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CONTENUTI Lettera dell’Editor 6 Play to Win cover story 10 Must Have FW1819 articolo 22 Haze editoriale 28 Reve En Vert intervista 34 Deserter editoriale 38 Loic Prigent articolo 45 Dried Flowers editoriale 46 Latest Art articolo 55 Business Days editoriale 56 Maison Poiret comeback articolo 64 La Suite de Marjolaine editoriale 66 Best Homeware brands articolo 74 Daydreams editoriale 78 Armedangels intervista 92 Shine On! editoriale 96 Latest Beauty articolo 108 Let’s Party editoriale 112 Latest Accessories articolo 118 A Still Heart editoriale 120 Blurred Lines editoriale 126 Age of Bodega Bags articolo 136 Salty Air editoriale 140
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Fotografo Johannes Graf c/o Hille-photographers Style Stefanie Schwaiger c/o Perfect Props Berlin & Phoenix Agentur Modella Naomi L c/o Munich-models Hair Style, Makeup Vroni Eder c/o Nina Klein
COVER STORY
LETTERA DELL’EDITOR
P
arola d’ordine: Risplendi. E’ ora per tutti noi di prendere in mano il nostro futuro, la nostra vita e trovare la via per essere più felici. Capire quali siano quei grandi o piccoli cambiamenti che potrebbero farti sentire in qualche modo realizzato. Conoscere meglio noi stessi e migliorare la qualità del nostro tempo su questo mondo. E se la possibilità di realizzare i propri sogni vi sembra un’utopia, allora forse non state facendo i sogni giusti, o dovete cambiare i personaggi principali della storia. Editor-in-chief Facebook: @marta.forgione Instagram: @martaforgione
Marta Forgione
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Editor’s letter PRESIDENT, EDITOR-IN-CHIEF Marta Forgione martaforgioneph@gmail.com Raimondo Scintu street, 78 - 00173 Rome Italy CONTRIBUTORS: LAYOUT Giuseppe Sindoni Laura Bobak WRITERS Gaétane Auffret Laura Zanovello Nina Hanz Giampiero Amodeo Masha Mitrofanova Djordje Veljkovic PHOTOGRAPHERS Patrick Schwalb, Johannes Graf, Ellyse Anderson, Nicky Emmerson, Dudek Vel Dudek, Mag Juchnik, Greg Adamsky, Silke Schlotz, Patrick Glocker, Andrew Hiles, Raffaele Marone AGENCIES Nina Klein, Phoenix Agentur, Bigoudi, Perfect Prop Berlin, Nobasura, Les Ateliers Beauté d’Ouchy, Makata, Hille-photographers, Agent Bauer, Munich models, Supreme, Neva models, Rebel models, Mango models, ICE models, Brodybookings, Models1, Select model mgmt
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Rome Italy 2018 | p.iva 12434651001 Latest is printed on demand via Magcloud.com and available in digital on latestmagazine.net via Wix.com
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play to
wn
COVER STORY Fotografia Johannes Graf c/o Hille-photographers Style Stefanie Schwaiger c/o Perfect Props Berlin & Phoenix Agentur Modella Naomi L c/o Munich Models Makeup, Hair style Vroni Eder c/o Nina Klein ha usato Mac Cosmetics and Bumble and Bumble
y Apertura: Abito Mango Orecchini Jane Kønig Scarpe Balenciaga Qui: Giacca & Jeans GUESS Los Angeles Scarpe Boden
Pullover Acne Borsa Bree Opposto: Pullover & Abito Marciano Scarpe Celine
Pullover Windsor Opposto: Pullover & Completo Gestuz Scarpe Samsoe & Samsoe
Camicetta Mango Pantaloni Acne Orecchini Jane Kønig Opposto: Cappotto MAX&Co Orecchini Jane Kønig
Pullover COS Orecchini Anne Manns Opposto: Pullover & Pantaloni Strenesse Scarpe Gestuz
Qui e in Cover: Pullover Gestuz Gonna Samsoe & Samsoe Cappotto Samsoe & Samsoe Scarpe Boden
must have by Laura Zanovello
Le previsioni del tempo riportano un calo delle temperature e lunghe notti fredde, le previsioni della moda consigliano quindi di avvolgersi in vestiti caldi e soffici, stratificando giacche sartoriali e cappotti, senza mai dimenticare di mantenere la scintilla e animare tutto con colori e patterns, è una giungla là fuori. I pezzi must have per questa stagione spaziano dai classici blazer check e maglioni di lana, ai look più edgy con stampe animalier e abiti rosso vivo. Tutto è equilibrato con accessori e make up, abbinando gioielli d’oro che non passano inosservati ad abiti dalle linee semplici, piccole borse eleganti a vestiti da festa e infine stampe leopardate a cat eye look. Sta tutto nella sottile arte dell’armonia. It’s all about the fine art of harmony.
QUALCOSA DI ROSSO
1.
Il colore dell’amore, della passione, delle feste e della buona fortuna per l’anno nuovo. Un must in ogni armadio invernale, perfetto se abbinato a gioielli dorati e semplici sandali con il tacco!
2.
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Vjera Abito Rosso
Marc Jacobs Beauty. Lacca per labbra ultra brillante in Muted Rose 1.Esteban Cortazar AW18 | Foto: Alessandro Garofalo / Indigital.tv 2.Lovia orecchini 3.Manolo Blahnik Sandali Nabasa
QUALCOSA DI SCINTILLANTE
1.
Una cosa essenziale in ogni guardaroba di una party girl che si rispetti, soprattutto a Natale, è: glitter ovunque! Dovendo decidere, non si può mai sbagliare con un vestito ma non dimenticare il make up, non c’è mai abbastanza illuminante. Completa poi il tutto con una semplice tracolla e un soprabito nero e il gioco è fatto.
2. Attico abito con paillettes
1.Balmain AI18 | Foto: Monica Feudi / Indigital.tv | Modella: Anna Selezneva 2.Tsatsas Borsa
Fenty Beauty Diamond collezione Anniversario (Diamond Milk Lucida labbra+ Diamond Bomb Illuminante)
QUALCOSA DI SELVAGGIO
1.
Non solo nella giungla ma anche sulla passerella e in città, uno dei trend maggiori di questo inverno è l’animalier. Dai una svolta a un paio di pantaloni di pelle con questa giacca leopardata ed
2.
evoca il tuo felino interiore con il perfetto cat eye look.
3. Laneus giacca
Kat Von D tattoo liner Eye liner 1.Tom Ford AI18 | Foto: Yannis Vlamos / Indigital.tv | Modella: Karly Loyce 2. Mashu Maya borsa verde 3. Givenchy pantaloni di pelle
QUALCOSA DI COMODO
1.
Una cosa bella dell’inverno è poter accoccolarsi in un caldo maglione di lana. Rendilo interessante con un rossetto rosso vivo e un paio di mules color zaffiro, stare comodi non deve essere noioso!
2.
Arela maglione
3.
Chanel Rouge Coco rossetto in 444 Gabrielle 1.Agnona AI18 | Foto: Luca Tombolini / Indigital.tv 2.Ekria polsino giallo oro 3.Ciabatte Hissa Haddad Marjana Navette Zaffiro
QUALCOSA DI CLASSICO
1.
