• ISSUE 27 •
FREEPRESS | 25.000 COPIES IN 1600 SHOPS IN ITALY, SWITZERLAND, AUSTRIA, GERMANY, FRANCE, SPAIN AND ENGLAND | PHOTO BY SIMONE MONDINO
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ISSUE 27 CONTENTS & CREW
T H E D A I LY P I L L
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EDITOR IN CHIEF
Denis Piccolo | denis@tabcommunication.com
BEST MADE
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KILLER COLLAB
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ECO SEVEN
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COLUMBIA MEETING
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OUTDOOR E XPO.EU
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EVOC LENZERHEIDE
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V I B R A M M A R E M O N TA N A
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E C S TA I C E M A M M U T E L E M E N T S
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George Boutall | george@evergreendesignhouse.com Francesca Pagliaro| francesca@evergreendesignhouse.com
S AY Y E S T O A D V E N T U R E . J A PA N
P. 3 2
ADVERTISING OFFICE
U N I T E D B Y A F L U F F Y PA S S I O N
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welcome@tabcommunication.com +39 3337741506
S AV E T H E B L U E H E A R T O F E U R O P E
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RUNNING
DANI ARNOLD
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A LET TER TO SARA GRIPPO
P. 4 6
GEORGIA ON MY MIND
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THE CLEAN APPROACH
P. 5 4
SIMONE MONDINO PHOTOGRAPHER
P. 6 0
P R O D U C I , C O N S U M A , C R E PA .
P. 6 6
CLIMBING: OVERHANGING
P. 74
SPEED HIKING: FROM ANOTHER WORLD
P. 8 4
HIKING: NEED FOR E XPLORING
P. 9 4
RUNNING: CITY RUNNER
P. 1 0 4
THE PILL SPORT & ST YLE
P. 1 1 4
SHOPLIST
P. 1 1 8
LAST WORD
P. 1 2 2
E D I TO R I A L C O O R D I N ATO R
Davide Fioraso | davide@tabcommunication.com Giulia Boccola | giulia@tabcommunication.com E D I T I N G & T R A N S L AT I O N S
Silvia Galliani | galliani.sil@gmail.com EDITORS
Denis Piccolo | denis@tabcommunication.com Cristian Murianni | murio@tabcommunication.com ART DIRECTION
Dario Marchini TRAIL
Daniele Milano THEPILLMAGAZINE.COM
Davide Fioraso | davide@tabcommunication.com PHOTO SENIOR
Matteo Pavana | matteopavana@gmail.com Thomas Monsorno | Monsorno@gmx.net Achille Mauri | achillema1922@gmail.com PHOTOGRAPHERS & FILMERS
Giulia Boccola, Davide Fioraso, Gianfranco Battaglia, Andrea Schiliro, Dino Bonelli, Matt Georges, Denis Piccolo, Patte Schwienbacher COVER
Simone Mondino C O L L A B O R ATO R S
Enrico Santillo, Lisa Filippini. C O M PA N Y E D I TO R
Tab Communication Via Paolo Bassi 29 Milano 20159 welcome@tabcommunication.com PRINT
Grafiche Ambert Verolengo TO DISTRIBUTION
FreePress 25.000 copies distribuited in 1850 shops in Italy, Switzerland, Austria,Germany, France, Spain and England The Pill rivista bimestrale registrata al tribunale di Milano il 29/02/2016 al numero 73 FOLLOW US
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P H O T O B Y S I M O N4E M O N D I N O
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A L P H A
C O N V E R T I B L E
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COVER YOUR BASES Not sure about the weather conditions, not sure what to pack. Take one jacket to cover all bases. The Pedroc Alpha Convertible Jacket is a highly breathable, water-repellent and lightweight insulated jacket for men that can be turned into a vest by removing the zip-off sleeves. Its thermo-regulating Polartec® Alpha® insulation provides an equal temperature balance – keeping cold air out, but moving excess heat and sweat away from the body. You get air-permeable breathability and warmth only when you need it to effectively regulate your core body temperature.
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EDITO BY
D AV I D E F I O R A S O
“La neve e il suo magnifico silenzio. Non ce n’è un altro che valga il nome di silenzio, oltre quello della neve sul tetto e sulla terra.” Erri De Luca, Il peso della farfalla
Un profumo di sottobosco si sprigiona dalla terra umida, puntellata di primule eroiche e chiazze di neve ghiacciata. Le cortecce sono lucidissime e il ruscello che scorre accanto al vecchio stavolo è gonfio di pioggia. Sopra ogni cosa cadono grandi fiocchi di neve. E’ l’incontro tra due stagioni, in una primavera che tarda ad arrivare. Siamo immersi tra le nubi, nel silenzio ovattato che solo questo ambiente sa donare, dove il bianco e in nero si unisco in infi nite tonalità di grigio. La mescolanza di profumi e il sentore che accompagna la neve di aprile è un regalo raro di questi tempi. Favorisce un ascolto spontaneo e diretto con gli elementi, allontanando per un momento le preoccupazioni sul nostro ecosistema malato. Cerchiamo il più possibile di assomigliare a creature silenziose, cogliere la vita che si respira qui. E’ come se la natura ci riassegnasse un posto, un valore, considerandoci né più né meno importanti del tronco su cui siamo poggiati. Il pensiero è consolante, anche se vestiamo di poliestere e nel nostro stomaco viene digerita una colazione da Autogrill. Per non perdere il contatto con la natura, dobbiamo aspirare a qualche forma di selvatichezza, ad un approccio il più possibile spontaneo, che ci possa ricondurre a essere parte di un tutto, di un luogo che seppure largamente influenzato dall’uomo è in grado ancora di accoglierci e di trasmetterci un senso si autenticità. Siamo giunti a destinazione e riponiamo le pelli nello zaino. La salita ha lasciato spazio alle riflessioni e mentre la neve continua a cadere, ci rendiamo conto di essere felici. La natura ci trasmette un senso di verità così profondo che siamo rinfrancati da tutte le avversità della settimana. Questa neve, per noi, è un dono speciale, a cui siamo tradizionalmente legati. Tornerà primavera?
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P E D R O C
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LIGHT PROTECTION Don’t let excess weight or bad weather stop you from training in alpine terrain. Our men’s Pedroc GTX Active Jacket is designed specifically for high-intensity mountain activities. It’s made from GORE-TEX® A ctive 2.0 – the lightest, most breathable GORE-TEX® fabric available. You get the waterproof, windproof performance of a hardshell combined with outstanding breathability and next-to-skin comfort.
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S A L E WA I R O N F LY – U N A G A R A , N E L L A G A R A Una sfida tra cielo e terra, nella meravigliosa cornice delle Alpi e Prealpi lombarde e piemontesi. È la prima edizione di Salewa Ironfly, la gara di hike & fly, ovvero corsa in montagna e volo in
parapendio, organizzata dal Parapendio Club Scurbatt con Salewa come main sponsor, in pro-
gramma dal 12 al 19 maggio. Una competizione lunga 458 chilometri (con partenza dal lungolago di Lecco e arrivo a Suello) seguendo un percorso indicativo, da concludere nel tempo massimo di
1 settiamana, con 4 boe obbligatorie sul Monte Cornizzolo (LC), Macugnaga (VCO), Bormio (SO) e Passo della Presolana (BG).
R E I E M EC B O I C OT TA N O V I STA Sull’onda della tragedia di Parkland (Florida), e a seguito del crescente dibattito sul controllo delle
armi negli Stati Uniti, REI e Mountain Equipment Co-op (MEC) hanno deciso di sospendere gli ordini futuri a marchi del gruppo Vista Outdoor come Camelbak, Bell, Bushnell, Bollé, Giro e
Camp Chef. Spinti dalle pressioni dei consumatori, i due giganti dell’outdoor retailer hanno preso
questa decisione a causa dei numerosi produttori di armi e munizioni che l’azienda di Farmington ha nel proprio portafoglio di brand. Una disputa complessa che rimane in attesa di chiarimenti.
N U OVO G O R E I N N OVAT I O N C E N T E R N E L L A S I L I C O N VA L L E Y Gore ha presentato la sua espansione nella Silicon Valley con l’apertura di un laboratorio e spazio
per l’innovazione partecipata di oltre 1000 mq. Incentrato nell’aiutare le startup a ottenere innovazioni su larga scala, il Gore Innovation Center di Santa Clara combinerà l’expertise di Gore nella scienza dei materiali con aziende innovative che hanno idee in grado di rivoluzionare settori
come quello aerospaziale, dell’automotive, dei dispositivi digitali per la salute, dell’elettronica di
consumo e dei materiali. Ospiterà anche eventi per incoraggiare l’innovazione tecnologica e la collaborazione all’interno della Silicon Valley.
IL GRUPPO LAFUMA TORNA IN UTILE Il gruppo Lafuma, che comprende anche i marchi Eider, Millet e Oxbow, ha raccolto i frutti della
ristrutturazione avviata con un ritorno agli utili, nonostante un fatturato in contrazione. Nel 2017
il gruppo con sede ad Annecy ha visto il suo risultato operativo crescere del 67,7% registrando un utile netto di 5,4 milioni di euro (contro la perdita di 1,2 del 2016). Lafuma aveva incontrato difficoltà persistenti sui mercati chiave, a cui si è aggiunto l’impatto delle ristrutturazioni avviate sotto
l’impulso dell’azionista russo Calida. Il giro d’affari complessivo è diminuito del 3,9% a 160 milioni di euro, con i marchi Lafuma, Miller e Eider che hanno contribuito per 95,7 milioni.
QUALE FUTURO PER IBEX? A inizio 2018, con un comunicato sul proprio sito web, Ted Manning, CEO di Ibex Outdoor Clothing, annunciava il termine di un’avventura durata 20 anni. Qualche settimana fa la società del Vermont è
stata comprata all'asta da Flour Fund. Il prezzo della vendita non è stato divulgato, ma il gruppo di investimento newyorkese ha acquisito tutte le proprietà intellettuali e le rimanenti attività. Cosa succederà ad un marchio amato per la sua autenticità e qualità, che ha riportato la lana merino all'atten-
zione degli appassionati di outdoor? Non è ancora chiaro, ma secondo Burlington Free Press i nuovi proprietari svilupperanno ulteriormente il modello di business diretto al consumatore e potrebbero introdurre un programma di licenze destinate ad altri produttori di abbigliamento. 8
THE dAm TRUTH (ALL dAMS ARE dIRTY)
DAMS AND DIVERSIONS: WHAT’S THE DIFFERENCE?
WE NEED HEALTHY RIVERS Accessible fresh water constitutes less than 1% of the world’s total water supply and needs protection to help sustain all life.
Dams block rivers and impound water in reservoirs. Diversions can draw large amounts of water from a river, leaving the existing riverbed dry. Both are devastating to ecosystems and the people who live within them.
CLEAN, GREEN HYDROPOWER DAMS ARE A MYTH Hydropower is the only “renewable” energy source sending species to extinction, displacing people globally, and contributing to climate change.
DAMS KILL FISH AND WILDLIFE
DAMS HARM ECOSYSTEMS AND EXACERBATE CLIMATE CHANGE
Dams have contributed to an average freshwater wildlife population decline of 81% since 1970, with some species even sent to extinction.
Dams and river-draining diversions cause greenhouse gas emissions and make humans, ecosystems and species less able to adapt to a changing climate.
SAVE THE BLUE
HEART OF EUROPE
TELL INTERNATIONAL BANKS TO STOP INVESTING IN THE DESTRUCTION OF EUROPE’S LAST WILD RIVERS PATAGONIA.COM/BLUEHEART
© 2018 Patagonia, Inc.
#TheDamTruth
THE DAILY PILL BY DAV I D E F I O R AS O
S C OT T L A N C I A U N M O D E L LO D I EC O M M E R C E I N T EG R ATO CON I DEALER Scott ha presentato la sua piattaforma e-commerce che funzionerà in parallelo con la rete vendita
esistente; un modello di commercio integrato in cui il dealer è al centro del business. Attraverso l’acquisto online e il ritiro in negozio, si potrà usufruire dei servizi e dell’alta professionalità dei rivenditori. Una nuova forma di vendita che punta all’acquisizione di nuovi clienti (derivanti da un
nuovo bacino di utenza) e alla fidelizzazione verso il negoziante e verso il marchio Scott. Al cliente
finale viene garantita disponibilità immediata (24h su 24) di tutti i prodotti, il know-how Scott e la possibilità di rendere gratuitamente qualunque tipologia di merce acquistata.
M E L LO B LO C C O 2 0 1 8? S I FA RA’ , M A I N SV I Z Z E RA L'edizione 2018 di Melloblocco si terrà in Svizzera nell'ambito del MBB Street Boulder. Il marchio del celebre raduno internazionale di bouldering è stato ceduto, solo per quest’anno, all’evento che
si svolgerà a Cresciano, in Svizzera. Dal 3 al 6 maggio ci saranno 4 giorni di arrampicata sui blocchi ticinesi, sotto la direzione della squadra il Melloblocco, con eventi Vip che si terranno in una
tensostruttura nel centro di Lugano. Ma per molti sembra difficile immaginare Melloblocco senza
la sua culla naturale. Un annuncio che porta a temere ancor di più per il futuro del raduno e che ha creato sconcerto tra le migliaia di "abitué" dei blocchi della Valmasino.
V F C O R P O R AT I O N A C Q U I S TA A LT R A R U N N I N G VF Corporation, società madre dei marchi Vans, Timberland, The North Face e Reef, dopo aver
acquisito Dickies e Icebreaker, ha annunciato l’acquisto di Altra, azienda di calzature da running
e trail running. Le condizioni dell'accordo con l'ex proprietario di Altra, Icon Health and Fitness, non sono stati rilasciati, tuttavia VF Corp. afferma che l'acquisizione indica l'evoluzione del proprio portafoglio verso sempre più marchi outdoor in un mercato globale che rappresenta una mas-
siccia crescita futura. Venduto in 55 paesi attraverso oltre 1.600 negozi specializzati, negli ultimi 12 mesi il marchio Altra ha generato circa 50 milioni di dollari di ricavi.
TA M A R A LU N G E R N E L T E A M CA M P Dopo numerose imprese con Simone Moro, da sempre testimonial Camp, anche Tamara Lunger entra a far parte del team di Premana. “Si tratta di un ingresso importante, di cui siamo davvero
felici sia per il livello alpinistico di Tamara sia per il suo spessore umano. Noi come lei siamo nati
e abbiamo deciso di restare in montagna, portatori di una cultura e di una passione che vanno oltre l’elemento sportivo”. L’ultima impresa di Tamara, la traversata scialpinistica delle Alpi da est
a ovest (quasi 2.000 km e 85.000 m di dislivello), si inserisce a pieno titolo nella serie di progetti analoghi e rappresenta il miglior modo possibile per inaugurare una partnership speciale.
F R I E D R I C H S H A F E N AV R À U N A N U OVA P I AT TA F O R M A P E R L'OUTDOOR In un processo di votazione interna, la maggioranza dei membri dell‘European Outdoor Group
(EOG) ha optato per il trasferimento di OutDoor Show a Monaco di Baviera a partire dal 2019. La 25ma edizione di OutDoor, in programma dal 17 al 20 giugno 2018, sarà quindi l’ultima organizzata dalla Fiera di Friedrichshafen nell’ambito dell’attuale partnership con EOG. In piena
autonomia, e con il sostegno di numerosi esponenti di spicco, gli organizzatori della fiera stanno
già elaborando il futuro concept della kermesse per continuare a offrire al settore una propria casa sul Lago di Costanza.
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LA SPORTIVA ® is a trademark of the shoe manufacturing company “La Sportiva S.p.A” located in Italy (TN)
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heritage Attimi preziosi della nostra storia conservati come tesoro di un’eredità inestimabile, avanzano consapevoli. Possibilmente in salita. La Sportiva, dal 1928
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TREKKING SLEEP SYSTEM
ZERO 8 ANNIVERSARY EDITION
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Il marchio svizzero Polarmond lancia una nuova campagna di crowdfunding per sviluppare l’innovativo Sleeping System che reinventa il modo di dormire all'aria aperta. Eliminando gli svantaggi dei sacchi a pelo e dei materassini convenzionali, stabilisce un nuovo standard di comfort con un sistema brevettato per la regolazione interna della temperatura da 0 a 25°C. Composto da una calotta esterna isolata, un materassino ad aria, 2 pali di sostegno e una fodera interna, si compatta in 11L di volume per 2.1 kg di peso.
Il 2018 è un anno importante per SCARPA. Nella vetrina di ISPO Munich ha presentato al pubblico internazionale due limited edition realizzate per il suo 80mo anniversario, a coniugare performance e tecnologia con un look vintage. Una di queste trae ispirazione dal leggendario modello da arrampicata “Roch Star”, vero best seller degli anni Settanta. Il modello Zero 8 lo reinterpreta per entrare nell’uso quotidiano degli sportivi metropolitani e di coloro che desiderano indossare in ogni momento l’autentico heritage.
Realizzato da Bullitt, in collaborazione con Land Rover, lo smartphone Explore è stato progettato specificatamente per coloro che sono alla ricerca di un dispositivo robusto per affrontare le attività all'aria aperta. E’ testato per supportare cadute fino a 1.8 m d'altezza, soddisfa le richieste dello standard IP68 per la resistenza all'acqua ed è in grado di funzionare a temperature estreme. Il display da 5.5” in Full HD è protetto da un vetro Gorilla Glass 5. La batteria integrata consente un'autonomia di 2 giorni.
4.NOMAD
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6.S’WELL
HAMMOCK
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ROAMER COLLECTION
Due utilizzi, un unico prodotto. Nomad Hammock è un'amaca pieghevole, ispirata all'arte degli origami, progettata per diventare un pratico zaino da tutti i giorni. L'amaca, facile da riporre e portare con sé, si monta e si piega senza problemi grazie alla sua costruzione strategica. Le fibre Cordura 1000 resistono a un uso gravoso, mentre la maglia in morbido nylon avvolge delicatamente i fianchi donando una sensazione di comfort. Si trasforma in uno zaino da 20 litri con tasche porta oggetti.
In occasione del Salone di Ginevra, Peugeot ha presentato al pubblico il Rifter 4x4 Concept, un’originale proposta per gli amanti delle attività all’aria aperta che si affianca al nuovo Rifter di serie. Automobiles Dangel si è occupata della trasformazione meccanica, abbinando al propulsore BlueHDi da 130CV un assetto rialzato di 80 mm, pneumatici off-road della BF Goodrich e la trazione a quattro ruote motrici. La dotazione comprende, tra le altre cose, una tenda da tetto Overland e una mountain bike Peugeot eM02 FS Powertube a pedalata assistita.
S'well, la company fondata da Sarah Kauss nel 2010 con la missione di liberare il mondo delle bottiglie in plastica, ha lanciato la sua nuova Roamer Collection. 5 bottiglie in formato da 40 o 60oz (1.1 o 1.8 litri) realizzate in acciaio inossidabile 18/8 BPA free. La tripla parete consente ai liquidi di restare freddi per 24 ore o caldi per 12. Linee pulite, colori neutri, ed una versione Teakwood nature-inspired. Innovazione, rispetto per l’ambiente e il costante supporto a Unicef USA, American Forests, BCRF e (RED).
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Location: Muline Grampians, Australia - Route: the Flying Duck - Grade: 8b+ - Climber: Nathan Hoette
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SPIKE STORM TENT
NEOSHELL RELIANCE JACKET
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Nel backpacking economizzare il peso significa comodità. Con appena 530 grammi, la tenda Spike Storm di Nemo Equipment fa del suo meglio per alleggerire il vostro carico. Minimalista nel design, nel materiale e persino nel colore, questa tenda da una persona è stata progettata per offrirvi un rifugio lontano dai sentieri battuti. E’ realizzata in nylon ripstop 30D trattato con siliconi per aumentare la resistenza, la durabilità e l'impermeabilità. Si sorregge con i propri bastoncini da trekking.
In fatto di pioggia possiamo dire che Filson un paio di cose le conosce. Si occupa di rainwear dal lontano 1897, anno in cui è stato inaugurato il primo negozio di Seattle, una parte del mondo che riceve in media 152 giorni di pioggia all'anno. La nuova giacca Reliance è dotata di un tessuto NeoShell a 3 strati impermeabile e altamente traspirante, con cerniere waterproof e cuciture completamente nastrate. Un guscio ideale per tutti i giorni. Disponibile solo nella versione Olive Drab.
Ci sono mezzi che riportano indietro nel tempo, quando si viveva il viaggio in maniera autentica, senza fronzoli. A far rivivere queste sensazioni ci ha pensato Royal Enfield con la sua Himalayan, moto d’altri tempi con le giuste concessioni alla modernità, come la marmitta catalitica e l’ABS. Una tuttofare capace di cavarsela nel fuoristrada leggero, con nuovo motore monocilindrico 411 cc raffreddato ad aria con alimentazione a carburatore e distribuzione monoalbero. Il telaio è un robusto doppia culla in tubi di acciaio progettato e sviluppato da Harris.
10.ALPS & METERS
1 1 .T U L S O N T O L F
1 2 . PATAG O N I A
TOURING VEST
QUBIT
MIDDLE FORK
Ispirato ai capi degli anni ’40, il nuovo gilet di Alps & Meters è un capo sportivo ideato per lo ski touring. Vanta un guscio idrorepellente in nylon e cotone cerato per proteggere dal vento e dalla neve ed un isolamento Polartec Alpha da 80 g per maggior calore e traspirabilità. Presenta un'iconica chiusura frontale a lacci con collo rialzato, una tasca interna con zip rivestita in microfibra ed una esclusiva tasca portaoggetti in versione cargo. Disponibile nelle colorazioni Raven e Olive Oil.
Qubit è la scarpa da climbing running leggera e pieghevole ideata per il trasporto in qualsiasi tasca. Consente a runners estremi come Philipp Reiter, Kilian Jornet e Remi Bonnet una presa adatta a spostamenti veloci nella roccia risolvendo passaggi di arrampicata con la massima sicurezza. La vestibilità è un ibrido pensato per i piedi del corridore, con la tecnica applicata al rock climbing. Protegge le ossa del metatarso, rilascia delicatamente il tallone e affila la punta per offrire sensibilità e libertà di movimento.
PACK ABLE WADERS
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I waders più leggeri, comprimibili e tecnicamente più avanzati mai prodotti da Patagonia. Caratterizzati dalla nuova tecnologia con calzari privi di cuciture, sono realizzati in tessuto impermeabile/traspirante leggero e resistente. Si ripiegano all'interno della propria sacca da trasporto, con dimensioni e peso ideali per qualsiasi tipo di viaggio. Bretelle regolabili dal profilo essenziale, cintura da pesca, parasassi sulle caviglie, tasca interna impermeabile e rinforzata con rivestimento in TPU.
KILLER COLLAB BY DAV I D E F I O R AS O
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1.BURTON X G-SHOCK MUDMASTER
2 .T I M B E R L A N D X O F F WHITE 6-INCH BOOT
La terza collaborazione tra Casio e Burton, nata in concomitanza con il 35mo anniversario di G-Shock e l’edizione 2018 dei Burton U.S. Open, unisce la qualità dei prodotti Burton con la versatilità e l’impareggiabile robustezza di G-Shock. Il popolare modello Mudmaster GG1000BTN-1A per condizioni estreme è caratterizzato da una combinazione di colori mimetici Duck Camouflage, dettagli arancioni e il motto "No Bad Trips" inciso sul retro della cassa. Include altimetro, termometro e bussola digitale.
Dopo Atmos, Shoe Palace, Madness e The North Face, Off-White è l’ennesimo brand che si aggiunge alla ricca serie di rivisitazioni sul classico boot da 6 pollici di Timberland. Tra le proposte di Virgil Abloh, questa versione con tomaia in velluto camel brown, collare marrone scuro e logo Timberland in metallo sui pannelli laterali. Fanno parte della collaborazione anche le discusse versioni fluorescenti Neon Green e Neon Orange. La targhetta decorativa riporta l’iconico motivo a croce Off White.
4.PUMA X DIAMOND S U P P LY C O
5.ASICS X KIKO KO STA D I N OV G E L- B U R Z 1
6 . Q U I K S I LV E R X S TA B HIGHDYE 18"
Era il 1998 quando Nicholas Tershay, aka Nick Diamond, fondava Diamond Supply Co., ad oggi uno dei brand di skate e streetwear più riconosciuti e stimati. La sua prima collaborazione con Puma riflette l’amore condiviso per la semplicità nel design e l’attenzione ai dettagli, unendo estetica streetwear all’attitude sportswear. La collezione SS18, sviluppata in due drop, trae ispirazione dall’archivio anni 70 e 80 con materiali e trame originali che riportano una versione aggiornata delle grafiche Puma di quel periodo.
Unendo le forze con il designer bulgaro Kiko Kostadinov, ASICS ha annunciato il lancio della Gel-Burz 1. Questa nuova silhouette è il risultato di una costruzione ibrida che combina elementi della Gel-Nimbus 20 e della Gel-Venture 6. Caratterizzata da tomaia in tessuto con inserti nastrati, tecnologia FlyteFoam e Gel cushioning systems, viene proposta in tre diverse colorazioni che rispecchiano la nuova linea di abbigliamento primavera/estate di Kostadinov.
Scelti da Leonardo Fioravanti per l’acclamatissima campagna Object of Desire, i boardshort Highdye sono leggeri, ultra flessibili e si asciugano in un lampo. Tessuto Diamond Deluxe 4-way stretch per surfare in completa libertà, rivestimento idrofobo e idrorepellente Quiksilver Dry Flight, lunghezza sopra il ginocchio, vestibilità performance, chiusura neo fly con apertura automatica e tasca posteriore applicata.
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3 .T H E N O R T H FA C E X J U N YA WATA N A B E X COMME DES GARÇONS In vista della primavera 2018 The North Face, Junya Watanabe Man e Comme des Garcons si sono uniti nuovamente. Tra i pezzi più importanti spicca la Terra 65 Jacket, che incorpora con uno zaino da 65 litri, la Soutien Collar Jacket e l’Army Parka in 3L Gore-Tex Windstopper. La collezione include anche un restyling Watanabe sugli zaini Heritage Daypack e Ruth Sack, insieme a due paia di pantaloni in denim con stampe oversize.
LIBRA GTX
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7. E M E R I C A X P E N D L E T O N CAPSULE COLLECTION
8 . M C X C I V I LWA R E CLIPPER KNIFE
9.POLER X NIKE SB T R A N S P O R T PAC K
Un vero dream team, due mondi distinti che si uniscono per una capsule davvero speciale, portando Pendleton Woolen Mills ed Emerica a creare una collezione ispirata al passato. Si parte dalle scarpe Wino G6 e Indicator High, rispettivamente con tomaia in pelle e Nubuck, per arrivare all’iconica camicia a scacchi Pendleton Ls Flannel in versione Cotton Yarn Dye. Tra gli accessori berretti, cappellini e una coperta in lana testurizzata con cinghie in pelle.
