Sequence Magazine 59 It by The Pill

25.000 COPIES DISTRIBUTED INCOPIES 760 EUROPEAN SHOPS: ITALY, SWITZERLAND, AUSTRIA, GERMANY, ENGLAND, FRANCE, ENGLAND, BELGIUM,SPAIN, FINLAND, HOLLAND, CZECH REPUBLIC & SLOVAKIA. GREY THOMPSON BY SILVANO ZEITER 25.000 DISTRIBUTED IN 950 EUROPEAN SHOPS: ITALY, GERMANY, BELGIUM,SPAIN, SWITZERLAND, FRANCE, AUSTRIA, FINLAND, POLAND & CZECHOSLOVAKIA.

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EDITOR’S LETTER TXT: SEQUENCE CREW PIC: SILVANO ZEITER

Un altro inverno è giunto e ha spazzato via tutti i dubbi e le incertezze dei rider che guardavano incessantemente le previsioni, in trepidante attesa che quel maledetto anticiclone si levasse dalle scatole, dei negozianti che a seguito di un inverno glorioso come quello del 2017 hanno riempito le scaffalature di attrezzatura nuova di zecca, dei resort che hanno pianificato nuovi eventi e spazi per noi snowboarder. Un altro inverno è finalmente arrivato e noi di Sequence siamo pronti con il primo numero per questo inverno, pieno di contenuti esclusivi: abbiamo intervistato la leggenda del freeride Jeremy Jones, vi abbiamo portato dietro le quinte del nuovo progetto video Sequence Movie Zero, parlando con gli stessi protagonisti, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Alex “Peppino” Stewart di Rusty Toothbrush che ci ha spiegato quanto sia stato divertente ma per niente easy realizzare Poveri Noi e siamo andati alle Isole Lofoten con il team Nitro. Sequence però non finisce qui! A breve saremo online con la nostra nuova web app www.sequencebuyersguide.com dove potete trovare e confrontare tutti i brand di snowboard distribuiti in Europa; non mancate di fare un salto su www.sequence-magazine.com e sui nostri canali social, dove potrete leggere tutte le ultime news e feature. Infine se siete andati a cercare Sequence nel vostro negozio di fiducia ed è finito, potete abbonarvi o acquistare le copie online su www.sequence-magazine.com/shop. Ora però spegniamo i telefoni per un giorno intero e godiamoci le prime e tanto sognate discese in powder: prima però il rito di inizio stagione, un bel disegno giallo sulla neve! 6

Lâ&#x20AC;&#x2122; E VO LU Z I O N E CONTINUA A PA R T I R E D A L 5 N O V E M B R E . | V I S I TAT E B U R T O N . C O M P E R M A G G I O R I I N F O R M A Z I O N I

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SEQUENCE CREW Editor In Chief Denis Piccolo | denis@hand-communication.com

Video Senior | Sequence Movie Scotty Stephenson, Francesco “Zoppo” Zoppei

Editorial Coordinator Matteo Rossato | ross@hand-communication.com

Cover Gray Thompson by Silvano Zeiter

Advertising Office hello@hand-communication.com +39 333 7741508 Art Director George Boutall | george@evergreendesignhouse.com Graphic Design Francesca Pagliaro | francesca@evergreendesignhouse.com Diego Marmi | diego@evergreendesignhouse.com Sequence-Magazine.com Silvia Galliani | silvia@hand-communication.com Photographers & Filmers Matt Georges, Dominic Zimmermann, Markus Rohrbacher, Gianfranco Battaglia, Claudio Foco, Cyril, Silvano Zeiter, Kevin Kok, Achille Mauri, Migi

Collaborators Lisa Filippini, Elisa Maria Ferrari, Giulia Boccola, Silvia Galliani Company Editor Hand Communication Corso Francia 17 Torino 10138 hello@hand-communication.com Print Grafiche Ambert Verolengo TO Distribution 25.000 COPIES DISTRIBUTED IN 760 EUROPEAN SHOPS: Italy, Switzerland, austria, germany, france, england, spain, belgium, finland, holland, czech republic & Slovakia.

MISSED A BACK ISSUE OR WANT A FULL SUBSCRIBTION GRAB YOUR COPY OF SEQUENCE AT: W W W. S E Q U E N C E - M A G A Z I N E .C O M / S H O P

CONTENTS GRAY THOMPSON BY SILVANO ZEITER

THE DAILY NEWS

FRESH MADE

KILLER COLLAB

GREEN NEWS

ALBERTO MAFFEI

ROME LODGE

MAMMUT SAFETY

ATRIP BY HALLDOR

KONVOI BOARDS

BLUE TOMATO

OBEREGGEN

QPARKS

ZERMATT

SPECT EYEWEAR

POVERO PEPPINO

GRAY THOMPSON

SEQEUNCE MOVIE

JEREMY JONES

EXPLORING LOFOTEN

INTERDIMENSIONAL EXPLORERS CLUB

JOURNEY BEYOND DESTINATION

HAND BUILT AT THE WORLD’S ONLY 100% HYDRO POWERED SNOWBOARD MANUFACTURING FACILITY—THE CAPiTA MOTHERSHIP.

JOHNNY O’CONNOR ON THE ULTRAFEAR

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THE DAILY NEWS BY DAVIDE FIORASO

R AV E L S O N E O’C O N N O R, N U O V I P R O C A P I TA Durante l’ultimo North American sales meeting di Capita tenutosi a novembre, sono stati annunciati due nuovi riders del global team: parliamo di Mike Ravelson e Johnny O’Connor. Entrambi veterani della company di Seattle, hanno meritato il loro posto tra i pro grazie al duro ed incessante lavoro di promozione del brand tramite pazzesche video part. Parlando di video part, JOC ha appena pubblicato la sua prima pro part mentre RAV, assieme a Brandon Cocard, ha realizzato un interessante progetto di nome EP dove musica e snowboarding sono mescolati sapientemente assieme.

N I D E C K E R R I L E VA L O W P R E S S U R E S T U D I O S E ROME SNOWBOARDS Una nuova era dello snowboarding è iniziata. Con due operazioni finanziarie separate, il gruppo svizzero Nidecker guidato dai fratelli Xavier, Henry e Cedric e già proprietario dei marchi Yes, Jones, Now e Flow, ha acquisito la maggioranza del gruppo Low Pressure Studio (Bataleon, Lobster and Switchback) da Jorgen Karlsen, fondatore ed inventore della tecnologia 3BT. Contemporaneamente Nidecker ha anche acquisito l’iconico brand americano Rome, fondato 17 anni fa da Josh Reid, che verrà gestito in Europa dagli uffici di Amsterdam di LPS, mentre la ricerca e sviluppo e il design department rimarranno a Waterbury, in Vermont.

BURTON E NITRO NELL’EUROPEAN OUTDOOR GROUP Burton e Nitro, due nomi ben noti nel mondo dello snowboard, sono entrati a far parte dell’European Outdoor Group. L’ingresso nell’EOG, come primi membri attivi esclusivamente nel settore degli sport da tavola, apre una nuova realtà e mette in luce un rapporto di sinergia con l’industria outdoor tradizionale. “L’EOG è lieta di dare il benvenuto a Burton e Nitro come membri” ha affermato Mark Held, segretario generale dell’EOG. “Questa espansione è un chiaro riflesso dell’evoluzione del termine outdoor”. Anche Salomon è in procinto di aggiungere la categoria snowboard al suo attuale stato di membership.

E N D E AV O R A C Q U I S I S C E S A N D B OX H E L M E T S Endeavor Design Inc., la company Canadese proprietaria dei brand Endeavor Snowboards e Airhole Facemasks, ha acquisito il brand di caschi Sandbox per implementare globalmente la sua offerta di prodotti Canadesi per lo snowboard. Endeavor ha rilevato le proprietà intellettuali di Sandbox dai fondatori Kevin e Melle Sansalone e lancerà la collezione 2019/20 il prossimo gennaio. Sandbox è stata fondata a Whistler nel 2004 inizialmente come snowboard film production company da Kevin Sansalone, che nel 2007 lo ha poi trasformato in un brand di caschi ed accessori.

NITRO E SWISS AIRLINES ANNUNCIANO UNA MARKETING PARTNERSHIP Nitro annuncia una marketing partnership con la compagnia aerea Swiss International Air Lines per l’inverno 2018/19. La cooperazione è iniziata ad ottobre con la campagna Run To The Hills ed il concorso Swiss European Snowboard Trip. Swiss supporterà il team Nitro nei loro viaggi intorno al mondo in cerca di powder e avventure. Inoltre con il concorso Nitro X Swiss European Snowboard Trip due persone potranno vincere una favoloso viaggio a Laax per una settimana di camp con il team Nitro, incluso volo pagato su Zurigo. Il concorso è stato realizzato in collaborazione con Laax ed il Riders Hotel. 12

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THE DAILY NEWS BY DAVIDE FIORASO

BURTON INAUGURA IL NUOVO FLAGSHIP STORE DI INNSBRUCK Burton ha sempre accolto i suoi clienti nello store all’interno dell’Headquarter Europeo di Innsbruck in via Haller Straße 111, ma per godere di un migliore contatto con i riders ha voluto ora spostarsi nel cuore della città Tirolese, in Anichstraße 13. “Non abbiamo voluto solamente aprire un altro store, ma un ulteriore punto di contatto nel cuore della città che ospita Burton Europe. Organizzeremo diversi eventi sia in negozio che nei molti resort che circondano la città, per essere più vicini ai clienti ed alla comunità di snowboard locale.” ha commentato il marketing manager di Burton Europe.

TOMMY GESME NUOVO PRO ADIDAS SNOWBOARDING Durante il Cold Front Tour a Minneapolis, che vedeva le premier di Beta, Kamikazu e The Future of Yesterday, c’è stato un fuori programma al termine della proiezione di House Call Only e Blender, il progetto video di Adidas con protagonista Tommy Gesme. Alex Sherman, global team manager Adidas, ha preso la parola ed ha introdotto un video messaggio da parte di Louif Paradis, che si scusava per non aver potuto essere fisicamente presente e che si complimentava con Tommy per il suo ingresso nel pro team. A quel punto il Varsity Theatre è letteralmente esploso, con Gesme sul palco inondato da champagne e abbracciato da tutto il midwest.

LUCAS MAGOON LANCIA GOON GEAR Il carismatico rider del Vermont Lucas Magoon, dopo una militanza fino al 2016 con Technine, è passato prima a D-Day, con cui ha avuto un paio di pro model, per poi dedicarsi interamente alla cura della sua famiglia e della figlia neonata Winter. Durante questo anno sabbatico ha maturato l’idea di realizzare qualcosa di interamente suo e di sua moglie Tonya così è nata Goon Gear. La neonata company produce felpe, t-shirts, coach jacket, berretti, balaclava ed in edizione estremamente limitata anche un modello di tavola nella sola taglia 152. Per maggiori info andate su www.goongear.shop

BLUE TOMATO SNOWVENTION 2018 Nel 2018 Blue Tomato ha compiuto ben 30 anni di vita (potete leggere la storia del brand sulla feature della Sequence Buyers Guide 2019) e per festeggiare ha messo in atto una serie di interessantissime iniziative come limited edition release di prodotti dei migliori brand di snowboard customizzati apposta per il “pomodoro blu”, una serie di iniziative speciali sul sito per ogni trentesimo giorno del mese ed infine la prima Snowvention in assoluto, che ha visto popolare lo storico birrificio Ottakringer in centro a Vienna di pro accorsi per la Jib City Jam promossa da Vans, oltre a curiosi e stand dei migliori brand del settore, per un weekend di divertimento, shopping e snowboarding.

DILLON OJO LIFELINE FOUNDATION Il rider Canadese Dillon Ojo, del team Ride, era già un’icona nello snowboarding nonostante la sua giovane età. La sua capacità di vedere spot dove gli altri non riuscivano lo aveva già collocato nell’Olimpo degli street riders: le sue memorabili video parts in Foreword, Deja Vu’s Encore, Bangarang e Landline ne sono testimoni. Dillon è scomparso il 29 giugno di quest’anno in un tragico incidente ed amici e parenti hanno dato vita ad una fondazione no profit a lui intitolata. La Dillon Ojo Lifeline Foundation aiuta i giovani meno fortunati ad intraprendere programmi sportivi come summer camp ed altre attività che diversamente non potrebbero permettersi. Per ulteriori informazioni o donazioni: dillonojo.org

FRESH MADE BY DAVIDE FIORASO

1.CAPITA

2. ROME

INDOOR SURVIVAL

D.O.D.

3.ROJO TASK

La Indoor Survival è una delle tavole Capita più apprezzate ed ha vinto diversi Transworld Good Wood Awards. Per la stagione 2018/2019 ha subito un importante restyling: allo shape più che collaudato è stato aggiunto un Resort Profile con camber tradizionale per garantirti un’esperienza indimenticabile non solo in park ma anche in pipe e sulle piste. La soletta Superdrive precisa e resistente richiede una bassa manutenzione.

Il D.O.D è uno dei modelli preferiti dal team Rome ma anche dai tester che vogliono dividere equamente il loro tempo tra linee in powder, curve veloci in pista e giri in park. Grazie ai 4 elementi che compongono gli attacchi Rome (highback, baseplate, heelcup e ankle strap), questo attacco assicura un ottimo bilanciamento tra flex e pop: abbastanza flessibile per grab e tweaks, ma capace di ottimo risposta e supporto su kicker XL.

Rojo è un brand Australiano di outerwear nato nel 1987 ma quasi sconosciuto qui nel vecchio mondo fino a poco tempo fa. Fortunatamente ora è arrivato anche in Europea ed oggi vediamo la Task Jacket, un capo che unisce stile e funzionalità in un taglio medio lungo con ben 15.000 colonne d’acqua di impermeabilità e traspirabilità 10.000 gm. I dettagli in finta pelle ed il collo in pelo sintetico la rendono perfetta sia per la neve che per la città.

4.SMITH

5 .VA N S

6.NITRO

MAZE

SK8 HI MTE

SELECT TLS

Maze è il casco ideale per chi ama una linea minimale e moderna, ma dotata di tutte le tecnologie e comfort necessari per intere giornate sulla neve in totale sicurezza. Design pulito integrato nel casco da neve certificato più leggero al mondo. Il sistema di ventilazione AirEvac conta ben 9 fori per il passaggio dell’aria, mentre il sistema Mips assicura massima protezione dagli urti, anche dai più violenti.

Rivisitazione dell’iconica sneaker Vans, la MTE Sk8-Hi MTE è un modello dal profilo alto, con tomaia trattata con Scotchgard, calda fodera ed MTE 360, uno strato di nuova concezione a ritenzione termica, che mantiene il calore all’interno e il freddo all’esterno, assicurando tepore e comodità tutto il giorno. La suola offre il massimo dell’aderenza e la punta rinforzata resiste all’usura del tempo.

Questo scarpone Nitro pensato e creato per i professionisti della montagna, è stato migliorato ancora per questa stagione diventando sempre più confortevole, reattivo e resistente degli anni precedenti. La nuova suola Vibram Icetrek con sistema di assorbimento di urti e vibrazioni D3O garantisce grip, resistenza alle abrasioni e confort incredibili. L’Armored Spine ed il Flex Link design garantiscono un flex naturale del boots e la massima comodità.

FRESH MADE BY DAVIDE FIORASO

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7.BURTON

8.SP

CUSTOM

MULTIENTRY SPLIT

9.HORSEFEATHERS RAVEN BY EIKI HELGASON

Il suo nome è ormai sinonimo di all mountain, perché questo iconico modello della company di Burlington performa davvero su tutti i terreni. Lo shape direzionale che da sempre ha contraddistinto il custom, unito al camber tradizionale, ne fanno una tavola adatta al backcountry, così come al park o al pipe, piuttosto che al carving in pista. Il custom rimane una categoria a parte, capace di competere con tavole specialistiche, uscendo vincitrice.

FT Split è il nuovo modello della storica company di attacchi austriaca, dedicato allo splitboarding. Multientry è la nuova soluzione SP che combina i benefici della tecnologia Fastec (l’abbattimento dell’highback per infilare lo scarpone senza aprire le strap), con la possibilità di utilizzare l’attacco come un classico binding. E’ dotato di un rampone accessorio – ordinabile separatamente – per agevolare le risalite.

Raven è la giacca disegnata ed indossata dal pro Horsefeathers Eiki Helgason. Tecnicamente parlando presenta un taglio regular essenziale ed offre eccellente resistenza all’acqua con 10.000 mm e traspirabilità elevate con 10.0000 gm. Realizzata con l’esclusivo tessuto Ultratech studiato da Horsefeathers, inganna le apparenze nascondendo una serie impressionante di feature tecniche sotto una linea di ispirazione workwear.

10.DEELUXE

11.RED BULL

12.686

BRISSE ID

SPECT MAGNETRON EON

Dotato di capacità fuori dal normale, con un occhio per gli spot insoliti ed un’etica lavorativa rara, Dan Brisse è uno dei riders più progressisti nello snowboarding moderno. Per realizzare le sue imprese, Deeluxe gli ha realizzato il BrisseID, perfetto per lo street così come per il backcountry. Dotato delle migliori tecnologie Deeluxe come L3 Lacing system e TPS Shield, è un scarpone per tutti i terreni e le situazioni in cui Dan si cimenta.

Red Bull Spect è una linea di maschere realizzata da Spect in collaborazione con Red Bull, che presenta esclusive caratteristiche e soluzioni tecniche: questa Magnetron EON ha una lente cilindrica per un largo campo visivo. Il veloce sistema di cambio lente magnetico rende la sostituzione veloce e sicura. Nella confezione sono incluse 2 lenti, una per il bel tempo ed una per condizioni di scarsa visibilità.

HYDRASTASH RESERVOIR INSULATED

La Hydrastash Reservoir Insulated presenta una esclusiva sacca idrica da 0,75 litri sistemata in vita sul centro di gravità e all’interno ha una apposita sede lungo la powder skirt a cui è fissata, lasciandovi tutta la libertà di movimento. La giacca, è realizzata in InfiDry fabric 20K con cuciture nastrate e zip YKK AquaGuard water resistant, caratteristiche che la rendono un’ottima barriera contro gli elementi.

KILLER COLLAB BY DAVIDE FIORASO

1.DC HR X HOUSE OF POWDER

2.LIB TECH STUMP APE X BLUE TOMATO

La nuova HR è nata in collaborazione con The House Of Powder ed è pensata per il freeride puro. Tutta la tecnologia integrata su questa tavola volge lo sguardo ai pendii di neve fresca immacolata: il taper accentuato, il generoso nose e l’esclusivo S-Camber che vede ponte positivo tra gli attacchi e flat sulla parte anteriore per incrementare il galleggiamento.

Per il suo trentesimo anniversario Blue Tomato si è regalato una serie di collaborazioni esclusive tra cui questa con Lib Technologies, che si è concretizzata nella Stump Ape. La tavola vede una grafica totalmente ridisegnata rappresentante una serie di terrificanti creature blu che invadono il top e la soletta della agile freeride all mountain board di casa Mervin.

4.STINKY SOCKS X ASHBURY

5.STONE MESSAGE X KENTARO YOSHIDA

Stinky Socks ha messo in piedi diverse collaborazioni con brand e crew nelle ultime stagioni: tra queste ne ha realizzata una con la company americana di occhiali e maschere Ashbury. Tecnicamente la calza è realizzata in tessuto Extra Stretch per la massima stabilità, con trattamento antibatterico Aegis e sistema antisudore Cool cotton maX.

La Message è una potente tavola freestyle del brand Francese Stone, vincitrice per due stagioni di seguito del premio Top of The Pop del magazine francese SnowSurf; per la stagione 2019 ha collaborato con il famoso artista Giapponese Kentaro Yoshida. Kentaro è un artista eclettico che ha prestato la sua mano a band leggendarie come i Pixies ed a brand come Billabong e Santa Cruz.

3.UNION X POW Protect Our Winters è una organizzazione nata con l’obiettivo di sensibilizzare e mobilitare la comunità sportiva in favore della salvaguardia del clima. Dal punto di vista tecnico, l’attacco Union X Pow presenta una base Stage IV in Duraflex ST, con punti di contatto ridotti al minimo, inserti multi-densità termoformati in EVA, talloniera in alluminio estruso 3D e spoiler Team.

6.NOW X YES Il brand Canadese di attacchi Now, che ha rivoluzionato il modo di costruire gli attacchi grazie al pad flottante SkateTech, ha collaborato con Yes per la stagione 2019 ed ha realizzato un attacco all mountain perfetto per il team della company di JP Solber, DCP e Romain de Marchi, che amano cimentarsi su tutti i terreni – backcountry in particolare – senza dover cambiare il setup.

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KILLER COLLAB BY DAVIDE FIORASO

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7.HPS–TAKA NAKAI X WOLLE NYVELT

8.JONES MOUNTAIN SURFER X CHRIS CHRISTENSON

9.BURTON X CARHARTT WIP WAKEBY 3L PARKA JACKET

Il Mountain Surfer è il nuovo powdersurf di Jones disegnato da Jeremy e il surf shaper Chris Christenson. Lo shape è stato totalmente riprogettato per il 2019, impiegando nuovi materiali oltre al 3D contour che mutua i principi di idrodinamica dalle tavole da surf. Il profilo infine include lo Spoon nose per un galleggiamento ottimale e una depressione centrale per migliorare conduzione e scivolamento.

Burton torna a collaborare con la leggendaria workwear company poi diventata icona dello streetwear. La nuova collezione include diversi capi tra cui questo Wakeby Parka realizzato in tessuto Dryride 3-Layer Twill Fabric e che ricorda nel design, nei colori e nei dettagli un capo da lavoro ma che incorpora tutte le tecnologie ed i dettagli tecnici necessari di una snowboard jacket per tutti i terreni, dal powder alla pista.

10.LOBSTER X DANNY LARSEN

11.OAKLEY SHELL PO ANORAK X JEFF STAMPLE

12.NITRO TEAM EXPOSURE X WINGS FOR LIFE

La company dei fratelli Helgason è orgogliosa di collaborare con Danny Larsen, ex pro snowboarder, ora quotato artista e da loro definito “l’ultimo dei veri Vichinghi”. Danny, con il suo stile che si rifà alla tradizione scandinava, ha raffigurato il camper di Halldor in uno scenario montano quantomeno curioso. Tecnicamente parlando, la tavola è una all mountain freestyle che impiega il freestyle 3BT e stringhe di carbonio per una maggiore reattività.

Per l’inverno 2019, Oakley ha realizzato una capsule collection in collaborazione con il famoso designer Jeff Staple. La collezione include diversi capi tecnici, tra cui guanti, occhiali, bags e questo Shell Po Anorak, che sotto una veste quantomeno eclettica nasconde caratteristiche tecniche di tutto rispetto come impermeabilità 10.000 mm, tasche funzionali porta oggetti e cuciture nastrate.

Dopo la collaborazione dello scorso anno con il fotografo Lorenz Holder, per il 2019 Nitro Snowboards ha voluto ripetere l’esperienza con i fotografi di Red Bull e Wing For Life, fondazione che finanzia la ricerca sul midollo spinale. La collaborazione ha preso forma con la Team Exposure, su cui Nitro ha voluto una fotografia che rappresentasse al meglio ciò che gli sta veramente più a cuore in natura: la neve.

Questa tavola, parte del side project Salomon Hillside, è stata disegnata a 4 mani dalle leggende viventi dello snowboard Wolfgang Nyvelt e Takaharu Nakai. Lo shape direzionale con taper importante e profilo powder camber la rendono perfetta per il powder sia su campi aperti ma anche nello stretto dei boschi perché estremamente veloce nel cambio lamina e reattiva, nel pieno stile dei due pro che l’hanno concepita.

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GREEN NEWS BY DAVIDE FIORASO

CALZE GM LOVES OUR PLANET Nell’ultimo decennio, con l’affermarsi di una maggiore consapevolezza ambientale, Calze GM ha definito il protocollo “Love our planet” confermando la scelta di continuare a produrre in Italia secondo standard certificati all’interno di una filiera altamente innovativa. Oggi Calze GM guarda alla continua ricerca e sperimentazione sul prodotto utilizzando anche filati di origine naturale, ad esempio il cashmere.

PRIMALOFT BIO È nato PrimaLoft Bio, il primo isolamento sintetico biodegradabile con il 100% di fibra riciclata. Questa tangibile rivoluzione nel settore tessile fissa nuovi parametri: tempi di degradazione ridottissimi nei confronti dei poliesteri convenzionali, totale e rapido ritorno dei prodotti alla natura, consumi d’acqua, metano, biossidi di carbonio, biomasse, in rapido disuso. Con questo importante traguardo, PrimaLoft ha fatto un grande passo in avanti per la sostenibilità.

POW ACTION FUND La fondazione Protect Our Winter, promossa da Jeremy Jones, è diventata un action fund. Questo importante passo per POW rende possibile il supporto attivo e pubblico di determinate personalità politiche interessate alla salvaguardia dell’ambiente, aiutandole attivamente ad essere elette e grazie a queste mettere in atto iniziative che possano frenare il disastroso fenomeno del riscaldamento globale. Per maggiori informazioni andate su powactionfund.org.

PROJECT TRUMPMORE Project Trumpmore prende spunto dalle controverse posizioni sui cambiamenti climatici perseguite dalla Casa Bianca e dal desiderio di Trump di vedere il suo volto scolpito sul Monte Rushmore. Tra provocazione, esperimento scientifico e opera d’arte, l’idea del gruppo ambientalista finlandese Melting Ice è di scolpire il profilo del presidente su un iceberg e di installarvi una telecamera che documenti il suo destino, allo scopo di ribadire una presa di posizione fondamentale sul riscaldamento globale.

BUTTA WAX Il claim della company inglese di scioline Butta è “Noi siamo Butta e stiamo per cambiare il mercato delle scioline! Vogliamo salvare il pianeta e vogliamo divertirci mentre lo facciamo”. Le loro scioline sono prodotte con un bassissimo impiego di fluorocarburi in una fattoria nel Surrey, alimentata al 90% da energia solare. Tra di esse la Butta Eco è addirittura priva di fluorocarburi e tutte i loro involucri ricordano molto una confezione di burro.

ALBERTO MAFFEI TXT; DENIS PICCOLO PIC: ROBY BRAGOTTO

Quest’anno ho fatto questo grande cambiamento, sono passato a Burton Snowboards. Non mi piace parlare di motivazioni o di grandi differenze rispetto a prima. Credo solo che mi si è presentata una grande opportunità ed in questo momento della mia carriera era perfetta per quello che volevo essere e per dove voglio arrivare.

fare vlog su youtube gli ho chiesto se potevamo collaborare anche in questo ambito per creare qualcosa di divertente. Per ora sta andando benissimo e spero che anche a voi sia piaciuta la nostra idea. Dedicherai più tempo ai contest o agli shooting quindi? Credo che la mia strada sia ancora legata ai contest, almeno per i prossimi anni, ma voglio riuscire a trovare tempo per approcciarmi al mondo degli shooting perché mi piace molto ed ho ancora molto da imparare, inoltre le sensazioni sono incredibili!

