Pics Cody Duncan
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©2015 Polartec, LLC. Polartec®, Polartec® Power Wool™ sono marchi registrati di Polartec, LLC.
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POLARTEC® POWER WOOL™ Impossible Made Possible. Combinare la lana naturale con le fibre sintetiche accresce le prestazioni del tessuto, ma riduce il comfort e l’efficienza complessiva. Polartec® Power Wool™ è il primo tessuto naturale-sintetico che unisce i benefici di ciascuna delle due fibre in un unico tessuto. Attraverso la fusione delle due distinte strutture su due superfici differenziate, la confortevole lana merino viene posizionata a contatto con la pelle, mentre la robustezza dell’avanzato filato sintetico rimane all’esterno per proteggere dagli elementi. Una nuovissima tecnologia che garantisce un assorbimento dell’umidità, traspirabilità, controllo degli odori e resistenza nel tempo eccellenti. Vieni a scoprirla ad ISPO, Hall A2 – Stand 205.
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EDITORIALE TXT DAVIDE FIORASO PIC CODY DUNCAN
Chiedimi perché vado in montagna. Chiedimi perché, quando il resto mi sta stretto, l’unica via è il sentiero. Chiedimelo. Perché? Perché in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili. Lo devi conservare, il resto è silenzio o sono parole gentili. Perché l’unico peso è lo zaino. Non c’è peso per il cuore. Perché tutti, se lo desiderano, possono arrivare in cima. Solo un passo dietro l’altro. Perché incroci persone che trovano ancora un momento per salutarti. Perché non ci sono orpelli: ci sei tu e c’è il tuo corpo, che devi custodire e curare, se vuoi avere le forze. C’è il cielo con i suoi umori. Non si scherza con la pioggia, il vento, la neve o la notte. Devi fare molta attenzione, e tornare a quello stadio primitivo in cui la natura e i suoi movimenti erano parte della tua vita, parte integrante del tuo quotidiano. Non puoi snobbare la natura, in montagna ti tira per la manica, ti chiede di guardarla, di studiarla, di esserle presente. In montagna puoi e devi essere presente a te stesso, senza distrazioni. Forse è per questo che, sopra tante vette, telefonini e internet funzionano a singhiozzo. E’ la natura che ti dice: “lascia stare, lascia stare il superfluo. Stai con gli amici. Stai con gli animali. Stai con te stesso. Non ti serve nient’altro
Vi anticipo che queste non sono parole mie. Si tratta di una citazione anonima che alcuni di voi avranno già sentito. Ma quant’è vero, perfettamente in linea con quello che cerco di far capire a quanti mi rivolgono la stessa domanda. Cosa ci spinge ad alzarsi all’alba ogni maledetta domenica? Cosa ci spinge a macinare chilometri per salire una cima, affrontare una corsa o raggiungere gli amici in falesia? E’ solo da questo bisogno di natura, di viaggiare, di muoversi che sentiamo la gioia di vivere. The Pill nasce da questo concetto, da queste affermazioni. Si è mantenuto coerente nel tempo, anche ora, che giunto a quota 16, riparte in un formato completamente nuovo. Ci siamo presi il tempo, poco in realtà, per riorganizzare il team, riorganizzare le idee e lavorare nuovamente per dare spazio alle nostre e vostre passioni in concomitanza con l’appuntamento più importante del panorama outdoor europeo: l’ISPO di Monaco. Oltre alle doverose anticipazioni sulla kermesse bavarese, il nostro desiderio di espandere i confini vi porterà in Norvegia, a conoscere il lavoro del fotografo Cody Duncan e la sua dedizione verso le bellissime isole Lofoten. E poi
oltreoceano, in Quebec, con il nostro amico Andrea Schilirò per una selezione delle immagini che hanno fatto da sfondo alla web series presentata sotto l’hashtag #SayYEStoAdventure. Guardando al lato sostenibile abbiamo deciso di dare voce alla piattaforma newyorkese di Parley for the Oceans, impegnata nel progetto Vortex insieme a Bionic Yarn e Sea Shepherd Conservation Society. Non potevamo certo farvi mancare le rubriche Best Made, Killer Collabs e Indipendent Choice, cavalli di battaglia e cornice ad un’ampia selezione di prodotti culminata nei giorni di testing a Les Deux Alpes. 96 pagine stampate su carta uso mano. 18000 copie free press distribuite in circa 1200 negozi, eventi e fiere di settore. Il nostro B2B sul mondo dell’outdoor si ripresenta così.
By Cody Duncan
THE PILL CREW EDITOR IN CHIEF Americo Carissimo EDITORIAL COORDINATOR Denis Piccolo | denis@jpgedizioni.com Cristian Murianni | murio@jpgedizioni.com EDITORIAL Davide Fioraso | davide@jpgedizioni.com Riccardo Miracoli | riccardo@jpgedizioni.com SUPPORT EDITORIAL Enrico Santillo | enricojpgedizioni@gmail.com Paolo Testa | poldo@facciosnao.com Antonio Isaja | antonio@jpgedizioni.com EDITORS Denis Piccolo | denis@jpgedizioni.com Cristian Murianni | murio@jpgedizioni.com Paolo Salvatore | paolo@jpgedizioni.com ADVERTISING OFFICE Paolo Salvatore | paolo@jpgedizioni.com Ugo Paolillo | ugo@jpgedizioni.com ART DIRECTOR Massimo Tanganelli | massimocontrasto@gmail.com
STYLING COORDINATOR Francesca Zagaria | francesca@jpgedizioni.com FLY FISHING Antonio Piscione | antonio.piscione@gmail.com THEPILLMAGAZINE.COM Davide Fioraso | davide@jpgedizioni.com PHOTO SENIOR Denis Piccolo | denis@jpgedizioni.com Alberto Bonardi | contact@albertobonardi.com TRANSLATIONS Marco Contardi | mcontardi.press@gmail.com Anna Karasiewicz | missannets@gmail.com PHOTOGRAPHERS & FILMERS Denis Piccolo, Cristian Murianni, Enrico Santillo, Davide Fioraso, Marco Morandi, Gianfranco Battaglia, Andrea Schilirò COVER Picture by Cody Duncan
EDITORE JPG Edizioni Via Colle di Andromeda, 4 65016 Montesilvano PE Tel. 085.9151471 benvenuti@jpgedizioni.com STAMPA Grafiche Ambert Verolengo TO DISTRIBUZIONE FreePress Allegato a Sequence Snowboarding rivista mensile registrata al tribunale di Pescara il 14/05/2003 al numero 173/5 FOLLOW US
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CONTENTS THE DAILY PILL BEST MADE KILLER COLLABS INDIPENDENT CHOICE ISPO PREW 2015 MOUNTAIN AFFAIR ITW CLIMBING FALESIA DI FENERE’ ROBERTA LONGO THE PILL BASE CAMP THE FLY ANGLER HATCH OF THE DAY SAY YES TO ADVENTURE CODY DUNCAN & 68 NORTH FOCUS LA SPORTIVA G2 SM RENEGADE IN MAROCCO THE VORTEX PROJECT PASTORI E GUIDE ALPINE GRIFFIN STUDIO IPOTERMIA
By Cody Duncan
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THE DAILY PILL
BY DAVIDE FIORASO
MMM CORONES
come SportScheck, Transa Backpacking AG, Sport 2000 e STMI - Sports Trade Marketing International. www.europeanoutdoorgroup.com
SMITH OPTICS: NEW BRAND IDENTITY
#SAVETHEARCTIC
La straordinaria collocazione geografica e culturale di Plan de Corones ha rappresentato per Reinhold Messner la significativa base naturale sulla quale dare vita al suo sesto ed ultimo progetto. La trasposizione fisica delle idee è stata affidata allo studio di architettura di Zaha Hadid, una fra le più talentuose ed innovatrici protagoniste dell’intero panorama architettonico. MMM CORONES sorgerà ad una quota di 2.275 metri sul livello del mare, diventando il museo più alto dell’Alto Adige. La fase costruttiva si è sviluppata nelle scorse estati - mentre nell’inverno 2014/2015 i volumi realizzati sono stati affidati all’inventiva di Messner. L’apertura ufficiale del Messner Mountain Museum Corones è prevista per l’estate 2015. www.mmmcorones.com
Altre tre compagnie petrolifere che trivellavano nella Groenlandia occidentale hanno lasciato il campo. Un successo per l’associazione Greenpeace promotrice della campagna #SAVETHEARCTIC. La notizia è arrivata dal giornale danese Politiken, secondo il quale i tre maggiori colossi - la norvegese Statoil, la francese GDF Suez e la Dong, controllata dal governo danese - hanno riconsegnato le loro licenze di esplorazioni petrolifere. Una decisione che segue quella di altre compagnie che si fanno i conti in tasca e decidono di tornare sui propri passi per i costi e i rischi eccessivi che comporta trivellare nell’Artico. www.savethearctic.org
SMITH festeggia il suo 50° anniversario con il lancio di un nuovo logo. Era il 1965 quando il dottor Bob Smith sviluppò la prima maschera da sci per poter ottenere più divertimento nei giorni di powder. Dopo mezzo secolo, il brand rimane fedele alla sua visione di creare prodotti pioneristici che alimentino le passioni all’aria aperta. 50 anni di innovazione e di specializzazione per offrire lenti adatte ad ogni attività sportiva. Con l’intento di rilanciare tutta la gamma di prodotti, SMITH è orgogliosa di annunciare la nuova sua identità visiva. Con letterforms pulite, moderne e raffinate, il nuovo logo rievoca l’identità originaria e guarda ai principi fondamentali del marchio: prestazioni, movimento e design essenziale. www.smithoptics.com
ADVENTURE AWARDS WINTER TOUR 2015
EOG: PRIMI MEMBRI RETAIL THE POW SCIENCE ALLIANCE
Sei nuovi membri sono entrati a far parte dell’European Outdoor Group. Tra essi, i primi retailer. Fondata nel 2003 per mano di 19 delle principali società outdoor del mondo, l’associazione conta oggi 66 membri oltre a 10 associati. Quest’anno i vertici EOG hanno deciso di aprire le porte al mondo retail che ha ben accolto l’invito. Così hanno aderito all’associazione grandi gruppi della vendita al dettaglio
Proseguendo nel suo impegno verso la comunità degli sport invernali, Protect Our Winters ha annunciato la creazione di POW SCIENCE ALLIANCE, un comitato consultivo formato dai più stimati scienziati al mondo su clima e neve, con esperienza in idrologia, glaciologia, innalzamento del livello del mare, sostenibilità e comunicazione. Tra di loro il professor Jason Box del Geological Survey of Denmark and Greenland e la dottoressa Jennifer Francis, ricercatrice dell’Institute of Marine and Coastal Sciences presso la Rutgers University. L’obiettivo primario della Science Alliance sarà quello di fornire ai membri le informazioni più credibili e aggiornate sulla situazione climatica. www.protectourwinters.org
Adventure Awards presenta la sua prima Winter Edition: un tour dei migliori film internazionali a tema neve e freeride. Tra febbraio e marzo, quattro tappe nelle più importanti località delle Alpi: Livigno, San Martino di Castrozza, Cortina d’Ampezzo e Madesimo, durante quattro eventi internazionali dedicati al freeride. Sono stati raccolti oltre 50 film da tutto il mondo, selezionati per possedere quel tocco distintivo che caratterizza gli Adventure Awards, ovvero l’amore per le storie e la capacità di trasmettere una passione. Tra i selezionati, una prima mondiale e alcune prime nazionali. www.adventureawards.it
THE DAILY PILL GORE: OEKO-TEX COMPANY OF THE MONTH
ottenere voli, alloggi o sistemazioni alternative. Che si tratti di due settimane, due mesi, o un viaggio di due anni, Nomadic Matt mostra come viaggiare in modo più economico e più intelligente. www.nomadicmatt.com
2014: L’ANNO PIU’ CALDO
A gennaio 2015 la divisione tessuti di W. L. Gore & Associates è stata eletta azienda del mese da OEKO-TEX per il suo programma di sostenibilità. OEKO-TEX ha lanciato questa campagna nel 2011 per dare un riconoscimento alle aziende tessili attente alla sicurezza dei prodotti e impegnate in processi di produzione sostenibili. Il premio di gennaio è stato assegnato a Gore in virtù della completa eliminazione del PFOA da tutte le materie prime utilizzate. www.gore-tex.com
HOW TO TRAVEL THE WORLD ON $50 A DAY
BANFF MOUNTAIN FILM FESTIVAL WORLD TOUR 2015 tando ai dati raccolti dalla NASA e dall’agenzia federale statunitense NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), il 2014 è stato l’anno più caldo mai rilevato, sulla base delle serie storiche registrate a partire dal 1880. Il 2014 ha superato tutti i picchi segnalati in precedenza, compresi quelli del 1998, del 2005 e del 2010. Fatta eccezione per il 1998, i dieci anni più caldi mai registrati si sono verificati a partire dal 2000. Da quando esistono misurazioni affidabili in tema, la temperatura superficiale degli oceani non è mai stata così calda quanto lo scorso anno. Proprio questo fattore è stata la principale causa del record 2014. www.ncdc.noaa.gov
CERVINO 2015
Da quasi un decennio Matt Kepnes meglio conosciuto come Nomadic Matt - utilizzata il suo popolarissimo blog per insegnare ai lettori come viaggiare per il mondo a buon mercato. Nella nuova edizione del suo libro, Matt rivela suggerimenti e segreti che non troverete da nessun’altra parte, illustrando come aggirare il sistema a proprio vantaggio per
Fu nel luglio 1865 che si svolse la sfida per la prima ascensione sul Cervino tra l’alpinista britannico Edward Whymper e il valdostano Jean-Antoine Carrel. Whymper ed il suo team giunsero in vetta il 14 luglio, mentre la cordata italiana guidata da Carrel si ritirò non appena li vide, ma ritentò il 17 luglio raggiungendo i 4478 metri da una variante della via normale italiana. Nel 150esimo anniversario della sua conquista, Breuil-Cervinia e Valtournenche si stanno preparando alle celebrazioni legate a questo grande avvenimento caratterizzato da un programma di mostre itineranti, manifestazioni sportive, eventi culturali e gastronomici.www.cervinia.it
Il Banff Mountain Film Festival torna in Italia per la sua 3a edizione, riproponendo agli spettatori le magiche atmosfere del festival canadese: una serata con oltre 2 ore di proiezioni in cui i riflettori saranno puntati su spettacolari immagini di imprese alpinistiche e sportive tra grandi spazi selvaggi e natura incontaminata! La tappa inaugurale si terrà martedì 24 febbraio 2015 al cinema Massimo di Torino – in collaborazione con il Museo del Cinema e in occasione delle celebrazioni di Torino Capitale Europea dello Sport 2015. Il tour italiano proseguirà poi con 6 nuove città, portando così a 18 il numero di tappe nel nostro paese. Milano, Firenze, Genova, Bologna, Bergamo, Padova, Roma saranno solo alcune. www.banff.it
BEST MADE
BY DAVIDE FIORASO
MINDSAILORS SNOW CRAWLER La neve può dare vita ad infiniti playground per il vostro divertimento. Ma per godersela, spesso bisogna esser disposti ad accettare il freddo e il vento. Per gli amanti della comodità, Snow Crawler ha la soluzione. Un perfetto connubio tra la maneggevolezza di una motoslitta tradizionale e la praticità di una cabina chiusa che protegge il conducente dalle intemperie. Il tutto azionato da un motore elettrico che vi porterà agevolmente su ogni pendio. Al momento è solo un concept, ma sufficiente a stimolare l’immaginazione. Cominciate a sognare la prossima era glaciale!
LAND ROVER DEFENDER CELEBRATION SERIES Dato che la produzione nel Regno Unito si sta avviando alla fase finale, Land Rover ha deciso di celebrare la sua icona con tre modelli in edizione limitata, pensati per esaltare i differenti aspetti del carattere e della storia Defender. Heritage Edition è ispirata alla Serie I - grazie alla colorazione esterna verde Grasmere, il tetto bianco e la griglia personalizzata. Autobiography Edition offre caratteristiche di lusso come la verniciatura duo-tono, rivestimenti in pelle Windsor e un aggiornamento di potenza. Infine, l’Adventure Edition, è stato ideato per gli appassionati delle attività all’aperto, con protezioni sottoscocca, pneumatici rinforzati e decalcomanie uniche.
APL WINDCHILL Athletics Propulsion Labs è un progetto nato nel 2009 dalle menti dei fratelli californiani Adam e Ryan Goldston per rispondere alle esigenze degli atleti in ambito cestistico. I test sulla tecnologia brevettata Load ‘N Launch applicata al primo prototipo APL hanno dimostrato un aumento delle prestazioni in termini di elevazione. Posizionato nell’avampiede, il sistema converte parte della forza di compressione in spinta e propulsione. Bandita dalla NBA l’anno successivo, questa tecnologia si affaccia ora al mondo del running: la Windchill è progettata per rendere la corsa più veloce, utilizzando meno energia.
DEEJO JUNIPER WOOD Quando nel 2010 Luc Foin e Stéphane Lebeau hanno inventato un coltello tascabile ultra leggero poco più pesante di una lettera, non avevano idea che sarebbe stato un tale successo. Nella linea Deejo Wood una calda finitura in legno integra le curve dei coltelli ultra-light per una miscela impeccabile di tradizione e stile moderno. Juniper è in acciaio inox 420 con finitura opaca, sicuro sistema di blocco, clip da cintura e solido manico rivestito in legno di ginepro che profuma naturalmente. Ogni maniglia delicatamente venata rende il vostro Deejo un pezzo preziosamente unico.
THE OAKLEY BOOK – 40 YEARS OF DESIGN AND INNOVATION L’inconfondibile logo a forma di “O” e i volti famosi che hanno contribuito a cementare un marchio come icona mondiale di alte prestazioni e stile ribelle. The Oakley Book ripercorre il passato che si cela dietro ad un brand che ha guidato l’avanguardia nel mondo dell’occhialeria tecnica. Questa è una storia di grandi rischi e benefici – di grandi la volontà nel rivedere le cose e ricominciare da capo – con un’ambizione sempre maggiore. Il mondo secondo Oakley, è una visione senza limiti. 220 pagine in formato 29×37 raccolte in un cofanetto a edizione limitata pubblicato da Assouline.
BEST MADE ORANGE&PARK PRINTS Che si tratti di un legame sentimentale, un viaggio indimenticabile o una discendenza familiare, tutti noi abbiamo un’affinità particolare per un angolo di mondo. Orange&Park combina un pò di abili conoscenze tipografiche e un pò di amore verso la geografia per creare prodotti unici ispirati a questi luoghi speciali. Il cuore del progetto si trova a Coronado, California. I fondatori David Klinker e John McCauley erano vecchi compagni di liceo uniti da un’improbabile amicizia. Dopo anni di distanza, si sono ritrovati a produrre stampe su carta riciclata dal design minimalista ed elegante.
GARMIN EPIX Nel suo esordio al CES di Las Vegas, Garmin lo ha definito il primo smartwatch cartografico a colori con pulsantiera e schermo touch. Questo navigatore da polso utilizza un display da 1.4 pollici e 8 GB di memoria interna per visualizzare percorsi sulla base di una mappa topografica europea precaricata. Si tratta di un device indirizzato principalmente agli escursionisti, che possono sfruttare il modulo GPS ed i sensori integrati (bussola, altimetro, barometro) contando su un segnale satellitare forte, costante e stabile grazie alla stessa antenna utilizzata sul Felix 3.
MOOV FITNESS TRACKER Moov è più di un tracker. È il tuo personal trainer. Creato da un ex ingegnere di Apple, il suo sistema di rilevamento a 9 assi è in grado di ricreare e analizzare il movimento in 3D. Basta scaricare l’applicazione Moov Run, Swim o Cardio Punch, associare il modulo al vostro smartphone e legare la cinghia al polso o alla caviglia. Una volta azionato, il sistema di rilevamento segue attentamente i movimenti, fornendo sofisticate relazioni sul lavoro svolto e indicando il modo per migliorare quella specifica attività.
THE F-BOM SNOW GOGGLE Mai più lenti appannate con la nuova tecnologia anti-fog di Abominable Labs. Il sistema brevettato Klair pone un film conduttivo invisibile tra i due segmenti che compongono la lente e una piccola batteria ricaricabile invia corrente attraverso la pellicola fornendo calore. Con un rapido tocco si può attivare la funzione immediata Boost per eliminare la condensa quando serve o mantenere la modalità continua per l’intera giornata. Lenti in policarbonato Carl Zeiss con rivestimento anti-graffio.
RICOH NV-10A ENHANCED BINOCULARS Né la pioggia, né il fumo, né la nebbia vi impediranno di avere chiaro il vostro obiettivo. Grazie alla tecnologia Pentax Atmospheric Interference Reduction, il binocolo avanzato Ricoh NV-10A dispone di un sistema che illumina e affina la visione, anche nelle peggiori condizioni. Inoltre, è possibile catturare immagini fisse su scheda SD o effettuare un video di quanto stai guardando, con la garanzia della stabilizzazione ottica. Il GPS integrato registra i dati di localizzazione e la funzionalità a infrarossi consente la visione notturna. Ah, ed è pure resistente all’acqua.
BEST MADE ALPKIT KETUL TITANIUM KETTLE Il titanio è uno degli elementi più abbondanti sulla terra. Leggero, inerte e molto molto resistente. In questa nuova serie presentata a gennaio 2015, Alpkit propone Ketul, un elegante e attraente bollitore da campeggio che aumenterà la voglia di trascinarsi fuori dal sacco a pelo. Grazie alle dimensioni compatte, i manici removibili e un peso di neanche 150 g, trova facilmente spazio in qualsiasi zaino da backpacking. Disegnato nello stile tradizionale di un bollitore cinese, è destinato a ricevere gli sguardi dei presenti al vostro bivacco.
CLICK SNOWBOARD CARABINER Quando sei in backcountry e stai tracciando in neve fresca, l’ultima cosa che ti auguri è un attacco allentato. Si cerca sempre il massimo della leggerezza e si evita spesso di portare con se il tools kit. La soluzione? Click Snowboard Carabiner è un moschettone estremamente compatto che mantiene gli strumenti al sicuro. Include 2 cacciaviti con testa a croce Phillips, brugola da 3 e da 4 mm ed un apribottiglie. L’innovativo strumento dispone della tecnologia brevettata “Glove-On” per utilizzarlo facilmente anche con il guanto.
ALPACKALYPSE WHITEWATER PACKRAFT Se sei un appassionato esploratore che ama solcare le acque, avrai sentito parlare di queste leggere trail boats gonfiabili che si possono trasportare facilmente. Dopo 6 anni di lavoro e ricerca, Alpacka ha presentato il primo packraft per whitewater in grado di gestire le grandi acque. Grazie a tubolari ridotti, offre maggior facilità di manovra ed un incredibile reattività. Le caratteristiche includono un tessuto Vectran da 400 denari, una seduta robusta, pavimento rinforzato e un sistema di stoccaggio sicuro del materiale. Una volta sgonfiato, occupa le dimensioni di una piccola tenda.
RUMPL PUFFY BLANKETS Rumpl ha reinventato la tradizionale coperta da campeggio o picnic, incorporando decenni di collaudate tecnologie sviluppate per il settore outdoor. I materiali sono stati testati e collaudati in ambienti difficili, ma specificatamente selezionati per il comfort e la durata. Respingono l’acqua, le macchie e gli odori. Sono leggere e dotate di un sacchetto di compressione per un facile trasporto. Il risultato finale è una coperta davvero versatile che può essere utilizzata ovunque tu vada. Disponibile in tre diversi stili di trapuntatura e cinque differenti grandezze.
VERTEX VLS ULTRALIGHT STOVE Se avete bisogno di sterilizzare l’acqua o scaldare i pasti disidratati, VLS Ultralight Stove di Vertex è la novità in fatto di fornelli da viaggio. Pesa solo 50 g e quando viene richiuso occupa uno spessore di appena 2 mm e mezzo. Realizzato in acciaio temprato, si assembla in pochi secondi senza valvole o parti in movimento. Il suo obiettivo? Fornire un’alternativa affidabile alle bombole di propano. Funziona con tavolette di combustibile solido Esbit ed è compatibile con il popolare bruciatore ad alcol Trangia Spirit. Porta ad ebollizione 500 ml in soli 8 minuti.
KILLER
COLLABS BY DAVIDE FIORASO
STORMY KROMER CARHARTT CAP
FOX UMBRELLAS SOPHNET SOUTIEN COLLAR RAINCOAT L’incontro tra la tradizione del marchio inglese Fox Umbrellas e lo stile giapponese di Sophnet ha svelato un impermeabile versatile, elegante e funzionale per la primavera/estate 2015. Lunga sagoma peacoat con stampa camouflage sulle maniche e sul cappuccio. Dal 24 gennaio presso i rivenditori selezionati.
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Non sorprende che uno Stato operoso come il Michigan abbia dato vita ad alcuni dei nomi più rispettati nel workwear. Per i 125 anni di Carhartt, il vicino di casa Stormy Kromer ha lanciato una versione personalizzata del suo classico copricapo tre stagioni in brown duck e flanella.
Uniti dalla stessa passione per l’handmade, i dettagli curati e l’uso di elementi naturali, 13sedicesimi ed Evergreen Design House hanno collaborato per realizzare una serie di notebook esclusivi. Copertine interamente disegnate a mano e incise su legno di frassino, palissandro o cartone vegetale.
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SUPREME THE NORTH FACE BANDANA MOUNTAIN PARKA
A Bathing Ape e lo storico marchio di prodotti per la pelle Kiehl’s hanno prodotto una tiratura limitata di crema idratante Ultra Facial Cream con una speciale etichetta camouflage. Il 100% dei ricavi sarà devoluto alla NPO Corporation per sostenere attività legate al terremoto di Sendai e Tohoku del 2011.
Era il 1999 quando Erik Fagerlind e Peter Jansson aprirono il loro primo negozio Sneakersnstuff. Con un occhio a quell’epoca, quando le sneakers erano bandite dai club, hanno vestito elegantemente le Asics Gel-Lyte V. Intersuola bianca, tomaia in nubuck sintetico di colore verde e ampi inserti in tweed.
Nella collezione invernale Supreme un’altra importante collaborazione con The North Face che spazia dai sacchi a pelo alle borse da viaggio nella classica fantasia bandana. Il vero pezzo forte è questo Mountain Parka impermeabile, traspirante, completamente foderato con uno shell in mini ripstop.
KILLER
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NIKE LAB JFS 2015 SPRING COLLECTION BRADLEY MOUNTAIN LONE FLAG SCOUT BAG La collaborazione tra i due brand californiani Lone Flag e Bradley Mountain si arricchisce di questa scout bag in edizione limitata. Il tessuto cerato Martexin Duck Canvas, resistente ed idrorepellente, è arricchito da bellissimi dettagli in pelle ed una chiusura oversize in ottone.
Una collaborazione davvero speciale tra due marchi di tendenza, Poler Stuff e Raen Optics, ha portato tre nuovi occhiali da sole per i viaggiatori di oggi. Il Garwood di tipologia wayfarer, il leggero e moderno Remy, l’audace Myer con contorno squadrato. Tutti i modelli sono dotati di lenti Carl Zeiss.
