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Pino Di Eugenio: essere leader con equilibrio Marco Tornatore

Marco Tornatore

redazione@euroaquatic.it LEADERSHIP

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INTERVISTA

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PINO DI EUGENIO: ESSERE LEADER CON EQUILIBRIO

Il numero uno di Matrix Italia illustra le sue idee sul mercato e racconta i passaggi chiave di un percorso costantemente in crescita, reso possibile dalle proprie capacità, rafforzate da esperienze di alto livello, condivisione piena con il suo team e una dose di umiltà, dote rara per chi occupa posti di comando

Le grandi intraprese si misurano in base al livello di successo cui ogni leader riesce a guidare la propria azienda. Per Pino Di Eugenio, AD di MatrixItalia e apprezzato in tutti gli ambienti della fitness industry nazionale ed internazionale, dall’esordio della sua società nel mercato italiano, possiamo parlare di una ascesa progressiva ed inarrestabile, destinata a proseguire negli anni a venire. Alla base di questo risultato che colloca Matrix saldamente al vertice del fitness nazionale, c’è il lavoro paziente di un grande manager. Lungimiranza, garbo, stile professionale sempre composto e mai sopra le righe, rafforzato da collaboratori che ha saputo selezionare e valorizzare, fanno di Di Eugenio un esempio per tutto il settore. Forte dei grandi risultati ottenuti, sarebbe facile abbandonarsi a toni trionfalistici o ad atteggiamenti di superiorità comuni a tanti top manager: non per lui, che non ha bisogno di dimostrare nulla con parole reboanti. Per lui, parlano i fatti e i risultati ottenuti. Un personaggio unico anche nel modo di comunicare, che possiamo apprezzare dalle opinioni e concetti che amabilmente esprime in questa intervista.

Oltre un ventennio di crescita costante di Matrix in Italia. Cosa è cambiato principalmente nel fitness nazionale e dai vostri esordi ad oggi? Matrix oggi offre una gamma di prodotti, servizi e soluzioni molto più completa rispetto a un ventennio fa. Il mercato attuale presenta una maggiore concentrazione sia di fornitori che di clienti (destinata ad aumentare). Vi è anche una maggiore differenziazione dell’offerta da parte degli operatori che propongono soluzioni e servizi più completi con tecnologia integrata.

Visita di tutto il management del gruppo al meeting internazionale svolto in Italia

NON ESISTE UNA RICETTA VINCENTE MA UN LAVORO COSTANTE FATTO DI DETTAGLI E SINERGIE CHE NEL TEMPO HA PORTATO ALLA CREAZIONE DI UN TEAM AFFIATATO E COESO

E per Matrix? Quali le tappe per lei decisive nel processo di sviluppo da lei guidato fin dall’inizio? L’obiettivo di JOHNSON in Italia è stato sin dall’inizio quello di creare uno sviluppo graduale ed equilibrato volto a consolidare MATRIX come un partner importante in grado di aiutare gli operatori a creare e rinnovare le loro aziende seguendo le sempre più veloci evoluzioni del mercato.

La sua esperienza su scala internazionale le permette di valutare con competenza piena il mercato italiano rispetto a quelli di altri paesi: secondo lei, i più e i meno della fitness industry italiana. Il maggior problema italiano è legato alla situazione legislativa poco chiara che non permette di avere una competizione “sana” sul mercato, creando quindi grandi difficoltà agli operatori che vogliono investire, svilupparsi e creare valore.

Johnson – Matrix, in base alle indicazioni dei vertici, sfida il mondo e punta alla leadership planetaria dichiarando di voler raggiungere i 10 miliardi di dollari di ricavi. Può indicarci come si sostanzierà un piano così ambizioso ma in linea con le rilevanti potenzialità del gruppo? Quando sono entrato in Johnson Health Tech quasi vent’anni fa, il marchio MATRIX era appena stato lanciato. Durante le riunioni in Casa Madre, le proiezioni parlavano del fatto che il gruppo sarebbe diventato nel giro di pochi anni il primo al mondo per fatturato raggiungendo il miliardo di dollari. Nonostante il mio scetticismo iniziale, posso affermare con successo che nel 2021 entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti. Matrix è stato infatti il marchio commercial che ha fatturato di più al mondo ed il gruppo JOHNSON HEALTH TECH ha superato il miliardo di dollari.

Ovviamente 10 miliardi sono un obiettivo ambizioso, ma una proprietà determinata, con una visione di lungo periodo ed un team di manager ormai consolidato, possono sicuramente rendere attuabile questo risultato, considerando anche la sempre maggiore differenziazione di offerta proposta in ambito salute/benessere.

Gode di grande credibilità e plebiscitariamente le viene riconosciuto il merito di aver portato Matrix a livelli impensabili in Italia. In sintesi, qual è la sua “ricetta” tanto vincente? Ci tengo a precisare che i successi non si ottengono mai con performance personali. Sicuramente il marchio Matrix è cresciuto in Italia in modo costante, creando utili che negli anni hanno permesso di continuare ad investire grazie alle risorse generate. A mio avviso, non esiste una ricetta vincente ma un lavoro costante fatto di dettagli e

FIN DALL’INIZIO ABBIAMO PUNTATO A CONSOLIDARE MATRIX COME UN PARTNER IMPORTANTE IN GRADO DI AIUTARE GLI OPERATORI A CREARE E RINNOVARE LE LORO AZIENDE

L’OBIETTIVO È CONTINUARE A CRESCERE IN MODO EQUILIBRATO, FACENDO INVESTIMENTI LEGATI A RISULTATI POSSIBILI

sinergie che nel tempo ha portato alla creazione di un Team affiatato e coeso, capace di condividere gli stessi obiettivi nel medio e lungo periodo.

L’allargamento del suo incarico in altri paesi conferma ancora di più la fiducia di cui gode in Johnson-Matrix. Come riesce a dividere il suo compito su fronti così ampi ed impegnativi? Tutto merito dei miei collaboratori. Sono cresciuti in azienda e sono molto motivati. Grazie al loro supporto, posso gestire vari ruoli.

Quali i nuovi traguardi a breve e medio termine si prefigge in Italia e quanto la crisi ancora in atto condiziona i suoi programmi? Non ho mai rincorso i numeri di fatturato. Sono sempre stato più attento al risultato economico. L’obiettivo è continuare a crescere in modo equilibrato, facendo investimenti legati a risultati possibili. Nella gestione di ogni azienda è fondamentale tener conto dei cambiamenti già in essere e prevedere quelli futuri. Negli ultimi anni i cambiamenti sono stati tanti e repentini. Per il futuro possiamo aspettarci altrettanto. L’importante è trovare la chiave per saperli monitorare e cercare di interpretarli. Dall’Asia, con cui sono in contatto ormai da 30 anni, ho imparato che ogni cambiamento è un’opportunità, ogni problema ha una soluzione. La crisi sicuramente genererà delle decisioni da dover valutare nel tempo. Per adesso posso dire che la tecnologia e la propensione ad esercitare maggiore attività fisica in modi e spazi differenziati, dovranno guidarci verso quelle che saranno le scelte future.

Si è chiusa ai primi di giugno RiminiWellness: che impressioni in generale ha ricavato dall’edizione 2022 e cosa ritiene debba cambiare per eventi di cartello del genere rispetto al passato? Oggi è molto più importante presentare ai nostri clienti diverse soluzioni esperienziali che possono proporre ai propri utenti, piuttosto che presentare loro esclusivamente il prodotto. Questo è un aspetto di cui dovremmo tener conto anche per le scelte future.

Cosa deve connotare il fitness club nel 2022 e come devono agire gli imprenditori per contare su una nuova crescita e su successi per buona parte congelati dalla pandemia? Ci sono almeno due tipi di clienti: quelli che vogliono allenarsi autonomamente e quelli che vogliono essere seguiti durante la sessione di workout per raggiungere i propri risultati. La prima tipologia di cliente si rivolgerà alle cosiddette catene budget mentre, per i secondi, le aziende che vorranno fidelizzarli dovranno definire un target specifico, creare la propria azienda e gestire i propri collaboratori, puntando le proprie attività e risorse in direzione del target scelto.

COME MATRIX DOBBIAMO ESSERE IN GRADO DI CREARE GLI STRUMENTI PER POTER AIUTARE GLI OPERATORI A SODDISFARE LE RICHIESTE DEI CLIENTI DELLE LORO STRUTTURE FITNESS

Perché scommettere oggi sul fitness e come vede il futuro del comparto nel prossimo lustro? Ritengo che la pandemia abbia accentuato, nell’immaginario collettivo, l’importanza di temi legati alla salute, al benessere, allo star bene e all’essere in buone condizioni per vivere al meglio e poter affrontare eventuali problematiche. Sempre di più aumenta la volontà di svolgere attività fisica: un fenomeno ormai in continua crescita. Fornitori e operatori fitness dovranno essere in grado di interpretare questo bisogno con la giusta varietà di offerta per soddisfare queste esigenze.

Modelli ibridi come tendenza, catene low cost arrembanti, premium club che reggono, fitness boutique che aumentano e molto altro. Quali modelli e nuovi orientamenti la convincono di più e perché? Tutti i modelli da lei citati possono avere un loro successo. Ognuno di essi va a colpire un’esigenza; l’im-

Il Team di Matrix, punto di forza della società guidata da Di Eugenio

portante è organizzarsi al meglio, studiando la propria clientela potenziale. Quello che invece non è più accettato dal mercato è un’offerta univoca e indefinita valida per tutti.

Quanto ci vorrà perché il mercato italiano torni ai valori pre-pandemia e quali saranno le maggiori differenze rispetto al 2019? Come anticipato pocanzi, il mondo negli ultimi anni è cambiato molto e repentinamente. Se ci riferiamo ai fatturati, ritengo che si potrà tornare ai valori pre-pandemia non più tardi di un paio di anni (a patto che non si verifichino altri sconvolgimenti). Il mercato però apparirà totalmente cambiato. Chi non vorrà affidarsi al modello di business low-cost, dovrà differenziare l’offerta attraverso strumenti tecnologici e modelli di business orientati maggiormente al raggiungimento dei risultati dei loro clienti, piuttosto che concentrarsi unicamente sull’affitto di uno spazio attrezzato.

AUMENTA LA VOLONTÀ DI SVOLGERE ATTIVITÀ FISICA: UN FENOMENO IN RAPIDA CRESCITA CHE FORNITORI ED OPERATORI DEL FITNESS DOVRANNO ESSERE IN GRADO DI INTERPRETARE CON LA GIUSTA VARIETÀ DI OFFERTA

Matrix come si collocherà a fianco di ogni imprenditore e come potrà contribuire al grande futuro di un settore che, a certe condizioni, ha ancora un notevole potenziale? Ho sempre ritenuto che noi fornitori di beni, servizi e soluzioni dobbiamo essere in grado di creare gli strumenti per poter aiutare gli operatori a soddisfare le richieste dei clienti delle loro strutture fitness. Non possiamo essere noi a proporre format o modelli di gestione: ciò deve venire dal mercato degli operatori. Noi di Matrix possiamo continuare a proporre prodotti, servizi e soluzioni che siano facilmente connettibili con le varie soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato, sia di oggi che di domani.

Pino Di Eugenio, top manager di successo. Ma quali rinunce comporta questa leadership e, di converso, quali soddisfazioni fra vita professionale, personale e familiare? Ho sempre lavorato per far crescere l’azienda, cercando di dimostrare con l’esempio ai miei collaboratori che se si lavora per il bene dell’azienda si lavora anche per il proprio successo personale. Quando si è soddisfatti del proprio lavoro, è difficile parlare di rinunce. Sicuramente non ho mai avu-

Stand Matrix in fiera a Rimini lo scorso giugno

to orari fissi e ho pensato al lavoro nei momenti della giornata più impensabili. Posso dire di aver rinunciato molte volte al totale relax. Per questo ringrazio soprattutto la mia famiglia che mi ha sempre sopportato e supportato durante questo percorso.

Nel suo percorso che ha accompagnato la dirompente crescita di Matrix, quali situazioni l’hanno colpita maggiormente fra cambiamenti del settore, alternanza di tendenze o inciampi di altri player e personaggi del proscenio del fitness? Mi ha colpito la tenacia del CEO globale di MATRIX, Jason Lo, impegnato a far crescere il gruppo e a mantenere costantemente rapporti interpersonali con i propri collaboratori. Mi ha colpito anche come il mercato sia cambiato così velocemente negli ultimi anni (non solo quello del fitness). Priorità sarà non più solo la “gestione dell’azienda” ma anche essere in grado di rispondere tempestivamente e affrontare i cambiamenti in modo più immediato rispetto al passato.

L’ultima domanda perché altri manager e imprenditori possano capire e trarre proficuo spunto da sue idee e scelte…: Nel suo agire illuminato, si è ispirato a qualcuno o ad altre esperienze e settori, funzionali a progettualità alta e piani di sviluppo di cui lei è stato indiscusso interprete e protagonista o ha esclusivamente seguito un credo personale rafforzato da cotanta esperienza che la distingue? Non penso di avere un agire per così dire “illuminato”. Penso solo di non aver mai considerato che ci sia qualcosa di così difficile da non poter essere affrontato. Con umiltà, ho sempre cercato di coinvolgere altre persone che potessero contribuire positivamente alla realizzazione di un obiettivo. Un giusto mix di elementi mi ha aiutato e formato a gestire un’azienda: la formazione amministrativa iniziata in una piccola realtà aziendale, risultata fondamentale nei vari start-up; l’esperienza sul campo vendite, che mi ha aiutato a capire come gestire un team; di un coaching giornaliero durante i miei esordi, impartito da un consulente aziendale che con un approccio molto pratico mi ha fortemente influenzato nelle modalità e scelte di una gestione aziendale. 

POSSO DIRE DI AVER RINUNCIATO MOLTE VOLTE AL TOTALE RELAX: RINGRAZIO SOPRATTUTTO LA MIA FAMIGLIA CHE MI HA SEMPRE SOPPORTATO E SUPPORTATO DURANTE QUESTO PERCORSO

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