3 minute read

Il sistema nazionale di qualifiche degli operatori sportivi - SNaQ Gianfranco Mazzia

IL SISTEMA NAZIONALE DI QUALIFICHE DEGLI OPERATORI SPORTIVI - SNaQ

La grande capacità di complicare anche il caso più semplice

Advertisement

L’evoluzione che ha interessato il comparto sportivo in Italia e all’e stero negli ultimi anni e i nuovi orientamenti assunti dai cittadini su questo terreno obbligano oggi i centri sportivi ad adeguare le pro prie strutture, le proprie strategie organizzative e soprattutto le competenze degli operatori alle nuove esigenze emerse nel mercato del fitness-sport. Che la materia sia degna di grande attenzione e di approfondimento lo conferma, sia pure con ritardo, la posizione presa dal CONI con la Delibera del C.N. n.308 del luglio 2017, in base alla quale l’Ente adottava, per le qualifiche di Dirigente Sportivo , Sport Manager, Direttore Sportivo, modelli didattici delle licenze di abilitazione in conformità al quadro di riferimento unitario riconosciuto dalla UE denominato SNaQ . Lo SNaQ costituisce in ambito spor tivo, con particolare riguardo alle organizzazioni ed agli enti sportivi riconosciuti dal CONI (federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate), il modello da adottare per la

certificazione delle competenze dei tecnici, attraverso la standardiz zazione degli elementi essenziali dei titoli di istruzione e di formazione rilasciati dai suddetti organismi, in coerenza con il quadro tracciato a livello europeo secondo le Strategie di Lisbona (2000-2010) per assicurare una maggiore qualità dei servizi offerti dalle suddette organizzazioni sportive. Tali attestati non vengono certa mente rilasciati a titolo gratuito. Hanno infatti un costo che varia secondo mere logiche di mercato. È scattata quindi una vera e propria corsa al rilascio della certificazione, soprattutto da parte degli EPS, volta a fare business, previo accordo con le FSN per i settori di attività di competenza istituzionale ed esame dei titoli federali posseduti dai tecnici. Ma, a prescindere dal nuovo onere più o meno importante che il tecnico o la sua società di appartenenza dovranno sostenere, riteniamo sia lecito chiedersi se questo farraginoso iter formativo sia effettivamente necessario per ot temperare alle indicazioni della UE.

È scattata una vera e propria corsa al rilascio della certificazione, soprattutto da parte degli EPS, volta a fare business, previo accordo con le FSN

Lo SNaQ costituisce il modello da adottare per la certificazione delle competenze dei tecnici

La qualifica di un istruttore deve essere basata su una formazione rigorosa, ma non è lecito un mercato delle certificazioni per fare cassa- ph Ego Wellness Lucca

Ebbene a nostro avviso il problema poteva essere risolto in maniera molto più semplice, sotto l’aspetto istituzionale, e indolore sotto quello economico, tenuto conto che gli operatori sportivi escono per lo più da Scienze Motorie e dai corsi di formazione delle FSN/ EPS/ DSA. Sono quindi già in possesso di diplomi validi nel sistema spor tivo nazionale e che, in virtù delle deleghe assegnate dal CONI agli Organismi Sportivi, sono di fatto

validi anche ai fini SNaQ. Ha senso quindi richiedere agli Operatori i titoli accademici che gli stessi Organismi hanno rilasciato? Non basterebbe porre in calce al Diploma stesso una nota di questo tenore “ Certificato di abilitazione... conforme al quadro di riferimento SNaQ ai sensi della Delibera del C.N. CONI n.308 del 18 luglio 2017”? Eviden temente le cose troppo semplici non sono di casa in un organismo sempre più complesso e articolaFITNESS

to come il CONI. È pur vero che FSN, EPS, DSA dovrebbero rinunciare ad un introito sicuro offerto dal CONI su un piatto d’argento, ma è altrettanto vero che gli stessi guadagnerebbero molto di più in termini di dignità e autorevolezza.

This article is from: