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FIL ROUGE
from Biaf n.04
The new 20th century exhibition at Palazzo Medici Riccardi to learn about contemporary collecting La nuova mostra sul Novecento a Palazzo Medici Riccardi per conoscere il collezionismo contemporaneo
text ROSSELLA BATTISTA
What would the world be without museums? And would Florence, a proud city that glories in its art and its history, still have been the cradle of the Renaissance if families like the Medicis, the Strozzis and the Rucellais in established artists and emerging youngsters alike, nurturing their ambition? If that yearning for possession, that desire to showcase beautiful things, had not encountered the competitive spirit of rivals and allies vying for commissions, the history of Florence would probably have been very different. Because collecting art was one of the drivers that enabled the city to anticipate the future by becoming a part of it. A system of art patronage which has never faded, according to Sergio Risaliti, director of the Museo Novecento and curator of the major exhibition at Palazzo Medici Riccardi, Passione Novecento. From Paul Klee to Damien Hirst (until 8 January 2023). “There’s a ”, Risaliti explains, “which links ancient and modern art, the collectors of the past and those of today. The important thing is to ensure continuity, and fortunately private individuals have continued and will continue to acquire art. This didn’t end in the 19th century; they subsequently collected contemporary pieces, and avant-garde art in particular”. The exhibition contains some 40 works by universally renowned artists including and and, more controversially, a piece by Damien Hirst, who found fame in the 1990s (and was strongly criticised by animal rights groups) for preserving a shark in formaldehyde, having and The former draws extensively on medieval art, only to distort it in the style of and suffuse it with colour like Klee. And the latter portrays the banality of the everyday, such as an unmade bed or a tent embroidered with the names of everyone the artist shared her bed with upon. Similarly, she uses every means at her disposal to comment on human
della sua arte e della sua storia, sarebbe stata ugualmente culla del Rinascimento senza che casate del calibro dei Medici, degli Strozzi o dei Rucellai non avessero collezionato antiche rarità, scommesso su giovani emergenti e artisti di provato successo, alimentandone l’ambizione? Se quella bramosia di possesso, quella necessità di sfoggiare il bello non avesse incontrato lo spirito competitivo di alleati e rivali, che parteciparono a quella gara di committenze, la storia di questa città probabilmente avrebbe seguito un percorso ben diverso. Perché è stato anche il collezionismo il motore che ha permesso a Firenze di anticipare il futuro diventandone protagonista. Un mecenatismo che per Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento e curatore della grande mostra a Palazzo Medici Riccardi, Passione Novecento. Da Paul Klee THE a Damien Hirst 8 gennaio 2023) non si è mai esaurito. “C’è un spiega Risaliti - che PHENOMENON lega l’arte antica a quella moderna, i collezionisti di allora con quelli di oggi. La cosa importante è dare
OF PRIVATE continuità e per fortuna i privati hanno continuato COLLECTING IN e continuano a raccogliere. Non si sono fermati a Ottocento, sono andati avanti collezionando arte CONTEMPORARY contemporanea e in particolare arte all’avanguardia”. In mostra, infatti, ci saranno circa 40 opere, ART TOLD IN AN dagli universalmente celebrati
EXHIBITION ai più controversi come un Damien Hirst divenuto celebre negli anni ‘90 (ma anche fortemente criticato dagli animalisti) per aver messo sotto formaldeide uno squalo dopo averlo fatto s e La prima che attinge a piene mani dal Medio Evo per distorcerlo alla maniera di immergerlo in un gioco di colori alla Klee. E la seconda, che rende la banalità del quotidiano, come un letto disfatto o una tenda con i nomi di quanti hanno dormito con lei, oggetti di uso quotidiano a cui non diamo peso e che lei ci costringe invece ad os umana attraverso se stessa. Una mostra che dedica grande spazio alle donne
Palazzo Medici Riccardi
life through her own experience. There is plenty of space for women in the photography section too, which also features work by contemporary artists including , a key name in the winter season at Palazzo Strozzi. Passione Novecento is therefore a rare opportunity to come into contact with what it is to collect art in the present day. Partly because, as one might imagine, straight to the home of leading patrons of art. After all, without collectors there would be no great collections like those of or and the Museo del Novecento itself would not exist without the donation”. It is no accident that the exhibition focuses on modern and contemporary art, encompassing the entire 20th century and featuring patrons of modern and contemporary art. People, as Risaliti points out, who are generally ahead of their time. “An art collector goes with what they love, choosing out of passion rather than calculation. They are more open and curious, and don’t wait for the historical perspective that’s brought by the critic connection with the artist. There were many collectors buying prior to its success”. Similarly, there have been art historians who, driven by curiosity, have succeeded in rediscovering and reevaluating art that has been sidelined by time and fashion. “Like Mina de Gregori and Piero Bigongiari”, Risaliti century art before it was recognised by the market and by academia”. Patrons past and present who contributed and continue to contribute to making history, who nurture creativity and support experimentation. And it is no coincidence that Risaliti himself conceived RINASCIMENTO+ the international prize for collectors and art patrons, now in its third edition and geared to the Florentine and Tuscan collectors who stand out for their support for art and artists. An eagerly-awaited ceremony which once again will grace the gala evening in the Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, organised in collaboration with the BIAF - the Florence International Antiques Biennale. contemporanei, compreso protagonista della rassegna invernale di Palazzo Strozzi per esempio. Passione Novecento si offre dunque come un’occasione rara per entrare in contatto con il collezionare contemporaneo. Anche perché, come è facile intuire, tutte o quasi le opere vengono esposte qui per la prima volta. Anima e specchio di gelosissimi collezionisti privati. Una passione intima che si dischiude a palazzo Medici. “Sede più appropriata non poteva esserci - conferma Risaliti - andiamo direttamente a casa dei grandi mecenati. Del resto senza collezionismo non sarebbero nate le grandi raccolte come quelle dello , di Horne e lo stesso Museo del Novecento non esisterebbe senza la donazione ”. E non è un caso che la mostra si focalizzi proprio sull’arte moderna e contemporanea, coprendo l’ar-
FOCUS ON co del Novecento, dando spazio ai suoi mecenati moderni e contemporanei. Persone che, racconta
MODERN AND Risaliti, il più delle volte anticipano i tempi. “Il collezionista si rivolge a ciò che ama, acquista per pasCONTEMPORARY sione più che per calcolo. E’ più aperto, curioso e
ART, COVERING non aspetta la storicizzazione che ne fanno il critico e lo storico dell’arte. E’ lui, prima di loro, a trovarsi
THE 20TH in sintonia con l’artista. Quanti appassionati hanno collezionato prima che avesse succes-
CENTURY AND che, spinti dalla curiosità, sono riusciti a riscoprire GIVING SPACE TO e rivalutare un’arte che il tempo e le mode avevano accantonato. “Come Mina de Gregori e Piero MODERN PATRONS Bigongiari - ricorda Risaliti - che avevano intuito la portata dell’arte del Seicento prima che fosse riconosciuta dal mercato e dal mondo accademico”. Mecenati di ieri e di oggi che hanno contribuito e contribuiscono a creare la storia, che alimentano la creatività e sostengono la sperimentazione. E non è un caso infatti che proprio Risaliti abbia ideato il RINASCIMENTO+, il riconoscimento internazionale al collezionismo e mecenatismo giunto ora alla sua terza edizione, e rivolto proprio a quei collezionisti che si sono distinti per il loro sostegno all’arte e agli artisti. Una cerimonia attesa e che coronerà, anche stavolta, la serata di gala in Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio realizzata in collaborazione con la BIAF - Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze.