Territori.Coop n.4 Emilia Romagna

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Prodotti, storie e sapori dell’Emilia-Romagna

n.4 Prodotti ortofrutticoli

territori.COOP Dai campi dell’Emilia Romagna Freschi, sostenibili e di stagione: i prodotti ortofrutticoli della tua terra

Ortaggi sotto casa Genuinità alle porte di Bologna

Verde solidale Imparare un mestiere dal basilico

Dal 21 luglio

Mangia

l’ Emilia Romagna

che ti fa

bene

Supermercati


COOP E I TERRITORI / Tante ragioni in una regione

L’EMILIA-ROMAGNA DÀ BUONI FRUTTI I prodotti ortofrutticoli dell’EmiliaRomagna sono freschi, rigorosamente controllati e rispettano la terra. Ma è solo grazie alla creazione di circuiti virtuosi tra produttori, trasformatori e distribuzione che frutta e verdura trovano riconoscimento sul mercato e producono valore per l’economia della regione. Da fornitori con ragione sociale in Emilia-Romagna si acquistano in un anno più di 127 milioni di euro di prodotti ortofrutticoli destinati ai punti vendita di Coop Adriatica, Coop Casarsa, Coop Consumatori Nordest, Coop Estense, Coop Eridana, Coop Reno, Coop Veneto, Ipercoop Sicilia e ai Superstore di Trento e Rovereto, per un volume pari al 41,2% del totale di frutta e verdura. In questo modo Coop aiuta a garantire lavoro e continuità produttiva a 63 aziende del territorio, tra piccole società agricole, organizzazioni di produttori e grandi consorzi cooperativi. Il livello di associazionismo dei singoli produttori è premiante per realizzare efficienze economiche, integrare cicli produttivi e stagionali ed ottenere equa remunerazione: nei territori presidiati dalle Coop elencate, infatti, cooperative e consorzi agricoli consentono a oltre 22.000 aziende associate di fare impresa. Nel settore agricolo Coop ha scelto di agire come un partner attivo nella promozione e nella vendita dei prodotti italiani: lo dimostra il fatto che l’80% dell’ortofrutta venduta nei punti vendita Coop della regione è di produzione italiana. Merito

anche della ricerca di sinergie fra la produzione agroalimentare e la distribuzione cooperativa, che produce reciproci benefici e porta alla condivisione dei medesimi obiet-

territori. COOP

Una pubblicazione a cura di: Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Eridana, Coop Estense, Coop Reno.

Prodotti, storie e sapori dell’Emilia-Romagna

N.4 - Prodotti Ortofrutticoli Distribuito gratuitamente

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Coop lavora per assicurare filiera corta, prezzi convenienti e sapore di un tempo: un impegno che premia i prodotti e i fornitori locali.

LA TUA REGIONE STAGIONE PER STAGIONE C’è un tempo per seminare, uno per acquistare. Scopri quando l’Emilia-Romagna esprime il meglio di sé. FRUTTA

Primavera

Estate

Mele diverse varietà Kiwi Pere diverse varietà I.G.P.

Inverno

• • •

• • •

• • •

Pesche e Nettarine I.G.P. Susine, Albicocche Ciliegie

Fragole

Autunno

• • Castagne, Marroni I.G.P. • Cocomere, Meloni

Cachi

VERDURA

Primavera

Patate di montagna

Estate

Autunno

Inverno

• •

• •

Patate Bologna D.O.P.

• • • • Fagiolini • • Aglio D.O.P. • • Sedano • Cetrioli • Zucchine • Melanzane • Radicchi • Verdura in foglia, Insalate • • Verdure da cuocere • Asparagi verdi I.G.P. Scalogno I.G.P.

Con la collaborazione di: Apofruit, Granfrutta Zani, Consorzio Agribologna, Il Melograno, Pempacorer, Zoffoli Banane, Vilmaverde, Ortofrutticola Parma, Sipo, Naturitalia, Ruggeri, Eurocompany, Alegra, Celox, Agrimola, Sud Ortaggi, Rossi, Giorgini, Fortini, New Factor, Soc. Coop. Agr. Ortolani, Sal Frutta, Adriatica Funghi, Mode-

tivi: valorizzazione del territorio e delle sue tipicità, qualità e salubrità garantite fin dal campo, tracciabilità, freschezza, trasparenza dei costi, razionalizzazione dei traspor-

na Funghi, Cooperativa Modenese Essicazione Frutta, Azzali, Conor, Giordani Funghi, Cerreto, Modenfruit, Freddi, Magnani Paolo, Coop Chico Mendes, Melandri Gaudenzio, Coop. Sociale Il Bettolino, Pizzoli, Riverfrut, Errani, Mister Lupino, Consorzio Kiwigold, La Favorita, Azienda Agricola San Martino, Val Trebbia, Il Canarino, Ranieri Edgardo, Le Aie, Il Palazzino, Solo Fresco, Mazzini Giulio, Az. Agr. Brandola Riccardo, Castagnini Dante, Az. Agr. Bandiera, Commercio Alternativo, Conserve Italia Valfrutta, Sistema Frutta.

ti, degli imballi e della logistica... La realizzazione di queste buone pratiche – come i progetti di filiera corta cooperativa o gli accordi a livello nazionale con i produttori che favoriscono l’uso completo del raccolto a un prezzo remunerativo per gli agricoltori e conveniente per i consumatori – è tutta a vantaggio dell’ambiente e dei consumi. L’impatto di Coop sul territorio va oltre il dato economico: i prodotti ortofrutticoli a marchio Coop, che da soli costituiscono il 40% del venduto nei reparti ortofrutta dei punti vendita della regione, sono sicuri, buoni, ecocompatibili, eticamente garantiti e convenienti. Si pensi infatti alla promozione dell’agricoltura integrata o biologica e alle politiche per sostenere le piccole aziende e le produzioni di qualità. O ancora all’abbattimento dei pesticidi nei prodotti a marchio, alla valorizzazione delle varietà locali, oppure all’impegno per frutta e verdura più buone, oltre che sicure. Coop può infatti vantare un controllo rigoroso di tutta la filiera dell’ortofrutta, ovvero la conoscenza di ogni passaggio dal campo alla vendita nel supermercato. Un’attenzione particolare è rivolta ai diritti dei lavoratori: una questione spesso spinosa sul terreno dell’ortofrutta. Dal 1989 e per prima in Italia, Coop è certificata SA8000 e garantisce il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.

Concept, progetto grafico, interviste, redazione dei testi e impaginazione a cura di hicadv Foto: Ivano Di Maria, Fabio Fantini, Jacopo Niccoli Stampa: Coptip Industrie Grafiche

100%

Stampa su carta premiata con etichetta ambientale Blue Angel - n. reg. RAL - UZ72, fornita da UPM

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VARIETÀ / Fragole

FRAGOLE PER TUTTE LE STAGIONI

Buone e naturali 365 giorni all’anno. Da Apofruit è possibile, grazie alla coltivazione diversificata e alla ricerca di nuove varietà territoriali. Perché di fragola non ce n’è una sola.

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siste una geografia segreta che va oltre le caratteristiche fisiche e climatiche di un territorio. È quella costituita dalle attitudini e dal temperamento della gente. In questo atlante sentimentale, la Romagna occupa una posizione “soleggiata”, per il clima mite e la cordialità degli abitanti. Valori ben rappresentati da Apofruit Italia, la principale azienda ortofrutticola italiana, che da cinquant’anni sa come l’orticoltura può contribuire a ridisegnare i confini delle regioni, in un’ottica di collaborazione e impegno comune. Per Coop, Apofruit è il fornitore di riferimento per frutta a nocciolo, kiwi e fragole. Nata a Cesena negli anni ’60 dall’unione delle prime cooperative agricole romagnole, Apofruit si è trasformata in un gruppo internazionale del nuovo millennio. Rilanciando la cooperazione su mercati complessi, l’azienda si è consolidata in nuovi territori, in particolare del Centro e Sud Italia, e ha acquisito produzioni molto diversificate. Come precisa Renzo Antimi dell’Ufficio commerciale, “Apofruit Italia ha ricercato zone vocate, produzione per produzione, constatando che ci sono aree che esprimono il massimo della qualità rispetto a prodotti precisi”. Un’avventura iniziata in casa Sfoglia la galleria fotografica di questo articolo e ascolta il videoconsiglio su www.territori.coop.it

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VARIETÀ / Fragole LO SAPEVATE?

Grado Brix Unità di misura della componente zuccherina di frutta e verdura.

propria, grazie alla presenza nei consorzi di valorizzazione di importanti produzioni tipiche – le pesche e nettarine di Romagna IGP, la pera dell’Emilia Romagna IGP, l’asparago verde di Altedo IGP, la patata di Bologna DOP – e che oggi coinvolge anche altre regioni (come il Lazio, con il Consorzio del kiwi di Latina) e sperimentazioni in divenire di nuove varietà ortofrutticole (per esempio la fragola Candonga del Metapontino o quella “rifiorente” del Cesenate). Grazie alla coltivazione diversificata è cambiato il concetto di stagionalità: “Oggi possiamo avere fragole tutto l’anno”, spiega Claudio Lucchi, tecnico della cooperativa che assiste sul campo le aziende socie. “Si parte dalla Basilicata da metà febbraio a maggiogiugno, segue la Romagna da aprile fino all’inizio di giugno e infine il Piemonte. Inoltre, con le rifiorenti della varietà Albion, Apofruit dispone di pro-

STAGIONE LUNGA

IL RIPOSO DELLA RIFIORENTE La fragola classica dà i suoi frutti tra maggio e giugno, dopo aver accumulato un determinato numero di ore di freddo invernale e un periodo di giorni con poche ore di luce necessarie per differenziare il suo potenziale a fiore e prorompere in primavera. Le varietà rifiorenti non sono influenzate dal giorno corto. Monterey, Portola e San Andreas - ottenute dal miglioramento genetico nell’Università di Davis in California - fanno parte di questo ampio raggruppamento e quindi potenzialmente rifioriscono tutto l’anno. Unico limite, le temperature: sotto ai 7 °C la fragola si concede una sosta e, pur restando vitale tutto l’inverno, non fiorisce e fruttifica più da novembre a marzo.

IGP E DOP: GEOGRAFIA DELL’ORTOFRUTTA I marchi IGP (Indicazione Geografica Protetta) e DOP (Denominazione di Origine Protetta) indicano quei prodotti agricoli o alimentari che posseggono un disciplinare riconosciuto a livello europeo che regola in modo tassativo le modalità di produzione. Le varietà che ottengono queste due certificazioni sono tutelate da Consorzi specifici controllati da Enti terzi.

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CONFEZIONE Con 12 stabilimenti in tutta Italia e 6 centri di ritiro e stoccaggio Apofruit impiega 165 dipendenti fissi e 2240 dipendenti stagionali

PESCA E NETTARINA DI ROMAGNA IGP La Romagna produce il 30% delle pesche italiane e oltre il 60% delle nettarine (le uniche in Europa con marchio IGP). Le pesche e nettarine di Romagna IGP sono buone perché raccolte al giusto grado di maturazione, sono sicure perché coltivate con il sistema integrato, sono garantite perché controllate in tutte le fasi di produzione. Le altre varietà vengono coltivate dai soci Apofruit in Romagna, Puglia, Metaponto, Sicilia e Campania.

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SOTTO QUESTO SOLE La raccolta delle fragole nei campi dell’Azienda Agricola Fiori presso Cesena. Sono ben 3800 le aziende agricole produttrici socie di Apofruit.

duzioni estive dalla Sila che sfruttano l’altura e le temperature più basse”. Le fragole sono la massima espressione del connubio tra programmazione e dislocazione delle risorse che contraddistingue Apofruit. Ora con la varietà Monterey anche in Romagna si possono avere fragole in estate, come quelle dell’Azienda Agricola Fiori, una delle maggiori della zona. Massimo Fiori, il proprietario, si attiene scrupolosamente alle linee guida della produzione integrata. L’Emilia-Romagna ha precorso i tempi, contribuendo come capofila al processo che da plusvalore ne ha fatto un prerequisito nazionale (e che dal 2014 diventerà obbligo comunitario). Tutti i prodotti di Apofruit Italia hanno un corrispettivo biologico che rappresenta il 10-15% della produzione, distribuiti con il marchio Vivi Verde di Coop e con il celebre Almaverde Bio, pioniere del settore.

PERE IGP DELL’EMILIA-ROMAGNA L’Emilia-Romagna è la culla europea di produzione delle pere. Il 70% delle pere italiane è coltivato in Emilia Romagna, mentre è emiliano-romagnolo il 100% delle Abate Fetel. Le pere IGP possono essere coltivate solo nelle aree riconosciute IGP. Sono a produzione integrata nel rispetto dell’ambiente e della salute del consumatore, quindi raccolte e commercializzate al giusto grado di maturazione. È possibile riconoscerle grazie al bollino e alla certificazione Check Fruit (organismo accreditato dal Ministero delle Politiche Agricole).

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PATATA DI BOLOGNA DOP Diffusa in zona già dal Seicento, la “patata di Bologna” si contraddistingue per tessitura e granulometria della polpa, odore e gusto particolari. I produttori nel corso degli anni hanno messo a punto passo dopo passo una tecnica colturale “di precisione”, costruendo attrezzature sempre più efficienti e rispettose del prodotto. La patata di Bologna DOP deve essere prodotta e confezionata esclusivamente da imprese situate nella provincia di Bologna. Di consistenza non farinosa, è perfetta per le fritture, la cottura a vapore o in forno.

QUALITÀ IN QUANTITÀ Quantità di prodotti ortofrutticoli certificati da Apofruit nel 2010 VARIETÀ PESCHE E NETTARINE IGP PERE IGP PATATE DOP

QUINTALI

13.000 13.000 15.000

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AROMI / Basilico

VERDE SOLIDALE Tutto è verde alla Cooperativa Il Bettolino. Il basilico, la sostenibilità delle coltivazioni, la speranza concreta nel lavoro e nel vivere sociale.

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i siete mai immersi in un caldo mare di basilico? La sensazione è impagabile: il profumo inebriante coglie impreparati e il colore intenso delle piante sazia lo sguardo e pacifica lo spirito. Entrare nelle serre della Cooperativa Il Bettolino (nata nel 1989 su iniziativa della Cooperativa Muratori di Reggiolo e di alcuni enti locali) significa tuffarsi in un mondo verde che lavora in armonia con il territorio circostante per il rispetto delle persone e dell’ambiente. Il marchio Amici in campo che campeggia sulle confezioni di basilico della cooperativa di Reggiolo (RE) è infatti il simbolo del lavoro di operatori normodotati, disabili e persone svantaggiate che collaborano insieme, giorno dopo giorno, per produrre un basilico di ottima qualità. Una sfida quotidiana che vede coinvolti i ragazzi e le famiglie, ma anche gli enti pubblici (i Comuni della Bassa Reggiana e l’Ausl di Guastalla), i fornitori, la rete commerciale e i volontari. Sono le persone il cuore della cooperativa, che quest’anno ha deciso di contrastare il precariato proponendo a nove soci un contratto di collaborazione a tempo indeterminato. Il Bettolino è una vera e propria squadra in cui ognuno ha un suo ruolo ben pre-

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PESTO ALLA REGGIANA La filiera della coltivazione del basilico si chiude con la produzione del pesto pronto per la pasta. Quello prodotto con il marchio Amici in Campo è di ottima qualità: viene fatto con basilico coltivato con tutte le cautele dell’idroponica in serra. Inoltre la ricetta comprende ingredienti di alta qualità, come il Parmigiano Reggiano, l’olio di oliva italiano extravergine, i pinoli e il Pecorino DOP.

NON SOLO BASILICO La cooperativa sociale il Bettolino nasce con lo scopo di sviluppare progetti per l’inserimento e l’integrazione di persone svantaggiate o disabili attraverso il lavoro agricolo, industriale, commerciale e nel campo dei servizi. Nel campo dell’agricoltura produce, trasforma e commercializza fiori e piante aromatiche, mentre nel campo dei servizi gestisce aree verdi, isole ecologiche e fornisce servizi ambientali. La cooperativa sviluppa inoltre lavori di assemblaggio.

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AROMI / Basilico

PERSONE CHE CONTANO

25

Soci svantaggiati

22

Soci normodotati

55

Persone inserite in collaborazione con gli Enti e i Servizi sociali convenzionati

Per saperne di più: www.ilbettolino.it

ciso: “È fondamentale valorizzare le capacità lavorative e capire quale percorso formativo serve alle persone”, afferma il Presidente Eber Bianchi. Il metodo di coltivazione utilizzato è detto idroponico in serra: al posto della terra si utilizzano delle vasche (immerse in acqua e soluzioni nutritive) in cui sono adagiati migliaia di plateaux già seminati. L’impianto favorisce il contatto diretto delle radici con il nutrimento e le preserva da possibili contaminazioni con la terra. Le serre sono riscaldate grazie al biogas prodotto dalla decomposizione di rifiuti e convogliato a motori che producono energia alternativa rinnovabile. L’impatto ambientale è ridotto al minimo e il rispetto per l’ambiente garantito: gli stessi plateaux di polistirolo sono sterilizzati e riutilizzati alla fine di ogni processo produttivo, in conformità con il sistema di gestione qualità. Tecnica e tecnologia convivono nei 5000 mq di serre. Tutto il processo è monitorato attraverso un sistema informatico innovativo che controlla luci, temperatura dell’acqua e umidità. La qualità del prodotto è garantita anche dalla lotta integrata contro gli insetti, che evita l’impiego di soluzioni dannose per il basilico e per chi lavora in serra. Dopo circa 20-35 giorni il basilico è pronto per essere confezionato. E per dare più gusto ai nostri piatti. Questa e altre storie su www.territori.coop.it

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GARANZIE / Ortofrutta a marchio Coop

Servizio di Controllo Coop certificato da Bureau Veritas Italia (cert. n° 198/001) e CSQA (cert. n° 4507 DTS 007)

COOP garantisce la migliore qualità al miglior prezzo

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1

Il marchio COOP sull’ortofrutta fresca garantisce:

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OP CO

ICURA ÀS IT

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Le garanzie sono all’ordine del giorno nei prodotti a marchio Coop. Tracciabilità, scelta dei terreni vocati e produzione integrata: così vi assicuriamo frutta e verdura gustose e salutari.

QUA L

IL

simbolo del quadrifoglio sulle confezioni a marchio indica che i prodotti sono stati sottoposti a controlli rigorosi e costanti da parte degli ispettori di Coop Italia. Nel 2010 sono state effettuate oltre 193 verifiche ispettive su tutta la filiera. “Sicurezza è una parola chiave per l’ortofrutta a marchio Coop”, afferma Maurizio Brasina, Responsabile Qualità della filiera Ortofrutta per Coop. Significa anzitutto rintracciabilità dei prodotti, ognuno dei quali porta un’etichetta con il codice dell’azienda agricola di provenienza. Ma anche miglioramento qualitativo, come nel caso delle albicocche: ciascuna varietà deve superare un test (anche organolettico) prima di poter essere confezionata nella linea a marchio Coop. I prodotti ortofrutticoli a marchio Coop – frutta e verdura fresca, secca e di quarta gamma (confezionata e pronta all’uso) – rispettano chi li produce e chi li consuma. Attraverso l’applicazione della produzione integrata, metodo di coltivazione più naturale rispetto alle produzioni convenzionali, si è riusciti ad abbattere del 70% i residui di fitofarmaci: per raggiungere questo risultato, solo nel 2010 Coop e i fornitori hanno effettuato ben 71.974 determinazioni analitiche. Il rispetto dei territori spinge a preferire le zone vocate, dove i prodotti crescono più gustosi e le tradizioni locali sono sostenute e valorizzate. Gli agricoltori che adottano la produzione integrata utilizzano tutte le conoscenze a disposizione, da quelle biologiche a quelle agronomiche e varietali. Il ricorso ai fitofarmaci è effettuato come l’ultima delle soluzioni: i trattamenti sono applicati solo se strettamente

QUADRIFOGLIO QUOTIDIANO

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La provenienza da produzione integrata, metodo di coltivazione più naturale rispetto alle produzioni convenzionali. Residui chimici molto inferiori ai limiti stabiliti dalla legge (-70%).

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L’assenza di qualsiasi trattamento successivo alla raccolta. La conservazione è garantita dalle basse temperature senza alcun uso di sostanze chimiche.

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La conoscenza ed il controllo di tutta la filiera produttiva - dal campo alla vendita - e delle caratteristiche igienico-sanitarie del prodotto.

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BIOLOGICO / Vivi Verde CHE FREDDO FA?

QUESTA CATENA NON SI SPEZZA La catena del freddo costituisce un fattore determinante per il mantenimento della qualità dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma (alimenti confezionati e pronti all’uso), dal produttore al consumatore. Coop ha implementato da tempo i controlli della temperatura nell‘intera filiera - dallo stabilimento di confezionamento, ai trasporti, alle piattaforme di distribuzione ai punti vendita - adottando miglioramenti nelle fasi critiche.

IN CIFRE I numeri della produzione ortofrutticola a marchio Coop (anno 2010) In nero i dati del comparto ortofrutta, in verde quelli riferiti ai prodotti da agricoltura biologica

TIPOLOGIA PRODOTTI

37 34

VARIETÀ

113 68 IMPRESE COINVOLTE FORNITORI

99 14 AZIENDE AGRICOLE

12.034 1.591

necessari e utilizzano i prodotti meno tossici per l’uomo e l’ambiente. Per difendere i frutteti da attacchi di insetti dannosi, molti agricoltori su diverse colture applicano un sistema biologico innovativo, detto “confusione sessuale” (che impedisce al maschio di individuare la femmina, evitando così l’accoppiamento), oppure interventi agronomici che permettono il deflusso delle acque in modo da non creare ristagni favorevoli alla deposizione delle uova. L’ortofrutta a marchio Coop, oltre ad essere sicura, è anche prodotta nel rispetto della responsabilità sociale. Coop Italia, prima impresa in Europa a ottenere la certificazione etica secondo lo standard SA 8000, ha richiesto il rispetto dei requisiti previsti a tutta la filiera produttiva, relativi a lavoro minorile, lavoro coatto, discriminazione, stipendi e orari di lavoro, norme per la salute e la sicurezza, condizioni dell’ambiente di lavoro e libertà di associazione. Per Coop la qualità del lavoro è una prerogativa importante. Con la recente stesura della “Linea guida per la sicurezza dei lavoratori nelle aziende agricole” si sta procedendo all’implementazione dei requisiti richiesti da parte dei fornitori, in particolare per la sicurezza nelle aziende agricole.

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VIVI VERDE, PIÙ BIOLOGICO PER TUTTI Cosa rende il bio Coop così sostenibile e genuino? Quali garanzie offre a chi lo sceglie? Ne parliamo con Maurizio Brasina, Direzione Generale Qualità Coop Italia. Terra, aria, acqua e biodiversità sono risorse fondamentali nell’agricoltura biologica. “Il biologico”, ci spiega Maurizio Brasina, Responsabile Qualità Ortofrutta di Coop Italia, “è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato su questi principi: l’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di alcuni consumatori per i cibi ottenuti con sostanze e procedimenti naturali e OGM free”. La linea Vivi Verde è stata creata da Coop per condividere questo approccio con i consumatori. Il biologico in Coop è presente dal 1992 e vuole essere accessibile a tutti, non solo a quelli che hanno fatto del bio una scelta di vita. Nella sostanza, produrre bio significa abbracciare delle pratiche di coltivazione più sostenibili. Ad esempio abolire i pesticidi e i concimi chimici, scegliere varietà resistenti e adatte al territorio, utilizzare insetti utili per contrastare i parassiti o, nei casi più difficili, sostanze di origine naturale o minerale. Per stimolare la fer-

tilità dei terreni vengono per lo più adottate tecniche agronomiche (rotazione delle colture, interramento di apposite piante) o fertilizzanti di origine naturale o minerale. Per favorire la biodiversità e dare rifugio a insetti o altri piccoli animali utili, si provvede alla piantumazione di siepi e alberi e si inseriscono coltivazioni sgradite ai parassiti. Conforme a quanto previsto dalla legge comunitaria, Vivi Verde offre le stesse garanzie dell’ortofrutta da produzione integrata. “Per assicurare il rispetto delle regole imposte da Coop”, illustra Maurizio Brasina, “abbiamo eseguito oltre 14.000 determinazioni sui residui di fitofarmaci in collaborazione con i nostri fornitori. Inoltre vengono condotte analisi di tipo chimico, fisico e organolettico per verificare la qualità sensoriale dei prodotti”. Il tema della sicurezza, fondamentale in un settore come quello ortofrutticolo, Coop lo persegue sull’intera filiera produttiva “dal campo alla tavola”, coinvolgendo aziende agricole, stabilimenti di stoccaggio, lavorazione, confezionamento, trasporti, piattaforme di distribuzione e punti vendita. Gli stessi fornitori, prima di essere accettati, sono sottoposti a una rigorosa procedura di ingresso.

