2 | 2020
HEIMATSCHUTZ PATRIMOINE
Finestra in lingua italiana
Villaggio, città, paesaggio
EDITORIALE
TEMI D’AT TUALITÀ
Di città in villaggio
IL COMMENTO
Alla fine di febbraio abbiamo presentato nella nostra rivista oltre ottanta eventi uniti dal motto «Che bel paesaggio!». Si tratta di attività organizzate insieme alle nostre sezioni, grazie ai proventi delle vendite del Tallero d’oro 2020 che avevamo anticipato. Il coronavirus ha costretto anche noi, come tanti altri, a una pausa forzata, per cui abbiamo dovuto cancellare tutte le manifestazioni in programma fino a maggio compreso. Nonostante tutto, rimaniamo fiduciosi e speriamo di poter accogliere nuovamente il pubblico in occasione degli altri eventi che saranno organizzati nel corso dell’anno. Informazioni aggiornate sono disponibili all’indirizzo www.heimatschutz. ch/manifestazioni. Non appena la situazione si sarà calmata, sarà di nuovo possibile dedicarsi senza pensieri alle escursioni in giro per la Svizzera. In questo numero presentiamo la nostra nuova guida della serie «Destinazione beni culturali». Una guida che vi accompagnerà nelle vostre escursioni di città in villaggio, avvicinandovi alla ricchezza del paesaggio e alle sue peculiarità. Sempre in questo numero, ci interessiamo all’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale ISOS. Il rapporto annuale allegato, in una veste completamente rinnovata, fornisce uno sguardo retrospettivo su un 2019 ricco di soddisfazioni. Non ci resta che augurarvi buona lettura, ringraziandovi per la vostra fiducia in qualità di sostenitori di Patrimonio svizzero. Peter Egli, Redattore
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Il futuro non nasce dal nulla Il 26 febbraio il Consiglio federale ha approvato la Strategia per la promozione della cultura della costruzione. Si tratta di una buona notizia che in tempi di altre e più impellenti priorità ha ricevuto comprensibilmente scarsa attenzione. Un’altra buona ragione per affrontare qui l’argomento e chiederci: «E ora, come portare avanti la strategia?» La strategia federale si basa su una concezione allargata e inclusiva della cultura architettonica, che comprende siti archeologici, monumenti, paesaggi urbani, edifici moderni, infrastrutture e spazi pubblici. Tuttavia, parlare di «cultura architettonica» non comporta di per sé alcun criterio qualitativo. Solo una gestione consapevole, ragionata e di qualità di tutti i progetti è «alta cultura architettonica». Credo che il successo della strategia federale dipenderà essenzialmente da come si riuscirà a stimolare l’interesse di cantoni, città e comuni, e a convincere la politica a mettere a disposizione maggiori risorse finanziarie e umane. Quella che abbiamo di fronte è una strada in salita, ma che vale la pena percorrere. Avere più cultura architettonica non è solo qualcosa di desiderabile ma, come confermano ripetutamente i sondaggi, un ambiente pianificato e costruito con attenzione è essenziale alla creazione di identità. L’ISOS come opportunità L’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS), cui è dedicato questo numero della rivista, rappresenta un’eccellente opportunità per discutere delle questioni più rilevanti di cultura architettonica a livello cantonale e comunale. L’inventario, che cataloga ben 1274 oggetti, è unico nel suo genere a livello internazionale. Non è incentrato sui singoli edifici, ma sull’insieme. Comprende sia lo spazio edificato, cresciuto nel corso dei secoli, sia quello non edificato. L’inventario offre una base per una pianificazione consapevole e condivisa dell’ambiente in cui viviamo.