Gareth Moore
TUTANKHAMON e gli
ENIGMI DELL’ANTICO EGITTO Un’elettrizzante sfida all’acume dei lettori ispirata al fascino senza tempo dell’antica civiltà egizia. Traduzione dall’inglese: Fabio Bernabei
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Titolo originale: Tutankhamun and the Puzzles of Ancient Egypt Copyright © Arcturus Holdings Limited Stampa: AGL – Ariccia (Rm) 2022 © Gremese International s.r.l.s – Roma Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, registrata o trasmessa in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, senza il preventivo consenso formale dell’Editore. ISBN 978-88-6442-458-3
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SOM OMM MARIO Introduzione.................. 5 Introduzione Enigmi............................ 8 Enigmi Soluzioni....................208 Soluzioni
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Nella stessa serie: Delitti alla Agatha Christie; Gli enigmi di Sherlock Holmes Gli enigmi infernali di Dante Altre proposte per gli appassionati di enigmi, indovinelli, giochi logici e casi da risolvere: • Il grande libro degli enigmi di Arsenio Lupin • La scatola degli enigmi • La scatola d’oro degli enigmi • La scatola della mitologia • Il libro d’oro degli enigmi • L’antico libro degli enigmi • I più grandi enigmi di tutti i tempi • Il gioco degli enigmi matematici • Il grande libro degli enigmi matematici • La scatola delle indagini criminali • 25 indagini criminali • 25 casi da scientifica • Enigmi contorti • Enigmi sottili • Enigmi coriacei • Enigmi intuitivi • Enigmi matematici • Enigmi geniali • Gli enigmi della strega • Collana “Gli enigmi di Bletchley Park”: Numeri e matematica; Sudoku; Test QI; Test da risolvere in 1 minuto; Allenamento mentale; Potenziamento mentale • Collana “Expert – I test di Turing”: Enigmi matematici; Giochi di intelligenza; Sudoku; Enigmi allena-mente; Calcoli a catena; Extreme Sudoku • Collana “Allena-menti”: Brain Training; Number Games; Brain Power; Memory Power
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INTRODUZIONE
C
ari lettori, a partire dal 1922, quando scoprii la tomba di Tutankhamon, il re bambino, l’interesse per tutto ciò che attiene all’Antico Egitto è aumentato in modo incredibile. Per me, ovviamente, è la passione della vita, ma vedo con favore il fascino che i tesori di questa antica civiltà esercitano anche sul grande pubblico. Non dimenticherò mai lo stupore mozzafiato che provai quando mi resi conto che finalmente avevamo scoperto le spoglie di questo monarca leggendario rimaste nascoste per millenni. Comprendo bene che si possa nutrire un interesse speciale per la maschera funeraria dorata di Tutankhamon, sebbene all’interno della tomba vi fossero circa 5000 oggetti che avrebbero senza dubbio risvegliato la passione anche del più dilettante tra gli scavatori. Ora, per quanto io sia un archeologo, non sono assolutamente un collezionista di questi articoli meravigliosi. Anzi, al contrario: mi sento in dovere di consegnare tali reperti di inestimabile valore ai musei e ai custodi ufficiali dell’antichità, così che possano essere protetti e preservati per i secoli a venire. In compenso, durante la mia carriera tra gli scavi egizi ho rac5
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colto un numero piuttosto cospicuo di storie, rompicapi ed enigmi, oltre a qualche simpatico racconto del folclore locale. Dunque, gli enigmi che troverete tra le pagine seguenti costituiscono una sorta di diario, una raccolta personale di dilemmi antichi e moderni che mi hanno sconcertato e divertito nel corso del mio lavoro. Vi sono strane crittografie da decifrare sulle pareti di queste tombe così a lungo silenti, racconti da ricostruire a partire da frammenti di papiri oltremodo delicati, quesiti di antichi filosofi, prove e indovinelli di re e dèi. Vi sono perfino dei rompicapi escogitati dalla mia squadra di collaboratori, che amano le sporadiche battaglie a base di arguzia per passare il tempo durante le lunghe ore di scavo sotto il sole cocente dell’Egitto. Per risolvere questi enigmi, servirà solo un’intelligenza curiosa e aperta (oltre a una matita appuntita se, come me, anche voi siete maniaci degli appunti). La deduzione logica sarà la chiave per svelare gran parte dei misteri presentati. Per quanto gli enigmi mi siano stati sottoposti spesso in modo scaltro, ognuno di essi ha una soluzione chiara e razionale. Alcuni rompicapi – soprattutto quelli ideati dai membri più frivoli della mia squadra di scavatori – prevedono solo un’infarinatura di giochi di parole. E se vi appare impossibile trovare la risposta, vi sarà utile forse discostarvi dalla descrizione letterale per pensare in modo più astratto. Non c’è bisogno di alcuna conoscenza specialistica. Sebbene una certa passione per l’Antico Egitto sia – va da sé – più che gradita, essa non è mai un requisito indispensabile. Vi sarà qui e lì una 6
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spruzzata di matematica, ma vi assicuro che non servirà nessun calcolatore (anche perché, di certo, gli antichi egizi non ne avevano). Per amor di equità ho incluso le soluzioni di tutti gli enigmi alla fine del volume. Alcune sono riportate in modo esplicito, come sono state illustrate a me, altre invece implicano una spiegazione approfondita di come io stesso sono riuscito a risolvere il singolo rompicapo, giacché mi vanto del mio essere metodico. A questo proposito, se a un certo punto doveste trovarvi in una sorta di impasse con taluno dei giochi proposti, potreste affidarne la soluzione a un amico o a un collega, chiedendogli poi di darvi solo un piccolo indizio che vi instradi nella giusta direzione. Potrei anche aggiungere che, sebbene il tempo e la storia galoppino nella loro eterna marcia lineare, non c’è bisogno di fare altrettanto con questo libro. Ossia, si possono affrontare gli enigmi proposti nell’ordine che si preferisce; i misteri del mondo antico non saranno certo meno sorprendenti, quale che sia il loro “momento” nel viaggio affascinante tra le pagine di questo volume. Un’ultima nota quanto ai quesiti basati sulle lettere dell’alfabeto: quello preso a riferimento è l’alfabeto latino comprensivo delle lettere J, K, W, X, Y (dunque 26 lettere in tutto). Di fronte agli enigmi proposti, vi auguro lo stesso successo che io ho avuto nella mia illustre carriera. Un cordiale saluto, Howard Carter, 1932 7
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IL CODICE
R
icordo ancora uno scavo particolare, parecchi anni fa, che era al contempo affascinante e terrificante. Avevamo scoperto una tomba composta di numerose stanze comunicanti, eppure ogni giorno ne individuavamo un’altra, a rivelare un vasto complesso di considerevoli dimensioni. Dopo molti giorni di esplorazione, scoprimmo una porta dotata di ciò che sembrava un meccanismo di chiusura con tre parti rotanti, ognuna decorata con un assortimento di simboli. Sul meccanismo erano incisi disegni di un gatto, di un airone, di un toro, di uno sciacallo, di uno scarabeo, di un occhio e di un vaso. Appariva chiaro che una determinata combinazione e un certo allineamento degli animali avrebbero aperto la serratura, ciò che ci avrebbe consentito di accedere alla stanza misteriosa senza dover danneggiare quelle antiche vestigia. Nelle vicinanze rinvenimmo una serie di indizi e, dopo che ebbi compulsato i miei testi sui geroglifici per decodificarli, avemmo la certezza che le indicazioni potevano essere interpretate nel modo che vedete nella pagina qui di fronte.
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Due immagini sono corrette, ma solo una è nel posto giusto.
L’airone è corretto, ma è un posto a sinistra rispetto alla posizione che dovrebbe avere.
Solo un’immagine è corretta, ma è un posto a destra rispetto a quello in cui dovrebbe trovarsi. Usando queste informazioni, con quale serie di immagini – e in quale ordine – riuscimmo ad aprire la serratura?
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IL RICEVIMENTO
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e spedizioni archeologiche comportano ricerche dispendiose, quindi l’unico modo per finanziare la scoperta delle meraviglie del mondo antico rimaste nascoste è attraverso il sostegno economico dell’aristocrazia. Di conseguenza, non è raro vedere lord britannici dagli abiti costosi interessarsi a faraoni e regine dei secoli scorsi e percorrere i sentieri sabbiosi dei siti archeologici. In particolare, Lord Carnarvon è ormai uno dei maggiori finanziatori del mio lavoro, e nel tempo ho avuto modo di familiarizzare con sua figlia. Proprio lei, una mattina, mentre passeggiava per il sito, iniziò a raccontare di un ricevimento a Highclere Castle al quale aveva partecipato di recente. «C’erano altri venticinque ospiti e mamma mi aveva dato una lista con tutti i nomi per rinfrescarmi la memoria, considerato che tendo a dimenticare cose del genere. Eppure, non appena arrivata, mi resi conto che, sebbene avessi con me la lista, non avevo la minima idea di come collegare i nomi elencati con le facce che vedevo circolare nella sala. Così, all’inizio del ricevimento decisi di correre il rischio e scegliere a caso un nome per ciascuna persona sulla base dei nominativi riportati nella lista, i quali, per altro, erano tutti diversi. 10
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