Sei anche entrato nell’aeronautica militare, che ben si addice come categoria alle tua passione di volare alto. Una bella soddisfazione. Entrare a far parte del gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare è stata un’altra grandissima soddisfazione. Per me è bellissimo far parte di un’organizzazione che crede così tanto nello sport di alto livello.

Che tipo di attrezzatura tecnica hai scelto per te? Passando a Burton ho trovato un mondo nuovo dal quale scegliere il mio set up. Per la tavola, dopo un pò di prove, ho scelto la Burton Free Thinker, una tavola studiata dal boss Danny Davis e con la quale mi sto trovando benissimo. La cosa che mi è piaciuta di più sono i bindings, userò i Burton Malavita e non credo che li cambiarò più! Lo scarpone invece non poteva che essere il Burton Ion. Infine avrò la mia immancabile maschera Oakley, anche per quest’anno ho scelto il modello Line Miner, il mio preferito.

Progetti per la stagione che è alle porte? Per la stagione ho molte idee in ballo. Per prima cosa ho un paio di trick su cui voglio lavorare e cercare di portare a termine, ma non vi anticipo niente perché voglio che sia una sorpresa! Mi piacerebbe filmare di più specialmente in fresca, spero di averne la possibilità. Ma i miei obbiettivi principali riguardano ancora e soprattutto il mondo delle gare dove voglio cercare di raggiungere le prime posizioni.

Hai provato gli step-on? Si li ho provati e penso siano una figata, ovviamente non mi fiderei a fare un salto da 30 metri, ma credo che sia una vera e propria rivoluzione per le persone che vogliono godersi una semplice giornata sulla neve, un giro in fresca o due salti easy in park. Insomma per chi si vuole godersi la montagna a 360°.

Sei spesso insieme a Roby Bragotto, cosa combinate? Semplicissimo, Roby mi seguirà per moltissime uscite questa stagione e farà quello che sa fare meglio, cioè scattare delle belle foto. Inoltre dato che la scorsa stagione mi sono innamorato un po’ dell’idea che ha avuto di 26

R 100

SESTRIERE

ROME LODGE Sestriere lo scorso inverno è stata letteralmente sommersa di neve, con perturbazioni costanti, frenetiche e abbondanti. TXT & PICS: DENIS PICCOLO

Da tutta Europa la località è stata invasa da riders e filming crew pronte a sfruttare le incredibili condizioni di neve e la vastità del terreno raidabile. Per questi motivi e molti altri, il brand americano Rome ha deciso di organizzare esattamente qui il suo consueto meeting “Rome Lodge”. Tra le ragioni più importanti una è sicuramente la presenza in loco del “Weal Chalet” casa del distributore Italia di Rome Snowboards, Friendistribution.

sione. La crew europea capitanata dal marketing manager Philipp Kämmerer ha dato supporto ed ha condiviso con tutti noi incredibili momenti di riding e relax.

Il Rome Lodge non è un sales meeting ed è molto di più di un press trip: è un intero mese di product testing, momenti di incontro con operatori, riders e media, ed un sacco di divertimento con la powder all’ombelico. Paul Maravetz e Josh Reid, i fondatori di Rome SDS, sono rimasti l’intero mese a disposizione di clienti, media e riders presso l’incredibile e lussuoso chalet che hanno affittato per l’occa-

Per testare e provare le tante novità del brand è stata allestita un’intera stanza all’interno dello Chalet con tutte le tavole, gli attacchi e gli scarponi della collezione 2019. Qui tutte le sera venivano spiegate nei minimi dettagli dai ragazzi di Rome tutte le novità. La mattina, una volta raggiunti gli impianti in quota, si aveva a disposizione una intera demo room, piena di attrezzatura Rome Snowboards, prepa-

Il Lodge era situato in mezzo al bosco, poco fuori dal paese ma raggiungibile con la tavola dagli impianti, e la sua living room è stata teatro di formidabili cene a base di specialità piemontesi, assaggi di vini locali e Genepie, e tante chiacchiere di fronte al camino.

Rome SDS ama l’Europa e non solo perché ha preso il nome dall’antica capitale dell’Impero Romano. Da anni ormai supportano la scena europea ed amano stare a contatto con i rider, i media e gli operatori del vecchio continente. testate europee, eravamo stati invitati, il pro francese Rome SDS Thomas Delfino ci ha raggiunto per mostrarci le sue incredibili qualità di backcountry rider e, di fronte a qualche birra, ci ha raccontato qualche segreto delle session che da poco aveva concluso.

rata e pronta per essere testata. Dobbiamo ammettere di essere rimasti sbalorditi dalla qualità delle tavole, degli attacchi e degli scarponi Rome, che, siamo sicuri, accontentano la più grande varietà di tipologie di riders, dai park rats ai freeriders più puri, passando per gli amanti del battuto e delle curve.

Grazie alla guida esperta di Luca Angelucci, titolare di Friendistribution, e Luca Fiorini abbiamo potuto godere di ogni singolo angolo segreto del resort, viziandoci con discese in powder memorabili. Durante la media session a cui noi, assieme a tutte le principali

Non vediamo l’ora del prossimo “Rome Lodge”! 30

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MAMMUT SAFETY COLLECTION.

IT’S COLD. IT’S DARK. IT’S SILENT. YOU HAVE ONLY 10 MINUTES. TXT: GIULIA BOCCOLA

primo segnale, una più facile lettura del numero dei soggetti sepolti, maggiore resistenza alle interferenze e un miglioramento della funzione di marcatura in caso di sovrapposizione dei segnali. Grazie alla sua capacità di captare il segnale ad una distanza pari a 70 metri, il Barryvox S si colloca tra i migliori dispositivi al mondo. Oltre a indicare la distanza e la direzione verso il soggetto sepolto, fornisce anche una navigazione estremamente precisa fino alla fine della ricerca ed il display risulta essere più leggibile grazie alla nuova interfaccia. I pulsanti in “Safety Orange” possono essere facilmente utilizzati anche in situazioni di stress e quando si indossano i guanti, il che può significare un notevole risparmio di tempo in caso di emergenza. Spiega Ilari Dammert, Senior Product Manager: “Stiamo costantemente sviluppando le capacità tecniche del ricetrasmettitore e stiamo cercando soluzioni innovative che rendano significativamente più facile per gli utenti apprendere nuove funzioni, il che a sua volta rende più facile l’utilizzo del dispositivo in modo sicuro e rapido in caso di emergenza.” Per fornire il miglior supporto possibile sia ai soccorritori che alle per-

Lo snowboard sta cambiando, dal jibbing al park fino ad arrivare al freeriding, un orientamento sempre più presente e predominante. L’idea di andare fuori pista, di uscire dai soliti schemi e di lasciarsi andare a qualcosa più grande di noi, attrae ogni giorno sempre più neofiti. Praticare il freeride diventa come una droga: non ne puoi più fare a meno. Ma bisogna farlo con la giusta testa e adottando l’attrezzatura adeguata, partecipando a dei corsi specifici per impararne il corretto utilizzo. Non è certo sufficiente avere la sola attrezzatura senza saperla usare. Il marchio svizzero Mammut, da sempre sensibile e attento quando si parla di sicurezza in montagna, propone il nuovo aggiornamento del firmware BarryHeart 3.0. Grazie a questo update, il ricetrasmettitore avrà prestazioni migliori e una migliore precisione di analisi del segnale. Sviluppato e prodotto in Svizzera, permetterà per la prima volta la condivisione di nuove funzioni da dispositivo a dispositivo. I device Barryvox potranno quindi essere aggiornati indipendentemente dall’accesso alla rete o dal punto di servizio. Per quanto riguarda le migliorie segnaliamo la direzione da seguire dopo la ricezione del

2. CARBON PROBE 240 FAST LOCK Con una lunghezza totale di 240 cm, Carbon Probe 240 Fast Lock è ideale sia per i freerider più ambiziosi che per le guide alpine. I suoi segmenti sono realizzati in carbonio di alta qualità per ottenere una riduzione in termine di peso e il sistema Fast Lock, regolabile individualmente con un cavo di tensionamento, può essere facilmente utilizzato anche indossando i guanti. Sull’ultimo segmento e sulla maniglia ritroviamo il “Safety Orange”, per una maggiore assistenza nel funzionamento e una maggiore visibilità.

sone coinvolte in una valanga, Mammut ha rivisto la sua gamma di dispositivi di sicurezza, tenendo conto dell’ importanza che hanno i segnali visivi. Test psicologici hanno dimostrato che il colore brillante “Safety Orange” rende più facile e agevole localizzare i pulsanti sul Barryvox e i colori chiaramente divisi sulle sonde aiutano i soccorritori a identificare gli indicatori di profondità della neve. 1. ALUGATOR PRO LIGHT Una pala da valanga moderna deve essere il più leggera e compatta possibile ed il 100% affidabile in caso di emergenza. Tutte le pale Mammut sono certificate secondo il nuovo standard UIAA 156 (certificazione per le pale di soccorso in caso di valanghe). Nonostante la sua grande lama, la nuova pala da valanga Alugator Pro Light pesa solo 650gr e presenta un design intelligente che consente di risparmiare spazio. La lama temprata e anodizzata è estremamente stabile, con un bordo affilato e un’impugnatura a T simmetrica per permettere uno scavo rapido ed efficace anche nella neve più dura. Il manico ovale e telescopico presenta il colore “Safety Orange”, aumentandone così la visibilità e facilitandone l’assemblaggio.

3. MAMMUT FLIP AIRBAG RIMOVIBILE 3.0 Mammut presenta il nuovo zaino airbag Flip Removable 3.0. Estremamente leggero, con un peso minore di 2 kg, è stato sviluppato utilizzando le tecnologie di produzione dell’industria automobilistica. Si possono trasportare facilmente sci, snowboard e splitboard, ed è dotato di una daisy chain per attrezzature aggiuntive e di sistemi di bloccaggio per bastoncini o piccozze. Lo speciale colore “Safety Orange” lo ritroviamo nell’airbag, per rendere così più veloce e d’impatto la ricerca di persone parzialmente sepolte. 33

HORSEFEATHERS

ATRIP LINE BY HALLDOR HELGASON TXT: MATTEO ROSSATO

ATRIP LINE TECHOLOGIES Nonostante il classico design che prende ispirazione dallo skate, la linea Atrip è prodotta con i migliori tessuti e tecnologie disponibili sul mercato. L’isolante Primaloft nella giacca Hornet è l’ultima alternativa hi-tech per quanto riguarda l’isolamento termico. A differenza del tradizionale isolante in piuma, che si appesantisce perdendo molte prestazioni quando è bagnato, Primaloft è fatto al 96% di aria e mantiene le sue proprietà isolanti quando è pieno, oltre ad essere più resistente all’abrasione. Il rivestimento DWR, ovvero Durable Water Repellent, è uno speciale trattamento idrorepellente presente in tutti i capispalla e nella giacca Hornet, ed evita che l’acqua penetri nello strato più esterno. Se la neve sciogliendosi non riesce a penetrare nella superficie esterna del tessuto e a saturare gli strati interni, la traspirazione rimane elevata, il peso basso e le prestazioni non vengono compromesse. La linea Atrip include solo chiu-

Era il 2015 quando Horsefeathers iniziò a lavorare con Halldor Helgason su un nuovo brand outerwear: Atrip equilibrava perfettamente lo stile di Halldor con il marchio di qualità Horsefeathers, caratterizzato da un design minimale e da un’ottima vestibilità che attirò immediatamente l’attenzione della comunità mondiale dello snowboard. Dopo due stagioni di crescita inarrestabile, Atrip ha avuto bisogno di ulteriore manodopera, investimenti e tempo: il tempo è la cosa più preziosa in questi giorni e tutti vogliono trascorrere più tempo in montagna piuttosto che stare seduti in ufficio. Pertanto, dopo alcune riunioni mirate e diverse sessioni di brainstorming con Halldor, Atrip è stato fuso in Horsefeather. È così che la Atrip Line ha preso vita, sfruttando la più ampia distribuzione della casa madre e facendo entrare Halldor nel team globale di Horsefeathers insieme al fratello maggiore Eiki, sempre però portando avanti la sua personale collezione firmata Atrip Line. 34

1.HORNET

2.FOKKER

3.T R AC K E R

Waterproof: 15.000Mm Breathable: 10.000Gm Shell Fabric: Ultratech 15/10, 100% Polyester Water Repellent: Laminated Membrane: Insulation Primaloft Black - 40G Lining: 100% Polyester Mesh, 100% Nylon Taffeta

Waterproof: 5.000Mm Breathable: 5.000Gm Shell Fabric: Ultratech 5/5, 100% Polyester, Water Repellent: Laminated Membrane: Outer C6 Dwr Treatment Insulation: None Lining: 100% Nylon Taffeta

Waterproof: 5.000Mm Breathable: 5.000Gm Shell Fabric: Ultratech 5/5, 100% Polyester, Water Repellent: Laminated Membrane: Outer C6 Dwr Treatment

4.HESTON

5.HUEY

6.GHOST

Water Repellent Bonded Hoodie, 100% Polyester, Outer C6 Dwr Treatment, Ykk Zippers, Threads By Coats, Kangaroo Media Pocket

Waterproof: 15.000M Breathable: 10.000Gm shell Fabric: Ultratech 15/10,100% Polyester, Water Repellent: Laminated Membrane: Outer C6 Dwr Treatment Lining: 100% Nylon Taffeta

Waterproof: 15.000Mm breathable: 10.000Gm Shell Fabric: Ultratech 15/10,100% Polyester, Water Repellent: Laminated Membrane: Outer C6 Dwr Treatment Lining: 100% Nylon Taffeta

Atrip equilibrava perfettamente lo stile di Halldor con il marchio di qualità Horsefeathers, caratterizzato da un design minimale e da un’ottima vestibilità che attirò immediatamente l’attenzione della comunità mondiale dello snowboard. quindi trattato con un film DWR idrorepellente. Questo processo garantisce un tessuto ad alte prestazioni forte e robusto. Tutti i fili presenti nella linea Atrip sono prodotti da Coats, che li realizza da oltre 250 anni e sono noti per la loro grande qualità e per l’integrazione di molte tecnologie brevettate. Per una migliore mobilità e comfort, tutta la linea Atrip Outerwear presenta tessuti elastici contenenti dall’1% al 13% di elastan. Infine, ma non meno importante, la maggior parte dei prodotti e degli accessori della Atrip Line sono fabbricati in stabilimenti europei: nel corso degli anni Horsefeathers ha stabilito partnership a lungo termine basate sulla qualità e sullo sviluppo continuo.

sure zip YKK, che sono sinonimo di qualità e affidabilità. Queste cerniere estremamente resistenti, facili da usare e di alta qualità sono attualmente il leader globale per le prestazioni nelle applicazioni di outerwear. Tutti i capispalla della collezione Atrip sono realizzati in tessuto UltraTech, una gamma di materiali di alta qualità sviluppata in collaborazione con i principali produttori taiwanesi specializzati in tessuti e filati tecnici. Progettati per massimizzare le prestazioni in diverse condizioni, i tessuti UltraTech sono fabbricati in strutture completamente controllate, utilizzando processi avanzati: il guscio esterno tecnico è laminato con una membrana completamente impermeabile e traspirante,

AT R I P L I N E

BY H A L L D O R H E L G A S O N # AT R I P L I N E

W W W. H O R S E F E AT H E R S . E U

SNOWBOARDS & POWDERSURFS

POWDER WITH PEOPLE ON PURPOSE Le tavole Konvoi sono un po’ diverse e hanno un loro carattere personale. E questo è un must per coloro che vogliono di più dalla stessa tavola, ma il punto principale è che offrono veramente un riding superbo.

TXT: MATTEO ROSSATO PICS: BEN DIETERMANN & MARTIN GROBAR

Tre aggettivi che ben definiscano Ben Dietermann potrebbero essere umile, professionale e appassionato, in questo preciso ordine. Nella biografia sul sito di Konvoi si descrive come un essere umano che presta la massima attenzione al suo totale amore per l’arte di scivolare giù dalle montagne innevate stando in piedi. E spiega che il nome del marchio è un tributo diretto alla verve collettiva dietro questa cosa affascinante chiamata snowboarding e tutto ciò che accade intorno ad essa. Un invito a partecipare a questa ride. Ben è stato un rider motivato per più di 25 anni e ha iniziato le sue prime creazioni principalmente spinto dalla curiosità, presto ha scoperto che c’era ancora molto potenziale per creare prodotti per scivolare sulla neve che potessero offrire una porzione extra di Fahrvergnügen e anche durare più a lungo. Dopo aver prestato la sua motivazione, il suo talento e le sue idee al produttore di snowboard Pogo per alcuni anni, ha fondato il suo brand e ora progetta, costruisce e vende tavole da snowboard, splitboard e powdersurf sotto il nome di Konvoi. Il suo sorriso contagioso e la profonda passione per ciò che fa si ritrova nelle sue parole. “Ho deciso di non limitare l’accesso ai miei prodotti a causa di un prezzo elevato” afferma. Questo impegno a servire grandi prodotti ad un prezzo equo è ammirevole e va dritto contro le ultime tendenze che invece adorano i prodotti esclusivi.

sentimenti di quelle ride in montagna con tutti gli interessati. Il concetto di vendere solo direttamente e anche di produrre da solo - ma anche la scelta di una produzione - fa parte di tutto questo, poiché rende davvero possibile a tutti di potersi permettere quel tipo di tavola. Le sue tavole sono state descritte come feel good, quindi non devi essere un rider straordinario per divertirti su una tavola Konvoi, anche se tuttavia offrono il massimo per i rider più esperti: molte persone pensano che questi aspetti siano in conflitto, ma non lo sono. Le tavole Konvoi sono un po’ diverse e hanno un loro carattere personale. E questo è un must per coloro che vogliono di più dalla stessa tavola, ma il punto principale è che offrono veramente un riding superbo. I canali fanno un ottimo lavoro, anche grazie all’elaborato e innovativo camber pronunciato che con il pronunciato profilo rocker fa la differenza; l’approccio speciale combina entrate/uscite radiali con raggi stretti. La costruzione è ben realizzata fino all’ultimo dettaglio. Usarla è molto semplice e naturale e otterrai un controllo maggiore di quanto avresti mai pensato. Una cosa che è successa durante il test può aiutarti a capire meglio. Un gruppo di quattro rider stava testando le tavole in condizioni difficili a fine stagione a Chamonix e a fondo pista, la crew è stata avvicinata da alcuni altri rider rimasti semplicemente colpiti da come erano stati in grado di raidare velocemente e in pieno controllo in quelle condizioni e da come sembravano divertirsi con qualsiasi tavola stessero usando.

La sua etica lavorativa scaturisce dal punto di vista di un rider appassionato. Se guardi al mercato, ti renderai conto che la maggior parte dei prodotti sono sviluppati e realizzati per il rider occasionale, il che significa che la maggior parte di essi non può sopportare l’usura che si ha a causa di rider appassionati. Ovviamente i rider professionisti sono anche appassionati, ma hanno un continuo ricambio gratuito dei loro equipaggiamenti: il problema dei materiali che cadono a pezzi non è così drastico per loro. Con la sua profonda conoscenza della costruzione di tavole e del proprio marchio, Ben si sforza costantemente di migliorare questa situazione in modo da creare prodotti migliori, se si è disposti a investire qualche sforzo e soldo in più. Da qui deriva il nome del brand, Konvoi. Vuole decisamente condividere i risultati del suo lavoro o meglio, condividere i

La costruzione è un’altra storia, le basi di legno che Ben sviluppa sono personalizzate per tutte le forze a cui sono sottoposte durante ride impegnative e solo un fornitore è disposto a realizzarli. Non è perché è originariamente un ingegnere del legno, ma semplicemente perché ciò aumenta il carattere e la longevità della tavola. Altri dettagli sono ancora più difficili da spiegare, ad esempio le traverse verticali in fibra di vetro che fanno da supporto a una traversa di legno che sostiene la parte laterale. Altre cose sono più profonde, migliori e diverse resine epossidiche per l’unione di diversi materiali combinati con periodi 38

di polimerizzazione più lunghi. Sembra ragionevole ma questo processo viene saltato dalla maggior parte delle persone perché richiede molto tempo. Ben ha spostato il suo laboratorio più vicino alle montagne dove ha ogni singolo prototipo di tavola a portata di mani. Con la modellazione 3D diventa davvero emozionante e difficile allo stesso tempo: ottiene alcuni prototipi, li monta solo una volta e poi se non ne ha ancora abbastanza, si spera che li trasformi in qualche progetto futuro.

rischia di non ottenere tutto il potenziale della tavola. Ben è anche disposto a mettersi in gioco, per esempio solo un po’ di tempo fa era nella fabbrica ptex per aiutarli a migliorare la loro qualità. Sicuramente non era un lavoro che doveva fare, ma voleva ottimizzare il ciclo di produzione e ottenere il miglior risultato possibile, quindi aveva senso per lui. Adotta anche una filosofia più verde. Significa che più a lungo dura una tavola minore è l’impatto che si ha. Inoltre puoi stampare la tua base con una vernice più ecologica, ma puoi anche solo non stamparla.

Non abbiamo ancora toccato l’argomento powdersurfer, ma riassumendo Ben è molto entusiasta per quei momenti in montagna e preferisce raidare e offrire attrezzature che semplicemente aiutino a ottenere il massimo da quei momenti. E sicuramente non si ferma prima di realizzare la visione originale di una tavola, parlando di powdersurfer ma non si ferma nemmeno quando si tratta di tutto il resto che va oltre le tavole: pad, leash ecc., Anche tutte quelle cose meritano attenzione, o si

È facile quindi leggere tra le righe, Ben ha costruito un laboratorio fantastico in grado di realizzare tutti questi tipi di sviluppi, ma si astiene dal menzionarlo direttamente, perché Ben è umile, professionale e appassionato in questo preciso ordine. Quando non è nel suo laboratorio è più probabile che vada sia in giro a raidare, ma dovunque sia, non vede l’ora di incontrarti. 39

BLUE TOMATO

YOUR RIDE. OUR MISSION. Cercano in tutti i modi di rendere il riding dei propri clienti il migliore possibile, che si tratti di curve in powder, park jumping, jibbing o il buon vecchio carving. BY EDITORIAL STAFF

Blue Tomato è stata fondata da Gerfried Schuller, un ex pro snowboarder. Ha messo tutta la sua passione e conoscenza a favore degli snowboarder prima in Austria e poi nel resto d’Europa. Questo è il modo in cui Blue Tomato lavora dal 1988: cercano in tutti i modi di rendere il riding dei propri clienti il migliore possibile, che si tratti di curve in powder, park jumping, jibbing o il buon vecchio carving. Come sanno quale tavola si adatta meglio alle tue esigenze? Raidano. Un sacco. Dal dipartimento acquisti agli analisti delle finanze dei clienti, dal manager regionale alla gestione dei dati di prodotto, al marketing o ai loro direttori - la tua ride non è solo la loro missione, ma anche la loro esperienza, motivazione, passione e, soprattutto, le loro persone. I dipendenti di Blue Tomato non traggono le loro conoscenze solo dai cataloghi e dalle descrizioni dei prodotti, testano davvero l’attrezzatura da soli, e mentre lo fanno si divertono un sacco! Per dare una prova di ciò, lasciano che i loro ragazzi siano i protagonisti delle campagne video Blue Tomato: nessun pro o attrezzature fotografiche alla moda, semplicemente i loro dipendenti. Abbiamo incontrato Alex - un buyer Blue Tomato - l’anno scorso a Hintertux e insieme a lui abbiamo testato le migliori tavole da carving; poi l’abbiamo incontrato di nuovo allo snowboard 1st Try mentre cercava nuovi brand da acquistare

e testava nuovi materiali. Quindi abbiamo pensato che la prova migliore dell’impegno di Blue Tomato per la tua ride fosse di lasciarlo parlare e condividere il suo entusiasmo per il suo lavoro e per lo snowboard. Ciao Alex, presentati velocemente. Ciao, sono Alex, nato a Salisburgo nel 1995. Pratico snowboard dal 2005 e ne sono ancora entusiasta. Lo snowboard è tutto per me e sicuramente ha dato forma alla mia vita e continua a darmi una direzione. Ho lavorato con Manuel nel ruolo di buyer di prodotti dall’estate 2016. Siamo responsabili per lo snowboard, lo skateboard, il touring, le maschere e le protezioni. Come porti a termine il tuo lavoro? Sono un junior buyer, quindi ho molte responsabilità, perché la selezione di marchi e modelli dipende anche dalle mie decisioni. Uso tutte le mie conoscenze e le mie esperienze passate influenzano le mie decisioni. Siamo sempre alla ricerca di nuovi brand: se troviamo qualcosa di interessante per i nostri clienti, cerchiamo di ottenerlo, anche se si tratta di un piccolo marchio dagli Stati Uniti. Quindi questo è il motivo per cui il motto “your ride. our mission” si adatta al 100%. Perché facciamo del nostro meglio per la tua ride. 40

AUSTRIA | GERMANY | SWITZERLAND | NETHER LANDS

SPOT CHECK

OBEREGGEN Uno dei migliori snowpark d’Italia con easy, medium e pro line, Halfpipe, Nightpark, Kids Learn Park, Boardercross e Banked Slalom! BY MASSIMO GIONCO

Da 20 anni, lo snowpark di Obereggen è annoverato tra i migliori e più conosciuti snowpark d’Italia, garanzia di divertimento e strutture perfette per principianti e rider di medio e alto livello. Il park, che comprende anche uno dei pochi pipe italiani sempre fresati e perfettamente curati, si trova nel cuore del comprensorio dello Ski Center Latemar. La progettazione e la manutenzione giornaliera sono affidate da diverse stagione a F-Tech, uno dei più importanti creatori di snowpark dell’arco alpino e sinonimo di garanzia assoluta! Lo Snowpark di Obereggen e tutti i 48 km di piste del comprensorio sono a soli 20 minuti da Bolzano, in Alto Adige, facile da raggiungere per un week end o anche in giornata da tutto il nord est! Il park inoltre ospita ogni inverno una serie di eventi dal classico “King of Obereggen” alla Coppa Italia FSI, al Rookie Tour Italy e tanti altri - seguiteli sui loro social per tutte le info! Vera chicca inoltre è il park illuminato in notturna tre sere a settimana per tutta la stagione con salti, box e rail lungo la parte bassa delle pista Oberholz! Se ancora non lo conoscete mettete in programma una giornata o un week end in questo resort, non ne rimarrete sicuramente delusi e probabilmente ci incontreremo visto che spesso facciamo shooting da quelle parti! 42

QPARKS

THE EVANGELISTS OF FREESTYLE BY SILVIA GALLIANI

quattro appassionati di snowboard che passava ogni minuto libero a spalare e costruire salti sulle montagne che circondavano la loro città natale, nell’Austria orientale. Erano armati di mangiacassette che sparavano punk rock, pale, una videocamera e thermos pieni di tè alcolici.

Quando si parla di freestyle sulle Alpi, ci sono poche aziende che hanno plasmato la scena, e in in prima fila c’è QParks. Se il tuo concetto di snowboard è fatto di kickers, rails e wallrides, e vieni dai paesi dell’Europa centrale, probabilmente hai già shreddato una delle loro creazioni. Oggi parliamo di su Young Mountain Marketing ed il loro brand principale, QParks. Il nome della società Young Mountain Marketing potrebbe non sembrarti così familiare, ma probabilmente hai passato ore nei parchi giochi che hanno costruito nel corso degli anni. Con 15 anni di formazione e circa 40 parchi in tutto l’arco alpino in Austria, Italia, Germania, Svizzera e Francia, sono la più grande azienda in Europa per quanto riguarda la progettazione, costruzione, commercializzazione e molto altro! Tutto quanto detto sopra è già impressionante, ma la storia dietro questo leader del mercato è molto più sorprendente.

“Nell’inverno del 94/95, abbiamo controllato ogni singolo possibile luogo intorno al nostro terreno di casa in Austria, alla ricerca di posti dove realizzare kicker. Invece di andare a scuola abbiamo provato a costruire salti di diverse forme e dimensioni” Andi ricorda i loro inizi. “Ci siamo filmati ed abbiamo poi analizzato il nostro stile durante le lunghe sessioni nell’attico di mia madre” indulge Andi in ricordi sfocati. A quel tempo, Jan, Jürgen, Paul e Andi non avevano idea che questi sarebbero stati i momenti più cruciali che avrebbero modellato il loro futuro e alcune parti delle Alpi: erano i quattro evangelisti del Freestyle che hanno poi avviato QParks.

15 anni di Freestyle: una videocamera, pale e tè alcolici C’era una volta, durante un leggendario inverno degli anni ‘90, un gruppo di 44

The vision Se ai tempi eri troppo pigro per spalare, semplicemente non hai avuto la possibilità di fare dei bei salti. I pochi parchi esistenti allora erano per lo più casuali e pericolosi mucchi di neve per una manciata di folli snowboarder. Se volevi allenarti, l’unico modo era afferrare una pala e scavare per ore. “Il freestyle ci ha regalato tanti momenti incredibili. Ed abbiamo pensato di rendere questa sensazione accessibile a molte più persone” spiega Jürgen.

mente legata allo sci alpino e la maggior parte delle località non era così entusiasta da permettere a quattro ragazzi di costruire “salti pericolosi” sulle loro montagne apposta per gli snowboarder. Tuttavia, in qualche modo i quattro evangelisti hanno conquistato la fiducia di alcuni sostenitori avventurosi nelle posizioni giuste a Sölden e al Dachstein e la crew di QParks ha iniziato ad operare. I loro parchi divennero improvvisamente una vera attrazione e una scena freestyle fiorente cominciò a crescere intorno a loro. Anno dopo anno, il loro progetto è cresciuto costantemente e oggi 40 QParks in 5 paesi di tutto l’arco alpino sono scolpiti nelle montagne dalla giovane Mountain Shape Academy, la scuola di shaper di QParks.

La strada per il successo si è rivelata più difficile del previsto, come afferma Jürgen: “Con il senno fa ridere, ma eravamo fondamentalmente evangelisti del freestyle. Eravamo convinti che gli sport invernali avessero bisogno della nostra idea. Siamo passati per ogni singola stazione sciistica per cercare di diffondere il nostro messaggio.” Anche le loro presentazioni non avrebbero potuto essere più freestyle: “All’inizio, dovevamo dormire in macchina o fuori la sera prima di un appuntamento, non c’erano solo soldi per l’alloggio” afferma Jan pensando alle prime presentazioni. L’Austria, all’epoca, era estrema-

Da Pleasure Jam a Girls Shred Session e QParks Tour Le sessioni di gruppo appartengono al freestyle, per questo QParks ha iniziato a organizzare numerosi eventi, feste e shred sessions nella maggior parte dei loro parchi. Sia che si trattasse di Dachstein o Diedamskopf, gli eventi di QParks hanno guadagnato un’ottima re45

struito un kicker di 20 metri e la leggenda dello snowboard canadese Marc-André Tarte è venuto dal Nord America per sconfiggere questa bestia. Negli anni seguenti, la tradizione degli ostacoli speciali è stata mantenuta ed è culminata nella costruzione del kicker Moby Dick. Non solo grandi specials e pro appartengono allo snowpark però: innumerevoli eventi per la scena locale ed i giovani hanno avuto luogo nell’ultimo decennio allo Snowpark Alta Badia. Oltre ai famosi contest come La Freestyla, il leggendario QParks Tour Stop, o sessioni di coaching come il VIP Pro Coaching o le Girls Shred Sessions, i rider potranno sempre aspettarsi qualcosa di nuovo. Gli ostacoli creativi saranno una parte fissa dell’inverno 2018/19, proprio come lo era all’inizio, ma stavolta ai riders è stato chiesto di scegliere il loro design preferito in un sondaggio online sulla pagina Facebook del parco. Le ragazze inoltre possono aspettarsi un altro momento saliente il 2 marzo 2019 quando la Girls Shred Session si svolgerà presso lo Snowpark Alta Badia. Suggerimenti e trucchi su come shreddare nel parco da allenatori professionisti, pizza party presso l’area chill e un sacco di bei regali- tutto gratis. Ulteriori informazioni, ricordi, immagini e video sono disponibili sulle pagine Facebook e Instagram di Alta Badia, nonché sul loro sito web.

putazione. Per lungo tempo, la leggendaria Pleasure Jam è stata una delle più importanti gare di freestyle in Austria e ha dato il via a star come Elias Elhardt e Anna Gasser. Tutti questi eventi miravano a rafforzare e connettere la comunità del freestyle e sono servite come base per il QParks Tour e per le Girls Shred Sessions. Al giorno d’oggi, il QParks Tour conta 9 stage in Austria, Germania, Italia e Svizzera e riunisce debuttanti internazionali. Vengono da montagne diverse, shreddano insieme, fanno nuove amicizie e si godono i nuovi villaggi e parchi. Ormai, questa serie di contest ha un nome abbastanza famoso nella scena internazionale dei nuovi arrivati per aver supportato i giovani rider come Clemens Millauer, Patrick Cinca e Lisi Gram. A un certo punto, QParks ha iniziato a pensare che la scena del freestyle fosse ancora troppo dominata dagli uomini e che le donne fossero ingiustamente poco rappresentate. È per questo che hanno dato vita alla serie di eventi Girls Shred Sessions, in cui le ragazze potessero avere un coaching pubblico gratuito, shreddare insieme nel parco, incontrare nuove shred-sistas e ricevere consigli da allenatori e role model. Tutti gli eventi, i progetti e le attività che QParks realizza costantemente sono guidati dal desiderio di portare il maggior numero possibile di persone verso il freestyle. Perseguono il loro obiettivo sostenendo la comunità e costruendo snowpark che non sono fatti solo per i professionisti, ma per tutti. QParks porta costantemente avanti il concetto che non importa la dimensione ma la qualità.

Schöneben Snowpark Nella scorsa stagione, Schöneben Snowpark ha brillato per creatività e dimensioni. E per l’inverno 2019 un altro aspetto importante sarà migliorato: il lifestyle. Per i veri e propri park rats il freestyle è più di uno sport. Durante la stagione, il parco diventa la loro seconda casa e per renderla il più accogliente possibile avranno una nuova area in cui rilassarsi. Oltre a kicker, rail e box, lettini e bella musica sono una parte essenziale di questo creativo parco giochi. Ma anche alcune parti del setup sono cambiate: in questa stagione altre tre hit verranno aggiunte all’impostazione del parco. Naturalmente, saranno integrate nello snowpark dalla shape crew secondo i più alti standard di qualità. Questo inverno, come al solito, lo snowpark si trova sotto Zehnerkopf e può essere raggiunto tramite la funivia Fraitensesselbahn e la Jochbahn. Ma, a partire da questa stagione, tutti gli shredders potranno anche raggiungere il parco dalla Haideralm. Dopo la fusione nell’estate 2018, Schöneben e Haideralm sono direttamente collegate grazie alla nuova pista Höllental e alla cabinovia a 10 posti St.Valentin. Questo porta un vantaggio di 60 chilometri di piste e 10 impianti di risalita. Tuttavia, lo Snowpark più creativo è già presente sul Passo Resia. Anche se ogni giorno può essere speciale a Schöneben, gli eventi della stagione 2019 aggiungeranno un po ‘di pepe al mix: Battle ROJal il 9 febbraio 2019 vedrà tutti gli shredders competere per la corona del freestyle, il contest è stato una parte essenziale dei QParks Tour per anni e segna il picco della stagione invernale. Se ti piacciono i jibs creativi e poi rilassarti con un bel barbecue, allora lo Shred Poker Schöneben è il posto giusto per te. Puoi guadagnare molti soldi e vincere fantastici premi chiudendo i tuoi migliori trucchi il 16 marzo 2019. Qualunque cosa tu stia cercando, lo Snowpark Schöneben ha qualcosa di buono per tutti. Rimanete sintonizzati sulle pagine Facebook e Instagram e sul sito web di Snowpark Schöneben, la sua crew fornirà resoconti dettagliati e permetterà a tutti i curiosi di dare una sbirciatina dietro le quinte.

Freestyle per tutti: da i parchi per i pro ai Funslopes Nel corso degli anni, l’idea di offrire entusiasmanti possibilità di freestyle agli sciatori e agli snowboarder in montagna è andata oltre il classico concetto di snowpark. I risultati sono stati Funslopes e Funcross che sono pensati per ogni singolo sciatore o snowboarder che vorrebbe divertirsi e che potrebbe non essere pronto per il park-shredding. Un mix di virate, curve, piccoli salti, dance floors e altre caratteristiche che attraggono vecchi e giovani e servono come introduzione al mondo del freestyle. Tutti questi corsi sono realizzati e gestiti dalla Shape Academy. I migliori esempi pratici: Alta Badia and Schöneben QParks è presente anche in Italia con due importanti progetti di parchi, attentamente ideati e curati secondo la filosofia di QParks. Alta Badia Snowpark Nel 2019 Alta Badia snowpark compirà 10 anni: nel 2009 Skicarosello Alta Badia e QParks hanno iniziato la loro collaborazione con l’idea di creare uno snowpark che si addicesse al poderoso scenario delle Dolomiti circostanti, offrendo un grande parco giochi ai freestylers. Dieci anni fa il primo setup fu costruito accanto alla pista del Ciampai, gettando le basi per uno dei migliori e più grandi snow park delle Dolomiti. Partendo da features semplici e medie e da un divertente jib mix, l’area è stata ampliata e le linee sono state definite in base ai diversi livelli di abilità. Già nella sua prima stagione, il parco ha attirato l’attenzione grazie al primo ostacolo speciale: è stato co46

SPOT CHECK

ZERMATT SNOWPARK HAPPY SUMMER ISLAND TXT & PICS: DENIS PICCOLO

I riders erano motivati ma noi eravamo increduli di incontrare queste condizioni, tutto era perfetto per lo shooting. Dove si torva Zermatt? Sito nel Cantone Vallese in Svizzera, è soprannominata la Perla delle Alpi Svizzere per via del panorama che si può godere già dal centro del paese. Il Matterhorn domina la vista con la sua inconfondibile forma e la maestosità dei suoi quasi 4500 metri di altitudine. Gli impianti sciistici rimangono sul Plateu Rosà, ai piedi della vetta del Cervino e si possono raggiungere sia da Zermatt, oppure dal versante Italiano, con gli impianti di Cervinia. Alcuni dei nostri riders non erano ancora mai stati a Zermatt e sono rimasti esterrefatti delle condizioni della neve e dello stato dello snowpark, considerando che tutti gli altri ghiacciai avevano già chiuso i battenti almeno 10 giorni prima. In quel luogo invece sembrava ancora come tutto ad inizio estate. Il setup era perfetto, con jibs, jumps e strutture creative di ogni dimensione e forma; l’atmosfera allo Shred Bar – in fondo al park e di fianco allo ski lift che riporta in cima – era

In Europa esiste un resort che non chiude mai e che mantiene uno snowpark operativo per tutta estate sino ad ottobre: il suo nome è Zermatt. A fine agosto la crew del park di Zermatt ci ha invitati ad una session di 3 giorni in questo pazzesco ghiacciaio. Tra gente dalla Nuova Zelanda ed altri in vacanza, siamo saliti con una crew mista di riders italiani e svizzeri per godere degli ultimi sprazzi di questa afosa estate da poco conclusa. Il gruppo era composto dai locals Leo Framarin e Francesco Traverso, da Alberto Planchon, Matteo Falcone, Nicola Ganz e dagli ospiti austriaci e tedeschi Fabian Fraidl, Oskar Fritzsche e Christian Kirsch. Io e Francesco “Zoppo” Zoppei ci siamo armati di macchine foto e camere per filmare e di un drone, che però a queste altitudini proprio non ne vuole sapere di lavorare. Matteo Rossato invece ha coordinato tutta la crew, organizzando ogni cosa alla perfezione. 48

FABIAN FRAIDL

In Europa esiste un resort che non chiude mai e che mantiene uno snowpark operativo per tutta estate sino ad ottobre: il suo nome è Zermatt. I riders erano motivati ma noi eravamo increduli di incontrare queste condizioni, tutto era perfetto per lo shooting. perché il park è una vera Disneyland per riders e trovare queste condizioni in piena estate è davvero incredibile. Zermatt anno dopo anno sta conquistando l’attenzione della scena Europea e diverrà a breve uno dei punti di riferimento per il riding estivo. La nostra crew ha sfruttato tutto il tempo a disposizione per scatenarsi sulle tante strutture del park, fermandosi solo quando le ancore smettevano di portarli in cima. Se state cercando uno spot dove rilassarvi, surfare la miglior neve estiva in Europa, mangiare ottimo cibo e godere di un panorama unico, Zermatt è il posto che fa per voi. Noi ci torneremo di sicuro!

rilassata ed era possibile gustarsi bevande calde, una birra, o semplicemente rilassarsi su uno sdraio tra un lap e l’altro senza bisogno di sganciarsi la tavola. Gli impianti in ghiacciaio chiudono alle 14.00, mentre lo snowpark apre i battenti alle 10.00: prima non avrebbe senso perché, che voi ci crediate o meno, la neve è ancora ghiacciata e affrontare le strutture sarebbe da veri temerari. Snowboarder da tutta Europa, pro, amatori o weekend warriors, si trovano gomito a gomito sulle ancore o a scambiarsi opinioni allo Shred Bar, tutti con volti sorridenti 50

MATTEO FALCONE

PRODUCT RELEASE

RED BULL SPECT EYEWEAR BY GIULIA BOCCOLA

e funzionali con i più alti standard di qualità e comfort.

Quando si tratta di prestazioni combinate con uno stile di vita cool, Red Bull SPECT Eyewear è la prima scelta. La capsule collection SPECT Eyewear in collaborazione con Red Bull pone l’accento su tecnologie innovative presentate con un design accattivante. Gli occhiali da sole e le maschere Red Bull SPECT sono fatti per tutti coloro che accettano le sfide e si spingono oltre i confini, ma sempre con stile.

Cosa ci puoi dire della collaborazione con Red Bull? Fin dall’inizio, la collaborazione con Red Bull è stata un grande successo. Abbiamo unito le nostre forze nel 2016 per una cooperazione a lungo termine. Da allora siamo stati i loro partner esclusivi per quanto riguarda occhiali da sole e maschere da neve. Red Bull è sinonimo di avventura, libertà e individualità. Questi sono valori che si ritrovano anche nei nostri occhiali. I nostri occhiali da sole e le nostre maschere da neve sono progettati per offrirti le migliori prestazioni e liberare tutto il tuo potenziale.

Intervista con Michael Schulmeister, SPECT Eyewear Raccontaci un po’ del brand. SPECT Eyewear è stato creato nel 2016 da degli amanti dell’eyewear con ambizioni sportive. Tutti gli articoli sono progettati e sviluppati nella nostra sede di Graz. Cerchiamo di creare occhiali che uniscano stile e prestazioni. Ecco perché siamo sempre alla ricerca di nuove tecnologie che rendano i nostri prodotti ancora più versatili. Gli atleti e le loro esigenze sono il punto di partenza per progettare occhiali e maschere. Per quanto riguarda il design, traiamo ispirazione dalla moda contemporanea ma anche da classici senza tempo. Di conseguenza, offriamo prodotti eleganti

Quali sono le novità nella collezione di maschere? La nuova collezione di maschere di Red Bull SPECT Eyewear si concentra ancora di più sul mondo Red Bull. Una collezione caratterizzata da funzionalità innovative, forme eleganti e nuove combinazioni di colori. Tutti le nostre maschere sono dotate delle migliori caratteristiche ottiche e di comfort. E naturalmente abbiamo utilizzato alcune tecnologie innovative in ogni prodotto. 52

Il Magnetron è una maschera ad alte prestazioni. È dotato di un sistema magnetico a cambio rapido che consente alla lente di essere cambiata più velocemente che mai. Una volta estratta, la lente intercambiabile scatta nuovamente in posizione. I magneti extra forti bloccano saldamente la lente sulla struttura. Questa maschera è dotata di una lente per il bel tempo e una per le intemperie, il che rende i cambiamenti di luce e tempo atmosferico non più problema. Il Magnetron è disponibile con lente a forma cilindrica e sferica.

all’intensità dei raggi UV scurendosi automaticamente o si illumina in base alle condizioni di luce. Questo goggle con tecnologia Chrom-X può essere utilizzato in qualsiasi condizione, dalla scarsa luminosità al sole pieno. Un ulteriore strato specchiato riduce al minimo la luce solare ed i riflessi migliorando il contrasto. Con questa lente fotocromatica, sarai pronto per tutto. Cosa ci possiamo aspettarci in futuro? Siamo sempre in contatto con atleti di tutto il mondo per capire i loro bisogni e sviluppare nuove funzioni per soddifarli. Ci saranno alcuni grandi cambiamenti riguardanti la tecnologia delle lenti nella stagione invernale 2019/2020. Non voglio rivelare troppo ma sarà una generazione di lenti davvero uniche - non solo per quanto riguarda lo stile, anche la loro funzione sarà eccezionale.

Il TranXformer rende la scelta della maschera giusta più facile che mai. Viene fornito con tre naselli di dimensioni diverse per adattarsi ad ogni viso. Un semplice click system rende facile e veloce il cambio dei naselli. Il suo design frameless è tanto bello quanto performante. La tecnologia anti-appannamento e antigraffio all’interno della lente assicurano una visione chiara. L’esclusivo sistema di ventilazione Red Bull Spect diffonde l’aria umida lontano dalla maschera e previene la formazione di nebbia. Il TranXformer è il mix perfetto di tecnologia innovativa e design elegante.

C’è altro oltre alle maschere?Anche gli occhiali da sole e le montature da vista sono altamente funzionali. Gli occhiali da sole Red Bull SPECT Wing sono dotati di una seconda tempia nascosta che avvolge l’orecchio ogni volta che c’è bisogno di un extra grip. I nostri occhiali da sole Ultraflex sono estremamente flessibili e tornano alla loro forma originale anche dopo un’estrema flessione. I nostri occhiali da sole Gravity sono ultra-leggeri, e la loro struttura è realizzata attraverso un processo speciale. Quindi come si può dedurre, ci sono un sacco di caratteristiche interessanti che rendono gli occhiali più versatili.

Bonnie & Clyde sono i tuoi complici perfetti. Bonnie ha una forma perfettamente rotonda. Clyde è la controparte tagliente. Dal giallo al verde oliva all’azzurro: c’è un nuovo colore per tutti. Presentano lenti senza cornice specchiate con trattamento antigraffio e protezione UV. L’esclusivo sistema di ventilazione Red Bull SPECT combatte la nebbia e migliora la visione nitida. La schiuma facciale a triplo strato offre una sensazione perfetta ed un comfort di utilizzo a lungo termine. Grazie alle loro caratteristiche premium, queste due maschere sono i veri punti salienti di design.

Rider quotes: “Il Magnetron Eon è la mia maschera preferita perché mi assiste in ogni condizione meteorologica.” - Natalie Mühlmann, SPECT rider from Innsbruck

Photochromic lenses Un modello delle maschere Bonnie, Clyde e TranXformer viene fornito con l’innovativa tecnologia delle lenti Chrom-X. La lente della maschera reagisce immediatamente

“Il Bonnie è così bello quanto performante. È la maschera per te se cerchi qualità e stile.” - Roland Tschoder, SPECT rider from Innsbruck 54

ITW: DENIS PICCOLO PICS: TROY TANNER

È iniziato come un progetto estivo di un Kiwi perso nella transizione mentre viaggiava attraverso tutta l’Europa con la sua crew di amici, Rusty Toothbrush ha poi guadagnato grande attenzione nel corso degli anni e ora può contare su una folla enorme di fan fedeli, grazie al suo perfetto equilibrio di spirito di squadra, divertimento e vero snowboard.

Ciao Alex, è stato un grande inverno e voi ragazzi avete viaggiato molto per girare “Poveri Noi”: raccontami qualcosa sui luoghi e gli spot dove avete raidato lungo la strada. Ehi Denis, sì, è stato un grande inverno per noi. Abbiamo fatto del nostro meglio per bilanciare la quantità di tempo che abbiamo trascorso sia in strada che in backcountry quest’anno. Abbiamo passato un po ‘di tempo in Repubblica Ceca e in Polonia per girare in street a gennaio, poi a febbraio siamo tornati nelle Alpi francesi per filmare per lo più in backcountry. Ok, riavvolgiamo il nastro. Presentati per quelli che non conoscono ancora Peppino Stewart. Mi chiamo Alex Stewart o Peppino, come preferite. Sono uno snowboarder professionista di 27 anni, neozelandese, ma ormai mi considero un italiano onorario. Questo sarà il mio sesto inverno qui in Europa e ho definitivamente sviluppato un debole per la passione e il dramma che accompagnano l’aver a che fare con gli italiani Penso che sia per questo che sono rimasto da queste parti così a lungo. Parliamo del nome del film: come è uscito fuori “Poveri 57

Noi”? Beh, in realtà Brad e io (il filmer di RTB) abbiamo deciso di chiamare il film “Poveri Noi” perché per noi è un po’ come spiegare l’ironia della cultura italiana in due parole. L’Italia è senza dubbio uno dei posti più belli del mondo ma penso che gli italiani si sentano come se il mondo fosse contro di loro. Proprio come noi scherzavamo sul fatto che il mondo fosse contro di noi quando stavamo cercando di girare questo film. Eravamo abituati a dire “Poveri Noi” perché eravamo gelati e faceva super freddo, ma eravamo comunque coscienti di quanto fossimo fortunati ad essere fuori in strada o in backcountry a filmare snowboard con i nostri amici. Mi sembra abbastanza ironico. I bails sono sempre un must nei film di Rusty Toothbrush: qual è stata la tua peggiore caduta? In realtà sono stato abbastanza fortunato quest’anno e ho avuto solo alcune botte e lividi ma niente di troppo serio. Forse il peggio è stato aprirmi la testa in Polonia. Era un po’ un casino perché il nostro furgone si era rotto quel giorno e quindi in realtà stavamo girando tutti i posti in taxi. Era l’1 di mattina quando è successo, così siamo andati al bagno della stazione di servizio più vicina, mi hanno avvolto la testa

con degli asciugamani di carta, poi ho chiamato il taxi per venire a prenderci. La mattina dopo abbiamo chiamato un altro taxi per portare i ragazzi in un nuovo spot. Dopo che l’autista li ha lasciati, gli ho chiesto di portarmi in ospedale a farmi dare dei punti. Non avevo un’assicurazione sanitaria quindi ho pagato in contanti. E quale è stato il tuo più grande successo durante le riprese del film? Il trick più soddisfacente sarebbe stato chiudere il boardslide to big spin in Repubblica Ceca. Mi tormentava da 2 anni, dalla prima volta che l’ho provato nel 2016 allo chalet DC in Francia, ma dopo una massiccia battaglia di due giorni non sono comunque riuscito. Quest’anno invece quando eravamo in Repubblica Ceca per girare “Poveri Noi” ho spiegato a Dusan Kriz (un local ceco) il trick che stavo cercando di chiudere e gli ho chiesto se conosceva qualche doppio rail nella sua città. Si è ricordato di questa piccola zona fitness/parco giochi vicino a casa sua e siamo andati lì per dare un’occhiata. Per circa 6 ore ho combattuto con questo piccolo “punto di affondo tricipiti” e dopo 158 tentativi mi sono dato per vinto. Rider, filmer part-time, produttore e mente di Rusty Toothbrush: qual è la parte a cui dedichi più tempo? Pen-

so che mi sentirò sempre e prima di tutto un rider. Ho mancato l’era d’oro dello snowboard per una generazione, quindi per diventare un professionista dovevo essere abbastanza astuto. Rusty Toothbrush nasce dall’esigenza di avere una piattaforma in cui mostrare la mia arte. Ma per far funzionare Rusty Toothbrush avevo bisogno di imparare a montare e filmare e convincere la gente a darmi soldi per comprare gli attrezzi e fare video, quindi alla fine avevo bisogno di diventare un uomo d’affari. Rispetto ai film precedenti, “Poveri Noi” offre molto più backcountry, dedicandosi meno al freestyle: una casualità, fatto di proposito o cosa? Penso di fare abbastanza schifo sul powder. Tyler e Dusan sono i veri esperti di backcountry e dato che tutte le persone del nostro team hanno delle capacità molto varie, cerco sempre di organizzare i nostri viaggi in modo che ogni rider abbia l’opportunità di mostrare il suo vero talento nell’ambiente che gli piace di più. Lo stesso vale per i riders di freestyle e per le strutture su cui piace loro raidare. Cerchiamo di dare a tutti l’opportunità di scegliere i punti, le zone e anche i paesi da visitare. Mi considero più uno street rider specializzato in spot grandi o particolari e che chiude trick alternativi, invece di un rider che fa trick tecnici su spot più tradizionali come i corrimano. 58

“Poveri Noi” è il suo quarto lungometraggio, ma è ùprobabilmente una delle più grandi sfide finora del gruppo più eclettico di shredders in tutto il mondo guidato da due pazzi neozelandesi. Dai un’occhiata a cosa pensa il famoso e talentuoso Alex “Peppino” Stewart dei viaggi in giro per il mondo, dell’essere affetti dalla malattia del dramma italiano e molto altro ancora!

Brad, Troy e io abbiamo preso la decisione congiunta di investire i nostri fondi per finanziare le riprese per altri 4 mesi. Per questo motivo il nostro film si puĂ˛ scaricare a pagamento, in modo da recuperare parte di questo investimento. Dura 50 minuti e tutti noi abbiamo dato il sangue per questo dannato film! Vale la pena spenderci 5 â&#x201A;Ź, ve lo assicuriamo!