La partnership tra NikeLab e la designer berlinese Johanna Schneider ha portato alla creazione di una capsule collection progettata per muoversi e interagire con il corpo femminile in movimento. La gamma di training gear da prestazione utilizza tagli laser, finiture leggere e materiali tecnici come Dri-FIT.
STUSSY LUMINOX ORIGINAL NAVY SEAL 3000 Stussy presenta l’originale Navy Seal 3000 prodotto da Luminox in una versione personalizzata con il proprio logo che si illumina sul quadrante. Cassa rinforzata in fibra di carbonio, vetro in cristallo, movimento al quarzo. Resistente all’acqua fino a 200 metri.
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PAUL SMITH CASTELLI 2015 DUBAI TOUR JERSEYS
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Dal mondo delle passerelle a quello del surf. Per la collezione primavera/ estate 2015 lo stilista Julien David ha disegnato una capsule collection con Quiksilver che comprende boardshort e t-shirt. Senza ombra di dubbio questa muta con stampa smoking vince a mani basse.
Molto prima di essere una forza trainante a livello globale, Paul Smith era un ragazzo di Nottingham che voleva solo correre in bicicletta. Non avendo mai perso l’interesse verso il mondo del ciclismo, Smith ha prestato il suo occhio sartoriale al marchio Castelli per le maglie del Dubai Tour 2015.
Per il lancio del primo numero di Uncrate Quarterly, Danner ha prodotto un’edizione limitata del Mountain Light Boot. Una versione nera scamosciata mai offerta prima, abbinata alla suola bianca Vibram Christy e ad una fodera impermeabile in Gore-Tex. Piedi caldi e asciutti per la vostra prossima avventura.
Indipendent Choice
FREERIDE SNOW SELECTION BY SEQUENCE MAGAZINE DENIS PICCOLO
APO - EMPIRE
BATALEON - CT STEWART
BATALEON - WHITEGOLD SHAKA
BLUEBIRD
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BURTON - FISH
BURTON - PILE DRIVER
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CAPITA - SPRING BREAK
DRAKE - BATTLE
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DRAKE - GUERRILLA
FUNKY - WAVE
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GRASSROOTS POWDERSURFING - SHARK
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Indipendent Choice
FREERIDE SNOW
JONES - FLAGSHIP
JONES - HOVERCRAFT
JONES - SOLUTION
K2 - ULTRA SPLIT
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NITRO - UBERSPOON
LIBTECH - T.RICE PRO C2 BTX
NEVER SUMMER - PROSPECTOR
NITRO - SLASH
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POWDER JET GYPSY
ROUGH - POWDER
SLASH - STRAIGHT
YES - THE 420
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Indipendent Choice
SURF SELECTION BY ONDE NOSTRE GIOVANNI SBROKKED
TYLER WARREN - SALINAS
RYAN LOVELACE - SB STUB
TYLER WARREN - HOBIE
GATO HEROI - 9.2 OPERATOR
DANO 9’10 - OLD PLEASURE
BING - LEVITATOR HERO
OLA SURFBOARDS - RETROTWIN INTI LONGBOARDS - APPESO
DR ANK - SUPAFUSHV
DR ANK - CARONTE 9.6
BING - DHARMA
ALMOND - CY’S AQUATIC
Indipendent Choice
OUTDOOR CLASSIC SELECTION BY CRACKERS MAGAZINE MURIO
PENDLETON - ARCHIVE BLANKET LINED HOODED PARKA
MANIFATTURA CECCARELLI ALASKA WATER FOWL COAT
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NAISSANCE - SHAWL COLLAR CORDUROY JACKET
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EDDIE BAUER - 1936 SKYLINER MODEL DOWN HUNTING VEST
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ALAN PAINE - AYLSHAM KIDS FLEECE WAISTCOAT
ALAN PAINE - CHATHAM GENTS COAT
alanpaine.co.uk
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Preview AKU
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AKU BERBEGHE GTX
AKU BELLAMONT MID PLUS
EIDER SPENCER C-KNIT
Calzatura di alta qualità sviluppata in base alle specifiche esigenze di utilizzo dei pastori sardi.
Calzatura esclusiva di ispirazione outdoor, adatta per un utilizzo urbano o nel tempo libero attivo.
Giacca per il freeride in Gore-Tex C-Knit 3L, nuova tecnologia che migliora le prestazioni in fatto di impermeabilità e traspirabilità.
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Modello da tempo libero che rappresenta l’impegno AKU nella ricerca di soluzioni a ridotto impatto ambientale.
Calzatura In Gore-Tex giovane, raffinata e leggera. Battistrada Vibram con gomma Eco Step.
EIDER JAGER 2.0 Giacca da freeride o ski touring, la più traspirante e leggera della linea Wide Angle.
AKU FEDA GTX
AKU SLOPE SOFT
EIDER BLACK COMB
Un modello versatile, ideale per l’utilizzo quotidiano. La tomaia è realizzata in pelle scamosciata di alta qualità.
Versione casual dello storico modello da escursionismo. Adatto all’utilizzo in città e per facili escursioni nella media montagna.
Giacca da sci femminile in Defender Subtile Dull 2LS con imbottitura in Primaloft Blend per combinare calore, comfort e traspirabilità.
Preview SCARPA
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SCARPA ALIEN 2.0
Zaino da 15L con struttura innovativa per lo sci alpinismo, offre l’indossabilità e l’aderenza di un gilet.
L’attrezzo di riferimento per l’alpinismo tecnico, le salite su grandi pareti nord e le cascate di ghiaccio.
Lo scarpone concepito, testato e realizzato per competere nelle gare più importanti del panorama internazionale dello scialpinismo.
CAMP RAPID
CAMP GEKO LIGHT RAINCOVER
Il Rapid resta al passo con i tempi con una nuova accattivante combinazione di colori. Ideato per il scialpinismo competitivo, semplificherà di non poco i vostri movimenti.
Realizzato per alpinismo tecnico, incorpora una speciale protezione anti-pioggia, cuciture nastrate e inserti in cuoio per migliorare la presa.
SCARPA F1 EVO Il primo scarpone per l’alpine touring hands free per passare dalla modalità di salita a quella di discesa senza agire con le mani.
CAMP ED DUO
CAMP ED MICRO LADY
SCARPA FREEDOM RS
Giacca reversibile due capi in uno con imbottitura in PrimaLoft Silver Down Blend che unisce i vantaggi dei due tipi di imbottitura.
Giacca leggera, compatta ed estremamente versatile. Imbottitura in piumino d’anatra di prima qualità.
Performance, leggerezza e design: il meglio per tutti coloro che amano lasciare il segno sulla polvere.
Preview MOUNTAIN AFFAIR
MOUNTAIN AFFAIR CYCLONE
MOUNTAIN AFFAIR K12
Giacca in taslan con uno strato esterno tecnico impermeabile e traspirante ed un’imbottitura in mano piuma.
La giacca double face K12 rappresenta la sintesi perfetta tra stile urbano e quello da montagna. Piumino impermeabile in vera piuma d’anatra.
MOUNTAIN AFFAIR AVALANCHE
MOUNTAIN AFFAIR TOPAZIO
Il pantalone da neve per eccellenza. Impermeabile, traspirante, con fodera in caldo micro pile e dettagli termosaldati.
Piumino senza maniche imbottito in vera piuma d’anatra. Un capo essenziale per tutti gli amanti dello stile active, anche in città.
PATAGONIA
PATAGONIA KNIFERIDGE Dedicata a sciatori, snowboarder o alpinisti che amano spostarsi in montagna in modo autonomo, fuori dai sentieri e dalle piste battute.
PATAGONIA KNIFERIDGE Il design si concentra sulla libertà di movimento, per affrontare l’intera gamma delle discipline backcountry.
MOUNTAIN AFFAIR IPASHA
MOUNTAIN AFFAIR QUARZO
PATAGONIA SNOWDRIFTER 30L
Pile caldo e confortevole con comodi bordini in lycra. Perfetto per chi ama stare al caldo tutti i giorni.
Tight in poliestere per il running invernale con lato interno felpato. Lavorato con nastri reflective decorati con cucitura in tono.
Lo zaino della nuova collezione Backcountry Touring è il frutto della collaborazione tra il team Snow e Alpine.
Preview POLARTEC
ARC’TERYX
ARC’TERYX ZETA LT
ARC’TERYX NORVAN
POLARTEC PW ALPHA NEOSHELL
A guidare la nuova collezione Gore-Tex C-Knit una giacca progettata per gestire le condizioni più difficili durante le escursioni.
Realizzata appositamente per il mountain training e le attività aerobiche, grazie all’innovativo sistema Venturi.
Un capo avanzatissimo che integra il tessuto più impermeabile e traspirante mai creato, alle performance di Polartec Alpha.
ARC’TERYX LILLOOET
ARC’TERYX NUCLEI AR
Il perfetto compagno per le donne: 3 strati di Gore-Tex combinati alla nuova tecnologia Down Contour LT.
Il risultato di anni di evoluzione per perseguire la perfezione ed eliminare peso. Progettata per lo sci alpinismo e il ghiaccio.
POLARTEC PW ALPHA NEOSHELL Una vera innovazione nel campo della tecnologia. Performance, flessibilità, calore e comfort impareggiabile.
JULBO
ARC’TERYX LITHIC
JULBO AEROSPACE
POLARTEC PW ALPHA NEOSHELL
Guanto di prossima generazione sviluppato per lo sci alpinismo e lo snowboard. Comfort e isolamento per cavalcare linee intatte.
Performante e confortevole tanto in salita quanto in discesa. Un nuovo riferimento per scialpinisti e freerider.
Qui ritroviamo lo stesso modello in versione donna. Innovazione e altissima qualità del materiale per un pantalone dalle enormi potenzialità.
Preview MILLET
THE NORTH FACE
MILLET TRIDENT WINTER
MILLET NEO 30 ARS
THE NORTH FACE ULTRA EXTREME II GTX
Scarpone d’alpinismo invernale con tomaia in DryedgeTM e isolamento termico in PrimaLoft.
Zaino 30L da ski touring con sistema di sicurezza anti-valanga Alpride AirBag integrato.
Il nuovo scarponcino da hiking leggero, progettato per vivere al massimo la stagione invernale.
MILLET MATRIX 30 MBS
MILLET LD HEIDEN
THE NORTH FACE FUSEFORM BRIGANDINE
Zaino da ski touring e alpinismo invernale con porta-sci Diagonal Ski e porta-ramponi laterali.
Guscio protettivo della serie Ride On. Molto versatile, ideato per il freeride femminile. In Dryedge Stretch Xenon 2L.
Giacca da bi-mountain per resistere alla condizioni atmosferiche più difficili e affrontare le discese più estreme.
SALEWA
MILLET LD FREERANDO X SHIELD
SALEWA SESVENNA PTCN
THE NORTH FACE MOMENTUM THERMOBALL
Action shell da donna in tessuto Polartec. Adatto allo ski touring, fa parte della serie LTK. Ergonomia Flex Comfort.
Questa nuovissima giacca rappresenterà un must have per le escursioni in alta montagna con le pelli.
Fornire calore senza aumentare il volume, garantendo così la massima libertà di movimento. In una parola: Thermoball.
Preview LA SPORTIVA
LA SPORTIVA COSMOS
LA SPORTIVA CHAM 2.0
LA SPORTIVA STORM FIGHTER 2.0 GTX
Giacca in piuma d’oca premium europea 90/10 leggerissima e confortevole. Look pulito e minimalista.
Massimo isolamento termico anche in condizioni di freddo estremo. Polivalenza in montagna.
Leggerissima e totalmente impermeabile. L’ideale per attività ad alto impatto aerobico come lo sci alpinismo.
LA SPORTIVA STRATOSPHERE
LA SPORTIVA TARA 2.0
LA SPORTIVA SIREN 2.0
Base layer realizzato con l’innovativo tessuto EKS in grado di generare calore all’intensificarsi dell’attività aerobica.
Giacca in piuma d’oca per il massimo isolamento termico. Idrorepellente, antivento e con un peso eccezionalmente contenuto.
Ibrido crossover tra L3 ed L4 grazie all’imbottitura termica in PrimaLoft e l’integrazione di fasce laterali in Polartec.
LA SPORTIVA G2 SM L’innovativo scarpone d’alta quota sviluppato in collaborazione con Simone Moro durante le ascese invernali al Gashebrum 2.
LA SPORTIVA TRANGO ICE CUBE GTX Lo scarpone da ghiaccio e misto, dotato dell’esclusivo sistema costruttivo Thermo Tech injection.
LA SPORTIVA SPLITFIRE 2.0
LA SPORTIVA SIDERAL 2.0
Spitfire 2.0 aggiunge ulteriore tecnicità grazie alla chiusura Speedfire derivata dalla celebre serie in carbonio Stratos.
Lo scarpone da sci alpinismo all-around con doppia compatibilità per l’utilizzo di attacco Trab.
Preview FJÄLLRÄVEN
INOV8
INOV8 TERRACLAW 250
FJÄLLRÄVEN GREENLAND N°1 DOWN
FJÄLLRÄVEN KEB LOFT
L’ultima arrivata nella famiglia Greenland. Un design classico perfetto per l’outdoor e per l’uso quotidiano.
Giacca imbottita leggera che può essere indossata da sola o utilizzata come strato intermedio.
L’ultima scarpa da trail all-in-one. Terraclaw 250 eccelle sulla più ampia gamma di percorsi immaginabili.
SALICE
SALICE OCCHIALI 38
SALICE MASCHERA 604
Riproposti in un restyling in linea con le ultime tendenze, i Salice 38 sono ideali per chi vuole coniugare stile e tecnicità.
La nuova maschera ideata per i volti più minuti. Dal design particolare e d’impatto, si rivolge al mondo del freestyle.
INOV8 RACE ULTRA 10
DYNAFIT
Race vest che soddisfa le esigenze di ogni runner. Con i suoi 10L di capienza è progettato per le ultra distance.
DYNAFIT CHUGACH SKI La massima presa di spigolo sui terreni ripidi e ghiacciati, senza rinunciare alla leggerezza nella virata.
DYNAFIT KHION MS
DYNAFIT CHUGACH WINDSTOPPER
INOV8 RACE ULTRA SHELL
La rigidezza e la tenuta di uno scarpone alpino unito al comfort e la leggerezza di un moderno scarpone da scialpinismo.
La struttura ibrida dei nuovi modelli di giacche e pantaloni offre un ottimo mix di softshell completamente impermeabile.
Guscio impermeabile che soddisfa tutti i requisiti obbligatori per gli ultra trail. 125 g di eccellente protezione.
Preview CT CLIMBING TECHNOLOGY
CLIMBING TECHNOLOGY VISOR G Visiera tecnica per utilizzo su cascate di ghiaccio e misto, con protezione interna anti-appannamento.
CLIMBING TECHNOLOGY LYCAN AUTOMATIC Ramponi tecnici, in versione automatica, a dodici punte, progettati per goulottes e cascate di ghiaccio.
CLIMBING TECHNOLOGY MAGMA
CLIMBING TECHNOLOGY ASCENT
Zaino tecnico da 35L o 45L per alpinismo su cascate, misto e scialpinismo. Capiente e di forma essenziale.
Imbragatura polivalente sviluppata per l’alpinismo e l’arrampicata su ghiaccio. Nuovo design con struttura ergonomica robusta.
CLIMBING TECHNOLOGY BE UP Assicuratore/discensore multiuso con design innovativo e compatto . Anello di attacco integrato nel corpo.
JACK WOLFSKIN
CLIMBING TECHNOLOGY ICE HOOK + ICE SCREW Rinvio in dyneema per viti da ghiaccio. Incorpora il rinvio alla vite da ghiaccio e la rende già pronta per l’inserimento della corda dopo pochi giri di avvitamento.
WHITELINE DOWNFIBER Destinata alle avventure all’aria aperta con nuova imbottitura Downfiber, 70% piuma e 30% fibra sintetica.
IONIC MICROSTRETCH Attenzione rivolta al comfort e alla libertà di movimento con il suo approccio body-mapping.
WHITELINE TEXAPORE 3IN1 Giacca della nuova linea 3-in-1 che combina un tocco morbido al tessuto impermeabile 2 strati Texapore.
Preview FISCHER
FISCHER SPEEDMAX SCARPA Sviluppata con la tecnologia Climate Comfort e membrana Triple-F per mantenere piedi caldi e asciutti.
NORRONA
FISCHER SPEEDMAX SCI
FISCHER SPEEDMAX BASTONCINO
Gli sci da fondo Speedmax si basano su un procedimento costruttivo a freddo che mantiene inalterate le strutture molecolari originarie.
A completare l’offerta del numero uno nel mondo dello sci di fondo, il bastoncino in carbonio dal design essenziale.
NORRONA LYNGEN ALPHA 100 Un caldo e versatile gilet, in grado di offrire grande traspirabilità. Isolamento funzionale Polartec Alpha.
ICEPEAK
ICEPEAK EASTON Giacca da sci in tessuto funzionale Icetech. Uno shell confortevole che protegge da vento e pioggia.
ICEPEAK TULIA
NORRONA LYNGEN ALPHA 100
Per le signorine alla moda, una giacca da sci multifunzionale con membrana traspirante ed impermeabile.
Grazie alla soluzione con zip per tutta la lunghezza è possibile levare questi pantaloni in maniera facile e veloce.
Preview BUFF
EISBÄR
BUFF MICROFIBER REVERSIBLE LOGO
BUFF TROY
Cappello reversibile ed estremamente elastico, realizzato con due strati tubolari di microfibra senza cuciture.
L’esperienza nella lavorazione tubolare dei tessuti applicata alla nuova collezione lifestyle.
EISBÄR HIRSCHER Beanies in lana e acrilico con rivestimento interno in pile. L’omaggio al pluricampione del mondo Marcel Hirscher.
BUFF OVEL
BUFF TROY
Vi presentiamo uno dei cappelli che prenderà parte alla nuova linea Buff. Il brand amplierà la propria collezione con prodotti in chiave lifestyle.
Scaldacollo realizzato in struttura tubolare per garantirvi il massimo della traspirazione evitando problemi di calore e sudorazione eccessivi.
EISBÄR JAMIE PON La vestibilità perfetta per tutte le attività su pista. Realizzato in un leggero mix di lana merino e acrilico.
LUHTA
LUHTA OSSI
LUTHA PELLERVO
EISBAR FENNINGER
Caldo parka in tessuto tecnico con superficie mélange. Protezione e comodità per la vita attiva all’aria aperta.
Con le giacche Lutha lo stile non manca mai. In questo caso troviamo un bel capo in mimetica boschiva. Un perfetto mix tra estetica e comfort.
Nuovo beanie in casa Eisbar, marchio che utilizza solo materiali di prima qualità, filati naturali e tessuti di ultima generazione.
MOUNTAIN AFFAIR ITW ITW RICCARDO MIRACOLI
CI PUOI INTRODURRE MOUNTAIN AFFAIR? Mountain Affair nasce dalla passione per la montagna dei suoi ideatori; Marco, Lorenzo e Umberto Bassetti. Abbiamo già inaugurato tre punti vendita in Italia a Roma, Bologna e Franciacorta, più un e-commerce. La distribuzione è gestita dalla Società A.R.P. che, oltre ai marchi d’abbigliamento, cura anche il ristorante italiano Molto. QUALI SONO STATI GLI SVILUPPI DEL MARCHIO? Gli sviluppi sono stati molteplici (vendite quadruplicate nel 2014), grazie a mirate manovre del marketing plan 2013. Questa crescita è dovuta principalmente al fatto che il prodotto offerto è sempre più competitivo e in evoluzione. Abbiamo avuto anche la possibilità di effettuare product placement in una serie tv molto seguita e adatta a Mountain Affair, ‘Un Passo Dal Cielo 3’, sviluppata in posti meravigliosi che si combinano perfettamente al
nostro brand. Per il prossimo anno prevediamo un’ulteriore crescita nella stagione estiva tramite un merchandising plan più strategico, con l’inserimento di item di grande appeal quali pantaloni da trekking, bermuda e shorts tecnici ibridi per quanto riguarda l’active, mentre per il lifestyle ci siamo orientati verso un semplice innesto di categoria tipicamente estiva, come le t-shirt da collezione con grafica in tema e i denim raw elasticizzati, tutti accompagnati da un tipico accessorio climbing, il moschettone. L’input creativo che ci permette di ideare l’active giunge da Gary Snyder, un climber molto legato al mondo della ‘ascesi’ e del buddismo, vincitore del premo Pulitzer e considerato padre dell’ecologia profonda. Per questo il look-book SS 2015 si ispirerà ai principi della spiritualità, cioè il distaccamento dalla materia per raggiungere ‘il vuoto’, l’anima. Tutto ciò per quanto riguarda gli action-sports sarà rea-
lizzato in un particolare photo-shooting, con un concetto astratto, per il lifestyle invece richiamiamo i climber degli anni ‘70, che scalavano le montagne del parco dello Yosemite e crearono un proprio modo di vivere cercando di rispecchiarne gli usi e costumi (concept riportato nella quarta edizione del Mountain Affair Journal). In conclusione, ARP SPA advanced retail project (che gestisce Mountain Affair) è partner-retail di label eccellenti, come The North Face, G- Star, Eastpack, Vans, Illy, il ristorante Molto e a breve altri brand, e gestisce circa trenta punti vendita in Europa. PRESENTACI LA NUOVA COLLEZIONE. Rispetto alla precedente, in cui avevamo necessità di penetrare il mercato, in questa abbiamo puntato più su trattamenti innovativi e tessuti di altissima qualità, creando ad esempio la Luminous Jacket (con un materiale fosforescente capace
di assorbire la luce e rilasciarla nei momenti di buio) o la Reflective Jacket, un capo che rientra pienamente sia nel tecnico sia nel fashion. In alternativa usiamo pure un particolare tessuto con cui abbiamo realizzato - tra le varie release - una giacca in piuma d’oca, con un filo di titanio che le dona altissima resistenza all’abrasione e protegge dai raggi UV rendendola totalmente impenetrabile. Potrei continuare a parlarvene all’infinito, ma preferisco invitarvi a vedere il nostro sito per scoprirne le ultime novità. DA DOVE HAI PRESO ISPIRAZIONE? Come prima cosa dobbiamo segnalare che per la stagione FW 201516 abbiamo creato una collezione sia active che lifestyle con l’obiettivo di entrare nel mercato distributivo wholesale. La linea si compone di circa cinquanta item, a cui s’aggiungono i carry over e i best seller delle stagioni precedenti per la FW
2015-16 ci siamo ispirati al Giappone e per i design delle serie abbiamo individuato vari stili ripresi da elementi iconici, come il Monte Fuji e il Sol Levante. Per la parte lifestyle ci siamo rifatti ai boy scout giapponesi, delle cui uniformi (ricche di patch e tasche) abbiamo ripreso elementi iconici, oltre che grafiche vintage. Si tratta di una collezione gestita direzionalmente, per tutti quei clienti presenti in aree geografiche dove ancora non abbiamo agenzie di rappresentanza. La distribuzione wholesale è sicuramente la parte più importante dell’attività da svolgere nel 2015. Ciò consentirà di concretizzare e aumentare la resa del settore retail italiano diretto, con l’apertura di un punto vendita a Milano, oltre che di iniziare nel 2016 una fase di internazionalizzazione, resa possibile dalla collaborazione con figure professionali eccellenti (esperte di sales management) che credono nel progetto.
EVOLUZIONE E MUTAZIONE DEL MERCATO, SU CHE COSA PUNTARE? Il mercato cambia repentino, per cui bisogna essere veloci e attenti, non solo per quanto concerne il prodotto, ma piuttosto per quanto riguarda il servizio collegato. Va prestata particolare attenzione alle esigenze del consumatore e offerto qualcosa di coerente, in linea con le precise esigenze di quest’ultimo. PROGETTI FUTURI E NOVITÀ? Il nostro futuro si basa su una ricerca continua - per garantire prodotti sempre più innovativi - così come sulla crescita del wholesale Italia, e oltretutto sull’internazionalizzazione del brand. Infine ci piacerebbe, appena la crescita si stabilizzerà, ampliare l’offerta Mountain Affair con accessori, scarpe e hard good.
La Rocca d’Anfo sul lago vista dalla via Nani’s Wall
CLIMBING FALESIA DI FENERÈ PICS ALBERTO BONARDI MODELS CORINNA MARCA E TOMMASO FOLLI
Tra la Provincia di Brescia e la Provincia di Trento - dove vi era il confine tra l’Italia e l’Impero Austroungarico - è incastonato il lago d’Idro, un bacino naturale di originale glaciale. La sponda orientale ospita la frazione di Vesta, un piccolo villaggio frequentato prevalentemente nel periodo estivo da turisti del nord Europa. A circa 300 metri dal pontile di attracco - lungo la spiaggia ghiaiosa - si scorge una fascia di roccia di origine calcarea che si riflette direttamente nelle acque del placido lago, dove scorrono piccole canoe e vecchie barche simile a scarpette. Si tratta della falesia di Fenerè, dal colore chiaro e sfumato, suddivisa
in tre distinti settori, attrezzati tra il 1996 e il 1997 da Ugo Mariani, storico arrampicatore locale. Si può scalare tutto l’anno grazie all’esposizione sud-est. E’ una falesia no-big, con gradi che spaziano dal 4 al 7a/b. Le vie garantiscono un’arrampicata divertente e varia con la presenza di grandi maniglioni e piccoli funghetti. Per una parte è attraversata anche da un piccola ferrata che porta alla grande cengia centrale Belvedere, da dove è possibile ammirare il magnifico panorama e la sagoma della Rocca D’Anfo, fortezza napoleonica posta sul versante opposto del lago. La palestra di roccia è lambita alla base dal sentiero dei contrabban-
dieri, in memoria di chi - più 100 anni or sono - lo utilizzava per il contrabbando. Il sentiero porta a tre itinerari escursionistici diversi, tra i quali una ferrata strapiombante sul lago - che si dilunga sino al comune trentino di Bondone. Nelle vicinanze della palestra di roccia, sopra la frazione di Vesta, sono presenti numerose pareti ancora illibate, dove alla base si possono ispezionare delle piccole gallerie della prima guerra mondiale, scavate dai soldati italiani come postazioni di avanguardia. Un luogo calmo e tranquillo che invoglia un’arrampicata sciolta e leggera che rilassa la mente ed il corpo.
Corna di Fenere - Lago d’Idro in barca Graziotti
Bivacco al Perlonc - Fobbia di Treviso Bresciano
Tommaso Folli - Falesia Corna di Fenere
Settore A Falesia Corna di Fenere
CT GALAXY
MILLET HYBRID LANGTANG HOODIE
Concepito per l’alpinismo, ma dalle caratteristiche che lo rendono polivalente. Realizzato con sistema ABS e con guscio interno in poliestere espanso.
Protezione termica di nuova generazione. Composit. Imbottitura in piuma d’oca nel torso e Pertex Quantum Ultra Light. Maniche in Stunner Stretch per la massima libertà di movimento.
MILLET ALPINE LTK 600
CT LIME SET NY
E9 OVULO
Sacco a pelo 3 stagioni, leggero, comprimibile, imbottito in piuma. Sacca di compressione rapida Jet Pack System per riporlo in modo pratico e veloce.
Robusto e leggero è dotato di moschettoni con chiusura catch-free. Equipaggiato con una robusta fettuccia in poliammide da 16mm e con ferma-fettuccia Rubber Fastener L.
Rinnovato nei minimi dettagli, dalle grafiche alla combinazione dei materiali, pur mantenendo la forma che lo contraddistingue.
FREE RAIN THE ORIGINAL HANDLING DOG Il materiale usato è cotone doppio ritorto con imbottitura interna in 3M Thinsulate Platinum, cerato all’esterno per mantenervi sempre caldi e asciutti. Comodo grazie alle tante tasche multifunzione.
MILLET LAKE WDS LIGHT Giacca leggera da alpinismo in windstopper Active Light 3L, comprimibile e traspirante. Gomiti preformati Flex Comfort. Tasca al petto con cerniera, cappuccio ergonomico.
MILLET FRICTION
E9 MONTONE ST
E9 HOP
Confortevoli e resistenti, in pelle con inserti protettivi su punta e tallone, suola in Vibram Friction flessibile con Climbing zone in punta per la massima aderenza.
Perfetto per chi non vuole passare inosservato grazie agli intriganti giochi di colore. Da personalizzare a proprio gusto con schizzi di terra o strusciate sulla roccia..
Pantalone “baggy” pulito davanti con mega tasconi posteriori targati E9. Perfetti per l’arrampicata e super “stilosi”i per tutto il resto.
ROBERTA LONGO PICS & TXT ALBERTO BONARDI
Scalo da circa 20 anni, ho iniziato con mio fratello il quale mi portava nelle falesie vicino casa (Totoga San Silvestro, Val Noana Castel Pietra Fonzaso…) ricordo che ho incominciato a salire le prime vie con le scarpe da ginnastica ed un giorno gli ho chiesto “perché non posso avere anch’io le scarpe come le tue?” mi aveva risposto “Devi meritartele, intanto vedi di scalare bene con queste!”,da quel giorno non ho mai smesso. All’epoca non potevo saperlo, ma iniziare a scalare per me ha significato molto di più rispetto all’intento iniziale. Grazie alla scalata sono stata in grado di affrontare le sfide che la vita mi ha imposto. A questo si aggiunga il bisogno di superare i propri limiti, emozione, appagamento, oltre a una buona dose di adrenalina. Sono convinta che la scalata educa e irrobustisce lo spirito.
La cosa che mi piace di più della scalata è che non è mai una routine. Ogni movimento ed ogni presa è differente specialmente quando arrampichi su pareti che non hai mai provato, ho sempre forte la curiosità di vedere quale sarà il prossimo movimento. è questo che mi continua a spingere sempre più avanti, una presa dopo l’altra Non mi piace lavorare tanto le vie mi stufo tanti giorni a ripetere gli stessi movimenti mi porta ad un infiacchimento dello spirito, la ripetitività mi inebetisce. Preferisco scalare a vista o comunque non lavorarmi un progetto per troppo tempo Nomesino, è una delle falesie storiche in trentino, con il suo spettacolare muro strapiombante grigio-giallo, qui le vie richiedono grande resistenza non sono per niente banali. Questo gioiellino è opera di diversi scalatori. Il tiro che mi ha dato una soddisfazione enorme in questa falesia è come sei cambiata Ugo un 7C+ “severo” te lo devi meritare fino alla fine niente è regalato e questo aspetto mi ha subito intrigato… gran bel viaggio!!! L’aspetto mentale in questa via è stato per me sicuramente un aspetto cruciale, mi
ha insegnato ad essere più efficienti nella scalata a risparmiare ogni minima forza per il passaggio finale. Mi prendeva questa linea, di giorno al lavoro ripassavo i movimenti e pensavo agli errori fatti la volta prima, la sera prima di addormentarmi mi vedevo già in catena grazie a tutte le metod che avevo in testa la “passeggiavo” con tranquillità . Il giorno che l’ho chiusa scendeva qualche fiocco di neve…quando stavo scalando appiglio dopo appiglio mi sentivo come se la mia mente fosse assente da un’altra parte, è stata un emozione indescrivibile!!! Dopo tanti anni dedicati all’arrampicata mi rendo conto che per me è diventata un qualcosa di istintivo, è tutto così naturale che quando mi capita di pensare troppo, i dubbi e la paura mi fanno arrampicare meno bene. Quando sono completamente concertata e mi lasci guidare dalla mia esperienza e dal mio istinto riesco a dare il meglio di me.
THE PILL BASE CAMP
A REAL OUTDOOR PROJECT PICS & TXT DENIS PICCOLO - LOCATION LES 2 ALPES FRANCE
E se vi dicessimo Les Deux Alpes? La vostra mente potrebbe subito pensare allo snowboard in ghiacciaio. Ma questo ambiente mozzafiato non è solo neve candida e discese sulla tavola; la vita all’aria aperta riserva esperienze e sensazioni differenti. Trekking in relax o trail running nei boschi, campeggio all’aria aperta tra spazi verdi con vedute emozionanti, pesca a mosca in alta quota e chill-out di fine giornata sotto una luna splendente. Con il coinvolgimento di aziende come La Sportiva, Norrona, The North Face, Ferrino, Heimplanet, Oakley e Smith, abbiamo fatto testare a negozi del settore e amanti dell’outdoor alcuni prodotti tecnici di questi brand rinomati a livello internazionale. Le tende piazzate a 2.600 metri d’altezza - sulle sponde del Lago Du Plan - una giornata all’insegna della pesca a mosca (sport praticato da gran parte del gruppo Jpg) dove non sono mancate le catture di trote e salmerini - insieme alle escursioni sulle monta-
gne e una cena finale davanti al fuoco sotto un cielo stellato da brividi. Momenti dedicati a ricaricare le batterie, in cui rilassarsi e riposare le membra dopo una giornata intensa - immersi nella natura, magari con qualche birretta fresca d’accompagnamento. Cogliamo l’occasione per ringraziare senza dubbio le aziende che ci hanno supportato in questa nuova avventura, gli shops che come sempre ci accompagnano nelle nostre svariate iniziative e i ragazzi di FaccioSnao che hanno dato manforte durante gli shooting e le diverse attività.
“Pesca a mosca in alta quota e chill-out di fine giornata sotto una luna splendente.”
FERRINO SVALBARD 3 T9 4000
HEIMPLANET THE CAVE
THE NORTH FACE MOUNTAIN 25
La camera interna pre-collegata al doppio tetto in poliestere Ripstop consente di ridurre i tempi di montaggio. Il doppio ingresso e le ampie absidi sono garanzia di comfort.
E’ la prima tenda gonfiabile a cupola geodetica di Heimplanet. Non ci sono parti da assemblare e non è neppure necessario utilizzare tiranti per stabilizzare la struttura.
Tenda da spedizione per 2 persone targata Summit Series in grado di affrontare il clima peggiore che si possa immaginare. Mountain 25 è la risposta ai sogni degli alpinisti..
THULE CHASM
OGIO ERZBERG 70
OAKLEY HERITAGE
Dotato di un’ampia apertura e di cinghie da zaino removibili, questo robusto borsone resistente agli agenti atmosferici è l’ideale per trasportare i tuoi oggetti in ogni avventura.
L’hydration bag più piccolo e minimale prodotto da Ogio è ideale per coloro che desiderano cimentarsi nella corsa su lunghe distanze o su lunghi percorsi in bicicletta.
Lanciata per celebrare i 30 anni di storia Oakley nel campo degli occhiali sportivi, la collezione Heritage rende omaggio alla tradizione dello sport..
NORRONA BITIHORN DRI1
MILLET ROC HIGH LOFT
NORRONA LOFOTEN
Con i suoi 214 grammi è la giacca impermeabile più leggera di casa Norrona, ideale per il trail running, la mountain bike o il trekking. Morbida e traspirante grazie alla costruzione 2.5 layer Dry1. .
Protezione termica Dual Tech Construction, in Polartec Thermal con inserti in Polartec Stretch adatta anche alle temperature più rigide. Gomiti ergonomici, apertura con zip centrale e tasca interna. .
Leggero, caldo e incredibilmente comprimibile. Grazie all’isolamento PrimaLoft Black fornisce protezione anche da bagnato ed ha un rapporto peso-calore decisamente elevato. .
LA SPORTIVA WILD CAT 3.0
SUUNTO AMBIT 2 R
ASOLO ZION WP
Nuova versione del modello Wild Cat, ideale per allenamenti e percorsi di lunga durata grazie al comfort elevato.
GPS integrato e accelerometro forniscono dati accurati relativi ad andatura, velocità, cadenza e distanza.
Ottenuta da attenti studi e test su terreno misto. Il risultato è una forma fluida, piacevole che rispecchia la forma del piede.
THE FLY ANGLER
ALESSANDRO BENUSSI ITW ITW RICCARDO MIRACOLI
By Denis Piccolo - Hemsedal Norwey
Alessandro Benussi, oltre che uno dei massimi esponenti Italiani dello snowboard e grande appassionato della pesca a mosca, è un amico. Quest’intervista vuole raccontare le esperienze e le avventure di una persona che ha dedicato la sua vita a queste due passioni, cercando di trasmettere il vero significato della parola Outdoor... realtà che cambiano la prospettiva del vivere.
la tavola relativamente tardi, a quei tempi ero molto più attratto dal divertimento e dalla vita notturna; quando ho capito che lo snowboard cominciava a prendermi ho iniziato a coltivare quest’attività vivendo meno la notte. Da quel momento iniziai a viaggiare, visitando posti fantastici che senza questa passione non avrei mai visto. La stessa cosa è successa con la pesca a mosca... la passione mi ha portato a girare, conoscere e vivere una vita più sana, pura e reale.
CHI È ALESSANDRO BENUSSI. Nato a Trieste, sono sempre stato attratto dallo sport. Amo viaggiare, l’innovazione, la musica e soprattutto la natura... così vivo le mie giornate, portando queste mie caratteristiche nel lavoro e nelle mie passioni.
SNOWBOARD, UNA VITA PASSATA SULLA TAVOLA. Ormai sono passati circa 20 anni, da un hobby domenicale si è trasformato nel mio lavoro, realizzando il sogno di tutti: fare ciò che ti piace per vivere. Da quel momento arrivarono i primi sponsor, le prime gare e le mie prime stagioni come istruttore a Livigno. Da anni ormai sono sponsorizzato DC, Union, Coal e Spy - ringrazio Gianpaolo Casana di California Sport per
IN CHE MODO LE ATTIVITA’ ALL’ARIA APERTA HANNO CAMBIATO LE TUE GIORNATE E LA QUALITA’ DELLA TUA VITA? Ho iniziato a prendere in mano
questo e devo dire che per qualità e professionalità sono al top nel settore. Poi gli anni passano e gli obiettivi cambiano, ora sono allenatore della Nazionale Italiana B e maestro di snowboard. FLY FISHING, COSA TI AFFASCINA DI QUEST’ «ARTE», COME LA VIVI E QUALI SONO I TUOI SOGNI? Abitando al mare, sin da piccolo mi piaceva pescare e, grazie anche alle camminate in montagna coi miei genitori, ero molto attratto dai luoghi dove si praticava; a 18 anni ho provato a pescare a mosca, ma dopo un po’ smisi e lasciai perdere la canna per 10-12 anni. Recentemente, per fare uno shooting con il mio amico Murio, ho ripreso la canna da pesca in mano, e da quel momento sono innamorato di quest’arte. Uno dei miei sogni è imparare a usare la canna a due mani e andare a pescare i salmoni, cercando di conoscere tutti i vari aspetti del fly fishing.
SCENDIAMO NEL TECNICO, ATTREZZATURA PREFERITA IN PESCA. Quasi tutto della Vision, un marchio giovane, stiloso e di qualità; gli waders, se le condizioni lo permettono, sono i Guiding, boots Loikka gomma tungsteno, un Mycket Bra da petto oppure il marsupio Love Handels, felpa hoodie e giacca Opas 3P slim e impermeabile in caso di intemperie. Spesso uso il retino Vision con l’Ikon Fishing Products landing net carrier, utile e comodo. Solitamente la canna è una Mag 9#3 versatile e in svariate condizioni. Per le mosche invece, a seconda dello spot mi preparo un set dedicato il giorno prima. FLY FISHING E SNOWBOARD... RACCONTACI DI QUESTO NUOVO PROGETTO. Born to Fly, nuovo video e penso il primo che abbini snowboard e fly fishing; prodotto da Movi-Media, è partito da una chiacchierata con Giuseppe Castiglioni (Old Capitain) a Les 2 Alpes. Lui aveva il contatto per filmare,
io le location e la possibilità di fare sia snow che pesca a mosca , così abbiamo organizzato le giornate di filming e la story in retroscena. COME VORRESTI VEDER EVOLVERE QUESTE DUE ATTIVITA’ NELLA TUA VITA? Personalmente vorrei vedere la scuola di snowboard lavorare il più possibile, la nazionale che alleno fare passi da gigante, e viaggiare il più possibile facendo video e foto con la pesca a mosca. Infine ringrazio tutti, dai miei genitori e parenti agli amici, oltre gli sponsor che hanno reso possibile tutto questo... la mia vita.
