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Euro 4 - Giugno 2011 - Anno XXVIII - Mensile Nr. 5 Clementi Editore s.r.l. - 43100 Parma Sped. in a. p. - 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Milano
ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA
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Foreste Nell’Anno Nell’anno Internazionale delle Foreste TREKKING&Outdoor dedica il primo numero dell’estate agli alberi, straordinari protagonisti della vita sul nostro pianeta
www.trekking.it
TREKKING DEL RIVISTA LA CLEMENTI EDITORE
27-05-2011
LA RIVISTA DEL
COP tr 246SOLO TERZA DI COP.qxd
CLEMENTI EDITORE
Foreste
Abete TESTO DI CLAUDIO TROVA FOTO DI CESARE RE, ENRICO BOTTINO, MICHELE DALLA PALMA E MASSIMO PIACENTINO
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L’albero del cuore
COSÌ REGALE E PERFETTO, L’ALBERO DELLA NOSTRA INFANZIA, DEL NOSTRO NATALE, È UNO DEI SIMBOLI NATURALI PIÙ RAPPRESENTATIVI
DELLA MONTAGNA ITALIANA
abete è noto a tutti, soprattutto perchè ogni anno entra nelle nostre dimore in occasione del Natale, perpetuando una tradizione che affonda le proprie radici nella Germania del Cinquecento e che ebbe origine da credenze del tempo: all’albero sempreverde venivano infatti attribuite qualità divine perché immutabile rispetto al divenire delle stagioni; la presenza di numerosi abeti rossi nelle foreste della Renania fece il resto, facendo assurgere il peccio – termine utilizzato per indicare l’abete rosso – alla notorietà che oggi lo contraddistingue.
L’
Larice L’oro del
IL BOSCO DI LARICE NON È SOLO LUOGO DI PASSAGGIO PER RAGGIUNGERE LAGHI, VETTE E RIFUGI, MA ANCHE UNO DEGLI ELEMENTI PIÙ BELLI E SPETTACOLARI DELLA MONTAGNA, SOPRATTUTTO QUANDO IL SOLE AUTUNNALE ENTRA TRA LE OMBRE DEL BOSCO E L’ESCURSIONISTA SI ESALTA NELL’APPARENTE AUREA ETERNITÀ DEI LARICI
e i sempreverdi come gli abeti, che non perdono gli aghi neanche d’inverno, simboleggiano l’immortalità, il bosco di larici è l’emblema della rinascita ed è, senza dubbio, il più rappresentativo dell’arco alpino, soprattutto perché raggiunge anche le quote più elevate, tra sassi e pietraie, non avendo necessità di grande nutrimento.
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TESTO DI CESARE RE FOTO DI CESARE RE, ENRICO BOTTINO, MICHELE DALLA PALMA
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TESTO DI GIUSEPPE SANTURBANO / FOTO DI ENRICO BOTTINO, MICHELE DALLA PALMA, XXXXXXXXXX
Faggio L’eleganza del
l faggio (Fagus sylvatica) è presente in molti Paesi europei, Italia compresa, con esemplari in tutte le regioni a esclusione della Sardegna troppo arida, calda e ventosa. Esso da sempre ha caratterizzato la vita degli abitanti che vivono nei pressi delle faggete, fornendo legna per il riscaldamento e frutti (fagiole) da cui ricavare farina e olio, quando la coltura dell’olivo non arrivava ancora fino alle quote alte.
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DOPO IL LARICE E L’ABETE È GIUNTO IL MOMENTO DI FARE LA CONOSCENZA CON UNO DEGLI ALBERI PIÙ ELEGANTI E SLANCIATI, DOMINATORE DELL'ORIZZONTE INFERIORE DEL PIANO MONTANO, VALE A DIRE DI QUELLA FASCIA ALTITUDINALE CHE VEDE ANCORA IL NATURALE DOMINIO DELLE CADUCIFOGLIE SULLE CONIFERE…
Castagno caricare colori foto apertura e scontornare cartello
TESTO DI ENRICO BOTTINO / FOTO DI ENRICO BOTTINO, MICHELE DALLA PALMA, CESARE RE, ECOMUSEO ROCCHE DEL ROERO / BARTOLOMEO DELPERO
IL CASTAGNO ERA SIMBOLO DI UNA VITA DI STENTI E POVERTÀ, TESTIMONE DI RITI E ABITUDINI
CHE CADENZAVANO LA QUOTIDIANITÀ DELLA GENTE
DELLE NOSTRE MONTAGNE
l’albero del pane ra periodo di carestia. Gli uomini esasperati per la scarsità di cibo decisero di scendere a valle dove la terra era più feconda. Sant’Ubaldo cercò di dissuaderli perché in pianura imperversava la malaria, ma i montanari provati dalla fame si mostrarono irremovibili. Al sant’uomo non restò che pregare Dio affinché mandasse a quella gente il pane.
Ph Ecomuseo Rocche del Roero / Bartolomeo Delpero
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L’albero “Castagna Granda”, nel Roero, con i suoi circa 400 anni è uno dei più vecchi d’Europa, e accoglie a luglio sotto la sua folta chioma una bellissima festa popolare dal nome “festa alla vallata dei castagni ultracentenari”.
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DALLE COSTE
AFFACCIATE SUL MARE E PROFUMATE DI
SALSEDINE AI CRINALI
SPAZZATI DAL VENTO, DOVE LE RADICI SI
AGGRAPPANO AI MASSI PER RIMANERE
ANCORATE ALLA VITA D’ALTA QUOTA;
UN’INCREDIBILE CAPACI-
Pino
TÀ DI CAMBIARE ASPETTO AL VARIARE
DELL’ALTITUDINE,
DEI LUOGHI, DELLE
I mille volti del CONDIZIONI CLIMATICHE
TESTO DI ELISA CANEPA / FOTO DI ENRICO BOTTINO, MICHELE DALLA PALMA, CESARE RE
embra non volersi mai arrendere il pino e, come un vero protagonista ad ogni apertura di sipario, sa farsi interprete di ambienti sempre differenti, reinventandosi nelle caratteristiche, nelle forme, nei colori, senza perdere la sua identità. Le Pinaceae, la famiglia cui appartiene, accomuna tutte le piante dalle foglie aghiformi e quindi anche i larici, gli abeti, i pecci, raccontati in dettaglio negli altri servizi di questo nostro speciale. Per saperne di più sul pino dobbiamo invece fare riferimento al genere specifico “Pinus”, parte di questa grande famiglia, e considerare che al genere appartengono ben 120 specie.
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Leccio
abbraccio mediterraneo TESTO DI MICHELA DEL TORCHIO / FOTO DI ENRICO BOTTINO, MASSIMO PIACENTINO, CLAUDIO SCALETTA
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LA CHIOMA, DAL VERDE INTENSO E SCURO, PARE AVVOLGERE IL TRONCO CON UN AMPIO ABBRACCIO: IL LECCIO L’ALBERO CHE OFFRÌ IL SUO LEGNO PER LA CROCE DEL CRISTO, HA UNA STRAORDINARIA CAPACITÀ DI ADATTAMENTO E, SENZA MAI CHIEDERE NULLA IN CAMBIO, REGALA FASCINO E SPLENDORE AL PAESAGGIO MEDITERRANEO
econdo una leggenda delle isole ioniche, raccolta dal poeta Valoritis nel secolo scorso, dopo la condanna a morte di Cristo tutti gli alberi si riunirono in assemblea impegnandosi a non offrire il legno per la Croce. Quando i carnefici iniziarono a colpire con le asce la prima pianta, il legno si spezzò in mille frammenti e così fecero tutti gli altri. Solamente il leccio rimase integro offrendo il suo legno per la Passione: per questo motivo i Greci dell’Arcania e di Santa Maura temevano di contaminare le loro asce e di sconsacrare il focolare domestico toccando questo albero maledetto.
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Sughera dono della natura
TESTO E FOTO DI STEFANO VASCOTTO
I TRONCHI MASSICCI, ORA AVVOLTI DALLA PREZIOSA SCORZA, ORA ILLUMINATI DALLE VIVACI TONALITÀ ROSSO-BRUNE, RACCONTANO STORIE ANTICHE, INTRINSECAMENTE LEGATE ALLA MEMORIA RURALE DEL TERRITORIO 78
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a cotenna dorata era un’attrazione per i ragazzi provati dalla dura giornata di lavoro e il profumo della carne de su proceddu risaliva su per il pendio dove gli ultimi operai stavano finendo di sistemare il sughero estratto. Il fumo profumato riempiva la stanza del momentaneo rifugio dei sugherai. Daniele, amico di tante avventure aveva preparato il vassoio, anche questo di sughero, per la preparazione finale del cibo. Il mirto, pianta soprattutto conosciuta per la produzione del famoso liquore, era la guarnitura aromatica del succoso pasto.
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Foreste da salvare TESTO E FOTO DI MICHELE DALLA PALMA
Anno Internazionale delle Foreste, al di là delle inutili celebrazioni di forma che durano un giorno, dovrebbe essere il punto di partenza per ripensare, finchè siamo ancora in tempo ma ormai all’ultimo “secondo”, al nostro rapporto con le materie prime che il pianeta, finora, ci ha regalato senza nulla chiedere in cambio.
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Tra tutte, insieme all’aria e all’acqua, indispensabili per la vita, personalmente porrei in primo piano il legno. Molto più e molto prima della plastica, il legno è stato – ed è tuttora – un materiale fondamentale per la sopravvivenza umana: dal legno è nato, e continua a vivere, il fuoco, sono nate le abitazioni, e poi i mobili, gli utensili, e anche le armi. Nella nostra società speculativa, il legno è ancora oggi una delle materie prime più preziose, ma la voracità di guadagno delle grandi e piccole multinazionali del business sta distruggendo, spesso irreparabilmente, i grandi serbatoi naturali di questo indispensabile elemento. Le grandi aree boschive sono seriamente e concretamente in pericolo, se guardiamo i dati che ci dicono, col linguaggio freddo e distaccato dei numeri, che ogni due secondi sul pianeta si perde un’area verde grande quanto un campo da calcio, e il commercio illegale del legno è uno dei più grossi affari economici per aziende senza volto né scrupoli.
DOSSIER
Le aree verdi in pericolo
Esotiche, misteriose, evocative di avventure e fantasie, le foreste tropicali sono le più esposte al taglio selvaggio, senza regole né logica, da parte dei contrabbandieri del legno. Spesso appoggiati da governi dittatoriali che, complici dei distruttori, puntano solo al guadagno immediato senza preoccuparsi delle conseguenze di queste deforestazioni, che arrivano a mettere in pericolo la sopravvivenza umana e animale in tutto il pianeta. L’impoverimento del patrimonio forestale ha raggiunto livelli di guardia, colpendo in modo devastante soprattutto i “terzi” e “quarti” mondi dove minore è la sensibilità e l’attenzione ecologica e per la tutela e conservazione dell’ambiente. Sud e Centro America, Africa e Oceania sono le aree più colpite, anche perché più ricche di questa preziosa materia prima, e a poco vale il dato che vede, in Europa e in alcune parti dell’Asia, un “guadagno” in termini territoriali delle aree verdi boschive. Vediamo in una triste panoramica quali sono le aree più a rischio, con una perdita di superficie che supera la naturale rigenerazione del bosco: Amazzonia, considerata il polmone del pianeta, dove la speculazione sul legno sta deforestando in modo massiccio aree gigantesche di territorio senza attuare alcuna politica di riforestazione; Patagonia, dove si tagliano grandi estensioni di foresta primaria per far posto a nuovi territori adatti al pascolo; Foreste Indonesiane e Africane, in particolare nel bacino del Congo, depredate per la ricchezza di essenze pregiate per la costruzione di mobili; le Foreste Boreali del Canada e della Lapponia, fonte primaria di approvvigionamento per il legno utilizzato in edilizia; le Foreste Russe, che servono ad alimentare la fallimentare e dispersiva rete di centrali termiche centralizzate di questo immenso paese. Stiamo “segando” il ramo su cui siamo seduti…
E siamo, inesorabilmente, appoggiati sulla parte che cadrà nel vuoto! Perché questa distruzione di patrimonio forestale, di cui siamo tutti correi continuando a disinteressarci del problema, incide profondamente sull’aria che respiriamo, fino a prova contraria indispensabile per la nostra sopravvivenza. Se dovesse sparire la copertura arborea di queste aree, verremmo soffocati dai 500 miliardi di tonnellate di carbonio che questi alberi riescono a trattenere nel suolo. Ma è solo uno degli aspetti devastanti conseguenti alla deforestazione. I tempi dell’albero, i tempi dell’uomo
Sono incompatibili, perché una foresta impiega millenni per formarsi e creare l’habitat necessario alla vita in equilibrio tra mondo vegetale e animale. Anche la riforestazione attuata dall’uomo, spesso in modo indiscriminato, non sempre è
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A CURA DI ITALO CLEMENTI
aboratori del L
per vivere natura e ambiente in compagnia I più esperti conoscitori del territorio, che aderiscono al progetto “Laboratori del Camminare”, sono i partners ideali per scoprire luoghi e suggestioni con la garanzia dell’esperienza e competenza del marchio TREKKING&Outdoor. Con la nostra supervisione, guide alpine, escursionistiche, ambientali, organizzate in gruppi e società locali, offrono
proposte e servizi escursionistici di alto livello per indimenticabili gite a piedi, in bicicletta o a cavallo. Non solo sport e attività ricreative nella natura, ma anche e soprattutto cultura del territorio sono le caratteristiche principali delle proposte offerte dai “Laboratori del Camminare”, in armonia con la filosofia che da sempre distingue TREKKING&Outdoor
Le proposte del mese Laboratorio del Camminare GENIUS LOCI
L’evento del mese Grande Raduno Escursionistico in Campania
Sabato 25 e domenica 26 giugno i monti della Maddalena ospitano la settimana edizione dei Grandi Raduni escursionistici organizzati dai Laboratori del Camminare della Campania e con la partecipazione di altre associazioni escursionistiche presenti sul territorio (ospiti anche dalla vicina Lucania). Nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’unità d’Italia, le diverse associazioni di turismo escursio-
nistico e ambientale presenti in Campania organizzano, lungo il “Cammino dei Prigionieri” al grande bivacco dei “2 Eroi.. contro!”, un bivacco in tenda nei luoghi dove la storia “minore” del Risorgimento italiano ha lasciato indelebili segni oggi ancora percettibili. Per informazioni: Laboratorio del Camminare Officinae Itineris Cell. 339.7456795 (Andrea Perciato) presidente@trekkingcampania.it www.trekkingcampania.it
Andrea Perciato e Mario Luciano, Laboratorio del Caminare Officinae Itineris
Per Genius Loci, il mese di giugno inizia nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo, vero e proprio paradiso per gli escursionisti. Da giovedì 2 a sabato 4, in compagnia delle guide di Rimini, è possibile prendere parte ad un semplice programma per famiglie, godendo di un panorama vasto, mosso dall’onda irregolare dei crinali, dove il verde acceso è interrotto dal grigio delle argille scagliose e delle marne. Nella giornata del 2 giugno è inoltre possibile, grazie anche alla collaborazione del Comune di Bastiglia, prendere parte ad un interessante itinerario in bicicletta sulle vie d’acqua, attraverso i comuni della “riviera” un tempo luoghi di commercio, comunicazione e frontiera sulla via che da Modena portava al Po. Il 12 giugno le guide vi accompagnano sul monte Nuda, nel Parco del Corno alle Scale, per scoprire la sua bellissima cima interamente in territorio bolognese che trae il nome dalla sommità del tutto priva di alberi. Qui, il confine tra bosco e prati è così netto da lasciare stupiti e dare la sensazione che il bosco sia stato tagliato volutamente dal-
l’uomo secondo una linea definita. La proposta del 19 giugno stimola la curiosità degli escursionisti che desiderano scoprire la dimensione notturna del Parco del Frignano. Tra le ombre del Cimone e la luna si entra con rispetto nel movimentato mondo della fauna notturna. Una delle escursioni più apprezzate della catena del nostro Appennino è, senza dubbio, quella del Libro Aperto (m 1937). Il 26 giugno, Elisa Montorsi e le sue colleghe arrivano fino alla cima che deve il nome alla sua forma: le due cime che compongono il monte sono infatti divise da un solco che ricorda un libro aperto. Le camminate proseguono il 3 luglio con un’escursione oltre il limite del bosco, attraverso massi erratici di antica memoria fino alla finestra del Rondinaio, un paesaggio davvero suggestivo nel Parco del Frignano con uno sguardo a 360 gradi e poi giù tra il lago Torbido e quello Turchino. Per informazioni: Cell. 334.3799202 347.7418152 (Valentina Parenti) 339.3480730 (Elisa Montorsi) info@geniusloci-escursioni.it www.geniusloci-escursioni.it
Camminare dei migliori professionisti
Laboratorio del Camminare GREENTHINK
Una volta rientrato dal meraviglioso trekking sulla Lycian Way, il nostro Riccardo Sedola, sempre attivo e pieno di nuove idee, organizza per il 12 giugno una giornata in natura dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie. Tanti giochi e piccole scoperte vi attendono nella Riserva delle Salse di Nirano. L’attività è riservata ai bambini dai 3 ai 6 anni accompagnati dai genitori. Gli amanti della natura apprezzeranno la proposta del 19 giugno, alla ricerca del Falco Pellegrino, un incredibile rapace che può raggiungere i 300 km/h in picchiata: una vera Ferrari dei cieli. Una giornata per famiglie alla scoperta del Parco dei Sassi e di un contesto naturale particolarmente fresco dove placare la calura dell’estate. Questa iniziativa è riservata ai bambini dai 6 agli 11 anni in compagnia dei loro genitori. Per informazioni: Cell. 338.7848453 (Riccardo Sedola) outdoor@greenthink.it www.greenthink.it
pagnia di un esperto botanico, conduce alla ricerca delle specie floreali più rare ed affascinanti tra le innumerevoli offerte dai prati dei Monti Sibillini. L’itinerario (4 ore, 400 metri di dislivello) si dirige verso il Monte Macchialta (m 1751) per ritornare costeggiando una faggeta, descrivendo quindi un piacevole anello, con panorami sul Monte Vettore e sugli altipiani carsici del Pian Grande e Pian Piccolo. La cena al rifugio Colle le Cese (ore 20) prevede penne alla ricotta di montagna con profumo di guanciale, grigliata mista norcina, verdure gratinate del pastore e ricottamisù. Dopo cena (ore 22) i rappresentanti dell’UAI Unione Astrofili Italiani, offriranno una interessantissima osservazione della volta celeste ad occhio nudo e con CCD. Domenica 12 giugno, la guida Silvio vi accompagna lungo un’escursione a piedi in una delle zone più spettacolari del Parco
Laboratorio del Camminare MONTE MERU
Sabato 4 giugno, Monte Meru vi porta tra fiori, stelle e leggende. L’escursione guidata, con partenza alle ore 15 da Norcia in comSilvio e Marco Fazion, Laboratorio del Camminare Monte Meru
Regionale del Monte Cucco (7 ore, 1000 metri di dislivello). La Valle delle Prigioni, ricca di acque perenni, offre pareti strapiombanti, modellate nel corso delle ere geologiche e la suggestione di acque cristalline e di profonde pozze dove si riversano le acque del torrente. Più in quota, oltre i 1000 metri, si cammina in boschi di faggi secolari. Poi lo splendido e austero Eremo benedettino di S.Girolamo, aggrappato ad una parete rocciosa e immerso in un antico castagneto. Il ritrovo è alle 8.30 a Collestrada, trasferimento con auto proprie. Interessante anche la camminata del 26 giugno, che da Castelluccio di Norcia, caratteristico borgo sul grande altipiano carsico tettonico, sale fino al Monte Lieto (m 1944), passando per Monte delle Rose e per il Passo di Rapegna. Si ricalcano i luoghi che nel 1500 furono teatro della Battaglia di Pian Perduto, godendo di una straordinaria e poco conosciuta “balconata” sul Parco Nazionale dei Monti Sibillini e sui suoi paesaggi fiabeschi. Ritrovo alle ore 8 a Santa Maria degli Angeli, trasferimento in auto propria. Per informazioni: Tel. 0758.197105 Cell. 348.5216981 (Silvio) 347.3782818 (Marco) info@montemeru.it www.montemeru.it Laboratorio del Camminare PONENTE EXPERIENCE
Le guide ambientali ed escursionistiche del nostro Laboratorio del Camminare ligure hanno attentamente lavorato al programma di
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GRUPPO CLEMENTI
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GRUPPO CLEMENTI
Corso Torino 24/3 - 16129 Genova Tel. 010.5701042 - fax 010.5304378
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