Territori.Coop n.4 Puglia e Basilicata

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Prodotti, storie e sapori di Puglia e Basilicata

n.4 Prodotti ortofrutticoli

territori.COOP Dai campi della Puglia e della Basilicata Freschi, sostenibili e di stagione: i prodotti ortofrutticoli della tua terra

Una ciliegia tira l’altra Posti di lavoro nelle campagne, da generazioni

L’ingegno nella roccia Coltivare i carciofi con intelligenza ecologica

Dal 21 luglio

Mangia

la Puglia e la Basilicata

che ti fanno

bene

Supermercati


COOP E I TERRITORI / Tante ragioni in una regione

La Puglia e la Basilicata danno buoni frutti I prodotti ortofrutticoli di Puglia e Basilicata sono freschi, rigorosamente controllati e rispettano la terra. Ma è solo grazie alla creazione di circuiti virtuosi tra produttori, trasformatori e distribuzione che frutta e verdura trovano riconoscimento sul mercato e producono valore per l’economia della regione. Da fornitori con ragione sociale in Puglia e Basilicata si acquistano in un anno più di 35 milioni di euro di prodotti ortofrutticoli destinati ai punti vendita di Coop Adriatica, Coop Casarsa, Coop Consumatori Nordest, Coop Estense, Coop Eridana, Coop Reno, Coop Veneto, Ipercoop Sicilia e ai Superstore di Trento e Rovereto. In questo modo Coop aiuta a garantire lavoro e continuità produttiva a 13 aziende del territorio, tra piccole società agricole, organizzazioni di produttori e grandi consorzi cooperativi. Il livello di associazionismo dei singoli produttori è premiante per realizzare efficienze economiche, integrare cicli produttivi e stagionali ed ottenere equa remunerazione: nei territori presidiati dalle Coop elencate, infatti, cooperative e consorzi agricoli consentono a oltre 22.000 aziende associate di fare impresa. Nel settore agricolo Coop ha scelto di agire come un partner attivo nella promozione e nella vendita dei prodotti italiani: lo dimostra il fatto che l’81% dell’ortofrutta venduta nei punti vendita Coop delle due regioni è di produzione italiana. Merito anche della ricerca di sinergie fra la produzione agroalimentare e la

LA TUA REGIONE STAGIONE PER STAGIONE C’è un tempo per seminare, uno per acquistare. Scopri quando la Puglia e la Basilicata esprimono il meglio di sé. FRUTTA

Primavera

Uva Meloni, Cocomere

Agrumi Gargano I.G.P.

Clementine, Limoni Limoni I.G.P.

Autunno

Inverno

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• Albicocche • Fragole • Ciliegie • Mele Murgina • • • Arance

VERDURA

Primavera

Estate

Autunno

Inverno

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Verdure in foglia, Insalate Cetrioli, Zucchine Legumi freschi Olive Peperoni, Melanzane Carciofi Verdure Metapontine Patate Funghi Cardoncelli Cipolle Carote Pomodori

distribuzione cooperativa, che produce reciproci benefici e porta alla condivisione dei medesimi obiettivi: valorizzazione del territorio e delle

Una pubblicazione a cura di: Coop Estense.

Prodotti, storie e sapori di Puglia e Basilicata

Con la collaborazione di: Giuliano, Ortofrutta Lezzi, Progresso Agricolo Soc. Coop. Agr., Adamo Antonio, Coop. Agr. San Rocco, Agrilarosa, Forty Fruit, Azienda Campobasso, Frontino Ortofrutta, IN.T.E.R. Frutta, Az. Agr. Ciura, Az. Agr. Ricucci, V.& P. di Vetturi Dott.Gennaro, Fungo Puglia, Agritrade, Az. Agr. L’Abbate Andrea, Coop. Coldiretti, Az. Agr. Lombardo Laura di Distasi

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Estate

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Pesche, Nettarine

territori. COOP

N.4 - Prodotti Ortofrutticoli Distribuito gratuitamente

Coop lavora per assicurare filiera corta, prezzi convenienti e sapore di un tempo: un impegno che premia i prodotti e i fornitori locali.

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sue tipicità, qualità e salubrità garantite fin dal campo, tracciabilità, freschezza, trasparenza dei costi, razionalizzazione dei trasporti,

A., H.O.R.O, Elios Group, Ortoflora di Mileti A., Bontà di Puglia, Az. Agr. Daniele Franc, Anelli, Az. Agr. La Murgina di Maria Gironimo, Az. Agr. Iannone Anna, Cooperativa Sociale Nuovi Sentieri, Lestingi, Galati, Az. Poggio Lorusso, Soc. Agric. Di Stasi, O.P. Esedra, Moc Mediterraneo.

degli imballi e della logistica... La realizzazione di queste buone pratiche – come i progetti di filiera corta cooperativa o gli accordi a livello nazionale con i produttori che favoriscono l’uso completo del raccolto a un prezzo remunerativo per gli agricoltori e conveniente per i consumatori – è tutta a vantaggio dell’ambiente e dei consumi. L’impatto di Coop sul territorio va oltre il dato economico: i prodotti ortofrutticoli a marchio Coop - che da soli costituiscono il 40% del venduto nei reparti ortofrutta dei punti vendita delle due regioni sono sicuri, buoni, ecocompatibili, eticamente garantiti e convenienti. Si pensi infatti alla promozione dell’agricoltura integrata o biologica e alle politiche per sostenere le piccole aziende e le produzioni di qualità. O ancora all’abbattimento dei pesticidi nei prodotti a marchio, alla valorizzazione delle varietà locali, oppure all’impegno per frutta e verdura più buone, oltre che sicure. Coop può infatti vantare un controllo rigoroso di tutta la filiera dell’ortofrutta, ovvero la conoscenza di ogni passaggio dal campo alla vendita nel supermercato. Un’attenzione particolare è rivolta ai diritti dei lavoratori: una questione spesso spinosa sul terreno dell’ortofrutta. Dal 1989 e per prima in Italia, Coop è certificata SA8000 e garantisce il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro.

Concept, progetto grafico, interviste, redazione dei testi e impaginazione a cura di hicadv Foto: Ivano Di Maria, Fabio Fantini, Jacopo Niccoli Stampa: Coptip Industrie Grafiche

100%

Stampa su carta premiata con etichetta ambientale Blue Angel - n. reg. RAL - UZ72, fornita da UPM

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ORTOFRUTTA / A tutto campo Gli agricoltori della Cooperativa Progresso Agricolo non temono l’inverno. Grazie a una produzione programmata e ben coordinata, la stagionalità dei prodotti diventa un’opportunità per chi produce e per chi consuma.

I UN TEMPO PER OGNI COSA

l tempo della raccolta riconcilia gli agricoltori con la natura e li risarcisce dei molti imprevisti che devono affrontare durante l’inverno. A Fasano sembra di stare in un immenso orto sul Mediterraneo e risulta difficile immaginare la severità della stagione fredda. “Ma tutto sommato siamo fortunati, per il nostro territorio e per le condizioni ambientali”, riconosce Nicola Pentassuglia, Presidente della cooperativa. Il microclima preserva le piante dalle gelate, mentre il suolo fertile e argilloso e il clima ventilato richiedono agli agricoltori poche concimazioni e trattamenti fitosanitari minimi. Il merito non va solo a Madre Natura, perché “contano anche le tradizioni e le specializzazioni. I nostri produttori vantano preparazione e ottime competenze”. Fasano è nota per la cima di rapa, brassicacea tipica dal buon sapore e dall’aspetto invitante. Gli altri due fiori all’occhiello della cooperativa sono il cocomero barattiere (curioso “cetriolo” tondo) e il pomodoro Regina. Coltivati sulla costa con acqua salmastra, spiccano per sapore, consistenza e colorazione. Progresso Agricolo ha intrapreso i primi passi per la loro certificazione DOP, creando l’Associazione della Via Traiana che afferisce alla fa-

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ORTOFRUTTA / A tutto campo

scia costiera tra i comuni di Mola e Carovigno. La cooperativa fornisce a Coop sette tipologie di produzioni ortofrutticole: brassiche (cavoli, cime di rapa, rape rosse), frutta (fichi, meloni e angurie), crudité (sedano, finocchio, cetrioli, fave e piselli), verdura da cuocere (bietola, cicoria, prezzemolo e spinaci), ortaggi duri (patate, zucchine, melanzane), insalate (lattughe, radicchi e indivia) e pomodori di differenti varietà. Assortimento, aspetto sano e buona “tenuta” dei prodotti sono il risultato di un’eccellente organizzazione. I 120 produttori di Progresso Agricolo differenziano la produzione in terreni frammentari, in modo che il raccolto non arrivi tutto contemporaneamente. Alla cooperativa spetta la programmazione, tarata sugli ordinativi, le annate precedenti e l’andamento del mercato. Antonio Tauro, Responsabile commerciale, consiglia i soci su cosa destinare alle singole campagne, stagione per stagione. Pag. 4

Abbiamo produzioni ortofrutticole di eccellenza, grazie ai soci e al territorio.

Nicola Pentassuglia Presidente Cooperativa Progresso Agricolo

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PRODOTTI TIPICI LOCALI

L’ORTO NELLE PUGLIE UN “CETRIOLO” ROTONDO

IL COCOMERO BARATTIERE

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PATATA DI POLIGNANO

Il barattiere è una tipica varietà di cetriolo locale. La sua forma è quasi sferica, ha una buccia verde intenso e la polpa bianca o verde chiaro, soffice e delicatamente sapida. Si tratta come un melone immaturo e si consuma crudo. È ottimo nelle insalate, da solo o con i pomodori, condito semplicemente con sale e olio, ma l’uso popolare consiglia di offrirlo a centro tavola, scondito, da mangiare nell’intermezzo delle portate. Ha proprietà rinfrescanti e diuretiche e contiene molti sali minerali.

La Patata di Polignano viene seminata tra dicembre e febbraio e raccolta tra marzo e giugno. Quando nei paesi nordici terminano le patate invernali, aumenta la richiesta della patate della Puglia. Novella medio-piccola e a pasta gialla, ha una buccia sottile che può essere mangiata una volta cotta. Lessa è adatta per preparare gnocchi o per le insalate. Contiene molto potassio e poco sodio, è utile agli sportivi ma anche ai cardiopatici e a chi soffre di pressione alta.

POLPA & SALAMOIA

TERRENO FERTILE

OLIVA TERMITE DI BITETTO

PATATA DI ZAPPONETA

LA PUGLIA AL NORD

BONTÀ A GRAPPOLO

CIME DI RAPA

IL POMODORO REGINA

A Bitetto gli uliveti coprono i tre quarti dell’intera superficie coltivata. In quest’area l’Oliva Termite è presente già dal XII secolo, quando l’agro era costituito per buona parte da proprietà ecclesiastiche frazionate in “chiusure”, recinzioni dei campi costituite da muretti a secco. In salamoia, l’oliva Termite di Bitetto ha una polpa consistente e un ottimo sapore, dal retrogusto leggermente amarognolo. Il contenuto di acidi grassi monoinsaturi, di tocoferoli e beta-caroteni può essere un valido aiuto nel prevenire le malattie cardiovascolari.

Come sottolinea Antonio Mastrochirico, proprietario dell’azienda agricola omonima, la continuità della vendita garantisce lavoro tutto l’anno ai produttori e rende la stagionalità un’opportunità, sia per il proprio sostentamento sia per la salute e la convenienza del consumatore. Gli ordinativi dei clienti consentono di organizzare al meglio ogni raccolta. Alla sera, Progresso Agricolo inoltra le sue richieste agli agricoltori, che il mattino dopo riforniscono lo stabilimento. Qui ortaggi e frutta vengono selezionati, lavati, confezionati, immagazzinati e consegnati. Tutto nell’arco di 24 ore dalla raccolta.

EXPORT BARESE

Le cime di rapa sono i racemi non ancora fioriti della Brassica Campestris, che cresce tutto l’anno nei climi caldi. Sono ricche di proteine e un naturale disintossicante per l’organismo. Ben note in Puglia, stanno attirando sempre più estimatori anche nel Nord Italia. Solitamente coltivate su appezzamenti non molto estesi, negli orti famigliari e spesso in consociazione con l’olivo. Meglio scegliere le cime chiuse e compatte, senza parti gialle, con foglie consistenti e verde brillante. Vanno consumate bollite in abbondante acqua salata (15 minuti) o cotte in padella senza aggiunta di acqua, se le cime sono piccole e tenere.

Era coltivata già negli anni ’40 in provincia di Foggia, nella zona bonificata degli arenili dell’agro di Zapponeta. Un tempo questi terreni si zappavano a fatica, ma lo sforzo degli abitanti veniva ripagato dalla presenza del limo depositato dai torrenti, capace di rendere fertilissima la terra. La consistenza ferrosa del suolo conferisce un gusto unico alla Patata di Zapponeta, prodotto tipicamente pugliese coltivato e conservato secondo la tradizione. A pasta gialla, con polpa soda e non farinosa, viene raccolta a maggio se novella, a novembre se comune.

Piccolo e tondo, con buccia spessa, colore vivace e un particolare peduncolo a forma di coroncina, il pomodoro Regina è una varietà caratteristica di Fasano. Fino agli anni ’70, quando non c’erano le serre, questo pomodoro da serbo permetteva alle famiglie di consumarlo anche d’inverno, grazie alla sua capacità di mantenersi anche per 6-8 mesi. Il metodo di conservazione tradizionale consiste nell’appenderlo a un filo, legato a grappoli in grosse trecce dette “ramasole”, al riparo di un tetto. Come per il cocomero barattiere, è in corso la procedura per ottenerne la certificazione DOP.

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GARANZIE / Ortofrutta a marchio Coop

Servizio di Controllo Coop certificato da Bureau Veritas Italia (cert. n° 198/001) e CSQA (cert. n° 4507 DTS 007)

COOP garantisce la migliore qualità al miglior prezzo

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Il marchio COOP sull’ortofrutta fresca garantisce:

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OP CO

ICURA ÀS IT

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Le garanzie sono all’ordine del giorno nei prodotti a marchio Coop. Tracciabilità, scelta dei terreni vocati e produzione integrata: così vi assicuriamo frutta e verdura gustose e salutari.

QUA L

IL

simbolo del quadrifoglio sulle confezioni a marchio indica che i prodotti sono stati sottoposti a controlli rigorosi e costanti da parte degli ispettori di Coop Italia. Nel 2010 sono state effettuate oltre 193 verifiche ispettive su tutta la filiera. “Sicurezza è una parola chiave per l’ortofrutta a marchio Coop”, afferma Maurizio Brasina, Responsabile Qualità della filiera Ortofrutta per Coop. Significa anzitutto rintracciabilità dei prodotti, ognuno dei quali porta un’etichetta con il codice dell’azienda agricola di provenienza. Ma anche miglioramento qualitativo, come nel caso delle albicocche: ciascuna varietà deve superare un test (anche organolettico) prima di poter essere confezionata nella linea a marchio Coop. I prodotti ortofrutticoli a marchio Coop – frutta e verdura fresca, secca e di quarta gamma (confezionata e pronta all’uso) – rispettano chi li produce e chi li consuma. Attraverso l’applicazione della produzione integrata, metodo di coltivazione più naturale rispetto alle produzioni convenzionali, si è riusciti ad abbattere del 70% i residui di fitofarmaci: per raggiungere questo risultato, solo nel 2010 Coop e i fornitori hanno effettuato ben 71.974 determinazioni analitiche. Il rispetto dei territori spinge a preferire le zone vocate, dove i prodotti crescono più gustosi e le tradizioni locali sono sostenute e valorizzate. Gli agricoltori che adottano la produzione integrata utilizzano tutte le conoscenze a disposizione, da quelle biologiche a quelle agronomiche e varietali. Il ricorso ai fitofarmaci è effettuato come l’ultima delle soluzioni: i trattamenti sono applicati solo se strettamente

QUADRIFOGLIO QUOTIDIANO

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La provenienza da produzione integrata, metodo di coltivazione più naturale rispetto alle produzioni convenzionali. Residui chimici molto inferiori ai limiti stabiliti dalla legge (-70%).

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L’assenza di qualsiasi trattamento successivo alla raccolta. La conservazione è garantita dalle basse temperature senza alcun uso di sostanze chimiche.

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La conoscenza ed il controllo di tutta la filiera produttiva - dal campo alla vendita - e delle caratteristiche igienico-sanitarie del prodotto.

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BIOLOGICO / Vivi Verde CHE FREDDO FA?

QUESTA CATENA NON SI SPEZZA La catena del freddo costituisce un fattore determinante per il mantenimento della qualità dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma (alimenti confezionati e pronti all’uso), dal produttore al consumatore. Coop ha implementato da tempo i controlli della temperatura nell‘intera filiera - dallo stabilimento di confezionamento, ai trasporti, alle piattaforme di distribuzione ai punti vendita - adottando miglioramenti nelle fasi critiche.

IN CIFRE I numeri della produzione ortofrutticola a marchio Coop (anno 2010) In nero i dati del comparto ortofrutta, in verde quelli riferiti ai prodotti da agricoltura biologica

TIPOLOGIA PRODOTTI

37 34

VARIETÀ

113 68 IMPRESE COINVOLTE FORNITORI

99 14 AZIENDE AGRICOLE

12.034 1.591

necessari e utilizzano i prodotti meno tossici per l’uomo e l’ambiente. Per difendere i frutteti da attacchi di insetti dannosi, molti agricoltori su diverse colture applicano un sistema biologico innovativo, detto “confusione sessuale” (che impedisce al maschio di individuare la femmina, evitando così l’accoppiamento), oppure interventi agronomici che permettono il deflusso delle acque in modo da non creare ristagni favorevoli alla deposizione delle uova. L’ortofrutta a marchio Coop, oltre ad essere sicura, è anche prodotta nel rispetto della responsabilità sociale. Coop Italia, prima impresa in Europa a ottenere la certificazione etica secondo lo standard SA 8000, ha richiesto il rispetto dei requisiti previsti a tutta la filiera produttiva, relativi a lavoro minorile, lavoro coatto, discriminazione, stipendi e orari di lavoro, norme per la salute e la sicurezza, condizioni dell’ambiente di lavoro e libertà di associazione. Per Coop la qualità del lavoro è una prerogativa importante. Con la recente stesura della “Linea guida per la sicurezza dei lavoratori nelle aziende agricole” si sta procedendo all’implementazione dei requisiti richiesti da parte dei fornitori, in particolare per la sicurezza nelle aziende agricole.

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VIVI VERDE, PIÙ BIOLOGICO PER TUTTI Cosa rende il bio Coop così sostenibile e genuino? Quali garanzie offre a chi lo sceglie? Ne parliamo con Maurizio Brasina, Direzione Generale Qualità Coop Italia. Terra, aria, acqua e biodiversità sono risorse fondamentali nell’agricoltura biologica. “Il biologico”, ci spiega Maurizio Brasina, Responsabile Qualità Ortofrutta di Coop Italia, “è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato su questi principi: l’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di alcuni consumatori per i cibi ottenuti con sostanze e procedimenti naturali e OGM free”. La linea Vivi Verde è stata creata da Coop per condividere questo approccio con i consumatori. Il biologico in Coop è presente dal 1992 e vuole essere accessibile a tutti, non solo a quelli che hanno fatto del bio una scelta di vita. Nella sostanza, produrre bio significa abbracciare delle pratiche di coltivazione più sostenibili. Ad esempio abolire i pesticidi e i concimi chimici, scegliere varietà resistenti e adatte al territorio, utilizzare insetti utili per contrastare i parassiti o, nei casi più difficili, sostanze di origine naturale o minerale. Per stimolare la fer-

tilità dei terreni vengono per lo più adottate tecniche agronomiche (rotazione delle colture, interramento di apposite piante) o fertilizzanti di origine naturale o minerale. Per favorire la biodiversità e dare rifugio a insetti o altri piccoli animali utili, si provvede alla piantumazione di siepi e alberi e si inseriscono coltivazioni sgradite ai parassiti. Conforme a quanto previsto dalla legge comunitaria, Vivi Verde offre le stesse garanzie dell’ortofrutta da produzione integrata. “Per assicurare il rispetto delle regole imposte da Coop”, illustra Maurizio Brasina, “abbiamo eseguito oltre 14.000 determinazioni sui residui di fitofarmaci in collaborazione con i nostri fornitori. Inoltre vengono condotte analisi di tipo chimico, fisico e organolettico per verificare la qualità sensoriale dei prodotti”. Il tema della sicurezza, fondamentale in un settore come quello ortofrutticolo, Coop lo persegue sull’intera filiera produttiva “dal campo alla tavola”, coinvolgendo aziende agricole, stabilimenti di stoccaggio, lavorazione, confezionamento, trasporti, piattaforme di distribuzione e punti vendita. Gli stessi fornitori, prima di essere accettati, sono sottoposti a una rigorosa procedura di ingresso.

LE VERIFICHE SUI PRODOTTI L’ortofrutta Vivi Verde è prodotta seguendo le disposizioni del Regolamento CE 834/2007: assenza di utilizzo di prodotti chimici di sintesi (come fitofarmaci o fertilizzanti), divieto di OGM, impiego della naturale fertilità della terra e obblighi in termini di etichettatura. L’intera filiera e i singoli prodotti - oltre ad essere sottoposti ai controlli e alle verifiche effettuati dagli Enti ufficialmente riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - sono sottoposti a un ulteriore sistema di controllo effettuato direttamente da Coop.

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COOPERAZIONE / Qualità organizzata

CIPOLLA ROSSA DI ACQUAVIVA Nell’agnellone o nella focaccia, dentro alla “tiella” o in insalata, ad Acquaviva la cipolla locale regna sovrana. Rinomata per la sua dolcezza, è riconoscibile anche per la tipica forma appiattita. La coltivazione avviene in modo del tutto naturale, ma la superficie dedicata oggi si limita al territorio del Comune e rischia di diminuire ancora. Il Presidio Slow Food si batte perché la Cipolla di Acquaviva torni a essere conosciuta e apprezzata anche sui mercati nazionali. E possa spuntare un prezzo finalmente remunerativo delle fatiche dei suoi coltivatori.

COLTO E MANGIATO Tempi record per la consegna dei prodotti della OP Soc. Agr. Cooperativa San Rocco. Scelti e tracciabili, arrivano dal campo alla tavola in tutta la loro genuinità.

“Appena colto, subito tuo”:

è questo lo slogan con cui la OP Soc. Agr. Cooperativa San Rocco di Leverano si impegna a far arrivare al punto vendita i propri prodotti a sole 24 ore dalla raccolta. Un proponimento ambizioso, mantenuto grazie a un’organizzazione razionale e a consistenti investimenti in ricerca e sviluppo. Costituitasi come orPRESIDIO CONTINUO ganizzazione di produttori ortofrutticoli nel 2004, la Cooperativa da 15 anni rifornisce i punti vendita Coop con i suoi prodotti molto legati al territorio del Salento, dai pomodori di diverse qualità ai peperoni di tre colori, dalle melanzane Slowfood è un presidio di alle zucchine con fiore, fino alle miniansalvaguardia dei prodotti gurie e ai meloni (retato, gialletto e Galocali che ha come obiettivo lia). Senza dimenticare gli ortaggi più tila difesa della biodiversità, del sapere produttivo tradizionale pici: i “fagiolini pinti”, il “carosello” e il e del territorio, oltre alla pomodoro fiaschetto rosso. promozione di azioni di pratiche Il segreto per gestire una produzione cosostenibili ed etiche nei sì vasta che copre tutto l’arco dell’anno processi di produzione. Nel 2008, Slow Food Italia ha creato e è la programmazione di ogni passaggio. assegnato un “contrassegno” La Cooperativa San Rocco promuove pradi identificazione da apporre ticheSlow colturali mediante tecniche di proContrassegno Food sulle confezioni dei prodotti che Presìdi Tutto ciò che occorreesapere grafica e l’uso del logo.rispettose dell’amduzione innovative rispettano il disciplinare le sul logo. La normativa linee generali del prodotto. biente e fornisce ai soci assistenza e mezzi tecnici (comprese le piantine, frutto disuuna continua ricerca anche fuoUtilizzo del logo a colori sfondo chiaro Rotella: colore pantone 1405, 5825, 5815, 3975, 174, ri regione per offrire colture resisten195, 188, 1665,1595 per stampa in quadricromia: 36%m+100%y+63%k ti e di qualità).91%y+79%k Ogni giorno (p.1405), 2%m+87%y+59%k(p.5825), (p.5815), due tecnici 100%y+29%k (p.3975), 70%m+100%y+36%k (p.174), si spostano sul territorio per assistere i 100%m+60%y+55%k (p.195), 97%m+100%y+50%k (p.188), 68%y+100%msoci (p.1665), (p.1595) e 59%m+100%y+5%k verificare il rispetto dei disciplinaPRESTIGIOSO ri di produzione. Al momento dell’arrivo Il contrassegno del Presidio Scritta Presidio Slow Food: colore nero della frutta e della verdura allo stabili-

TRIS SALENTINO POMODORO FIASCHETTO ROSSO

Un tempo conosciuto come “pomodoro di Galatina”, fino a 50 anni fa era l’unico della zona. Piccolo e appuntito, è ottimo per i sughi e con le tradizionali “frise”. Fornito a Coop tutto l’anno.

FAGIOLINI PINTI

Sottili fagiolini neri, raccolti prima che si formi il seme. Ideali con gli spaghetti o con i formaggi freschi. Disponibili da fine aprile a fine ottobre.

CAROSELLO

Tipico melone acerbo noto anche come “meloncella di Lecce”, per il quale è in corso l’iter per il riconoscimento I.G.P., è saporito, dissetante e ipocalorico. Disponibile da metà marzo a metà novembre.

SLOW FOOD, ALLEANZA COL TERRITORIO

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Utilizzo del logo a colori su sfondo scuro Rotella: colore pantone 1405, 5825, 5815, 3975, 174, 195, 188, 1665,1595 per stampa in quadricromia: 36%m+100%y+63%k (p.1405), 2%m+87%y+59%k(p.5825), 91%y+79%k (p.5815), 100%y+29%k (p.3975), 70%m+100%y+36%k (p.174),

GIÀ IN CASSETTA Pomodori e zucchine pronti a partire

mento, un addetto al controllo emette un buono di conferimento con l’identificativo del produttore e della partita. Il prodotto viene poi confezionato (con una marca che riporta tutte le informazioni necessarie per la tracciabilità) e consegnato in tempi record. territori.COOP - n.4 / Puglia e Basilicata / Prodotti ortofrutticoli


COOPERAZIONE / Coltivare valori

IL POTERE DELLE PIANTE

ORTOTERAPIA

BIOORTO, IL BIO SOCIALE Il BioOrto Sociale è un progetto di reinserimento di persone con disagio psichico attraverso l’orticoltura. L’attività in serra permette loro di acquisire competenze spendibili sul mercato e di trasformare le difficoltà in una risorsa individuale e collettiva. L’iniziativa è stata avviata dalla Cooperativa Nuovi Sentieri, grazie all’apporto di nuove persone e al sostegno del Piano sociale di Zona dei comuni di Mola di Bari, Noicattaro e Rutigliano e dell’Asl – CSM dell’Ambito Sociale n°11 (comuni di Mola di Bari, Noicattaro e Rutigliano).

Produrre erbe aromatiche con valenza sociale: il progetto di ortoterapia di Nuovi Sentieri migliora la qualità della vita delle persone e quella dei prodotti.

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li esperti e il senso comune sono concordi: il contatto con la natura fa bene. Considerare il verde un fattore di benessere è alla base dell’attività di Nuovi Sentieri, cooperativa sociale che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone affette da disagio psichico. I 36 soci, di cui 20 persone in situazioni di svantaggio, sono impegnati per gran parte della giornata nelle serre riscaldate, dove tutto l’anno coltivano piante aromatiche in vaso. “In questi anni abbiamo avuto ottimi riscontri rispetto alla riabilitazione e alla normalizzazione dei pazienti psichiatrici”, afferma Pina Cotroneo, agronoma e Coordinatrice delle attività di agricoltura sociale della cooperativa. “Merito dell’attività

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agricola: l’ortoterapia ha un impatto fortissimo su chi la pratica”. Nuovi Sentieri dal 2008 fornisce a Coop basilico e, in quantità minori, menta, rosmarino, salvia ed erba cipollina in vasetto. La produzione è gestita interamente dai pazienti psichiatrici, che sotto la guida di due tecnici ma in completa autonomia piantano, travasano, concimano, applicano i trattamenti fitosanitari, piantano le talee e controllano la temperatura delle serre. Un tipo di lavoro che non solo giova loro dal punto di vista personale, ma che è anche professionalizzante: “I ragazzi sono diventati esperti orticoltori e la qualità dei prodotti dimostra che quest’attività è utile alla società proprio perché è produttiva e non parassitaria”, conclude Cotroneo. Pag. 9


DALLE MURGE / Funghi

CARDONCELLI HIGH-TECH UN TEMPO CONSUMATI SOLO SUL TERRITORIO DELLE MURGE, OGGI I CARDONCELLI SPUNTANO COME FUNGHI GRAZIE AD AVANZATE COLTIVAZIONI IN SERRA.

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mbrello scuro, gambo carnoso, profumo intenso: i funghi cardoncelli appartengono alla flora spontanea del bacino del Mediterraneo, in particolare della Murgia barese e del tarantino. Ricchi di vitamine B, B1 e B6, molto proteici e poveri di grassi (solo 28 kcal per 100 g), sono da sempre una risorsa per l’alimentazione di chi vive in queste zone. L’Azienda Agricola Andrea L’Abbate è stata l’antesignana dei produttori di cardoncelli in serra. Il prelievo e trasferimento del micelio dei funghi in panetti di substrato organico (composto da acqua, paglia e sottoprodotti dell’agricoltura) ha consentito di mantenerne tutte le preziose caratteristiche organolettiche, incentivandone con successo la coltura e la commercializzazione, fino a pochi anni fa inesistenti al di fuori dell’area murgiana e appulo-lucana. I cardoncelli sono un prodotto stagionale, ma con gli opportuni accorgimenti la produzione si può prolungare per l’intero arco dell’anno. Per proteggerli L’Abbate utilizza alcuni accorgimenti che gli consentono di creare una zona di microclima. Inoltre, durante l’estate l’intera produzione viene trasferita in alta montagna. Sono almeno cinquanta le varietà di cardoncello nate dall’attento lavoro di ricerca dell’azienda agricola. Al top della gamma, il Murgello Cardoncello di Puglia.

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Buona forchetta

Cardoncello Mollicato INGREDIENTI Per 4 persone 600 g di cardoncelli 2 cucchiai di pecorino grattugiato 2 cucchiai di pane fresco grattugiato 2 cucchiai di olio di oliva ½ spicchio di aglio sale, pepe, prezzemolo q.b.

PREPARAZIONE Pulire i funghi eliminando la parte terrosa del gambo e sciacquarli rapidamente sotto acqua fresca corrente per eliminare ogni residuo di terra. Disporre i cardoncelli col gambo rivolto verso l’alto in un tegame unto d’olio e salarli. Cospargerli con il trito di pangrattato, pecorino, aglio, prezzemolo e pepe. Irrorare con altro olio e cuocere in forno già caldo a 180 gradi per circa mezz’ora. A cottura ultimata si presenteranno con una crosta leggermente dorata.

TOP DI GAMMA Il Murgello è la migliore delle 50 varietà di cardoncello nate dal lavoro di ricerca dell’azienda Agricola L’Abbate.

NATURALI E semplici da preparare.

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FRUTTA / Ciliegie

UNA CILIEGIA TIRA L’ALTRA

Il lavoro dà buoni frutti, e viceversa: le ciliegie creano occupazione e mantengono vive le campagne di Turi, di generazione in generazione.

