Rapporto annuale 2021 Patrimonio svizzero

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Rapporto annuale Patrimonio svizzero 2021 SCHWEIZER HEIMATSCHUTZ PATRIMOINE SUISSE PATRIMONIO SVIZZERO PROTECZIUN DA LA PATRIA


Indice

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POLITICA E COLLABORAZIONI

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PUBBLICAZIONI E RELAZIONI PUBBLICHE

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ORGANIZZAZIONE

CONTO ANNUALE DISTINZIONI

10 EDUCAZIONE ALLA CULTURA ARCHITETTONICA

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12 CASA DEL PATRIMONIO

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CONTO ANNUALE VACANZE IN EDIFICI STORICI

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MARCHÉ PATRIMOINE

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TALLERO D’ORO

26 VACANZE IN EDIFICI STORICI

PROGETTI

SEZIONI E VOLONTARIATO


Pensiamo a ristrutturare!

IL RAPPORTO ANNUALE 2021

Sono sul treno tra Zurigo e Berna. È nuvoloso, ma all’orizzonte si scorgono sprazzi di cielo azzurro. Frammenti di paesaggio svizzero mi sfrecciano davanti: palazzoni, binari, fabbriche, parcheggi, condomini, castelli, fiumi, insediamenti storici, frutteti, villette monofamiliari, strade. In uno spazio esiguo si concentrano bellezza e brutture. Tutto è in qualche modo collegato, ma al contempo non lo è. Basta attraversare rapidamente l’Altipiano per rendersi conto che in pochi decenni il suolo è diventato una risorsa rara. Non possiamo continuare a cementificare il verde. Conservare gli edifici esistenti contribuisce al raggiungimento degli obiettivi climatici ed è sempre più importante farlo. L’appello a sostegno di una cultura della ristrutturazione è stato il filo rosso delle nostre attività dell’anno scorso. Il Premio Wakker è andato al Comune vodese di Prangins, un caso esemplare di riqualificazione del centro storico rispettosa del patrimonio culturale e che ha ridato vita al borgo. L’importanza della promozione della biodiversità è invece uno dei motivi che hanno portato all’assegnazione del Premio Schulthess per i giardini a Pro Specie Rara. Attraverso la Campagna clima e Cultura della costruzione attiriamo l’attenzione sul fatto che la sostenibilità climatica e la bellezza architettonica dipendono da un’edilizia di qualità. Clima, biodiversità e cultura della costruzione sono i nostri tre concetti chiave. Continuo a guardare dal finestrino e mi sento grato di poter contribuire agli sforzi di Patrimonio svizzero per rendere la Svizzera un paese con una cultura edilizia attenta alle esigenze delle persone, al valore delle costruzioni esistenti e alla bellezza. Non tutto deve essere dettato solo dalle cifre e dai livelli di CO2. La cultura edilizia ha una responsabilità nei confronti delle generazioni future. Il mio treno è arrivato a destinazione. Vi auguro una buona lettura di questo rapporto annuale e vi ringrazio per la fiducia che riponete nel nostro operato. Stefan Kunz, Segretario generale di Patrimonio svizzero


Per Patrimonio svizzero il 2021 è stato un anno difficile, ma non privo di note positive. Continuiamo ad assistere a un periodo di attività edilizia senza precedenti. Ogni anno, sull’Altipiano viene creata una superficie residenziale delle dimensioni di Bienne. Si parla molto di densificazione degli insediamenti e lo sviluppo centripeto è effettivamente in corso. Nessuno però sa quanto questo processo durerà e quali ne saranno le conseguenze. Tutti gli scenari si fermano intorno al 2040 o al massimo qualche anno dopo. Non è certo un approccio votato alla sostenibilità. A ciò si aggiunge il persistere della politica dei tassi zero in ambito ipotecario, che incentiva un’attività edilizia senza freni, promossa dai grandi investitori al solo scopo di evitare di pagare interessi negativi. Nei centri abitati in cui si concentra l’attività edilizia, l’impatto è forte e raramente positivo. La densificazione, che secondo la Legge sulla pianificazione del territorio dovrebbe avvenire con un occhio di riguardo alla qualità, conduce invece spesso a una perdita di aree verdi alberate e habitat naturali, a tutto svantaggio degli abitanti e in particolar modo dei bambini. In molte località dell’Altipiano, interi quartieri vengono rasi al suolo a una velocità sempre maggiore. Come deve rispondere Patrimonio svizzero? Sul piano generale, ovvero per quanto riguarda la legislazione, contrastando le tendenze che alimentano questi sviluppi indesiderabili. Sono in corso tentativi di promuovere, con la futura Legge sul CO2, la sostituzione di vecchi edifici di pregio con costruzioni energeticamente efficienti. Eppure, demolire edifici esistenti per costruirne di nuovi è la peggior soluzione da un punto di vista ambientale: si tratta di un processo che consuma molta più energia rispetto a continuare a usare gli stabili vecchi, anche quando questi non hanno un bilancio energetico ottimale. Speriamo di riuscire a ostacolare simili idee controproducenti già durante la fase dei dibattiti parlamentari. Negli ultimi anni, si è spesso tentato di indebolire l’Inventario federale degli insediamenti da proteggere d’importanza nazionale (ISOS) a favore dell’edilizia. Ultimamente, questi tentativi sembrano tuttavia incontrare una resistenza maggiore del previsto. Forse il mondo politico si è accorto che le attività di demolizione e ricostruzione non incontrano più il favore della popolazione. Gli sforzi

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Noi non molliamo

COMMENTO DEL PRESIDENTE


COMMENTO DEL PRESIDENTE

per ridurre (o persino abolire) la tutela del patrimonio storico si sono anche scontrati con l’opposizione del Tribunale federale: il Canton Zugo, determinato a introdurre una nuova legge sulla «protezione» dei beni culturali, ha incassato una sonora sconfitta. Sul piano locale, ovvero nella lotta per la salvaguardia degli edifici degni di protezione, le 25 sezioni di Patrimonio svizzero hanno ottenuto importanti successi, alcuni dei quali presso il Tribunale federale: contro la demolizione di un’importante edificio storico a Lucerna, per la tutela di un comparto residenziale degli anni Venti nel quartiere Friesenberg di Zurigo e in merito alla limitazione del diritto di ricorso delle associazioni. Quindi, non tutto è perduto e possiamo essere fieri dei risultati raggiunti dalle nostre sezioni. Che cosa dobbiamo fare? Personalmente credo che dobbiamo continuare a difenderci dai continui attacchi. Le singole sconfitte lasciano sempre l’amaro in bocca, ma l’indomani possiamo guardarci allo specchio con serenità. Molto peggio sarebbe perdersi d’animo e non fare più nulla. Anche quando le prospettive sono poco promettenti, nessuna battaglia è persa in partenza! Martin Killias, Presidente di Patrimonio svizzero La disposizione per cui nel Canton Zugo sarebbe possibile proteggere gli edifici di meno di 70 anni solo con il consenso dei proprietari è stata cassata dal Tribunale federale. Immagine: Casa Lasalle a Edlibach (ZG), 1968-1970. (Foto: Sebastian Heeb/Patrimonio svizzero)

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Il patrimonio culturale è parte della soluzione

POLITICA E COLLABORAZIONI

Il nostro impegno politico nell’anno in rassegna è stato contrassegnato dalla doppia iniziativa sulla biodiversità e sul paesaggio. Convinti che non si debba scegliere tra biodiversità, cultura della costruzione e protezione del clima, a Berna ci battiamo affinché le leggi e le ordinanze federali tengano in dovuto conto la tutela dei nuclei storici, dei monumenti e del paesaggio. ALLIANCE PATRIMOINE Anche la politica mette sotto pressione il patrimonio architettonico e paesaggistico. Nel 2012, un gruppo di associazioni attive nel campo della cultura della costruzione ha formato Alliance Patrimoine. Grazie a questa organizzazione abbiamo potuto far sentire la voce di Patrimonio svizzero a Berna. Tra tutti gli attacchi sferrati contro la Legge sulla protezione della natura e del paesaggio spicca in particolare l’iniziativa parlamentare «Consentire la densificazione. Evitare contraddizioni e conflitti nel perseguimento degli obiettivi a seguito dell’ISOS (17.525)» di Gregor Rutz, consigliere nazionale UDC di Zurigo. Il suo obiettivo è indebolire l’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS). Patrimonio svizzero sta cercando di convincere la maggioranza dei parlamentari a bocciare questa proposta. INIZIATIVA BIODIV ERSITÀ A fine marzo 2021, il Consiglio federale ha aperto la consultazione sul controprogetto all’Iniziativa biodiversità, sottolineando così quanto sia urgente agire negli ambiti della biodiversità, del paesaggio e della cultura della costruzione. La proposta del Consiglio federale è incentrata sulla salvaguardia di superfici e sull’infrastruttura ecologica, ma prevede anche l’obbligo di tenere in considerazione gli inventari federali come l’ISOS e la promozione di una cultura della costruzione di qualità. Dalle prese di posizione giunte al Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) nel corso dell’estate, emerge una grande eterogeneità di vedute: dal rifiuto più totale del l’UDC all’ampio sostegno di molti Cantoni. Durante la sessione di marzo 2022, il Consiglio federale approverà un controprogetto indiretto rielaborato che darà il via alla procedura parlamentare. Con l’appoggio di una coalizione di organizzazioni alleate, Patrimonio svizzero spinge affinché si arrivi a un testo incisivo. Il 2022 sarà probabilmente un anno chiave per questo importante progetto a favore della biodiversità, del paesaggio e della cultura della costruzione. INIZIATIVA PAESAGGIO Il 18 dicembre 2020, il Consiglio federale ha rifiutato l’Iniziativa paesaggio e, poiché la Commissione del Consiglio degli Stati CAPTE-S sta elaborando una proposta di revisione della Legge sulla pianificazione del territorio, per ora ha rinunciato a presentare un controprogetto indiretto. Il testo della CAPTE-S messo in consultazione a fine aprile 2021 vuole venire incontro all’iniziativa popolare proponendo il principio di una limitazione all’attività edilizia fuori delle zone edificabili, ma presenta al contempo una serie di misure che vanno in senso diametralmente opposto. Durante la consultazione è emerso che, oltre a Patrimonio svizzero e alle organizzazioni ambientaliste, anche le associazioni per la pianificazione del territorio e quelle dei professionisti della cultura architettonica sono critiche nei confronti della flessibilizzazione e della cantonalizzazione delle regole sull’edilizia fuori delle zone edi-

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POLITICA E COLLABORAZIONI

ficabili. Considerata la loro importanza, Patrimonio svizzero si impegnerà a fondo anche nel 2022 nei processi politici legati alla revisione della Legge sulla pianificazione del territorio. PRESA DI POSIZIONE SULLA LEGGE SULLE ABITAZIONI SECONDARIE Dal 2016, la Legge sulle abitazioni secondarie disciplina il mandato costituzionale di una limitazione delle case secondarie approvato nel 2012 dal popolo e dai Cantoni. Nelle Camere federali sono stati intrapresi vari tentativi per minare questa legge, in alcuni casi mettendo direttamente a repentaglio il patrimonio culturale. Queste offensive politiche e i rapidi cambiamenti in corso nei cantoni hanno spinto un gruppo di lavoro di Patrimonio svizzero, di concerto con le sezioni interessate dalla Legge sulle abitazioni secondarie, a elaborare un documento con le idee di base condivise in seno alla nostra organizzazione. La presa di posizione approvata a novembre dalla Conferenza dei e delle Presidenti insiste sulla necessità di una politica sulle case secondarie che riconosca e promuova l’importanza della cultura architettonica e del paesaggio in quanto elementi fondamentali di un turismo sostenibile e di qualità. AGGIORNAMENTO DELLA NOTA INFORMATIVA SULL’ISOS PER LE SEZIONI Per aiutare le sezioni e agevolare il coordinamento a livello nazionale nell’utilizzo giuridico dell’ISOS, nel 2015 Patrimonio svizzero aveva redatto una nota informativa, rivista un’ultima volta nel 2017. Ruedi Muggli, già consulente giuridico di Patrimonio svizzero, e il Presidente Martin Killias hanno stilato un elenco delle principali decisioni dei tribunali e hanno aggiornato completamente il documento. LA CULTUR A ARCHITETTONICA: UN’OPER A COLLETTIVA Il 15 settembre 2021, a Rapperswil si è tenuto il convegno «Gemeinschaftswerk Baukultur». L’evento, organizzato da Patrimonio svizzero in collaborazione con il Dipartimento architettura, edilizia, paesaggio, territorio della Scuola universitaria professionale della Svizzera orientale, era volto a mostrare come creare una cultura edilizia di qualità. Hanno partecipato rappresentanti degli Uffici federali della cultura, dello sviluppo territoriale e dell’ambiente, delle autorità cantonali e comunali, delle organizzazioni professionali interessate, del mondo degli investitori e dei committenti di opere edilizie, della società civile, nonché studenti. Si è discusso di visioni della cultura della costruzione, della situazione attuale dello spazio urbano, come pure di opportunità e rischi. Con la partecipazione attiva di un centinaio di persone, il convegno è stato un successo. RICORSI Poiché il boom edilizio e la densificazione degli abitati continuano, la pressione sul patrimonio storico-architettonico rimane alta. Il diritto di ricorso delle associazioni è uno strumento efficace e necessario per garantire che le nostre leggi sulla protezione degli insediamenti, dei monumenti, della natura e del paesaggio siano applicate. Anche nell’anno in rassegna, Patrimonio svizzero e le sue sezioni si sono valse con scrupolo del diritto di ricorso delle associazioni. Nel 2021 sono stati evasi ventun ricorsi (come nel 2020), di cui sei sono stati accolti, quattro parzialmente accolti e sei respinti. Un ricorso è stato ritirato in seguito a un accordo tra le parti e quattro altri hanno perso la loro ragion d’essere, poiché il progetto in questione è stato ritirato. Le organizzazioni di tutela dell’ambiente, della natura e dei beni culturali informano ogni anno sull’uso che fanno del diritto di ricorso delle associazioni. L’obbligo di informare l’Ufficio federale dell’ambiente riguarda i ricorsi ma non le opposizioni.

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Valorizzazione del patrimonio costruito

RICONOSCIMENTI

Nel 2021 il Premio Wakker è stato vinto, per la prima volta dal 2013, da un Comune romando: Prangins. Il Premio Schulthess per i giardini è andato alla fondazione ProSpecieRara, il cui lavoro pone l’accento sullo stretto legame tra giardini, cultura architettonica e biodiversità. Entrambi i premi intendono promuovere l’idea che valorizzare il patrimonio è un’opportunità per il presente e per il futuro. PREMIO WAKKER 2021 AL COMUNE DI PR ANGINS V D Patrimonio svizzero ha assegnato il Premio Wakker 2021 a Prangins. Inserito nell’agglomerato della «Grand Genève», il Comune vodese è riuscito a preservare e valorizzare le sue qualità storico-architettoniche e paesaggistiche grazie a una visione chiara della pianificazione e a investimenti mirati. La popolazione di quello che è stato a lungo un villaggio rurale è destinata ad aumentare del 30 per cento entro il 2040 al più tardi. Il Comune ha stabilito che la crescita dovrà avvenire entro i confini delle attuali zone edificabili. Una serie di provvedimenti precoci garantiscono la salvaguardia della bellezza architettonica dell’abitato e mirano a evitare che Prangins si trasformi in un anonimo quartiere dormitorio. Il centro del paese è costituito da un nucleo storico compatto e dal famoso castello che ospita la sede romanda del Museo nazionale svizzero. Insieme agli ampi terreni circostanti, forma un insediamento d’importanza nazionale inserito nell’inventario ISOS. Attraverso misure di pianificazione e investimenti è stato possibile salvaguardare la fascia verde intorno al castello e trasformarla in un magnifico parco aperto alla popolazione. L’ex fattoria del castello è oggi usata come casa comunale, centrale della polizia, negozio di alimentari e asilo nido. Di fronte ad essa, il Comune ha realizzato, in pieno centro, un quadrilatero formato da una nuova piazza e da alloggi gestiti da una cooperativa. Il 26 giugno, il Museo nazionale ha organizzato la cerimonia di premiazione nel cortile del castello. Al centinaio di ospiti presenti sono state proposte delle visite guidate per scoprire il Comune e la storia del suo successo. La Presidente della sezione vodese di Patrimonio svizzero Béatrice Lovis ha tenuto un discorso di benvenuto e la Presidente della Commissione del premio Brigitte Moser ha esposto le motivazioni che hanno condotto alla scelta di Prangins. Martin Killias, Presidente di Patrimonio svizzero, ha consegnato il premio del valore di 20 000 franchi al sindaco François Bryand. Il consigliere di Stato Pascal Broulis si è congratulato a nome del Cantone. Membri della Commissione: www.patrimoniosvizzero.ch/premio-wakker

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Il Comune di Prangins è riuscito a preservare e valorizzare le sue qualità storico-architettoniche e paesaggistiche grazie a una visione chiara della pianificazione e a investimenti mirati. (Foto: Pierre Marmy/Patrimonio svizzero)

PROSPETTIVA 2022: 50 ANNI DEL PREMIO WAKKER

Nell’anno in rassegna si è già lavorato molto in preparazione del 50° anniversario del Premio Wakker nel 2022, per il quale sono previste numerose attività di vario genere. Il Tallero d’oro 2022, per esempio, sarà dedicato al Premio Wakker, il che permetterà di coinvolgere le alunne e gli alunni delle scuole di tutta la Svizzera. Una parte dei ricavi sarà destinata al programma nazionale di attività di Patrimonio svizzero e delle sue sezioni. Con la Scuola universitaria professionale di Lucerna è stato lanciato un progetto di ricerca sul Premio Wakker i cui risultati verranno pubblicati nel corso del 2022 sulla rivista «werk, bauen + wohnen». Patrimonio svizzero parlerà in modo esteso del premio anche nella sua rivista e sul suo sito.

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Intervista

RICONOSCIMENTI

MYRIAM PERRET

Da dicembre 2020, Myriam Perret è la responsabile del Premio Wakker, un importante dossier di Patrimonio svizzero. Oltre alle sue competenze, a livello professionale e di ricerca, in campo urbanistico, dispone di un ampio bagaglio culturale sulla diversità della Svizzera. Dopo diverse esperienze lavorative a Singapore, Zurigo e Basilea, oggi si è stabilita a Losanna. Ecco un bilancio del suo primo anno dedicato al Premio Wakker. Che cosa trovi più motivante in questo incarico? Lavorare per il Premio Wakker comporta una moltitudine di attività. Viaggio in tutta la Svizzera, scopro nuovi Comuni e i problemi che incontrano, sono in contatto con molte persone interessanti e imparo qualcosa su argomenti tecnici di ogni tipo. Insomma, ogni giorno è un arricchimento.

In che cosa consiste il tuo lavoro? Le giornate sono scandite dal lavoro con il mio team. Mi occupo del segretariato della Commissione, per la quale effettuo ricerche sui dati necessari per valutare i possibili candidati e organizzo le visite in loco. Mi occupo anche della comunicazione relativa al Premio Wakker: dall’opuscolo di accompagnamento alle discussioni di approfondimento con i giornalisti. Infine, coordino i contatti con i Comuni premiati, un’attività interessante, perché mi consente di conoscerli più a fondo. Sappiamo che lavori principalmente da Losanna. Trovi che i premi assegnati a Prangins VD nel 2021 e a Meyrin GE nel 2022 siano riusciti a smuovere le acque nella Svizzera francese? In Romandia il Premio Wakker è meno conosciuto che nella Svizzera tedesca. La doppia premiazione ha fatto crescere molto l’interesse nei suoi confronti e ha rafforzato la nostra rete di contatti in questa importante regione del paese. È un buon punto di partenza. Anche se Prangins e Meyrin sono due Comuni romandi di periferia molto diversi tra loro, i problemi con cui sono confrontati riguardano tutte le località della Svizzera. Il trasferimento di conoscenze che avviene tra le varie regioni del paese grazie al Premio Wakker è un punto di forza nonché una delle vocazioni di Patrimonio svizzero. Intervista condotta da Patrick Schoeck

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Il Premio Schulthess per i giardini 2021 va alla Fondazione ProSpecieRara: per una cultura dei giardini forte, la biodiversità è imprescindibile. (Foto: Nicole Egloff/ProSpecieRara)

IL PREMIO SCHULTHESS PER I GIARDINI 2021 ALLA FONDAZIONE PROSPECIER AR A Dal 1982 la fondazione ProSpecieRara si impegna per la salvaguardia, in Svizzera e a livello internazionale, della diversità genetica di ortaggi e animali da reddito. Questo impegno, fondamentale per preservare la cultura paesaggistica tradizionale e la biodiversità, è stato premiato da Patrimonio svizzero con il Premio Schulthess per i giardini 2021. Siamo stati impressionati non solo dai successi raccolti dalla fondazione nella diffusione delle specie vegetali e animali, ma anche dall’intensa attività di divulgazione dei valori, delle tradizioni e delle storie legate alla cultura dei giardini. Oggi, esiste una rete di 600 volontari distribuiti in centinaia di luoghi che si prendono cura di specie e varietà rare. I mercatini di piantine, le piattaforme di scambio e le collaborazioni con la grande distribuzione e con le aziende produttrici consentono di portare la sensibilità per i temi della fondazione negli orti, sui balconi e nei piatti del pubblico. La cerimonia di premiazione si è svolta il 21 agosto al parco Elfenau di Berna, dove si trovano anche i vivai municipali: un luogo perfetto per simboleggiare l’interrelazione tra biodiversità e cultura dei giardini. Complice il bel tempo, Patrimonio svizzero, la fondazione ProSpecieRara e le autorità cittadine hanno potuto dare il benvenuto a un centinaio di ospiti. È inoltre stato allestito un percorso con una serie di postazioni dove degli specialisti hanno presentato l’operato di ProSpecieRara. Martin Killias, Presidente di Patrimonio svizzero, ha consegnato il premio di 25 000 franchi alla Consigliera agli Stati e membro del Consiglio di fondazione Maya Graf e al Direttore di ProSpecieRara Béla Bartha. I motivi che hanno portato a ricompensare ProSpecieRara sono stati presentati da Claudia Moll, Presidente della Commissione del Premio Schulthess. Anche il Presidente della sezione bernese di Patrimonio svizzero Luc Mentha e la municipale di Berna Marieke Kruit hanno salutato i presenti. Membri della Commissione: www.patrimoniosvizzero.ch/premio-schulthess-per-i-giardini

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Per una migliore educazione alla cultura architettonica Dall’«occhio del drago» al primo piano di Villa Patumbah si ha uno scorcio della Casa del Patrimonio al piano sottostante.

EDUCAZIONE ALLA CULTURA ARCHITETTONICA

L’educazione alla cultura architettonica è stata al centro dell’anno in rassegna. Oltre all’elaborazione del materiale didattico per le scuole in occasione dell’anniversario del Premio Wakker, è stata preparata un’offerta formativa extracurricolare intitolata «Alla scoperta del nostro quartiere». EDUCAZIONE ALLA CULTUR A ARCHITETTONICA Uno degli obiettivi principali di Patrimonio svizzero nei prossimi cinque anni è contribuire alla formazione dei bambini e degli adolescenti nell’ambito dei beni culturali, affinché siano sensibilizzati alla questione dello sviluppo sostenibile. La nuova rubrica «Formazione e beni culturali» del sito web di Patrimonio svizzero raccoglie in modo facilmente consultabile tutte le attività e i materiali didattici in questo campo. Vi si trova anche la scheda di lavoro «Meritatissimo!», elaborata nell’anno in rassegna in vista del cinquantesimo del Premio Wakker. La scheda conduce in modo giocoso le alunne e gli alunni per le strade del loro Comune, sulle tracce di edifici, luoghi e fatti particolari. Anche le sezioni cantonali di Glarona, Ginevra, Vallese e Vaud hanno proposto numerose attività culturali destinate al giovane pubblico, alle famiglie e alle scolaresche. «ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO QUARTIERE» Allo scopo di permettere ai ragazzi di fare esperienza della cultura architettonica nel luogo in cui vivono, è stata elaborata l’idea del progetto formativo «Alla scoperta del nostro quartiere – Cultura della costruzione per le scolaresche», che sarà composta di materiali didattici e un apposito kit. Il progetto prevede la creazione di una rete di educatrici ed educatori specializzati nella cultura della costruzione che, su incarico di Patrimonio svizzero, visiteranno le classi a scuola. I contenuti dell’offerta formativa si integrano bene nel piano di studio e sono basati su una forma di apprendimento incentrata sull’esperienza diretta. La ricerca fondi è cominciata bene e, grazie al prezioso sostegno dell’Ufficio federale della cultura, l’anno prossimo il progetto potrà già essere lanciato in due o tre regioni pilota. LABOR ATORIO PAESAGGIO Il Laboratorio Paesaggio è un progetto educativo della Fondazione Valle Bavona elaborato in stretta collaborazione con Patrimonio svizzero e lanciato nel 2017. Patrimonio svizzero garantisce una parte del finanziamento insieme al Dipartimento del territorio del Canton Ticino nel quadro di una convenzione sulle prestazioni. Lo scopo è preservare il particolarissimo paesaggio antropico della Valle Bavona e garantirne un uso responsabile. Il laboratorio intende trasmettere un insieme di saperi e motivare gli abitanti della regione e i visitatori di passaggio a fare la propria parte. Nel 2021, si sono impegnati in lavori di cura del paesaggio 150 volontari supervisionati da professionisti. Circa 400 bambini e adolescenti hanno approfittato dell’ampia offerta di attività educative.

«Vorremmo che le visite alla Casa del Patrimonio siano per i bambini e i ragazzi un’esperienza positiva che faccia capire che se gli edifici e il paesaggio sono come sono oggi, ciò non è dovuto al caso.» Karin Artho

(Foto: Marion Nitsch)

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Verso il futuro

CASA DEL PATRIMONIO

Siccome la mostra «Patumbah è a Sumatra» è stata prolungata, nel 2021 (come già l’anno precedente) ci siamo occupati delle radici coloniali di Villa Patumbah. Siamo stati sorpresi dall’interesse dimostrato dalle scolaresche, anche se sono venute a mancare le visite di gruppi privati. A causa dell’emergenza sanitaria, abbiamo dovuto limitare la partecipazione del pubblico agli eventi. D’altro canto, la riduzione obbligata delle attività ci ha consentito di pensare al futuro della Casa del Patrimonio. IL PASSATO COLONIALE Senza la colonizzazione di quelle che divennero le Indie olandesi, Villa Patumbah non sarebbe mai stata costruita. Con l’aiuto di immagini, testi e spezzoni di film, le scolaresche si sono addentrate nel mondo delle piantagioni di Sumatra e hanno appreso come gli emigrati svizzeri dell’epoca approfittarono delle strutture coloniali. Il grande interesse delle scuole per un tema attualmente molto dibattuto ha fatto sì che, nonostante la chiusura forzata del museo, le prenotazioni siano tornate a un livello prepandemico. Anche le visite guidate aperte al pubblico alla scoperta di luoghi della

La mostra «Patumbah è a Sumatra» propone un tuffo nel passato di questo bene architettonico protetto fuori dal comune. Oltre a mettere in rilievo i legami coloniali che il suo committente e altri cittadini svizzeri ebbero con il Sudest asiatico, vengono affrontate problematiche attuali relative a quello che fu un Eldorado della tabacchicoltura. (Foto: Noah Steiner)

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CASA DEL PATRIMONIO

FATTI E CIFRE Mostra «Patumbah è a Sumatra. Una villa e le sue radici coloniali», fino al 31.10.2021, poi in formato ridotto in una vetrina permanente. Visitatori totali 5000 (2020: 3000; 2019: 6900) Di cui bambini e adolescenti: 1300 (2020: 700, 2019: 1400) Ingressi alle mostre: 3900 (2020: 2600, 2019: 4400) / partecipanti a eventi: 1100 (2020: 400, 2019: 2500) Visite guidate e laboratori: 147 (2020: 123, 2019: 185) Fra cui 57 classi scolastiche (2020: 23, 2019: 61) di cui 26 visite teatrali (2020: 18, 2019: 39) 8 settimane di chiusura a causa della pandemia di coronavirus

città di Zurigo legati al passato coloniale hanno riscosso molto successo. Le visite della mostra in compagnia dello storico Andreas Zangger, studioso della presenza svizzera a Sumatra, hanno addirittura registrato il tutto esaurito. Da fine ottobre, alcuni oggetti del lascito del committente della villa sono tornati nel deposito del museo etnografico di Zurigo, ma l’essenziale della mostra «Patumbah è a Sumatra» rimane visibile in una vetrina permanente. In primavera la Casa del Patrimonio ha lanciato il suo nuovo sito web che, in una veste aggiornata, intende suscitare l’interesse del pubblico sulle mostre e le attività in corso, oltre che sottolineare il legame tra il museo e Patrimonio svizzero. V ERSO IL FUTURO Dopo otto anni di esercizio, abbiamo approfittato del rallentamento forzato delle attività per stilare un bilancio e riflettere sul futuro del museo. Un’analisi ha mostrato che la Casa del Patrimonio si è inserita nel panorama delle istituzioni culturali e delle offerte formative in ambito architettonico. Se riesce a svolgere il suo compito principale, quello di avvicinare alla cultura della costruzione un pubblico di non addetti ai lavori, è in buona parte merito dell’edificio storico di Villa Patumbah. In futuro vorremmo dare maggior peso alla sua funzione di centro culturale. Intanto siamo impazienti di inaugurare una nuova mostra nella seconda metà del 2022. COOPER AZIONI L’attività della Casa del Patrimonio è gestita da Patrimonio svizzero. Contribuiscono al progetto con sussidi annuali specifici anche l’Ufficio federale della cultura nell’ambito del Messaggio sulla cultura, il Cantone e la città di Zurigo. Un’altra fonte di finanziamento è il club degli «Amici di Villa Patumbah». Per quanto concerne le mostre temporanee e le attività di divulgazione legate ai singoli progetti, la Casa del Patrimonio dipende da fondi esterni.

Nel 2021, hanno visitato la Casa del Patrimonio 57 classi scolastiche. Molte di loro hanno partecipato alla graditissime visite teatrali. (Foto: Tres Camenzind)

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Cultura architettonica, clima e biodiversità si incontrano negli abitati svizzeri. Qui una visita del quartiere di Bruderholz a Basilea.

Campagna clima e Cultura della costruzione

(Foto: Christian Flierl)

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PROGETTI

Patrimonio svizzero si impegna per la neutralità carbonica. Insieme alle principali organizzazioni attive nell’ambito della cultura della costruzione, nel 2021 abbiamo lanciato la Campagna clima e Cultura della costruzione: protezione del clima, cultura della costruzione e biodiversità non si escludono a vicenda. Le conseguenze dei cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità ci riguardano tutti. Occorrono soluzioni per affrontare le sfide del futuro, e qui entrano in gioco anche la costruzione, la conservazione e l’uso degli immobili. Oggi, gli edifici producono il 40 per cento delle emissioni di CO2 della Svizzera. Il perseguimento della neutralità climatica produrrà grandi cambiamenti sul paesaggio, sugli insediamenti e sul parco immobiliare del nostro paese. Se non vogliamo perdere la bellezza, la ricchezza e le peculiarità del territorio cui siamo affezionati, dobbiamo implementare interventi a favore del clima che garantiscano una cultura architettonica di eccellenza. A giugno 2021, le principali organizzazioni nel campo della cultura della costruzione e delle professioni a essa legate si sono riunite con l’idea di preparare una campagna volta a sottolineare l’interazione tra protezione del clima, cultura architettonica e biodiversità, necessaria per arrivare a soluzioni sostenibili per il raggiungimento della neutralità carbonica. In stretta collaborazione con queste organizzazioni, nella seconda metà del 2021 Patrimonio svizzero ha tradotto tale idea in un progetto che ambisce a introdurre le istanze della cultura della costruzione nel dibattito sul clima dei prossimi anni e di legarle a esso. Il successo della raccolta fondi ha permesso di aprire nella primavera 2022 un bando per la ricerca di un responsabile di progetto.


Cultura architettonica 1975–2000

PROGETTI

Le costruzioni degli anni tra il 1975 e il 2000 sono ancora poco studiate e la loro catalogazione è solo agli inizi. Nel 2021, Patrimonio svizzero ha cominciato a interessarsi all’argomento e dal 2022 si impegna per la tutela di queste opere architettoniche finora prive di protezione.

Negli anni Settanta, l’architettura ticinese aveva attirato l’attenzione in seguito alla mostra «Tendenzen», che aveva fatto parlare di sé a livello internazionale. Nel corso dei due decenni seguenti, l’entusiasmo per la cultura architettonica svizzera era rimasto forte: era l’epoca in cui cominciavano la loro carriera architetti oggi famosi come Mario Botta, Peter Zumthor e Herzog & de Meuron. Parallelamente, l’architettura paesaggistica si era affermata come disciplina autonoma, la protezione dei beni culturali si era istituzionalizzata ed erano state introdotte diverse innovazioni nel campo dell’ingegneria civile. Tra il 1975 e il 2000 furono realizzate molte opere di notevole qualità. Eppure, salvo pochi esempi valorizzati in ambito turistico, esse ricevono scarsa considerazione. La ricerca comincia oggi a interessarsi a questo periodo, ma dal punto di vista della tutela dei beni culturali il confronto è solo agli inizi. Considerata l’enorme pressione esercitata dallo sviluppo centripeto degli insediamenti e dalla transizione energetica su questo patrimonio storico in nuce, trascurare la questione è pericoloso: un’intera generazione di opere architettoniche rischia di scomparire nell’indifferenza generale. Nel 2021 abbiamo sondato il terreno e creato una rete di professionisti e enti interessati quale base per lanciare, in collaborazione con le nostre sezioni, una nuova campagna per attirare l’attenzione sull’architettura del recente passato ed estendere il concetto di beni culturali anche agli edifici dell’ultimo quarto del Novecento. Verso la metà del 2022, una piattaforma digitale presenterà materiali relativi alla cultura architettonica tra il 1975 e il 2000. In alcune regioni selezionate, visite guidate e percorsi di scoperta avvicineranno il pubblico all’argomento.

La casa del sindaco di Monte Carasso (1977-1980), dell’architetto Luigi Snozzi. Foto: Janic Scheidegger)

RAPPORTO ANNUALE 2021 15


Un ampio ventaglio di offerte

PUBBLICAZIONI E RELAZIONI PUBBLICHE

Patrimonio svizzero rivolge grande attenzione alla divulgazione della cultura della costruzione, sia tramite le sue pubblicazioni sia attraverso i canali digitali. Si va dai bestseller della collana «Die schönsten…/Les plus beaux…» alle pubblicazioni di accompagnamento del Premio Wakker e del Premio Schulthess per i giardini, passando dalla rivista per i membri e numerose risorse online. RIV ISTA I membri di Patrimonio svizzero ricevono la rivista bilingue «Heimatschutz/Patrimoine» quattro volte l’anno. Ogni numero è dedicato a un argomento specifico nell’ambito della protezione dei beni culturali e fornisce notizie sui progetti e sulle attività di Patrimonio svizzero in tutte le regioni del paese. La sostenibilità e la protezione dell’ambiente sono state al centro della rivista per ben due volte: il numero di febbraio era dedicato all’uso responsabile delle risorse e al rafforzamento della cultura architettonica, quello di agosto al rapporto tra edilizia e clima. Il numero di maggio trattava il legame tra architettura e tutela dei beni culturali, mentre l’ultimo, quello di novembre, era rivolto al tema della formazione nell’ambito della cultura della costruzione. Dal 2015, i membri ticinesi di Patrimonio svizzero ricevevano la rivista con un supplemento in cui i principali articoli erano tradotti in italiano. Nel 2021, è stato deciso insieme alla STAN, la nostra sezione ticinese, di rinunciarvi. In compenso, gli articoli più importanti vengono ora pubblicati in versione italiana nella rivista di sezione «Il nostro Paese». PRESENZA DIGITALE Nel corso dell’anno, sette sezioni (AR, BL, BS, GE, JU, SG/AI e ZG) hanno lanciato i rispettivi siti web in un formato coerente con la veste grafica del sito di Patrimonio svizzero. Altre sezioni seguiranno. L’apprezzatissima infolettera, che informa a intervalli di qualche settimana sui temi attuali e sulle ultime novità di Patrimonio svizzero, viene ora pubblicata anche in italiano. In questo modo i lettori possono rimanere aggiornati sugli eventi e sulle pubblicazioni. Vi figurano inoltre le attività e i progetti della Casa del Patrimonio e della Fondazione Vacanze in edifici storici. Patrimonio svizzero è presente su vari social media. Ogni giorno nuove persone ci seguono su Facebook, Twitter e Instagram. Si impegnano, creano contatti con altri utenti e si informano sulle ultime attività e iniziative. All’inizio del 2021 vi si è aggiunta una pagina su LinkedIn. PUBBLICAZIONI E RICONOSCIMENTI Come di consueto, il Premio Wakker e il Premio Schulthess per i giardini conferiti da Patrimonio svizzero sono stati accompagnati da pubblicazioni di appro-

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RAPPORTO ANNUALE 2021


PUBBLICAZIONI E RELAZIONI PUBBLICHE

fondimento. In tempi incerti come quelli dettati dalla pandemia, esse hanno permesso di divulgare gli esempi pratici delle storie di successo dei vincitori, anche in assenza di un contatto diretto con il pubblico. I due opuscoli contengono ciascuno quattro o cinque articoli di approfondimento che affrontano da diverse prospettive gli aspetti che hanno portato all’assegnazione del Premio Wakker e del Premio Schulthess. Per il Premio Wakker è inoltre stato stampato, come da tradizione, un pieghevole che invita a scoprire il Comune premiato attraverso un percorso a tappe. Grazie a una nuova piattaforma digitale, dal 2022 i contenuti di questo pieghevole saranno disponibili anche online. GUIDA AGLI ALBERGHI IN RISTAMPA La guida Gli alberghi più belli della Svizzera, di cui a dicembre 2020 era uscita la quinta edizione, è molto apprezzata. In soli cinque mesi tutti gli 8000 esemplari sono stati venduti. In maggio 2021 è quindi stata ordinata una ristampa. PROGR AMMA NAZIONALE DI ATTIV ITÀ 2020 Poco dopo la messa in stampa del programma nazionale di attività Che bel paesaggio! a febbraio 2020, il mondo è stato sconvolto dalla pandemia. Buona parte degli oltre 80 eventi pianificati sono stati rimandati, adattati o addirittura, in qualche caso, annullati. Grazie alla grande flessibilità e al talento organizzativo delle sezioni, nonostante le condizioni difficili, tra il 2020 e il 2021 è stato comunque possibile realizzare in presenza un buon numero di attività incentrate sul paesaggio. A causa della situazione, Patrimonio svizzero ha protratto fino alla fine del 2021 i sostegni finanziari e gli aiuti supplementari per la comunicazione che erano già stati approvati. Fortunatamente le sezioni che hanno accusato problemi dovuti alla pandemia hanno saputo reagire: salvo poche eccezioni, si sono svolte tutte le manifestazioni in programma. Ringraziamo di cuore le persone coinvolte. LISTA ROSSA Dal 2003, le costruzioni a rischio vengono registrate nella banca dati online della Lista rossa. Con il rilancio di questo strumento nel 2017, si è operata una distinzione tra due ambiti. Da un lato, la Lista rossa vera e propria, che mira ad aiutare le sezioni nelle loro campagne relative a casi specifici. Dall’altro, una nuova proposta per una piattaforma di compravendita di edifici storici in pericolo. Il lancio di «Marché Patrimoine» è stato un successo. Nel 2021 è stata effettuata una valutazione dell’efficacia del progetto globale della Lista rossa. Ne è emerso che il lavoro sui singoli casi può essere realizzato all’interno dei nuovi siti di Patrimonio svizzero e delle sue sezioni. Per questo nel 2022 la piattaforma a sé stante della Lista rossa verrà chiusa. Il progetto sarà integrato in maniera ben riconoscibile nel sito della nostra organizzazione e in quelli delle sezioni. Le risorse così risparmiate potranno essere dedicate a rafforzare le sezioni in un ambito in cui c’è molta richiesta: la consulenza strategica e il sostegno alle campagne politiche a livello cantonale.

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Una linea d’azione chiara

ORGANIZZAZIONE

La strategia 2021–2025 elaborata in concerto con le sezioni è stata approvata ad aprile dalla Conferenza dei e delle Presidenti. Nuovi punti focali come la Campagna clima e Cultura della costruzione, la formazione di bambini e ragazzi alla cultura della costruzione o ancora la creazione di una sede romanda si aggiungono alle attività in corso da tempo, rafforzando l’operato di Patrimonio svizzero. Tra novembre 2019 e gennaio 2021, un gruppo di lavoro formato da 15 persone ha elaborato, nel corso di cinque mezze giornate di riflessione, la nostra strategia 2021–2025, costituita da una concezione quadro, una serie di campi d’azione strategica e le relative misure operative. Ne risulta un riorientamento che continua a dare grande importanza ad attività ben collaudate quali il Premio Wakker, la Casa del Patrimonio, la Fondazione Vacanze in edifici storici e il Tallero d’oro, ma con l’aggiunta di nuovi progetti chiave volti ad affrontare le sfide più attuali: la Campagna clima e Cultura della costruzione, la formazione dei bambini e dei ragazzi alla cultura della costruzione, e la creazione di una nostra sede regionale nella Svizzera francese. La preparazione e l’attuazione delle prime importanti misure strategiche hanno segnato il lavoro presso il Segretariato generale. Oltre a gestire le questioni ordinarie, abbiamo sviluppato nuovi progetti, ci siamo preoccupati dei necessari finanziamenti e abbiamo coordinato i processi con le varie parti in gioco. Abbiamo potuto raccogliere i primi frutti di questo lavoro preparatorio già nell’anno in corso. Per quanto riguarda il personale, nel 2021 ci sono stati diversi cambiamenti. Due collaboratrici di lunga data, Karin Artho e Giuseppina Visconti, ci hanno lasciati e per la Fondazione Vacanze in edifici storici abbiamo dovuto trovare una persona che succedesse alla direttrice Kerstin Camenisch. La quantità delle candidature ricevute è stata impressionante, il che dimostra quanto Patrimonio svizzero sia apprezzato sul mercato del lavoro. Il processo di selezione ci ha portati ad accogliere nel nostro team di Villa Patumbah Milena Geiser (ricerca fondi, da novembre 2021), Rebekka Ray (formazione alla cultura della costruzione, da marzo 2022) e Christine Matthey (Vacanze in edifici storici, da marzo 2022). Alla fine del 2021, presso il Segretariato generale di Zurigo lavoravano 17 persone con un impiego fisso (compresi i contratti, quasi tutti a tempo parziale, per Vacanze in edifici storici e per il Tallero). A queste vanno aggiunte una collaboratrice specializzata assunta a tempo determinato, uno stagista, un apprendista e due aiutanti attive nei fine settimana. UN COMITATO IMPEGNATO La conduzione strategica di Patrimonio svizzero è assicurata dai sette membri del nostro Comitato. Nel 2021 si sono riuniti sei volte, più un seminario di tre giorni. Dopo circa tre anni di stabilità nella sua conformazione, la squadra dà prova di un lavoro efficiente e armonioso. Tutti i membri sono impegnati, oltre che nelle attività in seno al Comitato, in commissioni, gruppi di lavoro e

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ORGANIZZAZIONE

progetti volti al raggiungimento degli obiettivi di Patrimonio svizzero sul piano nazionale. LIEV E INCREMENTO DEL NUMERO DI MEMBRI

Intervista

La tendenza positiva degli ultimi anni persiste. Alla fine del 2021 si contavano 13 893 membri (13 879 a fine 2020). Questo incremento lieve ma costante è merito di anni di lavoro tenace e professionale svolto dall’organizzazione. L’amministrazione e l’acquisizione di soci verranno sviluppate ulteriormente nel 2022 in collaborazione con le sezioni. L’obiettivo è di superare la soglia delle 14 000 adesioni entro la fine del 2022.

MILENA GEISER

subito, ho trovato l’ambiente di Patrimonio svizzero molto vivace e accogliente. Quali sono i tuoi compiti riguardanti la raccolta fondi? Sono di vario tipo. Da un lato mi occupo delle richieste di donazione, dell’acquisizione di nuovi membri e della vendita delle pubblicazioni, dall’altro sono responsabile per la raccolta fondi istituzionale per i vari progetti.

Dal primo novembre Milena Geiser è responsabile della raccolta fondi presso il Segretariato generale di Patrimonio svizzero. Con i suoi studi in geografia e musicologia e un CAS in gestione culturale, Milena ha una formazione polivalente molto vicina ai nostri temi, come l’ambiente, il paesaggio e la cultura. Le abbiamo fatto alcune domande. Come è stato il tuo debutto in seno a Patrimonio svizzero? Ottimo. Già durante il mio primo giorno di lavoro ho avuto modo di conoscere quasi tutte le colleghe e i colleghi. Da

Nel tuo precedente impiego eri responsabile della raccolta fondi presso il centro teatrale per il giovane pubblico «La Grenouille» di Bienne. Che cosa è cambiato? Sono passata dal teatro alla cultura architettonica, ma si tratta sempre di cultura. Ora però posso applicare maggiormente le mie conoscenze in ambito geografico e i miei interessi. Che cosa ti sta particolarmente a cuore nel tuo lavoro? Una comunicazione aperta e un buono spirito di squadra. Intervista condotta da Peter Egli

RAPPORTO ANNUALE 2021 19


ORGANIZZAZIONE

COMITATO Presidente – Martin Killias, Lenzburg AG, professore emerito in diritto penale e criminologia. Nel Comitato dal 2017. Presidente della sezione zurighese di Patrimonio svizzero. Vicepresidente – Beat Schwabe, Ittigen BE, avvocato. Nel Comitato dal 2014. Presidente Fondazione Vacanze in edifici storici – Seconda/o vicepresidente vacante

Altri membri del Comitato – Benedetto Antonini, Muzzano TI, architetto ETH e urbanista. Nel Comitato dal 2014. Vicepresidente della STAN, la sezione ticinese di Patrimonio svizzero. – Claire Delaloye Morgado, Petit-Lancy GE, storica dell’arte. Nel Comitato dal 2018. Direttrice della sezione ginevrina di Patrimonio svizzero. – Monika Imhof-Dorn, Sarnen OW, architetta ETH. Contitolare dello studio Imhof Architekten AG di Sarnen.

– Christine Matthey, Küsnacht ZH, storica. Direttrice del Forum Helveticum. Nel Comitato dal 2019, referente finanze. – Christof Tscharland-Brunner, Soletta SO, pianificatore. Contitolare dello studio Panorama AG di Berna. Nel Comitato dal 2019. Membro della Commissione tecnica del Premio Wakker. Membro del Comitato della sezione solettese di Patrimonio svizzero.

TEAM (31.12.2021) Segretario generale (100%, contratto indeterminato) Stefan Kunz, Segretario generale (100%) Cultura architettonica (230%, contratti indeterminati) Patrick Schoeck, Resp. Cultura architettonica (90%) Myriam Perret, Resp. di progetto Cultura architettonica (70%) Regula Steinmann, Resp. di progetto Cultura architettonica (70%) Janic Scheidegger, servizio civile (100%, agosto-dicembre 2021) Formazione e beni culturali/ Casa del Patrimonio (160%, contratti indeterminati) Karin Artho, Direttrice Casa del Patrimonio (80%, fino a fine 2021) Raffaella Popp, Mediazione culturale (20%) Judith Schubiger, Mediazione culturale (60%) Patrik Blaser, stagista mediazione culturale (80%, a tempo determinato) Susanne Debrunner, cassa/accoglienza (contratto a ore) Verena Spillmann, cassa/accoglienza (contratto a ore)

20

RAPPORTO ANNUALE 2021

Comunicazione e marketing (180%, contratti indeterminati) Peter Egli, Resp. Comunicazione e marketing (100%) Milena Geiser, marketing e raccolta fondi (80%) Natalie Schärer, comunicazione sezioni (40%, a tempo determinato) Amministrazione e finanze (180%, contratti indeterminati) Margarita Müller, Resp. Amministrazione e finanze (80%) Gérôme Grollimund, Resp. Informatica, Resp. di progetto Amministrazione (100%) Amministrazione membri e accoglienza visitatori (80% a tempo indeterminato) Elena Duran, Amministrazione membri, ordinazioni e accoglienza visitatori (80%) Persone giuridiche autonome ma legate a Patrimonio svizzero sul piano sostanziale e amministrativo con sede presso il Segretariato generale Fondazione Vacanze in edifici storici (310%, contratti indeterminati) Kerstin Camenisch, Direttrice (80%) Regula Murbach, Amministrazione (80%) Nancy Wolf, Marketing, comunicazione e PR (90%) Claudia Thommen, Resp. di progetto Architettura e cultura architettonica (60%) Orges Berici, apprendista di commercio (100%, a tempo determinato)

Tallero d’oro, società semplice (80%, contratto indeterminato) Loredana Ventre, Direttrice (80%) Partenze 2021 Karin Artho, Direttrice Casa del Patrimonio (80%) Prithyha Sivakumar, apprendista di commercio Vacanze in edifici storici (100%, a tempo determinato) Kathrin Steinegger, stagista in mediazione culturale Casa del Patrimonio (60%, a tempo determinato) Giuseppina Visconti, Marketing e raccolta fondi (80%)


ORGANIGRAMMA (A DICEMBRE 2021)

Patrimonio svizzero

Sezioni

Assemblea dei delegati 1 membro per sezione + un membro supplementare ogni 200 soci o frazione di 200 soci

Le nostre sezioni:

Aargau Appenzell Ausserrhoden

Conferenza dei e delle Presidenti Presidenti delle sezioni, Comitato e 5-7 rappresentanti delle cerchie specializzate

Basel-Landschaft Basel-Stadt Bern Engadin und Südtäler

Comitato 7 membri, Presidente: Martin Killias

Fribourg Genève

Segretariato generale Stefan Kunz – Gestione dell’organizzazione – Direzione del Segretariato generale – Contatti con opinione pubblica, politica e autorità Tasso di occupazione: 100%

Commissioni

Glarus

– Consulenza tecnica – Redazione rivista – Premio Wakker – Premio Schulthess

Graubünden

Membri e accoglienza visitatori Elena Duran Tasso di occupazione: 80%

Gruyère-Veveyse Innerschweiz: Luzern/ Nidwalden/Obwalden/Uri Jura Neuchâtel Schaffhausen Schwyz Solothurn St.Gallen/Appenzell I.Rh.

Formazione e beni culturali / Casa del Patrimonio Karin Artho – Esercizio – Mostre – Visite guidate e manifestazioni – Offerte formative per scolaresche e famiglie – Materiale didattico Tasso di occupazione: 160%

Cultura architettonica Patrick Schoeck

Comunicazione e marketing Peter Egli

Amministrazione e finanze Margarita Müller

– Principi – Campagne – Distinzioni – Pubblicazioni – Lista rossa – Manifestazioni

– Comunicazione dell’organizzazione – Rivista – Raccolta fondi – Pubblicità – Contatti con membri/ donatori

– Finanze – Contabilità – Informatica – Gestione del personale – Amministrazione membri/donatori

Tasso di occupazione: 180%

Tasso di occupazione: 180%

Tasso di occupazione: 230%

Thurgau Ticino Valais Vaud Wallis Zug Zürich

Organizzazioni legate a Patrimonio svizzero sul piano contenutistico e amministrativo con sede presso il Segretariato generale:

Fondazione con Patrimonio svizzero in maggioranza al consiglio di fondazione

Società semplice Pro Natura / Patrimonio svizzero

Vacanze in edifici storici Kerstin Camenisch

Tallero d’oro Loredana Ventre

Tasso di occupazione: 310%

Tasso di occupazione: 80%

RAPPORTO ANNUALE 2021 21


Assemblea dei delegati e Conferenza

ORGANIZZAZIONE

Anche nel 2021 la parola chiave è stata flessibilità. A causa della pandemia, l’Assemblea dei delegati e la Conferenza primaverile dei e delle Presidenti hanno dovuto svolgersi tramite circolazione degli atti. La Conferenza autunnale si è svolta a Bienne come previsto, con grande soddisfazione di tutti i partecipanti. Nel parco della sede romanda del Museo nazionale svizzero a Prangins, era prevista una grande festa per gli amici di Patrimonio svizzero, ma l’Assemblea dei delegati è rimasta ancora una volta vittima della pandemia. I delegati delle sezioni hanno potuto esprimersi sui vari argomenti all’ordine del giorno attraverso il sistema della circolazione degli atti. La stragrande maggioranza dei 72 aventi diritto di voto ha approvato il rapporto e il conto annuali. Le e i Presidenti delle sezioni hanno dimostrato ancora una volta grande flessibilità e apertura per le nuove idee. La Conferenza primaverile che avrebbe dovuto svolgersi a Berna si è tenuta online attraverso la piattaforma Zoom. I partecipanti hanno discusso il rapporto annuale, il conto annuale e la strategia 2021-2025. Lo scambio informale è stato anche l’occasione per parlare dei progetti e delle richieste delle sezioni. Le delibere formali sono state fatte attraverso circolari. Con grande gioia di tutti, la Conferenza autunnale si è potuta svolgere presso la Maison Farel di Bienne. In un’atmosfera di apertura, costruttiva e stimolante, i presenti hanno votato a larga maggioranza i vincitori 2022 del Premio Wakker e del Premio Schulthess per i giardini. Non meno importante è stata l’approvazione dell’ambizioso budget 2022 e del relativo programma annuale. Gli ultimi due anni hanno reso evidente quanto siano importanti gli incontri dal vivo e la condivisione di esperienze tra i delegati e i membri di Patrimonio svizzero. Sarà per tutti motivo di gioia se nel 2022 queste occasioni torneranno a essere più frequenti grazie a una ritrovata normalità. Per un’associazione fondata sulla partecipazione democratica come Patrimonio svizzero, sono vitali gli incontri al di fuori dello spazio digitale, in cui condividere un’atmosfera arricchente e stimolante. Proprio per questo non vediamo l’ora di incontrarvi tutti!

«C’è chi pensa che amministrazione e finanze siano argomenti aridi e noiosi. Invece è vero il contrario: organizziamo eventi, siamo uno snodo per le informazioni, guardiamo ai costi, implementiamo processi efficienti, garantiamo un’infrastruttura funzionante e portiamo avanti la digitalizzazione. Ma la cosa più bella è lo scambio con le molte persone che supportiamo sforzandoci di prestare un buon servizio.» Gérôme Grollimund

22 RAPPORTO ANNUALE 2021


Conto annuale 2021 Ricavi 2021

CONTO ANNUALE

Il 2021 è stato un anno solido dal punto di vista delle finanze. Grazie a un lascito a favore del Premio Wakker, gli obiettivi di bilancio sono stati addirittura superati. La situazione finanziaria è buona. Il finanziamento stabile a lungo termine delle attività di gestione e dei nuovi progetti ci permette di affrontare le sfide del 2022. ll conto annuale è risultato positivo. I ricavi nel 2021 ammontano a circa 3,3 milioni di franchi, ossia circa il 50 per cento in più di quanto preventivato. I costi d’esercizio ammontano a 3,1 milioni di franchi, poco più del previsto. Il risultato d’esercizio corrisponde quindi a un guadagno di 209 000 franchi prima del risultato finanziario e della variazione del capitale dei fondi. Il risultato positivo è dovuto da un lato a un lascito per il Premio Wakker, dall’altro al costante sostegno da parte di soci e donatori, e a una gestione oculata da parte del Segretariato generale. Il risultato definitivo, dopo attribuzioni e prelievi dal capitale vincolato dei fondi e dal capitale vincolato dell’organizzazione, è di meno 102 000 franchi. Il restante capitale dell’organizzazione di 2,1 milioni e quello dei fondi vincolati di 5 milioni hanno consentito a Patrimonio svizzero non solo di continuare con gli importanti progetti già in opera, come i premi, la Casa del Patrimonio e il lavoro politico, ma anche di lanciare nuove iniziative nell’ambito della strategia 2021–2025. Per il 2022 sono previste ulteriori raccolte fondi legate ai progetti e lo sviluppo delle donazioni tradizionali e digitali. In questo modo si dovrebbero coprire i costi di attuazione della strategia 2021–2025 e delle relative spese aggiuntive. Costi complessivi 2021

Donazioni e quote sociali membri 4 000 000

20 %

3 500 000

8% 8%

12 %

24 %

3 000 000 2 500 000 2 000 000 1 500 000

28 % 36 %

1 000 000

64 %

500 000 0 2017

2018

2019

Quote sociali membri Patrimonio svizzero CHF 275 473.–

Progetti e prestazioni CHF 1 966 168.–

Quote sociali membri sezioni

Donazioni non vincolate CHF 929 052.–

Raccolta fondi, promozione e riscossione quote sociali CHF 351 437.–

Quote sociali membri Patrimonio svizzero

Donazioni vincolate CHF 1 184  233.– Contributi pubblici e di terzi CHF 635  904.– Ricavi da forniture e prestazioni/ altri ricavi CHF 250 905.–

Spese amministrative/organi dell’organizzazione CHF 748 821.–

2020

2021

Donazioni non vincolate e vincolate (donazioni e legati)

Totale costi d’esercizio CHF 3 066 426.–

Totale ricavi CHF 3 275 567.–

RAPPORTO ANNUALE 2021 23


CONTO ANNUALE 2021 DI PATRIMONIO SVIZZERO

Bilancio al 31 dicembre

2021

2020

CHF

CHF

CHF

CHF

Attivo circolante

1’428’324

837’637

Ricavi

3’275’567 100%

3’441’841 100%

Disponibilità liquide Crediti verso terzi Crediti nei confronti di: • Vendita del tallero • Vacanze in edifici storici Crediti dell’imposta preventiva Stock pubblicazioni Ratei e risconti attivi

1’094’841 82’600

14% 1%

373’124 5% 22’253 0,3%

Liberalità

2’388’758

2’467’738

200’000 13’000 21’060 1 16’822

3% 0,1% 0,2%

404’385 6% 0 22’203 0,3% 1 15’671 0,2%

Immobilizzazioni Titoli e investimenti1 Cauzione affitto Crediti a lungo termine verso terzi2 Quota fondo comunitario Tallero 50% Beni mobiliari Beni immobiliari Informatica3

3’040’927 2’108’495 50’176 670’688 154’483 2 1 57’082

ATTIVI

0,2%

3’021’521 27% 1’470’262 1% 50’171 9% 1’265’086 2% 150’376 2 1 1% 85’623

Conto d’esercizio 1.1. – 31.12.

21% 1% 18% 2% 1%

Attivi finanziari fondi vincolati

3’204’002

3’136’890

Fondo Rosbaud Fondo Premio Schulthess per i giardini Fondo ristrutturazioni

1’061’988 1’471’782 670’232

14% 993’709 19% 1’546’103 9% 597’079

Totale attivi

7’673’252 100% 6’996’048 100%

PASSIVI Capitale di terzi

CHF

CHF

5’571’928

4’421’486

14% 22% 9%

Capitale di terzi a breve termine

394’791

Debiti per forniture e prestazioni4 Altri debiti a corto termine Ratei passivi5 Ratei quota Tallero sezioni

110’648

1,5%

116’041

80’797 103’346 100’000

1,1% 1,3% 1,3%

91’891 1% 82’696 1,2% 100’000 1,4%

390’628 2%

Capitale vincolato ai fondi

5’177’137

4’030’858

Fondo Campagne e progetti6 Fondo Premio Wakker Fondo Rosbaud Fondo Premio Schulthess per i giardini Fondo ristrutturazioni Fondo Lascito Burkhardt-Hafter Fondo Lascito Schinz

187’755 1’364’318 1’061’988 1’471’782 726’232 42’799 322’263

2% 0 18% 455’000 7% 14% 993’709 14% 19% 1’546’103 22% 9% 670’985 10% 1% 42’799 0,6% 4% 322’263 5%

Capitale organizzazione

2’101’324

2’574’561

Capitale organizzazione vincolato7 Quota fondo comunitario Tallero (50%) Fondo provvedimenti marketing Fondo Casa del Patrimonio Campagne e progetti Riserva fluttuazioni valore titoli

1’362’483

Capitale organizzazione non vincolato Totale passivi

Quote sociali membri Patrimonio svizzero Liberalità non vincolate: • Donazioni • Legati • Donazioni in seguito a mailing • Contributo Tallero non vincolato Liberalità vincolate: • Donazioni vincolate • Legati vincolati8 • Contributo Tallero vincolato al progetto principale 9

1’733’376 2% 5% 3% 6% 2%

150’376 466’000 381’000 586’000 150’000

2% 7% 5% 8% 2%

738’841

10%

841’185

12%

7’673’252 100% 6’996’048 100%

275’473

2020

8%

46’065 1% 40’553 1% 642’434 20% 200’000 6%

272’622

8%

59’361 2% 14’000 0,5% 661’168 19% 200’000 6%

140’597 1’043’636 0

4% 32%

60’587 2% 1’015’000 29% 185’000 5%

Contributi pubblici

570’904

17%

626’500 18%

Contributi di terzi10

65’000

2%

0

Ricavi da forniture e prestazioni

229’810

Pubblicazioni Manifestazioni e convegni Casa del Patrimonio

178’288 17’136 34’386

5% 1% 1%

21’095

1%

Altri ricavi

323’246 257’025 7% 15’997 0,5% 50’224 2% 24’357

1%

Costi

-3’066’426 100% –3’245’756 100%

COSTI PROGETTI E PRESTAZIONI11

-1’966’168

64% –2’369’706 73%

Progetti/campagne Informazioni e pubbliche relazioni Manifestazioni Casa del Patrimonio

-639’869 -508’738 -325’168 -492’393

–523’114 –1’031’867 –232’075 –582’650

RICERCAZIONE DI FINANZIAMENTI, PROMOZIONE E RACCOLTA CENTRALIZZATA12

-351’437

12%

–369’196

AMMINISTRAZIONE 13+14

-748’821

24%

–506’854 16%

Risultato d’esercizio ante risultato finanziario e variazioni dei fondi

209’141

Risultato finanziario15

463’900

30’113

Costi finanziari Ricavi finanziari

-30’119 494’019

–95’045 125’158

Risultato ante variazioni dei fondi e del capitale

673’041

226’198

-1’650’639 504’360

–1’272’759 577’408

-473’238

–469’153

-4’106 375’000

0 310’846

-102’344

–158’307

102’344

158’307

0

0

Assegnazione capitale fondi vincolato16 Utilizzo capitale fondi vincolato17

154‘483 356’000 261’000 441’000 150’000

2021

Risultato ante variazione capitale organizzazione Assegnazione capitale organizzazione vincolato Utilizzo capitale organizzazione vincolato18 Risultato post variazione capitale organizzazione Prelevamento (+)/Attribuzione (–) capitale organizzazione non vincolato Risultato post variazione capitale organizzazione

11%

196’085

Osservazioni sul bilancio e sul conto d’esercizio 1

La presentazione dei conti consolidati (Patrimonio svizzero e fondazione Vacanze in edifici storici) è conforme alle direttive Swiss GAAP FER/RPC, alle disposizioni del Codice svizzero delle obbligazioni e agli statuti dell’associazione. I conti annuali consolidati e i rapporti dell’organo di revisione Argo Consilium AG possono essere scaricati dal sito www.patrimoniosvizzero.ch

Approvato il 7 maggio 2022 dalla Conferenza dei e delle Presidenti all’attenzione dell’Assemblea dei delegati. Martin Killias, Presidente Stefan Kunz, Segretario

24

RAPPORTO ANNUALE 2021

La gestione dei titoli e degli investimenti è soggetta al regolamento per gli investimenti di Patrimonio svizzero. 2 Investimento a lungo termine presso la cooperativa edilizia Allgemeine Baugenossenschaft Luzern (abl). 3 Attivazione costi della nuova banca dati dei membri. 4 Fatture di fornitori/creditori non ancora pagate. 5 Oneri non ancora computati. 6 Donazioni vincolate e contributi a progetti. 7 Capitale vincolato agli obiettivi strategici dell’organizzazione. 8 Lasciti Premio Wakker 9 L’importo vincolato relativo al progetto principale del Tallero è destinato a Patrimonio svizzero un anno su due. 10 Contributi vincolati a progetti. 11–13 Le spese d’esercizio comprendono il personale, il materiale e le infrastrutture. 14 Spese che comprendono anche quelle per le attività del Comitato, della Conferenza, dell’Assemblea dei delegati e dello sviluppo dell‘organizzazione. 15 Il risultato comprende anche utili e perdite non realizzati relativi ai titoli. 16 Attribuzione che comprende lasciti vincolati e ricavi finanziari. 17 Utilizzo per progetti e costi finanziari. 18 Utilizzo per progetti, Casa del Patrimonio e ricerca fondi.


75° anniversario del Tallero d’oro

TALLERO D’ORO

Poche campagne hanno segnato la tutela della natura e del paesaggio attraverso le generazioni come la vendita del Tallero d’oro. Seguendo in questo una lunga tradizione, in occasione del 75° anniversario il consigliere federale Berset ha ricevuto gli scolari a Berna. Un gesto forte che ci motiva a proseguire, insieme a Pro Natura, la vendita dei talleri.

Il consigliere federale Alain Berset accoglie una classe a Palazzo federale a Berna in occasione del 75° del Tallero d’oro. (Foto: Dominic Wenger/Tallero d’oro)

Dal 1946, ogni anno migliaia di scolari si impegnano nella vendita del Tallero. Per generazioni, i sostenitori della tutela del patrimonio hanno venduto il Tallero d’oro e sostenuto così il lavoro di Pro Natura e di Patrimonio svizzero. Negli anni abbiamo potuto ripetutamente contare sul riconoscimento da parte del Consiglio federale. Nell’anno della ricorrenza, Alain Berset ha invitato a Berna i protagonisti della vendita di talleri. È stato un bellissimo momento per i bambini come pure per la tutela della natura e del paesaggio in Svizzera. Il tema «Ambienti selvaggi» è stato al centro della campagna del Tallero d’oro 2021. Benché per il secondo anno di seguito la pandemia abbia difficoltato le vendite, molti bambini e giovani sono andati casa per casa per vendere il tallero, dando prova di grande motivazione e coscienziosità. Un ringraziamento speciale va quindi alle classi e agli insegnanti per l’impegno profuso. Anche se i dati delle vendite sono in calo da diversi anni, siamo sempre felici per ogni singolo tallero venduto e per il conseguente sostegno ai progetti di tutela della natura e della cultura architettonica. Un grande ringraziamento va anche alla Posta e a Coop edile+hobby, che ci hanno fornito il loro supporto attraverso la vendita nelle proprie filiali.

PROSPETTIVE 2022

La campagna del Tallero d’oro 2022 è dedicata al tema «50 anni Premio Wakker». In Svizzera abbiamo una forte attività edilizia. Per proteggere la natura e i nostri preziosi appezzamenti agricoli, è necessaria una maggiore densificazione degli abitati. Occorre però anche prestare attenzione alla vivibilità. Da cinquant’anni il Premio Wakker di Patrimonio svizzero mostra come sia possibile sviluppare i Comuni conservando al tempo stesso gli edifici di pregio e rispettando la qualità della vita. Il Rapporto annuale dettagliato può essere consultato al sito www.tallero.ch.

RAPPORTO ANNUALE 2021 25


26 RAPPORTO ANNUALE 2021


Richieste come non mai! FATTI E CIFRE 2021 Totale dell’offerta: 48 case storiche (di cui 9 di proprietà della fondazione e 3 esterne)

VACANZE IN EDIFICI STORICI

«Vecchi muri e travi raccontano storie. Un’incantevole casa di vacanza per rilassarsi e stare bene» ha detto un ospite. La vocazione della Fondazione Vacanze in edifici storici di preservare a lungo termine dimore storiche rendendole accessibili al pubblico, trova sempre più consensi. La richiesta di vacanze in edifici storici è più forte che mai. La Fondazione Vacanze in edifici storici è la dimostrazione che un ricco patrimonio edilizio e un’architettura di valore possono rappresentare un vero valore aggiunto per il turismo. Realizzando l’obiettivo della conservazione a lungo termine degli edifici di pregio e rafforzando al tempo stesso il legame della popolazione con il proprio territorio, il successo di questa iniziativa di accoglienza turistica in case storiche contribuisce anche alla valorizzazione delle aree, spesso rurali, in cui esse si trovano. I forti cambiamenti degli ultimi due anni nel modo di viaggiare e di trascorrere le vacanze ha portato a un aumento senza precedenti della domanda: rispetto al 2020, un anno già molto positivo, il numero di pernottamenti è nuovamente aumentato del 45 per cento. Nel 2021 sono stati prenotati circa 41 000 pernottamenti singoli, per un incredibile tasso di occupazione medio dell’84 per cento. Inoltre, nel corso dell’anno, all’offerta esistente si sono aggiunte altre sei proprietà. Ora è possibile vivere da vicino il ricco patrimonio architettonico svizzero pernottando in ben 48 edifici storici. Il rapporto annuale dettagliato della Fondazione Vacanze in edifici storici può essere consultato al sito www.ferienimbaudenkmal.ch.

Pernottamenti 2021: 40 761 (escluse le case esterne) Edifici in preparazione: – Maison Heidi, Souboz (BE) – Kaplanei, Ernen (VS) Novità 2021: – Haus am Platz, Jenaz (GR) – Grosshaus, Elm (GL) – Schlossgut Münchenwiler oben, Münchenwiler (BE) – Casa Malussi, Bondo (GR) – Rebarbeiterhaus, Twann (BE) – Casa Grande, Cumiasca (TI) Altri progetti: Realizzazione e lancio di «Marché Patrimoine», piattaforma di compravendita di immobili storici Consiglio di fondazione: Beat Schwabe, Presidente Catherine Gschwind, Vicepresidente Werner Bernet Andreas J. Cueni Rafael Matos-Wasem Julie Schär

Nel 2021 l’offerta della Fondazione Vacanze in edifici storici si è arricchita della Casa Grande di Cumiasca (TI), a sinistra, e della Rebarbeiterhaus di Twann (BE), sopra. (Fotos: Gataric Fotografie)

RAPPORTO ANNUALE 2021 27


CONTO ANNUALE 2021 DI VACANZE IN EDIFICI STORICI

Bilan au 31 décembre

2021

2020

CHF

CHF

303’009 179’462 68’361 25’596 1’405

660’691 500’650 74’129 0 2’147

0 28’185

7’139 76’626

Immobilisations Immobilisations corporelles: immeubles

4’810’695 4’810’695

2’446’402 2’446’402

Total actifs

5’113’704

3’107’093

CHF

CHF

353’639

333’609

13’000 319’347

271’084

15’020 6’272

32’485 30’040

Capitaux de tiers à long terme Engagements à long terme portant intérêts: - prêts privés - prêts hypothécaires

1’693’750

1’708’750

902’500 791’250

902’500 806’250

Total capitaux de tiers

2’047’389

2’042’359

679’877 496 0 0 0 47’566 13’476 25’381 124’050 287’964 180’944

992’523 27’137 25’381 333’320 124’050 251 13’476 0 0 287’964 180’944

Total capitaux de tiers & affectés à des fonds

2’727’266

3’034’882

Capital propre (capital de l’organisation) Capital de la fondation Réserves sur le bénéfice libre Réserve valorisation des immeubles Résultat final

2’386’438 100’000 -77’855 2’364’293 0

72’211 100’000 -27’789 0 0

Total passifs

5’113’704

3’107’093

ACTIFS Actifs circulants Liquidités Créances résultant de ventes et services Créances envers Patrimoine suisse Autres créances à court terme Actifs de régularisation: montants non encaissés - de Patrimoine Suisse - de tiers

PASSIFS Capitaux de tiers à court terme Dettes résultant d’achats et de services - sur Patrimoine suisse - sur des tiers Passifs de régularisation: - charges non payées - produits encaissés d’avance

Capitaux affectés à des fonds Fonds de rénovation général Fonds de rénovation Taunerhaus Fonds de rénovation Maison Heidi Fonds de rénovation Casa Portico Fonds de rénovation Kaplanei Ernen Fonds d’assainissement Huberhaus Fonds d’assainissement Taunerhaus Fonds d’assainissement Casa Portico Fonds d’assainissement Haus Tannen Fonds d’assainissement Flederhaus

Compte de résultat 1.1–31.12

2021

2020

CHF

CHF

1’078’347 184’063

1’097’290 156’225

50’000 108’800 393’127 321’523 8’709 12’125

35’000 368’120 301’452 216’364 20’129 0

–1’001’194 –448’897 –400’780 –16’024 –55’879 –79’614 0

–892’527 –404’783 –275’553 –27’275 –43’295 –64’971 –76’650

77’153

204’763

Résultat d’exploitation avant résultat financier et variations des fonds Amortissements des immobilisations Pertes sur les débiteurs Déduction impôt anticipé

–350’331 –415’164 –2’217 –10’103

–134’409 –298’964 0 –40’208

Résultat de l’exercice avant variations des fonds et du capital Charges financières Charges extraordinaires

–362’712 –12’381 0

–94’201 –8’133 0

312’647 Variation des fonds affectés 0 Dotation au fonds de rénovation Taunerhaus –31’342 Dotation au fonds de rénovation Maison Heidi 0 Dotation au fonds de rénovation Casa Portico –104’100 Dotation au fonds de rénovation Kaplanei Ernen 0 Dotation au fonds de projets «Expérience Patrimoine» –25’381 Dotation au fonds de projets Taunerhaus Dotation au fonds de projets Casa Portico –124’050

80’112 –69’765 –205’000 –50’000 –15’343 –43’355 0 0

25’381 Prélèvement sur le fonds de rénovation Taunerhaus 0 Prélèvement sur le fonds de rénovation Flederhaus Prélèvement sur le fonds de rénovation Maison Heidi 364’662 Prélèvement sur le fonds de rénovation Casa Portico 124’050 Prélèvement sur le fonds de rénovation Kaplanei Ernen 56’785 26’642 Prélèvement sur le fonds de rénovation général 0 Prélèvement sur le fonds d’assainissement Haus Tannen 0 Prélèvement sur le fonds «Expérience Patrimoine»

226’196 6’600 31’888 31’697 15’343 40’612 7’200 104’039

Résultat de l’exercice avant dotation au capital de l’organisation

–50’065

–62’430

50’065 0

62’430 0

Produits nets Contributions et legs libres Contribution de Patrimoine suisse pour le secrétariat Dons affectés de tiers Produits des loyers des objets en propriété Commissions pour objets de tiers Autres revenus Produits visites d’inspection et suivis de travaux Charges d’exploitation Charges de personnel Charges pour les monuments Charges d’évaluation Marketing et collecte de fonds Autres charges d’exploitation Charges pour «Erlebnis Baudenkmal» Résultat d’exploitation avant amortissements

Dotation au/prélèvement sur le capital libre Résultat de l’exercice après dotations

En 2005, Patrimoine suisse a créé la fondation Vacances au cœur du Patrimoine. Par la nomination des membres du conseil de fondation, Patrimoine suisse peut influencer les activités de la fondation. Le rapport annuel de la fondation Vacances au cœur du Patrimoine ainsi que le rapport de révision détaillé peuvent être téléchargés sur www.vacancesaucoeurdupatrimoine.ch. Adopté par le conseil de fondation le 28 mars 2022 Beat Schwabe, président Kerstin Camenisch, secrétaire générale

28 RAPPORTO ANNUALE 2021


Marché Patrimoine mette in contatto i proprietari di edifici storici e gli acquirenti interessati alla cultura architettonica. La piattaforma contribuisce alla reperibilità degli edifici storici a rischio e ne favorisce l’intermediazione in tutta la Svizzera. Un progetto di successo. Patrimonio svizzero ha partecipato al concorso indetto dall’Ufficio federale della cultura in occasione dell’Anno del patrimonio culturale 2018. Il nostro progetto di una piattaforma immobiliare per edifici storici è stato premiato. Dopo una prima fase partecipativa di prova, la Fondazione Vacanze in edifici storici e Patrimonio svizzero hanno lanciato all’inizio di giugno 2021 una versione aggiornata di «Marché Patrimoine». È stata aggiunta la sezione «In pratica», con informazioni sulla vendita e il restauro di immobili storici. Il lancio del progetto è stato un successo: su un’offerta di 47 edifici storici, 17 hanno trovato nuovi proprietari. Un totale di 466 persone hanno mostrato un concreto interesse per l’acquisto di un immobile. Una villa ticinese con un meraviglioso giardino (95 contatti) e una vecchia sede scolastica nel Canton Berna (47 contatti) sono stati gli oggetti più gettonati. Ogni settimana, il sito web ha ricevuto una media di circa 1100 visite. Prodotto di nicchia senza concorrenza diretta, «Marché Patrimoine» ha avuto un’enorme risonanza, soprattutto negli ambienti dei beni culturali, della cultura edilizia e dell’architettura. La forte domanda dimostra che l’interesse si estende anche al di fuori delle cerchie specializzate. www.marchepatrimoine.ch

La piattaforma per edifici storici

MARCHÉ PATRIMOINE

Uno degli oggetti in vendita su «Marché Patrimoine»: Villa Maini, Arogno (TI) del 1909. (Foto: p.g.c.)

RAPPORTO ANNUALE 2021 29


Attivi in tutte le regioni

SEZIONI E VOLONTARIATO

L’impegno profuso dalle nostre 25 sezioni attraverso centinaia di volontari attivi per garantire la salvaguardia e un uso adeguato dei monumenti, insediamenti storici e paesaggi antropici svizzeri è straordinario. Di seguito presentiamo una selezione rappresentativa delle attività e dei progetti in cui si sono impegnate tutte le sezioni nel 2021.

SEZIONE ARGOV IA: L’EVOLUZIONE DEI V ILLAGGI Come contrastare l’edilizia generica nelle aree rurali in modo da preservare e sviluppare i tratti distintivi degli insediamenti? In una conferenza organizzata dalla sezione argoviese di Patrimonio svizzero, alcuni esperti hanno illustrato come lo sviluppo degli insediamenti attuato attraverso strumenti specifici in una prospettiva di pianificazione del territorio può costituire un contributo alla conservazione degli insediamenti storici. L’evento, svolto in collaborazione con Patrimonio svizzero, il Dipartimento argoviese del territorio, lo Jurapark Aargau e Patrimonio svizzero Basilea campagna, era rivolto ai professionisti dell’edilizia, ai pianificatori e alle autorità, come anche ai privati interessati. www.heimatschutz-ag.ch

SEZIONE VALLESE ROMANDO: PREMIO A CHAMOSON Sono molti i comuni vallesani che si trovano a dover conciliare una gestione attenta del patrimonio culturale con lo sviluppo sostenibile. È necessario trovare il modo di soddisfare le esigenze del presente e del futuro senza sacrificare il passato. Per il Premio di Sezione 2021, la giuria si è concentrata sulle attuali sfide in materia di valorizzazione e tutela del «patrimonio culturale nel suo contesto». Il Comune di Chamoson è stato premiato per essere riuscito ad affrontare tali sfide con intelligenza ed eleganza, promuovendo al tempo stesso una comunicazione attiva e attenta rivolta alla popolazione. In questo modo il Comune è riuscito ad adottare misure di tutela specifiche e ad attuarle con successo. In occasione del premio, ha fatto tappa a Chamoson il Clou rouge, che dal 2020 attraversa la Svizzera romanda per sensibilizzare sul tema del paesaggio culturale. www.patrimoinevalais.ch

SEZIONE VAUD: PUBBLICAZIONE SUL DOMAINE DE LA DOGES Due secoli fa, il Domaine de la Doges fu acquistato dalla famiglia de Palézieux. In occasione della ricorrenza, è stata realizzata una pubblicazione dedicata a questo luogo straordinario, lasciato in eredità alla sezione vodese di Patrimonio svizzero nel 1997. La prima parte del libro, pubblicato a settembre in occasione delle Giornate del Patrimonio, è dedicata allo sviluppo architettonico e paesaggistico della proprietà, la cui esistenza è documen-

30 RAPPORTO ANNUALE 2021


tata sin dalla metà del XVII secolo. La seconda parte si concentra invece sulla vita quotidiana della famiglia de Palézieux. Senza pretendere di essere esaustivo, il volume permette di scoprire la ricchezza e la varietà del patrimonio culturale del Domaine de La Doges e presenta una panoramica sullo sviluppo delle case di campagna nella regione di Vevey, come pure sulla vita culturale e sociale dell’élite vodese dell’epoca. La pubblicazione sarà disponibile presso la sezione vodese di Patrimonio svizzero. www.patrimoinesuisse-vd.ch

Costruire nei villaggi storici: la sezione argoviese di Patrimonio svizzero ha invitato professionisti a discutere di sviluppo urbanistico durante una speciale conferenza. (Foto: Henri Leuzinger)

SEZIONE ZUGO: SENTENZA SULLA LEGGE SULLA PROTEZIONE DEI MONUMENTI In primavera, il Tribunale federale ha dato ragione a Patrimonio svizzero Zugo in merito alla legge sulla protezione dei monumenti approvata dal governo cantonale e ha imposto al Consiglio di Stato di depennare la controversa norma per la quale gli edifici di meno di 70 anni possono essere messi sotto tutela solo con il consenso dei proprietari. La decisione, che rende la Convenzione di Granada vincolante per la legislazione cantonale, rafforza la istanze di tutela dei monumenti architettonici. Anche a Zugo il concetto di monumento architettonico non deve essere stravolto. Quando i legislatori cantonali smantellano la protezione dei monumenti, si scontrano ai limiti del diritto federale e internazionale. www.zugerheimatschutz.ch

SEZIONE SV IZZER A CENTR ALE: EDIFICIO COMMERCIALE A TRIBSCHEN Secondo la decisione del Tribunale cantonale di Lucerna di luglio 2020, l’edificio commerciale di Tribschen avrebbe dovuto essere demolito. La nostra sezione locale ha chiesto che la sentenza fosse riesaminata dal Tribunale federale e a novembre ha infine ottenuto ragione. Tuttavia, il Tribunale federale non ha accolto il ricorso in quanto il permesso di demolizione era solo una decisione provvisoria. La decisione è di fondamentale importanza per le future procedure di concessione edilizia, poiché in precedenza a Patrimonio svizzero era stato negato il diritto di impugnare le decisioni di non protezione nelle procedure di tutela lucernesi. Non è nell’interesse né dei beni culturali né dei costruttori che si decida prima sulla questione della tutela e in seguito, senza prendere in considerazione il nuovo progetto edilizio, sul permesso di demolizione, per poi infine – separatamente dal resto – decidere sul nuovo progetto. Una valutazione finale da parte del Tribunale federale è possibile solo dopo il completamento delle tre procedure. www.innerschweizer-heimatschutz.ch

SEZIONE DI BERNA: EDIFICI DI PREGIO La varietà della cultura architettonica e delle costruzioni del Canton Berna è impressionante. La nostra sezione bernese si è messa alla ricerca degli edifici di maggior pregio. Gli esperti dei gruppi regionali hanno selezionato piccoli edifici, case o complessi edilizi che sono loro parsi particolarmente interessanti quando li hanno visitati per delle consulenze o delle attività

RAPPORTO ANNUALE 2021 31


SEZIONI E VOLONTARIATO

di volontariato. L’interesse può derivare dalla meticolosità degli interventi sulla sostanza architettonica, da una riconversione rispettosa o anche da un’accurata conservazione. Ogni mese dell’anno, la serie «Wertvolle Bauten» (edifici di pregio) ha reso possibile un incontro approfondito con la cultura architettonica del cantone. www.bernerheimatschutz.ch

Uno degli edifici di pregio messi in vetrina dalla nostra sezione bernese: una palazzina ristrutturata su General-Dufour-Strasse a Bienne.

SEZIONE BASILEA CITTÀ: 50 ANNI DI UN PREMIO

(Foto: Remo Zehnder)

Dal 1969, Patrimonio svizzero Basilea premia le ristrutturazioni e nuove costruzioni esemplari. A settembre, l’annuncio dei nuovi vincitori è stata anche l’occasione per uno sguardo retrospettivo, realizzato con la pubblicazione di un volume illustrato contenente una selezione dei progetti di maggiore interesse. «Durante i primi anni, premiare edifici nuovi non è stato sempre facile», spiegano nella prefazione Uta Feldges e Robert Schiess. «La situazione è cambiata solo negli anni Ottanta, quando si è affacciata una nuova generazione di architetti.» La pubblicazione 50 Jahre Bautenprämierung è disponibile presso Patrimonio svizzero Basilea. www.heimatschutz-bs.ch

Questo edificio residenziale ristrutturato di Schaffhauserrheinweg a Basilea è stato premiato dalla sezione basilese di Patrimonio svizzero. (Foto: Ariel Huber)

32 RAPPORTO ANNUALE 2021



Questo rapporto è stato approvato il 7 maggio 2022 dalla Conferenza dei e delle Presidenti all’attenzione dell’Assemblea dei delegati di Patrimonio svizzero. Il Presidente: Martin Killias Il Segretario generale: Stefan Kunz

Patrimonio svizzero Villa Patumbah Zollikerstrasse 128, 8008 Zurigo T 044 254 57 00 info@heimatschutz.ch www.patrimoniosvizzero.ch


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