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From your studies between Florence and Arezzo to the apprenticeship in your father Paolo Penko’s workshop...
Could you share your favourite techniques with us?
All the classic techniques of Florentine goldsmithing: openwork, engraving, cuttlefsh bone casting, and lost-wax casting.
But what truly sets our craft apart is the ‘Penkato’, a technique invented by my father, that combines engraving and chiselling, resulting in an extraordinarily luminous effect. What are the greatest sources of inspiration in your city?
I don’t think there’s a detail in a museum or palace in Florence that we haven’t drawn inspiration from and reinterpreted. Wearable masterpieces and collector’s items. Where can they be admired in Florence, beyond your two ateliers?
Occasionally, our jewellery is showcased in prestigious museums. For instance, the Vasari necklace is currently part of the exhibition La Sala Grande: Giorgio Vasari per Cosimo I de’ Medici, on view until March 9 at Palazzo Vecchio.
Paolo Penko’s creations have found their way to the big screen. How did the collaboration for Conclave come to life?
My father is considered one of the greatest master goldsmiths in the feld of sacred art. That’s why Ilaria Marmugi, assistant to costume designer Lisy Christl, brought her to our workshop. We crafted over 5 pieces. Among these, the cardinal’s crosses stand out, each one personalised to refect the character’s country of origin and personality - more ornate for a conservative, simpler and more modest for a progressive. Ralph Fiennes was deeply involved in the creative process for his cross, which he later asked to keep after flming. What piece best embodies the spirit of Florence?
As a jewel, the Florentine forin; but also the crown of Cosimo I, one of the most iconic fgures in our history.
I DON’T THINK THERE’S A DETAIL IN FLORENCE THAT WE HAVEN’T DRAWN INSPIRATION FROM
JEWELS THAT TELL STORIES
RICCARDO PENKO: BRINGING THE ART OF FLORENTINE JEWELLERY TO THE BIG SCREEN
RICCARDO PENKO, CHE HA PORTATO L’ALTA
OREFICERIA FIORENTINA SUL GRANDE SCHERMO text Virginia Mammoli
Gli studi tra Firenze e Arezzo, l’esperienza nella bottega del padre, Paolo Penko... Ci racconta le sue tecniche predilette?
Tutte le tecniche dell’orefceria forentina, come il traforo, l’incisione, la fusione in osso di seppia, ma anche quella a cera persa... e poi la tecnica inventata da mio padre, il ‘penkato’, che unisce incisione e lavorazione a cesello, dando un effetto estremamente luminoso.
E le più grandi fonti d’ispirazione in città?
Penso non ci sia dettaglio di un museo, una basilica o un palazzo di Firenze che non abbiamo preso come ispirazione e interpretato.
Nascono così opere da indossare e collezionare, dove le possiamo ammirare a Firenze, oltre che nei vostri due atelier?
Occasionalmente esponiamo i nostri gioielli in importanti musei, come nel caso della collana di Vasari, parte della mostra La Sala Grande: Giorgio Vasari per Cosimo I de’ Medici, fno al 9 marzo a Palazzo Vecchio.
Le creazioni Paolo Penko hanno fatto anche il loro debutto al cinema. Come è nata questa collaborazione per Conclave?
Mio padre è ritenuto uno dei più grandi maestri oraf d’arte sacra, per questo Ilaria Marmugi, assistente della costumista Lisy Christl, l’ha portata nella nostra bottega. Abbiamo realizzato di più 5 creazioni, diventate parte integrante della narrazione. In particolare le croci cardinalizie, ognuna personalizzata in base al paese d’origine e alla personalità del personaggio, più opulente per un conservatore, più semplici e modeste per un progressista. Ralph Fiennes ha voluto partecipare in prima persona al processo creativo della sua croce, che poi ha chiesto di poter tenere anche dopo le riprese.
Il vostro gioiello emblema di Firenze per eccellenza?
Come gioiello il forino forentino, come opera la corona di Cosimo I, uno dei più grandi protagonisti della nostra storia.
ph. Edoardo Argenio
@RICCARDOPENKO
How did you get involved in fashion?
Having started my career in the world of art and auctions in Florence, everything changed when the company I worked for moved to Milan. I decided to stay in the city and embark on a career in men’s clothing. Today, with 6 editions of Pitti Uomo behind me, I’m celebrating a life packed with stimulating experiences and connections.
How would you describe your style?
Classical and understated. I truly believe in the importance of subtlety and nuance, which I try to combine as harmoni.
An ever-present garment in your winter wardrobe?
A paletot coat. I have several, but I prefer double-breasted versions with box pleat and a martingale belt at the back, a little more than knee length. Elegant, versatile and timeless.
A tailor’s shop where you like to buy clothes?
Sartoria Francesco Guida in Prato. The whole place exudes artisan excellence, with quality both in the tailoring and in the selection of fabrics, many of which are one-off pieces, exquisite and rare, often from vintage collections.
You’re also a connoisseur of cigars. Where did that passion come from?
Ever since I was young I’ve found great pleasure in the strong, intense favour of the Toscano cigar. Then, a few years ago, I met the owner of EGM, a company that specialises in the manufacture and distribution of Cuban cigars, which I’ve fallen in love with, for their complexity, aromatic richness and well-rounded favour.
Three ‘trendy’ places in Florence?
Eredi Chiarini, an institution for menswear. Bespoke shoes by Roberto Ugolini. And Procacci, with its truffe sandwiches.
THE ART OF DRESSING
A LESSON IN STYLE WITH FRANCO MAZZETTI
A LEZIONE DI STILE
CON FRANCO
MAZZETTI
text Martina Olivieri
Come si è avvicinato al mondo della moda?
Dopo un inizio di carriera nel mondo dell’arte e delle aste a Firenze, il mio percorso è cambiato quando la sede per cui lavoravo si trasferì a Milano. Ho scelto di restare in città, avviando una carriera nel settore dell’abbigliamento maschile. Oggi, con 6 partecipazioni a Pitti Uomo, celebro un percorso ricco di esperienze e connessioni stimolanti.
Come defnisce il suo stile?
Classico e privo di eccessi. Ritengo fondamentale la scelta delle nuance, che cerco di abbinare con la massima armonia. Un capo che non manca mai nel suo armadio invernale. Il paletot. Ne possiedo diversi, ma prediligo i modelli doppiopetto con cannone e martingala posteriore, lunghi appena oltre il ginocchio: il modello noto come Ulster coat. Elegante, versatile e senza tempo, rappresenta il compagno ideale per affrontare le giornate più fredde con stile.
Una sartoria dove le piace fare acquisti?
Sartoria Francesco Guida a Prato. Qui si respira l’eccellenza artigianale, con una qualità straordinaria sia nella lavorazione che nella selezione dei tessuti, molti dei quali sono pezzi unici, rari e pregiati, spesso provenienti da collezioni vintage. È anche appassionato di sigari. Dove nasce questa passione?
Fin da giovane ho trovato grande piacere nel gusto forte e intenso del Toscano. Poi, alcuni anni fa, ho conosciuto il titolare di EGM, un’azienda specializzata nella distribuzione e produzione di sigari cubani, che mi hanno conquistato per la loro complessità, ricchezza aromatica e rotondità del gusto.
Tre indirizzi ‘alla moda’ a Firenze.
Eredi Chiarini, un’istituzione per l’abbigliamento maschile.
Le scarpe su misura di Roberto Ugolini. Procacci, con i suoi favolosi panini tartufati.
@FRANZ_1955
Antiques dealer, interior designer and jewellery designer. Where does the common denominator lie?
Combining shape, colour and proportion is not an easy task, if everything is not well harmonized the jewel is not beautiful. Everything lies in a magical combination. Your atelier is in the heart of Oltrarno. Which vintage pieces are you most attached to?
As an antique dealer, I love the oldest pieces: French pompon bracelets from 8 , Victorian agate and carnelian bijoux, jet jewellery. Of course, I also love vintage designer pieces from the great couturiers like Yves Saint Laurent, Dior, and Balenciaga, along with a meticulous selection of famous jewellery designers from the 95 s to the 98 s and 99 s.
Which of your creations would you dedicate to your city?
My creations are divided into unique pieces handcrafted by me, and selected collections made by highly experienced Florentine artisans. This season I have included wood shaped like an egg or a heart with which I have created necklaces, pendants and bracelets. To my city I would dedicate my Flora ring with cushion-cut semi-precious stones surrounded by small natural pearls and, as a unique piece, my rigid collar in gold-plated brass dotted with pearls.
3 places in Florence that speak of you.
The Viale dei Colli with its unparalleled view of Florence; the Villa Bardini garden with its fowers, and fnally Boboli, a romantic place and perfect mix of art and nature.
Beauty is…
Everything that makes our life better, the joy of wearing something that lights us up and brightens our days.
THE VIALE DEI COLLI, VILLA BARDINI AND THE BOBOLI GARDES ARE THE PERFECT MIX BETWEEN ART AND NATURE
ART THAT SPARKLES
IN BONA TONDINELLI’S GEM OF A BOUTIQUE IN OLTRARNO QUELLA DI BONA TONDINELLI E IL SUO SCRIGNO PREZIOSO IN OLTRARNO text Sabrina Bozzoni
Antiquaria, arredatrice e designer di gioielli. Dove risiede il comun denominatore?
Combinare forma, colore e proporzione non è un’impresa facile, se tutto non è bene armonizzato il gioiello non è bello, ed era la stessa cosa quando stavo arredando una casa. Tutto risiede in una combinazione magica. Nel suo atelier nel cuore dell’Oltrarno, un’autentica wunderkammer di gioielli. I pezzi vintage a cui è più legata?
Da antiquario adoro i pezzi più antichi: i bracciali francesi in pomponne del 8 , i bijoux vittoriani in agata e corniola, i gioielli in gaietto. Ovviamente amo anche il vintage frmato dei grandi coutourier come Yves Saint Laurent, Dior, e Balenciaga insieme ad una selezione molto accurata di famosi creatori di bijoux dagli anni ‘5 agli ‘8 e ‘9 . Una sua creazione che dedicherebbe alla sua città e perché?
Le mie creazioni si dividono fra pezzi unici fatti a mano da me e selezionate collezioni realizzate da artigiani forentini di grande esperienza. Questa stagione ho inserito il legno modellato a forma di uovo o di cuore con cui ho realizzato collier, pendenti e bracciali. Alla mia città dedicherei il mio anello Flora con pietre dure tagliate a cuscino circondate da piccole perle naturali e, come pezzo unico, il mio colletto rigido di ottone placcato oro punteggiato da perle. 3 luoghi di Firenze che parlano di lei.
Il viale dei Colli con il suo panorama ineguagliabile su Firenze; il giardino di Villa Bardini con i suoi fori e infne Boboli, luogo romantico e mix perfetto di arte e natura.
Bellezza è…
Tutto ciò che ci rende la vita migliore, la gioia di indossare qualcosa che ci illumina e rallegra le nostre giornate.
@BONATONDINELLIBIJOUX
How did your passion for antiques and art begin?
Art and beauty have always been an inherent part of our lives and interests. Travelling and visiting exhibitions, art fairs and antiquarian markets is our passion.
The most prestigious piece that entered your incredible ‘Hall of wonders’?
Probably a beautiful centerpiece in majolica and biscuit in revivalist style manufactored by Ginori in the second half of the XIX century. A truly stunning piece of decorative art.
The most curious one?
Defnitely our Carreto Siciliano! It’s a kaleidoscope of colours, intricate carvings and paintings depicting important battles and breathtaking landscapes of Sicilian rich cultural heritage.
Not to mention the extraordinary craftsmanship behind it.
Why did you choose Florence?
It was love from the frst sight. We can not imagine ourselves anywhere else.
Your favourite places in the city?
We like the beautifully restored Odeon, which combines a cinema with a library, the Manifattura Tabbachi for its eclectic ambiance or Santo Spirito for a coffee.
Tasty spots that combine good food and beauty?
The Cantinetta Antinori. We also like the Trattoria Sostanza, a restaurant without a refrigerator! What can be more fresh?
OUR GALLERY IS A PLACE WHERE BEAUTY MEETS HANDPICKED ART
HALL OF WONDERS
ALEKSANDRA AND ALEXANDER SIEGENTHALER
OPEN US THE DOORS OF THEIR GALLERIA FOSSI
ALEKSANDRA E ALEXANDER SIEGENTHALER APRONO
PER NOI LE PORTE DELLA LORO GALLERIA FOSSI
text Virginia Mammoli
Come è nata la vostra passione per l’antiquariato e l’arte?
L’arte e la bellezza sono sempre state parte integrante della nostra vita e dei nostri interessi. Viaggiare e visitare mostre, fere d’arte e mercati antiquariali è la nostra passione.
Il pezzo più prestigioso che è entrato nella vostra incredibile wunderkammer?
Forse il bellissimo centrotavola in maiolica e biscuit in stile revivalista prodotto da Ginori nella seconda metà del XIX secolo. Un pezzo d’arte decorativa davvero straordinario.
Quello più curioso?
Sicuramente il nostro Carreto Siciliano! È un caleidoscopio di colori, intricati intagli e dipinti che raffgurano importanti battaglie e paesaggi mozzafato del ricco patrimonio culturale siciliano. Per non parlare della straordinaria maestria artigianale che lo caratterizza.
Perché avete scelto Firenze?
È stato amore a prima vista. Non possiamo immaginarci altrove.
I vostri luoghi del cuore in città?
Ci piacciono l’Odeon, splendidamente restaurato, che combina un cinema con una biblioteca, la Manifattura Tabbachi per il suo ambiente eclettico e Santo Spirito per un caffè.
Indirizzi del gusto che uniscono buona cucina e bellezza?
Sicuramente la Cantinetta Antinori, c’è poi un posto più semplice che ci piace molto, Trattoria Sostanza, un ristorante senza frigorifero! Cosa c’è di più fresco?
@GALLERIAFOSSI33
You can find Tavanti in Florence at COI with a selection of the best Italian jewelry brands.
SHOWROOM Via Por S. Maria, 8 - 2nd floor BOUTIQUE Ponte Vecchio, 18 coi-florence.com
UNMISSABLE EXHIBITIONS
FROM HISTORICAL TO CONTEMPORARY TRA STORIA E CONTEMPORANEO
JANUARY
At the Palazzo Vecchio Museum , Michelangelo e Il Potere runs until 26 January , occupying the Sala delle Udienze and the Sala dei Gigli on the second floor of Palazzo Vecchio. The same date applies at Palazzo Strozzi for Helen Frankenthaler: Painting Without Rules , which celebrates one of the most important artists of the th century.
FEBRUARY
Felice Carena. Life in Paint , at the Accademia
with the exhibition Retroscena. Stories of Resistance and Dissidence in the Della Ragione Collection.
MARCH
From 16 March to 20 July , Fondazione Palazzo Strozzi presents a major exhibition dedicated to Tracey Emin , the British contemporary artist famous for works that combine her own personal biography with an ongoing and deeply experimental formal research. Until 9 March , Palazzo Vecchio commemorates the 450th an-
di Belle Arti until 16 February , traces the artistic career of Felice Carena, focusing particularly on his time in Florence, from 9 4, when he was invited to teach at the Accademia di Belle Arti, until 945, when he moved to Venice. Until 2 April , Museo Novecento delves into the Alberto Della Ragione Collection to uncover evidence of the relations between artists and the historical events occurring between the 9 s and 4 s,
GENNAIO
Al Museo di Palazzo Vecchio , Michelangelo e Il Potere fi no al 26 gennaio, al secondo piano di Palazzo Vecchio, tra la Sala delle Udienze e la Sala dei Gigli. A Palazzo Strozzi stessa data per Helen Frankenthaler: Dipingere senza regole. Una mostra che celebra una delle artiste più importanti del XX secolo.
FEBBRAIO
Felice Carena. Vivere Nella Pittura: fi no al 16 febbraio , l’ Accademia di Belle Arti segue la vicenda
niversary of the deaths of Cosimo I de’ Medici and Giorgio Vasari with an exhibition that offers an in-depth examination of the magnificent decoration of Palazzo Vecchio’s Great Hall. Until 2 March , the artist MP5 enters the Museo Novecento with refined and peremptory iconicity, invited by director Sergio Risaliti to create a site-specific work to celebrate the tenth birthday of the Florentine institution.
con la mostra Retroscena. Storie di Resistenza e Dissidenza nella Collezione Della Ragione.
MARZO
Dal 16 marzo al 20 luglio Fondazione Palazzo Strozzi presenta una grande mostra dedicata a Tracey Emin , artista britannica contemporanea celebre per opere che uniscono la sua biografia a una costante ricerca formale di profonda sperimentazione.
Fino al 9 marzo in occasione dei 450 anni dalla morte di Cosimo I de’
creativa di Felice Carena approfondendo gli anni vissuti a Firenze, dal 9 4 - momento in cui viene chiamato a insegnare presso l’Accademia di Belle Arti - al 945, quando si trasferisce a Venezia. Fino al 2 aprile , Museo Novecento si interroga sulla presenza, nella Collezione Alberto Della Ragione, di testimonianze riguardanti il rapporto tra gli artisti e le vicende storiche a cui parteciparono tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento
Medici e di Giorgio Vasari , la mostra in Palazzo Vecchio offre l’occasione di approfondire la conoscenza della magnifica decorazione della Sala grande di Palazzo Vecchio. Fino al 2 marzo l’artista MP5 entra con raffinata e perentoria iconicità all’interno del Museo Novecento , invitata dal direttore Sergio Risaliti a realizzare un’opera site specific per celebrare il decimo compleanno della giovane istituzione fiorentina.
Palazzo Strozzi
Accademia di Belle Arti
Palazzo Vecchio Museum
Palazzo Vecchio Museum
AGENDA ART
AGENDA EVENT
JANUARY
From 14 to 19, at Teatro della Pergola, Rocco Papaleo will perform Gogol’s The Government Inspector directed by Leo Muscato. From 16 to 18, Lac from Swan Lake by Tchaikovsky/ Bertrand Maillot will be performed by Les Ballets de Monte-Carlo at the Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. From 16 to 19, at Teatro Verdi, Leonard Bernstein’s musical West Side Story. From 16 to 22, The Kitchen Company will perform Michael Frayn’s contemporary theatre cult
MAGICAL EVENINGS
WITH MUSIC, MUSICALS, OPERA AND DRAMA TRA MUSICA, MUSICAL, OPERA E PROSA
to 16, Mille e una Bruna, at the Teatro di Rifredi by and with Florentine actor Alessandro Riccio. Verdi’s masterpiece Rigoletto returns to the Teatro del Maggio from 16 to 23, directed by Davide Livermore and conducted by maestro Stefano Ranzani. From 21 to 23, Cats will be on at Teatro Verdi. MARCH
From 9 to 16, at the Maggio, a new production of Bellini’s Norma conducted by Michele Spotti and directed by Andrea De Rosa. On the 22nd, Stefano Bollani will return to the Maggio Mu-
piece, Noises Off, at the Teatro di Fiesole. From 28 January to 2 February, Who is I? with Francesco Pannofino will be at the Pergola. FEBRUARY
From 4 to 9, Hamlet2 with Filippo Timi, Lucia Mascino and Marina Rocco distorting Shakespeare’s work. From 7 to 9, at the Verdi, the musical Aggiungi un posto a tavola returns with Lorella Cuccarini. On the 9th, Teatro Niccolini, the Micrologus ensemble for Friends of Music. From 13
GENNAIO
Dal 14 al 19, al Teatro della Pergola Rocco Papaleo va in scena con L’ispettore generale di Gogol per la regia di Leo Muscato. Dal 16 al 18, Lac da Il lago dei cigni di Čajkovskij/Bertrand Maillot portato in scena dal Les Ballets de Monte-Carlo al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino . Dal 16 al 19 , al Teatro Verdi , il musical di Bernestin West Side Story . Dal 16 al 22 , The Kitchen Company porta al Teatro di Fiesole: Rumori fuori scena di Michael Frayn, un cult del tea-
sicale Fiorentino with his new tour: Piano Solo Tour. Grease will be on at Teatro Verdi from 29 to 30, at Teatro Verdi. APRIL
Debuting from 13 to 27, the first opera of the Maggio Musicale Fiorentino Festival, Salome by Richard Strauss, conducted by Alexander Soddy and directed by Emma Dante. On the 18th, the first concert of the Festival will see Zubin Mehta conducting Requiem Mass for soloists, choir and orchestra.
re fiorentino Alessandro Riccio . Torna al Teatro del Maggio, dal 16 al 23, l’allestimento del capolavoro verdiano Rigoletto con la regia di Davide Livermore e il maestro Stefano Ranzani sul podio. Dal 21 al 23, Cats va al Teatro Verdi. MARZO
Dal 9 al 16, al Maggio, nuovo allestimento di Norma di Bellini diretta da Michele Spotti con la regia di Andrea De Rosa. Il 22 , Stefano Bollani torna al Maggio Musicale Fiorentino con la sua nuova tournée: Piano Solo Tour (alla musica clas-
tro contemporaneo. Dal 28 gennaio al 2 febbraio , Chi è io? con Francesco Pannofino arriva alla Pergola . FEBBRAIO
Dal 4 al 9, Amleto2 con Filippo Timi Lucia Mascino e Marina Rocco stravolgono l’opera di Shakespeare. Dal 7 al 9 , al Verdi , torna il musical Aggiungi un posto a tavola con Lorella Cuccarini Il 9 , al Teatro Niccolini , l’ensemble Micrologus per gli Amici della Musica Dal 13 al 16 , Mille e una Bruna , al Teatro di Rifredi di e con l’atto-
sica al jazz ai ritmi sudamericani, da Poulenc a Lucio Dalla passando per Frank Zappa, in un grande gioco musicale). Dal 29 al 30, al Teatro Verdi c’è Grease. APRILE
Dal 13 al 27, debutta la prima opera del Festival del Maggio Musicale Fiorentino, Salome di Richard Strauss, diretta da Alexander Soddy per la regia di Emma Dante . Il 18 , Zubin Mehta dirige Messa da Requiem per soli, coro e orchestra: il primo concerto del Festival.
Teatro di Rifredi Teatro della Pergola
Maggio Musicale Fiorentino Teatro Verdi
Vecchio, 54r
CASSET
CASSET TI BOUTIQUE
TUDOR BOUTIQUE
Forte dei Marmi Via G. Carducci, 6d
Forte dei Marmi Via G. Carducci, 8
BOLD
The corset made a comeback in the early nineties, and it carries a strong erotic charge.
Ermanno Scervino’s version is in relief-printed leather. At r Via Strozzi.
È dai primi anni Novanta che il corsetto ha fatto il suo ritorno, ed è dotato di una forte carica di erotismo. Ermanno Scervino lo propone in pelle stampata in rilievo. In via Strozzi, r.
Founded in 1980 by Gabriele Mangani, Giotto is the essence of Florentine artisanship in the form of leather goods made entirely by hand using superb quality Italian hides. The company is headed by Daniele Mangani, who draw on Gabriele’s teachings and continue his tradition with dedication and enormous passion. Thanks to its many years of experience, today Giotto refects the very best of Made in Italy values. Tradition and innovation, quality and resilience, style and comfort: these are the essential elements of every Giotto creation, alongside the excellence of the best Italian leather.
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Over 15 years of experience and a remarkable track record. Vittoria, can you tell us about your journey into real estate?
It’s been quite an incredible journey. My career actually began in engineering, being like a nerd and studying in the most difcult universities in Italy, Spain, and Denmark. Waking up at 4 am in the morning to study. But I always had a passion for design, properties, negotiations and market analysis. Real estate, in many ways, is an summery of all of these aspects. It requires not just an eye for luxury and design, but also an analytical mind to understand market trends and negotiations. Over time, I found myself drawn to the real estate world, where I could blend my engineering background with my love for high-end or just high income properties. You’ve had the opportunity to live around the world from a young age. How has that infuenced your work in real estate?
Living abroad gave me a unique perspective on diverse cultural expectations. I’ve had exposure to a range markets, from Europe to North America, and it helped me develop a deep understanding of what clients truly value. Whether it’s architectural style, quality of craftsmanship, or specifc amenities, knowing what works in diferent regions allows me to cater to a wide array of clients. It’s not just about selling a property; it’s about ofering an experience and understanding a client’s vision on a global scale.
Florida is your primary market, and you’ve closed some of the highest sales per square foot for example in the Renzo Piano building in Miami (87Park). What sets your approach apart in such a competitive market?
Florida is undoubtedly a competitive market, especially in luxury real estate, but on the other hand buying in Europe is buying a dream. I think my strength is creating personalized experiences for each client. It’s not just about showing a property; it’s about understanding the buyer’s needs and life dreams. Whether it’s negotiating the best price or ensuring that the property is perfectly staged for the right buyer, I always aim to go
above and beyond. My engineering background also plays a huge role because the frst thing I do is value the quality as long-term investment potential, this is what I try to give my clients and that is why they are loyal over the years.
You’ve worked on some truly extraordinary properties. Can you share a bit about your most notable listing?
The one I am more focused now is my new exclusive listing Chalet in Cortina, Italy. It is an incredible property, surrounded by breathtaking views of the Dolomites. The architecture and the location are unparalleled.
Another major listing I have at the moment is a 93 acres Winery in Tuscany. It’s not every day that you get to work with such iconic properties, and every time I get amazed about showing it.
You’ve had a varied and successful career. What’s next for you?
I’m always looking for new opportunities to challenge myself and grow.
I’m passionate about continuing to work with luxury and high-income properties, but I’m also exploring ways to expand my global network and bring more unique, one-of-a-kind properties to my clients. There’s a whole world of real estate out there, and I’m excited to see where it leads. The goal is to keep providing the best service, no matter where in the world the client is looking to buy or sell.
Finally, where can our audience fnd more about your listings?
You can visit my website at www.vittoriaruzzi.com, where you’ll fnd details on some of the most exclusive properties I represent, as well as insights into the Florida real estate market. It’s also a place where potential buyers and sellers can get in touch with me directly to discuss their needs.
THE ITALIAN WAY
Calafuria is a vibrant and delightful Italian Rosé that captures the sun and the sea of Puglia. Delicate rosé, pleasantly fruity, sapid and ample, reflecting the aromas and colors of its home territory, Salento. tormaresca.it
Calafuria è un rosato italiano vibrante e delizioso che cattura il sole e il mare della Puglia. Rosé delicato, piacevolmente fruttato, sapido e ampio, che rispecchia i profumi e i colori del suo territorio d’origine, il Salento. tormaresca.it
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Ethan Hawke (born November 6, 1970, Austin, Texas, U.S.) is the American actor, director, and novelist best known for his portrayals of cerebral sensitive men (ph.François Berthier, courtesy of Lucca Film Festival)
POETRY IS EVERYWHERE
OUR INTERVIEW WITH ACTOR ETHAN HAWKE, IN TUSCANY FOR HIS LATEST FILM AS A DIRECTOR IL NOSTRO INCONTRO CON L’ATTORE ETHAN HAWKE, IN TOSCANA PER IL SUO ULTIMO FILM DA REGISTA text Giovanni Bogani
Film director Paul Schrader described him as ‘a Renaissance man’. Because Ethan Hawke is many things in one: actor, scriptwriter, flm director, producer, musician, writer. With his eternal boyish smile, Ethan Hawke’s career as an actor spans several decades, from the 1990s to the present day. He was one of the boys of the Dead Poets Society, young hearts steeped in romance who addressed their teacher, Robin Williams, standing on their desks as: “Oh Captain! My Captain!”.
Linklater, the Texan flm director, is his friend, his partner: the one he did the craziest flms with. Such as Boyhood, the movie flmed over a period of twelve years. Born in 1970, a distant relative of Tennessee Williams, Ethan Hawke played the young policeman who, on his frst day on traffc duty, ended up in a car with Denzel Washington in Training Day, the flm that earned him his frst Academy Award nomination. They would be four in all. We met with Ethan Hawke in Lucca, where he was promoting his fourth flm as a director, Wildcat, starring Maya, the daughter he has with Uma Thurman. He’s serene, and cheerful. Happy to be enjoying Tuscany. “Lucca is the perfect city to feel at peace with yourself”, he says. “This morning, I went jogging with my wife Ryan along the walls of this extraordinary city. And yesterday I went cycling. It’s fantastic, being able to live like this, within such an ancient urban context, and at the same time feeling in harmony with nature, walking, cycling. I would love not to have to leave”. And before leaving, he made time to have a chat with Firenze Made in Tuscany. Ethan, you came to Italy to promote your fourth flm as a director, Wildcat. A very special flm, because your daughter Maya stars in it. For years, Maya has been interested in the life of Flannery O’Connor, an American writer whose life was ravaged by lupus, a disabling disease. Maya also directed a short flm about her: it was then that I realized how much she wanted to do it, to tell that story. And I decided to help her by directing and producing the flm, together with my wife Ryan.
Il regista Paul Schrader lo ha defnito ‘un uomo del Rinascimento’. Perché Ethan Hawke è molte cose insieme: attore, sceneggiatore, regista, produttore, musicista, scrittore.
Con quel sorriso da eterno ragazzo, Ethan Hawke ha attraversato il cinema dagli anni ’90 ad oggi. Era uno dei ragazzi dell’Attimo fuggente, giovani cuori intrisi di poesia, che salutavano il loro insegnante Robin Williams salendo in piedi sui tavoli: ‘Oh, capitano, mio capitano!’.
Linklater, il regista texano suo amico, suo complice: quello con il quale ha realizzato i progetti più folli. Come quello di Boyhood, un flm girato nell’arco di dodici anni.
Nato in Texas nel 1970, parente alla lontana del drammaturgo Tennessee Williams, Ethan Hawke era il giovane poliziotto, al primo giorno di pattuglia, che fniva in auto con Denzel Washignton in Training Day, il flm che gli ha portato la prima nomination all’Oscar. In tutto, saranno quattro. Incontriamo Ethan Hawke a Lucca, dove ha presentato il suo quarto flm da regista, Wildcat, interpretato da Maya, la fglia che ha avuto da Uma Thurman. È sereno, sorridente.
Felice di vivere la Toscana. “Lucca è una città perfetta per sentirsi in pace con se stessi”, dice. “Stamattina, con mia moglie Ryan, sono andato a correre lungo le mura di questa città straordinaria.
E ieri sono andato in bicicletta. È fantastico, poter vivere così, in un contesto urbano così antico, e insieme potersi sentire in sintonia con la natura, camminare, andare in bicicletta. Vorrei non dovermene andare via”. E prima di andarsene, trova il tempo per una conversazione con Firenze Made in Tuscany.
Ethan, è venuto in Italia a presentare il suo quarto flm da regista, Wildcat. Un flm molto speciale, perché vede protagonista sua fglia Maya.
Da anni Maya si interessava alla vita di Flannery O’Connor, una scrittrice americana la cui vita è stata devastata dal lupus, una malattia invalidante. Maya ha anche realizzato un cortometraggio su di lei: è in quel momento che
COVER STORY
WITH HIS ETERNAL BOYISH SMILE, ETHAN HAWKE’S CAREER AS AN ACTOR SPANS SEVERAL DECADES, FROM THE 1990S TO THE PRESENT DAY
CON QUEL SORRISO DA ETERNO RAGAZZO, ETHAN HAWKE HA ATTRAVERSATO IL CINEMA DAGLI ANNI ’90 AD OGGI
It was not easy to tell Flannery O’Connor’s life…
That’s right, Flannery barely left her room her whole life. But Maya made me realize that there was a lot of story, a lot of action going on, although it all happened in her head.
Who was Flannery O’Connor, in a few words?
She was a writer born in Savannah, Georgia. She believed she was a tool in the hands of God, she had a very original style, with vivid images and descriptions. Maya plays not only the writer, but also fve characters from O’Connor’s short stories. And her performance moved me deeply, both as a father and a spectator.
You just fnished shooting your new flm with your friend Richard Linklater. What is it about?
It’s called Blue Moon, it’s the biopic of the later days of lyricist Lorenz Hart, who wrote the song after which the flm is named.
It’s the most beautiful script I ever read. It tells the story of a man tormented by his sexuality in the 1940s in the United States. The flm describes, in real time, ninety minutes of the life of Lorenz Hart, on the opening night of the musical Oklahoma, while he is struggling with alcoholism and depression.
How would you describe your relationship with flm director Richard Linklater? You’ve been friends for many years.
At least thirty years. It’s a deep friendship, which led us to do some beautiful things together. We have common interests, we understand each other at once.
And your next movie?
I would like to bring Camino real to the big screen. It’s a 1946 play by Tennessee Williams, whose leading character is a Don Quixote who has lost his Sancho Panza. But I would like to do a dream-like, surrealist, Federico Fellinistyle movie.
You have been able to alternate artistic and more commercial flms: how would you defne art in the flmmaking world?
