Presentazione di TREKKING&Outdoor settembre

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&OUTDOOR 249

Cucina di mare e di terra

PIEMONTE

Sentieri dei Sapori

LIGURIA

www.trekking.it

Euro 4 - Settembre 2011 - Anno XXVIII - Mensile Nr. 8 Clementi Editore s.r.l. - 43100 Parma Sped. in a. p. - 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano

ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA

Itinerari del Sentieri del gusto Gusto dal Monferrato alle Langhe

AFRICA

249 TREKKING DEL RIVISTA LA CLEMENTI EDITORE

31-08-2011

LA RIVISTA DEL

COP tr 249 DEFINIT.qxd:testata TREK outdoor 193

Madagascar in bicicletta

CLEMENTI EDITORE


Sentieri

prodotti tradizionali sono indissolubilmente legati al territorio e sanno raccontare la storia, la cultura e le atmosfere dei luoghi. TREKKING&Outdoor propone ai suoi escursionisti affascinanti sentieri alla scoperta dei sapori unici della nostra Penisola. Un viaggio coinvolgente, fatto di colori e profumi, ma anche di tradizioni dimenticate, di segreti che appartengono all’antica saggezza contadina e paesaggi disegnati dall’uomo. L’attività outdoor diventa così un’opportunità concreta per conoscere l’ambiente naturale che ci circonda e arricchire l’esperienza sul territorio.

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dei Sapori


Basso Mon TESTO E FOTO DI DIEGO GARASSINO

ABITATE DA TEMPI ANTICHISSIMI, LE FERTILI TERRE DEL BASSO MONFERRATO

HANNO OSPITATO LE GESTA DI MOLTI

NOBILI EROI: UN VIAGGIO LENTO TRA COLLINE,

LEGGENDE, CASTELLI, E ANTICHI VITIGNI, CHE RIVELA UN MICROCOSMO NUOVO, AD OGNI PASSO

sapore


di storia

PIEMONTE

ferrato

arebbero stati i latini a coniare il nome Monferrato, che deriverebbe dall’unione dei termini mons colle e feraxfertile. Se ai romani si deve il nome e gran parte dell’impianto viario ancora oggi utilizzato, il fascino del Basso Monferrato viene dagli eroi medievali, che fra questi colli ambientarono le proprie gesta. Il primo di loro è Aleramo, campione sfortunato e audace effettivamente vissuto nel X secolo. Secondo la leggenda, acquisì il titolo di primo marchese del Monferrato, salvando la vita al suo re, in una terribile battaglia. Aleramo ottenne come premio, il dominio su tutta la terra che avrebbe saputo coprire, cavalcando per tre giorni e tre notti.

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Sapori di

terra e

TESTO DI ALICE POZZATTI / FOTO DI ENRICO BOTTINO

Nelle Cinque Terre la costa si arcua e finisce in quelle fasce che oggi producono il vino delle Cinque Terre, a Denominazione di Origine Controllata dal 1973.

VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI SAPORI, DEI PROFUMI E DEI PRODOTTI TIPICI DELLA LIGURIA, QUELLA “SCARSA LINGUA DI TERRA CHE ORLA IL MARE”, COME LA DEFINÌ IL SUO POETA CAMILLO SBARBARO, DOVE LA TRADIZIONE MARINARA E QUELLA CONTADINA SI INCONTRANO, PER DIVENIRE QUALCOSA

DI UNICO E INIMITABILE 38

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mare

a cucina ligure è una sapiente miscela di semplicità e raffinatezza, unione vincente di ingredienti poveri e antichi saperi. I sapori della terra e del mare si incontrano in Liguria e danno vita a piatti originali e gustosi, che in tavola si sposano con i vini liguri, prezioso nettare delle vigne che si arrampicano sugli scoscesi pendii di questa terra.

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LIGURIA

di


PROTAGONISTI

Uomini

“ANDAR ALLʼALP VENIVA FORA LA MICHETTA”:

LA NECESSITÀ DI SFRUTTARE PASCOLI A QUOTE ELEVATE HA DA SEMPRE RESO VIVIBILE LʼASPRO TERRITORIO ALPINO


e pascoli

TESTO E FOTO DI SARA MONTOLI

ll’estremo Nord del Piemonte, al confine con la Svizzera, la val d’Ossola ospita i comuni di Macugnaga e Formazza. Macugnaga si trova ai piedi della seconda montagna più alta d’Europa, il Monte Rosa; Formazza è invece adagiata in un’ampia valle che presenta alla sua testata l’imponente cascata del Toce.

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Valnerina Tra boschi e sapori l cuore dell’Umbria racchiude un territorio dal grande fascino paesaggistico e artistico-culturale. Fuori dal tempo, le cittadine e i borghi di Cascia, Poggiodomo, Cerreto di Spoleto, Preci, Monteleone di Spoleto, Sant’Anatolia di Narco, Norcia, Scheggino e Vallo di Nera, conservano intatte tradizioni antiche.

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Tra tutte, Cascia vanta un importantissimo passato ed è indissolubilmente legata alla figura della monaca agostiniana Santa Rita, mentre Norcia, stretta nella sua monumentale cinta muraria, ricorda i fasti romani e medioevali. A perdita d’occhio torri, castelli, fortificazioni, abbazie millenarie che, assieme alla natura incontaminata, fanno da sfondo alla Valnerina, custode di una nobile tradizione enogastronomica. Piatti semplici, poco elaborati, le cui ricette si sono tramandate intatte nei secoli: carni e insaccati, primi piatti a base di farro e lenticchie, formaggi, funghi, miele, secondi piatti a base di pesci come le trote di fiume, frutti di bosco per marmellate e torte. In particolare sono famosi, soprattutto a Norcia

UMBRIA

TESTO DI MICHELA DEL TORCHIO / FOTO DI MARCO FAZION, CESARE RE E RICCARDO SEDOLA

(considerata la capitale della “norcineria”, ovvero dell’abilità di lavorare al meglio la carne di maiale), il locale prosciutto Igp, il tartufo nero pregiato, le lenticchie Igp di Castelluccio, i salumi e i formaggi di ogni tipo. Ma un viaggio nella gastronomia della Valnerina, non può dimenticare il celebre tartufo nero – conosciuto anche come Tuber Melanosporum Vittadini o come “diamante nero” – in scena, ogni anno, nella tradizionale kermesse dedicata al prezioso fungo ipogeo. Dal tartufo, condimento delicato di molti primi piatti, al Crocus sativus . Per chi latinista non è, il Crocus altro non è che lo zafferano originale. Questo rende inconfondibili alcune prelibate portate tipiche, dal risotto agli arrosti, dal pol-


LONTANO

DAL CAOS ,TRA MONTAGNE RICCHE DI BOSCHI E TORRENTI,RISCOPRIAMO ILCONTATTO CON LA NATURA E CON LE TIPICIT¸ LOCALINELLA SPLENDIDAVALLE DEL N ERA

C om e ar rivare

Itinerari

sicurezza sui sentieri con

A1 Milano – Napoli, uscita Orte. Superstrada per Terni per circa 35 chilometri; appena oltre Spoleto, svoltare per Norcia-Cascia. Seguire ancora per Norcia. A Norcia SS685, dopo il cimitero svoltare alla prima uscita. Alla rotonda seconda uscita e SP477. Al Pian Grande indicazioni per il parcheggio.

L’anello del Pian Grande di Castelluccio

Località di partenza e arrivo Piangrande di Castelluccio (m 1284) Difficoltà E/EE Dislivello 370 metri Lunghezza 8.5 chilometri Tempo di percorrenza 4 ore circa

Non si può lasciare la Valnerina senza salire a Castelluccio, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e dimora della misteriosa Sibilla. Gli amanti della natura saranno appagati dalla vastità del Piano e dalla imponente presenza dei Monti Sibillini.

dentrandosi nella fresca faggeta di Macchia Carbonara (nome che evoca l’antica produzione di carbone vegetale). Quindi salire fino agli impianti sciistici di risalita di Monte Cappelletta (m 1654), continuare su strada asfaltata fino al valico e ridiscendere di nuovo a destra, sul sentiero, fino al Fosso dei Mergani dove si incontra di nuovo il tracciato utilizzato all’andata per tornare alle auto.

Descrizione: in giornate particolarmente assolate è consigliabile percorrere l’itinerario nelle prime o nelle ultime ore della giornata, e rinunciare in caso di nebbia. Il percorso fino all’inghiottitoio è agevole ed accessibile a tutti, mentre il restante tratto è meno visibile ed è adatto solo ad escursionisti esperti. Appena iniziato il cammino è difficile non rimanere estasiati dalla vastità del Pian Grande che, insieme al Pian Piccolo e al Pian Perduto costituiscono un grande bacino d’origine tettonica e carsica, dove le acque prima si raccolgono sul fondo dei bacini poi, molto probabilmente, arrivano alle Marcite di Norcia. Dopo circa 1,5 chilometri dal punto di partenza, proseguendo sempre lungo la stessa via, si giunge al Fosso dei Mergani e al relativo inghiottitoio (una struttura sotterranea simile ad un acquedotto naturale), dove le acque del bacino vanno a confluire nelle gallerie sotterranee. Da qui si può scegliere se tornare indietro oppure proseguire verso Costa Sassetti, imboccando il sentiero sotto al bosco e ad-

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Adriatico LA PUGLIA Ø LEGATA IN MODO INSCINDIBILE ALLA VA STA DISTESAD ?ACQUA CHE LA CIRCONDA E PUæ AN DARE ORGOGLIOSA DI UNA TRADIZIONE GASTRONOMICA MARINARA CON PIATTIA BASE DI PESCE,ANCHE RICERCATIE RAFFINATI ,SIASULLA COSTA CHE NELLEZONE INTERNE

sulla rotta dei sapori Salento, il litorale Adriatico presso Santa Maria di Leuca


e Jonio

TESTO DI DAVIDE BATTAGLIA / FOTO DI ENRICO BOTTINO, STEFANO MARIGA E FRANCESCA SCIARRA

Trani, mercato del pesce

cendendo dalle ultime colline dell’Appennino molisano, appare, quasi infinito, il Tavoliere. Più lontano, sospeso fra la terra e il mare, l’inconfondibile profilo del massiccio del Gargano, dove la costa alterna candide spiagge ad aspre pareti calcaree, mentre, più a sud, nel Salento si rincorrono scogliere a picco sul mare, grotte e faraglioni.

PUGLIA

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Polignano e il suo mare

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l paese di Montevago sorge in posizione soleggiata a 400 metri sul mare, nella bella valle del Belìce, lungo la Strada del Vino Terre Sicane. È una zona ideale per chi ricerca una vacanza rilassante, in un’atmosfera del tutto speciale, dal fascino rurale: siti archeologici, sentieri naturalistici e interessanti itinerari.

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Il vino è il vero protagonista del territorio. Cinque DOC unite che coinvolgono un’area tra le più interessanti dell’isola, dal punto di vista vitivinicolo; si tratta dei comuni di Santa Margherita, Contessa Entellina, Menfi, Sciacca e Sambuca. Un filo, quello di Bacco, unisce quasi settemila ettari di un territorio che vanta il 40% dell’export di tutta la produzione vinicola dell’isola. L’itinerario perfetto per godere di bellezze paesaggistiche e culturali uniche, che affiancano l’eccellenza vitivinicola a scorci naturali e a beni storici e architettonici. La natura si tinge di colori che vanno dal marrone, al rosso e al giallo, in un ventaglio cromatico che sorprende per la sua varietà. Le sfumature del paesaggio diventano un caldo abbraccio che circonda le montagne e le valli; il clima è mite e permette di fare lunghe passeggiate, a piedi o

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in bicicletta, per visitare ogni angolo colorato dall’autunno. Da non perdere la sagra del vino e dei prodotti tipici locali, rassegna dedicata al vino siciliano di qualità che ha luogo il 14, 15 e 16 ottobre a Montevago in provincia di Agrigento. Nelle terre dei “grandi vini” i paesaggi sono molto belli e vale sicuramente la pena trascorrervi un fine settimana. Qui è possibile assistere alla vendemmia, uno dei momenti più suggestivi della vita di campagna, soprattutto nelle zone in cui si producono vini di pregio e la raccolta avviene ancora manualmente. Un week-end perfetto per visitare il territorio e degustare il vino delle migliori etichette e i prodotti tipici, andando alla scoperta delle numerose cantine, senza dimenticare la produzione della vastedda del belìce, l’unico formaggio di pecora a pasta filata.

SICILIA

Montevago terra di grandi vini TESTO E FOTO DI DOMENICO CACIOPPO


C ome arr i vare

Itinerari

sicurezza sui sentieri con

In Auto. A29 Palermo – Mazara del Vallo uscita svincolo Castelvetrano, segue superstrada Castelvetrano-Sciacca SS115, uscita Montevago.

Atmosfere rurali

Località di partenza e arrivo Piazza della Repubblica di Montevago Difficoltà T Tempo di percorrenza 2 ore Periodo consigliato autunno, primavera, estate

L’escursione offre gli scenari più vari: è un itinerario ricco di storia, arte e tradizioni interconnesse con i miti, i prodotti tipici e i vini locali. Il percorso ideale per l’enoturista che desidera conciliare storia e cultura, svago ed eccellenze gastronomiche. Le viti, infatti, accompagnano il viaggiatore per le strade delle terre sicane, una presenza costante come nella

storia. Il vino invita così a viaggiare alla riscoperta dell’identità territoriale e porta gli appassionati dell’enograstronomia, ma anche amanti dell’arte e della cultura, della natura e dello sport, a contatto diretto con i personaggi ed i luoghi dove nascono i grandi vini. Descrizione: dalla Piazza della Repubblica, dove si possono ammirare opere d’arte quali il “Sole Deposto” di Giò Pomodoro e “l’Abbraccio” del maestro Lorenzo Cascio, ci si incammina lungo la strada verso il santuario della Madonna delle Grazie (1778), ricostruito nel 1986 dopo il terremoto del 1968; qui si può ammirare la nuova immagine della Madonna delle Grazie incoronata da Giovanni Paolo II il 9 maggio 1993. Subito dopo si trova la colonna votiva, costruita in onore della Madonna Immacolata nel 1966, posta alle spalle del santuario della Madonna delle Grazie. Si scende a sinistra verso i ruderi del vecchio abitato, osservando i resti imponenti della chiesa Madre dedicata ai SS. Pietro e Paolo, distrutta a seguito del sisma avvenuto il 15 gennaio 1968. Si

prosegue scendendo a destra per arrivare alla chiesa del Carmine o Purgatorio, seconda metà del 1600, originaria chiesetta di campagna. Il percorso continua lungo la strada, dove il territorio offre un panorama segnato dai filari di viti e dai paesaggi rurali di incontaminata bellezza, alcuni dei quali, a forte caratterizzazione archeologica come la contrada Caliata, dove è possibile ammirare i resti di un casale musulmano e la contrada Mastroagostino, dove sono stati ritrovati i resti di una villa rustica romana (II sec. a.C. – I sec. d.C.). Lasciando contrada Mastroagostino si superano alcune abitazioni e si perviene ad un bivio: svoltando a sinistra si percorre la circonvallazione fino a raggiungere, in contrada Luni, la cantina Corbera. Qui è d’obbligo una tappa sensoriale alla scoperta di vini ottenuti dai vitigni autoctoni più prestigiosi come l’Inzolia, il Grecanico e il Catarratto tra i bianchi e, tra i rossi, il mitico Nero d’Avola. Sempre sulla strada piegando a destra si ritorna alla Piazza della Repubblica dove l’escursione termina.

notizie utili

Laboratorio del Camminare TERRE DEL GATTOPARDO Santa Margherita di Belice (AG) Tel. 0925.33707 (Domenico Cacioppo) i.mediterraneo@libero.it


Sulle strade della cicloturismo

OUTDOOR itinerari e viaggi nella natura

aesaggi selvaggi costellati di pascoli, noccioleti e boschi. Luoghi incontaminati dove i terreni coltivati trovano spazio amalgamandosi sapientemente alla vegetazione che nasce spontanea. Colline sinuose e riposanti, rese tali dal corrugamento del fondo marino di milioni di anni fa. Sono le Langhe, territorio piemontese contraddistinto da lunghe dorsali (le langhe appunto) che si trova tra due fiumi, il Tanaro e il Bormida, ripartite in Bassa Langa e Alta Langa.

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nocciola

TESTO DI STEFANIA SCAPPINI / FOTO DI ENRICO BOTTINO E ENTE FIERA DELLA NOCCIOLA E PRODOTTI TIPICI DELL?

PEDALARE SUIDOLCI PENDIIDELLE LANGHE

SIGNIFICA IM-

DELLA VITEE DA ANTICHIBORGHI,DOMINATO DAI FILARI DAI NOCCIOLETI,CHE RACCONTANO

UNA STORIA

DI RARA ARMONIA FRA UOMO E NATURA ,DALLA QUA LE NASCONO SUGGESTIONIE SAPORISTRAORDINARI

In apertura in senso orario: panorama sulle Langhe, un “continuum” di colline tagliate dal fiume Tanaro; la nocciola delle Langhe dopo la raccolta; particolare del Museo Etnografico di Grinzane Cavour; soste di piacere nel verde; la nocciola Tonda Gentile Trilobata delle Langhe con la sua forma tondeggiante e il guscio duro.

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PIEMONTE

MERGERSIIN UN PAESAGGIO PUNTEGGIATO

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Sapori

TESTO DI ANGELA MAURO / FOTO DI ANTONIO CAPRARA E FRANCESCA SCIARRA

cicloturismo

OUTDOOR itinerari e viaggi nella natura

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BASILICATA

da esplorare

BASILICATA TERRA DI BRIGANTI E POI DI EMIGRANTI, TERRA TANTO RICCA DI RISORSE E BELLEZZE QUANTO ANCORA SCONOSCIUTA AI PIÙ, PER CERTI VERSI INCONTAMINATA: OTTIMO MOTIVO PER DECIDERE DI SCOPRIRLA, POCO A POCO, NELLE PIEGHE TUTTORA INESPLORATE DAL TURISMO DI MASSA

bbiamo scelto per voi un itinerario di sapori della parte più a sud della Basilicata, quella stretta tra il Mar Ionio, la valle del Sinni e le montagne del Pollino. Una zona a ridosso della Calabria, ma fieramente lucana, eppure ricca di influssi cultural-gastronomici tra i più diversi. Perché qui dietro ogni coltura c’è una storia, dietro ogni piatto una magia che parla di contaminazioni con le presenze straniere sbarcate da queste parti nel corso dei secoli.

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CAMMINANDO SUI COLLI ESINI, ALLA SCOPERTA DI UN MONDO ANTICO DI TRADIZIONI, GUSTO E CULTURA

Le colline del

Ver

TESTO DI CARLO ROCCA / FOTO DI AURELIO ZENOBI, IRENE SACCO, ARCHIVIO COOPERATIVA AGRICOLA TERRE CORTESI MONCARO, ARCHIVIO DISTRETTO RURALE DI QUALIT存 COLLI ESINI

L'eremo dei frati bianchi immerso nel bosco nei pressi di Cupramontana, circondato da grotte di arenaria, meta di una piacevole passeggiata.


roprio al centro delle Marche, nel cuore verde d’Italia, il corso del fiume Esino, nel suo incedere millenario verso la costa adriatica, ha dato vita a piccole valli e rilievi appenninici che degradano dolcemente verso il mare. Su queste colline disseminate di borghi medievali si tramanda il segreto di un vino prodotto a partire da un vitigno autoctono, il Verdicchio, secondo tradizioni gelosamente custodite e da sempre generosamente offerto ai visitatori.

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dicchio MARCHE

I vigneti punteggiano le dolci linee ondulate dei colli esini, la vista si apre ai castelli e al territorio verde delle Marche che digrada all'orizzonte verso il mare.

Pochi sanno che questo prezioso frutto della laboriosità contadina marchigiana nasce, nella sua varietà più pregiata, proprio su queste colline. E non è un caso. Le colline esine sono tra le più esposte alle correnti che provengono dal mare e contemporaneamente a quelle più fresche del nord, così da dar vita a escursioni termiche ideali per i vini bianchi. Così come è ideale la variabilità microclimatica con terreni ad alto contenuto di calcare. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi ha ottenuto il riconoscimento DOC nel 1969 e il disciplinare prevede che debba essere ottenuto con almeno l'85% di uve Verdicchio. L’area in cui si produce interessa gran parte del territorio collinare della provincia di Ancona ma l’area più pregiata è proprio quella dei Castelli, pur estendendosi fino alle valli del Misa e Nevola nel territorio dei Comuni di Ostra e Senigallia. La denominazione Classico spetta solo a quello prodotto qui, a sottolineare il maggior pregio del vino esino. Sono previste anche le tipologie superiore, riserva, passito e spumante.

Le terre del Verdicchio: borghi, natura, tradizioni

Il paesaggio dove nasce e viene prodotto il Verdicchio è di straordinario interesse naturalistico e geologico tanto da aver meritato la creazione dell'area protetta del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi con le ben note grotte, il complesso ipogeo più grande d’Europa,

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UNO SCRIGNO DI

TESORI DI ARTE E

CULTURA ALPINA: ECCO

LA VALLE DI

SUSA,

UN LUOGO DA ASSAPORARE

LENTAMENTE, ALLA SCOPERTA DEL

CONNUBIO PERFETTO TRA LʼAMBIENTE

NATURALE E LE TIPICITÀ

AGROALIMENTARI DʼAUTUNNO,

PROTAGONISTE DI

TRADIZIONALI SAGRE

ORGANIZZATE NEI

CARATTERISTICI BORGHI

Valle di il gusto incontra la


PIEMONTE

Susa natura

a Valle di Susa, popolata fin dal Neolitico, rispecchia l’intera storia dell’uomo, attraverso una varietà di presenze storiche, archeologiche e artistiche inserite in un contesto ambientale di grande suggestione. La storia è iscritta nel paesaggio, dove i monumenti creati dalla natura e quelli realizzati dall’uomo si intersecano e si propongono come straordinari accessi ai molteplici percorsi culturali, naturalistici e sportivi.

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TESTO DI CRISTINA NEGRI / ARCHIVIO VALLE DI SUSA TESORI DI ARTE E NATURA ALPINA

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La rivincita del

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TESTO DI SERAFINO RIPAMONTI / FOTO DI RICCARDO COLOMBO

L?ARTE ENOLOGICA NON Ø CERTO UNA DELLEECCELLENZECHE HANNO RESO LA BRIANZA FAMOSA NEL MONDO . PPURE E ,NEGLIULTIMIANNI,IVITICOLTORIDELLE COLLINEA NORD DI M ILANO HANNO COMINCIATO (O ,MEGLIO, RICOMINCIATO)A PRODURRE VINIDI QUALIT¸,PROPRIO NEL CUORE DEL PARCO REGIONALE DELLA V ALLE DEL C URONE ,UNO DEGLIULTIMISPAZIDI NATURA INCONTAMINATA IN UNA DELLEAREE PI ANTROPIZZATED ?I TALIA 82

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LOMBARDIA

cianello

ei ricordi dei vecchi il “pincianel” non ha esattamente il sapore del nettare d’ambrosia. Però la sua funzione la faceva e per lo spirito pragmatico dei brianzoli tanto bastava. Qualche bicchiere “ul de inlau” (nei giorni lavorativi), per fare “sangue” e affrontare le fatiche della campagna o della fabbrica, e un po’ di più per fare allegria nei giorni di festa. Il resto (buquet, sentori, profumi, ecc.) era tutta roba da “sciuri”.

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Madaga

un gruppo di amici in TESTO DI FABIO CONSOLI E MARCO TOMASELLO / FOTO DI MARCO TOMASELLO

Gianfranco pedala sulla spiaggia nella baia di Antongil In basso: Ciccio e i camaleonti: amore a prima vista!; donne malgasce con il loro tipico metodo di trasporto; in visita a una scuola nella penisola di Masoala.


iamo seduti a terra con le cartine sparpagliate lungo tutta la casa. I miei compagni di viaggio indicano un lembo di terra nel Nord-Est dell’isola. “Secondo me quella parte in bici non si può fare” dico. “Il terreno è fangoso e sabbioso e ci sono troppi fiumi da attraversare.” Gli altri invece dicono che si può fare. Io replico: “si potrebbe fare, ma sarà un massacro.” Andiamo alle votazioni. 3 si, un no (il mio) e un astenuto (era in bagno a fare pipì). Deciso, si fa.

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A CURA DI MICHELE DALLA PALMA

Provati per voi Friedrichshafen 2011, 850 espositori da 38 paesi, 1.000 marchi presentati, una grande partecipazione internazionale di visitatori, la valorizzazione sui mercati degli “Outdoor Industry Award” assegnati dalla fiera ai prodotti più innovativi... sono questi gli assi che fanno della fiera tedesca che si tiene ogni anno sulle rive del Bodensee – il lago di Costanza – il punto di riferimento mondiale per le novità tecniche su abbigliamento, calzature, attrezzature e accessori dedicati al mondo outLo spazio aperto all'esterno della grande fiera tedesca

FERRINO il potere dellʼaria Come sempre interessanti le soluzioni tecniche proposte dal brand torinese, allʼavanguardia nello studio di tecniche costruttive per rendere sempre più confortevoli e performanti tende, zaini, abbigliamento tecnico e accessori per la montagna. Questʼanno è lʼaria a farla da padrona, inserita nellʼintercapedine di un saccoletto “autosufficiente” ma anche nella paleria di una tenda da campeggio in grado di montarsi e autosorreggersi con il solo aiuto dellʼaria. Vediamo nel dettaglio queste novità: HL AIR è un saccoletto con materassino gonfiabile integrato, che non necessita di ulteriori supporti a terra consentendo di far risparmiare peso e ingombro allʼinterno dello zai-

Il grande padiglione dedicato all'esposizione delle tende

no; chiuso e sgonfiato, occupa le stesse dimensioni di un saccoletto tradizionale. Con due valvole interne, si gonfia/sgonfia facilmente e velocemente; le misure sono 220x80x55 centimetri con un peso di 1600 grammi. READY STEADY è una tenda familiare a 4 posti caratterizzata da unʼinnovativa struttura che utilizza archi pneumatici al posto della tradizionale paleria in metallo. Questo sistema, su cui si attacca la camera interna premontata, consente un facile e rapido montaggio utilizzando solamente una semplice pompa ad aria, che consente, immettendo pressione negli archi, di avere la propria casa in perfetta efficienza in pochi minuti, senza altre operazioni. È, ovviamente, una tenda da campeggio, con un volume “da appartamento” di oltre 60 metri cubi e un peso di 22 chili. La tenda dispone di due camere interne, abside anteriore, patio coperto e triplo ingresso.

door, con un occhio particolare per l'escursionismo. E come ogni anno, non manchiamo di presentare quelle che saranno le news che compariranno sui nostri negozi a partire dalla prossima primavera. Molte le novità, spesso inserite “sottopelle” cioè non evidenti esteticamente, ma importanti per un continuo miglioramento delle prestazioni e del comfort di chi si dedica alle attività outdoor. Friedrichshafen è un'occasione unica per scoprire le novità che i negozi specializzati presenteranno al pubblico la prossima primavera

SALEWA punta alle grandi cime Lʼobiettivo dellʼaquila altoatesina, dopo aver consolidato la propria posizione nel mercato dellʼescursionismo con abbigliamento, calzature, sacchiletto e attrezzature tecniche in grado di soddisfare le necessità di ogni utilizzatore, si trova molto in alto, sulle pareti e cime dove si inventa il grande alpinismo. Lʼinnovazione più interessante si trova in una scarpa da arrampicata tecnica su ghiaccio, in grado di irrigidirsi o flettersi con un congegno interno che la rende ideale per i grandi trekking a piedi in condizioni estreme offrendo unʼottima rullata, ma anche eccellente nellʼarrampicata tecnica con ramponi automatici, dove è richiesta la massima rigidità della suola. Il segreto è racchiuso in una lamina di acciaio tra suola e intersuola che con un comando esterno si può lasciare flessa per consentire una confortevole camminata o tendere per trasformare la calzatura in un ottimo scarpone rigido

utilizzabile con ramponi automatici. Come sempre, le calzature SALEWA vengono proposte con ben 4 fit diversi (2 uomo e 2 donna) nei volumi interni, per adattarsi realmente a ogni piede.

Grande attenzione alle esigenze degli alpinisti è stata posta anche nellʼabbigliamento, che abbina ad un look moderno soluzioni tecniche pensate e realizzate non da “creativi” studi di moda ma da chi in montagna ci va sul serio.


la Fiera dei record campionario di basse e mid, tutte rigorosamente marchiate Vibram, capaci di muoversi agevolmente sui pavimenti lucidi degli uffici come su erbe e pietre dei sentieri outdoor.

Interessante anche la soluzione che permetterà ai sacchiletto di non puzzare anche dopo “mesi” di campo... si chiama SILVERIZED la tecnologia adottata da Salewa su tutti i sacchiletto tecnici, e consiste in una miscela di ioni dʼargento sulle piume e fodere in grado di annullare gli sgradevoli odori provocati da usi estremi e prolungati dei sacchiletto durante i trekking e le spedizioni. DOLOMITE dalle cime allo streetwear Inverso il sentiero dello storico marchio trevigiano che da oltre 114 anni produce scarpe per le grandi cime: ad affiancare la nuova pedula da alpinismo STEINBOOK, una scarpa da montagna comoda come una scarpa da tennis, lʼintera gamma CINQUANTAQUATTRO (cifra che ricorda la storica salita italiana del K2 realizzata con le leggendarie scarpe Dolomite) una collezione di calzature per tutti i giorni capaci di muoversi senza imbarazzi anche su qualsiasi sentiero di montagna. Tomaie di cordura, canvas e pelle, colorate con le tonalità moda, si assemblano su strutture e suole derivate dallʼenorme bagaglio di competenze tecniche del laboratorio ricerca Dolomite, per offrire un intero

Dopo il successo della COUGAR, premiata lo scorso anno a Friedrichshafen con lʼOutdoor Award come calzatura più innovativa nel campo alpinistico, anche STEINBOOK, la nuova nata in casa Dolomite, si avvia ad un futuro di successi: le caratteristiche principali sono leggerezza, affidabilità e precisione nei passaggi tecnici, ma soprattutto la possibilità di sostituire facilmente la parte anteriore della suola. In arrampicata su roccia, la

parte di suola sollecitata è minima e riguarda proprio la parte anteriore interna, quella che si trova sotto le dita e in particolare nella zona dellʼalluce. Questa parte è soggetta a forte usura, e finora era necessario sostituire, anche dopo poche scalate, lʼintera suola, con costi alti e modalità non sempre semplici e facili da eseguire anche per un calzolaio esperto. Dolomite, con questo modello, scopre il classico “uovo di Colombo”: nella STEINBOOK, infatti, basta sostituire solo pochi centimetri di punta, mantenendo una suola sempre nuova che assicura le massime prestazioni in arrampicata e una calzatura comoda e affidabile per infinite escursioni.

COLUMBIA lavora “sottopelle” Ormai affermato come uno dei marchi più interessanti nella vetrina outdoor, il brand americano ci ha abituati a linee molto classiche ed essenziali in tutta la sua produzione, preferendo agire “di nascosto” dentro ogni prodotto presentato. Importante, infatti, il lavoro che i tecnici svolgono su tessuti e soluzioni per risolvere i tanti piccoli e grandi problemi di chi vive outdoor: per Columbia, lʼinnovazione è far diventare prodotti le idee sperimentando soluzioni sulla carta impossibili, come “creare caldo” in un capo invernale... ecco allora il “calore su richiesta” realizzato con la straordinaria tecnologia OMNI-HEAT ELECTRIC, inserita direttamente nelle giacche,

TREKKING

I capi con la tecnologia OMNIEATH sono caratterizzati da un simbolo fluorescente

nelle calzature e negli accessori, in grado, utilizzando impianti riscaldanti a base di carbonio alimentati da piccole batterie leggere e ricaricabili, di generare calore che cambia per sempre il nostro rapporto con i rigori dellʼinverno. Per quanto riguarda i tessuti waterproof, ecco la magia OMNIWICK EVAP, che grazie ad una fodera reticolare scompone in microparticelle la molecola di sudore velocizzandone la dispersione verso lʼesterno.