Semplice ma sofisticato, questo è il potere che un buon blazer può dare e la ragione per cui dovrebbe sempre essere un must in tutti gli armadi. Casual o elegante? Basta giocare con accessori e il resto dell’outfit per renderlo adatto ad ogni occasione.
2.
Tagliatore giacca doppiopetto
3.
The Ordinary Fondotinta in Siero 1.Max Mara AI18 | Foto: Yannis Vlamos / Indigital.tv 2.Dolce&Gabbana gonna con pannelli in pizzo 3.Tacchi Hissa Haddad Jawahir Pear Nero
h a z e h a z e h a z e
Fotografia Ellyse Anderson Style Candice Holem Modella Kennedy Montano c/o Supreme Makeup Jon Hennessey c/o Nobasura Hair style Erin Klassen c/o Nobasura
Apertura: Top Rachel Comey Pantaloni Totême Orecchini Celine Qui: Top Jacquemus Pantaloni Totême Orecchini Celine Scarpe Celine
Top Marques’ Almeida Orecchini Celine Opposto: Cappotto Lemaire Orecchini Celine
Top Eckhaus Latta Gonna Baserange Orecchini All Blues Opposto: Top Suzanne Rae Pantaloni Lemaire Reggiseno Pansy Co Orecchini Celine
LATEST INTERVISTE
La moda Sostenibile e dove trovarla by Laura Zanovello
Mai come negli ultimi anni c’è stato così fermento nell’ambito della moda sostenibile. Sempre più brand nascono o si evolvono con un’impronta eco-friendly e attenta all’ambiente. Ma dove è effettivamente possibile trovare e comprare questi brand? La stessa domanda se la sono posta anche Cora Hilts e Natasha Tucker nel 2013, quando hanno aperto Rêve En Vert. Definito da loro stesse come il Net-a-Porter della moda sostenibile, Rêve En Vert è un negozio online che raccoglie un assortimento di sustainable luxury brand oltre che prodotti per make up, skincare e biancheria per la casa. La selezione spazia dall’activewear, alla biancheria intima fino a pezzi più fashion che in comune hanno l’utilizzo di materiali a basso impatto
ambientale e sviluppati eticamente, l’appoggio sulle comunità locali per la produzione degli articoli con il conseguente rispetto di tutte le persone coinvolte e infine la volontà di produrre meno rifiuti possibili e anzi di riciclare e riutilizzare materiali al fine di dargli nuova vita. La piattaforma non si limita solo alla vendita ma si espande anche al blog dove vengono affrontati temi per avvicinare il lettore ad un lifestyle più consapevole e green. Il consumatore è coinvolto in tutto e per tutto e reso partecipe di tutte le iniziative e scelte in nome della trasparenza e della sostenibilità. In questa intervista le fondatrici ci spiegano l’importanza di tali valori e il significato del loro lavoro.
Innanzitutto, cosa significa Rêve En Vert e perché avete scelto questo nome? Significa “dream in green” e in realtà l’ho inventato mentre vivevo a Parigi ... Non sapevo nemmeno cosa volessi fare con il nome esattamente, sapevo solo che mi stavo appoggiando a qualcosa a che fare con protezione dell’ambiente e un mondo migliore e amavo come sembrava! Cosa facevate prima di lanciare questo business e cosa vi ha spinto a farlo? Ho avuto l’idea di Rêve En Vert quando stavo terminando il mio Master in Politica ambientale e sostenibilità al Kings College di Londra - ero là in una conferenza e il mio professore disse che la moda era la seconda industria più inquinante al mondo dietro petrolio e gas. Mi è sembrato incredibile che la moda, che dovrebbe essere una delle più innovative, creative e belle forme di commercio, possa essere così arretrata quando si tratta del suo impatto ambientale e umanitario. L’idea era di creare un rivenditore che permettesse alle persone di avere uno stile superbo senza sacrificare l’etica che dobbiamo veramente considerare quando si tratta dei nostri vestiti. Che criteri di selezione usate quando scegliete i brand da avere sul vostro e-shop?
Cora Hilts Co-founder Rêve En Vert
Abbiamo quattro criteri principali organico, rifatto, locale ed equo - che dettano i principi fondamentali dei nostri progettisti. Analizziamo anche l’utilizzo di acqua, prodotti chimici, coloranti e imballaggi. È davvero un approccio a 360° verso chi è il designer e cosa rappresenta. Facciamo in modo che tutto sia anche bello!
Quali sono alcune delle categorie di prodotti più venduti su Rêve En Vert? L’ activewear e la maglieria sono le nostre due categorie più vendute, ma da sempre gli abiti scivolati in seta del designer etico australiano Natalijia sono il nostro oggetto “tutto esaurito”, non riusciamo a fare magazzino con essi ed è un po’ difficile con un designer di piccole dimensioni! Penso grazie all’activewear le persone stiano iniziando a capire l’impatto delle loro routine di benessere sul pianeta - la maggior parte degli abiti sportivi convenzionali sono fatti di plastica. Poliestere, nylon, rayon, ecc. sono tutti derivati essenzialmente da lavorazioni in plastica, ed è orribile. Anche come tessuto ci possono volere fino a 700 anni per decomporsi, il che è un impatto davvero grande sul pianeta per fare le nostre lezioni di yoga! Dal vostro punto di vista, che tipo di sviluppo ha avuto la moda sostenibile da quando avete iniziato nel 2013, a oggi? Quali sono i vostri pronostici per il futuro? È stato incredibile il numero di cambiamenti che si sono verificati negli ultimi cinque anni - quando abbiamo avviato la società la gente mi disse che non c’era modo in cui lusso e sostenibilità potessero camminare assieme, e penso che nel 2018 possiamo davvero dire che si sono sbagliati. I consumatori sono molto più consapevoli del bisogno di cambiare all’interno della moda e, anche se questi cambiamenti stanno arrivando lentamente, è sicuramente il futuro. Il pianeta non ha mai avuto bisogno di noi per ridurre il suo impatto su di esso e spero davvero che i consumatori si stiano svegliando e impegnandosi per uno stile di vita più sostenibile.
