innovazione tecnologica e dall’attenzione all’ambiente nel significato più ampio che spazia dall’ecologia dei prodotti all’ecologia in senso stretto: è del 1993 la tecnologia della doppia combustione che ha contribuito alla riduzione delle emissioni di monossido di carbonio nell’aria e all’aumento della resa termica del camino. Del 1994 la produzione della prima stufa a pellet italiana: l’Ecofire®. Una La famiglia Palazzetti.
vera rivoluzione nell’utilizzo della stufa per il riscaldamento domestico, un prodotto completamente automatico e programmabile con emissioni di monossido di carbonio e polveri più basse di due ordini di grandezze rispetto al passato o alla combustione della legna. Basti dire che oggi le stufe a pellet costituiscono oltre il 60% del mercato italiano. Dieci anni dopo, un’altra rivoluzione: la stufa combinata Multifire, che ha consentito al consumatore di non dover più scegliere fra legna o pellet tra la tradizione del riscaldamento a legna e la praticità del pellet: si può decidere di usare in tutta sicurezza entrambi i combustibili. Questa innovazione è stata premiata da numerosi riconoscimenti internazionali (Grand Prix de l’innovation di Bois Energie in Francia, Vesta Award di Hearth&Home negli USA). Nel 2009 nasce la prima stufa a pellet ermetica. Una tecnologia necessaria per le recenti esigenze delle case passive e/o a basso consumo. Fiore all’occhiello dell’azienda sono i laboratori per la ricerca tecnologica che occupano oggi 23 persone in costante contatto con le analoghe realtà internazionali per lo studio di soluzioni che anticipino i tempi. Palazzetti si conferma un’azienda in prima linea, pronta ad assecondare con dinamismo e affidabilità i mercati del futuro e a operare con successo in una competitiva realtà globale, che continuerà ad apprezzare la sua forte identità italiana.
L’OFFERTA | PALAZZETTI www.palazzetti.it
CALDAIE CT PRO, POTENZA E RISPARMIO
Caldaie CT Pro • Dimensioni: cm 70,2x81,8 x142,3h • Capacità serbatoio: max 120 kg
Una gamma completa per rispondere a diverse esigenze
I
l calore a costi contenuti e in armonia con la natura: con CT Pro della gamma di caldaie professionali Palazzetti, finalmente si può. Sono progettate per cedere tutto il calore all’acqua, limitando al massimo la dispersione. Funzionano come fonte di riscaldamento unico o possono integrare l’impianto di riscaldamento tradizionale esistente. Sono ecologiche e rientrano perfettamente nel ciclo della natura. Inoltre, i bassissimi valori di emissioni e i dati di efficienza fanno sì che rispondano ai requisiti più restrittivi imposti. MASSIMA SICUREZZA Le CT Pro sono caldaie a pellet superprestazionali, certificate secondo la prEN 303-5:2011 e tutte in classe 5. Sono disponibili in tre ver-
sioni: CT Pro 24, CT Pro 28, CT Pro 35, e assicurano rendimenti elevati, ai massimi livelli di efficienza. Inoltre, l’ampio e comodo serbatoio contiene fino a 120 kg di pellet, per una lunga autonomia di funzionamento. Si tratta di caldaie dotate di braciere autopulente e di un gruppo idraulico formato da trasduttore di pressione, vaso di espansione da 10 litri, valvola di sicurezza e circolatore. Inoltre, per avere una garanzia in più, sulla portina del focolare è presente un microinterruttore di sicurezza. Grazie ad una tecnologia avanzatissima, la resa del combustibile è massima e il risparmio sui costi di gestione notevole. CT Pro è uno dei prodotti Palazzetti incentivabili attraverso il Conto Termico.
LA NOVITÀ La nuova caldaia a pellet Termoeasy perfetta per integrare sistemi di riscaldamento esistenti o di ultima generazione con il calore naturale del pellet e con un ingombro minimo. La caldaia è disponibile in quattro differenti versioni ed è uno dei prodotti Palazzetti incentivabili attraverso il Conto Termico.
COS’È IL CONTO TERMICO Il Conto Termico, in vigore dal 03.01.2013, incentiva e finanzia la sostituzione di generatori di calore per la climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomassa (Art. 4 comma 2, lettera b). Il principio fondamentale su cui si basa questo incentivo, è che un buon prodotto, ben installato che consumi un combustibile di qualità e sia sottoposto alla giusta manutenzione, consente di mantenere le prestazioni nel tempo e quindi garantire il risparmio promesso nel rispetto dell’ambiente. Gli utenti con vecchi impianti hanno quindi la possibilità di installare un nuovo prodotto che, grazie agli incentivi e alla maggiore efficienza, non costerà quasi nulla e consentirà loro di risparmiare nel tempo. Dei 900 mln di euro stanziati dal Governo, 700 mln sono riservati al finanziamento degli interventi realizzati da parte dei soggetti privati, siano esse persone fisiche, condomini o soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario. Sono incentivabili, con tempi di liquidazione pari a 2 anni, tutti gli interventi che prevedano la sostituzione, con generatori di calore alimentati da biomassa, di: » Generatori di calore a biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio per la climatizzazione invernale. » Generatori di calore a biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio per il riscaldamento delle serre esistenti. » Generatori di calore a biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio per il riscaldamento dei fabbricati rurali esistenti.