The frst flm director I ever worked with, Joe Dante, with whom I shot Explorers, taught me that there is no such thing as ‘high’ and ‘low’ art. Every movie, even a commercial flm, can tell a great story.
And the director who changed my life, Peter Weir, with Dead Poets Society, taught me that poetry is everywhere, in everyday life.
ho capito quanto ci tenesse, a raccontare quella storia. E ho deciso di aiutarla, dedicandomi al suo flm come regista e come produttore, insieme a mia moglie Ryan.
Non era facile raccontare la vita di Flannery O’Connor…
Esatto, Flannery non si è mossa quasi per tutta la sua esistenza dalla sua stanza. Ma Maya mi ha fatto capire che c’era tanta storia, tanta azione: solo che accadeva tutta nella sua testa.
Chi era Flannery O’Connor, in poche parole?
Era una scrittrice nata a Savannah, in Georgia. Credeva di essere uno strumento nelle mani di Dio, era molto originale nel suo stile, con immagini e descrizioni vivide. Maya interpreta non solo la scrittrice, ma anche cinque altri personaggi dei racconti della O’Connor. E dà vita a una performance che mi ha emozionato, sia come padre che come spettatore.
Ha da poco fnito di girare un nuovo flm con il suo amico Richard Linklater. Di che si tratta?
Si chiama Blue Moon, e racconta gli ultimi giorni del paroliere Lorenz Hart, l’autore della canzone che dà il titolo al flm. È la sceneggiatura più bella che io abbia mai letto.
Racconta di un uomo che ha vissuto con tormento la sua sessualità nell’America degli anni ’40.
Il flm narra, in tempo reale, novanta minuti della vita di Lorenz Hart, durante l’anteprima del musical Oklahoma, mentre lui lotta con l’alcolismo e la depressione.
Come defnirebbe il suo rapporto con il regista Richard Linklater? Siete amici da molti anni.
Trenta, credo. È un’amicizia forte, che ci ha portato a fare insieme cose che credo siano molto belle. Abbiamo interessi comuni, ci comprendiamo al volo.
Il suo prossimo flm?
Vorrei portare sullo schermo Camino real, un dramma del 1946 di Tennessee Williams che vede protagonisti un Don Chisciotte che ha perduto il suo Sancho Panza. Ma vorrei farlo in stile onirico, surrealista, alla Federico Fellini.
Lei ha saputo sempre alternare progetti autoriali e flm di impatto popolare: come defnirebbe l’arte, nel cinema?
Il primo regista con cui ho lavorato, Joe Dante, con cui ho girato Explorers, mi ha insegnato che non esiste arte ‘alta’ o ‘bassa’. Ogni flm, anche un flm commerciale, può raccontarci qualcosa di grande. E il regista che ha cambiato la mia vita, Peter Weir, con L’attimo fuggente, mi ha insegnato che la poesia è ovunque, nella vita di tutti i giorni.
1. Dead Poets Society (1989)
2. White Fang (1991)
3. Trining Day (2001)
4. Wildcat (2023) posters for Ethan Hawke's Flannery O'Connor biopic with his daughter Maya Hawke
5. 6. Maya Hawke in Wildcat (2023)
A view of the restored Corridor, with the same appearance as the one walked by the Medici in 1565
THE CORRIDOR WHERE TIME STANDS STILL
THE VASARI CORRIDOR, AN EXTRAORDINARY RAISED WALKWAY, RETURNED TO THE CITY IL CORRIDOIO VASARIANO, STRAORDINARIA VIA AEREA, RESTITUITO ALLA CITTÀ text Francesca Lombardi photo Ottavia Poli
One of the windows that let you enjoy the beautiful view of the city
Eight years have passed since it was last walked, and much longer since its scenic views have been so easily accessed and enjoyed. The Vasari Corridor, also known as the Corridore - runner, returns to the ownership of the Florentine people and those who love the city. Simone Verde, director of the Uffzi Galleries, kept his promise to open it before the end of 4: “This inauguration goes hand in hand with the systematic refurbishment and rearrangement of the museum that’s underway, which places an equal focus on the Vasari complex within the Uffzi and on the Boboli Gardens and Palazzo Pitti”.
The elevated walkway that connects the Uffzi and Palazzo Pitti is a truly exciting route that leads visitors to marvel at Florence from unexpected angles through the 73 windows that punctuate both sides of the corridor: larger on the river side, smaller round windows overlooking the street and where the route crosses Ponte Vecchio; these are closed by means of iron grilles which were apparently used in the Middle Ages by the Grand Duke and his inner circle to spy on the Florentines without being seen. The exception is the three large windows facing west from Ponte Vecchio. And although the story goes that they were installed especially for Hitler, in actual fact they were ordered by Victor Emmanuel following the 859 plebiscite in which Tuscany joined the nascent Kingdom of Italy.
Di nuovo percorribile dopo 8 anni, da molto più tempo i suoi affacci non si godevano in maniera così piena e suggestiva. Il Corridoio Vasariano, detto anche Corridore - e mai il nome sembra appropriato come oggi - ritorna patrimonio dei forentini e di chi ama la città. Simone Verde, direttore delle Gallerie degli Uffzi ha mantenuto la promessa e ha inaugurato prima della fne del 4: “Questa apertura va di pari passo con l’opera sistematica di riqualifcazione e di ricomposizione museale in corso e che vede concentrate allo stesso livello cure sia sul complesso vasariano degli Uffzi che su Boboli e Palazzo Pitti”.
THE TOTAL TICKET FOR UFFIZI AND VASARI CORRIDOR COSTS 43 EUROS AND ALLOWS TO VISIT THE GALLERY IN THE TWO HOURS PRIOR TO THE TIME BOOKED FOR ACCESS TO THE CORRIDOR
Designed by Giorgio Vasari, the Corridor runs for approximately a kilometre above the city and across the river; it enters buildings, circles the Mannelli Tower, fanks the Church of Santa Felicita and fnally arrives in the Boboli Gardens and Palazzo Pitti. There’s no end to the anecdotes and points of interest along the way: for example, the Corridor gives access to the balcony of the Church of Santa Felicita, allowing the Medici family to attend Mass undisturbed from a privileged position rather than rubbing shoulders with the common people.
La passeggiata aerea che unisce gli Uffzi a Palazzo Pitti è in effetti un percorso emozionante, che conduce alla scoperta della città da punti di vista sorprendenti e inattesi attraverso 73 aperure che punteggiano entrambi i lati del percorso: più grandi orientate lato fume, più piccole le rotonde orientate sulla strada e sul camminamento di Ponte Vecchio, chiuse da inferriate; quest’ultime, si dice che fossero usate, in epoca medicea, dal Gran Duca e dalla sua cerchia di cortigiani per spiare i forentini senza essere visti. Fanno eccezione i tre fnestroni del Ponte Vecchio verso ovest. E benché la leggenda popolare li voglia creati apposta per Hitler, va detto che l’apertura fu invece fatta per Vittorio Emanuele II all’indomani del plebiscito del 859, con cui la Toscana aderì al nascente regno d’Italia. Realizzato da Giorgio Vasari il Corridoio corre per circa un chilometro sopra la città e il fume, entra nei palazzi, accerchia la Torre de’ Mannelli, si affaccia nella Chiesa di Santa Felicita e approda a Pitti e a Boboli. Tante le curiosità e gli aneddoti che si snodano lungo il percorso: dal Corridoio si accede ad esempio balconcino della Chiesa di Santa Felicita, i Medici potevano assistere indisturbati alla messa, contando su una posizione privilegiata che gli permetteva di non mischiarsi con la gente del popolo.
1. The entrance to the Vasari Corridor
2. 4. Two views of the Corridor, from the Arno embankment and the striking view from above
3. The Church of Santa Felicita, overlooked by the Corridor
5. The final part of the Corridor at Palazzo Pitti
6. The exit at the Boboli Gardens. In the photo, director of the Uffizi Galleries Simone Verde
When the corridor was built, the meat and fsh market that had its home on Ponte Vecchio was relocated to remove unpleasant odours from the Grand Duke’s environs, and it was replaced by the jewellers and goldsmiths’ workshops which line the bridge to this day. Vasari’s only diffculty was in taking the corridor through the Mannelli Tower at the end of Ponte Vecchio, due to strenuous opposition by the family who owned it; the solution was to go around the tower by means of a series of corbels. In terms of its history, this extraordinary elevated walkway was built at the behest of Duke Cosimo I de’ Medici in 565 to mark the marriage of his son Francesco with Joanna of Austria, and it sealed the Medicis’ connection with the Arezzo-born architect Giorgio Vasari. Thanks to his exceptional management of the project, it took just fve months to construct the 76 metres from the western corridor of the Uffzi, where the route begins. There is no comparable structure in any city in Europe. The Corridor connected Palazzo Vecchio to Palazzo Pitti, state residence of the Medici family, at the request of Eleanor of Toledo, who wanted a healthier atmosphere for herself and her children. However, she would not live to see the extraordinary result, as she was taken by malaria in 56 , several years before its completion. The newly opened Vasari Corridor allows anyone to travel this stunning walkway through the very heart of Florence, as it originally appeared.
THE CORRIDOR WAS BUILT IN 1565 TO CONNECTED PALAZZO VECCHIO TO PALAZZO PITTI, TO MARK THE MARRIAGE OF FRANCESCO I WITH JOANNA OF AUSTRIA
Al tempo della costruzione il mercato delle carni e del pesce che si svolgeva su Ponte Vecchio fu trasferito per evitare cattivi odori al passaggio del granduca e al suo posto furono spostate le botteghe degli oraf che ancora oggi occupano il ponte. Vasari trovò problemi solo nel far passare il corridoio nella Torre dei Mannelli all’estremità del Ponte Vecchio per la strenua opposizione della famiglia proprietaria; per questo dovette girarci intorno tramite un sistema di beccatelli. Storicamente questa straordinaria via aerea fu realizzata per iniziativa del Duca Cosimo I de’ Medici nel 565 in occasione del matrimonio del fglio Francesco con Giovanna d’Austria e consacrò alla storia il sodalizio con l’architetto aretino. Grazie alla stupefacente organizzazione del cantiere, i lavori per la sua costruzione durarono appena cinque mesi: 76 metri dal corridoio di Ponente degli Uffzi, dove inizia il percorso. Non esiste nulla di paragonabile in nessuna città della vecchia Europa. Il Corridoio collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, residenza di rappresentanza della famiglia Medici voluta da Eleonora di Toledo che cercava un ambiente più salubre per i fgli e sé stessa. Ma lei non vedrà mai lo straordinario collegamento perché la malaria la porterà via qualche anno prima, nel 96 . Il nuovo allestimento del Corridoio Vasariano permette a tutti di percorrere questa strepitosa passeggiata affacciata sul cuore di Firenze, come era in origine.
“This Renaissance bareness”, Simone Verde explains, “has a very special potency, which we ourselves discovered in the fnal stage of the restoration; and I believe it’s a great opportunity to see the corridor empty during this initial phase, just as it was when the frst Medicis knew and used it. Obviously this will be followed by decoration and furnishings, the design of which we’re working on, and which we’ll present in due course”.
It is no coincidence that Vasari’s Corridor is also known as Florence’s passetto, or secret passage. Indeed, when design-
“Questa nudità rinascimentale - ha spiegato Simone Verde, - ha una sua potenza molto particolare, che abbiamo scoperto noi stessi nell’ultima fase dei restauri, e credo sia un’opportunità scoprirlo vuoto per una prima fase, così come lo conobbero e lo attraversarono i primi Medici. Poi ovviamente seguirà un progetto di allestimento al quale stiamo lavorando e che vi presenteremo a tempo debito”. Non casualmente, il ‘corridore’ del Vasari è detto anche ‘passetto’ forentino. Infatti, per la sua realizzazione il duca e l’architetto si ispirarono al celebre passaggio, il
The three large windows facing west from Ponte Vecchio were built for the visit of Vittorio Emanuele II on the occasion of the annexation of Tuscany to the Kingdom of Italy
ing it, the Duke and the architect took inspiration from the famous raised walkway built during the papacy of Alexander V ( 4 5- 7) in Rome to link the Vatican Palace and Castel Sant’Angelo. But it’s also inspired by the celebrated ‘corridor’ created in 5 5 by Bramante between the Vatican Apostolic Palaces and Pope Innocent VIII’s Casino del Belvedere. A short time later came the case of Paris: the frst step towards the founding of the Grande Galerie at the Louvre Palace was taken just before March 565, the year Florence’s Corridor was built; it is mentioned in a letter of that date from Catherine to her cousin Henry I, Duke of Montmorency, future Marshal of France and head of the monarch’s building works.
When the complex became a museum, the Corridor was often used as a display space for paintings from the Uffzi collection. In particular, from the 97 s right through to 6, it was home to the Gallery’s substantial collection of self-portraits. The collection was started in the 7th century by Cardinal Leopoldo de’ Medici, son of Grand Duke Cosimo II, and since then has accumulated portraits of the leading painters of every period, up to and including the present day. Today the collection has been moved to the second foor, to the twelve rooms devoted to self-portraits and portraits of artists, from the 5th to the st century.
THE CORRIDOR IS ROUGHLY 1 KM LONGPLUS 100 MT FROM THE BUONTALENTI GROTTO IN THE BOBOLI GARDEN TO THE AMMANNATI COURTYARD IN PALAZZO PITTI - AND THE VISIT LASTS APPROXIMATELY 45 MINUTES
The new refurbishment has restored the corridor’s original structures and spaces, allowing visitors to enjoy the views of central Florence just as Grand Duke Cosimo did in the second half of the 6th century. The Vasari Corridor is accessed by means of a special supplement with tickets to the Uffzi Galleries, at the total price of 43 euros; booking is required for specifc dates and time slots. The Uffzi-Vasari ticket gives entry to the Uffzi museum two hours ahead of the timed visit to the Corridor. Much more than a simple visit, this is a real journey back half a millennium in time, when the Corridor was created.
passetto appunto, costruito durante il papato di Alessandro V ( 4 5- 7) a Roma, che mette in comunicazione il palazzo del Vaticano con Castel Sant’Angelo. Ma è ispirato anche al celebre ‘corridore’ bramantesco costruito nel 5 5 per collegare i Palazzi Apostolici Vaticani con il Casino del Belvedere di Innocenzo VIII. Di poco successivo il caso di Parigi: il primo passo che porterà alla nascita della Grande Galerie del Louvre è di poco precedente al marzo 565, anno della costruzione del Corridoio forentino: se ne ha traccia in una lettera che proprio in quei giorni Caterina inviò al cugino Enrico I, duca di Montmorency, futuro maresciallo di Francia e responsabile delle costruzioni monarchiche. Quando il complesso è stato musealizzato, il Corridoio ha spesso ospitato dipinti della collezione degli Uffzi. In particolare, dagli anni Settanta fno al 6, ha qui trovato collocazione la corposa collezione di autoritratti delle Gallerie degli Uffzi, avviata nel Seicento dal Cardinale Leopoldo de’ Medici, fglio del Granduca Cosimo II, e da allora aperta ad accogliere i volti dei più grandi artisti di ogni epoca fno ai giorni nostri. Oggi la collezione è stata spostata al primo piano, nelle dodici sale dedicate agli autoritratti e ritratti di artisti, dal Quattrocento al Ventunesimo secolo.
Il progetto del nuovo allestimento ripristina strutture e spazi storici, da cui si può godere la vista del centro storico come faceva il Granduca Cosimo nella seconda metà del Cinquecento. Al Corridoio Vasariano si accede acquistando il biglietto della Galleria degli Uffzi con un supplemento speciale, al prezzo complessivo di 43 euro, con prenotazione obbligatoria nei giorni previsti e all’orario prenotato. Il biglietto Uffzi-Vasariano permette a coloro che fssano la visita al Corridoio di entrare due ore prima agli Uffzi per visitare il museo. Più che un viaggio, sarà un vero e proprio salto indietro nel tempo di mezzo millennio, quando il Corridoio fu creato.
The Salone dei Cinquecento, Florence’s most important hall, home of the exhibition
La Sala Grande. Giorgio Vasari for Cosimo I de’ Medici, curated by Carlo Francini and Valentina Zucchi
ICON PLACE
THE GREAT HALL
THE STORY OF FLORENCE’S MOST IMPORTANT HALL AND A VERY SPECIAL RELATIONSHIP BETWEEN COSIMO I AND GIORGIO VASARI
E
LA STORIA DELLA SALA PIÙ IMPORTANTE DI FIRENZE
DI UN RAPPORTO MOLTO SPECIALE TRA COSIMO I E GIORGIO VASARI
text Carlo Francini
The th anniversary of the deaths of Cosimo I de’ Medici and Giorgio Vasari ( - ) presents an opportunity to learn more about Florence’s most important hall, the place we now call the Salone dei Cinquecento.
The pictorial decoration of the walls and much of the wooden panelling is guaranteed to impress even the most inattentive of visitors, due to one prominent characteristic: every square centimetre of the frescoes contains a single subject: war.
Everything revolves around the depiction of violence, bodily combat, the movement of troops, frearms and sieges: in short, battles and more battles.
Girolamo Savonarola, the Dominican friar who wanted to create the hall in as the seat of the Great Council of his new theocratic republic, would defnitely not have appreciated these images of unrestrained violence, but within a few years his regime had fallen and in the new Gonfaloniere-for-life Pier Soderini commissioned Leonardo da Vinci and Michelangelo Buonarroti to depict scenes of battle. The unfortunate events of what was called the Scuola del Mondo are well known, but the memory of the Battle of Cascina against Pisa and the Battle of Anghiari against Milan remained alive through subsequent decades.
With the advent of the Medici princes, and especially with Duke Cosimo’s decision to live in the Palazzo dei Priori from onwards, new layouts and new decor schemes came into being, and naturally our hall underwent almost complete refurbishment.
In the duke asked Baccio Bandinelli and Giuliano di Baccio d’Agnolo to create a solemn space - called the Udienza (audience chamber) - in the northern end of the hall, where homage could be paid to the Medici family. It was only in , with Giorgio Vasari’s arrival at court, and thanks to the still-unbowed will of Duke Cosimo, that a radical restoration project was embarked upon. In addition to raising the height of the hall by more than seven metres, Vasari and his team installed a new wooden ceil-
I anni dalla morte di Cosimo I de’ Medici e di Giorgio Vasari ( - ) ci offrono l’occasione di approfondire le vicende della sala più importante di Firenze: quella che oggi noi chiamiamo Salone dei Cinquecento.
La decorazione pittorica delle pareti di gran parte del palco ligneo non può fare altro che colpire, anche il più disattento degli astanti, per una loro precipua caratteristica. In ogni centimetro quadro degli affreschi non vi è che un soggetto presente: la guerra.
Tutto è incentrato sulla rappresentazione della violenza, dello scontro fra corpi, dei movimenti delle truppe, delle armi da fuoco e degli assedi, insomma, solo e soltanto battaglie. Girolamo Savonarola, il frate domenicano che volle realizzare il Salone nel per ospitare il Maggior Consiglio della nuova repubblica teocratica da lui guidata, non avrebbe sicuramente gradito queste immagini di inaudita violenza, ma già nel giro di pochi anni, caduto il regime savonaroliano, il nuovo Gonfaloniere a vita Pier Soderini chiamò, nel , a rappresentar battaglie Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. Le vicende sfortunate di quella che venne defnita la Scuola del Mondo sono conosciute ma è certo che la memoria della Battaglia di Cascina contro Pisa e della Battaglia di Anghiari contro Milano rimase desta nei decenni successivi.
Con l’avvento del principato mediceo, e soprattutto con la decisione del duca Cosimo di risiedere nel Palazzo dei Priori già dal , presero avvio nuovi assetti e nuove campagne decorative e - naturalmente - anche il nostro salone fu oggetto di pressoché totale rinnovamento.
Nel il duca chiederà a Baccio Bandinelli e Giuliano di Baccio d’Agnolo di realizzare uno spazio solenne - che prese il nome di Udienza - nella testata settentrionale del salone, dove rendere onore alla casa Medici.
Soltanto dal , con l’arrivo a corte di Giorgio Vasari e grazie alla volontà ancora indomita del duca Cosimo, prenderà avvio un’operazione di radicale rinnovamento del Salone. Oltre a rialzarne di più di sette metri l’altezza, il Vasari ne realizzò con la sua squadra di artefci il nuovo sofftto ligneo,
Giorgio Vasari, Battaglia di Marciano in Val di Chiana, 1571(preparatory drawings)
ing featuring decorations in which war - fought, contemplated or invoked - was the dominant leitmotif. The plan was to depict not only the military exploits of the new prince, but also the conquests and annexations of the Florentine Republic.
Completing - at least temporary - the intensely war-like decorations of the refurbished hall were two statues: Michelangelo’s Genius of Victory, destined for another purpose, which was placed below the frescoes of the Siena wars, and Giambologna’s Florence Triumphant over Pisa, specially commissioned to match Buonarroti’s tribute to the Pisan wars.
In the centre of the ceiling, surrounded by symbols of the major and minor arts and the coats of arms of the municipality and the Florentine people, Duke Cosimo can be seen on a cloud, seated on a faldstool and dressed as a Roman emperor, crowned with a golden oak branch by a young woman representing Florence. The addition, still in the th century, of Vincenzo de’ Rossi’s Labours of Hercules and other sculptures such as Cosimo as Augustus by Vincenzo Danti, consolidates a vision strongly focused on power and its representation by means of its most formidable manifestation: the use of arms.
caratterizzato da un programma decorativo dove la guerra, combattuta, pensata o invocata è il leit motiv principale. Non saranno rappresentate solo le imprese militari del nuovo principe, ma anche le conquiste e le annessioni della repubblica forentina.
A completare, almeno per il momento, lo schema profondamente improntato ai valori bellici, per il rinnovato salone arrivarono anche due statue: La Vittoria di Michelangelo, destinata a ben altra sorte, che venne posizionata sotto agli affreschi delle guerre di Siena e la Firenze vittoriosa su Pisa commissionata ad hoc al Giambologna per fare da pendant alla statua del Buonarroti sotto le guerre pisane.
IT WAS ONLY IN 1563, WITH GIORGIO VASARI’S ARRIVAL AT COURT, AND THANKS TO THE STILL-UNBOWED WILL OF DUKE COSIMO, THAT A RADICAL RESTORATION PROJECT
WAS EMBARKED UPON
Al centro del sofftto, circondato dai simboli delle arti maggiori e minori, dalle armi del Comune e del Popolo di Firenze, si staglia sopra una nuvola il duca Cosimo seduto su un faldistorio, loricato a mo’ d’ imperatore romano, incoronato con una fronda di quercia dorata da una Firenze fanciulla. L’inserimento - sempre nel XVI secolodelle Fatiche di Ercole di Vincenzo de’ Rossi e di altre sculture come il Cosimo a mo’ di Augusto di Vincenzo Danti, conferma una visione fortemente incentrata sulla forza e sulla rappresentazione del potere attraverso uno dei suoi strumenti più formidabili: l’uso delle armi.
1. Giorgio Penko’s signed reproduction of the necklace given to Vasari by Pius V
2. The exhibition in Palazzo Vecchio
3. A work in the exhibition
4. Letter from Michelangelo to Cosimo I, in which he suggests the elevation of the Hall by about 7 meters
5. Giovanni Battista Naldini (attr.), Papa Clemente IV dona la sua insegna ai Capitani di Parte Guelfa, Siena (preparatory drawings)
In subsequent centuries, with the court moved to Palazzo Pitti, the role of Palazzo della Signoria - today known as Palazzo Vecchio - as a seat of power declined. The sculptures in the hall were undoubtedly the most affected by this coming and going. Such as, for example, the ‘archaeological’ pieces brought from the Medici villa in Rome, or the statues that migrated to other museums when the hall became the seat of parliament during Florence’s period as capital of Italy ( - ), and those that returned after , when Palazzo Vecchio was given by the Italian government to the Municipality of Florence, which would use it to accommodate the mayor and the city offces.
An extraordinary comeback happened in , when Michelangelo’s Victory was returned to its original position.
GIORGIO VASARI
RAISES THE HEIGHT OF THE FREAT HALL BY 7 METERS, AS SUGGESTED BY MICHELANGELO, AND HAS IT ADORNED WITH A SERIES OF PAINTINGS THAT HAVE A SINGLE THEME: WAR
It had been moved to the Bargello, but it was decided to adapt the alcove at the southern end of the hall - which in the meantime had housed Bandinelli’s Adam and Eve, removed from the cathedral in , and, since , Enrico Pazzi’s statue of the unfortunate Girolamo Savonarola - to contain Michelangelo’s masterpiece, thus giving it a new signifcance, once again partly military in nature: to commemorate Italy’s victory in the First World War and the th centenary of the death of Dante Alighieri.
Nei secoli successivi, con la corte ormai trasferita a Palazzo Pitti, il Palazzo della Signoria - ora appellato Palazzo Vecchio - vide appannarsi il suo ruolo di palazzo del potere. Le sculture presenti nel Salone sono state le protagoniste indiscusse di questi movimenti in entrata e in uscita. Come, ad esempio, le statue ‘archeologiche’ che arrivarono dalla Villa Medici di Roma, oppure le statue che migrarono in altri musei quando il Salone divenne sede del Parlamento per Firenze capitale d’Italia ( - ), e statue che ritornarono - dopo il - quando Palazzo Vecchio venne donato dallo Stato Italiano al Municipio forentino che lo utilizzerà come sede per il Sindaco e gli uffci del Comune. Un ritorno davvero straordinario fu quello, nel , della Vittoria di Michelangelo, riportata nel nella sua posizione orginale. Spostata al Bargello si decise di adattare la nicchia della testata meridionale del salone - che nel frattempo era stata utilizzata per contenere l’ Adamo ed Eva del Bandinelli, scacciati dall’altare del Duomo nel , e dal il goffo Girolamo Savonarola dell’Enrico Pazzi - per ospitare il capolavoro del Buonarroti, rivestendolo di un nuovo signifcato, anch’esso di matrice e stampo militare, quello cioè di fare memoria della vittoria italiana della Prima guerra mondiale e del VI centenario della morte di Dante Alighieri.
PREGIATI PLAID E CUSCINI MADE IN TUSCANY
The Library and Cultural Centre of the British Institute is located in the fashionable Oltrarno district
BRIT-FLORENTINE
THE SYMBOLIC PLACES OF THE AGE-OLD BOND BETWEEN THE BRITISH, THE AMERICANS AND FLORENCE
I LUOGHI SIMBOLO DEL LEGAME PLURISECOLARE
TRA INGLESI E AMERICANI CON FIRENZE
text Rossella Battista photo Ottavia Poli
Above: the library of the British Institute
Below: a spectacular view on the city from the Hotel degli Orafi, set of the famous movie A Room with a View
DANTE, PETRARCA AND BOCCACCIO WERE THOSE WHO ATTRACTED INTELLECTUALS AND ARISTOCRATS TO FLORENCE
FURONO DANTE, PETRARCA E BOCCACCIO AD ATTRARRE INTELLETTUALI E NOBILI SULL’ARNO
Not even the worst bankruptcy could prevent love from blossoming between the Anglophones and the Florentines. In , Kind Edward III decided not to give back the huge sum he had borrowed from bankers Bardi and Peruzzi to fnance the war against France. The two companies went bankrupt risking to take the whole city down with them. The city, however, maintained its leading fnancial position in Europe, where Florentine was the most spoken language. And not only there. Even John Hawkwood ( - ), knighted by King Edward, learned it, left England and its never-ending war and moved to Italy. He served as a mercenary leader for Pisa and then for Florence, which would bury him in the Duomo and honor him with a fresco by Paolo Uccello And he was not the only turncoat. The Duke of Northumberland, Robert Dudley ( - ), was one of Elizabeth I’s favorite statesmen until the day he arrived in Florence, where he converted to Catholicism and remarried. For the Grand Dukes, he widened the port of Leghorn, planned expeditions to America and privateer wars in the Mediterranean. Can it be a mere coincidence that his palazzo, on Via della Spada, looks like a ship’s head?
NOT EVEN THE WORST BANKRUPTCY COULD PREVENT LOVE FROM BLOSSOMING BETWEEN THE ANGLOPHONES AND THE FLORENTINES
However, Dante, Petrarca and Boccaccio were those who attracted intellectuals and aristocrats to Florence. John Milton ( - ) was inspired by Dante to write his Paradise Lost at Palazzo Gaddi. Because of its art, its mild climate to treat lung diseases and the affordable luxury lifestyle it offered, Florence became a second home for many British citizens. For Oscar Wilde ( - ), who fell in love with the Etruscans and the Archeological Museum housed in the Fuligno monastery at the time. And also for Charles Dickens, Henry James, Mark Twain and Mary Shelley John Ruskin ( - ) put down roots in Florence, leaving us with his precious Mornings in Florence.
Nemmeno una devastante bancarotta poté impedire l’amore che stava sbocciando tra anglofoni e forentini. É il quando re Edoardo III decide di non rendere l’immane prestito ottenuto dai banchieri Bardi e Peruzzi per sostenere la sua guerra contro la Francia. Le due compagnie falliscono rischiando di trascinare anche la città. Che tuttavia si salva continuando a essere leader negli affari, gestiti a suon di forini d’oro nei mercati di tutta Europa dove il forentino è la lingua più parlata. E non solo lì. Lo impara anche John Awkwood ( - ), cavaliere di re Edoardo che lascia l’Inghilterra, e la sua interminabile guerra, per l’Italia. Mercenario prima con Pisa e poi con la sua nemica Firenze, che gli darà sepoltura in Duomo con tanto d’affresco di Paolo Uccello. E non fu il solo a cambiar casacca. Il duca di Northumberland, Robert Dudley ( - ), è fedele ministro di sua maestà Elisabetta I fnché non arriva a Firenze dove si fa cattolico e si risposa. Per i granduchi allarga il porto di Livorno, organizza spedizioni in America e guerre di Corsa nel Mediterraneo. Sarà un caso che il suo palazzo, in via della Spada, sembri la prua di una nave?
Ma furono Dante, Petrarca e Boccaccio ad attrarre intellettuali e nobili sull’Arno. John Milton () si ispira a Dante per il suo Paradiso Perduto, che scrive a palazzo Gaddi. Per l’arte, per curarsi i polmoni grazie al clima mite e per vivere nel lusso a costi bassi, Firenze diventerà per molti una seconda patria. Ci arriva Oscar Wilde ( - ) che s’innamora degli Eruschi e del Museo Archeologico, al tempo nel monastero del Fuligno. E ci approdano Charles Dickens, Henry James, Mark Twain, Mary Shelley John Ruskin ( - ) ci mette radici lasciandoci il suo prezioso Mattinate Fiorentine Durante il Sette e Ottocento si dice che un terzo del-
1. The English Cemetery an Evangelical cemetery located at Piazzale Donatello
2. The Ognissanti church
3. A corner of the house of the English Cemetery's guardian
4. Villa Favard, headquarter of Polimoda
5. A view of the 18-hole Ugolino club
6. Hotel degli Orafi
IS THE FLORENTINE NAVIGATOR AND EXPLORER AMERIGO
VESPUCCI, WHO GAVE HIS NAME TO THE AMERICAN CONTINENT
È DAL NAVIGATORE E ESPLORATORE FIORENTINO AMERIGO
VESPUCCI, CHE IL GRANDE CONTINENTE HA PRESO IL NOME
During the s and s, a third of the population was said to be Anglo-American. Perhaps that is an exaggeration, but it is true that new churches were established, two Anglican churches, including St Mark on Via Maggio in one of Machiavelli’s palazzos and the American St James on Via Oricellari. The Lungarni were covered with sand to prevent the noise of moving carriages from disturbing the sleep of the wealthy guests. And it is no chance that, in , the English Cemetery was opened on a spectacular hillock, today a traffc island on Piazzale Donatello, where Robert and Elizabeth Browning, the leaders of the literary coterie at Casa Guidi (now a house-museum) opposite Palazzo Pitti, rest. Buried there are also Harold Acton (), the writer and historian who left Villa La Pietra, in addition to the British Institute’s Library (Palazzo Lanfredini along Lungarno Guicciardini), the oldest and most well-stocked library outside of England) to the New York University; the American Bernard Berenson ( - ), a Renaissance scholar who transformed Villa I Tatti into the prestigious Harvard University; Herbert Horne ( - ), art historian and collector, who came to Florence to treat his tuberculosis and ended up buying a palazzo on Via dei Benci, leaving us with a beautiful museum in one of the city’s best-preserved Renaissance buildings, just like Frederick Stibbert ( - ), who renovated a villa in a mix of different styles, opening the eclecticism season. Today the museum (Via Stibbert) showcases age-old suit of armour collections. And the year Stibbert died, Buffalo Bill entertained a full house with his show at the Cascine park. Those were the years when Florence seemed to be the romantic city par excellence. David H Lawrence, a TB sufferer himself, wrote Lady Chatterley’s Lover here, too licentious to be published elsewhere.
la popolazione sia angloamericana. Un’esagerazione, ma è pur vero che vengono aperte chiese, due di rito anglicano tra cui la St Mark in via Maggio in un palazzo di Machiavelli e poi l’americana St James in via Rucellai. Il Comune, davanti gli alberghi sui lungarni stende la rena per non disturbare, col rumore dei carri, i riposi dei ricchi ospiti.