La gamma di prodotti che avete sul sito non è composta solo da abiti ma comprende anche il mondo beauty e articoli per la casa. Potete raccontarci qual è il vostro punto di vista riguardo skincare e make-up sostenibili e quali sono le ragioni per investire nel loro acquisto? Direi che da quando abbiamo lanciato la nostra sezione beauty organico è andata davvero bene. L’abbiamo curata per avere tutti gli elementi necessari affinché una donna si senta straordinaria per viso, corpo e bagno. Tanti prodotti che sono ora commercializzati per farci sentire belli hanno sostanze chimiche estremamente dannose in essi, possono fare più danni che altro e penso che le donne debbano davvero esserne consapevoli. Anche se non vuoi fare il passaggio a tutto il beauty naturale, stai davvero attento a qualsiasi cosa con parabeni o ftalati al loro interno poiché questi ingredienti hanno dimostrato di essere collegati al cancro. Ci assicuriamo inoltre che tutta la nostra bellezza sia confezionata in un involucro senza plastica, che è un’altra cosa da prendere in considerazione poiché la bellezza convenzionale è altamente inquinante. La trasparenza sembra essere un ritornello nel vostro lavoro, i clienti sono per esempio coinvolti sulle vostre scelte riguardo costi di spedizione e costi in generale, grazie a due sezioni dedicate sul sito. Perché il dialogo con i vostri consumatori è così importante per voi? Penso che sia davvero importante riconoscere il fatto che la moda sostenibile è più costosa di un sacco di moda più veloce e che non consente le vendite in quanto non vogliamo minare i prezzi dei designer che stanno pagando di più per i loro operai, per la produzione locale e materiali migliori
e più innovativi. Anche come rivenditore internazionale, è inevitabile che avremo un’impronta di carbonio, quindi fare tutto il possibile per ridurre questo è fondamentale per me. Ecco perché utilizziamo sempre il trasporto carbon neutral con le nostre società di logistica e doniamo parte delle nostre entrate a Trees for the Future, un’incredibile organizzazione caritatevole che ripianta alberi e crea nuovi mezzi di sussistenza in alcuni dei luoghi più distrutti dalla deforestazione. Viviamo in un epoca in cui sembra che la quantità (in molti casi a prezzi bassi) sia preferita alla qualità. Cosa direste per incoraggiare tutti ad avere un consumo di oggetti moda più consapevole e rispettoso dell’ambiente? Credo che sia il mio lavoro come rivenditore sostenibile a educare le persone sul perché è così importante. Può sembrare molto investire, ma comprare veramente di meno per più è uno dei passi più facili che puoi fare per ridurre il tuo impatto ambientale e umanitario come consumatore. Credo fermamente che la moda veloce sarà una cosa del passato nel prossimo decennio o giù di lì perché queste aziende non possono esistere sulla scala che fanno e pretendono di essere sostenibili - c’è troppa produzione, troppi trasporti e troppi rifiuti. Nel rompere con la moda veloce o con i designer che non stanno mettendo la sostenibilità al centro di quello che fanno, le persone possono davvero essere leader in questo grande cambiamento che sta arrivando a mantenere la nostra terra un buon posto dove vivere. Secondo me è responsabilità personale di tutti fare il proprio e semplicemente chiedersi, ne ho davvero bisogno, lo indosserò per anni? E’ una delle cose più facili che puoi fare per iniziare a eliminare tutti quegli acquisti non necessari e probabilmente non molto sostenibili.
de ser ter Fotografia Dudek vel Dudek Style Karol Młodzinski Modella Anja c/o Neva Makeup, Hair style Aleksandra Przyłuska Post produzione Colorworkzw
Cappotto &Other Stories Abito 1683 Atelier Veste Costume Studio
Top Daria Wierzbicka Gonna Liu Jo Orecchini &Other Stories Opposto: Abito Dramat Abito 1683 Atelier Pantaloni Ewelina Oszczypała
Camicetta 1683 Atelier Pantaloni 1683 Atelier Gonna Jil Sander Opposto: Camicetta Solar Gonna Liu Jo Giacca Daria Wierzbicka Cintura SI-MI
Abito Jil Sander Guanto Kacper Golba
Loïc Prigent il membro preferito della moda by Gaétane Auffret
Loïc Prigent
“Karl Lagerfeld sketches his life, The Balmain Style, The Legacy of Alexander McQueen”[...]
Loïc Prigent è un regista francese. Se il suo nome non ti suona familiare, c’è un’alta probabilità tu abbia visto almeno uno dei suoi documentari. Nato nelle campagne della Bretagna, dopo aver trascorso gli anni dell’adolescenza a leggere riviste di moda si è trasferito a Parigi a 19 anni. Nel 1995 ha contribuito a creare Têtu, una fanzine che diventerà un’iconica rivista gay. Dopo questo, Prigent è diventato giornalista di moda per Libération. E’ l’inizio delle sue sarcastiche recensioni di sfilate di moda. La sua TV è iniziata negli anni ‘90 per il canale francese Canal +. Tuttavia, il vero punto di svolta della sua carriera è la realizzazione del suo documentario sulla casa di moda Chanel nel 2005. La sua reputazione di cineasta è cresciuta con documentari come Karl Lagerfeld sketches his life (2013), The Balmain Style (2014) o The Legacy of Alexander McQueen (2015). Con la sua serie «The Day Before», è stato uno dei primi a filmare il processo di creazione dei più grandi marchi della moda come Diane Van Furstenberg, Isabel Marant, Fendi o Lanvin. Prigent non è cresciuto in un ambiente orientato alla moda ed è qui che risiede la sua forza. Da Olivier Rousteing a Catherine Deneuve, la scena della moda parigina sembra girare intorno all’ occhio della sua macchina fotografica. Quello che lo ha reso il confidente della scelta dei designer è sicuramente il suo senso dell’umorismo e il modo di non prendere troppo sul serio la moda. Il suo segreto? Mantenere una visione esterna di Parigi, anche dopo tutto questo tempo. Simbolo del suo cinismo quando si tratta di moda è il suo account Twitter, esploso con tweet sulle citazioni più assurde che ha sentito durante le settimane della moda. Tutto ciò è arrivato dopo il successo della sua rubrica «La Phrase Entendue» in Libération. L’incoronazione di tutti i suoi tweet umoristici è arrivata sotto forma di un libro pubblicato nel 2016 intitolato «J’adore la mode mais c’est tout ce que je déteste» ( significato: io amo la moda ma è tutto ciò che odio).
Dried Flower
Fotografia alalogica Mag Juchnik Style Ewa Michalik Modella Eliza Ryszewska c/o Mango Models Makeup, Hair style Anna Piechocka Abito Monica Moncini | Cappotto Nissa | Scarpe Liu Jo | Sciarpa Allora | Hat HatHat Opposto: Giacca Kata Haratym | Gonna Monika Ĺšwiderska | Orecchini Klara Kostrzewska | Bracciale Pola Zag | Calzini Swedish Stockings | Scarpe DeeZee | Belt Self Love
Abito Tadashi Shoji / VividStore | Gonna Kata Haratym | Scarpe Carini by Pilawski Opposto: Camicia Hubert Kołodziejski | Giacca Liu Jo | Orecchini Kajo Jewels | Cappellino HatHat
Body SaintBody | Pantaloni Monika Świderska | Cappotto Klaudia Markiewicz | Cintura KOD | Borse Silva | Orecchini, collana Kamena | Bracciale Umiar Opposto: Abito Magdalena Wilk-Dryło | Cappotto Aleksandra Kucharczyk | Cappello Vintage Orecchini Klara Kostrzewska | Borsa Silva | Scarpe DeeZee | Bracelet Vintage
Cappotto Aleksandra Kucharczyk | Sciarpa Allora | Cappello HatHat | Orecchini Klara Kostrzewska Opposto: Abito Magdalena Wilk-Dryło | Borsa Silva | Orecchini Hubert Kołodziejski | Occhiali Miu Miu
OLIVERBONAS.COM
LATEST arte by Masha Mitrofanova 1. PARIGI | Geometrie meridionali, dal Messico alla Patagonia Un’opportunità per vedere oltre 70 artisti in una mostra che riunisce 250 opere d’arte per celebrare l’America Latina. Le diverse tecniche spaziano dalla ceramica alla tessitura, all’astrazione e alla scultura con l’inclusione della pittura corporea e l’esplorazione dell’architettura (solo per coprire la punta dell’iceberg). Cultura vibrante, colori pulsanti e arte geometrica tutto in uno. Fondation Cartier 14.10.2018 - 24.02.2019 2. LONDRA | Il momento in movimento quando sono andato nell’universo Gli ammiratori devoti del leggendario artista sperimenteranno finalmente l’ultima maestria in una grande mostra di nuovi lavori di Kusama. I nuovi arrivati hanno la possibilità di familiarizzare con l’icona dell’arte moderna assistendo alla serie My Eternal Soul e alle eminenti sculture di fiori e zucca in bronzo dipinto. Un trattamento speciale: è stata commissionata per questa presentazione solo la Infinity Mirror Room di grandi dimensioni. Victoria Miro rappresenta l’artista dal 1997; questa è la dodicesima mostra di Kusama alla galleria. Victoria Miro 3.10.2018 - 21.12.2018 3. MADRID | Luigi Ghirri. Mappa e territorio Uno dei fotografi più famosi in Italia, Luigi Ghirri è l’ultimo padre della composizione e sottili toni emotivi nella fotografia. Le opere mostrarono il tocco sul decennio degli anni ‘70, quando Ghirri pubblicò il suo caratteristico libro - Kodachrome (1978). La mostra espone progetti come Atlante, in cui l’artista ha studiato il modo in cui le persone fotografano e vengono fotografate. Museo Reina Sofía 7.09.2018 - 7.01.2019 4. MILANO | L’Arte BANKSY. Una protesta Visiva Con la recente mossa dirompente nel mondo dell’arte, si tratta di un’articolata opera d’arte Girl With Baloon, che ha fatto notizia nei media, Banksy rimane una punta di diamante nella provocazione e nell’arte con una causa. Questo particolare spettacolo non è stato autorizzato da Banksy, che fino ad oggi rimane misterioso sulla sua identità. A cura di Gianni Mercurio, l’evento presenterà oltre 70 opere tra dipinti, sculture, stampe, corredate da oggetti, fotografie e video. Un eccezionale opportunità sia per i turisti che per i milanesi. Mudec 21.11.2018 - 14.04.2019
Tatewaki Nio, Fondation Cartier
Yayoi Kusama, Mirror rooms-Victoria Miro Gallery
Luigi Ghirri, Pescara ©Eredi di Luigi Ghirri
Girl With Balloon, Banksy
Fotografia Greg Adamski c/o Makata Style Robert Ĺ osyk Modella Alex Szwalek c/o Rebel Models Hair Style Daniel Gryszke Makeup Ania Slowinska Retouch Dominik Herman
Apertura: Cappotto MMC studio | Cintura Alexander McQueen | Scarpe Badura Qui: Giacca & Gonna Sandra Kpodonou
Top & Pantaloni MMC studio | Scarpe Bata Opposto: Camicia Vintage | Giacca Martyna Sowik
Golf Vintage | Giacca MMC studio | Gonna Mally&Co Opposto: Abito Epuzer
Top Self Portrait | Pantaloni Patrizia Aryton Opposto: Abito Self Portrait | Cintura Prada
Poiret, la rinascita di una casa di moda by Gaetane Auffret
Paul Poiret in 1922
Il 2018 è stato un grande anno per la moda considerando la quantità di cambiamenti a cui abbiamo assistito nel settore, ma un cambiamento sembra essere andato leggermente sotto i radar. Poiret, la maison che ha vestito le persone più importanti degli anni ‘10 e ‘20, è tornata dopo che il marchio è scomparso quasi cento anni fa. Per un designer che ha avuto un così grande impatto sul suo tempo, è stato un peccato vedere il marchio scomparire. Soprannominato “Il più grande” o “Il re della moda” in America, dove i suoi pezzi erano bestseller, Paul Poiret è stato il primo a cambiare la visione della moda. Precursore di Art Déco, ha anticipato tutti gli altri nell’evoluzione della moda femminile che aveva bisogno di una nuova silhouette senza corsetto. Paul Poiret ha ispirato un nuovo stile di vita e un nuovo atteggiamento. Ha scoperto prima di tutti l’importanza del marketing usando il suo nome e le sue connessioni per sviluppare prodotti non correlati all’abbigliamento. Il suo audace uso dei colori è ancora oggi una delle principali fonti di ispirazione per i designer. Fu anche uno dei primi a creare un legame tra moda e arte. Quindi non sorprende che alcune persone non volessero che l’eredità sparisse nel nulla. Il calendario della set-
timana della moda di Parigi di febbraio 2018 conteneva un nuovo nome: la Maison Poiret. Il mondo della moda ha avuto il piacere di scoprire che l’eredità di Poiret non era andata in rovina. Alla guida del marchio: Yiqing Yin, designer francese nato a Berlino, Anne Chapelle, CEO di Haider Ackermann e Ann Demeulemeester. Entrambe le donne sono sotto la direzione della società di vendita al dettaglio della Corea del Sud Shinsegae. Finora il marchio ha presentato solo due collezioni per la casa, una a febbraio e una a settembre. Yin sta risvegliando lo spirito del defunto designer con abiti fortemente ispirati ai suoi concetti come il “robe-minute” o orientalismo (anche se in un modo meno datato). Nella sfilata Primavera/Estate 2019 ci ha mostrato la sua interpretazione dei colori con vivaci sfumature di arancione, rosso e blu. Come da tradizione, la caratteristica chiave dello stile del marchio è rimasta lo stile drappeggiato. Lo spettacolo è stato presentato al Grand Palais di Parigi, le silhouette davvero femminili hanno sfilato in passerella con abiti fluidi e raffinati, rendendo omaggio al grande uomo dietro questa casa di moda.
Foto Courtesy of Poiret
MARJOLAINE Fotografia Raffaele Marone Style Silvia Macchioni Modella Marjolaine Rocher Makeup Elisa Rampi
Apertura: Cappotto Zara Qui: Total look Individuals
Giacca Giuseppe Di Morabito Pantaloni Alia Abaza Opposto: Lingerie Individuals
Cappotto Giuseppe Di Morabito Opposto: Abito Giuseppe Di Morabito
Qui & opposto: Cappotto Burberry Body La Perla Calze Calzedonia
Editor’s letter
Fuori dalla pista e nel corridoio! Questo sembra essere il motto di molti marchi di moda che hanno tentato di trovare successo nelle collezioni di articoli per la casa. E mentre marchi come Gucci, Diesel e anche Shrimps con la loro imminente collaborazione con Habitat sembrano essere pionieristici, questa idea non è nulla di nuovo.
MARCHI MODA con i migliori
Articoli per la Casa by Nina Hanz
Nei primi anni ‘90, Versace ha prodotto sedie simili a troni, asciugamani, piatti con i loro iconici motivi a chiave greca. Gianni ha persino progettato da solo il fondo della sua piscina di Miami con il logo del marchio. E se lo ami o ami odiarlo, i modelli firmati continuano a diffondersi. Vedendo questo potenziale, Fendi, Ralph Lauren e Giorgio Armani si unirono rapidamente alla tendenza anni fa. Ora, con più collaborazioni come la collezione di Virgil Abloh promossa da Ikea, le etichette della moda potranno presto essere chiamate veri marchi di lifestyle. Ma ci devono essere alcune preoccupazioni: i designer di moda non sono tipicamente addestrati nell’arredamento di interni o nella costruzione di mobili. E con il mercato degli arredi per la casa che accumula circa 649 miliardi di dollari, sono molto meno qualificati degli specialisti per gestire una così grande responsabilità. Tuttavia, come Diesel ha dimostrato nelle ultime stagioni, è tutto su chi sei anche per trovare aiuto. Attraverso la partnership di Diesel con aziende di design italiane di alto livello come Moroso e gli esperti di illuminazione di Foscarini, sono stati in grado di acquisire le conoscenze e le esperienze necessarie per avere successo nel loro nuovo mercato di riferimento. Il modo in cui gli stilisti pensano allo spazio e alla forma è abbastanza simile come concetto estetico nell’interior design, creando la combinazione perfetta. Tutta la gamma di designer che cercano di mettere la propria mano in casa ci permette di trovare qualcosa per tutti. Ecco alcuni dei migliori fino ad oggi.
Preen Home Preen di Thornton Bregazzi è stata fondata a Londra nel 1996 e da allora ha perfezionato le sue doti di morbidezza/durezza estetica. Mescolando il volant femminile con elementi maschili, il marchio ha trovato una nicchia per le stampe floreali punk a prosperare. Preen Home ha preso questo stile e l’ha usato come ispirazione per la sua gamma di quaderni, trapunte, cuscini e candele. Nel complesso, si tratta di una combinazione di romantiche fantasie arruffate e spigolose. Preen Home collezione debutto 2017 Foto: Ash Reynolds / Courtesy of Preen Home
Qui e pagina opposta: Gucci Decor lancio al Maxfield LA
Gucci Décor Non hai mai desiderato entrare in una pubblicità di Gucci? Bene, Gucci Décor ti consente di farlo. Comprese ceramiche colorate, sedie disassate, tavolini dipinti e cuscini ricamati, Gucci trasforma i suoi intricati motivi in un mondo: oggetti di lusso di fantasia. Il loro fascino vecchio stile è fortemente consigliato per l’eccentrico proprietario di casa.
Editor’s letter
Iittala per Issey Miyake
La casa giapponese di moda e profumi Issey Miyake ha recentemente collaborato con gli artigiani del vetro finlandesi Iittala. Con piatti dalla forma unica e bellissimi vasi di vetro scanalati, la vera maestria di questa collaborazione si manifesta nelle pieghe strette di Miyake, reimmaginate su tovagliette, cuscini e tovaglioli unici della collezione.
Iittala per Issey
Miyake Collezio ne 2018
Henry Holland per Habitat Collezione 2016
Henry Holland per Habitat House of Holland non esita a fare una dichiarazione di moda, sia che si tratti di modelli che si scontrano o creando look dai colori brillanti. Lo stesso senso della moda è portato sulla collezione del designer Henry Holland per Habitat. Intervenendo su forme psichedeliche, insetti e piante tropicali. d’attualità, House of Holland ha mostrato all’industria tessile come essere audaci con i loro letti surrealisti, poltrone di velluto e i cuscini.
Diesel Living con Iris Ceramica | Collezione 2016
Diesel Living Foto: Courtesy of Anya Hindmarch
Fondato oltre 30 anni fa, il marchio giapponese Diesel è noto per i suoi jeans di qualità. Nel 2009, hanno ampliato con la loro linea di articoli per la casa, riunendo funzionalità e la loro estetica urbana / industriale. Ciò che restava erano prodotti di alta qualità che molti dei loro consumatori hanno apprezzato. Dagli accessori cyber-punk alle eleganti cucine, Diesel ha una delle più grandi collezioni di articoli per la casa della moda. Anya Hindmarch Anya Hindmarch è una designer di accessori ispirata alla pop art del Regno Unito che porta in strada borse su misura. Con gli artigiani in-store che hanno impresso immagini e messaggi personalizzati sui suoi accessori, il marchio ha recentemente visto un potenziale nei prodotti di rilievo per la casa, come cornici in pelle e scatole ricordo. Inoltre, Anya Hindmarch vende anche candele e diffusori con i suoi adesivi grafici che si trovano spesso sulle sue borse. È il pop perfetto per qualsiasi casa.
Daydreams
Fotografia Arnaud Ele c/o WANDAPrint | Style Roxane Mercerat | Modelle Noé, Jade c/o Square models agency, | Aline c/o Fotogenmodels Makeup Andréa c/o Les Ateliers Beauté d’Ouchy | Hair style Yoan c/o Les Ateliers Beauté d’Ouchy Assistente creativo & fotografia Laura Knoops | Video Altamont
Top Alberta Ferretti Abito vintage @lestoutesbelles Cappello Sonia Rykiel
(Left) (Sinistra) Top Simone Rocha Top Simone Rocha Trousers Sister Jane Pantaloni Sister Jane Shoes Fratelli Rossetti Scarpe Fratelli Rossetti (Middle) (Al centro) Top Sister Jane Top Sister Jane Shorts Motel Shorts Motel Shoes Christian Louboutin Scarpe Christian Louboutin (Right) (Destra) Dress Carven Abito Carven Shoes Dolce & Gabbana Scarpe Dolce & Gabbana
Qui e opposto: (Sotto) Top Reiss Campleto Fabiana Filippi Scarpe Fratelli Rossetti (Sopra) Abito Sister Jane Stivali Chanel
Cappotto Sonia Rykiel Scarpe Christian Louboutin Opposto: (In primo piano) Camicetta Yves Saint Laurent Top Endless Rose Shorts Motel (Dietro) Top Kenzo vintage Completo Motel
(Right) Top Lace & Breads (Destra) Scarf Cartier Top Lace & Breads (Middle) Sciarpa Cartier Top Yves-Saint-Laurent (Al centro) (Left) Top Yves-Saint-Laurent Top New Look (Sinistra) Scarf Christian Lacroix Top New Look Sciarpa Christian Lacroix
(Sinistra) Cappotto Marni Sciarpa Hermès Stivali Miu Miu (Destra) Cappotto Burberry Sciarpa Hermès Scarpe Christian Louboutin
(In primo piano) Top Simone Rocha Pantaloni Sister Jane Scarpe Fratelli Rossetti (Dietro) Dress Carven Scarpe Dolce & Gabbana Opposto: (Sinistra) Coat Marni Sciarpa Hermès Stivali Miu Miu (Destra) Coat Burberry Sciarpa Hermès Scarpe Christian Louboutin
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LATEST interviste by Laura Zanovello
ARMEDANGELS che lotta per l’ambiente
Hai mai pensato alle conseguenze delle azioni che compi ogni giorno? Cose normali come indossare i tuoi jeans, ricevere finalmente per posta l’ordine che aspettavi o buttare via una bottiglia di plastica? Può essere difficile a volte capire come ogni nostro piccolo gesto possa avere un impatto su di noi e sull’ambiente. E’ qui che Armedangles entra in gioco. Questo brand tedesco con un nome piuttosto suggestivo, realizza bei vestiti con un’anima conscious. Il concept che sta dietro è piuttosto semplice: la moda sostenibile può essere bella e anche a prezzi ragionevoli! Tutto ciò che Armedangels realizza viene da una meticolosa ricerca che deve tradursi in prodotti buoni per il pianeta e per chi li indossa. La collezione denim per esempio, si focalizza da una parte sull’eliminazione
di agenti coloranti chimici nocivi per la nostra pelle e per l’ambiente, e dall’altra sulla produzione di capi con un’ampia varietà di stili e vestibilità, per accontentare ogni gusto e forma. Tutti i tessuti usati per le diverse linee sono ecofriendly e innovativi, prodotti a partire da legno, plastica riciclata e cotone biologico solo per nominarne alcuni. Anche il packaging per spedire gli ordini non è la classica scatola fatta di cartone ma è invece realizzata a partire da erba, cosa che permette di usare molto meno acqua e limitare considerevolmente le emissioni di CO2 durante il processo produttivo. Per andare più in profondità del lavoro che questo brand sta svolgendo, abbiamo chiesto a loro direttamente di raccontarcelo.