LE VERIFICHE SUI PRODOTTI L’ortofrutta Vivi Verde è prodotta seguendo le disposizioni del Regolamento CE 834/2007: assenza di utilizzo di prodotti chimici di sintesi (come fitofarmaci o fertilizzanti), divieto di OGM, impiego della naturale fertilità della terra e obblighi in termini di etichettatura. L’intera filiera e i singoli prodotti - oltre ad essere sottoposti ai controlli e alle verifiche effettuati dagli Enti ufficialmente riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - sono sottoposti a un ulteriore sistema di controllo effettuato direttamente da Coop.

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ORTAGGI / Filiera cortissima Non hanno tempo da perdere e arrivano in fretta sulle nostre tavole. I prodotti del Consorzio Agribologna sono freschi e tracciabili, fin dalle sementi. Sull’etichetta il produttore ci mette la faccia.

A

lle porte delle città c’è un mondo che pochi conoscono. Campi, orti e serre non sono il miraggio di una campagna perduta, ma reali zone di resistenza all’avanzata del cemento. Gli avamposti urbani dei produttori agricoli garantiscono ai cittadini frutta e verdura tutto l’anno, con la massima freschezza e genuinità. Merito anche della strutturazione crescente delle aziende agricole, che per fronteggiare le recenti difficoltà si sono ulteriormente radicate al territorio. “Solo se l’azienda si struttura”, osserva Lauro Guidi, da dieci anni Direttore generale del Consorzio Agribologna, “può resistere alle evoluzioni del mercato che ne comprimono i margini di profitto”. Il consorzio bolognese, cooperativa di primo grado e organizzazione di produttori, riceve in conferimento i prodotti ortofrutticoli dei soci e li distribuisce. Il consorzio collabora con Coop da oltre 25 anni e fornisce ortofrutta di prima gamma destinata alla linea convenzionale, oppure alla linea a marchio Coop o con il marchio “Filiera Cooperativa” (frutto di un accordo nazionale con Coop Italia e Legacoop Agroalimentare). In questi ultimi due casi i disciplinari di produzione sono analoghi: ancora più rigorosi e restrittivi rispetto alle norme generali sulla produzione integrata. L’offerta per il 2011 della Filiera Coope-

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ORTAGGI SOTTO CASA territori.COOP - n.4 / Emilia-Romagna / Prodotti ortofrutticoli


ORTAGGI / Filiera cortissima FILIERA COOPERATIVA

Prodotto e venduto. Agribologna non immagazzina: spedisce subito.

Anche il Consorzio Agribologna aderisce al progetto “Filiera Cooperativa”. > Leggi l’articolo a pag. 12

Lauro Guidi, Direttore Generale Consorzio Agribologna

DAL CAMPO AL BANCO Con 140 aziende agricole socie il Consorzio Agribologna produce ogni anno un milione di quintali di prodotto

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rativa di Agribologna comprende zucchino, cetriolo, melanzana lunga, radicchio e patata. Tutti prodotti “delle porte di Bologna”, la cui rintracciabilità non risparmia neppure le sementi. Il progetto, a forte valenza territoriale, lega la produzione degli ortaggi direttamente al consumatore. La trasparenza contraddistingue la cosiddetta “catena del valore”, somma delle diverse fasi che determinano il valore finale di un prodotto. La lavorazione avviene tutta all’interno dell’azienda agricola e la gran parte della catena del valore rimane all’origine, nelle mani degli agricoltori. Marco Candini, tecnico agronomico e Responsabile Qualità di Agribologna, spiega che “si tratta di una filiera cortissima, basata sulla forte prossimità tra Consorzio, produttori e piattaforme di distribuzione”. Ogni ortaggio viene manipolato una o due volte durante la raccolta e incassettato già sul campo. Nel magazzino del produttore viene riposto in vaschetta e pesato. Ad Agribologna spetta di verificare la qualità, ricontrollare il peso, avvolgere ogni vaschetta nel film plastico e distribuirla in meno di 24 ore dalla raccolta. Le vaschette trasparenti a marchio Filiera Cooperativa contengono un opuscolo che associa alle colture la foto del produttore e il nome dell’azienda. Sul retro sono illustrate le proprietà nutrizionali degli ortaggi e una ricetta per prepararli. Un’idea che permette ai soci del consorzio di “metterci la faccia” direttamente, a garanzia di un’offerta personalizzata e identificabile.

STAFF TECNICO

5 TRAINER SUL CAMPO Il Consorzio Agribologna offre assistenza tecnica sul campo alle aziende agricole associate, grazie a uno staff tecnico composto da cinque esperti. Ognuno segue diversi produttori in campagna; settimanalmente o al massimo ogni dieci giorni controlla personalmente le colture e fornisce supporto concreto e consigli orientativi. In particolare, i tecnici di Agribologna hanno il compito di informare le aziende agricole di riferimento sui termini dei capitolati di fornitura e sugli indirizzi del disciplinare di produzione integrata. Particolare attenzione viene inoltre dedicata a scrupolosi monitoraggi analitici dei prodotti in pre-raccolta, in modo da verificare la salubrità e la genuinità dei prodotti stessi. IN SERRA Marco Candini, tecnico agronomico e Responsabile Qualità del Consorzio Agribologna

CHE STORIA!

L’UNIONE FA LA FORZA Nel 1973, per avere più forza sul mercato, le aziende agricole bolognesi danno vita a sei cooperative di base, che 25 anni dopo costituiscono il Consorzio Agribologna, poi Associazione dei Produttori. Nato come cooperativa di secondo grado di 200 aziende agricole, quasi tutte del territorio emilianoromagnolo, nel 2000 il Consorzio acquisisce per fusione la società Conor e circa due anni più tardi nasce il Gruppo Agribologna. Nel 2006 il Consorzio diventa cooperativa di primo grado, senza l’intermediazione di altre cooperative o società.

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FILIERE / Corte ed eccellenti

Filiera Cooperativa: ci mettiamo la faccia Valorizzare il rapporto con i produttori locali e offrire ai consumatori prodotti di qualità e a più basso impatto ambientale è la sfida del progetto Filiera Cooperativa, dedicato all’ortofrutta di provenienza del territorio. In un mercato difficile come quello dell’ortofrutta in Italia, il progetto nasce per sostenere i fornitori tramite un sistema più organizzato, che faciliti la distribuzione e le innovazioni. “Il singolo produttore rischia di non riuscire a entrare nel mercato, se non supportato”, spiega Germano Fabiani, Capo Area Ortofrutta di Coop Italia. Sono i produttori stessi a mettersi in gioco e a mostrare il loro volto come testimonial sulle confezioni di frutta e verdura. Un segnale per dire che non esiste distanza tra chi

produce e chi compra, e che i consumatori sembrano apprezzare: nel 2010 si è vista una preferenza per i prodotti con il logo Filiera Cooperativa, nonostante lo stallo del settore. Nei prodotti di Filiera Cooperativa il rapporto con i fornitori diventa visibile e permette così al cliente di riconoscere le produzioni e i produttori locali, di apprezzare la frutta e la verdura della propria terra e di sostenere le economie locali, le filiere corte e il sistema cooperativo territoriale. Nel 2010 sono stati coinvolti 22 comuni, 9 province, 47 singole aziende agricole, ma il progetto prevede di inglobare nuovi produttori per favorire lo sviluppo di una sensibilità sempre più diffusa a livello nazionale.

THINK LOCAL Aziende e azioni diverse per sostenere l’ortofrutta del territorio.

IL MEGLIO DELL’ORTOFRUTTA ITALIANA LA LINEA FIOR FIORE COOP

10 E LODE Le Mele Renette DOP della Val di Non e la Cipolla Rossa IGP di Tropea. Sono due delle 10 referenze disponibili nella linea Fior Fiore

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Selezionati perché eccellenti, legati a un territorio caratteristico o a una tradizione gastronomica antica. I prodotti ortofrutticoli Fior Fiore vantano qualità organolettiche particolari che permettono al palato di provare sapori nuovi o particolarmente intensi. Coop li ha scelti per renderli disponibili al grande pubblico. Dieci prodotti, ciascuno con un gusto peculiare: la Cipolla Rossa IGP di Tropea, dal sapore dolce e molto digeribile; la Mela Renetta DOP della Val di Non, madre di tutte le mele; le Nocciole IGP di Giffoni, dalla qualità

organolettiche superiori; le Noci di Sorrento, un prodotto in via di estinzione; le Pesche Percoche, tradizionalmente utilizzate per l’industria alimentare e ora riscoperte; i Pomodorini Costoluti, Datterini e Oblunghi Siciliani, che racchiudono il sapore del sole e del Mediterraneo; l’Arancia Washington Navel prodotta ad Agrigento e consumata per tradizione a Palermo, ora disponibile in tutta Italia; infine le Albicocche Pellecchiella e Portici, con frutti di dimensioni medie-piccole ma di sapore particolarmente gradevole.

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AGRICOLTURA / Impatto ridotto

ORTICOLTURA ANTISTRESS Anche i terreni e le piante “soffrono”. Ma esiste una cura: le scelte sostenibili e rispettose della biodiversità. Ecco come si interviene a Reggio Emilia.

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S

i parla tanto di stress di questi tempi, anche in orticoltura. Fatto sta che i coltivatori devono adottare tutti gli accorgimenti possibili per evitare il logoramento dei terreni. Un impegno costante per i 38 produttori della Cooperativa Ortolani di Reggio Emilia, fondata nel 1905 da sedici agricoltori locali. Oggi nota come Ortorè, la cooperativa riunisce un consistente numero di soci. Ad esempio Marco Guarenti dell’Azienda Agricola La Palaz-

zina a Santa Vittoria, che produce cocomeri con agricoltura biologica e ha voluto sperimentare un sistema innovativo per la raccolta. Utilizza un nastro con l’indicazione del periodo di maturazione: in questo modo la raccolta è più veloce e non c’è il rischio di sbagliare. Per diminuire il consumo d’acqua, nei campi viene impiegata la tecnica della fertirrigazione (irrigazione a goccia direttamente sulle singole piante) e l’azienda provvede allo smaltimenPag. 13


AGRICOLTURA / Impatto ridotto PROCEDURE

IL QUADERNO DI CAMPAGNA Dal 2002 la legge impone agli orticoltori un registro in cui sono tenuti ad annotare tutte le procedure e i trattamenti impiegati nei loro lotti di frutta e verdura. Il quaderno di campagna (detto anche “registro dei trattamenti”) deve essere conservato per due anni in azienda e permette di verificare eventuali criticità relative ai singoli prodotti.

to corretto dei rifiuti in accordo con la provincia di Reggio Emilia e i soggetti competenti. Ma il green non finisce qui: Guarenti ha deciso di distribuire delle borracce ai propri dipendenti per evitare che le bottiglie di plastica vengano poi abbandonate lungo gli argini dei fossi. C’è poi Ervanno Malaspina dell’azienda omonima, che produce zucchine rispettando il terreno. Nelle sue coltivazioni ha scelto di non impedire alla vegetazione spontanea di crescere lungo i campi coltivati: un accorgimen-

Scegliere la qualità significa anche non stressare il terreno. Marino Zani Presidente Cooperativa Agricola Ortolani

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TUNNEL La raccolta delle zucche. I 38 soci di Ortorè ne producono ogni anno 5.500 quintali.

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AGRICOLTURA / Impatto ridotto ANGURIA REGGIANA

ROSSA D’ESTATE Dal colore rosso vivo e ricca di vitamina A, C e potassio (persino più delle banane), l’anguria è un frutto altamente digeribile. Con la sua polpa soda e dissetante è provvidenziale nei pomeriggi assolati o durante le serate estive più calde e la pasta zuccherina è perfetta per reintegrare le energie dopo una passeggiata o attività sportive all’aria aperta. Per l’Anguria Reggiana, prodotta dalla Cooperativa Agricola Ortolani nelle zone vocate tra i fiumi Po, Enza e Secchia, sono stati mossi i primi passi per il conferimento del marchio IGP.