E non è un caso che nel apra il Cimitero degli Inglesi, spettacolare collinetta oggi spartitraffco in piazzale Donatello, dove, tra gli altri, sono sepolti i coniugi Browning, Robert ed Elisabeth, animatori del cenacolo a Casa Guidi (adesso, casa-museo) davanti Palazzo Pitti.
Con l’abbattimento delle mura il cimitero viene chiuso e sostituito con l’Allori, in via Senese.
BERNARD BERENSON (1865-1959), A RENAISSANCE SCHOLAR, TRANSFORMED
VILLA I TATTI INTO THE PRESTIGIOUS HARVARD UNIVERSITY
Qui è sepolto Harold Acton ( - ) scrittore e storico che lascerà all’Università di New York Villa La Pietra, oltre alla Biblioteca del British Institute (palazzo Lanfredini su lungarno Guicciardini), la più antica e fornita fuori dall’Inghilterra. Qui è sepolto anche l’americano Bernard Berenson ( - ) studioso del Rinascimento, che trasforma Villa I Tatti nella più prestigiosa sede universitaria in Italia, la Harvard C’è anche Herbert Horne ( - ), storico dell’arte e collezionista, che arriva in città per curarsi della tisi e alla fne compra un palazzo in via dei Benci, lasciandoci uno dei musei più preziosi in una delle meglio conservate dimore rinascimentali. Così come il suo quasi contemporaneo Frederick Stibbert ( - ) che ristruttura una villa mischiando gli stili più diversi e inaugurando la stagione dell’eclettismo. Oggi il museo (via Stibbert) conserva importanti collezioni d’armature antiche. E nello stesso anno della sua morte Buffalo Bill fa il tutto esaurito col suo Circo alle Cascine.
The Vespucci Chapel frescoed by Domenico Ghirlandario in the Church of Ognissanti
Giotto's Church Ognissanti Crucifix which depicts Christ on a wooden cross nearly 5m (15ft) high
The 18-hole Ugolino club designed by the Englishman Cecil Blandford and the Irishman Peter Gannon
The English Cemetery is asmall and charming place of worship in Florence. The graves do not have a rigid and regular arrangement as in Catholic cemeteries and overall they give the place a poetic and romantic atmosphere
DH LAWRENCE WROTE 'LADY CHATTERLEY'S LOVER' IN A FOREST OF UMBRELLA PINES
AT THE VILLA MIRENDA, IN FLORENCE
DH LAWRENCE SCRISSE 'L'AMANTE DI LADY CHATTERLEY' IN UNA FORESTA DI PINI A VILLA MIRENDA, A FIRENZE
It was in Florence -in Fisole to be exact - that the genius behind the Guggenheim and Fallingwater buildings, American architect Frank Lloyd Wright, had a long affair with the wife of one of his clients. The couple found shelter in the lovely Villino Belvedere in Fiesole. The lover of King Edward VII, Alice Keppel ( - ), lived at Villa dell’Ombrellino in Bellosguardo to escape the criticism in her homeland. It is interesting to note that she was Queen Camilla’s great-grandmother and the King was Charles III’s great-great-grandfather. How many coincidences. But we are talking about the early s, after all. The same years Edward M. Forster published one of his frst novels, A Room with a View, which James Ivory in turned into the movie partly flmed at the Quisisana Guest House on Lungarno Archibuseri. Unfortunately, the guest house, very popular with travelers back then, would be severely damaged by the Georgofli bombing in . Today it is called Hotel degli Oraf and there is a room dedicated to the two lovers. Actually, the famous kiss with the Ponte Vecchio in the background was flmed in the Oltrarno neighborhood. But the book and movie give a good idea of what the Anglo-Americans’ life in Florence was like, including séances and golf playing. Italy’s frst golf course was established in Florence, at frst in the Novoli area and then, in , owing to architects Cecil Blandford and Peter Gannon, in Impruneta along the Chiantigiana road. The -hole Ugolino club is one of the world’s best and most challenging golf courses. And it is not Florence’s only record: the frst American Consulate was born here. In , it celebrated its th anniversary. Since , it has been housed in Palazzo Calcagnini on Lungarno Vespucci, the Arno river bank named after the Florentine navigator, explorer and
THE FIRST AMERICAN CONSULATE WAS BORN JUST IN FLORENCE IN 1819 WHEN THE GRAND DUKE FERDINANDO III ACCEPTED FLORENCE AS A CONSULATE SITE
Sono gli anni in cui Firenze sembra essere il luogo romantico per eccellenza, David H Lawrence, pure lui tisico, scrive e pubblica qui, il troppo licenzioso altrove, L’amante di Lady Chatterley. Mentre è sempre a Firenze - a Fisole, per l'esattezza - che il genio del Guggheneim e della Casa sulla Cascata, l’architetto americano Frank Lloyd Wright ha una lunga liaison con la moglie di un suo mecenate. Abbandonata la famiglia si rifugia nell’accogliente villino Belvedere a Fiesole. Sfugge alle critiche in patria anche l’amante di re Edoardo VII, Alice Keppel ( - ) che vive a Bellosguardo nella Villa dell’Ombrellino. Curiosità dinastiche: lei fu bisnonna della regina Camilla e il re trisnonno di Carlo III Quante coincidenze. Del resto, siamo agli inizi del ‘ . Gli stessi anni in cui Edward M. Forster pubblica uno dei suoi primi romanzi, Camera con Vista, che James Ivory nell’ , trasforma nel pluripremiato flm e che gira in parte nella pensione Quisisana su lungarno Archibuseri. Purtroppo, la pensione, tra le preferite dai viaggiatori del tempo, verrà gravemente danneggiata dall’attentato dei Georgofli del ’ . Oggi si chiama Hotel degli Oraf c’è una camera dedicata ai due innamorati. In realtà, il celebre bacio sullo sfondo del Ponte Vecchio avviene in Oltrarno.
Ma flm e libro fotografano l’humus degli ospiti anglosassoni che tra i passatempi adoravano le sedute spiritiche e il gioco del Golf
Il primo campo in Italia sarebbe nato proprio a Firenze, prima a Novoli e poi, nel grazie ai due architetti Cecil Blandford e Peter Gannon, all’Impruneta sulla Chiantigiana. Le buche dell’Ugolino sono tra le migliori e impegnative a livello internazionale. E non è l’unico primato: il primo Consolato Americano nasce qui. Nel ha celebrato i suoi primi anni.
1.The American Consulate in Florence on Lungarno Amerigo Vespucci. It was acquired by the U.S. government in 1947 (ph. Dario Garofalo)
2. The Giovanni da Verrazzano Bridge in Florence is a road bridge, girder bridge and steel-concrete hybrid bridge that was completed in 1980
3. The Ugolino golf park
4.. The facade of the Church of Ognissanti
5. The panoramic terrace of the Hotel degli
cartographer Amerigo ( - ), who gave his name to the American continent. A very young Amerigo was portrayed by Ghirlandaio in his family’s chapel in the Church of Ognissanti, where he is said to have been buried.
Less celebrated than Vespucci was Giovanni da Verrazzano ( - ) - the Castle in Greve belonged to the same family - who discovered the bay of New York (although for centuries the discovery was attributed to Henry Hudson) and mapped the coast from Florida to Newfoundland.
Dal è a Palazzo Calcagnini su lungarno Vespucci. E non poteva essere altrimenti visto che è proprio grazie al navigatore, esploratore e cartografo forentino, Amerigo ( - ) che il grande continente ha preso il nome. Amerigo è raffgurato giovanissimo da Ghirlandaio nella Cappella di famiglia in Ognissanti dove, si dice, sia sepolto.
FLORENCE,
JUST LIKE NEW YORK, NAMED A BRIDGE AFTER GIOVANNI DA VERRAZZANO
Florence, just like New York, named a bridge after him. It is very likely that the French Bartholdi drew inspiration from the Statue of Liberty designed by Pio Fedi ( - ) in the Church of Santa Croce, the Liberty of Poetry, for the tomb of Giovan Battista Niccolini, when creating his own statue.
And everyone remembers the substantial American help provided for the food when Ted Kennedy was one of the mud angels. And what about universities? Florence is home to about thirty colleges attended by over thousand American students only in .
Meno celebrato fu invece Giovanni da Verrazzano ( - ) (il castello a Greve è sempre della casata) che scopre la baia di New York (ma per secoli creduta di Henry Hudson) e mappa la costa dalla Florida a Terranova. Firenze come New York gli ha dedicato un ponte.
Mentre è molto probabile che il francese Bartholdi per la Statua della Libertà si sia ispirato a quella realizzata da Pio Fedi ( - ) in Santa Croce, la Libertà della Poesia, per la tomba di Giovan Battista Niccolini
É nella memoria di tutti, del resto, il cospicuo aiuto americano per l’alluvione del ’ quando, tra gli angeli del fango, c’era anche Ted Kennedy. E che dire delle università? Una trentina, con più di mila studenti americani nel solo .
At Palazzo
from 16 March to 20 July, the largest
ever held in Italy
Early and recent works and new pieces lead us on an intense journey of passion, vulnerability and self-examination
Strozzi
Tracey Emin exhibition
INTIMATE AND CRUDE AS LIFE ITSELF
TRACEY EMIN.
AND
AN INTENSE JOURNEY OF PASSION, VULNERABILITY AND SELF-EXAMINATION
TRACEY EMIN. SEX AND SOLITUDE A PALAZZO STROZZI: UN INTENSO VIAGGIO TRA PASSIONE, VULNERABILITÀ ED ESPLORAZIONE DI SÉ
text Francesca Lombardi
Save the date next March at Palazzo Strozzi for one of the most infuential British artists of the contemporary scene: Tracey Emin. Sex and Solitude. Born in 9 in Croydon, London, Emin grew up in the seaside town of Margate. In the course of her career she has developed an artistic practice that ranges from drawing and painting to tapestry, embroidery, flm, bronze sculpture and neon installations. The artist takes inspiration from her own life, referencing some deeply intimate experiences, from her sexual history to the abuse she suffered, from abortion to relationships and, more recently, cancer and health challenges. In 999 she attracted intense media attention as a candidate for the Turner Prize when she exhibited My Bed at the Tate Gallery in London. Produced the previous year during a period of emotional upheaval, the piece consists of Emin’s unmade bed surrounded by personal items and rubbish including condoms, bloodstained underwear, empty alcohol bottles and cigarette butts.
Since then, Emin’s star as been constantly rising: in she represented the United Kingdom at the nd Venice Biennale, and in she was appointed a professor of drawing at the Royal Academy, one of the frst two women professors in the institution’s history.
The exhibition at Palazzo Strozzi explores Emin’s multifaceted artistic practice by means of a sequence that examines various moments in her career, from the nineties to the present day, in an intensely personal and collective journey through desire and the body. The show’s title references two key words, sex and solitude, which permeate the more than works on display, many of which are seen in Italy for the frst time. These include the monumental bronze sculpture I Followed You To The End ( ), displayed in dialogue with the Renaissance courtyard of Palazzo Strozzi, and the original installation Exorcism of the Last Painting I Ever Made ( 99 ), reconstructed in one of the rooms on the piano nobile. Another essential part of the show is nine new works in a variety of mediums, created specifcally for the occasion.
Appuntamento il prossimo marzo a Palazzo Strozzi con una delle più infuenti attrici britanniche del panorama contemporaneo: Tracey Emin. Sex and Solitude. Nata nel 9 a Croydon, Londra, è cresciuta nella città costiera di Margate. Nell’arco della sua carriera ha sviluppato una pratica artistica che spazia tra disegno, pittura, arazzi, ricami, flm, sculture in bronzo e installazioni al neon. L’artista trae ispirazione dalla propria vita, facendo riferimento a esperienze profondamente intime: dalla sua storia sessuale agli abusi subiti, dall’aborto alle relazioni affettive, fno, più recentemente, al cancro e alle sfde legate alla sua salute. Nel 999 ha attirato enorme attenzione mediatica quando è stata candidata al Turner Prize e ha esposto My Bed alla Tate Gallery di Londra. L’opera, realizzata l’anno precedente durante un periodo di forte instabilità emotiva, mostra il letto sfatto dell’artista circondato da oggetti personali e altri resti, come preservativi, biancheria macchiata di sangue, bottiglie di alcol vuote e mozziconi di sigaretta.
Da quel momento la carriera di Emin ha conosciuto una crescita costante: nel ha rappresentato il Regno Unito alla . Biennale di Venezia e nel è stata nominata Professore di Disegno presso la Royal Academy, diventando una delle due prime donne a ricoprire questo ruolo nella storia dell’istituzione. L’esposizione a Palazzo Strozzi indaga la poliedrica pratica artistica di Emin, attraverso un percorso che indaga diversi momenti della carriera dell’artista, dagli anni Novanta a oggi, in un intenso viaggio personale e collettivo sui temi del corpo e del desiderio. Il titolo fa riferimento a due parole chiave, sesso e solitudine, che permeano le oltre opere molte delle quali presentate in Italia per la prima volta, come la monumentale scultura in bronzo I Followed You To The End ( ), esposta in dialogo con lo spazio rinascimentale del cortile di Palazzo Strozzi, o la storica installazione Exorcism of the Last Painting I Ever Made ( 99 ), ricostruita in una delle sale del Piano Nobile. Parte fondamentale del percorso sono anche nuove produzioni, in diversi media, specifcamente realizzate in occasione della mostra.
SEX
SOLITUDE AT PALAZZO STROZZI:
The magic of Florence 's Duomo in 1950s
FLORENCE AS YOU’VE NEVER SEEN IT BEFORE
AN EXHIBITION AND A SPECIAL BOOK ON FLORENCE BETWEEN THE 1930S AND THE 1970S, AS THE ARCHIVIO STORICO FOTO LOCCHI CELEBRATES THE 100TH ANNIVERSARY OF ITS FOUNDATION
UNA MOSTRA E UN PREZIOSO VOLUME SULLA FIRENZE TRA GLI ANNI TRENTA E SETTANTA. COSÌ L’ARCHIVIO STORICO FOTO LOCCHI FESTEGGIA 100 ANNI text Teresa Favi photo Foto Locchi, courtesy Archivio Storico Foto Locchi
Above: October 17, 1954 Ardico Magnini’s back flip at the Fiorentina-Juventus match during the 1954-1955 Premier League Championship
Below: May 1936, the historic Bottega Foto Locchi in Piazza della Repubblica
One of the most prestigious photo archives in Florence and in the whole of Italy, it includes more than five million original negatives documenting the history and daily life of the city between the 9 s and the 97 s. The Archivio Storico Foto Locchi - supported by the Ministry of Culture and enriched with three other historic Florentine collections (the Italfotogieffe Archive, the Foto Levi Archivio, and the Bazzechi Archive) - celebrates a century of excellence with an exhibition at Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati desired by Regione Toscana and a precious volume published by Gruppo Editoriale.
Entitled Lo sguardo di un secolo. 19242024: The History of Florence by Archivio Foto Locchi, this fascinating volume consisting primarily of photographs narrates the history of twentieth-century Florence through photographs that are not only historical documents but true works of art. Bottega Foto Locchi succeeds in translating the essential gestures of the artistic city of Florence into a more modern form of expression: photojournalism.
ARCHIVIO FOTO
LOCCHI IS ONE OF THE MOST
PRESTIGIOUS PHOTO
ARCHIVES IN THE WHOLE OF ITALY
The images collected in the Archivio Storico Foto Locchi offer a unique cross section of the places that have come to stand for Florentine culture and society. From the magnificence of the city’s palaces and theatres, such as Teatro della Pergola and Palazzo Strozzi, to historic institutions like Istituto degli Innocenti or Ospedale di Santa Maria Nuova, every photograph is a fragment of history, carefully preserved for future generations.
The book contains over images selected from the Archive, introduced by such outstanding figures as Eugenio Giani, president of Regione Toscana, and Arturo Galansino, director of Palazzo Strozzi. Texts by authoritative experts accompany the viewer on a voyage through time, looking not only at the crucial events but at the anecdotes of the twentieth century. Key themes include the architectural transformation of Florence as seen by Marco Casamonti, episodes of the Second World War narrated by historian
Uno dei più prestigiosi archivi fotografici non solo di Firenze, ma di tutta Italia, custodisce oltre cinque milioni di negativi originali che immortalano la storia e la vita quotidiana della città tra gli anni Trenta e Settanta del Novecento. L’Archivio Storico Foto Locchi, tutelato dal Ministero della Cultura, arricchito da altri tre fondi fiorentini di rilevanza storica (Archivio Italfotogieffe, Archivio Foto Levi e Archivio Bazzechi), celebra un secolo di eccellenza con una mostra a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati voluta dalla Regione Toscana e con un libro di pregio, pubblicato dal Gruppo Editoriale. Intitolato Lo sguardo di un secolo. 19242024: The History of Florence by Archivio Foto Locchi, è un affascinante percorso, soprattutto fotografico, che narra la storia del Novecento fiorentino attraverso fotografie che non sono solo testimonianze storiche, ma autentiche opere d’arte. La Bottega Foto Locchi, infatti, ha saputo tradurre la millenaria vocazione artistica di Firenze in una forma moderna e dinamica: il fotogiornalismo.
Le immagini raccolte nell’Archivio Storico Foto Locchi offrono uno spaccato unico sui luoghi simbolo della cultura e della società fiorentina. Dalla magnificenza di palazzi e teatri, come il Teatro della Pergola e Palazzo Strozzi, alle istituzioni storiche come l’Istituto degli Innocenti e l’Ospedale di Santa Maria Nuova, ogni scatto rivela frammenti di storia, conservati con cura per le generazioni future.
Il volume racchiude oltre immagini selezionate dall’Archivio, introdotte da figure di spicco come Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, e Arturo Galansino, direttore di Palazzo Strozzi. I testi sono firmati da autorevoli esperti e accompagnano un viaggio nel tempo attraverso eventi cruciali ma anche aneddoti che hanno segnato il Novecento. Tra i temi principali spiccano le trasformazioni architettoniche di Firenze, raccontate da Marco Casamonti, le vicende della Seconda guerra mon-
August 1939, works on Piazza del Duomo’s tramline
Cosimo Ceccuti, and the drama of the 966 flood, evoked in the touching words of Maurizio Naldini. And, of course art, accompanied by the words of Cristina Acidini, key moments in Italian sports such as the first championships won by Fiorentina described by sports journalist Stefano Cecchi, and Florentine and Tuscan folklore with Luciano Artusi Stefania Ricci and Eva Desiderio recount the history of the city’s great craftsmanship and the first Italian fashion shows; Giovanni Vitali narrates its theatrical and musical seasons; and, lastly, Giovanni Bogani introduces the photos of the great stars of the world of cinema and entertainment who have come to Florence.
THE FLORENTINE
HISTORICAL
PHOTO ARCHIVES
The elegant coffee table book celebrates the heart of Florence while ideally expressing one of the great values shared by Gruppo Editoriale and the Archivio Storico Foto Locchi: making Florence a place with a deeply rooted local identity intersecting multiple threads of international culture. The result of this vision is a narration that is simultaneously local and universal, easy to read and fascinating, without any distraction from its purely explanatory vocation. The book is available in the most prestigious bookshops in Florence and Italy, in the most important online bookshops, on gruppoeditoriale. com and, in town, at Foto Locchi on Via del Corso r.
diale, con la narrazione dello storico Cosimo Ceccuti, e il dramma dell’alluvione del 966, evocato con emozionanti parole da Maurizio Naldini. E ancora, l’arte, accompagnata dalle parole di Cristina Acidini, i momenti salienti dello sport italiano come i primi scudetti della Fiorentina insieme al giornalista sportivo Stefano Cecchi, il folklore fiorentino e toscano con Luciano Artusi Stefania Ricci e Eva Desiderio raccontano il grande artigianato e le prime sfilate di moda italiana, Giovanni Vitali, le stagioni teatrali e musicali, e infine Giovanni Bogani introduce le foto dei grandi nomi del mondo del cinema e dello spettacolo passati da Firenze.
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PUBLISHED BY GRUPPO EDITORIALE
L’elegante coffee table book celebra il cuore pulsante di Firenze esprimendo al meglio uno dei grandi valori condivisi da Gruppo Editoriale e Archivio Storico Foto Locchi: rendere Firenze un luogo dove la sua profonda e radicata identità locale si interseca con le molteplici culture internazionali. Nasce proprio da questa visione, dunque, una narrazione che è al tempo stesso locale e universale, scorrevole e affascinante senza mai discostarsi dalla sua più pura vocazione divulgativa. Il libro è disponibile nelle librerie più prestigiose di Firenze e d’Italia, nei principali bookshop online, su gruppoeditoriale.com e, in città, presso Foto Locchi in via del Corso r.
COLLECTABLE MAGAZINES
TIME TO COLLECT: MORE THAN A MAGAZINE, A MANIFESTO FOR ANYONE WHO LOVES OBJECTS WITH STORIES ‘TIME TO COLLECT’ PIÙ CHE UN MAGAZINE, UN MANIFESTO PER CHI AMA GLI OGGETTI
CHE RACCONTANO STORIE
The world of collecting is an extraordinary place, driven by an unstoppable passionthat impels men and women to throw themselves into the search for items from the past that encapsulate the talent of skilled artisans and designers. Whether they seek out fgurines, fabulous watches or precious vintage cars, collectors merit a close look because they invest time, energy, emotion and resources in following their passions, led by the belief that the value of an object lies above all in its history.
This fascinating universe is explored and narrated in the magazine Time to Collect, created by Pier Luigi Santi with Paolo Borgomanero and Auro Montanari: three friends and enthusiastic collectors of watches and vintage cars, founders of the Time to Show exhibition of period watches, held for the past two years at the Fiera di Bologna inside the Auto e Moto d’Epoca fair. Alongside them is another prominent name, Davide Parmegiani - one of the world’s leading experts on collectable watches, who in this context represents the Monaco Legend Group as a strategic partner of Time on Show - together with main partner Riva, which brings Riva Classiche motorboats to the Riva Lounge
It has been so successful that Time on Show is now ready to internationalize and apprdare for the frst time outside Italy. So meet in Paris at the Porte de Versailles Expo within the Rétromobile show, February 5-9!
In these auspicious circumstances, the frst issue of Time to Collect, published in October 2024 by Gruppo Editoriale was a hit. It contains the stories of several great collectors: Luca Cordero di Montezemolo explains how passion infuenced his every decision; Matteo Panini talks about his father’s links with Maserati and his extraordinary collection; Roberto Benelli, chairman of the Mugello circuit, relives his thrilling races with Enzo Ferrari; Karl-Friedrich Scheufele, president of Chopard, illustrates the bond between the Swiss maison and the Mille Miglia, which gave rise to watches inspired by the legendary road race; there are stories from Alberto Galassi, CEO of Ferretti Group for Riva, and Sandro Fratini, owner of the world’s largest watch collection. In fact, this is more than a mere magazine, it’s a manifesto for anyone who loves objects that tell stories, celebrating a passion that links past and future with elegance and memory.
Il collezionismo è un mondo straordinario, mosso da una passione irrefrenabile che spinge uomini e donne a dedicarsi alla ricerca di oggetti del passatoche racchiudono il talento di abili artigiani e designer. Che si tratti di fgurine, orologi di pregio o di prestigiose auto d’epoca, i collezionisti investono tempo, energie, emozioni e risorse per inseguire le loro passioni, guidati dalla convinzione che il valore di un oggetto risieda soprattutto nella sua storia. Per esplorare e raccontare questo universo affascinante è nata la rivista Time to Collect creata da Pier Luigi Santi con Paolo Borgomanero e Auro Montanari, tre amici e appassionati collezionisti di orologi e auto vintage, fondatori della manifestazione Time on Show dedicata agli orologi d’epoca che da due anni si svolge alla Fiera di Bologna all’interno di Auto e Moto d’Epoca. A loro si è aggiunto Davide Parmegiani - tra i massimi esperti mondiali di orologi da collezione che in questo contesto rappresenta il Monaco Legend Group come partner strategico di Time on Show - insieme al main partner Riva che porta i motoscaf Riva Classiche nella Riva Lounge
Il successo è stato tale che Time on Show ora è pronto per internazionalizzarsi e
apprdare per la prima volta fuori dall’Italia. Il prossimo appuntamento è a Parigi all’Expo di Porte de Versailles all’interno del il salone Rétromobile, dal 5 al 9 febbraio! Con questi fortunati presupposti è uscito in Ottobre 2024 il primo numero di Time to Collect, edito dal Gruppo Editoriale
Tra le sue pagine si intrecciano le storie dei grandi collezionisti: Luca Cordero di Montezemolo racconta come la passione abbia infuenzato ogni sua scelta; Matteo Panini parla del legame di suo padre con Maserati e della sua straordinaria collezione; Roberto Benelli, presidente dell’autodromo del Mugello, fa rivivere le esaltanti sfde con Enzo Ferrari; KarlFriedrich Scheufele, presidente di Chopard, mostra il connubio tra la maison e la Mille Miglia, da cui sono nati segnatempo ispirati alla leggendaria corsa; non mancano i racconti di Alberto Galassi AD di Ferretti Group per Riva e Sandro Fratini, tra i più grandi collezionisti di orologi al mondo. Insomma, più che una rivista, un manifesto per tutti coloro che amano gli oggetti che raccontano storie, celebrando una passione che lega passato e futuro attraverso eleganza e memoria.
1. Matteo Panini with his Maserati Tipo 420M Eldorado (1958)
2. Paolo Borgomanero, Pier Luigi Santi, Auro Montanari, founders of Time to Show and Time to Collect (ph. Andrea Dughetti)
3. Luca Cordero di Montezemolo
4. The cover of the first issue
5. Riva Flotta 2015-589
6. A vintage Ferrari (ph. Andrea Dughetti)
Florence Institute of Design International
Borgo Ognissanti 9, Firenze ph. +39 055 2302481 registrar@florence-institute.com florence-institute.com
FLORENCE MEETS LONDON BY DESIGN
LAUNCH OF DESIGN PROGRAMS IN COLLABORATION WITH PRESTIGIOUS GOLDSMITHS, LONDON IL LANCIO DI PROGRAMMI DI DESIGN IN COLLABORAZIONE CON LA PRESTIGIOSA GOLDSMITHS DI LONDRA
Since opening in 2008, The Florence Institute of Design International (FIDI) has welcomed design students from around the world. The course content builds upon Italy’s rich culture fusing modern and traditional design concepts taught entirely in English. Located in the historical centre of Florence, with classes held within decorated baroque spaces, students are learning by a unique approach to international design.
The Florence Institute of Design International has two new degrees, the BA (hons) Interior Design and BA (hons) Graphic Design, with the fnal bachelor degree awarded by Goldsmiths, University of London. The teaching methodology caters to the diverse student body, yet focuses on the personalization of studies. FIDI’s philosophy is to provide a frst-class facility offering the highest level of personalized education with small group sizes and ample contact hours. The new interior design programme integrates innovative technologies and sustainable design principles to include more extensive studies in 3D printing, parametric design, lighting and furniture. Students will engage in collaborative projects and gain insights from industry experts. Students of the new graphic design programme will have the opportunity for the development of independent design thinking, critical analysis and transferable skills. Technical visits, feld trips as well as guest lecturers delivered by industry experts from around the world, design programmes have internships integrated to contribute to practical application of the degree. Students attending the Florence Institute of Design International have the unique opportunity to complete a UK Bachelor of Arts degree taught by highly-respected architects and designers, committed to teaching both theory and practice; all while having the experience of living for three years in Florence, Italy.
A WELL-KNOWN INTERNATIONAL DESIGN SCHOOL THAT WELCOMES STUDENTS FROM ALL OVER THE WORLD
Dalla sua apertura nel 2008, l’Istituto Internazionale di Design di Firenze (FIDI) ha accolto studenti di design da tutto il mondo. I contenuti dei corsi si basano sulla ricca cultura italiana, fondendo concetti di design moderno e tradizionale, insegnati interamente in inglese. Situato nel centro storico di Firenze, con lezioni tenute all’interno di spazi barocchi decorati, gli studenti apprendono con un approccio unico al design internazionale. L’Istituto Internazionale di Design di Firenze ha due nuove lauree, il BA (hons) Interior Design e il BA (hons) Graphic Design, con la laurea fnale rilasciata da Goldsmiths, University of London. La metodologia di insegnamento si adatta al corpo studentesco eterogeneo, ma si concentra sulla personalizzazione degli studi. La flosofa del FIDI è quella di fornire una struttura di prima classe che offra il massimo livello di istruzione personalizzata, con gruppi di dimensioni ridotte e ampie ore di contatto. Il nuovo programma di interior design integra tecnologie innovative e principi di design sostenibile per includere studi più approfonditi sulla stampa 3D, la progettazione parametrica, l’illuminazione e l’arredamento. Gli studenti si impegneranno in progetti collaborativi e otterranno approfondimenti da esperti del settore. Gli studenti del nuovo programma di graphic design avranno l’opportunità di sviluppare un pensiero progettuale indipendente, un’analisi critica e competenze trasferibili. I programmi di design prevedono visite tecniche, viaggi sul campo e conferenze con esperti del settore provenienti da tutto il mondo, oltre a stage integrati per contribuire all’applicazione pratica della laurea. Gli studenti che frequentano l’Istituto Internazionale di Design di Firenze hanno l’opportunità unica di conseguire un Bachelor of Arts nel Regno Unito, tenuto da architetti e designer di grande prestigio, impegnati nell’insegnamento teorico e pratico; il tutto vivendo l’esperienza di tre anni a Firenze, in Italia.
135 YEARS OF HISTORY AND PASSION
U.S. POLO ASSN. IS READY TO CELEBRATE THE TIMELESS ART OF POLO U.S. POLO ASSN. È PRONTO A CELEBRARE L’ARTE SENZA TEMPO DEL POLO
An extraordinary chapter in the history of the sport is due to be celebrated in 2025 - the 135th anniversary of the United States Polo Association (USPA), the institution that has embodied the true spirit of polo for over a century. This milestone is not only a tribute to an ancient sport, but also to the culture, values and tradition it represents. Often referred to as ‘the sport of kings’, polo is a discipline that combines strategy, speed and a deep connection between man and horse. Introduced to the United States in 1876, its governing body, the USPA, was founded in 1890 to preserve the integrity and beauty of the game. Since then, polo has become a symbol of grace and determination, uniting athletes and enthusiasts around the world.
In celebrating this signifcant anniversary, U.S. Polo Assn., the USPA’s offcial retail brand, has chosen to pay homage to the sport’s rich heritage, reaffrming the indissoluble bond between tradition and modernity. The logo created for the occasion, with its mallets and classic red, white and blue colours, embodies the vitality of the game and its iconic character, while the Born to Play campaign tells the story of the emotion and passion that polo ignites in those who follow it.
But the real big event with which U.S. Polo Assn. will celebrate the anniversary is expected in Florence in June 2025 during Pitti Immagine Uomo 108, and will be the second, very important stop on a world tour that will start in April from Palm Beach and, after Florence, will go to India in August and Turkey in October; that is, the four most important continents for the brand on a global level.
This anniversary is not only a tribute to the past, but an invitation to be part of a legacy that continues to inspire It is a celebration of a lifestyle that transcends the playing feld, a philosophy that expresses balance, precision and a deep respect for history.
Nel 2025 si celebra un capitolo straordinario nella storia dello sport: il 135° anniversario della United States Polo Association (USPA), l’istituzione che da oltre un secolo incarna lo spirito autentico del polo. Questo traguardo non è solo un omaggio a uno sport antico, ma anche alla cultura, ai valori e alla tradizione che esso rappresenta.
Il polo, spesso defnito ‘lo sport dei re’, è una disciplina che intreccia strategia, velocità e una profonda connessione tra uomo e cavalli. Introdotto negli Stati Uniti nel 1876, trovò la sua dimensione regolamentata con la fondazione dell’USPA nel 1890, l’ente nato per preservare l’integrità e la bellezza del gioco. Da allora, il polo è diventato simbolo di eleganza e determinazione, unendo atleti e appassionati in tutto il mondo.
Nel celebrare questo importante anniversario, il marchio U.S. Polo Assn., emanazione diretta dell’USPA, ha scelto di rendere omaggio al ricco patrimonio dello sport, riaffermando il legame indissolubile tra tradizione e modernità. Il logo creato per l’occasione, con le sue mazze ‘a martello’ e la classica palette rosso, bianco e blu, incarna la vitalità del gioco e il suo carattere iconico, mentre la campagna Born to Play racconta l’emozione e la passione che il polo accende in chi lo vive.
Ma il vero grande evento con il quale U.S. Polo Assn. festeggerà l’anniversario è atteso a Firenze in giugno 2025 durante Pitti Immagine Uomo 108 e sarà la seconda, importantissima tappa del tour mondiale che partirà in aprile da Palm Beach e dopo Firenze toccherà l’India in agosto e la Turchia in ottobre; ovvero, i quattro continenti più importanti per il brand a livello globale. Questo anniversario non è solo un tributo al passato, ma un invito a far parte di un’eredità che continua a ispirare. È la celebrazione di uno stile di vita che supera il campo da gioco, una flosofa che esprime equilibrio, precisione e un profondo rispetto per la storia.
NICHE FLAVORS
TASTE 2025: A UNIQUE JOURNEY AMONG FOOD AND WINE EXCELLENCE
TASTE 2025: UN VIAGGIO UNICO TRA ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE
text Teresa Favi photo AKAstudio-Collective
A long weekend dedicated to Made in Italy excellence and niche favours, food, wines and rare spirits in one of the world’s most beautiful cities: Taste is this frst and foremost, but it’s also about the culture of good food and innovation, lifestyle, sustainability and short production chains which since 6 has turned Florence into a favour capital, thanks to ingredients resulting from the passion and hard work of visionary producers. From 8 to 19 February, Florence’s Fortezza da Basso hosts the 8th edition of Taste, the Pitti Immagine exhibition devoted to the contemporary food and wine scene, created and directed by the well-known food and wine writer Davide Paolini. There’s plenty to choose from: over 700 producers, 100 of which are new this year, ready to impress with products selected by a meticulous scouting operation. Innovations include a focus on heroic wines, produced under extreme
Un weekend lungo dedicato alle eccellenze del food made in Italy e ai sapori di nicchia, cibi, vini e distillati rari in una delle città più belle del mondo. Taste è tutto questo, ma anche cultura del buon cibo e innovazione, lifestyle, sostenibilità e fliera corta che, dal 6, trasforma Firenze in capitale del gusto grazie a prodotti che nascono dal cuore e dalla fatica di produttori visionari. Dall’8 al 10 febbraio, la Fortezza da Basso di Firenze ospita la 18ª edizione di Taste, il salone di Pitti Immagine dedicato alla scena enogastronomica contemporanea creato e diretto dal noto giornalista enograstronomico Davide Paolini. Il panorama è ampio: oltre 700 aziende, di cui 100 al debutto, pronte a stupire con prodotti selezionati da un accurato scouting. Tra le novità, spiccano i focus sui vini eroici, cioè quelli frutto di produzioni in condizioni estreme, e sulla prima colazione ovvero, le nuove frontiere del breakfast
Il ristorante Buca Mario è una “buca” storica forentina. Tra le arcate a volta e i mattoni a vista, si respira una atmosfera di storia e tradizione. La cucina tipica forentina è accompagnata da una antica cantina di vini pregiati delle campagne toscane. Luogo di incontro di personaggi illustri come Elon Musk o attori holliwooddiani come Tom Hanks e Sir Anthony Hopkins.
Some images of Taste the Florentine fair dedicated to Made in Italy excellence and niche flavours, food, wines and rare spirits. In the central image, Davide Paolini is the first from left
conditions, and also on breakfast, in other words the new frontiers in high-end breakfasts. New areas of the Fortezza include the Costruzioni Lorenesi and the completely refurbished Padiglione delle Ghiaie. Here, the Unicredit Taste Arena will come alive with masterclasses, talks and tastings, while the Taste Rings hosted by Davide Paolini will delve into the sector trends. The programme also features the unmissable presentation of Paolini’s new guide to the best restaurants in the city, Eat Florence, in which the journalist and food-lover selects and describes each with a wealth of detail, fun facts, signature dishes and ingredients. Completing the experience is Fuori di Taste, which invites Florentine restaurants to organise themed evening events. Thanks to the support of the Italian Trade Agency and the Ministry of Foreign Affairs, Taste 5 seeks to consolidate its international scope, attracting buyers from over countries and promoting the best of Made in Italy worldwide. An unmissable event that will light up the food and wine world like a constellation of excellence.
di alta gamma. Tra le nuove aree della Fortezza, le Costruzioni Lorenesi e il Padiglione delle Ghiaie, completamente rinnovato.
Qui, masterclass, talk e degustazioni animeranno l’Unicredit Taste Arena, mentre I Ring di Davide Paolini approfondiscono le tendenze del settore. Tra gli appuntamenti in calendario, spicca l’imperdibile presentazione della nuova guida Eat Florence sui ristoranti da non perdere a Firenze firmata da Davide Paolini, dove il giornalista e gastronomo li seleziona e li racconta uno a d uno con dovizia di particolari, curiosità e punti forti del menu e delle materie prime.
TASTE 2025 IS THE OCCASION FOR THE LOUNCH OF ‘EAT FLORENCE’ THE DAVIDE PAOLINI’S NEW GUIDE TO THE BEST RESTAURANTS
IN THE CITY
Completa l’offerta il programma Fuori di Taste, che coinvolge i locali forentini con eventi serali dedicati. Grazie al sostegno di ICE e del Ministero degli Esteri, Taste 2025 punta a consolidare la sua vocazione internazionale, attirando buyer da oltre Paesi, per promuovere il meglio del Made in Italy nel mondo. Una manifestazione da non perdere, capace di illuminare il panorama enogastronomico come una vera costellazione di eccellenze.
LA SPA ~ Helvetia & Bristol
KEYWORD: RELAX
UNMISSABLE CITY SPAS IN FLORENCE: YOUR PERFECT WINTER RETREATS LE CITY SPA DA NON PERDERE A FIRENZE. OASI DI BENESSERE, PERFETTE PER UNA COCCOLA INVERNALE text Virginia Mammoli
Escape the chaos of the city and the chill of winter to unwind, rejuvenate, and recharge. Where to indulge in Florence? We’ve got you covered.
FOUR SEASONS HOTEL FIRENZE
An 800-square-metre sanctuary of serenity nestled among the centuries-old trees of the Giardino della Gherardesca. Offering 10 treatment rooms, an outdoor heated pool, a gym and relaxation areas including a sauna and Turkish bath, this oasis redefnes wellness. The spa embraces Italian-inspired well-being, featuring products from renowned brands like Offcina Profumo-Farmaceutica Santa Maria Novella, Rephase, Sodashi, and new collaborations with InMode Allure and Mimi Luzon, a globally celebrated skincare expert. This winter, treat yourself to an exclusive indulgence: the Lift & Glow treatment, complete with a 24K Gold Mask that promotes cellular renewal for radiant, rejuvenated skin.
LA SPA ~ HELVETIA & BRISTOL
Where the Capitoline Baths of Roman Florentia once stood, now lies the breathtaking spa of Starhotels Collezione’s Florentine gem. This wellness journey, much like its ancient predecessor, is designed to realign mind, body, and spirit through the traditional rituals of the Calidarium, Frigidarium, and Tepidarium, complemented by Aquamotus (Vichy Shower), emotional showers, and the Sudatorium (Finnish Sauna). Enhancing the atmosphere of relaxation is a captivating video art installation by artist Felice Limosani. For skincare, the spa collaborates with the renowned Miamo line: facial therapies tailored for men and targeted body protocols like Draining Ice for drainage, Multi-action Slimming to combat stubborn fat, and Tone Restore for frming and toning.
IRIDIUM SUITES SPA MYBLEND
Welcome to the exclusive spa suites at The St. Regis Florence - Tormarina, Acquamarina, and Citrino - where the excellence of myBlend meets the expertise of highly skilled therapists. Each treatment is carefully customized, beginning with a digital skin analysis to ensure a bespoke approach. Expect highly concentrated skincare formulas, deep tissue massages, and cutting-edge hi-tech devices. From the
Chiudere fuori il caos della città e il freddo dell’inverno per staccare la spina, rigenerarsi e ricaricarsi, dove farlo a Firenze? Ve lo diciamo noi.
FOUR SEASONS HOTEL FIRENZE
Un santuario di pace di 800 metri quadri racchiuso tra gli alberi secolari del Giardino della Gherardesca. 10 sale per trattamenti, una piscina all’aperto con jacuzzi riscaldata, una palestra attrezzata e aree dedicate al relax, tra cui sauna e bagno turco. La flosofa è quella del benessere all’italiana e passa attraverso prodotti di brand di eccellenza come la forentina Offcina Profumo-Farmaceutica Santa Maria Novella, Rephase, Sodashi e una nuova collaborazione con InMode Allure e Mimi Luzon, una delle skin expert più quotate a livello internazionale. Un’esclusiva coccola perfetta per l’inverno è Lift & Glow, con Gold mask 24K che favorisce il rinnovo cellulare.
LA SPA ~ HELVETIA & BRISTOL
Laddove un tempo sorgevano le Terme Capitoline della Florentia romana oggi troviamo la scenografca spa del gioiello forentino Starhotels Collezione. Il percorso di benessere, come in origine, si propone di riallineare mente, corpo e spirito, seguendo il rito del Calidarium, Frigidarium e Tepidarium, passando anche per l’Aquamotus (Vichy Shower), le docce emozionali e il Sudatorium (Sauna Finlandese). Ad amplifcare l’atmosfera di relax, una video arte frmata dall’artista Felice Limosani. Per la cura della pelle, anche l’effcacia della linea Miamo, una collaborazione da cui nascono trattamenti viso per l’uomo e protocolli corpo come Draining Ice, drenante, Multi-action Slimming, contro l’adiposità, e Tone Restore, rassodante.
IRIDIUM SUITES SPA MYBLEND
Sono le esclusive spa suite - Tormarina, Acquamarina e Citrino - di The St. Regis Florence, dove l’eccellenza di myBlend incontra la competenza dei terapisti che offrono trattamenti su misura, basati su una analisi digitale della pelle. Formule skincare altamente concentrate, massaggi profondi e dispositivi hi-tech all’avanguardia. Dal trattamento L’Express, per risultati visibili in soli 30 minuti, al
Vita Nova SPA
Palazzo Portinari Salviati
Four Seasons Hotel Firenze (ph. Joee Wong)
Suites Spa MyBlend - The St. Regis Florence
L’Express treatment, delivering visible results in just 30 minutes, to the Wellness Massage, a two-hour journey designed to melt away accumulated tension, leaving your legs lighter, your mind clearer, and your back deeply relaxed.
WHITE IRIS BEAUTY SPA
Within the ancient medieval Torre dei Consorti, just steps from Ponte Vecchio, lie the elegant spaces of the spa at Hotel Continentale, part of the prestigious Lungarno Collection owned by the Ferragamo family. Here, guests can indulge in a curated selection of massages and rituals inspired by both ancient and modern traditions. Among the highlights is the Comfort Touch treatment, designed to counteract the negative effects of stress, mental and physical fatigue, and daily tensions.
HOTEL SAVOY
On the 5th foor of Florence’s prestigious Rocco Forte Hotels, the Spa Suite at Hotel Savoy offers a wellness retreat with breathtaking views of the city. Here, guests can experience an array treatments developed in collaboration with the expert professionals of Offcina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella. Highlights include the Aromatic Massage, the Exfoliating Massage featuring natural Iris powder, and the Draining Massage. For facial care, don’t miss the innovative Face Touch and Hydranutri Facial treatments.
Wellness Massagge della durata di 2 ore, per alleviare le tensioni accumulate e ottenere gambe più leggere, mente più libera e schiena più distesa.
WHITE IRIS BEAUTY SPA
All’interno dell’antica torre medievale dei Consorti, a un soffo da Ponte Vecchio, si aprono gli eleganti ambienti della spa dell’Hotel Continentale, parte della Lungarno Collection, di proprietà della famiglia Ferragamo. Per gli ospiti una ricercata selezione di massaggi e rituali ispirati ad antiche e nuove tradizioni, tra cui il Comfort Touch, che agisce effcacemente sugli effetti negativi di stress, stanchezza psicofsica e tensioni quotidiane.
HOTEL SAVOY
TIME OF YEAR
Al 5° piano dell’indirizzo forentino Rocco Forte Hotels, la Spa Suite dell’Hotel Savoy, situata su 2 piani, è un imperdibile rifugio di benessere con vista mozzafato sulla città dove sperimentare trattamenti corpo e viso realizzati insieme agli esperti professionisti dell’Offcina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, come il Massaggio Aromatico, il Massaggio Esfoliante, con polvere di Iris naturale, e il Massaggio Drenante, oppure, per il viso, l’innovativo Face Touch e Hydranutri Facial
SPA BENÉ
È l’oasi di relax di Villa Cora, dove un team di terapiste VERITABLE
Iridium
4. White Iris Beauty Spa Hotel Continentale
5. Hotel Savoy
SPA BENÉ
Villa Cora’s Spa Bené offers an oasis of serenity where a team of expert therapists provides a profound sense of harmony and balance. The recent prestigious partnership with the luxury brand Natura Bissé has elevated its offerings, featuring the exceptional Diamond Energy treatment - an indulgent experience that combines advanced techniques and exclusive ingredients to rejuvenate the skin, enhancing its radiance and smoothness. Also available day spa packages, which pair treatments with gourmet experiences at the Ristorante Le Bistrot or the Santa Cocktail Club VITA NOVA SPA
At Palazzo Portinari Salviati, a wellness experience from Roman times to today awaits. The spa is spread across 500 square metres in the ancient underground of the palace, where remnants of a millennia-old road and fragments of Roman walls resurface. Inside, an ozone-therapy heated pool with a hydro-massage area, a Finnish sauna, a steam bath, and three treatment rooms. Ideal for the cold, the Winter Magic Ritual is a captivating olfactory experience, blending the warm scents of cinnamon, cloves, mandarin, and white fr.
SOULSPACE
East and West converge in the cosmopolitan vision of Zelal Elbistan, a Kurdish-born surgeon raised in Germany and shaped by her experiences between Istanbul and Europe. She has brought her unique perspective to the design of her wellness center, located on the ground foor of Palazzo Galletti. The center offers purifying and hydrating treatments, body renewal rituals, and customized wellness programs, creating unforgettable and revitalizing sensory experiences.
esperte è capace di trasmettere una profonda sensazione di armonia e equilibrio. La recente prestigiosa collaborazione con il marchio Luxury Natura Bissé ha ampliato le proposte tra cui spicca il trattamento Diamond Energy, un’esperienza che combina tecniche avanzate e ingredienti esclusivi per rigenerare la pelle del viso, valorizzandone la luminosità e la levigatezza. Disponibili anche proposte day spa che includono trattamenti ed esperienze enogastronomiche presso il Ristorante Le Bistrot o il Santa Cocktail Club
VITA NOVA SPA
A Palazzo Portinari Salviati, un viaggio di benessere dall’epoca romana fno ad oggi. I 500 metri quadrati della spa si estendono negli antichi sotterranei del palazzo, dove riafforano una porzione di strada millenaria e frammenti di mura romane. All’interno una piscina riscaldata all’ozono-terapia con zona idromassaggio, sauna fnlandese e bagno di vapore, più tre sale trattamento. Perfetto per il freddo, il rituale corpo Magia d’inverno, una straordinaria esperienza olfattiva, a base di cannella, chiodi di garofano, mandarino e abete bianco.
SOULSPACE
Il mondo orientale e quello occidentale si incontrano secondo la concezione cosmopolita di Zelal Elbistan. Medico chirurgo di origine Curda, nata in Germania con un vissuto tra Istanbul e l’Europa, che ha progettato il suo centro benessere al piano terra di Palazzo Galletti. Trattamenti purifcanti, idratanti, rituali di rinnovamento per il corpo e percorsi personalizzati, per indimenticabili e rigeneranti esperienze sensoriali.
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The Olympia slope of the Cortina d’Ampezzo ski area (ph. Pentaphoto)
THE POWER OF SPORTS
GIOVANNI MALAGÒ, PRESIDENT OF THE NATIONAL ITALIAN OLYMPIC COMMITTEE, AND HIS VIEW OF THE 2026 MILANO CORTINA WINTER GAMES
GIOVANNI MALAGÒ, PRESIDENTE DEL COMITATO OLIMPICO NAZIONALE ITALIANO, E LA SUA VISIONE DEI GIOCHI INVERNALI DI MILANO CORTINA 2026
text Giancarlo Frè
‘Cortina has always been a part of my life, it is an enchanting place for the eyes and it creates such a special connection with the immensity of nature’
OLYMPIC GAMES
Sports have a special place in Giovanni Malagò’s heart. Even his personal life has always been marked by fair play. And he has a special feeling for Cortina and the mountains, as he grew up on the slopes of the Tofane range, where he has set his roots since childhood, places he has always been going back to enthusiastically and with a sense of belonging. A permanent member of the IOC, a member of the SCI Club, the President of CONI and a great football fan, Giovanni Malagò is now ready for the Winter Olympics’ challenge. Here is what he told us.
Close your eyes and picture yourself one year from now, at the beginning of the Winter Olympics. What mark will they leave on the area?
GIOVANNI
The Olympic and Paralympic Games represent a great opportunity of growth and promotion for our regions. One of our most important legacies is going to be that of encouraging and bringing the new generations closer to sports. These Games are going to be the most widespread ever, for they will be held across an area of thousand square kilometers, which includes two regions, Lombardy and Veneto, the autonomous provinces of Trento and Bolzano and the cities of Milan and Cortina.
MALAGÒ,
PRESIDENT OF CONI AND PERMANENT
MEMBER OF THE IOC
What led to the idea of hosting the Olympics across such a vast area?
The project is unique and innovative, the Winter Olympics will be the frst-ever Games with two host cities, a combination of the metropolitan city’s modernity and the culture and charm of the mountain regions. Milano Cortina ’s format is an absolute frst in terms of Olympic and Paralympic Games. The big, modern, multi-ethnic and fast-changing city which draws inspiration from the mountain areas and their traditions.
Giovanni Malagò ha da sempre lo sport nel cuore. Anche nella vita privata tutti i suoi atteggiamenti sono improntati al fair play. Con Cortina e la montagna ha un feeling particolare essendo cresciuto alle pendici delle Tofane dove ha messo radici sin dall’infanzia, posti a cui ama tornare con entusiasmo e senso di appartenenza. Membro permanente del CIO, socio dello Sci Club , oltre che presidente del CONI, grande appassionato di calcio, è ora pronto alla sfda delle Olimpiadi invernali . Ecco cosa ci racconta.
Chiuda gli occhi, si proietti a un anno data dall’inizio delle Olimpiadi Invernali che impronta lasceranno sul territorio?
I Giochi Olimpici e Paralimpici rappresentano una grande opportunità di crescita e valorizzazione dei nostri territori. Una delle nostre legacy più importanti sarà quella di riavvicinare e stimolare le nuove generazioni a praticare sport. Saranno i più diffusi di sempre estendendosi su un territorio di mila chilometri quadrati, che include due regioni, Lombardia e Veneto, le province autonome, Trento e Bolzano, e le città Milano e Cortina.
Da cosa è nata l’idea di coinvolgere un’area così ampia?
Il progetto è unico e innovativo, per la prima volta saranno i Giochi invernali con due host cities, unendo la modernità della città metropolitana alla cultura e al fascino dei territori di alta quota. Il modello di diffusione territoriale di Milano Cortina rappresenta di per sé una novità assoluta a livello di Olimpiadi e Paralimpiadi. La grande città, moderna, multietnica e in continua evoluzione, che trova ispirazione dai territori montani e dalle loro tradizioni. Abbiamo schiuso un nuovo orizzonte, una via che ci auguriamo possa essere un punto di riferimento per il futuro.
We have opened up a new horizon, a path which we hope will set a benchmark for the future.
What do these Games represent for Italian sports and for the country?
It is the most important national event of the next decade, therefore teamwork among the institutional players is crucial. We have months of hard work ahead of us, but I am sure that Italy will be up to the challenge. I have no doubts: they are going to be the best Winter Games ever. What are you the most proud of?
I am very proud of having embarked on a virtuous path, which was able to adopt the principles and spirit promoted by the IOC and inspired by the Agenda , the Agenda + and the New Norm. We drew on the lobbying activity for Rome’s candidacy for the Summer Games, which was then brought to a halt. An intangible heritage used to support the new Olympic challenge. For how long have you been going to Cortina and what are your places of the heart?
Cortina has always been a part of my life, it is an enchanting place for the eyes and it creates such a special connection with the immensity of nature that the landscape’s extraordinariness takes your breath away. Skiing, a great passion, strengthened my bond with this wonderful gem. My places of the heart are associated with childhood memories: the old swimming pool, Villa Oretta, El Camineto, Al Camin, Pasticceria Embassy, Lovat, Bar del Posta. Today I also go to the Fiames gym and the Lodge Alverà and I take in the atmosphere, even as an ordinary member, of the Sci Club . Amazing places because of the emotional meaning that they convey to me.
Cosa rappresentano questi Giochi per lo sport italiano e per il Paese?
Si tratta del più importante evento nazionale del prossimo decennio, per cui è fondamentale il gioco di squadra tra tutti gli attori istituzional coinvolti. Abbiamo davanti mesi intensi, ma sono convinto che l’Italia sarà all’altezza della sfda. Non nutro dubbi al riguardo: saranno i migliori Giochi invernali di sempre.
Di cosa va più orgoglioso?
Del fatto di avere intrapreso con successo un percorso virtuoso, che ha saputo recepire i dettami e lo spirito promosso dal CIO, ispirandosi all’Agenda , all’Agenda + e alla New Norm. Forti dell’attività di lobbying portata avanti per la candidatura, poi ritirata, di Roma per i Giochi
‘ONE OF OUR MOST IMPORTANT LEGACIES IS GOING TO BE THAT OF ENCOURAGING AND BRINGING THE NEW GENERATIONS CLOSER TO SPORTS’
Estivi del , patrimonio immateriale trasferito a supporto della nuova sfda olimpica.
Da quanto frequenta Cortina e quali sono i luoghi del cuore?
Cortina fa parte da sempre della mia vita, è un luogo di incanto per gli occhi e crea una connessione speciale con l’immensità della natura da togliere il fato per la straordinarietà del paesaggio. Lo sci, una grande passione, ha saputo consolidare il legame con questo splendido gioiello.
Tra i luoghi del cuore diversi appartengono ai ricordi dell’infanzia: la vecchia piscina, Villa Oretta, El Camineto, Al Camin, Pasticceria Embassy, Lovat, il Bar del Posta. Oggi frequento anche la palestra di Fiames, il Lodge Alverà e respiro l’atmosfera, anche da semplice socio, dello Sci Club . Posti incredibili, per il signifcato emotivo che mi trasmettono.
Le più grandi soddisfazioni da quando è presidente del CONI?
The most rewarding experiences since you have been President of CONI?
All the emotions, victories, Olympic podiums- overand being extraordinarily able to leave a mark, owing to
Tutte le emozioni, i successi, i podi olimpici - oltrela straordinaria capacità di lasciare il segno, grazie a una accentuata dimensione multidisciplinare che contribuisce alla crescita culturale del Paese. Multidisciplinarietà,
Some of Cortina’s special places for
such
Below right: the Olympic Ice Stadium (ph.
Giovanni Malagò,
as Hotel de la Poste (above left), Al Camin restaurant (opposite), and Embassy bakery (below left).
Lorenzo Cotrozzi)
ph. Alice Russolo
Giovanni Malagò during some official events as President of CONI (ph. Mondadori) and in Cortina d’Ampezzo. Opposite and below left: together with Thomas Bach, President of the IOC (ph. Ferdinando Mezzelani)
a strong multidisciplinary nature which contributes to the country’s cultural growth and is synonymous with a harmonious and horizontal development that proves that no sport, among the over sports recognized by CONI, has been left behind. This is measured by the Olympic competitiveness index, the barometer of a country’s sports health: Italy ranks fourth after USA, China and Germany.
Your love of sports is rooted in football. In 1982, you played on the National team at the frst World Futsal Championship. Do you still play sports and what do you like the most?
I am a passionate sportsman in the most authentic meaning of the word. I have played many sports and I still do as much as possible. I cannot draw up a list because every competitive sport is unique in its own way, with its own rules, dynamics, secrets and boundless charm. The Olympic Games represent the synthesis of all these unique sports, they highlight the universal nature of motion and make people appreciate it in all its facets.
You divide your time between Rome and Milan. Where do you go to regularly?
On an ordinary week, I commute between the two cities. I spend two to three days in Milan and the rest in Rome. I do not go out very often, I enjoy staying home. A good cigar, a glass of wine and I feel happy. Among the places I go to in Milan are Nobu and Il Baretto, in Rome Trattoria Santo Padre and Al Ceppo in the Parioli neighborhood.
sinonimo di sviluppo armonico e orizzontale, che dimostra come non si sia lasciato indietro nessuno sport, tra gli oltre che il CONI riconosce. Lo certifca l’indice di competitività olimpica, il termometro di salute sportiva di una Nazione perché espressione della forza complessiva del sistema: siamo il quarto Paese dopo Stati Uniti, Cina e Germania.
Il suo amore per lo sport nasce dal calcio, nel 1982 ha fatto parte della Nazionale nel primo Mondiale di calcio a 5. Pratica ancora qualche sport e quale l’appassiona di più?
Sono un appassionato di sport nella sua accezione autentica, ho praticato tante discipline e quando posso le onoro ancora. Non stilo classifche perché dietro ogni ambito agonistico c’è un fascino sconfnato, particolari regole, dinamiche e segreti da apprendere. I Giochi Olimpici rappresentano la sintesi di questa unicità, mettono in evidenza la dimensione universale del movimento e lo fanno apprezzare in ogni declinazione.
Divide le sue giornate tra Roma e Milano. Quali luoghi frequenta più assiduamente?
In una settimana ordinaria mi divido tra le due realtà, da pendolare. Passo due o tre giorni a Milano e il resto a Roma. Non esco molto, apprezzo rimanere a casa. Un buon sigaro, un bicchiere di vino e sono felice. Tra i luoghi che frequento a Milano ci sono sicuramente Nobu e Il Baretto, a Roma la trattoria Santo Padre e Al Ceppo ai Parioli.
The Look of the Games of Milano Cortina 2026
LUNAR CHARM
ANGELO MELLONE AND AN UNSEEN CORTINA THAT MAKES ITS WAY FROM HIS NOVEL TO THE BIG SCREEN ANGELO MELLONE E UNA CORTINA INEDITA, CHE DALLE PAGINE DEL SUO ROMANZO SBARCA AL CINEMA text Matteo Parigi Bini
The historic center of Cortina d’Ampezzo at night, with the Basilica dei Santi Filippo e Giacomo (ph. Lorenzo Cotrozzi)
during one of his shows
3. 4. 5. The novel Nelle migliori famiglie, from which the movie Storia di una notte was adapted, starring Giuseppe Battiston and Anna Foglietta, and that premiered at the 2024 Rome Film Fest 6. The view from the terrace of the Lagazuoi refuge, with the beautiful peaks surrounding Cortina
1. Hotel de la Poste, Cortina’s oldest hotel
2. Angelo Mellone at the piano
Writing, acting, music, travelling... despite his demanding job as direc tor of Rai’s Day Time, many are the passions of Angelo Mellone, the host and man behind some of Italian tele vision’s most successful shows. Born in Taranto in 9 , he began writing during his university years- a degree in Political Sciences at Rome’s Luiss University- and has never stopped since then, at frst reportages for newspapers and essays, then mono logues, screenplays, novels and tele vision programs. One of his places of the heart is Cortina d’Ampezzo, where his Nelle migliori famiglie is set, the novel from which the mov ie Storia di una notte was adapted, directed by Paolo Costella and star ring Giuseppe Battiston and Anna Foglietta, and that premiered at the Rome Film Fest.
Please tell us how your career began and how you landed at Rai television.
ANGELO MELLONE,
WRITER, MUSICIAN AND DIRECTOR OF RAI’S DAY TIME
For some years, after graduation, my life moved along two parallel tracks: journalism, as a correspondent and political commentator for Il Giornale, Il Messaggero, Il Tempo and other newspapers, and the university career, at frst as researcher and later as teacher. My ‘frst time’ at Rai television was in 9, when I was offered to host the journalistic section of the Uno Mattina Weekend show. One year later, I was given an executive role in the management of the Radio. A great professional turning point, followed by my frst performance on a theater stage in my frst monologue, Addio al Sud. And today, playing the piano and acting, as I do in my In fn dei conti show, still are, along with tennis, my way of decompressing and regaining balance.
What TV show has been the most fulflling?
The two things that I am the proudest of are: all the shows exploring topics of Italian agriculture, Linea Verde and its ‘children’, popularization shows which we have
Scrittura, recitazione, musica, viaggi... nonostante i suoi numerosi impegni in qualità di direttore del Day Time della Rai, sono tante le passioni di Angelo Mellone, volto e uomo dietro alcuni dei programmi di maggior successo della televisione italiana. Nato a Taranto, classe 9 , ha iniziato a scrivere durante gli anni dell’università - laurea in Scienze Politiche alla Luiss di Roma - e da allora non ha più smesso, prima reportage per giornali e saggi, poi monologhi, sceneggiature, romanzi, fno ai programmi televisivi. Tra i suoi luoghi del cuore, c’è anche Cortina d’Ampezzo, dove ha ambientato Nelle migliori famiglie, il suo romanzo da cui è liberamente tratto Storia di una notte, flm di Paolo Costella con Giuseppe Battiston e Anna Foglietta, presentato alla Festa del Cinema di Roma . Raccontaci di come è iniziata la tua carriera e dell’arrivo in Rai. Per alcuni anni, dopo la laurea, la mia vita si è mossa su due binari paralleli: il giornalismo, come inviato e notista per Il Giornale, Il Messaggero, Il Tempo e altre testate, e la carriera universitaria, prima come ricercatore e poi come docente. Il primo ‘incontro’ con la Rai è stato nel 9, per condurre la parte giornalistica di Uno Mattina Weekend. L’anno successivo, l’opportunità di ricoprire il ruolo di dirigente, inizialmente presso la Direzione Radio. Una grande svolta lavorativa, a cui è seguita anche una svolta narrativa, siglata dal mio primo monologo, Addio al Sud, che per la prima volta mi porta sul palco di un teatro. Ancora oggi, suonare il piano e recitare, come faccio con il mio spettacolo In fn dei conti, è, insieme al tennis, il mio modo di decomprimere e ritrovare l’equilibrio.
La trasmissione che ti ha dato più soddisfazione?
I miei più grandi motivi di orgoglio sono due: tutti i programmi di territorio, Linea Verde e i suoi ‘fgli’, programmi di divulgazione che abbiamo completamente rivolu-
CORTINA ITINERARY
completely revolutionized and which secure up to % of audience share, and the fact that I was able to convince Gigi Proietti, in , to perform in Cavalli di Battaglia, which became a very popular variety show. In addition, I would like to mention the recent successful challenge of setting up a television studio in a real- life place, thanks to Binario 2, Rai ’s . am show which is broadcast from an amazing studio inside the Rome Tiburtina train station. Another thing I am very proud of is that I believe I am the television executive who brought the highest number of debuting hosts to Italian television. I enjoy experimenting and discovering new talented people.
Let’s talk about your novel set in Cortina. As the saying goes ‘It happens to the best of us’….
Yes, exactly. Piero and Elisabetta can be described as the ‘best of us’: a successful plastic surgeon and a famous anchorwoman. A great love story until tragedy strikes, the death of their oldest child Flavio, and the castle falls down. Two years later, on Christmas Eve, Piero and Elisabetta have to face another potential tragedy, with Denis, the youngest child, who risks losing his legs to a skiing accident. The story is about this one night in Cortina, between the emergency room and downtown Cortina, which is usually very busy, but not on the night of the year everyone gathers at home with family and friends. So not the usual picture-postcard Cortina, but a Nordic, lunar Cortina which has never been shown in a movie before. One of the few forms of life moving about this deserted Cortina is a nearly spectral fgure, a tribute to my dear friend and mentor Cesare De Michelis (the Italian literary critic and publisher, editor’s note), whom I often ran into during my summers in Cortina at the Bar del Posta, where we enjoyed doing the press review of the headline news.
When did you go to Cortina for the frst time?
As a child, with my family. But I started going there regularly after my frst participation in Cortina InConTra, in . I’ve always being going to Cortina in summertime, a bit like the Romans do because, as described in my novel, they seem to flock in mass to Cortina over the summer. It’s an incredibly fascinating place, my heart melts every time I go back.
zionato e che arrivano anche al % di share, e il fatto di esser riuscito a convincere Gigi Proietti a fare, nel , Cavalli di battaglia, diventato un must del varietà. Aggiungo poi la sfda vinta di recente di portare uno studio televisivo in luogo di vita reale, grazie a Binario 2, il quotidiano delle . di Rai trasmesso da uno studio incredibile dentro la stazione di Roma Tiburtina. Un’altra cosa di cui vado molto fero è poi il fatto di essere, credo, il dirigente televisivo in attività che ha portato in tv il più grande numero di presentatori esordienti. Amo sperimentare e scoprire volti nuovi.