Dopo aver prodotto calore dʼinverno, si può realizzare anche lʼidea di produrre freddo dʼestate? Si, con OMNIFREEZE ICE, un sistema che sfrutta proprio il nostro sudore per abbassare la temperatura dei capi indossati, Tshirt, polo e intimo: lʼumidità corporea, assorbita dai tessuti grazie ad una sostanza segreta brevettata da Columbia, raffredda il capo di 4/5 gradi offrendo una •

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A CURA DI ITALO CLEMENTI

aboratori del L

per vivere natura e ambiente in compagnia I più esperti conoscitori del territorio, che aderiscono al progetto “Laboratori del Camminare”, sono i partners ideali per scoprire luoghi e suggestioni con la garanzia dell’esperienza e competenza del marchio TREKKING&Outdoor. Con la nostra supervisione, guide alpine, escursionistiche, ambientali, organizzate in gruppi e società locali, offrono

Le proposte del mese

Laboratorio del Camminare GREENTHINK

A settembre Riccardo Sedola vizia i suoi escursionisti con “Giro di gusto”, un appuntamento dedicato ai sapori genuini del territorio di Maranello. Domenica 11 si scopre la gastronomia tradizionale della “Terra del Mito” e i suoi tanti prodotti a chilometri zero. Unʼattività che consente di coniugare la passione per la cucina con quella per le attività outdoor: dopo lʼincontro con i sapori è infatti possibile percorrere itinerari a piedi, in mountain bike o provare il nordik walking (per info: www.girodigusto.it). Particolarmente suggestivo il week-end del 17 e 18 che prevede due giorni di trekking nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Qui i boschi e i numerosi ambienti naturali fanno da cornice ai magici scenari del Monastero di Camaldoli e nella stagione degli amori, ai bramiti del cervo i cui potenti richiami sorprendono gli escursionisti che sapranno rimanere in ascolto per vivere questʼaffascinante esperienza. Per la prima settimana di ottobre (1 – 8)

preparatevi a un meraviglioso trekking in Turchia lungo la Lycian Way. Il percorso attraversa di volta in volta montagne, antiche rovine, città sommerse, splendide spiagge dove una delle più antiche civiltà mediterranee ha raggiunto lʼapice del proprio sviluppo. Il rapporto continuo con la storia, infatti, è una delle caratteristiche più evidenti della Lycian Way, che ad ogni tappa offre una testimonianza di un passato di grandi culture e civiltà che spaziano dai Lyci ai Romani, dagli Arabi ai Crociati, lasciando ogni volta i propri segni e le proprie testimonianze lungo le strade ed i sentieri che costituiscono appunto la Via Lycia. Castelli e fortini, antichi acquedotti, porti e sarcofagi di ieri si mischiano continuamente con pascoli ed uliveti di oggi in una commistione tra storia antica e tradizioni moderne che fanno della Via Lycia un percorso di grandi emozioni. Per informazioni: Cell. 338.7848453 (Riccardo Sedola) outdoor@greenthink.it www.greenthink.it

proposte e servizi escursionistici di alto livello per indimenticabili gite a piedi, in bicicletta o a cavallo. Non solo sport e attività ricreative nella natura, ma anche e soprattutto cultura del territorio sono le caratteristiche principali delle proposte offerte dai “Laboratori del Camminare”, in armonia con la filosofia che da sempre distingue TREKKING&Outdoor

Laboratorio del Camminare PONENTE EXPERIENCE

A settembre, il nostro laboratorio ligure, propone due fine settimana che offrono la possibilità di vivere in prima persona la dimensione outdoor dellʼestremo ponente ligure. Dopo lʼappuntamento del 3 e 4 settembre con il week-end di nordic walking, particolarmente interessante per imparare la tecnica di questa disciplina sportiva in grado di unire benessere e scoperta del territorio, con lezione di tecnica base presso il parco urbano San Leonardo di Imperia, e conclusione del corso camminando lungo il giro del bosco di Dolcedo, si parte per altri due entusiasmanti giorni in compagnia di Luca. Il 10 e lʼ11 settembre, la guida ambientale ed escursionistica Luca Patelli, vi accompagnerà in un trekking di due giorni con partenza da San Bernardo di Mendatica alla volta del Monte Saccarello, lungo un tratto dellʼAlta Via dei Monti Liguri. Il gruppo trascorrerà la notte presso il rifugio Sanremo. Il giorno seguente si rientra a San

Bernardo e si ha la possibilità di pranzare presso un tipico agriturismo, dove degustare le prelibatezze della cucina bianca. Per informazioni: Cell. 347.6006939 (Luca Patelli) info@ponentexperience.it www.ponentexperience.it

Laboratorio del Camminare GENIUS LOCI

Elisa Montorsi ha scelto di proporre ai suoi escursionisti una giornata per vivere assieme le emozioni del birdwatching. Se siete appassionati di questa attività a contatto con la natura o se desiderate sperimentarla per la prima volta, potete partire assieme a Genius Loci domenica 11 settembre. Una facile pedalata a Manzolino, zona Sic e Zps, vi porterà a conoscere i volontari della LIPU per vivere lʼesperienza diretta dellʼinanellamento dellʼavifauna in migrazione e dellʼosservazione diretta. In alternativa è possibile scoprire le bellezze naturali della Valle dei Mulini (Pavullo nel Frignano) e conoscere la lunga storia legata allʼacqua e ai suoi torrenti. Passeggiando tra i boschi si ammirano la Valle


Camminare dei migliori professionisti

del Panaro e del Lerna. Prenotando in anticipo si può partecipare a un invitante pranzo rustico con grigliata. Il 17 e 18 settembre ci si immerge nella natura delle Foreste Casentinesi e si va alla ricerca delle tracce del maestoso cervo. I bimbi sono invitati il 18 settembre a Castelfranco Emilia dove Genius Loci organizzerà per loro un laboratorio per costruire coloratissime mini-mongolfiere. Dalle ore 16 gara di orienteering per tutti. Per il week-end in Garfagnana del 24 e 25 settembre si prevede unʼattività notturna a numero limitato per veri appassionati della natura: assieme alle guide si cercherà di osservare gli animali in alcuni comportamenti caratterizzanti come la lotta tra maschi per la conquista delle femmine. Il 2 ottobre profumi di Liguria con la splendida escursione nel Parco di Portofino, dalle coloratissime case affacciate sul mare di Camogli, passando per lʼaffascinante abbazia di San Fruttuoso. Lʼ8 e il 9 ottobre si parte in compagnia delle guide di Rimini per una “due giorni” lungo gli antichi sentieri che dallʼAdriatico portano nella piccola e antica repubblica di San Marino. Il trekking ha uno sviluppo ad anello. Si tratta di un trekking “itinerante” di conseguenza si raggiunge lʼhotel a piedi e la mattina successiva si continua il trekking. Per informazioni: Cell. 334.3799202 347.7418152 (Valentina Parenti) 339.3480730 (Elisa Montorsi) info@geniusloci-escursioni.it

www.geniusloci-escursioni.it Laboratorio del Camminare THESAN

Continua il programma di Thesan, valido fino al 15 settembre. Ogni giorno, dal lunedì alla domenica, unʼiniziativa diversa per stimolare la curiosità e la voglia di outdoor di chi si affida alle guide di Thesan. Il lunedì è possibile prendere parte allʼattività serale “Racconti di stelle”, nello splendido scenario del Parco di Vulci. Con il favore della notte si entra in contatto con una natura fatta di suoni e ombre, imparando ad ascoltare una nuova musica e a godere dei profumi che solo la brezza notturna sa regalare. Nel corso della serata ci si sdraia su un morbido prato e, grazie allʼuso di un puntatore laser, si legge il libro della volta celeste tra scienza e mito. È indispensabile avere con se la torcia elettrica, un plaid o telo da mare per stendersi sullʼerba, scarpe chiuse e una felpa. Lʼappuntamento è alle ore 21 presso la biglietteria del Parco di Vulci. Il martedì le guide di Thesan sono disponibili ad accompagnarvi per lʼintera giornata allʼIsola del Giglio, unʼisola dove il tempo si è fermato e la vita è scandita dal rumore delle onde che si infrangono sulle scogliere di granito. Nel corso dellʼattività si impara a riconoscere i colori della macchia mediterranea e ci si rilassa con un bel bagno nelle acque limpide del Tirreno. Non dimenticate di indossare calzature da trekking o da tennis e di portare nello zaino una buona

riserva dʼacqua, il costume da bagno, un cappellino e gli occhiali da sole. Appuntamento alle ore 9 alla biglietteria Maregiglio. Mercoledì è dedicato allʼaffascinante civiltà degli etruschi e prevede una giornata nel Parco di Vulci per scoprire la magia del “popolo invisibile” e la natura ancora intatta del luogo. La visita è strutturata al fine di poter apprezzare, divertendosi, un nuovo modo di “sentire” riuscendo a “guardare con i piedi” e “vedere con le mani”. Nella stessa giornata ci si immerge nelle acque del laghetto del Pelicone utilizzando i divertentissimi “tube”, le camere ad aria professionali utilizzate per questo tipo di attività. Dopo pranzo si diventa tutti arcieri per vivere le emozioni del tiro con lʼarco. Da portare costume e berrettino da sole, riserva dʼacqua e, per chi lo desidera, il pranzo al sacco. Ci si ritrova alla biglietteria del Parco alle ore 10.30; indossare scarpe comode anche aperte (da evitare le infradito). Il pomeriggio del giovedì Thesan parte alla scoperta dei forti spagnoli dellʼArgentario. La dominazione spagnola sulle coste Tirreniche ha lasciato in eredità fortezze inviolabili che dallʼalto dominano il mare dove si riscopre un passato ancora ricco di fascino. Stessa attrezzatura del mercoledì e appuntamento alle 15.30 in Piazza Mercato a Porto Ercole. Ogni venerdì torna lʼemozione dellʼaquatrek, la nuova fron-

TREKKING

tiera dellʼescursionismo per entrare in stretto contatto con lʼelemento acqua nel quale gli escursionisti si immergeranno e camminando o lasciandosi trasportare dalla corrente percorreranno un tratto del fiume Fiora. Indossare scarpe da scoglio o da tennis utilizzabili in acqua e non dimenticare cappellino e costume. Appuntamento alle ore 15 presso il Ponte San Pietro. Ancora acqua per la giornata di sabato che prevede un pomeriggio allʼinsegna del tubing sul lago di Mezzano con appuntamento alle ore 15.30 presso lʼagriturismo Fra Viaco. La visita del piccolo lago vulcanico si arricchisce di una nuova esperienza. Grazie ai tube sarà possibile esplorare le rive del lago e godere di un bagno ristoratore allʼombra dei salici e degli ontani. Si consiglia lʼabbinata con la merenda in agriturismo. Domenica si torna invece a immergersi nelle atmosfere magiche dellʼantica civiltà etrusca. Nelle vie cave di Pitigliano – appuntamento alle 15.30 presso la porta del borgo – si scoprono strade nascoste allo sguardo di chi non sa vedere e si impara a conoscere lo stretto legame che esisteva tra gli etruschi e il culto della Dea Madre. Indossare scarpe da trekking o da tennis e non dimenticare lʼacqua. Per informazioni: Cell. 349.4409855 (Pietro Labate)

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25-02-2011

Outdoor a 360째

G RUPP O C LEMENTI

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