CT Pro 24 • Potenza termica al focolare max 18.230 kcal/h 21,2 kW • Potenza termica al focolare min 5.850 kcal/h - 6,8 kW • Potenza termica utile max 17.200 kcal/h - 20kW • Potenza termica utile min 5.600 kcal/h - 6,5 kW • Rendimento al massimo ~ 94,6% • Rendimento al minimo ~ 94,9% • Autonomia di funzionamento max (h) 78 • Capacità serbatoio di alimentazione kg 120 • Consumo orario pellet 1,4 ÷ 4,3 • Raccordo fumi posteriore ø cm 10
CT Pro 28 • Potenza termica al focolare max 22.960 kcal/h - 26,7 kW • Potenza termica al focolare min 5.850 kcal/h - 6,8 kW • Potenza termica utile max 21.500 kcal/h - 25 kW • Potenza termica utile min 5.600 kcal/h - 6,5 kW • Rendimento al massimo ~ 94 % • Rendimento al minimo ~ 94,9 % • Autonomia di funzionamento max (h) 78 • Capacità serbatoio di alimentazione kg 120 • Consumo orario pellet 1,4 ÷ 5,4 • Raccordo fumi posteriore ø cm 10
CT Pro 35 • Potenza termica al focolare max 29.600 kcal/h - 34,4 kW • Potenza termica al focolare min 8.250 kcal/h - 9,5 kW • Potenza termica utile max 27.500 kcal/h - 32 kW • Potenza termica utile min 7. 570 kcal/h 8,8 kW • Rendimento al massimo ~ 93,1 % • Rendimento al minimo ~ 93 % • Autonomia di funzionamento max (h) 58 • Capacità serbatoio di alimentazione kg 120 • Consumo orario pellet 1,9 ÷ 7 • Raccordo fumi posteriore ø cm 10
| speciale biomasse
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L’AZIENDA |
C.SO REPUBBLICA 5 | 10090 S. GIORGIO CANAVESE TEL. 012432167
DETERMINANTE LA FASE PROGETTUALE Lo studio preliminare e l’analisi della fattibilità dell’impianto aspetti da non sottovalutare
Matteo Pippa, responsabile progetti Italia nord-est.
su ogni componente dell’impianto. Inoltre, un’altra caratteristica che ci contraddistingue è la piena responsabilità dei processi e dei materiali, producendo internamente, installando le macchine direttamente e curando l’assistenza tecnica post impianto.
Sede principale di Schmid Energy Solutions (Svizzera, cantone Turgovia)
S
chmid Energy Solutions è il più grande produttore svizzero di impianti di combustione che da 75 anni e per tre generazioni ha riscaldato il freddo cuore svizzero. Da cinque anni ha aperto i propri uffici anche in Italia, a Torino e a Verona. Preparando lo Speciale Biomasse abbiamo incontrato l’ingegnere Matteo Pippa, responsabile progetti Italia nord est. D. Ingegner Pippa qual è l’approccio di Schmid Energy Solutions quando incontrate un cliente? R. Il nostro è un approccio partecipato, cioè intendiamo stabilire un rapporto con il cliente nella consapevolezza che per i 25 anni di vita dell’impianto resteremo in contatto. Le fasi iniziali sono molto importanti, per questo all’interno di Schmid i tecnici sono
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| speciale biomasse
IN BREVE • Schmid AG è un’azienda svizzera a conduzione familiare che da 75 anni si occupa dell’energia del legno e conta 280 collaboratori. La sede centrale si trova a Eschlikon, è presente con diverse filiali in Svizzera ed è rappresentata anche in Germania, Francia, Austria, Polonia e Italia con punti vendita e assistenza.
i primi e unici venditori. Il nostro è quindi un approccio consulenziale, cioè cerchiamo come prima cosa di far immaginare al cliente come cambierà la sua vita in azienda con l’impianto a biomassa. Schmid investe affinché il cliente non abbia rimpianti; ciò significa migliorare il lavoro del cliente in termini di tempo e di energie da dedicare all’impianto. D. Quali le prerogative sotto il profilo tecnico? R. Cerchiamo di progettare i nostri impianti con un approccio tecnologico mirato, partendo dalle esigenze del cliente anche economiche, ma non mettendo il prezzo come principale criterio. Ci sono sempre più opzioni, si tratta di scegliere la soluzione migliore anche sotto il profilo economico. Le nostre macchine sono prodotte su misura e internamente, possiamo quindi agire
D. Qual è il criterio da usare per la scelta del giusto impianto? R. L’impianto si disegna intorno alle caratteristiche del combustibile. Quando incontriamo i clienti chiediamo sempre cosa bruceranno, dove andranno a prendere il cippato e le caratteristiche. È importante conoscere la quantità di corteccia, perché conoscendo questo fattore si determina quanta cenere si produce. Il secondo fattore da tenere in considerazione è la percentuale di umidità del combustibile: più un biocombustibile è umido, più pesa e necessita di impianti diversi. Molti costruttori sono legati alla regola del “poco umido griglia fissa, tanto umido griglia mobile”. L’approccio Schmid non è quello classico, ma si basa sempre sul doppio valore “umidità assoluta e quantità di corteccia presente”. Il terzo criterio fondamentale quando si sceglie un impianto a biomassa è la logistica dell’impianto che è strettamente legata allo spazio disponibile in azienda. Vuol dire, per esempio, rispondere ad alcune domande semplici: Come carico l’impianto? Chi si occupa dello scarico delle ceneri? Quante volte deve venire il camion con il biocombustibile? Domande
IL PROGETTO | SCHMID www.schmid-energy.it
semplici che possono far capire al floricoltore interessato alle biomasse che è importante pianificare bene tutte le operazioni. D. Una volta deciso di passare alle biomasse, quali sono le fasi di pianificazione di un impianto? Due sono i criteri da prendere in considerazione quando si decide di convertire il proprio impianto a combustibile fossile (gasolio, BTZ, GPL, metano) in un impian-
COSTI ANTE IMPIANTO • Consumo gasolio (l/ anno) 200.000 • Costo gasolio (Euro/anno) 200.000
to a combustibile solido come il cippato. Nell’ordine: 1. Analisi energetica: diagnosi energetica, cioè il fabbisogno di calore. Con un’attenta conoscenza delle esigenze aziendali, coltura per coltura, posso capire quanto devo bruciare per raggiungere il mio fabbisogno. In questa fase si vagliano e si studiano tutti i fattori e si cercano le prime ipotesi risolutive. È in questa fase che ci si la-
2.
scia coinvolgere di più nel progetto ed è in questa fase che è importante l’approccio partecipato. Un’attenta analisi logistica del sito permetterà di risolvere problemi futuri che potrebbero compromettere la buona riuscita dell’impianto, soprattutto in merito alla fonte e ai sistemi di approvvigionamento. Determinante per la tenuta e l’efficienza dell’impianto.
RISPARMIO CALCOLATO Grazie all’istallazione di una caldaia a cippato e a un nuovo impianto di distribuzione
L’
Azienda Agricola Bertolotto Enrico, situata a Valeggia-Quiliano (SV), produce circa 200.000 piante orticole ogni anno: pomodori, zucchine, zucche, insalate e basilico. Tutte le coltivazioni avvengono a terra e solamente il basilico è coltivato su banco (500 metri quadrati) per facilitare le operazioni di raccolta. L’azienda ha una superficie protetta di 22.000 metri quadrati, così articolata: 6.000 metri quadrati di serre in vetro multi-falda e 16.000 metri quadrati di tunnel in triplo strato di film plastico. L’azienda ha istallato recentemente una caldaia a cippato che riscalda le serre in vetro e parte dei tunnel per un totale di 7.500 metri quadrati. Contestualmente all’istallazione della caldaia è stato completamente rifatto e ampliato anche l’impianto di distribuzione del calore, eliminando i vecchi termoconvettori alimentati da un circuito ad acqua ad alta temperatura. Il sistema di irrigazione, poi, è completamente automatizzato e avviene con distribuzione a pioggia e a goccia.
LA STRUTTURA TERMICA • Tipo di produLa caldaia a zione: orticola cippato ha una • Potenza istalpotenza di 900 lata: 900 kW kW, è del tipo a • Superficie griglia mobile riscaldata: piana con puli7.500 mq zia automatica (120 W/mq) degli scambia• Energia pritori. La caldaia maria: 2.000 è abbinata a MWk (267 un puffer da kWh/mq) 17.000 litri ed • Consumo cipè in funzione da pato: 600 t fine settembre • Gasolio sostialla fine di aprituito: 200.000 le. Il deposito litri del cippato è fuori terra, in cemento con tetto a doppia falda, ha una capienza di 180 metri cubi ed è posizionata L’AZIENDA
La caldaia con una potenza da 900 kW.
a fianco della centrale termica, anch’essa di recente costruzione ex-novo. Il sistema di estrazione è del tipo a rastrelli.
L’impianto di carico e di stoccaggio del cippato.
COSTI POST IMPIANTO
Investimento iniziale • Corpo caldaia + istallazione completa + supporti (Euro) 500.000 (senza contributi) • Contributo PSR 50% • Totale al netto dei contributi (Euro) 250.000 • Costi di gestione • Consumo di cippato – M30; 3,4 kWh/kg (t) 600 • Costo cippato (Euro/t) 93 • Costo cippato (Euro/anno) 55.800 • Costo manutenzione e gestione (Euro/anno) 2.000 • Totale costi annui (Euro/ anno) 57.800 • Mancati costi annui gasolio (Euro/anno) 142.200 | speciale biomasse
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L’AZIENDA |
VIA BRENNERO 56 | 37026 BALCONI - PESCANTINA (VR) TEL. 0456768999
SINONIMO DI INNOVAZIONE ED ECOLOGIA Forte l’impegno di Viessmann per la sostenibilità sociale e la riduzione dei combustibili fossili L’azienda è stata fondata nel 1917 nel land tedesco dell’Assia.
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l Gruppo Viessmann è leader a livello internazionale nella produzione di sistemi per il riscaldamento. Fondata nel 1917 ad Allendorf/Eer, nel land tedesco dell’Assia, oggi Viessmann è guidata dal Prof. Dott. Martin Viessmann. Il gruppo occupa 11.400 dipendenti nel mondo, 27 siti produttivi in 11 Paesi, organizzazioni di vendita in 74 Paesi e 120 punti vendita in tutto il mondo, numeri che esprimono il suo forte orientamento all’internazionalità, confermato anche dalla quota di fatturato realizzato all’estero, pari al 55% del totale. In Italia Viessmann ha sede a Balconi di Pescantina (VR) e nel 2013 ha realizzato un fatturato superiore ai 110 milioni di euro e conta circa 240 dipendenti. Sul territorio Viessmann è presente con una rete di funzionari commerciali diretti, in grado di garantire un ottimo servizio al cliente. PUNTI DI FORZA Da sempre il marchio Viessmann è sinonimo di qualità, competenza e innovazione, che dal 1966 costituiscono i principi aziendali e ancora oggi sono punti di riferimento dell’agire in azienda: » Innovazione: da sempre Viessmann è leader dal punto di vista tecnologico e il suo contributo è
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IN BREVE • Fondata nel 1917. • 11.400 dipendenti in tutto il mondo. • Fatturato 2013 di 2,1 miliardi di euro. • In tutto 27 siti produttivi • 110 milioni di euro di fatturato. • 240 circa i dipendenti in Italia.
I PLUS • Riduzione del 40% del consumo di energia fossile. • Ricco programma di seminari tecnici. • Rete capillare di imprese istallatrici.
decisivo per tutto il settore. » Eccellenza nella qualità: l’azienda offre prodotti di qualità eccellente. » Gamma completa: soluzioni complete per il riscaldamento adeguate a ogni esigenza. » Efficienza: applica i principi di efficienza sia ai prodotti che produce, sia alle proprie strutture e processi per garantire il massimo rispetto per l’ambiente. » Sostenibilità: Viessmann è attenta all’impatto ambientale di tutti i suoi processi e promuove l’impiego di sistemi a energie rinnovabili. » Affidabilità: leader sul mercato internazionale con prodotti che si distinguono per prestazioni e durata. RIDOTTA L’ENERGIA FOSSILE La competenza acquisita in quasi cento anni di esperienza nel settore e l’applicazione dei principi aziendali si traduce in un’offerta di prodotti e soluzioni ideali per la climatizzazione invernale ed estiva, per tutte le fonti di energia e tutte le applicazioni: residenziali, commerciali, industriali, fino alle reti di teleriscaldamento. Viessmann vanta, infatti, un’ampia offerta di prodotti disponibili da 1,5 a 120.000 kW, che include caldaie a condensazione a gasolio e a gas, pannelli solari, moduli fotovoltaici, caldaie a biomassa e cogeneratori. Completano l’offerta un’ampia serie di accessori d’impianto e numerosi servizi a supporto dell’attività quotidiana dei propri partner commerciali. I prodotti Viessmann sono sinonimo di tecnologia di altissimo livello e innovazione, che garantiscono prestazioni elevate, massima affidabilità e lunga durata, ponendosi come punto di riferimento dell’intero settore per lo sviluppo di sistemi ad alta efficienza energeti-
ca, da sempre al centro della ricerca del marchio tedesco. Efficienza e sostenibilità sono, inoltre, garantite dal progetto Effizienz Plus, concepito e messo in pratica dalla sede centrale ad Allendorf, con un risultato che ha già portato a una riduzione del 40% del consumo di energia fossile e di circa un terzo delle emissioni di CO2. Il programma si applica in tutte le sedi e filiali nel mondo, presso le quali viene promosso l’impiego delle fonti rinnovabili per l’approvvigionamento delle stesse strutture aziendali, a dimostrazione dell’attenzione per il territorio in cui operano. PROGRAMMA FORMATIVO Consapevole della necessità di un aggiornamento continuo dei propri partner commerciali, Viessmann propone un ricco programma di seminari tecnici attraverso l’Accademia Viessmann, che si rivolge in primo luogo alle imprese installatrici, ai progettisti, agli architetti, ai verificatori e ai costruttori edili. I seminari vengono organizzati presso i centri informativi di Verona, Milano, Torino, Bolzano, Firenze e Roma e sono tenuti da un team di relatori esperti. A Bressanone si trova il centro di competenza per le caldaie a biomasa Viessmann, così come Köb e Mawera, marchi acquisiti dal gruppo. Il focus dell’offerta formativa è concentrato sui prodotti a energie rinnovabili, ai quali sono dedicati numerosi seminari di carattere teorico e pratico, affiancati dai seminari che illustrano gli ultimi sviluppi normativi. Tutto questo a dimostrazione che Viessmann è leader del settore, grazie all’ampia gamma di prodotti offerti, sinonimo di qualità, innovazione e sostenibilità e ai servizi che offre a supporto dell’attività quotidiana dei suoi partner.
IL PROGETTO | VIESSMANN www.viessmann.it
RIDOTTI INTERVENTI MANUTENTIVI Nuovo impianto con biomassa a cippato di legna per una serra floricola da circa 23mila metri quadrati
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a serra agricola esistente della società F.lli Cattaneo, situata a Felizzano (AL), ha accolto una nuova caldaia a biomassa che, in abbinamento a un sistema radiante, garantisce una continuità produttiva di estrema efficienza oltre a significativi risparmi energetici. LA STRUTTURA ESISTENTE Il complesso delle serre era dotato, già prima dell’intervento di rinnovamento della centrale termica, di moderni sistemi di captazione e schermatura solare. Le porzioni trasparenti sono state realizzate in policarbonato alveolare. L’involucro e le preesistenti dotazioni impiantistiche hanno determinato un fabbisogno energetico per il riscaldamento di circa 3.000 MWh/anno. L’INTERVENTO DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Il progetto ha comportato la ristrutturazione dell’esistente impianto termico per il riscaldamento del complesso di serre. L’obiettivo era quello di utilizzare la biomassa legnosa quale principale combustibile e lasciare le caldaie esistenti a gas metano quale back up di emergenza. È stata scelta una caldaia a biomassa Pyroflex FSB1700 da 1.700 kW di Mawera/Viessmann Group, caldaia a griglia mobile piana ad azionamento idraulico dotata di ampia modulazione di potenza e di un elevato rendimento di combustione. La nuova caldaia si abbina al sistema già esistente di trasmissione del calore radiante a media temperatura e all’accumulo inerziale da 400.000 litri;
DATI STRUTTURA • Localizzazione: Felizzano (AL) • Anno di realizzazione: 2013 • Destinazione d’uso: agricolo • Committente: Azienda agricola di floricoltura F.lli Cattaneo • Tipologia di progetto: riqualificazione • Progettista: Studio Tecnico Associato Bianco, Burrata - Gasca (TO)
questo mix di impianti assicura un corretto e costante flusso termico necessario a evitare che le coltivazioni subiscano danneggiamenti. La nuova centrale termica, moderna ed efficiente, ha una bassa richiesta di interventi manutentivi e possiede una grande capacità di accumulo inerziale che consente il massimo del rendimento del generatore in grado di assecondare le richieste di calore dell’intero complesso agricolo. La ristrutturazione dell’impianto consente inoltre di ottenere anche importanti risparmi in termini di energia primaria, nonché la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. Il tempo di rientro dell’investimento (break even point) è previsto in sei anni. Altro aspetto interessante è la possibilità di gestione remota di tutti i parametri di funzionamento, un aspetto spesso trascurato che obbliga gli imprenditori agricoli a eseguire delle attività sull’impianto.
Mawera Pyroflex FSB 1700 è la caldaia utilizzata per il progetto della serra di Felizzano.
La coltivazione di Stelle di Natale nelle strutture dell’azienda F.lli Cattaneo. | speciale biomasse
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L’AZIENDA |
VIA BOSCALTO 10 | 31023 RESANA (TV) TEL. 0423716734
TRA EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ Competenze progettuali, verifica della fattibilità e analisi delle soluzioni tecniche. Tutto “chiavi in mano” pianti, buona parte dei quali realizzata direttamente “chiavi in mano” seguendo i propri clienti in tutte le fasi della costruzione dell’impianto, a partire dal progetto preliminare fino all’ottenimento degli incentivi. All’attività di progettazione e di installazione si è affiancata una costante attività di organizzazione di corsi di formazione/ aggiornamento tecnico per i clienti e partner. Nel 2011 l’azienda ha ottenuto le certificazioni aziendali ISO 9001:2008 e OHSAS 18001:2007, naturale conseguenza della filosofia adottata di miglioramento continuo e di orientamento alla soddisfazione del cliente.
