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Pool4Children: al Gemelli una piscina per la pediatria Roberto Parretta AQUAPOOL

POOL4CHILDREN: AL GEMELLI UNA PISCINA PER LA PEDIATRIA

Blu Infinito, capitanato da Fabrizio Rampazzo, da progetto per l’ecosostenibilità dell’acqua, grazie alla sensibilità di Fabio Conti, allarga il suo intervento all’acqua di grande valore sociale, per i bambini del Policlinico Gemelli

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Si chiama “Pool4Children” il progetto che porterà alla costruzione di una piscina destinata alla riabi litazione dei bambini afferenti alla pediatria della disabilità del Policli nico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma. Un percorso nato dal contatto tra Blu Infinito, il progetto legato alla sostenibilità ambienta le ideato da Fabrizio Rampazzo, nuotatore azzurro ed olimpionico, e Fabio Conti, direttore tecnico delle Nazionali femminili di pallanuoto. “Pool4Children” è stato presenta to a Piscina19, l’evento organizzato da Professione Acqua e ospitato al Palacongressi di Rimini (58 esposi tori tra produttori, fornitori, installatori, assistenza, oltre 800 presenze tra congressisti, sponsor e visitatori). “Tutto nasce da una visita al Gemel li che facemmo con la squadra prima dei Giochi di Rio de Janeiro del

2016”, racconta Conti, allora (e fino a pochi mesi fa) c.t. del Setterosa poi medaglia d’argento olimpica. “Ricordo ancora il silenzio sul pullman nel viaggio di ritorno, era il se gno che quella visita aveva colpito le ragazze. Ci siamo chiesti allora se fosse il caso di fare qualcosa di più, di non limitare il nostro contributo a un giro in ospedale e qualche foto. Il reparto di pediatria del Gemelli è un’eccellenza per la gestione di mi gliaia di casi e accoglie famiglie da tutta Italia. Per segnare questo gol, però, ora c’è bisogno del contribu to di tutto il mondo acqua”. Il Professor Eugenio Mercuri è il Direttore dell’Area Salute del Bambino e dell’UOC di Neuropsichiatria Infan tile del Policlinico: “Stiamo vivendo un momento storico nel quale ap plichiamo terapie farmacologiche e innovazioni che fino a pochissimo tempo fa potevamo considerare fantascienza. Ma occorre anche fornire un supporto e l’acqua in questo caso amplifica le poten zialità dei bambini che hanno un uso limitato dei muscoli. Siamo a Rimini nella terra di un visionario come Federico Fellini e vogliamo essere anche noi dei visionari, vo gliamo trasformare questo nostro sogno in realtà. Ma non basterà costruire la piscina, vorremmo anche strutturare un’esperienza pilota, da

Fabio Conti Ci siamo chiesti se fosse il caso di fare qualcosa di più, di non limitare il nostro contributo a un giro in ospedale e qualche foto

Da sn: Jean Pierre Pelliccia (Fluidra Italia), Fabrizio Rampazzo, Chiara Tonghini (Fluidra Italia), Eugenio Mercuri (Policlinico A. Gemelli), Paola Veronesi (Banco BPM), Giancarlo Valente (Centro Sportivo San Carlo Milano), Daniela Chieffo (Policlinico a. Gemelli), Fabio Conti (DT Nazionali Pallanuoto Femminili FIN), Fabio Carminati (VAR Group)

replicare pure per la formazione di altri centri. L’obiettivo più ampio è infatti quello di creare una cultu ra dell’acqua attraverso strutture e formazione”. E la psicologa Daniela Chieffo del Servizio di Psicologia Clinica del Ge melli ha aggiunto un altro aspetto fondamentale sui benefici della terapia in acqua: “Molto spesso per questi bambini anche le emozio ni restano paralizzate, prigioniere, invece in acqua possono riappro priarsene, assieme alla consapevolezza del proprio corpo”. Intanto proprio con l’occasione del convegno Piscina19, il Gruppo Flui dra, leader mondiale del settore costruzione di impianti acquatici, ha annunciato la decisione di prende re parte al progetto: “Ci hanno convinto immediatamente”, dicono Jean Pierre Pelliccia (General Ma nager Fluidra Italia) e Chiara Tonghini (Marketing Manager Fluidra Italia). “Ci hanno convinto il team, i valori e la sostenibilità. Sarà anche una bella sfida tecnologica costru ire una piscina a impatto zero, ma siamo pronti. Fra le nostre mission, oltre alla vicinanza ai nostri partner, ci sono solidarietà e trasparenza. E ci piace anche l’idea di poter rac contare il nostro mondo con una storia diversa da quelle che di solito ci rappresentano”.

Daniela Chieffo Per questi bambini anche le emozioni restano paralizzate, prigioniere, invece in acqua possono riappropriarsene

Eugenio Mercuri Non basterà costruire la piscina, vorremmo pure strutturare un’esperienza pilota, da replicare anche per la formazione di altri centri

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