www.trekking.it
CLEMENTI EDITORE
RIVISTA
DEL
TREKKING
Euro 4 - Novembre - Dicembre 2011 - Anno XXVIII - Mensile Nr. 10 Clementi Editore s.r.l. - 43100 Parma Sped. in a. p. - 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano
LA
LA RIVISTA DEL
251
COP tr 251 altra.qxd:testata TREK outdoor 193 28-10-2011 12:38 Pagina 1
ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA
&OUTDOOR 251
Verso
L始inverno
CLEMENTI EDITORE
Verso a stagione fredda è arrivata, e noi di TREKKING&Outdoor abbiamo scelto per voi i contesti paesaggistici più adeguati a vivere la dimensione outdoor che caratterizza questo particolare periodo dell’anno. Se è vero che le ore di luce a nostra disposizione diminuiscono, le temperature scendono, e la natura modifica il suo volto, sono proprio i mesi di novembre e dicembre ad offrire interessantissime opportunità per conoscere e apprezzare il fascino di innumerevoli ambienti, tutti da scoprire al ritmo lento dei nostri passi.
L
L始inverno
Alpe di Sius
inverno outdoor A DUEMILA METRI, SULLO SFONDO DELLE SILHOUETTE DI PIETRA DELLO SCILIAR, DEL SASSOLUNGO E DEL SASSOPIATTO, LA POESIA DELL’INVERNO CAMBIA VOLTO ALL’ALTIPIANO PIÙ GRANDE D’EUROPA. QUANDO LA NEVE RIDISEGNA IL PAESAGGIO, L’ALPE DI SIUSI REGALA ATMOSFERE DA FIABA E PROPOSTE OUTDOOR SU MISURA: QUI, NEL CUORE DELLE DOLOMITI, OGNUNO TROVA LA PROPRIA DIMENSIONE 32
•
TREKKING
•
novembre - dicembre 2011
ALTO ADIGE
si
TESTO DI ELISA CANEPA / FOTO DI ARCHIVIO ALPE DI SIUSI MARKETING LAURIN MOSER, MICHAEL REUSSE, ANDREA ZECCHINI
n mondo a parte, disegnato dai profili eleganti dei monti pallidi, dalle linee morbide dei pianori erbosi e dalla presenza dell’uomo che ha saputo cogliere e rispettare le esigenze di un ambiente naturale di inestimabile valore, dove l’armonia tra gli elementi del paesaggio si svela al primo sguardo. All’ingresso occidentale delle Dolomiti, nell’abbraccio delle cime “patrimonio dell’umanità” UNESCO, si apre il più grande altipiano d’Europa, 56 chilometri quadrati di natura e splendore.
U
paesi
dipinti
TESTO DI ELISA CANEPA / FOTO DI ENRICO BOTTINO, GIACOMO CANEPA E GIULIA FAVERO
COLORI E FORME, RACCONTI FUORI DAGLI SCHEMI, FACCE E OCCHI DISEGNATI DA MANI INVISIBILI, COME UN ESERCITO CHE VIENE IN PACE A PRENDERE POSSESSO DI MURI SPESSI, DI INTONACI CONSUMATI, DI PIETRE STRETTE NELL’ABBRACCIO DI UN VECCHIO BORGO. A PIEDI TRA I PAESI DIPINTI, MEMORIE CONSEGNATE AI MURI, PER CONSERVARE LE TRACCE DEL PASSATO CON IL LINGUAGGIO DEL PRESENTE
Le superfici di pietra di Sennariolo, piccolo borgo sardo non lontano da Tinnura, sembrano prendere vita lasciando intravedere un mondo rurale e antico che riprende vita sull’intonaco dipinto.
osì, da un angolo qualsiasi, nascosto nel minuscolo dedalo di vie antiche, si accede a un universo narrativo svelato poco a poco, al ritmo dei passi che cercano altro colore, altre storie in fondo ai vicoli, sulle case basse dai camini fumanti, nell’apertura di belle piazze, sui muretti che delimitano le strade e poi ancora nei voltini, negli archi, sulle porte e sugli stipiti, perfino sulle fontane.
C
TREKKING
•
novembre - dicembre 2011
•
41
Omero C’era una volta
TESTO DI CARLO ROCCA FOTO ARCHIVIO PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
ALLA SCOPERTA DEL MONTE CIRCEO DOVE NACQUE IL MITO DELLA MAGA CIRCE E DEL SUO INCONTRO CON LʼEROE OMERICO ULISSE
Un’anfora sui fondali tra San Felice Circeo e la Torre Olevola. Quest’area era percorsa dalle navi commerciali romane che spesso trovavano riparo presso il promontorio.
Un muflone sull’Isola di Zannone, questi animali furono qui introdotti nel 1922 e ancora oggi contano una trentina di esemplari.
Lungo il promontorio del Circeo si aprono numerose grotte che furono abitate prima che l’uomo conoscesse la scrittura. La grotta delle Capre, di Guattari e quella del Fossellone sono solo alcune tra quelle interessate da ricerche paleontologiche a partire dagli anni Trenta del secolo scorso.
LAZIO
Ultimi passi prima di arrivare sulla sommità del Circeo.
vederlo da lontano ergersi dal blu del Tirreno, nella luce sottile dell’alba mediterranea, il promontorio del Circeo sembra proprio lei, Eea, l’isola leggendaria dell’Odissea, l’antica ed eterna dimora di Circe. Tanto è sottile la striscia di terra che lega il monte al continente e tanto il suo profilo si staglia sulla pianura circostante, che davvero chi arriva dal mare può pensare di avvicinarsi a un isola, anzi, a quell’isola nella quale secondo Omero un giorno uomini e dei si sono incontrati. Non solo l’Odissea, ma anche la successiva tradizione letteraria hanno individuato nel monte il luogo dove Ulisse ebbe un giorno a fermarsi dopo aver peregrinato, sotto il giogo dispettoso degli dei, da una sponda all’altra del Mediterraneo.
A
TREKKING
•
novembre - dicembre 2011
•
47
Verbano orientale La luce del
TESTO DI ENRICO BOTTINO / FOTO DI ENRICO BOTTINO E FRANCO VOGLINO
l bianco delle Prealpi lombarde innevate fa da cornice al ramo orientale del Verbano, dove lungo le sue rive sono raccolte alcune fra le più belle ville d'Italia. Lussuose residenze storiche sono circondate da splendidi giardini dove all’alba l’odore delle foglie intrise di rugiada è fonte di sensazioni forti. Sulle placide acque del lago si specchiano parchi guardiani di piante monumentali e punto di riferimento per gli amanti della botanica.
I
LOMBARDIA
Maccagno, cittadina residenziale raccolta attorno alla foce del torrente Giona, nel medioevo aveva il privilegio di battere moneta propria.
UNA SERIE DI FAVOREVOLI COMBINAZIONI GEOGRAFICHE SONO RESPONSABILI DEL BENE PIÙ IMPORTANTE DEL LAGO MAGGIORE: IL CLIMA DELL’ETERNA GIOVINEZZA. LA SALUBRITÀ DELL’ARIA E LA DOLCE MITEZZA DELLE TEMPERATURE NELLA STAGIONE FREDDA SONO PRIVILEGI CLIMATICI CHE IL VERBANO POSSIEDE E CHE TROVANO IMMEDIATO RISCONTRO IN QUELLA RISORSA CHE È OGGI L’ATTIVITÀ PORTANTE DELLA SUA ECONOMIA: IL TURISMO. METTIAMOCI IN VIAGGIO LUNGO LE RIVE ORIENTALI CHE HANNO NUTRITO LA POESIA E LA SENSIBILITÀ DI POETI E SCRITTORI DEL NOVECENTO TREKKING
•
novembre - dicembre 2011
•
51
Tratturi le vie dei pastori TESTO DI ARTURO CUCCIOLLA / FOTO DI ARTURO CUCCIOLLA E MICHELE PESANTE
I TRATTURI DI PUGLIA, COINCIDENTI IN PARTE CON LE GRANDI VIE ROMANE QUALI L’APPIA E L’APPIA-TRAIANA, SONO IL PRODOTTO DI UNA STORIA ANTICHISSIMA, CHE SI PERDE NELLA NOTTE DEI TEMPI. LUNGO QUESTE INTERMINABILI VIE ERBOSE, COME DEL RESTO IN TUTTA L’AREA MEDITERRANEA, SI SONO MOSSI NEI SECOLI MILIONI E MILIONI DI ANIMALI, PECORE SOPRATTUTTO, PER SEGUIRE L’ANCESTRALE RITMO DELLE STAGIONI E DEGLI ERBAGGI, SOSTENENDO IL CICLO VITALE E L’ECONOMIA FONDAMENTALE DELLE COMUNITÀ RURALI 56
•
TREKKING
•
novembre - dicembre 2011
alle origini più lontane dell’allevamento alla rivoluzione industriale, e anche oltre, fino a tutta la prima metà del ventesimo secolo, il ciclico discendere autunnale delle greggi dalle vette appenniniche abruzzesi, molisane e lucane, per svernare nelle pianure adriatiche pugliesi e il loro ritorno sulle montagne alla ricerca dei freschi pascoli estivi si è ripetuto, sia pure con periodi di splendore alternati a periodi di decadenza, con logiche immutabili che hanno dato vita ad un’economia e a una cultura fortemente radicate nei luoghi e negli uomini di Puglia.
D
PUGLIA
Il gregge al passaggio del torrente Candelaro durante la transumanza dell’ottobre 2011 verso la masseria Signoritto
Paesi fantasma TESTO DI MICHELA DEL TORCHIO / FOTO DI MICHELA DEL TORCHIO E CLAUDIO TROVA
Valle Grana: frazioni abbandonate on è difficile individuare le cause che hanno spinto le popolazioni montane a lasciare i loro paesi e a scendere nelle zone più produttive della pianura: dalla scarsità dei servizi forniti a chi abitava stabilmente in montagna, alla povertà della vita contadina rispetto a quella cittadina, legata ai ritmi lenti della natura. Le montagne sono state abbandonate velocemente e il territorio di Castelmagno, nell’alta Valle Grana, è un esempio di questo esodo forzato. Da quindici frazioni esistenti negli anni Cinquanta, oggi ne sono rimaste abitate solamente cinque: Campomolino, Colletto, Chiappi, Chiotti e Nerone.
N
PIEMONTE
e recuperi lontani
MATERIALI SEMPLICI COME LA PIETRA E IL LEGNO RACCONTANO IL CALORE DEL PASSATO E LA DIFFICILE VITA IN MONTAGNA. CAMMINIAMO TRA ANTICHE BORGATE E CASE DAL SAPORE ANTICO, LONTANI DALLA TRAMA LARGA DELLʼANTROPIZZAZIONE DELLA VICINA PIANURA, NELLA SPERANZA CHE QUESTE FRAZIONI OCCITANE NASCOSTE DALLA RIGOGLIOSA E INCONTAMINATA NATURA DELLA VALLE GRANA CONTINUINO A CONSERVARE LA MEMORIA DEL PASSATO
TREKKING
•
novembre - dicembre 2011
•
65
Bocchetta un valico e tante storie da rac TESTO E FOTO DI ENRICO BOTTINO
Il ponte dei Pagani di Voltaggio, punto di confine del dominio genovese nel 1100, insieme a Montalto e Savignone nell’Oltregiogo, e Monaco e Portovenere sulla parte costiera.
In basso: il passo della Bocchetta fu reso celebre da Fausto Coppi durante le sue memorabili scalate del Giro dell'Appennino tanto che sul valico è stata posta una stele in suo ricordo.
LIGURIA/PIEMONTE
772 contare
ie campestri e antiche mulattiere, percorse da carovane di muli, sono state soppiantate dall’autostrada e dalla ferrovia, direttrici veloci che hanno incanalato lungo la Valle Scrivia il traffico tra Genova e la pianura padana. La Val Lemme è caduta così in un benefico isolamento che ha permesso la conservazione dell’ambiente naturale e il permanere delle testimonianze passate.
V
TREKKING
•
novembre - dicembre 2011
•
69
lago
Sospesi sul na splendida giornata di metà ottobre, con temperature quasi estive in questo bizzarro clima che ormai sembra non voler rispettare alcuna regola. I riverberi già autunnali delle latifoglie sulle acque del lago, increspate da una brezza leggera, ammaliano lo sguardo per poi perderlo nei profili lontani ma perfetti delle Alpi svizzere.
sto breve viaggio, risalgo velocemente la strada a tornanti che porta fino alla partenza della Funivia dei Piani d’Erna. Sulla destra del piazzale, ben visibili, si trovano i cartelli indicatori per il sentiero che porta al rifugio Stoppani; seguendolo su una mulattiera lastricata che risale bei boschi di castagno, dopo una mezzora arriviamo al bivio che, verso sinistra, conduce all’attacco della ferrata. Ancora pochi minuti su ripidi e faticosi sfasciumi calcarei ci permettono di arrivare all’attacco della Gamma Uno, il nostro obiettivo. Imbrago, longe, mezza bottiglia d’acqua nello zaino e poi le mani, golose, si aggrappano ai primi appigli di ottimo calcare.
Ho accompagnato papà a Lecco per una conferenza, ma con una simile giornata non ci penso proprio a chiudermi in una sala congressi. Il Resegone è lì, proprio sopra il centro città, e in quest’aria cristallina e pulita dal vento che arriva da occidente sembra di potervi scorgere ogni ruga, ogni fessura. Un’invito irresistibile per qualsiasi appassionato di arrampicata. A casa mi sono documentato e so che sui gradoni dello spigolo Ovest, che dalla mia prospettiva sembra staccarsi proprio dai tetti delle ultime case, è tracciata un’entusiasmante via ferrata... non mi serve altro. Con Riccardo, l’amico con cui condivido questa passione e che mi ha accompagnato in que-
L’attacco, come accade quasi sempre sulle vie ferrate moderne, è il tratto più difficile dell’itinerario, così da scoraggiare dall’inizio chi non fosse sufficientemente allenato e preparato ad affrontare la roccia verticale. Ci si alza subito, infatti, su due paretine verticali, concatenate da catene e scale, abbastanza atletiche e tecniche, che permettono di acquistare velocemente una cinquantina di metri di dislivello. L’itinerario attrezzato, caratterizzato da lunghe scale verticali e a tratti anche strapiombanti, prosegue senza interruzioni né punti di pausa, con una suggestiva verticalità che permette, fin dai primi passaggi, di ammirare magnifici scorci sul-
U
74
•
TREKKING
•
Una piccola grande avventura
novembre - dicembre 2011
LOMBARDIA
TESTO DI ATTILA DALLA PALMA / FOTO DI MICHELE DALLA PALMA
l’ambiente circostante: oltre a Lecco e al suo “ramo” del lago di Como, le ultime propaggini delle colline brianzole punteggiate dai riflessi cobalto di altri specchi d’acqua minori che circondano il territorio lecchese, e poi le montagne, che, con denti di sega sempre più accentuati man mano che lo sguardo si rivolge verso Nord, circondano come una imponente muraglia la contigua Valtellina. La salita procede con passaggi più o meno impegnativi fino al punto chiave, due cavi d’acciaio che permettono di superare una piccola ma scoscesa forra. È un passaggio “alla Tirolese”, relativamente facile ma assolutamente spettacolare: le mani ben strette sul cavo superiore, i piedi in equilibrio sul cavo inferiore, e poi ci si stacca dalla solida roccia per ondeggiare nel vuoto... una sensazione magnifica, amplificata dalla scenografia che sta alle nostre spalle. Con un po’ di prospettiva, sembriamo letteralmente sospesi sulle acque blu del lago, seicento metri sotto di noi... Alla fine, Riccardo, che da poco si è avvicinato a questa entusiasmante attività, darà questo giudizio: “Da neofita, per me quella di Lecco è stata un’esperienza emozionante e indimenticabile! Ciò che rende unica e irripetibile questa via ferrata è lo splendido ambiente in cui è inserita, infatti questo percorso sembra sospeso su uno spettacolare paesaggio di laghi e montagne”.
