Roma si gira!

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LADRI DI BICICLETTE 1948 Tufello | Via Gran Paradiso 19. ALL’UFFICIO DI COLLOCAMENTO

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ntonio Ricci (Lamberto Maggiorani), il protagonista, sta cercando lavoro. Qui sotto lo vediamo dirigersi verso l’ufficio di collocamento, dove un gruppo di persone assiepate attende speranzoso la chiamata. Riceverà un posto da attacchino al comune. Siamo nella borgata del Tufello, ora inserita nel quartiere di Monte Sacro. Il Tufello, il cui nome probabilmente proviene dal “tufillo”, una roccia derivata dal tufo, è stato di recente soggetto a un’ampia riqualificazione. Si tratta di una delle ultime borgate fasciste; coRegia Vittorio De Sica Fotografia Carlo Montuori Con Lamberto Maggiorani, Enzo Stajola, Lianella Carell, Elena Altieri, Gino Saltamerenda, Vittorio Antonucci, Giulio Chiari, Michele Sakara

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1948 struita tra il 1935 e il 1940 tra via Salaria e via Nomentana, è composta di palazzi di una certa altezza e quindi già studiati per ospitare numerose famiglie.


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1958 I SOLITI IGNOTI Tufello | Via Monte Sirino 44

20. CAPANNELLE E LA LIPPA

pannelle giusto in testa. “E sta’ attento nonnetto, che m’hai rovinato il tiro!”, lo apannelle (Carlo Pisacane) è alla ri- rimprovera un ragazzino. “E tu m’hai rocerca di Mario (Renato Salvatori) per vinato l’occhio”, protesta giustamente lui. un “lavoretto”, ma non riesce a trovarlo. Il grande campo oggi è lo spiazzo che troLo vediamo mentre passa per un grande viamo in via Monte Taburno, e il paecampo sterrato con alcuni palazzi di forma saggio è totalmente cambiato: davanti cubica sullo sfondo. Qui dei bambini stan- agli edifici squadrati che si vedevano un no giocando a lippa (o “nizza”, come si tempo e che ancora resistono, sono stati dice a Roma) e con un tiro prendono Ca- costruiti palazzi ben più alti (B) che impedirebbero, a chi si mettesse dove stava Capannelle, di scorgere quelli C dietro. Al centro dello A spiazzo un capannone che ospita il mercato, mentre sul lato (segnati con la A) troviamo ancora i palazzi, che vedevamo nel film, perpendicolari a quelli di forma cubica. Anche questa location, come la preceden1958 te, appartiene alla borgata del Tufello, interna al quartiere di Monte Sacro, il quale originariaA mente era stato pensato per essere una sorta di città giardino, un quartiere di villini in qualche modo separato dalle altre zone popolose della Capitale. Ma, col passare

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Regia Mario Monicelli Fotografia Gianni Di Venanzo Con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Claudia Cardinale, Tiberio Murgia, Totò...


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I SOLITI IGNOTI 1958 Tufello | Via Monte Sirino del tempo, divenne invece una delle zone maggiormente responsabili dell’espansione a nord di Roma. Fu l’ICP a costruire tra il 1935 e il 1940 le borgate del Tufello e Val Melania. Se però, come detto, le case inizialmente dovevano essere villini, poi la zona ha invece assistito alla nascita di numerose palazzine di una certa altezza che potessero sfruttare meglio gli spazi. Una trasformazione che ha portato quindi a tutt’altro rispetto a ciò che si ipotizzava in partenza. E nei Soliti ignoti la trasformazione era già evidente, seppure il quartiere apparisse ancora in fase di costruzione; prova ne è il grande spazio lasciato al campo in cui giocano i ragazzini, uno spazio oggi impensabile da mantenere libero considerando quanto la zona ormai faccia a tutti gli effetti parte dell’area cittadina.