Rusty Toothbrush è più una famiglia che una crew classica. Potresti presentarci brevemente ciascuno degli attuali membri della formazione di “Poveri Noi”? Tyler Chorlton è il papà della nostra crew! Ha filmato per Pirate Movie Production per molti anni, quindi porta una conoscenza e un livello al gruppo che è intoccabile..

Tanner e Brad Smith sono i miei due migliori amici da quando avevamo 10 anni, siamo cresciuti insieme a Tauranga, in Nuova Zelanda. Troy fa foto e filma come secondo operatore per i film di Rusty Toothbrush e Brad e lavora con me alla post produzione dei video. Sono il cuore del gruppo e gli eroi non celebrati della nostra crew! Senza di loro Rusty Toothbrush non sarebbe quello che è!

Davide Boggio, Little Boggio, è una spugna. Lo vedi migliorare ogni singolo giorno in cui raida, la velocità con cui la sua abilità su uno snowboard cresce non l’ho mai vista in nessun’altro. Dusan Kriz lo conosco da meno di un anno, ma mi sembra conoscerlo da tutta la vita! È assolutamente un pazzo scatenato e attacca ogni spot e ogni festa con la stessa energia Troy Sturroch è una vera leggenda australiana! Un totale spaccone sulla tavola, affidabile come una Fiat 500 ed il più popolare uomo dai capelli rossi che abbia mai visto con le signore! Valerian Ducourtil è il ragazzo francese più simpatico che abbia mai incontrato! E anche uno dei migliori backcountry rider in Europa! I fratelli Simpson, Joe e Jake, sono tutto ciò che va bene nello snowboard. Questi due fratelli del Galles sono le persone più gasate che tu possa mai incontrare! Troy

Dì alle persone là fuori perché dovrebbero scaricare “Poveri Noi” invece di acquistare un sano pacchetto di sigarette? I nostri sponsor sono stati fantastici e senza di loro non saremmo mai stati in grado di realizzare questo film. Tuttavia, avremmo comunque dovuto interrompere le riprese quando il nostro budget è finito alla fine di febbraio. Brad, Troy e io abbiamo preso la decisione congiunta di investire i nostri fondi per finanziare le riprese per altri 4 mesi. Per questo motivo il nostro film si può scaricare a pagamento, in modo da recuperare parte di questo investimento. Dura 50 minuti e tutti noi abbiamo dato il sangue per questo dannato film! Vale la pena spenderci 5 €, ve lo assicuriamo!

Qualche piano per l’inverno in arrivo? Si ma è una sorpresa!

ITW: MATTEO ROSSATO

PICS: SILVANO ZEITER

Gray incarna veramente la filosofia DIY al cento per cento. Nonostante i suoi soli 27 anni, ha già raggiunto molti obiettivi nello snowboarding: snowboarder, imprenditore con United Shapes, oltre che mente e lente di Warp Wave. Tutte le sue creature sono accomunate dal tocco unico e dal pensiero progressivo del creatore. Silvano Zeiter, amico di lunga data e celebre fotografo, ci ha introdotti a Gray e questo è quanto emerso dalla chiacchierata. Ciao Gray, mi sembra che tu viaggi molto per il mondo: qual è stato il tuo ultimo viaggio? E quale quello più memorabile? Sono stato molto fortunato a viaggiare in alcuni angoli lontani di questo pianeta in cerca di neve e l’anno scorso è stato sicuramente uno dei momenti più salienti. La mia ultima grande spedizione è stata verso la Bolivia settentrionale, su di una catena montuosa molto remota per circa un mese. È stato un viaggio molto forte, che mi ha aperto gli occhi ed è stato sorprendente, pieno di prime discese, lunghe escursioni, maltempo e alpaca. Siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo, un picco di 6000 metri, ed a tornare a casa tutti interi. Ho dei bellissimi ricordi della maggior parte dei miei viaggi ma devo ammettere che il tempo trascorso nella parte indiana dell’Himalaya lo scorso anno è stato davvero memorabile. C’è stato pochissimo snowboard ma essere immersi nelle varie culture dell’India è stato qualcosa da cui ho imparato molto e di cui conserverò un forte ricordo per molto tempo. Ti sei appena guadagnato la cover di Sequence Mag. Come sei finito in Svizzera e come sei entrato in contatto con Silvano (Zeiter)? Innanzitutto mi sento onorato di essere sulla copertina della rivista! La Svizzera mi sembra quasi una seconda casa ora, adoro il paese, le montagne, la neve e i miei amici. Ho avuto la fortuna di passare molto tempo in giro per Saas-Fee negli ultimi due anni raidando con Fredi Kalbermatten e di lavorare su alcuni progetti per Holden Outerwear. Fredi e Silvano sono buoni amici, hanno filmato insieme per un po’ e provengono da una zona simile della Svizzera, quindi ho conosciuto Silvano attraverso Fredi quando ero in

Svizzera. Anche Silvano scatta foto per Holden, così abbiamo sviluppato una relazione anche attraverso questo. Non è solo uno dei fotografi più talentuosi con cui abbia mai lavorato, ma è anche un un grande uomo ed un buon amico. Quali sono le principali differenze tra le Alpi svizzere e la tua Sierra? Ci sono moltissime differenze tra le due catene montuose, principalmente però le Alpi svizzere battono la Sierra su tutta la linea per le loro dimensioni. Enormi vette imponenti, ghiacciai gelidi e accesso ai resort tipico delle Alpi svizzere non sono qualcosa che trovi normalmente sulla Sierra. Abbiamo un terreno tecnico straordinario e alcune piste divertenti sulla Sierra, ma devi accedervi per la maggior parte a piedi o in motoslitta. Inoltre, è molto più difficile nella Sierra scendere giù dalla montagna ed essere accolto da una grande cena a base di formaggi piuttosto che nelle Alpi! Sei un essere umano davvero unico: nonostante la tua giovane età, hai iniziato quasi subito a shreddare, costruire e filmare. Parlaci un po’ del tuo background e dei tuoi progetti attuali. Da quando ho iniziato a fare snowboard a 6 anni ho capito di aver scoperto qualcosa di speciale e da quel momento in poi l’intero corso della mia vita è stato indirizzato verso lo snowboard e lo stare in montagna. Sono cresciuto nel centro della città di San Francisco e mi sono sempre sentito fuori posto, ma ero circondato da una cultura, un’arte e un design così ricchi e diversi. Immagino di aver tratto molta ispirazione dalla mentalità cittadina a proposito di motivazione e creazione e di averlo incorporato nel mio approccio allo snowboard. Avere una mente aperta a tutto mi ha tenuto con i piedi per terra, cercando sempre di imparare cose nuove, progredire e affinare le mie capacità. Imparare nuove abilità, creare e contribuire allo snowboard, sia che si tratti di film e fotografia, di riding o di creazione di un brand. Attualmente sto facendo esperienza riguardo lo snowboard esplorativo, i progetti video e la gestione del nostro marchio di snowboard United Shapes. Warp Wave è stato una ventata di aria fresca: hai in programma qualche sequel di Aurora Boardealis? Warp Wave è stato per me una grande esperienza di apprendimento. Per la prima volta Eric Messier e io abbiamo davvero creato qualcosa seguendo la nostra visione e le nostre idee sullo snowboard e lo abbiamo condiviso con il mondo. Siamo ancora stupefatti dal modo in cui le persone di tutto il mondo hanno risposto al progetto e ci sentiamo onorati di aver contribuito in un modo che sembra aver aiutato a spingere lo snowboard in una direzione positiva. Lo snowboard è in continua evoluzione, e lo siamo anche noi, quindi al momento non abbiamo piani per Warp Wave, per molti versi riteniamo che abbia concluso la sua storia per ora, ma non si sa mai cosa potrebbe riservare il futuro! United Shapes è stato in prima linea nell’ultima rivoluzione del business dello snowboard: come è nata questa idea e quale sarà il prossimo passo? Quasi come Warp Wave, United Shapes è entrato nel mondo dello snowboard in un momento importante e penso che abbia contribuito a guidare le cose in una direzione interessante per il business dello snowboard. Il marchio sta andando bene, stiamo crescendo in tutto il mondo e stiamo imparando come continuare a progredire anno dopo anno. Quando abbiamo lanciato il brand nel 2014 ci sentivamo così lontani dai marchi classici dello snowboard, partendo dal prodotto fino alla storia. Dal primo giorno abbiamo fatto le cose a modo nostro, praticamente ignorando il modello standard di business dello snowboard e creando il nostro. Per United Shapes, il passo successivo è quello di continuare a percorrere la nostra strada, di guidare sempre il marchio in una direzione che sia fedele alle nostre idee, di aprire uno spazio più ampio all’interno dello snowboard in cui sentiamo di avere una voce e di costruire relazioni più forti con quelle persone che ascoltano la nostra voce.

TXT: MATTEO ROSSATO PICS: DENIS PICCOLO & FINN POMMEROY

ALBERTO MAFFEI BY DENIS PICCOLO

EMILIANO LAUZI BY DENIS PICCOLO

EMIL ZULIAN BY FINN POMMEROY

La stagione 2019 ha portato con sé molte novità per Sequence Magazine. Tra queste, una ci sta particolarmente a cuore: il primo Sequence Movie in assoluto.

gioco davanti alla telecamera, ci è parso logico porci in prima fila perché uno snowboard movie Italiano accadesse di nuovo. In verità la genesi del progetto è stata abbastanza naturale: l’idea è scaturita contemporaneamente dai riders protagonisti e da noi di Sequence, che abbiamo concretizzato le intenzioni ed organizzato gli shooting per portare a casa il film.

La stagione 2019 ha portato con sé molte novità per Sequence Magazine. Tra queste, una ci sta particolarmente a cuore: il primo Sequence Movie in assoluto. L’ultimo video che ritraesse la scena Italiana di snowboard risale al 2015, dopodiché si sono susseguiti tanti progetti che hanno fornito una sbirciatina parziale su determinate situazioni del panorama nazionale, ma nulla più.

Le crew di riders erano principalmente 3 ed hanno lavorato indipendentemente su terreni e spot diversi con i loro filmer. I nomi dei nostri protagonisti sono: Emiliano Lauzi, Emil Zulian, Loris Framarin, Alberto Maffei, Nicola Dioli, Gianmarco Maiocco, Jack Errichiello e Nicola Ganz. Il video è stato filmato ad Arlberg, Prato Nevoso, Livigno, Seiser Alm, Stelvio, Innsbruck e Val di Fassa.

“Dal punto di vista mediatico, da troppo tempo in Italia mancava un movie che desse voce ai nuovi talenti e ai resort Italiani. Questo progetto vuole promuoverli, mettendoli in connessione diretta con l’Europa – ed ai suoi riders più forti attraverso il nostro media ed il suo esclusivo format, attento all’estetica ma anche al lato tecnico. Un prodotto Made In Italy con vocazione europea!” racconta Denis Piccolo, Sequence Magazine Editor in Chief.

“Filmare con Sequence è stato una bellissima esperienza!” afferma il rider Emil Zulian. “Con il mio background fatto principalmente di park e contest, filmare in backcountry è stata una sfida che mi ha fatto

Con un grande inverno come quello scorso e l’impulso fornito da una leva di nuovi riders con voglia di fare e di mettersi in

NICOLA DIOLI BY DENIS PICCOLO

NICOLA DIOLI BY FINN POMMEROY

Zero perché non ha precedenti, quindi è il capostipite di una cosa totalmente nuova. Zero è anche un numero dal significato molteplice

capire quanta fatica, dedizione e lavoro c’è dietro ogni singolo shot! Non vedo l’ora di ricominciare a filmare per il prossimo episodio!”

modifica il valore, con una virgola lo decima, messo dopo lo decuplica. E qui ci ricolleghiamo al sottotitolo half full. Tutto dipende dalla prospettiva con cui guardi le cose ed affronti le situazioni: lo zero può essere niente, come può essere tutto, così come il bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto.

Anche il rider Emiliano Lauzi si è detto entusiasta: “Per me è un onore essere protagonista in un movie tutto Italiano, che manca davvero da troppo tempo!”

“Il nome del video stesso racchiude in sé la nostra resilienza e voglia di continuare,” racconta Francesco Zoppei – Sequence Movie editor, “l’Episodio Zero (Half Full) vuole essere un forte segnale di positività riguardo la scena snowboard italiana ed internazionale.”

Il nome del film, nella sua essenzialità, è estremamente simbolico. Sequence Movie sta a significare che è il video di Sequence, non un progetto a cui abbiamo partecipato o che abbiamo sponsorizzato: ce ne prendiamo tutte le colpe e i meriti, oltre ad averne il pieno controllo. Zero perché non ha precedenti, quindi è il capostipite di una cosa totalmente nuova. Zero è anche un numero dal significato molteplice perché significa niente, nulla, che va però distinto da “assenza di valore”, ha infatti un significato completamente diverso. Per usare un paragone a noi caro, se ad esempio la temperatura è zero, l’acqua ghiaccia, situazione tutt’altro che priva di valore. Infine se lo zero è messo davanti ad un numero non ne

Questa morale vale sia per i rider, che si sono trovati spesso ad affrontare situazioni che solo la loro forza di volontà ha trasformato in occasioni e vittorie, sia per Sequence come media, che crede nel progetto mettendo due zeri dietro all’uno percentuale ed è certo che il bicchiere mezzo pieno non solo si riempirà fino all’orlo, ma traboccherà gloriosamente!