Il nome Armedangels è di sicuro molto evocativo, come mai è stato scelto e qual è il significato che sta dietro? Il nome ARMEDANGELS riassume molto bene ciò che rappresentiamo. Il nome simboleggia una sorta di “Robin Hood” per l’industria tessile. Un angelo armato che combatte le ingiustizie e le condizioni di un’industria che ha bisogno di un cambiamento rivoluzionario ... Il brand è stato fondato nel 2007 con un’iniziale proposta di t-shirt stampate, undici anni dopo Armedangels presenta un total look per donna, uomo e bambino. Come è avvenuto lo sviluppo? Era già nei vostri piani dall’inizio? A quei tempi, Martin (fondatore e CEO) e il suo co-fondatore non volevano nemmeno fare moda. All’inizio, le magliette erano l’unica idea di cui si sentivano sicuri e che sarebbero stati in grado di realizzare. Quando hanno sentito parlare delle condizioni nel settore tessile e di quanto sia davvero difficile mettere le mani su magliette prodotte con materiali sostenibili, sono rimasti scioccati. Questo è stato il momento in cui hanno deciso di cambiare il gioco e fare la differenza. Nel 2007 nasce ARMEDANGELS. Oggi possiamo orgogliosamente definirci una delle più grandi firme della moda ECO & FAIR in Europa. Con un team di 80 persone e quattro collezioni all’anno, dimostriamo ogni giorno che sostenibilità e design di prodotto eccezionale non si escludono a vicenda. Scorrendo attraverso la vostra pagina web, la parola “Detox” sembra essere ricorrente. Potete spiegare cosa significa e perché è così importante parlando di vestiti? L’industria tessile è un business sporco. Il denim è un affare sporco. Quasi 2 kg di sostanze chimiche sono utilizzate per produrre un paio di jeans in modo convenzionale più una media di 8.000 litri di acqua. Queste cifre relative alla registrazione hanno un impatto notevole sul nostro ambiente e su noi stessi. Non è un’opzione per noi. Con la nostra nuova campagna denim, vogliamo sensibilizzare e mostrare che la moda può essere fatta in modo diverso. La nostra soluzione: DetoxDenim.
Editor’s letter
Come dichiarate sul sito, tutti possono parlare di sostenibilità, ma farla realmente è un’altra questione. Per testimoniare il vostro impegno, avete deciso di associarvi a tre organizzazioni indipendenti (Global Organic Textile Standard, Fair Wear Foundation and Fairtrade). Che tipo di sfide e gioie vi portano queste partnership? Crediamo che la collaborazione sia la chiave. Siamo sempre alla ricerca di organizzazioni innovative che ci supportino e siamo costantemente in contatto con altri marchi che provengono dagli stessi partner. Ci impegniamo per un obiettivo condiviso: migliorare le condizioni nel nostro settore. Se lavoriamo insieme, i nostri obiettivi si possono raggiungere in modo più sostenibile e possono durare a lungo - e questa è una vittoria per tutti. Come ulteriore backup, siamo supportati da strumenti volontari standard e di sistema del logo PETA Vegan Approved, Fairtrade, GOTS (Global Organic Textile Standard) e Fair Wear Foundation. Certo, tutti e quattro i sistemi significano lavoro aggiuntivo, investimenti e monitoraggio. Controlliamo e verifichiamo continuamente le nostre partnership per assicurarci che siano ancora efficienti e che aspirino allo sviluppo sostenibile. Non si tratta mai di un grado di etichettatura o qualcosa del genere. Il rispetto, le condizioni sociali e ambientali possono e devono essere migliorati continuamente. Le nostre organizzazioni partner ci supportano in questo e ci aiutano ulteriormente a confrontare le nostre attività. La sostenibilità nel campo della moda si sta lentamente diffondendo ma i brand che la portano davvero avanti sono ancora una minoranza. Come mai secondo voi? Dal punto di vista del consumatore: le persone iniziano ad essere più consapevoli di ciò che indossano e dove viene prodotto. Fantastico. Ma alla fine acquistano ciò che vogliono. Design e prezzo vengono ancora prima di tutto per la maggior parte di loro. Giusto. Nessuno vuole indossare una camicia brutta - non importa quanto sia equa e biologica. Questo è quello che dobbiamo gestire. Abbigliamento che sia etico, organico e bello allo stesso tempo. È ancora una lunga strada da percorrere.
Dal punto di vista dell’azienda: ci sono alcune grandi sfide da gestire. Una è quella di soddisfare i prezzi commerciali al dettaglio - nonostante una produzione sostenibile. Le aziende della moda equa come noi non possono competere con le etichette “Fast-Fashion” - e non è quello che vogliamo, non per quanto riguarda il prezzo, né per quanto riguarda la qualità. Ma siamo in grado di competere con marchi che offrono un tipo simile di qualità e prodotti. Un’altra sfida è estendere la gamma di prodotti. Nel nostro caso, dobbiamo trovare nuovi materiali sostenibili e rispettare GOT in ogni fase della produzione. Inoltre, ovviamente, devono corrispondere ai nostri elevati standard di progettazione. Tutti questi passaggi richiedono molto tempo e costano un sacco di soldi. Da fibre e filati innovativi, a packaging eco-friendly, sembra esserci una grandissima ricerca nei vostri materiali. Come funziona questo processo di selezione? Il sourcing globale aumenta potenzialmente l’impronta di carbonio e c’è anche il rischio di gestire pratiche non etiche. Pertanto l’approvvigionamento sostenibile e la selezione dei materiali è molto importante in ARMEDANGELS. Ciò significa che il processo di acquisto di beni e servizi tiene conto dell’impatto a lungo termine sulle persone, i profitti e il pianeta. Considera come vengono prodotti i prodotti, da dove provengono, come vengono trasportati, ecc. L’approvvigionamento sostenibile inizia con i nostri materiali. Per questo motivo, abbiamo impostato una vasta ‘ARMEDANGELS Sustainable Material Guideline’ che riassume i materiali che sono ecologicamente ottimizzati e di migliore qualità. I nostri materiali più importanti includono quanto segue: • Fibre organiche naturali, come lana biologica e cotone organico (il nostro cotone biologico dall’India è anche certificato Fairtrade) • Fibre di cellulosa dal nostro partner austriaco Lenzing, come TENCEL ™ Lyocell e LENZING ™ ECOVERO ™ • Fibre sintetiche riciclate come poliestere riciclato (rPET) La linea guida è un documento vivente ed è regolarmente rivista per accogliere nuove ricerche. Solo che usare materiali ecologicamente ottimizzati non è abbastanza per noi. Pertanto, continuiamo il nostro impegno a ridurre l’impatto ambientale scegliendo le fabbriche certificate GOTS con cui collaborare. In questo modo ci assicuriamo che gli alti standard ambientali siano mantenuti all’interno della nostra intera catena di produzione. Gli standard sociali fanno anche parte della certificazione GOTS e costituiscono la base per il nostro lavoro sui principi FWF.
Quali sono i piani e le aspirazioni per il futuro di Armedangels?
Il nostro grande obiettivo è diventare l’etichetta di moda più bella del mondo. Resta ancora molto da fare. Ne siamo consapevoli e più diventiamo grandi più ci attendono sfide. È estenuante ma ci motiva, tutti i giorni. Nei prossimi cinque anni vogliamo conquistare il mercato europeo della moda equa e in dieci anni vorremmo avere una presenza in tutti i mercati rilevanti del mondo e ispirare le persone il più possibile con il nostro messaggio per pensare al modo in cui consumano. Abbiamo ancora un po’ di lavoro ma nessuno ha mai detto che cambiare il mondo sarebbe stato facile.
SHINE ON! Fotografia Patrick Schwalb Style Markus Galic Model Elena Peter c/o Munich Models Make up, Hair Style Josie Martens c/o Bigoudi using MAC Cosmetics and Aveda
Shirt Traffic People | Tanktop Y3 | Pants And Shoes Pinko
Opposite: Shirt Missoni | Leggings Ivy Park By Byonce | Boots Isabel Marant
Blouse Bitten Setter | Pullover Antik Batik | Hotpants Alexandra Fuks | Socks Burlington | Shoes Chie Mihara
Longblazer & Pailleten Pants Shirtaporter | Net Shirt Dawid Tomaszewski | Shoes Pinko | Hat & Silk Scarf Ungaro
Sweater : Rich & Royal | Oversize Pants : Franziska Michael | Boots : Isabel Marant Opposite: Blazer Summum Studio Amsterdam | Swarovski Leggings Dawid Tomaszewski | Clutch Bag & Shoes Jerome Dreyfuss Paris
Jump Suit Eres | Bikini Mes Demoiselles Paris
Here and on Cover: Pullover Gestuz Skirt Samsoe & Samsoe Coat Samsoe & Samsoe Shoes Boden
Turtelneck shirt Franziska Michael | Hotpants Guess | Boots Isabel Marant
OLIVERBONAS.COM
LATEST BEAUTY by Gaetane Auffret
Dea Greca
Anche se il tuo Capodanno probabilmente non sarà composto da te e il tuo ragazzo che mangiate uva mentre posate in toga, è possibile comunque scegliere di adottare un trucco ispirato all’antica Grecia. Se l’idea sembra strana, date un’occhiata ai volti delle modelle ad Akris A/I 2018. Con foglie d’oro e eyeliner nero sulle palpebre, i loro sguardi avevano qualcosa di surreale ed eterno. Le foglie in oro sono la risposta al tuo desiderio di un trucco memorabile per l’ultimo giorno del anno. Il nostro prodotto preferito: fogli di foglia d’oro del tuo negozio di artigianato locale.
Akris Fall/Winter 2018 | Photo Alain Jocard
Orbite Metalliche
Capodanno può anche significare la festa più grande dell’anno. Naturalmente, non abbiamo dimenticato quelli di voi per cui lo è e abbiamo trovato il perfetto beauty per ballare tutta la notte. Visto a Valentino Couture e Chanel per queste ultime collezioni autunnali, gli ombretti metallici stanno avendo un boom. Verde intenso, blu scuro o bordeaux, scegli il perfetto colore invernale per creare una riga forte e spessa (come quella di Valentino) o un look misto più sottile. Il nostro prodotto preferito: Sisley Phyto-Eye Twist, 13 Deep, 32,99€.
Valentino Couture Fall/Winter 2018 | Getty
3. Ciglia Appariscenti
Per coloro che cercano di dare al loro trucco un tocco inusuale e dramatic, questo delle ciglia colorate è perfetto per voi. Nella collezione Couture di Dires Van Noten dello scorso gennaio sono state reintrodotte le ciglia colorate sulle modelle. Questo è probabilmente uno dei beauty più facili da capire tra questi quattro. Per questo trucco devi solo cambiare il tuo noioso mascara nero con uno davvero brillante. Arancione, rosa, turchese, divertiti con i colori e inizia il nuovo anno con il botto. Il nostro prodotto preferito: Tom Ford, Extreme Mascara Ciglia e Sopracciglia, Rame, 50,99 €.
Dries Van Noten Fall/Winter 2018 | Photo Peter White
Lady anni 60
Se alcuni di voi vogliono un trucco più delicato per salutare il nuovo anno, suggeriamo un classico look vintage. Questi potrebbero essere stati visti alla collezione Givenchy Couture Autunno 2018. Canalizzati sulla tua icona di beauty degli anni ‘60 con un semplice occhio da gatta. Puoi crearlo facilmente con una semplice linea di eyeliner e un tratto scuro nella piega della tua palpebra. Questo è l’ideale per chi va a una cena di classe e vuole dimostrare che, come Audrey Hepburn, la sua bellezza non invecchierà con l’anno in arrivo. Il nostro prodotto preferito: Fenty Flyliner, Cuz I’m Black, 18,99€
Givenchy Couture Fall/Winter 2018 | Photo Jamie Stoker
Let’s
ar y Fotografia Silke Schlotz Modella Luna c/o ICE Models Hair Style, Makeup Deborah Hoerz ha usato Smashbox, Dior, Zoeva, Essence, MAC cosmetics & L’anza
Editor’s letter
LATEST CONSAPEVOLE by Nina Hanz
Conscio, eco, etico, sociale. Queste parole chiave sono diventate così diffuse che sia i marchi di lusso che quelli di streetwear hanno iniziato a produrre fonti meno dannose, a vantaggio dell’ambiente, dei consumatori e dei lavoratori. Con il cambiamento climatico e il riscaldamento globale in corso, la moda “cool” assume un nuovo significato. Se stai cercando un regalo quest’inverno, assicurati che ti interessi farlo coscientemente.
ZOE MORTON | Anello Platlife È il marchio di gioielli e lifestyle perfetto per minimalisti e viaggiatori. Dopo aver intrapreso un viaggio di otto mesi in tutto il mondo, la fondatrice Zoe Morton ha iniziato a creare gioielli con materiali riciclati, prendendo in considerazione gli impatti ambientali che potrebbe avere sulla Terra. Nella sua ultima collezione, Morton si è ispirata alla tradizionale tessitura di cesti e ha progettato un anello basato sulla foglia di palma essiccata a tessitura organica. Appositamente chiamato anello Plantlife, è il pezzo perfetto per ricordarci dell’estate, dei tropici e dei viaggi.
GUIDA REGALI DI ACC WALD BERLIN | Orecchino Red Light Special Shell Gemstone A Berlino, un gruppo di mamme e nonne disoccupate costituisce la squadra di Wald. Questo marchio di gioielli offre ad ogni donna un design della propria collezione, garantendo una produzione etica nelle case di tutta l’area. Fondata dalla ex modella Joyce Binneboese e una stilista, Dana Roski, il marchio cerca di ispirare ragazze alla moda indipendenti dando potere alle donne che realizzano i loro prodotti e offrono pezzi originali. In un’intervista, le due hanno spiegato: “I gioielli sono una specie di caramella. È sempre bello e puoi sempre aggiungere altro. In realtà è così che abbiamo sviluppato il nostro occhio per i gioielli e la nostra stessa estetica. “Con una tale produzione etica, vale la pena indulgere con questi pezzi”.