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rion Power è stata fondata nel 2008 con l’obiettivo di fornire ai propri clienti soluzioni personalizzate per il risparmio energetico e nasce dalla fusione delle competenze specifiche dei soci fondatori, imprenditori con lunga esperienza nei settori delle costruzioni ad alta efficienza energetica e tecnici specializzati nella qualificazione e certificazione di prodotto. PIÙ DI 1.200 PROGETTI È un’azienda che può vantare un’esperienza pluriennale nell’ambito delle energie rinnovabili e che lavora quotidianamente nella consapevolezza che, per costruire un mondo in cui etica e sviluppo possano coesistere, bisogna progettare e investire oggi. Per questo motivo Orion Power progetta e realizza sistemi tecnologici integrati per il risparmio energetico, il benessere e la migliore gestione delle risorse, al fine di ottenere il massimo dalle tecnologie disponibili. Dal 2008 al 2013 Orion Power ha portato a compimento con successo più di 1.200 progetti di im-
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NUOVE TECNOLOGIE Dal 2011, all’attività rivolta in prevalenza al settore foto-
I SERVIZI ORION • Studi di fattibilità • Progettazione e sviluppo delle autorizzazioni • Gestione degli incentivi • Servizio ESCo • Fornitura e messa in opera impianti
voltaico è stato affiancato lo sviluppo di altre tecnologie legate all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, quali il biogas e la valorizzazione della biomassa, inserite in sistemi di generazione di energia elettrica e sistemi di generazione di calore. Dal 2013 sono state implementate e realizzate le prime centrali termiche a biomassa containerizzate, anche in ESCo. In qualità di energy service company Orion Power è in grado di proporre una soluzione per l’efficienza energetica che coniuga benefici economici e sostenibilità finanziaria. L’esperienza nella gestione degli impianti e degli incentivi fa sì che l’ESCo condivida con il cliente una parte dei rischi organizzativi e di investimento.
IL PROGETTO | www.orionpower.it
GEA CUBE, LA NATURA SCALDA LA NATURA Una serra a impatto zero grazie all’istallazione di un impianto abbinato
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EA CUBE, la centrale termica containerizzata, rappresenta il fiore all’occhiello dell’ingegneria Orion Power a servizio del mondo del florovivaismo e della coltivazione in serra. Grazie a questo prodotto i floricoltori troveranno, nell’utilizzo della biomassa, il naturale perfezionamento della loro attività di produzione puntando a un miglioramento significativo dei costi energetici, investendo nella competitività dell’azienda e nella salvaguardia dell’ambiente: GEA CUBE “La natura scalda la natura”. In una situazione di mercato dove l’attenzione al risparmio energetico assume un peso rilevante in termini di gestione aziendale, l’investimento nell’utilizzo delle biomasse legnose risulta vincente per diversi motivi. GEA CUBE consente, infatti, di svincolarsi dall’uso dei combustibili fossili per l’approvvigionamento energetico, introducendo nell’attività produttiva un notevole fattore di risparmio. Interamente realizzata con processo industriale, GEA CUBE arriva al sito di installazione già pronta per essere rapidamente collegata all’impianto esistente, minimizzando il disagio all’attività produttiva della serra e senza occupare spazio ad essa dedicato. IL CASO: L’ORTO DI NONNO GIORGIO Nella serra di Vedelago Orion Power ha installato la centrale GEA CUBE nella sua configurazione contenente due caldaie a biomassa utilizzanti come combustibile il pellet, per una potenza complessiva di 600 kW. Il sistema di generazione di calore è stato inserito all’interno di un container standard da 12 metri completato da un elegante rivestimento composto da tavole in legno nella parte centrale del container avente fun-
GEA CUBE con vista sulla caldaia interna.
I titolari dell’azienda L’Orto di nonno Giorgio.
