COTTONTRADERS.COM
NEST.CO.UK
DEBENHAMS.COM
DOROTHYPERKINS.COM
CONTENUTI 38
Lettera dell’Editor 8 Resort 2020 Shows articolo 12 Limited Edition editoriale 18 Must Have articolo 32 Be Yourself cover story 38 Gli ultimi 5 anni al Met Gala articolo 50 New Identity editorial 56 Su misura, il futuro è tailoring articolo 64 Back in the Days editoriale 70 So Rare editoriale 80 Il make-up artist di Katy Perry, Michael Anthony, si racconta intervista 88 Modern Lady editoriale beauty 92 I prodotti beauty green per l’estate articolo 98 Summer Vibe editoriale 102 Dietro le quinte dei Marchi lusso articolo 112 This Must be the Place editoriale 114 Gli Accessori Limited Edition articolo 130 Beyond the Mask editoriale 136 Le mostre da non perdere articolo 149 Row Out editoriale 150 Il Design si ispira alla Natura articolo 160 Static Emotions editoriale 166 LVMH lancia la piattaforma AURA per la tracciabilità dei prodotti articolo 174 Sea Food editoriale 176 Il Paradiso in Costa Rica si chiama Hotel Punta Islita 188
COVER STORY Photography Patrick Schwalb Style Markus Galic Model Céline Bethmann c/o Munich Models wearing here Ted Baker Makeup Josie Martens c/o Bigoudi
LETTERA DELL’EDITOR 18
P
arola d’ordine: Individualismo. Lo style ricercato e personale diventa un imperativo nella strada verso l’unicità, e il riuscire a sentirsi speciali in un mondo fatto ormai in serie, dove tutto è standardizzato. A questo proposito stanno funzionando benissimo le collezioni limited edition, quelle eco sostenibili e il “su misura” riprende piede. La naturale predisposizione dell’essere umano a volersi distinguere è il tema di questo numero, #beyourself sarà il vostro mantra e vi accompagnerà in un’esperienza fatta di eccentricità, design d’eccellenza, artisti incredibili dello star system ricordandovi che il futuro lo potete scegliere da soli. Editor-in-chief Facebook: @marta.forgione Instagram: @martaforgione
Marta Forgione
DOROTHYPERKINS.COM
Editor’s letter DIRETTORE, CHIEF EDITOR Marta Forgione martaforgioneph@gmail.com Via Raimondo Scintu, 78 - 00173 Roma (Italia) CONTRIBUTORS PER QUESTO NUMERO: LAYOUT Giuseppe Sindoni Laura Bobak Giulia Greco WRITERS Giulia Greco Ludovica Mucci Federica Caiazzo Veronica Valdambrini FOTOGRAFI Patrick Schwalb, Christoph Klutsch Cristiano Miretti, Domenico Petralia Antoine Coquelet, Jessica Grossmann, Aldona Karczmarczyk, Martyna Galla Jacek Grabczewski, Olga Volkis, Sasha Tassilo Höchstetter AGENZIE Munich models, IMG models, TheFabbrica, Modelwerk Kathrin Hohberg, Bigoudi Tigers Management, ProductionLink Townsend London, Liganord Model plus Warsaw, Van Dorsen Artists Iconic Management, D’vision Uncover models, Kostromichova ADVERTISING adv.latest@gmail.com Roma Italia 2019 | p.iva 15126391000 | iscrizione ROC n. 32682 Pubblicazione bimestrale da LATEST srls unipersonale a Febbraio, Aprile, Giugno, Agosto, Ottobre. Stampato in Italia da Facciotti s.n.c - Per l’estero da Severn print, UK Distribuito da Pineapple media LTD, UK | prezzo sul sito latestmagazine.net stampato €15 - digitale €4.5 Prezzo di copertina: IT €15 UK £10
AMARA.COM
Editor’s letter
La stagione delle collezioni Cruise si è conclusa e ha portato in passerella non solo nuovi trend, ma anche temi sociali e culturali su cui riflettere. La moda, si sa, non si limita ad abiti e accessori, ma è strettamente collegata al mondo che ci circonda, e per questo non è mai completamente immune alla situazione culturale, economica e politica del mondo in cui viviamo. La collezione Cruise di Dior ha sfilato a Marrakesh e ha fatto dell’Africa la sua ispirazione principale. Gli abiti, i tessuti e gli accessori sono un inno alla cultura del continente e sono stati realizzati secondo tecniche artigianali della tradizione. Oltre ad essere bellissimi e preziosi, ci ricordano che l’incontro e l’accettazione ci rendono più forti. Che le collezioni di Miuccia Prada siano sempre intellettuali e impegnate non è una novità. La Cruise 2020 non fa eccezione e, attraverso linee pulite e colori semplici, prende una posizione nei confronti della moda contemporanea. Prada non grida, ma manda messaggi sottili ed educati, rigorosi come la Milano in cui il brand è nato e cresciuto: basta esagerazioni, esuberanza e cattivo gusto. Less is more è un principio che dovremmo cercare di ritrovare.
RESORT 2020
SHOWS Words Giulia Greco - fino a pagina 16 Qui e di fronte: Max Mara Cruise 2020, foto di Lucioni e Oberrauch di gorunway.com /courtesy of Vogue Pagine seguenti (14-16): Giorgio Armani, Alberta Ferretti e Gucci cruise 2020, foto di Salvatore Dragone / Gorunway.com / courtesy of Vogue
p.12
Chanel si lancia in un mare in burrasca, in cui è difficile predire con chiarezza un porto di arrivo. La prima collezione senza Karl Lagerfeld è stata salutata con un misto di commozione e di speranza: quello che ormai è “passato” deve lasciare il posto a qualcosa di nuovo. Che la Maison si trovi ad un bivio è chiaro, non ci resta che aspettare per vedere come il futuro riuscirà a fondersi dolcemente con la tradizione. Chi invece non cambia i suoi canoni è Louis Vuitton. La coerenza e la freschezza delle collezioni danno la possibilità allo stilista Nicolas Ghesquière di rimanere fedele alla sua linea stilistica e alle sue ispirazioni principali, tutte votate ad un futurismo tecnologico e fantascientifico. Gli shows di Louis Vuitton ci proiettano avanti nel tempo, facendoci vivere l’emozione della space age.
Max Mara. Max Mara sceglie la capitale tedesca per presentare la sua collezione Cruise 2020, e in particolare il Neues Museum. Il Museo, che ha riaperto i battenti solo nel 2009 dopo i danneggiamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, ha fornito una passerella minimal e significativa: una scala di pietra grigia, che ha lasciato carta bianca ai modelli, dando loro pieno risalto. D’altro canto il setting è stato anche metafora visiva per la linea stilistica della Maison, che fa delle linee dritte e decise, delle power suite tone sur tone e dei richiami al guardaroba maschile, elementi della divisa della donna moderna. Lo collezione è, come al solito, quintessenza dell’eleganza: i colori sono il beige, il grigio e il rosso, ma domina il bianco puro del finale, in cui ha sfilato anche la cantante e attrice Ute Lemper. Ai materiali sartoriali dei completi si affiancano tessuti più leggeri e preziosi, come il cashemere trasparente e il tessuto shiny. Il tutto è impreziosito da decorazioni 3D floreali e da quelle che sembrano le piume di un pavone: la donna Max Mara è forte e decisa, ma anche sofisticata e in grado di giocare con la sua sensualità. Gli abiti sono drappeggiati sul corpo e cadono perfettamente, formando pieghe scolpite. Sono, nelle forme, un richiamo al mondo antico, così come i pochi e ben studiati gioielli. La collezione è estremamente ricca e tattile, di una bellezza e pulizia stupefacente.
Editor’s letter
Giorgio Armani. Giorgio Armani ha scelto per la sua prima collezione Cruise il palazzo Hyokeikan del complesso museale di Tokyo. La scelta è stata particolarmente significativa perchè sottolinea innanzitutto il legame che il brand ha con l’Oriente e, in secondo luogo, i valori su cui esso si fonda. Come il Giappone vive in una situazione di perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, così Armani rimane fedele a se stesso, declinando le mode e i trend secondo il suo codice stilistico. E’ un’isola che, seppur in dialogo costante con il mondo che la circonda, ama la sua indipendenza. L’eleganza naturale - non forzata, che è la cifra stilistica di Giorgio Armani, la ritroviamo anche nella sua prima collezione Resort. Tagli morbidi, materiali leggeri e scivolati, che verso il finale diventano più rigidi e strutturati. I colori sono quelli del panorama insulare del Giappone: tonalità di blu e di beige, e un tocco di rosso tendente al corallo. Gli accessori lasciano ad Armani lo spazio necessario per divertirsi. Cappelli e bretelle in pelle, gioielli e spille in materiale tartarugato e dimensioni sostenute, i coralli incontrano grosse perle in legno colorato e formano collane esuberanti. Che il diavolo sta nei dettagli, Mr Armani l’ha capito già da tempo. Il risultato finale è proprio un perfetto amalgama di classe, nonchalance e tocchi sbarazzini. La donna Armani è in carriera, ma in ufficio fantastica sulla crociera estiva che l’aspetta.
p.14
Giorgio Armani Cruise 2020 show
foto di Salvatore Dragone / Gorunway.com courtesy of Vogue
Alberta Ferretti. Alberta Ferretti ha realizzato una collezione d’avanguardia come mai prima d’ora. A partire dal design, che da forma alla donna con stilemi nuovi, e una nota forte e decisa che è novità nella produzione di Ferretti. L’ispirazione arriva dal mare e dalla sua convivenza pacifica, nella città di Montecarlo dove la collezione è stata presentata, con lo spirito creativo dell’uomo. Caban dal taglio semplice, polo in seta e shorts, ma anche jumpsuit e abiti fluttuanti. Fino al fantastico abito a sirena del finale, indossato dall’eterea Elsa Holsk e realizzato in paillettes luminose e chiffon. I materiali utilizzati sono delicati, come suede, seta e denim pastello, con un cenno di pelle rosso fuoco. Giacche e pantaloni da giorno sono rifiniti con occhielli in metallo che richiamano il mondo marino. Ma d’avanguardia è anche il processo di realizzazione della collezione, green ed ecosostenibile. Ferretti si è dichiarata sensibile ai problemi climatici e ambientali. La moda, che è uno dei settori produttivi più interessati all’inquinamento ambientale, è anche il modo migliore per “educare” gli acquirenti ad un consumo consapevole. La designer è consapevole che il percorso è lungo e richiede onestà e impegno da parte di tutta la filiera, ma la sua collezione Cruise è sicuramente un punto di partenza luminoso. La maison è stata premiata con l’Ethical and Sustainable Award dalla Montecarlo Fashion Week, che è stata interamente dedicata al problema della sostenibilità e il cui slogan era “Green is the new glam”.
Alberta Ferretti Cruise 2020 show foto di Salvatore Dragone / Gorunway.com
courtesy of Vogue
Editor’s letter
Gucci. Alessandro Michele sceglie i Musei Capitolini di Roma per presentare la sua Cruise 2020. Lo fa perchè Roma non solo è la sua città natale, ma è anche la culla della cultura occidentale. E il direttore creativo di Gucci, che di cultura si è sempre nutrito e ne ha fatto la base del suo lavoro, auspica un futuro più consapevole. Non superficialità, non consumo vuoto e fine a se stesso. La moda è qualcosa di più profondo e per comprenderla e maneggiarla serve un bagaglio culturale vasto. Insieme a questo sottile messaggio, tessuto nella trama della sfilata e che appare chiaro solo collezionando indizi sparsi qua e la (l’invito in forma di libro, il set, i tatuaggi che richiamano il mondo antico, la poesia di Verlaine all’ingresso, ecc), la collezione invita a riflettere su un altro tema estremamente attuale: la libertà personale - di pensiero, espressione e azione. Soprattutto, la libertà di fare del proprio corpo ciò che si vuole, senza essere limitati da leggi imposte. La riflessione prende ovviamente le mosse dai richiami all’apparato riproduttivo femminile, che appare su abiti e gioielli, e dalla reintroduzione delle leggi anti aborto in US. Per questo motivo il pastiche di stile e influenze diverse si amalgama con una nota anni ‘70 che domina la scena. Pantaloni flair, frange di suede e capelli lunghi e ondulati. Pelle colorata, stampe a quadri, cappelli a tesa larga e turbanti di paillettes. Ma anche occhiali aviator e orecchini pendenti fatti di lustrini. L’universo di Gucci è un universo sconfinato, in cui ogni cosa trova idealmente posto. Libera espressione, così com’era nell’antico mondo pagano, in cui ogni cosa e ogni persona riusciva a vivere accanto al suo opposto, creando combinazioni inimmaginabili, ma non per questo meno belle.
p.16
Gucci Cruise 2020 show
foto di Salvatore Dragone / Gorunway.com courtesy of Vogue
JOHNLEWIS.COM
L
imited Edition Photography SACHA TASSILO HÖCHSTETTER Style KONSTANTINOS GKOUMPETIS Model CLARA c/o TIGERS MANAGEMENT Makeup, hair style LENA GEHRIG c/o FAME AGENCY Assistant PHILIP HOFMANN
Apertura: Abito Dimitri Cintura Armani Gioielli Dolce&Gabbana Occhiali da sole Mykita Scarpe Marcel Ostertag Qui: Giacca Levi’s Abito Danny Reinke Scarpe Gucci Di Fronte: Top Scotch&Soda Pantaloni Emilio Pucci Scarpe Christian Louboutin Orecchini Maison Martin Margiela
Top Marina Hoermanseder Pantaloni Marcel Ostertag Capptto Drykorn / ZalandoSE Orecchini Guess Di Fronte: Top Pugneth Abito, guanti Dawid Tomaszewski Sandali a ciabatta Yeezy Collana Versace
Abito Stine Goya Gonna No21 Cintura Dimitri Scarpe Dolce&Gabbana Gioielli Swarovski Di Fronte: Cintura Gucci Giacca Emilio Pucci Pantaloni Marcel Ostertag Scarpe Tommy Hilfiger
Total Look Marina Hoermanseder Scarpe Alberto Guardiani Di Fronte: Cappelli Stetson x Levi’s Top Roberto Cavalli Occhiali Etnia Barcelona Gonna Valentino
Completo Wrangler Bustino Agent Provocateur Scarpe, guanti Swarovski x Dawid Tomaszewski
Body Dolce&Gabbana vintage Cappotto, gonna Essentiell Antwerp Orecchini Sabrina Dehoff Scarpe Scotch&Soda Sciarpa Hermès Di Fronte: Bustino Marina Hoermanseder Pantaloni Diane Fßrstenberg Gioielli SIF Jacobs Borsa Tosca Blu
must have CRUISE’20 words Giulia Greco
1.
LEATHER
Se viviamo in un mondo di contrasti ed equilibri trovati, nulla è meglio che abbinare la pelle e il suo spirito rock and roll con colori naturali e accessori dalle linee rigide. Ce lo insegna Chanel, tra gli altri, portando in passerella jumpsuit, gonne e pantaloni di pelle colorata, da abbinare a tessuti più morbidi e tagli femminili. Il look finale è di impatto, ma non si prende troppo sul serio. Per essere ancora più di tendenza, noi vi consigliamo di scegliere l’ecopelle firmata Nanushka. Praticamente voi non vi accorgerete della differenza, ma l’ecosistema si.
2.
3.
Goldsign Top a coste €300 su farfetch.com
Andy Wolf, occhiali da sole su andy-wolf.com 1.Chanel Cruise 2020 Runway show Foto: Alessandro Lucioni / gorunway.com 2. Nanushka The Mitsu leather pants €395 su nanushka.com 3.Loewe borsa in pelle $2,890 su net-a-porter.com
SOMETHING SHINES
1.
Basta veramente poco per brillare. Non solo in occasioni speciali, una giacca o un accessorio brillantinato può accompagnare dal mattino fino all’ora dell’aperitivo. Valentino ha proposto materiali satinati e tulle intarsiati di pietre, mentre Louis Vuitton ha decorato abiti e giacche con dettagli luminosi. Max Mara adotta uno stile più sobrio ed elegante, e un total look composto da un lungo trench glitter. La giacca è un ottimo sostituto per l’estate, da portare su un outfit basic: jeans, e sneakers, insieme ad una classica t-shirt bianca.
2.
3. Dorothee Schumacher giacca €750 su mytheresa.com
1. Max Mara Cruise 2020 Runway show Foto: Lucioni e Oberrauch / gorunway.com 2. Goldsign jeans a vita alta €395 su mytheresa.com 3. Burberry Marsupio TB in pelle / € 990 su mytheresa.com
Alexander McQueen sneakers oversize €395 su alexandermcqueen.com
p.33
LACE LACE BABY
1.
Torna il pizzo sulle passerelle e invade abiti e accessori. L’abbiamo visto sui guanti di Gucci, aderenti come una seconda pelle, e l’abbiamo visto negli splendidi abiti finali di Dior. Che sia macramè, crochet o sangallo, in puro bianco o di colori diversi, crea intarsi sulla pelle. E’ il look perfetto per la stagione estiva e se avete timore che ricordi troppo il giorno del matrimonio, non vi preoccupate. Un modo per rendere un abito in pizzo meno impegnativo è abbinarlo a sandali alla schiava e ad un cerchietto in tinta, come una moderna principessa araba.
2.
3.
Jacquemus Les sandales Pilotis €595 su jacquemus.com
1.Dior Cruise 2020 Runway show Foto: Filippo Fior / gorunway.com 2.Zimmermann abito €3,150 su zimmermannwear.com 3.Strangelove NYC Eau de Parfum $475 su net-a-porter.com
Prada cerchietto in raso €190 su prada.com
OUT OF PATTERNS
1.
E’ dall’inverno scorso che i fashion insiders si divertono ad accoppiare stampe diverse in un singolo look. Quadri e righe? Perchè no! L’importante è bilanciare colori e materiali, e il gioco è fatto. L’outfit perfetto per giocare con il proprio stile e mettersi alla prova. Il bucket hat in paglia porta profumo di mare anche in una giornata di ufficio, mente le scarpe scultura di Cult Gaia sono fantastiche, richiamano la natura e i suoi elementi, da cui il brand prende ispirazione. L’outfit finale è freschissimo.
2.
3.
Madewell Top a righe in cotone e voile $81 su net-a-porter.com
Cult Gaia ciabattine in pelle € 325 su mytheresa.com 1.Prada Cruise 2020 Runway show Foto: Filippo Fior / gorunway.com 2. Gucci pantaloni di lana €890 su mytheresa.com 3. Clyde Cappello in paglia intrecciata / $200 su net-a-porter.com
p.35 p.13
THE CAPE.
1.
Saranno il trend per eccellenza dell’autunno-inverno, a metà tra una sciarpa avvolgente e un copri spalle, ma anche nella versione più lunga come cappotto. Sulle passerelle abbiamo visto la cappa in molte declinazioni differenti: su abiti in pizzo come per Gucci, su completi sartoriali e giacche in denim. Abbinarla è molto facile e, anche se usata in un look più street, come quello che vi proponiamo noi, conserva una certa regalità nelle forme. Noi l’abbiniamo a short e dettagli bold, per un look comodo e cool allo stesso tempo.
2.
3. Rokh, shorts €610 su farfetch.com
Burberry, sciarpa €960 su net-a-porter.com 1.Gucci Cruise 2020 show Foto: Salvatore Dragone / gorunway.com / courtesy of Vogue 2. Forzieri, guanti in pelle €84 su forzieri.it 3. Paco Rabanne, collana color oro $390 su pacorabanne.com
DENIM COME BACK
1.
Le power suits sono state il trend maggiore delle scorse stagioni. La voglia di matchare i pezzi non si è ancora esaurita: maglia e gonna abbinati, pantaloni e camicia in color block. Il denim è una valida alternativa. E’ stato uno dei tessuti più utilizzati nelle collezioni Resort 2020 e le ispirazioni sono tantissime. Noi abbiamo guardato ai modelli proposti da Burberry. Gonna e top con lavaggi simili, e un tocco di colore a scelta. Gli orecchini Swarovski sono un trend che si sta facendo strada e che vedremo presto ovunque.
2.
3.
Prada Camicia di jeans $760 su net-a-porter.com
1. Burberry Cruise 2020 Foto courtesy Burberry 2. Acne Studios Gonna denim a matita €280 su farfetch.com 3. The Row sandali in pelle, €695 su mytheresa.com
Swarovski orecchini OCEAN LOBSTER €79 su swarovski.com
p.37 p.15
be yourself COVER STORY Photography Patrick Schwalb Style Markus Galic Model Céline Bethmann c/o Munich Models
Makeup Josie Martens c/o Bigoudi with products from MAC Cosmetics & Aveda Digital Operator Lucas Höllmüller
“Qualcuno cade a pezzi, dorme tutto solo Qualcuno uccide il dolore, girando nel silenzio Alla fine si allontana Qualcuno si emoziona, in un cortile della cappella E prende un bouquet Un altro ne depone una dozzina Rose bianche su una tomba, yeahhh ... E essere te stesso è tutto ciò che puoi fare Qualcuno trova la salvezza in tutti, un altro solo dolore Qualcuno cerca di nascondersi, giù dentro se stesso, prega Qualcuno giura il suo vero amore, fino alla fine dei tempi Un altro scappa via Separato o unito, sano o pazzo E essere te stesso è tutto ciò che puoi fare...” - in memoria di Chris Cornell (©Audioslave - Be Yourself)
In Apertura: Cappotto Ted Baker | Borsa MCM | Stivaletti Chie Mihara | Qui: Abito Jil sander | Stivaletti Rani Bageria
Di Fronte: Cappotto Franziska Michael | Stivaletti Rani Bageria
Gilet Marc Cain | Orechini Tassel Tales | Calzini Falke | Stivaletti Chie Mihara
Di Fronte: Giacca Talbot Runhof | Shorts Pinko
Abito Paul & Joe | Dolcevita Hanro | Shorts Pinko | Sneakers Kennel & Schmenger
Pullover Pinko | Abito Sandro |Scarpe Miu Miu | Calzini Falke
Gilet MCM | Occhiali da sole Chloe | Stivaletti Chie Mihara
Di Fronte: Giacca Tricoat Franziska Michael | Shorts Franziska Michael | Calzini Fila | Sneakers Kennel & Schmenger
“L’evento del Met Gala cambia ogni anno tema, secondo la nuova esposizione del Museo, che gli invitati alla serata sono chiamati a interpretare. Budget illimitato e stylists di fama mondiale, messi insieme in un’equazione, danno come risultato il successo assicurato.”
Dakota Johnson, Alessandro Michele, Jared Leto and Jared Leto’s Head al MET Gala 2019 - BFA for Gucci | courtesy of standard.co.uk
p.50
Met Gala: l’evento di massima espressione words Giulia Greco “L’abbigliamento spesso rivela l’uomo” diceva Shakespeare nell’Amleto, e se nella vita quotidiana siamo costretti, in misura maggiore o minore, a conformarci a certe regole di stile, ci sono invece occasioni in cui sfoggiare tutto la nostra personalità. Il Met Gala è diventato negli ultimi anni un vero e proprio fenomeno in questo senso, seguito da milioni di utenti da ogni parte del mondo, con un altissimo livello di engagement e sharing sulle piattaforme social. Nata come serata di beneficenza a inizio maggio per l’apertura della mostra annuale del Metropolitan Museum di New York, le sue carte vincenti sono da un lato la figura di Anna Wintour, storica direttrice di Vogue US e organizzatrice della serata, che proietta la sua aura sull’evento; dall’altro gli ospiti, stars e celebrities mondiali mixati alla crème del fashion system. Tutti riuniti insieme, per la gioia del pubblico e degli stilisti, che trovano nel red carpet un’ottima pubblicità. Al di là delle personalità coinvolte comunque, ciò che veramente ci piace del Met è l’idea. E’ quasi superfluo spiegare in cosa consista, perchè chiunque abbia una connessione internet e un profilo social mediamente collegato sarà già al corrente. Ma per rinfrescare la memoria a chi ne ha bisogno, il Met Gala cambia ogni anno tema, secondo la nuova esposizione del Museo, che gli invitati alla serata sono chiamati a interpretare. Budget illimitato e stylists di fama mondiale, messi insieme in un’equazione, danno come risultato il successo assicurato. E se anche alcuni look sono fuori dagli schemi e lasciano il pubblico interdetto - difficile dire se in positivo o in negativo - ciò che conta è osare. E farsi ricordare. Camp: Notes on Fashion è stato l’ultimo, acclamatissimo Met Gala. Il tema ha praticamente lasciato carta bianca agli invitati. E’ stato il trionfo di Gucci, perchè Alessandro Michele è il re del kitsch e lo ha dimostrato facendo sfilare Jared Leto e la riproduzione della sua testa abbondantemente ricoperto di lustrini. Lady Gaga ha fatto ben quattro cambi d’abito, senza nemmeno lasciare il red carpet, confermando le sue doti camaleontiche e la sua predisposizione naturale all’esibizionismo. E difficilmente ci dimenticheremo di Katy Perry, che si è presentata vestita da candelabro. Il Met Gala degli eccessi, senza alcun dubbio, anche se alcuni nomi importanti sono mancati all’appello. Per questo motivo abbiamo voluto guardare indietro ai Met Gala degli anni passati e fare una rassegna degli outfit che rimaranno per sempre nella storia.
p.105 p.63
Met Gala 2018, Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination Nel 2018 il tema del Met Gala è stato il rapporto tra la chiesa cattolica e la moda. Il red carpet è stato un trionfo di ninnoli dorati e santini cristiani, cimeli degni della Città del Vaticano e vesti papali. Dolce & Gabbana era il brand più quotato, per ovvie ragioni. Ma l’immaginario cristiano ha sempre avuto un certo ascendente sulla moda, dall’inizio del secolo scorso fino ad oggi, e le celebrities hanno avuto solo l’imbarazzo della scelta. Gli angeli di Victoria Secrets si sono trasformati in demoni neri per l’occasione, mentre Stella Maxwell ha optato per un abito Moschino dorato, come le pale d’altare di Giotto. Santi con aureole e armature argentate alla Giovanna d’Arco, mentre Greta Gerwing ha scelto The Row per impersonare la madre priora di qualche convento. Rihanna invece ha puntato ad un grado più alto e ha giocato alla papessa, con un abito firmato John Galliano per Maison Margiela.
Da sinistra: Bella Hadid in Gareth Pugh | Rihanna in John Galliano x Maison Margiela | Stella Maxwell in Moschino | tutte le foto ©Getty
Da sinistra: Anna Clevland e Tracee Ellis Ross in Comme des Garçons | Cara Delevingne in Chanel | tutte le foto ©etty
Met Gala 2017, Rei Kawakubo / Comme des Garçons: Art of the In-Between Il Met Gala 2017 è stata l’occasione per celebrare Rei Kawakubo, designer d’avanguardia pura e anima e mente di Comme des Garçons. Seconda stilista vivente a cui Anna Wintour ha dedicato l’evento, dopo Yves Saint Laurent nel 1983, il suo genio sconfinato e la sua visione artistica e intellettuale della moda la rendono un personaggio enigmatico e per questo estremamente affascinante. I look migliori sul red carpet sono stati quelli firmati Comme des Garçons, tra cui Rihanna (si, non c’è da stupirsi), Tracee Ellis Ross e Anna Cleveland. Forme rigide, materiali inusuali e pattern 3D sono i comuni denominatori dell’estetica Kawakubo, che concepisce gli abiti come fossero opere d’arte da indossare - o forse no. Il suo design è così estremo che è la quintessenza dell’alta moda: eccesso, da ammirare sulle passerelle e i red carpet, ma assolutamente inadatto alla vita quotidiana.
p.107 p.65 p.53
Met Gala 2016, Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology La tecnologia e la moda hanno un rapporto stretto dalla notte dei tempi. Il design di moda non è altro, in fondo, che il risultato delle nuove tecnologie a cui l’uomo ha avuto accesso nel corso del tempo. Il Met Gala 2016 ha voluto però guardare alle tecnologie futuristiche, immaginando una moda spaziale e d’avanguardia. Moltissimo argento, che ricorda la corazza lucida dei robot, ma anche abiti scultura e materiali che ricordano le navicelle spaziali, come quello di Kate Hudson firmato Atelier Versace. Louis Vuitton probabilmente il marchio più quotato, per il suo stile inconfondibile da space age. Il premio è andato però a Claire Danes in Zac Posen: il suo abito carta da zucchero era la riproduzione perfetta dell’abito che la fata madrina fa indossare a Cenerentola la sera del ballo. Così come nel film della Disney, la magia si è ricreata tale e quale a New York, perchè quando le luci si sono spente l’abito si è letteralmente illuminato di luce propria. I più cinici diranno che erano solamente led cuciti all’interno del tessuto. Per noi è stato vera e propria arte fattucchiera.
Da sinistra: Karolina Kurkova in Marchesa | Claire Danes in Zac Posen | Kate Hudson in Versace | tutte le foto ©Getty
Da sinistra: Georgia Mary Jagger in Gucci | Sara Jessica Parker in H&M | Anne Hathaway in Ralph Lauren | tutte le foto ©getty
Dettaglio di dipinto by Damien Hirst at “The Veil Paintings” di Gagosian, Los©Damien Angeles. Foto byinEmily per Artsy Dettaglio di dipinto Hirst “The Berl Veil Paintings” al Gagosian, Los Angeles | foto Emily Berl per Artsy
Damien Hirst. Damien Hirst è uno dei principali esponenti del movimento pittorico inglese contemporaneo e la sua arte, geniale e personale, desta grande interesse nella critica. Tema principale è la morte, che Hirst indaga soprattutto in relazione al mondo animale e che emerge dalle sue opere come un aspetto naturale della vita che accomuna tutti noi. Nonostante la tematica in sè sia tradizionale, l’artista britannico l’ha ampliata in modo del tutto originale: animali morti sezionati (così da mostrare sia l’interno che l’esterno del cadavere), collage di farfalle Met 2015, China: e unGala famoso teschio tempestato di diamanti, fino alla composizione Through The Looking Glass della Biennale di Venezia del 1993 composta da metà mucca e metà vitello. Il mezzo d’espressione non convenzionale che Hirst predilige L’Oriente hashock da sempre fascinazione tutta vuole in realtà eliminare può creare nello una spettatore, ma l’artista speciale nel mondo occidentale. Esotico, proil timore e il dolore che l’uomo prova quando si rapporta alla morte, fumato e setoso, tra tradizione e innovazione. per creare una fruizione serena. Le sue istallazioni sono composte di Ilmateriali suo ruolodiversi, nel mondo del fashion, da equalche da pittura, scultura disegno insieme e indagano un anno a questa parte, non si può più ignorare. territorio al confine tra arte e scienza, che l’uomo cerca costantemente L’aveva già capito bene il Metropolitan di esorcizzare attraverso la religione e Museum la medicina. La reazione fisica che, nel 2015, collabora con Chinese Galleries istantanea che lo spettatorelesperimenta davantiealle istallazioni è la da vita all’esposizione dedicata alla Cina. parte più importante per l’artista, perchè solo dopo un brivido o un Fiori, dragoni e tantissime tonalità sensovelluto, di nausea, l’audience può iniziare unadiriflessione proficua sulla rosso hanno fatto da padroni. Sarah Jessica morte. Parker, chemorte ha unama passione particolare per “The Miraculous Non solo anche -tutta e soprattutto - vita. i Journey” copricapi,èha sfilato in H&M e ha reso una delle istallazioni scultoree più criticate di Hirst e risale omaggio alla Cina con elaborata struttura fat- Sidra Medical Center al 2005, realizzata perun l’inaugurazione del nuovo taindiArabia fiamme, fiori e cristalli. Molti abiti si sono Saudita. Le 14 sculture monumentali (sono alte dai 5 agli 11 rivelati e lineari, con il classico taglio deidel feto dalla feconmetri) semplici di cui è composta raccontano il “viaggio” vestiti tradizionali cinesi: colletti alti e rigidi, file della vita e toccando dazione fino alla nascita, celebrando il miracolo ditematiche bottoncini e coloriper uniformi e sontuosi, inusuali il mondo del mediocome oriente. nel caso dell’abito firmato Ralph Lauren di Anne Hirst divide la critica e accanto a chi celebra la sua arte come visionaria Hathaway. O la fluidità speciale dei kimono, comepreziosi, strutture c’è chi ne disprezza lo stile e lo sfarzo. Materiali quello firmato Gucci chesoldi ha indossato esagerate e moltissimi spesi perGeorgia attrarre fama e visibilità, senza May Jagger. contare la lista lunghissima di artisti a cui Hirst ha “rubato” elementi e idee, senza alcuna paura ad ammetterlo. p.107 p.59 p.67 p.55
“Il bisogno radicato nella Natura Umana è quello di esprimere la propria personalità”
New identity Photography Cristiano Miretti Style and Concept Veronica Bergamini Production Khalder Productions Model Veronica Manavella c/o Monster Makeup Paolo De Vita Hair Style Matteo Bartolini c/o Freelancer using Hot Tools, R+Cousing Mac Cosmetics Photography Assistant Luca Galvagni Style Assistant Giada Restelli
Piumino Bartolotta & Martorana Completo in pelle Ermanno Scervino Body Tpn Scarpe Fabio Rusconi Gioielli Gogo Philip Bracciale Sharra Pagano Cappello Pasquale Bonfilio Bustino pelle Absidem
Camicia Salvatore Ferragamo Camicia tulle Nadya Dzyak Pantaloni Gilberto Calzolari Cinture Sergio Gavazzeni Cappello Montegallo Scarpe Fabio Rusconi Di Fronte: Pelliccia ecologica, Pantaloni Vivetta Camicia Vera Road Abito Florentinalight Scarpe Salvatore Ferragamo
Abiti Nadya Dzyak Stivali Jf london Collane Rosantica / Gogo Philip Occhiali Spectre Eyewear Anello Sharra Pagano Di Fronte: Camicia Martina Cella Abito Giorgia Arcidiacono Foulard Chanel by Flower Vintage Room Collant Emilio Cavallini Stivali Salar Gioielli Sharra Pagano / Rosantica Collana Flower vintage Room
Camicia Viola Stefano de Lellis Pantaloni neri lana 16r Firenze Calze zebrate Calzedonia Calze verdi Wolford Calzini lurex argento Pomandère Scarpe Gedebe Cintura Nadya Dzyak Gioielli Rosantica Veletta Pasquale Bonfilio Di Fronte: Pelliccia ecologica, pantaloni Vivetta Camicia Vera Road Abito Florentinalight Scarpe Salvatore Ferragamo
IL VERO LUSSO:
FATTO
SU MISURA words Giulia Greco
Lanieri PE 2019 In apertura: Bocache and salvucci courteys of Financial times
Al giorno d’oggi è difficile dare una definizione di lusso, specialmente se parliamo di fashion. Tutte le grandi case di moda vogliono rientrare in questa categoria, promettendo ai loro acquirenti di aprir loro le porte di un mondo altro, distante da quello delle masse, dove poter toccare con mano il lusso sotto forma di borse e abiti, dal design eccezionale e dai materiali ricercati. Basti pensare alla struttura fisica delle boutique dei grandi marchi, a cui si accede passando attraverso porte doppie, che qualcuno apre appositamente per te. E’ una specie di “rito di passaggio”, dal mondo esterno e quotidiano di tutti, all’universo chiuso e prezioso destinato ad un élite selezionata. Il lusso non risiede unicamente nel prezzo di abiti e accessori, quanto piuttosto nei materiali utilizzati, nell’eccellenza del design e nella rarità. Noi crediamo che proprio quest’ultima sia l’elemento che meglio definisce il concetto di lusso, perchè possedere un abito, o un paio di scarpe, o anche un profumo o un quadro che è stato realizzato unicamente per noi - pensando a noi, alla nostra personalità e alle nostre esigenze - è veramente un’esperienza speciale, che non si può trovare nel mercato dei grandi numeri. p.65
Il concetto di “fatto su misura” è applicabile a campi diversi. E’ comunque ancora un mercato di nicchia, a cui pochi possono accedere, ma che sta attraversando un periodo di nuova espansione e che riscuote molto successo anche tra i giovani, a cui la personalizzazione piace molto. Dopo tutto, l’abbigliamento e gli accessori sono ciò che utilizziamo nella vita di tutti i giorni per raccontare un po’ di noi agli altri. Il tailored made ci invita a riscoprire il nostro stile personale, per esprimerlo attraverso il nostro guardaroba, secondo scelte intelligenti e ricercate, che non siano per forza frutto di trend passeggeri. Startup e designer stanno cercando soluzioni nuove per offrire l’esperienza del su misura anche a clienti meno facoltosi, che sono però interessati ad investire su prodotti speciali che, oltre ad essere belli e confortevoli, siano in grado di raccontare una storia. Il “fatto su misura” non è di certo un processo nuovo, ma costituiva la regola prima dell’avvento della produzione di massa. C’è stato un tempo in cui ogni capo di abbigliamento era realizzato appositamente per chi l’avrebbe indossato: era un processo forse noioso, parecchio costoso e che richiedeva tempo, ma sicuramente insegnava ad apprezzare l’abito finito e ad averne cura.
Qui: courtesy of Lanieri | Sopra: courtesy of GAN + Zazilab | Di fronte: GAN
Tutte sensazioni che abbiamo sicuramente perduto, ma che potremmo in parte recuperare e che sicuramente cambierebbero in positivo il nostro rapporto con l’abbigliamento. Nel 2018 Yusaku Maezawa, imprenditore Giapponese, ha lanciato la startup Zozo, che attraverso l’utilizzo di una zozosuit (una tuta aderente con circa 400 sensori di riferimento) permette di prendere le esatte misure del corpo e di commissionare poi jeans, t-shirt e camicie che si adattino alle
nostre forme - non a caso sul sito web sottolineano che da Zozo non esistono taglie “ma forme”. In Italia, Lanieri realizza qualcosa di molto simile, con lo shop online che permette di ordinare completi maschili su misura: anche in questo caso i clienti possono seguire gli step sul sito web del marchio per realizzare un capo che calzi alla perfezione, pure restando economico. Il Made in Italy è sicuramente uno dei mercati più apprezzati per i prodotti fatti su misura. Non si tratta solamente della perfezione del modello finale, ma è il p.67
processo intero che regala al prodotto un valore inimitabile, insieme alle capacità artigiane dei piccoli atelier e alle materie prime migliori. L’attenzione al cliente è fondamentale. Gli atelier che producono scarpe, accessori e abiti su misura sono attenti alle particolarità dell’acquirente finale, che non solo deve essere soddisfatto del prodotto finito e indossato, ma deve godersi il viaggio di creazione. E’ il caso di Bocache e Salvucci ad esempio, storico atelier romano sito vicino a piazza Barberini: specializzato in scarpe da uomo su misura, offre al cliente un servizio completo, recandosi nelle abitazioni private per i fitting. Il processo produttivo richiede
Lanieri PE 2019 | Di fronte: courtesy of GAN
p.68
circa sei mesi e i prezzi oscillano tra i 200 e i 600 euro in media, secondo materiale e modello. Il risultato è una scarpa perfetta, che accompagna il proprietario per tutta la vita. Resistere al tempo che passa è anche l’obiettivo di G.A.N., atelier nato da due amiche con la passione per la moda e i tessuti. Gli abiti su misura che realizzano per la loro clientela internazionale passano di madre in figlia ed entrano a far parte della storia di famiglia, segnando spesso avvenimenti importanti. I tessuti sono nella maggior parte dei casi riciclati da vecchi modelli che le clienti portano in negozio, o tesori scovati in qualche mercato e ingrosso.
Anche in questo caso i prezzi variano a seconda del modello, ma il comune denominatore è la passione. Non solo il mercato del su misura ci permette di rimanere fedeli al nostro stile personale, ma ha anche un impatto ambientale ridotto: limita i consumi e gli sprechi, perchè i capi vengono conservati più a lungo, eventualmente riparati o modificati, ma non gettati via a fine stagione; ci da la possibilità di scegliere materiali migliori, di cui possiamo tracciare la provenienza, e di controllare la realizzazione del capo finito. Fare un piccolo passo indietro a volte è utile, perchè solo così possiamo uscire dal circolo vizioso del consumo compulsivo in cui viviamo. I pregi del fatto su misura sono innumerevoli, basta solo cominciare a guardare agli abiti in modo differente per rendersene conto.
“She lives on Love Street Lingers long on Love Street She has a house and garden I would like to see what happens She has robes and she has monkeys Lazy diamond studded flunkies She has wisdom and knows what to do She has me and she has you” ©the Doors - Love Street
Back in the
Days Photography Christoph Klutsch c/o Townsend London Style Ricarda venjacob c/o Liganord Model Lisa Verberght c/o Iconic Management Hair Style, Makeup Katja Maassen c/o Liganord
In apertura: Tuta intera DanamĂŠ |Cintura Stella McCartney | Scarpe, Orecchini, Bracciale Dior Qui: Abito Solace London | Scarpe Ganni Di Fronte: Camicetta Christopher Kane | Gonna Ivy & Oa
Cappotto Lutz Huelle | Guanti Prada Di Fronte: Giacca MiuMiu | Pantaloni Nanushka | Camicetta Subtle | Collana Dior
Giacca, Scarpe Versace | Pantaloni Victoria Beckham Di Fronte: Camicetta Saint Laurent | Pantaloni Victoria Beckham | Orecchini Anne Manns
Abito Emma Rowen Rose | Scarpe Mulberry Di Fronte: Fascia per capelli Jennifer Behr | Camicetta Isabel Marant
“Beati i timidi perchè abitano la terra in modo delicato”. La gentilezza non è segno di debolezza, ma di coraggio e di apertura. Significa essere leggeri: è una rarità dello spirito.
So rare Photography Antoine Coquelet Style Eva Silatsa Model Nynke Slegers c/o IMG Models Makeup, Hair Style Valentine Doorman Assistant Maona Micoud
Tuta intera Yanina Couture Orecchini Asos
Abito, scarpe Mugler Cappello Benoit Missolin Di Fronte: Mini abito, gonna Xuan
Abito Leandrocano Di Fronte: Abito Yolan Chris Scarpe Litkovskaya Borsa Pauleka
Camicetta Daname Gonna Litkovskaya Borsetta Pauleka Di Fronte: Top, Shorts Dice Kayek Cintura Issey Miyake Scarpe Litkovskaya
MICHAEL ANTHONY In backstage con Michael Anthony, il make-up artist delle celebrities words Federica Caiazzo
courtesy of Michael Anthony
Una vita all’insegna del glamour, una pelle divinamente tatuata e un dolcissimo bull terrier bianco che lo segue nelle sue avventure di vita e carriera: Michael Anthony è questo ma anche tanto altro. A sfogliare la galleria fotografica del suo profilo Instagram, si comprende all’istante che è un creativo dotato di eccezionale talento. Pennelli, palette esclusive e tutti i marchi più ambiti si susseguono infatti negli scatti che condivide con i suoi oltre 50mila followers. E un altro volto (molto, ma proprio molto conosciuto) fa da protagonista insieme al suo: è quello dell’unica, sola e insostituibile Katy Perry, di cui Michael Anthony è il celebre make-up artist. Attenzione però a definirlo solo così: lui preferisce chiamarsi “alchimista”, perché la bellezza è già di per sé una stupefacente magia, no? In quest’intervista, Michael ci svela i retroscena del suo lavoro, parlandoci di come sia riuscito a fare di una vocazione la sua professione. E, soprattutto, ci rivela quei momenti pieni di attesa ed emozione che hanno preceduto l’arrivo di Katy Perry sul red carpet del MET Gala 2019.
Katy Perry at 2019 iHeartRadio music awards | ph. Chris Delmas @Getty
Tête-à-tête con l’ “alchimista” di Katy Perry
Michael, come ha inizio la tua carriera?
fashion week di New York, Londra e Parigi.
Sono cresciuto ricevendo kit artistici come regali di compleanno e di Natale e, a un certo punto, i miei genitori hanno notato la mia attitudine all’arte. Ero affascinato dalla bellezza di mia madre e delle mie sorelle, ossessionato dalle icone glamour degli anni ’80 e ’90: le due cose, combinate insieme, hanno dato vita alla mia passione per tutto ciò che ha a che fare col mondo beauty. Quanto alla mia carriera, è iniziata come quella di tutti i grandi: nel reparto di bellezza dei grandi department store! Credo davvero che sia uno dei posti migliori in cui imparare ad applicare il make-up su differenti carnagioni e soprattutto per esplorare diverse personalità. Il passo successivo per la mia carriera è stato poi approfondire le mie conoscenze lavorando nei backstage delle
La tua Instagram bio dice che sei un alchimista. Com’è l’alchimia vista da un make-up artist? Che bella domanda, sono felice che tu me l’abbia chiesto! Per definizione, l’alchimista è colui che crea o trasforma qualcosa attraverso processi magici. Per me, la magia è la trasformazione di qualcuno dal suo stato naturale a una versione più realistica o iper-femminile. Non sempre questo processo può essere spiegato come le persone vorrebbero, a volte sembra solo uno scambio di energia tra me e la persona di cui curo il make-up. Quando il lavoro è compiuto, è incredibilmente gratificante. È così che nasce l’alchimia della bellezza!
p.153 p.155 p.89
Rita Ora at the Escada X Rita Ora Launch Party on March 2019 in New York City | ph. @Getty
Dove cerchi l’ispirazione? L’innovazione tecnologica nel colore, così come anche la bellezza in generale sono ovviamente due delle cose che mi ispirano quotidianamente. Ma sono ispirato anche dalla cerchia di persone di cui mi circondo, dei clienti con cui lavoro regolarmente. Mi ispirano i colori della natura, gli uccelli selvaggi, le orchidee e altri fiori meravigliosi. Mi ispira tutto ciò che di bello mi circonda, tutte quelle cose che non noteremmo mai se solo non ci fermassimo a prestare attenzione. Anche le celebrità con cui lavori sono artisti. E tu riesci sempre a far sì che la tua arte si incastri a perfezione con la loro… Prima di iniziare un lavoro, la prima cosa che faccio sempre è spiegare alle persone che non lascerò che il mio ego interferisca con il processo creativo: la nostra è una collaborazione, e tutto quello che devono fare è potersi sentire a proprio agio e sicuri di sé quando il make-up sarà completato. La cosa più semplice è comunicare
apertamente, parlare con onestà della direzione che prenderemo insieme. In genere, le persone sanno già che ho una mia prospettiva creativa prima ancora di contattarmi. Sono molto fortunato a lavorare con artisti di grande talento, è sempre molto divertente! Anche quest’anno hai creato il beauty look di Katy Perry per il MET Gala. Com’è stato interpretare il tema “Camp”? Il MET Gala è un evento davvero unico, e ha sicuramente rappresentato uno dei miei momenti migliori dell’anno (Michael ha curato il beauty look di Katy Perry anche al MET 2018, ndr). Il tema 2019, “Camp”, è stato interpretato da Jeremy Scott - il Direttore Creativo di Moschino – come un candelabro vivente, cosa che ha reso abbastanza semplice il mio lavoro. Ho puntato tutto sul rendere il look di Katy più bello, etereo e radioso possibile, utilizzando solo prodotti Covergirl. Il mio momento preferito è stato l’applicazione di un lipstick in una nuance a metà tra il color pesca e il corallo: appartiene alla sua collezione make-up “Katy Cat Matt”!
In che modo riesci a prendere il meglio delle tendenze? Credo sia importante seguire il percorso naturale del progresso, specialmente per quanto concerne l’avanzare della tecnologia nel mondo della cosmesi e della bellezza. Ci sono state splendide innovazioni per quanto riguarda i prodotti per le labbra e i fondotinta, in termini di colorazione, texture ma anche di risultato finale e tenuta. Sono queste le tendenze a cui presto più attenzione, perché mi permettono di avere sempre a disposizione prodotti, colorazioni e tecniche di ultima generazione. Tutto questo mi permette di dare il meglio e di non creare mai look dall’aspetto retrodatato!
Quando abbiamo girato la seconda stagione di American Idol, ogni episodio richiedeva un make-up look diverso. Puoi immaginare quanto sia stato divertente per una persona come me che ama il colore! Direi che il look che mi viene subito alla mente quando ripenso a tutto questo è l’eyeliner verde acido, che abbiamo usato per il momento delle audizioni. Mi furono fatte un sacco di domande sui prodotti che erano stati usati e fu davvero entusiasmante poter comunicare attraverso la mia arte! Condivideresti con noi il tuo sogno? Voglio continuare a ispirare più persone possibili, nel mio percorso di vita voglio aiutare gli altri a realizzare i propri sogni!
Il make-up look di Katy Perry che hai particolarmente a cuore?
Katy Perry at 2019 MET Gala | ph. Dimitrios Kambouris @Getty
p.91
Lady
Modern Gli anni ’80 sono stati l’ultimo periodo di grande libertà. E l’ultimo vero periodo di avanguardia. Prima della tecnologia, dei social media e dei nativi digitali. Prima dell’inizio del nuovo millennio, il futuro era un posto luminoso. E le giovani donne che verso questo futuro ci andavano a braccia aperte credevano in se stesse come mai prima di allora. Volume e colore, esagerazione ed empowerment. Il make up di domani guarda al passato e ricerca in questo periodo d’oro la grinta e l’energia per andare avanti.
Photography Jacek Grabczewski Style Pawel Kedzierski Model Brygida Naumowicz c/o Model plus Warsaw Makeup Eryka Sokòlska using Armani, YVES SAINT LAURENT, Sisley, Chanel, Kat Von D, Max Factor, Becca, NARS, Charlotte Tilbury, Makeup Forever, Bobbi Brown, Marc Jacobs, Freck, Fenty Beauty by Rihanna, Estée Lauder, Dior Hair Style Klaudia Jaspinska using Kevin.Murphy
Apertura: Giacca Zaquad | Orecchini Louis Vuitton Qui: Abito MMC | Orecchini Chanel Vintage Di Fronte: Top Zaquad | Bracciale Louis Vuitton | Cappello Mi Levinska Millinery
Cappello Mi Levinska Millinery | Bracciale Louis Vuitton Di Fronte: Abito MMC
Prodotti beauty per l’estate? La risposta è GREEN
words Giulia Greco
L’estate, il caldo, i bagni di sole e l’acqua salata del mare sulla pelle sono tutte sensazioni fantastiche. Sia che le nostre vacanze siano a bordo piscina, su un isola tropicale o in un’oasi verde a mille metri di quota, dobbiamo assicurarci di avere con noi i prodotti beauty giusti. Si sa, i benefici del sole e del marecosmetica sono tanti,è ma la l mondo della ultimapelle e i capelli soffrono lo stress di degli mente protagonista unelementi cambianaturali e vanno giusto modo. mentoprotetti moltonellontano dall’essere Non solo dobbiamo avere cura nello scegliere i prodotti migliori per la nostra salute, ma dobbiamo anche assicurarci di non mettere a rischio il pianeta. Moltissime componenti chimiche con cui creme, solari e shampoo sono realizzati, sono infatti dannosi per l’ambiente. Le Hawaii, le riserve del Messico e la repubblica di Palau, oasi naturale nell’Oceano Pacifico Occidentale, hanno già da tempo iniziato a sensibilizzare i turisti rispetto all’uso di prodotti tossici per gli ecosistemi. Dal 2020 le creme solari contenti determinate composizioni chimiche, come oxybenzone e octinoxato, saranno bandite in molte mete turistiche, perchè considerate estremamente dannose per i coralli.
LATEST BEAUTY
Foto by Daria Shevtsova
Scegliere i prodotti giusti è molto più facile di quanto sembri. Non serve una laurea in chimica nè essere esperti nella salvaguardia ambientale. Basta informarsi e imparare a leggere le etichette. In più spesso ciò che fa male all’ambiente fa male anche al nostro organismo. Lo sforzo vale sicuramente il risultato. Alcuni marchi beauty sono particolarmente attenti alle loro componenti e ai danni che possono arrecare a noi e alla natura. Tra questi L’Oréal, che in un report di quest’anno ha dichiarato che i suoi prodotti solari non hanno alcun impatto sulle barriere coralline esotiche, insieme a Caudalie, Banana Boat e Avène. Se poi volete un aiuto in più, potete scaricare un’app sul vostro smartphone: Greenity è una piattaforma che vi permette di cercare il prodotto a cui siete interessati (tramite il nome o il codice a barre), di leggerne i componenti scritti in verde, arancione o rosso in base alla naturalità - insieme a informazioni e consigli di altri utenti.
p.114 p.59 p.99 p.133
LATEST BEAUTY CAPELLI: Durante il periodo estivo i capelli e la cute soffrono di stress notevole. Il sale o il cloro, il sudore e i lavaggi frequenti rischiano di indebolire la chioma con danni che possono protrarsi per tutto l’inverno. Giochiamo d’anticipo con Flow Cosmetics, brand che nasce in Finlandia e che utilizza solo ingredienti naturali. Gli shampoo sono organici, 100% naturali e solidi - ciò significa che, come le vecchie saponette, non utilizzano inutili contenitori in plastica. Lo shampoo alla calendula è il più adatto al periodo estivo, perchè si prende cura dei capelli stressati e danneggiati, li nutre in profondità e li districa. Il miele e l’argilla rosa purificano e leniscono, oltre a donare un fantastico profumo naturale.
Prodotto: Shampoo solido | flowcosmetics.com 10.80€
PELLE. Se volete comprare una crema solare che sia utile sia in spiaggia che in città, vi consigliamo di provare la nuova crema Mega-Defense SPF 45 di Origins. La prima crema totalmente naturale del marchio promette di proteggere dall’umidità e dallo smog cittadino, che in estate è ancora più dannoso per la nostra pelle. Il cactus Opuntia rinforza la pelle e previene irritazioni. Per avere un risultato perfetto potete abbinare la protezione solare con il contorno occhi Ginzing SPF 40, realizzato con estratti di caffeina e ginseng, che nutrono in profondità, danno energia e umidificano la zona.
Prodotto: Mega-Defense SPF 45 | origins.com 43$ p.100
La trasparenza è il motto di La trasparenza di Nabla Nabla Cosmetics, OCCHI. Cosmetics, chegenuinità punta allae genuinità che punta alla all’utilizzoe di ingreall’utilizzo di ingredienti vegani esugli cruelty-free, dienti vegani e cruelty-free, garantendo proIl trucco quest’estate si focalizza occhi. garantendo qualità. dotti di prima qualità. Ilprima marchio italiano racGiocate con prodotti eyeliner edimascara dalle tonalità Il marchio italiano racchiude nelenatura nome chiude nel nome l’amore la l’arte: inusuali e accese, come il per verde il rosael’amore per la ènatura l’arte:una Nabla èinsia un Nabla sia une simbolo che fisica sio usa pastello, aggiungete finitura wetsimbolo dei per che in fisica usa persia descrivere la natura, descrivere un richiamo all’immaglitter per la unsinatura, trucco veramente d’impatto. sia richiamo dell’arpa, spesso gine dell’arpa, raffigurata in Zaoun Make up èspesso laall’immagine soluzione giusta permitologia raffigurata in mitologia accanto ad Dio accanto ad Apollo Dioedelle arti. Il Apollo brand protrovare prodotti belli buoni. Tutta la filosofia delle arti.serie brand propone unadel serie di pone una di collezioni molto interessanti, del brand èIl basata sulla pianta bamboo, collezioni molto interessanti, tra cui up la Vol.2”, tra cui la come “Close-up Line” e la perfetta ingrediente per“Closele sue “Close-up Line” e la “Closeup Vol.2”, due due linee di correttori ee fondotinta proprietà elasticizzanti l’alto livellodisegnati di linee di correttori e ma fondotinta disegnati per per ogni tipo di pelle. L’attenzione alle esigencollagene naturale, anche per realizzare ogni diriciclabili pelle. L’attenzione allenel esigenze ze deltipo consumatore sie vede anche progetto packaging a basso impatto del consumatore ancheinviare nel progetto “Me&Nabla” area siinvede cui poter qualsiasi ambientale. “Me&Nabla” inmascara, cui potermatita inviare suggerimento volto ad arricchire l’offerta del La linea occhiarea offre e qualsiasi eyeliner suggerimento voltoaad arricchire l’offerta brand. Ogni consiglio viene a cadenza in colori differenti, base didiscusso aloe vera, perdel un brand. Ogni consiglio viene discusso a cadenmensile dal team. fissaggio duraturo. za mensile dal team.
Erdem PE2019 / photo ©Marcus Tondo / Indigital.tv. Prodotto: Eyeliner bio ricaricabile | zaomakeup.com
Prodotto: Sun Lip Balm SPF15 5$ | hurrawbalm.com
LABBRA. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Benecos, brand tedesco specializzato in prodotti Le labbra vannounghie, curate sia in inverno cheTra in la per il make-up, capelli e corpo. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche estate.gamma I balsami labbra commercio sono vasta offerta dalinbrand gli smalti sono Benecos, brand tedesco specializzato in veramente tanti, mailnoi vi proponiamo molto interessanti; colore è la caratteristica prodotti per il make-up, unghie, capelli e Hurraw!. Lo shop online è praticamente fondamentale del prodotto, dimostrandola come corpo. Tra la vasta gamma offerta dal brand Mecca deidilip balm: ce ne per della tutti natura i gusti uno stile vita votato al sono rispetto gli smalti sono molto interessanti; il colore è per ogni Gli ingredienti sono all’eee delle sueesigenza. risorse non faccia rinunciare la caratteristica fondamentale del prodotto, analizzati ad uno,I inomi packaging sono sono stro e alla uno creatività. degli smalti dimostrando come uno stile di vita votato al realizzati con materiali riciclati ed sostenibili, molto invitanti, tra le tante proposte troviamo rispetto della natura e delle sue risorse non è 100& vegano. Sun Lip Balm è o iltutto “bubble gum”, “you-nique”, “wildSPF15 orchid” faccia rinunciare all’estro e alla creatività. I pensato peri proteggere le nostre senza “flamingo”, grandi assenti sono labbra la formaldeinomi degli smalti sono molto invitanti, tra danneggiare l’ecosistema intorno a noi. E’ de, i parabeni, siliconi e altre sostanze chimile tante proposte troviamo il “bubble gum”, resistente sa di mandarino con una che nocive;ealcremoso, loro posto invece olio di avocado “you-nique”, “wild orchid” o “flamingo”, i di vaniglia, mentre camomilla romana enota vitamina H adatta per lelaunghie fragili. grandi assenti sono la formaldeide, i parabeni, calma le irritazioni. siliconi e altre sostanze chimiche nocive; al Queste proposte non sono le uniche sul mercaloro posto invece olio di avocado e vitamina H to, tanti sono i brand che ormai stanno viranadatta per le unghie fragili. do verso una proposta etica e sostenibile, per Queste proposte non sono le uniche sul l’ambiente e per la salute e prosperità di corpo mercato, tanti sono i brand che ormai stanno e mente. virando verso una proposta etica e sostenibile, per l’ambiente e per la salute e prosperità di corpo e mente. p.117 p.59
Summer
VIBES
Photography Jessica Grossmann Style Izabela Macoch c/o Kathrin Hohberg Model Flavia c/o Modelwerk Makeup, hair style Christine Be c/o Bigoudi
Dress ODEEH Jeans jacket Lutz Huelle Earrings Lutz Huelle Opening: Dress Lena Hoschek Pants ODEEH Hat Spatz Hutdesign Passau Earrings Svarovski
Apertura: Abito ODEEH Giacca, Orecchini Lutz Huelle Qui: Cappello Spatz Hutdesign Passau Camicia Lutz Huelle Pantaloni Marcel Ostertag Calzini Falke Scarpe Dawid Tomaszewski Di Fronte: Abito Lena Hoschek Gonna Irene Luft Scarpe Lutz Huelle Fiocco, Guanti Roeckl
Abito, Gonna Dawid Tomaszweski Collana Alama Calzini Falke Ciabatte MSGM Di Fronte: Top Vladimir Karaleev Gonna Marina Hoermanseder Shorts Marcell Von Berlin Calzini Falke Tacchi MSGM Orecchini J.Crew Anello Mies Nobis
Tuta Atelier Michael Michalsky Bomber Lutz Huelle Anello René Talmon l’Armée Di Fronte: Abito Lena Hoschek Pantaloni Jil Sander Navy Scarpe Dawid Tomaszewski Orecchini Gina Melosi Anello Mies Nobis
Abito Nobi Talai Pantaloni, Scarpe Lutz Huelle Anello René Talmon l‘Armée Cappello Spatz Hutdesign Passau Sciarpa Roeckl Di Fronte: Abito Vladimir Karaleev Anello, Bracciale René Talmon l‘Armée
Editor’s letter
LATEST FASHION words Giulia Greco
tutte le foto: Hermes dietro le quinte | Roma 2019, Museo dell’Ara Pacis
I MARCHI DEL LUSSO dietro le quinte Nel nostro sistema sovraffollato di informazioni e possibilità, i marchi che appartengono alla categoria del lusso si distinguono dal resto del mercato e offrono al cliente qualcosa di memorabile. Al centro della strategia c’è da un lato la perfezione dei prodotti, dall’altro il bisogno esperienziale dei clienti. I marchi di lusso offrono abiti e accessori impeccabili, che vengono dalla produzione artigiana e sono realizzati secondo tecniche vecchie di secoli e tramandate di generazione in generazione. Il savoir faire, così importante e così intangibile, è il risultato di anni e anni di perfezionamento, e sebbene le nuove tecnologie hanno acquisito nel corso del tempo un ruolo importante nella produzione, ciò che rende il prodotto finale unico è ancora la componente umana. Come in ogni distopia che si rispetti, il limite tecnologico coincide sempre
con i valori umani che non si possono riprodurre. Spesso ci dimentichiamo che al vero centro del folle mondo della moda ci sono ancora gli abiti e la loro realizzazione. Gli artigiani sono il motore senza cui nulla è possibile. Sull’altra faccia della medaglia ci sono invece i clienti, i loro bisogni e soprattutto i loro desideri. Ogni cosa materiale è teoricamente accessibile, anche se magari non nell’immediato. L’esperienza va ricercata, è fuggevole, dipende dal luogo, il tempo e lo spazio. E’ intangibile, così come l’abilità artigiana, ma nello stesso modo genera un valore aggiunto che costituisce il vero lusso. Da queste riflessioni nascono, negli ultimi anni, gli eventi esperienziali che le case di moda organizzano per i propri clienti e chiunque sia interessato a vedere da vicino dove e come le cose nascono.
Le Journées Particulières sono l’evento chiave per LVMH, gruppo di Louis Vuitton, Fendi e Loro Piana tra gli altri. Dal 2011 ogni anno le Maison del gruppo aprono le porte dei loro laboratori artigiani e invitano i clienti a immergersi nel loro mondo creativo. L’ultimo appuntamento è stato a Palazzo della Civiltà Italiana, head quarter di Fendi a Roma. Qui i visitatori hanno potuto vedere gli artigiani creare una Peekaboo Mini, seguendo step by step la lavorazione. Come si taglia la pelle, come si applicano le cuciture, come viene realizzato l’interno. La visita proseguiva con la sezione calzature, gioielleria e pellicceria. Proprio la sezione dedicata alle pellicce ha offerto alla Maison la possibilità di portare l’evento ad un livello ancora superiore, collaborando con alcuni artisti di graffiti. Street style e alta moda, tradizione e innovazione in un dialogo che si è concluso con la realizzazione di un pannello di pelliccia ispirato all’arte dei graffiti. LVMH ha anche lanciato una serie di podcast, dedicati all’evento: Confidences Particulières, per immergersi ancora di più nella loro realtà. Sempre a Roma, più tardi quest’anno, il museo dell’Ara Pacis ha ospitato Hermès: dietro le quinte. Guanti in pelle, cravatte e carré in seta, gioielli e alta orologeria, insieme ad una sezione dedicata agli accessori per la casa. Tutto fatto a mano, tutto spiegato nei minimi dettagli dagli artigiani francesi della Maison. L’esibizione ha regalato ai partecipanti l’esclusiva possibilità di vedere il processo di tintura dei foulard, hero piece di Hermès da sempre, e di sentirsi parte di un gruppo privilegiato di pubblico. Le esperienze sensoriali e conoscitive di cui le Journées Particulières sono un esempio, sono la linfa vitale della comunicazione dei brand di alta moda. Produttori di sogni e di esperienze, prima ancora che produttori di abiti e accessori, le maison dialogano con il proprio pubblico, dando luce ai processi nascosti, all’abilità dei mastri artigiani che rendono possibile ogni giorno il perpetuarsi della magia. In una storia continua che il cliente è invitato a scrivere insieme. p.113
THIS must be THE PLACE PHOTOGRAPHY ALDONA KARCZMARCZYK C/O VAN DORSEN ARTISTS STYLE MACIEJ SPADŁO C/O VAN DORSEN ARTISTS MODEL KASIA JUJECZKA C/O D’VISION MAKE UP AGA WILK C/O VAN DORSEN ARTISTS HAIRSTYLE ADRIAN WŁASIUK C/O VAN DORSEN ARTISTS
Qui: Abito Dior | Cappello Sportmax | Di Fronte: Abito Red Valentino
Apertura: Total look Michael Kors collection
Cappotto Max Mara
Gilet Emanuel Ungzaro | Camicia Paule Ka
Di Fronte: Camicia Paule Ka
Completo Paule Ka | Cappello Sportmax
Completo, Gilet Brunello Cucinelli
Di Fronte: Top , Gonna Sportmax | Camicia Liviana Conti
Giacca, Cintura Brunello Cucinelli
Abito, Gilet Louis Vuitton
LA RISCOPERTA DELLA PROPRIA UNICITÀ words Ludovica Mucci
ACCESSORI LIMITED EDITION
& Other Stories x Mia Larsson jewelry collection | courtesy of & Other Stories
Insito nel sistema moda è il continuo gioco di forze tra la nostra istintiva inclinazione a riconoscerci in un gruppo e la voglia di esprimere la nostra unicità attraverso la ricerca di uno stile personale. Ciò è dato dalla combinazione di tutto quello che viene veicolato attraverso le sfilate, tramite i social media degli influencers e le ultime collaborazioni tra vari brand e al contempo dall’associazione di diversi elementi che rispondono al nostro gusto unico. L’insieme di tali elementi ci definiscono. In questo panorama, l’accessorio è l’ingrediente fondamentale per creare un mix di unicità che è nostro e nostro soltanto. Esso può rifarsi a diverse influenze, stili e culture, riflettendo in modo diretto ciò che ci appassiona e che pertanto ci rende ciò che siamo.
p.131
Oggi sono sempre più frequenti le collaborazioni tra diversi brand, al punto che tali unioni sbocciano spesso in interessanti capsule collection che ampliano gli orizzonti del mix and match, semplificandoci il lavoro di ricercare pezzi più rari e interessanti che completino il nostro look. Attraverso tali collaborazioni infatti, la combinazione di più interessi e stili diventa possibile, il classico può incontrarsi con il moderno, la tecnologia con la natura, permettendo di comunicare ulteriormente un gusto -quello personale- che non è univoco bensì caratterizzato da diverse sfaccettature, a volte apparentemente in disarmonia l’una con l’altra. È in questo scenario che le collaborazioni permettono al consumatore di espandere i propri confini, di abbracciare più stili e influenze in una sola borsa, o in un foulard, o in un cappello, esprimendo così la propria unicità in modo più completo e definito. In questi ultimi mesi, sono state annunciate molte collaborazioni e capsule interessanti che hanno visto protagonisti sia brand di lusso affermati, sia i giganti del fast fashion e altri emergenti.
KOMONO x Royal Academy of Fine Arts di Anversa | left: Grace Hyejin Kim, right Linus Leonardsson © Press office Pagina precedente: 8 Other Reasons X Jill Jacobs jewelry collection| courtesy of 8otherreasons.com
Un’interessante unione è stata quella del brand Komono, fondato nel 2009 da Raf Maes e Anton Janssens e specializzato in accessori, con gli studenti della Royal Academy di Anversa. La creatività fresca e spumeggiante di Grace Hyejinkim, Linus Leonardsson, Quinten Mestdagh e Nick Haemels ha prodotto una futuristica collezione di occhiali da sole presentata durante il Master Show. Romantica e contemporanea al contempo, è stata la simbiosi creativa di & Other Stories
e Fern Fans, la quale ha prodotto una serie di cinque ventagli con decorazioni dipinte a mano, che voleva celebrare l’accesso di un oggetto antico e colmo di storia nella contemporaneità. Amanda Borberg, co-fondatrice di Fern Fans ha sottolineato nell’intervista per il brand svedese quanto gli ornamenti siano il risultato del profondo rapporto tra Fern Fans, la flora, la fauna e i suoi colori. Ideale per chi desidera aggiungere un tocco di classicità nel suo stile moderno, il ventaglio ha da sempre avuto una seconda funzione oltre ad essere uno strumento
p.133
utilizzato per rinfrescarsi in una giornata calda, e cioè un linguaggio segreto, vivo solamente attraverso gli occhi e i gesti delle mani. I due brand hanno portato il ventaglio nei nostri tempi suggerendo altri tre tipi di messaggio con tanto di guida illustrata: “You Make me laugh”, “Good Call!”, e “I like you style”. & Other Stories ha anche collaborato con la designer svedese Mia Larsson ad una collezione in edizione limitata di gioielli di conchiglie d’ostrica. Una collezione per celebrare lo spirito dell’estate con un approccio sostenibile che non pregiudichi lo stile. La serie è stata realizzata interamente
Collaborazione tra Louis Vuitton e sei artisti internazionali | courtesy of Louis Vuitton
p.134
con materiali marini di scarto resistenti, ed è composta da anelli, orecchini, un ferma capelli e una collana. Il risultato è una creazione unica ed elegante, accompagnata anche da una serie di capi d’abbigliamento ispirati ai gioielli, anche questa realizzata con poliestere riciclato e cotone organico. Parlando di gioielli, una creazione dal carattere energico e d’impatto, è stata quella 8 Other Reasons x Jill Jacobs, che hanno ideato una collezione di orecchini rievocanti gli anni ’80, ultimamente sfoggiati tra gli altri da Kylie Jenner. La forma rotonda e spessa è tipica degli anni dello sfarzo, la montatura dorata e i cristalli colorati sono
& Other Stories x Fern Fans, cinque ventagli dipinti a mano | photo courtesy of & Other Stories
l’ideale per chi desidera comunicare a gran voce il proprio stile magnetico. La collaborazione tra Louis Vuitton e sei artisti internazionali può essere la più adatta per sfoggiare una personalità artistica e vivace. L’iconica borsa Capucines è nata nel 2013, in occasione dei festeggiamenti per l’apertura del primo negozio Louis Vuitton in Rue des Capucines nel 1854. Oggi, sei artisti internazionali hanno personalizzato la borsa prendendo ispirazione dalle loro opere d’arte, ognuno realizzando sei pezzi in edizione limitata. Dalla borsa ispirata alla California Wave di Alex Israel, a quella più ricercata realizzata con dettagli in madreperla e fiori ricamati di Sam Falls, le borse Capucines hanno scoperto una nuova vita, perfette per rendere le giornate di chi le indossa più dinamiche e colorate.
“L’immagine è qualcosa di indivisibile e inafferrabile, che dipende dalla nostra coscienza e dal mondo reale che essa si sforza di incarnare. Se il mondo è enigmatico, anche l’immagine è enigmatica […] Nonostante non siamo in grado di percepire l’universo nella sua totalità, l’immagine è in grado di esprimere tale totalità.” Così si esprimeva Andrej Tarkoskij per una delle sue più grandi opere: Lo Specchio. Nel film il tempo si annulla e la poetica dell’immagine domina la scena. Forma di comunicazione potentissima, l’immagine ha il potere di superare le barriere del linguaggio e di comunicare cose altrimenti incomunicabili. Stimola direttamente la nostra sensibilità interiore, colpisce a fondo e senza mezze misure.
BEYOND the Mask Photography Olga Volkis Style and Creative Direction Dasha Coleman Makeup,Hair Style Anastasia Leonova Models Maria, Karina, Karolina c/o Kostromichova
Peliccia ecologica Monstra Maschera Monstra Clutch Doob Vosk
Body, pantaloni, cappotto, spilla tutto Kristina Laptso Giacca Shade of Pioni Maschera Snowboard, cintura Echtes Leder Calzini Calzedonia Sandali THE OTHERS Di Fronte: Completo Cock and Vogue Giacca Guy Laroche Giacca Shade of Pioni Copricapo Helena Romanova
Camicetta Shade of Pioni Abito Kristina Laptso Collant Calzedonia Sandali THE OTHERS Di Fronte: Tuta intera Monstra
Completo Cock and Vogue Gonna Shade of Pioni Copricapo Helena Romanova Sandali THE OTHERS Di Fronte:
Abito Cock & Vogue Maschera Monstra Catena Dolce & Gabbana Orecchini BRUA
Qui e di fronte: Abito, gonna Kristina Laptso Collant Calzedonia Sandali Sneshana Nekh Spille Anna Kova
Qui e di fronte:
Camicia jeans ROUSSIN Felpa Shade of Pioni by Sofia Rousinovich Pantaloni Kristina Laptso Scarpe Gucci
DOROTHYPERKINS.COM p.148
“Stanley Kubrick: the Exhibition” Londra, 26 aprile-17 settembre Sicuramente uno dei nomi più conosciuti del panorama cinematografico moderno. A vent’anni dalla sua morte, una mostra celebra il suo genio. Lo stile impeccabile e facilmente riconoscibile, le tematiche bizzarre e spesso critiche nei confronti della società, le ambientazioni ampie e statiche, che inglobano i protagonisti e creano un senso di sopraffazione nello spettatore. Ritroviamo tutti questi elementi in questa mostra presso il Design Museum di Londra. L’esibizione, curata dal cognato del regista, è realizzata grazie allo sterminato archivio personale che Kubrick aveva accumulato nella sua casa nell’Hertfordshire. Sono poi presenti oggetti dal set, fotografie rare e l’attrezzatura utilizzata durante le riprese. La mostra è divisa in dieci sale tematiche, ognuna delle quali dedicata ad uno dei capolavori che lo hanno reso celebre. 2001: Odissea nello Spazio, Barry Lyndon e Arancia Meccanica. “Trees” Parigi, 12 luglio-10 novembre La Foundation Cartier pour l’art contemporain di Parigi celebra la natura e gli alberi, abitanti silenziosi e lievi di questo mondo. Lo fa collaborando con artisti, botanici e filosofi provenienti da tutto il mondo. Stefano Mancuso per esempio, botanico italiano che esplora il concetto di “intelligenza” delle piante; Francis Hallé, il cui documentario esplora il profondo legame tra uomo e alberi; l’architetto italiano Cesare Leonardo che, con Franca Stagi, pensa al design urbano e alla convivenza pacifica di spazi artificiali e naturali. Le installazioni indagano temi diversi tra loro, con al centro la magnifica e ancora in gran parte sconosciuta vita delle piante. L’esposizione interna alla Fondazione trova un prosieguo naturale nel giardino, creato nel 1994 da Lothar Baumgarten, in cui il visitatore è invitato a perdersi ed esplorare una connessione profonda con l’elemento naturale che lo circonda. “Basquiat’s “Defacement”: the untold story” NYC, 21 giugno-6 novembre Nel 1983 Basquiat realizzò The Death of Michael Stewart, meglio conosciuto come Defacement. Il dipinto nasce per commemorare Michael Stewart, giovane artista di colore condannato dalla polizia di New York per aver dipinto una parete della metropolitana dell’East Village. La vicenda ha avuto un’influenza estesa nell’opera di Basquiat, che ha realizzato poi molti altri lavori a riguardo. Questi sono il punto di partenza della mostra al Guggenheim Museum di New York, che guarda all’opera di Basquiat nell’attivismo politico e sociale dagli anni ’80 in poi. Insieme alle sue opere sono esposti i lavori di altri artisti a lui contemporanei, che hanno indagato le comunità di colore nella New York di fine secolo e le pratiche spesso brutali della polizia. Tra questi Michael Stewart—U.S.A. for Africa di Keith Haring e The Man Nobody Killed, serie di stampe di David Hammons. La mostra è l’occasione per esplorare le correnti artistiche e il clima culturale degli anni ’80 in America, tra attivismo politico, tendenze razziali e la crisi dell’AIDS. “Helmut Newton” Berlino, 7 giugno-10 novembre Fino a novembre 2019 sarà possibile visitare, presso la Helmut Newton Foundation di Berlino, una retrospettiva completa del lavoro del fotografo tedesco. La mostra è la versione ampliata di un’esposizione del 2009, in cui tutti gli scatti di Newton sono stati esposti nel grande formato 50x70, dopo la pubblicazione da parte di Taschen di Sumo, volume curato da Newton stesso insieme alla moglie June per raccogliere e rendere pubblico il lavoro di una vita. Le copertine di Vogue, Elle e Vanity Fair, i famosissimi Big Nudes e i ritratti in bianco e nero di celebrities e amici. Quest’anno per la prima volta vengono esposte anche le immagini proveniente dall’archivio privato dei coniugi Newton: Photo Collection of Helmut and June dà la possibilità agli appassionati di esplorare la poetica di Newton nei suoi recessi più profondi e nei suoi risolvi più privati. A completare l’esposizione alcune opere dei tre ex assistenti di Newton, Mark Arbeit, George Holz e Just Loomis.
LATEST arte words Giulia Greco
La mostra inizia con un focus sull’uso di Kubrick della prospettiva simmetrica
courtesy of fondationcartier.com
“Defacement” Foto Allison Chipak, © Solomon R. Guggenheim Foundation, 2018
Helmut Newton Foundation, Berlino © Silvia Neri
ROW OUT Photography Ekaterina Knyazeva Style Alexandra Osina Model Alexandra c/o Avant Models Set Design Ksenia Kukushkina Makeup, Hair Style Irina Egorova
“Se parti per un viaggio non tornerai mai uguale a quando te ne sei andato. Siano cinque giorni o cinque anni poco importa. Baricco dice che la vita è come le onde del mare: si alzano, crescono e cambiano le cose. Poi tornano al punto di partenza, ma più nulla è la stessa cosa. Prendi il largo e segui le onde, senza imporre la tua velocità ma accettando il viaggio così come viene. Qualsiasi sia il porto d’attracco, qualcosa dentro te sarà cambiato per sempre durante il tragitto. Non siamo fatti per mettere radici, ma per cercare ogni giorno panorami nuovi in cui rifletterci.”
Abito Alexander Druzhinin Di Fronte e in apertura: Abito Alexander Druzhinin Pantaloni Polyhedron Scarpe Hogan
Camicia Helen Stracta Top Aventures Des Toiles Di Fronte: Giacca Stella McCartney Abito Dokuchaeva Pantaloni Helen Stracta Stivali Hogan
Camicetta LES Top Dokuchaeva Di Fronte: Top LES Gonna Vasilisa Vetrova
Cappotto Polyhedron Giacca LES Stivali Rosbalet Di Fronte: Cappello Amor Fati Abito Vasilisa Vetrova
Editor’s letter DESIGN E NATURA
prodotti ispirati dalla natura - www.audenza.com
Il design è una forma d’espressione del sé che trasforma il nostro gusto in pezzi tangibili, non è statico, al contrario si evolve in base al modo in cui noi per primi ci evolviamo provando nuove combinazioni, affacciandoci a nuovi gusti, culture e stili. Il design insomma, riflette nel modo più intimo ciò che siamo, fin dai colori scelti per abbellire un salotto, alla disposizione di un comodino, dalla scelta del tessuto dei cuscini, all’intonaco per le pareti. Quella del design è un insieme di scelte, che per quanto possano essere consapevoli e razionali, sono al contempo profondamente dettate da un pizzico di emotività e creatività, le due costanti che rendono unica un’abitazione. È vero che il design risponde ad un’esigenza personale di comunicare il nostro stile, ma è anche fortemente guidato dai cambiamenti culturali, politici, ambientali, così come tutte le forme artistiche. Nel numero precedente abbiamo parlato della Design Week 2019 di Milano, e di come la sostenibilità fosse il tema centrale di molte creazioni, il cui obiettivo era proprio informare il pubblico sull’esigenza di modificare il nostro approccio al design avendo più a cuore il futuro del nostro pianeta. Da qui, rinasce dunque l’interesse per materiali naturali e la semplicità, un trend positivo che mette la natura
p.160
tra le prime risorse e fonti d’ispirazione per la creazione d’interni di lusso creati per durare nel tempo. La prima fonte d’ispirazione per le creazioni di design, partendo dai materiali fino alle forme che vogliono imitarla. In questo numero approfondiremo il punto, andando a scoprire come l’approccio sostenibile abbia un riscontro nel quotidiano e come la natura stia tornando ad essere la prima fonte d’ispirazione per le creazioni di design, partendo dai materiali fino alle forme che vogliono imitarla. È questa l’intenzione di Amara Living. Il brand inglese è nato nel 2005 e da allora decora le case dei suoi clienti con prodotti di lusso, offrendo anche alcuni pezzi di design di altri brand. L’impegno nei confronti di un ambiente più sostenibile è al centro della sua missione, proponendo un design che duri nel tempo e che privilegi la qualità. L’offerta di Amara è molto ampia, comprende tutte le parti della casa e consigliando i brand più adatti a seconda della stanza che si vuole arredare. A questo proposito, la biancheria da cucina di Avenida Home è molto originale. Il brand propone prodotti 100% in lino con le illustrazioni dell’artista Nathalie Leté raffiguranti dei gatti, un’aragosta e altri animali. Tra i brand più conosciuti vi sono Missoni, Roberto Cavalli, Versace, i quali tra diversi articoli di design, propongono cuscini dai tessuti raffiguranti ricami e stampe immediatamente riconoscibili. words Ludovica Mucci
A by Amara è invece la collezione personale dei designer, i quali propongono una serie di oggetti lussuosi per la casa realizzati con materiali ricercati. Un esempio è il vaso in vetro soffiato disponibile nei colori blu, ambra, oliva e fumo, la cui forma ricorda quella di un nido d’api. O ancora gli asciugamani fatti di cotone egiziano, molto soffici al tatto. Delicati e romantici, i cuscini ispirati all’oceano in 100% cotone con pittura ad acquarello raffigurante coralli e alghe. Caratterizzato da uno stile spumeggiante e ideale per una personalità dai toni vivaci, Audenza, brand di design d’interni online, dal 2012 crea articoli casalinghi unici, a tratti eccentrici, ideali per chi non ha paura di essere semplicemente sé stesso. Nel 2019 il brand è stato indicato tra i migliori siti d’interior design. Decisamente particolari, sono le decorazioni per pareti realizzate in ottone, resina e un’aggiunta d’oro, che raffigurano insetti e altri animali. Una celebrazione della natura a tutti gli effetti.
Per rendere meno piatta la parete è anche disponibile uno specchio a forma di serpente, realizzato in poliresina e oro. La natura continua ad ispirare le tre fondatrici, Amelia, Jacqui e Hollie, non solo per la decorazione di pareti, ma anche per l’illuminazione. Molto singolare e divertente è la lampada da tavolo con al centro la scultura di una scimmietta, realizzata sempre in resina e in oro. I motivi dell’oceano tornano ancora con i cuscini di velluto e cotone raffigurante un corallo dai toni accesi e vibranti.
sopra: vaso in vetro soffiato A by Amara1 sotto: prodotti ispirati dalla natura - www.audenza.com
Editor’s letter
Per Covet House la sostenibilità non è solo ambientale. Il brand è specializzato in design di lusso e offre un’amplissima selezione di pezzi di design realizzati dai migliori brand del settore, offrendosi da supporto per il consumatore e per i brand stessi; infatti, attraverso un dettagliato programma di marketing, Covet House si impegna a lanciare i brand di design nel settore dell’arredamento, garantendogli visibilità e supporto dalla creazione, con il sostegno di designer professionisti, alla divulgazione. La sostenibilità sociale è dunque al centro della politica del brand, che si propone non solo di ricercare le risorse più pregiate, ma anche di migliorare i rapporti tra i diversi addetti ai lavori, solidificandone la comunità. Per adempiere a questo scopo diversi showroom, negozi, e progetti itineranti sono stati concepiti con l’obiettivo di instaurare relazioni faccia a faccia tra i designer, gli ambasciatori e i clienti. Tra i pezzi più stimolanti, vi sono sicuramente gli accessori e i tavolini: dai cuscini di Rug Society in velluto e seta ricamati a mano, ai tavolini rievocanti
sopra: Exclusive Design Heritage Family by Boca do Lobo sotto: “Enchanted” tavolo da pranzo in ottone / su covethouse.eu
alberi e foreste di Koket in ottone invecchiato e vetro. La collezione Animal Stools di Circu è molto gradevole, appositamente ideata per la cameretta dei bambini. La collezione include tre sgabelli ognuno raffigurante un animale, che può essere un uccello, un elefante o uno squalo, realizzati in velluto con rifiniture in ottone. L’articolo è provvisto inoltre di uno scomparto per conservare giocattoli, oggetti per la scuola e altri accessori. Un design volto a suscitare emozioni è quello di Boca Do Lobo, brand di lusso portoghese nato nel 2005. Il valore dell’artigianato e la sua capacità di stimolare sensazioni, emozioni viscerali, risuonano attraverso ogni pezzo di design, realizzato con materiali ricercati e destinato a durare nel tempo grazie alla sua eleganza intramontabile. Il design di Boca Do Lobo evoca forme primordiali, profondamente legate alla natura concepita come forza creatrice.