Parliamo del tuo romanzo ambientato a Cortina, come si dice ‘Succede anche nelle migliori famiglie’... Sì, esatto. Piero e Elisabetta sono una di quelle ‘migliori famiglie’: un chirurgo plastico di successo e una famosa conduttrice televisiva. Una grande storia di amore, fnché l’incapacità di condividere il dolore per la morte di Flavio, il maggiore dei quattro fgli, fa crollare il castello. Dopo due anni, la vigilia di Natale, Piero e Elisabetta si trovano ad affrontare un altro possibile dramma, con Denis, il fglio più piccolo, che rischia di perdere l’uso delle gambe a causa di un incidente sugli sci. La storia parla di questa notte a Cortina, divisa tra il pronto soccorso e un centro solitamente ricco di vita che si fa deserto, in vista di una serata di festa da passare in famiglia. Non la solita Cortina mondana o da cartolina, ma una Cortina nordica, lunare, che non era mai stata raccontata cinematografcamente. Una delle poche forme di vita che si muove in questa Cortina altrimenti completamente vuota è una fgura quasi fantasmatica, la mia piccola dedica a un grande amico e maestro, Cesare De Michelis (critico letterario e editore italiano, ndr), che incontravo spesso durante le mie estati a Cortina al Bar del Posta, dove ci divertivamo a fare la rassegna stampa degli articoli usciti. Quando hai conosciuto Cortina per la prima volta? Da bambino, insieme alla mia famiglia. Ho cominciato però a frequentarla regolarmente dopo la mia prima partecipazione a Cortina InConTra, nel . L’ho sempre vissuta d’estate, un po’ come i romani, che, come scrivo nel mio romanzo a loro intitolato, d’estate sembrano trasferirsi in massa a Cortina. È un luogo di fascino incredibile, ogni volta che ci torno mi si riapre il cuore.
I remember the frst time I visited it as a child and I was touched. This is the place where my passion for mountain climbing and my interest for World War One frst sparked.
THE SOVILLA BOOKSHOP
One of the gathering places of ‘intellectual Cortina’. It reminds me of a lot of friends, in particular, Cesare De Michelis.
THE MOUNTAINS
The whole mountain range surrounding Cortina, which I have travelled far and wide, with diffculty but also with great enthusiasm.
My special places
HOTEL DE LA POSTE I am fond of it for many reasons, including my fve year-stay when I went to Cortina for the Grand Tour, a show I co-hosted with Lorella Cuccarini.
MIRAMONTI
HOTEL A historic hotel in Cortina, currently shut down, but for me associated with beautiful memories.
CORTINA
BEYOND THE CANVAS
AMERICAN ARTIST REBECCA MOSES ON FUSING FASHION, ART, AND STORYTELLING L’ARTISTA AMERICANA REBECCA MOSES SULLA FUSIONE TRA MODA, ARTE E NARRAZIONE by Slim
Greige
Rebecca Moses displays her new collection of wall coverings
2.
3. The cover of the book
A Life of style in which Rebecca Moses offers a style journey that is at once informative and imaginative
4. A portrait of Rebecca Moses
5. Via della Spiga (ph. Niccolò Rastrelli)
1. 6. Two painting by Rebecca Moses
The main courtyard of Palazzo Brera, home of the Accademia di Belle Arti and Pinacoteca (ph. GIulio Boem)
MILANO ITINERARY
Rebecca Moses is an American designer, artist, author, and storyteller based in New York and celebrated for her unique fusion of fashion and illustrative art. Over her impressive career, she has designed for esteemed Italian fashion and lifestyle brands such as Genny and Pineider while creating her own successful line. Her artistic talents have also led her to create illustrations for prestigious magazines like Vogue Italia, Vogue Japan, Icon, and Marie Claire. This illustrious path has paved the way for collaborations with notable brands, including Vera Wang, MAC Cosmetics, Panerai, and Saks Fifth Avenue. As an artist, Rebecca Moses frequently showcases her captivating paintings at the Ralph Pucci Gallery in New York. In recent years, her female portrait series, The White Shirt Show, Stay Home Sisters, Thank You, Mount Sinai Nurses have garnered signifcant attention. She has created murals for the Ralph Pucci building at Art Basel Miami and with Voices she exhibited a portrait collection of legendary female jazz singers at Ralph Pucci in Los Angeles. Her latest exhibition in New York, Bohemian Gardens, featured a series of kaleidoscopic female portraits that celebrate the harmony of nature and human creativity. Rebecca Moses distinctive storytelling and style make her a powerful voice at the intersection of fashion and art. While she thrives in New York’s dynamic atmosphere, she remains deeply connected to her memories and roots in Milan & Italy.
REBECCA MOSES
ARTIST/DESIGNER IS CONSIDERED AS HIGH PRIESTESS OF STYLE
Designer, artista, autrice e narratrice americana di New York Rebecca Moses è famosa per la sua fusione unica di moda e arte illustrativa. Nel corso della sua impressionante carriera, ha collaborato con prestigiosi marchi di moda e lifestyle italiani come Genny e Pineider, creando anche una sua linea di successo. I suoi talenti artistici l’hanno portata a realizzare illustrazioni per riviste prestigiose come Vogue Italia, Vogue Giappone, Icon e Marie Claire. Questo percorso illustre ha aperto la strada a collaborazioni con marchi noti, tra cui Vera Wang, MAC Cosmetics, Panerai e Saks Fifth Avenue. Come artista, Rebecca Moses espone frequentemente i suoi raffnati dipinti alla Ralph Pucci Gallery di New York. Negli ultimi anni, la sua serie di ritratti femminili The White Shirt Show, Stay Home Sisters e Thank You, Mount Sinai Nurses ha suscitato grande interesse. Ha creato murales per l’edifcio Ralph Pucci durante l’Art Basel Miami e con Voices ha presentato una collezione di ritratti dedicati alle leggendarie cantanti jazz femminili presso la Ralph Pucci di Los Angeles. Con l’ultima mostra a New York Bohemian Gardens Rebecca Moses ha proposto una serie di ritratti femminili che esaltano l’armonia tra natura e creatività umana. La sua capacità di narrazione e il suo stile inconfondibile la consacrano come voce di rilievo proprio nel punto in cui moda e arte si incontrano. Oggi, seppur immersa nell’energia vibrante di New York, Rebecca mantiene un saldo legame con i suoi ricordi e le sue radici milanesi e italiane.
As one of the frst American designers in Italy during the early ‘90s, what inspired your move to Milan? Love. Pure and utter love. When I met my late husband, Giacomo, I embraced my new Italian life wholeheartedly. As a New York girl, adapting to Italy’s formality and rich cultural traditions was an adventure, but one I took on with passion. I proudly hold dual citizenship, American and Italian!
Tra i primi designer americani a venire in Italia all’inizio degli anni ‘90, cosa l’ha portata a stabilirsi a Milano?
Amore. Amore puro e assoluto. Quando ho incontrato mio marito Giacomo, ho abbracciato la mia nuova vita italiana con tutto il cuore. Come ragazza di New York, adattarmi alla formalità e alle ricche tradizioni culturali dell’Italia è stata un’avventura, ma l’ho affrontata con passione. Sono orgogliosa di avere la doppia cittadinanza, americana e italiana!
Has living in Milan and Italy shaped your creative vision
Vivere a Milano e in Italia ha plasmato la sua visione creativa e il suo approccio al design?
Absolutely. It transformed my world in every way, both culturally and emotionally. In New York, I’d been working in fashion since my early s. But in Italy, during my frst months living with Giacomo in Quarona (a village in the Monte Rosa Valsesia valley known for its historic luxury cashmere industry) I wasn’t working formally. I just painted and sketched. Then one day my girlfriend Joyce Ma (the Hong Kong style doyenne and retail visionary) came to visit me, saw my drawings and took them to Milan. She showed them to Donatella Girombelli (the founder of fashion houses Genny, Complice and Byblos). The rest is history. I replaced Gianni Versace as designer at Genny, created my own collection and Bergdorf Goodman’s legendary Dawn Mello gave me her backing and suddenly my collection, which I had conceived as a precious capsule collection, was sold in over shops. And this happened all in Milan! Your work captures emotional narratives, vibrant colors and female empowerment. Where do you fnd most of
Assolutamente in ogni modo, sia culturalmente che emotivamente. A New York, avevo lavorato nella moda da quando avevo vent’anni. Ma nei primi mesi in Italia, quando vivevo con Giacomo a Quarona (un villaggio in Valsesia ai piedi del Monte Rosa, noto per la sua storica industria del cashmere di lusso) quella è stata la prima volta in tutta la mia vita in cui non ho lavorato; anche se disegnavo e dipingevo. Poi un giorno, la mia amica Joyce Ma (visionaria imprenditrice della moda) venne a trovarmi, vide i miei disegni e li portò a Milano.
Li fece vedere a Donatella Girombelli (la fondatrice delle maison di moda Genny, Complice e Byblos). Il resto è storia. Ho avuto l’onore di succedere a Gianni Versace come designer di Genny e di lanciare una mia piccola e raffnata capsule collection che, nel momento in cui la leggendaria Dawn Mello di Bergdorf Goodman decise di sostenermi, si trasformò in un successo internazionale, distribuita in oltre boutique in tutto il mondo. E tutto questo è accaduto a Milano! Quali sono le sue fonti di ispirazione?
I have been through many bumps in my life, but I believe that they are also an opportunity to grow. As for female empowerment, l’ve always had my tribe. It was Franca Sozzani, the legendary editor of Vogue Italia, who encouraged me to start a new chapter in New York as an artist. I began with fashion illustrations and portraits, and over time, dear friends like Nina Yashar from Nilufar Gallery in Milan nudged me to branch out into designing rugs. I have also created a wallpaper collection with Momentum Textiles & Wallcoverings after meeting Jennifer Nye. And of course, my mother Barbara and sister Deborah, a creative art director with whom I have always collaborated, have been an endless source of inspiration. How would you spend 24 hours in Milan?
I would meet family frst and then go straight to Bice to hug my friend Roberta Ruggeri. And I love to walk around the Brera district and Via della Spiga. As a fgurative artist I love looking at people and observe their body language. I would stop at Bar Cova for a coffee and chat, visit Rossana Orlandi at her design & art gallery, followed by an aperitivo at the Four Seasons or at the Grand Hotel et de Milan and just take it all in. In fact I cannot wait to get back to my Milano!
La mia vita è stata segnata da molti alti e bassi, che ho sempre considerato preziose opportunità di crescita. Sull’empowerment femminile, ho sempre avuto la mia ‘tribù’. Franca Sozzani, l’iconica direttrice di Vogue Italia, mi ha incoraggiata ad aprire un nuovo capitolo a New York, come artista. Ho iniziato con illustrazioni di moda e ritratti, ma nel tempo, grazie a cari amici come Nina Yashar della Nilufar Gallery di Milano, ho ampliato il mio percorso creativo progettando anche tappeti. Un incontro con Jennifer Nye mi ha portata a collaborare con Momentum Textile & Wallcoverings per una collezione di carta da parati. Naturalmente, mia madre Barbara e mia sorella Deborah, creative director con cui ho spesso collaborato, sono state una fonte costante di ispirazione. Come trascorrerebbe 24 ore a Milano?
Per prima cosa vorrei incontrere la mia famiglia, per poi andare da Bice ad abbracciare la mia cara amica Roberta Ruggeri. Amo passeggiare per il quartiere Brera e lungo via della Spiga, lasciandomi ispirare dalle persone e dal loro linguaggio del corpo, un’osservazione fondamentale per un’artista fgurativa. Mi fermerei da Cova per un caffè e due chiacchiere, poi un salto da Rossana Orlandi per esplorare la sua straordinaria galleria di design e arte. La giornata si potrebbe concludere con un aperitivo al Four Seasons o al Grand Hotel et de Milan. Non vedo l’ora di tornare a Milano!
BICE
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This restaurant was always my daily haven, so many memories here. In Via Borgospesso, .
RISTORANTE BARETTO
This is my ideal lunch spot when walking around the Fashion District area. In Via della Spiga, 6.
DA GIACOMO
Designed by the genius Renzo Mongiardino.
It is such a classic I love to go to when in Milan. This restaurant is in Via Pasquale Sottocorno, 6.
TRIENNALE.A visit at the Triennale is highly recommended even if you are staying just a few days in Milan.
My special places
FONDAZIONE PRADA It is a must when in Milan.
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PALAZZO REALE
In the heart of the city, I love to go there when there is an interesting exhibition.
THE TUSCAN ESCAPE
DISTINGUISHED JOURNALIST AND INTERNATIONAL AFFAIRS EXPERT CHARLES GLASS ON FINDING SOLACE AND CONTENTMENT IN TUSCANY
L’ILLUSTRE GIORNALISTA ED ESPERTO DI AFFARI INTERNAZIONALI, CHARLES GLASS ALLA RICERCA DI PACE E SERENITÀ IN TOSCANA by Slim
Greige
A splendid Chianti hills landscape not far from Florence downtown
2. The cigar brand that caught Charles Glass’s preference were Partagas Serie E, Number 2
3. He’s been working as a foreign correspondent for 50 years
4. Charles Glass is also the author of a dozen notable books, including Americans in Paris and Tribes with Flags
5. Back in 1987, Charles Glass was held hostage in Lebanon for 62 days
1. Charles Glass in Florence
FIRENZE ITINERARY
Charles Glass, the acclaimed American-British journalist, author, publisher and broadcaster, has spent the past 5 years covering pivotal events and conflicts around the globe. He lives a few kilometers from Florence, in the quiet hills of San Casciano in Val di Pesa, next to the monumental Villa Le Corti estate of princes Duccio and Clotilde Corsini. After a decade spent at ABC News as chief Middle East correspondent, his insightful and profound reporting has led to contributions with CNN, Newsweek, The Spectator, Time Magazine, Rolling Stone, The Daily Telegraph, Harper’s Magazine, Granta, The New York Review of Books and The London Magazine (England’s oldest literary journal founded in 7 ). Charles Glass is also the author of a dozen notable books, including Americans in Paris and Tribes with Flags, and his award-winning documentaries have significantly contributed to a better understanding of international affairs and regional complexities. Despite the often dangerous and high-pressure nature of his work abroad, Charles Glass calls Tuscany home while living also partly in London and Beirut.
CHARLES GLASS
IS AN AMERICANBRITISH JOURNALIST AND BROADCASTER
SPECIALIZING IN THE MIDDLE EAST
How do you manage your time between these places? I go to one or the other depending on how I feel. When I am writing a book it’s usually in Tuscany. In Beirut I do research for articles about the Middle East and see family, while in London I have friends and grandchildren and I have a son who is based in Paris.
What aspects of Tuscan culture and history do you find most fascinating?
Tuscany is a special place on its own and there is lots of ingenium. I like the landscape very much, especially around Val di Pesa. It is like a Renaissance painting. I also like the art galleries and museums with the best paintings ever made. And I go to the opera at Teatro del Maggio in Florence, which is always first rate. I also like the people
Charles Glass il famoso giornalista, autore e conduttore anglo-americano, testimone di eventi cruciali e conflitti mondiali negli ultimi 5 anni, ha il suo buen retiro a pochi chilometri da Firenze, sulle quiete colline di San Casciano in Val di Pesa, accanto alla monumentale tenuta Villa Le Corti dei principi Duccio e Clotilde Corsini. Dopo un decennio trascorso alla ABC News come principale corrispondente dal Medio Oriente, i suoi reportage di guerra gli hanno valso collaborazioni con la CNN, con quotidiani come Newsweek e The Daily Telegraph e riviste, da Time Magazine a Rolling Stone a The London Magazine, la più antica rivista letteraria inglese fondata nel 7 .
E’ autore anche di una dozzina di libri, tra cui Americans in Paris e Tribes with Flags, e i suoi pluripremiati documentari hanno gettato nuova luce sul complesso quadro geopolitico internazionale. Egli considera la Toscana la sua casa - forse per controbilanciare la natura spesso rischiosa e dura del suo lavoro - pur vivendo in parte anche a Londra e Beirut. Come si divide fra questi luoghi?
Passo dall’uno o all’altro a seconda di come mi sento. Se devo scrivere un libro di solito lo faccio in Toscana. A Beirut conduco ricerche per i miei articoli sul Medio Oriente e vado a trovare la mia famiglia. A Londra ho amici e nipoti, mentre uno dei miei figli vive a Parigi. Quali aspetti della cultura e della storia toscana trova più affascinanti?
La Toscana è un luogo speciale e unico forgiato dall’ingegno umano. Mi piace molto il paesaggio, soprattutto intorno alla Val di Pesa. È come un dipinto rinascimentale. Amo anche le gallerie d’arte e i musei dove sono conservati alcuni dei più grandi capolavori mai stati realizzati. Vado spesso all’opera al Teatro del Maggio di Firenze, che è di prim’ordine. Ho anche molti amici, persone magnifiche con le quali amo condividere interessi e passioni. Avevo già vissuto in Toscana negli anni ‘9 e sono tornato di nuovo a stare qui negli ultimi quattro anni.
and have interesting friends here who are great company. I lived in Tuscany in the 99 s and have been living here again for the last four years.
Are there any particular historical sites or cultural events in Tuscany that you appreciate?
There are so many film festivals – the Middle East Now festival, as well as the River to River Indian Film Festival a documentary festival and many others. They screen the work of independent film makers from places as far apart as India, Iran, Korea and other countries that don’t get major distribution. And, of course, there’s the annual opera festival Maggio Musicale Fiorentino.
What do you like most about the Tuscan lifestyle?
As they say in New York, what’s not to like? I love the food, the, wine, the conversations, the music. I like to give dinner parties in the garden, especially when the family is visiting. You are a non-fiction author. Who are your favourite authors? My favourites, and the list is not exhaustive, are novelists: Joseph Roth, Pat Barker (author of The Regeneration Trilogy and one of the greatest living writers), Thomas Hardy, Miklhail Bulgakov and Georges Simenon.
What are your favourite restaurants and wines in Tuscany?
I love Trattoria Cammillo in Florence because it’s like a club and you always meet friends there and Chiara who runs it is just a wonderful lady. Then there is La Cantinetta di Rignana in the hills of Greve in Chianti. I am a big steak lover and they have the best steaks, the best bisteccha fiorentina. And then there is a delightful local restaurant I love which is called Cantinetta del Nonno in San Casciano Val di Pesa I get all my wine from my friends in Montespertoli at Castello di Sonnino and from Duccio and Clotilide Corsini, they produce the Principe Corsini wines at Villa Le Corti in San Casciano Val di Pesa. Both wineries produced excellent reds that go well with bistecca fiorentina. Plus they are great people. What is your favourite sight in Tuscany?
The nature and the views. You cannot be unhappy when you are looking at these hills, the vines, they cypresses, the olives and the wildflowers that abound here. Especially when you are reading or trying to write.
Your ideal day in Tuscany?
Writing a thousand words, which doesn’t happen every day, and taking in the views with lots of coffee and a cigar. Usually a Toscano and on special occasions a Partagas Serie E, Number . Could be worse.
Quali eventi culturali predilige in modo particolare?
Apprezzo che a Firenze si organizzino tanti festival cinematografici, per esempio il Middle East Now e il River to River Indian Film Festival, dove vengono presentati lavori di registi indipendenti provenienti da luoghi lontani come India, Iran, Corea e altri paesi che attraggono la distribuzione delle grandi major hollywoodiane. E, naturalmente, c’è l’annuale festival lirico del Maggio Musicale Fiorentino. Cosa ama dello stile di vita toscano?
Come si dice a New York: What’s not to like? Cosa c’è di meglio? Adoro il cibo, il vino, la conversazione, la musica. Mi piace organizzare cene in giardino, soprattutto quando viene a trovarmi la mia famiglia.
Lei è un saggista. Chi sono i suoi autori preferiti? I miei preferiti sono i romanzieri. Ne cito solo alcuni, ma l’elenco sarebbe molto più lungo: Joseph Roth, Pat Barker (autrice della trilogia della rigenerazione, tra i più grandi scrittori viventi), Thomas Hardy, Miklhail Bulgakov e Georges Simenon. Quali sono i suoi ristoranti e vini preferiti in Toscana?
Adoro la Trattoria Cammillo a Firenze perché è come un club dove incontri sempre buoni amici e Chiara, che la gestisce, è una donna meravigliosa. Poi c’è La Cantinetta di Rignana tra le colline di Greve in Chianti. Sono un grande amante della bistecca e loro fanno una delle migliori bistecche alla fiorentina della zona. Poi adoro un delizioso ristorante locale a San Casciano Val di Pesa, la Cantinetta del Nonno. Tutto il mio vino lo prendo dai miei amici di Montespertoli al Castello di Sonnino e a San Casciano da Duccio e Clotilde Corsini che sono i produttori dei vini Principe Corsini a Villa Le Corti. Entrambe le cantine fanno degli ottimi rossi che si sposano bene con la bistecca alla fiorentina. E poi sono persone fantastiche.
Qual è la sua vista preferita in Toscana?
La natura e i panorami. Quando ti affacci da queste colline e lo sguardo scorre sulle viti, i cipressi, gli ulivi e i fiori di campo che qui crescono in abbondanza, non puoi essere infelice. E’ un’atmosfera perfetta, dalla quale amo essere circondato soprattutto quando leggo o scrivo.
La sua giornata ideale in Toscana?
Scrivere più di mille parole, cosa che non capita tutti i giorni (ride), e ammirare i bai panorami sorseggiando un buon caffè e fumando un sigaro. Di solito un Toscano, ma in occasioni speciali un Partagas Serie E, Numero . Beh, potrebbe andare peggio, no?
TRATTORIA CAMMILLO
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Located in Florence, this restaurant feels like a club where you’re always bound to meet good friends. Chiara, who runs it, is a wonderful woman.
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TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
Florence’s premier opera house and a top-tier institution. I often enjoy attending opera performances here.
CANTINETTA DEL NONNO A delightful local restaurant in San Casciano in Val di Pesa.
My special places
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VILLA LE CORTI
The historic estate of Duccio and Clotilde Corsini, where they produce Principe Corsini wines. I get all my wine from them and from my friends at Castello di Sonnino.
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CANTINETTA DI RIGNANA
Nestled in the hills of Greve in Chianti, this spot is a favourite for its incredible bistecca alla Fiorentina, one of the best in the area.
LIKE A MOTHER
PAOLO CENCIARELLI, INTERNATIONALLY RENOWNED PHOTOGRAPHER, AND HIS GREAT LOVE: ROME PAOLO CENCIARELLI, FOTOGRAFO INTERNAZIONALE, E IL SUO GRANDE AMORE: ROMA text Francesca Lombardi photo Paolo Cenciarelli
1. A bar, in downtown Rome
2. A motorcycle, paolo’s passion
3. Pierluigi restaurant
4. An interior staircase in Piazza Navona
5. Termini Station, beating heart of the city
6. Lungotevere gasometri area. Photo taken for the Republic XL at Truce Klan, among others in the photo Noyz Narcos
Some images by Paolo Cenciarelli:
“When I was a teenager, one of the trendiest places was London. A place which could relate to having a broader and more rebellious idea of leaving Rome. I have always been a kind of provocateur, and even more so in those years, I fully embraced Rome’s underground life: I did graffti, rap music and dreamt of becoming a photographer. I became one of the main protagonists of this intimate aspect of the underground and hidden city, even though I came from a family that is very distant from these places, both from an emotional and geographical point of view”.
This is the beginning of a story about love, the one between Paolo Cenciarelli and his Rome; A type of love which is as dark, ragged and rough as his photographs, where glossiness gets a little stained and darkness discovers a new light in the emotions. Paolo does not want to leave the Rome he loves. “For a while, I thought I just lacked the courage. I am a provocateur but I have never been a rebel, so I felt this choice was part of my vocation. But then, over the years, I realised I was wrong: my love for this city was so deep that the real purpose for my staying here was to be able to tell the world about it through my photographs” And so it happened. After graduating from La Sapienza University in Rome with a degree in Design and Visual Communication, he chose photography as his means of communication. With a strong infuence from underground culture, his approach to this form of expression was immediately codifed and enabled him to become known in the national and international world. His personal research especially revolves around two aspects: the rearrangement of contemporary visual media, seen as the analysis of the objectives and future developments of the language of images in new media, and that of spontaneous communities in their territories where they develop.
PAOLO CENCIARELLI, BORN IN ROME IN 1984, IS AN ITALIAN VISUAL ARTIST
“Negli anni della mia adolescenza, era molto di moda Londra. Un luogo che connetteva all’idea più ampia e ribelle di partire, di lasciare Roma. In quegli anni io, che ho sempre avuto un po’ lo spirito del provocatore, sono diventato un protagonista della Roma underground: facevo graffti, musica rap e sognavo di diventare fotografo. Sono diventato un attore importante di questa anima della città sotterranea e nascosta, pur facendo parte di una famiglia molto lontana a livello emotivo e territoriale da questi luoghi”.
Inizia così il racconto di un amore, quello tra Paolo Cenciarelli e la sua Roma; un amore dark, livido e ruvido come sono le sue foto, dove il patinato si sporca un po’ e il buio rintraccia nelle emozioni una nuova luce. Paolo non se ne vuole andare da questa Roma, la sua. “Ho pensato fosse mancanza di coraggio. Sono un provocatore ma mai stato un ribelle, quindi ho percepito questa scelta come una inclinazione d’animo. In realtà con gli anni ho capito che era un’altra cosa: amavo talmente questa città che rimanere qui era fnalizzato a poterla raccontare al mondo con le mie fotografe”
E così è stato. Dopo aver conseguito la laurea in Design e Comunicazione Visiva presso La Sapienza di Roma, sceglie la fotografa come mezzo per comunicare.
In gran parte infuenzato dalle realtà underground, il suo approccio al mezzo espressivo diventa immediatamente codifcato e lo proietta sulla scena nazionale e internazionale. La sua ricerca personale ruota in particolare intorno a due mondi: quello dello spostamento dei medium visivi contemporanei, inteso come l’indagine sui propositi e le possibilità future del linguaggio per immagini nei new media, e quello delle comunità spontanee nei loro territori di sviluppo.
Through his study Thalamus Charles, using cultural communication and networking tools, he gave new energy to both
Con il suo studio Thalamus Charles accelera, con strumenti di comunicazione e networking culturale, progetti
ROMA ITINERARY
tional and international projects, aimed at the general public as well as specifc stakeholders. He has produced advertising campaigns for multinationals, his works have been published in major international magazines, and his personal collections have been exhibited in solo and group exhibitions, art festivals and in his museum exhibition curated by Roberto D’Agostino at the Triennale Milano.
Vangelo MMXVIII, published by Drago, is one of the best-selling photo books in the world.
“My father was very handsome with curly hair and played the guitar. My mother came from a family of diplomats, a very curious woman who looks like me. Since they met, they have never been apart. Our family was affuent, wealthy, and respectful. I started hanging out with rappers and graffti artists because I was attracted to their world as they were to mine, my glowing and neat universe. This contamination is perhaps the consequence of the spark that changed my life”. He added: “Rome for me is like a mother who loves you and educates you, who sometimes gives you very hard lessons but she will always be part of you. But you never stop discovering something new about her: Rome is really big… everyone knows that. But only a few are fully aware of its vastness: its neighbourhoods, bars, restaurants, alleys, the needs and new things that make it unique. A lifetime is not enough to explore all of it”. When I ask him what place better describes his Rome, he has no doubts: the Termini Station. “A variety of archetypes of people, from entrepreneurs to politicians, to migrants. Prostitutes, drug dealers, those who survive with just a few coins, those who spend a thousand euros. And outside: the ministerial buildings that represent the history of Rome and the many dreams of the city, the taxis that do not work and the cars, and then the Baths of Diocletian, the churches, and even more buildings, cars… it is a neighbourhood that never stops, a beating heart where everything mixes. Wonderful.” Even though Paolo still loves the dark Rome with two souls, the place where he really feels at home is very traditional. We are at the Pierluigi Restaurant: “I come here all the time: the waiters call me Paolo LD – lunch and dinner, their shifts! I have an anecdote I always like to tell: I once went there with my mum and she told me that it was their favourite restaurant when she and my father were engaged. I love this place so much and I am so fond of it that those looking for Paolo come to Pierluigi’s, like Fonzie at the bar”.
nazionali quanto internazionali, rivolti contestualmente ad un pubblico di massa quanto a precisi stakeholders. Ha pubblicato per i maggiori magazine internazionali, prodotto campagne di advertising per multinazionali ed esposto in maniera costante la sua ricerca personale in mostre personali, collettive e festival d’arte e nella sua mostra museale curata da Roberto D’Agostino in Triennale Milano.
Il suo photobook Vangelo MMXVIII, edito da Drago è uno dei libri di fotografa più venduti al mondo.
“Mio padre ero molto bello, molto riccio e suonava la chitarra. Mia madre, fglia di diplomatici e donna molto curiosa, somiglia a me. Si sono incontrati e non si sono lasciati mai. La mia era una famiglia agiata, benestante e beneducata. Quando ho iniziato a frequentare rapper e grafftari, io ero attratto da quel mondo e loro dal mio universo luminoso e preciso. Una contaminazione che forse è il rigurgito della scintilla dalla quale sono nato” E continua: “Roma per me è una madre che ti accoglie e ti educa, che ti da lezioni anche molto dure, ma fa parte di te. Anche se non fnisci mai di scoprirla: Roma è grandissima…questo lo sanno tutti. Ma pochi hanno la percezione reale della sua vastità: dei quartieri, dei bar, dei ristoranti, delle viuzze, dei bisogni e delle novità che la rendono unica. Non basta una vita per scoprirla”. Ma se gli chiedi il luogo che racconta di più la sua Roma, non ha dubbi: la Stazione Termini. “Una quantità di prototipi di persone, dall’imprenditore al politico, al migrante. Chi si prostituisce, chi spaccia, chi mangia con un ‘mille lire’, chi mangia con mille euro. Fuori: i Palazzi dei Ministeri che raccontano Roma Capitale e le speranze della città, tantissime, i taxi che non funzionano e le macchine, e poi le Terme di Diocleziano e le chiese, e ancora palazzi, macchine… un quartiere che sale e scende continuamente, un cuore dove tutto si mischia. Bellissimo.” Anche se Paolo ama ancora la Roma dark, con due anime il posto dove si sente a casa è molto classico. Siamo al Ristorante Pierluigi: “Ci vado a pranzo e cena: i camerieri mi chiamano Paolo LD, lunch e dinner, i loro turni! Un aneddoto che mi fa piacere raccontare: ci sono andato con la mamma e mi ha raccontato che era il ristorante preferito di lei e mio padre da fdanzati. Sono così innamorato e legato a questo luogo che chi cerca Paolo va da Pierluigi, come Fonzie al bar”.
THE PONTE AND PARIONE DISTRICT
It is where I live, in Via dell’Orso just behind Piazza Navona. Everyone wants to move away from the city centre, but I love it; I had always wanted to live here.
My special places
GNAM - LA GALLERIA NAZIONALE
I love very much National Gallery of Modern and Contemporary Art.As a Roman I can’t tell you Caravaggio, I’m lucky enough to have four near home. Everyday life unfortunately blinds us, we are used to this great beauty.
3
LUNGOTEVERE
From the Gasometer to the Milvian Bridge. Whether it is noon or two in the morning. You can catch a glimpse of Rome: the old and ancient Rome, the contemporary one and perhaps even the one in the future.
LUCIANO ITALIANA’SCUCINA CARBONARA
I met MonosilloLuciano - a ofMichelin-starredformerchef the Pipero who decided to open a trattoria - thanks to our common passion for Harleys and vintage motorcycles. His carbonara is the
4 best in Rome.
FIRENZE MADE IN TUSCANY
ART PARTY
The special event to celebrate the release of the new Firenze made in Tuscany issue, on the occasion of the opening of the Massimo Listri. Fotografie exhibition at Manifattura Tabacchi. For the guests, glasses of wine by Tenuta Bocca di Lupo.
Massimo Listri
Patrik and Vaiva Ribas
Silvia Bruno Ventre, Alessandro Grassi
Carlo Alberto Coperchino
Claudia Consoli, Luca Bojola
Beatrice Soderi, Diego Gallo
Olga Iaroshevska, Massimo Listri, Marianna Gagliardi
Michele Bönan
Eleonora Visentin, Giacomo Papini
ANDREA BOCELLI FOUNDATION
GALA DINNER
The exclusive charity dinner at Florence’s Palazzo Vecchio, hosted by Fabrizio Moretti, secretarygeneral of BIAF, for the Andrea Bocelli Foundation, with the collaboration of Gruppo Editoriale. Main sponsor Chanel, sponsors Maison Cartier, Chopard and Progenia. For the mise en place, spectacular creations by Giovanni Raspini.
Ermanno and Tony Scervino, Eva Cavalli
Simona Zito, Emanuela Pisetti
Sara Funaro, Fabrizio Moretti
Veronica and Andrea Bocelli, Elisabetta Gregoraci Fabrizio Moretti
Matteo Corvino, Eva Cavalli, Cinzia Romanelli
Veronica and Andrea Bocelli
Yvonne Sciò
Filippo Ricci, Andrea Bocelli, Niccolò Ricci, Stefano Aversa, Matteo Parigi Bini, Alex V. Lana
Elisabetta Gregoraci, Fabrizio Moretti
Laura Sartori Rimini, Marco Voena
Dario Nardella, Giovanni Bettarini, Cristina Giachi
Alex Vittorio Lana, Caterina Balivo, Matteo Parigi Bini
VENEZIA MADE IN VENETO ISSUE PARTY
On the occasion of the 81st International Film Festival, the exclusive cocktail party for the release of the new Venezia made in Veneto issue, in the elegant setting of Ca’ Sagredo, with glasses of Calafuria rosé wine by Tormaresca winery.
Alex V. Lana, Ornella Muti, Matteo Parigi Bini, Naike Rivelli
Alessia Turlon, Francesco Tonzig
Jonathan Elia, Giulia Introini, Eleonora Soerensen, Filippo Librando, Sebastian Maulucci
Lorenza Lainn, Carolina Lanni
Andrea Busetto, Alvise Peserini
Rebeka Vosu, Ilan Tobianah
Roberta D’Orsi, Lorenzo Montanelli
Roberta Viero, Mattia Baseggio, Valentina Petrelli
Ekaterina Khudenkikh, Angelo Antonucci
Letizia Cordella, Letizia Maestri
Alex V. Lana, Giovanna Mezzogiorno, Matteo Parigi Bini
MILANO THE CITY OF STYLE FASHION PARTY
In the historic setting of Palazzo Isimbardi, the Camera Showroom Milano event.
Milano the city of style media partner, with the launching of the new magazine issue. For the guests, glasses of Calafuria rosé wine by Tormaresca winery.
Matteo Parigi Bini, Emanuela Mattioli, Gigliola Maule, Alex Vittorio Lana, Anna Repellini
Cristina Grillo, Gloria Marchesello
Marija Beara, Petra Fizkova
Lisa Katsogiannou, Danilo Liotta, Andrea Giannuzzo
Valentina Poltronieri, Dino Poltronieri
Daniele Ghiselli
Elisa Gaito, Simona Raffaella, Doris Pang
Luisa Liu, Tony Zhang
Davide Pezzetti, Sara Melanie
Alex V. Lana, Beatrice Marchetti
Francesco Casile, Natalia Tymchuk
ROMA THE ETERNAL CITY COCKTAIL PARTY
On the occasion of the Italian Polo Championship, the cocktail party for the presentation of the Roma the Eternal City magazine with U.S. Polo Assn., at the elegant Roma Polo Club. Special guest, Sara Drago, on the issue’s cover page.
Sara Drago
Elisabetta Fabbri, Maurizio Gaggio
Paola La Bianca, Giorgia Fiori, Valentina Calabrese Anna La Bianca
On the occasion of the Dubai Design Week, a special event for the release of the new Dubai Italia Experiences issue, at the Alaya restaurant, in the heart of the DIFC, with tasting of Saia and Family and Friends wines of the Moretti family by Feudo Maccari.
Giorgio Cantagalli
Gianluca Bonotti
Giovanni Gambardella, Sara Mobile Sendy Zeffer
Anastasia Michailova Paola Rodriguez, Omar Almuthanna, Carlos Eslait
Veronica Bowie
Anna Valotta, Abass Awudu
Matteo Parigi Bini, Alberto Michieli, Alex Vittorio Lana
HANDS OMA MAGAZINE AT ARTIGIANATO E PALAZZO
In the wonderful setting of Palazzo Corsini in Florence, on the eve of the 30th Artigianato e Palazzo show, the event for the presentation of the new Hands OMA Magazine issue, published by Gruppo Editoriale. For the guests, Principe Corsini wines and Badiani ice cream.
Cecilia Rinaldi, Maria Pilar Lebole
Roberta Cipriani, Raffaello Napoleone, Teodora Pampaloni
Eleonora Nesi Frescobaldi, Letizia Manetti
Lucia Montigiani, Francesca Piccolomini, Carlo Ferri
Ludovica Barone, Francesca Polizzi
Beatrice Cifuentes, Anna Barlatti
Lorenzo Barbieri, Alessandro Nardi
Luca Stefano, Eleonora Nesi Frescobaldi, Carlo Frescobaldi
The inauguration of the new concept store by Giovanni Raspini Design, in the historic spaces of the Renaissance-style Loggia Rucellai in Florence, opposite the brand’s Florentine boutique devoted to the jewelry collection. Media Partner, Firenze made in Tuscany.
Art and design were the stars at the elegant Minotti Firenze by Belvedere showroom, on Piazza degli Strozzi, with the presentation of the 2024 collection and of a special selection of works to celebrate the collaboration with the Tornabuoni Arte gallery.
Susanna Minotti, Mirabella Giorgia
Ursula Casamonti, Alessio Minotti
Massimo Presentini, Susanna Minotti, Andrea Minotti, Alessio Minotti, Mina Vujovic, Roberto Minotti, Ursula Casamonti, Anna Ostellari
Alberto Fraschetti, Wolfang Ludes, Deborah Sassorossi, Manfredi Burgio
Roberto Paiano,Vania Salvadori, Giovanni Polazzi
Riccardo Solari, Simona Cazzaniga
Marianna Consiglio, Carmen de Filippis
Fadia Jabbour, Massimo Presentini,Ghassan El Masri
Cristiana Di Nella, Jacopo Farolfi, Tecla Nencini
Jonathan Paonetti, Giulia Calabrese
Roberto Baccioni, Simona Bianchi
Mina Vujovic, Roberto Paiano, Laura Andreini
CHARITY LUXURY DINNER 2024 BY ANT FOUNDATION
In the wonderful location of Palazzo Vecchio’s Salone di Cinquecento in Florence, the 13th Charity Luxury Dinner by ANT Foundation, to support the home care and free-of -charge specialist medical assistance BIMBI in ANT.
Luigi Sabatini, Max Campanale, Giancarlo Palazzolo
Cristina Casamassima, Simone Martini
Valery Maniscalco, Roffi Andrea
Laura Rodio, Efy Ioannides, Stefano Borelli, Leonardo Ragionieri
Eduardo Iandoli, Gianpaolo a Salone, Cinzia Romanelli, Arianna Giovannini
Filippo and Laura Cecchi
Simona Moretti, Roberta Pieraccioni
SCAGLIONE
OPENING PARTY
Scaglione opened its third flagship store in Milan. A new space devoted to Italian knitwear excellence on Piazza Wagner. For the guests, drinks prepared by Ginarte bartenders and DJ set by Miss Malevich.
Media Partner, Milano the city of style.
Marisa Frassetto, Marta Abruzzese, Roberta Tarantino
Giorgio Affinito, Davide Strusani
Sophia Salaron
Neya and Tic Taylor
Giada Bongiovanni, Monica Dondi
Giovanni, Michele, Margherita and Anna Scaglione
Miss Malevich
TASTE GUIDE
A SELECTION OF THE BEST RESTAURANTS OF CORTINA, MILAN, FLORENCE, ROME UNA SELEZIONE DEI MIGLIORI RISTORANTI DI CORTINA, MILANO, FIRENZE, ROMA
CORTINA
ALAJMO CORTINA
Località Ronco, 123 ph. +39 0436 061040 alajmo.it
The restaurant inside the historic El Toulà now run by the Alajmo family, big names in the restaurant business. Restaurant and bar for aperitifs and after dinners not to be missed.
Il ristorante all’interno dello storico locale El Toulà ora gestito dalla famiglia Alajmo, grande nome della ristorazione. Ristorante e bar per aperitivi e after dinner da non perdere.
BAITA FRAINA
Località Fraina, 1 ph. +39 0436 3634 baitafraina.it
Bed and Breakfast, restaurant and wine bar. A quintessential chalet which offers superb local dishes and a well-stocked wine cellar. Simple, traditional cuisine, with a touch of modernity and hallmarked by the quality of ingredients and the perfect combination of flavors. A magnificent view over the Dolomites can be had from the sun terrace. In the centre of Cortina, the wine bar has a selection of some 550 labels with little nibbles, meat and raw fish delicacies to accompany them.
Bed and Breakfast, ristorante ed enoteca. Una tipica baita dove gustare ottimi piatti del territorio accompagnati da una fornita cantina. Cucina semplice e tradizionale, con un tocco di modernità e improntata sulla qualità dei prodotti e sulla giusta combinazione di sapori. Terrazza al sole con una meravigliosa vista sulle Dolomiti. In centro a Cortina l’Enoteca con una selezione di circa 550 etichette e piccoli assaggi, specialità carne e pesce crudo.
BAITA PIE’ TOFANA
Località Rumerlo ph. +39 0436 4258 baitapietofana.it
With a very elegant terrace overlooking the Tofane, this chalet is a must-try for gourmands and wine lovers. The menu is based on the use of seasonal ingredients supplied by local producers. The chalet offers also the Larin and the tavolone: two convivial rooms for families and friends to enjoy the AperiBaita aperitivo.
Con un’elegantissima terrazza che si affaccia sulle Tofane, la baita ospita tutti gli amanti della cucina e del buon vino. Il menù serve materie prime stagionali scelte tra le piccole produzioni locali. La baita riserva anche il Larin e il tavolone: due spazi da frequentare con amici o familiari davanti all’aperitivo conviviale AperiBaita
THE GO-TO CORTINA RESTAURANTS
CHALET TOFANE
Via Lacedel 1 ph. +39 0436 863026 chalet-tofane.it
Delicious top-quality dishes including fish, barbecued meat and appetizers. The Chalet offers gourmet cuisine to be enjoyed with a breathtaking view of the Dolomites. Gustosissimi piatti di qualità a base di pesce, carni alla griglia e antipasti sfiziosi. Lo Chalet garantisce ai clienti un pasto raffinato da gustare di fronte alla vista mozzafiato sulle Dolomiti.
DA
BEPPE SELLO
Località Ronco, 68 ph. +39 0436 3236 beppesello.it
At the foot of the Tofane mountain range, in a small, cosy hotel, this restaurant is famous for its local dishes but also serves up some more global fare. It belongs to the Unione Ristoranti del Buon Ricordo, which aims to preserve and promote the traditional cuisines that make up the unmistakable collage of Italian gastronomy. Hand-painted ceramic plates help to fix the ‘buon ricordo’ (good memory) of this culinary experience in your mind, and are now avidly sought after by collectors.
Ai piedi delle Tofane, in un piccolo e accogliente hotel, un ristorante famoso per i suoi piatti caratteristici, ma che offre anche proposte internazionali. Il locale fa parte dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, volta alla valorizzazione delle cucine tipiche che formano l’inimitabile affresco della gastronomia italiana. I piatti in ceramica dipinti a mano che regala per fissare il ‘buon ricordo’ di questa esperienza culinaria, sono ormai oggetto di appassionato collezionismo.
The strength of Dolom’eats all’Aquila’s menu is Ladin cuisine, in addition to the great Italian classics.
The dishes are quite simple, nearly home cooking-style, but based on the use of seasonal and quality ingredients.
Huber Herbert draws inspiration from his mother’s dishes, while enhancing the culinary tradition of the famous Hotel Aquila.
Punto forte del menù Dolom’eats all’Aquila è la cucina ladina, affiancata dai grandi classici italiani. I piatti proposti sono semplici, con uno stile quasi casalingo, fatti di materie prime stagionali e di qualità. Huber Herbert dedica la sua cucina ai piatti tradizionali della madre e valorizza allo stesso tempo la vocazione del famosissimo Hotel Aquila.
DOLOMITI LODGE ALVERÀ
Località La Vera, 9 ph.+39 0436 4335 dolomitilodge.eu
Is the restaurant of the Dolomiti Lodge Alverà hotel, where chefs Renzo and Claudio Alverà guide their guests into a food and wine journey through the the traditional taste of the Ampezzo valley, offering the best and most sophisticated culinary art with an excellent choice of regional and national fresh products. Beautiful outdoor space at La Terrazza. È il ristorante dell’hotel Dolomiti Lodge Alverà, dove gli chef Renzo e Claudio Alverà guidano i loro ospiti in un percorso enogastronomico alla scoperta dei sapori della cucina tradizionale ampezzana, rivisitata con le più raffinate tecniche culinarie e impreziosita da una scelta di materie prime regionali e nazionali d’eccellenza. Bellissimo lo spazio esterno de La Terrazza.
EL CAMINETO
Località Rumerlo, 1 ph. +39 0436 4432 elcamineto.com
Historic restaurant in Cortina opened in 1968, with spectacular terrace offering breathtaking views of the Tofane slope and the valley. Cuisine ranges from local classics to creative dishes. El Camineto is also entertainment, with DJ sets and live performers at lunch or dinner. Ristorante storico di Cortina aperto nel 1968, con spettacolare terrazza da cui si gode una vista mozzafiato sulla pista delle Tofane e sulla valle. La cucina spazia dai classici ampezzani a piatti creativi. El Camineto è anche divertimento, con dj set e performer live a pranzo o a cena.
FUSION
Via Lungoboite, 35a ph. +39 334 3168097 fvsioncortina.it
The only Japanese fusion restaurant in Cortina. Two rooms with about 70 seats. The first in Ampezzo style, the second in Japanese style with an adjoining private room. Also the cuisine is a perfect balance between typical Japanese dishes, such as various types of sushi, ramen and tempura, and revisited proposals such as deer tataki and bowls poké.
L’unico ristorante fusion-giapponese a Cortina. Due sale con circa 70 posti a sedere. La prima in stile ampezzano, la seconda in stile giapponese con annesso privèe. Anche la cucina è un perfetto bilanciamento tra i tipici piatti giapponesi, come le varie tipologie di sushi, ramen e tempura, e proposte rivisitate come il tataki di cervo e le bowl pokè.
IL POSTICINO
Piazza Roma, 14 ph. +39 0436 868435 delaposte.it
It is the restaurant of Hotel de la
Poste, where you can enjoy an excellent cuisine ranging from traditional dishes, meat and fish to gourmet pizza and a refined pastry. Inside an intimate and refined dining room, outside the wonderful terrace. È il ristorante dell’Hotel de la Poste, dove gustare un’ottima cucina che spazia tra piatti della tradizione, carne e pesce fino alla pizza gourmet e ad una raffinata pasticceria. All’interno una sala intima e raffinata, all’esterno la meravigliosa terrazza.
IL VIZIETTO DI CORTINA
Corso Italia 53 ph.+39 0436 860789 ilviziettodicortina.it
Il Vizietto restaurant offers fish-based dishes, such as raw fish plateaus, as well as more traditional dishes and top-quality meat. Service is very accurate and the cuisine is rich in specialties, accompanied by a large selection of excellent wine. The wine list, in fact, features over 200 labels, most of which international, including whites, reds and sparkling wines.
Al ristorante il Vizietto potete variare tra piatti a base di pesce, come il crudo di mare, oppure piatti tradizionali o di carni di prima qualità.
L’attenzione ai dettagli garantisce agli ospiti un servizio ben curato e una cucina ricca di specialità, il tutto accompagnato necessariamente da un buon bicchiere di vino. Il ristorante offre infatti oltre 200 etichette di cui molte internazionali, tra bianchi, rossi e bollicine.
JAEGERHAUS
Via Cadin Di Sotto,24/25 ph. +39 0436 860155 agriturismojagerhaus.it
A farmhouse surrounded by greenery where you can stay and enjoy typical local cuisine prepared with the freshest products that arrive every morning from the barn and garden of its organic farm.
Un agriturismo immerso nel verde dove soggiornare e gustare la tipica cucina locale preparata con prodotti freschissimi che arrivano ogni mattina dalla stalla e dall’orto della sua bio fattoria.
LAGO PIANOZES
Località Pianozes, 1 ph. +39 366 3591737
The restaurant is easily reachable by driving along the dirt road leading from Campo to Croda da Lago. It offers its customers traditional dishes with a creative twist, a wine list including over 200 labels and view over the wonderful emerald-green Lake Pianozes.
La struttura è facilmente raggiungibile percorrendo la strada sterrata che va dalla località Campo a Croda da Lago. Il ristorante offre ai clienti piatti innovativi ma tradizionali da abbinare con le oltre 200 etichette
della cantina, il tutto accompagnato dalla vista sul meraviglioso Lago Pianozes color smeraldo.
LAGO SCIN
Località Lago Scin, 1 ph.+39 0436 2391
The restaurant is located on the banks of Lake Scin. It is a small mountain hut which offers its guests a warm and welcoming atmosphere in the heart of the Dolomites. The ideal place for an outdoor lunch or a candlelit dinner with local and regional dishes, including roe deer pâté with pan brioche, wild boar prosciutto and apple salad, pappardelle pasta with hare sauce, venison stew with polenta and much more. Il ristorante Lago Scin nasce sulle rive dell’omonimo lago. Si presenta come una piccola baita in montagna, che assicura ai suoi ospiti un’atmosfera calda e accogliente nel cuore delle Dolomiti. Luogo ideale per un pranzo al sole o una cena a lume di candela con piatti della cucina ampezzana e regionali. Tra questi il patè di capriolo con pan brioche al prosciutto di cinghiale con insalatina di mele, pappardelle al culì di lepre, spezzatini di cervo con polenta e molto altro.
This superb pizzeria brings a piece of the Emerald Coast to Cortina, thanks not least to the photos on the walls of Porto Rotondo. The menu stars pizza, of course - along with the great classics, there are also a few originals inspired by various places in Italy, such as Cortina and the Dolomites - but many other enticements too, such as a seafood barley soup and a grilled fillet steak.
Un’ottima pizzeria e un angolo di Costa Smeralda a Cortina, come ricordano le foto che foderano le pareti. In menu, oltre alle pizzetra cui, insieme ai grandi classici, spiccano anche originali versioni ispirate a varie località italiane tra le quali ovviamente Cortina stessa e le Dolomiti - anche invitanti piatti come la zuppa d’orzo ai frutti di mare e il filetto alla griglia.
RISTORANTE 5 TORRI
Largo delle Poste, 13 ph. +39 0436 866301 ristorante5torri.it
An address where you can find both the typical Ampezzo cuisine, such as canederli, casunzei, spatzle and polante, but also excellent pizzas, in a menu with more than 50 varieties, from the timeless margherite and marinare, up to the most original and whimsical ones. And, to end on a sweet note, delicious typical desserts and homemade cakes.
THE GO-TO CORTINA RESTAURANTS
Un indirizzo dove trovare sia la tipica cucina ampezzana, come canederli, casunzei, spatzle e polante, ma anche ottime pizze, in un menu con oltre 50 varietà, dalle intramontabili margherite e marinare, fino ad arrivare a quelle più estrose ed originali. E, per chiudere in dolcezza, golosissimi dolci tipici e torte fatte in casa.
RISTORANTE AL CAMIN
Località Alverà, 99 ph. +39 0436 862010 ristorantealcamin.it
Owner and chef Fabio Pompanin, known to everyone as ‘Fabietto’. He buys his eggs, meat and fresh charcuterie from his trusted farmers; the milk, butter and cheeses come from shepherds’ cottages, and the game is also strictly local. His cooking is traditional yet creative, with a few exotic touches. The restaurant, designed in the modern Alpine style, boasts a raised terrace with a stunning 360-degree view.
Patron e chef è Fabio Pompanin, per tutti ‘Fabietto’. Dai suoi allevatori di fiducia acquista le uova, le carni e i salumi freschi. Il latte, il burro e i formaggi li sceglie di malga e la cacciagione è rigorosamente locale. Una cucina tipica creativa, con qualche tocco esotico. Dal moderno stile alpino, il ristorante vanta anche una terrazza rialzata con magnifica vista a 360 gradi.
RISTORANTE AMADEUS
BY NERO DI SEPPIA Località Verocai, 73 ph. +39 0436 867541 ristoranteamadeuscortina.it
The best fish dishes from the Venetian tradition, in the heart of the Dolomites. Hence the name Nero di Seppia (squid ink), one of most famed ingredients from the romantic lagoon. Claudia and Walter delight their guests with specialities like cuttlefish in their own ink with polenta, brown crab, European spider crab, and spaghetti with prawns. Everything takes place in an old-school but sophisticated environment and an incredible panorama.
I migliori piatti di pesce della tradizione veneziana nel cuore delle Dolomiti. Da qui il nome Nero di Seppia, una delle pietanze più rinomate della romantica laguna. A prepararli Claudia e Walter, che deliziano i loro ospiti con specialità come le seppie in nero con polenta, la granseola, il gransoporro e gli spaghetti alla busera. Il tutto unito a un ambiente tradizionale ma ricercato, alla tipica ospitalità Ampezzana e a un bellissimo panorama.
RISTORANTE LEONE E ANNA
Località Alverà, 112 ph. +39 0436 2768 +39 348 4701444
ristoranteleoneanna.com
A little restaurant typical of the
mountains, with a rustic, welcoming look, where culinary traditions of Venice meet those of Sardinia and transport the Dolomites to the shores of the classic Mediterranean, thanks to dishes like bottarga spaghetti, zuppa gallurese (a sort of extremely cheesey lasagne), the porcetto alla sarda (pork roast), and even Catalan lobster, the fruit of Alghero’s Spanish soul.
Locale tipico di montagna, dall’aspetto rustico ma assolutamente accogliente, dove la tradizione culinaria veneta si fonde con quella sarda, trasportando le Dolomiti sulle rive del Mediterraneo più autentico, grazie a piatti come spaghetti alla bottarga, zuppa gallurese, il porcetto alla sarda, ma anche l’aragosta alla catalana, frutto dell’anima spagnola di Alghero.
RISTORANTE RA STUA
Via Grohmann, 2 ph. +39 0436 868341 ristoranterastuacortina.it
First opened in the 1930s, this restaurant became an urbane hangout in the heart of the fledging Pearl of the Dolomites. Today, it treads a seamless path between tradition and invention. Intimate in style, it is a must for meat-lovers: it still has its old majolica stove, where you can watch the meat being grilled over the fire. Perfect in daylight hours for a quick, tasty meal, the evening sees it transformed into a paradise for foodies in search of a classy, elegant ambience.
Aperto originariamente negli anni ’30, diventa presto un luogo d’incontro e mondanità nel cuore della nascente Perla delle Dolomiti. Oggi è un ristorante che si muove agevolmente nel segno della tradizione e dell’innovazione. Locale intimo, è un must have per gli amanti della carne. Conserva ancora l’antica stufa in maiolica, con in più il camino in bellavista per la cottura alla brace. Perfetto di giorno per un pasto veloce e gustoso, la sera si trasforma in un appuntamento per buongustai alla ricerca di un ambiente riservato ed elegante.
RISTORANTE TIVOLI
Località Lacedel, 34 ph. +39 0436 866400 ristorantetivolicortina.it
On the road towards the Falzarego Pass, a stone’s throw from the ski pistes and a few minutes from Cortina’s centre, this restaurant is in a privileged position, for its beauty as much as its convenience. Michelin-starred chef Graziano Prest serves up dishes inspired by the area’s raw materials, like beans from Lamon, mushrooms from Cadore and lamb from Alpago, not to mention the fresh fish that arrives from the nearby fish markets in Venice and Chioggia. 1 Michelin star.
Sulla strada che porta al Passo Falzarego, a pochi passi dalle piste da sci e a pochi minuti dal centro di Cortina, il ristorante gode di una posizione privilegiata, non solo per comodità, ma anche per bellezza.
In cucina lo chef stellato Graziano Prest propone piatti che prendono spunto dalle materie prime del territorio, come i fagioli di Lamon, i funghi di Cadore e l’agnello dell’Alpago, ma anche il pesce fresco che arriva dai vicini mercati ittici di Venezia e Chioggia. 1 stella Michelin.
SALIOLA AL LAGO GHEDINA Lago Ghedina, 2 ph. +39 0436 060462 saliolalagoghedina.com
The restaurant is located on the crystal-clear waters of Lake Ghedina, surrounded by Cortina’s untouched woods. Tradition and elegance are the distinguishing features of the restaurant’s top-quality cuisine. The specialties include barbecued meat and homemade pasta, accompanied by wine, spirits and cocktails from the bar.
Il ristorante sorge sulle acque cristalline del lago Ghedina, circondato dai boschi incontaminati di Cortina. Tradizione e raffinatezza sono alla base dei piatti di qualità. Tra le specialità non mancano le grigliate di carne e i primi fatti in casa, accompagnati da vini, liquori e cocktails dell’angolo bar.
SANBRITE Località Alverà ph. +39 0436 863882 sanbrite.it
SanBrite, or to put it another way, a clean shepherd’s hut. An agri-restaurant that does a personalized cuisine based on ingredients produced in-house, such as milk, meats and charcuterie. This is made possible thanks to the family farm, where they raise animals for exceptional quality produce, which then goes to Riccardo Gaspari, earmarked as an emerging chef in the 2014 Artigiano del Gusto awards. 1 Michelin star. Same philosophy for the second address: El Brite de Larieto.
SanBrite, ovvero malga sana. Un agri-ristorante che propone una cucina personalizzata a partire dalla produzione propria d’ingredienti quali latte, salumi e carni, grazie alla fattoria di famiglia, dove sono allevati animali, da cui vengono creati prodotti eccezionali. A lavorarli lo chef Riccardo Gaspari, artigiano del gusto 2014. 1 stella Michelin. Stessa filosofia per il secondo indirizzo: El Brite de Larieto.
MILANO
ANTICA TRATTORIA
DELLA PESA
Via Pasubio, 10 ph. +39 02 6555741 anticatrattoriadellapesa.com
On the crest of the wave since 1880, it is a stronghold of authentic and romantically vintage Milaneseness. As well as the Trattoria, there is a Bistro and Piccolo della Pesa, perfect for enjoying a drink. Sulla cresta dell’onda dal 1880, è un baluardo di autentica milanesità romanticamente vintage. Oltre alla Trattoria, ci sono il Bistrot e il Piccolo della Pesa, perfetto per un aperitivo.
Located on the seventh floor of the Armani Hotel Milano, thanks to its floor-to-ceiling windows it offers a fascinating panoramic view. The menu offers dishes created with superb high-quality products, raw materials selected with care and attention to method and origin.
Situato al settimo piano dell’Armani Hotel Milano, grazie a luminose vetrate regala una suggestiva vista panoramica. Il menù propone piatti creati con prodotti ricercati, materie prime artigianali selezionate con cura e con attenzione al metodo a alla provenienza.
BEEFBAR
Corso Venezia, 11 ph. +39 02 50037500 beefbar.com
Located in the former Archbishop’s Seminary, converted thanks to the redevelopment project that created Portrait Milano of the Lungarno Collection group, Beefbar Milano founded by Riccardo Giraudi uses only the best meat cuts in the world to prepare traditional recipes which enhance their flavours. The dishes are prepared by executive chef Thierry Paludetto.
Situato nell’ex Seminario Arcivescovile, riconvertito grazie al progetto di riqualificazione che ha dato vita a Portrait Milano del gruppo Lungarno Collection, Beefbar Milano fondato da Riccardo Giraudi utilizza solo i migliori tagli di carne del mondo per preparare ricette tradizionali che ne esaltano i sapori. I piatti sono preparati dall’executive chef Thierry Paludetto.
BERTON
Via Mike Bongiorno, 13 ph. + 39 02 67075801 ristoranteberton.com
What Chef Andrea Berton offers is not only good food, but a true gastronomic experience that combines creativity with attention to the taste and elegance of the dishes.
1 Michelin star.
Quello che offre lo chef Andrea Berton non è solo buona cucina, ma una vera esperienza gastrono-
THE GO-TO MILANO RESTAURANTS
mica che abbina la creatività all’attenzione per il gusto e l’eleganza delle portate. 1 stella Michelin.
BULLONA
Via Piero della Francesca, 64 ph. + 39 02 33607600 bullona.com
A glittering and trendy place seating 150 diners. It is entirely dedicated to fish, both raw and cooked. In its raw dishes, great prime ingredients, including Galician sea urchins. Among its eclectic cooked dishes, the homemade spaghetti, perfectly al dente, are praiseworthy. Not just food: the beating heart of Bullana, music and entertainment. Un locale scintillante e alla moda, con 150 coperti. È tutto dedicato al pesce, sia crudo sia cotto. Nel crudo grandi materie prime, inclusi i ricci galiziani di riferimento. Nel cotto piatti eclettici, encomiabili gli spaghetti fatti in casa perfettamente al dente. Non solo cibo: cuore pulsante di Bullana, la musica e l’intrattenimento.
THE CLUB
Via Palestro, 24 ph. +39 02 25564230 casaciprianimilano.com
It is the private club, open to members and by invitation, of the Casa Cipriani Milano hotel, the Milanese address signed Harry’s Bar. The restaurant, which opens onto a large terrace, is a blend of tradition and modern elegance. The menu includes Harry’s Bar classics like the original carpaccio, calf’s liver alla Veneziana, baby artichokes from the island of Torcello, and the famous vanilla meringue cake.
È il club privato, aperto ai soci e su invito, dell’hotel Casa Cipriani Milano, indirizzo meneghino firmato Harry’s Bar. Il ristorante, che si apre su un’ampia terrazza, unisce tradizione e eleganza moderna. Il menu comprende i classici dell’Harry’s Bar come il Carpaccio originale, il fegato alla veneziana, i carciofini dell’isola di Torcello e la famosa torta meringata alla crema.
CERESIO 7
Via Ceresio, 7 ph. + 39 02 31039221 ceresio7.it
A restaurant with breathtaking views of Milan. Frequented from morning, for enjoying its two swimming pools and lunch served at tables arranged out on the terrace, until evening. At dinnertime, the great classics of Italian cuisine reinterpreted in a contemporary key by Chef Elio Sironi, such as spaghetti with cheese and black pepper, lime and fish roe. Un locale con vista mozzafiato su Milano. Frequentato dalla mattina con le piscine e il lunch sui tavolini in terrazza, fino alla sera. A cena,
i grandi classici della cucina italiana reinterpretati in chiave contemporanea dallo chef Elio Sironi, come gli spaghetti cacio e pepe, lime e bottarga.
CONTRASTE
Via Giuseppe Meda, 2 ph. +39 02 49536597 contrastemilano.it
Almost hidden along the road down to the Navigli, Contraste has one of the best and divergent cuisines in Milan. Experimental, well-studied dishes, presented in three formulas: an á la carte menu, a tasting of 6 proposals and a ‘mirror’ tasting menu, with 10 samples chosen by the chef reflecting the tastes of the guest. Among the wines, prestigious labels and happy intuitions. 1 Michelin star. Quasi nascosto sulla via che scende verso i Navigli, Contraste racchiude una delle cucine più buone e divergenti di Milano. Piatti sperimentali e ben studiati, presentati in tre formule: un menu á la carte, una degustazione di 6 proposte e la degustazione ‘riflesso’, con 10 assaggi scelti dallo chef in base ai gusti dell’ospite. Tra i vini, etichette blasonate e felici intuizioni. 1 stella Michelin.
CRACCO
Galleria Vittorio Emanuele II ph. +39 02 876774 ristorantecracco.it
Five floors of luxury and elegance. A breathtaking view of the ‘salotto buono’ of Milan. And a menu, it could not be otherwise, worthy of a starred chef. The aesthetics of a refined location, elegant architecture and innovative cuisine. Chef Carlo Cracco has managed to bring together a Restaurant experience, meetings at the Café, tastings at the Wine Cellar and private events, all in one location. 1 Michelin star.
Cinque piani di lusso ed eleganza. Una vista mozzafiato sul salotto buono di Milano. E un menù, non poteva essere altrimenti, degno di uno stellato. L’estetica di una location raffinata, un’architettura elegante e una cucina innovativa. Lo chef Carlo Cracco è riuscito a far convergere un’esperienza al Ristorante, un incontro al Cafè, degustazioni in Cantina ed eventi privati, in un solo ambiente. 1 stella Michelin.
Healthy, delicate, light and conceived only with seasonal products, Davide Oldani’s cuisine at the D’O is characterized by the respectful interpretation of Italian cuisine, both Mediterranean and Northern Italian, but stripped of unnecessary fats and superfluous ambitions. 2 Michelin stars.
