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An interview with Matteo Corvino, the influential designer of the Biennale dell’Antiquariato since 2017 Parla Matteo Corvino autorevole firma dell’allestimento della Biennale dell’Antiquariato dal 2017

text TERESA FAVI

Matteo Corvino, a renowned Venetian set and interior designer, but also an acclaimed organiser of memorable events around the world with a strong relationship with the Biennale Internazionale dell’Antiquariato of Florence. In 2013, he was a member of the Biennale’s hospitality committee and of a jury of experts appointed to select the most beautiful stand. In 2017, he was appointed to set up the event in collaboration with the seventeenth-century Palazzo Corsini, one of the most splendid private buildings in Florence, seat of the Biennale since 1997. A consistent project, designed to last for a long time, old Florentine residence to better accommodate the stands of the exhibitors and the visitors’ itinerary. Matteo Corvino, what were the main assets to your project? When I was asked to think about a new project, I remembered something when I myself was a visitor. That is, from the moment you came through the main door, the building almost completely disappeared from sight due to technical infrastructural reasons. The same happened when you went onto the terrace, from where you could naturally see the roads alongside the River Arno, but the part in the courtyard, that is the wonderful view of the three seventeenth-century facades, was hidden by the tensile structure. - Matteo Corvino thing that would bring out Palazzo Corsini. Then the desire to incorporate the layout into the structure of the building without using too many materials and keeping the colour as neutral as possible. The real surprising thing is that when you go two thirds of the way, you reach the terrace and then you discover the Italian-style hanging garden rather than a commercial one. What relationship did you establish with the sixteenth-century building Matteo Corvino, veneziano, noto interior designer e scenografo, ma anche acclamato organizzatore di eventi memorabili in tutto il mondo, ha una lunga relazione con la Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, di cui è stato membro del Comitato di accoglienza della Biennale e della Giuria di esperti incaricata, nel 2013, di selezionare lo stand più bello. Nel 2017 è stato incaricato di creare l’allestimento della manifestazione in dialogo con il seicentesco Palazzo Corsini, uno tra i più sfarzosi palazzi privati di Firenze, sede della Biennale dal 1997. Un progetto con stand degli espositori e il percorso dei visitatori. Matteo Corvino, quali sono stati gli asset del suo progetto? Quando mi fu chiesto di ripensare in toto l’allestimento per l’edizione 2017, che celebrava i 20 anni di permanenza della Biennale a Palazzo Corsini, mi venne in mente una cosa che avevo notato in precedenza da visitatore. E cioè, dal momento in cui si entrava dal portone principale, il palazzo spariva completamente per ragionevoli motivi tecnici di infrastrutture. Questo accadeva anche uscendo sulla terrazza, da dove si vedevano naturalmente i lungarni, ma la parte sul cortile, cioè la bellissima vista sulle tre facciate seicentesche spariva nella tensostruttura. Dunque, il primo pensiero fu quello di un intervento che svelasse Palazzo Corsini. Poi il desiderio di integrare l’allestimento nella struttura del palazzo senza soverchiarlo, con materiali e una cartella colori molto neutra. La vera sorpresa è quando, a due terzi del percorso, si arriva sulla terrazza e si scopre il giardino luce, appare come il corso d’acqua di una fontana. Qui si percepisce l’atmosfera di un grande evento più che di una manifestazione commerciale. Che rapporto ha instaurato con il palazzo di impianto cinquecentesco ma che mostra al suo interno una delle più affascinanti intuizioni del

The hanging garden for BIAF at Palzzo Corsini

which houses one of the most fascinating Baroque ideas of that period? I did not go into rivalry nor was I too inspired by its architecture. Rather, I got back to basics, to its origin. What style did you choose for its layout? The classic one is the most transversal style that exists in the history of architecture and in our case, it has also allowed a continuation with the previous structure. Are there any updates planned for this new edition 2022? After three years of stalemate since the last edition, we have decided to carry out a minor intervention in the hanging garden as well as completing the a sign that the project is working out very well and that the objectives have been instantly achieved. What emotions and sensations do you feel every time you enter Palazzo Corsini? I am fortunate to have known the Corsini family for many years, and it is quite satisfying each most important, wonderful and honest feeling is when I see the monumental staircase completely restored. I arrived, went into the entrance hall and greeted the guardian, who is now part of the splendour of this place. I then entered the courtyard and when I turned the corner, not having remembered it had been restored and cleaned, I found the building ten times larger and brighter. and seeing the statues was a new feeling for me. And then there is the terrace overlooking the river arno, if you are lucky to see it at sunset... well, it’s a spectacular view, a real masterpiece. Florence is full of surprises. Florence is a city that also has a hidden side, especially if you walk through it early in the morning, preferably at dawn when the streets are still empty. Another thing that I love very much, which is similar to Venice, is that when you come out of the railway station, you are immediately overwhelmed and blown away by the beauty of its historic centre. In short, Florence is there and ready to welcome you with open arms. Barocco dell’epoca? tettura. Piuttosto sono tornato alla base, all’origine dell’oggetto. Che stile ha scelto per il suo layout? Il classico è quanto di più trasversale esista nella storia dell’architettura e nel nostro caso ha consentito anche una continuazione con l’assetto precedente. Sono stati previsti aggiornamenti per questa nuova edizione 2022? Dopo tre anni di stallo dall’ultima edizione, si è deciso per un piccolo intervento nel giardino pensile oltre al completamento del percorso al piano terra con i grandi portali, segno che il progetto funziona molto bene e che gli obiettivi

FOR THE 2022 Quali emozioni e sensazioni le trasmette ogni

EDITION WE volta entrare a Palazzo Corsini? HAVE DECIDED tanti anni ed è molto appagante ogni volta varcare la soglia della loro superba residenza. L’e-

TO CARRY mozione bella, vera e importante è stata, questa

OUT A MINOR volta, vedere lo Scalone monumentale completamente restaurato. Sono arrivato, ho oltrepasINTERVENTION sato la soglia, salutato il custode che ormai è parte lui stesso del fascino di questo luogo, sono IN THE HANGING entrato nel cortile e quando ho girato l’angolo, non ricordandomi che era stato restaurato e

GARDEN ripulito, l’ho trovato dieci volte più grande, luminoso, leggere l’architettura, vedere le statue, quello è stato una nuova emozione. E poi c’è il terrazzo affacciato sull’arno, se uno ha la fortuna si arrivarci al tramonto… beh, è una visione mirabile, un capolavoro. La sua Firenze in una manciata di consigli. mattina presto, meglio se all’alba quando le strade sono ancora vuote. Un altro aspetto che amo molto, e che l’accomuna a Venezia, è il fatto che quando esci dalla Stazione ferroviaria sei immediatamente assorbito e stordito dalla bellezza del suo centro storico. Insomma, Firenze è lì, pronta ad accoglierti a braccia aperte.

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