Monster Children mette la sua firma sul Clipper Folding Knife di Civilware, coltello minimalista, solido, dal profilo sottile. Impugnatura interamente in titanio, lama in acciaio inossidabile, fermo corsa incorporato nel perno e clip da tasca a basso profilo che funge anche da fermasoldi. Una curiosità? Il disegno sul manico è stato realizzato da Caleb Owen Everitt e Ryan Rhodes dello studio LAND.
Nike SB e Poler Outdoor Stuff celebrano le loro radici in Oregon con un'ulteriore collaborazione nata dalla scarpa Zoom Stefan Janoski Slip-On in versione suede. Ne fa parte anche lo zaino Transport Pack con tessuto in Campdura che offre una custodia imbottita per laptop, tasche interne organizer, tasche laterali in tessuto a rete e una tasca superiore foderata in tricot. Robusto pannello frontale resistente all'abrasione e cinghie porta skateboard.
1 0 .T E N T R E E X I A N A DA M S DAW N TO N AT U R E COLLECTION
11.ZIEL X CLUB ALPINO I TA L I A N O L EG E N D SPECIAL EDITION
1 2 .T O P O D E S I G N S X DA N N E R M O U N TA I N L I G H T BOOT
Designer e illustratore per gran parte della giornata, skier, surfer e chef nel tempo libero. Grazie al suo progetto Done Creative dal 2010 Ian Adams stampa le sue grafiche su t-shirt donando i guadagni a organizzazioni no profit incentrate sulla protezione della fauna selvatica. Tentree ha raccolto la sua iniziativa cogliendo l'opportunità di collaborare con lui per aumentare il suo impatto. La nuova Animal Capsule con tre differenti motivi (Orca, Owl e Grizzly) è disponibile sul sito Tentree.
Ziel Italia presenta Legend, l’occhiale da sole approvato dagli esperti del Club Alpino Italiano. Gli speciali trattamenti delle lenti in policarbonato garantiscono protezione per gli occhi e una lunga durata. Gli inserti laterali e sul naso assicurano riparo da polvere, vento e sabbia, oltre alla luce solare. Le aste sono regolabili in lunghezza, caratteristica che permette il perfetto adattamento al viso aumentando la stabilità e il confort. In dotazione un comodo e pratico astuccio con moschettone coordinato.
Per oltre 30 anni, il Mountain Light Boot ha fissato lo standard tra gli scarponi da trekking. E rimane ancora un punto fermo nel suo genere tra i sentieri escursionistici e le strade cittadine. Topo Designs è orgogliosa di reintrodurre questa classica icona nella nuova collaborazione con Danner che include anche il Daypack abbinato. Design personalizzato in edizione limitata, tomaia in pelle Horween, fodera in Gore-Tex e suola Vibram Sierra.
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ECO SEVEN BY DAV I D E F I O R AS O
˜ EC O CA M P TO R R E S D E L PA I N E Montagne, ghiacciai, laghi, vallate e tanta natura selvaggia. Nascosto in uno dei parchi nazionali più belli del mondo, quello di Torres del Paine, EcoCamp offre un rifugio sostenibile senza eguali. Certificato secondo gli standard ISO14001 per il suo Environmental Management System, segue l’architettura delle abitazioni dei Kawesqar, abitanti originari della zona. La progettazione a basso impatto ambientale, ideata per non ostacolare la fauna selvatica, è integrata dall'uso di toilettes compostanti, l'impiego di energie rinnovabili e la riduzione dei rifiuti. Dalle sue cupole geodetiche si può godere di un proprio bagno privato, stufa a legna e terrazza all'aperto. E dopo le escursioni guidate attraverso gli splendidi paesaggi della Patagonia cilena, ci si può rilassare nelle community dome dedicate allo yoga o alle specialità locali.
PICTURE ORGANIC CLOTHING E WWF Il marchio francese Picture Organic Clothing ha presentato una nuova linea di prodotti realizzata in co-branding con WWF, la più grande organizzazione mondiale per la difesa dell’ambiente e delle specie in via di estinzione. Tra le numerose iniziative in corso, Picture ha deciso di sostenere il programma artico del WWF fornendo l’abbigliamento tecnico necessario alle squadre che lottano sul campo per preservare gli habitat di tre specie animali a rischio: il narvalo del Canada, l’orso polare della Russia e la balena della Groenlandia. Nell'ambito di questa partnership biennale, Picture ha lanciato una ricca capsule collection per uomo e donna composta da abbigliamento e accessori realizzati con materiali riciclati e cotone organico.
E V E R E ST C L E A N U P CA M PA I G N 2 0 1 8 E’ iniziata il 17 marzo un’ambiziosa iniziativa che consentirà di trasportare dall'Everest oltre 90 tonnellate di rifiuti entro la fi ne del 2018. Una campagna di pulizia nazionale sostenuta da Yeti Airlines, compagnia aerea privata con sede a Katmandu, in partnership con governi locali e diverse agenzie come il Development Program delle Nazioni Unite (UNDP), il Sagarmatha Pollution Control Committee e l’Himalaya Club. Raccogliere la spazzatura non è un compito facile; comporta giorni di cammino fi no al campo base ed il trasporto all'aeroporto di Lukla, da cui volerà fi no a Kahtmandu per il riciclaggio. Lungo il percorso sono stati installati 16 punti di raccolta, 3 bagni e 46 bidoni della spazzatura in lastre di pietra e zinco. Ancora una volta, gran parte di questo massiccio sforzo è realizzabile solo attraverso sherpa e yak.
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ECO SEVEN SA LO M O N L A N C I A “ P L AY- M I N D E D PROGRAM” Alla fine del 2018 Salomon entrerà nei dettagli del suo nuovo Play-Minded Sustainability Program, affrontando gli obiettivi immediati e a lungo termine in diversi ambiti di sostenibilità. Il brand delineerà un programma fino al 2025 che si concentrerà sugli sforzi per sostenere le persone e i luoghi della comunità sportiva outdoor. Play-Minded Program metterà in atto una strategia in 4 mosse: Mind the Players (per formare le persone alla consapevolezza e alla motivazione verso soluzioni più responsabili per praticare gli sport all’aria aperta), Mind the Playground (per diminuire le proprie emissioni di CO2), Mind the Playmakers (per garantire il benessere dei propri dipendenti e produrre un impatto positivo sulle comunità e sui fornitori locali), Mind the Toys (per ridurre l'impatto ambientale dei suoi prodotti e garantire i principi dell’economia circolare).
I O N O N H O PAU R A D E L LU P O Scoprire e raccontare le storie dei lupi che popolano l'alta Valle del Fiume Taro, un territorio vasto e selvaggio dell'Appennino Settentrionale. Un progetto che si potrà realizzare solo grazie al supporto di appassionati e semplici cittadini, al fine di ottenere dati come: la stima della popolazione presente, l’estensione dei branchi sul territorio, rilevare le nascite e l’accrescimento dei cuccioli. Fino ad oggi l’attività di monitoraggio e promozione sul territorio è stata svolta come semplice volontariato attraverso l’utilizzo di pochissime risorse economiche. Da qui la necessità di trovare una nuova forma di sostentamento e l’idea di un progetto di crowdfunding che prende il nome dell’associazione stessa. Scopri la campagna “Io non ho paura del lupo” su www.produzionidalbasso.com.
A L A S P O R T I VA I L P R E M I O N A Z I O N A L E RADICALGREEN Dal 13 al 18 marzo, Trento è stata la capitale dell’economia sostenibile ospitando la terza edizione della Green Week, manifestazione patrocinata dalla Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con la Commissione Europea. In questa occasione La Sportiva è stata insignita del Premio RadicalGreen riservato alle imprese italiane che operano quotidianamente nello sviluppo di prodotti e processi sostenibili. Un occasione per ascoltare la voce di imprenditori, e la loro esperienza, su come la sfida ambientale si tramuta in processi di cultura industriale e di innovazione tecnologica. ”Essere sostenibili è un vantaggio competitivo che traduciamo operativamente in scelte produttive, condotte e comportamenti nei confronti di tutti i nostri stakeholder” ha dichiarato Lorenzo Delladio, amministratore delegato e presidente di La Sportiva.
G LO BA L C H A N G E AWA R D 2 0 1 8 Cinque progetti il cui compito è quello di cambiare l’industria tessile e della moda proponendo soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente. La start up più votata dal pubblico del Global Change Award 2018 è stata Agroloop Biofibre, tessuto vegetale derivato da scarti agricoli destinati allo smaltimento (semi di lino, banane, canna da zucchero o ananas). Tra gli oltre duemila candidati sottoposti al giudizio della giuria di esperti, altri quattro si sono contraddistinti per la potenziale capacità di accelerare il processo di rinnovamento della moda: tra questi Regenerator (che attraverso l’uso di un particolare agente chimico eco-friendly propone una soluzione per separare il poliestere dal cotone nei tessuti misti rendendoli riciclabili) e Algae Apparel (che ha ideato una nuova tecnologia per produrre fibre e tinture con le alghe).
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up3up.it
www.aleah.eu
BY GIULIA BOCCOLA
Columbia meeting. Peeking at its secrets. I genitori della super attiva 90enne presidente Gert Boyle, fuggirono dalla Germania nazista nel 1938, acquistarono una piccola azienda di cappelli in seguito al loro arrivo a Portland e la chiamarono Columbia Hat Company, come il fiume che scorreva vicino alla loro nuova casa. In un secondo momento fu il marito di Gert a prendere il controllo dell'azienda, ma quando egli morì Gert salì in carica, passando da casalinga a dirigente, nel giro di una notte. Oggi è suo figlio, Tim Boyle, il presidente e amministratore delegato. Colombia Sportswear possiede 4 brand: Columbia, Mountain Hardware, Prana e Sorel.
Columbia è composta da persone reali appassionate della vita all'aperto, proprio come i suoi consumatori. Qual è la filosofia del brand? Columbia è composta da persone reali che sono appassionate della vita all'aperto, proprio come i nostri consumatori. Mentre distribuiamo i nostri prodotti in tutto il mondo, la nostra sede è nel grande Pacific Northwest, dove foreste maestose fanno da cornice a montagne vulcaniche e coste aspre. Ed è qui che noi facciamo escursioni, cavalchiamo, peschiamo, cacciamo, scaliamo, ci accampiamo, giochiamo a golf, pagaiamo, corriamo e ci godiamo l'aria fresca con gli amici. Luoghi e condizioni climatiche che ci permettono di testare in prima persona, tutte le brevettate e riconosciute tecnologie di Columbia, studiate e create per permettere a tutti di godere più a lungo dell’attività all’aria aperta. Tecnologie come Outdry Extreme, applicata anche alle tute delle 6 nazionali di Free Style che abbiamo sponsorizzato in occasione dei recenti giochi olimpici invernali in Korea del Sud, U.S., Canada, Bielorussia, Ukraina, Brasile e Kazakhstan. Outdry Extreme rende i capi impermeabili e traspiranti, capovolgendo il concetto di impermeabilizzazione applicando, a differenza degli altri sistemi presenti sul mercato, lo strato impermeabile e resistente all’esterno e morbido tessuto che allontana il sudore all’interno.
atleta. A ricevere il premio durante la serata di gala il 30 Gennaio, è stato suo figlio Tim Boyle, Presidente e Amministratore Delegato di Columbia Sportswear Company. Ha parlato di una donna davvero speciale, che è passata attraverso numerosi ostacoli che ha saputo affrontare e superare con molta forza e coraggio, portando Columbia Sportswear ad essere l’Azienda globale che è oggi. Qual è il Paese in cui siete più forti? Siamo molto forti negli Stati Uniti ma la crescita maggiore è data dall’Europa. Avete in programma delle iniziative speciali per l’Europa? La nostra mission è quella di permettere alla gente di godere più a lungo della vita all’aria aperta, ed è per questo che abbiamo deciso di collaborare con i Parchi Nazionali del Regno Unito. Si tratta di una parnership di 5 anni durante i quali vestiremo i quasi 2000 collaboratori e i 300 Rangers che si prendono cura della conservazione e del miglioramento delle bellezze naturali e contribuiscono a guidare i visitatori e le scuole all’interno dei 15 parchi che ospitano ogni anno 100 milioni di persone. Continua poi la partership con l’UTMB (ultra trail mont blanc) del quale siamo Presenting Partner. Il nostro obiettivo è quello di far sentire le numerose persone presenti all’evento, anche quelle che non partecipano alle gare, parte integrante della manifestazione, non solo semplici spettatori
Puoi dirmi qualcosa circa il premio che è stato consegnato alla fondatrice da Ispo? La Ispo CUP? Gert Boyle è stata premiata da Ispo per l’importante contributo che, con la sua azienda e la sua persona, ha dato al mondo dello sport e in particolare dell’outdoor. E’ la prima volta che il premio viene assegnato ad una persona non
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BY GIULIA BOCCOLA
Outdoor Expo.eu SPORT E TURISMO - BOLOGNA FIERE
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n super appuntamento, tanto per i professionisti, quanto per gli appassionati di sport, turismo e dello stare all’aria aperta; e The Pill Magazine non poteva certo mancare. L’evento, che si è svolto dal 2 al 4 Marzo a Bologna, è stato un vero successo: più di 30.000 presenze (grazie anche alla concomitanza con Eudi Show, il salone delle attività subacquee), quasi 200 espositori provenienti da tutta Italia e moltissimi i brand stranieri. Più di 3.000 test effettuati ed oltre 120 gli appuntamenti calendarizzati. La manifestazione era suddivisa in quattro principali settori di attività: Expo, spazio destinato alle aziende del settore, per scoprire e toccare con mano tutte le ultime novità; Travel, dove era possibile confrontarsi con una vasta scelta di offerte turistiche dedicate a chi ama viaggiare e vivere una vacanza 100% Outdoor; Experience, dove era possibile testare e sperimentare le diverse discipline presentate come l’arrampicata boulder, la lead, la slackline, lo yoga, l’mtb e tante altre; la Community, dove era possibi-
le assistere a veri e propri seminari tenuti da esperti di settore e imparare nuove nozioni sulle attrezzature e sul proprio sport praticato all’aperto. Tutti gli appuntamenti, completamente gratuiti e aperti al pubblico, hanno soddisfatto le esigenze di tutti i presenti, dalle famiglie in cerca di nuove proposte per una vacanza outdoor, fino agli amanti degli sport all’aria aperta che hanno avuto modo di conoscere i loro idoli. Un evento che ha richiamato a sé moltissimi iscritti è stato la Coppa Italia Boulder della Fasi, con circa 215 atleti. Tazio Gavioli ha stabilito il record di arrampicata in velocità su una fune di 10 metri con l’utilizzo delle braccia, mentre è stata standing
Tre intere giornate dedicate a performance, competizioni agonistiche, incontri, dibattiti e workshop legati al mondo dell’Outdoor.
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ovation per l’arrivo in fiera di due personaggi molto importanti nel mondo dell’alpinismo internazionale: Nives Meroi e Romano Benet, prima coppia nella vita e nello sport ad aver scalato l’Annapurna, il loro ultimo ottomila tra i quattordici al mondo. Ci sono stati inoltre i Climbing Awards, gli Oscar italiani dedicati all’arrampicata sportiva che hanno visto premiare i migliori atleti, la migliore palestra e il miglior evento del 2017. Molto interessante ed emozionante è stata anche la conferenza “Disabilità a confronto con Sport e Turismo”, dove erano presenti alcuni atleti paraolimpici a raccontare le proprie esperienze. Ma sono stati moltissimi gli interventi durante questo fantastico weekend, per esempio le sfide che si è proposto di affrontare Davide De Ceglie, pluricampione mondiale di nuoto pinnato in acque libere o ancora Maurizio Di Palma, base jumper professionista tra i più conosciuti al mondo. Outdoor Expo si propone quindi come nuovo e importante appuntamento per aziende, addetti del settore, media, praticanti e super appassionati.
BY GIULIA BOCCOLA
Evoc Lenzerheide THE PILL EVENT EXPERIENCE
Amo la montagna, amo stare in contatto con la natura e adoro la sensazione che provo quando mi ritrovo immersa in così tanta bellezza, è un’emozione unica. Mi sento realmente felice e viva, sento la mia innata voglia di esplorare e di imparare sempre nuove cose, sento la mia voglia di vivere il momento, di focalizzarmi sulle emozioni che sto provando per sentirmi concretamente appagata.
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ra un mercoledì pomeriggio e con in mano la mia bella tazza di caffè americano, che tanto adoro, stavo lavorando per il magazine, leggendo e sistemando le diverse email che avevo ricevuto durante la giornata, quando all’improvviso, incuriosita dal testo dell’oggetto di una di quest’ultime, scopro che un mio collega mi sta offrendo la possibilità di trascorrere un weekend di freeride in Svizzera organizzato da Evoc, azienda tedesca leader nella produzione di zaini e borse da viaggio per il mondo dello snowboard e delle biciclette.
gioni. L’idilliaco paesaggio di quest’alta valle è l’ambiente ideale per tutti gli appassionati di sport invernali, poiché c’è la possibilità di esplorare una vastissima area caratterizzata da larghe piste e da ripidi pendii, che fanno palpitare il cuore dei rider più coraggiosi. Tre intere giornate dedicate allo sport, nello specifico al freeride, da trascorrere insieme ad una ventina di altri ragazzi provenienti dalle principali testate giornalistiche sportive di tutta Europa. Tre giornate all’insegna del divertimento e del puro freeride. Oltre a noi c’erano anche due atleti professionisti, Paddy Graham e Sven Kueenle, sponsorizzati dal brand tedesco. Il press camp verteva sul testare il nuovo zaino Line R.A.S, dotato di un innovativo sistema Airbag. Dopo una
Non me lo sono fatto ripetere due volte. Due giorni più tardi ero in partenza per Lenzerheide, nella regione dell’Albula, Canton Gri-
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“ Give thanks for everything you have, for everything you receive and for everything you are going to receive. Never cease to give thanks, for it is a positive attitude towards life and the very act of giving thanks which draw the very best of you. It helps to keep your heart and mind open”
breve introduzione sulla nascita e sulla storia dell’azienda da parte del marketing manager Jan Sallawitz e di Holger Feist, co-fondatore del brand, abbiamo tutti testato lo zaino in modo tale da essere pronti e sicuri per l’uscita del giorno seguente. Una ricca colazione ci attendeva al mattino presto insieme alle guide locali che ci avrebbero accompagnati in questa nostra bellissima impresa, alla ricerca dei pendii più ripidi e non ancora tracciati. Una giornata fantastica, c’era il sole e la neve era perfetta, era come se stessimo surfando in un mare di neve vergine, gli unici a lasciare una traccia. Era la prima volta che partecipavo ad un press camp, ma riuscivo a percepire l’euforia e la gioia degli altri ragazzi. Amo la montagna, amo stare in contatto con la natura e adoro la sensazione che provo quando mi ritrovo immersa in così tanta bellezza, è un’emozione unica. Mi sento realmente felice e viva, sento la mia innata voglia di esplorare e di imparare sempre nuove cose, sento la mia voglia di vivere il momento, di focalizzarmi sulle emozioni che sto provando per sentirmi concretamente appagata. Quella stessa sera, ho fatto amicizia con Holger, che mi ha intrattenuta con i suoi bellissimi racconti sui suoi viaggi in giro per il mondo, e mi ha fatto ricordare quanto sia bello conoscere persone nuove, ascoltare storie nuove, prenderne il meglio e cercare di applicarlo nella vita di tutti i giorni, traendone ispirazione per organizzare nuovi viaggi e nuove avventure. Mi ha anche fatto ricordare che la vita non è una corsa contro il tempo e che dobbiamo dare il giusto peso alle cose, apprezzare ogni singolo momento e non dare nulla per scontato. E ad un tratto nella mia mente risuonavano queste parole “give thanks for everything you have, for everything you receive and for everything you are going to receive. Never cease to give thanks, for it is a positive attitude towards life and the very act of giving thanks which draw the very best of you. It helps to keep your heart and mind open”.. parole che appartengono a delle meditazioni giornaliere che leggo quotidianamente perchè mi aiutano a riflettere e a mantenere il mio spirito positivo. Una volta che sei arrivato in cima, senti la soddisfazione crescere in te e un grande sorriso pervade il tuo volto facendo trapelare quella gioia infinita che ti sta avvolgendo completamente. E’ stata una piacevole occasione per incontrare nuove persone, per stringere nuove amicizie e condividere la stessa grande passione che abbiamo per la montagna e per lo spirito d’avventura.
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BY DENIS PICCOLO
Vibram Maremontana. THE PILL EVENT EXPERIENCE
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ono le 5.10 del mattino, anzi visto il cambio dell’ora legale sono le 4.10. E’ buio, forse non ho ancora digerito la cena, e mi pento amaramente di essermi fermato fino a tardi a chiacchierare con Gian Maria. Già vero, chi è Gian Maria? Prima di tutto è un amico conosciuto, come spesso accade quando dirigi un magazine, attraverso una mail casuale. Dopo qualche shooting e chiacchierata nasce però quel sentimento che contraddistingue noi umani dai nostri vari dispositivi elettronici, si chiama amicizia. Lui ama correre e ha un’associazione che si chiama “Sentieri della Collina” che accompagna la gente a correre, appunto, in collina. Ha anche una bellissima ragazza di nome Irene e un cane stupendo, Achille.
Normalmente è lui che porta le persone a correre ma in quest’occasione sono io, o meglio siamo noi di The Pill, che lo accompagniamo e seguiamo in questa gara a cui ci ha invitati Vibram: la Maremontana di Loano.
Nel frattempo si sono fatte le 5.30, tra mezz’ora parte la corsa e una marea di runners sono in attesa che lo speaker apra le danze. Gian Maria, il nostro The Pill Ambassador, è qui di fianco a me, concentratissimo e consapevole che sarà una giornata lunga, intensa ma piena di emozioni. Non riesco a trattenermi dal fargli la classica domanda inutile anche se sarebbe meglio stare zitto: “Cosa ti passa per la testa Gian?” “Denis che ti devo dire? Le sensazioni sono buone, sto benone anche se ho un sonno pazzesco! Affronto questa sfida con la consapevolezza di essere a inizio stagione, di non essere ancor pronto fisicamente per una distanza così lunga, ma ho voglia di ascoltare il mio corpo quindi parto a cuor leggero e voglio solo divertirmi. Certo, il coniglio di ieri sera lo sto ancora digerendo adesso!”. Si sono fatte le 6, si parte. Centinaia di runners partono e in pochissimi minuti rimango solo con lo speaker, cosa faccio adesso? Ovvio, colazione. Tra la colazione e la fine della gara sono successe un sacco di cose, incontro molta gente simpatica e divertente ma da quanto mi dicono il mio Ambassador non vincerà, già lo sapevo. A vincere la 9° edizione della Vibram Maremontana “Memoerial Cencin De Francesco” sono i francesi Sebastien Camus per gli uomini e Audrey Bassac per le donne con tempi a dir poco mostruosi. Ma noi non siamo qui per parlare di tempi o competizione, il mio eroe deve ancora arrivare. Mangio una fetta di pizza, bevo anche un caffè ed ecco che arriva Gian. “Gian raccontami, com’è andata?” “Uno spettacolo! Giornata magnifica, temperatura perfetta, un po’ di vento lungo i crinali, ma nulla di più. Corsa davvero suggestiva, notte-giorno, sabbia-neve, mare-montagna! Si passa da un clima marittimo ad uno montano, non ci potevo credere, i paesaggi sono stati mozzafiato! A proposito, pensi che queste “Scarpa” che mi hanno mandato possa tenerle? Mi ci sono affezionato!” Poi aggiunge “è stato il giusto epilogo di una giornata così ricca di emozioni ma anche di fatica. Senti non ne possiamo parlare davanti ad un piatto di pasta? Tu hai già mangiato?”
RUNNER THE PILL AMBASSADOR GIAN MARIA CARLO PIUTTI
“Gian certo che no” rispondo “aspettavo te ovviamente!”. 28
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FOTO: THOMAS MONSORNO T E STO : M AT T EO PAVA N A
Ecstaice Mammut elements.
“Che sapore ha l’estasi?”
Mammut Elements è materia. O forse qualcosa di più? Neve, Ghiaccio e Roccia si intrecciano e si fondono in qualcosa di più intricato: un’intensa emozione, uno sforzo fisico, un grido di gioia, o, perché no, un lungo silenzio. A questi elementi se ne oppone un ultimo, un back to the reality nella giungla urbana.
C’è chi l’assapora sdraiandosi sulla spiaggia in un luogo lontano, chi tuffandosi in un mare profondo e chi in cima a una montagna. L’estasi è la sensazione che più si avvicina all’infinito, una finzione che ti pervade i cinque sensi, un limbo tra la vita e la morte. Il ghiaccio invece è una condizione temporanea, è un corpo che cambia in ogni istante. È sempre diverso e per questo unico. La temperatura, il flusso d’acqua e le radiazioni del sole trasformano questa condizione in un problema da risolvere. Scalare una cascata di ghiaccio equivale a fermare il tempo, approcciarsi con atteggiamento contemplativo, con estrema esperienza, interiore e spirituale: in questo modo s’indaga impietosamente sull’anima e se ne vedono riflesse le insicurezze, gli errori, i dubbi. Ciò che in estate è una cascata fragorosa d’acqua in inverno si assopisce e tace.
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Eppure, in tutto quel disordine, sembra quasi di scorgere un’armonica arte, fatta di colore e movimento. Gli atleti italiani Mammut raccontano il proprio rapporto con il “loro” elemento. Mattia Felicetti, Martin Dejori, Janluca Kostner, Filipp Schenk e Michael Piccolruaz sono i protagonisti di questa mini serie, divisa in quattro episodi. Sono Martin Dejori e Janluca Kostner i protagonisti indiscussi del secondo episodio della serie Mammut Elements, assieme alle meravigliose cascate di Bletterbach, situate ad Aldino, in Alto Adige. Originari di Ortisei in Val Gardena, Martin e Janluca hanno già raggiunto importantissimi risultati in ambito alpinistico, nonostante siano entrambi molto giovani (la salita della parete Nord dell’Eiger per Janluca a 18 anni e l’apertura della Via degli Studenti sul monte Civetta per Martin sono solo un esempio). Anche chiamato Rio di Ora, quello di Bletterbach è un canyon che si estende per più di 8km e che si trova ai piedi del Corno Bianco, un vero e proprio anfiteatro geologico dolomitico. Bletterbach da un paio di anni è diventato un vero e proprio parco giochi per alpinisti che vogliono cimentarsi nella disciplina della scalata su ghiaccio in un ambiente unico e spettacolare. Mammut Elements è un progetto 100% made in Italy. Il tutto viene raccontato con la voce di Ivan Pavlovic e le immagini del fotografo Thomas Monsorno e del filmmaker Matteo Pavana. "Toglieteci tutto, ma lasciateci estasiare."
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Say yes to adventure. Japan PHOTO
BY
PA O L O S A RT O R I TEXT
BY
SISA VOTTERO
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l freeride in Giappone, e a Hokkaido in particolare, è qualcosa di completamente diverso da quello che si può godere sulle Alpi. Morfologicamente, le montagne dell'Hokkaido non sono imponenti, ma la loro posizione geografica fa sì che vengano ricoperte da una quantità e qualità di neve impressionante: polverosa e leggera come in nessun’altra parte del mondo. L'atmosfera sempre ovattata delinea il viaggio come un'esperienza “infinitamente zen” dove i sorrisi ed i momenti di gioia immensa sono come chiazze di colore nel bianco.
L'esperienza di vivere le Onsen completamente nude ci ha fatto comprendere una parte integrante della vita quotidiana di questo popolo. Le mamme lavano i bambini e si prendono cura del loro corpo; non c’è vergogna o taboo, tutto è naturale e rilassante, il benessere è al primo posto. Uscendo dalle Onsen all'ora di cena la domanda è solo una: ramen o sushi? La dieta nipponica è squisita e il ramen è un mix perfetto di calorie e calore che riscalda dal freddo invernale. Per quanto riguarda il sushi invece abbiamo scelto un piccolo ristorante a conduzione familiare sulle coste di Iwanai, il pesce era stato appena pescato e un signore ottantenne, gestore e cuoco, ci ha cucinato un pasto indimenticabile.
Viaggiare per sciare, sciare per viaggiare: la grande passione per la neve fresca ci ha portato ad esplorare posti nuovi. La ricerca è stata fin da subito indirizzata verso la neve profonda ma, appena arrivate, ci siamo immediatamente rese conto che qualcos'altro attirava la nostra curiosità. Pensavamo di trovare un mondo futuristico, immaginavamo impianti di risalita di ultima generazione. E invece, l'atmosfera semplice che si respira tra queste montagne è mistica e illuminante; la neve cade lentamente al suolo e i boschi di betulle creano magicamente il percorso e la linea perfetta da seguire. Il silenzio è assordante e si sentono solamente il respiro affannoso e i battiti cardiaci, alti per la fatica e per l'emozione di navigare in un mare di polvere.
Viaggiando attraverso Sapporo, Furano, Niseko e Rusutsu il nostro viaggio si era trasformato in esperienza. La cultura nipponica è così forte e ricca di storia da lasciare il segno. In Giappone, a sciare, andateci o meglio veniteci con noi; il nostro progetto nasce con l’idea di coinvolgere, stimolare e incoraggiare le donne ad avvicinarsi al mondo dello sport demolendo i pregiudizi sociali che bloccano molte ragazze. Non importa quanto fai bene una cosa, l’importante è farla, provarci, buttarsi. Un’idea tutta al femminile dove le parole chiave sono: condivisione , divertimento e movimento. E’ proprio grazie allo sport che crediamo di riuscire a costruire l’essenza del nostro progetto, ovvero portare le donne a rafforzare l’autostima esaltando le proprie potenzialità. Con il nostro team e i nostri collaboratori vorremmo organizzare eventi dove le donne possano provare a sperimentarsi in svariate discipline, da quelle più semplici a quelle più “action”. Condividendo le difficoltà, il sudore e i sorrisi, cercando di prendere una pausa dai problemi quotidiani. Un’ideologia di aggregazione e positività, coronando il tutto con coraggio, forza femminile e benefici salutari.
Non solo montagne, ma anche numerosi vulcani, come il Mt.Tokachi. Una pellata meravigliosa sui suoi versanti ci ha regalato una vista mozzafiato: il cratere fumante di zolfo avvolto nella neve. E dopo una giornata di sci, niente può essere più incantevole di un bagno nelle Onsen, le pozze d'acqua calda termale immerse nella foresta. Queste piccole piscine naturali possono essere gestite in strutture private o non. E’ d'obbligo spogliarsi dei propri vestiti ed è per questo che sono suddivise tra uomini e donne.
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* SA L E WA E X P E R I E N C E
United by a fluffy passion ARTICLE
BY
GIACOMO FRISON
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ttualmente la mia vita è una sinfonia composta da movimenti distinti. Mi trovo comunemente a vivere tre situazioni diverse: “Molte persone”, “Alcune persone” e “Quasi nessuno”. Durante l’anno le tre situazioni si mescolano, ma mai si confondono, anche se vissute nell’arco della stessa settimana. Per qualche giorno vivrò decisamente sul movimento “Alcune persone”. Questa mattina ho lasciato casa in punta di piedi, passato due ponti, fatto qualche passo sui masegni di una Venezia semi-deserta e poi sei ore di macchina. Ci siamo dati appuntamento in diciotto persone nel paese di Obergurgl nella valle di Otztal in Austria per quattro intense giornate di scialpinismo. È vero che spesso ci si innamora degli opposti, amo la montagna e resistere a una soffice passione come quella della neve fresca mi è diventato qualcosa di impossibile tanto che da anni l’apprezzo con sci e pelli. Quello che mi interessa di più quando intraprendo una nuova avventura è mettere al centro dei miei racconti le persone e le loro storie di vita. Sono convinto che “leggere il viaggio sul volto degli altri” racconti qualcosa di molto più speciale. Dà quel tocco in più. Certo lo scialpinismo può essere un luogo di profonda solitudine, ma anche di interazioni sociali e umorismo.
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... Fuori nevica mentre ce ne stiamo al caldo del Langtalereck Hütte. Al mio tavolo siamo in sei, di sei nazionalità diverse e ciascuno con il proprio accento parla l’inglese che meglio sa per farsi capire. Una polacca, uno svizzero, un ceco, un austriaco, un tedesco ed io italiano. Sembra una di quelle barzellette dove c’è un personaggio per nazione, ma qui è tutto vero! Qualcuno ha lasciato la famiglia a casa e per la prima volta, dopo tanto tempo, si trova ad avere una buona scusa per essere altrove, per conto proprio. C’è chi quando ha ricevuto l’email di conferma di questa esperienza ha urlato per tutto l’ufficio e offerto il caffè ai colleghi. C’è chi si è trasferito vicino alle piste da sci per insegnare lo spazzaneve. C’è chi scrive e fotografa per alcune riviste di montagna come me. C’è chi non scia in neve fresca da anni, ma ha passato gli ultimi tempi a trasmettere l’amore per la montagna ai figli. Ci sono appassionati, ragazze con ottima tecnica, giovani dalle gambe forti e persone vogliose d’avventura. Un insieme di ingredienti perfetti. Indossando colori sgargianti in mezzo al bianco della neve abbiamo raggiunto il Hinterer Seelenkogl (3472 m), il Schalfkogel (3537 m) e I’Eiskogele (3233 m). Trascorrere del tempo sulle cime più alte ti fa capire quanto siamo piccoli. Il vento e il silenzio, il vasto panorama. Tutti particolari che si notano mentre si rallentata nello sforzo di risalire verso il cielo. In cima è come aprire gli occhi e trovare l'atmosfera perfetta, non si tratta sempre delle condizioni ideali della neve o dell'altezza del picco; riguarda la compagnia e la gioia dei momenti in montagna.
L’aspetto più bello di un gruppo che si crea in alta quota è la facilità di diventare subito compagni di avventura.Si scherza, ci si prende in giro, c’è chi è astemio e non ha vita facile in mezzo a tanti amanti della grappa, ma quando la salita si fa dura, il fiato manca e il cuore batte forte, non si smette mai di farsi coraggio a vicenda. Le guide Matthias, Anton e Gabriel hanno l’esperienza e l’energia che serve per trasmettere sicurezza anche ai più insicuri. Tracciano spesso dritti, senza inutili zig-zag – dicono loro, ad ogni pausa ripetono a rotazione i nostri nomi. Sono davvero bravi. In discesa la “polvere” è talmente divertente che sembra di nuotarci dentro. Appena si torna al rifugio beviamo bicchieroni di Himbeersaft, mangiamo dell’ottimo Strüdel e festeggiamo con svariati giri di birra. Salutarsi non è mai semplice specie se sei diventato amico di Simon Gietl, uno dei più forti alpinisti del momento. In pochi giorni una persona estranea diventa un amico, ci si lega, ci si dà consigli, si scava assieme la truna per la tenda, si dorme sotto le stelle e si prendono decisioni importanti mentre condividi una passione forte. Quando impari a capire come relazionarti nel gruppo è il momento di abbracciarsi e augurarsi buon rientro a casa. La speranza è quella di sciare ancora presto assieme. La voglia non mancherà mai e le montagne sono là ad aspettarci.
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BY GIULIA BOCCOLA
Patagonia. Save the blue heart of Europe. 16 Marzo 2018, data molto importante per il brand statunitense: Patagonia fa sentire la sua voce insieme a quella di moltissimi attivisti che vivono in quella che è considerata la piÚ grande area selvaggia incontaminata d’Europa.
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3 ... “Credo che questo luogo incontaminato richieda e meriti protezione„
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atagonia ha lanciato il sito web Blue Heart insieme ad una petizione per esortare le banche a porre fine agli investimenti nella distruzione dei fiumi nella regione balcanica.
La cosa preoccupante è che il numero dei progetti proposti nella regione balcanica è raddoppiato dal 2015, nonostante sia in atto nel resto del mondo un movimento per lo smantellamento delle dighe dannose a favore di fonti di energia realmente pulite. “Credo che questo luogo incontaminato richieda e meriti protezione”, ha dichiarato Yvon Chouinard, fondatore di Patagonia. “Alcune delle più grandi istituzioni finanziarie del mondo hanno adottato questa tecnologia obsoleta e sfruttatrice e stanno finanziando nuove dighe in alcuni degli ultimi posti incontaminati in Europa. Questo non è altro che uno spreco di denaro e una farsa morale. È una battaglia troppo importante da ignorare.” Si tratta di un paradiso segreto e merita di essere salvaguardato! In gran parte sconosciuta, quest’area presenta una ricchissima fauna selvatica e un’immensa bellezza naturale, si tratta di un tesoro nascosto per chi ama la pesca a mosca, il kayak, l’arrampicata e tutto ciò viene minacciato in cambio di pochi chilowatt di energia idroelettrica.
La campagna mira a proteggere quest’area da oltre 3.000 progetti idroelettrici, che causerebbero un potenziale disastro ambientale e vuole evitare che intere famiglie, intere comunità siano obbligate ad abbandonare la propria casa, la propria cultura, la propria storia solo per alimentare questa corsa all’oro idroelettrico. Patagonia ha deciso di agire ed unirsi alle comunità locali e alle ONG in Bosnia ed Erzegovina, Albania e Macedonia per fare pressione sulle banche straniere che stanno investendo oltre 700 milioni di euro per finanziare la costruzione di dighe, di cui 118 all’interno di parchi nazionali. In questi paesi, attivisti locali insieme a donne molto determinate lottano per proteggerne i fiumi, i torrenti, profondi canyon ed estese foreste alluvionali, che rischierebbero di sparire causando un grandissimo impatto ambientale. Se questa opposizione dovesse fallire, le comunità locali verranno costrette ad abbandonare la propria terra e gli ultimi fiumi incontaminati del continente verranno danneggiati in maniera irreversibile.
Patagonia con il suo lungometraggio spiega le ragioni per cui le dighe idroelettriche non siano altro che una tecnologia inquinante e si rivolge a tutti i cittadini del mondo per raccogliere il maggior numero di firme per fermare questo progetto e per formare una massa critica nei confronti di questo argomento, purtroppo sottovalutato da molti.
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Dani Arnold BY
GIULIA BOCCOLA
L’atleta Pro Team di Mammut Dani Arnold apre la nuova via di arrampicata su ghiaccio “Power Shrimps” in Canada.
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a terza volta è quella buona” come si dice. Nel febbraio 2018, l’alpinista estremo e atleta pro team di Mammut ha aperto una nuova via d’arrampicata su ghiaccio nelle cascate di fama mondiale Helmcken in British Columbia, Canada. L’ha chiamata “Power Shrimps”- perché i ghiaccioli in questa grotta sono storti, appuntiti e contorti come i gamberetti. Questo successo è senza dubbio il più bel regalo per il suo 34esimo compleanno che cade proprio oggi. Prima di scalare la via, Dani ha dovuto perforare il ghiaccio per il fissaggio di alcuni ganci nella roccia sottostante. La sfida a questo punto era “semplicemente” scalare senza cadere, un compito che si è dimostrato più difficile del previsto. “Rispetto ad altre occasioni, mi sentivo leggermente teso durante l’intera scalata. Non sapevo nemmeno se il mio strumento per il ghiaccio sarebbe rimasto nel ghiacciolo, oppure se l’avesse tagliato. Era molto più simile alla neve dura che al ghiaccio”, ha raccontato Dani circa la sua avventurosa scalata.
“Ho anche sentito che la mia forza non era inesauribile. Ho dovuto scalare circa 40 metri per raggiungere la sosta del primo tiro, un tetto orizzontale”. Questa era infatti la terza visita di Dani Arnold alle cascate di Helmcken. La prima volta, il ghiaccio e le condizioni metereologiche erano così scarse che è stato costretto ad abbandonare il tentativo e a dirigersi verso aree differenti. L’anno seguente, fallì nel tentativo di ripetere la via di Will Gadd. Ora, nel terzo anno, le condizioni erano ottimali e la decisione di aprire una nuova via era quella giusta. “Nonostante le battute d’arresto e le esperienze dolorose, questo posto esercita un tale fascino su di me, che mi spinge a tornarci. A volte la persistenza paga” ha detto Dani, spiegando il suo successo. Le cascate Helmcken si trovano nel parco provinciale di Wells Gray, a circa 500 km da Vancouver nella provincia canadese del British Columbia. Di 141 metri, è la quarta cascata più alta del Canada. In inverno, è il paradiso per gli appassionati di arrampicata su ghiaccio. Congelata per il freddo pungente, lo spray forma enormi pareti e grotte di ghiaccio. Mentre altre cascate congelano completamente, in queste, l’acqua continua a fluire all’interno anche in pieno inverno. Ciò si traduce in un’insolita formazione di ghiaccioli che a differenza delle cascate normali, vengono creati da spruzzi congelati direttamente dalla cascata piuttosto che dal congelamento dell’acqua corrente. Questo ghiaccio è quindi molto fragile, i ghiaccioli si staccano costantemente e quindi le protezioni devono essere assicurate alla roccia sottostante il ghiaccio.
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BY M AT T EO PAVA N A
A letter to Sara Grippo
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Questo articolo voglio dedicarlo a Sara Grippo, arrampicatrice ma prima di tutto amica. Originaria di Paesana, nel Cuneese, dall’età di 23 anni le è stata diagnosticata la glomerulonefrite autoimmune, una malattia rara che ha colpito i suoi reni, fino a costringerla alla dialisi. Sara ha imparato a convivere con la sua malattia, e a rispettarla, in attesa di un trapianto di rene. Nonostante tutto, lei non ha mai smesso di scalare. Venerdì 2 febbraio Sara ha ricevuto la chiamata che aspettava da tanto tempo, quella che di fatto le ha cambiato la vita, un’altra volta.
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Cara Sara, Vorrei poterti dire che so già cosa scriverò nelle prossime righe, ma mentirei. Non so nemmeno io cosa voglio dirti. Mi lascio trasportare dall’emozione, nella speranza che mi porti dove solo il cuore può parlare. Le cose belle arrivano quando meno te lo aspetti. A te è successo in un venerdì alle 6 del mattino non troppe settimane fa. Subito mi hai mandato un messaggio vocale e io, casualmente sveglio a quell’ora, non riuscivo nemmeno a credere a quelle parole. Ho riascoltato quel messaggio un paio di volte, perché ero troppo assonnato per crederci. Quella mattina ero stanco e stressato, mi stavo lamentando con me stesso per il troppo lavoro e per i ritmi serrati. Cose futili, passeggere. Relatività, dicono. Potessi esprimere la sensazione che ho provato, non so bene se fosse più vicina al sollievo o all’eccitazione, e ancora ora non riesco a spiegarmelo. Qualunque cosa fosse quell’adrenalinica forza, è sfociata in un urlo, nient’altro. Un urlo fortissimo, solo mio e tuo. Poi silenzio.
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Ti ho conosciuta nell’enorme e soleggiata falesia di Andonno nella provincia di Cuneo, non tanto lontano da dove sei nata. Con Paolo Sartori eravamo venuti per filmare Stefano, pochi giorni dopo la libera del primo storico 9b italiano, una lunghissima connessione di più vie, tutte durissime. Tu eri lì, allora come oggi, ad incitarlo, tentativo dopo tentativo. La tua storia precedeva il tuo nome e già tutti ti guardavano come una ragazza tenace, una leonessa, anche e soprattutto per quella folta e inconfondibile criniera che ti porti sempre appresso. Mai avrei potuto lontanamente immaginare le sofferenze che hai passato in questi ultimi dieci anni, i pensieri che sono passati per la tua mente, i dolori che ha patito il tuo corpo, gli sfoghi e l’usura delle tue vene per tutti quei prelievi che coprivi con un grande cerotto alla fine di ogni ciclo di dialisi, le ore spese in ospedale o a letto, scandite da un grosso ago che entrava e usciva da un braccio che sembrava non sopportasse più il peso di quella che era diventata consuetudine. Alle volte sdrammatizzavi mentre altre volte soffocavi le preoccupazioni nei grandi occhi di Stefano, come a cercare un sollievo dalla paura che quel trapianto non arrivasse mai. Mai potranno insegnarci a convivere serenamente con il pensiero della morte. Quando si è giovani bisognerebbe pensare ad altro, alla vita per esempio, senza sentirsi sull’orlo di un baratro così profondo da farci perdere il valore della nostra esistenza. Sei così forte davanti a una malattia così grande! Sei diventata cosciente più che mai del valore del tempo che abbiamo in questa vita e al valore che dobbiamo saper trasmettere di persona in persona, di generazione in generazione a coloro che ci stanno vicini, l’amore per la vita per coloro a cui vogliamo bene. Il destino non si può comandare, sia chiaro, ma schernirlo con un sorriso è virtù di pochi. Hai saputo rincorrere le tue passioni laddove la maggior parte delle persone ti hanno consigliato di fermarti e rinunciare, come se non ci fosse niente di male ad arrendersi per un malato. Sai quante persone mi hanno detto, “vorrei essere forte come lei”? Sai quante volte l’ho pensato io?
Gli eroi, quelli veri, sono coloro che in tutto e per tutto, anche quando il buio oscura il loro sguardo, riescono ad illuminarci con un sorriso. Dal giorno in cui ti ho conosciuta hai illuminato anche me. Per questo ti dico “Grazie”. Soprattutto per questo ti dico “Ti voglio bene”.
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Georgia on my mind
PHOTO BY
THOMAS MONSORNO
TEXT
CHRISTIAN HILBER
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Le nostre ascensioni giornaliere, intorno ai 1.000 - 1.500 metri, sono state compensate con vedute spettacolari del paesaggio caucasico, morbide discese di neve...
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na volta, quando il villaggio di montagna caucasico di Gudauri non era ancora famoso per le sue seggiovie di Frankenstein che prendono il controllo umano e gettano le persone come un cavallo da rodeo selvatico, l'inverno della Georgia era principalmente noto per i suoi veri tesori: cibo delizioso, condizioni di neve costantemente buone e possibilità di percorsi apparentemente infiniti fino a 4.000 metri. Tre buone ragioni che hanno spinto noi quattro a prendere il volo di cinque ore da Milano fino a Tbilisi e prepararsi per sei giorni pieni di tour e freeride.
10 impianti di risalita. Ma gli ski-lift non erano la ragione del nostro viaggio. Ci siamo incontrati con Ihor e il suo amico Yari. Ihor, più una roccia Tham un uomo, è una guida alpina ucraina con molta esperienza segnata sul suo volto. È stato lui a guidare il nostro gruppo per i giorni seguenti. Yari, il suo super amichevole amico russo, appassionato di buoni vecchi pezzi rock e apparentemente uno dei migliori paraglider della regione, era pronto a portarci in giro sul suo mini-van coreano con il volante sul lato sbagliato della macchina. Quella che all'inizio sembrava una coppia piuttosto strana si è rivelata un'ottima compagnia di viaggio.
Almeno, questo era il piano. Perché più ci avvicinavamo all'inizio del viaggio, peggio le condizioni della neve sembravano essere attorno a Gudauri. Nessuna caduta di neve nelle ultime due settimane e previste temperature primaverili.
Dopo un lungo ed eccitante viaggio, finalmente era arrivato il momento di agganciare le nostre pelli e partire! Tutti erano più che pronti per iniziare ad esplorare le montagne caucasiche e lo abbiamo fatto per sei giorni di seguito. Anche se le condizioni della neve non erano perfette e il rischio di valanghe era piuttosto elevato, Ihor ci ha guidato attraverso alcuni paesaggi spettacolari, lungo alcune creste spaventose fino ad un'altitudine massima di 3.500 metri.
Abbastanza frustrante. Ancora di più quando pensavamo alle condizioni atmosferiche ottimali e alle tonnellate di neve che erano cadute nelle nostre montagne di casa altoatesine negli ultimi mesi e settimane. Ma non importa, il viaggio era stato prenotato e il nostro gruppo di buoni amici, con Thomas come fotografo, Michael e Christian come snowboarder e Matthias come sciatore, era pronto per divertirsi.
Le nostre ascensioni giornaliere, intorno ai 1.000 - 1.500 metri, sono state compensate con vedute spettacolari del paesaggio caucasico, morbide discese di neve, incontri interessanti con i monaci ortodossi nel monastero più alto del paese, e semplicemente con il cibo più delizioso di sempre (Khachapuri per la vita!) - seguiti da alcuni bicchieri dell'unico e solo Chacha, il distillato nazionale e orgoglio dei georgiani. Ihor e Yari hanno sicuramente saputo come trattarci bene non solo guidandoci verso le parti più spettacolari della zona (quando una valle è chiamata Alaska dagli abitanti del luogo, sai di essere nel posto giusto) ma anche dandoci preziose nozioni sulla cultura, storia e vita quotidiana della orgogliosa società georgiana.
Una volta arrivati all'aeroporto di Tbilisi e accolti da una signora dall'aspetto piuttosto scontroso al controllo passaporti, ci siamo subito diretti a nord, verso il sistema montuoso del Gran Caucaso. Situato nella regione di confine tra Georgia e Russia, l'area fu sottoposta a forti tensioni nel periodo post-sovietico che si concluse con lo scoppio di un conflitto tra i due paesi nella regione del Sud Ossezia, un territorio attualmente occupato sotto il dominio russo. Passando davanti al meraviglioso centro storico della capitale Tbilisi e attraverso valli remote su strade sconnesse, è diventato subito chiaro che eravamo lontani dalle moderne località montane delle Alpi a cui siamo normalmente abituati noi quattro. Un' emozione unica - ma purtroppo ancora non c’era neve in vista. Dopo due ore di guida su strade tortuose, ci siamo trovati circondati da ripide pareti di roccia, qua finalmente le condizioni di neve erano migliori del previsto. Siamo arrivati a Gudauri, la principale area sciistica del paese, servita da circa
Anche se le piste migliori sono state più facili da trovare una volta tornati a casa nelle Dolomiti, nessuno di noi ha mai rimpianto la scelta della nostra destinazione - perché alla fine è tutto il pacchetto di avventura, amicizia e nuove esperienze che rendono sciare e fare snowboard super eccitante e semplicemente più di uno sport. Sicuramente è stato il viaggio del nostro inverno!
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The clean approach BY GIULIA BOCCOLA
Ciao Luca ( Albrisi ), raccontaci un po’ di te. Bhe, in breve, sono nato in città, a Milano per la precisione, e per amore delle montagne e dello snowboard sono partito circa quindici anni fa e ho girato molti posti, in Italia e all’estero, per finire a vivere - almeno per ora - in un paese di circa venti abitanti del Trentino. Mi piace definirmi uno splitboarder che ama scrivere e filmare, che sono poi i mezzi principali che ho per raccontare il mio modo di approcciarmi e di “guardare” ai luoghi naturali (oltre che per guadagnarmi da vivere!).
Da dove nasce la tua esigenza di fare un documentario? Come prima cosa sto cercando di diffondere questa visione dell’ecologia nei più vari modi possibili per cercare di creare una massa critica che vada in questa direzione. Il documentario è uno strumento secondo me molto potente per poter trasmettere dei concetti anche complessi e profondi unendoli alla potenza emozionale tipici dei contenuti video e audio. Sono convinto che la narrazione del “reale” abbia una potenza incredibile. In particolare questo documentario cerca di creare un ponte di collegamento tra il mondo outdoor e quello dell’ambientalismo che troppo spesso faticano a parlare quando invece, a mio parere, dovrebbero sostenersi a vicenda perché hanno molto da condividere.
La montagna è il tuo grande amore e per lei hai prodotto questo bellissimo documentario. Si, di certo la montagna è l’ambiente che sento a me più affine, ma adoro i luoghi naturali in generale, dalle montagne, ai mari. L’idea che sta alla base di The Clean Approach è una teoria filosofica che ha segnato e contraddistinto le mie scelte da quando l’ho approfondita per la mia tesi di laurea (ormai secoli fa…!): l’ecosofia che è poi il pensiero che sta alla base della Deep Ecology. Per dirla in poche righe la Deep Ecology propone una visione del mondo biocentrica - cioè con al centro l’ecosistema - e l’uomo come parte integrante di tale sistema. Partendo da questa riconsiderazione della nostra posizione nel mondo l’ecologia diventa - almeno in teoria - una conseguenza naturale e spontanea di questa presa di consapevolezza. In The Clean Approach ci chiediamo quanto le pratiche outdoor sostenibili che ci avvicinano a luoghi naturali e incontaminati, possano aiutarci nel prendere consapevolezza di noi stessi in quest’ottica biocentrica. Ma anche le pratiche outdoor possono in qualche modo impattare l’ambiente…
La scelta di rivolgerti ad antropologi e scienziati da cosa è dettata? Secondo me se in un documentario si affrontano certe questioni, soprattutto così “discusse”, è fondamentale delegare almeno una parte delle considerazioni a personaggi che rivestono una credibilità tecnico/intellettuale a riguardo di quelle questioni. Ovviamente abbiamo voluto mischiare queste considerazioni a quelle più emozionali degli altri personaggi presenti nel documentario così da alternare le diverse tipologie di visioni. Al di là di questo ci tengo a dire che sono davvero felice che personaggi e intellettuali di questo calibro abbiano deciso di partecipare a questo progetto. Ha sicuramente rappresentato per tutti noi una grande motivazione e uno stimolo a fare del nostro meglio.
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“Se non saremo in grado di riconoscere che siamo parte del tutto, del sistema vivente, noi non avremo futuro”
× Nello specifico noi appassionati e praticanti di attività outdoor abbiamo la fortuna di entrare in contatto con ambienti incontaminati e percepire da vicino la nostra appartenenza a questi luoghi. Nel farlo però a volte non ci rendiamo conto che anche noi, pur praticando attività “sostenibili” abbiamo un impatto. Credo sia giusto ragionarci e capire come possiamo rendere le nostre attività il più possibile a basso impatto per l’ambiente, inteso come flora e fauna.
Spiegami la frase: “Se non saremo in grado di riconoscere che siamo parte del tutto, del sistema vivente, noi non avremo futuro” Questa è una frase di Ugo Morelli (Scienziato Cognitivo e direttore del Master Unesco World Natural Heritage Managment) che riassume tutta la tesi del documentario. Devo ammettere che quando l’ha detta durante l’intervista mi è venuta la pelle d’oca perché sapevo quanto sarebbe stata fondamentale per l’intero documentario. Il concetto è proprio quello della filosofia biocentrica di cui parlavo prima: finché l’uomo si sente “al centro” o al “di sopra” di tutto l’ecosistema non sarà mai in grado di sviluppare uno stile di vita che gli permetta di coesistere con il resto del pianeta. La conseguenza di questo comportamento sappiamo tutti qual’è, anche se facciamo finta di non rendercene conto. È dunque necessario un cambio di paradigma netto e deciso.
“Il paradosso del nostro sogno, di una natura incontaminata e dal momento in cui andiamo, evidentemente la contaminiamo ... è il classico paradosso turistico perché effettivamente non se ne viene fuori”....Cosa hai provato nel sentire queste parole? Hai provato una sorta di sofferenza interiore? Duccio Canestrini (Antropologo che ha pronunciato queste parole) si riferisce appunto al paradosso del turista che spesso cerca la “pace e tranquillità” della natura incontaminata ma che al contempo non riesce a muoversi in essa senza impattare quell’ ”incontaminato” di cui è in cerca.
Cerchiamo in tutti i modi di proteggere la natura, le nostre montagne, ma in un modo o nell’altro riusciamo a fare del male a tutto ciò che amiamo, questo perché non consapevoli delle nostre azioni. Come potremmo agire in maniera più consapevole?
Se però impariamo a sentirci parte integrante - davvero integrante - di quella natura, io credo che sia possibile muoversi al suo interno in modo da non contaminarla. Certo, questo richiede tempo, rinunce, sforzi educativi ma sono convinto sia possibile. E più saremo a crederci, più sarà possibile fare in modo che quello diventi un approccio “normale” alla natura.
Sono convinto che la consapevolezza parta dalle piccole cose e soprattutto nella determinazione ad essere ogni giorno migliori di quello che siamo stati il giorno precedente. La perfezione non esiste, ma il miglioramento si. Nessuno può essere perfetto ma tutti possiamo cercare di essere ogni giorno più consapevoli riguardo a quello che è l’impatto delle nostre azioni.
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di fronte alla sofferenza di qualcosa che riconosciamo come noi stessi e quindi condividerne la sofferenza. La cosa positiva in questo è come tale malessere possa portarci a delle azioni concrete per cercare di invertire la rotta, come possa rappresentare uno stimolo a batterci.
L’intenzione è sicuramente quella di risvegliare le coscienze e di iniziare ad agire veramente e realmente per salvaguardare il nostro pianeta da quello che è un enorme problema, il surriscaldamento globale... pensi che Clean Approach possa essere visto come il giusto strumento per smuovere qualcosa? Diciamo che spero che The Clean Approach possa dare il suo piccolo contributo per smuovere un po’ le acque. Sicuramente questo documentario rimane una piccola produzione che come tale ha la fortuna di poter essere rimasta libera nella sua volontà di espressione anche grazie alla collaborazione con realtà pubbliche e partner che non hanno voluto interferire nei contenuti del documentario. Insomma mi piace pensare che The Clean Approach sia “punk” nel suo messaggio, pur rimanendo un approccio costruttivo alla questione.
Consapevolezza del tema ambientale nella pratica outdoor, potresti spiegarmi meglio questa affermazione? Significa partire dal presupposto che tante delle attività che noi definiamo outdoor, e che di per sé sembrano essere a basso impatto, possano in realtà avere un impatto sull’ambiente. È ovvio come tutte, o quasi, le azioni umane abbiamo una ripercussione sull’ambiente l’importante secondo me è rendersene conto e capire come ridurre questo impatto. Anche sciare, splittare o arrampicare può avere un impatto sull’ambiente, sulla flora e la fauna per esempio. Questo non significa rinunciare a tutto questo, significa invece rendersi consapevoli della particolarità dei luoghi che tanto amiamo e cercare di approcciarci a essi con consapevolezza e rispetto. Significa dare un nuovo senso alla parola “limite” che non diventa più una limitazione a ciò che possiamo fare ma un valore aggiunto alla particolarità di quel luogo.
L’impotenza di agire di fronte ad una problematica così grande e vasta, cosa fa scaturire dentro di te? Ti riporto una frase di Arne Næess, filosofo (e alpinista) contemporaneo norvegese fondatore della Deep Ecology:
"The smaller we come to feel ourselves compared to the mountain, the nearer we come to participating in its greatness.”
Mi accontento di rispettare alcuni limiti (e non divieti) perché così facendo mi rendo conto della particolarità dell’ambiente in cui mi sto muovendo. Il limite diventa così un valore aggiunto e io posso avere una profonda esperienza etica capace di legarmi maggiormente a quel luogo e capace di farmi sentire parte di esso. Ovvio, non è facile, e nemmeno immediato. Ma credo che in questo modo l’esperienza ne guadagni molto.
È questa una delle sensazioni più belle a cui possa pensare. Sentirmi circondato da montagne, magari innevate, ascoltando il silenzio o quei pochi rumori ovattati, mi fa sentire davvero piccolo. Al contempo però sentirmi parte di quella natura mi fa sentire come se la mia esistenza avesse un senso partecipando alla sua vastità. Perché, in fondo, quello che cerchiamo è qualcosa che dia un senso alle nostre vite, e secondo me “riconoscerci” come davvero appartenenti a qualcosa di così immenso e speciale rappresenta di per sé un’acquisizione di senso.
Mettere il “tutto” prima del “sé” credo sia un’esperienza di profonda consapevolezza e maturità ma richiede tempo, dedizione ed educazione.
Da questo poi deriva tutto il discorso ambientalista profondo, ovvero il rispetto della natura come il rispetto di qualcosa che effettivamente coincide con noi stessi. Il rovescio della medaglia è ovviamente che trovarsi di fronte a dei ghiacciai sofferenti o altre manifestazioni della crisi ambientale è come trovarsi
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Simone Mondino Photographer INTERVIEW BY
DENIS PICCOLO
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0 Ciao Simone, parlami di te e da dove nasce la tua passione per la fotografia. Ciao! Sono Simone Mondino, un fotografo della provincia di Cuneo, Piemonte, che da 5-6 mesi ha preso la decisione drastica di lasciare definitivamente ogni altro settore della fotografia per dedicarsi a tempo pieno esclusivamente a montagna, outdoor e travel. La mia passione per la fotografia è nata dall’amore folle che provo per la neve, i temporali e la montagna. Tutto questo mi ha avvicinato a questa forma d'arte tanto da chiedere, quando avevo circa 8-9 anni, una macchina fotografica come regalo. Volevo fotografare una nevicata e da lì è nata la mia passione. Fotografare le nevicate, i temporali e le montagne per me era tutto. Era felicità allo stato puro, proprio come lo è ora. Quando la tua passione si è trasformata in lavoro? Ho fatto ogni tipo di lavoro dal cameriere, all’imbianchino passando per il magazziniere e anche l’impiantista in un comprensorio sciistico. Tutti lavori che mi hanno dato molto e mi hanno permesso di racimolare un po’ di soldi per poter comprare la prima reflex, una Nikon D90. Mi sembra ieri, mi vengono i brividi se ripenso a quel pomeriggio di primavera quando mi recai nel negozio a comprarla. E’ buffo ma ho scelto proprio Nikon così perché mi piaceva tantissimo l’accostamento cromatico del brand giallo-nero. Perchè fotografi così tanto la natura? Qual è il tuo rapporto con essa?
Ho un legame intenso con la natura ed in particolar modo con la montagna. Amore e rispetto incondizionato. Mi piacciono il suo silenzio, la sua purezza e la sua unicità.
Quello che vorrei far capire, e quello che sto cercando maggiormente di fare negli ultimi mesi, è trasmettere il rapporto uomo/natura: far riflettere sul quanto siamo piccoli nei sui confronti e far capire che non esistono paesaggi brutti ma che in realtà ci sono tante località, tanti scorci che meriterebbero più “rispetto” ma che purtroppo, essendo in Italia, vengono spesso ignorati soprattutto dai giovani. Da qui parte uno dei progetti che sto portando avanti su instagram (dove tra l’altro il profilo sta crescendo bene essendo ed è prossimo ai 50k followers) C’è qualche fotografo a cui ti ispiri? Sembrerà strano ma sono due i fotografi che per me sono degli idoli assoluti. Uno di questi in realtà non lo è mai stato un fotografo a tempo pieno visto che era la tempo stesso un’alpinista e poi un esploratore: Walter Bonatti. Ho avuto modo di conoscerlo anni fa e di chiacchierarci e devo ammettere che le emozioni che mi ha trasmesso saranno indimenticabili per sempre. Mi soffermo spesso a riguardare i suoi lavori ed ogni volta rimango senza parole perché è riuscito a dare quel qualcosa in più ad ogni suo scatto rendendolo tutt’ora contemporaneo dal punto di vista delle idee e dei progetti. Se poi invece devo parlare di un fotografo a tutti gli effetti non ho dubbi, Chris Burkard. Lui rappresenta al meglio il mio concetto di fotografia dedicata al concept travel/esplorativo. Mi piace moltissimo il suo “occhio artistico” e talvolta penso che sia veramente geniale nei suoi lavori per non parlare poi del suo progetto di surf artico. Spaziale. Il posto più incredibile che hai fotografato e perché. Ci sono molti posti di “casa” che reputo incredibili ma se devo citarne uno assolutamente WOW devo dire l’Islanda con i suoi paesaggi “assurdi” in tutto e per tutto. Una terra davvero magica che ti rimane dentro e a distanza di mesi e mesi ti lascia un senso di nostalgia incolmabile. Inoltre se ami la solitudine e la purezza della natura la terra dei ghiacci è il posto che fa per te!
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La mia passione per la fotografia è nata dall’amore folle che provo per la neve, i temporali e la montagna. Tutto questo mi ha avvicinato a questa forma d'arte tanto da chiedere, quando avevo circa 8-9 anni, una macchina fotografica come regalo. Volevo fotografare una nevicata e da lì è nata la mia passione. Fotografare le nevicate, i temporali e le montagne per me era tutto. Era felicità allo stato puro, proprio come lo è ora.
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La fotografia in questi ultimi anni si è massificata grazie all’arrivo del digital e dei social ed ormai è alla portata di molti. Come riesci a differenziarti dalla massa e quali opportunità possono darti i social e quali toglierti al tempo stesso? Rispetto ad altre persone amo profondamente questo mondo tecnologico che ti regala ogni giorno incredibili opportunità di mercato, mettendoti sempre di più alla prova. Noto però al tempo stesso che tutto questo mondo social stia togliendo o meglio diminuendo un po’ l’originalità nei vari competitors. Soprattutto osservando i social vedo che tutte le persone sono spesso alla ricerca dello stesso preset, dello stesso scorcio andando così a creare immagini stupende ma tutte uguali alla fine e dove l’ “anima del fotografo” si perde. Che tipo di attrezzatura utilizzi? Utilizzo una Nikon D5, come secondo corpo macchina ho invece una d800 con ottiche dal 14 al 200mm tutte 2.8. Da qualche mese ho preso un drone cambiare punto di vista, cercando sempre di più di “entrare all’interno” della natura e far conoscere il mondo in un modo un po’ più mio. Se in qualche escursione ho poco spazio allora porto con me il mio ultimo acquisto, una Panasonic LX-100 e devo ammettere che mi trovo molto bene con questa “macchina” portatile che è anche molto efficiente per le mie esigenze outdoor. Quanto la ricerca delle nostre radici ed il contatto con la natura stanno influendo nelle nostra vite? In contrapposizione alla vita di molti segregata dentro un ufficio davanti al pc. Negli ultimi mesi leggo ed ascolto le persone con maggior cura e noto un senso di isolamento sempre maggiore causato dalla troppa dipendenza dal lavoro, dallo stress e dalle abitudini che ci impone la società. So che è impossibile vivere completamente isolati da ciò che ci circonda ma tutta questa frenesia, tutto questo nervosismo proprio mi disturba soprattutto se poi tutto ciò si riversa in persone stressate in montagna e sulla neve. Penso che non ci sia proprio più la pazienza e la meraviglia verso le piccole cose e verso la natura. Quello che vorrei ottenere con le mie fotografie è lo stupore quasi primordiale, quello che tanto ci piace vedere negli occhi dei bambini. Soffermarsi di fronte ad un lago, ad un albero innevato, ad un cielo stellato cullati dal suono del vento o circondati dal silenzio. Vorrei ripartire da zero per tornare a vedere e vivere con gli occhi di un sognatore. Quale sarà il tuo prossimo viaggio fotografico? Ho in mente molti viaggi ma, ad ora, in programma ci sono la Svizzera, il Canada (un viaggio on the road tra British Columbia ed Alberta andando alla ricerca di paesaggi mozzafiato fin verso l’Alaska) e numerose escursioni partendo dalle nostre Alpi italiane del cuneese (dove vivo) fino al Friuli. Come ti definiresti? Ci sono due frasi che rappresentano un po’ quello che sono. La prima è “sono un fotografo ma prima di tutto un sognatore”. Infatti fin da quando ero piccolo letteralmente sognavo ad occhi aperti e crescendo ho capito che per continuare a farlo bisogna essere costantemente alla ricerca della positività: anche nei momenti difficili provo sempre a cercare quel poco di buono che c’è. Una mattina di un paio d’anni, invece, fa mi sono svegliato con in testa questa frase “fotografo la realtà per renderla eterna” e mi è ha colpito talmente tanto da tatuarmela. La fotografia per me è magia allo stato puro, un congelamento di un’emozione, di un attimo che grazie ad uno scatto rimarrà indelebile per sempre. Un sogno che vorrei realizzare? Trasferirmi definitivamente a vivere in montagna, possibilmente in una piccola borgata dove tutti si conoscono, dove non ci sono grossi lussi ma dove si possa respirare la bontà della montagna sotto ogni suo punto di vista e da lì partire ogni volta per un viaggio, per un’ escursione, con la consapevolezza di avere un posto “mio” dove poter tornare e sentirmi felice, tra i miei monti e la mia neve in inverno.
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Mi piacerebbe tantissimo che i giovani tornassero a frequentare, come un tempo, i sentieri di montagna, i rifugi ed a conoscere la natura e penso che uno dei mezzi più importanti per far loro scoprire la bellezza che si stanno perdendo sia proprio la fotografia.
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Produci, consuma, crepa. PHOTO AND TEXT BY
LUCA SCHIERA
… Io e Paolino abbiamo iniziato a prepararci per questo viaggio nell’autunno 2016. Avevamo molte domande senza risposta, non solo riguardo la parete da salire. L’interrogativo più grande era come tornare indietro discendendo il corso d’acqua che dà il nome alla valle: il Rio Turbio. I piccoli canotti gonfiabili che avevamo trascinato per giorni tra i ghiacci dell’isola di Baffin versavano oramai in pessime condizioni. Mesi trascorsi nel cercare di ripararli in modo affidabile, provare materiali di ogni tipo, calcolare pesi e cibo per 40 giorni. La scalata stava passando in secondo piano, superata da un misto di curiosità e terrore nei confronti del fiume e delle sue rapide.
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≈ Grazie a degli amici canadesi, raccogliamo qualche preziosa informazione per l’accesso alla valle e alcune foto delle montagne. Si capisce da subito che la parete più impegnativa è il Cerro Mariposa e con molta audacia decidiamo a tavolino che sarà il nostro obiettivo.
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li unici alpinisti ad averla tentata finora sono stati respinti. Il motivo? Occorre trasportare il materiale, prima a cavallo e poi in spalla, nella fitta vegetazione senza sentiero. E’ situata in fondo ad una stretta valle ombrosa, isolata, oltre un lago alpino costellato di iceberg, attraversabile solo con un canotto gonfiabile. Il lago finisce contro i seracchi del ghiacciaio, che possono staccarsi improvvisamente creando grosse e spiacevoli onde. Dalle foto che abbiamo sembra completamente liscia e strapiombante, forse impossibile, ma ignoriamo questo presentimento.
pickup stracarico. Ci addormentiamo in fretta per risvegliarci a Bolson, a casa di qualcuno. Passiamo altri due giorni in riva al fiume in attesa di poterlo guadare in sella ad un cavallo. I quattro gauchos che dovrebbero accompagnarci non sembrano comprendere la nostra fretta e spariscono la mattina per tornare ubriachi ore dopo; abbiamo portato loro alcune bottiglie di vino che si rivelano un’arma a doppio taglio: ci prendono in simpatia ma sono sempre più ubriachi e poco invogliati ad affrontare il lungo viaggio. Al terzo giorno prediamo in mano la situazione e magicamente partiamo.
Prepariamo tutto il materiale necessario e facciamo liofilizzare il cibo di cui avremo bisogno, con un margine per le emergenze. Abbiamo quanto serve per trascorrere più giorni consecutivi in parete e oltre 40 giorni di isolamento al campo base. A gennaio facciamo una stima del peso e dell’ingombro da trasportare durante il rientro e proviamo a caricare i canotti gonfiabili. Troviamo un angolo di lago in cui caricare tre grossi sacchi per un totale di 70 kg; a differenza del torrente l’acqua è calma ma ci facciamo un’idea di cosa ci aspetta. Altri calcoli, qualche aggiustamento, molti punti interrogativi. Decidiamo che siamo pronti a partire.
Dopo otto ore in sella arriviamo ad una piccola baita nella radura, dove rimaniamo soli con la nostra attrezzatura. Dato che prevediamo un unico viaggio fino al successivo campo base, facciamo un’altra scrematura e decidiamo di salire solo con una corda singola, quasi tutto il materiale da arrampicata, e più cibo possibile. Il mattino seguente partiamo di buon ora, speranzosi di raggiungere la successiva capanna nonostante un carico di 35 kg sulle spalle. La vegetazione è fitta, il sentiero non esiste, l’enorme zaino si incastra ovunque e dobbiamo farci strada fra tronchi, rami e cespugli. Lentamente impariamo i trucchi per muoverci nella giungla, ma ci perdiamo spesso. Verso sera, mentre vaghiamo fra le piante alla ricerca di una via per salire, decidiamo di lasciare il nostro carico e cercare la capanna prima che sia buio. La troviamo nella notte, seguendo le tracce di un puma. Il giorno dopo andiamo a riprendere il carico lasciato indietro e sistemiamo con un machete l’ultima parte di sentiero.
Prendiamo l’aereo a metà febbraio, per arrivare a Bariloche quando si inonda la valle del Turbio, come non succedeva da decenni. Ci ospita Sebastian De La Cruz, vera leggenda dell’alpinismo argentino e unico conoscitore della valle. Lasciamo passare una decina di giorni per fare calare il livello dell’acqua e partiamo, di notte, a bordo di un
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Dopo qualche giorno di pioggia e riposo spunta il sole; senza avere la minima idea di cosa trovarsi davanti partiamo alla volta della parete con tutto il materiale che abbiamo e l’idea di scalare qualsiasi cosa. Facciamo un giro sotto la parete più grossa della zona, formata da placche lisce e una seconda parte ripida. Troviamo una linea di fessure sul lato destro e decidiamo di provarla, l’indomani. Dormiamo nella portaledge appesa ad una pianta e all’alba siamo già in parete. La prima parte su roccia lisciata dal ghiaccio fila veloce, in poche ore arriviamo alla grande cengia che la spezza in due, poi la pendenza aumenta, ci rileghiamo e partiamo sulle prime fessure ripide; ma dopo due lunghi tiri iniziano i problemi. Ci spostiamo a destra e sinistra per cercare fessure meno erbose ma salendo la situazione peggiora. Puliamo ogni singolo centimetro per incastrare le dita e qualche friends. Mancano quattro o cinque tiri al massimo, ma sembrano troppo lunghi da salire in questo modo. Piantiamo un chiodo, un nut e ci caliamo. Qualche giorno più tardi, con un’altra mezza giornata di bel tempo, siamo di nuovo sotto una parete. Sembra una delle cime più alte della zona e ab-
biamo individuato una linea con roccia bianca e compatta molto bella, che sembra salibile in velocità. Partiamo con il materiale all’imbrago e le corde in spalla guadagnando quota velocemente. Il granito è perfetto e siamo finalmente felici di arrampicare dopo molti giorni di riposo forzato. La parete è ripida ma forma molti risalti intervallati da cenge. Saliamo in cerca di un posto in cui legarci ma quasi inaspettatamente arriviamo fuori dalle difficoltà con le corde ancora inutilizzate. La cima è lontana ma raggiungibile lungo una cresta di roccia e ghiaccio. Ci arriviamo in tarda mattinata e si apre un orizzonte sconfinato: le valli intorno, i fiordi che entrano dall’Oceano Pacifico, la lunga strada del ritorno illuminata dal sole e, dalla parte opposta, in ombra, la strapiombante parete del Mariposa. Non c’è alcuna traccia di presenza umana. Scendiamo scalando e nel pomeriggio siamo di ritorno alla capanna. Puntuale alla sera arriva la pioggia.
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Passano lunghi giorni di attesa, arriva l’autunno, le pareti sono imbiancate dalla neve e rimangono bagnate più a lungo. Non parliamo quasi più tra di noi e le scorte di cibo razionate, se non verranno consumate prima dai topi, dovrebbero bastare fino alla data del ritorno.
vedere la polvere che si alza. Da alcune ore la pressione atmosferica ha smesso di salire. Partiamo prima dell’alba, ci vuole molto tempo a superare il tetto e arriviamo alle prime placche; siamo solo all’inizio della via ma abbiamo superato uno dei passaggi che più ci preoccupavano. Ci muoviamo veloci per passare meno tempo possibile esposti alle scariche e ci portiamo subito sotto dei grandi tetti. Facciamo giusto in tempo a sentire sulla pelle le schegge di una scarica molto grossa che passa nel diedro di fianco, a meno di dieci metri da noi. Continuiamo al riparo ma sempre in mezzo all’acqua. Abbiamo preso il giusto ritmo e ci troviamo ormai a nostro agio sulla roccia bagnata.
L’idea di salire il Mariposa è ormai (silenziosamente) abbandonata, ma continuiamo a tenere d’occhio la pressione atmosferica giorno e notte. Le previsioni danno un significativo peggioramento e decidiamo di scappare verso il basso lasciando il minimo essenziale tra cibo e materiale da scalata. Se mai ce ne sarà bisogno. Sotto una forte pioggia raggiungiamo la prima capanna e ci fermiamo per quattro giorni. Siamo a poche ore di distanza dal campo base ma il clima è diverso. Non ci troviamo più sotto le pareti e non sentiamo più la loro presenza ormai soffocante. Cuciniamo e variamo un pò la dieta con pasta fresca, pane e qualche biscotto. Continua a piovere ma siamo decisamente più comodi, leggiamo libri e non ci preoccupiamo di controllare continuamente il livello del torrente che potrebbe sommergere il campo. Risaliamo con una nuova motivazione per tentare l’obiettivo. Nonostante siamo giunti alla data fissata per il rientro, decidiamo di fermarci e anticipare la finestra di bel tempo portandoci sotto la parete del Mariposa. Aspettiamo che il vento si abbassi per attraversare il lago ma non ce la facciamo; dobbiamo scendere di nuovo al campo base con la promessa di tornare solo se le condizioni saranno buone. Il giorno dopo siamo di nuovo li, riusciamo ad attraversarlo e ci portiamo sotto la parete. Cola acqua da tutte le parti. Studiamo ogni metro, troviamo almeno quattro linee di salita nella parte alta, ma la base è un muro verticale completamente liscio interrotto solo da alcuni grandi tetti. Ci sono due strisce di scisto oblique come unici punti di debolezza, ma sembrano estremamente friabili. Non fa una bella impressione ma è l’unica opzione che abbiamo. Iniziamo a scalare nel tardo pomeriggio, è tutto marcio e bagnato ma con un pò di delicatezza si riesce a salire. Più in alto la situazione migliora, entriamo in un grande diedro strapiombante con roccia sana da cui cola costantemente acqua. Ma non facciamo in tempo a vedere se c’è qualche fessura sotto al primo tetto perché diventa buio. Scendiamo tenendoci questo dubbio e dormiamo alla base, sopra un grosso sasso che sembra caduto il giorno prima.
Il primo grosso intoppo arriva a metà parete: stiamo salendo un lungo diedro strapiombante ma di colpo la fessura che stiamo seguendo sparisce, non ci sono possibilità di proteggersi per diverse decine di metri ed è tutto molto liscio. Scendo scalando fino in sosta e ci caliamo fino al tiro precedente; abbiamo perso molto tempo ma riusciamo a tenere alto il morale. Proviamo a sinistra, dove non riusciamo a vedere. Mentre siamo appesi alla sosta uno dei quattro friends esce di colpo con un forte scatto: l’acqua inizia a bloccare le molle e dobbiamo usarli con più cautela. Continuiamo con un tiro obliquo, un traverso esposto, una calata e ci ritroviamo in cima al diedro strapiombante di prima. Da qui, con un altro paio di tiri, raggiungiamo la grande cengia a due terzi di parete. È pomeriggio inoltrato, stiamo scalando da diverse ore. Abbiamo fatto solo una breve pausa alla mattina ma decidiamo di continuare verso la parte strapiombante per vedere com’è e stare al riparo dalle scariche. Quando ormai è sera partiamo decisi sulla headwall, la parte più ripida ma anche la più sicura. Alcune fessure verticali ci portano verso i grandi tetti finali, oltre i quali non possiamo vedere, ma che sappiamo conducono alla cima. Scegliamo la giusta fessura studiata dalla base con il binocolo e ci prepariamo all’ultima doccia gelata fino agli strapiombi.
La cosa assurda è tirare il saccone con sei litri di acqua da bere, quando ci basterebbe strizzare i pantaloni per averla.
Quando Paolino mi raggiunge in sosta è completamente buio, la luna non è ancora uscita ma il tempo è bello. Ci prepariamo con le frontali e vestiti pesanti, seguendo il piccolo cono di luce sopra di noi. Stiamo scalando in modalità notturna: lenti ma costanti; non abbiamo più motivo di avere fretta. Comunichiamo con le luci e le scariche si fanno rade. La sensazione è quasi piacevole, non abbiamo grandi preoccupazioni e ci sentiamo ancora forti e motivati.
Nella notte le scariche dai seracchi dalla parte opposta della valle ci svegliano e con il chiaro di luna possiamo
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So che questa fessura dovrebbe finire sulle placche in cima alla parete, spero non più di duecento metri più in alto. Sono appeso a un grosso friend, infilato a testa in giù sotto al tetto. Non tocco la parete se non con le mani sopra la testa e sotto di noi ci sono almeno 700 metri di aria fino alla morena. La fessura è sempre larga, poi la via viene interrotta da una grossa lama. Non sembra affatto stabile ma l’unico modo per passare è tirarla, senza alternative. Mi convinco che si tratti della prova finale prima della cima; faccio un grosso respiro e prendo qualche rischio. Continuo lungo alcune fessure verticali molto sottili ed esattamente a fine corda arrivo su un terrazzo coperto di neve. Non so perché ma sento che siamo fuori. É uscita la luna, risaliamo le placche coperte di neve alla disperata ricerca di un posto dove bivaccare e continuiamo a salire in conserva fino alla punta più alta della parete. Proprio qui, tra due pezzi di roccia, troviamo una nicchia perfetta; la spianiamo, cuciniamo e ci sdraiamo dentro. Sono quasi le quattro di notte, siamo in continuo movimento dalle sei di mattina ma non riusciamo a dormire per l’eccitazione. Alle prime luci sistemiamo il materiale e proviamo ad attraversare il pendio sommitale per scendere in uno dei canali a bordo parete. Capiamo subito che c’è troppa neve e troppi seracchi, rinunciamo e decidiamo di scendere in doppia lungo la via di salita, opzione che avevamo inizialmente scartato perché lunga e senza ancoraggi. Per limitare i pesi stiamo utilizzando un martello e una mezza corda trovati alla capanna. Il dubbio comunque non si pone e iniziamo una lunga serie di calate fiduciosi nei nostri mezzi.
la valle in sicurezza. Prima di sera siamo di nuovo a terra, scendiamo verso il campo e il giorno dopo, con il tempo che inizia a dare segni di cambiamento, carichiamo in spalla tutto il materiale rimasto e scendiamo alla prima capanna. La sveglia suona di notte, portiamo il materiale in riva al torrente, in una zona meno turbolenta per l’entrata in acqua e iniziamo a prepararci. La preoccupazione verso il fiume si è trasformata nella perversa curiosità di sapere come andranno le cose. Ci vuole qualche ora per riuscire a sistemare 120 kg di carico (e noi stessi) dentro i gommoni. Entriamo in acqua, prendiamo subito una gran velocità e veniamo istantaneamente inzuppati nelle rapide. A parte qualche momento di tensione e qualche schianto su rocce affioranti sembra andare tutto bene. Passano le ore e vediamo l’ambiente cambiare intorno a noi; gradualmente iniziano ad apparire grandi alberi e sempre più forme di vita. Attraversiamo un’antica foresta bruciata, vediamo cavalli selvaggi e qualche condor, il tempo minaccioso si trasforma in una calda giornata autunnale. Il torrente ora è calmo e dobbiamo pagaiare; iniziamo a riconoscere i luoghi dell’andata e passiamo davanti all’estancia in cui abbiamo dormito. Sappiamo che la nostra meta è vicina, ma ancora una volta, prima di concludere, manca la prova finale: il torrente ci prende alla sprovvista e riacquista velocità risucchiandoci verso il basso. In mezzo al nostro passaggio ci sono tronchi e rami appuntiti, sradicati dall’alluvione. Pagaiamo con tutta la forza che abbiamo per evitare di andarci contro, poi, di colpo, tutto si calma nuovamente e ci ritroviamo nel lago, al sicuro. Quella stessa sera riusciamo a prendere un passaggio in barca insieme a dei turisti e arriviamo a Bolson.
Da questo momento in poi inizia quasi una fuga verso il basso: abbiamo le ore contate e poche occasioni di lasciare
– Per limitare i pesi stiamo utilizzando un martello e una mezza corda trovati alla capanna. Il dubbio comunque non si pone e iniziamo una lunga serie di calate fiduciosi nei nostri mezzi.
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CHAPTER ONE
CLIMBING
Overhanging Abbiamo raggiunto la parete di Saustall, nota per essere la falesia con il maggior numero di vie sopra l’ottavo grado dell’ Alto Adige.
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PAT T E S C H W I E N B A C H E R TEXT
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CLIMBERS
M A R C O B E RTA S I N I N I C O L A G A S PA R R E E N R I C O L O VAT O
Si tratta di una falesia molto strapiombante che richiede molta forza fisica ma anche molta tecnica e appena giunti all’attacco siamo rimasti meravigliati davanti a questa parete di gneiss molto simile al granito
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un’altra bella giornata in falesia in buona compagnia si è ormai conclusa. Tutto ha avuto inizio la sera del cinque Aprile, quando insieme a Nicola, un mio caro amico, ci siamo diretti verso l’abitazione di Marco nella zona di Trento per pianificare la nostra giornata di shooting che avrebbe preso piede il giorno seguente. Dopo diversi tentativi, siamo riusciti a convincere Marco a saltare alcuni suoi impegni universitari in modo tale da partire prima la mattina per scaldarci su qualche bel tiro nell’attesa dell’arrivo di Patrick, il fotografo. E’ bastato molto poco per convincerlo, solo qualche bell’immagine della parete che avremmo dovuto scalare, è stato davvero facile distoglierlo dai suoi “super” impegni.
insieme a Matthias, un suo amico climber che ci ha dato qualche dritta sui tiri, visto che conosceva molto bene questa falesia, era praticamente di casa. Visto che c’era una bellissima luce, Patrick ha voluto iniziare subito con lo shooting, prima con qualche scatto che ritraeva la fase di avvicinamento e la preparazione del materiale, successivamente siamo entrati nel vivo delle riprese. Montata la corda fissa e con Patrick in posizione, abbiamo iniziato a scalare veramente e abbiamo potuto scegliere noi i tiri sui quali farci fotografare, in questo modo abbiamo potuto riprovare i movimenti sui tiri che avevamo scelto a inizio giornata. Matthias, da bravo local, ci ha consigliato poi di provare un paio di tiri molto belli e subito abbiamo seguito il suo consiglio. Nicola ha provato un 8a+ nella parte che rimane più a destra della falesia, io invece insieme a Matthias ho provato un 7c+/8a molto bello. Si respirava pura euforia! Anche Patrick, vedendoci così contenti a ansiosi di provare questi bellissimi e durissimi tiri, ha colto l’occasione per scattarci ulteriori foto.
Partenza fissata per le 9 del mattino e da Trento ci dirigiamo verso Merano per proseguire verso l’imbocco della Val Senales, dove abbiamo parcheggiato e dopo un breve avvicinamento abbiamo raggiunto la falesia di Saustall, nota per essere la falesia con il maggior numero di vie sopra l’ottavo grado dell’ Alto Adige. Si tratta di una falesia molto strapiombante che richiede molta forza fisica ma anche molta tecnica e appena giunti all’attacco siamo rimasti meravigliati davanti a questa parete di gneiss molto simile al granito, che ci sembrava molto più accattivante rispetto alle fotografie della guida. Ovviamente prima di incamminarci verso la falesia, ci siamo fermati un momento in un bel negozietto locale a prendere qualcosa di tipico per affrontare al meglio la giornata.
E’ stata davvero una bella esperienza perché ho avuto il piacere di incontrare nuove persone che condividono la mia stessa passione, abbiamo scalato tutto il giorno e abbiamo chiuso anche qualche bel tiro, sentendoci soddisfatti della nostra prestazione, e che dire Patrick è stato davvero molto bravo e professionale ed è riuscito a cogliere i momenti migliori della giornata. L’ora del tramonto è una delle migliori per scalare, ma visto che stava ormai diventando buio, abbiamo abbandonato l’idea di continuare e abbiamo deciso di andare a Foresta, allo stabilimento della Forst a berci una buona birretta per concludere in bellezza la giornata trascorsa assieme. Chissà magari, impegni permettendo, riusciremo ad organizzare un’altra bella giornata a scalare tutti insieme.
Eravamo super carichi ed emozionati all’idea di provare alcuni tiri così duri e tecnici. Subito ci siamo preparati e pochi minuti dopo ero già su un tiro di scaldo assicurato dal mio amico Marco, mentre Nicola sceglieva qualche tiro duro dalla guida per vedere di portarselo a casa. Dopo un paio di tiri di scaldo, sono arrivati Patrick, il fotografo,
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1 . S CA R PA FURIA S Ultra morbida e sensibile, regala la sensazione di stare a piedi nudi sulla roccia e l’abilità di agganciare le prese. Asimmetrica e inarcata, con punta arcuata, offre altissima sensibilità in punta. E’ una tra le scarpette d’arrampicata più morbide che ci siano. E' una scarpa molto sensibile ottima a chi piace sentire l'appoggio ma che è alla ricerca di una scarpa performante quando si parla di punta, tallone e agganci. Ecco perchè la punta è quasi interamente ricoperta da uno strato di gomma. La tomaia combina 7 pezzi di microfibra con cuciture che non creano sovrapposizioni. Il sistema Wave di chiusura a strap distribuisce in modo uniforme la pressione sulla tomaia permettendo aggiustamenti di volume e il soffi etto elastico ne facilita la calzata. Il Sistema Ipr-tension assicura massima flessibilità mantenendo la tensione dalle dita fino al tallone, questo facilita anche gli spalmi più cattivi permettendoti così di appoggiare quasi tutta la suola. O U T F I T : Jacket - Patagonia Micro Puff Hoody | Hoody - E9 | Tee - E9 Scar | Pant - E9 Blat 1 Backpack - Patagonia Linked Pack | Harness & climb accessories - Camp | Canteen - Mizu Approach Shoes - Scarpa Mescalito | Climbing Shoes - Scarpa Furia.
2 . L A S P O R T I VA SOLUTION Morbida, precisa, rivoluzionaria. Un guanto. La soluzione di ogni “problema”. Scarpetta d’arrampicata sportiva e boulder aggressiva. La scarpetta Solution è realizzata con tecnologie innovative: la tomaia possiede la tecnologia Lock Harness System, un accorgimento che fascia il piede dall'interno e che, in combinazione con la costruzione a guscio del tallone, favorisce la massima prensilità dei piedi e la presa di rovescio sugli strapiombi. Il P3 (Permanent Power Platform), è un sistema di bordatura che assieme al plantare mantiene e ditribuisce la tensione costante nel tempo. L'allacciamento della scarpetta risulta rapido grazie al Fast Lacing System e alla linguetta elasticizzata in Lycra che facilita la regolazione. L' intersuola è munita di supporto anatomico. La suola è Vibram XS Grip2 3,5 mm. O U T F I T : Jacket - La Sportiva Joshua Tree | Tee - La Sportiva Mountain Is Home | Pant - La Sportiva Sandstone | Harness & climb accessories - Camp | Approach Shoes - La Sportiva Bushido Climbing Shoes - La Sportiva Solution.
3 . S CA R PA MAGO Per chi cerca un'arrampicata dinamica, atletica ed una calzata precisa. Mago è sensibile e dinamica. Con una struttura rinforzata grazie alle cuciture e all’intersuola Tps, la nuova Mago assicura grande precisione anche sugli appigli più piccoli come nessun’altra scarpetta. La forma asimmetrica, inarcata e molto arcuata nella punta, permette di concentrare la forza sull’alluce diventando uno strumento di assoluta precisione. La tomaia combina 5 pezzi di microfibra e pelle e grazie all’allacciatura fi no in punta, può adattarsi ad ogni forma del piede. Il tallone è rinforzato con una striscia in Flexan per mantenere tensione e struttura e l’inserto in Tps presagomato assicura una forma concava e sensibilità sull’alluce. Il Sistema di tensionamento X-Tension mantiene la forma della scarpetta nel tempo. La potenza è concentrata sull’alluce pur fornendo supporto a tutto l’arco plantare. La suola in Vibram XS Grip 2 ne assicura invece la massima flessibilità. OUTFIT:
Hoody - Mammut Ml Logo | Tee - Mammut Logo | Pant - Mammut Alnasca Pant Backpack - Mammut Neon Smart | Harness & climb accessories - Camp | Canteen - Mizu Climbing Shoes - Scarpa Mago
4 . SA L E WA WILDFIRE GTX Esempio di qualità, design e versatilità. Salewa ha inventato la categoria dell’avvicinamento. Per ampliare le doti di camminabilità e arrampicata della Wildfire, è stata equipaggiata con una nuova suola Pomoca Speed Mtn realizzata con la nuova mescola Pomoca Butilic, che off re migliore aderenza sulla roccia sia in condizioni di asciutto sia di bagnato. La suola della Wildfire è inoltre dotata di climbing zone in punta, ha una eccellente tenuta sul bordo e tasselli aggressivi per una maggiore trazione sul fango e sui terreni morbidi. La struttura Exa Shell è stata ridisegnata per garantire maggior stabilità torsionale e, in sinergia con il collaudato sistema 3F System, avvolge il piede con precisione, off rendo supporto, flessibilità e una calzata confortevole. Per le stagioni intermedie e condizioni di bagnato è dotata di una fodera impermeabile e traspirante Gore-Tex Extended Comfort. O U T F I T : Jacket -Salewa Agneer Engineered Cordura | Hoody - Salewa Agner Cordura Tee - Salewa Logo Tech | Pant - Salewa Agner Stretch | Harness & climb accessories - Camp Approach Shoes - Salewa Wildfire Gtx | Climbing Shoes - Scarpa Mago.
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CLIMBING SELECTION BY GIULIA BOCCOLA
1.CAMP
2 . MAMMUT
3 . CAMP
DYON EXPRESS KS
NEON SMART
FLASH
Nuovo rinvio in casa Camp. Combina leggerezza e funzionalità grazie ai due moschettoni Dyon, caratterizzati dall’innovativa chiusura brevettata con leva a filo Keywire e naso SphereLock. Ideale da utilizzare in via poiché garantisce un’ottima presa, data dalla fettuccia da 25 mm che lo mantiene in asse. Il connettore inferiore è mantenuto in posizione grazie al Karstop Evo: un ferma moschettone in TPU integrato nella fettuccia.
Soluzione semplice e affascinante adatta a tutti gli arrampicatori più appassionati. Questo zaino dotato di una cerniera che corre su tutta la superficie ne permette una totale apertura, garantendo un’ottima organizzazione del materiale (scarpette, porta magnesite, rinvii e corda). Inoltre la corda rimane protetta e in ordine in una borsa integrata inserita all’interno dello zaino.
Imbrago di nuova concezione, realizzato per l’arrampicata sportiva e le competizioni. Super leggero è caratterizzato da una fettuccia portante che distribuisce il carico in modo uniforme sulla cintura e sui cosciali, rendendolo ideale anche durante le vie lunghe. Presenta 4 porta materiali: i due anteriori sagomati per l’aggancio e sgancio del materiale, i due posteriori più flessibili e compatti.
4 . E9
5 . MILLET
6 . CT CLIMBING
3 ANGOLO
AMURI LEATHER
CUTY ROPE BAG
Un pantalone unico nel suo genere poiché si distingue per il suo nuovo disegno triangolare applicato alle tasche anteriori e posteriori e per il portaspazzolino elastico su entrambi i lati. Realizzato in tessuto gabardina leggera stretch per un maggiore comfort e una massima protezione. Il tessuto dell’interno tasca è invece in contrasto e texturizzato.
Compromesso unico tra la scarpetta d’arrampicata e la scarpa d’approach. Infatti la sua calzata è aderente e molto precisa in punta. Grazie al suo look urban è possibile utilizzarla sia in montagna ma anche nel proprio tempo libero grazie al comfort offerto dall’intersuola in EVA. La principale novità di questa stagione invernale sta nella nuova tomaia in cuoio.
Sacco porta corda con tracolla e telo integrato, pratico e facile da trasportare. E’ adatto per il trasporto di tutto il materiale e di una corda da 80 mt. Il telo interno misura 110 x 150 cm ed è completo di due asole per legare l’estremità della corda. Per rendere il trasporto ancora più confortevole, la tracolla regolabile è dotata di una protezione per la spalla.
7. T H E N O R T H FAC E
8 . MILLET
9 . S A L E WA
SUMMIT L3 VENTRIX
SIKATI SWEAT
AGNER JACKET
Felpa con cappuccio che offre un perfetto equilibrio, appositamente studiato, tra calore, traspirabilità e libertà di movimento. La tecnologia Ventrix permette ai fori di ventilazione di aprirsi e chiudersi mentre ci si muove, regolando la temperatura da cima a fondo, mentre il pile Polartec Power Grid aumenta il calore e la traspirabilità nelle aree critiche.
Felpa d’arrampicata super calda, caratterizzata da una fodera in pile High Loft simile alla lana, è indossabile tutto l’inverno e anche nel tempo libero grazie al suo indistinguibile stile urban. Resistente e traspirante, fornisce calore e comfort anche a basse temperature oltre che a una comoda vestibilità.
Prodotto leggero, morbido e con un’altissima resistenza all’abrasione, data dall’utilizzo dei fili in Cordura che sono intrecciati direttamente nel softshell Durastretch. E’ robusta e realizzata con il trattamento idrorepellente DWR (durable water repellent) senza PFC. Per un minor ingombro, si può richiudere nella sua tasca di compressione integrata.
1 0 . PATA G O N I A
1 1 . T H E N O R T H FAC E
1 2 . S A L E WA
CRAGSMITH PACK 45L
CINDER 40
APEX CLIMB 25
Zaino ideale per trasportare tutta l’attrezzatura per andare a scalare. Dotato di un’apertura a U sullo schienale, permette di accedere al suo interno molto rapidamente. E’ molto resistente e realizzato in nylon riciclato al 50 %, è dotato di una spessa imbottitura in schiuma per dargli struttura e gli spallacci offrono comfort anche durante i lunghi avvicinamenti.
Zaino progettato in collaborazione con alcuni degli atleti The North Face, tra cui lo scalatore di fama mondiale Peter Croft, è super resistente e facile da usare, ideale per una giornata in falesia. Si regge in piedi da solo e la parte superiore è arrotolabile per accedere e organizzare rapidamente l’attrezzatura.
Ideato per non limitarti nei movimenti durante la scalata e questo grazie al suo design compatto e affusolato. E’ dotato del Twin Compression System che permette di mantenere il peso e il baricentro stabile per un miglior bilanciamento sulle placche. Chiusura rolltop con fibbia e accesso diretto dal lato. Dotato di fissaggio corda e attrezzatura da ghiaccio
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CLIMBING SELECTION BY GIULIA BOCCOLA
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CHAPTER TWO
SPEED HIKING
From another world Incastonate in diverse sfumature di verde provenienti dalla foresta circostante, le piramidi di terra color ruggine si trovano di fronte alla catena montuosa delle Dolomiti
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THOMAS MONSORNO TEXT
K AT H E R I N A Z Ă– S C H G
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TRAILERS
SIMON HITTHALER MARIA LEITNER K AT H E R I N A Z Ö S C H G
È stato piuttosto impressionante osservare queste piramidi di argilla di terra coniche con pesanti schegge di pietra in cima. Ci siamo sentiti come se fossimo immersi in un altro mondo.
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ra un giorno di primavera umido, caldo e nuvoloso di inizio di aprile. Maria, Simon, Thomas ed io ci siamo incontrati proprio sopra la città di Bolzano, per poi proseguire su di una tortuosa strada per altri quindici minuti verso la soleggiata valle del Renon, a sud est delle Alpi Sarentine in Alto Adige. Famosa per la sua variegata vegetazione, la zona si estende dai vigneti e castagneti baciati dal sole della valle fino al monte del Corno del Renon, che si trova a circa 2.360 metri sopra il livello del mare.
Per prima cosa, ci siamo trovati nella parte più piccola dell'area delle piramidi di terra, dove abbiamo dato un'occhiata da una certa distanza a quelle spettacolari formazioni di terra fatte di materiale di circa 25.000 anni fa. In un secondo momento siamo arrivati al settore più grande, dove abbiamo prima controllato l'area da diverse angolazioni fino a trovare un percorso che ci ha avvicinato alle piramidi di terra. Otti ci ha guidato sopra una staccionata, giù per sentieri di foresta sdrucciolevole fino ad un fiume, alla fine siamo risaliti e ci ci siamo trovati in mezzo alle piramidi di terra alte circa quindici o trenta metri.
Nel comune di Renon abbiamo incontrato la nostra appassionata guida turistica del giorno, Otti, che eravamo pronti a seguire perfettamente equipaggiati con il nostro abbigliamento da trekking, pantaloni, t-shirt, maglioni, occhiali da sole e giacche, calze e scarpe di Salewa, La Sportiva, Mammut, Columbia, Alpina, HAD e GM Socks. Avevamo con noi anche dei bastoncini da passeggio di Leki, siamo così partiti attraverso i campi già verdi in fiore verso una delle meraviglie naturali dell'Alto Adige.
Abbiamo camminato su e giù, avanti e indietro sul terreno argilloso e abbiamo cercato di raggiungere le piramidi attraverso i corridoi per vederle meglio. Dopo quattro ore di avventura attraverso il mondo delle più grandi piramidi di terra in Europa, dove abbiamo condiviso un sacco di risate, chiacchiere, battute, con i nostri vestiti completamente coperti di fango e alcuni graffi sulla pelle, siamo tornati al sentiero ufficiale, abbiamo esportato le piramidi ancora un po’ dall'alto e finalmente ci siamo goduti la vista e il suo incredibile mutamento di colori - il verde della foresta, il blu polvere del cielo nuvoloso e il color ruggine delle piramidi un'ultima volta, prima di attraversare i campi verdi dove pascolano pony e cavalli per tornare al nostro punto di partenza.
Incastonate in diverse sfumature di verde provenienti dalla foresta circostante e sotto ad un cielo blu polvere, le piramidi di terra color ruggine si trovano di fronte alla catena montuosa delle Dolomiti vicino al gruppo di montagne del Brenta Adamello e Presanella. È stato piuttosto impressionante osservare queste piramidi di argilla di terra coniche con pesanti schegge di pietra in cima, sembrava che sarebbero potute cadere su di noi in qualsiasi momento. Ci siamo sentiti come se fossimo immersi in un altro mondo.
Eravamo pronti a lasciare questa meraviglia della natura alle nostre spalle e tornare a casa.
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1 . M A M M U T SERTIG LOW Realizzata con una costruzione a guscio singolo senza giunzioni e mostra i suoi punti di forza su percorsi a breve e medio raggio su terreni tecnici. Il drop del tallone da 6 mm consente un elevato livello d’agilità durante la rullata. Questo è possibile grazie al Rolling Concept brevettato, che fornisce supporto prono e supino secondo necessità, fornisce anche sostegno e ammortizzazione a specifiche parti del piede e riduce l'affaticamento del piede, che a sua volta riduce il rischio di torcere la caviglia. La suola gripex TrailCut è dotata di tecnologia Sonar allaround per un'eccellente tenuta. La scarpa presenta anche l'avanzato sistema MTR Speed Lace. OUTFIT:
Jacket - Mammut Kento HS Hooded | Hoodie - Columbia Addison Park | Pant - Mammut MTR 141 Shorts Long | Backpack - Mammut Spindrift Ultralight | Shoes - Mammut Sertig Low Lenses - Alpina Kosmic | Poles - Leki Micro Vario Carbon As | Socks - Calze Gm Trek Compression
2 . L A S P O R T I VA BLADE GTX Calzatura multi-sport perfetta per l’hiking e il traveling. E’ l’ideale trait d’union tra mountain running e trekking per muoversi velocemente in montagna e in totale comfort. La tomaia è in Mesh ad alta resistenza all’abrasione e idrorepellente con rinforzi strutturali in microfibra termoadesiva e puntalino in TPU, mentre la fodera è in Gore-Tex Extended Comfort. L’intersuola è realizzata in Eva ad iniezione ammortizzante con inserti in TPU stabilizzanti ed anti torsionali per avere la massima stabilità durante l’appoggio. Il collarino è morbido ed avvolgente con una ghettina di protezione, mentre il sistema dell’allacciatura arretrato è per garantire la massima flessibilità in punta senza costrizioni. O U T F I T : Jacket - La Sportiva Typhoon | Pants - La Sportiva Short Waft tight | Tee - La Sportiva Forward | Socks - Calze Gm | Shoes - La Sportiva Shoes Blade GTX | Head band - Had | Lenses - Alpina Kosmic | Poles - Leki Carbonlite
3 . S A L E WA U LT R A T R A I N 2 Disegnata appositamente per offrire grip e supporto nell’allenamento in montagna. La sua suola Michelin Ultra Train è stata sviluppata da Michelin in esclusiva per Salewa. Beneficia del nuovo Michelin OCX compound che dà ottime prestazioni su superfici bagnate e scivolose. Anche la tomaia è stata rielaborata: di tessuto robusto, senza cuciture, avvolge maggiormente il mesopiede insieme al nuovo e funzionale sistema 3F. La nuova ghetta elasticizzata non permette a detriti, sabbia e foglie di entrare nella scarpa. Il design di successo della suola intagliata e scanalata e la tecnologia Motion Guidance sono state mantenute, per conservare i punti di forza delle Ultra Train: grip e trazione eccellenti, rullata veloce, movimento naturale e stabilità del piede su ogni tipo di terreno. OUTFIT:
Jacket - Salewa Pedroc Gtx Active | Midlayer - Salewa Pedroc Alpha Convertible | Tee - Salewa Pedroc Printed | Tights - Salewa Pedroc Dry | Shorts - Salewa Pedroc Cargo | Socks - Trek Compression Shoes - Salewa Ultra Train 2 | Backpack - Salewa Lite Train 14 | Poles - Leki Carbonlite
4 . S CA R PA MESCALITO Mescalito è la nuova calzatura da approach di SCARPA che racchiude tutte le caratteristiche di leggerezza, resistenza, comfort e protezione del piede richieste per un utilizzo in terreni e condizioni anche molto diverse tra loro. Mescalito, grazie alla nuovissima tecnologia Vibram LiteBase con mescola Vibram MegaGrip, combina estrema leggerezza con un insuperabile grip. Il materiale utilizzato per la tomaia e il design di questa, conferiscono controllo e stabilità del piede in ogni percorso d’avvicinamento e nelle diverse attività outdoor, mentre l’intersuola in EVA a spessore e densità differenziati garantisce un comfort impareggiabile. Una calzatura in pelle scamosciata idrorepellente completamente nuova sviluppata per approach tecnico. Rappresenta la scelta ideale per un uso prolungato per coloro che lavorano in montagna, come le guide alpine. OUTFIT:
Jacket - Mammut Kento HS Hooded | Hoodie - Columbia Addison Park | Pant - Mammut MTR 141 Shorts Long | Backpack - Mammut Spindrift Ultralight | Shoes - Scarpa Mescalito | Lenses - Alpina Kosmic | Poles - Leki Micro Vario Carbon As | Socks - Calze Gm Trek Compression
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SPEED HIKING SELECTION BY GIULIA BOCCOLA
1. ADIDAS
2 . ARC’TERYX
3 . MILLET
TERREX TWO BOA
NORVAN LD GTX
LIGHT RUSH
Create per garantire il massimo delle performance sia durante gli allenamenti su asfalto che in gara sui trail, la Terrex Two Boa offre un’ammortizzazione superiore traspirante e leggera, suole Continetal con elevato grip, e il sistema di chiusura leader dell’industria Boa. Sistema progettato per resistere in ambienti bagnati e fangosi, per migliorare il comfort e la stabilità chilometro dopo chilometro.