Sana, delicata, leggera e concepita solo con prodotti di stagione, la cucina di Davide Oldani al D’O è caratterizzata dall’interpretazione rispettosa della cucina italiana, mediterranea e del nord d’Italia, ma spogliata da eventuali grassi e velleità superflue. 2 stelle Michelin
DA GIACOMO
Via P. Sottocorno, 6 corner via Cellini, 30 ph. +39 02 76023313 giacomoristorante.com
The ambience is reminiscent of an early twentieth-century Milanese trattoria, while the restaurant is famous for its outstanding fish cuisine, from tuna to scampi, spider crab to bream. To sink your teeth into some meat, the answer is next door: Giacomo Bistrot. Also by the same family, try Giacomo Arengario, located in the Museo del Novecento.
L’atmosfera è quella delle trattorie milanesi dei primi del Novecento, la cucina però è rinomata per i suoi ottimi piatti di pesce, dal tonno agli scampi, granseole, branzini. Per chi preferisce invece un menu a base di carne, la risposta è subito accanto: Giacomo Bistrot. Della stessa famiglia, infine, Giacomo Arengario, all’interno del Museo del Novecento.
Chef Enrico Bartolini and his contemporary classic cuisine are the protagonists of this restaurant on the third floor of Milan’s Museum of Cultures. Along with the great classics, such as risotto with red turnips and gorgonzola and buttonshaped pasta filled with oil and lime, there are also tasting menus, and daily specials encompassing the local Italian culinary traditions. 3 Michelin stars.
Lo chef Enrico Bartolini e la sua cucina ‘contemporary classic’sono i protagonisti del ristorante stellato al terzo piano del Museo delle Culture di Milano. Insieme ai grandi classici, come il risotto alle rape rosse e gorgonzola e i bottoni farciti di olio e lime, anche menu degustazioni, e proposte del giorno che percorrono le tradizioni gastronomiche locali italiane. 3 stelle Michelin.
IL LUOGO DI AIMO E NADIA Via Privata Montecuccoli, 6 ph. +39 02 416886 aimoenadia.com
Opened more than 50 years ago, Il Luogo di Aimo e Nadia is known for its cooking style and for its spaces by Paolo Ferrari’s architectural project, as well as for operations that combine gastronomy, art and theatre. Stefania, the daughter of Aimo and Nadia, now runs Il Luogo, flanked by the great Chefs Fa-
bio Pisani and Alessandro Negrini. Don’t forget the Bistro in Via. M. Bandello 14. One Michelin star. Aperto oltre 50 anni fa, Il Luogo di Aimo e Nadia è conosciuto sia per lo stile della cucina che per i suoi spazi firmati da Paolo Ferrari, e da operazioni che abbinano gastronomia, arte e teatro. Stefania, figlia di Aimo e Nadia, è oggi alla guida del Luogo, affiancata dai grandi Chef Fabio Pisani e Alessandro Negrini. Da non perdere il Bistro in via M. Bandello 14. 1 stella Michelin.
As well as being an exclusive hotel, the Bvlgari Hotel Milano is one of the places-to-be in the city for aperitifs and exceptional taste experiences, which here bear the signature of the three-starred Niko Romito chef. Cocktail bar and restaurant open onto the hotel’s magnificent 4,000-square-meter garden.
Oltre a esclusivo hotel, il Bvlgari Hotel Milano è uno dei place-tobe della città anche per aperitivi e esperienze di gusto d’eccezione, che qui portano la firma di Niko Romito, chef tristellato. Magnifico il giardino di 4.000 metri quadri dove è immerso l’albergo e si affacciano il bar e il ristorante.
INNOCENTI EVASIONI
Via Candiani, 66 ph. + 39 02 33001882 innocentievasioni.com
The Chef Tommaso Arrigoni and his suspended world, where elegance, harmony and taste coexist in a delicate balance.
Lo Chef Tommaso Arrigoni e il suo mondo sospeso, dove eleganza, armonia e gusto convivono in un delicato equilibrio.
IYO
Via Piero della Francesca, 74 ph. +39 02 45476898 - iyo.it
The dishes range from the traditional Japanese to westernized creative dishes. 1 Michelin. Also starred is Iyo Kaiseki, the spin off in Porta Nuova Food Court.
Le proposte vanno dai classici del Sol Levante a interpretazioni creative e occidentalizzate. 1 stella Michelin. Stellato anche Iyo Kaiseki, lo spin off all’interno di Porta Nuova Food Court.
LA LATTERIA
Via S. Marco, 24 ph. + 39 02 6597653
A historic address in Brera that has won over the international jet set, which here must adhere to a golden rule: no reservations. The cuisine is straightforward and typical, with all the quintessential Milanese dishes.
Indirizzo storico in Brera, che ha conquistato il jet set internazionale, che qui si deve adattare a una re-
gola d’oro: niente prenotazioni. La cucina è schietta e tipica, con tutti i piatti milanesi per eccellenza.
LANGOSTERIA
Via Savona, 10 ph. +39 02 58111649 langosteria.com
Selected in-season prime ingredients. A flurry of colors and combinations to make each dish unique. Uncomplicated yet delectable dishes that make a statement. Each ingredient is a perfect match with the the very freshest fish. Materie prime selezionate, di stagione ma non solo. Un turbinio di colori e accostamenti, a rendere unico ogni piatto. Piacevolezza, diletto e carattere, sempre all’insegna della massima semplicità. Così il singolo ingrediente si combina al pescato più fresco.
PACIFICO
Via della Moscova, 29 ph. +39 02 87244737 wearepacifico.it
The first outpost of Peruvian cuisine in Italy. Chef Jaime Pesaque has however taken it to the next level by specializing in PeruvianAsiatic fusion cuisine, in other words Nikkei. Most dishes are fish-based but the menu also features meat. Note: Jaime’s ceviche is world-renowned.
Il primo avamposto della cultura gastronomica peruviana in Italia.
Lo chef Jaime Pesaque però è andato oltre, specializzandosi nella cucina fusion peruviana e asiatica, in una parola Nikkei. I piatti sono principalmente di pesce, ma non mancano proposte di carne. Un consiglio: il ceviche di Pesaque è conosciuto in tutto il mondo.
PALAZZO PARIGI RESTAURANT
Corso di Porta Nuova, 1 ph. + 39 02 62562167 palazzoparigi.com
The qualitative and creative standards of Palazzo Parigi set it apart from all other restaurants. Guests may choose between the Ristorante Gastronomico and enjoying an informal meal in the sophisticated interiors of Caffé Parigi.
L’esperienza eno-gastronomica di Palazzo Parigi si distingue e si discosta da ogni altra per i suoi elevati canoni qualitativi e creativi. Gli ospiti possono scegliere tra il sorprendente Ristorante Gastronomico o un pasto informale nell’elegante atmosfera del Caffé Parigi.
PHILIPP’S RESTAURANT
Via Daniele Manin, 19 ph. +39 02 6556 3700 thepleinhotel.com
Helmed by executive chef Roberto Conti, it is the culinary heartbeat of The Plein Hotel dedicated to Italian flavours and flair; offering elevated menus, warm hospitality, dramatic design and timeless elegance. Guidato dall’executive chef Roberto Conti, è il cuore culinario
del The Plein Hotel, dedicato ai sapori e allo stile italiano. Propone menu raffinati, un’accoglienza calorosa, un design scenografico e un’eleganza senza tempo RATANÀ
Via Gaetano de Castillia, 28 ph. +39 02 87128855 ratana.it
Traditional Milanese and Lombard dishes are revisited here with whimsy and creativity by chef Cesare Battisti. Right in line with the local cuisine, the menu is mainly meat, except for freshwater fish. The dishes are composed of 3, at most 4 top quality and strictly seasonal ingredients. There is a lovely outdoor space with tables. Piatti della tradizione milanese e lombarda rivisitata con estro e creatività dallo chef Cesare Battisti. Come vuole la cucina locale il menu è soprattutto di carne, fatta eccezione per i pesci di acqua dolce. Piatti composti da 3, massimo 4 ingredienti di prima qualità e stagionali. Delizioso lo spazio esterno.
RISTORANTE ACANTO
Piazza della Repubblica, 17 ph. + 39 02 62302026 dorchestercollection.com
Restaurant of the Hotel Principe di Savoia, with the young and talented chef Alessandro Buffolino in the kitchen. Protagonist of the à la carte menu is his very personal re-interpretation of the classics of Italian cuisine with surprising presentations, where local and seasonal ingredients meet innovative techniques, for a perfect combination of tradition and modernity.
Ristorante dell’Hotel Principe di Savoia. In cucina giovane e talentuoso chef Alessandro Buffolino. Protagonista del menù a la carte è la sua personalissima reinterpretazione dei classici della cucina italiana con presentazioni sorprendenti, dove ingredienti locali e di stagione incontrano tecniche innovative, per un connubio perfetto tra tradizione e modernità.
RISTORANTE MORELLI
Via Aristotile Fioravanti, 4 ph. +39 02 80010918 morellimilano.it
Sophisticated atmosphere and refined furnishings. One unique experience is the table in the kitchen, available by reservation, where surprise menus are offered (on request, also in the presence of the chef). Next to this in the same location is the less formal Bulk, mixology bar and bistrot with garden. Atmosfera sofisticata e arredi ricercati. Esperienza unica quella del tavolo in cucina, disponibile su prenotazione, dove vengono proposti menu a sorpresa (su richiesta, anche in presenza dello chef). Lo affianca nella stessa location il più informale Bulk, mixology bar e bistrot con giardino.
SETA Via Andegari, 9 ph. +39 02 87318897 mandarinoriental.com
Opened in 2015, it immediately shot to the top of haute cuisine thanks to chef Antonio Guida. The menu embraces land and sea, North and South (starting in Puglia, the chef’s home), with exotic forays into a series of dishes where the quality of the ingredients and immediacy of taste take center stage. The room’s large windows overlook the hotel courtyard, creating an evocative continuum between the interior and exterior. 2 Michelin star. Aperto nel 2015, è subito balzato ai primi posti dell’alta cucina grazie allo chef Antonio Guida. Il menu abbraccia terra e mare, Nord e Sud (a partire dalla Puglia, patria dello chef), con incursioni esotiche, in un susseguirsi di proposte in cui la qualità delle materie e l’immediatezza del gusto sono al centro della scena.
Le ampie vetrate del locale si affacciano sulla corte dell’hotel creando un suggestivo continuum tra interno esterno. 2 Stelle Michelin.
On the seventh floor of the Hotel Excelsior Gallia there is one of the most beautiful terraces in Milan. From the à la carte menu to the tasting menu, a wide choice of dishes is offered, with proposals based on excellent ingredients which are primarily Italian and often from Campania.
Al settimo piano dell’Hotel Excelsior Gallia c’è una delle più belle terrazze di Milano. Spaziando fra il menu à la carte o quello degustazione la scelta è ampia, con proposte a base di ingredienti di eccellenza, soprattutto italiani e spesso campani.
ZELO Via Gesù, 8 Ph. +39 02 77081478 fourseasons.com
A point of reference in the city’s gourmet panorama is the restaurant of the Four Seasons Hotel Milano. At the helm is Chef Fabrizio Borraccino, awarded his first Michelin star during his experience as Executive Chef of the restaurant Poggio Rosso at the Relais & Chateaux Borgo San Felice. Punto di riferimento nel panorama gourmet della città, è il ristorante del Four Seasons Hotel Milano. Alla sua guida, lo chef Fabrizio Borraccino, insignito della prima stella Michelin durante la sua esperienza come Executive Chef del ristorante Poggio Rosso del Relaix & Chateaux Borgo San Felice.
In the San Frediano district, a bistro restaurant that is also an art gallery and artisan showcase. A quality osteria, which combines the gastronomic experience, clearly Tuscan in origin, with the love for handmade and the expressiveness of today’s artists - painters, photographers and sculptors - whose works are hosted and for sale, in the local.
Nel quartiere di San Frediano, un ristorante bistrot che è anche galleria d’arte e vetrina d’artigiani. Un’osteria di qualità, che unisce all’esperienza gastronomica, di chiara radice toscana, l’amore per il fatto a mano e l’esprit di artisti odierni - pittori, fotografi e scultori - le cui opere sono ospitate e in vendita, nel locale.
ATTO DI VITO MOLLICA
Via del Corso, 6 ph. +39 055 5353555 attodivitomollica.com
Temple of taste by chef Vito Mollica, in the extraordinary setting of the historic Palazzo Portinari Salviati. In the the Emperors’ Court, the most ancient nucleus, the Atto Restaurant, in the Corte Cosimo I, Salotto Portinari. Seasonal menus with a traditional flair but international flavor. One Michelin star. Tempio del gusto dello chef Vito Mollica, nella straordinaria cornice dello storico Palazzo Portinari Salviati. Menù stagionali di impronta tradizionale ma dal gusto internazionale. Nella Corte degli Imperatori, il nucleo più antico, il Ristorante Atto, nella Corte Cosimo I, il Salotto Portinari. 1 stella Michelin.
BORGO SAN JACOPO
Borgo San Jacopo, 62r ph +39 055 281661 lungarnocollection.com
One Michelin starred. This restaurant, recently renovated, is located near Ponte Vecchio. Enchanting environment and lovely views over the River Arno enhanced by the warmth of an elegant private home. in the kitchen the creative executive chef Claudio Mengoni. Una stella Michelin. Siamo a una spanna da Ponte Vecchio, con splendida vista sull’Arno. L’atmosfera è incantata, resa ancora più elegante dalla recente opera di rinnovamento, In cucina il creativo executive chef Claudio Mengoni.
BUCA DELL’ORAFO
Via de’ Girolami, 28r ph +39 055 213619 bucadellorafo.com
In Florence they are called buche: basement workshops converted into wine cellars and then restaurants serving simple, traditional Florentine dishes. The signature dishes are artichoke frittata (in winter
THE GO-TO FIRENZE RESTAURANTS
and springtime) and chine of pork with potatoes.
A Firenze si chiamano ‘buche’, sono degli ex-laboratori seminterrati trasformati in cantinette, poi adibite a ristoranti. I veri cult sono il tortino di carciofi (in inverno e primavera) e l’arista di maiale con le patate.
BUCA LAPI
Via Trebbio, 1r ph +39 055 213768 bucalapi.com
One of the city’s oldest and bestknown buche. The kitchen is on show, a typical Tuscan and country atmosphere. The heart and soul of the restaurant is owner Luciano Ghinassi, who carries on Tuscany’s culinary tradition. Among the musttries are barbecued steak, pasta and homemade desserts.
Una delle buche più storiche e famose della città. Cucina a vista, atmosfera rustica rappresentativa della massima espressione toscana. Oggi il patron e anima del ristorante, Luciano Ghinassi, mantiene viva la tradizione registrando il pieno di prenotazioni tutte le sere. Tra i must la bistecca al carbone e la pasta e i dolci fatti in casa.
BUCA MARIO
Piazza degli Ottaviani, 16r ph +39 055 214179 bucamario.com
This buca is based in the sixteenth-century Palazzo Niccolini and counts celebrities such as Anthony Hopkins, Justin Bieber, Kirsten Dunst, Andrea Bocelli. Traditional dishes like artichoke flan, ribollita, pappardelle with wild boar meat sauce and barbecued steak.
Da questa ‘buca’ che occupa i sotterranei del cinquecentesco palazzo Niccolini sono passati personaggi come Anthony Hopkins, Justin Bieber, Kirsten Dunst, Andrea Bocelli. Ricette della tradizione tra le quali spiccano lo sformatino di carciofi, la ribollita, le pappardelle al ragù di cinghiale e la bistecca alla brace.
CAFFÈ DELL’ORO
Lungarno Acciaiuoli, 2/P ph +39 055 27268912
lungarnocollection.com
The new Lungarno Collection restaurant and bistro, just steps away from Portrait Firenze, offers the best view of Ponte Vecchio. A ‘living room with kitchen’ , soft and welcoming.
Nuovo ristorante e bistrot della Lungarno Collection, a un passo dal Portrait Firenze, è la vista più bella su Ponte Vecchio. Un ‘salotto con cucina’, morbido ed accogliente.
CANTINETTA ANTINORI
Piazza degli Antinori, 3 ph +39 055 292234
cantinetta-antinori.com
Cantinetta Antinori has been one of Florence’s best known restaurants since 1957. A familiar atmo-
sphere characterizes this intimate and comfortable place where one can taste a wide selection of MarchesiAntinori wines paired with Tuscan traditional dishes. Dal 1957 la Cantinetta Antinori è uno dei ristoranti più conosciuti di Firenze. Un contesto familiare e un’atmosfera confortevole caratterizzano l’ambiente accogliente e intimo, dove è possibile degustare un’ampia selezione di vini Marchesi Antinori in abbinamento a specialità della cucina toscana.
CECCHINI IN CITTÁ
Via Palazzuolo, 9/A ph- +39 055 29669 55 25hours-hotels.com
The Florentine address of Dario Cecchini, the celebrated butcher-poet from Panzano in Chianti, who has chosen the 25hours Hotel Piazza San Paolino and its spectacular spaces to bring his cuisine to the city.
L’indirizzo fiorentino di Dario Cecchini, il celebre macellaiopoeta di Panzano in Chianti, che ha scelto il 25hours Hotel Piazza San Paolino e i suoi spettacolari spazi, per portare la sua cucina in città.
CESTELLO
Piazza di Cestello, 8 ph +39 055 2645364 cestelloristoclub.com
A superb fish restaurant overlooking the lovely Piazza di Cestello with a terrace where meals can be enjoyed in summer in the shade of the homonymous church.
Con una splendida vista sulla piazza del Cestello, dove d’estate si estende un fresco dehor all’ombra della omonima Chiesa, ecco un eccellente ristorante di pesce.
CIBLÈO
Via del Verrocchio, 2r ph. +39 055 2341100 cibreo.com
A Tuscan-oriental restaurant in kaiseki style with an intimate and welcoming flavour, with a refined and unique culinary proposal obtained by mixing together Tuscan, Japanese, Korean and Chinese. Un ristorante tosco-orientale in stile kaiseki dal sapore intimo e accogliente, con una proposta culinaria raffinata e unica ottenuta mescolando insieme toscano, giapponese, coreano e cinese.
CIBRÈO
Via Andrea del Verrocchio, 8 ph +39 055 2341100 cibreo.com
Founded by legendary chef Fabio Picchi, the ‘cook-eater’, as he enjoyed describing himself, Cibrèo has been a sophisticated melting pot of Tuscan aromas and flavours since 1979. The must-tries are yellow pepper soup, salt cod à la Cassi, stuffed chicken neck and Florentine-style pot roast. Fondato dal leggendario chef Fa-
bio Picchi, il ‘cuoco mangiatore’, come amava definirsi lui stesso. Dal 1979 un raffinato melting pot di sapori e profumi tutti toscani. Da assaggiare il passato di peperoni gialli, il baccalà alla Cassi, il collo ripieno.
A successful collaboration inaugurated in 2021 between one of the Florence’s dining legends and the iconic hotel Helvetia & Bristol Firenze - Starhotels Collezione. Una felice collaborazione inaugurata nel 2021 tra una delle leggende fiorentine della ristorazione e l’iconico hotel Helvetia & Bristol Firenze - Starhotels Collezione.
ENOTECA PINCHIORRI
Via Ghibellina, 87 ph + 39 055 242757 enotecapinchiorri.it
The temple of taste in Florence, three Michelin stars. Giorgio Pinchiorri and Annie Feolde with the same passion that drove them in these last 40 years to create something unique in its kind. Unforgettable the dishes prepared by Chef Riccardo Monco as well as a trip to the wine cellar, one of the best in the world: a collection of over 4000 labels.
Il tempio del gusto a Firenze, tre stelle Michelin. Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde, di origini diverse ma con la stessa passione che li ha portati in questi ultimi 40 anni a creare qualcosa di unico. Imperdibile l’esplorazione delle proposte dello Chef Riccardo Monco, così come la cantina, tra le prime del mondo, con oltre 4000 etichette.
FUOR D’ACQUA
Via Pisana, 37 ph +39 055 222299 fuordacqua.it
Only freshly-caught fish on a daily basis. Both simple or more elaborate dishes prepared as per tradition, such as Catalan-style seafood, Trabaccolara paccheri and warm and cold appetizers, which are the restaurant’s specialty along with raw fish dishes.
Solo il pescato del giorno. Ricette semplici o elaborate secondo la tradizione come la Catalana, i paccheri alla Trabaccolara e gli antipasti, crudi o caldi, che sono una delle specialità insieme ai grandi piatti di cruditè.
GUCCI OSTERIA
Piazza della Signoria, 10 ph. +39 055 0621744 gucciosteria.com
Housed in the Palazzo della Mercanzia, a unique space including a special store offering exclusive creations available only in Florence, a museum proj-
ect by Alessandro Michele and a starred restaurant-bistro run by Massimo Bottura and the chef Karime Lopez. All’interno meraviglioso Palazzo della Mercanzia uno spazio unico che ospita uno special store dove trovare creazioni storiche in vendita solo a Firenze, una galleria museale progettata da Alessandro Michele, e un ristorante-bistrot stellato con a capo Massimo Bottura e in cucina Karime Lopez.
HARRY’S BAR THE GARDEN
Via Il Prato, 40/42 ph +39 055 2052105 sinahotels.com
A true Florentine institution, now in the elegant setting of the Sina Villa Medici hotel, complete with beautiful garden. Paloma Picasso, Margot Hemingway, Paul Newman, Robin Williams, Franco Zeffirelli are just some of the personalities who have loved this historic name. Dishes you can’t miss include Taglierini gratin, Curried shrimp tails, Beef tartare. A tip: the Bellini cocktail. Una vera istituzione fiorentina, oggi nell’elegante cornice dell’hotel Sina Villa Medici con tanto di bellissimo giardino. Paloma Picasso, Margot Hemingway, Paul Newman, Robin Williams, Franco Zeffirelli sono solo alcuni dei personaggi che hanno amato questo nome storico. Tra i piatti che non potete perdere i Taglierini gratinati, Code di gamberi al curry, Tartare di manzo. Un consiglio: il cocktail Bellini.
Everything here is an expression of Xin Ge Liu, from the environments, which combine East and West with Seventies vibes, to the dishes, true works of art to be enjoyed with the eyes and palate that takes on even more flavor when in company.
Tutto qui è espressione di Xin Ge Liu, dagli ambienti, che uniscono Oriente e Occidente con Seventies vibes, ai piatti, vere e proprie opere d’arte da gustare con gli occhi e il palato e pensate per essere condivisi.
The restaurant of Four Seasons Hotel Firenze, one Michelin-starred, the domain of Executive Chef Paolo Lavezzini. In the wonderful setting of Palazzo della Gherardesca, overlooking the hotel’s garden, with a lovely terrace for outdoor dining. The wine list includes about five hundred labels. Il ristorante del Four Seasons Ho-
tel Firenze, una stella Michelin, guidato dell’Executive Chef Paolo Lavezzini. Nella splendida cornice del Palazzo della Gherardesca, affacciato sull’omonimo giardino, dove la terrazza offre l’alternativa per incantevoli pranzi e cene all’aperto. In carta circa cinquecento etichette vinicole.
IL SANTO BEVITORE
Via S. Spirito, 64r ph. +39 055 211264 ilsantobevitore.com
In the Oltrarno area, a restaurant born out of the passion for cooking of three young Florentines, Marco, Martina and Stefano, serving elegantly-arranged creative cuisine, but in an informal setting and at reasonable prices. Enjoy a pre-dinner drink at Santino’s, the small wine bar next door. Nel cuore dell’Oltrarno, un ristorante nato dalla passione di tre giovani fiorentini, Marco, Martina e Stefano, che si contraddistingue per la sua cucina creativa, curata ma informale, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Per un aperitivo fermatevi al Santino, piccola enoteca proprio accanto al ristorante.
IRENE
Piazza della Repubblica, 7 ph. + 39 055 2735891 roccofortehotels.com
The Savoy Hotel’s restaurant, offering the best of Tuscan food and wine. Simple but elegant dishes, according to the philosophy of Chef Fulvio Pierangelini, the creative director of all Rocco Forte restaurants. Il ristorante dell’Hotel Savoy offre il meglio dell’enogastronomia toscana. Piatti semplici ma eleganti, secondo la filosofia dello chef Fulvio Pierangelini, direttore creativo di tutti i ristoranti degli hotel Rocco Forte.
Elegant restaurant and sushi bar. The menu includes unexpected dishes, such as an endless choice of carpaccio, chirashi and maki rolls, to be enjoyed in the sophisticated Tatami room.
Elegante ristorante e sushi bar. Il menu riserva molte sorprese tra cui un’ampia scelta di carpacci, chirashi e maki, da gustare magari nella raffinata sala Tatami.
Established by Prince Dimitri Habsburg-Lorraine and his son Soldano, La Giostra is a cozy restaurant hidden from view and a favorite with world-famous celebrities. Traditional Tuscan and Lorraine cuisine.
Nato dalla passione del Principe Dimitri d’Asburgo Lorena e del
figlio Soldano, La Giostra è un ristorante intimo e nascosto, frequentato da personaggi famosi di tutto il mondo. I piatti rivisitano la tradizione toscana e lorenese.
LOCALE FIRENZE
Via delle Seggiole, 12r ph. +39 055 9067188 localefirenze.it
The ancient Palazzo delle Seggiole has been turned into a new restaurant and wine bar. Open every day, from happy hour to late night, its main attractions are the Winter garden and the long lost atmosphere combined with a modern minimalist design.
L’antico Palazzo delle Seggiole si trasforma in un nuovo ristorante e wine bar. Aperto tutti i giorni, dall’aperitivo fino a tarda notte, si contraddistingue per il suo giardino d’inverno e un’atmosfera d’antan che sposa arredi minimal contemporanei.
LUCA’S RESTAURANT
Via Dei Cavalieri, 2/C ph. +39 055 0105200 lagemmahotel.com
It is the restaurant of Hotel La Gemma, where the award-winning Chef Paulo Airaudo takes classical Florentine cuisine and transforms this into exceptional modern gastronomy.
È il ristorante dell’Hotel Gemma, dove il pluripremiato chef Paulo Airaudo prende la classica cucina fiorentina e la trasforma in un’eccezionale gastronomia moderna.
MARINA DI SANTOSPIRITO
Via Maffia, 1/c ph. +39 338 2844182 marinadisantospirito.it
Located in the Santo Spirito quarter, this original restaurant has stone flooring from the 14th century, leather sofas and chairs, antique objects hanging from the walls and a small stage for live music. The menu features exquisite seafood dishes and much more.
Nel quartiere di Santo Spirito, un originale ristorante con pavimento in pietre del Trecento, divani e sedie in pelle, oggetti antichi appesi alle pareti e un piccolo palco per la musica dal vivo. In menù, ottime proposte di pesce e non solo.
MOMOYAMA
Borgo San Frediano, 10r ph. + 39 055 291840 ristorantemomoyama.it
In Oltrarno, in the San Frediano district, a place where Japanese elegance and hospitality blend with the vibrant vitality of the city. Opened in 1998, it is the first restaurant in Florence to devote itself to the cuisine of the Rising Sun. Here, research and quality tell the story of the Orient both through traditional dishes and through fusion dishes and reinterpretations of creative cuisine.
Sulla riva di là d’Arno, nel quar-
tiere di San Frediano, un luogo dove l’eleganza e l’accoglienza giapponese si fondono con la vitalità vibrante della città. Aperto nel 1998, è il primo ristorante di Firenze a dedicarsi alla cucina del Sol Levante. Qui ricerca e qualità raccontano l’Oriente sia attraverso piatti della tradizione che attraverso piatti fusion e rivisitazioni della cucina creativa.
ONDE
Via Gino Capponi, 46 ph. +39 05526261 ondefirenze.com
The Four Seasons Hotel Firenze’s contemporary seafood osteria, led by Paolo Lavezzini, chef of the hotel’s Michelin-starred restaurant. All the flavor of the Mediterranean, with a touch of glamour and DJ sets every night.
L’osteria di mare contemporanea del Four Seasons Hotel Firenze, guidata dallo Paolo Lavezzini, chef del ristorate stellato dell’hotel. Tutto il sapore del Mediterraneo, con un tocco glamour e DJ set ogni sera.
ORA D’ARIA
Via dei Georgofili, 11r ph +39 055 2001699 oradariaristorante.com
At lunchtime it is informal, with its tapas that allow you to enjoy gourmet dishes in small portions and at reasonable prices. In the evening, it is an upscale restaurant, with two tasting menus and one à la carte. The genius here is Chef Marco Stabile.
A pranzo è democratico con la proposta vincente delle tapas che permettono di assaporare piatti gourmet in piccole porzioni a piccoli prezzi. A cena è alta cucina, con due menu degustazione e la scelta à la carte. Ma qui la vera scoperta è lo chef Marco Stabile.
OSTERIA BELGUARDO
Piazza degli Scarlatti, 1r ph. +39 055 2654541 osteriabelguardo.it
A new restaurant overlooking Arno by Belguardo winery, the setting is not trattoria-like, but the spirit is that of traditional, healthy, well-crafted cuisine based on the use of quality ingredients.
Un nuovo locale con vista sull’Arno che porta il nome dell’azienda della famiglia Mazzei. L’ambiente non è da trattoria, ma lo spirito rimane quello di una cucina locale sana, ben eseguita e con scelte di qualità.
Same quality guarantee signed ‘Andrea’s and Vieri’s, the artisans of taste’, for the two locations of the historic restaurant on Via Pacinotti, and the one on the sixth floor of the Hotel Hermitage, on an inti-
mate terrace overlooking the Ponte Vecchio. The cult remains the timeless truffle-based dishes, such as truffle-flavoured potato pie.
Stessa qualità firmata ‘da Andrea e Vieri, gli artigiani del gusto’, per le due location del ristorante storico in via Pacinotti e quello al sesto piano dell’Hotel Hermitage, su un’intima terrazza affacciata su Ponte Vecchio. I cult restano le intramontabili specialità al tartufo di San Miniato e in primis il tortino di patate al tartufo.
PICTEAU BISTROT & BAR
Borgo San Jacopo, 14 ph. +39 055 27264997 lungarnocollection.com
A refined cocktail bar and bistro overlooking the Arno like an elegant yacht. From the terrace an incredible view of the Ponte Vecchio, inside a collection of 20th-century artworks. Equally wonderful are the dishes of chef Claudio Mengoni, who never ceases to amaze.
Un elegante cocktail bar e bistrot che si affaccia sull’Arno come un elegante yacht. Dalla terrazza un incredibile vista su Ponte Vecchio, all’interno una collezione di opere d’arte del XX secolo. Altrettanto meravigliosi sono i piatti dello chef Claudio Mengoni, che non smette mai di stupire.
A culinary journey of taste, quality and exclusivity. You are in the sunkissed Posh ‘cabin’ overlooking the elegant Lungarno Vespucci. Un viaggio culinario all’insegna del gusto, della qualità e dell’esclusività. Siete nella ‘cabina’ Posh, baciata dal sole e affacciata sull’elegante Lungarno Vespucci.
REGINA BISTECCA AL DUOMO Via Ricasoli, 14r ph. +39 055 2693772 reginabistecca.com
Housed in the charming spaces of a former antiquarian bookstore, as the name implies, she is the queen: Florentine steak, accompanied, however, by all the best of tradition. Simple, flavorful cuisine with quality ingredients that enhance the results. Ospitato nei suggestivi spazzi di un’ex libreria antiquaria, come dice il nome, la regina è lei: la bistecca alla fiorentina, accompagnata però da tutto il meglio della tradizione. Una cucina semplice e saporita, con ingredienti di qualità che ne esaltano i risultati.
It is the restaurant by Frescobaldi, one of Italy’s most prestigious wineries. The Chef offers traditional Tuscan dishes with a contemporary twist. A private dining room on the second
THE GO-TO FIRENZE AND JUST OUTSIDE RESTAURANTS
floor, cocktail bar, outdoor seating with view of Palazzo Vecchio. È il ristorante targato Frescobaldi, cantina tra le più prestigiose d’Italia. In cucina lo chef propone i piatti della celebre tradizione toscana con piglio contemporaneo. Privè del secondo piano, cocktail bar e dehors affacciato su Palazzo Vecchio.
SANTA ELISABETTA
Piazza Santa Elisabetta, 3 ph. +39 055 2737673 ristorantesantaelisabetta.it
The dishes of chef Rocco De Santis surprise the palate with their pleasant contrasts. The result of his cuisine is a concentration of technique, new ideas, experience and contamination of customs and traditions of his homeland, Campania. 2 Michelin stars.
I piatti dello chef Rocco De Santis sorprendono il palato con i suoi piacevoli contrasti. Il risultato della sua cucina è un concentrato di tecnica, idee sempre nuove, esperienza e contaminazioni di usi e tradizioni della sua terra d’origina, la Campania. 2 stelle Michelin.
