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Lo “show” della salute, fra beneficenza, missione sociale e business Ciro Lo Giudice
Ciro Lo Giudice
redazione@euroaquatic.it
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FITNESS
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LO “SHOW” DELLA SALUTE, FRA BENEFICENZA, MISSIONE SOCIALE E BUSINESS
Il modello “Show” varato quasi un ventennio fa, dopo diversi riconoscimenti come riferimento nazionale, allarga il suo intervento alla sanità rendendo la palestra accessibile e gratuita a categorie di persone sfortunate: beneficenza ed altruismo senza perdere di vista il metodo, l’alta qualità e la reputazione del proprio brand
Giorgio Leo, con il suo socio Vito Stolti, incarna la figura dell’imprenditore capace di una progettualità non comune in Italia. Dove non sfugge l’obiettivo di business di chi fa impresa, declinato però con la passione e il piacere di costruire percorsi ed esperienze studiati per ogni singola persona, interpretandone bisogni e aspettative. Con la consapevolezza che la vera differenza la fa il Team, su cui da sempre Show Health Training Club investe per condividere il concept di servizio e i traguardi da raggiungere. Un processo basato su una costante capacità di diversificare ed innovare, puntando all’eccellenza. Accezione, quest’ultima, che viene elevata ad un nuovo più alto livello, impensabile per i più: Show Care e la palestra progettata per pazienti oncologici e patologici cronici. A conferma che business, per l’Imprenditore Giorgio Leo, non esclude affatto solidarietà e sociale coerenti con l’idea di salute e vita motoriamente attiva accessibile a tutti.
Perché e come, in una fase difficile per il settore e per il Paese, Giorgio Leo e Show Care decidono di lanciare un progetto inedito per il fitness nazionale: una palestra in beneficenza riservata a pazienti oncologici e patologici cronici. Perché in realtà ci abbiamo provato già nel lontano 2011. Non ci siamo riusciti perché non abbiamo trovato la giusta attenzione a livello istituzionale. abbiamo trovato la forza e il coraggio di rispolverare il progetto e con determinazione ci siamo messi al lavoro. É il nostro modo per rimettere in circolo una parte di ciò che abbiamo costruito fino a oggi, per aiutare le persone a comprendere quanto è importante l’esercizio
Show Club Vicolo Cigolo a Padova
per vivere sani a livello psico-fisico. Abbiamo pensato alle persone che sono in follow up oncologico perché sono le più fragili, sono in numero sempre crescente, purtroppo, e a livello scientifico, attraverso l’esercizio fisico monitorato, possono trarre enormi benefici per diminuire la possibilità di avere recidive. Questi aspetti, miscelati insieme, ci hanno fatto pensare di poter dare un grande aiuto. Anche i malati cronici (metabolici, cardiovascolari, ecc.) hanno grande bisogno di attenzione e possono trarre enormi vantaggi da una pratica fisica regolare.
Mediaticamente la notizia del vostro progetto in beneficenza ha avuto un impatto nazionale e non solo territoriale: lo avevate previsto e quali ricadute sta avendo l’annunciata apertura con servizi in linea con la filosofia Show? Ci speravamo, anche se non immaginavamo così tanto. Siamo usciti anche sulla Gazzetta dello Sport, cosa mai accaduta prima alla nostra piccola realtà. La ricaduta è che abbiamo già oltre 100 persone in lista di attesa per iniziare il percorso di esercizio fisico e salute con Show Care, il nome della nostra organizzazione di volontariato. Non vediamo l’ora di iniziare.
Non siete certo nuovi a progettualità alta ed innovativa: i punti cardine del credo imprenditoriale e di servizio di Giorgio Leo e Vito Stolti e le tappe per voi decisive nel vostro percorso. I nostri punti cardine sono quattro. Il primo: facciamo impresa. Lo facciamo da sempre, da quando nel 2005 siamo nati. Abbiamo deciso di costruire un’azienda vera, che possa generare valore attraverso un credo comune e valori condivisi. Il secondo è l’intuizione di costruire un modello di erogazione del servizio basato su un metodo di lavoro: il metodo delle 3F. Uscendo dalle dinamiche legate alle competenze o esperienza del singolo trainer, abbiamo centralizzato la gestione di ogni nostro fruitore, che è seguito sempre da quattro persone del nostro team: un responsabile che si occupa dell’organizzazione degli allenamenti e degli spostamenti, un responsabile delle questioni amministrative, un responsabile del metodo delle 3F che si occupa di costruire la periodizzazione degli allenamenti, di eseguire dei test di verifica e di costruire i programmi personalizzati, e infine ci sono i personal trainer. Quest’ultimi per noi sono importantissimi perché motivano l’individuo e lo stimolano a provare piacere nel muoversi, mettendo in pratica il nostro scopo: aiutare la persona a raggiungere i propri risultati.
PER LA PALESTRA RISERVATA AI PAZIENTI ONCOLOGICI ABBIAMO GIÀ OLTRE 100 PERSONE IN LISTA DI ATTESA PER INIZIARE IL PERCORSO DI ESERCIZIO FISICO E SALUTE CON SHOW CARE
Il terzo, come dicevo prima, è la scoperta dell’importanza della parola “piacere” a motivare le persone a muoversi. Per questo facciamo ricerca continua con parte del team, internamente all’azienda, su tutto ciò che è utile proporre per aiutare le persone a provare soddisfazione nel raggiungere quel futuro positivo che all’inizio del percorso immaginiamo insieme. Infine, il quarto punto è una decisione controcorrente: decidere nel 2014 di assumere a tempo indeterminato il 100% del nostro team, diventando la prima, e forse unica, realtà italiana che ha in forza oltre 40 personal con tutele e attenzioni che tutti i lavoratori del fitness dovrebbero ricevere. Ovviamente anche il resto del team (accoglienza, back office, amministrazione, vendite, marketing, formazione, pulizie) è regolarizzato secondo le normative attuali. Quello che colpisce del vostro modello è l’attenzione massima al cliente rafforzata da una pianificazione rigorosa, senza lesinare investimenti sul nuovo e sul meglio: quanto impegna questo approccio e come lo si trasmette al Team? Tutti i giorni, tutto il giorno. Il modello funziona. Tuttavia, è necessario che nei punti nevralgici dell’organizzazione ci siano persone preparate, motivate, focalizzate, con un credo comune, con un “perché” forte, che trainano i propri team verso il raggiungimento degli obiettivi condivisi. Credo che nessuno sappia davvero fino in fondo come si costruisce e gestisce una squadra che funziona. Nel nostro piccolo puntiamo su alcuni aspetti che pensiamo importanti: il primo è essere persone autentiche, fare per primi ciò che si chiede di fare ai propri colleghi, essere coerenti e congruenti, ovvero credere ed essere i primi praticanti entusiasti dell’esercizio fisico.
Condividere obiettivi chiari, capire che cosa serve fare per raggiungerli e verificare giornalmente o settimanalmente come possiamo raggiungerli. Sopra ogni aspetto, condividere il percorso con persone che vogliono migliorare, quindi sempre curiose e desiderose di studiare e fare formazione, perché chi non si forma si ferma.
Per operare al vostro livello il posizionamento premium è una scelta obbligata o ritiene che il modello Show possa essere interpretabile anche a livelli meno alti? Non so bene cosa intende per alti o meno alti. Io credo che il livello sia dato solo dalla esperienza che si vuole far vivere alla persona che si avvicina ad un percorso di esercizio fisico e salute personalizzato. Il livello, credo minimo, è ascoltare in modo attivo. Poi condividere uno scopo comune con il cliente potenziale o acquisito. Proporre soluzioni che siano fortemente connesse con l’esigenza della persona e con le sue aspettative, oltre ad alimentare un ambiente ricco di feedback. Detto ciò, che l’erogazione avvenga 1:1 o in piccoli o medi gruppi di persone, son sicuro sia solo un aspetto secondario.
Nella vostra evoluzione costante, la tecnologia e l’innovazione giocano un ruolo fondamentale: come interpretate questa scelta e quali obiettivi vi prefiggete? Io credo che la tecnologia possa aiutare l’esperienza di acquisto prima e di fruizione del servizio poi, potenziandola immensamente. Lo dobbiamo per i molti sedentari che abbiamo la responsabilità di convertire in attivi. Se insieme alla tecnologia ci sono anche relazioni forti tra le persone, questo sogno diventa fattibile. Nel 2013 abbiamo iniziato a investire in tecnologia, non contenti dell’offerta presente sul mercato di allora. Abbiamo assunto uno sviluppatore geniale e con lui abbia-
Show Club a Treviso
mo costruito un ecosistema integrato per la gestione “del cliente” dei nostri club. Cinque anni dopo, nel 2018, abbiamo coinvolto questa persona, ancora oggi socio e CEO della software house: Angel1. L’obiettivo è cambiare le logiche e le proposte tecnologiche presenti sul mercato, aiutando tanti operatori ad avere più armi per sconfiggere la sedentarietà. Siamo all’inizio di questo progetto, anche se Player importantissimi del mercato italiano, come Sport Più e Get Fit, ci hanno scelto, e questo ci spinge con grande forza a proseguire e proporci sul mercato europeo e speriamo in futuro a livello globale.
La decisione di varare il progetto Show Care e la palestra dedicata ai pazienti oncologici, oltre ad avere un alto valore sociale ed etico, sembra sopperire a carenze sistemiche e delle istituzioni: quanto ritiene che il sistema Paese penalizzi il nostro comparto e il diritto alla salute del cittadino? Aspettando che lo Stato si metta in moto, abbiamo deciso di farlo noi. Non siamo nuovi a questo genere di situazioni. Anche negli anni passati ci siamo mossi prima delle istituzioni per operare decisioni importanti legate soprattutto alla regolarizzazione contrattuale dei nostri lavoratori.
Tornando alla indispensabile opera di educazione e promozione della salute che dovrebbero portare avanti le istituzioni, cosa possiamo fare? Se non arriva dall’alto il cambiamento, dobbiamo provare a farlo avvenire noi dal basso. Credo che si dovrebbe premiare chi si impegna per vivere in salute, prevenendo così fattori di rischio che impattano sulla spesa pubblica in maniera rilevante.
Credo sia davvero sbagliato lasciare invisibili le persone che si allenano in modo regolare, mangiano in modo sano e non impattano sul sistema sanitario nazionale, soprattutto nell’ottica oggi indispensabile di costruire una società che ha bisogno di vivere con maggiore positività e minor deficit sulla spesa sociale.
Se un cliente le chiede di raccontare come Show è al servizio della persona, cosa può riportare in un paio di minuti per convincerlo che la scelta è quelle ideale? Più che raccontare Show, lo ascolto. In modo concentrato e cerco di cogliere quale è il suo scopo profondo, quale è la leva emotiva per cui vorrebbe innescare il suo percorso di cambiamento. Fatto ciò, poi condivido il nostro scopo, il motivo per cui ogni mattina ci alziamo e facciamo quello che facciamo. Declino poi il nostro scopo attraverso i 3 pilastri su cui poggiamo il nostro servizio: Guida costante, Squadra al suo servizio, Metodo (3F) per raggiungere e mantenere i risultati desiderati. La nostra sfida più grande è quella di far percepire piacevole l’esercizio fisico, per motivare con il piacere i molti sedentari a proseguire.
A completare il nostro servizio c’è poi la tecnologia, per aumentare la sicurezza durante gli allenamenti e dare percezione del senso di padronanza (miglioramenti) nel susseguirsi del percorso.
Come si progetta e costruisce uno Show Club e come lo sta ripensando nel 2022 alla luce di nuove idee che sicuramente state considerando? Il presente è ibrido, il futuro ancora di più. Il nostro servizio, dal 2005 fino al 2018/2019, nasceva erogato solo nei nostri club, ora è virtuale e anche outdoor. A completamento dell’offerta, una ricca biblioteca di video on demand all’interno della nostra app proprietaria per permettere a chi vuole allenarsi, anche in autonomia, di farlo. Abbiamo sviluppato un sistema di monitoraggio anche a distanza, perciò tramite app e cardio frequenzimetro possiamo verificare l’intensità degli allenamenti di virtual personal training e/o fatti in autonomia. Ad oggi queste proposte sono orientate ai nostri membri attivi. Stiamo per iniziare i lavori per costruire il primo Show club in acqua. Crediamo sia l’ultimo tassello di un puzzle di servizi utili ad aiutare le tante persone sedentarie a vivere più in salute e felici. La parte più importante della struttura dei costi del nostro conto economico è sicuramente quella legata alla gestione delle persone che fanno parte della nostra squadra. Ogni anno investiamo in ricerca e sviluppo, lato tecnologico, e marketing dei numeri importanti.
In generale, come può il nostro settore accelerare la ripresa e cosa si sente di consigliare per operare scelte vincenti in una fase in cui l’incertezza condiziona molti degli operatori? Pensare al servizio. pensati senza la parte più importante. Il servizio (non parlo di personal training) è ciò che differenzia un club e che lo rende competitivo sul mercato. con scherno, abbiamo poi costruito il nostro modello di servizio. La fortuna, la determinazione, le relazioni, hanno fatto il resto.
Le persone sempre di più cercano ascolto, soluzioni facili, esperienze. Per questo sono disposte a investire.
Immaginare club molto belli, con attrezzature all’avanguardia, senza servizio alla persona, penso sia il futuro solo di una fetta di mercato che si rivolge a chi già si allena (meno del 10% della popolazione italiana). Chi vuole parlare e attivare il 92% non può farlo prescindendo dal servizio.
L’idea di Show Club è frutto di vostre idee o nel percorso di successi inanellati avete avuto modo di attingere da altre esperienze o personaggi che hanno meritato le vostre attenzioni? L’idea di Show Club, nei primi anni 2000, nasce dalla frustrazione di avere pochi metri disponibili in un mercato di giganti che offrivano di tutto e di più. Da lì, a forza di pensare a soluzioni per essere un riferimento del mercato e non il fanalino di coda che tutti guardavano State considerando di allargare all’acqua l’offerta alla vostra clientela: perché questa scelta per voi senza precedenti e come la integrerete anche per la parte tecnologica su cui puntate e vi distingue? Come dicevo sopra, è la parte mancante. Spesso il sedentario accetta con maggior piacere l’acqua per iniziare un percorso di cambiamento. Forse per pregiudizi nei confronti delle “palestre” o forse perché in acqua è più “invisibile” e si sente meno giudicato. Inoltre, il mix allenamento a secco e in acqua pensiamo possa davvero essere una evoluzione straordinaria del nostro servizio. Stiamo per rilasciare la nuova versione della nostra app, che permetterà attraverso un cardio frequenzimetro a polso di monitorare e registrare gli allenamenti effettuati anche in acqua. Il personal trainer potrà controllare i colori sul polso del cliente e modulare l’intensità istantaneamente, salvo poi verificarla a fine allenamento e pren-
Giorgio Leo con il suo socio Vito Stolfi
Show Club in via Cappelli a Padova
UNO DEI NOSTRI OBIETTIVI È CAMBIARE LE LOGICHE E LE PROPOSTE TECNOLOGICHE PRESENTI SUL MERCATO, AIUTANDO TANTI OPERATORI AD AVERE PIÙ ARMI PER SCONFIGGERE LA SEDENTARIETÀ
dere decisioni per la sessione successiva, sulla base di quello che ha proposto in precedenza.
In cosa sbagliamo nella difficoltà ad avvicinare nuova clientela alla palestra e ai centri sportivi e, per sua esperienza, cosa invece è determinante per cementare il rapporto con il proprio cliente? Il cliente potenziale ha sempre uno scopo preciso. Ha dei desideri, a volte inespressi. L’avvicinamento, invece, è quasi sempre una promozione, uno sconto o un corso “speciale”. Perciò credo che non sia motivante per un cliente che va in un ristorante per mangiare una pizza, ricevere un piatto di pesce, perché quel giorno il pesce è scontato. Perché ciò dovrebbe essere motivante in palestra? di eccellenza che oggi avete raggiunto e a cosa punta nel medio-lungo periodo per una ulteriore crescita e per migliorare la qualità della vita dell’imprenditore Giorgio Leo? Credo non abbiamo ancora raggiunto l’eccellenza che abbiamo in mente io e Vito. Perciò sono felice di ciò che abbiamo fatto, fino a oggi, senza scendere a compromessi sulle regole, e rispettando le persone. Allo stesso tempo vogliamo crescere e arrivare a raggiungere gli obiettivi del nostro piano industriale. Io sono felice della mia vita. Per migliorarla, forse, dovrei essere meno esigente con me stesso. O esserlo non tutti i giorni – conclude sorridendo Giorgio Leo
SHOW HEALTH TRAINING CLUB, IL GRUPPO IN SINTESI:
4 club di personal training organizzato (Show), 1 club di group training (Break), 1 palestra charity (Show Care), 2 scuole di formazione (Professione pt in Italia, e mythod academy all’estero), 1 tech company (Angel 1), e 1 agenzia di content e automation marketing (Making).
Circa 80 persone lavorano nel nostro gruppo.
Gestiamo circa 1500 clienti, producendo un fatturato totale di 3 milioni di € di servizi. Abbiamo un piano di sviluppo per arrivare a oltre i 10 milioni entro i prossimi 5 anni.
Tutte le società dell’ecosistema Show sono delle società di capitali commerciali (Srl o Spa), non sportive.
Lo scenario di crisi attuale rende imprescindibile rivolgersi a soluzioni che offrano un sensibile risparmio economico: le coperture isotermiche di Polimpianti, grazie alla loro massima resistenza e impermeabilità, consentono un abbattimento dei costi di gestione fino al 50%.
A riprova di ciò, abbiamo intervistato in merito il Sig. Alberto Boero, titolare di H2O SSD ARL di Muggiò (MB) e gestore di impianti, già utilizzatore delle coperture isotermiche di Polimpianti:
Alla luce della crisi energetica attuale, come pensa di poter affrontare la prossima stagione autunnale/invernale negli impianti da Lei gestiti? Dopo la grande crisi economica del 2013 e due anni di emergenza Covid, i rincari energetici hanno messo in seria difficoltà molti gestori, che potrebbero vedersi costretti a chiudere gli impianti nei mesi invernali. La nostra Società sta mettendo in atto degli investimenti per installare pannelli fotovoltaici e passare al teleriscaldamento laddove sia possibile, ma i tempi di realizzazione sono lunghi e anche molto costosi. Tutti i nostri impianti sono stati dotati di potabilizzatori che rinnovano l’acqua delle vasche in acqua potabile, inoltre ci siamo affidati alle coperture isotermiche di Polimpianti, che garantiscono il miglior risultato in termini di prestazioni e cashback dell’investimento (entro i 2 anni).
Cosa l’ha portata a scegliere l’uso di una copertura isotermica di Polimpianti?
Già alla fine degli anni ’90 abbiamo acquistato la copertura isotermica da 6 mm sia per la vasca da 25 metri sia per la vasca ludica presso l’impianto natatorio dello Sporting Club Muggiò. La scelta di affidare a Polimpianti la fornitura è nata per l’affidabilità dei prodotti e la professionalità che la ditta ha dimostrato negli anni precedenti durante la mia gestione delle piscine comunali di Borgomanero. Oggi questi teli di copertura, oltre che nella piscina dello Sporting Club di Muggiò, sono presenti nella piscina Comunale di Verbania, nella piscina Comunale De Gregorio di Sesto san Giovanni, nella piscina Comunale di Lainate e nella piscina del Collegio Villoresi di Monza, tutti gestiti tramite la nostra Società H2O SSD ARL. Il prossimo ed imminente acquisto del telo di copertura sarà effettuato per la piscina coperta dello Stendhal di Oggiono (Lecco).
Quali benefici ne ha ottenuto?
I benefici che hanno spinto all’acquisto dei teli di copertura sono molteplici; il primo è legato al risparmio energetico: quando i teli sono posizionati è possibile spegnere il riscaldamento dell’acqua delle vasche, che in pieno inverno perdono soltanto mezzo grado di temperatura durante la notte. Inoltre, i teli di copertura, impedendo l’evaporazione dell’acqua, permettono di ottenere un risparmio di corrente con lo spegnimento dell’Uta durante le ore notturne ed un ambiente con minore umidità.
Lo ritiene un investimento da consigliare, perché?
Assolutamente sì. I teli di copertura isotermici, a mio parere, sono oggi fondamentali per contenere i costi di gestione.
Pertanto per ottenere il miglior investimento in termini di qualità, prestazione e risparmio energetico le coperture di Polimpianti si confermano come la scelta più idonea per ogni piscina.