QUANDO
LA STAGIONE È ORMAI FINITA SULLE PARETI ALPINE, IL RESEGONE, MONTAGNA CHE DOMINA LECCO E IL SUO LAGO, IN AUTUNNO È UNA META IDEALE PER GLI APPASSIONATI DI ARRAMPICATA E VIE FERRATE
C om e ar rivare
Itinerari
Superstrada Milano-Lecco; da Lecco seguire le indicazioni per Funivia Piani dʼErna.
Via Ferrata Gamma Uno sul Resegone
Località di partenza Piani dʼErna (m 625) Località di arrivo Pizzo dʼErna (m 1350) Difficoltà AD (Abbastanza Difficile) Dislivello 700 metri circa Tempo di percorrenza 3 ore Periodo consigliato tutto lʼanno, ideali i mesi autunnali e primaverili
vie ferrate
OUTDOOR itinerari e viaggi nella natura
sicurezza sui sentieri con Ferrata moderatamente impegnativa, che offre a chi voglia avventurarsi in un’arrampicata diversa dal solito una spettacolare e magnifica vista sui quindici laghi che fanno di questa zona un importante bacino idrico. Descrizione: dal parcheggio si imbocca il sentiero nr.1, che si trova sul fianco destro del piazzale e conduce al rifugio Stoppani. Dopo circa 25 minuti si trova sulla sinistra un cartello che segna una deviazione per giungere fino all’inizio della ferrata, che si raggiunge con altri 10 minuti di avvicinamento. La Gamma Uno è attrezzata con grosse catene in ferro, che rendono più scomoda la salita rispetto al cordino d’acciaio, e sono la sua unica pecca, largamente compensata però dal panorama e dalle comode scale che facilitano la risalita. La ferrata infatti è caratterizzata da lunghe scale di diverse lunghezze che, sviluppandosi in verticale, fanno guadagnare velocemente quota. L’itinerario risulta interessante grazie a svariati passaggi su roccette che obbligano a simulare l’arrampicata sportiva, dando molta soddisfazione anche ai salitori meno esperti. Circa a metà della risalita un balconcino offre una comoda sosta per riposare; da qui parte una deviazione che porta chi non se la sentisse di proseguire fino al rifugio Stoppani. Seguendo la ferrata invece si giunge ai piedi del secondo dente, da salire anch’esso su scale e roccette, che sono però interrotte ad un tratto da un tratto su ponte tirolese affacciato sulla valle. Superato il temerario passaggio si è ormai
verso la fine della ferrata, che dopo alcune scale ed un altro ponte molto più semplice del primo si conclude alla croce posta su Cima Erna (m 1350). La discesa può essere effettuata con la funivia oppure seguendo il sentiero verso il rifugio Stoppani che ci riporta fino al parcheggio in circa 1.30 ore. I più esperti e allenati, che non si accontentano solo dell’itinerario descritto, possono proseguire fino alla ferrata Gamma Due (molto più difficile di questa descritta) con un’altra ora e mezza di avvicinamento e altre 4 ore per la ferrata. Questo itinerario richiede esperienza e una partenza mattiniera trattandosi di un giro molto lungo e impegnativo.
Monti della I BUTTERI NELLA TERRA DI CONFINE UN ANTICO PROVERBIO ARABO RECITA: “L'ARIA DEL PARADISO È QUELLA CHE SOFFIA TRA LE ORECCHIE DI
UN CAVALLO”.
I MONTI DELLA TOLFA
SONO IL LUOGO DOVE LʼUOMO ASCOLTA
IL SUONO DI QUESTʼARIA
Tolfa
LAZIO
Il cavallo e il buttero, due realtà legate da un unico cordone ombelicale che rischiano di estinguersi per sempre di fronte alla moderna zootecnia di profitto.
TRA PASSATO E PRESENTE
TESTO DI GIOVANNI SANTURBANO FOTO DI MARCO SANTURBANO
obert Redford in un indimenticabile film degli anni novanta sussurrava ai cavalli. Parlava con loro in un linguaggio fatto di gesti, odori, complicità. La realtà è però lontana da quello che racconta il lungometraggio tratto dal romanzo di Nicholas Evans. Non si sussurra ai cavalli, non bisogna considerarli al pari degli esseri umani, non si trattano come fragili porcellane. È anche vero che la relazione tra questo nobile animale e la figura mitica del buttero va oltre il linguaggio formale comunemente usato tra cavallo e cavaliere, coinvolge entrambi gli attori in un rapporto carico di emozioni e rispetto.
R
TREKKING
•
novembre - dicembre 2011
•
77
Memoria SULLE TRACCE DI PASTORI E GREGGI
rurale TESTO E FOTO DI ANDREA PERCIATO E MARIA RITA LILIANO
na traccia che sfiora spettacolari balconate panoramiche, gli scarponi che si alternano senza interruzione sul verde prato e sulla nuda roccia: ha inizio così l’intrigante avventura tra irreali paesaggi d’alta montagna e cieli tersi e senza confini. Dalle rupi appenniniche, passando per le aspre e possenti giogaie della Marsica, le nude creste del Gran Sasso fino alle incantevoli dorsali della Maiella e gli intensi profumi della macchia mediterranea: pensavamo di conoscere l’Abruzzo ma, mai prima di aver percorso in lungo e in largo i sentieri sulle montagne selvagge tra il Godi e la Marsica, eravamo riusciti a entrare così profondamente in contatto con questo splendido patrimonio naturale.
ABRUZZO
U
LA LIBERTÀ DI ANDARE OLTRE...
UN AFFASCINANTE ITINERARIO IN ABRUZZO SULLE TRACCE DI PASTORI E GREGGI
TREKKING
•
novembre - dicembre 2011
•
83
Khmer
Nel regno dei
TESTO DI SILVIA DELLA ROCCA / FOTO DI MICHELE DALLA PALMA
RIEMPIONO OCCHI E PENSIERI LE SUGGESTIONI ANTICHE DI ANGKOR, LE CORSE DEI BUFALI NELLE RISAIE, LA MAGIA DEI VILLAGGI GALLEGGIANTI, LE ATMOSFERE
PIRATESCHE DELLA COSTA AFFACCIATA SU PROFILI DI ISOLE CHE SEMBRANO USCIRE DA ROMANZI DʼAVVENTURA...UN MONDO DʼACQUA FA DA PALCOSCENICO AD UNA DELLE CIVILTÀ PIÙ ANTICHE E AFFASCINANTI, E PER MOLTI VERSI ANCHE MISTERIOSA, DEL SUDEST ASIATICO 86
•
TREKKING
•
novembre - dicembre 2011
i sono emozioni che non si possono comprare. Si afferrano nel momento in cui accadono e rimangono impresse, per sempre, nella memoria. Come questo tramonto, avvolto dall’odore di pioggia del monsone e fumi di pesce fritto.
CAMBOGIA
C
Momento intriso di magia, mentre il giorno si scioglie nell’indefinito del buio confondendo e ammorbidendo ogni profilo. Adesso reso drammatico dal colore plumbeo di nuvole cariche d’acqua che sembrano abbracciare, infradiciandola, la campagna cambogiana. Nel bicchiere di birra su cui scivolano goccioline di ghiaccio, straordinario contrasto con l’afa soffocante dell’aria ferma, si riverberano colori cangianti, effimere sfumature d’arcobaleno di mille luci colorate si rincorrono nelle rughe liquide delle pozzanghere, frenesia di vita che esplode, festosa, nella torrida sera agostana di Siem Rap. Affacciato da una vecchia terrazza coloniale sulla piacevolmente caotica strada dei locali alla moda, rivivo suggestioni, che non potranno più tornare, già assorbite nel leggendario quartiere francese di New Orleans, prima che la furia del Mississipi lo confinasse nella memoria. E mi stupisco nell’osservare, all’esatto estremo del mondo, quella malizia estetica, tutta francese, di ringhiere in ferro che l’umido tropicale ha arrugginito, decorazione di terrazze che incorniciano questo bazar turistico nel cuore del regno di Angkor. Per nulla diverso da un qualsiasi happy hours di Rimini, Miami, Taormina o New York. Ma è solo una bolla di luci e modernità nell’immobile universo di uno dei paesi più affascinanti del Sudest asiatico. Uno qualsiasi delle decine di tuctuc, colorati mototaxi parcheggiati ovunque alla rinfusa in questo piccolo caos metropolitano, in pochi minuti, può trasportarmi indietro nella memoria, favorita dall’assoluto del buio che avvolge i confini di una delle più splendide storie della civiltà umana, quella che racconta le straordinarie vicende dell’impero Khmer. (Michele Dalla Palma, sera di pioggia a Siem Rap, agosto 2011)
Il GPS ha rivoluzionato l’approccio alle attività outdoor divenendo un’autentica “guida esperta” capace di accompagnarci, se correttamente utilizzato, su ogni itinerario. In collaborazione con , leader nel settore
Si può fare un GPS con
Sulla doppia pagina: la confezione base comprende il navigatore, il manuale di avvio rapido e il cavetto USB. Cosa poter chiedere di più ad uno strumento così versatile? L’aggancio-moschettone di serie; particolarmente affollata la pagina dei satelliti in modalità ricezione GPS+Glonass.
un solo tasto? della strumentazione GPS dedicata all’outdoor, eccoci a un nuovo appuntamento di questo “corso sul campo” che insegna a sfruttare al meglio, nell’uso pratico, tutte le funzionalità di questo utile – a volte anche indispensabile – strumento tecnologico.
TESTO E FOTO DI MASSIMO RAVARA
D
a oltre dieci anni Etrex è il modello di navigatore GPS di Garmin tutto contenuto – senza fronzoli: design spartano, funzioni essenziali, menu semplici e nessun orpello per contenere il prezzo di vendita ad un livello molto, davvero molto conveniente.
Oggi si ripropone con un sacco di novità interessanti, un ricevitore GPS+Glonass davvero eccellente e, ovviamente, un solo tasto per gestire praticamente tutte le funzioni. Il nuovo Etrex 30 supera veramente ogni aspettativa. Siamo abituati a riconoscere questo modello “entry level” di Garmin come quello più amato da cacciatori, guardiaparchi e tutte quelle categorie che puntano più al concreto, all’essenziale e alla praticità anche a costo di rinunciare alla “chicca” o alla novità esclusiva. Ebbene, oggi per tutti è disponibile un prodotto veramente più completo che mai. Come si colloca il nuovo Etrex?
Difficile inquadrarlo, questo modello di Garmin oggi è più che mai uno strumento trasversale che prende da tutti gli altri modelli quanto ognuno di essi, singolar-
mente, ha di pratico e funzionale. È dotato di bussola a tre assi e altimetro barometrico con funzione di visualizzazione del grafico come i modelli di più alta gamma, gestisce tutti i tipi di cartografia dedicata Garmin adattandosi a fungere ora da GPS per l’escursionismo, ora a navigatore automobilistico in caso di bisogno. È robusto e dotato di connessione USB e slot per schede di memoria microSD. La dimensione è compatta, con un display transflective a 65000 colori ben luminoso, anche se di soli 2,2”, ed un formato simile ai GPS da manubrio ottenendo così il vantaggio di essere poco ingombrante ed effettivamente utile anche come GPS per la bicicletta grazie alla possibilità di essere accoppiato ai vari sensori (i settaggi sono nel menu “centro fitness”) e all’ormai onnipresente attacco Garmin a slitta che
permette di condividere tra tutti i modelli i vari accessori quali cradle per il veicolo, attacchi manubrio, moschettoni e via dicendo. Il display, dicevamo, è più piccolo rispetto ai nuovi modelli e non è touchscreen, a tutto vantaggio della robustezza senza compromessi, per gestire tutte le funzioni vi è un comodo joystick che rende la navigazione tra i menu addirittura più pratica rispetto al joypad tipico della serie 60-62. Il software utilizza un sistema di gestione delle pagine che per molti anni è stato il cavallo di battaglia di Garmin e che ancora oggi a parer mio è il più funzionale: si possono navigare le pagine tramite menu a icone o semplicemente sfogliando una serie di pagine preferite in sequenza premendo ripetutamente un solo tasto. L’ordine e il tipo di pagine da far comparire nella sequenza è personalizzabile. Nella stra-
A CURA DI MICHELE DALLA PALMA
A
Cogli l’attimo!
nche se Nikon, fin dai suoi esordi nel mondo dellʼimmagine, oltre mezzo secolo fa, ha abituato la comunità universale dei fotografi ad autentiche rivoluzioni che hanno cambiato le frontiere dello scatto, riesce ancora a stupire oggi, in un mondo in cui la tecnologia sembra ormai senza segreti e parte integrante della quotidianità. Qualche giorno fa, in contemporanea mondiale nelle più importanti metropoli di tutti i continenti, ha presentato lʼarchetipo – definito non a caso “alba” - di quello che sarà in futuro lo strumento fotografico. Un futuro che si può già tenere in mano oggi, ammirando questo stupefacente gioiello chiamato “1”. Il sistema fotografico più veloce, piccolo e leggero mai visto prima. Alcuni obietteranno che ormai di microcamere, in tutte le forme, è pieno il mercato... ma, dimensioni a parte, stiamo parlando di un sistema, non di una fotocamera. Cioè di un insieme di corpi e obiettivi che vanno ben oltre la semplicità di una compatta, grande o piccola che sia.
VELOCITÀ, PRECISIONE, INNOVAZIONE, PORTABILITÀ Sono questi i must del nuovo sistema Nikon: autofocus e scatto continuo con
NIKON “1”, la nuova alba della fotografia
con apposito adattatore è possibile montare tutte le prestigiose ottiche reflex “Nikkor”.
ogni attimo; semplice da utilizzare, dotata di flash interno e sufficientemente piccola e leggera da poter essere portata sempre con sé, ovunque e in qualsiasi occasione. La Nikon “1” V1, invece, è la fotocamera perfetta per professionisti e fotoamatori che senza compromessi desiderano esplorare sempre nuovi modi di esprimersi attraverso la fotografia. Il suo luminoso mirino elettronico a 1.440.000 punti assicura una visualizzazione chiara, stabile e il 100% di copertura dellʼinquadratura. Il corpo leggero e resistente in lega di magnesio è dotato di una slitta per ampliare le potenzialità di ripresa con la gamma di accessori del sistema Nikon 1.
J1 E V1, DUE CORPI, UN’ANIMA SOLA La nuova “famiglia” è composta oggi da due corpi macchina: “1” J1 e “1” V1. Questi innovativi apparecchi propongono, primi al mondo, diverse straordinarie funzionalità fotografiche, come la tecnologia di acquisizione immagini pre e post scatto, che rende possibili nuove e rivoluzionarie modalità di ripresa in ogni condizione. Gli scatti di soggetti in movimento potranno essere effettuati con estrema facilità e, da oggi, sarà possibile ottenere, oltre a classiche immagini “statiche”, delle emozionanti fotografie dinamiche. Le caratteristiche comuni sono un processore e un sensore straordinariamente potenti in un corpo dal design minimalista ed elegante; non si tratta soltanto delle fotocamere più veloci al mondo, ma di macchine con caratteristiche mai viste prima. La Nikon “1” J1 è la scelta ideale per chi desidera una fotocamera capace di catturare senza alcuno sforzo
UN MOTORE SENZA PRECEDENTI Il nuovissimo sensore di immagine CMOS in formato CX che caratterizza queste fotocamere si colloca a fianco degli stracollaudati sensori in formato DX e FX (utilizzati nelle reflex digitali Nikon); progettato specificatamente per le queste fotocamere, assicura lʼequilibrio perfetto tra dimensioni del sistema, velocità, sensibilità alla luce, risoluzione e profondità di campo e permette una straordinaria riproduzione dei dettagli e del colore, grazie ad una gamma ISO che va da 100 a 3200 (estendibile fino a 6400 equivalenti), ad un avanzato sistema di riduzione del rumore, alla possibilità di realizzare immagini in formato RAW e ad una risoluzione da 10,1 Megapixel. Questo sensore è dotato di un sistema di messa a fuoco delle immagini rivoluzionario e contraddistinto da una velocità elevatissima: vantando il maggior numero di punti di messa a fuoco al mondo, garantisce il mantenimento a fuoco del soggetto in ogni
La J1 è disponibile in cinque colori: nero, bianco, rosso, rosa e argento.
una velocità mai vista prima; modalità di ripresa sia foto che video innovativa; obiettivi intercambiabili di straordinaria compattezza e prestazioni; una gamma completa di accessori che rendono questo sistema competitivo con qualsiasi corredo reflex oggi esistente. Perchè, e questa è la straordinaria continuità che da sempre contraddistingue il brand leader mondiale nel mondo della fotografia, sui corpi macchina “1”, pur nelle loro contenute dimensioni,
La J1 è dotata di flash incorporato.
La V1 con il corredo completo di obiettivi e accessori.
Munita di mirino elettronico e porta per accessori compreso il flash aggiuntivo, la V1 è ideale per professionisti e fotoamatori evoluti.
situazione. Se si scattano immagini di oggetti luminosi o in movimento, Nikon “1” utilizza il sistema AF di rilevazione di fase a 73 punti; se il soggetto, invece, è statico, o scarsamente illuminato, la “1” opta per il sistema AF a rilevazione di contrasto a 135 punti. A prescindere dal sistema utilizzato dalla fotocamera, la rapidità nella successione degli scatti consente di cogliere qualsiasi momento, e la rilevazione di fase, disponibile anche durante la registrazione video, permette la ripresa di qualsiasi scena, anche in
rapido movimento. GIOIELLI OTTICI Sono i nuovi obiettivi Nikkor 1, progettati tenendo in massima considerazione il concetto di portabilità abbinato alla necessità di elevata qualità, precisione e contrasto per la realizzazione di immagini e video. Nulla, nel sistema Nikon “1”, deriva da adattamenti di prodotti già esistenti, e anche per il corredo ottico gli specialisti sono partiti da zero per realizzare i nuovissimi obiettivi, anche se qualcosa della tradizione è rimasto: il leggendario innesto a baionetta che
Il dorso ha tutti i controlli necessari per la gestione totale dell’immagine sul grande monitor LCD.
da oltre 50 anni garantisce la perfetta unione tra fotocamere e obiettivi Nikon. La nuova famiglia di obiettivi “1” è composta da 4 ottiche; ciascuna lente è stata studiata e creata con proporzioni perfette rispetto al corpo agile e snello della fotocamera, e gli obiettivi vantano un design leggero, tale da garantire una eccellente portabilità ed un perfetto equilibrio; lʼinnesto a baionetta 1mount, comprende diverse lunghezze focali, per ogni tipo di esigenza, e ogni lente è ottimizzata anche per la registrazione video. NIKKOR “1” VR 10-30mm, estremamente compatto e leggero, è un obiettivo zoom 3x grandangolare, con sistema VR (riduzione vibrazioni), e un meccanismo di ritrazione obiettivo utile per una migliore portabilità. NIKKOR “1” VR 30-110mm è un teleobiettivo zoom con sistem VR compatto e trasportabile ovunque; quando lʼobiettivo non è in uso può venire retratto. Sottilissimo, il NIKKOR “1” 10mm è un grandangolo luminoso che assicura immagini nitide in ogni condizione. NIKKOR “1” VR 10-100mm PD-ZOOM è adatto per tutti coloro che amano le riprese video; con un interruttore zoom power-drive e velocità regolabile, consente la registrazione di filmati con la massima chiarezza. Ma questo è solo lʼinizio; in cartiere unʼampia gamma di obiettivi dedicati, a cui si aggiunge la possibilità, straordinaria, montando lʼadattatore F-mount, di utilizzare gli obiettivi AF-S e AF-I Nikkor serie D. UN CUORE INARRIVABILE EXPEED 3 è un processore di immagini estremamente veloce, progettato per assicurare livelli di rapidità e prestazioni senza precedenti.
TREKKING
•
Questo processore di ultima generazione è dotato di ben due potenti motori in grado di elaborare le immagini a 600 megapixel al secondo; offre una riduzione del rumore di qualità superiore e consente di realizzare immagini pulite e finemente dettagliate. Consente lʼattivazione dei rivoluzionari modi di ripresa della fotocamera ed è il motivo per cui è possibile scattare una foto a piena risoluzione mentre si sta registrando un filmato, o scattare immagini a piena risoluzione alla velocità di 60 fotogrammi al secondo. “1” CAMBIA LE REGOLE DEL GIOCO! La gamma Nikon “1” si caratterizza per un processore diverse volte più veloce rispetto a quello della maggior parte delle fotocamere professionali e questa velocità, senza precedenti, è alla base di alcune funzioni mai viste prima. Le Nikon “1” sono le prime fotocamere con obiettivi intercambiabili che iniziano a registrare immagini prima che venga premuto completamente il pulsante di scatto, e continuano a farlo anche dopo che ciò è avvenuto. Queste fotocamere non si limitano, dunque, a “scrivere” con la luce: esse, ridefinendo di fatto il concetto di fotografia, consentono di manipolare sia la luce che il tempo, per cogliere quei brevi momenti – spesso ricchi di significato ma, fino ad oggi, mai raccontati – precedenti e successivi lo scatto. Ce nʼè che basta per stimolare tutta la curiosità di qualsiasi appassionato di fotografia... e tra qualche giorno avremo anche noi la possibilità di provare questi prodigi di tecnologia. Sul prossimo numero le nostre impressioni dalla
novembre - dicembre 2011
•
103
A
CURA DI
MICHELE DALLA PALMA
Provati per voi A Natale regala emozioni outdoor Sempre più in voga l'emozione di camminare nella neve... oltre che per un numero sempre crescente di escursionisti, le ciaspole sono diventate un must anche per gli sciatori più assatanati, che dopo discese mozzafiato le calzano per “rilassare” gambe e pensieri. Ma Natale è anche l'occasione ideale per pensare di gratifi999, IL FUTURO DI Salewa Ultima nata, rivolta tecnologicamente al futuro, la 999 – sigla che definisce il peso di questa innovativa e leggerissima racchetta – è realizzata in materiali compositi che offrono la massima tenuta in ogni condizione di neve, comprese diagonali ghiacciate, passaggi in costa e pendii ripidi. I ramponi in acciaio a prova di torsione garantiscono una tenuta sicura e un’efficiente trasmissione della potenza, mentre le lamine antineve si adattano alla struttura del terreno assicurando attraversamenti sicuri e ottima reattività nella neve profonda. Allacciatura rapida elastica e alzatacco a tre posizioni manovrabile coi bastoncini. Anche il prezzo è da “professionisti”, posizionandosi al limite dei 200 Euro. SALEWA – distribuito da Oberalp – www.salewa.it
Salewa 999, la più leggera sul mercato.
TREK GRIP, L’AFFIDABILITÀ DI Ferrino Col marchio BALDAS, la storica azienda torinese si sta ritagliando uno spazio importante nell’escursionismo invernale proponendo sul mercato un’interessante gamma di ciaspole, che ha nella TREK GRIP la sua punta di diamante. Un telaio in lega di alluminio con profilo a T sostiene ramponi e lamine in acciaio inox, garan-
104
•
TREKKING
•
tendo un ancoraggio ottimale al suolo in ogni condizione di neve. La spatola anteriore, rimovibile, aumenta notevolmente la superficie e il conseguente galleggiamento con nevi fresche o profonde; su nevi dure, togliendola si ottiene una ciaspola più versatile senza perdere le capacità di aderenza. Attacco a regolazione rapida e alzatacco pratico e veloce da azionare anche durante la progressione. Anche per la TREK GRIP prezzo da “professionisti”, da 192 a 198 Euro. BALDAS – distribuito da Ferrino – www.ferrino.it
TREK GRIP, con il “musetto” rimovibile che aumenta o diminuisce la superficie di appoggio.
SNOW CUBE, “UOVO DI COLOMBO” DI Camp Come ogni “uovo di Colombo”, una volta vista e presa in mano questa racchetta da neve, sorge spontanea la domanda: come mai nessuno ci aveva pensato prima? L’attrezzo presentato dal brand italiano CAMP-CASSIN risolve il problema delle dimensioni/peso sopportato: una “ciaspola” da “signora” lunga 60 centimetri non può pretendere di sostenere un uomo di 90 chili, che dovrà utilizzare un attrezzo più grande come dimensioni e con maggior superficie. Questa rivoluzionaria “ciaspola“ allungabile va a coprire le necessità di utilizzo con nevi dure e soffici e per persone di pesi e dimensioni diverse. Per camminatori
novembre - dicembre 2011
care le passioni dei nostri cari. È ben vero che nessuno obbliga (fortunatamente) ai regali natalizi, ma se “proprio bisogna”, perchè non un regalo che parli la stessa lingua di una passione? Ecco allora una selezione delle ultime novità per l'Outdoor, ideali per un regalo non convenzionale. “pesanti”, o su neve inconsistente, sarà possibile aumentare la lunghezza e superficie della racchetta con un semplice allungamento. I 6 ramponi laterali in acciaio offrono un ottimo grip anche su nevi dure e pendenze elevate; alzatacco e chiusura rapida. Prezzo 123 Euro. CAMP – www.camp.it
Camp SNOW CUBE, si allunga con un semplice “clic”.
CIASPOLE PER TUTTI! Anche senza investire somme importanti per l’acquisto delle racchette da neve, ognuno può mettere ai piedi attrezzi dalle caratteristiche tecniche di eccellenza, scegliendo tra un’ampia offerta. La gamma SALEWA comprende modelli tecnici e “turistici” capaci di soddisfare qualsiasi esigenza. Principali caratteristiche su tutte attacco rapido semiautomatico, telaio in fibra, misure diverse per uomo, donna, bambino. TACUL LIGHT - Sulla stessa sagoma del modello Pro, la Light si caratterizza per il sistema RSA (Rapid Size Adjustment) che rende estremamente facile e veloce l’adattamento dello scarpone all’attacco: è sufficiente posizionare la parte anteriore del piede nel puntale dell’attacco e stringere la talloniera fino alla perfetta calzata. Le file di denti laterali garantiscono la massima stabilità trasversale, i ramponi frontali offrono una presa perfetta anche sulla neve più dura. L’al-
zatacco può essere regolato con il bastoncino. Prezzo Euro 130.
Salewa TACUL LIGHT.
La gamma TACUL è declinata anche in versione DONNA, con un design accattivante, sempre a Euro 130, e JUNIOR con misure bambino, al costo di 69 Euro, che mantiene le stesse caratteristiche tecniche delle ciaspole per adulti: sistema RSA (Rapid Size Adjustment) per una regolazione facile e veloce della scarpa del bambino all’attacco, costruzione open frame, misura adattabile, fibbia a chiusura rapida, 8 perni in acciaio, alzatacco che facilita la marcia durante le salite e punta regolabile dotata di ramponi in alluminio.
TACUL DONNA, tecnicità con un tocco di malizia.
TACUL JUNIOR.
Anche FERRINO propone una selezione articolata di modelli, con caratteristiche diversificate per dimensioni, pesi e tipologie di utilizzo. FELIK è una ciaspola di nuova
concezione con sistema di bloccaggio/sbloccaggio dell’attacco azionabile col bastoncino; il doppio profilo laterale “dentato” assicura ottima presa anche in laterale. Leggerezza e velocità nell’utilizzo sono i suoi maggiori plus. Prezzo 135 Euro.
L’avveniristica silhouette della FELIK.
Ottimo rapporto prestazioni/prezzo per la NEVADA, che a 108 Euro propone un attrezzo versatile, con ottimo galleggiamento favorito dalla forma “classica”, e buon grip grazie ai 6 ramponi in acciaio laterali e le tre punte in acciaio anteriori. Alzatacco semplice e pratico da azionare. Per i più piccoli la ciaspola BABY, dall’originale forma a “coda”, rende facile la progressione. Attacco a chiusura semplice e immediata, ottimo anche con calzature doposci, si adatta a misure dal 28 al 38. La sacca può essere portata anche come zainetto. Prezzo Euro 41.