The philosophy and haute cuisine of Borgo Santo Pietro in Florence. A sensory journey based on the earthdish concept and the products from the estate of the renowned restaurant in Chiusdino, province of Siena. One Michelin star.
La filosofia e l’alta cucina di Borgo Santo Pietro a Firenze. Un viaggio sensoriale basato sul concetto terrapiatto, realizzato grazie ai prodotti della straordinaria tenuta del rinomato ristorante a Chiusdino, provincia di Siena. 1 stella Michelin.
TRATTORIA CAMMILLO
Borgo San Jacopo, 57r ph +39 055 212427
Run by the same family since 1945, this is one of Florence’s most typical restaurants, frequented by both locals and tourists.
Dal 1945 nelle mani della stessa famiglia, ecco è una delle trattorie più tipiche di Firenze, frequentata da un’affezionata clientela fiorentina e internazionale.
TRATTORIA DA BURDE
Via Pistoiese, 154 ph. +39 055 317206 landing.vinodaburde.eu
It’s worth getting out of the historic center of Florence for this trattoria with more than a century of history, a landmark for those who love Florentine and Tuscan cuisine. Don’t miss the steak and peposo. Vale la pena uscire dal centro storico di Firenze per questa trattoria con più di un secolo di storia, punto di riferimento per chi ama la cucina fiorentina e toscana. Da non perdere la bistecca e il peposo.
TRATTORIA DA SOSTANZA
Via Del Porcellana, 25r ph +39 055 212691
Typical Trattoria in Florence. In addition to the classic Florentine-style steak, the must tries are artichoke pie and butter chicken breast. All dishes are cooked on a woodfired stove.
Tipica trattoria fiorentin. Oltre alla classica bistecca, tra i piatti cult c’è il tortino di carciofi e il petto di pollo al burro. Tutto cotto su cucina senza fornelli, con brace di legna.
TREDICI GOBBI
Via Porcellana, 9r ph +39 055 285015 casatrattoria.com
A genuine traditional Tuscan cooking. The house specialties are the matchless rigatoni served in a large glass bowl and the beef tagliata served on a wooden cutting board. Una cucina che interpreta le antiche ricette della tradizione toscana più genuina. Specialità della casa sono gli ineguagliabili rigatoni serviti nella zuppiera in vetro e l’immancabile tagliata di manzo servita sul ceppo.
Winter Garden Restaurant brings together the culinary tradition of Tuscany thanks to the skilled hands of the Executive Chef Gentian Shehi and bespoke service, where no detail is overlooked. Dinners are served accompanied by live music in the elegant atmosphere of the art deco-style Winter Garden Un’esperienza culinaria che rispecchia ed esalta la tradizione toscana grazie alle sapienti mani dell’Executive Chef Gentian Shehi e un servizio impeccabile, attento al dettaglio. Le cene gourmet sono servite nell’elegante atmosfera del Giardino d’Inverno in stile Art Decò, con musica dal vivo
JUST OUTSIDE FIRENZE
ARNOLFO
Viale della Rimembranza, 24 (Colle Val d’Elsa) - arnolfo.com ph. +39 0577 920549
In a modern structure designed and built by the Trovato brothers, Gaetano and Giovanni, a creative and refined cuisine, awarded with two Michelin stars.
In una struttura moderna, ideata e costruita ex novo dai fratelli Gaetano e Giovanni Trovato, una cucina raffinata e fantasiosa che vale due stelle Michelin.
OSTERIA DI PASSIGNANO
Badia a Passignano ph +39 055 8071278 osteriadipassignano.com
Elegant typical restaurant owned by the Antinori family. One Michelin star. Tour of cellars on request and cooking lessons.
Osteria raffinata proprietà della
famiglia Antinori. Una stella Michelin, possibile visita alle cantine e scuola di cucina.
RINUCCIO 1180
Via Cassia per Siena, 133 (San Casciano Val di Pesa, località Bargino) ph +39 055 2359720 antinori.it
The Antinori winery restaurant is housed on the rooftop of a large building with wide windows overlooking gentle hills dotted with olive groves and ancient country parishes. The name derives from Rinuccio degli Antinori, patriarch of the family. Il ristorante della cantina Antinori. Nasce sul tetto, in una grande struttura con ampie vetrate che lasciano intravedere le colline circostanti. Chiamato così in onore di Rinuccio degli Antinori, capostipite della famiglia.
RISTORO L’ANTICA SCUDERIA
Via di Passignano, 17 (Tavarnelle Val di Pesa) ph +39 055 8071623 ristorolanticascuderia.it
The dishes of the best Tuscan tradition in an elegant setting. Not only restaurant, but also wine-bar. La migliore tradizione toscana in un luogo elegante e curato. Non solo ristorante ma anche wine-bar.
SERRAE VILLA FIESOLE
Via Frà Giovanni da Fiesole Detto l’Angelico, 35 (Fiesole) ph. +39 055 597252 ristoranteserrae.it
In a historic villa in the hills of Fiesole just a stone’s throw from the center of Florence, chef Antonello Sardi’s cuisine is modern, sophisticated and at the same time expressed in a simple, linear style. 1 Michelin star.
In una storica villa sulle colline di Fiesole a un soffio dal centro di Firenze, la cucina dello chef Antonello Sardi è moderna, ricercata e al tempo stesso espressa in stile semplice e lineare. 1 stella Michelin.
SOLOCICCIA
Panzano in Chianti ph +39 055 852020 dariocecchini.com
This restaurant, owned by Dario Cecchini, is a point of reference when it comes to enjoying meat in Tuscan. Optimal products, guaranteeing top quality at reasonable prices, in the Chianti area. Two other great options are Officina della Bistecca and Mac Dario (for lunch).
Il ristorante di Dario Cecchini, punto di riferimento per la carne in Toscana. Ottimi prodotti e rapporto qualità prezzo nel Chianti. Le altre due proposte sono: Officina della Bistecca e Mac Dario (a pranzo).
ROMA
ACHILLI AL PARLAMENTO
Via Prefetti, 15 ph. +39 06 6873446 achilli.restaurant
An Old England-style club in the heart of Rome, whose dishes are made by Chef Pierluigi Gallo. Its strength lies in its extraordinary wine cellar, with over 6,000 labels, some of which simply cannot be found elsewhere. It is also famous for its Cognac and Armagnac collection with vintages from 1800. 1 Michelin star.
Un club stile Old England trapiantato nel cuore di Roma, la cui cucina è firmata dallo Chef Pierluigi Gallo. Il punto di forza risiede nella straordinaria cantina, che conta oltre 6.000 etichette, alcune semplicemente introvabili. Famoso anche per la sua collezione di Cognac e Armagnac con annate a partire dal 1800. 1 stella Michelin.
ACQUOLINA
Via del Vantaggio, 14 ph +39 06 3201590 acquolinaristorante.it
Two starred restaurant on the ground floor of The First Luxury Art Hotel. The name plays on the double meaning recalling the aquatic environment and the flavour and scent of ‘acquolina’ in the mouth. A lit staircase leads to the garden and reveals a spacious terrace, where is Acquaroof, hotel’s roofgarden.
Ristorante bistellato al piano terra del The First Luxury Art Hotel. Il nome gioca sul doppio senso che ricorda l’ambiente acquatico e le sensazioni gusto-olfattive dell’acquolina in bocca. Una scalinata illuminata conduce al giardino e apre alla vista di una spaziosa terrazza, dove si trova Acquaroof, il roofgarden dell’hotel.
ALL’ORO RESTAURANT
Via Giuseppe Pisanelli, 25 ph.39 06 97996907 ristorantealloro.it
Inside the boutique hotel The H’All a stone’s throw from Piazza del Popolo, is the kingdom of Chef Di Giacinto. Creative cuisine rooted in the flavors of tradition. Every product is strictly home-made: bread, breadsticks, paste and pastries are created using modern techniques while respecting the true ‘tastes’ of the Italian tradition. 1 Michelin star.
All’interno del boutique hotel The H’All a due passi da piazza del Popolo, è il degno spazio lo chef Di Giacinto. Una cucina creativa radicata ai sapori della tradizione. Tutto rigorosamente fatto in casa, dal pane ai grissini, alle molteplici paste e sfoglie, ai dolci, giocando con tecniche moderne ma rispettando quelli che sono i sapori veri della tradizione italiana. 1 stella Michelin.
ANTICA PESA
Via Garibaldi, 18 ph +39 06 5809236 anticapesa.it
In the heart of Trastevere, this family run restaurant conceives their dishes following two main guidelines: the renewing of Roman traditional cuisine and the elaboration of typical products of the Lazio region. The setting is one of the most charming, lit fireplace during the winter in their artistic main room, and inside garden for the summer months. Their wine list is among the most rich between Roman restaurants.
Nel cuore di Trastevere, questo ristorante a conduzione familiare crea i suoi piatti seguendo due linee guida: la rivisitazione della tradizionale cucina romana e l’utilizzo e elaborazione dei prodotti tipici del Lazio. L’ambiente è piacevolissimo, con il caminetto acceso in inverno nella sala principale e giardino interno per i mesi estivi. La lista dei vini è tra le più ricche di Roma.
ARMANDO AL PANTHEON
Salita dei Crescenzi, 31 ph. +39 06 68803034 armandoalpantheon.it
In the Trastevere area, the go-to place for real Neapolitan-style pizza, the one with a high and soft edge, made according to Pier Daniele Seu’s recipe.
Baluardo della cucina romana dal 1961. Le specialità locali eseguite nella loro pura ed essenziale forma e supportate da materie di prima qualità. Una storia di tradizione, quella della famiglia Gargioli, che tramanda i propri segreti di generazione in generazione.
AROMA
Via Labicana, 125 ph +39 06 97615109 aromarestaurant.it
Magnificently set on the terrace of Palazzo Manfredi with a unique view of the Coliseum of Imperial Rome! Chef Giuseppe di Iorio will lead you through an unforgettable culinary experience, where he combines perfectly modern and traditional cuisine. 1 Michelin star.
Magnificamente ubicato sulla terrazza di Palazzo Manfredi con vista impareggiabile del Colosseo. Chef Giuseppe di Iorio vi farà vivere un’esperienza culinaria indimenticabile, la perfetta combinazione di cucina moderna e tradizionale. 1 stella Michelin.
BIVIUM
RESTAURANT-CAFÉ-BAR
Piazza di San Marcello ph. +39 06 86814000 sixsenses.com
The restaurant at the Six Senses Rome hotel offers modern Italian food with a Roman touch.
The menu features dishes made with the very best ingredients, rigorously seasonal, that the city and small local producers can provide.
È il ristorante dell’hotel Six Senses, dove i piatti sono preparati con i migliori ingredienti, rigorosamente stagionali, che la città e le piccole comunità agricole circostanti hanno da offrire.
BUBI’S
Via Giovanni V. Gravina, 7 ph +39 06 32600510 bubis.it
This bar and restaurant close to Piazza del Popolo offers an outdoor area surrounded by green nature and overlooks a private road; it’s ideal for lunches, aperitifs and dinners.
Ristorante e bar a due passi da piazza del Popolo con spazio esterno immerso nel verde su una strada privata, perfetto per pranzi, aperitivi e cena.
CHECCHINO DAL 1887
Via di Monte Testaccio, 30 ph. +39 06 5743816 checchino-dal-1887.com
Historic restaurant in the heart of Testaccio, for over 130 years run by the same family, now in its sixth generation. Great Roman cuisine and great wine and spirits list. Two times on the Times of London’s 50 best restaurants in the world list.
Storico ristorante nel cuore di Testaccio, da oltre 130 anni condotto dalla stessa famiglia, giunta alla sesta generazione. Grande cucina romana e grande carta dei vini e distillati. 2 volte nella classifica 50 best restaurant in the world del Times di Londra.
DAL BOLOGNESE
Piazza del Popolo, 1 ph. +39 06 3222799 roma.dalbolognese.it
A corner of pure Emilian cooking in piazza del Popolo. A tradition handed down across three generations so that you can have the experience of a luxury trattoria in the heart of Rome. Fresh, homemade pasta reigns supreme, of course, but the superb choice charcuterie and the semi-mythical Carrello dei Bolliti are also ultra-famous. Un angolo di pura cucina emiliana in piazza del Popolo. Una tradizione che si tramanda da 3 generazioni per offrire l’esperienza di una trattoria di lusso nel cuore di Roma. Regina, naturalmente, la pasta fresca fatta in casa, ma ultra famosi sono anche gli ottimi salumi selezionati e l’ormai mitico Carrello dei Bolliti.
DA FRANCESCO
Piazza del Fico, 29 ph. +39 06 6864009 dafrancesco.it
For more than 60 years quality, hospitality and tradition have gui-
ded this historic restaurant, where the arrival of the third generation has brought contemporary influences, but without ever abandoning the typicality of Roman cuisine.
Da oltre 60 anni qualità, accoglienza e tradizione guidano questo storico ristorante, dove l’arrivo della terza generazione ha portato influenze contemporanee, senza però mai abbandonare la tipicità della cucina romana.
ENOTECA LA TORRE
Lungotevere delle Armi, 22 ph. +39 06 45668304 enotecalatorreroma.com
One of the youngest Two Michelin-Starred chef in Italy, Domenico Stile offers vivid, concreted and strongly influenced by the Mediterranean dishes to be enjoyed in a romantic and historic setting.
Tra i più giovani chef in Italia a ottenere due stelle Michelin, Domenico Stile propone piatti vivaci, concreti e di chiara ispirazione mediterranea, da gustare nella cornice di una romantica dimora storica.
FELICE A TESTACCIO
Via Mastro Giorgio, 29 ph +39 06 5746800 feliceatestaccio.com
Ancient flavors and unique tastes are those served in the restaurant opened by Felice in 1936 now in the hands of his son Franco. A temple of Roman cuisine where you can feel at home. Among the cult dishes are their iconic tonnarelli alla Cacio e Pepe.
Sapori antichi e gusti unici sono quelli serviti nel ristorante aperto da Felice nel 1936 oggi nelle mani del figlio Franco. Un tempio della cucina romana dove sentirsi a casa. Tra i piatti cult, i loro iconici tonnarelli alla Cacio e Pepe.
FLAVIO
AL VELAVEVODETTO
Via di Monte Testaccio, 97 ph. +39 06 5744194 ristorantevelavevodetto.it
A vocation focused on traditional dishes , that of Flavio De Maio, Roman from Garbatella, for many ‘the king of carbonara’. Una vocazione incentrata sui piatti della tradizione , quella di Flavio De Maio, romano della Garbatella, per molti ‘il re della carbonara’.
FINGER’S ROMA
Via Francesco Carrara, 12/15 ph. +39 06 3234453
fingersrestaurants.com
A luxury Japanese restaurant offering a fabulous culinary experience, thanks to the fusion creations of chef Roberto Okabe. To round off the evening, Finger’s Roma has a spacious lounge area devoted to mixology, where you can sample innovative cocktails.
Un esclusivo ristorante giapponese che offre una favolosa esperienza culinaria, grazie alle creazioni fusion dello chef Roberto Okabe. Per concludere la serata, Finger’s Roma dispone di un’ampia area lounge dedicata alla mixology, dove è possibile degustare cocktail innovativi.
GIANO RESTAURANT
Via Liguria, 28 ph. 06 894121 gianorestaurant.com
Food by chef Ciccio Sultano reinterpreted for the W Rome in an original fusion of Sicilian tradition and the food culture of the capital.
La cucina dello chef Ciccio Sultano a Roma, nel ristorante dell’hotel W Rome, qui riproposta in un’originale fusione tra la tradizione siciliana e la cultura della capitale.
HOSTARIA DA PIETRO
Via Gesù e Maria, 18 ph +39 06 3208816 hostariadapietro.it
An excellent family run, traditional Trattoria, just a few minutes walking from the Hotel de Russie, with very friendly service in a warm and casual ambience.
Un’ottima trattoria tipica a conduzione familiare, a pochi minuti dall’ Hotel de Russie, con un servizio molto cordiale in un ambiente caldo e informale.
I SOFÀ
Via Giulia, 62 ph. +39 06 68661846 - isofa.it
It is the pride of the Hotel Indigo Rome - St. George, where the chef offers a menu made with seasonal local products. Tasty ‘Roman’ recipes for an authentic, genuine dining experience. The view from the Roof is spectacular.
È il fiore all’occhiello dell’Hotel Indigo Rome - St. George, dove lo chef propone un menù fatto di prodotti a Km 0 e di stagione. Gustose ricette ‘romanesche’ per un’esperienza autentica e genuina. Spettacolare il panorama dal Roof.
IL FALCHETTO
Via di Montecatini, 12 ph. +39 06 6791160 ristoranteilfalchetto.com
Born at the end of 19th century as distillery, Il Falchetto is one of the most ancient restaurant situated in Rome. On the menu are the great classics of the Roman table, together with fresh fish dishes, that you can enjoy and choise by the fish showcase.
Nato alla fine dell’800 come distilleria, Il Falchetto è uno dei più antichi ristoranti di Roma. In menu, i grandi classici della tavola romana, ma anche piatti di pesce fresco da scegliere personalmente nella vetrina a vista.
THE GO-TO ROMA RESTAURANTS
IL PAGLIACCIO
Via dei Banchi Vecchi, 129/A ph +39 06 68809595 ristoranteilpagliaccio.com
A peaceful oasis placed in the heart of Rome, in the characteristic roman frame of via dei Banchi Vecchi, just next to via Giulia. Tastes and colours enhance the capacities of Chef Antony Genovese, always trying to express the best of culinary art. The environments are cosy and elegant, the daily brightness makes it perfect for business-lunch, while the soft lights in the evening makes it an ideal place for romantic dinner. 2 Michelin stars.
Un’oasi di tranquillità nel cuore di Roma, nella pittoresca Via dei Banchi Vecchi, a pochi passi da Via Giulia. I sapori e colori esaltano il talento di Chef Antony Genovese, che esprime il meglio dell’arte culinaria. L’atmosfera è confortevole ed elegante, l’ambiente luminoso lo rende perfetto per pranzi d’affari, mentre le luci soffuse di sera creano lo scenario ideale per una cena romantica. 2 stelle Michelin.
IL RISTORANTE
NIKO ROMITO
Via di Ripetta, 73 ph +39 06 36080410 bulgarihotels.com
The main restaurant of Rome’s Bulgari Hotel presents the concept of contemporary Italian cuisine developed by chef Niko Romito seasoned here with magnificent views of the Mausoleum of Augustus. Anche il main restaurant del Bulgari Hotel di Roma presenta il concetto di cucina italiana contemporanea sviluppato da Chef Niko Romito, qui ‘condita’ con una vista magnifica sul Mausoleo di Augusto.
IMÀGO
Piazza Trinità dei Monti, 6 ph. +39 06 69934726 hotelhasslerroma.com
Restaurant at the Hassler Hotel in Rome: a location where magnificent views of the Eternal City and flavors come together to create a unique dining experience. Chef Andrea Antonini’s fine dining offering that tips its hat to the global stage but never forgets home All to be accompanied by one of the 1,500 labels from the cellar. 1 Michelin star.
Ristorante dell’hotel Hassler di Roma: una location dove la magnifica vista sulla Città Eterna e i sapori si fondono per creare un’esperienza culinaria unica. La proposta dello chef Andrea Antonini strizza l’occhio al mondo senza dimenticare casa. Il tutto da accompagnare con una delle 1500 etichette della cantina. 1 stella Michelin.
J.K. CAFÈ
Via di Monte d’Oro, 30 ph +39 06 982634 jkroma.com
Located in the heart of Rome, just steps from Piazza di Spagna, Via Condotti and all the main sights, J.K. Cafe Lounge, Bar & Restaurant, at JK Place Rome, offers Italian and international specialities.The bar and roof garden are the favourite spots for relaxing in ‘J.K.’ style.
Situato nel cuore di Roma, a pochi minuti a piedi da Piazza di Spagna e da Via Condotti e da tutte le principali attrazioni, il J.K. Cafe Lounge, Bar & Restaurant, del JK Place Rome, offre specialità italiane e internazionali. Qui il bar e il roof garden sono i luoghi perfetti per rilassarsi in stile ‘J.K.’.
LO’STERIA
Via dei Prati della Farnesina, 61 ph. +39 06 33218749
We are in Ponte Milvio. Opened in 2012, despite its ‘young age’ it is for all intents and purposes an authentic Roman trattoria. Don’t miss: Carbonara and amatriciana, increasingly cited among the best in Rome.
Siamo a Ponte Milvio. Aperta nel 2012, nonostante la sua ‘giovane età’ è a tutti gli effetti un autentica trattoria romana. Da non perdere: Carbonara e amatriciana, sempre più spesso citate tra le migliori di Roma.
LA PERGOLA
Via Alberto Cadlolo, 101 ph +39 06 35092152 romecavalieri.com
Perched upon Monte Mario, within the Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, la Pergola offers, by far, the best views of the Eternal City. Heinz Beck, the celebrated German Chef, creates perfect ‘Alta cucina’ dishes while using only fresh and local ingredients. 3 Michelin stars.
Appollaiato su Monte Mario, il ristorante del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, La Pergola, offre la più bella vista della città eterna. Heinz Beck, il famoso Chef tedesco, crea piatti perfetti d’alta cucina usando solo ingredienti freschi e locali. Tre stelle Michelin.
LA PIGNA
Piazza della Pigna, 45 ph +39 06 6785555 lapignaroma.it
Cocktail bar and restaurant a few steps from the Pantheon. The cuisine starts from seasonal raw materials and from Roman and Mediterranean cuisine, of which, however, it is a respectful evolution. Cocktail bar e ristorante a pochi passi dal Pantheon. La cucina parte dalla materia prima di stagione e dalla tradizione romana e mediterranea, di cui però è una rispettosa evoluzione.
LA TERRAZZA Via Ludovisi, 49 ph. +39 06 47812752 dorchestercollection.com
On the top floor of the Hotel Eden, it offers a seasonal Mediterranean cuisine, creative and innovative, accompanied by breathtaking views of Rome. Heading the kitchen crew, chef Salvatore Bianco, who also curates the menu at the hotel’s second restaurant, Il Giardino, an oasis of tranquility on the top floor.
All’ultimo piano dell’Hotel Eden, offre una cucina mediterranea stagionale, creativa ed innovativa, accompagnata da una vista mozzafiato su Roma. A capo della brigata di cucina, lo Chef Salvatore Bianco, che cura anche il menu del secondo ristorante dell’hotel, Il Giardino, oasi di tranquillità all’ultimo piano.
LE JARDIN DE RUSSIE Via del Babuino, 9 ph +39 06 32888870 roccofortehotels.com
Located within the Hotel de Russie, this restaurant is an essential part of our secret garden, where the charming history of old times meets the genie of two famous Chefs, Fulvio Pierangelini and Alessandro Buffolino. This creates a perfect combination where to experience excellent Mediterranean tastes, enjoy the peaceful garden and do some celebrities spotting.
Il ristorante dell’ Hotel de Russie è una parte essenziale del giardino segreto, laddove il fascino della storia incontra il genio dei due famosi Chef, Fulvio Pierangelini e Alessandro Buffolino.
Ciò crea l’ambiente perfetto per gustare eccellenti sapori mediterranei, godere della quiete del giardino e andare a caccia di volti noti.
LUMEN
Via Orlando V. Emanuele, 3 ph +39 06 47092740 marriott.it
The elegant restaurant of the iconic St. Regis Rome, which in 2018 was renovated making its public areas and guestrooms even more exquisite under the expert guidance of French architect PierreYves Rochon. For the spaces dedicated to dining, refined details in Belle Époque and contemporary style. Cuisine, cocktails and signature dishes.
L’elegante ristorante dell’iconico The St. Regis Rome, che nel 2018 ha rinnovato e reso ancora più preziosi i suoi ambienti sotto la sapiente guida dell’architetto Pierre-Yves Rochon. Per lo spazio dedicato al gusto, raffinati det- tagli in stile Belle Époque e contemporaneo. Cucina, cocktail e serviti d’autore.
MOSAICO
Via Sistina, 69 ph. + 39 06 97793712 roccofortehotels.com
In the Mosaico resturant at Hotel de la Ville kitchen, the cult of raw materials blends with the myriad cultures that once defined the Roman Empire. For those looking for traditional but elegant Roman dishes, there’s Da Sistina. Sip on a cocktail while enjoying the breath-taking view offered at Cielo Bar or a ‘spicy drink’ at Julep Bar.
Al ristorante Mosaico dell’Hotel de la Ville il culto delle materie prime s’intreccia con la miriade di culture che facevano parte dell’Impero Romano, mentre per chi cerca i piatti di una tradizionale, ma ricercata, trattoria romana, c’è il Da Sistina.
Cocktail con vista mozzafiato al Cielo Bar e ‘spicy drink’ al Julep Bar.
OSTERIA
DEL SOSTEGNO
Via delle Colonnelle, 5 ph. +39 06 6793842 ilsostegno.it
In a delightful little street near the Pantheon, under a beam that supports an ancient palace, an intimate restaurant offers the very best of Rome’s culinary repertoire.
In un delizioso vicolo a due passi dal Pantheon, sotto una trave che sostiene un antico palazzo, un intimo ristorante che propone il meglio del repertorio romanesco.
PACIFICO
Lungotevere Arnaldo da Brescia, 2 ph. +39 06 3207042 palazzodama.com
It is the restaurant of Palazzo Dama, which has brought the cuisine of Peruvian Chef Jaime Pesaque to Rome. Diners can enjoy being served in the traditional space of the restaurant, or outdoors in the poolside garden. È il ristorante di Palazzo Dama, che ha portato a Roma la cucina dello chef peruviano Jaime Pesaque, che qui può essere gustata sia nello spazio tradizionale del ristorante che nel giardino intorno alla piscina.
PIANOSTRADA
Via delle Zoccolette, 22 ph. +39 06 89572296
Interesting and never obvious cuisine that will amaze even the most refined palates. Besides the first and second courses, there are also excellent fried delicacies and street food too. Delightful internal courtyard.
Cucina mai banale, in grado di stupire anche i palati più raffinati. Oltre ai primi e ai secondi, in menu anche ottime fritture e una lista di proposte street food. Incantevole il cortile interno.
A stone’s throw from Campo de’ Fiori, this traditional restaurant has always kept its quality at the highest standards. Fabrizio Leggiero menu is a unique combination between earth and sea. In fine weather, choose a table in the charming square.
A pochi passi da Campo de’ Fiori, questo ristorante tradizionale ha sempre mantenuto alto lo standard di qualità. Il menù di Fabrizio Leggiero è una ricca proposta di piatti mare e terra. Nella bella stagione scegliete un tavolo nell’incantevole piazza.
RHINOCEROS
LE RESTAU & ROOFBAR
Via del Velabro, 9 ph. +39 06 6798902 rhinocerosroma.com
Spectacular restaurant with panoramic terrace in Alda Fendi’s palace redesigned by archistar Jean Nouvel A taste and lifestyle experience. Spettacolare ristorante con terrazza panoramica nel palazzo di Alda Fendi ridisegnato dall’archistar Jean Nouvel Un’esperienza di gusto e lifestyle.
RISTORANTE
CAFÈ ROMANO
Via Bocca di Leone 14 ph. +39 06 699811 collezione.starhotels.com
is the restaurant of the historic Hotel d’Inghilterra - now Starhotels Collezione - favorite destination of the famous Grand Tour. A journey into refined Romanity, the perfect all-day dining venue for a tasty break in the capital, a light lunch or a more important dinner, a unique combination of cosmopolitan style, elegant atmosphere and excellent cuisine.
È il ristorante dello storico Hotel d’Inghilterra - oggi Starhotels Collezione - meta prediletta del celebre Grand Tour. Un viaggio nella raffinata romanità, il locale all day dining perfetto per una pausa gustosa nella capitale, un pranzo leggero o per una cena più importante, combinazione unica fra stile cosmopolita, atmosfera elegante ed ottima cucina.
A passion for good food and a desire to share it is in the DNA of Alessandro Camponeschi, the third generation of a family that has left its mark on Roman haute cuisine. The setting is the 16th-century Mandosi Mignanelli palace, with elegant dehors on Piazza Farnese.
La passione per il buon cibo e il desiderio di condividerlo è nel DNA di Alessandro Camponeschi, terza generazione di una famiglia che ha lasciato il segno nell’alta cucina romana. Fa da cornice il cinquecentesco palazzo Mandosi Mignanelli, con elegante dehors su piazza Farnese.
SALUMERIA ROSCIOLI
Via dei Giubbonari, 21 ph +39 06 6875287 salumeriaroscioli.it
Roscioli is a restaurant, gourmet shop, deli and wine bar all rolled into one. A multipurpose gourmet shop, an unusual restaurant where the quality of the raw material is the key factor. An ideal spot for gourmet food fans from around the world.
Roscioli è insieme ristorante, una gastronomia, una salumeria e un wine bar. Una gastronomia polifunzionale, un ristorante atipico, dove la qualità delle materie prime è la parola d’ordine. Il luogo ideale per gli appassionati di gastronomia di tutto il mondo.
TAVERNA TRILUSSA
Via del Politeama, 23/25 ph +39 06 5818918 tavernatrilussa.com
A family-run, typically Roman trattoria with a pleasant, informal atmosphere, situated right in the heart of Trastevere. Rome’s most famous dish are the ‘Bucatini all’ Amatriciana’, thick spaghetti with tomato sauce, bacon and Pecorino cheese but once there you should not miss to try the ‘Ravioli Mimosa’ which taste will enchant you! The recipe is still secret…
Una tipica trattoria romana a conduzione familiare con un’atmosfera piacevole e informale, situata nel cuore di Trastevere.. Il piatto romano più famoso è bucatini all’ amatriciana, spaghetti grossi con salsa di pomodoro, pancetta e pecorino, ma assaggiate i ravioli mimosa, il sapore vi conquisterà! La ricetta è ancora segreta...
TERRAZZA
BORROMINI
Via di Santa Maria dell’Anima, 30 ph. +39 06 68215459 terrazzaborromini.com
On the 4th floor of the historic Palazzo Pamphilj, in elegant dining rooms overlooking Piazza Navona and a magnificent terrace, a restaurant inspired by Roman cuisine creates harmonious combinations of seasonal flavors. Al quarto piano dello storico Palazzo Pamphilj, in eleganti sale affacciate su piazza Navona e su una magnifica terrazza, un ristorante che ispirandosi alla cucina romana crea armoniose combinazioni di sapori stagionali.
TRATTORIA SORA LELLA
Via di Ponte Quattro Capi, 16 ph +39 06 6861601 trattoriasoralella.it
A historical Roman trattoria, since 1959 on Tiber Island. Founded by one of the most beloved figures in Roman cinema, who was, however, before actress, cook and restaurateur, Elena Fabrizi, aka Sora Lella. Today the trattoria is run by her grandchildren, Renato, Mauro, Simone and Elena. Trattoria storica romana, dal 1959 sull’Isola Tiberina. Fondata da uno dei personaggi più amati del cinema romano, che però era, prima di attrice, cuoca e ristoratrice, Elena Fabrizi, alias Sora Lella. Oggi la trattoria è gestita dai suoi nipoti: Renato, Mauro, Simone ed Elena.
TULLIO
Via di S. Nicola da Tolentino, 26 ph +39 06 4745560 tullioristorante.it
This traditional family run restaurant is centrally located downtown area, just off the Piazza Barberini. The best in town for the typical ‘bistecca Fiorentina’, their menu also offers a variety of Italian seasonal specialities and fresh fish. Large ‘collectors’ selection of wines. Questo tradizionale ristorante a conduzione familiare è situato in pieno centro, vicino a Piazza Barberini. È il migliore ristorante della città per la bistecca alla fiorentina e il menù offre vari piatti tipici italiani e stagionali. Una ricca carta di vini da ‘collezionisti’.
ZIA RESTAURANT
Via Goffredo Mameli, 45 ph. +39 06 2348 8093 ziarestaurant.com
A sincere and energetic cuisine, that of the chef Antonio, with its feet firmly planted on the ground (the great French technique) and its gaze towards the horizon (the territory of Lazio, the Apennines, the sea, Italy). One Michelin star. Una cucina sincera ed energica, quella dello chef Antonio, con i piedi ben piantati a terra (la grande tecnica francese) e lo sguardo verso l’orizzonte (il territorio laziale, l’Appennino, il mare, l’Italia). Una stella michelin.
ZUMA Palazzo Fendi
Via della Fontanella di Borghese, 48 ph. +39 06 99266622 zumarestaurant.com
The restaurant of the world famous chef Rainer Becker, in the beautiful setting of Palazzo Fendi. Impeccable service, izakaya cooking and breathtaking views.
Il ristorante dello chef di fama mondiale Rainer Becker nella bellissima cornice di Palazzo Fendi. Servizio impeccabile, cucina izakaya e vista mozzafiato.