p.162
BETWEEN LINES
sopra “Empire” e sotto “Wave” , tavoli da caffè by Boca do Lobo / trovali su covethouse.eu
Quest’ispirazione si ritrova nel tavolino Monet, un sofisticato pezzo di design i cui tratti concentrici e lineari ricordano quelli di un albero, oppure nell’Empire Poplar Root, il tavolino in pioppo con dettagli in ottone lucido, la cui spaccatura al centro ricorda quella della terra, conferendo dinamicità al pezzo. Originali e insiti nella cultura portoghese sono invece i comodini e gli armadi della collezione Heritage, ispirati all’Azulejo, ornamento tipico della tradizione che consiste nella decorazione di piastrelle in ceramica con raffigurazioni riguardanti la storia del paese. Questi pezzi di design sono dipinti a mano da uno dei dodici artisti professionisti nella tecnica dell’Azulejo. Le decorazioni raffigurano scene di vita quotidiana immerse nella natura. By Ludovica Mucci
STATIC emotions Art Direction, Photography Domenico Petralia c/o ProductionLink Production Cross Studio Milano Style Angelina Lepper Model Arina Tenchurina c/o TheFabbrica Makeup Gimmy Arevalo Hair Style Alessandro Pompili Assistant Fabio Massari Style Assistant Rossana Lodo Post Production Virgil Hritcu
La creazione artistica è, filosoficamente parlando, la rappresentazione oggettiva della vita soggettiva dell’individuo. Quando l’artista crea lo fa per dare consistenza e visibilità materica ad emozioni che sono normalmente inafferrabili. Tutti noi sperimentiamo emozioni e sentimenti, ma essi sono fuggevoli, sempre in movimento, come in un flusso. Le emozioni non sono mai misurabili scientificamente e spesso è difficile spiegarle a parole. L’arte arriva là dove il linguaggio non può e rende tangibili i moti dello spirito. Li fissa su tela e li offre alla comprensione umana.
Apertura: Abito 5 Preview | Cappotto Salvatore Santoro | Scarpe Otto D’ame Qui: Sottoveste Luna Di Seta | Giacca W.e. Brown | Borsa Unisa | Scarpe Unisa Di Fronte: Body Oroblu | Gonna Solotre | Borsa Patrizia Pepe
Maglione, Gonna Patrizia Pepe | Orecchini Sharra Pagano | Cappello W.e. Di Fronte: Camicetta The M.. |Giacca Patrizia Pepe | Corsetto Isabel Benenato | Pantaloni Mes Demoiselles Paris Cappello Chiara Boni | Orecchini Sharra Pagano
Body La Perla | Pantaloni Antonella | Giacca W.e. | Sandali Giuseppe Zanotti Di Fronte: Maglione Antonella | Gonna 5 Preview | Pantaloni Chiara Boni | Collana, Bracciale Sharra Pagano
Maglione Patrizia Pepe | Top, Gonna A-Lab Milano | Sandali Giuseppe Zanotti | Occhiali Pugnale Di Fronte: Maglione Drumohr | Shorts 16R Firenze | Cappotto Privē Milano | Scarpe Nisa | Orecchini Sharra Pagano
“il futuro è AURA” words Federica Caiazzo
All photos courtesy of Louis Vuitton
Che sia ben chiaro: Aura è – e sarà – il futuro dell’industria di moda. Annunciata a marzo e lanciata definitivamente a maggio, il merito di questa iniziativa straordinaria va al colosso LVMH, la prestigiosa multinazionale francese alle spalle di grandi marchi di lusso quali Louis Vuitton e Christian Dior. Nessun business è mai stato tanto onesto e cristallino: Aura è una piattaforma per la tracciabilità che permette ai consumatori di accedere all’intero storico che si nasconde dietro il prodotto acquistato. Dai fornitori dei materiali fino all’ultimo secondo prima dell’esperienza di shopping, Aura è la svolta rivoluzionaria che dimostrerà l’autenticità dei prodotti di lusso.
LVMH firma la piattaforma per la tracciabilità dei prodotti di lusso, e la svolta è epocale
E non finisce qui, perché il lodevole progetto firmato LVMH ha già conquistato l’attenzione mondiale. Creato in collaborazione con ConsenSys e Microsoft, il naturale sviluppo di Aura implica la creazione di un consorzio blockchain che ha come scopo quello di trasformare il fashion biz. “Aura è un’innovazione rivoluzionaria per l’industria del lusso – ha affermato Ken Timsit, Managing Director della ConsenSys Solutions – e la ConsenSys è orgogliosa di contribuire e collaborare con LVMH a un’iniziativa che sarà al servizio dell’intero mondo del lusso. Proteggerà gli interessi, l’integrità e la privacy di ogni marchio, avvantaggiandosi della tecnologia blockchain Ethereum in modo assolutamente decentralizzato”. La tecnologia giocherà infatti un ruolo fondamentale nelle abitudini
di shopping dei consumatori: da questo momento in poi, questi avranno l’opportunità di utilizzare l’applicazione del brand per ricevere il certificato Aura contenente informazioni trasparenti sul prodotto, quali: componenti, origine, impatto ambientale, approccio etico, consigli per preservarlo al meglio e garanzia. Ultimo, ma non per importanza, resta un quesito essenziale: gli altri marchi di lusso ne seguiranno le orme? È quello a cui punta il gruppo LVMH. Anzi, proprio perché una gioia condivisa è una gioia raddoppiata, il team di Aura ha già optato per il “modello consorzio”, che permetterà a qualsiasi altra casa di moda di unirsi al progetto. Sarà nostro dovere tenere un occhio aperto sugli sviluppi futuri. E lottare affinché il futuro (della moda) diventi sempre più etico.
p.175
SEA FOOD “Si dice che nel fiume Eufrate cadde un uovo di straordinaria grandezza, che i pesci trasportarono a riva e sul quale si posarono delle colombe. Da li nacque Venere, dea dell’amore e della natura. Ogni animale è a lei caro, perchè è la dea del pianeta Terra e, in quanto tale, benedice le unioni amorose e la procreazione della vita.”
Photography Martyna Galla c/o Van Dorsen Artists Models Bree c/o Model Plus and Ania Biel c/o Uncover Models Makeup Aga Wilk c/o Van Dorsen Artists using Chanel, MAC Cosmetics, Bobbi Brown, Zoeva, Clarins, YSL, L’Oreal Paris, Make Up For Ever Hair Style Nesti Skorupka
Apertura: Abito MMC Studio Qui: Top, Gonna Justyna Chrabelska Di Fronte: Fascia MaxMara
Pagina precedente: Top Chloe Di Fronte: Abito MMC Studio | Scarpe Fila
Pagina precedente: Abito Justyna Chrabelska Qui: Abito MMC Studio
LATEST PARADISE
courtesy of tripadvisor.com | Di fronte: foto courtesy of hotelpuntaislita.com
HOTEL PUNTA ISLITA. La Costa Rica nella sua forma più pura
Un viaggio romantico per immergervi nella natura: Hotel Punta Islita è un gioiello ubicato nella splendida penisola di Nicoya, nella regione di Guanacaste. Incorniciato dalla bellezza della foresta tropicale, si staglia di fronte all’intima spiaggia omonima. Il silenzio, il profumo del mare e della natura incontaminata rendono questa location un luogo unico nel suo genere. Un paradiso nascosto nell’America Centrale, un eco-luxury resort sulle spiagge della Costa Rica, una vera delizia per gli occhi. Punta Islita è l’essenza dello scenario tropicale, una destinazione esclusiva e coinvolgente, dove gli ospiti circondati da paesaggi mozzafiato costaricani si potranno relazionare con la fremente comunità locale.
Situato in una lussureggiante posizione remota, l’hotel è un luogo di pace, dove la tranquillità della giungla vi offrirà l’opportunità di mettervi in contatto con la natura incontaminata. Qui infatti la sostenibilità segue di pari passo il ritmo giornaliero dove albergatori, chef, designers, volontari e scienziati collaborano per custodire e mantenere intatto l’ecosistema e lo stile di vita che caratterizza la Costa Rica.
Il design è studiato nei minimi dettagli da Ronald Zürcher, illustre architetto, dove materiali ed elementi provenienti dalla natura del luogo trovano la loro armonia: una fusione unica, capolavori esclusivi che mirano alla perfetta sostenibilità. L’eco-resort offre una delle migliori viste sull’oceano grazie alla piscina infinita che si fonde con le acque dell’orizzonte, riflettendo ogni giorno i giochi di colore tra cielo e nuvole.
Con le sue caratteristiche architettoniche di ispirazione locale, Punta Islita crea un ambiente intimo, un equilibrio tra romanticismo e relax, nel cui stile è evidente l’intrinseco legame tra design tropicale e cultura nativa: piastrelle stravaganti, oggetti di legno e colorate opere esotiche per un tocco di arte tropicale astratta.
Svegliatevi al suono delle onde e della giungla, scimmie che saltano tra gli alberi e uccelli che volano leggeri fuori dalla vostra finestra. Non potrete fare altro che sorridere. L’aroma del caffè in stile Tico vi inebrierà, sotto di voi pendii di fitti boschi discendono seguendo la costa fino al blu dell’oceano Pacifico. p.190
courtesy of livethelife.tv
La Costa Rica è la terra dei sogni, un luogo dove si ha l’immenso privilegio di vivere a pieno un’esperienza indimenticabile. E’ pura vita!
Sin dal primo giorno potrete percepire a Punta Islita la pace e l’armonia. Oscillate dolcemente sulla vostra amaca, rilassatevi in vero stile tropicale ascoltando le tavole da surf che s’infrangono sulle onde oppure fatevi coccolare dai piaceri della natura.
più grande biodiversità del pianeta. Una ricchezza naturale fatta di terreni vulcanici, acque curative e aria pura che lo rendono la mecca del “buon vivere”. Una realtà che i locali riassumono con l’espressione “¡Pura Vida!”.
Se volete immergervi nella cultura locale della Costa Rica potrete farlo visitando il Museo d’arte contemporanea Islita. Situato in un allegro edificio fiancheggiato da murales colorati, questa piccola ed affascinante casa d’arte contemporanea è a tutti gli effetti uno studio-galleria, con opere d’arte e di artigianato di artisti locali. Qui troverete figure fatte con legni raccolti dalla spiaggia, lampade costruite con noci di cocco, arazzi ricamati con semi e conchiglie di mare, litografie su vecchie lenzuola e molto altro.
Spiagge chilometriche e natura selvaggia fanno da sfondo a questo territorio paradisiaco e diventano oggetto di grandi avventure: escursioni nella giungla, giornate di pesca, immersioni, uscite serali ad ammirare le lucciole che sfiorano le acque del mare e degustando i “frutti proibiti” di questa terra.
Il territorio ha molto da offrire e la privata baia di Punta Islita è il luogo adatto per esplorare i fantastici panorami, suoni e sapori locali. Nella piena tutela delle comunità locali e dell’ambiente circostante vi potrete rilassare nei modi più svariati, arricchendo la vostra esperienza di viaggio. C’è chi si vuole immergere nella natura, chi s’innamora dell’atmosfera bohémien dei piccoli villaggi rurali e chi vuole assaggiare cucine dai sapori tropicali. Questo luogo paradisiaco ospita la
Nel tardo pomeriggio, degustando un cocktail dalle vostre verande potrete ammirare iridescenti colibrì, pigre iguane, delicate farfalle blu in un vero e proprio giardino paradisiaco. L’atmosfera è rilassante, la musica del pianoforte si fonde con il suono dell’oceano, quale scenario migliore se non quello della foresta tropicale, cenare a lume di candela mentre soffiano timide brezze in riva al mare, assaporando i segreti dietro i sapori culinari tradizionali costaricani. Dal pudding di riso alla ceviche il processo di “cucina consapevole” diventa un autentico atto di amore e felicità. Tutto a Punta Islita è progettato per il rilassare il corpo e l’anima.
words Veronica Valdambrini
p.193
COTTONTRADERS.COM
NEST.CO.UK
ADVERTISE with us CONTATTI via Raimondo Scintu, 78/A6 - 00173 Rome (Italy) +39 06 - 86603422 adv.latest@gmail.com
@latestmagazine
@thelatestmagazine
thelatestmagazine
latestmagazine.net