MATT&NAT | Campagna AI/18 Un’altra impresa sociale che sta portando avanti l’industria della calzatura sostenibile è Matt & Nat. Con una varietà di tacchi classici, oxford, scarpe basse e da ginnastica, questo marchio vegano utilizza la pelle PU, che è meno dannosa per l’ambiente e il PVC. Inoltre, usano il 100% di bottiglie riciclate nei loro rivestimenti delle scarpe e incoraggiano i loro consumatori a continuare a riciclare i loro prodotti molto tempo dopo aver acquistato l’articolo. Con una vasta gamma di borse, il loro motto “live splendid” diventa un messaggio positivo sia in termini di moda che di umanità.
L’International Panel sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite ci avverte che restano solo dodici anni per noi per limitare le probabili catastrofi climatiche che hanno previsto. I consumatori di tutto il mondo devono riflettere su come acquistano per sé stessi e gli altri. Non solo questa guida ai regali funziona per le festività natalizie, ma al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto è importante considerarne la qualità e la longevità. Nelle famose parole di Vivian Westwood: “Compra meno, scegli bene, fallo durare”.
CESSORI SOSTENIBILI EDUN | Borsa vegana Bibi West Altrettanto dolci sono le borse di Edun. Questo designer di pelletteria e accessori di alta qualità è andato a Thika, in Kenya per creare la maggior parte dei suoi prodotti. Attualmente, il 95% della produzione avviene lì, fornendo competenze utili e redditi regolari agli artigiani. Hanno detto: “L’Africa è ora il continente in più rapida crescita, pieno di risorse e abbondantemente creativo. Come pioniere nella sua missione sociale, non è mai stato così importante per Edun esplorare opportunità uniche nel continente africano. “Insieme ai loro vestiti e alle loro esclusive borsette di perline, Edun è riconosciuto soprattutto per la sua Bibi tote bag. Con il suo punto a contrasto, le maniglie in metallo e vari colori, questa borsa rende la moda etica e sostenibile a portata di mano.
A
still Heart Fotografia, Retouch Patrick Glocker Modella Kim R. c/o Brodybookings Hair Style, Makeup Deborah Hoerz ha usato Dior, NUI Cosmetics Berlin, L’Anza Assistente Bianca Glocker
BLURRED Lines
Fotografia Andrew Hiles Modella Brooke Madsen c/o Models1 Makeup Natasha Lakic using MAC Manicurist Nichole Williams using OPI Assisitente alla fotografia Ferran VergĂŠs
Michael Kors AI/18-19| Foto: Yannis Vlamos/ Indigital.tv
L’età delle
BORSE BODEGA By Nina Hanz
A New York, quasi ogni strada aveva una bodega. Altrove uno potrebbe chiamarli negozietti d’angolo, ma non a New York. Significa “magazzino” in spagnolo, gli affari di vicinato aumentarono di popolarità negli anni ‘40 e ‘50, quando le corse quotidiane verso la bodega per la spesa diventarono un rituale. Rimanendo aperte molto tempo dopo la chiusura dei normali supermercati, le bodegas sono ancora un simbolo di New York - insieme al sacchetto di snack e biglietti della lotteria che puoi acquistare lì. Queste borse da portar via sono diventate una parte così iconica dello stile di New York
Thank You Bodega Bag |z courtesy of Gelareh Mizrahi
che ora vengono commemorate dagli stilisti. Questo arriva in un momento interessante della moda, uno in cui viene data maggiore enfasi alla praticità, come si vede con le tendenze che celebrano l’athleisure, le sneakers grosse e persino i tacchi da gattina. Potrebbe non essere l’ovvia scelta di stile, ma le bustine di plastica sembrano funzionare per i consumatori del negozio d’angolo, quindi perché cambiare ciò
che già funziona? Questa è stata proprio l’idea alla base dell’omonima marca di borse americane Gelareh Mizrahi, che ha realizzato le “Grazie Bodega Bags” in varianti olografiche, chiare e pitonate. Il vantaggio aggiunto di queste borse firmate è che sono un’alternativa di lunga lista e priva di plastica, mentre offrono anche un’alternativa più rilassata alla borsa tradizionale.
Dato che la bodega è un’istituzione per i newyorkesi, non c’è da meravigliarsi se i designer della Grande Mela hanno rappresentato la tendenza nelle loro collezioni. Michael Kors, ad esempio, ha dato alla borsa da portar via un aggiornamento nella sua collezione Autunno 2018 utilizzando una pelle ricca per creare una borsa shopper a strisce. Queste borse in bianco e nero che indossano il logo ovale del marchio omonimo hanno attirato molta attenzione durante la settimana della moda. Alexander Wang, tuttavia, ha preso ancora più alla lettera la tendenza del sacchetto di plastica con la sua borsa Ziploc tempestata di cristalli Swarovski. Wang ha anche inviato la top model Kaia Gerber lungo la passerella con una borsa mini Swarovski simile, questa volta coperta con la classica stampa ‘Thanks’. Mentre sono più stravaganti della sacca di bodega media, il loro riferimento alla cultura del take-away di New York è innegabile. In una città così dinamica non c’è da meravigliarsi se la cultura di strada ha dato un’impressione duratura sui molti designer che ci passano attraverso. Per Balenciaga, questa era una fonte letterale di ispirazione. Tanto che uno dei loro sacchetti ostentati li ha portati a una causa. La stilista Damna Gvasalia ha introdotto la borsa “Multicolor New York Bazar Shopper” nell’estate del 2018, ma recentemente una società di souvenir di New York con il nome di City Merchandise ha citato in giudizio gli utenti per violazione del copyright. La lussuosa borsa del costo di $ 1,950 è stata dipinta con un identico tramonto rosa skyline prodotto su molti dei souvenir e borse della City Merchandise. Per i designer stimolati da molte delle bodegas e negozi di New York, questa è un’accusa molto seria e ha richiesto ai designer di aggiungere le proprie idee alle loro bustine - anche se ciò significa coprirle in cristalli. Tuttavia, dire che i negozi d’angolo o le borse di plastica sono visti rigorosamente a New York sarebbe falso; questo tipo di cultura del consumatore può essere trovato in tutte le principali città. Il marchio italiano Fendi ha contribuito a rendere questo trend di moda globale con la sua borsa nera
Ashish AI/18-19| Foto by Luca Tombolini/ Indigital.tv
da uomo, conferendo alla borsa di plastica a doppio manico una finitura gommosa e opaca. Il designer londinese Ashish ha preso una versione più colorata della bustina, dando a un modello diverse borse in rosa, giallo e blu da portare in passerella. Accostata a una t-shirt American Express con paillettes su un vestito rosa, questo modello sembrava insinuare un messaggio più critico sulla nostra cultura da buttare via. In effetti, il potenziale per designer come Ashish, Alexander Wang e Gelareh Mizrahi di essere analitici e consapevoli del proprio ruolo nella cultura
del consumatore arriva in un momento cruciale per l’ambiente. Con l’aumentare dell’importanza del ruolo dell’industria della moda nella sostenibilità e nel reprimere i desideri della moda veloce, sia i designer che i consumatori hanno la responsabilità di plasmare il nostro consumo di plastica e prodotti a breve termine. La bodega bag potrebbe essere una moda passeggera nel fashion, ma la longevità che forniscono agli acquirenti è solo uno dei modi in cui la moda può aiutare a ridurre gli oggetti usa e getta come la bustina di plastica.
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