MASSIMILIANO CAMELLINI | AL DI LÀ DELL'ACQUA

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AL DI Là Massimiliano

DELL’ Camellini

ACQUA GRETA’S BOOKS





AL DI Là DELL’ACQUA (LòT Bò DLO)


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Massimiliano Camellini

AL DI Là DELL’ACQUA (LòT Bò DLO)

GRETA’S BOOKS



Diario di Bordo Christina Magnanelli Weitensfelder

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Non è mai casuale la dimensione di un libro, o almeno non dovrebbe esserlo, soprattutto se è un libro che contiene un racconto per immagini, come in questo caso. Quello di Massimiliano Camellini è un lungo progetto che parte dalla terra ferma, ossia dall’idea, dallo studio, dai contatti necessari per salire su quelle piattaforme cariche di container, cariche di merci censurate da lamiere in metallo. Un lavoro che indaga gli interni delle navi cargo, i segni che ricompongono una giornata di lavoro, con tutte le necessarie deviazioni nella sfera privata. In questo contesto gli oggetti assumono il ruolo di narratori, voci che sostituiscono l’uomo: Camellini li cerca classificandoli come Logbook fossero simboli di una vita, o forse The size of a book is never a casual thing, or at least it shouldn’t be, above all if it is a book solo di un breve periodo, forse di containing a story in images, as is the case here. Massimiliano Camellini’s is a lengthy un lavoro temporaneo, ma comunproject that begins on dry land, or rather, from the idea, to the study, to the contacts necesque accumulo di tempo e quindi sary to be able to go on board those platforms loaded with containers, loaded with goods parola. È in questo esatto contesto enclosed in sheets of metal. A work which examines the interiors of cargo ships, the signs che il libro assume una doppia which make up a working day, with all of the necessary deviations into private life. In this funzione. Non solo quella di spazio context, objects take on the role of narrator, a voice which substitutes that of their owners: in cui racchiudere immagini e testo, Camellini searches for them, classifying them as though they were the symbols of a life, or ma quella di oggetto vero e proprio, perhaps just a brief period, a temporary job, but in any case an accumulation of time and da mettere a confronto con gli altri therefore of words. It is in this context that the book assumes a dual role. It is not only the protagonisti del racconto fotografispace in which images and text is enclosed, but it is also an object in itself, to be placed in co. Le dimensioni scelte sono quelcomparison with the other protagonists of the photographic account. The chosen dimenle del diario di bordo delle navi: un sions are those of a ship’s log book: a large format which suggests navigation, a story, an grande formato che allude a una naevery-day instrument. In this way it almost removes the distance between the documentavigazione, a una storia, a uno strution and the materials of the documentation. The book/catalogue ‘Al di là dell’acqua’ by mento quotidiano. In questo modo Massimiliano Camellini is an integral part of a story in images, a possible symbol to be, in viene quasi ad annullarsi la distanza turn, photographed, to be lost among the on-board instruments, compasses, laptop comtra la documentazione e la materia puters, helmets, unmade beds, laid tables. della documentazione. Il volume But why all of this? Why this simulation, this metamorphoses of the printed device? Prob‘Al di là dell’acqua’ di Massimiliano ably to underline that it is the very objects themselves, in their form, their physicality, in Camellini è parte integrante di un their aesthetics, which tell the story. It is that matter which we leave in our every-day spaces, racconto per immagini, possibile in the rooms in our homes or in our offices, which will survive us, which will bear witness simbolo da fotografare a sua volta, to our presence. And that there is no distance between the subject photographed and the da confondere con strumentazioni photograph itself, its physical presence. Everything is part of the same story: instruments di bordo, bussole, PC portatili, cawhich can reconstruct passages in time. schi, letti sfatti, tavole apparecchiate. Ma perché tutto questo? Perché questa simulazione, questa metamorfosi dell’apparato cartaceo? Probabilmente per ribadire che sono proprio gli oggetti nella loro forma, fisicità, nella loro estetica a raccontare la nostra storia. È quella materia che abbandoniamo negli spazi quotidiani, nelle stanze delle nostre case o dei nostri uffici che sopravviverà a noi stessi, che proverà la nostra presenza. E che non c’è distanza tra il soggetto fotografato e la fotografia stessa, la sua restituzione fisica. Tutto fa parte della stessa storia: strumenti capaci di ricostruire passaggi di tempo.

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Ringraziamenti ~ L’autore desidera ringraziare: - Floriano Terrano, Francesca Lituania, Mike Yeontek Kim, Davide Traverso, Angelo Chiarlo, Andrea Leale, Vito Daga, Enrico Valla per l’assistenza e la ricerca che è stata fondamentale per il completamento del lavoro; - tutte le compagnie di navigazione che hanno reso accessibile il loro “territorio”, ed un ringraziamento particolare a Emanuele Messina - Andrea Tinterri, Donatello Bellomo, Manuela De Leonardis e Fabio Dei per i loro scritti; - Stefano e Loretta Bartoli, Marco Campanini, Massimiliano Carraglia, Acknowledgements Stefano Cuccato, Roberto De The author would like to thank: Gregorio, Riccardo Lorenzino, Alex - Floriano Terrano, Francesca Lituania, Mike Yeontek Kim, Davide Traverso, Angelo “Guru” Mai, Mimmo Todaro per la Chiarlo, Andrea Leale, Vito Daga, Enrico Valla for their research and assistance which was collaborazione, non solo tecnica; fundamental for the completion of the work; - Christina Magnanelli Weitesfelder, - all of the shipping companies who granted access to their “territories”, and a special Stefania Dottori, Nicola Pinazzi thanks to Emanuele Messina; e tutto lo staff di Greta’s Books - Andrea Tinterri, Donatello Bellomo, Manuela De Leonardis and Fabio Dei for their e Bildung Inc. per la passione e texts; coinvolgimento con cui hanno - Stefano and Loretta Bartoli, Marco Campanini, Massimiliano Carraglia, Stefano affrontato il progetto; Cuccato, Roberto De Gregorio, Riccardo Lorenzino, Alex “Guru” Mai, Mimmo Todaro - Anteo Allegri, Alessandro Baricco, for their more than simply technical collaboration; Stella Bonfrisco, Lidia Brignole, - Christina Magnanelli Weitesfelder, Stefania Dottori, Nicola Pinazzi and all of the staff of Victor Buchli, Gabriella Carrea, Greta’s Books and Bildung Inc. for the passion and involvement with which they took on Giuliana Caroli, Lorenzo Cotti, Gaia the project; Conti, Annamaria D’Ambrosio, - Anteo Allegri, Alessandro Baricco, Stella Bonfrisco, Lidia Brignole, Victor Buchli, Gabriella Ferraro, Paolo Fioretto, Gabriella Carrea, Giuliana Caroli, Lorenzo Cotti, Gaia Conti, Annamaria D’Ambrosio, Gianni Furlani, Anthony Indaimo, Gabriella Ferraro, Paolo Fioretto, Gianni Furlani, Anthony Indaimo, Luca Lo Basso, Luca Lo Basso, Antonio Macrì, Antonio Macrì, Marina Mannucci, Luigi Maramotti, Mario Mariani, Damiano Masetti, Marina Mannucci, Luigi Maramotti, Chiara Massimello, Stefano Medas, Alessandra Menozzi, Daniel Miller, Massimiliano Mario Mariani, Damiano Masetti, Mostardini, Francesco Neri, Patricia Oblitas, Enrico Panza, Silvano Ridoli, Paolo Chiara Massimello, Stefano Medas, Simonazzi, Tommaso Stefani, Francesco Terrano, Patrizia Tomasi, Giuseppe Tornatore, Alessandra Menozzi, Daniel Miller, Marta Trucco, Elena Usuelli, Giovanna Vezzosi, Tania Vivian, Gunilla Zamboni and all of Massimiliano Mostardini, Francesco those like them who inspired, appreciated and contributed both directly and indirectly; Neri, Patricia Oblitas, Enrico Panza, - and finally, special thanks to Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, who, having been Silvano Ridoli, Paolo Simonazzi, born on a boat, has managed to render his existence “magical”, enchanting his dreams and Tommaso Stefani, Francesco making them travel, and avoiding the end of the world... paying with his life. Terrano, Patrizia Tomasi, Giuseppe Tornatore, Marta Trucco, Elena Usuelli, Giovanna Vezzosi, Tania Vivian, Gunilla Zamboni e tutti quelli che, come loro, hanno ispirato, apprezzato e contribuito in modo diretto ed indiretto; - infine un ringraziamento particolare a Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, che, nato a bordo di una nave, è riuscito a fare diventare “magia” la propria esistenza facendo viaggiare e incantando i propri sogni, e così evitando la fine del mondo... anche a costo della vita.


Sommario Index

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Diario di bordo

p. 5

Logbook Christina Magnanelli Weitensfelder

Nuove geografie p. 36 New geographies Andrea Tinterri

Oltre la linea d’ombra p. 59 Beyond the shadow line Donatello Bellomo

Come domesticare i non luoghi p. 81 How to domesticate non-places Fabio Dei

Biographies p. 112


Compass, Jolly Cobalto 10/08/2016, sailing from Marseille to Genova




Emergency whistles, Hanjin Los Angeles 30/09/2013, Terminal Sech, Genova (Italy)


Interiors 2, Hanjin Los Angeles 30/09/2013, Terminal Sech, Genova (Italy)



Instruments, Jolly Quarzo, 3/12/2013, Terminal Messina, Genova (Italy)




Map desk, Hanjin Los Angeles 30/09/2013, Terminal Sech, Genova (Italy)


Helmets, Hanjin Los Angeles 30/09/2013, Terminal Sech, Genova (Italy)



Passports, MOL Bellwether 14/01/2016, Terminal VTE, Genova (Italy)



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