DIGITALE P/E 2021 issue #18 ITALIANO

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NEWLOOK.COM



MATALAN.CO/UK


DUNELONDON.COM


CONTENUTI 26

Lettera dell'Editor 8 On the Field - editoriale 12 Afiya Bennett - cover story intervista con la super modella 26 Sull'Orlo dell'Estate - editoriale 40 Fashion Trends: cosa ameremo indossare questa stagione 54 Rock the Discoteque - editoriale 72 ARTE Le Mostre da non perdere 85 The Age of Luxury - editoriale 86 Come vivere una vita sostenibile e alla moda, ce lo spiega Dan Pontarlier 96 The Factory - editoriale 100 BEAUTY Prodotti Beauty per l'estate? La risposta oggi è Fruit Power - 114 Be Yourself - editoriale 126 Lavanya Coodly ci racconta del suo brand - intervista 136 Urban Trashy Tailored Cowgirl - editoriale 144 ACCESSORI La guida perfetta sugli accessori per questa primavera/estate - 158 Blackout - editoriale 170 Le Borse modificabili di Elba Concept - intervista 182 Linear Shapes - editoriale 188 L'universo sostenibile di Maren Jewellery - intervista 196 All Out - editoriale 202 DESIGN Scopriamo com'è la vera sostenibilità, riciclo e upcycling nell'interior design - 212 Avventura di Primavera - editoriale 218


LETTERA DELL'EDITOR 202

P

arola d'ordine: Via di Mezzo. Evasione+Consapevolezza. Durante questi mesi mi sono spesso chiesta se avrei preferito (per ovvie ragioni) dare a questo numero una connotazione più festaiola o più interiorizzata. La realtà è che non sono mai stata d'accordo con i personaggi delle storie 100% cattivi o 100% buoni. Non esiste il nero e bianco nella realtà. La via più giusta è sempre la via di mezzo. Chiaramente, dato l'anno passato, sarebbe folle affermare che non ci mancano i party e la leggerezza mentale. Credo sia così per tutti e sono quindi felice di aver realizzato degli editoriali in cui possiamo sorridere e immaginare di passare del tempo con gli amici in totale libertà. Allo stesso tempo la consapevolezza che questo non è ancora possibile permane, e da qui i ragionamenti più profondi riguardanti varie tematiche attuali, ovvie paure per il futuro e ricerca di soluzioni. Non è quindi questo un numero totalmente folle o introverso, e mai LATEST lo sarà in generale. Ci piace la serietà ma anche la spensieratezza necessaria a riuscire ad essere impegnati abbastanza, quando serve. Editor-in-chief Facebook: @marta.forgione Instagram: @martaforgione

Marta Forgione


NEXT.CO/UK


Editor’s letter PRESIDENTE, CHIEF EDITOR Marta Forgione m.forgione@latestmagazine.net Via Raimondo Scintu, 78 - 00173 Rome (Italy)

CONTRIBUTORS: WRITERS Giulia Greco Ludovica Mucci Marta Forgione FOTOGRAFI Matallana, Ekin Can Bayrakdar Domenico Petralia, Zoe Mcconnell Giorgio Figini, Petra Vaessen Weronika Kosińska, Alex Van Der Steen Paul Whitfield, Stefano Lanza Anthony Arquier, Norbert Bäres Shauna Summers & Matthias Leton Simon Lesley AGENZIE Select Model Management, Munich Models Stella Creatives Artists, Premium Models, Carol Hayes Management, Women Management Production Link, Fashion models, PRM Brave Models, Freelancer agency Passepartout4u, Wonderwall Milan X Management, Premier Model Management Matt Models Amsterdam, 100% Managment Airport Agency, Gary represents A-Management, Iconic Management

PUBBLICITA' adv@latestmagazine.net

Roma Italia 2021 | p.iva 15126391000 ROC registratione n. 32682 Pubblicazione biannuale by LATEST srls unipersonale in Marzo/Aprile e Settembre/Ottobrer. Stampato by Facciotti s.n.c prezzo su sito web latestmagazine.net: print €15 - digital €4

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JOHNLEWIS.COM


on FIELd the Con l’arrivo di Marzo si può (quasi) dichiarare chiuso l’inverno e dare il benvenuto alla primavera. Le giornate si allungano, l’aria si fa tiepida, gli alberi mettono le foglie e spunta qualche fiore. Questo clima invita ad uscire e immergersi nel verde e, anche se la maggior parte di noi sta affrontando un nuovo lockdown, è bene cogliere ogni occasione possibile per fare una passeggiata all’aperto. Per trarre i massimi benefici, vestitevi di natura voi stessi! Via libera a palette naturali super leggere nei toni del marrone e del beige, fino ad arrivare al bianco. Gli arancioni e i gialli sono punti luce che fanno bene al nostro umore e ci ricordano che il benessere è l’insieme di più elementi: i nostri outfit non sono da trascurare, perchè cambiano radicalmente la percezione che abbiamo di noi stessi.


Photography Ekin Can Bayrakdar Style Joanne M Kennedy Model Madu c/o Select Model Management Hair Style Christos Bairabas c/o Stella Creatives Artists Makeup Kenny Leung c/o Carol Hayes Management Photography Assistance Marta Gonzalez

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Suit Tibi Suit Jacket (worn underneath) Low Classic at Mytheresa Shoes Fendi Opposite: Coat Bora Aksu Dress Ganni Boots Giuseppe Zanotti




Coat Rejina Pyo Top Tibi at Mytheresa Skirt Balenciaga at Mytheresa Boots Malone Souliers



Top, Skirt Barbara Bui Opposite: Dress Jacquemus at Mytheresa Boots Roker



Top, Skirt Sharon Wauchob Boots Laurence Dacade Opposite: Top Ganni Skirt Burberry at Mytheresa Boots Clergerie


Full Look Ralph & Russo Opposite: Dress Giambattista Valli Shoes Salvatore Ferragamo



Dress Molly Goddard Boots Aquazzura Opposite: Jumper, Cape Joseph


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Hat Clyde Full look King & Tuckfield Shoes A.W.A.K.E. MODE ON COVER: Dress Jacquemus Earrings Ursa Major


Afi ya

Photography Daniel Matallana Style Erin McSherry Model Afiya Bennett c/o Women Management New York Hair Style Niko Weddle using Sensationnel Hair Makeup Jalessa Jaikaran c/o M+A World Group using Armani Beauty Post Production Stains Production Lloyd Dickenson

BENNETT Dal primo editoriale, quando aveva solo 15 anni, Afiya Bennett ha fatto molta strada. Modella, influencer e grande ispirazione per le ragazze riguardo ai temi cruciali della bellezza e dell'empowerment femminile, ora qui cover star del nostro ultimo numero. Afiya Bennett continua ad ispirare con il suo carattere forte e audace, soprattutto attraverso The Afiya Collection, il suo marchio che mira a far sentire le donne forti e sicure di loro stesse. Bennett crede nella solidarietà tra donne, ed è quello che cerca sempre di fare – riuscendoci- e di trasmettere attraverso il suo lavoro. Abbiamo avuto il piacere di parlare con lei di queste importanti questioni, considerando anche i problemi legati al razzismo nel mondo della moda, e la sua esperienza nel settore in quanto modella di colore.

intervista by Ludovica Mucci - fino a pagina 37

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Come è iniziata la tua carriera? Hai sempre voluto diventare modella e influencer? Che ci crediate o no, non ho sempre voluto essere modella né influencer. Sono cresciuta come ballerina e praticando sport – sono stata capitano della mia squadra di pallavolo per l’esattezza! Ho sempre avuto una grande passione per gli animali, quindi in qualche modo ho pensato che sarei diventata una veterinaria. L’idea di fare la modella è arrivata quando una coppia di anziani della mia chiesa mi ha spedito un annuncio per una scuola di modelle locale. In quel momento l'idea di diventare davvero una modella sembrava un percorso che potevo portare avanti. Quando i miei genitori scelsero di investire nella scuola la moda passò dall’essere solo un’idea a qualcosa di tangibile. Non avevo idea che avrei avuto una strada luminosa davanti a me. Per la prima volta ho pensato "Wow! Puoi usare la tua differenza d’altezza per avere successo." Alla tenera età di 15 anni ero così entusiasta di incontrare altre giovani ragazze che mi assomigliavano e che erano alte quanto me, per la prima volta mi sono sentita a mio agio. La mia carriera ha preso una svolta quando sono apparsa nel mio primo editoriale a 15 anni e poi all'età di 18 quando ho partecipato a “The Face”, la competizione televisiva condotta da Naomi Campbell. Il programma ha continuato ad aprirmi molte porte, compresa la crescente “fan base” sui social, il contratto con un'agenzia di modelle a New York e i viaggi in giro per il mondo. Da qui ho continuato a realizzare molte copertine e sono stata il volto di campagne come quella di Neutrogena, Tom Ford Beauty, Givenchy Beauty, Estee Lauder, Laura Merceir, Mac Cosmetics ecc. Sarò sempre grata di come ho iniziato. "La forza è sempre nei numeri" questa è una delle tante dichiarazioni d’impatto che appare sulla pagina del tuo marchio di cappelli di lusso The Afiya Collection. Puoi dirci qualcosa di più? C'è qualcuno che ti ha ispirato nella creazione di questo brand? Lo statement "la forza è nei numeri" è una dichiarazione potente perché noi donne siamo in

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grado di creare importanti attività, iniziamo nuovi percorsi professionali, e coltiviamo la nostra istruzione. Stare insieme ci fa sentire abbastanza forti e sicure da affrontare qualsiasi cosa accada. Avere il supporto di un'altra donna, essere in grado di dare consigli, o anche acquistare un prodotto creato da donne, ci unisce e ci fa sentire come se veramente potessimo conquistare qualsiasi cosa. So cosa si prova ad aver bisogno di quel sostegno e che differenza ha fatto averlo. Ho creato il marchio Afiya perché incarna stare insieme in solidarietà. È per le donne che non vogliono un no come risposta. La Collezione Afiya è qui per ispirare le giovani ragazze a tenere la testa alta seguendo i loro sogni e a non indietreggiare. Questa collezione è per le donne di tutto il mondo affinché ricordino che hanno il sostegno delle altre donne e che hanno il potere di ottenere qualsiasi cosa vogliano. L'emancipazione delle donne è una questione a te molto cara. Afiya Collection ne è un esempio. Stai lavorando ad altri progetti su questo tema così importante? Empowerment femminile significa mettere da parte i limiti - abbassare le barriere in favore delle donne. Significa anche incoraggiarle ed elevarle. Ricordo quante volte mi è stato detto “no”. In quanto donne, dobbiamo essere molto chiare su chi vogliamo essere. Non possiamo avere paura di essere quella persona. Quindi sì, sei una mamma. Sì, sei una donna di affari. Sì, sei un’insegnante. Non si può avere paura di essere quello che si vuole essere. Inoltre si tratta di sostenere le donne. Sostenere loro e le loro imprese. L'emancipazione femminile è ciò che mi fa andare avanti. Essere in grado di ispirare la prossima bambina mi fa realizzare che il mio lavoro nel settore della moda abbia un significato molto più grande. Essere in grado di ispirare, sollevare e incoraggiare le prossime donne a seguire i loro sogni mi fa sentire davvero come se avessi compiuto una buona azione in qualità di role model. E visto che sto espandendo la collezione Afiya agli abiti oltre che ai cappelli, non vedo l'ora di ampliare la mia missione anche allo stile degli abiti che produrrò.


Total Look Miu Miu

Full Look Brunello Cucinelli Shoes Hyke Earrings Pamela Love


Blazer Pann Top Rosetta Getty Pants Sportmax Shoes Cult Gaia Rings Lady Grey Opposite: Full Look Rejina Pyo Shoes Khaite Earrings Lady Grey


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Come è stato il tuo viaggio nelle industrie creative finora? Hai mai sperimentato casi di razzismo per via del colore della tua pelle o semplicemente perché sei una donna? Qual è il tuo meccanismo per affrontare queste offese? Il mio viaggio nell'industria della moda ha sicuramente avuto alti e bassi, come qualsiasi altra modella, ma in quanto modelle di colore la nostra storia è sempre unica. Anche se non riesco a ricordare un momento in cui sono stata vittima di palese razzismo sul set, mi sono vista rifiutata per molti lavori per via del mio corpo o perché in generale la modella americana di colore non era un trend. Purtroppo ci si può sentire come se fossimo un capo d’abbigliamento, un momento facciamo tendenza e il prossimo no. Spesso sembra come se in un momento le modelle africane spingano molto, quello dopo vanno le trecce e così via. La domanda è sempre stata: come facciamo a fare progressi quando ci sembra di non essere sul pezzo? Non ho mai veramente percepito una fase in cui i modelli americani di colore siano stati di tendenza, tranne durante il Black Lives Matter Movement dopo l’uccisione di George Floyd. Per questo motivo mi sembra sempre di dover fare di più in ogni opportunità che mi viene offerta. Il mio meccanismo di resistenza è sicuramente la mia fede in Dio, il sostegno della mia famiglia, e un equilibrio tra le relazioni nel settore e quelle fuori. Mentirei se dicessi che è stato facile essere un modella di colore che si impegna a raggiungere la grandezza. Ma le vittorie che ho ottenuto lungo la strada ne fanno valere la pena. Le conquiste bilanciano le perdite e mi rendono ottimista verso ciò che il futuro ha da offrirmi. Ormai sono anche in pace con l'idea che qualsiasi opportunità che arriva per me è mia e nessuno può togliermela. Finché riesco a crescere professionalmente sono felice. Che consiglio daresti a una ragazza che desidera perseguire la tua carriera? Come misuri i tuoi successi?

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Per le giovani ragazze che desiderano fare il mio lavoro vorrei consigliare loro di "conoscere il mestiere"; capire che tipo di modella si vuole essere e se questo tipo non esiste di non aver paura di crearlo. Penso che l'industria della moda stia iniziando ad abbracciare le differenze che ogni individuo ha da offrire, e non c'è momento migliore di oggi per iniziare questo cammino promuovendo l’amore per sé stessi. Credo che abbracciando la nostra luce e la nostra bellezza gli altri cominceranno a fare lo stesso; inizia tutto con l'amore di sé. Nessuno sarà il tuo più grande fan più di te stessa. Poi è importante anche conoscere i grandi fotografi, i designer e gli artisti, perché questa conoscenza ti permette di essere informata una volta sul set e ti prepara a trovare la persona migliore con cui collaborare. Infine, suggerirei di conoscere o di crearsi il proprio spazio. La cosa più importante della moda nel 2021 è che è molto più inclusiva di com’era in passato. Ora ci sono supermodelle plus size e anche la comunità Trans è più rappresentata. L'industria non è più in bianco e nero come una volta, il momento migliore è adesso. Per molti anni ho lottato per cercare di capire in quale categoria mi dovessi inserire, mi sono sentita come se ci fosse qualcosa di sbagliato in me, nel mio corpo. Troppo alta, spalle troppo larghe, seno troppo grande, non sei abbastanza scura, non sei abbastanza magra, o non sei abbastanza esotica, o classica, non sei abbastanza diversa. Dopo quasi dieci anni sto cominciando ad accettare chi sono, la mia bellezza. L'industria della moda è piena di alcune delle donne più belle del mondo, ma siamo sempre state categorizzate e ci hanno sempre detto che c’era qualcosa che non andava in noi. Voglio che tutte le modelle in erba si fermino e si guardino allo specchio e dicano: "Sono Bella". Non importa quello che qualcuno ha detto loro, oggi: "Sono Bella". C'è più potere in queste parole di quanto ce ne sia in qualsiasi campagna pubblicitaria o rivista, perché trascendono il lavoro della modella, aiutano a costruire la propria autostima e questo supera anche la moda.


Dress Bronx And Banco

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C’è una modella in particolare che ti ispira a dare il meglio di te ogni giorno? Ho diverse modelle nell'industria della moda che mi ispirano per ragioni molto diverse. Le mie tre principali sono Naomi Campbell, Tyra Banks e Iman. Una cosa che amo di Naomi è la sua capacità di trascendere le generazioni. Ha fatto la modella per oltre 30 anni ed è ancora grande. Continua a lasciare il segno e ad aprire le porte per i modelli di colore, dando l'esempio nelle campagne di moda di alto profilo. Ammiro come Tyra Banks non solo abbia lasciato il segno nella moda ma anche in televisione. Non solo ha solcato le migliori sfilate di moda ed è apparsa in copertine eccezionali, ma è stata anche la presentatrice del suo show televisivo per molti anni (The Tyra Show), poi ha iniziato con America’s Next Top Model e ha creato una piattaforma per chi intendeva diventare modella. Mi identifico personalmente con le sue scelte professionali e mi vedo solcare i sui suoi stessi passi perché anche a me piacerebbe spaziare dall’attività di modella alla televisione e all’hosting. Iman mi ispira per il suo successo nel settore della moda e anche nel settore beauty. Ammiro come sia stata in grado di lanciare e coltivare la sua linea Beauty, Iman Cosmetics. L'industria della bellezza è estremamente competitiva, e ammiro come lei sia stata in grado di creare con successo un marchio affidabile che viene distribuito da ogni rivenditore di bellezza. Tutte queste donne brillano e sono uniche a modo loro, e io mi rivedo in tutte. Dalla loro tenacia nel lasciare il segno, alla loro influenza in altri settori, queste donne sono davvero un’ispirazione. Spero che un giorno la mia legacy sia grande come la loro e che Afiya diventi un nome riconosciuto. Qual è la tua routine di bellezza? Hai qualche brand preferito per il make-up e la cura della pelle? Prima di tutto mi lavo il viso con Cerave, a seguire parto con l'idratazione con Weleda Skin food nei mesi invernali, e Embryolissee Lait Creme nei mesi più caldi. Se il mio viso è molto secco mi idrato con la maschera di Neutrogena hydro boost, se invece devo fare una pulizia profonda dei pori uso lo scrub viso St. Ives. Questo prodotto si usa in

genere solo quando necessario perché a lungo andare rende la pelle secca. La mia pelle cambia completamente dai mesi invernali ai mesi estivi, e cerco di regolare il regime di bellezza in base a questo. Mi piace anche aggiungere una buona protezione solare. Una delle mie preferite è la Solid e Stripe. Quello che amo della loro protezione solare è che non lascia tracce bianche sulla pelle come fanno la maggior parte delle creme solari. Ha una consistenza sorprendente ed è trasparente. Ho anche dei trucchi che uso per dare alla pelle una spinta in più al mattino. Per cominciare, congelo un cucchiaio e lo uso sotto gli occhi per le occhiaie. Lo premo per circa 30 secondi e poi passo all’altro occhio. Un altro trucco consiste nello strofinare un cubetto di ghiaccio su tutta la pelle, che aiuta a rassodarla e a rendere il look più fresco. Nei fine settimana uso il vapore per idratarla e ringiovanirla. Aggiungo l'acqua, l'olio ed il succo del limone al vapore e sto in posa a intervalli di dieci minuti, alla fine la pelle ne esce rinfrescata e pronta per affrontare la settimana. Questi sono ottimi consigli da incorporare ai trattamenti per il viso e a quelli nelle spa. La pandemia ha cambiato la tua visione del mondo? Come ha influenzato la tua carriera? La pandemia ha cambiato la mia visione della vita in generale. Mi ha fatto apprezzare le piccole cose che diamo per scontate ogni giorno. Cose come la salute, la possibilità di dare un abbraccio e un bacio, la possibilità di lavorare e socializzare, e anche la possibilità di uscire e fare una passeggiata. Ha anche messo in prospettiva le attività che occupano il mio tempo e al modo in cui contribuiscono al raggiungimento del mio scopo nella vita. La pandemia mi ha incoraggiato a mantenere un sano equilibrio tra il lavoro e la mia vita personale. Mi ha fatto davvero pensare a chi sarebbe lì per me se ne avessi veramente bisogno e mi ha insegnato a non aspettare o rimandare, ma a chiamare spesso i miei cari. Molte volte aspettiamo le vacanze per chiamare e controllare i nostri cari ma la pandemia mi ha permesso di capire che è meglio rimanere sempre in contatto con loro. Questi momenti bui mi hanno insegnato ad investire tanto tempo nei loro quanto nella mia carriera e a mettere entrambe le cose allo stesso livello.


Hat Clyde Top Brunello Cucinelli Bottom Adeam Shoes Sacai

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Full Look Tibi Earrings Demarson Shoes Sacai


Voglio che la mia eredità sia un riflesso del tempo che ho investito in questo progetto e delle vite che ho ispirato lungo il percorso e dell'amore che riservo alla mia famiglia. La pandemia da Covid-19 è stata ed è ancora sotto molti aspetti una montagna russa di emozioni e di problemi finanziari per l'industria dell'intrattenimento. È stato un periodo di incertezza per la vita e la salute in generale, nonché per le offerte di lavoro e l’impossibilità di viaggiare. La mia carriera è stata drasticamente influenzata dal lockdown e dalle restrizioni sui viaggi. Temevo che l'industria della moda non sarebbe stata in grado di riprendersi da un momento come questo, ma con il vaccino credo che le cose stiano decisamente iniziando a cambiare per il meglio. Ho imparato ad apprezzare ogni opportunità, e ad accettare le cose che non posso cambiare. Il tuo progetto preferito su cui hai lavorato finora? Due dei miei progetti preferiti a cui ho lavorato sono la mia campagna per Neutrogena e Tom Ford Beauty. È sempre bello poter lavorare con brand con i quali posso identificarmi e che conosco da una vita. Mi piace lavorare per i marchi di bellezza, soprattutto quelli che sfruttano l’occasione per essere inclusivi e considerano la diversità come valore aggiunto. Continuo a vivere esperienze sul set in cui la make-up artist non ha la sfumatura esatta per la mia pelle, mentre ammiro i marchi che stanno facendo del modello inclusivo una priorità. È ancora una lotta, e anche se ci sono stati progressi è sempre bellissimo realizzare che riesca a rappresentare i modelli di colore nella pubblicità di bellezza. Vedermi nelle campagne pubblicitarie aggiunge un tassello in più alla percezione della bellezza e incoraggia chi è diverso da me a sentirsi incluso. Le pubblicità per me sono importanti perché influenzano il modo in cui le bambine si guardano e definiscono la bellezza.

Se posso incoraggiare una bambina a guardarsi allo specchio e dire "Io sono bella" allora ciò che sto costruendo acquista un significato. Secondo te in che modo le industrie creative dovrebbero proporre una maggiore inclusività nei loro progetti? Pensi che ciò che è stato fatto finora sia accettabile? Penso che le industrie creative dovrebbero proporre una maggiore inclusività nei loro progetti incorporando una più ampia gamma di modelli di colore e minoranze nelle loro campagne e nei social media. Molte volte sul set si vede solo una modella di colore e cinque o sei controparti. Penso che sia ora che il rapporto tra razza e cultura sia distribuito proporzionalmente sul set. Inoltre, si potrebbe dare più voce al talento in questione e invitare i consumatori a considerare qualche aspetto della sua cultura. Per decenni i modelli sono stati ammirati, visti, ma mai ascoltati. Penso che, oltre ad aprire la strada dell’inclusività, sia anche una questione di dare una voce ai modelli di tutti i ceti sociali e invitare i consumatori a scoprire da vicino la loro cultura. Credete che il senso, i significati della cultura indiana, asiatica, americana, africana e caucasica siano contenuti tutti in una pubblicità? Personalmente, credo che questo è ciò di cui hanno bisogno i progetti creativi. Andare oltre ciò che già si conosce, e invitare il consumatore a considerare gli aspetti culturali con i quali hanno o non hanno familiarità. Penso che quanto è stato fatto finora sia sicuramente un passo nella giusta direzione, anche se l'inclusività dei modelli di colore non dovrebbe essere una tendenza ma qualcosa di naturale. Al momento i brand devono definire le loro intenzioni circa il tema dell'inclusione, perché in passato non è stato fatto abbastanza. Tuttavia, il mio obiettivo è che l'industria della moda arrivi ad un punto in cui l'inclusività sia concepita come qualcosa di naturale, non come qualcosa di forzato.

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Full Look Jason Wu Earrings Elle Qui Vit Opposite: Top Atlerier Biser Bottom Tibi Shoes A.W.A.K.E MODE Earrings Lady Grey

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sull'orlo dell'estate

Summer love, the thing that kept us busy Summer love, the thing that drives us crazy but summer love always ends Summer lovers, think it's forever Summer lovers, try to put in the effort but summer lovers aways end up as friends Summer romances, the relationships that feels never-ending Summer romances, the thing on Instagram that's "trending" but summer romances are going to be dead-ends Summer, the warmest time in the year Summer, the time when adults celebrate by grabbing a beer, but summer will come and go Summer love, you will never know how it turns out but summer love, will never work out Summer lovers, love each other very much but summer lovers, will lose touch Summer romance, could be your year's highlight but summer romance, is why you will have to say goodbye Summer will always be in your heart Sometimes you will need a fresh start and save the memories, but remember the happy times - Summer Love by Hailey on hellopoetry.com

Photography, Art Direction, Set Design Domenico Petralia c/o Production Link Style Nadia Bonalumi Models Natalia Napieralska c/o Fashion models & Rose Ndiaye c/o Brave models Hair Style Barbara Bertuzzi c/o Freelancer agency Makeup Lucia Giacomin using Qstudio makeup rp Style assistance Stefania Furiosi Production Passepartout4u by Johannes March Post Production Virgil Hritcu Photography Assistance Fabio Massari, Chiara Lormarini Special thanks to Bar Studio


Drop-needle stitch Maxi Top, Dress & Pants all SIMONA MARZIALI at MRZ

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Blouse, Skirt, Pants & Earring all ACNE STUDIOS Opposite: Jersey Body, Skirt ALESSANDRO VIGILANTE Black Diamond Clutch BENEDETTA BRUZZICHES


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Lace minidress, Brass earrings with pearls and crystals all STELLA McCARTNEY


Bustier dress PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI Shirt INES DE LA FRESSANGE X UNIQLO Opposite: Popeline Trench - Bci TORY BURCH Earrings ILENIA CORTI VERNISSAGE


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Tailored suit in three-dimensional seersucker fabric and nappa leather sandals all SALVATORE FERRAGAMO Opposite: Linen twill dress SPORTMAX


Trousers, double crepe blazer with leather band and sandals all MICHAEL KORS COLLECTION Opposite: Cotton drill jacket, Crepe de chine top, Ivory stretch poplin trousers ALBERTA FERRETTI Sling-back sandals in nappa leather SALVATORE FERRAGAMO



Sweater with bare back, shirt, longuette skirt with all embroidery N° 21 BY ALESSANDRO DELL'ACQUA

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PRETTYLITTLETHING.COM


must have words Giulia Greco

Fare previsioni è oggi più difficile che mai, anche (o forse soprattutto) nel mondo della moda. Per pensare ai trend di questa estate abbiamo prima dovuto chiederci cosa ne sarà di essa: nello specifico, torneremo “liberi” o no? Noi speriamo che sia, quanto meno, simile all’estate dell’anno scorso: ci auguriamo quindi di ritrovare un po’ di libertà, e con essa serenità e gioia. E’ una visione ottimistica, che ha forgiato lo stato d’animo con cui ci siamo immersi nel trend forecasting stagionale. Abbiamo bisogno (imperativo!) di ritrovare un po’ di leggerezza, e vogliamo ovviamente farlo attraverso i vestiti. Quale migliore occasione quindi? Se questo è lo spirito con cui abbiamo selezionato i trend Primavera Estate 2021, anche altre considerazioni sono entrate in gioco lungo il percorso, e hanno modificato la nostra traiettoria. La moda è sempre più season-less, gender-less, trend-less. Cosa significa? Semplicemente che ci stiamo muovendo verso una realtà più fluida, in cui vale soprattutto la personalità e l’ispirazione individuale. Poco importa se una cosa è di stagione, se non si è vista su nessuna passerella, o se l’avete scovata nel reparto uomo. Se la portate con personalità, allora farà colpo su chi vi sta intorno, potete starne certi. Questo porta innumerevoli vantaggi: potete rivalutare il vostro guardaroba ad esempio, ma anche rubare a cuor leggero dall’armadio del vostro partner/padre/coinquilino/amico. Così, i nostri consigli di stile richiedono una gran voglia di mettersi in gioco, e di provare abbinamenti impensati: camicia e pantalone mono-stampa, reggiseni a vista e dettagli importanti, come gli onnipresenti colletti e le scarpe plateau. In egual modo serve (tanta) personalità anche quando si opta per uno stile più basico. Il minimal è un trend dominante, ad esempio, e anche se sembra facile non lo è affatto. Al contrario bisogna avere occhio per i dettagli, puntare su tagli e tessuti, scegliere pochi pezzi ma buoni e non essere mai noiosi. Trends primavera estate 2021


SWEATER

4. Non siete ancora pronti a lasciare la vostra felpa per qualcosa di più formale? Nessun problema, siete in buona compagnia. Loungewear e active wear hanno avuto (per ovvie ragioni) un successo incredibile nell’ultimo anno, e il numero di luxury brand che producono abbigliamento sportivo e d’ispirazione street è in ascesa. Abbinate la vostra felpa a pezzi ultra formali, come il blazer e i gioielli preziosi. Questo creerà un contrasto interessante. Un’altra cosa interessante è la felpa in sé, e il marchio che la produce: Hey Soho è attento ai materiali, ai lavoratori e all’impatto complessivo della filiera sull’ambiente.

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1. Balenciaga SS2021 Runway show | courtesy tag-walk.com 2,3 Acne Studios double breasted blazer and pleated bermuda seen at mytheresa.com 4 Moncler small logo crossbody bag seen at mytheresa.com 5 Hey Soho sweater 85% organic cotton, 15% recycled polyester seen at hey-soho.com 6. Veja sneakers seen at farfetch.com 7. Third Crown 18kt gold plated ring seen at farfetch.com

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BACKLESS 4. 1.

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Abiti e bluse con ampi scolli sulla schiena hanno invaso le passerelle la scorsa fashion week, e a noi è un trend che piace moltissimo. Forse perché la schiena, di tutte le parti del corpo, possiede una sensualità speciale, non volgare né ostentata: un ampio scollo sul retro è in grado di svoltare ogni look, in estate come in inverno. Questo abito di Ioannes è sensuale anche perché fascia il corpo e noi vi consigliamo di abbinarlo a dettagli grunge, come le platform di Stella McCartney, il chocker a catena di Adina Reyter e il maxi pendente Marni. Perfetto per una serata fuori con gli amici.

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1. Givenchy SS2021 courtesy tag-walk.com 2. Jil Sander Mini Tangle bag seen at farfetch.com 3. Stella McCartney Platform ankle boots seen at farfetch.com 4. Marni Faux-pearl drop earrings seen at mytheresa.com 5. Ioannes Open-back printed maxi dress seen at net-a-porter.com 6. Gucci Beauty Nail Polish - Annabel Rose 212 seen at net-a-porter.com 7. Adina Reyter 14kt gold chain necklace seen at farfetch.com Opposite: courtesy of Dsquared2 SS2021


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BRA

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Parlando di sensualità non si può non citare il reggiseno, assoluto protagonista della stagione che viene. A vista sotto camicie, giacche e cardigan, diventa prezioso se portato la sera. E’ un simbolo incontestabile di femminilità e femminismo, e può essere portato tranquillamente anche di giorno rispettando alcune regole. Sceglietene uno in maglia, semplice e a tinta unita, e abbinatelo con pezzi divertenti e preppy, come la longuette in vichy azzurro di Altuzarra, la fascia colorata di Missoni e la collana di Roxanne First.

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4.7. Larsson & Jennings, watch €162 seen at farfetch.com

1. Etro runway SS20 show ph. Alessandro Lucioni / gorunway.com 2. Simone Rocha cotton dress seen attag-walk.com modaoperandi.com 1. MSGM SS2021 courtesy 3. Roxanne Assoulin gold plated 2. Bottega Veneta cottonbracelets blend softseen cupat bramodaoperandi.com seen at net-a-porter.com 4. Miu Miu velvet flats modaoperandi.com 3. Roxanne Firstseen pinkatgold 18kt with jade balls necklace seen at farfetch.com 5. Kayu4. Onie Wickerwool Top-Handle Bag seen modaoperandi.com Altuzarra blend pencil skirtat seen at mytheresa.com 6. Prada5.Flower Raso Mini Top Handle Bag seen at modaoperandi.com AspesiEmbellished cardigan seen at farfetch.com Opposite: RiverSpade Islandplatform dress sandals seen at farfetch.com 6. Kate 7. Missoni crochet knit headband seen at net-a-porter.com Opposite: courtesy of Jacquemus SS2021 p.119 p.71 p.15 p.77 p.59


TRANSPARENT

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1. Fendi runway SS2021 show | courtesy tag-walk.com 2. Bea Bongiasca double vine topaz 9kt gold ring seen at matchesfashion.com 3. Saint Laurent sheer silk blouse seen at mytheresa.com 4. MSGM high-rise cotton twill trousers seen at matchesfashion.com 5. Naditum handmade bag in vegetable tanned natural leather - seen at naditum.com 6. Saint Laurent double breasted leather blazer seen at net-a-porter.com 7. Zimmermann Scallop leather sandals seen at mytheresa.com Opposite: Dior SS2021 photo courtesy - Armando Grillo / Gorunway.com

Quando abbiamo visto la collezione Spring Summer 2021 di Saint Laurent abbiamo subito preso nota dei top in seta trasparente: bellissimi, preziosissimi e sensualissimi. Tre aggettivi che molto volentieri vorremo sentirci addosso. Ovviamente, un pezzo come questo non passa inosservato, e bisogna stare attenti a creare un outfit in grado di esaltarlo nel modo giusto. Per noi la combinazione perfetta è con i pantaloni rosa MSGM e un blazer in pelle Saint Laurent. Il contrasto di materiali e colori è molto raffinato e interessante. Amiamo i gioielli di Bea Bongiasca e le platform di Zimmermann sono in wishlist da un po’ ormai. Completare il look con un po' di sana sostenibilità, con la shopper by Naditum.


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MINIMAL

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Qualcuno ha presente l’immensa soddisfazione che si prova quando si indossano un paio di jeans ben fatti e una camicia bianca dal taglio perfetto? Per noi è quasi un sentimento di completezza, perché quando succede - quando abbiamo un ottimo fit e materiali freschi addosso - ci sentiamo vestiti benissimo, senza bisogno di aggiungere altro. Forse è per questo che il trend minimal è uno dei nostri preferiti. Oltre che un grande passe partout, questo look è anche assolutamente gender-less, altro punto a favore di questo trend dal nostro punto di vista.

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1. Emporio Armani SS2021 | courtesy tag-walk.com 2. Dior Eyewear sunglasses seen at mytheresa.com 3. More Joy water bottle seen at farfetch.com 4. Tresor jeans seen at matchesfashion.com 5. Dries van Noten cotton shirt seen at mytheresa.com 6. Carlotha Ray bow tie satin sandals seen at matchesfashion.com Opposite: courtesy of Giorgio Armani SS2021


Larsson & Jennings, watch €162 seen at farfetch.com

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NET 2. Tessuti retati, knitwear a maglia larga e ricami traforati si portano con un pezzo a contrasto sotto, come nel caso del look da sfilata di Hermès. Oppure, se vi sentite audaci, senza niente. Il nostro look è fresco e moderno, declinabile in base all’occasione: la camicia (Sacai) e il pantalone palazzo (Max Mara) si abbinano a scarpe e borse diverse, e mutano la loro natura facilmente, pur mantenendo un’estetica quotidiana rilassata, elegante. Le infradito in pelle sono un classico modello The Row, ma solo quest’anno diventeranno veramente di tendenza. Comode e stilosissime, cosa chiedere di più?

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1. Givenchy runway FW20-21 show | courtesy tag-walk.com 2. Fiorucci IPhone cover seen at farfetch.com 3. Max Mara linen wide legs pants seen at net-a-porter.com 4. Valentino Garavani hair clip seen at farfetch.com 5. The Row Ginza leathers platforms slides seen at mytheresa.com 6. Sacai net shirt seen at farfetch.com 7. Fendi medium leather tote bag seen at mytheresa.com


ONE PATTERN

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Miuccia Prada da un lato, Alessandro Michele di Gucci dall’altro: dite stampe e con loro avrete solo l’imbarazzo della scelta. Quest’anno si portano stratificate in un unico blocco (sì, borsa compresa). L’obiettivo è quello di creare un look divertente e irriverente. Ovviamente, se partite con un “pattern-block” di questo tipo, non potrete esagerare con il resto. Ma un sandalo bianco e un cappello in paglia completano il tutto armoniosamente, e siete pronti per quell’aperitivo estivo che vi aspetta. Ah, non dimenticatevi un buon profumo: molte volte è tutto quello che serve.

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1. Prada runway SS2021 show | courtesy tag-walk.com 2. Prada raffia bucket hat seen at mytheresa.com 3. ByRedo perfumed oil roll on seen at net-a-porter.com 4,5. Gucci X Ken Scott floral silk pants & shirt seen at mytheresa.com 6. Gucci X Ken Scott floral leather bag seen at net-a-porter.com 7. Jacquemus sandals seen at farfetch.com

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HOT PANTS

2. Accanto ai bermuda, quest’estate tornano in auge gli hot pants: cortissimi e anche sgambati. Questi in denim sono di Red Valentino e fanno parte di un look raffinato e semplice, da portare tutti i giorni per fare le commissioni o una passeggiata in centro. Il maglione è firmato Rosie Assoulin e il gioco di sovrapposizioni (tra un top sotto e un coprispalle cortissimo sopra) è un altro trend minore per la stagione primaverile. I mocassini di Tod’s e la borsa in scamosciato di Marni sono classici intramontabili.

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1. Alberta Ferretti runway SS2021 show| photo courtesy Filippo Fior at Gorunway.com 2. Bang and Olufsen wireless earphones seen at net-a-porter.com 3. Bering classic watch seen at farfetch.com 4. Red Valentino denim shorts seen at mytheresa.com 5. Tod's suede loafers seen at mytheresa.com 6. Rosie Assoulin merino wool blend sweater seen at net-a-porter.com 7. Tod's small suede shoulder bag seen at mytheresa.com Opposite: courtesy of Saint Laurent SS2021


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PUFF SLEVEES

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1. Le spalline appariscenti, gonfie e quasi architettoniche non hanno mai lasciato la scena nell’ultimo anno - in fondo danno il giusto tono a qualsiasi outfit a prova di Zoom-meeting. Preparatevi a portarle anche nella stagione estiva dunque. La giacca di Sabinna ha maniche importanti e una stampa d’impatto, e per questo è la protagonista dell’intero outfit. Potete abbinarla a pezzi monocromatici in tinta, come i semplici chinos Isabel Marant e le scarpe retate di Souliers Martinez, entrambi color crema. La borsa Jacquemus in blu elettrico è già hit bag.

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1. Lanvin runway SS2021 show | courtesy tag-walk.com 2. Sophie Buhai silk organza hair tie seen at net-a-porter.com 3. Isabel Marant cotton and linen wide legs pants seen at mytheresa.com 4. Jacquemus suede shoulder bag seen at mytheresa.com 5. Sabinna puff sleeves flowers jacket seen at sabinna.com 6. Souliers Martinez woven leather pumps seen at mytheresa.com 7. Charlotte Tilbury eyeliner pillow talk seen at net-a-porter.com Opposite: Isabel Marant SS2021 Photo courtesy of Alessandro Lucioni / Gorunway.com

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DISCO

Alzi la mano chi non sente la mancanza delle serate fuori (in discoteca ma anche non, l’importante è che ci sia musica)! Questo look è per voi, per farvi sognare la riapertura dei locali che, prima o poi, siamo sicuri arriverà. Molti designer hanno pensato, fantasticato, agognato questo momento e hanno creato look adatti, decisamente appariscenti da indossare per la nostra prima serata fuori. Potete andare anche in total black, ma assicuratevi di avere un accessorio importante e appariscente. Gli stivali ricoperti di cristalli, firmati Paris Texas, e i lunghissimi guanti logati Marine Serre fanno al caso vostro.

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1. Courtesy of Burberry runway SS2021 show 2. Jil Sander leather wallet seen at mytheresa.com 3. Marine Serre long gloves seen at farfetch.com 4. Paris Texas embellished suede knee high boots seen at mytheresa.com 5. Charlotte Tilbury hyaluronic lipstick seen at net-a-porter.com 6. Theory chiffon trimmed silk tank top seen at net-a-porter.com 7. Alex Perry crepe miniskirt seen at mytheresa.com

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STATEMENT COLLAR

2. Insieme alle spalline anche i colletti vanno di gran moda, ve ne sarete di certo accorti. La polo Miu Miu è semplice ma esaltata proprio da questo dettaglio: ricorda le divise sportive e noi abbiamo voluto esaltare il suo lato preppy abbinandola ad una gonna plissettata di Burberry e alle stringate Prada. Sono tutti pezzi d’archivio, rimodernati e resi interessanti da dettagli inaspettati, come la suola carrarmato, la scritta stampata e, appunto, il maxi colletto appuntito. Occhiali e catenina rendono l’outfit spensierato mentre la borsa, bellissima e sostenibile nella fattura, è firmata Naditum.

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1. Patou SS2021 collection | courtesy tag-walk.com 2. Le Specs Outta Love oval-frame tortoiseshell acetate sunglasses seen at net-a-porter.com 3. Eliou Arther gold-plated, pearl and bead sunglasses chain seen at net-a-porter.com 4. Burberry logo pleated midi skirt seen at mytheresa.com 5. Naditum handmade bag in vegetable tanned natural leather seen at naditum.com 6. Miu Miu pique jersey polo shirt seen at mytheresa.com 7. Prada leather derby shoes seen at mytheresa.com

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Rock the Discoteque Durante la preparazione di questo numero Spring Summer 2021 ci siamo chiesti a lungo se preferivamo "il team party" o il team "futuro incerto post apocalittico". La maggior parte dei designer quest'anno ha infatti fatto da portavoce per una delle due strade. Chi più incline a pensare al dopo pandemia, ai party furiosi nei club e le nottate fuori, a divertirsi. Chi guardava invece al futuro come ad un brutto finale di film di fantascienza. La realtà per noi è diversa e abbiamo quindi preferito dare una versione mix di tutte le sensazioni, positive e negative di questo periodo così strano e irripetibile. I momenti in cui guardiamo fuori la finestra e pensiamo. Siamo davvero convinti che tutto andrà bene e che dobbiamo solo essere pazienti. I momenti superficiali che tutti hanno e che, ogni tanto, sanno spazzare via la malinconia. In questi momenti ci facciamo una risata pensando che quando potremo indossare di nuovo scarpe e accessori da club saranno passati di stagione. I momenti più riflessivi, in cui c'è anche lo sconforto. In questa storia c'è tutto. C'è la voglia di tornare a divertirsi, di prepararsi per uscire. C'è un pizzico di vanità nello sguardo e nelle pose, ma anche una malinconia di fondo, l'incertezza del futuro. C'è la Verità del nostro momento.

Photography Zoe Mcconnell Style Natalie Read Model Eduarda Vieira c/o PRM Makeup & Nails Alexis Day using Danessa Myricks and Mavala Hair Style Elvire Roux c/o Carol Hayes management using Innersense Natural Haircare Digital Operator Nick Graham Lighting Carissa Harrod Assistance Grace Power


Top Zeynep Kartal Trousers Hildur Yeiman Bangles Pebble London Choker Retorfete

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Dress Huishan Zhang Necklace Pebble London Earrings Sahar BMD Opposite: Dress The Vampires Wife Necklace Pebble London Hair brooch Butler & Wilson Necklace Butler & Wilson Boots Natacha Marro


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Dress Temperley Boots Natacha Marro Earrings Saad Collection


Dress April & Alex Headpiece Awon Golding Ring Pebble London Opposite: Dress Galvan Duster coat Saropol Earrings Avena Sativa Shoes Essen




Top Zeynep Kartal Trousers Hildur Yeiman Bangles Pebble London Choker Retorfete Opposite: Suit Sorapol Necklace Sian Evans Boots Natacha Marro

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Top & skirt both Tim Ryan Boots (made to order) Mary Benson Earrings Alexandra Hakim Ring Wolf & Badger Opposite: Dress Natalie & Alanna Earrings Sian Evans Ring Pebble London Bracelet Alexandra Hakim


NUURA Apiales satin black smoked glass Chandelier €1,712.03 - nest.co.uk

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LATEST arte words Giulia Greco Valentino Garavani Virtual Museum ovunque nel mondo - permanente Nonostante la graduale riapertura dei musei, le mostre online rimangono “aperte” e più ricercate che mai. Se l’idea non vi alletta particolarmente, date almeno una possibilità al Virtual Museum di Valentino Garavani: è probabile che rimarrete piacevolmente stupiti. E’ il primo esempio di mostra permanente digitale che racconta in modo esaustivo la carriera di un grande nome della moda. Il progetto è davvero coinvolgente e non vi stancherete tanto presto di stare davanti ad uno schermo. Al Museo si accede tramite un’app dedicata, scaricabile dal sito internet, e si sviluppa in una successione di stanze tematiche. Potrete vedere (da vicino e a 360°) ben 300 tra i capi più iconici, accompagnati da bozzetti, stoffe e fotografie. E’ presente anche un archivio consultabile per un totale di 5000 immagini e 95 video. Un’esperienza unica nel suo genere.. Bags: Inside Out Victoria and Albert Museum, Londra - fino al 12 Settembre Indicare la data di nascita della borsa - l’accessorio per eccellenza - è difficile: dovremmo cominciare dall’Antico Egitto e risalire la linea del tempo fino ai giorni nostri, per renderci conto dei cambiamenti e delle avventure che questo piccolo grande accessorio ha affrontato, senza finire mai nel dimenticatoio, nemmeno per una stagione. Questione di praticità, forse, ma come per la moda in senso lato, i significati della borsa sono infiniti e sono sociali, politici, femministi soprattutto. Una storia a dir poco incredibile, che il Victoria and Albert Museum di Londra ha deciso di mettere in ordine e di rendere fruibile a tutti fino al 12 di settembre. Saranno esposti esemplari unici e rari, collegati da fili invisibili a tematiche diverse, tutte interconnesse. Kusama: Cosmic Nature New York Botanical Garden, New York - 10/4/2021 - 31/11/2021 “Dimentica te stesso e diventa tutt’uno con la natura” dice Yayoi Kusama, artista giapponese di fama mondiale che arriva al New York Botanical Garden ad aprile. Le sue istallazioni, grandiose e multi-sensoriali, catturano lo spettatore e lo accompagnano in un viaggio soprannaturale, che nasce però imprescindibilmente dal contatto con la natura. Dopo un anno di lockdown questo contatto è più necessario che mai. Tra le altre opere sarà anche presente una nuova versione della Infinity Mirrored Room, intitolata Illusion Inside the Earth: questa volta non c’è bisogno di entrare però, perchè l’illusione avviene all’esterno. Gli specchi di cui è ricoperta riflettono il panorama cangiante della natura newyorkese che la circonda: la mutazione costante del suo aspetto diventa il simbolo del cambiamento naturale delle cose. Salgado Amazonia Cité de la Musique Philharmonie de Paris, Parigi - 7/4/2021 - 22/8/2021 A parlare di natura è anche Sebastião Salgado, celebre fotografo brasiliano che ha fatto della sua terra natale il punto di partenza e il punto di arrivo della sua incredibile carriera di fotoreporter. Alla Philharmonie di Parigi sarà possibile vedere una selezione delle sue foto più toccati dell’Amazzonia, accompagnate dalle composizioni musicali di Jean-Michel Jarre, create appositamente per l’occasione e realizzate a partire dai suoni naturali della foresta. Per avere una panoramica esaustiva del lavoro di Salgado vi consigliamo la visione de Il Sale della Terra, documentario che ripercorre i 40 anni di carriera del maestro. Questa mostra è oggi necessaria, non solo perchè sazia la nostra costante sete di bellezza, ma anche perchè ci può aiutare a riflettere sul pericolo che questa regione corre giornalmente, tra brutali deforestazioni e allevamenti forzati.

courtesy of Valentino

Courtesy of madmuseum.org | 45 stories in jewelry

Yayoi Kusama, Flower Obsession (Sunflower) courtesy of the NYBG

courtesy Sebastião Salgado, | Indiani Yawanawa, Stato di Acri, Brasile, 2016


Age of

LUXURY

Stiamo forse per riappropriarci di un'era del lusso, versione moderna. Non è l'idea di moda costosa, di dover mostrare (e dimostrare). In un momento di grande interiorizzazione possiamo abbracciare finalmente l'idea che avere tanti oggetti non farà di noi persone ricche. Il vero lusso è fatto di pochi pezzi ricercati, pensati e realizzati high level, pezzi che ci accompagneranno per anni solo avendone un po' cura. Se siamo abbastanza attenti potrebbero far parte anche della vita di generazioni a venire. Questo modo di vivere e di gestire quello che desideriamo acquistare parla non solo di moda, ma di interior design e oggetti di ogni tipo. Impariamo di nuovo l'importanza di acquistare in modo consapevole. Prendiamoci cura di questi oggetti con un alto valore, rivalutiamo le tempistiche di vita che ci costringono a correre e rischiare di far cadere il piatto antico, perdere gli occhiali da sole, strappare il maglione correndo per le scale.

Photography Giorgio Figini Style Monia Pedretti Makeup, Hair Style Silvana Cimino Model Nikita Lauffer c/o Wonderwall Milano Special Thanks Hotel Principe di Savoia Milano


Dress Judy Zhang | Top Polo Ralph Lauren | Shoes Divine Follie | Sunglasses Genny


Dress Flavia Mardi | Pants Collini | Shoes Casadei | Opposite: Total Look Genny


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Total look Collini | Sunglasses Paul Riley



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Dress Genny | Hat Lariula’ | Shoes Twinset Opposite: Dress Odi Odi | Top Parosh | Shoes Aquazzura | Sunglasses Carita Paris


Set Judy Zhang | Belt Isabel Marant | Gloves Manokhi | Sunglasses Les Follies David Opposite: Dress Bartolotta&Martorana | Shoes Alessandro Oteri | Sunglasses Les Follies David


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FROM TRASH TO Runway. in conversaZionE CON:

Dan Pontarlier La sostenibilità è un trend che va diffondendosi ma per la maggior parte di noi è un tema nuovo. C’è chi ci lavora da tempo però. Precursori o semplicemente amici dell’ambiente per loro natura, queste persone hanno accumulato negli anni molte esperienze a riguardo e possono ora influenzare, con la loro conoscenza e la loro preparazione, il cambiamento green che stiamo vivendo. E’ il caso di Dan Pontarlier, che da quindici anni lavora nell’industria alberghiera e in quella della moda e si occupa, tra le altre cose, di sviluppo sostenibile. Con lui abbiamo parlato in occasione del lancio del suo primissimo libro, From Trash To Runway. Un compendio, esaustivo e brillante, di come cambiare le proprie abitudini di consumo e avere un guardaroba eco-friendly ed eticamente ineccepibile. Il concetto di base del libro è quello di upcycling, una delle opzioni migliori che abbiamo per la salvaguardia del nostro futuro. Ce ne ha spiegato il significato, e ci ha spiegato che l’upcycling è per tutti, principianti e non, perchè l’unica cose che serve è fantasia - e un pizzico di personalità aggiungeremmo noi! From Trash To Runway è il tuo primissimo libro, e un libro è una grande conquista per qualsiasi professionista in qualunque settore. Sei però un nativo digitale e lavori principalmente sui tuoi canali social e sul blog: da dove ti è nata l’idea di un libro cartaceo? L’idea è nata durante il primo lockdown: ogni tanto abbiamo bisogno di disconnetterci per avere nuove ispirazioni! Sono consapevole dei molti disagi che questa pandemia ha portato con sé, tra le altre cose ha reso la nostra vita un po’ più monotona. Per questo motivo ho voluto fare qualcosa di differente, di positivo, non tanto per me stesso quanto piuttosto per i miei lettori. p.96

Siamo stati costretti a spendere molto più tempo del solito sugli schermi, tutti i giorni tutto il giorno, anche per motivi di smart-working. Il libro ha una parte digitale accessibile tramite un QR code, ma ho pensato che fosse una buona idea dare al mio pubblico qualcosa di diverso da tenere tra le mani, per una volta. Il libro fa parte di un progetto più ampio, che non solo vuole aumentare la sensibilità nei confronti della sostenibilità, ma vuole anche generare un impatto positivo. In che modo il libro “restituisce” all’ambiente tramite Forest Nation? Prima di tutto voglio sottolineare che questa è una delle parti del progetto di cui vado maggiormente fiero. In accordo con Forest Nation ci impegniamo a piantare un albero per ogni copia del libro venduta, e così non solo diminuiamo il nostro peso sull’ambiente e creiamo ossigeno, ma aiutiamo anche una comunità in difficoltà. Gli alberi piantati infatti riducono l’erosione del suolo e, siccome il 70% del totale è composto da piante alimentari, riduciamo la fame delle comunità Haitiane. Le nostre piantagioni infatti non sono parte di una mono-cultura, ma si implementano in progetti comunitari coscienziosi, basati sull’educazione, la crescita sostenibile e l’inclusione. Quello che veramente ci piace del tuo libro è la tua ambizione nel trasformare tutti i lettori in soggetti attivi, capaci di unire le forze e cambiare l’industria. Spesso giochi sulla tua inabilità in fatto di cucito. L’upcycling è quindi per tutti? Assolutamente sì, l’upcycling è per tutti! Una volta le cose si facevano così, poi tutto è cambiato nel corso degli anni, anche a causa del nuovo modello di consumo. Oggi sembra che il consumo sia l’unica strada fattibile. Fortunatamente il DIY sta tornando a guadagnare popolarità. Molte persone pensano di non poter fare i propri vestiti da soli, per motivi strettamente pratici, ma io vorrei proprio fargli cambiare idea a riguardo. Ancora non


so come fare i cartamodelli e non sapevo cucire all’inizio del mio percorso. Ora lo faccio, non tanto perchè ne ho bisogno ma perchè voglio. In ogni caso, mi affido anche a delle bravissime sarte di Barcellona per i modelli più complicati e laboriosi. Penso che sia il mio blog che il mio libro rappresentino stimoli importanti verso una nuova economia circolare, sostenibile e, nello stesso tempo, socialmente votata. Perchè compriamo vestiti di così poco valore - economicamente e non - da catene come Zara e H&M, quando potremmo creare i nostri modelli esclusivi grazie all’aiuto di sarte che vivono nel nostro stesso quartiere? Ci spiega qual è la differenza tra upcycling e recycling, e quali sono i vantaggi della prima? Si definisce upcycling la pratica di utilizzare oggetti e materiali di scarto (che non assolvono più alla loro funzione primaria) per creare un nuovo elemento, il cui valore sia maggiore rispetto all’originale. Il Recycling invece è appunto l’atto di riciclare, di trasformare i materiali tramite un processo di riciclo, spesso chimico e dispendioso in termini di energia, ma anche inquinante sotto molti punti di vista. La ragione per cui l’upcycling è più vantaggioso del riciclo è semplice: possiamo salvare delle risorse senza bisogno di alterarle. E poi, l’upcycling ci dà la possibilità di personalizzare e di aggiungere valore alle nuove cose che creiamo. Ed è praticamente senza limiti: l’unica cosa che conta è una mente aperta, materiali di qualità ma anche la volontà di prendersi cura delle cose. Questo non si applica solo agli abiti ovviamente, ma a tutto ciò che ci circonda. Al momento sto realizzando un pezzo d’arredo per la mia casa con le reti rosse che si usano per la vendita delle cipolle. Quando hai iniziato a ragionare sugli sprechi dell'industria della moda? Ho iniziato a pensarci parecchi anni fa, mentre frequentavo un MBA in sostenibilità e ICT. In quel momento ho estrapolato il concetto di sostenibilità e l’ho adattato a tutto ciò che mi stava più a cuore: l’industria turistica e quella della moda. Ho letto molti libri, visto qualche documentario e ho iniziato un percorso personale, analizzando i miei consumi e le mie abitudini di acquisto. Vedere le atrocità e l’impatto che hanno alcune ben note case di moda sull’ambiente mi ha fatto decidere di dedicare anima e corpo alla sensibilizzazione del mondo, della moda nello specifico. Il mio lavoro mira proprio a creare informazione, e ovviamente a cambiare il mio stile di vita e le mie scelte personali. Il tuo libro cita diversi brand internazionali, connessi e impegnati nel cambiamento sostenibile. Quanto è importante creare un accordo, fare gruppo, muoversi tutti insieme verso obiettivi comuni? Non è solo importante, è essenziale. Più la comunità cresce e le alleanze si intensificano, più il messaggio si espande e diventa universale. Ho incontrato tantissime persone meravigliose nel mio viaggio, con cui condivido idee, valori e obiettivi. Questo è il motivo per cui lavoro alla Global Sustainable Fashion Week dove cerco di creare comunanza di vedute, così da andare insieme verso un futuro pulito.

LATEST interview interviste words Federica words GiuliaCaiazzo Greco


LATEST interviste Che ruolo hanno le nuove tecnologie e la ricerca in questo contesto?

Dan

Pontarlier

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Hanno un ruolo centrale, assolutamente. La ricerca scientifica sta già fornendo un apporto essenziale. Abbiamo molti materiali innovativi, tanto per cominciare: il Tencel, che richiede molta meno acqua del cotone in fase di lavorazione; la Mycelium leather (una speciale pelle derivata dai funghi, ndr) è una delle novità più incredibili di questo ultimo anno - per me è il futuro! Non vedo l’ora di conoscere da vicino il Seaqual, una tessitura realizzata con gli scarti plastici recuperati dagli oceani. Inoltre, parlando di “moda digitale” e realtà aumentata, stanno nascendo tantissime piattaforme che permettono ai clienti di avere un guardaroba digitale, da usare online, il che limita moltissimo l’acquisto di abiti veri e propri. Per me è super cool! Oltre alla moda, in quali altri ambiti della tua vita applichi pratiche sostenibili? Quali sono i tuoi consigli personali per chi desidera avere una vita più etica? Insieme alla moda mi occupo anche dell’industria alberghiera (sono co-founder dell’ European Sustainable Hospitality Club): anche in questo ambiente ogni mia decisione è presa in un’ottica di sostenibilità. Nella mia vita privata lavoro costantemente per migliorarmi. Faccio il mio compost ad esempio, nel cortile sul retro, tantissimi progetti di design per la casa, uso i treni invece che gli aerei quando devo muovermi in Europa e ho la possibilità di farlo. Sono tutte piccole cose che però ci avvicinano all’obiettivo, no? Ovviamente non puoi forzare le persone, perchè questo dovrebbe essere un processo naturale e personale, spontaneo. Ma vorrei che tutti vedessero i benefici di uno stile di vita più consapevole, che fa bene a tutti, anche nella più semplice vita quotidiana. In ogni caso vedo che il numero di persone coinvolte nel cambiamento cresce ogni giorno di più, per una ragione o per l’altra, e sono contento che si stia diffondendo.


Carl Hansen & Son RF1903 Sideways Sofa €6,241.32 - nest.co.uk

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Sostenibilità passa anche, e soprattutto, attraverso la value chain dell'industria della moda, che comprende tutti gli step produttivi dei capi e accessori che indossiamo. Con gli anni abbiamo perso interesse nei confronti della filiera produttiva, anche perchè la globalizzazione ha disperso i passaggi in giro per il mondo. Facciamo un esempio semplice: la lana merino viene prevalentemente prelevata negli allevamenti Australiani, pulita e prezzata. Viene poi spedita nel Sud Est Asiatico (tra Cina, Bangladesh e India) per essere trasformata in filo e in pezze. Arriva poi nelle fabbriche, dove le pezze vengono cucite insieme per dare vita al capo secondo richiesta. La finitura (comprensiva di bottoni ed etichette) viene spesso realizzata in altri stabilimenti ancora, in un’altra parte del mondo. Il capo finito termina il suo ciclo sugli scaffali dei negozi, più o meno un anno dopo che la materia prima (la lana delle pecore) è stata tosata. Un viaggio lunghissimo, figurativamente e non, che in pochi conoscono. Per questo motivo è essenziale gettare luce sul sistema produttivo, solo in questo modo si può ragionare in modo efficiente sulle lacune e i problemi della moda, sui danni che produce non solo all’ambiente ma anche alle persone. The Factory è prezioso per questo, perchè in un’epoca esclusivamente concertata sul marketing e l'immagine ci ricorda che i vestiti sono un prodotto come gli altri, frutto di idee e mani che lavorano, chissà dove e chissà in che condizioni, per rifornire l'enorme macchina della moda.

The Factory Photography Petra Vaessen Style Richard Schreefel Model Marlijn Hoek c/o 100% Management Hair Style, Makeup Danine Zwets for Ellis Faas and Kevin Murphy


Shirt, pants & coat all YOOST Shoes WANDLER

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Shirt, pants SJAAK HULLEKES Opposite: Body, Shirt GAUGE81



Full Look YOOST Opposite: Shirt, pants, trenchcoat ARMA



Mini-dress ELZINGA Opposite: Coat , Bag KASSL EDITIONS Shoes REPETTO

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Suit ATELIER LEONLEON Shoes WANDLER Opposite: Oversized Mini-dress CALVIN KLEIN


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Suit STRELLSON Bag WANDLER Opposite: Coat SJAAK HULLEKES

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Top, Skirt ERIK FRENKEN Collar LA COLLERETTE


ESME Tie Neck Shirt made in recycled polyester with puff sleeve in Tiled Protea Bud PHOEBE-GRACE.CO.UK


Prodotti Beauty per la Primavera Estate? la risposta è

Fruit Power Photography Weronika Kosińska Model Ola c/o X Management Hair Style, Makeup Kasia Olkowska using Iossi, Glossier, Miya Cosmetics, Kosas12

words Giulia Greco

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Lo sapete bene che per noi più una cosa è naturale e meglio è. Questo vale anche e soprattutto per il beauty e la skincare: creme, sieri, tonici ma anche fondotinta, rossetti e mascara sono gli alimenti della nostra pelle, che ogni giorno assorbe i prodotti e se ne nutre. Perché non partire dunque proprio dalla tavola e pensare alla nostra pelle come ad una parte di noi da saziare? Come per ogni dieta che si rispetti, meglio prediligere prodotti naturali e nutrienti, ed è qui che entra in gioco la frutta! La frutta non è solo un alleato a tavola ma, proprio per le sue caratteristiche, può diventare la migliore amica della pelle. E’ ricca di acqua ma anche di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti. Ogni frutto ha le sue peculiarità, e impiegato correttamente nella beauty routine può agire sui nostri punti deboli dando grandi risultati. Molte case cosmetiche la stanno implementando nei loro ricettari, e questo è un bene per noi e per l’ambiente. Questa primavera dalla frutta prendiamo non solo i preziosissimi nutrienti, ma anche la palette colori. Mentre la pelle rimane il più naturale possibile, infatti, sugli occhi si accendono colori intensi. E’ il fascino degli anni ’80, pazzi e spensierati, ma è anche l’effetto di teenage drama come Euphoria, che ha fatto del makeup un vero e proprio mezzo espressivo, fatto per stupire e divertirsi più che per migliorare il proprio aspetto. Oltre agli eyeliner, in colori pastello, potete esagerare con gli ombretti e creare intensi colour block sulle palpebre. Smalti e rossetti non sono da meno. Per quanto riguarda i capelli, invece, sulle passerelle abbiamo visto molte acconciature diverse e forse, ancora una volta, l’unico vero trend dirompente è la naturalezza. Lasciate le vostre chiome libere di essere. Se però volete provare un look d’impatto allora attrezzatevi di gel modellante. Potete applicarlo grossolanamente sui capelli e creare il leggendario “effetto bagnato”: spazzolate le radici all’indietro, fermatele con il gel e lasciate le lunghezze morbide e poco definite. In alternativa create una chioma di design e sperimentate con onde, righe e intrecci, creando un look super raffinato da fermare con gel e lacca, ma anche con qualche forcina fantasiosa.


LATEST BEAUTY l mondo della cosmetica è ultimamente protagonista di un cambiamento molto lontano dall’essere

Foto by Daria Shevtsova

Smart Mirror - HiMirror

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Cocokind: l’olio fa risplendere la pelle, naturalmente Sapete quali sono le proprietà dell’anguria? E’ composta per il 96% d’acqua, ed è per questo ultra idratante; contiene vitamina A, B, C e E, ed è quindi in grado di donare elasticità e tono alla pelle perchè la nutre, la rimpolpa e la distende (grazie all’acido linoleico). Oltre a questo, agisce anche sui pori e li minimizza drasticamente. Il Watermelon Hemp Oil di Cocokind è realizzato con semi di anguria e olio di canapa, insieme a olio di bergamotto, di rosmarino, di arancia e di eucalipto. Sono tutti ingredienti naturali estratti a freddo, e la loro azione combinata dà vita ad un prodotto incredibile per l’idratazione. Lo potete usare sul viso e sul corpo, ma anche sui capelli e sulla barba. La vostra pelle ringrazierà e il profumo è perfetto per la stagione estiva!

Watermelon Hemp Oil - courtesy Cocokind

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Glow Recipe: beauty routine a base di frutta Se volete saperne di più sulla frutta e il suo impiego nella skincare, dovete assolutamente fare un salto sul sito web di Glow Recipe. Il marchio produce skincare naturale, cruelty-free e con un riguardo speciale per l’ambiente nel packaging e nei metodi di spedizione. La Avocado Melt Retinol Eye Sleeping Mask va applicata la sera e durante la notte fa miracoli per il vostro contorno occhi affaticato. L’ingrediente principe è proprio l’avocado, che è ricco di vitamina E e C: sul contorno occhi aiuta a ridurre i segni del tempo, solitamente accelerati dall’effetto danneggiante dell’inquinamento in cui siamo immersi in città. Insieme all’avocado, la maschera è realizzata anche con i semi della pianta del caffè, naturalmente ricchi di caffeina e quindi ottimi per rivitalizzare la pelle.

Avocado Melt Retinol Eye Sleeping Mask - courtesy of cherie.com

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Superfoods banana + coconut hair pack - courtesy of briogeohair.com

Briogeo: superfood per i capelli Vi sembrano ricchi e deliziosi frullati vero? E invece sono uno shampoo e un balsamo della linea Superfoods di Briogeo, adatti a tutti i tipi di cuoio capelluto ma specialmente per i capelli sfibrati - condizione molto comune durante l’estate. Ma andiamo con ordine. Lo shampoo e il balsamo sono realizzati con un mix potente di frutti tropicali (banana, cocco, acai e mango) che sono cremosi e nutrienti. La banana è ricca di potassio e antiossidanti, mentre il cocco apporta una buona dose di acidi grassi, che bilanciano la formula e idratano il cuoio capelluto. Al tutto si aggiunge la componente vitaminica, che dona lucentezza, forza e vitalità alla chioma. La frutta tropicale è bella da vedere, gustosa da mangiare e, ora lo sappiamo, perfetta anche per i nostri capelli. Lasciamo che assorbano i colori sgargianti di questi super-food e facciamo il pieno di energia!

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LOccitane: labbra da mangiare Il Gommage Labbra Delizioso de L’Occitane en Provence si presenta da solo. Basta un solo sguardo per capire che è cremoso e dolce, tanto che vien voglia di mangiarlo. Il profumo di lampone è un bonus da non sottovalutare, anche se questo non lo rende commestibile. E’ un esfoliante delicato per le labbra, da applicare un paio di volte a settimana a piacere. Oltre ad eliminare le cellule morte, questo gommage è ricco di frutta ed è quindi super concentrato di vitamine. In particolare, la vitamina E (ancora una volta) è quella più interessante: arriva dal mix di olio di pompelmo, olio di carota e olio di melograno e protegge dai radicali liberi. L’Occitane offre moltissimi prodotti a base di frutta, tutti ugualmente deliziosi e coscienziosi. L’attenzione riposta negli ingredienti è grandissima e per questo è uno dei marchi più validi per rapporto qualità prezzo.

Scrub labbra L'Occitane e delizioso balsamo multiuso

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LATEST BEAUTY


The Organic Skin Co. - makeup pulitissimo Poco fa parlavamo di makeup occhi super colorato e siccome non vediamo l’ora di provarlo - quest’estate, con la pelle abbronzata - è da un po’ di tempo che cerchiamo l’alternativa più sostenibile. The Organic Skin Co. nasce in Nuova Zelanda e porta nel mondo beauty un’idea semplice e geniale per ridurre l’impatto del makeup sull’ambiente. Le sue “refillable palette” permettono di avere sempre nuove tinte occhi, senza mai dover buttare il packaging, che si può semplicemente riempire. Non finisce qui. I loro prodotti beauty sono realizzati con estratti purissimi di erbe, fiori e frutti, che vengono trattati con una speciale tecnica di estrazione (la chiamano estrazione super-critica) che non usa agenti chimici e mantiene intatti i nutrienti vegetali. Fantastico no?

The Organic Skin Co. Refillable palette

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Photography Alex Van Der Steen Style Alex Van Der Steen Hair Style, Makeup Anastasia Andreeva Model Cestmir c/o Matt Models Amsterdam All Jewelry by Buddha to Buddha Thanks To Allard Studios / Claire Granlund

be YOURSELF Cosa c'è di più bello di essere giovani, coraggiosi, incuranti del giudizio altrui? Nel nostro "mondo ideal" non ci sono animali parlanti, ma persone che non sanno più cosa significhi giudicare, maltrattare, prendere in giro, additare il diverso, aver timore del diverso. Un uomo con del rossetto? Una donna tatuata che è anche ben inserita nel mondo del business? Una diversa religione? Una diversa sessualità? Nulla sarebbe più visto come qualcosa di negativo, nel mondo ideal. Se questo mondo esisterà sarà solo merito dei coraggiosi. Quindi viva la giovinezza e la stravaganza. Viva gli artisti e gli uomini sensibili, viva le donne forti che non hanno paura di fare le loro scelte di vita. Si tratta solo di fare un passo avanti. Possiamo cambiare il futuro, basta decidere di non essere più incasellati in una definizione precisa.


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Suit, shirt, tie BOSS | Jacket SAMSOE & SAMSOE | Socks NIKE | Boots BALMAIN


Sweater ELLESSE | Opposite: Knitted pullover WALTER VAN BEIRENDONCK


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Leather sweat DOLCE & GABBANA | Shorts GUCCI | Socks ADIDAS | Boots BALMAIN Opposite: T-shirt BURBERRY | Jacket BLUEBLOOD | Pants PRADA | Socks NIKE | Loafers LANVIN


Tracksuit CALVIN KLEIN | Socks NIKE | Loafers LANVIN


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Shirt, jacket JOUEZ LES ENFANTS | Opposite: Hat BOSS


bellezza e romanticismo delle tradizioni non passeranno mai di moda: in conversaZionE CON:

Lavanya Coodly Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita, diceva Confucio, e questa rimane una verità ancora oggi. Noi aggiungiamo fai quello che ami e non solo produrrai qualcosa di bellissimo (è bella qualsiasi cosa contenga amore), ma sarai anche naturalmente coinvolto in ogni aspetto della produzione, e questo porterà ad una qualità altissima. Sembra semplicistico, ma il solo atto di amare gli abiti - la loro produzione, i tessuti, le capacità e la creatività coinvolti - può fornire una soluzione al problema della sostenibilità. L’abbiamo capito dopo una chiacchierata con Lavanya Coodly, brand di abbigliamento Americano che produce sia haute couture che ready-to-wear. Ogni capo nasce dalla forte attenzione per i materiali, le decorazioni e il design, ed è il prodotto di artigianato altamente qualificato. La catena di produzione è controllata dall’inizio alla fine, così da assicurare sostegno, dignità ai lavoratori e pratiche a bassissimo impatto ambientale. Ne esce un prodotto curato nei dettagli, amato per davvero. Come un figlio, scherza Lavanya, ma noi lo sappiamo che dice sul serio anche perchè proviamo le stesse sensazioni di fronte ad un capo d’eccellenza. intervista by Giulia Greco - fino a pagina 142

Creative Direction Lavanya Coodly Photography Andrew T. White Style Sam Bates Models Sarah Gullixson, Nic Wright, Danielle And Kátia Selinger Hair Style, Makeup Mirna Jose Assistant Oliver Hunt


LATEST INTERVISTE

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Lavanya Coodly è un brand piuttosto giovane: vi state avvicinando al vostro decimo anniversario ma il pubblico è già cospicuo. Cosa trovano le donne nelle vostre creazioni? Credo che le donne siano attratte dai nostri abiti perchè non solo sono belli e ben fatti, ma anche perchè sono facili da indossare, decisamente senza tempo. Sono un buon investimento, diciamo così. Offrite pezzi su misura e personalizzati, e questo è sicuramente uno dei vostri punti di forza. Da ciò che avete potuto osservare, i clienti stanno diventando più sensibili nei confronti di capi unici e di valore? Assolutamente si! Ci accorgiamo ogni giorno di più di come le donne adorino l’idea di capi unici, realizzati appositamente per loro e per loro soltanto. E’ bello sapere che non troverai un doppione da qualche parte. La moda può aiutarci a rinascere dopo un periodo così difficile come l’ultimo anno? Come? Quest’ultimo periodo, statico e difficile, ci ha dato il tempo necessario per riflettere su noi stessi e le nostre abitudini di consumo. La moda rimarrà per sempre una parte importante della nostra vita e della nostra società, anche perchè per molti è il modo migliore di esprimere la propria individualità. Vorrei incoraggiare tutte le persone all’ascolto ad acquistare in modo più ponderato, favorendo i marchi che dimostrano attenzione per le pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente. Come avete lavorato durante il lockdown? E’ stato difficile tenere alta l’ispirazione e la motivazione? Incredibilmente, abbiamo preservato intatta la nostra creatività durante tutto il lockdown, e nonostante le difficoltà siamo rimasti fantasiosi, molto ispirati. Ognuno lavora da casa su progetti e schizzi, poi inviamo tutto alle manifatture e riceviamo i prodotti finali, perfettamente realizzati. Siamo molto attenti alle restrizioni e alle necessità richieste dal periodo, ma abbiamo continuato senza sosta. Fortunatamente, tutti i membri del nostro team sono in salute, e questo è fantastico.

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Lavanya Coodly ha sede a New york, ma ha radici indiane. Da un lato la città che non dorme mai, la metropoli per eccellenza. Dall’altro lato il romanticismo delicato della tradizione, un patrimonio di paesaggi da sogno, colori intensi e tessuti pregiatissimi. Come fanno queste due realtà a convivere così bene? La bellezza e il romanticismo delle tradizioni non passeranno mai di moda, perchè ci fanno sentire al sicuro, a nostro agio in terre ben conosciute. E’ una bella sensazione a cui aggrapparsi, soprattutto vivendo in queste grandi metropoli in cui tutto va veloce. Ci dà conforto sapere che alcune cose rimarranno esattamente come sono. Detto questo, è importante che il design rifletta la mentalità attuale. Quindi è importante implementare le nuove tecnologie e muoversi a ritmo con le esigenze della società contemporanea. Lavorate con artigiani indiani o acquistate tessuti locali? Sì, crediamo fermamente di dovere sostenere il più possibile l’artigianato. Tutti i ricami sono eseguiti a mano da professionisti. Le stampe vengono realizzate poco distante dal nostro headquarter (anche queste a mano!) e i pattern sono nostre creazioni esclusive. I tessuti vengono acquistati il più possibile da tessitori che lavorano con metodi artigianali. Anche i maglioni sono realizzati a mano, da donne che vivono e lavorano nella regione montuosa dell’Himalaya. Qual è il suo pezzo di haute couture preferito? (A me fa impazzire Lorraine in rosso) Sono così felice che ti piaccia Lorraine. Però, personalmente, è molto difficile scegliere un abito solo, perchè sono un po’ come i nostri figli! Se proprio dovessi essere costretta a fare una scelta, sceglierei l’abito Freya, per la sua estetica morbida e sognante. Qual è l’ispirazione per la Primavera Estate 2021? Abbiamo lavorato sul lato giocoso della nostra personalità, crediamo che sia necessario per la prossima Primavera Estate 2021. Il lungo periodo di chiusura richiede evasione e abbiamo voluto immaginare di correre liberi su una bellissima spiaggia.


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AMARA.COM


Urban Trashy tailored Cowgirl L’anno scorso i designer hanno risposto alla pandemia “assecondandola” stilisticamente parlando, e facilitandola. Hanno dominato tute da ginnastica e pezzi comodi che tutt'ora dominano il mercato. Una nuova tendenza si fa però strada: ed è quella della stravaganza. In questo numero vi abbiamo parlato di libera espressione, gioia e anche, parzialmente, eccessi. Questo editoriale vi invita a farvi trascinare da una gioia incontrollata, che sfocia un po’ nel kitsch ma senza dispiacerci affatto. Se sapete dosare bene gli elementi, lo stile cowboy vi offre moltissimi margini di sperimentazione. Osate con i colori brillanti come il rosa, abbinatelo a stampe fiorate e addirittura al pitone. E’ uno stile spinto che ci piace moltissimo e che non vediamo l’ora di replicare!

Photography Paul Whitfield Fashion Editor, Style Laura Martin Model Karina Kozionova c/o Premier Model Management Makeup Jolanda Coetzer Hair Style Valerie Benavides using Sam McKnight Style Assistance Daniel Gray Post Production Timea Buknciz


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Black Leather Over-the-knee boots Isabel Marant

Floral cotton Jacquard trench (worn as dress), neck tie, gloves, crystal pearl swing earrings all Erdem | Black fedora hat Maison Michel @Matches



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Shirt Dress Temperley | High waisted knickers NU | Belt Maje | Bronzed brown faux snake leather knee length boots Terry De Haviland


Grey and Black loafers Rosamund Muir

Pink Three Piece Suit, jacket, waistcoat, trouser House of Holland | Orange leather gloves Handsome Stockholm




Red snakeskin leather jacket, trouser Esau Yori | Brown Croc Effect leather boots Terry De Havilland



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Black high neck vegan leather Skiim | Black balloon sleeve shoulder Length gloves B Akerlund X Handsome Stockholm | Gold Hoops Edge of Ember


Opposite: Dark Claret Boiler Suit, Dark Pink leather calf length boots Roksanda | Pink latex Rhinestone detail Cowboy Hat Elisa Poppy

White Linen Blazer Joseph | Red Leather shorts Esau Yori | Chain link necklace Celeste Starre | Zebra cowboy boots De La Vali



Opposite: Red short sleeve polo Maje | White roll neck body worn underneath Wolford | Leopard Latex Cycling Shorts Elisa Poppy | White tights Falke | White Cowboy boots Toga Pulla | Rose gold and diamond arrow hoop earings Melis Goral | Chain, rings Celeste Starre

White Vegan Leather Shirt Skiim | Gold quilted high waisted trousers NU | White Cowboy Boots rhinestone detail De La Vali


Dress Y/Project | Shoes Aqua Opposite: Turtleneck Simon Miller | Skirt Maison Margiela | Shoes Aqua


elastici, pronti per qualsiasi situazione e versatili nelle nostre sfide quotidiane story by Silvia Stefanini | photography Stefano Lanza words Ludovica Mucci

P/E 2021 accessori A un anno dall'inizio della pandemia sembra assurdo ritornare a considerare l’eventualità di uscire ma la moda - sembra più chiaro che mai al giorno d’oggi non si ferma mai. Perciò che si possa uscire di casa o meno abbiamo comunque delle meravigliose creazioni da ammirare, immaginandoci a indossarle in quelle situazioni più glamour ed esclusive che, forse, dovranno attendere ancora un altro po’. In pieno lockdown le case di moda hanno prodotto interessanti collezioni, ognuna delle quali intendeva rispondere a diverse esigenze emerse durante la quarantena. C’era chi ha proposto una moda d’avventura, in cui l’escapismo era la caratteristica fondamentale e gli abiti riflettevano questo desiderio attraverso colori vibranti, stili esagerati e accostamenti azzardati. Dall’altro lato, a pareggiare l’equilibrio, figurava una moda più contenuta, più sobria che manifestava pienamente lo stato d’animo mesto e nervoso che forse ci ha un po’ accomunato tutti durante la quarantena. Ecco che troviamo forme semplici, colori tenui, quasi spenti, silhouette allungate e funzionali alla vita post-pandemica, quella in cui comunque la praticità e la semplicità saranno all’ordine del giorno.

Opposite: Swimsuit MAX MARA | Sandals SALVATORE FERRAGAMO | Bags ERMANNO SCERVINO p.158



LATEST aCCESSORI La stessa cosa vale per gli accessori. Forme più pulite, scarne, si alternano ad elementi più aggressivi ed edgy, che definiscono le silhouette forse più degli abiti e ne accentuano il carattere irriverente e fuori dalla norma. Questo ruolo da disturbatore, da ospite inatteso ma davvero desiderato è ricoperto soprattutto dai gioielli. Per la primavera/estate 2021 potremmo anche uscire in comode jumpsuits e morbidi vestiti floreali - niente di avanguardistico, come penserebbe sicuramente Miranda del Diavolo Veste Prada - ma i gioielli saranno a nostra disposizione per sconvolgere la normalità con un po’ di sana ribellione, perché no, anche se indossati sul pigiama. È il caso dei coloratissimi pezzi in neon di cui Versace rimane il pioniere, accostati a catenine dorate. I pezzi al neon saprebbero attirare l’attenzione anche a chilometri di distanza, anche con la mascherina ancora addosso. Insieme al neon tornano le catene, ormai un must-have tra gli accessori. Per la primavera/estate 2021 le catene conquistano molta più scena di quanta ne avessero prima, grazie alle loro proporzioni maxi. Tra gli altri Victoria Beckham, Hermès e Vivienne Westwood, Jacquemus propongono interessanti interpretazioni del trend. Immancabili in ogni stagione le perle, per questa e la prossima stagione aumentano di volume e dinamicità, smorzando un po’ l’effetto romantico di cui di solito si fanno manifesto. Questa volta, infatti, arrivano a confondersi con gli abiti e il corpo stessi. Simone Rocha è senz’altro la regina indiscussa delle perle; nella sua collezione SS21 ne ha fatto anche una borsetta. Super trend di quest’anno è sicuramente l’orecchino singolo. Il ritrovato utilizzo anche nella moda maschile si deve ad Harry Styles, che nell’ormai lontano 2019 sfoggiò una perla a goccia in occasione del Met Gala. L’orecchino singolo è uno dei più chiari esempi di moda ciclica. Infatti, per quanto possiamo dichiararci senza dubbio fan dello stile Harry Styles, l’orecchino singolo non è una cosa che per primo ha portato lui nella moda, né Alessandro Michele. Lo stile fluido e genderless a cui stiamo assistendo oggi è una reminiscenza della moda rinascimentale, per la quale l’orecchino non era affatto una tendenza strana, al contrario, rappresentava un must-have del codice vestimentario maschile. Oggi questo piccolo accessorio non appartiene a un solo linguaggio ma spazia tra moda maschile e femminile cancellando definitivamente la linea che prima li divideva. Degli esempi sono le proposte di Acne Studios e N.21.

Here: CHARLOTTE CHESNAIS Turtle Chain Bracelet | SIMONE ROCHA Pearl Egg Bag | STORROW 14K Gold Pearl & Lapis Katherine Charm at modaoperandi.com Opposite: Bags DSQUARED2 | Sandals DSQUARED2 | Top, Bralette LA PERLA


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LATEST aCCESSORI

Se i gioielli assicurano uno statement con i fiocchi su qualsiasi tipo di outfit che abbiamo in mente, molte borse della primavera/estate 2021 ritornano all’essenziale, celebrando forme classiche, motivi floreali sobri e la comodità. Ermanno Scervino propone le clutch ricamate a mano, dove la pelle e la lana si fondono in un’interessante combinazione di tessuti e la loro delicatezza preannuncia le tranquille serate estive. La stessa tecnica è utilizzata anche per il basket, immancabile in estate, che ricorda gli iconici film anni ’60 con Jane Birkin. Simile effetto si ha sulle borsette Moncler, dove le fantasie floreali le rendono versatili per qualsiasi evento diurno. Per un look parigino rilassato le borse Jacquemus in rafia e manici in pelle rappresentano l’opzione migliore. Per un’atmosfera bohémiènne le borse firmate TOD’S sono tra le opzioni più In. Le frange lungo l’accessorio, abbinate alla pelle di massima qualità, sono ideali per una giornata calda e temprante in stile Savana Chic. Per una soluzione ancora più semplice e minimal le proposte di Stella McCartney, Ferragamo e Jacquemus sono l'ideale. D’altronde in alcune situazioni la pelle liscia e luminosa delle borse è l’unico statement che serve. Un tocco più edgy? Le pochette di Max Mara in pelle e stampa di coccodrillo, in cuoio o azzurro, sono le scelte più azzeccate. Se invece si vuole optare per l’alternativa più irriverente, c’è sempre la borsetta di Dsquared2 con fantasia animalier pronta per serate inaspettate. All’opposto, per situazioni in cui serve solo comodità e funzionalità, lo zaino Moncler è perfetto per ogni tipo di attività all’aperto.

Here: CULT GAIA Oversized Fringed Raffia Clutch | BALENCIAGA Leather Shoulder Bag | BOTTEGA VENETA Chain Leather Bag at modaoperandi.com Opposite, From above: Shopper TOD'S | Baguette TOD'S | Sweater SPORTMAX | Pastry Bag WEEKEND


LATEST aCCESSORI

Le scarpe, forse come i gioielli, illuminano l’abito con picchi di euforia, o al contrario li accompagnano sulle linee della fluidità e della morbidezza classica. La primavera/estate 2021 sarà proprio come noi la vogliamo vivere, sicuramente con nessun tipo di limite in casa o in giardino, quindi perché non sperimentare un po’ con questi accessori? Le scarpe di tendenza in questa stagione sembrano prediligere la comodità e la funzionalità. Ecco che ritorna il motivo dell’essenziale sull’eccesso. Certo con qualche dovuta eccezione, giusto per divertirsi un po’. Partendo proprio da queste ultime si deve per forza citare lo stivale maxi di Norrgatan con cristalli pink quartz, e la stessa versione reinterpretata a mo’ di sandalo. Per un tocco ancora più estremo, ci sono le pump di Givenchy dall’allure punk con il tacco a forma di corno. Per un look da giorno con un tocco edgy in più, le platform di Stella McCartney e Gabriela Hearst sono le migliori; le tonalità neutre si adattano a qualsiasi tipo di outfit o esigenza. Per un look più minimal c’è sempre l’opzione di Jil Sander e Max Mara; i due brand offrono rispettivamente delle ballerine in pelle con fiocco sul tallone e le classiche espadrillas basse in nappa. Con un tocco di colore più brioso Prada è sicuramente un must, soprattutto i suoi sandali bassi in azzurro o rosa dall’estetica anni ’90. Se invece cerchiamo uno stile più irriverente, ci sono sempre i sandali Ferragamo neri con perle ad abbellirne le forme. Chanel invece privilegia il comfort con dei sandaletti neri, perfetti per il look effortless parigino. Essenziali sono anche le ballerine proposte da Celine e Jil Sander in giallo mostarda e oro, per un look estivo in linea con la color palette di un paesaggio marittimo.

Here: STELLA MCCARTNEY Vegan Nappa Chain Platform Sandals | BOTTEGA VENETA Chain-Detailed Leather Sandals at modaoperandi.com | JIL SANDER leather ballerinas Opposite:Boot, sandals PARIS TEXAS | Bag MAX MARA | Belt JACQUEMUS | Ballet Flats JIL SANDER



From above: Bag MONCLER | Clutch Bag ERMANNO SCERVINO | Ballet Flats CELINE | Bag STELLA MCCARTNEY Opposite: Bag, Belt SALVATORE FERRAGAMO | Sandals TOD’S | Espadrilles MAX MARA



LATEST aCCESSORI Se c’è una cosa che ormai abbiamo imparato in questo periodo buio è saper essere elastici, pronti per qualsiasi situazione e versatili nelle nostre sfide quotidiane. Gli accessori primavera/estate 2021 esplicitano proprio l'aver scoperto la nostra possibile natura camaleontica e il coraggio di saper cambiare, con picchi di colore e forme inaspettate, quando più ci assale la noia e la nostalgia dei tempi passati. Gli accessori si fanno sempre più fluidi, pronti a portare equilibrio o scompiglio a seconda del prossimo capriccio, stimolando creatività e alimentando ancora la voglia di portare alla luce gli esperimenti provati in casa. Teniamoci pronti per quel giorno!

Here: Ph Andew Vowles, Courtesy of Victoria Beckham SS'21 | Ph Anthony Seklaoui & Daniel Roseberry, Courtesy of Schiaparelli SS'21 Opposite: Backpack MONCLER | Boots GIUSEPPE ZANOTTI



Photography Anthony Arquier Fashion Editor, Style Tiphaine Menon Model Jeanne Zheng at Premium Models Hair Style, Makeup Camille Arnaud c/o Airport Agency

BLACKOUT Our withering is changing. We have new lungs and the sour mercy of our discotheque is no longer earth shattering. New bells that'll ring, ping the sonar of thus far, and right now. Our iguana is bothered but our cactus is out of practice, so we malice the wrong people. Brown scotch botched in the locust plume of our nothingness. All in the night jar. We palm the coin of many realms but snooker the genie into 4 wishes for kicks. We split the bucket list and enlist strange agents to embroil the liturgy of our silence with the umbrage of our slumbers. Where rumbles the blunder of our measured steps as we stumble through the rapscallions of our private thoughts in the after hours. We empower our oblivion by kissing on the mouth. This is how we keepsake sacred, but escape velocity by way of quiet... this loud. - The Night Jar by Third Eye Candy

Top Lanvin | Earrings Goossens | Bag By far


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Total look Veronique Leroy | Earrings Goossens

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Total look Maison Margiela



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Top Jean Paul Gaultier


Dress Mugler | Opposite: Hat, Veil & Shirt Victoria/Tomas


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Jacket Nicolas Lecourt Mansion | Shirt Micu Pants Marine Serre | Necklace Justine Clenquet


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Combinabile e Sostenibile: in conversaZionE CON

ELBA

concept

words Ludovica Mucci


LATEST INTERVISTE

Il lavoro di Elba Concept è pura avanguardia. Create dalla comunione creativa di Dina Ding e Thierry Baschmakoff, le borse Elba Concept sono prodotti personalizzabili realizzati dalla combinazione di diversi pezzi messi insieme. Con Elba Concept utilizzare un accessorio così contemporaneo e immancabile diventa ancora più divertente. Dopo qualche assemblaggio è parso chiaro ai creatori che le forme disgiunte della borsa assomigliassero ad un elefante. Il nome Elba Concept deriva dall'ispirazione che questo animale infonde alla creazione del prodotto. Oggi gli elefanti sono afflitti da diversi pericoli che mettono a rischio tutta la specie, e questo è esattamente ciò che il marchio sta cercando di impedire. Con la volontà di proteggere gli animali arriva anche l'impegno di una ricerca dei materiali più sostenibile. Elba si distingue infatti per l'utilizzo di materiali etici, supportati da soluzioni tecnologiche innovative di cui abbiamo parlato insieme in questa intervista. Elba Concept ci ha presentato un prodotto che cambia a seconda delle diverse necessità della vita moderna, una trasformazione in continuo divenire da capo a piedi. p.183


Qual è la filosofia alla base di Elba Concept? Da cosa deriva il nome? Elba nasce da una serie di conversazioni tra Dina Ding e Thierry de Baschmakoff, due designer che si conoscevano da diversi anni e il cui sogno comune era quello di creare un nuovo concetto di design modulare dando così vita a una nuova generazione di pelletteria. Durante il processo creativo è diventato presto evidente, con un po' di immaginazione, che i componenti della borsa quando era piatta e non assemblata, su un tavolo, sembravano la testa di un elefante. La rappresentazione è apparsa in modo naturale ed è subito diventata il logo del marchio. Anche il nome del marchio (Elephant Bag Concept abbreviato in Elba Concept) deriva da questa felice coincidenza. E, come Elba Concept ha preso in prestito il suo nome dall'elefante, il marchio considera la difesa di queste specie in via di estinzione come un dovere. La particolarità di questa borsa risiede nelle sue forme personalizzabili in base alle esigenze e allo spazio dei consumatori. Da quale idea è scaturito questo design innovativo? Il nostro lavoro mira a facilitare il processo di assemblaggio di una borsa: ridurre la movimentazione, facilitare le operazioni di fabbricazione manuale e consentire l'utilizzo di diversi materiali per ampliare la gamma di prodotti. Lavorare in due dimensioni offre maggiore libertà in termini di personalizzazione, utilizzando meno volume di stoccaggio e quindi avendo un impatto ambientale minore durante il trasporto, poiché l'imballaggio è altamente efficiente. Si aprono diverse possibilità di creare attraverso materiali innovativi o quelli precedentemente destinati al riciclaggio.

Portrait of designers Dina Ding & Thierry de Baschmakoff

courtesy of MAREN | ©Anna Duschl Fotografie


Quali sono i materiali che usate di più? Come si raggiunge un lavoro di ricerca materie prime più etico e sostenibile? Di solito usiamo pelli provenienti da fornitori affidabili e di alta qualità. Il punto è semplice. Con piccole aggiunte la nostra borsa può cambiare forma e colori, e già questo rappresenta una forma di riciclaggio nuova che mantiene comunque l'emozione del nuovo. La scelta dei materiali e il processo di assemblaggio garantiscono un prodotto molto durevole (pur consentendo la possibilità di far evolvere continuamente la borsa). Avete qualche consiglio per i giovani imprenditori su come iniziare a reperire materie prime in modo sostenibile per il loro marchio? Il mondo odierno è in rapido cambiamento, con la sua esplosione di dati e informazioni richiede una comprensione molto chiara della tecnologia digitale

e dei metodi di marketing. C'è stato un cambiamento totale degli strumenti utilizzati dalle precedenti generazioni di imprenditori e la realtà di oggi sta cambiando rapidamente, quindi è necessaria un'attenzione costante e la capacità di adattarsi e integrare nuove tecnologie e concetti. La sostenibilità è la chiave, ma ha molte sfaccettature quindi ciò che è importante è definire il concetto primario del marchio e del prodotto. Quali sono le sfide per promuovere questo prodotto in un mondo in cui il nuovo sembra essere ancora ricercato, soprattutto tra i clienti più fedeli ai brand di lusso che offrono sempre nuove collezioni ogni stagione? Il concetto che dà origine ad Elba era che il mondo richiede un nuovo tipo di prodotto che con il minimo spreco e spazio possa adattarsi alle diverse esigenze in ogni momento, luoghi e situazioni della vita di un individuo.

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Il prodotto risultante ha combinazioni illimitate, integrando così molteplici esigenze in un'unica soluzione. Può essere utilizzato con molti componenti (con la conseguente miriade di possibili combinazioni di forma, colore, materiali). Queste infinite possibilità sono di gran lunga superiori come adattabilità alla vita moderna rispetto alle infinite collezioni di prodotti di lusso presentate ogni stagione dai noti marchi (che si accumulano negli armadi). Elba è viva e cambia con il suo consumatore. Elba è l'incarnazione moderna del lusso a prezzi accessibili, ridefinito da ciò che è eticamente compatibile con l'utilizzo delle risorse nel mondo di oggi. È progettato per essere un marchio digitale e la nostra sfida è quella di ottenere l’attenzione di persone che si preoccupano veramente di conoscere la nostra offerta unica. Avete mai pensato di espandere la vostra categoria di prodotti anche agli abiti? L’idea

di assemblare il proprio capo di design sembra intrigante! Questa è una buona domanda, stavamo anche pensando a come utilizzare una borsa come un vestito, dal momento che le componenti possono essere utilizzate anche separatamente sul corpo. È un'idea emozionante che stiamo cercando di incorporare nelle collezioni future. Avete progetti futuri da condividere con noi? La rivoluzione in una borsa non è solo un prodotto o un modello! La nostra prossima collezione Mini ELBA sarà lanciata a breve, utilizzerà materiali e colori e stampe più esotiche. Siamo veramente entusiasti di progettare ogni nuova collezione per includere una vasta gamma di nuove opzioni, disegni e in realtà per dare una nuova esperienza ai nostri clienti, sempre rimanendo fedeli allo spirito del brand.


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Linear

SHAPES

La stagione calda è fatta di outfit semplici e spesso poco stratificati. Basta un abito per essere pronti a uscire e, di conseguenza, bisogna giocare sui tessuti e sui tagli. Qui trovate alcune proposte ben selezionate, che possono fornirvi l’ispirazione giusta per i mesi a venire. Abiti mini o midi in tessuto stretch, un cappottino avvolgente, un maxi vestito per la sera, scintillante e prezioso nei volumi. Il minimo comun denominatore é la sensualità, che è al centro di una riscoperta generale di cui noi siamo entusiasti.

Photography Norbert Bäres Style Sabine Diekow Model Luisa Hartema c/o Munich Models Hair Style Makeup Silke Achenbach Using Armani Beauty, Charlotte Tilbury, MAC Cosmetics, Anastasia Beverly Hils, Dior, Hairproducts Oribe


Silk Blouse Maison Margiela Briefs Wolfort Beret Utowo Boots Gianvito Rossi at Vestiaire Collective


Coat Max Mara Bra Top ERES Boots Mango Ring CADA Opposite: Dress Alberta Feretti Earrings Devon Leigh Tiger eye Stone Ring CADA



Dress Victoria Beckham Cap Icono Leather Ankle Boots Mango Bag Bottega Veneta Earrings Swarowski Opposite: Top Maison Margiela Briefs Wolfort Bralet Baserange


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Body Alaja Hat Karl Lagerfeld Golden Chain Necklace CADA Boots Mango Opposite: Dress Balmain Glasses Fendi Gloves Loro Piana Leather Boots Mango


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Un amore consapevole: in conversaZionE CON

jewellery

courtesy of MAREN | ©Anna Duschl Fotografie

words Ludovica Mucci


LATEST INTERVISTE

courtesy of MAREN | ©Anna Duschl Fotografie

Quando la sostenibilità diventa una scelta di vita, qualcosa da coltivare e da preservare al di fuori delle tendenze del mercato convenzionale (proprio come faremmo con noi stessi, la nostra identità e aspirazioni), Maren Jewellery può essere uno dei risultati sbalorditivi di questo atto d'amore. In effetti, ciò che Helge Maren Hauptmann ha realizzato, seguendo il suo cuore e dando alle sue passioni un traguardo sostenibile, può essere riassunto anche solo ammirando una delle sue meravigliose creazioni. Maren Jewellery rappresenta tutto questo e molto altro, preziosi significati custoditi al sicuro all'interno della forma perfetta di un anello o nella dolce curva di una collana. Alla domanda di come ha reso la sostenibilità un punto cardine del suo marchio ha affermato di non voler più separare la sua vita personale da quella professionale; infatti il segreto dietro ogni storia di successo sta nella capacità di includere anziché di escludere qualcosa della nostra storia, che sia una passione o una determinata competenza, di portare tutto questo con sé e farne un mix gioioso tra scopi professionali e passioni personali. È quello che lei ha fatto con la Maren Jewellery e con le sue collezioni. Abbiamo avuto l’occasione di parlare con Helge di questo e di molto altro ancora, soffermandoci in particolare sul reperimento delle materie prime, regolato da seri principi etici, del grande valore che il passato e la tradizione conferiscono al gioiello quando si tratta di artigianato, design e ispirazione. Ciò che colpisce davvero di un gioiello è la sua eredità, ma ciò che è ancora più interessante è la storia che si scriverà indossandolo. La fondatrice e designer di Maren Jewellery ci ha raccontato cosa vuol dire produrre oggetti così piccoli ma carichi di significati e contribuire a dare vita a storie sorprendenti. p.197


Qual è la storia di Maren Jewellery? Maren Jewellery è il mio modo di seguire finalmente il mio cuore. Per molti anni mi sono occupata di lifestyle vegano, di sostenibilità ma anche di gioielli di lusso e mi sono sempre chiesta come combinare tutto ciò, finché non ho iniziato a farlo. Maren sono io. Mi sembrava giusto usare il mio nome, perché questo progetto contiene così tanto di me, dei miei interessi e delle mie passioni. Da dove comincia il tuo interesse per i gioielli e con esso la tua brillante carriera? Sono sempre stata affascinata dai gioielli, dall'aura che danno alle persone, dalla sicurezza di sé che contribuiscono a creare. A un certo punto ho iniziato a creare i miei gioielli e da lì si è deciso tutto. Ho fatto degli stage con alcuni orafi e infine studiato jewelry design a Pforzheim, in Germania. Dopodiché sono stata assunta da alcune grandi aziende di gioielleria, nell'ultima sono stata capo di un team design. Come e quando hai deciso che era arrivato il momento di includere più sostenibilità nel settore della gioielleria? Si arriva a un punto in cui il proprio interesse, la propria passione, diventano così forti che tutto, ogni aspetto della propria vita ne viene toccato. Così è stato con me e la sostenibilità. Non volevo più separare la mia vita privata da quella professionale. Volevo unire il tutto – è stato allora che ho preso questa decisione e ho tracciato una rotta per la Maren Jewellery. Ciò che rappresenta un gioiello non è solo qualcosa di esclusivamente materiale; può anche contenere molteplici ricordi e significati che possono durare una vita, proprio come un design sostenibile, in effetti. Hai qualche ricordo particolare relativo ai gioielli che possiedi? Ti ispirano nel processo di creazione delle tue collezioni? Assolutamente. Mi ritorna in mente quando da bambina vedevo donne che indossavano ogni tipo di anello o collane. C'era un fascino quasi magico legato a quegli oggetti. Nella mia immaginazione non c'è quasi più una linea tra ciò che rende la persona unica e i gioielli scelti per esprimere proprio questo.