Prima scarpa esistente sul mercato ad utilizzare la nuova tecnologia Gore-Tex Invisible Fit che lamina la membrana direttamente alla tomaia per una completa impermeabilità, un miglior comfort e una maggiore leggerezza (18% più leggera). Inoltre questa nuova tecnologia consente di eliminare le grinze nella zona del tallone e permette quindi di avere maggiore spazio nella parte anteriore.
Una nuova scarpa ultraleggera progettata per prestazioni da trail running. Con un peso di soli 260 grammi, presenta l'ultima suola Michelin, sviluppata esclusivamente con Millet, che assicura una presa reattiva su tutti i tipi di terreno. Il suo tessuto Matryx migliora la resistenza all'abrasione e previene la deformazione, mentre fornisce una traspirazione ottimale.
4 . MAMMUT
5 . LEKI
6 . S A L E WA
R A I N S P E E D U LT R A L I G H T H S J A -
MICRO TRAIL PRO
PEDROC ACTIVE GTX
CKET MEN
Il super bastone da trail running. Il Micro Trail Pro con TRogger Shark 2.0 come impugnatura, inclusa la prolunga morbida, è un bastone fisso full optional in puro carbonio. E’ piccolo, leggero, semplice e veloce nella gestione e grazie al meccanismo con pulsante push botton, il bastone può essere fissato e ripiegato senza perdita di tempo.
Ottima per una protezione istantanea in caso di pioggia o di vento forte durante un’attività aerobica come lo speed hiking grazie al nuovo tessuto a 3 strati Gore-Tex Active 2.0 con membrana impermeabile e traspirante. Super leggera, il suo peso infatti è di 215 grammi e occupa pochissimo spazio nello zaino. Il logo e i dettagli riflettenti aggiungono visibilità durante le partenze anticipate e i ritorni al buio.
7 . B L A C K YA K
8 . MERREL
9 . W I LT E E
NAGORI
FLEX GTX
CERVINO
Lo strato termico è uno strato intermedio ibrido sviluppato per l'uso durante attività intense, allenamento e spedizioni. Questo articolo ha un pannello posteriore estremamente permeabile ed è dotato di ampie tasche sul petto a espansione per conservare gli og getti personali in modo sicuro.
Scarpa con nuova tecnologia Gore-Tex Invisible Fit, membrana impermeabile e traspirante laminata direttamente con la tomaia. Il plantare è in Eva rimovibile mentre il tallone è in Air Cushion in modo tale da assorbire gli urti.
T-shirt in materiale altamente traspirante e di rapida asciugatura, prende ispirazione da una delle pareti più significative e riconoscibili nella storia dell’alpinismo. Ideale per le gare di Ultra Trail, realizzata in tessuto Micromesh morbido come seta.
1 0 . GARMIN
1 1 . OAKLEY
1 2 . CALZE GM
FENIX 5X
PRIZM LOW LIGHT
SKY RUN
Orologio che combina alte prestazioni alle migliori caratteristiche che si possono desiderare da un prodotto. Permette di rimanere sempre in contatto anche quando sei in movimento. Dispone di una cornice di protezione con rivestimento PVD e acciaio inossidabile per una maggiore durata ed è dotato di caratteristiche di formazione sofisticate per aiutare a monitorare le proprie performance.
Una lente ad alta trasmissione, progettata con le caratteristiche di Prizm, accentua i rossi e i verdi in condizioni di scarsa luminosità. E’ in grado di mantenere le tonalità dei colori più autentiche, in modo tale da non compromettere le prestazioni e mette in risalto i minimi dettagli all’interno del campo visivo.
Realizzata in microfibra per un’ottima termoregolazione, è ideale per le ultratrail e i grandi dislivelli della corsa in montagna. Per la sua funzione anti vesciche la punta e il tallone sono in NanoGlide ed è costruita ergonomicamente con la punta asimmetrica per il piede dx e per quello sx. Avendo una struttura elasticizzata ed avvolgente, il piede rimane molto stabile nella scarpa.
Una delle giacche più leggere sul mercato. Grazie al nuovo materiale Gore-Tex Active risulta essere estremamente traspirante e comprimibile. Ha una vestibilità atletica il cappuccio attillato e loghi riflettenti che permettono di essere sempre pronti per attività faticose in qualsiasi condizione metereologica. Progettata per il Trail Runner senza zainetto in quanto la superficie è sensibile all’abrasione.
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SPEED HIKING SELECTION BY GIULIA BOCCOLA
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CHAPTER THREE
HIKING
Need for exploring La Val Venosta è davvero un luogo speciale e il Monte Sole lo è in particolar modo, a volte ti basta solo una maglietta, mentre sul versante opposto c’é così tanta neve da dover utilizzare ancora le ciaspole.
PHOTOS AND TEXT
PAT T E S C H W I E N B A C H E R
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H HIKERS
HEIKE PRANTNER MARTIN CIAGHI S T E FA N PA M E R PAT R I C K C H R I S TA N E L L
Mi sono reso conto che tante volte, forse anche un po’ troppo spesso, non abbiamo più il tempo per fare ciò che ci piace davvero, per le cose belle, perché abbiamo troppo da fare, troppo a cui pensare!
Q
uante volte ci sentiamo dire che dobbiamo apprezzare le piccole cose nella vita? E quante volte dimentichiamo proprio questo piccolo ma grande concetto? La vita è una sola e dovremmo dedicare più tempo a ciò che ci fa sentire davvero bene; Io ad esempio per andare al lavoro la mattina prendo la macchina, poi passo l’intera giornata su due schermi, rispondo alle mille email che intasano la mia casella di posta e sono sempre attaccato al telefono. Dopo 8 ore passate così, esco dal lavoro, prendo il mio cellulare e rispondo ai messaggi in whatsapp, controllo nuovamente le email, guardo facebook e poi passo ad instagram e mi soffermo a guardare con una leggera invidia le immagini di quelle persone che sono là fuori, in montagna, da soli. In me cresce sempre più una certa voglia d’avventura.
dati dalle nostre bellissime montagne. E nonostante la mia vicinanza ad esse, tante volte vince la pigrizia e la comodità, ma non quel giorno. Dopo le mie otto ore lavorative, mi sono dato appuntamento con gli altri a Laces, un piccolo paesino. Una volta tolta la camicia e indossato le scarpe da trekking è come se fossi stato catapultato in un altro mondo. La Val Venosta è davvero un luogo speciale e il Monte Sole lo è in particolar modo, qui a volte ti basta solo una maglietta, mentre sul versante opposto della valle c’era così tanta neve da dover utilizzare ancora le ciaspole. Dall’alto del monte potevamo scorgere tutta la città e potevamo immaginare il brusio e le voci assordanti dei tanti turisti, mentre noi eravamo soli, noi con il nostro respiro e il nostro silenzio, era davvero magico. Da dove ci trovavamo, potevamo scorgere la cima dell’ Ortles, una delle montagne più alte delle Alpi e in fondo si intravedeva Merano.
Per andare a lavorare, ogni giorno passo per la Val Venosta, ma l’unica cosa che percepisco è il traffico; tra l’altro poi è il weekend di Pasqua e le strade sono ancora più affollate del solito per via dei tanti turisti che hanno deciso di passare qui le loro vacanze. Ma per un giorno volevo che le cose andassero diversamente! Le previsioni del meteo non facevano ben sperare, per l’intera settimana davano brutto tempo a parte per una piccola finestra di sole nella giornata di giovedì. Quindi decisi di chiedere a quattro miei amici, che non vedevo da un po’ di tempo, se avevano voglia di venire con me a fare un bel giro in montagna e visto che anche loro sentivano la mia stessa necessità di uscire, di esplorare, c’eravamo organizzati per quel famoso giovedì. Con me avevo la mia macchina fotografica, che era da tempo che rimaneva chiusa in un cassetto a casa, ma non per quel giorno.
Se ci ripenso che un’ora fa ero dietro ad una scrivania e adesso sono completamente immerso nella mia natura, che bella sensazione. I ragazzi vedendomi così assorto nei miei pensieri, mi hanno lasciato da solo qualche minuto, avevano intuito quel mio profondo bisogno di riconnettermi con il mondo reale. L’obiettivo mio, di Heike, Stefan, Martin e Patrick non era quello di raggiungere una cima o un rifugio, ma semplicemente di fare un bel giro tutti insieme, perché ultimamente ci si incontra più nel mondo digitale che nella vita di tutti i giorni. La cosa importante non era la meta, ma il percorso che abbiamo condiviso insieme. Mi sono reso conto che tante volte, forse anche un po’ tropo spesso, non abbiamo più il tempo per fare ciò che ci piace davvero, per le cose belle, perché abbiamo troppo da fare, troppo a cui pensare! Di avventure ce ne sono e ce ne sono molte, basta solo avere la voglia di uscire e di andare ad esplorare!
Solitamente per uscire da una città e raggiungere un luogo calmo ci si mette persino un’ora, noi in dieci minuti siamo fuori dal caos cittadino e ci ritroviamo nella natura, circon-
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1 . M A M M U T U LT I M AT E P R O LO W GT X La scarpa multifunzionale e comoda per eccellenza. Basata sulla linea di abbigliamento Ultimate, l'Ultimate Pro Low Gtx è una scarpa multifunzionale robusta e versatile. E’ una scarpa leggera ma stabile, ideale per ogni tipo di escursione. La membrana impermeabile Gore-Tex Performance Footwear, una fodera elastica e una morbido guscio in schoeller senza cuciture rendono la scarpa molto morbida e comoda. La suola Gripex a tri-trazione, che presenta due mescole di gomma di diversa morbidezza, il brevettato Rolling Concept e il cuneo in schiuma IP-EVA, che fornisce un'ammortizzazione eccellente, rendono la scarpa un versatile tutto fare su terreni tecnici. OUTFIT:
Jacket - Mammut Ultimate | Pant - Mammut Runbolt | Backpack Mammut Trion Zip 22 | Shoes - Mammut Ultimate Low Gtx | Socks - Calze Gm | Lenses - Alpina Kosmic | Poles - Leki | Socks - Calze Gm Trek Comfort
2 . SA L E WA MTN TRAINER GTX Scarpa classica da alpine approach con tomaia in pelle scamosciata resistente all’usura e fodera impermeabile e traspirante Gore-Tex Extended Comfort. Le guide di montagna utilizzano sempre meno gli scarponcini alti a favore di scarpe più basse e leggere ed è per questo che è stata riprogettata.. L’elemento determinante è stato l’adozione di un nuovo pacchetto di suola e intersuola. La versatile suola Vibram Mtn Trainer Evo, caratterizzata da tasselli autopulenti e aggressivi che garantiscono una migliore trazione su neve e fango, è abbinata all’intersuola con tecnologia BiLight, che ammortizza a lungo gli impatti sulle rocce e ha un design ergonomico tridimensionale che avvolge con precisione il piede. Inoltre, la sezione centrale dell’intersuola è ingegnerizzata per trasferire efficacemente la pressione ed evitare di scivolare su staffe e pioli metallici delle vie ferrate. La Mountain Trainer Gtx beneficia inoltre di una allacciatura 3D Lacing a due zone e della protezione impermeabile e traspirante della fodera Gore-Tex Extended Comfort. O U T F I T : Jacket - Salewa Puez Clastic Shell | Hoody - Salewa Puez Herringbone Pant - Salewa Puez Terminal PantShoes | Socks - Calze Gm | Shoes - Salewa MTN Trainer GTX | Backpack - Salewa MTN Trainer 25 | Poles - Leki
3 . L A S P O R T I VA BLADE GTX Calzatura multi-sport perfetta per l’hiking e il traveling. E’ l’ideale trait d’union tra mountain running e trekking per muoversi velocemente in montagna e in totale comfort. La tomaia è in Mesh ad alta resistenza all’abrasione e idrorepellente con rinforzi strutturali in microfibra termoadesiva e puntalino in TPU, mentre la fodera è in Gore-Tex Extended Comfort. L’intersuola è realizzata in Eva ad iniezione ammortizzante con inserti in TPU stabilizzanti ed anti torsionali per avere la massima stabilità durante l’appoggio. Il collarino è morbido ed avvolgente con una ghettina di protezione, mentre il sistema dell’allacciatura arretrato è per garantire la massima flessibilità in punta senza costrizioni. 3 . O U T F I T : Jacket - La Sportiva Shamal | Short - La Sportiva Taka Bermuda | Tee - La Sportiva Trip Long Sleeve | Shoes - La Sportiva Blade GTX | Socks - Calze GM | Lenses - Alpina Kosmic | Poles - Poles Leki 4 . O U T F I T : Jacket - Arc'teryx Cerium Sl | Hoody - Arc'teryx Baja Pant - Prana Aria Pant Dark Khaki | Socks - Calze Gm| Backpack - Patagonia Nine Trails 36L | Poles - Poles Leki
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HIKING SELECTION BY GIULIA BOCCOLA
1.HAGLOFS
2. CALZE GM
3. MAMMUT
L.I.M. COMP
TREK COMPRESSION
U LT I M AT E V S O
Leggera come una piuma, respira come una seconda pelle. La nuova giacca della linea L.I.M. è super leggera e comprimibile quasi da diventare tascabile e non occupa spazio nella valigia. Garantisce ottima traspirabilità e un’ottima gestione dell’umidità. E’ il capo adatto per ogni tipo d’avventura, ha un design pulito con linee raffinate e dai colori vivaci.
Una calza progettata per i trekking di lunga durata. Si tratta di una calza che garantisce una buona termoregolazione grazie all’impiego della lana merino ed è inoltre molto resistente e durevole nel tempo grazie all’utilizzo di filati tecnici elasticizzati. Per la sua funzione anti vesciche la punta e il tallone sono in Nano Glide ed è costruita in maniera ergonomica con punta asimettrica per il piede dx e sx.
Si tratta di una giacca adatta per qualsiasi cambiamento climatico in montagna. Adatta per tutte le stagioni dell’anno è stata realizzata con Gore, the 3layer Gore Windstopper che la rendono completamente antivento per proteggersi dalle fredde raffiche di vento. Il trattamento DWR la rende impermeabile e resistente alle peggiori condizioni.
4.GRISPORT
5.AKU
6.ASOLO
RANGER
TENGO LOW GTX
GV SHIRAZ
Grisport punta tutto sulla qualità e lo dimostra con la sua linea Ranger, nata da attente ricerche e numerosi collaudi. Garantisce performance elevate anche sui terreni più impegnativi ed è fantastica dal punto di vista del comfort. Non dimentichiamo i contenuti tecnologici all’avanguardia.
Scarpa da trekking su terreni misti. Garantisce uno straordinario comfort e un’incredibile precisione nella calzata grazie alla costruzione della tomaia con l’impiego di materiali ultraleggeri e resistenti unito alla costruzione a calzino con fodera elastica Gore-Tex.
Questo modello presenta una tomaia in Schoeller K-Teck e pelle scamosciata 1.8 mm idrorepellente, una fodera in Gore-Tex Performance Comfort Footwea che ne assicura impermeabilità e traspirabilità e una suola Asolo/Vibram Ascent che abbina due densità per creare una zona che assorbe gli urti e che offre un elevato supporto.
7. P A T A G O N I A
8.LEKI
9. S CA R PA
NINE TRAILS PACK 26L
CARBON TI SYSTEM
ZG PRO GTX
Zaino ideale per una bella giornata di trekking in montagna. Grazie al tipo di apertura ad U dello scomparto principale è possibile raggiungere il materiale necessario in modo semplice e veloce senza doverlo svuotare. Ergonomico e confortevole, risulta essere adatto per il fisico femminile. Realizzato in Nylon Cordura, materiale molto resistente.
Bastone da Speed Hiking estremamente robusto e dotato dell’impugnatura Thermo Aergon brevettata per avere la massima precisione oltre che ad avere la regolazione della misura del lacciolo. Il lacciolo Skin Strap è davvero innovativo, ultraleggero e senza cuciture. E’ leggero, snello, preciso e migliorato soprattutto nella tenutaa.
Nuovo modello per gli escursionisti della nuova generazione che cercano stile e innovazione. Il sistema “Speed lacing system”, con occhielli realizzati in bicomponente, permette di mantenere costantemente il piede avvolto e ben fasciato. Scarpa impermeabile e traspirante dove il comfort è assicurato dalla nuova suola Vibram Salix Trek.
10.MARMOT
1 1 . SA L E WA
1 2 . M O N TA N E
SYNERGY FEATHERLESS
LITETREK PRO II
QUAT TRO FUSION
Giacca adatta quando le temperature diventano fredde, i due strati in Gore-Tex la rendono traspirante e proteggono dall’umidità. La fibra sintetica isolante Eco Featherless ha un potere calorifico pari a quello di una piuma 700 FP ma è molto più pratico e offre un isolamento ottimale anche se bagnata. Inoltre il cappuccio della giacca è removibile e lo speciale taglio Angel-Wing Movement assicura piena libertà di movimento.
Tenda doppio telo per due persone ideata per il trekking in ambiente alpino, dove la leggerezza e la compattezza diventano gli elementi chiave. Ideale nei mesi più miti, è una tenda tre stagioni. Essendo autoportante si può montare tranquillamente sulla roccia o in ambienti alpini dove non c’è sempre lo spazio necessario per utilizzare tiranti e picchetti. Il telo in nylon ripstop 20D, resistente agli strappi, è rivestito in silicone e PU per una colonna d’acqua da 3.000 mm.
Il prodotto più tecnico e innovativo realizzato dall’azienda inglese Montane. Giacca perfetta per gli alpinisti più esigenti, per coloro che svolgono attività in condizioni estremamente fredde e umide. Curata in modo maniacale nei dettagli, utilizza i migliori tessuti performanti a disposizione sul mercato come Polartec Alpha Direct che ne garantisce una termo regolazione corporea ottimale.
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HIKING SELECTION BY GIULIA BOCCOLA
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CHAPTER FOUR
RUNNING
City Runner Correre per scoprirsi parte di un'unica onda non appena le porte della metropolitana scandiscono il via. Tutti stretti, in attesa, col piede pronto a scattare.
PHOTOS
DENIS PICCOLO TEXT
DARIO MARCHINI
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R
RUNNERS
CHRISTOPHER GALLO M AT T E O G U I D O T T I GABRIELE AMMONI B E AT R I C E M A Z Z A FRANCESCO MAURELLO
La corsa è un viaggio. E' quel momento in cui il mondo viene lasciato fuori. Dove conta solo incontrare sé stessi. Bastano solo un paio di scarpe e una maglietta per trasformare marmo e vetro in erba e cielo azzurro.
L
a corsa è un viaggio. Può essere un viaggio programmato mesi prima, nei dettagli, pensando solo al momento dell'arrivo, gustandosi i paesaggi che scorrono veloci fuori dal finestrino. Può essere un viaggio dell'ultimo minuto, giusto il tempo per prendere al volo quel treno che sta per partire e che forse poi non ci sarà più. Un attimo. Un momento. La decisione che può cambiare la vita. Può essere un viaggio in solitaria, per scoprire sé stessi attraversando posti sconosciuti, scoprendo di volta in volta volti nuovi, luoghi inimmaginati, esperienze una volta solo sognate. Sperate. Può essere un viaggio infinito nella quotidianità che si ripete. Tutti i giorni uguale, lungo quella strada che diventa solo una parantesi tra l'andata e il ritorno. Può essere un viaggio di sola andata, per fuggire una volta per sempre da tutto quello che si vuole dimenticare. O raggiungere.
che il fischio del treno li separi ancora una volta. Passi che si susseguono senza fine, salendo le scale per cercare di non perdere quell'ultima carrozza già in movimento. Una corsa infinita come sulle corsie di una pista in tartan per raggiungere il binario 23 davanti ad un pubblico immobile che osserva tutto e il niente. Correre per scoprirsi parte di un'unica onda non appena le porte della metropolitana scandiscono il via. Come davanti al nastro di partenza della propria maratona. Tutti stretti, in attesa, col piede pronto a scattare. Una forza che si libera nel momento stesso in cui la strada si apre e centinaia di piedi decidono di mettersi in moto. Un'unica direzione e cento modi di affrontarla. Calma e frenesia che si mischiano, in un andarivieni continuo di sorpassi e slalom, sapendo che è solo uno il traguardo attraverso il quale tutti prima o poi dovranno passare. Storie che si assomigliano, che si scrivono correndo veloci tra le arcate di un tempio che racchiude il centro del mondo.
Una stazione è il crocevia di centinaia di storie, che si intrecciano improvvisamente senza sapere nulla le une delle altre. Come le scale mobili in continuo movimento che partono arrivano ripartono, inconsapevoli di chi stanno trasportando. Passi lenti di chi si prende il tempo necessario per raggiungere il binario di partenza. Passi veloci di chi vive la giornata come una ripetuta continua, cercando di arrivare sempre prima ma ritrovandosi subito un attimo dopo. Passi pesanti, di chi trascina una valigia gonfia di problemi che forse avrebbe voluto lasciare dietro di sé. Passi leggeri, come quelli di due fidanzatini che si baciano indifferenti mentre il mondo continua a girare in attesa
La corsa è un viaggio. E' quel momento in cui il mondo viene lasciato fuori. Dove conta solo incontrare sé stessi. Bastano solo un paio di scarpe e una maglietta per trasformare marmo e vetro in erba e cielo azzurro. E' la consapevolezza che tutto è possibile. Trattenere il fiato, prendere la rincorsa e buttarsi nella mischia ad occhi chiusi. Sentire lo sforzo dei muscoli tesi, il cuore che batte all'impazzata, il fiato corto che brucia i polmoni. Correre è solo il coraggio di farlo. Prendere quel biglietto e non fermarsi più.
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1.NEW BALANCE FRESH FOAM 1080 V8 La maggior parte dei runner sono alla ricerca della scarpa perfetta, che abbia la giusta quantità di ammortizzazione e che fornisca al tempo stesso reattività per inseguire la migliore performance. La nuova versione (V8) della Fresh Foam 1080 è la risposta di New Balance per chi cerca allo stesso tempo confort e velocità. La vestibilità è garantita da una tomaia in mesh tecnico avvolgente e senza cuciture che protegge il piede, consentendogli di respirare e flettersi liberamente per correre senza sentirsi appesantiti, anche grazie ai nuovi intagli ricavati nella suola. L'intersuola in Fresh Foam (derivata dalla V7) in pezzo unico con design geometirco permette un'ammortizzazione o un sostegno personalizzato nei diversi punti della scarpa in base alla propria tipologia di appoggio. Il peso complessivo è rilevante (314 grammi) adatto anche a chi è più pesante, mentre il differenziale è di soli 8 mm. La giusta alleata per macinare sempre più chilometri. OUTFIT:
Tee - New Balance Ice 2B| Short - New Balance Impact Solit 3In | Socks - Calze Gm Watch - Garmin Forerunner 935
2 . M I Z U N O WAVE SKY WK La Wave Sky WK di Mizuno è una scarpa dal design classico ma innovativo, studiata per fornire performance di alto livello. Si adatta perfettamente al piede grazie al nuovo tessuto in mesh WaveKnit che offre una vestibilità personalizzata, regalandole un aspetto sportivo e fresco. L'ormai classica tecnologia Wave, collocata all'interno di un'intersuola in U4iC, permette allo stesso tempo comfort e supporto: nella parte superiore fornisce ammortizzazione e morbidezza, mentre nella parte inferiore permette spinta e stabilità. Il sistema di ventilazione intercooler nell'intersuola aiuta a ridurre la temperatura espellendo l'aria calda in eccesso, mentre il sistema Pebax aiuta ad assorbire gli impatti, fornendo una base di supporto più stabile. La suola in gomma solida X10 protegge le aree di maggiore impatto e trazione ad ogno passo. Il peso di 250 grammi rispecchia la sua natura veloce, mentre il differenziale di 10 mm la adatta anche a chi possiede meno tecnica di corsa. Il perfetto equilibro tra forma e funzione. OUTFIT:
Tee - Odlo Ceramicool Motion| Pants - Odlo Sliq | Socks - Calze Gm
3.SALOMON SONIC RA PRO Salomon Sonic RA Pro è l'evoluzione della prima serie Salomon pensata per la strada. Quella che era una tomaia spessa e rigida è stata sostituita con SensiFIT, un tessuto traspirante ultrasottile e molto più confortevole. Il materiale a maglie ottenuto con un sistema di gabbie integrato si adatta perfettamente alla calzata, consentendo al sistema di allacciatura di distribuire uniformemente la pressione in tutto il mesopiede. Ammortizzazione ridotta al minimo, privilegiando la velocità, grazie ai sistemi Geometric Decoupling e Vibe, che spingono il piede verso una rullata più rapida e ad una veloce dissipazione delle vibrazioni, per ridurre in maniera più efficiace la fatica e il rischio di infortuni. Il peso è contenuto (solo 235 grammi) con un drop ridotto a soli 8 mm. Un modello studiato per allenamenti di qualità specifici e gare veloci, per portare la propria corsa ad un livello superiore. Una scarpa decisa, reattiva, che vuole correre. Per il runner che sa esattamente quello che vuole. O U T F I T : Tee - Salomon Agile Hz | Pant - Salomon S/Lab Short 6m | Under Short - Salomon S/Lab Exo Half Tigh | Socks - Calze Gm
4.UNDER ARMOUR HOVR SONIC Le HOVR Sonic sono l’ultima novità presentata da Under Armour. L'innovazione principale è data dalla nuova mescola UA HOVR dell’intersuola, molto più reattiva rispetto ai modelli passati. Una nuova schiuma che fornisce ammortizzazione e assorbimento degli urti ad ogni passo. Quello che la differenzia realmente da qualsiasi altra tecnologia è il mesh dentro al quale è avvolta. Una rete, chiamata Energy Web, che aiuta a mantenere la forma dell'intersuola e che, in cambio, fornisce reattività e rendimento energetico costante. Un'applicazione unica, resa visibile sia sul tallone che nella zona laterale della scarpa. Particolare che rende HOVR Sonic unica anche nello stile, come ogni altro modello Under Armour. La tomaia è a maglie multiple per garantisre sia una perfetta calzata che un'adeguata traspirabilità. Il drop è di soli 8 mm, il peso nella media (282 grammi). Ammortizzazione, reattività, comodità, durata. La sintesi perfetta che rende le HORV Sonic adatte a qualsiasi tipo di universo. OUTFIT:
Tank Top - UA HeatGear Racer | Tee - UA Swyft | Short & Leggings - UA | Socks - Calze Gm Watch - Garmin Forerunner 645 Music 111
RUNNING SELECTION BY GIULIA BOCCOLA
1.SAUCONY
2.ASICS
3.NEW BALANCE
JAPANESE FREEDOM
ROADHAWK
FRESH FOAM 1080 ROME
Edizione limitata per questa scarpa ideata dall’artista giapponese Ryoono insieme a Saucony Originals. L’artista ha dato libero sfogo alla sua creatività creando una colorway dinamica ispirata dalla bellezza e dalla forza della natura, ricreando un effetto visivo estremamente energico. L’intersuola Everun permette un ritorno di energia e un assorbimento degli urti ad ogni passo.
Leggera e reattiva grazie all’ intersuola in FlyteFoam realizzata con schiuma rivoluzionaria, è il 55% più leggera dello standard industriale. Le sue fibre biologiche la fanno tornare alla sua forma originale per garantire la perfetta ammortizzazione dall’inizio alla fine della tua corsa. Il design mezzo monosock rende facile mettere e togliere la scarpa, mentre la tomaia in rete traspirante e il rivestimento interno mantengono i piedi asciutti.
MARATHON
4. HOKA
5. GARAMIN
6.MIZUNO RUNNING
ONE ONE ELEVON
FORERUNNER 645M
AERO TEE
Grazie all’ammortizzazione della sua intersuola a doppio strato la Elevon raggiunge nuovi livelli di comfort e reattività. L’intersuola assorbe il peso corporeo restituendo reattività nella falcata, migliorando così le prestazioni di corsa e il comfort nelle lunghe distanze. Offre anche una sensazione di morbidezza nel tallone per un’ammortizzazione migliore.
Orologio specifico per la corsa con memoria interna per la musica e Garmin Pay. Memoria interna da 4GB in cui puoi caricare le tue canzoni preferite. Con tecnologia NFC la tua vita sarà più facile con i pagamenti contactless direttamente dallo smartwatch. Essendo un prodotto dedicato allo sport all’aperto, il display è antiriflesso con retroilluminazione LED e protetto da un vetro ultra resistente.
T-shirt della nuova collezione primavera-estate 2018 caratterizzata da un design che prende ispirazione dal concetto del “Kasumi” che in giapponese esprime i diversi toni cromatici che assume il vapore acqueo e rende i capi eleganti e ricercati. Aero Tee offre una moderna vestibilità e una piena libertà di movimento, i dettagli riflettenti servono per avere maggiore visibilità con luce ridotta.
7. O D L O
8 . RUDY
9.MIZUNO RUNNING
ZEROWEIGHT
P R O J E C T T R A LY X
AERO 4.5 SHORT
La giacca da running di Odlo è stata progettata per i runner che vogliono un capo leggero ma funzionale allo stesso tempo: antivento, idrorepellente e traspirante. Pratica e di altissima qualità. Il design del rivestimento riflettente a 360° aiuta a rimanere più visibili in condizioni di scarsa illuminazione, ideale per le corse più lunghe nei giorni più brevi.
Occhiale estremamente leggero che garantisce un ampio campo visivo e la massima protezione degli occhi. Monta sia lenti fotocromatiche infrangibili ImpactX o le colorate lenti specchiate Multilaser in policarbonato. Le prese d’aria sul frontale e sulle aste impediscono l’appannamento mentre nasello e terminali assicurano una calzata perfetta.
Pantaloncini da running della nuova collezione primavera-estate 2018, concepiti con un tessuto leggero e super traspirante per una maggiore libertà di movimento. La banda interna è elasticizzata ed è brandizzata Mizuno, e la tasca posteriore è dotata di zip.
1 0. ADIDAS
11.SMITH
12.BROOKS
TERREX AGRAVIC
ASANA
LE VITATE
Base layer isolante e confortevole, perfetto per quelle donne che affrontano ogni condizione climatica. In Polartec Power Dry, è ideata per chi pratica il trail running ma anche il running in città, traspirante e con tempistiche rapide di asciugatura, mantiene in questo modo costante la temperatura corporea.
Occhiale ideale per una gita o un’escursione giornaliera con alcuni amici. Il design slanciato e molto leggero ne garantisce una perfetta vestibilità per qualsiasi attività. Nasello regolabile in due posizioni e lenti ChromaPop.
Con il massimo ritorno di energia delle scarpe da corsa dalle prestazioni leader, la tecnologia dell’intersuola DNA AMP di Levitate restituisce l’energia solo verso l’alto, direttamente a te. Un motivo flessibile e a forma di freccia sulla suola rende più rapido il movimento dal tallone alle dita, senza perdere l’energia.
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La scarpa creata in edizione limitata per l’evento della Maratona di Roma, essendo New Balance lo sponsor tecnico anche quest’anno. E’ caratterizzata da una splendida colorazione della tomaia nei toni che vanno dal fucsia all’arancione per richiamare le tonalità calde dei tramonti romani. Il cuore di questa scarpa è l’intersuola in Fresh Foam, innovativa e ultra soffice, che garantisce un’ottima ammortizzazione.
RUNNING SELECTION BY GIULIA BOCCOLA
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THE PILL SPORT & STYLE #1 BY PICCOLO DENIS & GIULIA BOCCOLA M O D E L G I U L I O C O STA N T I N I
B R A D L E Y M O U N TA I N 5 PANEL HAT DRAB
THULE BACKPACK
STIR 20L
PATAG O N I A JKT MICRO PUFF
COLUMBIA SHIRT PILSNER LODGE
NORRONA SHORT SKIBOTN FLEX1
CALZE GM HAPPY HOUR
AKU BELLAMONT SUEDE GTX
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THE PILL SPORT & STYLE #2 BY PICCOLO DENIS & GIULIA BOCCOLA M O D E L G I U L I O C O STA N T I N I
PATAG O N I A TEE FITZ ROY TROUT
CANADA GOOSE JKT TRINITY
LEE 101 RIDER 19 0Z
VIBRAM FIVE FINGERS V-ALPHA
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THE PILL SPORT & STYLE #3 BY PICCOLO DENIS & GIULIA BOCCOLA M O D E L G I U L I O C O STA N T I N I
THE NORTH FACE JKT FLIGHT SERIES
LEVI'S JKT TRUCKER
SLAM POLO A33
COLUMBIA SHORT BONEHEAD II
DIEMME SHOES ROCCIA VET
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THE PILL SPORT & STYLE #4 BY PICCOLO DENIS & GIULIA BOCCOLA M O D E L G I U L I O C O STA N T I N I
COLUMBIA POLO TRIPLE CANYON TECH
NORTH FACE JKT FANORAK
LEVI'S PANT VINTAGE
SA L E WA BACKPACK STOREPAD
S CA R PA SHOES MOJITO DENIM
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Italy 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. 61. 62. 63. 64. 65. 66. 67. 68. 69. 70. 71. 72. 73. 74. 75. 76. 77. 78. 79. 80. 81. 82. 83. 84. 85. 86. 87. 88. 89. 90. 91. 92. 93. 94. 95. 96. 97. 98. 99. 100. 101. 102. 103. 104. 105. 106. 107. 108. 109. 110. 111. 112. 113. 114. 115. 116. 117. 118. 119. 120. 121. 122.
MILIANTI SPORT ABETONE SNOW CRISTAL BIKE SPORT ADVENTURE THE SCIARX NICO AFFI SALEWA OUTLET ENNA KAVESTREL LA MAJA DRESS STILE LIBERO SALEWA OUTLET PALMANOVA ALAGNA OUTDOOR BASE CAMP ALAGNA NUOVA IDEA BORDINO FRANCO DIETALBA MOUNTAIN HOME MKE SPORT NON SOLO SPORT ALBIGNASEGO SPORTLER C.C.IPERCITY MAX ENT FUMAGALLI PUNTO SCARPE TIME OUT ARCO SPORT CENTRO DISTRIBUZIONE CALZATURE C.LLE SPORT BERTOZZO MARIO & FIGLI IL CASTORO FOTO SPORT BANAL TURTLE SURF SHOP QUARANTA CLAUDE SPORT GAL SPORT MEINARDI SPORT SALEWA STORE AOSTA SWIT LARINO ALBINO TOTAL FITNESS TEMPLE CLIMBING VILLAGE LA SPORTIVA ARCO MABB.90 ARCO RED POINT 1 RED POINT 2 ROCK & ICE SALEWA STORE ARCO THE NORTH FACE ARCO VERTICAL WORLD SPORT GOBBISPORT MABB.90 ARCO EVOLUTION SPORT GAME 7 ATHLETICS ARESE R. & P. SCARPE & SPORT VIAGGIANDO MOLINO FRATELLI BIRATI GAME 7 ATHLETICS ARMA EXUM IL CAMPIONE SPORT MASTER SPORT COSTA TATIANA MAGAZZINI DAL SASSO PESAVENTO SPORT MONTI MATTI MATIS SPORT ALPSTATION LAVAREDO LAVAREDO SPORT DEGNI SPORT RODORIGO SPORT BSHOP AVIGLIANA TREKKING SPORT ROUTE RAMEY 33 TUTIROP LAGAZOI SPORT FINISH LINE SALEWA OUTLET MANTOVA CALZATURE LOMBARDI ORIETTA NABACINO SPORT TONINO SPORT COLUMBIA OUTLET BARBERINO CARAVELLA SCOUT I FANIZZI MERCOLEDISANTO RES. & ADV. RAPHAEL DUEGI SPORT DF SPORT SPECIALIST BARZANO’ LA SORGENTE MAROCCO SPORT ALPSTATION BASSANO COMUNELLO SPORTFASHION DF SPORT SPECIALIST BELLINZAGO F.LLI GANASSIN MAZZARONA SPORT NON SOLO SPORT BELLUNO ROBI SPORT DIEMME SPORT OK’AM AUGUSTO DF SPORT SPECIALIST BEVERA BIBOSPORT BRUNO SPORT FRANCO SPORT BIG SPORT CASA DEL CICLO FINI SPORT 3 IL GALLO MELITO SPORT MOUNTAIN AFFAIR BOLOGNA PATAGONIA BOLOGNA SPORT 3K VILLA 1928 VILLA ALPINE MAMMUT BOLZANO MOUNTAINSPIRIT SALEWA WORLD BOLZANO SORAM SPORTLER BOLZANO LE CALZE DI MIGLIORANZA ALICE LAYAK CAVALLO CENTRO SPORT MASSI SPORT CENTRO SPORT FLOWER
Shops Finder 1429 European Outdoor Shops ABETONE ABETONE ADRANO ADRANO AFFI AGIRA AGORDO AGORDO AGORDO AIELLO DEL FRIULI ALAGNA VALSESIA ALAGNA VALSESIA ALAGNA VALSESIA ALBA ALBA ALBA ALBESE CON CASSANO ALBIGNASEGO ALBIGNASEGO ALBINEA ALBINO ALBINO ALCAMO ALESSANDRIA ALESSANDRIA ALLEGHE ALTE DI MONTECCHIO MAGG. ANCONA ANDALO ANDORA ANDRIA AOSTA AOSTA AOSTA AOSTA AOSTA APRICA APRILIA ARCO ARCO ARCO ARCO ARCO ARCO ARCO ARCO ARCO ARCO ARCO ARCOLA ARESE AREZZO AREZZO AREZZO ARGENTA ARMA DI TAGGIA ASCOLI PICENO ASCOLI PICENO ASCOLI PICENO ASIAGO ASIAGO ASIAGO ASSERGI ATINA AURONZO DI CADORE AURONZO DI CADORE AVEZZANO AVEZZANO AVIGLIANA AVIGLIANA AYAS - CHAMPOLUC BACENO BADIA BADIA POLESINE BAGNOLO SAN VITO BAGOLINO BAGOLINO BALME BARBERINO DI MUGELLO BARI BARI BARI BARI BARONISSI BARZANO' BARZIO BARZIO BASSANO DEL GRAPPA BASSANO DEL GRAPPA BELLINZAGO LOMBARDO BELLUNO BELLUNO BELLUNO BELLUNO BERGAMO BERGAMO BERZO DEMO BEVERA DI SIRTORI BIELLA BIELLA BIELLA BINASCO BOLOGNA BOLOGNA BOLOGNA BOLOGNA BOLOGNA BOLOGNA BOLOGNA BOLOGNA BOLOGNA BOLZANO BOLZANO BOLZANO BOLZANO BOLZANO BOLZANO VICENTINO BORGO MAGGIORE S. MARINO BORGO SAN DALMAZZO BORGO SAN DALMAZZO BORGO VALSUGANA BORGOSESIA
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TEMPO LIBERO CECCO SPORT MOUNTAIN & RUNNING 7 TO 7 COCCHETTI PIETRO GIUSEPPE OBERRAUCH ZITT G2 SPORT MAGAZZINI MONTELLO STEFY SPORT BERTHOD SPORT CAVALCA CARATTI SPORT ALPI SPORT BLOCCO MENTALE GIALDINI LONGONI SPORT BRESCIA ROMEOSPORT SPORTLAND FIT&FUN SPORT HEINZ KINIGADNER SPORT JOCHER - FIT & FUN SPORT LEON SPORTLER BRESSANONE UAINOT GARTNER KARL SCHUHHAUS THOMASER ALPSTATION BRUNICO OUTFIT SPORT MODE SCHOENHUBER SPORTLER BRUNICO THOMASER BIELER SPORT PISCHEDDA GROUP SPORT MODE ZIERNHELD S.I. TECH PANORAMA SALEWA OUTLET BUSSOLENGO VERONA RUNNER BRACCO DI MARCO PIRAS GEA SPORT OVIGLIA MAURIZIO CARLO SPORT SPORTLER CALALZO VIKING NORD POOL CITY SURF CENTRO SPORT NENCINI SPORT MEGA HOBBY TOSCOCLIMB STORE ALTIPIANI EVENTI E TURISMO 3 SPORT KAPESA R.G. SPORT TUBRIS GAME 7 ATHLETICS CAMPOGALLIANO FRENESIA SPORT AMPLATZ DIEGO SPORT AMPLATZ GREEN SHOES RADAELLI SPORT OXIM NUOVI ORIZZONTI CARPI G. SPORT CONFEZIONI TOMMASINI SPORT ESCURSION NICO CASSOLA NICO CASSOLA LA BOTTEGA DEL CUOIO MANCINI SALEWA OUTLET CASTEL GUELFO DOPE FACTORY SPORT SERVICE LIGO F.LLI ZAMPIERO PAOLO & C S.A.S BERTOLINI A.WOERNDLE SPORT TRADITION CRAZY IDEA OLGA SPORT OLGA SPORT STORY GRUPPO PRITELLI MODA SPORT NEW SPORT GARDENER SPORT LA SPORTIVA STORE CAVALESE CALZATURE SCHNEIDER UN SESTO ACCA FREE TIME BIKE AND BOARD MAXI SPORT CERNUSCO CENTRO SPORT NOTARI GIANPAOLO ZAMPOLINI SPORT PROMOSPORT ALTA QUOTA CESSNA TORINESE DELFINO SPORT FRACHEY SPORT MARISPORT SPORTLAND C. ITALMARK L'ANGOLO DELLO SPORT L'ARTE DI SALIRE IN ALTO BRAMBILLA BENIAMINO ASPORT'S MOUNTAIN EQUIPMENT PIRCHER SPORT MAIUK SPORT TETE' SPORT CHIMA SALEWA STORE SONDRIO ALBRECHT SPORT DALMONEGO CALZATURE COLUMBIA OUTLET FIDENZA JEANNOT SPORT LONGONI SPORT CINISELLO GRIMPEUR CPR FREE SPORT AVVENTUROSAMENTE SCARPE & SPORT SCARSELLA MAGAZZINI PRISCO MOLINARI ROSY SPORT MARACANA' SPORT GAME 7 ATHLETICS CIVITAVECCHIA
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BORGOSESIA BORMIO BORMIO BOSIO PARINI BOSSICO BOZEN BRA BRA BRANZI BREIL CERVINIA BRENNO DI ARCISATE BRENO BRESCIA BRESCIA BRESCIA BRESCIA BRESCIA BRESCIA BRESSANONE BRESSANONE BRESSANONE BRESSANONE BRESSANONE BREUIL CERVINIA BRUNECK BRUNECK BRUNICO BRUNICO BRUNICO BRUNICO BRUNICO BRUSSON BUDDUSO' BURGEIS/MALS BUSANO BUSCHE DI CESIOMAGGIORE BUSSOLENGO BUSSOLENGO CAGLIARI CAGLIARI CAGLIARI CAIRO MONTENOTTE CALALZO CALALZO DI CADORE CALAMBRONE CALDONAZZO CALENZANO CALTANISSETTA CAMAIORE CAMIGLIATELLO CAMPITELLO DI FASSA CAMPO TURES CAMPO TURES CAMPO TURES CAMPOGALLIANO CANALE CANAZEI CANAZEI CANZO CANZO CARBONIA CARPI CASALE MONFERRATO CASELLE DI S.MARIA CASNIGO CASSOLA CASSOLA CASTEL DEL PIANO CASTEL DI SANGRO CASTEL GUELFO CASTEL MAGGIORE CASTELFRANCO DI SOTTO CASTELLANA GROTTE CASTELLO TESINO CASTELNOVO MONTI CASTELROTTO CASTELROTTO CASTIONE ANDEVENNO CATANIA CATANIA CATTOLICA CAUSO CAVA DE' TIRRENI CAVALESE CAVALESE CAVARENO CAZZAGO CENCENIGHE AGORDINO CERNUSCO LOMBARDONE CERRETO LAGHI CERRETO LAGHI CERRETO LAGHI - COLLAGNA CERVINIA CESANA TORINESE CETO CHAMPOLUC CHAMPOLUC CHIARI CHIAVARI CHIAVARI CHIAVENNA CHIES D'ALPAGO CHIESA IN VALMALENCO CHIESA VALMALENCO CHIETI CHIURO CHIURO CHIUSA CHIUSA CHIUSA FERRANDA CHIUSA PESIO CINISELLO BALSAMO CIRIE' CISANO SUL NEVA CISTERNA DI LATINA CITTA' DI CASTELLO CITTA' DI CASTELLO CITTADELLA CIVEZZANO CIVEZZANO CIVITANOVA MARCHE CIVITAVECCHIA
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NICO'S ALP ALPSTATION CLES BRENTA SPORT CHISTE' CALZATURE SALEWA STORE CLES BOSIO LINA SPORT EVOLUTION ABRAM SPORT LE PARADIS DES SPORT PETIT PARADIS LONGONI SPORT COGOLETO CASEROTTI SPORT BETTINESCHI SPORT POSCH GERHARD SPORT POSCH PASSAGGIO CHIAVE CORTI SPORT DF SPORT SPECIALIST COMO USSEGLIO GROS CRISTINA MAURIZIO SPORT NATA SPORT DELLANTONIO FRANCO SPORTMANIA IL NEGOZIO ASPORT'S MOUNTAIN EQUIPMENT VISONA' SPORT SPORTMARKET CAMER SPORT COPERATIVA DI CORTINA SALEWA STORE CORTINA LA COOPERATIVA DI CORTINA LITTLE BEAR MOROTTO SPORTS EQUIPMENT POKER QUOTA 1224 SOCREPES SPORT PATAGONIA CORTINA ROCK & ICE SPORT ALFREDO SPORT ROTTONARA KOSTNER WALTER SPORT BADIA SPORT EDOARDO SPORT PESCOSTA SPORT CLUB 4810 SPORT ARDI SPORT LA CLOTZE LES PYRAMIDES PATAGONIA COURMAYEUR POINT DU SPORT SAVOYE SPORT SOC. SCI VAL FERRET TUTTO DI CORSA ALPSTATION CUNEO IL PODIO SPORT LUSSO OUTDOOR CUNEO RAVASCHIETTO SPORT VIALE CALZATURE FALETTI MULTISTORE CALZATURE PANCIERA MARIO OUTSIDER ROSATTI SPORT ITALO SPORT KRALER SPORT SALEWA STORE DOBBIACO ALPSTATION BRIANZA MOSONI SPORT POSSA SPORT SPORT EXTREME CONS. ROCK TIROL SPORT SPORT TIROL EASY SPORT ERCOLE ALTERNATIVA SPORT SAIL SISTIANA EVIVA SPORTS BENICOM TAURUS ERBA FLAT DOGO OUTDOOR AND TREKKING OUTDOOR TREK ACTIVITY PEOPLE BRUNA SPORT HOLIDAY SPORT SNOW STYLE TARCI SPORT FULIGNI GIOCHI & SPORT SPIT SPORT OUTDOOR FABI SPORT LINEA VERTICALE PENNENTE OUTDOOR ALPMANIA BRUNI SPORT SLAM JAM CARINI MARTA GUBERT SPORT OUTDOOR VILLAGE ROCKSTORE CRAZY IDEA OUTPOST MONTAINEERING SALEWA STORE FINALE LIGURE MI.DA SPORT CLIMB L'ISOLOTT DELLO SPORT LA MAONA 2 LUISA VIA ROMA PESCI SPORTCLUB THE NORTH FACE FIRENZE OBIETTIVO MONTAGNA BALANTE SPORT VENTURI SPORT MODA SPORT EFFE EFFE SPORT STEFANO SPORT CALZATURE BATTISTI G.E.S. GRAZIADEI E-COMMERCE CIMA
CLAUT CLES CLES CLES CLES CLUSONE CLUSONE COGNE COGNE COGNE COGOLETO COGOLO COLERE COLFOSCO IN BADIA COLFOSCO IN BADIA COLLECORVINO COMO COMO COMUNE DI GIAVENO CONDINO CONEGLIANO CONTA' COPPARO CORBETTA CORDENONS CORNEDO CORNUDA CORRIDONIA CORTINA CORTINA CORTINA D'AMPEZZO CORTINA D'AMPEZZO CORTINA D'AMPEZZO CORTINA D'AMPEZZO CORTINA D'AMPEZZO CORTINA D'AMPEZZO CORTINA D’AMPEZZO CORTINA D’AMPEZZO CORVARA CORVARA BADIA CORVARA IN BADIA CORVARA IN BADIA CORVARA IN BADIA CORVARA IN BADIA COSTA VOLPINO COURMAYEUR COURMAYEUR COURMAYEUR COURMAYEUR COURMAYEUR COURMAYEUR COURMAYEUR COURMAYEUR CREMONA CUNEO CUNEO CUNEO CUNEO CUNEO CUNEO DARFO BOARIO TERME DIMARO DIMARO DIMARO DOBBIACO DOBBIACO DOBBIACO DOLZAGO DOMODOSSOLA DOMODOSSOLA DOMODOSSOLA DOMUSNOVAS DORF TIROL DORF TIROL/MERAN DORGALI DUEVILLE DUINO AURISINA - AURISINA DUINO AURISINA - AURISINA EPPAN ERBA ERBA FABRIANO FAENZA FAENZA FAENZA FAI DELLA PAGANELLA FALCADE FALCADE FALCADE FALCADE FANO FANO FASANO FELTRE FERMO FERRARA FERRARA FERRARA FERRIERE FIERA DI PRIMIERO FINALBORGO FINALBORGO FINALE LIGURE FINALE LIGURE FINALE LIGURE FIORENZUOLA D'ARDA FIRENZE FIRENZE FIRENZE FIRENZE FIRENZE FIRENZE FIRENZE FIRENZE FIUMALBO FIUMICINO FOLGARIA FOLIGNO FOLLINA FONDO FONDO FOPPOLO
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CARLETTI ANNA CAPO NORD GIMELLI EXPANCE LAZIO 3.30 RUNNING STORE SANTINI SPORT FUORI TRACCIA SPORTIFICATION BIG WALL GALASSIA N.5 VIGLIETTI SPORT SUBCULTURE LA BOTTEGA DEI MAESTRI BIELLA SCARPE GARTNER KARL PUNTO SPORT GALLIO GE.S.TUR SPORTIME GRAMATICA SORELLE ZERBO BRAVI CALZATURE DELLA MARINA MANLIO & C. IMMOBRAVI B.M. SPORT BONI SPORT BOX 86 CAMISASCA SPORT CENTRO CANOA GENOVA RUNNING HOBBY SPORT MALATESTA LORENZO MOISMAN SPORT MOUNTAIN SHOP SALEWA STORE GENOVA REPETTO SPORT LONGONI SPORT GENOVA ASD VERTCLIMB TECNIC SPORT MONTAGNARD SPORT BOB 360° SPORT EUROSPORT ORTLER FRED & CO SONEGO CHIA FABRIZIO ORSI LUIGI REBELS SPORTWAY DAVID SPORT SPORT GESCHAEFT SQUINOBAL LORENZO ERMESPORT 099 OUTDOOR OUTDOOR GROSSETO OUTDOOR MAREMMA SALDI SPORT DARIO SPORT SPORT HOLZER GRAZIA SPORT ALPSTATION ISERA ALTA QUOTA ISERNIA 38° PARALLELO GIMMY SPORT PAGLIUGHI SPORT BARCHIESI SPORT HOT STUFF VIDOTTO SPORT SPORTHAUS TROCKER SPORT TROCKER RITTNER KAUFZENTRUM ARMERIA TOMEI MASSIMO 2R LA SALLE LO SCOIATTOLO ORNELLA SPORT CALZATURE COMPLOJER SPORT 203 SKI SERVICE SPORT TONY NOPICOO TODARO SPORT CASNAGHI MARCO SPORTING IDEA SPORT SPOGA SPORT IMPULS C.G.D. ARMI SPORT CHIAFFI PIO SCHUHE SPECHTENHAUSER GIORGETTA SPORT SUSI STORE TREG MILLEPIEDI DOLCE VITA HOTEL JAGDHOF GIONGO SPORT GOGGI SPORT SIMONE SPORT AFFARI & SPORT LECCO AVANTGARDE - LECCO SPORT HUB TAURUS LECCO NICOLI FERNANDA ROSSO MAURO BROTHERS SURF BOTTERO SKI DA LUCIA E NICO MICHELOTTI LUCIANA DF SPORT SPECIALIST LISSONE MAXI SPORT LISSONE CENTRO HOBBY SPORT I’M SPORT LODOVICO SPORT MOTTINI SPORT MOUNTAIN PLANET PUNTO SPORT LIVIGNO SILENE SPORT AZZURRO SPORT EXTREME VERTIGO SCUOLA SCI & SNOWBOARD ARABBA MPK CLAN SALEWA OUTLET SCALO MILANO SALEWA STORE LONGARONE TUTTOSPORT VIVISPORT CRESPI SPORT TRE G SPORT TIME SPANU ANTONELLO CALZATURE ABFALTERER ABFALTERER CREAM BUZZETTI SPORT
FOPPOLO FORLI' FORLI' FORMELLO FORMIGINE FORNACI DI BARGA FORNOVO TARO FOSSANO FOSSATO DI VICO FRABOSA SOTTANA FRABOSA SOTTANA FRATTAMAGGIORE FRAZ.PRESSON-MONCLASSICO GAGLIANICO GAIS GALLIO GAMBARIE GAMBARIE GARGNANO GAVI GEMONA DEL FRIULI GEMONA DEL FRIULI GEMONA DEL FRIULI GENOVA GENOVA GENOVA GENOVA GENOVA GENOVA GENOVA GENOVA GENOVA GENOVA GENOVA GENOVA PRA' GENOVA RIVAROLO GESSATE GIARRE GIAVENO GIULIANOVA GIUSTINO GIUSTINO GLURNS GODEGA S. URBANO GONNOSFANADIGA GORFIGLIANO GORGONZOLA GRAVELLONA TOCE GRESSONEY LA TRINITE' GRESSONEY ST JEAN GRESSONEY ST. JEAN GROSIO GROSSETO GROSSETO GROSSETO GUBBIO IMER INNICHEN ISEO ISERA ISERNIA IVREA IVREA IVREA JESI JESOLO JESOLO KASTELRUTH KLAUSEN KLOBENSTEIN L'AQUILA LA SALLE LA SPEZIA LA THUILE LA VALLE LA VALLE AGORDINA LA VILLA LA VILLA LA VILLA IN BADIA LADISPOLI LAINATE LAIVES LAMA MOCOGNO LANA LANA LANCIANO LANGHIRANO LASA LATINA LATINA LATINA LATRONICO LATSCH LAVARONE LECCE LECCE LECCO LECCO LECCO LECCO LEONESSA LESEGNO LEVANTO LIMONE PIEMONTE LIMONE SUL GARDA LIMONE SUL GARDA LISSONE LISSONE LIVIGNO LIVIGNO LIVIGNO LIVIGNO LIVIGNO LIVIGNO LIVIGNO LIVIGNO LIVIGNO LIVIGNO LIVINALLONGO COL DI LAN LIVINALLONGO DEL COL DI L LOCATE DI TRIULZI LONGARONE LONGARONE LUCCA LUINO LUISAGO LULA LUTAGO LUTAGO / VALLE AURINA MACERATA MADESIMO
498. 499. 500. 501. 502. 503. 504. 505. 506. 507. 508. 509. 510. 511. 512. 513. 514. 515. 516. 517. 518. 519. 520. 521. 522. 523. 524. 525. 526. 527. 528. 529. 530. 531. 532. 533. 534. 535. 536. 537. 538. 539. 540. 541. 542. 543. 544. 545. 546. 547. 548. 549. 550. 551. 552. 553. 554. 555. 556. 557. 558. 559. 560. 561. 562. 563. 564. 565. 566. 567. 568. 569. 570. 571. 572. 573. 574. 575. 576. 577. 578. 579. 580. 581. 582. 583. 584. 585. 586. 587. 588. 589. 590. 591. 592. 593. 594. 595. 596. 597. 598. 599. 600. 601. 602. 603. 604. 605. 606. 607. 608. 609. 610. 611. 612. 613. 614. 615. 616. 617. 618. 619. 620. 621. 622. 623. 624. 625. 626. 627. 628.
LORENZETTI SPORT OLIMPIONICO SPORT PUZZOVIO SPORT MOSKINO BEST WIND PIANETA SPORT LAURA SPORT VEITH CALZATURE CINQUE TERRE TREKKING E.S. HOBBY PEIRANO SPORT JANE SPORT POLISPORT LA MAISON DI ANNALISA EAST COAST RONCHIERI FLORINDO TREDICIPUNTOCINQUE MOUNTAIN STORE ANTERMOIA SPORT HUTTER SPORT SERVICE SPORTLER MERANO SPORTLER MERANO MAXI SPORT MERATE SHERPA ESSETRE SPORT KULTUS SPORT CENTER M.S.S. NARSPORT ALPSTATION MILANO DF SPORT SPECIALIST MILANO DON KENYA RUN GERMANI GRANDI MAGAZZINI BOSSI IL GATTO CON GLI STIVALI KIM FORNITURE SCOUT LA MONTAGNA PASSAGGIO OBBLIGATO PATAGONIA MILANO SALEWA STORE MILANO SPORT MISSION SPORTING SPORTWAY THE NORTH FACE MILANO TUTTO PER LO SPORT VERDE PISELLO WOK FRATELLI SCAVEZZON OLIVIERO ABBIGLIAMENTO NUOVI ORIZZONTI MODENA GAME 7 ATHLETICS MODENA GARDENIA - LIVIO SPORT LIVIO SPORT GRAB SPORTMAN G.SPORT INFINITY SPORT HELLWEGER PASS COMPANY PATAGONIA MONTEBELLUNA SALEWA OUTLET MONTEBELLUNA PURE NATURE PICCHIONI SPORT 3 PASSI BIANCHINI GUIDO DOAN MICARELLI STEFANO PERTINGER WOLFGANG SPORT MODE MARIA ARBITER BINARIO 09 LIFESTYLE UNTERHOLZNER MA.S. MODE PERICO SPORT PERICO SPORT ETNA WALL SERVOLARE 17 RUNWAY SPORT GEOSTA ETTORRE SPORT SPORT LAURIN ALBY SPORT COLUMBIA OUTLET NOVENTA MOVIMENTO DF SPORT SPECIALIST OLGIATE PULIGHEDDU GIAN LUIGI VITALI DF SPORT SPECIALIST ORIO SALEWA STORE ORIO CENTER THE NORTH FACE ORIO GIOCASPORT REVERSE ASSO MAMMUT ORTISEI SCUOLA D'ALPINISMO SOCREP SPORT DEMETZ SPORT GARDENA SPORT SCHMALZ PERALI PIETRO VOGUE SPORT 2C COMMERCE ALL SPORT SEMPRE DI CORSA ABBA' LA COCCINELLA SPORT PIANETA CICLO ACTIVE CREMA SPORT GREEN RECORDS ISSIMO SPORT NUNAVUT SALEWA STORE PADOVA SPORTLAND C.C.LE ITALMARK GENCHI FRANCESCO TECNICA SPORT BARBARO SPORT PIRCHER GUNTHER 46° PARALLELO ALPSTATION PARMA FREE SPORT NON SOLO SPORT PARMA PARMA SPORT KAPPA EMME SPORT NOI SPORT ARIA SOTTILE SICER FERRARI SEVEN SUMMITS
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MADONNA DI CAMPIGLIO MADONNA DI CAMPIGLIO MAGLIE MALCESINE MALCESINE SUL GARDA MALE' MALESCO MALLES MANAROLA MANIAGO MANTA MANTOVA MANTOVA MARINA DI CARRARA MARINA DI RAVENNA MASSA MASSA MATELICA MAZZIN DI FASSA MERANO MERANO MERANO MERANO MERATE MERATE MESTRE MESTRE MESTRE MEZZANA MEZZOLOMBARDO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MILANO MIRANO MISANO ADRIATICO MODENA MODENA MOENA MOENA MONCALIERI MONDOVI' MONFERRATO MONGHIORDO MONGUELFO MONTAGNANA MONTEBELLUNA MONTEBELLUNA MONTESILVANO MARINA MONTEVARCHI MORBEGNO MORBEGNO MOTTOLA MUCCIA MUEHLBACH MÜHLBACH NAPOLI NAPOLI NATURNO NATURNO NEMBRO NEMBRO NEMBRO NICOLOSI NICOLOSI NOICATTARO NORCIA NOTARESCO NOVA LEVANTE NOVALESA NOVENTA DI PIAVE NUORO OLGIATE OLONA OLIENA OMEGNA ORIO AL SERIO ORIO AL SERIO ORIO AL SERIO ORISTANO ORISTANO ORTISEI ORTISEI ORTISEI ORTISEI ORTISEI ORTISEI ORTISEI ORVIETO ORVIETO OSIMO OSIMO OSTIA OULX OVINDOLI P.TE S.GIOV.SCOPPITO PADOVA PADOVA PADOVA PADOVA PADOVA PADOVA PALAZZOLO PALERMO PALERMO PALMI PARCINES PARMA PARMA PARMA PARMA PARMA PARRE PASSO CORESE PASSO DEL TONALE PATERNO PAVULLO PAVULLO NEL FRIGNANO
629. 630. 631. 632. 633. 634. 635. 636. 637. 638. 639. 640. 641. 642. 643. 644. 645. 646. 647. 648. 649. 650. 651. 652. 653. 654. 655. 656. 657. 658. 659. 660. 661. 662. 663. 664. 665. 666. 667. 668. 669. 670. 671. 672. 673. 674. 675. 676. 677. 678. 679. 680. 681. 682. 683. 684. 685. 686. 687. 688. 689. 690. 691. 692. 693. 694. 695. 696. 697. 698. 699. 700. 701. 702. 703. 704. 705. 706. 707. 708. 709. 710. 711. 712. 713. 714. 715. 716. 717. 718. 719. 720. 721. 722. 723. 724. 725. 726. 727. 728. 729. 730. 731. 732. 733. 734. 735. 736. 737. 738. 739. 740. 741. 742. 743. 744. 745. 746. 747. 748. 749. 750. 751. 752. 753. 754. 755. 756. 757. 758. 759.
SKIPPER SPORT GRISOLIA SPORT SKI TOP MONTELLI SPORT AMBROSI SILVIO LUIGI VEGHER SPORT LINEA CALZATURE OSLER SPORT UKU PACHA MONDO VERTICALE SPAZIOUTDOOR LINO NON SOLO SPORT PESARO ALTAQUOTA PESCARA BUGARD KING LINE MAKAI RRTREK DF SPORT SPECIALIST PIACENZA L'ALTROSPORT OUTLANDERS VIVO DIMENSIONE SPORT GAME 7 ATHLETICS PIANTEDO MILESI SPORT ANSELMO VERTICAL SPORT PIETRAMURATA HELLAS PIANETA SPORT ASPORTSTATION STIMM PASTORINO CALZATURE ZAMBERLAN MOUNTAINSPORT SPORT CENTER ARIAPERTA M.C.RUNNING MIRAFIORI SPORT ONBOARD EUROSPORT MAGIC SPORT OUTDOOR LAB SNOWSPORT SPORTLAND C. ITALMARK SELMI MAGAZZINI BURCINA LIMITI VERTICALI VALLEE SPORT BIANCANEVE SHOPPING AMORINI PALU' CALZATURE UN SESTO ACCA BIG SPORT PROMO SPORT TENDE DA SOLE RAMOINO SPORTLER PORDENONE TOFFOLI SPORT CRIS CALZATURE BLOSSOMSKI LA SOSTA GAME 7 ATHLETICS PORTO NICOLA RIVELA SPORTISSIMO MIVAL SPORT GROSS SPORT LINO SPORT AVANTGARDE - CHIAVENNA FREE RUN IL CAMPIONE SPORT FAHRNER SURF SHOP LATEMAR SPORT 2000 SALEWA STORE PREDAZZO CAMP JOLLY SPORT XL MOUNTAIN BERGFUCHS BERGFUCHS MORASSI E S&F GAME 7 ATHLETICS RAVENNA OUTDOOR AND TREKKING OVERLANDER OUTDOOR RAVENNA AZ SPORT KAMP 3000 REGGIO GAS GINETTO SPORT SPORT FOLIE MONTAGNA DIMENSIONE VERTICALE NEW SHOP TUTTO PER LO SPORT CALZATURE PERTINGER CALZATURE PERTINGER POVOLI SPORT MOUNTAIN SICKS SHOP SPORT CIPRIANI SPORT NATURA SPORTNATURA DE GRANDI SPORT MARMOLADA DIEGO ANTONELLO SANTANGELO 104 ALP 3 ALTA QUOTA ROMA ALTA QUOTA ROMA BANCHETTI SPORT CALCATERRA SPORT CAM SPORT EVOLUTION CAMPO BASE ROMA CITY BEACH CLIMBER STORE D.FACTORY ECOLE VERTICALE EMPORIO SPORT MACALLE' GAFFI STORE GEOSTA GUVI I.T.R. IL CORRIDORE L'ANGOLO DELLO SPORT LBM SPORT METTIMI GIU’ MONTURA ROMA MOUNTAIN AFFAIR ROMA MOUNTAIN AFFAIR ROMA ONE RACE OTI SERVICE PATAGONIA ROMA GUVI EXPERIENCE PLANET SPORT RRTREK SCARMAN SPORT CENTER SPORT INCONTRO STANCE
PAVULLO NEL FRIGNANO PECORONE-LAURIA PEDRACES PEJO FONTI PELLIZANO TN PELLIZZANO PERGINE VALSUGANA PERGINE VALSUGANA PERTOSA PERUGIA PERUGIA PESARO PESARO PESCARA PESCARA PESCARA PESCARA PESCASSEROLI PIACENZA PIACENZA PIACENZA PIACENZA PIANCOGNO PIANTEDO PIAZZA BREMBANA PIETRA LIGURE PIETRAMURATA PIETRASANTA PIETRASANTA PIEVE D’ALPAGO PIEVE DI SOLIGO PIEVE DI TECO PIEVEBELVICINO PIEVESESTINA DI CESENA PINEROLO PINEROLO PINEROLO PINEROLO PINZOLO PINZOLO PINZOLO PINZOLO PISOGNE PISTOIA POLLONE POMBIA PONT SAINT MARTIN PONTE DI LEGNO PONTE FELCINO PONTE IN VALTELLINA PONTE SAN NICOLO' PONTEDASSIO PONTEDASSIO PONTEDASSIO PORDENONE PORDENONE PORLEZZA PORTA CAMPORTACCIO PORTO S. ELPIDIO POTENZA POTENZA POVE DEL GRAPPA POZZA DI FASSA POZZA DI FASSA PRATA CAMPORTACCIO PRATISSOLO DI SCANDIANO PRATO PRATO ALLO STELVIO PRATO NEVOSO PREDAZZO PREDAZZO PREMANA PREMOSELLO CHIOVENDA QUINCINETTO RASEN-ANTHOLZ RASUN RAVASCLETTO RAVENNA RAVENNA RAVENNA RAVENNA RECCO REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA RESIA AL LAGO RIETI RIETI RIETI RIO DI PUSTERIA RIO DI PUSTERIA RIVA DEL GARDA RIVAROLO CANAVESE RIVISONDOLI ROCCA DI MEZZO ROCCA DI MEZZO ROCCA PIETORE ROCCAMORICE ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA ROMA
760. 761. 762. 763. 764. 765. 766. 767. 768. 769. 770. 771. 772. 773. 774. 775. 776. 777. 778. 779. 780. 781. 782. 783. 784. 785. 786. 787. 788. 789. 790. 791. 792. 793. 794. 795. 796. 797. 798. 799. 800. 801. 802. 803. 804. 805. 806. 807. 808. 809. 810. 811. 812. 813. 814. 815. 816. 817. 818. 819. 820. 821. 822. 823. 824. 825. 826. 827. 828. 829. 830. 831. 832. 833. 834. 835. 836. 837. 838. 839. 840. 841. 842. 843. 844. 845. 846. 847. 848. 849. 850. 851. 852. 853. 854. 855. 856. 857. 858. 859. 860. 861. 862. 863. 864. 865. 866. 867. 868. 869. 870. 871. 872. 873. 874. 875. 876. 877. 878. 879. 880. 881. 882. 883. 884. 885. 886. 887. 888. 889. 890.
THE ITALIANS THE SIDE OMNIA SPORT SHERPA MAGAZZINI MONTELLO BARBA SPORT IAF NETWORK MTA CONSULTING GODI SPORT CABAS SPORT DUEL TIME MAKALU' SPORT OXEEGO SHOP TASCI BRASI SPORT NON SOLO SPORT ROVIGO UNITED SPORTLIFEE SCHAFER BANCHER COSTAN SANDRO SPORTLAND SLALOM SPORT MC SPORT MARKET WEGER SPORT ERICH ALPSTATION BRESCIA BORTOLUSSI ALPSTATION AOSTA VERT SPORT GHITA SPORT EYDALLIN F.LLI CALZATURE DUE LEONI CALZATURE DUE LEONI SPORT STORE SLALOM SPORT SPORT HOLZER NOPI SPORT SPORT LAGAZUOI OLIDOM LA BOTTEGA DEL CIAPINABO' SARAMIN MARCELLO NOVESSE OCEANO DF SPORT SPECIALIST S.G. MILANESE GULLIVER FERRO OLYSPORT SPORTLER C.C. CORTI VENET GUIDE ALPINE AQUILE SAN MARTINO SPORT ACTIVE SHOES GALEASSI SPORT PARETI SPORT CENTER UNICO SPORT SERVOLARE 17 NEW ROCK CAMPING E SPORT NEW VIAGGIANDO GIUGLAR ACTIV SPORT SPORTISSIMO SABOLO PILLER FERRUCCIO PUNTO SPORT SAPPADA LESCI PIERO SCHUHHANDLUNG NIKLAUS TROPS IMMOBILIARE MONTOLI MARZORATI OLIVER SKI & SPORTSWEAR ALPSTATION SARZANA KAU KAU PASQUALI SPORTISSIMO TEAM SPECIALIST NOVA SPORT BESSON SPORT FAURE SPORT GIUGGIA SPORT MOUNTAIN EXPERIENCE SPORTING FERRI GIUSEPPE QUOTA 1050 ALBER HERMANN & CO. PIZIO SPORT ALPSTATIONLINE MAX SPORT VALLI SPORT GLUDERER & CO. SCHUHWAREN WEITHALER RO NICO SEDICO SPORT TEAM SPORT HANS LIBRALON GIORGIO DEMETZ MACIACONI SPORT RIFFESER SPORT WALTER SCHENK RICCARDO UNITED CABOT COVE GIANFRANCESCHI MARCO BAMBIN SEMENTI BRICOSPORT LIKE A RIVER LATINI SPORT COLUMBIA OUTLET SERRAVALLE SALEWA OUTLET SERRAVALLE MAXI SPORT SESTO ADA SPORT PASSET SPORT SPORT LE TORRI XL MOUNTAIN CAMILLOZZI MARTIN KINIGER SPORTMODE IL MARATONETA SPORT RONDIRO CENTO % SPORT MODA CENTER WEISS BENZI SPORTLER SILEA ALPIN SPORTS SPORT ENERGY K & K SPORTS SPORT GM ROCK & ICE BOSCAINI SCARPE GAME 7 ATHLETICS SONA CENTRO SPORT FIORELLI SPORT
ROMA ROMA ROMAGNANO SESIA RONCO BRIANTINO ROSETO DI CHERASCO ROVAGNATE ROVATO ROVELLO PORRO ROVERE VERONESE ROVERETO ROVERETO ROVERETO ROVERETO ROVERETO ROVETTA ROVIGO RUBANO RUFFRE' - MENDOLA S. CANDIDO S. MARTINO DI CASTROZZA S. STEFANO DI CADORE S.LEONARDO IN PASSIRIA S.MARTINO DI CASTROZZA S.MARTINO IN STRADA S.PAOLO/APPIANO S.VIGILIO DI MAREBBE S.ZENO NAVIGLIO SACILE SAINT CHRISTOPHE SAINT VINCENT SALERNO SALICE D'ULZIO SALORNO SALORNO SALSOMAGGIORE TERME SALUZZO SAN CANDIDO SAN CASSIANO SAN CASSIANO SAN CASSIANO IN BADIA SAN CLEMENTE SAN DONA' DI PIAVE SAN FEDELE INTELVI SAN FELICE CIRCEO SAN GIULIANO MILANESE SAN LORENZO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO BUON ALBERGO SAN MARTINO DI CASTROZZA SAN MARTINO DI CASTROZZA SAN MARTINO IN PASSIRIA SAN MASSIMO SAN PANCRAZIO SAN VENDEMIANO SAN VITO LO CAPO SAN ZENO NAVIGLIO SANREMO SANSEPOLCRO SANT'AMBROGIO SANTA CRISTINA VAL GARDENA SANTA GIUSTINA SANTI-VINCENT SAPPADA SAPPADA SARACENA SARENTINO SARMEOLA DI RUBANO SARONNO SARONNO SARONNO SARZANA SARZANA SASSARI SASSARI SASSUOLO SAUZE D' OULUX SAUZE D'OULX SAVIGLIANO SAVIGNANO SUL RUBICONE SAVONA SCANDIANO SCANNO SCENA SCHILPARIO SCHIO SCHIO SCHIO SCHLANDERS SCHNALS SCOPPITO SEDICO SEDICO SEISER ALM SELVA DI CADORE SELVA GARDENA SELVA GARDENA SELVA GARDENA SELVA VAL GARDENA SELVAZZANO DENTRO SENIGALLIA SENIGALLIA SEREGNO SEREGNO SERIATA SERRA SAN QUIRICO SERRAVALLE SCRIVIA SERRAVALLE SCRIVIA SESTO SAN GIOVANNI SESTRIERE SESTRIERE SESTRIERE SETTIMO VITTONE SEXTEN SEXTEN SIENA SIENA SIGNORESSA SIGNORESSA DI TREVIGNANO SILANDRO SILANUS SILEA SIUSI SIUSI SIUSI - CASTELROTTO SOLAROLO SOLDA SONA SONA SONDRIO SONDRIO
891. 892. 893. 894. 895. 896. 897. 898. 899. 900. 901. 902. 903. 904. 905. 906. 907. 908. 909. 910. 911. 912. 913. 914. 915. 916. 917. 918. 919. 920. 921. 922. 923. 924. 925. 926. 927. 928. 929. 930. 931. 932. 933. 934. 935. 936. 937. 938. 939. 940. 941. 942. 943. 944. 945. 946. 947. 948. 949. 950. 951. 952. 953. 954. 955. 956. 957. 958. 959. 960. 961. 962. 963. 964. 965. 966. 967. 968. 969. 970. 971. 972. 973. 974. 975. 976. 977. 978. 979. 980. 981. 982. 983. 984. 985. 986. 987. 988. 989. 990. 991. 992. 993. 994. 995. 996. 997. 998. 999. 1000. 1001. 1002. 1003. 1004. 1005. 1006. 1007. 1008. 1009. 1010. 1011. 1012. 1013. 1014. 1015. 1016. 1017. 1018. 1019. 1020. 1021.
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1022. 1023. 1024. 1025. 1026. 1027. 1028. 1029. 1030. 1031. 1032. 1033. 1034. 1035. 1036. 1037. 1038. 1039. 1040. 1041.
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1147. 1148. 1149. 1150. 1151. 1152. 1153. 1154. 1155. 1156. 1157. 1158. 1159. 1160. 1161. 1162. 1163. 1164. 1165. 1166. 1167. 1168. 1169. 1170. 1171. 1172. 1173. 1174.
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Austria 1175. 1176. 1177. 1178. 1179. 1180. 1181. 1182. 1183. 1184. 1185. 1186. 1187. 1188. 1189. 1190. 1191. 1192. 1193. 1194. 1195. 1196. 1197. 1198. 1199. 1200. 1201. 1202. 1203. 1204. 1205. 1206. 1207. 1208. 1209. 1210. 1211. 1212. 1213. 1214. 1215. 1216. 1217. 1218. 1219. 1220. 1221. 1222. 1223. 1224. 1225. 1226. 1227.
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France 1228. 1229. 1230. 1231. 1232. 1233. 1234. 1235. 1236. 1237. 1238. 1239. 1240. 1241. 1242. 1243. 1244. 1245. 1246. 1247. 1248. 1249. 1250. 1251. 1252. 1253. 1254. 1255. 1256. 1257. 1258. 1259. 1260. 1261. 1262. 1263. 1264. 1265.
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Switzerland 1314. 1315. 1316. 1317. 1318. 1319. 1320. 1321. 1322. 1323. 1324. 1325. 1326. 1327. 1328. 1329. 1330. 1331. 1332. 1333. 1334. 1335. 1336. 1337. 1338. 1339. 1340. 1341. 1342. 1343. 1344. 1345. 1346. 1347. 1348. 1349. 1350. 1351. 1352. 1353. 1354. 1355. 1356. 1357. 1358. 1359. 1360. 1361. 1362. 1363. 1364. 1365. 1366. 1367. 1368. 1369. 1370. 1371. 1372. 1373. 1374. 1375. 1376.
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Spain 1377. 1378. 1379. 1380. 1381. 1382.
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1383. 1384. 1385. 1386. 1387. 1388. 1389. 1390. 1391. 1392. 1393. 1394. 1395. 1396. 1397. 1398. 1399.
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England 1400. 1401. 1402. 1403. 1404. 1405. 1406. 1407. 1408. 1409. 1410. 1411. 1412. 1413. 1414. 1415. 1416. 1417. 1418.
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The Netherlands 1419. 1420. 1421. 1422. 1423. 1424. 1425. 1426. 1427. 1428. 1429.
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D AV I D E F I O R A S O
Chiedimi se sono felice.
Chiedimi se sono felice
Chiedilo quando mi trovi assorto nei colori di
mentre mi riposo sotto un fusto solitario
un'alba o un tramonto.
assaporando l'essenza delle cose attorniato da un impalpabile silenzio.
Chiedimi se sono felice mentre sono perso nel soffiare del vento
Tu chiedi.
nel candore bianco della neve d'inverno
Non ti risponderò.
o nel tepore di una roccia scaldata dal sole
La felicità è ovunque, nelle piccole cose e in tutto ciò in cui possiamo fare esperienza. Nelle occasioni semplici e non solo nei grandi trionfi. Un gesto, un sorriso, il profumo di un pane appena sfornato, una foglia d’albero attraversata dalla luce del sole. Quando siete felici, fateci caso.
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ATHLETE TESTED. EXPEDITION PROVEN. JAMES PEARSON & MATTY HONG
Wadi Rum Preserve, JORDAN | Photo: Tim Kemple
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