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1951 GUARDIE E LADRI Salaria-Villa Ada | Via di Ponte Salario 46

21. IN PRECIPITOSA FUGA DALLA GUARDIA

corsa (Mario Castellani). Scesi dalle auto, i nostri proseguono l’inseguimento verso la zona del quartiere Africano. Qui li veiamo in pieno inseguimento: Ferdi- diamo scendere per quella che un tempo nando Esposito (Totò) sta cercando era via di Ponte Salario, oggi divenuta un di sfuggire a piedi alle grinfie del brigadiere enorme cavalcavia! Infatti lì dove correBottoni (Aldo Fabrizi), di un americano vano Totò e Fabrizi ora c’è la circonvallatruffato con la famosa “patacca” e perfino zione Salaria, un asse attrezzato in piena di un tassista a cui non è stata pagata la città. L’unico edificio che può confermare l’esattezza del luogo è quello che si vede sulla sinistra, in viale Somalia, ma per il resto l’area è del tutto irriconoscibile, perché lì all’epoca sorgeva una borgata spontanea fatta di baracche e case mal costruite.

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Regia Mario Monicelli, Steno (Stefano Vanzina) Fotografia Mario Bava Con Aldo Fabrizi, Totò, Ave Ninchi, Pina Piovani, Aldo Giuffrè...


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GUARDIE E LADRI 1951 Prato della Signora | Via Valentino Fioravanti masso dove Totò s’era seduto dichiarandosi preso si riesce ancora in qualche modo a ritrovare, ma è completamente immersa inseguimento si è concluso e il ladro nella vegetazione. (Totò) si è arreso alla guardia (Aldo Fabrizi). Dopo un ultimo esilarante scam- Regia Mario Monicelli, Steno (Stefano Vanzina) bio di battute i due si avviano verso un’oste- Fotografia Mario Bava ria, dalla cui toilette Ferdinando Esposito Con Aldo Fabrizi, Totò, Ave Ninchi, Pina Piovani, (Totò) fuggirà abilmente. Ebbene, la ca- Rossana Podestà, Ernesto Almirante, Aldo Giuffrè supola che si vede qui è 1951 uno dei pochissimi edifici presenti nella lunga scena dell’inseguimento ad essere ancora intatto. Oggi è abitata. È circondata dagli alberi e infossata in un punto difficilmente raggiungibile, in un piccolo lembo di terra chiuso tra la Tangenziale Est e la linea ferroviaria Roma-Firenze. La strada che i due percorrevano fin lì dal

22. L’OSTERIA DELLA FUGA DALLA TOILETTE

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1955 IL SEGNO DI VENERE Quartiere Africano | Piazza di Santa Emerenziana 48

23. ALLA FERMATA DEL BUS...

Loren) ha appena preso il mezzo, ma lei ha deciso di andare a dare un’occhiata al esira (Franca Valeri) appare interdet- matrimonio del suo vicino di casa, un dotta: si guarda intorno mentre è alla tore che si sta sposando proprio lì, nella fermata dell’autobus in centro a piazza di chiesa di Santa Emerenziana. Alle sue Santa Emerenziana. La cugina (Sophia spalle i palazzoni di viale Libia: giganti, costruiti con la precisa esigenza di sfruttare al massimo la cubatura consentita e affiancati uno all’altro senza lasciare alcuno spazio al verde e troppo poco anche alla viabilità...

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Regia Dino Risi Fotografia Carlo Montuori Con Sophia Loren, Franca Valeri, Vittorio De Sica, Raf Vallone, Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Virgilio Riento, Tina Pica, Lina Gennari, Anita Durante, Maurizio Arena


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UN GIORNO IN PRETURA 1954 Monte Sacro-Pietralata | Via Val Brembana 24. IL GENERALE CUSTER A ROMA

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a prima comparsa del celebre Nando Mericoni, futuro “americano a Roma” (! pag. 150), avviene in questo film in cui il nostro occupa solo un episodio, e nel quale si raccontano le vicissitudini che lo hanno portato in tribunale. Qui Nando si sta dirigendo “americanamente” alla marrana per fare il bagno. Marciando come un soldato si ferma di fronte alla sagoma di un fantoccio immaginandolo il Generale Custer... La marrana dove Sordi farà il bagno è in realtà l’Aniene, il cui accesso era un tempo in fondo a via Val Brembana.

Regia Steno (Stefano Vanzina) Fotografia Marco Scarpelli Con Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Silvana Pampanini, Walter Chiari, Sophia Loren, Tania Weber, Leopoldo Trieste, Turi Pandolfini, Ubaldo Lay, Maurizio Arena, Giulio Calì

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1955 IL TETTO Nomentano-Aniene | Fosso di Sant’Agnese 50

25. LA CASA AL FOSSATO DI SANT’AGNESE

film). Siamo in prossimità della ferrovia e qui, saldate come voleva la prassi le 5200 lire di multa per l’abuso edilizio, ostruire una casa non è così semplice: Natale avrà finalmente una casa propria prima di tutto è necessario trovare il (al tempo, chi riusciva a chiudere il tetto luogo adatto. Natale (Giorgio Listuzzi), prima dell’arrivo della guardia otteneva dopo aver fallito alla borgata Prenestina, una sorta di condono edilizio). Le baracche la stessa notte lo trova – anche grazie al- di via del Fosso di Sant’Agnese, all’epoca l’aiuto decisivo del cognato – al Fossato note per aver ospitato il film di De Sica e di Sant’Agnese (così viene chiamato nel per le frequenti disgrazie dovute all’estre-

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IL TETTO 1955 Nomentano-Aniene | Fosso di Sant’Agnese

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ma vicinanza ai binari che alcuni abitanti dovevano attraversare uscendo di casa, oggi non esistono più. Al loro posto una zona recintata mentre, più o meno sopra al punto in cui stava la casa, è stato costruito il ponte delle Valli, iniziato durante i lavori per le Olimpiadi del 1960 e inaugurato il 16 gennaio 1963. Il film fotografa la realtà amministrativa dell’epoca: l’assenza di regolamentazioni urbanistiche locali era in sintonia con la più generale politica del laissez-faire in auge in quegli anni. Regia Vittorio De Sica Fotografia Carlo Montuori Con Gabriella Pallotta, Giorgio Listuzzi, Gastone Renzelli, Angelo Bigioni, Maria Di Rollo, Luciano Pigozzi, Maria Di Fiori, Carolina Ferri, Aldo Boi, Ferdinando Gerra, Giuseppe Martini, Emilia Martini, Maria Sittore...

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1955 IL TETTO Nomentano | Largo Lanciani 52

26. PASSEGGIATA NOTTURNA

dei genitori di lui). Li vediamo passeggiare proprio lì dove oggi c’è la Tangenziale ppena usciti dalla latteria dove si Est in uno scenario radicalmente mutato: sono concessi un cremino lui e un sul lato sinistro il ponte Lanciani (costruito “Soave” lei, i due protagonisti, prima di nei primi anni ’60 e che collega la zona rientrare a casa, discutono degli attriti e Nomentana al quartiere di Pietralata); di dei disagi creatisi a causa di una situa- fronte ai due, un gruppo di edifici davanti zione familiare indubbiamente difficile ai quali è stata costruita un’ulteriore fila (vivono tutti insieme nella piccola casa di caseggiati che impedisce di riconoscere quelli originari, se ci si pone nel punto in cui si trovavano gli attori. La palazzina B B è forse l’unica ad essere ancora oggi idenA tificabile con certezza e a denotare chiaramente i segni dell’età...

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Regia Vittorio De Sica Fotografia Carlo Montuori Con Gabriella Pallotta, Giorgio Listuzzi, Gastone Renzelli, Angelo Bigioni, Maria Di Rollo, Luciano Pigozzi, Maria Di Fiori, Carolina Ferri, Aldo Boi... A

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LADRO LUI, LADRA LEI 1958 Nomentano | Ponte Lanciani 27. LA PARTITA TRA CARCERATI

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a domenica è il giorno in cui i carcerati di Regina Coeli si affrontano giocando a calcio. Morbillo (Luigi Longo) fa la conta dei giocatori e cerca di capire chi è “uscito” per rimpiazzarlo adeguatamente. Cesira (Sylva Koscina) è sugli spalti ad assistere alla partita. Il campetto del film, ricavato fra treni, capannoni e cisterne, è esistito fino a quando, nel 1960, venne aperto il cantiere per la costruzione di ponte Lanciani, che congiunge la circonvallazione Nomentana ai terreni della Società Generale Immobiliare (grande proprietario fondiario) a Pietralata scavalcando la ferrovia Roma-Orte.

1958 Regia Luigi Zampa Fotografia Leonida Barboni Con Sylva Koscina, Alberto Sordi, Nando Bruno, Ettore Manni, Mario Riva, Mario Carotenuto, Alberto Bonucci, Marisa Merlini, Mino Doro

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1961 TOTÒTRUFFA ‘62 Trieste | Viale Gorizia 54

28. FIDEL CASTRO E SIGNORA ESCONO DALL’HOTEL ROYALE

Royale sede della truffa acconciati nientemeno che come Fidel Castro (Totò) e consorte (Taranto)! All’epoca il futuro a truffa dell’ambasciatore del Catonga líder maximo era stato da poco nominato è una delle più note dell’intero film, primo ministro di Cuba e il suo carattenonché una delle scenette più riproposte ristico look era già entrato nell’immagie citate anche perché veloce, spassosa e nario collettivo. L’hotel da cui i protagoa suo modo memorabile. Ma quello che nisti escono è un palazzo di viale Gorizia, ci interessa è la conclusione della stessa, sul cui marciapiede i due camminano fain cui Totò e Nino Taranto (in uno dei cendoci notare alla loro sinistra la claloro mille travestimenti) escono dall’Hotel morosa differenza tra l’edificio che si affacciava al tempo sulla strada e la villetta con balconi fortemente aggettanti che ne ha preso il posto.

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Regia Camillo Mastrocinque Fotografia Mario Fioretti Con Totò, Nino Taranto, Estella Blain, Geronimo Meynier, Ernesto Calindri, Oreste Lionello, Vanna Nardi


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TOTÒ, VITTORIO E LA DOTTORESSA 1957 Nomentano | Via Antonio Bosio 29. A CASA DELLA SEXY DOTTORESSA ABBE LANE

più colpisce è come sia mutato lo scenario sullo sfondo, lungo il proseguimento di via Bosio: non è rimasto quasi più nulla bbe Lane, bellezza quasi mitizzata di riconoscibile... di quegli anni, è la terza presenza forte del film, che mette in scena Totò Regia Camillo Mastrocinque detective e Vittorio De Sica nel ruolo del Fotografia Gabor Pogany, Alvaro Mancori, marchese De Vitti. Abbe Lane è la dot- Manuel Berenguer toressa americana del titolo, che si pren- Con Totò, Vittorio De Sica, Abbe Lane, Agostino derà cura (tra gli altri) del marchese e Salvietti, Germán Cobos, Pierre Mondy, Rafael che subirà le “spiate” di Totò e del suo Bardem, Franco Coop, Dante Maggio socio: qui vediamo i 1957 due sostare in auto all’esterno della casa della dottoressa, la quale abita in via Antonio Bosio in prossimità dell’incrocio con via Giovanni Battista De Rossi: l’alto muretto di cinta della villa si è abbassato lasciando intravedere il giardino, ma quel che

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1955 IL TETTO Batteria Nomentana | Via Giuseppe Vasi 56

30. LA CASA PROVVISORIA DEGLI SPOSINI

vare un alloggio tutto per loro. Il problema è che la piccola casa ospita già i genitori, la sorella, suo marito Cesare (Gastone el film via Vasi ricorre con una certa Renzelli) e la loro numerosa prole... Tropfrequenza, e viene inquadrata a più pi! E così, di nuovo, tutti i problemi legati riprese. Lì c’è la casa della famiglia di Na- al sovraffollamento riemergeranno. Rottale (Giorgio Listuzzi), dove i due protagonisti andranno ad abitare una volta sposati, in attesa di tro-

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Regia Vittorio De Sica Fotografia Carlo Montuori Con Gabriella Pallotta, Giorgio Listuzzi, Gastone Renzelli, Angelo Bigioni, Maria Di Rollo, Luciano Pigozzi, Maria Di Fiori, Carolina Ferri, Aldo Boi, Ferdinando Gerra, Giuseppe Martini, Emilia Martini, Maria Sittore, Angelo Visentin, Luisa Alessandri

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IL TETTO 1955 Batteria Nomentana | Via Nomentana tura inevitabile: passa non molto tempo e ritroviamo Natale col carretto (il fotogramma qui sotto) che in seguito a un violento litigio con il cognato ha preso la roba sua e della moglie e ha deciso di andarsene da lì assieme alla neosposa. Via Giuseppe Vasi, una lunga strada senza uscita, era all’epoca costituita da palazzine, da piccole e vecchie case, con qualche baracca qua e là (almeno questo dicono le

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testimonianze raccolte sul posto). Il tutto è sparito a causa della cementificazione intensiva, in gran parte per mano delle cooperative; via Nomentana, che ai tempi del film era una consolare tranquilla e a due carreggiate, per fare fronte all’aumento smisurato del traffico privato e pubblico ha dovuto essere ampliata, evidentemente espropriando e demolendo anche il giardino che si vede nel film.

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1962 LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO Coppedè | Piazza Mincio 58

delle suggestioni evocate dagli intricati disegni liberty dei palazzi che la compongono (come dimenticare l’arrivo in iazza Mincio, il fiore all’occhiello del taxi qui di Eleonora Giorgi nell’Inferno quartiere progettato dall’architetto di Argento?). Poteva forse Mario Bava Gino Coppedè nel 1915, è da sempre uno sottrarsi a un tale fascino? Certo che no, dei luoghi più amati dal cinema per via anche perché ripresa di notte piazza Mincio (soprattutto se dietro la cinepresa sta un maestro della fotografia come lui) Regia Mario Bava offre giochi di luce straordinari. Qui veFotografia Mario Bava diamo la protagonista (Leticia Roman) Con John Saxon, Leticia Roman, Valentina Cortese, Dante Di Paolo, Robert Buchanan, Gianni raggiungere la piazza (in primo piano la Di Benedetto, Jim Dolan, Lucia Modugno, Virginia Fontana delle Rane) per salire in casa di Landini (Dante Di Paolo) dopo un apDoro, Luigi Bonos, Chana Coubert, Adriana Facchetti, Milo Quesada, Franco Morici puntamento preso telefonicamente.

31. ARRIVO NOTTURNO AL MERAVIGLIOSO COPPEDÈ

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IL SORPASSO 1962 Foro Italico | Viale delle Olimpiadi a tre cilindri, me pare...”. Niente di grave per fortuna, e richiuso il cofano i due li vediamo riprendere per viale delle Olimruno (Gassman) e Roberto (Trinti- piadi, la strada che collega lo Stadio Olimgnant) hanno appena iniziato quello pico al lungotevere. A sinistra, nel fotoche diventerà presto un viaggio epico gramma, si vede la “Foresteria Sud”, prolungo l’Aurelia (la strada). Bruno ha ap- gettata da Enrico del Debbio all’interno pena deciso che è ora di mangiare qual- di quello che è il grande complesso del cosa; ma prima di partire deciso verso Foro Italico. Fino al 2011 ha ospitato una trattoria a San Pietro, si ferma in l’unico ostello della Gioventù presente viale delle Olimpiadi per controllare il nella Capitale. Sulla destra si intravede motore dell’Aurelia (l’auto): “Qua annamo invece parte della scalinata dell’accademia di scherma, conosciuta anche come Casa delle Armi, che nel 1981 divenne aula bunker del Tribunale. 32. CONTROLLO DEL MOTORE E VIA IN TRATTORIA!

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Regia Dino Risi Fotografia Alfio Contini Con Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Catherine Spaak, Claudio Gora, Luciana Angiolillo, Luigi Zerbinati, Linda Sini

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1951 MAMMA MIA, CHE IMPRESSIONE! Della Vittoria | Piazzale Maresciallo Giardino 60

33. ALLA MARATONINA PER AMORE

cui palazzo centrale ancora svetta al centro di un’area riqualificata. Da notare che il chiosco bar “Villa Madama”, come a diabolica maratonina in cui Alberto si chiamava nel film, dove la prima volta (Sordi) sfida l’aspirante fidanzato Sordi chiede una bibita fresca, esiste andella “Signorina Margherita” (Giovanna cora sotto al palazzone che domina la Pala) per conquistare il cuore di que- scena! Alberto passerà poi ancora qui, st’ultima ha un percorso lungo e vario. come in altre tappe della maratonina, e Tra le varie tappe, più volte inquadrate, la seconda il “bibitaro” lo prenderà a anche piazzale Maresciallo Giardino, il male parole. Il piazzale è oggi uno snodo cruciale per buona parte del traffico automobilistico proveniente da nord; e il palazzo che vediamo al centro della scena fa da spartitraffico tra la circonvallazione Clodia e viale Angelico.

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Regia Roberto L. Savarese Fotografia Carlo Montuori Con Alberto Sordi, Giovanna Pala, Carlo Giustini...


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LA DOMENICA DELLA BUONA GENTE 1953 Della Vittoria | Piazza Bainsizza 34. IN BICI FINO ALL’EDICOLA

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na voce narrante ci presenta il film in apertura: “È la cronaca che vi raccontiamo: piccoli fatti umani quotidianamente visti e vissuti che finiscono, forse, per rivestire di poesia la vostra e la nostra giornata...”. Intanto scorrono sullo schermo alcune scene tipiche di una domenica qualsiasi nella Capitale. Tra queste anche quella che si vede (in alto, a destra), con il fattorino che in bici consegna i giornali all’edicola, sequenza curiosamente tagliata nella versione restaurata del dvd. Siamo a piazza Bainsizza, uno dei due punti focali di tutto il quartiere Della Vittoria. La struttura al centro della scena e che resiste tutt’oggi è l’ex deposito Atac (l’azienda dei trasporti di Roma), che dovrebbe essere smantellato per lasciare il posto a una grande zona di verde di circa due ettari, sicuramente necessaria a un quartiere edificato intensivamente come il Della Vittoria.

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1953

Regia Anton Giulio Majano Fotografia Adalberto Albertini Con Maria Fiore, Sophia Loren, Renato Salvatori, Vittorio Sanipoli, Ave Ninchi, Alberto Talegalli...


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1952 TOTÒ E I RE DI ROMA Della Vittoria | Circonvallazione Clodia 62

35. FUNERALE A POCO PREZZO

riproposta nell’arco del film la medesima scena, girata sempre sulla circonvallazione na delle scene più celebri e surreali Clodia all’altezza dell’incrocio con via Dudel film è quella che mostra Ercole razzo. La fila d’alberi è stata riposizionata Pappalardo (Totò), archivista capo al mi- dal marciapiede sullo spartitraffico. Oggi nistero, guidare il proprio funerale alle la circonvallazione Clodia fa parte delspalle del carro funebre. Un sogno, na- l’anello di viabilità a scorrimento veloce turalmente, causato dal terrore di dover posto all’interno del Grande Raccordo pagare “almeno 30.000 lire, per bene che Anulare, e possiamo quindi affermare vada” per le esequie. Due volte ci viene senza tema di smentita che una scena come quella del corteo funebre organizzata lì dove la vediamo nel film sarebbe ormai impossibile, se non paralizzando tutto il traffico di Roma nord!

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Regia Mario Monicelli, Steno (Stefano Vanzina) Fotografia Giuseppe La Torre Con Totò, Anna Carena, Giovanna Pala, Anna Vita


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PRIMA COMUNIONE 1950 Della Vittoria | Via Ortigara 36. UN FUTURO NON TROPPO CREDIBILE...

stesso da vecchio e col bastone, quando i nipoti andranno da soli a scuola e la moglie non lo seguirà più... Il regista Alessandro on la voce narrante di Alberto Sordi Blasetti, per visualizzare questo ipotizzato che ci proietta in un possibile futuro, scenario di solitudine e desolazione, sceglie assistiamo a una scena in cui il commen- una strada (via Ortigara) che si apre sul dator Carloni (Aldo Fabrizi) immagina se lungotevere della Vittoria, allora privo dei platani ma anche dei cassonetti e delle auto parcheggiate ovunque che ne modificano il panorama... Lì oggi si potrebbe girare tutt’al più una scena di oppressione e soffocamento provocata dalla sovrappopolazione.

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Regia Alessandro Blasetti Fotografia Mario Craveri Con Aldo Fabrizi, Gaby Morlay, Ludmilla Dudarova, Lucien Baroux, Enrico Viarisio

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1948 LADRI DI BICICLETTE Flaminio | Lungotevere Flaminio 64

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Regia Vittorio De Sica Fotografia Carlo Montuori Con Lamberto Maggiorani, Enzo Stajola, Lianella Carell, Elena Altieri, Gino Saltamerenda, Vittorio Antonucci, Giulio Chiari, Michele Sakara

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verso la scalinata di via Pietro da Cortona. Si notino i bifilari sulla sinistra: sono quelli della linea del filobus n. 138 operativa dal 1937, fra le prime linee filoviarie in assoluto a entrare in funzione. Oggi la strada è a scorrimento veloce e ogni mezzo pubblico sarebbe d’ostacolo a quelli privati, che purtroppo si sono presi tutta la scena (si vedano in proposito le auto parcheggiate un po’ ovunque, che restringono di molto la carreggiata).

37. LA BICICLETTA RUBATA NON SI RITROVA... iamo verso la fine del film: Antonio (Lamberto Maggiorani) e il piccolo Bruno (Enzo Staiola) vagano per la città nell’ormai disperata ricerca della bicicletta. Qui li vediamo attraversare il lungotevere Flaminio (il piccolo Bruno quasi finisce sotto a una macchina), per dirigersi


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GUARDIE E LADRI 1951 Pinciano-Flaminio | Piazzale Manila 38. INSEGUIMENTO DAVANTI ALLA STATUA CHE NON C’È

da qui è scomparso il monumento equestre di Simon Bolivar, scolpito da Pietro Canonica e inaugurato nel 1934 da Mussolini, inseguimento tra Ferdinando Espo- visibile sulla sinistra del fotogramma. Il sito (Totò) e il brigadiere Bottoni (Al- monumento è oggi in piazzale Simon Bodo Fabrizi) è cominciato da poco. I due livar, a circa un chilometro da dove era sono ancora sulle auto e, prima di scendere posizionato nel film. Piazzale Manila era e proseguire a piedi (! pag. 46), passe- un luogo tranquillo allora, ma la calma ranno come si vede per piazzale Manila; durò ben pochi anni perché nel 1960, in occasione dei Giochi Olim1951 pici, fu costruito il viadotto di corso Francia che ha portato e porta tuttora una grossa mole di traffico da nord verso il centro e che ha reso quel piazzale un rumorosissimo crocevia.

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Regia Mario Monicelli, Steno (Stefano Vanzina) Fotografia Mario Bava Con Aldo Fabrizi, Totò, Ave Ninchi, Pina Piovani, Aldo Giuffrè...

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SET RICORRENTI Nomentano | Viale del Policlinico 66

39. IL MURO DEGLI EX VOTO

città, le dice: “...cominciò durante la guerra. Gli aerei mitragliavano là. Un uomo e i he origine avesse il muro degli ex suoi quattro piccini passavano per questa voto a Roma ce lo spiega Gregory strada e si addossarono contro il muro Peck in Vacanze romane che, rivolgen- per cercare scampo. Pregarono la Madosi ad Audrey Hepburn in visita alla donna. Le bombe caddero vicine e loro rimasero illesi. In seguito l’uomo tornò qui e pose la prima delle lapidi, e da quel giorno divenne una specie di santuario”. Gli ex voto che vediamo nel film sono quelli appesi al muro del Castro Pretorio in viale

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A. LA BELLA DI ROMA

A.

1955

Regia Luigi Comencini Fotografia Arturo Gallea Con Silvana Pampanini, Alberto Sordi, Paolo Stoppa, Luisella Beghi, Gigi Reder... B. VACANZE ROMANE

B.

1953

Regia William Wyler Fotografia Henri Alekan, Franz Planer Con Gregory Peck, Audrey Hepburn, Eddie Albert...


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