Semplice pressione su un bottone e il tepore è assicurato per ore. Si possono scegliere tre diverse temperature, mantenute dalla fodera termoriflettente e dalla costruzione OutDry che garantisce impermeabilità. Il BugagloveTM Max Electric mette nelle vostre mani il potere di scaldarvi. E i piedi? La stessa tecnologia scalda e mantiene le estremità inferiori per ore. Anche qui tre livelli di tepore, dentro una tomaia impermeabile, con guscio in Techlite che assicura mobilità e leggerezza. La tecnologia OmniHeat Thermal Reflective e Thermal Insulated fanno di Bugaboot Plus Electric lo scarpone perfetto per tutte le attività invernali. COLUMBIA www.columbia.com
Come non averlo, ma se la temperatura lo richiede il gilet di piuma Patagonia è il compagno ideale
Il guanto Bugaglove e lo scarpone Bugaboot con tecnologia Electric sconfiggono per sempre il freddo a mani e piedi.
NEVADA, forma classica per ogni terreno.
LEGGEREZZA, LA FILOSOFIA DI CAMP Più tradizionale ma alla ricerca della massima leggerezza il G Comp Wind, ideale per “imprese” sulla neve; con protezione antivento Windmit’N inserita nella parte alta del polso, pesa solo 92 grammi!
BABY SEAL con la comoda sacca-zainetto.
CALORE A RICHIESTA DA Columbia Mani e piedi freddi... una costante, soprattuto femminile ma non solo, delle attività outdoor invernali. Beh, tutto finito!
I PIUMINI DI Patagonia Non ti accorgi di averli nello zaino, tanto sono comprimibili e leggeri, ma al primo soffio di vento proteggono dal freddo tutta la parte superiore del corpo; Down Sweater Vest, semplice e ultraleggero, sembra “invisibile” ma trattiene il calore grazie alla piuma d’oca in 800 fill power; lo strato esterno è in poliestere riciclato al 100%. PATAGONIA www.patagonia.com
Peso piuma per i guanti Camp.
PRATICITÀ E CALORE FANNO TENDENZA PER Fjäll Räven Il comodo Yupik Parka è la giacca perfetta per qualsiasi condizione atmosferica invernale, poiché protegge più che efficacemente da vento, pioggia e neve; grazie all’imbottitura Supreme Micro Loft riesce a mantenere il corpo caldo anche a temperature molto basse. Il cappuccio è staccabile, con fodera in pile morbida e ha una guarnizione di calda pelliccia sintetica che protegge contro le tempeste di neve. Come nella tradizione del brand svedese, questo parka è dotato di molte pratiche tasche, tra cui due grandi tasche pettorali con zip, una tasca per il lettore multimediale sulla manica e due tasche a soffietto. FJALL RAVEN www.fjallraven.com
TREKKING
•
Le tasche interne di questa giacca hanno uscite per gli auricolari MP3.
ELEGANZA E TECNICITÀ PER L’INVERNO DI Salewa Un eccezionale strato termico in Primaloft e inserti in Dynastretch per ridurre i volumi rendono ottima per l’inverno la giacca Couna da donna versatile e innovativa. Il trattamento ecologico in sali d’argento Polygiene® agisce sulla superficie del capo impedendo la proliferazione di microrganismi come batteri e funghi responsabili dei cattivi odori. Mix di materiali e contrasti cromatici, morbido ed elastico PTX Extreme 15/15 sui fianchi e sul retro per una maggiore libertà di movimento, design dinamico e sportivo per il capo tecnico da uomo Ammonite. Tasche con zip impermeabili, aerazione sui fianchi, cappuccio staccabile e arrotolabile nel collo con regolazione monomano, tasca interna con zip, ghetta antineve staccabile. Fodera strutturata a seconda delle zone del corpo. SALEWA – www.salewa.it
novembre - dicembre 2011
•
105
A
CURA DI ITALO
CLEMENTI
aboratori del L
per vivere natura e ambiente in compagnia I più esperti conoscitori del territorio, che aderiscono al progetto “Laboratori del Camminare”, sono i partners ideali per scoprire luoghi e suggestioni con la garanzia dell’esperienza e competenza del marchio TREKKING&Outdoor. Con la nostra supervisione, guide alpine, escursionistiche, ambientali, organizzate in gruppi e società locali, offrono
proposte e servizi escursionistici di alto livello per indimenticabili gite a piedi, in bicicletta o a cavallo. Non solo sport e attività ricreative nella natura, ma anche e soprattutto cultura del territorio sono le caratteristiche principali delle proposte offerte dai “Laboratori del Camminare”, in armonia con la filosofia che da sempre distingue TREKKING&Outdoor
New Entry
di mirto, garighe impreziosite da orchidee selvatiche, praterie sommerse di posidonia, anfore e colonne romane che giacciono sui fondali, distese si olivi a perdita d’occhio, tratturi, muretti a secco, trulli e “furnieddhri”, sorgenti di fiumi sotterranei e “spundurate”. Il denominatore comune delle attività proposte dal Laboratorio del Camminare Avanguardie è l’ambiente, il territorio come punto di partenza per la conoscenza, come luogo da studiare, da capire, da proporre a chi è disposto ad una visita silenziosa e discreta della natura. Tutte le escursioni sono pensate in modo da rendere partecipe chi sceglie di camminare con Emanuela e Salvatore, cercando un contatto con il territorio e con le persone che va al di là delle sole notizie di carattere storico e ambientale relative ai luoghi visitati. Mese dopo mese scopriremo assieme le attività organizzate dal Laboratorio del Camminare pugliese, sempre affiancate da proposte che ricorrono costantemente nel calendario di Avanguardie, come le giornate del camminare da settembre a maggio, i minitrekking per bambini da aprile a giugno, le escursioni nel Parco
Laboratorio del Camminare AVANGUARDIE L’ormai consolidato e affiatato gruppo dei Laboratori del Camminare fa spazio a un nuovo team di professionisti dell’escursionismo. Con grande piacere diamo il benvenuto al Laboratorio del Camminare Avanguardie che da Nardò, in Provincia di Lecce, ci invita a scoprire i colori, i profumi e l’incredibile patrimonio naturalistico-culturale della Puglia. Il nuovo Laboratorio del Camminare, un vero e proprio “studio ambientale”, propone escursioni sempre diverse, senza tralasciare il trekking nei centri urbani, approfondimenti e visite guidate, percorsi legati all’acqua e uscite in ambiente marino, interessantissimi itinerari ipogei e bicitour per conoscere il Salento, le Murge e il Gargano al ritmo lento. Tra le innumerevoli attività è poi riservato un importante spazio all’educazione ambientale con interventi mirati e progetti organici, percorsi attivi, laboratori manuali, visite guidate per le scuole, soggiorni in natura, formazione per
adulti e docenti. Il tutto sotto l’attenta supervisione delle guide Emanuela Rossi e Salvatore (Totò) Inguscio la cui lunga esperienza consente di gestire ogni singolo aspetto delle loro proposte outdoor, dalla progettazione alle attività di accompagnamento e didattica sul territorio. Emanuela, biologa e biospeleologa, è una Guida Ambientale Escursionistica della regione Puglia dal 2001. Si è occupata di numerose tematiche relative all’ambiente marino e alla distribuzione dei cetacei nel Mediterraneo e, dal 2000, è specializzata nello studio della fauna ipogea, con particolare attenzione alla sua regione. Salvatore, naturalista, biospeleologo e Guida Ambientale dal 1986, autore di articoli e pubblicazioni scientifiche, si dedica da oltre 20 anni alla tutela delle aree carsiche e della fauna ipogea. Con Avanguardie gli escursionisti hanno la possibilità di conoscere da vicino dolmen, menhir, coste sabbiose, falesie di dorata calcarenite o candida selce, boschi ombrosi di querce e vaste pinete, macchie profumate
“Portoselvaggio e Palude del Capitano” a Nardò con il programma “Attraverso il paesaggio”, nel Parco “Isola di S.Andrea e litorale di Punta Pizzo” a Gallipoli con “PARCHeggia qui” e nel parco “Litorale di Ugento” a Ugento con “Acqua&Macchia”. Nella bella stagione bicitour estivi “Giardini segreti”, “Tra pietre e masserie” e “Portoselvaggio” che terminano con degustazioni di prodotti tipici locali. Per gli amanti del mare uscite in gommone di fronte al Parco “Portoselvaggio e Palude del Capitano” o in catamarano nell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo mentre chi preferisce le tradizioni può contare sulle frequenti degustazioni, sugli incontri con gli artigiani e momenti laboratoriali con latte, farina, argilla presso masserie didattiche o laboratori artigianali. Insieme, cogliamo la sfida di Avanguardie, il Laboratorio del Camminare alla ricerca del filo che unisce passato, presente e futuro nel campo della comunicazione e della ricerca ambientale. Ambito e attività outdoor trekking, cicloturismo, speleologia, osservazione dell’ambiente marino in gommone e catamarano, attività didattiche Dotazioni 25 biciclette, attrezzatura speleologica, bussole, gps Lingue parlate inglese, francese, tedesco Iniziative ed eventi periodici Giornata delle ferrovie dimenticate, Giornata della lentezza, Le Verdi Stanze, Festival Decò Avanguardie Via Michele Grasso 1 73048 – Nardò (LE) Cell. 349.3788738 (Emanuela Rossi) 347.9527701 (Salvatore Totò Inguscio) info@avanguardie.net www.avanguardie.net
Camminare dei migliori professionisti Le proposte del mese Laboratorio del Camminare AVANGUARDIE Per iniziare a conoscere il nuovo Laboratorio del Camminare Avanguardie e le sue guide Emanuela e Totò, l’appuntamento è il 20 novembre con un trekking tra bianchi lidi e sabbie nere sulla costa di Otranto tra Torre dell’Orso, Torre S.Andrea e Torre Santo Stefano. Per il 4 dicembre le guide hanno pensato ad un bel trekking ad anello sulla serra di Poggiardo caratterizzata dalla presenza di depositi di bauxite, da un piccolo bosco di querce e da un parco archeologico. Altra interessante escursione ad anello è in programma per il 18 dicembre a Torre Specchia Ruggeri lungo un tracciato costiero che alterna tratti rocciosi a tratti sabbiosi. Chi vuole trascorre una notte di San Silvestro alternativa e insolita, può partecipare al percorso, privo di difficoltà, del 31 dicembre alla Palascia. Si parte alle ore 22 per un’escursione notturna con lampada frontale che si conclude poco dopo la mezzanotte. Scopo della serata, che prevede la prenotazione obbligatoria, è quello di porre l’accento sul problema del disagio arrecato dai botti di capodanno ai numerosi animali che, spa-
ventati, rischiano la vita nel tentativo di fuggire. Il 2012 inizia con un entusiasmante trekking di sei giorni, dal 2 al 7 gennaio, intorno a Otranto. Si visitano la valle dell’Idro e chiese rupestri per poi continuare a camminare tra campagne e antiche masserie fino a giungere alla Valle dei Cervi, luogo preistorico sacro con un’importante grotta affrescata. Il trekking prosegue lungo la baia di Orte per arrivare a Otranto lungo antichi tratturi. La cucina è rigorosamente salentina e ogni sera si assaggeranno prodotti e vini locali. Per informazioni: Cell. 349.3788738 (Emanuela Rossi) Cell. 347.9527701 (Salvatore Totò Inguscio) info@avanguardie.net www.avanguardie.net Laboratorio del Camminare GENIUS LOCI Come accade da diversi anni a Maranello, nel periodo di novembre e dicembre 2011, sarà possibile prendere parte al corso di biowatching organizzato dal Laboratorio del Camminare Genius Loci in collaborazione con l’amministrazione comunale, un nuovo modo di studiare gli ambienti e un’opportunità per
assaporare la natura a 360 gradi. Elisa Montorsi e le sue colleghe invitano a scoprire questa interessante attività che contempla l’osservazione della diversità biologica naturale in tutte le sue forme. Si tratta di una pratica attiva che, a partire dagli ecosistemi, permette di apprezzare la ricchezza e la diversità delle tante forme di vita. Ogni ambiente è composto dall’insieme di esseri viventi che lo popolano: scoprirli, osservarli e capirli lasciandoli esattamente dove si trovano è la prerogativa più importante del biowatcher. Il corso, che quest’anno è incentrato sul tema delle foreste, prevede cinque lezioni, un’escursione e un film per imparare ad osservare la diversità biologica naturale. Il corso richiede una prenotazione telefonica o via mail, consente una partecipazione massima di 30 persone e si svolge presso lo spazio culturale Madonna del Corso a Maranello con inizio previsto per le ore 21. Per informazioni: Cell. 334.3799202 Cell. 347.7418152 (Valentina Parenti) 339.3480730 (Elisa Montorsi) info@geniusloci-escursioni.it www.geniusloci-escursioni.it
TREKKING
•
Laboratorio del Camminare OFFICINAE ITINERIS Prosegue la ricca stagione di Andrea Perciato e Mario Luciano che domenica 13 novembre vanno alla scoperta dei sentieri della ceramica nella loro Campania, una terra che da sempre valorizza le tipiche produzioni dell’artigianato locale come quelle della carta, della pasta, del vino e dei liquori. Domenica 20 il Laboratorio del Camminare Officinae Itineris offre l’opportunità di scoprire la Grotta di San Michele a Olevano sul Tusciano. Qui un enorme muro si para all’ingresso della Grotta dell’Angelo e un portone spranga l’ingresso; appena entrati, un incomparabile patrimonio legato all’arte, alla storia, all’architettura e alla speleologia, attira subito l’attenzione. Chi, per la prima volta, visita questa cavità ipogea prova un’emozione profonda, poiché si tratta di un capolavoro della natura, come dell’arte, davvero grandioso e affascinante. Il fascino del luogo è alimentato dalle costruzioni poste in luoghi umidi e nella oscurità più assoluta, ma anche dalla ricchezza di stalattiti e stalagmiti e da una misteriosa spelonca che si addentra nelle viscere della montagna. Domenica 4 dicembre si
novembre - dicembre 2011
•
109
15:19
Pagina 1
www.trekking.it
25-02-2011
Outdoor a 360째
G RUPP O C LEMENTI
COP tr 223 SUPERESECUTIVA.qxd
GRUPPO CLEMENTI Corso Torino 24 / 3 - 16129 Genova Tel. 010.5701042 - fax 010.5304378
www.trekking.it info@gruppoclementi.it