CLEMENTI EDITORE
www.trekking.it
RIVISTA
DEL
TREKKING
LA RIVISTA DEL
Euro 4 - Maggio 2013 - Anno XXX - Mensile Nr. 4 Clementi Editore s.r.l. - 43100 Parma Sped. in a. p. - 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano
LA 265
ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA
&OUTDOOR 265
UOMINI
Un “sentiero” ideale per conoscere luoghi, culture e tradizioni delle minoranze etniche d'Italia
&Popoli
CLEMENTI EDITORE
Punto di vista
SULLE
ORME DI...
Cari amici, in questi giorni sui quotidiani si è parlato molto della tradizionale gita scolastica o gita d’istruzione, evidenziando come le ristrettezze economiche, che in questo tempo di crisi si stanno facendo sentire anche nel mondo della scuola, costringono moltissimi studenti e insegnanti a rinunciare alla gita o a rassegnarsi ad abbandonare mete esotiche, invertendo così la tendenza pre-crisi che vedeva intere classi migrare, mediamente per una settimana, verso lidi lontani, da New York alle più disparate capitali europee, ma ora diventate mete troppo costose per le tasche della maggior parte delle famiglie. Concorderete con me sul valore della gita scolastica che rappresenta non solo un momento di svago e di time out dalla routine scolastica, ma anche e soprattutto un momento di condivisione tra gli studenti che, per una volta, si rapportano tra di loro e con gli insegnanti in un ambiente diverso dalle mura delle aule scolastiche. Proprio per questo ritengo che abolire questo importante momento di socializzazione e di conoscenza, assolutamente utile e ricco di riscontri positivi in un percorso formativo di un ragazzo, non sia assolutamente la scelta più proficua e corretta e sono del tutto convinto che questo momento possa rappresentare una grossa opportunità di cambiamento. Da troppo tempo, infatti, sembra che l’unica maniera per fare una gita scolastica, sia salire su un aereo e attraversare almeno un paio di nazioni diretti verso le mete di fama internazionale oppure immergersi nel caos di una delle più gettonate città turistiche italiane. Tutte mete che sicuramente offrono interessantissimi spunti culturali, ma dove è difficile trovare il tempo e 10 - TREKKING&Outdoor - maggio 2013
le occasioni per vivere un incontro autentico con il territorio e la gente che lo abita. Dire che in Italia ci sono bellezze naturali e storico-culturali che tutto il mondo ci invidia sarebbe sacrosanto ma scontato; io parlo più in generale del modo di approcciarsi ad un territorio, sia esso rurale o cittadino. Come sarebbe più appagante per la formazione di un ragazzo, accorciare la strada fatta in aereo o in auto, e, per contro, aumentare il numero dei passi fatti all’interno di un borgo, attraverso le stradine di campagna di un paesino caratteristico, su un sentiero delle nostre belle montagne o tra le vie di una di quelle città d’arte cosiddette “minori”, che costituiscono un patrimonio unico e misconosciuto della nostra bella Penisola. Incontrare il territorio camminando significa scegliere un ritmo più lento per vivere la realtà che ci circonda, un ritmo che lasci lo spazio (e il tempo) di osservare i dettagli, immergersi in una cultura, respirare l’aria e riempirsi gli occhi della magia di un luogo. Allora perché non riportare i nostri ragazzi ad una dimensione più “umana” dei territori e ad incontri più emozionali con i loro stessi coetanei di altre zone italiane? Si potrebbe partire proprio dalla gita scolastica, in questo caso sì, “d’istruzione”, magari puntando su mete meno famose e meno costose, dove i ragazzi abbiano la possibilità di svestire i panni del “turista di massa” per indossare quelli del viaggiatore attento e curioso, incontrare e conoscere veramente chi quei luoghi li abita e li rende vivi, arricchendosi con esperienze uniche (e anche con nuove conoscenze e amicizie) che certo lascerebbero una traccia indelebile nella formazione dell’individuo.
DI ITALO CLEMENTI
Credetemi, le cose di cui vi parlo non fanno parte dei “massimi sistemi della filosofia del turismo scolastico”, ma sono il riscontro di esperienze concrete, maturate nel corso di tanti eventi che come rivista TREKKING&Outdoor abbiamo organizzato, portando i ragazzi delle scuole ad incontrare, al ritmo lento del camminare, borghi e territori lontani dai grandi flussi del turismo. In queste occasioni abbiamo visto tantissimi studenti, anche i “Franti” della situazione, quelli che di solito vivono la scuola con apatia o disagio, trasformarsi in ragazzi vivaci, curiosi ed attenti, finalmente soddisfatti e felici di sentirsi protagonisti della loro avventura di conoscenza. Da queste nostre esperienze, qualche anno fa, aveva preso l’avvio un interessantissimo progetto sviluppato con il MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) che aveva proprio lo scopo di modificare in senso costruttivo la classica gita scolastica. Il progetto denominato “Sulle orme di…” vedeva i ragazzi di diverse scuole italiane impegnati insieme agli insegnanti a costruire un pacchetto per una gita scolastica sul loro territorio, che veniva poi proposto ai compagni di altre regioni, come meta per la loro gita, innescando in questo modo un circuito virtuoso di conoscenza e di interscambio. Tra le linee progettuali alle quali i ragazzi dovevano assolutamente attenersi, la prima in assoluto era l’inserimento nel pacchetto di una o più escursioni a piedi, oltre a pasti a base solo e esclusivamente di prodotti tipici. L’entusiasmo e la soddisfazione, al ritorno dal viaggio, espressa dai ragazzi delle moltissime classi che avevano orientato la loro gita scolastica su questi pacchetti, era stata così grande che noi tutti del Comitato Tecnico del Ministero che avevamo seguito passo dopo passo lo
sviluppo del progetto, non ci potevamo nemmeno lontanamente immaginare e aspettare. I ragazzi, che venivano accolti e accompagnati sul territorio dagli stessi studenti autori di quel pacchetto, ci raccontavano di come avevano scoperto e vissuto luoghi, borghi, parchi, di cui prima nemmeno conoscevano l’esistenza e di come il camminare, per molti di loro attività assolutamente impensabile prima di questa esperienza, li avesse pienamente appagati e soddisfatti, permettendo loro di entrare in modo approfondito nella realtà dei territori attraversati, tanto da renderli fortemente desiderosi di ripetere un’esperienza simile. Sono fermamente convinto che una svolta e un orientamento della gita scolastica in questa direzione, non solo abbatterebbe i costi, permettendo alle famiglie di far partecipare i loro figli, ma darebbe alla stessa un senso, una forza, una concretezza, una ricchezza, che sarebbe vero e proprio nutrimento e lievito, per una crescita culturale, morale e intellettuale dei nostri ragazzi. Penso comunque che queste riflessioni non valgano solo per i giovani, che hanno dalla loro tutto il tempo per la scoperta, ma riguardino tutti noi che, magari per rincorrere la moda vacanziera del momento, spesso ci rammarichiamo vedendo svanire il sogno di mete ormai troppo lontane da noi e dalla disponibilità del nostro conto in banca, dimenticandoci della straordinaria bellezza che possiamo incontrare letteralmente a pochi passi da casa. Buon cammino! Italo Clementi italoclementi@trekking.it
Obiettivo
c o n c o r s o
f o t o g r a f i c o
TERRA IVedizione
La quarta edizione del Concorso fotografico che sostiene i parchi
In occasione della 43ª Giornata Mondiale della Terra (22 aprile 2013), la Fondazione UniVerde e la Società Geografica Italiana hanno promosso la quarta edizione del concorso di fotografia geografico-ambientale “Obiettivo Terra”. L’intento della manifestazione è stato quello di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei Parchi nazionali e regionali italiani, coinvolgendo tutti gli appassionati di fotografia. Il concorso ha ricevuto anche quest’anno l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, del Comune di Roma Capitale, della Federparchi, di tutti i Parchi Nazionali e dal 2013 dell’Agenzia del Demanio, della Regione Puglia, del Corpo delle Capitanerie di Porto e Guardia Costiera, della Lega Navale Italiana, della Convenzione delle Alpi e del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Vincitore dell’edizione 2013 del Concorso fotografico è Nicola Grande che ha effettuato il fortunato scatto nel Parco Nazionale del Gran Paradiso (Valle d’Aosta, Piemonte). I soggetti della foto sono per la prima volta degli animali, due splendidi esemplari di stambecco. Il vincitore del concorso ha ricevuto un premio in denaro e l’onore di vedere la propria foto, in occasione della 43ª Giornata Mondiale della Terra (22 aprile 2013), esposta su una maxi affissione a Roma, nell’elegante cornice di Piazza Cavour. La prestigiosa giuria che ha valutato le immagini era composta da Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde); Franco Salvatori (Presidente della Società Geografica Italiana); Giovanni Valentini (Giornalista di “la Repubblica”); Giampiero Sammuri (Presidente di Federparchi e Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano); Fulco Pratesi (Presidente Onorario del WWF Italia), Renato Grimaldi (Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente); Rosalba Giugni (Presidente di Marevivo); Sonia Ferrari (Presidente del Parco Nazionale della Sila); Mario Cucinella (architetto e designer); Vera Corbelli (Segretario Generale Autorità di Bacino Nazionale del Liri-Garigliano-Volturno); e Italo Clementi (Editore della nostra rivista TREKKING&Outdoor e Vice Presidente Nazionale di FederTrek).