ITW: MATTEO ROSSATO

BY JEFF CURLEY

BY ANDREW MILLER

Ciao Jeremy, dove sei e cosa stai facendo ora? Sono a casa e sto cercando di finire di lavorare prima che nevichi. Come è nato l’intero concetto di Ode To Muir? Ho cercato di incorporare un messaggio ambientale nei film della trilogia, Deeper, Further and Higher, ma non mi è mai sembrato di farlo nel modo corretto. Ho fatto un brainstorming su come fare un film del genere per oltre dieci anni. Lentamente ho messo insieme i pezzi ed è venuto fuori Ode To Muir. Come hai scelto la tua compagna di avventure, Helena Hight? Volevo portare nella natura selvaggia qualcuno che venisse da una parte diversa dello sport in modo che lo spettatore potesse vedere quanto sia potente la natura. Elena è stata campionessa di Protect Our Winters e veniva da una dura stagione agonistica, quindi ho sentito che sarebbe stata una buona idea. E cosa mi dici del luogo che avete scelto, il John Muir Wilderness? John Muir è stata la prima persona a introdurre il concetto che la natura sia importante per lo spirito umano e debba essere protetta. Lo ha fatto con le sue parole nel 1800. Queste parole hanno ancora oggi molto peso e danno prospettiva e saggezza alle attuali sfide odierne che la natura e gli esseri umani affrontano. Finendo per essere il filo conduttore del film. Qual è stato il momento migliore e quale quello peggiore di questa spedizione? Il meglio è stato vivere in mezzo alla natura per così tanto tempo. Non avevamo un vero piano che comprendesse altro oltre ad punto di partenza e uno finale. Abbiamo lasciato che la natura ci trascinasse e ci portasse in un’avventura. La parte difficile è stata andarsene. I miei viaggi nella natura continuano a diventare sempre più lunghi, ma è anche sempre più difficile andar via. La mia vita fuori dalle montagne diventa più complicata. Nella natura tutto ha un senso. La mia mente è chiara e i miei respiri più profondi. Jeremy e la politica: parlaci del tuo impegno e di cosa si deve fare per rallentare il ri-

BY BEN GAVELDA

BY JEFF CURLEY

BY ANDREW MILLER

scaldamento globale. Abbiamo bisogno di un cambiamento nelle infrastrutture globali, dai combustibili fossili alle energie pulite. C’è un crescente consenso tra gli scienziati globali sul fatto che una tassa sul carbonio accelererebbe notevolmente questa transizione. Penalizzerebbe i grandi inquinatori e premierebbe la riduzione del carbonio. Potresti spiegarci brevemente il fondo di azione POW? POW AF è stato istituito per permetterci di sostenere pubblicamente coloro che hanno a cuore i cambiamenti climatici e aiutarli a farli eleggere. Fino a quest’ultima elezione, gli Stati Uniti erano gestiti da negazionisti del clima. Persone finanziate dall’industria dei combustibili fossili che lavorano duramente per rendere economica l’utilizzo di combustibili fossili e costosa l’energia pulita. Siamo stati in grado di influenzare le ultime elezioni ispirando i giovani a manifestare e votare per i sostenitori del clima. Siamo riusciti a battere oltre 30 negazionisti del clima e riconquistare la Camera dei Rappresentanti. Questo è un passo importante che speriamo possa aiutarci nelle elezioni presidenziali del 2020. Ok, torniamo al puro snowboard: puoi raccontarci brevemente i punti salienti della linea di snowboard di Jones? L’espansione della nostra linea di surf shapes. Sempre più persone continuano ad abbracciare queste nuove linee e stiamo dando loro più opzioni. Le surf shapes cambiano davvero la sensazione di uno snowboard tradizionale e possono trasformare il banale in magia attraverso nuovi concetti. Sono facili da guidare e funzionano bene in diverse condizioni. Quali sono le principali caratteristiche eco-compatibili delle tavole da snowboard Jones? Ogni volta che troviamo del materiale più sostenibile lo usiamo nell’intera linea. Questa stagione le nostre tavole hanno abs/bordi riciclati, topsheet in lino, traverse in basalto e topsheet in eco-plastica. Ci concentriamo anche sulla durabilità, in modo da rendere le tavole resistenti per centinaia di giorni sulle montagne. Sembra che tu stia sempre lavorando a qualcosa: ora che Ode To Muir è finito, qual è il tuo prossimo progetto o su cosa ti stai concentrando? Molti semi sono stati piantati, pian piano deciderò quali annaffiare.

TXT: KNUT ELIASSEN PICS: MARKUS ROHRBACHER

Ad inizio inverno 2018 abbiamo deciso di voler fare qualcosa per promuovere lo snowboard in un modo che non ruotasse solo attorno ai social media e ai like: volevamo creare un evento, un’esperienza ed una vera avventura sulle piste. Pensiamo che la gente stia iniziando a perdere interesse nello snowboard, perché sempre meno cose succedono sulle montagna - tutto viene solamente postato sui social media. Abbiamo quindi deciso di tradurre le nostre idee in fatti concreti e abbiamo creato Run To The Hills - Lofoten Adventure. La nostra Lofoten Adventure si basava semplicemente sull’idea che ogni snowboarder di tutto il mondo fosse invitato a unirsi a noi, il Nitro Pro Team and Family, con la sua tavola per 2 settimane di esplorazione delle isole Lofoten. Tutto quello che avrebbero dovuto fare era seguire il nostro viaggio attraverso la localizzazione sulla mappa del nostro sito, organizzarsi e poi solo presentarsi per partire con noi in un’avventura indimenticabile. Dopo aver pianificato il viaggio grazie alle nostre conoscenze norvegesi, l’ex pro Nitro Erik Botner ed io (Nitro TM, attualmente vivo in Norvegia), avevamo tutto pronto. La crew che avrebbe dovuto seguirci in questa avventura era composta da: Eero Ettala, Bryan Fox, Griffin Siebert, Benny Urban, Dominik Wagner, Elias Elhardt, Simon Gschaider, Jan Scherrer, Bob Plumb, Markus Rohrbacher, Pirmin Juffinger, Andi Aurhammer, Knut Eliassen, Torgeir Bergrem, Sven Thorgren, Ludvig Billtoft, Basti Rittig e molti altri ancora. Siamo partiti da Monaco di Baviera, in Germania, il 10 marzo con le nostre auto Nitro x Audi e abbiamo guidato per circa 3000 km fino alle isole norvegesi Lofoten. Come si può immaginare, il viaggio è stato semplicemente mozzafiato, abbiamo solcato oceani sui traghetti, attraversato infiniti fiordi e percorso alcune delle strade più spettacolari del mondo con un solo obiettivo in testa: le Lofoten. Uno dei punti salienti del

il mondo a Lofoten, in Norvegia, per campeggiare tutti insieme. Con il passare dei giorni abbiamo trovato nuove valli, nuove vette, nuovi luoghi dove accamparsi e numerose piste epiche. Uno dei giorni più memorabili è stato durante la prima settimana del nostro viaggio, avevamo piantato le tende sulle isole Hinnøya e ci eravamo poi diretti verso l’isola di Austvågøya per raggiungere la cima di una montagna chiamata Rundtinden (803 metri sul mare). La crew aveva deciso di raggiungere la vetta e accamparsi in cima al picco per la notte. L’escursione dura solo 2/3 ore, ma se porti tutti gli attrezzi per il campeggio, è meglio che tu sia pronto ad impiegarci un po’ più di tempo, sudare e stancarti, quindi ricorda di vestirti a strati. Eravamo soliti gridare il famoso detto dell’alpinismo: “se sudi muori” mentre salivamo per ricordare alle persone di andare piano. Dopo aver risalito la vetta, abbiamo piantato le tende e iniziato a goderci ciò che Rundtinden aveva da offrire, una vista a 360 gradi e piste incredibili immerse in paesaggi che sembravano cartoline. Appena tramontato il sole, verso le 22.45, abbiamo acceso le stufe a gas per iniziare a preparare zuppe, noodles e chili. Non c’è momento più bello che godersi un tramonto sulla cima di una montagna con un grande gruppo di amici e nuove conoscenze. Abbiamo passato la notte sulla vetta del Rundtinden. È stato incredibile. Non c’era vento (il che è raro) e le temperature erano sopra lo zero. Il mattino

viaggio è stato percorrere la famosa Atlantic Ocean Road, se mai doveste attraversare la Norvegia vi consigliamo di prendere questa deviazione. Un altro consiglio per i viaggi in Norvegia è l’acquisto di snack e cibo nei negozi di alimentari (Rema 1000, Kiwi e molti altri) invece di spendere 5 volte tanto nelle stazioni di servizio. Appena la nostra crew è arrivata sull’isola di Lofoten, abbiamo allestito il campo base in cima a una vetta con vista a 360 gradi sullo spettacolare paesaggio circostante per poi dirigerci in montagna per fare le nostre prime discese in quello che sembrava essere un tramonto senza fine. Dopo aver snowboardato fino a quando il sole è tramontato, il gruppo di oltre 20 persone è tornato al campo base per un falò, alcune birre e uno spettacolo di luci offerto da madre natura: l’aurora boreale. Il campeggio sulla neve non è qualcosa che tutti fanno, ma è qualcosa che consiglio vivamente di fare. Con il sacco a pelo e il materassino giusti, è possibile stare caldi e comodi tutta la notte. L’esperienza vale sicuramente la pena perché sei immerso nella natura, e la parte migliore è svegliarsi nella neve, prendere la tavola e andare. La prima notte è stata indimenticabile, non è una cosa da tutti i giorni mettere insieme un gruppo di più di 20 snowboarder provenienti da tutto

Un paio di suggerimenti per il campeggio sulla neve sono: 1) Quando pianti la tenda, scava una buca davanti ad essa, sarà facile entrare e uscirvi, e avrai anche un bel posto dove mettere gli stivali. 2) Mangia un pasto caldo prima di andare a letto e bevi un tè caldo, questo ti aiuterà a stare al caldo e a diffondere calore nel sacco a pelo 3) Usa due materassini sotto il sacco a pelo per dormire. Il primo strato manterrà il freddo lontano da te. 4) Metti l’acqua calda in una bottiglia e mettila nel sacco a pelo. 5) Ricorda che sei in campeggio. Divertiti.

seguente è stato magico: immagina di svegliarti e di bere il tuo caffè mattutino su un picco di 800 metri al sole senza vento, per non parlare delle cime che spuntano dal mare ovunque. Sembrava un sogno diventato realtà. Ci siamo presi un po’ di tempo per goderci l’eccezionale posizione e i dintorni e poi abbiamo deciso che era giunto il momento di prendere le nostre tavole e affrontare le piste che la montagna aveva da offrire. Abbiamo raidato linee, costruito pipes, preso un po’ d’aria e fatto lunghe curve per ore. Appena il sole è scomparso dietro le nuvole abbiamo deciso che era ora di scendere. Pensavamo che non ci sarebbe stato modo migliore per concludere la giornata, che era iniziata sulla cima di una montagna, se non andare a fare surf. Lofoten regala alcune delle località di surf più esotiche che il mondo ha da offrire, uno dei luoghi più famosi è la spiaggia di Unstad. Abbiamo quindi messo via l’attrezzatura da snowboard, caricato le Audi con le tavole da surf e siamo partiti in direzione Unstad, a circa un’ora e mezza di distanza da Rundtinden. Le onde stavano erano altissime quando siamo arrivati e ci siamo subito lanciati nei 5 gradi dell’oceano con le nostre muta, stivaletti e guanti. C’è qualcosa di surreale nel camminare attraverso una spiaggia innevata per poi gettarsi in acqua a surfare. Una volta in acqua non riuscivamo a smettere di parlare di quanto fosse stato irreale quel giorno. È stato l’ultimo giorno di Double Boarding, svegliarsi su una vetta artica e letteralmente buttarsi fuori dalla tenda, per poi concludere la giornata surfando nell’Artico. Wow! Siamo stati così ispirati da questo viaggio che abbiamo deciso di trasformare questa avventura in una parte del nostro nuovo e imminente film Nitro - OFFLINE. Quindi tieni d’occhio l’uscita del film il prossimo autunno 2019, ma nel frattempo vai a fare snowboard e crea le tue avventure! 91

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Tutti i momenti che precedono una giornata di riding, che sia pista, park o powder, sono caratterizzati dal sacro rito della preparazione. Non esiste una formula comprovata per tale rito, ognuno ha la sua ricetta che funziona e che rende mentalmente pronti per la giornata che verrà. C’è chi prepara meticolosamente tavola, boots e outerwear e li mette nel solito posto perché sa di trovarla molto più agilmente il giorno seguente, chi non prepara assolutamente niente, chi ha un rito particolare per gli scarponi, chi per i guanti: se ne sentono davvero di ogni, dalle più logiche alle più assurde. C’è chi la mattina si alza presto per dedicare a colazione e preparazione tutto il tempo necessario, come c’è invece chi ha la sveglia da pompiere ed in 5 minuti è pronto: solitamente questi dimenticano qualche pezzo a casa e se ne accorgono in parcheggio. E poi c’è quel momento in cui sei pronto e ti stai incamminando agli impianti, tavola sotto braccio: la neve scricchiola sotto le suole ed il freddo pungente ti fa un po’ rimpiangere le coperte, ma sai che quello che sta per arrivare varrà tutti i fastidi e le ore di sonno perse. Questi istanti, specie per le prime uscite invernali come quelle a cui vi state approcciando in questi giorni, sono unici. Anche se siete veterani, le prime uscite stagionali scatenano sempre le stesse emozioni: l’impazienza di arrivare in cima e di tirare le prime curve è irrefrenabile e tutto diventa estremamente bello: la calca delle funivie, gli scarponi nuovi che fanno un po’ male, il berretto che gratta e lo skipass nella tasca sbagliata che vi obbliga a fare gli acrobati per raggiungere il sensore del tornello. Questi sono i momenti che rendono speciale ogni inizio di stagione e di cui non riusciamo mai a stancarci: bentornato inverno. 96

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