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L'avvenire del settore secondo i nuovi manager Ciro Lo Giudice
Ciro Lo Giudice
redazione@quroaquatic.it
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POOL&GYM
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L'AVVENIRE DEL SETTORE SECONDO I NUOVI MANAGER
Ispirazioni, visione, idee dei manager della nuova generazione pronti a guidare la fitness-pool industry e a contribuire alla ripartenza del comparto che ha bisogno di rinnovarsi anche nei posti di comando e nei modelli gestionali spesso superati e vero freno al cambiamento
Celebriamo spesso i grandi manager del nostro settore, ma non possiamo certo dimenticare che il futuro di palestre e piscine nazionali dipende dai più giovani che, in ragione del loro talento e delle proprie capacità, prima o poi guideranno imprese, club, società di gestione contribuendo alle trasformazioni del mercato. Chi meglio dei protagonisti emergenti di oggi e sicuri leader dei prossimi anni può leggere il nostro presente e proiettarlo ad un domani tutto da interpretare? Lo abbiamo chiesto a tre manager giovani ed in ascesa che hanno idee chiarissime, certezze già consolidate e una visione nitida e moderna del mercato.
Nicholas Gamba (NG)
nato a Bergamo il 28/07/1991 Laurea in Scienze Motorie presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dopo un’esperienza negli Usa ed in alcune catene americane, oggi è Club Manager in uno dei centri Sportpiu’ City Club di Bergamo.
Matteo Melzi (MM)
nato il 31/01/1981 Laurea in Scienze della Comunicazione (IULM, Milano). Dieci anni in Sport Management (2006-2016) Dal 2016 in Partecipazioni & Gestioni con il ruolo di PPP Specialist per lo sviluppo delle operazioni di Partenariato Pubblico Privato e responsabile gestioni del brand Aquamore.
Mattia Torquati (MT)
nato a Genova il 07/11/1981 Laurea in Economia e Commercio
Fino al 25 maggio 2022 Direttore Generale di Forus Italia – precedentemente socio, consigliere di amministrazione e direttore generale gestionale della Sport Management.
ph Myrtha Pools
AQUAMORE SPINEA, il centro acquatico avviato nella città della Pellegrini
CHE SENSAZIONE PROVA AD ESSERE PROTAGONISTA IN UN SETTORE DOVE IL RICAMBIO GENERAZIONALE È PIUTTOSTO FRENATO? NG Sensazione di amarezza. Sinceramente penso che il ricambio generazionale sia frenato in tutti i settori, chi più e chi meno. È quindi un problema che andrebbe affrontato a partire dai piani alti del governo; purtroppo, noi (giovani) non possiamo fare nulla, se non andare avanti con un obiettivo preciso e cercare di affrontare e superare al meglio tutte le difficolta presentatesi negli ultimi due anni e che ci impediscono di ripartire a pieno regime. MM Da quando nel 2016 sono entrato in Partecipazioni & Gestioni ho avuto subito la sensazione che stessimo provando a fare qualcosa di nuovo nel settore, che a partire dal 2018 stiamo concretizzando con Aquamore. Questa sensazione è accompagnata dall’entusiasmo oggi per questo progetto e dal senso di responsabilità verso tutti gli stakeholder – la Pubblica Amministrazione e la nostra proprietà in primis – coinvolti nei nostri progetti. MT Concordo sul fatto che il nostro settore è stato “dominato” per tanti anni da imprenditori che ne hanno fatto la storia, ma onestamente ho sempre pensato che questo “freno” dovesse essere uno stimolo in più per portare avanti le mie idee che talvolta risultavano essere diverse da quelle canoniche; sicuramente queste idee mi hanno portato su un tavolo di confronto che mi ha permesso di crescere sia umanamente sia professionalmente.
COME E PERCHÉ SI È AVVICINATO A QUESTO MONDO E ALLA SUA SOCIETÀ ATTUALE (O PRECEDENTE) E, SE C’È, CON CHI HA CONDIVISO LA SCELTA DI OPERARE IN TALE AMBITO? NG Diciamo pure che è stata una
LA CHIAVE DI VOLTA È SAPER INTEGRARE E ADATTARE I MODELLI GESTIONALI E CONTABILI AI PROPRI MODELLI DI BUSINESS
scelta quasi “obbligata”, aiutata dalla passione: mio nonno ha fondato il primo club nel 1981 e a seguire mio padre e i miei due zii hanno continuato in questo settore.
MM Dopo una lunga esperienza in un’altra società di gestione, ho sentito l’esigenza di volermi approcciare ad un progetto forte ed innovativo, che non coinvolgesse soltanto la gestione ma l’intero processo di sviluppo di un’operazione complessa come la realizzazione di un centro natatorio o sportivo: per queste ragioni mi sono impegnato ad entrare nel radar di P&G. MT Ritengo che all’interno di un percorso professionale di crescita tutte le situazioni quotidiane ti portino ad arricchire il tuo bagaglio professionale e ti rendano un manager migliore. L’esperienza e la forza delle idee sono elementi distintivi e fondamentali per il nostro lavoro. A livello personale credo molto nei principi sportivi: spirito di squadra, condivisione degli obiettivi e perseveranza nel raggiungerli. Sicuramente, in tutti questi anni, una figura di riferimento è stata Sergio Tosi.
N. Gamba
Piscine e palestre al top nei Centri SportPiù dove Nicholas Gamba affianca la sua famiglia nella guida dei club
UN MAESTRO O UN PERSONAGGIO O UNA SITUAZIONE CHE HA CONTRIBUITO ALLA SUA FORMAZIONE E ALLA SUA CRESCITA NG Mio nonno, Dario Gamba MM Nel corso della mia attività professionale ho incontrato tante persone da cui ho cercato di attingere, a vario livello, competenze ed abilità. Se devo pensare ad una situazione, la complessità che, anche con un po’ di incoscienza, ho affrontato nel primo project financing che ho seguito (Treviglio, 2012): è stata certamente una grande palestra. MT Diciamo che sono nato e cresciuto nel nostro settore prima da atleta di pallanuoto e poi da manager. Da grande appassionato del nostro ambiente, negli anni, ho saputo far coincidere la mia passione con la mia laurea in economia e commercio. Il mio percorso di crescita, senza dubbio, è iniziato e si è maggiormente concretizzato in Sport Management.
DA FIGURA GIOVANE ED EMERGENTE PER MERITI E CAPACITÀ, COSA LA CONVINCE DEL SISTEMA E COSA INVECE RITIENE VADA CAMBIATO?
ph Myrtha Pools NG Penso che sia un settore che possa crescere ancora molto ma, purtroppo, nel nostro Paese non siamo supportati da nessuno e, come dimostrato durante questi ultimi due anni, siamo considerati l’ultima ruota del carro. A parere mio bisognerebbe cercare di dare più importanza ad un settore che porta beneficio alla comunità. MM Del sistema apprezzo molto l’importanza anche sociale che la nostra attività riveste, pur avendo ben chiare le esigenze economiche di tutti i soggetti coinvolti. Non apprezzo particolarmente la cornice normativa, la scarsa competenza che talvolta si incontra negli interlocutori e spesso l’assenza di visione di lungo periodo. Vedere prevalere l’interesse personale di breve periodo a scapito di progettualità che creino valore per le comunità di riferimento è frustrante.
MT Non credo a chi propone un cambio radicale di tutto il sistema, ritengo che tante cose possano essere portate avanti con gli schemi del passato, ma con una visione rinnovata al presente/futuro che risulta essere in continua evoluzione. Sicuramente le aziende del nostro settore devono essere sensibili ai continui cambiamenti e devono essere in grado di adattare la propria vision e la propria mission alle frequenti sollecitazioni e cambiamenti che il mercato impone per arrivare a proporre un modello di business vincente e al passo con i tempi. I recenti accadimenti, dalla pandemia prima al caro energia dopo, hanno dimostrato che solo chi è in grado di cogliere il cambiamento e di rendere il proprio modello flessibile può sopravvivere.
IL RUOLO CHE OGGI RICOPRE O HA RICOPERTO FINO A IERI E DOVE SI PROIETTA NEI PROSSIMI ANNI? NGClub Manager attualmente; in futuro mi piacerebbe sviluppare il nostro brandal di fuori della realtà bergamasca in cui siamo cresciuti e ci siamo affermati e magari sviluppare qualche altro progetto che ho in mente in altri settori.
MMIl progetto Aquamore nel corso degli ultimi due anni ha avuto, nonostante le difficoltà del periodo, una grandissima accelerazio-
M. Melzi
ne: per questo motivo mi sono personalmente dedicato maggiormente alla gestione dei Centri. Credo che nei prossimi anni, unitamente al team P&G che continua a sviluppare operazioni di PPP, potrò tornare ad occuparmi in maniera importante anche di questo lato della mia attività.
MT Fino al 25 maggio ho ricoperto il ruolo di direttore generale in Forus Italia, occupandomi di fatto e sotto ogni aspetto della loro entrata nel mercato italiano. Negli anni prossimi mi vedo sempre in questo settore, consapevole del fatto che sta attraversando un momento difficilissimo, ma proprio per questo desideroso di fornire un contributo al rilancio di tutto il nostro sistema.
LA VISIONE, LE IDEE E LE SPINTE DEI GIOVANI SONO QUELLE CHE DETERMINANO I CAMBIAMENTI: DOVE DOBBIAMO PUNTARE PERCHÉ IL SETTORE CRESCA FAVORENDO NUOVE OPPORTUNITÀ PROFESSIONALI E IMPRENDITORIALI? NG Come primo step dovremmo puntare a farci considerare un po’ di più dalle persone e dallo Stato. Dovremmo prima di tutto pensare a un contratto ad hoc per il nostro settore in modo da evitare di perdere personale valido a causa di contratti che non tutelano il collaboratore. MM Per ragioni storiche il nostro è un settore estremamente complesso, con marginalità ridotte
Centro Sportpiù di via Baioni, uno dei club del gruppo fondato dal nonno di Nicholas, Dario Gamba
che rischiano di innescare circoli viziosi e non virtuosi. Non possiamo permetterci di aprire le porte e gestire i clienti che entrano. È necessario creare nuovi servizi in grado di intercettare le esigenze dei nuovi clienti, alzando al tempo stesso i volumi e la qualità dei servizi. Solo in questo modo il settore potrà attrarre le competenze, le professionalità e i capitali utili al salto di qualità. MT Il percorso di crescita: attraverso il rinnovamento inteso in senso lato e una attenta pianificazione, programmazione e controllo delle attività necessarie allo sviluppo del proprio business… Per rinnovamento, soprattutto nel settore pubblico, intendo la capacità del gestore di rendere la propria offerta la più attrattiva possibile e al passo con i tempi, prestando la massima attenzione e risorse ad un controllo capillare dei costi attraverso l’ implementazione digitale dei sistemi di gestione; anche il controllo e l’implementazione di un marketing mirato e di un commerciale accattivante, sono strumenti di fondamentale importanza per poter aumentare i volumi di vendita e di conseguenza il fatturato. CHE LIMITE INTRAVEDE NEI MODELLI DI GESTIONE DI CLUB/PISCINE PREVALENTI E COME POSSIAMO SUPERARLI? NG I contratti prima di tutto che sono la prima causa di ricambio di personale. MMLato pubblico, i limiti che vedo sono al tempo stesso le opportunità che abbiamo deciso di inseguire: impianti vetusti con i soliti servizi e le solite attività, in ambienti certamente poco attraenti e stimolanti. Il modello Aquamore prevede più cluster (dalla base più tradizionale ai servizi correlati come la ristorazione, il benessere o le attività di fitness outdoor): fondamentale è avere chiaro cosa si desideri offrire e quali siano il bacino ed il target di riferimento. MT I modelli di gestione risultano essere limitati quando non sono integrati e non si ha la capacità di poterli leggere/studiare e interpretare a 360 gradi. Il mercato offre diversi modelli sia a livello gestionale e sia a livello contabile, quello che ritengo essere la chiave di volta è la capacità di saperli integrare e adattare ai propri modelli di business.
N. Gamba
Mattia Torquati quando giocava in serie A di pallanuoto professione o un settore che mi permetta di non dipendere da collaboratori o dipendenti. MM Come tanti, ho iniziato facendo l’istruttore di nuoto e l’assistente bagnanti mentre studiavo: il percorso in questo ambito è stato piuttosto naturale. Non lavorassi in ambito sportivo, mi sarebbe piaciuto lavorare in ambito marketing in qualcosa comunque legato ai servizi e allo stare bene della persona. O in alternativa mi sarebbe piaciuto fare l’insegnante. MT I due grandi settori che da sempre mi hanno affascinato sono quello economico e quello medico. Probabilmente, in un’altra vita, sarei stato un medico.
HO SENTITO L’ESIGENZA DI UN PROGETTO FORTE ED INNOVATIVO: SONO APPRODATO IN PARTECIPAZIONI &GESTIONI DEL GRUPPO A&T/MYRTHA POOLS
M. Melzi
LE SFIDE IMMINENTI E PIÙ IMPORTANTI CHE CI ATTENDONO: QUALI SONO E TRE PUNTI CHIAVE PER AFFRONTARLE CON SUCCESSO NG Parlo solo dei tre punti chiave: 1) passione; 2) gestione delle risorse umane; 3) duro lavoro MM Pandemia, incremento dei costi produttivi e soddisfazione del cliente: queste sono a mio giudizio le tre sfide chiave. Per affrontarle servono competenza, sensibilità nel prevedere l’orientamento del mercato, risorse umane all’altezza e un’analytics forte. Parafrasando qualche manager di altissimo livello, il che cosa nel mondo di oggi cambia molto rapidamente, solo chi capisce il perché è in grado di mettere in atto i correttivi necessari. MT Tre punti chiave per affrontare le sfide future con successo sono consapevolezza, determinazione e coraggio. La consapevolezza del momento particolare che il nostro settore sta attraversando e quindi la capacità di sapersi adattare ad un mercato in continuo cambiamento, la determinazione nel portare avanti le proprie idee anche se risultano essere diverse e troppo innovative rispetto a quelle canoniche e il coraggio di non fermarsi se i risultati non dovessero arrivare nel breve periodo.
NON OPERASSE IN QUESTO SETTORE, QUALE AVREBBE POTUTO ESSERE UN ALTRO AMBITO IN CUI AVREBBE LAVORATO VOLENTIERI E PERCHÉ? NG Innanzitutto punterei su un’altra laurea – ndr Nicholas è laureato in scienze motorie - e anche su un master all’estero in modo da avere una preparazione più completa. Dopodiché penso che, potendo scegliere, opterei per una GUARDA MAI AD ALTRI COMPARTI PER MIGLIORARE LE SUE COMPETENZE E PERFORMANCE PROFESSIONALI E SE SÌ PERCHÉ? NG Cerco di prendere spunti da più fronti guardando anche modelli aziendali famosi e tentando di raccogliere idee che si possano attuare anche nel nostro settore.
MM Nei settori prossimi al nostro, guardo certamente a ristorazione, fitness e wellness perché spesso ci sono spunti molto interessanti. Il mercato dei parchi a tema è un altro di sicuro interesse per la capacità di generare aspettativa, valore e soddisfazione. Allargando un po’ il quadro mi piace approfondire la biografia di figure che all’interno del loro percorso umano e professionale hanno affrontato sfide ben più complesse delle mie. MT Assolutamente sì, di natura sono molto curioso e la capacità di essere “open mind” ritengo che sia un elemento fondamentale alla base della propria crescita professionale. Il sapersi confrontare, anche con altre realtà differenti dal nostro settore, ti porta ad avere una visione molto più ampia permettendo la risoluzione delle problematiche da prospettive dif-
LA CHIAVE DI VOLTA È SAPER INTEGRARE E ADATTARE I MODELLI GESTIONALI E CONTABILI AI PROPRI MODELLI DI BUSINESS
M. Torquati
ferenti. Il confronto, non solo tra competitor dello stesso settore, ma anche tra settori differenti, ritengo che sia tra le basi fondamentali nel percorso condiviso di crescita sia personale sia professionale.
COSA LE PIACE DI PIÙ DEL SETTORE WELLNESS-SPORT-SALUTE E CHE DIMENSIONE PENSA POTRÀ AVERE FRA UN DECENNIO? NG Il fatto di non stare seduto tutto il giorno davanti ad un computer, penso che impazzirei. Saremo invasi da catene low cost o da centri fitness usati come lavatrici. MM Io credo che il nostro settore assumerà e dovrà assumere sempre maggiore rilevanza. La ricerca del benessere e dell’equilibrio psico-fisico, anche solo nel rapporto tra vita professionale e vita privata, è emersa con grande forza durante la pandemia. La vera sfida sarà mantenere accessibile questa tipologia di attività ad ogni fascia della popolazione. MT Sicuramente la parte sportiva è quella che mi ha permesso di entrare in questo settore ma negli anni mi sono fortemente appassionato anche alla parte di wellness e salute. Purtroppo il nostro settore non è percepito in tutte le sue potenzialità: il nostro governo, nei vari dpcm e ristori, non ha inteso la portata dei benefici che il settore wellness-sport-salute assicura alla comunità. La pratica sportiva ha una componente sociale molto marcata favorendo l’aggregazione oltre agli indubbi benefici sulla salute psico-fisica di chi la svolge con costanza. Come detto in precedenza credo fortemente nello spirito di squadra e nella collaborazione tra le diverse società, elemento imprescindibile di crescita del settore. Il campanilismo, che ha contraddistinto la recente storia del nostro comparto, frena la crescita e dà una percezione di limitata professionalità. Ritengo che il futuro possa essere positivo e nel prossimo decennio il movimento possa crescere di livello.
È DIFFICILE PER UN GIOVANE OPERARE IN ITALIA E IN QUESTO CONTESTO? COME RIESCE A FARSI ASCOLTARE DA CHI IN GENERE TENDE A FAR PREVALERE LE IDEE DEI PIÙ NAVIGATI O DEI CAPITÀNI DI LUNGO CORSO?
NG Purtroppo entrare nell’ambiente lavorativo per un giovane in questi ultimi anni è traumatico. Stipendi bassi, basse probabilità’ di crescita professionale e uno Stato che fa di tutto per non aiutarci. MM Personalmente opero in un’azienda che, anche per il proprio DNA internazionale, non ha nessun pregiudizio di tipo anagrafico ma, anzi, incentiva l’innovazione.
AQUAMORE BOCCONI, per prestigio e sontusoità, il fiore all'occhiello della catena Aquamore
In questo mi sento decisamente fortunato. MT Il concetto chiave da far passare è quello “guardare al futuro forti della consapevolezza del passato”. Questo semplice concetto sottintende un grande rispetto per quello che è stato fatto nel passato, ma necessita di cambiamenti per adattarlo a quello che il mercato presente e futuro richiede che, inevitabilmente, è differente rispetto a ieri. Il coraggio delle idee e la dimostrazione tangibile del buon risultato a cui esse possono portare fanno tutto il resto.
DOVE LA TROVEREMO FRA DIECI-VENTI ANNI E CHE FILOSOFIA DI LAVORO PREFERISCE PER RAGGIUNGERE I SUOI TRAGUARDI? NG Visti i tempi che stiamo passando difficile fare progetti a lungo termine, chissà magari non sarò più nemmeno in questo Paese. MM Tra dieci o venti anni mi piace-
PER RINNOVAMENTO INTENDO LA CAPACITÀ DEL GESTORE DI RENDERE LA PROPRIA OFFERTA LA PIÙ ATTRATTIVA POSSIBILE E AL PASSO CON I TEMPI
rebbe fare ancora qualcosa che mi piace e di cui sono appassionato. Ho avuto la fortuna di trovarmi al posto giusto al momento giusto: cerco di impegnarmi ogni giorno per meritarmi l’opportunità che ho avuto. Allargando la visuale, cerco in ogni scelta significativa di spiegare e coinvolgere il team che lavora con me.
MT Tra dieci-venti anni spero di essere ancora in questo settore e di aver contribuito alla sua crescita; la mia filosofia di lavoro penso si possa tradurre in due semplice parole “costanza” e “perseveranza”. Costanza nel lavoro quotidiano e perseveranza nel cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati.