1 | 2017
HEIMATSCHUTZ PATRIMOINE
Finestra in lingua italiana
Rifugi nello spazio alpino
EDITORIALE
TEMI D’AT TUALITÀ
Proteggere i paesaggi
IL COMMENTO
La Legge federale sulla pianificazione del territorio divide imperativamente le zone edificabili da quelle che non lo sono. Fuori dalle prime, è per principio concessa unicamente la realizzazione di stabili agricoli o di edifici indispensabili nel luogo previsto. Un principio più volte disatteso negli ultimi anni. Di questi tempi, sono sul tappeto numerose proposte che per appagare gli interessi finanziari in gioco anelano a trasformare migliaia di stalle e maggenghi. Molti di questi edifici non sarebbero più utilizzati e rischiano di cadere in rovina, si argomenta. L’Heimatschutz Svizzera si impegna con altre organizzazioni ambientaliste e protezionistiche per preservare i paesaggi non edificati. Lo spazio alpino è costellato da infinite particolarità che gli studenti della Scuola universitaria professionale di Lucerna hanno esaminato nell’ambito del progetto interdisciplinare Rifugi nello spazio alpino per verificare quale sviluppo turistico sia possibile per i luoghi discosti. In questo numero, ci siamo chinati sull’insediamento Walser di St. Martin nella Valle di Calfeisen (SG). In questa selvaggia e romantica valle allignano, lontane dai frenetici ritmi urbani, una flora e una fauna uniche. La nostra Fondazione Vacanze in edifici storici viaggia col vento in poppa. Sono trentacinque le strutture aderenti, molte delle quali in territorio alpino. Nel Domaine des Tourelles alla Chaux-de-Fonds, è ora possibile per la prima volta vivere l’emozione del contatto diretto con la cultura architettonica romanda. Una bella idea per le prossime vacanze!
Contro lo smantellamento della protezione del patrimonio
Adrian Schmid, Segretario generale dell’Heimatschutz Svizzera
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Prossimamente, il popolo svizzero sarà con ogni probabilità chiamato a votare su due modificazioni di legge entrambe di nocumento per la protezione del patrimonio. Ora, perché ne combattiamo una e non l’altra? Tentativo di spiegazione. Il primo oggetto concerne la Legge federale sull’energia. La sua revisione, detta Strategia energetica 2050, contempla numerosi provvedimenti per accrescere l’efficacia energetica (edifici, mobilità, industria, apparecchi) e per sviluppare le energie rinnovabili. Le norme che interessano gli immobili devono tener conto in modo appropriato della protezione dei monumenti, del patrimonio e dei siti. Molto bene. Sfortunatamente, i nuovi articoli 12 e 13 di questa legge danno alle energie rinnovabili una certa priorità rispetto agli interessi della protezione (in particolare della natura e del paesaggio). In concreto, sarà possibile derogare alla regola secondo la quale le zone tutelate – per esempio dall’Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale (IFP) – devono rimanere intatte. Tuttavia, la svolta energetica sarebbe possibile senza mettere in pericolo il nostro patrimonio naturale e culturale! La votazione su questo oggetto avrà luogo in maggio. La seconda modificazione, ben peggiore della prima, prende di mira direttamente la Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN), in particolare limitando la portata della tutela degli inventari federali (IFP, ISOS), come pure i pareri della Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio e della Commissione dei monumenti storici. Questo secondo oggetto è più lontano, ma se sarà adottato dalle Camere federali, l’Heimatschutz S£vizzera e molte altre organizzazioni lanceranno un referendum.