Foto vincitrice 2013: Nicola Grande, Parco Nazionale del Gran Paradiso (Valle d’Aosta, Piemonte)
MENZIONI SPECIALI Oltre al primo premio sono state conferite 7 menzioni speciali alle foto vincitrici di ognuna delle seguenti categorie: 1) Alberi e foreste - Vince Vittorio Giannella Foto scattata nel Parco Nazionale del Gargano (Puglia) 2) Animali - Vince Maurizio Guardiano Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Veneto) 3) Area costiera - Vince Antonio Esposito Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (Campania) 4) Borghi (2013 Anno Europeo dei Cittadini UE) Vince Gabriele Zoccola Parco Regionale dei Monti Lattari (Campania) 5) Paesaggio agricolo - Vince Maria Grazia Leonardi Parco Regionale del Conero (Marche) 6) Parchi del Sud e delle Isole - Vince Roberta Merolla Parco Nazionale dell’Alta Murgia (Puglia) 7) Risorsa Idrica (2013 Anno Internazionale ONU della Cooperazione nel settore idrico) - Vince Silvio Moschini Parco Regionale delle Alpi Apuane (Toscana)
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Le personalità presenti in Piazza Cavour a Roma dinanzi alla maxi affissione della foto vincitrice.
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FederTrek LA LUNGA MARCIA PER L’AQUILA 2013
IL SOCIAL TREKKING CHE SCUOTE L’ITALIA La Lunga Marcia per L’Aquila è un’iniziativa organizzata da Movimento Tellurico – in collaborazione con FederTrek e altre associazioni di tutta Italia – che unisce i territori emiliani, toscani, umbri, marchigiani e laziali con quelli abruzzesi colpiti dai recenti terremoti. La Lunga Marcia per L’Aquila 2013 Due carovane partiranno rispettivamente da Novi di Modena (25 maggio, ricorrenza del terremoto emiliano dello scorso anno) e da Roma (14 giugno) e arriveranno a L’Aquila attraversando i territori colpiti da terremoti o caratterizzati da un elevato rischio sismico (Sansepolcro, Gubbio, Assisi, Serravalle, Norcia, Avezzano, ecc.). Con tappe in bicicletta e a piedi, lungo percorsi studiati da esperte guide ambientali, le due marce percorreranno più di 30 comuni, 12 Province e 6 Regioni. Un’opportunità unica per conoscere le bellezze dell’Italia centrale, favorire nuove forme di aggregazione e contribuire alla promozione della
VISITA IL SITO FEDERTREK
prevenzione antisismica e della messa in sicurezza del territorio. La Lunga Marcia per L’Aquila si ripeterà ogni anno, ricucendo l’Italia con i passi di chi il Bel Paese lo ama davvero. Nuovi percorsi provenienti dall’Irpinia e da Ancona confluiranno a L’Aquila, città simbolo della mancata ricostruzione. Con il sostegno di amministrazioni e associazioni locali si promuoverà la ricostruzione dei luoghi devastati dal terremoto e in particolare del centro storico dell’Aquila. Ciò non solo per quanto riguarda la riedificazione di scuole e abitazioni, ma anche per ciò che concerne la cura delle relazioni umane, la ricostituzione della rete produttiva e sociale delle comunità cittadine disgregate dal sisma. L’arrivo delle due marce sarà l’occasione per coinvolgere la popolazione aquilana in iniziative volte a favorire l’aggregazione e a limitare l’emarginazione delle popolazioni colpite dal terremoto del 2009. Il 22 giugno 2013 le due marce per L’Aquila si uniranno alla Marcia Cittadina pro-
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AUSTRIA
CARINZIA
Camminare nel Giardino
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isitare il “giardino dell’Eden” è sempre più facile. L’offerta turistica della Carinzia per l’Alpe-Adria-Trail – itinerario a lunga percorrenza di 750 chilometri suddiviso in 43 tappe – si è recentemente allargata grazie ad un nuovissimo centro prenotazioni e ad una guida escursionistica pronta ad accompagnare i visitatori nel cuore selvaggio di Austria, Italia e Slovenia. Basta una telefonata al centro o un clic sul sito www.alpe-adria-trail.com (dove si trovano anche descrizioni dettagliate delle varie tappe) per organizzare il “proprio” trekking. Si può scegliere fra diversi pacchetti oppure studiare l’itinerario preferito, avvalendosi di consulenza personalizzata. Nelle migliori
librerie è inoltre disponibile una nuova guida escursionistica con consigli e informazioni preziose. Inaugurato nell’estate 2012, il trekking si snoda dalle nevi eterne del Grossglockner, in Carinzia, attraverso la Slovenia fino alla costa italiana dell’Adriatico, a Muggia (poco a sud di Trieste), tra ambienti alpini, cime di roccia e splendidi laghi e fiumi. Oltre alla prenotazione del soggiorno nella categoria desiderata, ci si può avvalere del trasporto bagagli e di un bus che porta al punto di partenza di ogni tappa e riaccompagna all’alloggio, dove si viene rifocillati dalle prelibatezze della cucina carinziana, come i tortelloni, il manzo dei Nockberge e il salmone di Carinzia. L’itinerario è un incontro con tre di-
dell’Eden
ITINERARI
versi ambiti linguistici e culturali: chi non ha tempo di percorrerlo integralmente ma non vuole rinunciare alle emozioni di un trekking lungo tre nazioni, può scegliere la variante breve, il “Giro delle 3 Nazioni”, che in 123 chilometri suddivisi in 7 tappe giornaliere attraversa Carinzia, Slovenia e Friuli. Ai punti di partenza e arrivo sono presenti installazioni in due lingue – stele di metallo posizionate su un piedistallo realizzato con materiali caratteristici della regione, come marmo della Krastal o legno di larice – che forniscono informazioni aggiornate su curiosità e punti d’interesse presenti nella tappa successiva e in quella precedente. I numerosi pacchetti turistici si possono prenotare per periodi dal 1° maggio al 26 ottobre 2013: nel prezzo del trattamento è compresa l’Alpe-Adria-Trail Card che dà diritto a diversi sconti e vantaggi per l’intero soggiorno. Vacanze brevi di due tappe, escursioni tematiche, trekking di sette giorni o addirittura di dieci: impossibile non trovare la propria avventura ideale!
✓QRCODE
GUARDA IL WEBGIS... Con il tuo smartphone, utilizzando l’apposito QR-Code, puoi guardare subito il tracciato dell’itinerario a lunga percorrenza che da nord a sud, attraverso meravigliosi spettacoli naturali, tocca tre culture, tre lingue e tre nazioni: Austria, Slovenia e Italia!
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TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 23
Uomini e Popoli
Questo numero è dedicato a quei popoli che, frantumati dagli eventi della storia e nel rispetto di legittimazioni territoriali non proprie, rappresentano oggi vere isole etniche e linguistiche, prive di confini politici ma orgogliose di una propria cultura e di una coscienza di appartenenza tipica dei gruppi minoritari. Sono popoli che possono vantare una loro storia, una propria lingua, una propria indipendenza culturale.
VAL D’AOSTA / PIEMONTE
WALSER Una nuova emigrazione
È
una fredda mattina di Aprile, quando risalgo la sinuosa strada asfaltata che si inerpica lungo la val Mastallone, un solco vallivo pervaso da una vegetazione prepotente e fittissima. Le case in pietra di San Gottardo sembrano quasi un isola di roccia grigia che emerge dal folto verde degli alberi. Al Rifugio dei Walser, Matteo è impegnato a servire un paio di caffè, “aiutato” da suo figlio Lorenzo, di 3 anni.
Sfilata walser ad Alagna Valsesia; il villaggio di San Gottardo, frazione di Rimella; Cesare Re intervista Matteo Galimberti del Rifugio dei Walser.
TESTO E FOTO DI CESARE RE
UN MIGLIAIO DI ANNI FA, I WALSER COLONIZZARONO ALCUNE VALLATE ITALIANE, IN OSSOLA, SESIA E VAL D’AOSTA. NEL 2000, MATTEO LASCIA LA CITTÀ, PER TRASFERIRSI A SAN GOTTARDO, VILLAGGIO DELLA VAL MASTALLONE DI 14 ABITANTI, E APRIRE IL RIFUGIO DEI WALSER TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 27
TRENTINO ALTO ADIGE / VENETO
LADINI TESTO E FOTO DI ENRICO BOTTINO
Grande minoranza etnica VISITANDO LE DOLOMITI E CONVERSANDO CON LA GENTE LOCALE AL TURISTA NON PUÒ PASSARE INOSSERVATA UNA PECULIARITÀ DI QUESTE VALLI CHE TRASCENDE DAL PAESAGGIO INCANTEVOLE E DALLA NATURA INCONTAMINATA: IL LADINO, UN IDIOMA CHE PUR ESSENDO SIMILE ALL’ITALIANO SE NE DIFFERENZIA PER ALCUNI TRATTI CARATTERISTICI, AL PUNTO TALE DA ESSERE CONSIDERATO UNA VERA E PROPRIA LINGUA ROMANZA
Sulla doppia pagina in senso orario: i ladini dolomitici popolano le valli che si dipanano dal massiccio del Sella (nella foto); le vecchie case fassane sono adornate da balconi fioriti, dipinti sacri e grandi crocifissi lignei; i ladini indossano un costume che li lega ad un certo tipo di cultura, linguaggio, tradizione e territorio.
L
e Dolomiti assieme alla prelibatezza dei prodotti tipici e all’affascinante paesaggio permanentemente offerto agli occhi del turista, hanno molto da offrire anche a chi s’interessa di cultura e di tradizioni. Nelle valli che fino al 1918 erano sotto l’egida dell’aquila asburgica, è ancora viva una delle più importanti minoranze linguistiche presenti sul territorio italiano, quella Ladina, confinante con il tedesco carinziano e il tirolese a nord, con i dialetti lombardo e veneto a sud, con lo sloveno a est. TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 35
CALABRIA /CAMPANIA /SICILIA
ARBËRESHE
TESTO DI MILENA LOMBARDO / FOTO DI SALVATORE FRANCO, EMANUELE PISARRA, SARA CUSENZA, FRANCESCO PAOLO CAUNANI, ENRICO BOTTINO E FRANCESCO BEVILACQUA
IL FAMOSO ANTROPOLOGO ITALIANO LUIGI SATRIANI HA SCRITTO CHE LA CULTURA NON È QUALCOSA CHE SI HA, MA QUALCOSA CHE SI È. VISITANDO UNO DEI NUMEROSI BORGHI ARBËRESHE CHE ANIMANO IL MERIDIONE D’ITALIA, DALLA SICILIA ALLA BASILICATA, LA VERITÀ DELL’AFFERMAZIONE APPARE LAMPANTE. PERCHÉ PER GLI ITALO-ALBANESI CHE DA PIÙ DI MEZZO MILLENNIO ABITANO LA NOSTRA PENISOLA IL LEGAME CON LA PROPRIA TERRA D’ORIGINE È SEMPRE RISULTATO MOLTO PIÙ FORTE DI QUALSIASI CONVIVENZA SOCIALE, COMMISTIONE LINGUISTICA E INTEGRAZIONE CULTURALE POSSIBILE
Visitare un borgo arbëreshe significa entrare in contatto con un incanto di forme, colori, suoni e parole: una koinè armoniosa ed originale, dove le assonanze italiane si mescolano a voci rapsodiche albanesi.
L
a piazza – shesh o raji – è già animatissima: tutt’intorno lo sguardo fa quasi fatica a distinguere i volti e i corpi degli abitanti in festa, a causa del tripudio di colori accesi che adornano i vestiti dei giovani del paese impegnati a danzare la vallja, ballo dedicato all’eroe condottiero Giorgio Castriota Scanderbeg, eseguendo canti epici o augurali e spostandosi dal centro del paese per le vie del borgo. TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 43
PUGLIA /CALABRIA
KALÒS ÌRTATO TESTI DI ELENA PASTORINO, ALFONSO PICONE CHIODO, EMANUELA ROSSI FOTO DI ENRICO BOTTINO, GABRIELE MASTRILLI, ALFONSO PICONE CHIODO
Benvenuti nella Grecìa Salen
“P
assa il tempo/nell’alveo del suo letto./L’uomo rimane/E tu, mia lingua/muori/per il tempo che passa/per gli uomini che cambiano/…” i versi malinconici di Salvino Nucera, poeta calabrese di San Lorenzo, sintetizzano al meglio cosa significhi essere una “minoranza” che, seppur riconosciuta ufficialmente, vede sbiadire le proprie radici sotto il sole del Sud, lo stesso sole che nei secoli passati baciava la fiorente Magna Grecia.
Il suggestivo interno della chiesa di Santa Maria dei Greci a Gallicianò, frazione del comune di Condofuri, in cui viene ancora officiata la liturgia con il rito ortodosso.
ntina e nella Bovesìa KALÒS ÌRTATO SIGNIFICA “BENVENUTI” NEL DIALETTO NEO-GRECO NOTO COME GRECANICO O GRIKO. DOVE? NELLA GRECÌA DEL SALENTO E NELLA BOVESÌA, CULLA SECOLARE DELLA MINORANZA LINGUISTICA ELLENOFONA DI CALABRIA, IN TERRITORI CHE SCORGONO LE LORO RADICI LINGUISTICHE E CULTURALI DA LONTANO, AL DI LÀ DEL MARE, MA CHE LE MANTENGONO VIVE GIORNO DOPO GIORNO GRAZIE ALLE TRADIZIONI DI UNA POPOLAZIONE LEGATA ALLA PROPRIA IDENTITÀ TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 51
PIEMONTE
OCCITANI
TESTO DI ALBERTO CAVALLO / FOTO DI GRUPPO LIBERO DI FOTOGRAFIA FOTOSLOW VALMAIRA, COMUNITÀ MONTANA VALLI DEL MONVISO, COMUNITÀ MONTANA VALLE STURA, ARCHIVIO TREKKING&OUTDOOR, ENRICO BOTTINO
E
rano grandi signori e feudatari come Guglielmo IX d’Aquitania, oppure cavalieri poveri provenienti dalla piccola nobiltà, o ancora, più spesso, ministeriales ovvero funzionari di corte alle dipendenze del padrone. Ciò che li accomunava era la poesia: i canti d’amore, di lode e devozione, che intonavano alla moglie del signore, cui chiedevano affetto, o almeno protezione. Gli uomini appartenenti a quella sterminata schiera di cantori oggi vengono chiamati “trovatori” o “lirici provenzali”.
A CAVALLO DELLE ALPI COZIE, IN UNA TERRA DI CONFINE, DOVE RIEMERGE LO SPIRITO D’APPARTENZA DELL’ANTICA REPUBBLICA OCCITANA, SI SENTE ANCORA PARLARE LA LINGUA PROVENZALE E SI OSSERVA IL PERPETUARSISI DI USI E COSTUMI SECOLARI COME LA FIERA FRANCA CHE OGNI PRIMA DOMENICA DI OTTOBRE SI SVOLGE AD OULX
Tra leggende e trovatori TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 57
TRENTINO / VENETO
CIMBRI
TESTO E FOTO DI MICHELE DALLA PALMA
Un popolo venuto dal passato
S
ono un cimbro, ancor prima che uomo di montagna. E mentre il tempo, inesorabile, scivola sui pensieri, sulle prime rughe del volto e sui ricordi, affiorano, sempre piÚ distinti e riconoscibili, i caratteri che hanno dato l’imprinting alla mia essenza di montanaro.
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FRIULI - VENEZIA GIULIA
CARNIA
Crocevia di genti e culture TESTO DI SERAFINO RIPAMONTI E SANDRA TUBARO / FOTO DI SANDRA TUBARO, IVO PECILE, ULDERICA DA POZZO, ARCHIVIO ALBERGO DIFFUSO SAURIS
LE VALLI DELL’ALTO CORSO DEL TAGLIAMENTO SONO UN PREZIOSO CROGIUOLO DI USANZE E TRADIZIONI, CHE SOPRAVVIVONO INTATTE NEI PICCOLI VILLAGGI COME QUELLO DI SAURIS E CHE OGGI SI POSSONO RISCOPRIRE ANCHE GRAZIE A ORIGINALI FORME DI ACCOGLIENZA TURISTICA COME QUELLA DELL’“ALBERGO DIFFUSO”.
abbassare
Q
ualcuno dice che la Carnia è un grande villaggio, dove i piccoli paesi, disseminati fra le verdi vallate cui fanno da corona selvagge pareti dolomitiche, sono come frazioni, ciascuno con le proprie peculiarità e tradizioni, ma tutti permeati da una comune atmosfera, qualcosa d’impalpabile che manifesta, fin dal primo approccio, il carattere unico di questa terra e dei suoi abitanti. Forse quella che si respira è semplicemente “aria d’Europa” visto che queste montagne, estrema propaggine nord-occidentale del Friuli, sono da sempre luogo di transito, scontro e incontro dei popoli e delle culture del Vecchio Continente. TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 73
ALTO ADIGE
SUDTIROLESI Popolo di confine
TESTO DI ALFONSO LUCIFREDI / FOTO DI MICHELE DALLA PALMA, FLAVIO FAGANELLO E ARCHIVIO TREKKIG&OUTDOOR
MAGGIORANZA SUL PROPRIO TERRITORIO E MINORANZA IN ITALIA, FORTE DI UNA GRANDE UNITÀ PUR CON UNA POPOLAZIONE DALLE ORIGINI DISPARATE, OGGI LA PATRIA DI ANDREAS HOFER RAPPRESENTA UN ESEMPIO DI CIVILTÀ E DI CORAGGIO NELL’AFFRONTARE SOPRUSI DI OGNI GENERE E CONTINUI TENTATIVI DI DECULTURAZIONE, MANTENENDO UNA FORTE IDENTITÀ CHE NON SIGNIFICA ISOLAMENTO MA ORGOGLIO PER IL PROPRIO PASSATO E AMORE PER LA TRADIZIONE
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n piccolo edificio di legno e pietra si erge, isolato, nel silenzio della vallata. Attorno alla sua sagoma si distinguono una legnaia, un fienile e altre piccole costruzioni. Non sono antichi, eppure sembrano appartenere a questi luoghi da sempre. TREKKING&Outdoor - maggio 2013 - 81
PIEMONTE
ASTIGIANO TESTO DI ITALO CLEMENTI / FOTO LUIGI TABARRO, ARCHIVIO PROVINCIA DI ASTI, ARCHIVIO TREKKING&OUTDOOR
Destinazione outdoor
A
breve distanza da Torino, facilmente raggiungibile da Genova e Milano, il territorio della provincia di Asti può vantare un patrimonio paesaggistico di rara bellezza, costituito dall’alternanza armoniosa tra le colline delle Langhe e del Roero e i boschi e i vigneti del Monferrato. Come piccole scialuppe grigie in mezzo ad un oceano di colori, ecco apparire i borghi eretti in pietra di Langa, le pievi romaniche e le antiche strutture di difesa, un autentico scrigno di bellezze che sembra creato appositamente per gli appassionati dell’outdoor.
GRAZIE AL RECUPERO DI UNA FITTA RETE DI STRADE, SENTIERI E ANTICHE VIE TRACCIATE IN PASSATO PER VIANDANTI E PELLEGRINI, IL TERRITORIO DELL’ASTIGIANO OFFRE OGGI UNA GRANDE VARIETÀ DI PROPOSTE PER TUTTI GLI AMANTI DELL’ESCURSIONISMO, DA GUSTARE, COME SEMPRE, AL RITMO LENTO DEI PROPRI PASSI
Promozione realizzata dalla Provincia di Asti nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 313 Azione 1 della Regione Piemonte, II invito pubblico.
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PIEMONTE
BIELLESE Outdoor per tutti
C
on il ritorno della bella stagione, la provincia di Biella si tinge delle varietĂ floristiche stagionali, che riempiono di profumi e colori le campagne. Un motivo in piĂš per avventurarsi alla scoperta delle sue aree protette piĂš belle, dove si incontrano scenari spettacolari sulla pianura padana, sulla Valsessera e sul Monte Rosa e numerosi borghi di indiscusso interesse storico e culturale.
COMPLICI LE TINTE PRIMAVERILI E LE TEMPERATURE PIÙ MITI, A MAGGIO IL TERRITORIO DEL BIELLESE OFFRE TANTISSIME OPPORTUNITÀ DI ESCURSIONI DI RARA BELLEZZA, A STRETTO CONTATTO CON LA NATURA INCONTAMINATA DI UN PAESAGGIO DAI MILLE PROFILI. CON UN’ATTENZIONE PARTICOLARE ANCHE PER I DIVERSAMENTE ABILI
TESTO DI ALFONSO LUCIFREDI / FOTO DI ARCHIVIO FOTOGRAFICO PROVINCIA DI BIELLA, ANTONIO CANEVAROLO, STEFANO CERETTI, CARLO GABASIO, FABRIZIO LAVA, LUCIANO ROSSI, MARCO VERONESE, ARCHIVIO OASI ZEGNA.
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BOLIVIA
TRA TERRA
TESTO E FOTO DI ROMANO VISCI
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a Bolivia è un paese che si moltiplica in mille volti diversi, con la bellezza dei suoi paesaggi, con il mito della leggenda dei regni preispanici, i suoi scrigni d’ecosistemi unici e una straordinaria umanità.
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E CIELO
SELVE, DESERTI D’ALTA QUOTA, VULCANI E LAGUNE SALMASTRE. UN CELEBRE NATURALISTA FRANCESE, ALCIDE D’ORBIGNY, PER LA SUA ALTEZZA, IL CLIMA E L’INFINITA VARIETÀ GEOGRAFICA, DEFINISCE LA BOLIVIA “COME LA SINTESI DEL MONDO”. A PIEDI È POSSIBILE ESPLORARE ANGOLI DI NATURA SELVAGGIA E ZONE DOVE INTRAPRENDERE GRANDI AVVENTURE
Laboratori del Camminare A CURA DI ITALO CLEMENTI
GLI
SPECIALISTI DELL’OUTDOOR PER VIVERE INSIEME NATURA E AMBIENTE LE PROPOSTE DEL MESE Laboratorio del Camminare AVANGUARDIE Il Laboratorio del Camminare di Emanuela Rossi e Salvatore Inguscio ci propone per maggio una serie di imperdibili uscite nella splendida natura salentina, con echi di storia antica e tante attività dedicate alle famiglie. Il 5 maggio è in programma un trekking sulla serra di Ruffano, in località Manfìo: un anello in parte sterrato ed in parte asfaltato circonda l’altura di Manfio, dove si apre la grotta del Crocefisso e dove la macchia mediterranea ha ancora spazio per raccontare le sue storie. Il 12 maggio in programma “Santa Marina di Stigliano e gli Alimini”, un altro trekking ad anello, questa volta nell’entroterra a ridosso dei laghi Alimini. Si cammina tra macchie, coltivi e boschi in bilico tra passato e futuro per parlare di paesaggio e di tutela delle pinete salentine. Il 19 maggio “Massari e torrieri, Nardò”, trekking
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ad anello nella campagna neretina: masserie, torri colombaie, strade antiche, cappelle e “furnieddhi” (costruzioni in pietra a secco), olivi e ginestre, gli ingredienti per una ricetta all’insegna del benessere. Il 26 maggio, infine, è in programma “Pianelle”, trekking ad anello nella Riserva Naturale Regionale Orientata Bosco delle Pianelle: ombroso, fresco, ricco di specie vegetali, questo itinerario, che procede tra trulli e masserie lungo una facile gravina, porta alla mente storie di briganti e pastori. Per informazioni Cell. 349.3788738 (Emanuela Rossi) Cell. 347.9527701 (Salvatore Inguscio) info@avanguardie.net Laboratorio del Camminare GENIUS LOCI Elisa e Valentina di Genius Loci ci invitano alla scoperta delle bellezze appenniniche nel pieno rigoglio della primavera con un fitto calendario di
appuntamenti. Si comincia il 12 maggio, con “Profumi di Liguria parte sesta: la baia del Silenzio”: nel verde e nel blu di questo fazzoletto estremo del golfo del Tigullio, con uno sguardo al promontorio di Portofino e un paesaggio che sa di mare e di favole, cammineremo nei profumi della primavera ligure, da Moneglia a Sestri Levante sul sentiero verdeazzurro. Sempre il 12 maggio è prevista un’altra uscita a Castel d’Aiano (BO) con “Il percorso selvaggio della GEA”: tra laghi e cascate entreremo con i piedi a bagno, riscoprendoci esploratori della natura. Domenica 19 maggio si va a Villa d’Aiano (BO), per “Come l’uomo strappò la terra alle acque”, una biciclettata tra i campi e le opere di bonifica di questo lembo di pianura padana. Trascorreremo una piacevole giornata di primavera nella campagna dell’Oltrepo mantovano, attraverso le piste ciclabili del Parco Golene Foce Secchia, visitando gli argini e le imponenti opere di bonifica che hanno
cambiato il volto del territorio e arriveremo fino al fiume Po per ritornare al punto di partenza. Note: caschetto obbligatorio per i ragazzi, consigliato per gli adulti. Sabato 25 maggio “Chi invitiamo a cena: Ercole o il Diavolo?” a Ponte del Diavolo (Lama Mocogno, MO): ci avventureremo sul sentiero del Ponte del Diavolo per una serata movimentata, consigliata alle famiglie, nel bosco di castagno. Giochi a squadre e cena collaborativa: le prove “d’Ercole” tra le foglie, la “spiaggia” dei Romani e la caccia “alloro” ci daranno spunto per animare la leggenda e preparare la cena... col Diavolo! Domenica 26 Maggio andremo alla scoperta dell’antica via Vandelli e del “Monte Polenta” presso passo Centocroci (Lama Mocogno, MO): percorrendo un tratto della settecentesca via Vandelli, stupiti dalla biodiversità conservata in questi luoghi e sorpresi dalla storia che si mischia alle leggende, solo arrivati all’ombra del monte “Polenta” le mummie ci sveleranno i segreti delle genti di questo angolo di Appennino. Per informazioni Cell. 347.7418152 (Valentina Parenti) Cell. 339.3480730 (Elisa Montorsi)
Laboratorio del Camminare MONTE MERU Marco e Silvio di Monte Meru ci conducono alla scoperta dell’Appennino umbro con alcune escursioni imperdibili in programma per il mese di maggio. Si comincia sabato 4 con una serata astronomica al monte Subasio, chiamata “Gran tour dell’universo”: incontro al parcheggio sommitale degli stazzi alle ore 21,30 e, partiti da qui per arrivare sui prati sommitali del monte Subasio, lontani dall’inquinamento luminoso, osserveremo al telescopio gli oggetti del cielo più nascosti. L’itinerario è adatto a tutti, anche ai bambini, ma è necessario abbigliamento caldo, guanti e cappello. Sempre sabato 4 maggio è in programma il primo incontro di un corso base di escursionismo WGLT Aigae presso la sede WWF Valle Umbria Nord a Bastia Umbra (PG), aperto a tutti, con docente la Guida Ambientale Escursionistica Silvio Piorigo. Sono previste 12 ore di lezioni teoriche e 4 uscite pratiche. Infine, domenica 19 maggio andremo in visita della cascata de “Lu Cugnuntu”, con una facile passeggiata di grande interesse botanico-paesaggistico: una graziosa cascata al termine di un percorso dove la natura preserva ancora gli aspetti tipici ed incon-
taminati della Valnerina, in compagnia di esperti naturalisti per scoprire i suoi verdi tesori. Il ritrovo è previsto a Norcia, la difficoltà è turistica/escursionistica, medio-facile per bambini da 7 anni in su, 6 chilometri di percorso totale con dislivello trascurabile. Pranzo al sacco. I Programmi “in Umbria con le Guide”sono realizzati in collaborazione con “Emporio della Sibilla” di Norcia e “Perugiameteo”. Per informazioni Cell. 347.3782818 (Marco Fazion) Cell. 348.5216981 (Silvio Piorigo) Laboratorio del Camminare OFFICINÆ ITINERIS Come sempre ricco di appuntamenti il programma proposto da Andrea Perciato e soci per il mese di maggio: si comincia con un evento di grande portata, nei giorni compresi tra il 27 aprile e il 5 maggio, in cui si andrà alla scoperta del Parco Nazionale del Cilento con “Gli spazi del silenzio... i luoghi dell’infinito”: trekking itinerante che, dai monti dell’interno, dopo circa 100 chilometri di cammino a piedi ci condurrà lungo le coste di quella che è una tra le zone protette più belle del Mediterraneo: il Parco Nazionale del
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