courtesy of MAREN | ©Anna Duschl Fotografie


courtesy of MAREN | ©Anna Duschl Fotografie

Per la mia collezione Remind sono stata ispirata in particolare da un gioiello di mia nonna, una donna che mi affascinava moltissimo. Penso che i gioielli riescano a dare una forma ai ricordi. Ad esempio quando ci si sposa ci si scambiano le fedi. Gioielli e ricordi, gioielli e sentimenti – sono cose inseparabili per me. Cos’è che ti ispira di più prima di iniziare a creare? L'ispirazione per me è qualcosa che nasce, non tanto qualcosa che prendo da qualche parte. Le idee hanno origine soprattutto quando sono circondata dalla natura, quando tutto è molto tranquillo e inizio a considerare realmente di essere un essere umano che dipende dalla natura e che è anche parte di essa. Ho cercato di trasmettere questa sensazione nella mia collezione Wilderness, per esempio. Oltre alla natura, mi ispiro anche agli abiti e ai gioielli vintage, e ai disegni floreali che sono senza tempo. Trovo sempre più facile progettare un design quando penso al concetto di atemporalità invece

che inseguire tendenze. Essere consapevole che quello che creo avrà sempre valore, questo è ciò che mi interessa. Quando rifletto su questo, le idee vengono naturalmente. Secondo te quali sono i passi che un giovane imprenditore deve compiere per avviare un proprio progetto o un brand di design sostenibile? Per quanto riguarda la mia esperienza, i dieci anni passati a lavorare nel settore prima di avviare la mia attività sono stati inestimabili. Senza il savoir-faire acquisito in quegli anni di certo oggi non potrei disegnare per Maren Jewellery. Naturalmente, non c'è bisogno di avere dieci anni di esperienza, ma penso che si dovrebbe conoscere il mestiere, essere sicuri di avere le capacità giuste per realizzare i gioielli che si desidera creare. In caso contrario ci si dovrebbe porre delle domande sui gioielli che si vogliono realizzare. Qual è il tuo stile? La tua voce? Se lo hai desiderato abbastanza a lungo, basta iniziare! p.199


Storia, tradizione e cultura sono importanti quando si concepiscono nuovi progetti. Quanto del passato si può trovare nei tuoi progetti innovativi? Senza il passato non c'è futuro. Da quando ci sono state persone ci sono stati gioielli. E quando si guarda all'evoluzione del design dei gioielli lo si può vedere: i modelli che attraversano i millenni, come delicate venature d'oro, trame che si ripetono. Questo è il punto di partenza. Non solo nel design ma anche in termini di artigianato. Come lavora la Maren Jewellery per ridurre l'inquinamento causato dall'estrazione di oro? Collabora con qualche associazione ambientalista? È una questione di cuore per Maren Jewellery: per i miei gioielli uso solo oro riciclato. Ma non posso e non voglio ignorare i danni causati dall'estrazione

courtesy of MAREN | ©Anna Duschl Fotografie

dell'oro. Ecco perché ho collaborato con la Earthbeat Foundation, un'organizzazione che avvia progetti per creare nuove prospettive di lavoro per le persone che vivono di piccole miniere. Inoltre, noi di Maren Jewellery controbilanciamo le nostre emissioni di CO2 donando a Chooose. Hai delle belle storie da condividere con noi sull'esperienza dei tuoi clienti nel trovare il design che sognavano? Quanta consulenza e quanto gusto personale sono coinvolti nella scelta di un anello speciale, di una collana o in un bracciale? I miei gioielli sono compagni di vita. Pertanto, è importante che i clienti possano prendere una decisione che sia ben informata su quale anello, collana o braccialetto dovrebbe accompagnarli per il resto della loro vita. Offro consulenza personalizzata e il mio obiettivo con Maren Jewellery è quello di dare ad ogni cliente quel pezzo di gioielleria che tutti cercano, quello più amato.


La mia storia preferita è legata al ciondolo Seed of Love che un cliente ha comprato per sua moglie come regalo per la nascita del loro figlio, con incisa l’iniziale del loro bambino. Qual è la tua collezione preferita che hai creato finora? Puoi svelarci qualche dettaglio su una possibile futura collezione? C'è così tanto di me in ogni mia collezione: tante emozioni, ricordi e lavoro. Ma la mia preferita è probabilmente la Wilderness Collection, alla quale sto aggiungendo qualche nuovo gioiello per questa primavera. La natura non smette mai di darmi nuove idee. Quali pensi siano le sfide di oggi da affrontare per far sì che la moda sia più sostenibile? Penso che la moda sostenibile debba reinventarsi completamente arrivati a questo punto. I parametri che si applicano al fast fashion semplicemente non possono più essere applicati alla moda sostenibile. Dobbiamo ripensare a tutto: cosa può andare bene a noi e alla Terra? Come possiamo lavorare in modo che il giorno dopo averlo indossato, un prodotto non sarà già fuori moda? Quali materiali dovrebbero essere utilizzati, e quali dovrebbero cadere in disuso? Quale ruolo dovrebbero svolgere le persone che producono questo tipo di moda? Non sono domande completamente nuove, ma penso che valga la pena pensarci ancora di più perché il futuro riguarda tutti. Mi piacerebbe vedere un bel futuro, non solo per il design della gioielleria ma in generale.

HELGE MAREN | ©Anna Duschl Fotografie

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Photography Shauna Summers & Matthias Leton Style Maya Lu Models Jada Joyce, Laura Schuller, Ann Kuen c/o A-Management Jamela Beyala c/o Iconic Management Makeup Daria Crainiucenco Hair Style Kosuke Ikeuchi Style Assistance Elisabeth Kiko Gaffer Karim Rieg

All Out Minimalismo? Sì, ma con stile. Se è vero che questa pandemia ci ha cambiati nel profondo è anche vero che la voglia di tornare a uscire, vestirci e sperimentare è più sentita che mai. Sicuramente gli eccessi non sono più di moda, ma basta anche solo un dettaglio per rendere ogni outfit interessante e cool, divertente o festivo. Volete qualche esempio? Eco pellicce verde acido, ad esempio, un top knitwear con lo scollo a taglio orizzontale o una blusa in plisse croccante trasparente. Semplice no?


Coat Mia Kather Knitwear Anastasia Bogonos Pants Katharina Dubbick Shoes Aeyde

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Full Look Lecavalier Shoes Just Cavalli Opposite: Top Katharina Dubbick Earring Räthel & Wolf


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Top Katharina Dubbick Skirt Meryll Rogge Earring Räthel & Wolf


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Left: Full Look Katharina Dubbick Right: Top Lecavalier Skirt Drome




Top Katharina Dubbick Trousers William Fan Shoes Aeyde Bracelet Räthel & Wolf Opposite: Dress Olivia Ballard Scarf Mia Kather Earring Räthel & Wolf

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ARREDAMENTO

Sostenibile

High Stool Backrest €1.305 | materdesign.com


LATEST Design by Marta Forgione fino a pagina 217

Come è ovvio, e ormai purtroppo tutti sappiamo, quest'anno è stato quello che è stato e a quanto pare dovremo ancora avere un po' di pazienza per un ritorno alla vita normale. Da brava fatalista a volte mi sono chiesta se tutto questo non sia stato un grido della natura che tentava di liberarsi di noi. In fondo non abbiamo nemici naturali a parte i virus, e l'andare naturale delle cose ci insegna che l'equilibrio della vita non si può far pendere solo da un lato all'infinito. Ma se questa visione vi sembra troppo naif possiamo semplicemente dire che sarebbe giusto utilizzare questo momento per rivalutare il nostro cammino su questo pianeta che ci ospita, cercando di modificare almeno qualcuna delle nostre brutte abitudini. Lo so, è un discorso che facciamo spesso e i nostri lettori lo conoscono ormai a memoria, ma mi rivolgo a tutte le persone che sono arrivate ad avere in mano questa rivista per caso, magari a casa di qualcuno o in un negozio. Magari anche voi vi state iniziando a chiedere se il nostro modo di vivere sia giusto, ma non sapete da dove cominciare e l'idea di una vita "più sostenibile" sembra un'impresa titanica (e costosa). C'è poi il solito discorso del "ma cosa cambia se io modifico le mie abitudini, tanto le multinazionali sono il vero problema". Beh, questo è il ragionamento più sbagliato, e che tutti abbiamo fatto, da cui bisogna uscire assolutamente. Il cambiamento delle singole persone cambia le cose, eccome. Pensateci, io inizio a non comprare più l'acqua nelle bottiglie di plastica (ad esempio ci sono dei comodi servizi che vi portano a casa le bottiglie in vetro e, quando le avete svuotate, vengono a riprendere le bottiglie vuote portandovi quelle piene). Tu inizi a fare lo stesso, e quando tante persone faranno lo stesso chi produce le bottiglie di plastica per l'acqua sarà costretto a rivalutare il mercato che è cambiato. Ray Series Lamps | materdesign.com

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Abbiamo detto per anni che le macchine elettriche non avrebbero mai avuto mercato, perchè il business del petrolio sembrava intoccabile, e ora? Ogni brand di automobili sta creando la sua auto ibrida. Sembrava impossibile, no? Ora, dopo questo sproloquio (che spero serva a qualcuno), mi viene da pensare che questo anno ci abbia di sicuro insegnato qualcosa. La nostra Casa sta diventando il luogo in cui passiamo più tempo. A quanto pare sempre più aziende stanno ricorrendo allo smart working (finalmente dovremmo aggiungere) abbattendo così pesanti costi di affitto e migliorando le emissioni per i trasporti. E' quindi la nostra casa il luogo da cui partire. La sensazione di averla migliorata, resa più sostenibile, sarà un premio incredibile.

Impatto Zero Di cosa si parla davvero quando sentiamo i termini design sostenibile? Innanzi tutto dobbiamo parlare di materiali. I materiali utilizzati per la realizzazione di prodotti di design sostenibile sono naturali, o realizzati da essi. Legno, Bamboo, Fibre quali lino, cotone e canapa sono i più utilizzati. Per il resto parliamo di materiali di recupero o riciclati. Il riciclo porta direttamente al discorso più interessante legato al design ecosostenibile, ovvero la creatività. Non c'è cosa più divertente e soddisfacente che veder realizzato un oggetto creato da materiali di recupero, ma se non vi sentite così creativi potete sempre acquistarli già fatti. Il mondo è ormai (fortunatamente) pieno di designers che si occupano di innovazione e prodotti per la casa etici ed ecosostenibili. Tables Collection, designer Joaquim di Bonaguro for tacchini.it


Adda collection | salvatoriofficial.com p.215


Top

Siamo nell'azienda italiana Tacchini, leader nello sviluppo sostenibile di design e industria. Certificata ISO 14001, insieme a tutti i suoi fornitori della Brianza, la sua filiera riesce a risolversi in 50 chilometri quadrati tra Milano e Como, ed impattare il meno possibile sull'ambiente. Recentemente, le opere di ristrutturazione hanno visto l'utilizzo di materiali riutilizzabili e rinnovabili, così come i loro prodotti che garantiscono a chi li acquista un'alta durabilità. Dal 2012 è presente in azienda il sistema di controllo qualità, certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001, con test in tutte le fasi di lavorazione che coinvolgono anche il personale. Abbiamo qui una riedizione della famosa poltrona Costela da parte di Martin Eisler, poltrona iconica nell'arredamento brasiliano anni '50. La parte portante curva è facilmente smontabile e riciclabile. I vari tessuti disponibili la rendono altamente personalizzabile. Un pezzo di incredibile impatto scenico.

P


Products

Fondata a Copenaghen nel 2006, Mater è un brand di design consapevole ed etico. L'estetica di design classico, senza tempo e durevole è al centro del loro business e ne preserva lo stile collaborando con talentuosi designer danesi e internazionali. Materiali sostenibili di alta qualità, stile minimal e colori dai toni tenui in un classy moderno inconfondibile. L'azienda si occupa di mobili e illuminazione di fascia alta, progettati per uso sia commerciale che residenziale. Henrik Marstrand, fondatore e CEO, afferma che quando stanno per realizzare qualcosa di nuovo si chiedono sempre "Abbiamo un materiale riciclato o un nuovo materiale ecologico? C'è una buona storia di supporto con gli artigiani? Questo gli permette di mantenere alto il livello. La collezione Ocean di tavoli e sedie reinventata (originariamente progettata nel 1955), qui in foto, è realizzata in plastica di scarto oceanico e progettata con la famosa designer Nanna Ditzel. La serie ha una struttura leggera con doghe ripetute e telai in metallo, adatta ad un uso esterno. p.217


Photography Simon Lesley Style Jack Mills Production Emily Evans Model Dani Sousa c/o Select Model London Hair Style Jason Goh c/o Gary Represents using Bumble and Bumble Makeup Nicky Weir using Dear Dahlia Photography assistance James Kellegher Post Production Robbie Jackson Location Sunset studios, London

AVVENTURA

di primavera Sognate un weekend fuori porta ma è materialmente impossible? Trasformatevi in esploratori urbani e adottate anche il giusto stile. Questo editoriale ci ricorda gli avventurieri del passato, ma sahariane, bermuda e pratiche camicie sono state sublimate in uno stile estremamente sofisticato e moderno. Questa trasformazione permette anche di eliminare il salto tra giorno e sera, così che gli outfit più tecnici (come la jumpsuit color crema) dialogano perfettamente con l’abito in piume o quello in frange. I materiali e gli stili contrastanti sono unificati da una palette estremamente soffice e terrosa, che ci scalda come fossimo baciati dal sole.


Dress Amanda Wakeley Shoes Neous Earrings Justine Garner

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Full look Philosophy di Lorenzo Serafini Opposite: Shirt and pants Olēnich Bag Oroton

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Top, Pants Rejina Pyo Shoes Essen Opposite: Dress Amanda Wakeley




Jacket, Pants, Shirt Dress Joseph Shoes Neous Opposite: Shirt Oroton Jacket Olēnich

p.225


Full look Roksanda Opposite: Earrings Justine Garner Dress Olenich


p.227


Shirt, Pants Palmer Harding Bag Mulberry Opposite: Dress Miló Maria Bag Oroton Shoes Neous


p.229



Dress Roksanda



Dress Pleats Please Issey Miyake Earrings Justine Garner Opposite: Dress Taller Marmo Earrings Mulberry

p.233


DUNELONDON.COM



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