HATCH OF THE DAY FLY TYING E DETAILS ANTONIO PISCIONE C.F.F. TEAM
MYSTACIDES AZUREA CADDIS FLY (ADULT)
Appartenente al genere Leptoriceridae, si tratta di un insetto che predilige le acque lente. Gli adulti di questa famiglia di tricotteri sono facilmente riconoscibili per le antenne lunghe anche quanto due volte le ali e di colore alternato bruno nerastro e bianco, i palpi mascellari pronunciati tanto da sembrare delle zampe aggiuntive,e le ali aperte a “capanna” di color nero caffè. In Italia, nell’appennino emiliano, si trova con maggiore frequenza tra i 200 e i 700 metri e sfarfalla tra luglio ed agosto, in altre regioni tra maggio ed ottobre fino addirittura i 1200 metri. Essendo un insetto ben identificabile e caratterizzato abbiamo tentato di ricreare la sua complessità e bellezza in un artificiale semirealistico. Materiale da costruzione: pavone, nylon, cdc, alce, foam, latex, dubbing in scoiattolo, seta di montaggio
SAY YES TO ADVENTURE PICS ANDREA SCHILIRÒ TEXT ELISA SCALAMBRA
L’Ironman World Championship 70.3 è finito. Si spengono i riflettori su Mont-Tremblant e inizia il viaggio nella Gaspésie, sud-est del Quebec. Per i puristi della natura è la zona ideale: poco abitata e legata a tradizioni antiche, volte soprattutto alla pesca. I centri abitati sono prevalentemente aggrappati alle vie di comunicazione; relativamente poche rispetto ai 30 mila km quadrati di estensione totale. Una penisola incredibilmente ricca di natura, di parchi, di fauna e flora incontaminata.
E’ arrivato il momento di mettere nello zaino il Garmin, abbandonare tempi, velocità, distanze e salutare i compagni di gara. E’ giunta l’ora di lasciarsi guidare dalla luce e dalla natura. L’orologio indica le 6:40, la nostra piccola tenda arancione si colora di luce e noi con lei. Scopo della giornata? La ricerca di nuovi percorsi da esplorare. Ci ritroviamo in macchina a definire indicativamente il punto di arrivo, la destinazione. Il nostro viaggio è proprio questo, l’insieme di più destinazioni dove il percorso lo disegniamo noi. Siamo noi i responsabili della strada che decidiamo di percorrere. Siamo noi che scegliamo quando fermarci e soprattutto dove! Ma cos’è il dove? Un luogo, che per qualcuno potrebbe passare inosservato, che per altri potrebbe essere un peso da raggiungere, ma che per i nostri occhi è qualcosa di più.Siamo liberi di
scegliere il nostro dove senza orari, orologi, scadenze o termini imposti, liberi se scegliere di perdere tutto il nostro tempo a rincorrerci in un prato, a giocare a baseball con un pezzo di tronco e qualche sasso, a farci foto mentre cuciniamo noodles in riva al fiume. Cos’è il viaggio in Quebec per due come noi che vivono a Milano da quasi 15 anni? Beh innanzitutto è esperienza, è condivisione, è vivere insieme qualcosa, quel qualcosa che ora dopo ora scegliamo di affrontare, quel qualcosa che ci motiva a scoprire, quel qualcosa che rende unico il viaggio. Per noi è stato un tuffo nella natura, alla scoperta di strade, fiumi, boschi e laghi sperduti, in perfetta coerenza con storia e cultura di questa regione, forgiata di una propria personalità improntata alla semplicità. Il Quebec è natura in grande, è un esperienza sensoriale senza eguali
grazie a panorami e siti naturali sorprendentemente diversi. Auto, mappa e poche indispensabili cose. Il Parc National du Mont-Tremblant conta 1500 kmq attorno al lungo e tortuoso Riviere du Diable, e un’immensa distesa di alberi che regalano l’atmosfera giusta per qualche scatto indimenticabile sulle larghe strade sterrate che lo percorrono. Questo, così come tutta la regione, è il paradiso del campeggio, da quello più attrezzato a quello più spartano, la nostra principale scelta, quello che cercavamo da questa avventura all’insegna di semplicità e natura. Ed ecco la Gaspésie che ci aspetta, la terra da sogno per gli amanti delle passeggiate all’aria aperta. Dopo aver campeggiato sulla riva del fiume San Lorenzo godendoci una stellata sorprendente traghettiamo sull’altra sponda e percorriamo la strada 132 che segue tutta la costa. Parc National du Bic, Parc National de la Gaspèsie, la Percè Rocher nella costa sud, fino a raggiungere la punta di Cape Gaspè dove si trova l’omonimo faro e il Parc de Forillon dal quale partono 70 km di tracciati per visitare scogliere, boschi, mare e montagna. Qui, infatti, arriva la catena montuosa degli Appalachi e il suo sentiero internazionale, un camminamento segnalato di 650 km che collega la Gaspèsie allo stato americano del Maine. Amiamo andare fuori dalle guide tradizionali, ascoltare i consigli delle persone locali e andare alla ricerca dei luoghi meno battuti, dove è possibile scorgere la vita vera ed entrare a contatto con il territorio. Parliamo con qualche scatto, il modo più immediato per trasmettere il nostro viaggio. E che dire a questo punto? Arrivederci Quebec! O come da tradizione secondo il motto ufficiale…Je me souviens. Segui gli episodi di #SayYEStoAdventure su www.thepillmagazine.com
CODY DUNCAN & 68 NORTH BY DAVIDE FIORASO
Cody Duncan è un fotografo originario di Santa Barbara, California. Se già ve lo immaginate tra le spiagge di questa idilliaca cittadina costiera affacciata sulle acque dell’Oceano Pacifico, avete sbagliato tutto. Cody adora i luoghi freddi e trascorre gran parte dell’anno oltre il Circolo Polare Artico, in uno dei luoghi più belli al mondo: le Isole Lofoten.
ALLORA CODY. COME CI FINISCE UN CALIFORNIANO IN SCANDINAVIA? Nel 2001 stavo preparando il mio primo viaggio in Europa. L’idea iniziale era quella di andare in Scozia, ma l’epidemia di afta epizootica che colpì il Regno Unito portò all’interdizione delle aree di campagna. Questo cambiò i miei piani e salii su un aereo per la Svezia. Senza la minima idea di dove andare o cosa vedere, finii per visitare un sacco di città e villaggi noiosi. Dopo qualche settimana di viaggio varcai finalmente la frontiera norvegese. Fu in quel treno da Östersund a Trondheim che pensai: “WOW! Questa è la Scandinavia che mi ero immaginato.” HAI DEDICATO GLI ULTIMI 10 ANNI DELLA TUA VITA ALLE LOFOTEN. COM’E’ INIZIATO L’AMORE PER QUESTE ISOLE? Fu un’incontro casuale tra le strade di Bodø che mi portò alle Isole Lofoten. Quella mattina d’estate, non potevo immaginare che salire sul tra-
ghetto per Moskenes avrebbe condizionato la mia vita. Arrivando qui, il verde delle montagne brillava sotto la pioggia estiva. Centinaia di fiori circondavano tranquilli laghetti, mentre le case colorate formavano una spettacolo unico con le onde del mare. Cresciuto in California tra l’Oceano e le montagne, avevo trovato una versione di casa più aspra e selvaggia. Ero sopraffatto dalla bellezza delle isole, e dopo il mio arrivo all’ostello di Stamsund e l’incontro con il suo proprietario Roar, realizzai definitivamente di aver trovato un posto speciale. Le escursioni notturne, le cene di gruppo, le conversazioni fino alle prime ore del mattino riempirono i giorni seguenti lasciando per sempre un’impressione duratura su di me. Soprattutto nel successivo anno di università. Sul muro della mia stanza avevo una stampa del lago Ågvatnet. Mi teneva distratto dalle lezioni di programmazione e dai compiti di matematica. Fu in quel momento che decisi di diventare un fotografo.
“È in quei momenti che guardo l’orizzonte e mi chiedo quanto tempo ci voglia per salire tutti quei picchi che scompaiono in lontananza.”
COSA RAPPRESENTANO PER TE QUESTE ISOLE? Le isole producono una sensazione di familiarità che avevo dimenticato da tempo. Appena penso che qui potrei annoiarmi, sono già sulla cima di una nuova montagna, con nuovi punti di vista da fotografare. E’ in quei momenti che guardo l’orizzonte e mi chiedo quanto tempo ci voglia per salire tutti quei picchi che scompaiono in lontananza. IL PROGETTO 68 NORTH E’ LA TUA DEDICA PERSONALE ALLE LOFOTEN. SPLENDIDE IMMAGINI E OTTIMI CONSIGLI. 68 North ha preso vita nel 2010, quando mi sono reso conto che la crescente collezione di immagini sulle Lofoten cominciava ad occupare gran parte del mio sito web personale. Non che questo mi dispiacesse, ma le isole e le mie immagini meritavano una propria casa. Per i primi due anni il sito è stato solo un semplice portfolio, poi ho cominciato a trasferire una serie di brevi articoli che già pubblicavo nel mio blog, in particolare sui temi dell’escursionismo. Informazioni difficili da trovare fino a un paio di anni fa. Sebbene la mia prima priorità sia la fotografia, cerco di dedicare alcune parti dei viaggi alla
raccolta di dati. Questo serve anche da stimolo per esplorare nuove montagne o valli nascoste. Non ho mai saputo se lo sforzo stesse dando i suoi frutti fino allo scorso autunno, quando il mio nome iniziò a diventare familiare tra i viaggiatori delle isole. I ringraziamenti o le e-mail che ricevo mi danno una reale motivazione a sviluppare ulteriormente il progetto. NEI TUOI VIAGGI CI SONO ANCHE SCOZIA, GALLES, NUOVA ZELANDA, EUROPA DELL’EST. Dopo aver terminato gli studi in fotografia sono partito per la Nuova Zelanda ed ho vissuto per 7 mesi in un vecchio furgone. Ho guadagnato più soldi con lavori saltuari che scattando foto, ma è stato durante questo periodo che ho sviluppato il desiderio di una vita on the road. E 10 anni più tardi, non ho ancora stabilito una fissa dimora. Sebbene gran parte dei miei interessi siano rivolti alla montagna e alla natura, condivido anche un interesse per la storia. E’ per questo che mi piace il vecchio continente. Nella mio secondo viaggio in Europa sono stato in Scozia, un’altro paese a cui sto dedicando uno studio fotografico a lungo termine, anche se non con
la stessa dedizione delle Lofoten. Lo stesso si può dire per il Galles, dove la mia ragazza ha vissuto e dove ho passato un sacco di tempo nel corso degli ultimi anni. Ci sono ancora molti posti che vorrei esplorare, soprattutto in oriente, ma mi sono sempre trovato nel dilemma se scavare più a fondo in luoghi familiari o partire alla ricerca di nuovi. OLTRE ALLA FOTOGRAFIA SU CODYDUNCAN.COM DESCRIVI ALCUNI INTERESSANTI ITINERARI DI TREKKING. Penso che fotografi o hikers abbiano motivazioni e interessi diversi rispetto ai viaggiatori generici. A volte le informazioni su un luogo in una determinata stagione sono molto difficili da trovare, vedi l’esempio del sentiero Kungsleden in autunno. Quindi cerco solo di registrare le mie esperienze per aiutare a fornire informazioni pratiche sui luoghi che visito. Ci sono così tante cose interessanti da vedere a questo mondo. Dagli itinerari escursionisti ai festival locali mai
menzionati nelle guide turistiche. Con informazioni che spesso sono solo in lingua locale. Rendere le informazioni che ho reperito più formali e strutturate, potrebbe essere un futuro compito da sviluppare. IL MOMENTO PIU’ MAGICO CHE HAI VISSUTO NEI TUOI VIAGGI? Hmm, questa è una domanda difficile. Mi è capitato di trovarmi in situazioni in cui nessuna parola o abilità fotografica poteva descrivere quel momento, come un doppio arcobaleno sulla spiaggia di Bunes alle 4.30 del mattino, con le prime luci dell’alba. Oppure una notte trascorsa sulla cima di Hermannsdalstind, guardando le vette infinite delle Lofoten che si estendono verso la terraferma norvegese. Nel silenzio lassù, tutto sembrava così perfetto, solo io e il mio pensiero. Il resto del mondo sembrava così lontano. RESTIAMO SEMPRE ALLE LOFOTEN. QUANDO ANDARE E COSA VEDERE. Molto dipende dal motivo per cui
si va li. Per i trekking e l’escursionismo consiglio la seconda metà di Luglio. C’è ancora qualche giorno per vedere il sole di mezzanotte prima che inizino le notti crepuscolari di Agosto. Per la fotografia, l’autunno e l’inverno sono le mie stagioni preferite, anche se possono essere abbastanza imprevedibili. In alcuni anni, l’autunno potrebbe rivelare pochi colori o l’inverno potrebbe essere poco nevoso. Ma questo fa parte della sfida di fotografare le isole. Non sai mai cosa ottieni fino a che non sei li. E anche allora, tutto può cambiare dall’oggi al domani. Spesso mi piace dire che non ci sono due giorni dell’anno uguali. DACCI UN PAIO DI INDIRIZZI. DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE. Se siete in cerca di un posto dove montare la tenda, le spiagge di Horseid o Kvalvika solo le mie preferite per sedersi intorno ad un falò e guardare il sole affondare nel mare in una sera d‘estate. Quando diventa neces-
“Appena penso che qui potrei annoiarmi, sono giĂ sulla cima di una nuova montagna, con nuovi punti di vista da fotografare.â€?
“Nel silenzio lassù, tutto sembrava così perfetto, solo io e il mio pensiero. Il resto del mondo sembrava così lontano.”
sario trovare riparo delle condizioni climatiche, l’ostello di Stamsund è il luogo ideale per sedersi intorno ad una stufa a legna e incontrare nuovi amici. Le iconiche Rorbu tipiche abitazioni utilizzate dai pescatori norvegesi – sono un posto molto caratteristico in cui soggiornare se viaggiate in gruppo. Dalle case di Eliassen Rorbuer la vista su Hamnøy o sul picco di Olstind è imbattibile. E in inverno – l’attesa dell’aurora boreale al caldo della vostra cabina rende tutto molto agevole e suggestivo. Per quanto riguarda il cibo, purtroppo non posso darvi alcun suggerimento. In questo momento della vita, concedermi una cena fuori in Norvegia va oltre alle mie possibilità! HAI APPENA TERMINATO UN VIAGGIO IN BARCA LUNGO LA COSTA NORVEGESE. COSA C’E’ IN PROGRAMMA PER IL FUTURO? Il viaggio in barca a vela è stata una grande avventura. Ho girato un sacco di materiale video e una volta a casa proverò a mettere insieme qualcosa. Negli ultimi 2 anni ho raccolto una discreta quantità di sequenze timelapse delle Lofoten, ma ho sempre atteso di avere buon materiale sulle northern lights prima di lavorarci su. Inoltre ho visitato nuovi luoghi e nuove montagne, che andranno ad aggiungersi a 68 North e saranno lo spunto per iniziare degli ebooks che sono stati nella mia mente per troppi anni. Spesso lascio le isole senza sapere quando le rivedrò, ma questa volta ho fissato il mio ritorno a gennaio 2015, dove farò da guida ad un viaggio con Muench Photography Workshops prima di andare da solo alla ricerca di nuove avventure. Per quanto riguarda i progetti a lungo termine, sto cercando una nuova location, qualcosa di simile alle Lofoten, da cominciare ad esplorare nel corso dei prossimi anni. Mi capita spesso di trascorrere nottate guardando Google Earth e mettere insieme un elenco di possibilità. www.codyduncan.com www.68north.com
FOCUS - LA SPORTIVA G2 SM
BY DAVIDE FIORASO
Sviluppato in collaborazione con Simone Moro, Gashebrum 2 è lo scarpone doppio ultra termico per alpinismo estremo ed utilizzi lavorativi prolungati a basse temperature. Fornisce la massima idrorepellenza grazie alla membrana adottata internamente sulla ghetta, ai materiali anti-trascinamento esterni ed al pacchetto isolante interno dello scafo. La resistenza alle abrasioni è garantita dall’utilizzo del tessuto Cordura. La scarpetta interna è realizzata in materiali ad asciugatura rapida dall’umidità per permettere permanenze di più giorni in montagna. I
volumi ed il peso sono estremamente contenuti grazie all’intersuola Honeycomb Tech in fibra di carbonio e alla costruzione compatta e performante in classico stile La Sportiva. Lo scafo interno adotta l’esclusivo sistema di allacciatura rapido BOA system per massima facilità e precisione di chiusura. G2 rappresenta l’ideale completamento della linea high moutain La Sportiva come sottolinea il look derivante dai celabri modelli Olympus e Batura. E’ il prodotto ideale per utilizzo alpinistico ad altezze comprese trai 6000 ed i 7000 metri.
TECH INFO: GHETTA: guscio esterno di protezione composto da Cordura elasticizzato idrorepellente ed anti-abrasione + tessuto elasticizzato funzionale + membrana impermeabile. SCAFO INTERNO: struttura isolante a 4 strati con riporti in lorica di rinforzo. Chiusura con doppio BOA System. SCARPETTA INTERNA: PE + EVA single density 6 mm con Flex Zone e chiusura con doppio velcro SOTTOPIEDE: carbonio isolante Honeycomb Tech 3mm INTERSUOLA: Poliuretano 2mm con spessore differenziato in punta e tallone per aggancio rampone SUOLA: Vibram Mattehorn con tasselli Impact Brake System PESO: Gr. 1940 al paio
By David Goettler/The North Face
RENEGADE IN MAROCCO PICS OLAF PIGNATARO / NIKON TXT PAOLO TESTA
Non è stato facile passare i controlli doganali dell’aeroporto di Casablanca: dopo una ispezione al mio bagaglio, in cui gli agenti hanno trovato due corpi macchina Nikon, diversi obbiettivi tra cui un voluminoso e appariscente tele, sono stato condotto in uno stanzino; qui, sotto il ritratto di Muhammed VI Re del Marocco, mi è stato ripetutamente chiesto se avessi un qualche tipo di autorizzazione, se fossi un giornalista che stava facendo inchieste sul Marocco, o se mi trovassi nel paese per un qualsiasi tipo di lavoro. Ho mentito, dicendo che mi trovavo lì in vacanza, e l’attrezzatura fotografica serviva per fare fotografie ai miei amici surfisti. Poco convinti, i doganieri mi hanno lasciato finalmente andare: non sarebbe stata l’unica volta in cui avrei avuto problemi con la polizia marocchina, e il ritratto del re mi avrebbe accompagnato per le successive settimane. Ad attendermi fuori dal terminal, intenti a sistemare le tavole da surf sui tettucci di tre Jeep Renegade,
c’erano i pro surfer del team europeo di Reef: Arthur Bourbon e Vincent Duvignac dalla Francia, Mario Azurza dalla Spagna, Harry Timson dalla Gran Bretagna e Roberto D’Amico dall’Italia. Dopo aver cenato con dei milkshake di avocado e poltiglia di biscotti Oreo, abbiamo deciso di pernottare in un appartamento a Casablanca, per svegliarci ben prima dell’alba e guidare verso sud, verso Safi. A causa della swell troppo occidentale che stava colpendo le coste marocchine in quei giorni, il più famoso spot della città non lavorava come avrebbe dovuto, ma grazie all’aiuto della nostra guida locale, il surfer Saad Abid, abbiamo potuto raggiungere un’altra spiaggia, il cui accesso è normalmente bloccato da alte reti e filo spinato, a protezione di una enorme fabbrica di fosfati di proprietà del re. Abbiamo surfato in questo secret spot per un paio di giorni, fino a quando, con i polmoni che bruciavano per le esalazioni delle ciminiere e la pelle che prudeva
per i liquidi di scarico, abbiamo deciso di spostarci ancora più a sud. Lungo la strada siamo stati fermati a un posto di blocco, e il poliziotto insisteva nel dire che stavo guidando troppo forte: aveva ragione, ma non poteva provarlo perché non aveva rilevato la velocità con il radar. La cosa più saggia da fare sarebbe stato pagare i pochi dhinari che l’agente chiedeva, ma non chiedetemi perché, mi sono lanciato in un duro botta e risposta, in cui sostenevo che stavo andando ben al di sotto dei limiti: mi rendevo conto che il mio comportamento mi stava mettendo in una situazione potenzialmente pericolosa, ma appena prima che abbozzassi e mettessi mano al portafogli, il poliziotto ha deciso di lasciarci andare.
“Abbiamo surfato in questo secret spot per un paio di giorni, fino a quando, con i polmoni che bruciavano per le esalazioni delle ciminiere e la pelle che prudeva per i liquidi di scarico, abbiamo deciso di spostarci ancora più a sud”
La linea costiera che corre a nord e sud di Agadir è molto famosa per i suoi numerosi spot, e in particolare le spiagge di Taghazout fanno da richiamo per i surfisti di tutto il mondo. Noi però abbiamo deciso di stare lontani da Anchor Point e Killer Point, preferendo degli spot meno affollati, guidando le nostre Jeep lungo il serpente di asfalto che fiancheggia la costa, per poi affrontare alcuni pezzi di duro fuoristrada, non solo per trovare le onde giuste, ma anche per poter passare la notte in tenda, lontani dai turisti e dalla polizia. In particolare, una notte abbiamo piazzato le nostre tende di fronte a Dracula’s, break che deve il nome alle rocce appuntite a pochi centimetri dal pelo dell’acqua, ma che ci ha regalato la miglior giornata di surf dell’intero viaggio. Ci siamo poi spinti ancora più a sud, verso il deserto, a Tifnit e oltre, per degli interessanti beach break. Qui abbiamo passato le notti migliori, accampandoci sotto un tetto di stelle, con il nostro falò come unica fonte di illuminazione per chilometri.
Lungo la strada di ritorno, di nuovo verso nord, siamo stati nuovamente fermati a un posto di blocco, ma questa volta i poliziotti avevano il radar... Era inutile discutere, tutto quello che ho potuto fare è stato contrattare il costo della multa e offrire loro una piccola parte di contante. Ma dopotutto avevamo fretta di tornare a Safi, dove la swell ci ha finalmente regalato delle delle lunghe destre perfette, che poi abbiamo ritrovato ad Anfa, una spiaggia di Casablanca. L’ultima notte non l’abbiamo passata in tenda, ma al Riad 58 Blu di Marrakech, una casa tradizionale del 1300 riadattato in albergo: qui ci siamo potuti rilassare prima di andare al J Set club, per un party organizzato da Jeep in onore del team Reef. L’accoglienza è stata molto calorosa, e l’open bar particolarmente apprezzato, dopo due settimane senza aver toccato alcol!
THE VORTEX PROJECT
BY DAVIDE FIORASO
Tonnellate di rifiuti in plastica galleggiano in tutti gli oceani del mondo, accumulandosi in corrispondenza di cinque principali vortici subtropicali. Le correnti oceaniche agiscono come nastri trasportatori, convogliando i rifiuti in zone di accumulo da milioni di pezzi per km². Mentre i rifiuti galleggianti di origine biologica sono spontaneamente sottoposti a biodegradazione, la plastica si fotodegrada disintegrandosi in pezzi sempre più piccoli, fino alle dimensioni dei polimeri che la compongono. Il galleggiamento di queste particelle, che hanno un comportamento idrostatico simile a quello del plancton, induce l’ingestione da parte degli animali planctofagi, causando l’introduzione nella catena alimentare. Se non riusciamo a fermare il continuo inquinamento degli oceani, ci troviamo di fronte alla potenziale estinzione di molte specie e l’interruzione dell’intero ecosistema. Abbiamo parlato del progetto Vortex con Cyrill Gutsch, fondatore di Parley for The Oceans. PRIMA DI TUTTO. COS’E’ PARLEY? Parley è lo spazio dove creatori, pensatori e leader si unisco per sostenere la consapevolezza sulla fragilità dei nostri oceani e promuovere la collaborazione su progetti che possono evitare di mettere la parola fine all’ecosistema più importante del nostro pianeta. Crediamo che la forza del cambiamento sia nelle mani del consumatore, e per modellare questa mentalità ci affidiamo all’industria creativa. Artisti, musicisti, attori, registi, stilisti e designer hanno gli strumenti per sviluppare modelli di business alternativi. Prodotti ecologicamente sensibili che consentano una scelta alternativa, una quotidiana possibilità da parte del consumatore di cambiare qualcosa. E’ DA QUESTA CONVINZIONE CHE NASCE THE VORTEX PROJECT. Il progetto Vortex è un’iniziativa senza scopo di lucro nata nel 2013 da Bionic Yarn, Sea Shepherd Conservation Society e Parley for the Oceans. Il progetto si basa sulla convinzione che l’economia umana debba essere armonizzata il più possibile con l’ecosistema naturale, al fine di avere un impatto serio. Dalla sua fondazione, una varietà di ambientalisti, scienziati, artisti, imprenditori e organizzazioni hanno aderito alla causa. Il comi-
“If the oceans die, we die.” Captain Paul Watson
tato consultivo comprende Plastic Pollution Coalition, Ocean Alliance, Mare, il Warner Babcock Institute for Green Chemistry e Alba Group. Il progetto Vortex è stato realizzato al fine di raccogliere i rifiuti dagli oceani e dalle coste, stimolando le nuove tecnologie a trasformare la plastica in prodotti intelligenti di consumo, sostenendo la ricerca per l’innovazione scientifica e la sensibilizzazione. COME SI TRADUCE QUESTO IN PRATICA? Una campagna senza precedenti per pulire gli oceani dai detriti e trasformarli in capi di abbigliamento. L’industria della moda è una delle più impattanti a livello ambientale. Sea Shepherd conduce il progetto Vortex nelle aree di raccolta, lavorando a fianco dei suoi enti sparsi in tutto il mondo, mobilitando squadre che contribuiscano a disinquinare gli oceani e le spiagge. A chiudere il ciclo vitale del prodotto la capacità di Bionic Yarn, di cui Pharrell Williams è direttore creativo, di trasformare i
rifiuti plastici in filati ad alte prestazioni per la tessitura. I PRIMI RISULTATI? La prima collaborazione si è realizzata con il brand olandese G-Star Raw, trasformando la plastica in una nuova generazione di denim. RAW for the Oceans è una collezione G-Star curata dallo stesso Pharrell con Bionic Yarn. La collaborazione è un’esplorazione creativa a lungo termine, in cui entrambe le parti si sono impegnate a mobilitare le coscienze sul problema dell’inquinamento. Oltre alle collezioni stagionali, G-Star integrerà filati Bionic Yarn nelle sue linee di prodotto, ove possibile. La seconda partnership a sostentamento del progetto ha dato vita all’entusiasmante collaborazione Adidas Originals x Pharrell Williams che ha debuttato a ottobre 2014 con le Super Track Jacket e le famose scarpe Stan Smith. www.parley.tv www.seashepherd.org www.bionicyarn.com
PASTORI E GUIDE ALPINE BY DAVIDE FIORASO & MURIO COURTESY AKU
I pastori e le guide alpine, due figure legate alla montagna e alla natura che possono ispirarci a vivere il presente e le nostre passioni. La veloce trasformazione che ha subito la montagna dopo la metà del secolo scorso, non ci permette di vedere le comuni radici che esistono fra pastori e guide alpine. Solo la conoscenza dei valori più profondi della loro vita possono farci avvicinare al loro mondo che ripropone un interrogativo antico quanto attualissimo sul rapporto uomo e montagna. Pastori e guide alpine resistono in un mondo che cambia e per rimanere se stessi impone di cambiare punto di vista e il coraggio di seguire le proprie passioni. Verso la seconda metà dell’800, quando nelle Alpi iniziò la grande stagione dell’alpinismo, i pastori che frequentavano gli alti pascoli, furono i primi – insieme a cacciatori, contrabbandieri e cercatori di minerali – a trasformarsi in apprezzate guide alpine. Al Cason de Foses, l’alpe che si distende ai piedi della Croda Rossa (nelle Dolomiti d’Ampezzo), da secoli salgono le pecore al pascolo. Nel 1891 a tenerle d’occhio c’è un giovane pastore di nome Angelo. In un momento di libertà decide di raggiungere la caverna, chiamata el buš de ‘l oro, che si vede sotto la cima del Caštel de Foses. Secondo i vecchi pastori la caverna custodisce un tesoro e Angelo vuole scoprire di cosa si tratta. Lascia i placidi prati, sale le rocce verticali, raggiunge la caverna ma non trova nulla. Si appresta quindi a scendere ma le difficoltà lo obbligano a desistere e ad attraversare verso una provvidenziale cengia che lo conduce al sicuro. Angelo Dibona ha solo dodici anni ed ha appena realizzato la sua prima ascensione. In seguito diverrà il simbolo delle guide alpine ampezzane e uno fra i maggiori alpinisti del XX secolo. Tra guide alpine e pastori ci furono per molto tempo diverse affinità e punti di contatto, oggi invece ci appaiono come due professioni profondamente diverse. Ma non è proprio così. Oggi - come cento anni fa - guide alpine e pastori hanno la responsabilità di riconoscere la strada giusta; un lavoro da svolgere con la massima attenzione, perché nulla possa accadere alle persone che accompagnano o agli animali che custodiscono. Per
entrambi, la professione che svolgono richiede, prima di ogni cosa, un’autentica passione. Un tempo era sicuramente un lavoro coltivato nel solco della tradizione, mentre oggi è sempre più una scelta di vita e talvolta senza distinzione di sesso. Una scelta che ha nei grandi spazi della natura la sua bellezza; nell’amore per le piccole cose la sua forza; nei silenzi, negli odori, nei colori e nelle luci del trascorrere delle stagioni la sua poesia. Quando un pastore smette di condurre il suo gregge in montagna, un pò alla volta questa si rinselvatichisce, le fioriture spariscono e si perde un patrimonio di grande biodiversità. Allo stesso modo - la presenza delle guide alpine - consente di avere un occhio esperto sempre puntato sulla montagna, che trasmette conoscenze tecniche, modalità di comportamento e sensibilità per l’ambiente: requisiti primari per una fruizione consapevole di questo ambiente. Andrea Enzio e Mario Mottini sono due guide alpine italiane. Enzio abita ad Alagna Valsesia, alle pendici del Monte Rosa, al confine con la Svizzera; Mottini invece risiede a Livigno in Alta Valtellina, a due passi dal gruppo del Bernina e del Ortles-Cevedale. «Sono diventato guida alpina per passione» racconta Mottini «mio zio è stato la prima guida di Livigno e mi ha trasmesso la passione». Anche per Enzio in origine c’è una scelta «motivata da una lunga tradizione di guide all’interno della mia famiglia». Per Mottini fare la guida alpina non è un lavoro facile: «Dobbiamo adeguarci al continuo cambiamento delle richieste degli utenti, da scendere con gli sci su nevi immacolate a sapere come si chiama quel fiore».«Il primo dovere per una guida alpina» afferma Enzio, «è garantire la sicurezza al proprio cliente. Il cambio repentino delle condizioni climatiche richiede oggi un’attenzione maggiore. I momenti difficili? Sono legati al mio ruolo di soccorritore. Ti trovi ad affrontare delle situazioni emotivamente forti che spesso ti porti dentro per sempre». Lo sguardo corre verso le cime dei monti, vediamo gli alpeggi e ci chiediamo chi sarà a gestirli fra cinquanta anni. «Auspico che il futuro degli alpeggi sia segnato da un ritorno alle origini e, seppur aiutati dalla tecnologia, prevalga la stessa passione dei nostri avi». La speranza di Enzio ha
nelle parole di Mottini una conferma: «A Livigno tra cinquanta anni saranno i giovani, come adesso, a gestire gli alpeggi. Attraverso il sistema latteria di Livigno si sono sviluppate delle opportunità. L’età media degli allevatori credo sia sotto i trenta anni, con uno stuolo di bambini negli alpeggi e molti ragazzi che studiano agraria con la volontà di aprire un’azienda agricola. Qui il Comune ha saputo integrare pastorizia e allevamento con il turismo, la latteria è divenuta una meta turistica, il tutto a vantaggio del territorio. Da noi i contadini li chiamiamo i “giardinieri delle Alpi”». Il primo dovere per un pastore è il suo gregge. E’ il gregge che dice al pastore cosa deve fare. E’ arrivata l’estate e sugli alpeggi sono ritornate le pecore. I pastori possono finalmente riposare. Renzo Ganz detto Trifase e Celestino Froner sono due pastori transumanti delle Alpi orientali italiane. Ganz vive a Falcade nelle Dolomiti Venete e Froner a Roveda, un piccolo villaggio di dodici abitanti, in Val dei Mocheni nel gruppo dei Lagorai. «Faccio il pastore da venticinque anni» racconta Ganz, «fin da giovane aiutavo i miei genitori nelle
malghe del passo Valles e San Pellegrino». Froner fa il pastore da ventisette anni, anche lui è figlio di pastori: «Il primo dovere per un pastore è il suo gregge. E’ il gregge che dice al pastore cosa deve fare, e il pastore deve fare tutto il possibile per il benessere degli animali» e prosegue: «I momenti più difficili li vivo nel periodo della transumanza invernale, giù nelle pianure venete e friulane: spostamenti del gregge sempre più difficili causa il traffico e la cementificazione delle campagne, la scarsità d’erba specie in febbraio, i rapporti con i contadini non sempre facili». Anche per Ganz fare il pastore non è un mestiere facile, soprattutto: «all’inizio dell’inverno con il freddo, spesso con la pioggia, la neve o la nebbia, le giornate corte e poi i divieti di transito e di pascolo». Nel corso degli anni il gregge di Froner ha pascolato, nel periodo estivo-autunnale, sulle montagne della catena del Lagorai e in quelle orientali del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. «Rispetto a venti-trenta anni fa, la montagna oggi è più pascolata» racconta Froner, «è aumentato il numero delle greggi e ci sono più capi rispetto a ieri. In alcuni casi addirittura i pascoli sono sovraccaricati».
Ganz la monticazione del gregge l’effettua in Pian de Fontana e a Busnich nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi: «La montagna sta cambiando sempre di più. Da un lato è cambiata in meglio: penso al miglioramento tecnologico, alla sicurezza. Da qualche anno noleggio un elicottero per il trasporto del materiale in malga, prima tutto questo era impensabile». La pastorizia sta vivendo un momento di rinnovato interesse ma molti sono i problemi che affliggono il settore. «Il futuro della pastorizia transumante lo vedo in positivo solo per quanto riguarda la permanenza delle greggi in montagna durante il periodo estivo-autunnale» è l’opinione di Froner e poi aggiunge: «Tanti vorrebbero le pecore in montagna ma non in pianura. Se sarà ancora più osteggiata da leggi e regolamenti ristrettivi, penso che sopravvivrà solo la pastorizia stanziale». Il futuro della pastorizia anche Ganz lo vede molto incerto: «a causa delle troppe limitazioni al nostro mestiere, alla sempre maggiore burocrazia, specie per richiedere i permessi di transito, che ci obbliga ad assenze prolungate dal nostro gregge» e poi aggiunge: «Ora le pecore portano il microchip, la tecnologia avanza anche nel mondo dei pastori. In futuro al posto del-
la bagolina, penso che il pastore si “appoggerà” al computer portatile». La montagna conserva ricordi, valori e sogni che aiutano a vivere. «Nella montagna vedo il periodo più bello del pastore» racconta Ganz, «il luogo della tranquillità dove non ci sono vincoli e divieti come in pianura. Sono i momenti per le “coccole” ai cani che durante tutto l’inverno e la primavera sono stati sempre al lavoro. E’ il periodo del ritorno a un mondo antico. Penso alla casèra, alla malga, al larìn». Anche il sogno di Froner è: «ritornare alla semplicità e alla libertà di un tempo, senza i troppi vincoli». “Pastori e guide alpine. Due mondi a confronto” è una storia di GOOD FOR ALPS, magazine di AKU trekking & outdoot footwear
GRIFFIN STUDIO SOMETHING DIFFERENT BY ANTONIO ISAJA
INTRO / BACKGROUND
ISPIRAZIONE
PRODUZIONE
Il designer Jeff Griffin ha iniziato la sua carriera nel fashion alla prestigiosa Central Saint Martins College of Art, lavorando i primi anni successivi a Milano. Tornato poi in Inghilterra, fonda la Griffin Laundry nel 1994, brand che ha riscosso grande successo nella moda e nell’ambiente artistico grazie capi come lo Sleeping Bag Coat, aprendo poi il primo concept store nella Portobello Road di Londra. Griffin è un marchio conosciuto per la sua ispirazione camouflage e militare, senza alcun collegamento con le guerre (date un’occhiata al logo); nell’ultimo periodo fa anche consulenza di design per aziende come Converse, Airwalk, Baracuta e Penfield, per citarne alcune.
Dopo aver fondato l’azienda a Londra, Jeff scappa nelle campagne del Wiltshire a Sud-Ovest dell’Inghilterra nel 2011, per vivere il lifestyle che il brand rappresenta. Il mix tra città vs campagna è la colonna portante della Griffin, oltre all’amore del fondatore per lo stile military. Nel settembre del 2010 il marchio si sposta nel villaggio rurale di Hartland, a ridosso della scogliera nel North Devon... Loveland, la nuova base, è un rifugio eco-sostenibile che opera quasi in completa auto-sufficienza. Questa passione per l’outdoor puro è una costante ispirazione per Jeff, che può creare in totale libertà grazie al distacco dalla città, spesso sotto il radar del fashion mainstream.
Griffin crea i suoi capi d’abbigliamento basandosi su idee fresche, investendo in nuove tecnologie ma cercando sempre di produrre in un ottica autonoma e locale... partendo da questo presupposto, parte della produzione è fatta in Italia per il nostro profondo know-how e l’alta qualità, con aspetti e dettagli tecnici come le finiture nel cucito e il taglio al laser... particolari che, mixati allo stile heritage e militare del brand inglese, danno vita a una collezione di abbigliamento sportswear tecnico unico nel suo genere. In parallelo al made in Italy, Griffin supporta il locale usando tessuti inglesi oltre agli italiani, come quelli marchiati Fox Brother’s.
SOSTENIBILITA’ E TRASPARENZA Jeff ha sempre dimostrato un forte interesse nelle tecniche di produzione eco-sostenibili, riflesso direttamente nelle sue linee d’abbigliamento. L’intera collezione comprende 50 pezzi per ogni style, esclusivi e di prima qualità, realizzati nella base italiana appena fuori Milano con cotoni e nylon europei. Per alcune edizioni limitate molto particolari troviamo anche tessuti tecnici giapponesi e lane prettamente britanniche. Il tutto si concentra in un prodotto fantastico che dura nel tempo rimanendo sempre attuale. Ma non è tutto, l’intero fabbisogno energetico dello studio è sostenuto da pannelli solari, che producono anche energia in surplus re-immessa nella rete elettrica cittadina. Infine, Loveland ha anche ricevuto il premio del Green Tourism Gold!
COLLEZIONE FW-2014 Negli ultimi 20 anni Griffin ha avuto l’opportunità di collaborare con alcune delle più rinomate aziende nel mondo dell’abbigliamento come Berghaus, Baracuta e lo specialista dei capi anti-pioggia Mackintosh. Il brand inglese è inoltre l’unico a lavorare in stretto contatto con il famoso graffiti artist Banksy... l’insieme di queste molteplici realtà, tra brand di livello e figure eclettiche, amalgamate con armonia all’esperienza maturata negli anni, rendono possibile la realizzazione di capi outerwear (spesso reversibili) fuori da ogni schema. www.griffin-studio.com
TH E PILL | WOR D O UT | I P OTER M I A La montagna è un luogo imprevedibile. Non importa dove siate diretti per la vostra prossima escursione o in quale periodo dell’anno vi troviate. Portate con voi queste semplici nozioni.
DI AG NOSI Quando la temperatura corporea scende al di sotto dei 35°C, si entra nel primo grado di assideramento.
Pioggia, neve o sudore possono causare principi di ipotermia anche a temperature esterne di 4-5°C.
CO SA FARE E C OSA NON FARE > >
I principali sintomi che subentrano riguardano difficoltà motorie, sonnolenza e alterazioni dello stato di coscienza.
Non assumete alcolici. L’alcol può darvi una sensazione di calore immediato, ma abbassa ulteriormente la temperatura corporea.
Posizionate attorno a voi foglie secche, rami, felci e quant’altro la foresta abbia da offrire per aumentare l’isolamento termico.
Se avete delle buste di caldo istantaneo, piazzatele vicino alle maggiori arterie (collo, ascelle, linguine) per riscaldare il flusso sanguigno. Evitate il contatto diretto con il corpo. Riponete l’attrezzatura che avete all’interno del sacco a pelo. Riducendo il volume, permetterete all’aria di riscaldarsi più velocemente.
Assumete la cosiddetta posizione H.E.L.P. (Heat Escape Lessening Position) per trattenere più possibile il calore corporeo.
Limitate i movimenti ed evitate frizioni o massaggi. Il rischio di eccessive manipolazioni è l’arresto cardiaco.
Non sottovalutate i sintomi.
VITTIME
OGNI A NNO L ’ IP OT ERMIA CAUSA 150 0 V IT T IME S O LO NEGL I S TAT I UNIT I.
Il 20-25% dei casi di ipotermia mortale sono accompagnati da un fenomeno fisiologico conosciuto come svestizione paradossale, un comportamento inspiegabile che porta la vittima a spogliarsi.
1977
Siamo stati i primi in Europa a credere che GoreTex fosse il miglior materiale per una protezione eccezionale dalle forze della natura.
2015
Lo crediamo ancora oggi.
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