L’EFFICIENZA IN NUMERI (dati annui) • 54 le tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera • 2710 gli alberi che servirebbero per assorbire la stessa quantità di CO2 qualora venisse immessa in atmosfera • 100% il fabbisogno energetico termico soddisfatto da energia rinnovabile grazie al pellet • 93% il rendimento delle caldaie • 238.500 i kWh erogati • 18.336,00 i metri cubi di volume riscaldato
zione di magazzino. Ogni caldaia ha una potenza nominale di 299 kW, modulante fino a un minimo di 76,8 kW, i due generatori sono collegati in cascata e dotati di camere di combustione in SiC, calcestruzzo resistente al fuoco fino a 1550° C, questo materiale permette di portare in temperatura le macchine in brevissimo tempo perché, contrariamente a quanto avviene per i normali materiali refrattari, non necessità di un riscaldamento controllato al fine di non danneggiarlo. Il sistema di caricamento, costituito da coclee che prelevano automaticamente il combustibile contenuto all’interno del deposito pellet (di circa 20 mc), è dimensionato in modo da contenerne la quantità trasportabile in un carico standard in autobotte, ottimizzando così anche i costi di trasporto. Sono possibili entrambe le tipologie di carico del pellet: in pressione con consegna tramite autobotte e un sistema di carico per i big-bag. Per il corretto funzionamento del
generatore di calore a biomassa, sono stati installati dei serbatoi inerziali di accumulo per un totale di 15.000 litri di volano termico e i relativi vasi di espansione, posizionati all’interno della serra e collegato il tutto all’impianto di distribuzione esistente. ABBINATA AL FOTOVOLTAICO Grazie alla scelta di installare GEA CUBE, abbinata a un impianto fotovoltaico della potenza di 20 kWp per la produzione di energia elettrica, l’Orto di Nonno Giorgio può considerarsi una serra a impatto zero. Un cartello illustrativo, posto nella parte esterna della centrale, è stato realizzato al fine di descrivere il progetto e diffondere, anche tra i non addetti ai lavori, la cultura dell’efficienza energetica. Grazie alla scelta di investire in efficienza energetica, Orto di Nonno Giorgio riceverà, inoltre, i contributi previsti dal meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica. | speciale biomasse
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BIBLIOGRAFIA
FOCUS
Risparmio energetico e biomasse agroforestali per il riscaldamento delle serre. Di Enama, in collaborazione con Aiel
PELLET , BRIQU ETTES E CIALDE Sono dis ponibil legnose i anch cialde. in forma di pe e potature Q llet, briq uettes e di orig uesti biocomb potatur ine agricola, r ustibili densifi cati ispett e, so standar no caratterizz o al cippato d ati da a dizzaz omogen ea, con ione qualitati una maggiore te v a n (pezzatu uto idric densità o ra e offrono nergetica. Qu <10-14%) ed e este car levata vantagg atteristi i sia in (fattori che fase d di e (traspo missione), sia i combustione rtabil in fa Tuttavia ità, spazi di sto se logistica , sono c ccaggio ara ). maggio re costo tterizzate da dell’ene rgia primar ia.
LE BIOMASSE AGROFORESTALI
Le possibilità presenti sul mercato e le caratteristiche delle varie tipologie
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e biomasse combustibili sono definite dal Dlgs 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale” (allegati alla parte quinta, Allegato X – sezione 4). Tra queste rientrano tutte le biomasse di origine agricola, forestale e industriale che abbiano subito nel corso del processo produttivo solo lavorazioni di tipo meccanico, per questo anche definite “biomasse vergini”. Tra le biomasse combustibili rientrano anche i “materiali vegetali prodotti da interventi di potatura” ovvere le potature delle coltivazioni legnose agricole (vigneti, frutteti, oliveti, noccioleti, eccetera) oltre a sottoprodotti dell’attività agricola quali sansa e nocciolino. CIPPATO DA LEGNO L’Italia ha raddoppiato la sua superficie forestale negli ultimi cinquant’anni, oggi supera i dieci milioni di ettari, con 2-3 milioni di ettari in fase di conversione verso il bosco. La causa è la cessazione delle attività primarie e quindi l’abbandono di ampie porzioni di territorio montano e collineare, che sono state colonizzate dal bosco. Attualmente preleviamo in media solo il 20% dell’incremento legnoso annuo (36 Mm3), pertanto nella maggior parte delle regioni alpine e appenniniche le biomasse legnose risultano molto abbondanti e sotto utilizzate. Il cippato di legno è ottenuto dalla cippatura dei residui delle utilizza-
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zione boschive. La qualità del cippato e il suo costo di produzione sono influenzati dal tipo di materiale di partenza e dall’articolazione del processo produttivo. Le caratteristiche qualitative del cippato sono importanti sia per la scelta della tecnologia di combustione sia per la definizione del prezzo d’acquisto. CIPPATO DA POTATURE AGRICOLE In Italia ci sono circa 2 milioni di ettari di oliveti e vigneti che producono ogni anno oltre 2 milioni di tonnellate di potature (circa 10 milioni di MWh primari) quasi sempre inutilizzate o bruciate a cielo aperto, con pesanti ripercussioni sulla qualità dell’aria. Un’interessante coltura legnosa per l’impiego energetico è rappresentato anche da noccioleti che coprono in Italia quasi 70mila ettari, principalmente in Lazio, Campania e Piemonte. Tali potature, previa raccolta, stagionatura e trinciatura, possono esprimere un grosso potenziale energetico, basti pensare che la produttività annuale per ettaro varia mediamente da 1,5 a 4,5 tonnellate. La qualità del cippato è influenzata principalmente dalla macchina impiegata per la raccolta e dal tipo di specie legnosa. Da questo punto di vista la vite rappresenta il materiale più problematico. Nel caso dell’olivo e del nocciolo si ottengono invece i migliori risultati in termini di pezzatura del cippato. I costi di produzione di cippato da potature variano
ampiamente in funzione del tipo di cantiere, di raccolta e dalle macchine impiegate. SANSA E NOCCIOLINO Nei frantoi tradizionali la sansa prodotta, almeno in parte, è spesso impiegata a fini energetici principalmente per l’auto-consumo. Mentre per i frantoi con lavorazione continua è conferita ai sansifici che previa disoleatura la re-immettono sul mercato come biocombustibile sfuso o confezionato. Tra i possibili utilizzi del sottoprodotto sansa vi è appunto quello energetico, praticato più o meno diffusamente nel centro e sud Italia. Da un punto di vista normativo la sansa è contemplata nel Testo Unico Ambientale (Dlgs. 152/2006) sia come “materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di prodotti agricoli” sia come “sansa di oliva disoleata”. Un’ulteriore filiera commerciale molto consolidata nel centro-sud riguarda l’uso energetico del nocciolino di sansa, specie alla luce delle innovazioni tecnologiche recentemente introdotte sul mercato che consentono la denocciolatura in pre-spremitura. Rispetto alla sansa, il nocciolino è un biocombustibile ancor meno problematico e diffusamente impiegato nell’alimentazione di caldaie automatiche. Il prezzo di mercato della sansa esausta può variare da 120 a 140 euro/tonnellata, mentre il nocciolino ha un prezzo un po’ più elevato, 150-160 euro/tonnellata (trasporto compreso).
LA MANIFESTAZIONE
PUNTO DI
RIFERIMENTO È Progetto Fuoco, fiera internazionale biennale organizzata da Piemmeti in collaborazione con Veronafiere. Evento leader per le tecnologie che sviluppano l’utilizzo delle biomasse
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Ritornerà a Verona dal 24 al 28 febbraio 2016 Progetto Fuoco, fiera leader mondiale del settore e prima vetrina della capacità di innovazione delle aziende che hanno saputo integrare lo sviluppo tecnologico di stufe e camini con il design, proponendo macchine in grado di inserirsi perfettamente in qualsiasi contesto architettonico, facili da installare e
da usare, ecologiche e ad altissima resa, il cui impiego è reso vantaggioso anche dal sistema di incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per gli interventi nel campo dell’efficienza energetica in cui rientra il settore delle biomasse. La fiera veronese metterà in mostra – come negli anni passati – le ultime proposte nell’ambito del riscaldamento a biomassa, stufe e camini a legna, a pellet o altro tipo di combustibile di derivazione naturale. La proposta è tanto ampia e diversificata da offrire sempre e comunque la soluzione più adatta per ciascuno grazie a soluzioni compatte, dal design attuale, dall’impronta grintosa, tutte dotate di tecnologie che permettono una gestione personalizzabile secondo necessi-
IN DETTAGLIO • Nome manifestazione: PROGETTO FUOCO • Cadenza: BIENNALE • Date: 24 - 28 febbraio 2016 • Luogo: Veronafiere • Organizzazione: Piemmeti Spa • progettofuoco.com
tà. Infatti, oggi il mercato propone anche stufe di dimensioni ridotte, che ben si adattano alla taglia media delle abitazioni, che consentono di limitare le opere murarie alla sola uscita della canna fumaria e della presa d’aria, magari nella versione a pellet, combustibile più facilmente stoccabile che permette di ridurre l’impatto ambientale aumentando l’efficienza degli apparecchi. Ampio spazio sarà dedicato anche alla filiera legno-energia, argomento di più attuale interesse per le aziende serricole e i centri di giardinaggio, al fine di ottimizzare le risorse energetiche interne e produttive. Nella passata edizione è stata organizzata proprio un’area dedicata, PF TECHNOLOGIE, in collaborazione con AIEL, che ha visto una forte partecipazione. | speciale biomasse
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CREATIVITÀ ABILITÀ TALENTO INNOVAZIONE
SPECIALIZZAZIONE
2014 Osservatorio LIBERTÀ
CONOSCENZA
APPRENDIMENTO
CREAZIONE VISIONE A LUNGO TERMINE PROFESSIONALITÀ
Il progetto Edizioni LABORATORIO VERDE, nasce per creare un punto di riferimento specializzato nell’informazione lungo la filiera del VERDE; una “BOTTEGA EDITORIALE” in grado di farsi interprete e di realizzare prodotti B2B e B2C, capaci di intercettare i bisogni/necessità del cliente/
committente e di tradurli in strumenti editoriali innovativi. Le tre testate cartacee specializzate, il portale online, gli strumenti di social web e i tre annuali/planner definiscono stile e metodo di fare business, connettendo e coinvolgendo consumatori, distributori e produttori in tutta Italia.
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