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Re-Write
etnik
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francesco
marinelli
diotallevi
bag gallery
Tre protagonisti per un percorso su carta, dalla fotografia al foglio: un percorso che guarda al complesso universo della pittura parietale sia come esperienza diretta, sia come fenomeno di cui conservare memoria. Giovanni Marinelli, Etnik, Francesco Diotallevi: tre modi differenti, quasi antitetici, di utilizzare la materia, di restituire quel difficile intreccio tra cellulosa e intonaco. Perché la carta, come supporto, ha qualcosa di significativamente vicino alla parete: entrambe raccolgono l’esigenza di una reale necessità di narrazione; la carta racchiude, spesso, il primo atto del lavoro, lo studio, lo schizzo, il desiderio di tradurre l’idea. Una necessità che la parete amplifica in una manifestazione pubblica, sociale, in qualche caso, anche politica. Se la carta traduce l’embrione della poetica, il muro esaspera tale bisogno, in un gesto volutamente e necessariamente amplificato. Così Etnik guarda al foglio o alla parete come spazi dove delimitare architetture disorientanti, un intervento critico, un’esplosione urbana di città in cui gli elementi si scompongono in un gesto costruttivista. Ma nulla viene ri-costruito: una sospensione che lascia a chi guarda la possibilità di codificare una nuova grammatica. Spesso è proprio la fotografia ad intervenire in un atto di storicizzazione del gesto, nel racconto salvifico della narrazione solubile, spesso fragile. Giovanni Marinelli guarda la città come contenitore, come stratificazione emotiva. Scatta in maniera quasi compulsiva, come se nulla si dovesse perdere, forse nell’illusoria speranza di una classificazione totale. ‘Re-write’ è una dolce illusione, dove la parete diventa protagonista di una lunga serie di memorie urbane: scritte, tag, graffiti, esperienze anonime che il bianco e nero della carta sintetizzano in un proprio alfabeto immaginario. Un percorso volutamente caotico, un ‘flâneur’ cittadino che si impossessa del proprio passaggio. Ed è da queste pareti difficili da geolocalizzare che escono possibili mostri, personaggi surreali, Golem che francesco Diotallevi descrive in un tratto semplice, con un carattere che ricorda la ricerca pop, un cartoon acido, cinico, che non lascia scampo. Nel bianco e nero sembra prendere forma un racconto, dove giganti buoni si rompono una gamba e cercano un po’ di colla per riattaccare tutto insieme, in una chirurgia fai da te. ‘Re-write’ è la fotografia di Marinelli che cerca di unire i pezzi, di ricodificare segni che andrebbero persi. Come se foglio o parete siano lo spazio possibile ove riparare ‘la frattura’, dove ipotizzare l’immagine di un universo, forse da ricostruire...
Re-Write
bag gallery
Catalogo pubblicato in occasione del progetto espositivo e installativo ‘re-write’ presentato da bag gallery a lugano (Ch), in occasione di ‘wopart’ fiera dedicata alle opere su carta.
‘RE-WRITE’ Giovanni marinelli etnik francesco diotallevi © 2017 GRETA‘S BOOKS art direction: Magnanelli weitensfelder studio finito di stampare, da: luglio 2017, graffietti stampati ISBN: 978-88-99367-26-8 eu 15,00
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