CONFEZIONAMENTO Alcune fasi di lavorazione dei prodotti coltivati. Ogni anno Ortorè produce tra l’altro 50.000 confezioni di minestrone di verdura fresca

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BELLI FRESCHI O BEN COTTI 20.000 quintali di prodotti freschi all’anno e fino a 50.000 kg di prodotti cotti al forno

FACILITATRICE La macchina utilizzata per la raccolta delle zucchine

to che salvaguarda la biodiversità permettendo a molte specie tipiche della zona di sopravvivere. Malaspina è attento anche alle esigenze dei propri collaboratori. Utilizza macchine facilitatrici per la raccolta delle zucchine perché, dice, “questo è un lavoro che spacca la schiena”. I soci di Ortorè provengono dalle province di Parma, Mantova, Modena e Reggio Emilia e conferiscono prodotti locali come cocomeri, meloni, zucche, zucchine, bietole, cavoli, verze, insalate, lattughe, susine, pesche, pere, mele e altre qualità di frutta. La cooperativa inoltre lavora prodotti cotti al forno come zucca, rape, cipolle, patate dolci e confeziona un minestrone di verdura fresca porzionato e fiori di zucca. Freschezza e controllo di filiera (attraverso verifiche mirate dei singoli prodotti e dei campi) sono i due imperativi a cui risponde la cooperativa, che fornisce a Coop prodotti locali in un sistema produttivo fondato sui principi virtuosi della filiera corta. Pag. 15


COOPERATIVE / Ortofrutta certificata DOP e IGP

SUCCO DI ROMAGNA

Pesche e nettarine, ma non solo: Pempacorer coltiva frutta e verdura tutto l’anno, con produzioni DOP e IGP. Le radici cooperative della nostra regione continuano a germogliare.

L

e cooperative ortofrutticole sono parte della storia dell’Emilia-Romagna. Un tempo ce n’era una per paese, poi con la riduzione dell’ortofrutta molti produttori si sono riciclati in attività diverse e le cooperative locali, per sopravvivere, si sono aggregate tra loro. In questo contesto nasce Pempacorer, organizzazione di produttori al servizio delle aziende agricole associate alla cooperativa di base Terremerse. Fornitore di Coop fin dagli anni ’80, Pempacorer coltiva prodotti tipici del territorio romagnolo come asparagi, albicocche, angurie, pesche, nettarine, susine, patate, cipolle, mele, pere, kaki e kiwi. All’interno di questa gamma, i cui cicli di produzione stagionale coprono l’intero arco dell’anno, spiccano i prodotti con protezione della Comunità Europea. Come la pesca e la nettarina di Romagna IGP, la patata di Bologna DOP e la pera dell’Emilia-Romagna IGP. Il fiore all’occhiello è la produzione commercializzata con il marchio “Appena Colta”. Dal 2006 questa linea è dedicata a pesche e nettarine. “Il consumatore chiedeva un frutto più maturo e gustoso”, spiega Ivo Lanconelli, Responsabile commerciale GDO. “Per rispondere bisognava che la produzione e le fasi successive salvaguardassero queste esigenze”. Dolci, succose e profumatissime, queste pesche e nettarine vengono vendute in vassoi da quattro frutti: prelevate al mattino, vengono lavorate a caldo e consegnate nel giro di un giorno, senza passare dalle celle

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APPENA COLTA E immediatamente confezionata.

Tra le produzioni di Pempacorer spiccano le Patate di Bologna DOP, le Pere dell’Emilia-Romagna IGP e le Pesche e Nettarine di Romagna IGP. A pagina 4 e 5 sono descritte le caratteristiche di queste colture.

DALL’ALBERO IN CASSETTA La lavorazione a caldo delle pesche, direttamente nei pressi del frutteto.

frigorifere per salvaguardarne gli aromi. La frutta e gli ortaggi prodotti dalle aziende agricole socie di Pempacorer sono accuratamente selezionate e adottano i disciplinari di produzione integrata della Regione Emilia Romagna. Pempacorer promuove anche pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dell’ambiente e attente alla salute del consumatore, privilegiando le produzioni a basso impatto ambientale e biologiche. territori.COOP - n.4 / Emilia-Romagna / Prodotti ortofrutticoli


FILIERA COOPERATIVA Anche Pempacorer aderisce al progetto “Filiera Cooperativa”. > Leggi l’articolo a pag. 12

INCONTRI

FACCIA A FACCIA CON I PRODUTTORI L’anno scorso le nettarine sono state protagoniste dell’iniziativa “Ci metto la faccia” di Filiera Cooperativa, con la produzione “Le Freschissime”. Raccolte e confezionate in cassettine da tre chilogrammi direttamente nel campo, le pesche venivano vendute all’interno dei punti vendita Coop, in speciali corner simili in tutto e per tutto a banchetti del mercato. I 20 produttori coinvolti erano presenti nell’area vendita e incontravano il consumatore, rispondendo in prima persona della qualità dei propri prodotti.

COOP PER L’EMILIA-ROMAGNA

L’EMILIA-ROMAGNA E COOP

“TERRITORI”: LA STORIA CONTINUA, ANCHE SUL WEB

TERRITORI.COOP: PRATICHE VIRTUOSE RICONOSCIUTE

I prodotti ortofrutticoli della nostra regione si raccontano

Il progetto incontra i requisiti previsti dalla Regione

Per “Territori.coop” è stagione di frutta e verdura. Nel viaggio attraverso le regioni italiane interessate dal progetto abbiamo incontrato i nostri fornitori locali e ascoltato le loro esperienze: la cooperazione fra agricoltori, le politiche per garantire freschezza e sicurezza, l’impegno per coltivazioni sostenibili… Ogni incontro ha dato i suoi frutti, reportage che ricostruiscono il legame fra Coop e il territorio dal punto di vista sociale, culturale ed economico. Tutti i contenuti extra sono disponibili sul sito www.territori.coop.it, un portale dedicato a chi vuole conoscere cosa finisce nel piatto. Potrete ascoltare le nostre storie dalla viva voce dei fornitori, carpire qualche videoconsiglio di chi è del mestiere, oppure fare zapping da un racconto fotografico all’altro. O contribuire al progetto con commenti e la segnalazione di eventi ed esperienze gastronomiche della vostra regione. Il viaggio continua nei 394 punti vendita di Coop Adriatica, Coop Casarsa, Coop Consumatori Nordest, Coop Eridana, Coop Estense, Coop Reno, Coop Veneto, Ipercoop Sicilia e nei Superstore di Trento e Rovereto, in cui mese dopo mese potrete ritrovare i prodotti di stagione raccontati in queste pagine e acquistarli approfittando delle offerte segnalate.

Territori.Coop ha risposto alla chiamata dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, aderendo al progetto “Buone prassi di filiera”: un codice di comportamento volontario per l’azienda di distribuzione – ma anche per le aziende fornitrici da questa selezionate – con cui la Regione punta a promuovere buone pratiche commerciali, produttive e sociali che creano valore per il territorio. Il “codice”, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 443 del 4 aprile 2011, richiede all’impresa distributrice di privilegiare i prodotti di qualità superiore ai requisiti previsti per legge e che adottano tecniche di produzione integrata o biologiche, no OGM e rispettose del benessere degli animali; di valorizzare i prodotti a marchio DOP e IGP e le produzioni locali che sostengono l’economia di zone svantaggiate o di montagna; di rispettare lungo tutta la filiera le norme in materia di ambiente e di tutela della salute e dei diritti dei lavoratori; di garantire correttezza e trasparenza dei rapporti economici con i fornitori in termini di remunerazione e scadenze di pagamento. Il logo, concesso dalla Regione EmiliaRomagna per il lavoro svolto, accompagnerà le campagne di Territori.Coop: un riconoscimento, ma anche un vincolo rispetto agli impegni assunti nel promuovere uno sviluppo sostenibile per il territorio.

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FACCIA DA COLTIVATORE La comunicazione a punto vendita con i ritratti dei produttori.

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STORIE DAI TERRITORI

GALLERIE FOTOGRAFICHE

VIDEO INTERVISTE

Buone prassi di filiera per il settore agroalimentare Delibera di Giunta 443/2011

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LOGISTICA / Qualità sotto controllo

ORTOFRUTTA EXPRESS N

ella piattaforma di Forlì la vita è frenetica, perché il tempo è un alleato importante per conservare al meglio le proprietà organolettiche dei prodotti. Nel reparto ortofrutta, dove la temperatura è tenuta costantemente sotto controllo per un corretto mantenimento della freschezza dei prodotti, gli addetti operano immersi nel proprio lavoro. Davide Mingozzi è il responsabile della struttura deperibili, mentre Elisabetta Gozzoli coordina le attività di Controllo Qualità della merce in entrata. Ogni giorno, i due responsabili condividono i criteri di scelta e valutazione dei prodotti destinati ai punti vendita Coop da loro serviti. “La piattaforma di Forlì gestisce la logistica di 11 ipermercati e 102 supermercati dislocati da Bologna all’Abruzzo”, spiega Davide Mingozzi. Serve una grande capacità di coordinamenPag. 18

to per garantire la sinergia fra i diversi processi e gestire i flussi delle merci provenienti dai fornitori e destinate ai punti vendita: entro le 8.30 del mattino i punti vendita devono inviare l’ordine alla piattaforma, che richiede ai fornitori di evaderlo entro il pomeriggio del giorno stesso. All’arrivo delle merci iniziano i controlli qualitativi, le attività amministrative e di movimentazione di tutti i prodotti, che nel corso della notte vengono caricati sugli automezzi refrigerati per essere consegnati ai punti vendita la mattina successiva. In meno di 24 ore la merce giunge dal magazzino ai banchi dei punti vendita. Nella sede di Forlì transitano quotidianamente circa 400 tipologie diverse di frutta e verdura lavorate in differenti modi (prodotti sfusi o confezionati), e diversi prodotti “pronti all’uso”, come le insalate in busta. Frutta e verdura provengono prevalentemente dal mercato

470.864

Controlli qualità effettuati da Centrale Adriatica nel 2010

FIATO SUI COLLI Ogni anno, le piattaforme di Coop lavorano ben 35 milioni di colli

14,5 12

1 milione

6,3 2,2 Forlì (FC)

Reggio Emilia

San Vito a/T (PN)

Rutigliano (BA)

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24 ore dall’ordine alla vendita. Consegna veloce per salvaguardare freschezza e bontà. Da Reggio Emilia a Forlì fino a San Vito e Rutigliano, queste sono le regole di Coop Centrale Adriatica.

FORMATI SULL’ORTOFRUTTA Gli addetti al Controllo Qualità delle piattaforme Coop di Reggio Emilia, Forlì, San Vito al Tagliamento e Rutigliano seguono corsi di formazione periodici per l’aggiornamento sulla normativa vigente e per migliorare le capacità di riconoscimento della bontà e qualità dei prodotti. La formazione degli addetti al Controllo Qualità è fondamentale per il miglioramento continuo del servizio e per garantire frutta e verdura più gustose.

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italiano, ma quando non sono disponibili prodotti nazionali (per questioni di stagionalità o tipologia di prodotto), ci si approvvigiona presso i mercati esteri. Ad esempio le banane provengono dall’Ecuador e dalla Costa Rica, la cicoria Witloof dal Belgio... Tutti i prodotti sono accompagnati da un’etichetta in cui è indicato il fornitore, la provenienza, la categoria commerciale, il numero del lotto e la data di confezionamento, in modo da assicurare una corretta tracciabilità delle merci e rendere visibile la freschezza dei prodotti. Qualità, sicurezza e bontà sono elementi irrinunciabili e Coop non abbassa mai la guardia. “Frutta e verdura devono rispettare non solo i parametri dettati dalla normativa, ma anche quelli più restrittivi di Coop”, spiega Elisabetta, Responsabile del Controllo Qualità della piattaforma. I prodotti in ingresso sono sottoposti ad analisi accura-

te e anche a un controllo visivo (per verificare l’assenza di guasto o muffa, l’assenza di parassiti o di danni da essi causati, la correttezza dell’etichetta, la conformità di calibro e categoria, ecc.). Dal 2008 è inoltre operativo il progetto “Frutta Saporita”, che prevede per tutta la frutta in commercio alcuni test supplementari: analisi per valutare il grado zuccherino, la durezza, il colore, il grado di acidità, la percentuale di succo e, soprattutto, il sapore. Tutta la frutta viene infatti assaggiata mediante panel test dagli operatori del Controllo Qualità. “Se non sono conformi a tutti i parametri”, continua Elisabetta, “frutta e verdura vengono rispedite al fornitore e non possono essere commercializzate sui banchi Coop”.

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Mangia

l’ Emilia Romagna che ti fa

bene

È fresca, rigorosamente controllata e rispetta la terra. Dal 21 luglio va in scena la frutta e la verdura dell’Emilia Romagna: stagione per stagione, scopri quando la tua regione esprime il meglio di sé. Storie di prodotti e produttori su www.territori.coop.it

Frutta e verdura di stagione dell’Emilia Romagna Vicina, buona, tipica, nostra. Supermercati

Nei supermercati e ipermercati di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Estense e nei supermercati di Coop Eridana e Coop Reno.

Buone prassi di filiera per il settore agroalimentare Delibera di Giunta 443/2011

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