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’agricoltore è responsabile in prima persona di quello che altri mangiano. Potrebbe non dormirci la notte, o invece viverlo come motivo di orgoglio quando ha fatto il suo lavoro. Lo sa bene Nicola Giuliano, erede insieme ai fratelli Giovanni e Vito dell’azienda di famiglia che porta il loro cognome, una delle più grandi in Italia nel settore ortofrutticolo, con sede a Turi (BA). L’azienda conta oltre un migliaio di produttori associati e da 50 anni e tre generazioni è impegnata a lavorare ed esportare frutta e ortaggi quasi al 100% di origine pugliese. In particolare uva da tavola (di cui è la principale esportatrice italiana), ciliegie e carciofi, ma anche pesche, nettarine, albicocche e agrumi. Giuliano Srl offre fondamenta stabili al territorio in cui opera: oltre ai 20 membri dello staff e ai 700 del personale di stabilimento, per i Giuliano lavorano 1200 operatori stagionali. Senza contare poi l’indotto occupazionale delle attività in campagna, degli approvvigionamenti, degli imballaggi e dei trasporti. “La nostra azienda contribuisce a preservare una campagna che altrimenti rischierebbe di venire abbandonata”, riassume Nicola. Se la zona è diventata terra di maestri produttori e agricoltori, il merito però va

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FRUTTA / Ciliegie

LE CILIEGIE FERROVIA In Puglia, su 29.000 ettari di territorio, 18.000 sono di ciliegeti. L’area di Turi – che comprende anche Conversano, Casamassima, San Michele e in parte Gioia del Colle) conta 3700 ettari – un sesto della produzione nazionale – e 100.000 quintali annui di ciliegie. Le più rinomate, le Ciliegie Ferrovia, raggiungono calibri da record di 2830 mm. Di consistenza particolarmente soda, dovuta ai terreni calcarei con roccia affiorante, prendono il nome dal primo albero della varietà, trovato vicino a un casello ferroviario a San Michele.

anche al territorio: i terreni calcarei della provincia di Bari e le acque dolci delle falde sotterranee, ricche di sali minerali, favoriscono la crescita e la maturazione di una frutta più turgida e vivace, che dà sensazioni gratificanti al palato. Come le Ciliegie Ferrovia di cui Turi è capitale. Questa cultura agricola ancora fortemente radicata comporta continuità generazionale e specializzazione, sia per quanto riguarda i produttori sia per gli operatori dello stabilimento. “La possibilità per i giovani di studiare e formarsi in materie agronomiche porta con sé una nuova mentalità nella gestione delle aziende, più dinamiche e flessibili - osserva Antonio Balacco, Responsabile qualità di Giuliano, “In questo modo diviene più facile”, aggiunge il tecnico agronomo Graziano De Filippis, “interfacciarsi con i pro-

COOP PER LA PUGLIA E LA BASILICATA >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

“TERRITORI”: LA STORIA CONTINUA, ANCHE SUL WEB I prodotti ortofrutticoli delle nostre regioni si raccontano

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AL LAVORO L’azienda Giuliano impiega 720 operatori per la struttura produttiva e 1200 operai stagionali

Per “Territori.coop” è stagione di frutta e verdura. Nel viaggio attraverso le regioni italiane interessate dal progetto abbiamo incontrato i nostri fornitori locali e ascoltato le loro esperienze: la cooperazione fra agricoltori, le politiche per garantire freschezza e sicurezza, l’impegno per coltivazioni sostenibili… Ogni in-

contro ha dato i suoi frutti, reportage che ricostruiscono il legame fra Coop e il territorio dal punto di vista sociale, culturale ed economico. Tutti i contenuti extra sono disponibili sul sito www.territori.coop.it, un portale dedicato a chi vuole conoscere cosa finisce nel piatto. Potrete ascoltare le nostre

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QUOTE ROSA La manodopera femminile è pari al 70%

storie dalla viva voce dei fornitori, carpire qualche videoconsiglio di chi è del mestiere, oppure fare zapping da un racconto fotografico all’altro. O contribuire al progetto con commenti e la segnalazione di eventi ed esperienze gastronomiche della vostra regione. Il viaggio continua nei 394 punti vendita

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di Coop Adriatica, Coop Casarsa, Coop Consumatori Nordest, Coop Eridana, Coop Estense, Coop Reno, Coop Veneto, Ipercoop Sicilia e nei Superstore di Trento e Rovereto, in cui mese dopo mese potrete ritrovare i prodotti di stagione raccontati in queste pagine e acquistarli approfittando delle offerte segnalate.

duttori, concordare linee guida comuni, effettuare controlli e assistenza in campo, nel rispetto dei disciplinari di produzione integrata previsti dalla Regione, dall’azienda e da Coop”. È il caso di Tino Sabino, giovanissimo produttore e collaboratore del servizio tecnico di Giuliano, il cui nonno già conferiva le sue ciliegie all’azienda. Sabino mette a punto dei protocolli di difesa specifici per le ciliegie, limitando l’uso di determinati fitofarmaci. Ha inoltre introdotto particolari innovazioni per migliorare la gestione del suolo e renderla più ecocompatibile: l’azienda è inerbita, ossia ha ridotto le arature e la lavorazione del terreno e di conseguenza l’emissione di CO2. Nel suo ciliegeto poi l’erba viene soltanto falciata e il terreno si arricchisce grazie al naturale apporto di sostanza organica.

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STORIE DAI TERRITORI

GALLERIE FOTOGRAFICHE

VIDEO INTERVISTE

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AGRUMI / Clementine IGP DISTRIBUZIONE

AGRUMI LACCATI O AL NATURALE? Una volta acquistati gli agrumi allo stato acerbo dai produttori locali, tutti certificati e sottoposti a verifiche, Forty Fruit procede alla pesatura e alla divisione in base alla pezzatura. Per lo più clementine e arance vengono vendute sfuse allo “stato naturale”, con tanto di foglia. Negli altri casi, il prodotto viene lavato e trattato con una gommalacca alimentare, quindi confezionato in sacchetti da uno a tre kilogrammi.

LA CLEMENTINA FA QUARANTA Succosa, dolce e aromatica, la Clementina del Golfo di Taranto IGP è il cavallo di battaglia di Forty Fruit. Che ora sta cercando di farla conoscere anche all’estero.

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alvolta un nome può fare la differenza. Per l’azienda ortofrutticola della famiglia Quaranta la traduzione in inglese della denominazione aziendale, da Quaranta Frutta a Forty Fruit, è stata il simbolo di un passaggio generazionale e soprattutto di una svolta strategica: allargare il commercio dei propri agrumi anche al mercato estero. “Siamo un’azienda giovane e in crescita”, dichiara Francesco Quaranta, Amministratore delegato. “Io ho 32 anni e mia sorella Alessandra ne ha 34. Guidiamo una squadra di ragazzi che lavorano con noi da anni e che hanno capito l’importanza dell’innovazione e della tracciabiltà”.

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Fornitore di Coop da 15 anni, Forty Fruit commercia frutta del territorio pugliese – in particolare della zona di Massafra e Palagiano – come arance, clementine, pesche, albicocche e cocomeri. Il fiore all’occhiello dell’azienda è la Clementina del Golfo di Taranto IGP, dalla forma sferoidale e dal caratteristico colore arancio vivo. Il clima caldo, soleggiato e poco umido incide positivamente sulla qualità dei frutti: la clementina di Forty Fruit è succosa, senza semi e con un’ottima gradazione zuccherina. Disponibile sui banchi frutta dal 20 ottobre al 28 febbraio, il momento migliore per gustarla è tra metà novembre e metà febbraio.

NELLA RETE Arance Navel confezionate da Forty Fruit

IL MARCHIO

IGP: GEOGRAFIA DELL’ORTOFRUTTA Il marchio IGP (indicazione geografica protetta) per frutta e verdura è associato a quei prodotti agricoli le cui qualità sono strettamente legate a una determinata area geografica. La produzione, trasformazione o elaborazione devono quindi avvenire in uno spazio territoriale limitato e seguire un disciplinare riconosciuto a livello europeo che regola in modo tassativo le modalità di produzione. Le varietà che ottengono questa certificazione sono tutelate da Consorzi specifici controllati da Enti terzi.

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INNOVAZIONE / Mela Murgina

RICOMINCIO DALLE MELE TECNICHE

LE MILLE VIRTÙ DELLA PRODUZIONE INTEGRATA

Ex produttori vitivinicoli, i titolari dell’azienda di Maria Gironimo hanno saputo cogliere le potenzialità del territorio per dare vita a una nuova coltura: la mela Murgina della Valle d’Itria.

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e opere dell’ingegno non appartengono soltanto al campo della cultura. Talvolta l’intelligenza e la creatività possono esprimersi al meglio anche in contesti più concreti, come quello del settore ortofrutticolo. È il caso dell’azienda agricola di Maria Gironimo, nata 28 anni fa come azienda vitivinicola nella zona di Martina Franca, nell’Alta Murgia, a 500 metri sul livello del mare. Sei anni fa, a causa di un errore altrui, i proprietari hanno dovuto rinunciare alle loro viti. “Abbiamo studiato a fondo il territorio e il clima per capire come reinventarci”, racconta Francesco Simeone, Titolare dell’azienda, “e abbiamo individuato delle caratteristiche del terreno

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Per la lotta contro i parassiti, l’azienda agricola di Maria Gironimo ha scelto la produzione integrata, un metodo naturale volto a proteggere la salute umana e l’ambiente. Essa prevede interventi mirati e minimizza l’uso di fitofarmaci chimici. Per esempio, contro i pidocchi che infestano i meli si preferisce utilizzare i loro antagonisti naturali, le coccinelle. Gli agricoltori inoltre tengono un “quaderno di campagna” dove prima di ogni intervento registrano il numero di agenti naturali e parassiti presenti nei campi.

che la rendevano adatta alla coltivazione delle mele. Così abbiamo registrato un nostro marchio, la mela Murgina della Valle d’Itria”. Una vera e propria sfida, trattandosi di una zona non vocata. Partita con un ettaro di terra, oggi l’azienda conta 22 ettari di superficie coltivata e produce fino a 8000 quintali di mele all’anno. Il 50% della produzione è destinato ai punti vendita Coop, a cui l’azienda a giorni alterni fornisce le varietà Golden, Gala, Fuji e Stark. Accanto alla frutta, la cui stagionalità va da ottobre ad aprile, l’azienda vende anche prodotti a base di mele, come aceto, succo, marmellate e il “cotto di mele”, prodotto tipico della tradizione pugliese.

LA LINEA FIOR FIORE COOP

IL MEGLIO DELL’ORTOFRUTTA ITALIANA Selezionati perché eccellenti, legati a un territorio caratteristico o a una tradizione gastronomica antica. I prodotti ortofrutticoli Fior Fiore vantano qualità organolettiche particolari che permettono al palato di provare sapori nuovi o particolarmente intensi. Coop li ha scelti per renderli disponibili al grande pubblico. Dieci prodotti, ciascuno con un gusto peculiare: la Cipolla Rossa IGP di Tropea, dal sapore dolce e molto digeribile; la Mela Renetta DOP della Val di Non, madre di tutte le mele; le Nocciole IGP di Giffoni, dalla qualità organolettiche superiori; le Noci di Sorrento, un prodotto in via di estinzione; le Pesche Percoche, tradizionalmente utilizzate per l’industria alimentare e ora riscoperte; i Pomodorini Costoluti, Datterini e Oblunghi Siciliani, che racchiudono il sapore del sole e del Mediterraneo; l’Arancia Washington Navel prodotta ad Agrigento e consumata per tradizione a Palermo, ora disponibile in tutta Italia; infine le Albicocche Pellecchiella e Portici, con frutti di dimensioni medie-piccole ma di sapore particolarmente gradevole. 10 E LODE Le Mele Renette DOP della Val di Non e la Cipolla Rossa IGP di Tropea. Sono due delle 10 referenze disponibili nella linea Fior Fiore

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SOSTENIBILITÀ / Mammole & carciofi

PRODUZIONE STEP BY STEP Fase per fase dalla raccolta alla spedizione tutto in un giorno

RACCOLTA raccolta a mano di frutta e ortaggi al mattino. TRASPORTO arrivo del prodotto grezzo allo stabilimento. CONTROLLO primo check visivo.

CALIBRAZIONE separazione dei differenti calibri e divisione secondo le pezzature. SELEZIONE scarto dei prodotti non idonei.

Da Cifarelli, raccolta manuale e impianti fotovoltaici convivono a stretto contatto. E il matrimonio tra cultura e innovazione ci restituisce i carciofi di una volta.

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L’INGEGNO NELLA ROCCIA Pag. 16

i può innovare rimanendo semplici. A Matera, il sapere contadino scolpito nella roccia è diventato patrimonio dell’umanità. I Sassi sono ancora lì a raccontare l’ingegno degli abitanti per trovare riparo in un ambiente difficile. Sono passati secoli, ma quello slancio non è andato perduto. L’Azienda Agricola Cifarelli di Montescaglioso produce carciofi, cavolfiori bianchi, albicocche, pesche e agrumi. Innovazione significa anche avere un approccio green alla coltivazione. I terreni vulcanici rossastri producono molte primizie senza l’ausilio di concimi chimici. Le procedure di smaltimento dei rifiuti previste dalla certificazione di qualità riducono l’impatto ambientale, mentre l’impianto fotovoltaico da 125 kWh su una superficie di 1500 mq garantisce la completa autonomia energetica. Vito Cifarelli e la sorella Camilla – rispettivamente Responsabile commerciale e di produzione e Responsabile Sfoglia la galleria fotografica di questo articolo e ascolta il videoconsiglio su www.territori.coop.it

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AUTONOMIA ENERGETICA L’impianto fotovoltaico installato dall’Azienda Agricola Cifarelli copre una superficie di 1.500 mq

SMALTIRE A REGOLA D’ARTE Cifarelli segue il disciplinare di autocontrollo dell’HACCP ed è certificata ISO 9001 per tutte le fasi della produzione. In particolare, effettua uno smaltimento accurato, grazie al supporto di aziende specializzate, sia per i rifiuti prodotti dall’attività agricola (come l’olio motore e le batterie dei trattori), sia per quelli della struttura (come le cassette in plastica o il legname). I rifiuti organici vengono tutti riutilizzati all’interno dell’azienda, per esempio come base per la concimazione.

Ogni singolo lavoratore dell’azienda va rispettato e valorizzato.

Vito Cifarelli Proprietario

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APPARECCHIATURA disposizione nelle cassette.

REFRIGERAZIONE sosta in cella prima della spedizione.

DOCCIA lavaggio dei carciofi con acqua potabile per preservarne la freschezza.

SPEDIZIONE consegna tramite un’agenzia di trasporti entro 24 ore dalla raccolta.

amministrativa e della qualità – portano avanti la tradizione di famiglia sui 300 ettari di terreno collinoso ereditati dal nonno e dal padre, adibiti a coltivazioni in pieno campo e frutteti. Nel 2007 hanno costruito un moderno stabilimento al centro della proprietà e da un anno sono associati a Esedra, organizzazione di produttori per la valorizzazione delle colture metapontine riconosciuta dalla Regione. L’associazione offre un supporto concreto ai 200 soci, mettendo in condivisione le competenze e differenziando le produzioni. Cifarelli ha un rapporto di fornitura diretta con Coop. Una collaborazione produttiva e dinamica, rispettosa dei protocolli di lavorazione, freschezza e salubrità del prodotto. Con una media che va dai due ai sei milioni all’anno, è il maggior produttore di carciofi del Metapontino, nelle tre varietà Francesino, Romanesco e Tema. Come ricorda Vito, “la pianta era scomparsa in queste zone. Siamo partiti quattro anni fa con 5 ettari, che oggi sono diventati 80”. Il trapianto avviene d’estate e le prime raccolte si fanno a ottobre, con le mammole, continuando fino alla primavera successiva. La raccolta a mano e il confezionamento coinvolgono 50 addetti: metà in campagna, su trattorini assemblati ad hoc, metà nello stabilimento a selezionare, calibrare e incassettare. L’innovazione avanza, ma da Cifarelli sopravvivono alcune buone vecchie abitudini. I cavolfiori, per esempio, si raccolgono ancora a mano.

CAVOLFIORI, CARCIOFI, MAMMOLE Raccolti a mano, come una volta.

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LOGISTICA / Qualità sotto controllo

ORTOFRUTTA EXPRESS N

ella piattaforma di Forlì la vita è frenetica, perché il tempo è un alleato importante per conservare al meglio le proprietà organolettiche dei prodotti. Nel reparto ortofrutta, dove la temperatura è tenuta costantemente sotto controllo per un corretto mantenimento della freschezza dei prodotti, gli addetti operano immersi nel proprio lavoro. Davide Mingozzi è il responsabile della struttura deperibili, mentre Elisabetta Gozzoli coordina le attività di Controllo Qualità della merce in entrata. Ogni giorno, i due responsabili condividono i criteri di scelta e valutazione dei prodotti destinati ai punti vendita Coop da loro serviti. “La piattaforma di Forlì gestisce la logistica di 11 ipermercati e 102 supermercati dislocati da Bologna all’Abruzzo”, spiega Davide Mingozzi. Serve una grande capacità di coordinamenPag. 18

to per garantire la sinergia fra i diversi processi e gestire i flussi delle merci provenienti dai fornitori e destinate ai punti vendita: entro le 8.30 del mattino i punti vendita devono inviare l’ordine alla piattaforma, che richiede ai fornitori di evaderlo entro il pomeriggio del giorno stesso. All’arrivo delle merci iniziano i controlli qualitativi, le attività amministrative e di movimentazione di tutti i prodotti, che nel corso della notte vengono caricati sugli automezzi refrigerati per essere consegnati ai punti vendita la mattina successiva. In meno di 24 ore la merce giunge dal magazzino ai banchi dei punti vendita. Nella sede di Forlì transitano quotidianamente circa 400 tipologie diverse di frutta e verdura lavorate in differenti modi (prodotti sfusi o confezionati), e diversi prodotti “pronti all’uso”, come le insalate in busta. Frutta e verdura provengono prevalentemente dal mercato

470.864

Controlli qualità effettuati da Centrale Adriatica nel 2010

FIATO SUI COLLI Ogni anno, le piattaforme di Coop lavorano ben 35 milioni di colli

14,5 12

1 milione

6,3 2,2 Forlì (FC)

Reggio Emilia

San Vito a/T (PN)

Rutigliano (BA)

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24 ore dall’ordine alla vendita. Consegna veloce per salvaguardare freschezza e bontà. Da Reggio Emilia a Forlì fino a San Vito e Rutigliano, queste sono le regole di Coop Centrale Adriatica.

FORMATI SULL’ORTOFRUTTA Gli addetti al Controllo Qualità delle piattaforme Coop di Reggio Emilia, Forlì, San Vito al Tagliamento e Rutigliano seguono corsi di formazione periodici per l’aggiornamento sulla normativa vigente e per migliorare le capacità di riconoscimento della bontà e qualità dei prodotti. La formazione degli addetti al Controllo Qualità è fondamentale per il miglioramento continuo del servizio e per garantire frutta e verdura più gustose.

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italiano, ma quando non sono disponibili prodotti nazionali (per questioni di stagionalità o tipologia di prodotto), ci si approvvigiona presso i mercati esteri. Ad esempio le banane provengono dall’Ecuador e dalla Costa Rica, la cicoria Witloof dal Belgio... Tutti i prodotti sono accompagnati da un’etichetta in cui è indicato il fornitore, la provenienza, la categoria commerciale, il numero del lotto e la data di confezionamento, in modo da assicurare una corretta tracciabilità delle merci e rendere visibile la freschezza dei prodotti. Qualità, sicurezza e bontà sono elementi irrinunciabili e Coop non abbassa mai la guardia. “Frutta e verdura devono rispettare non solo i parametri dettati dalla normativa, ma anche quelli più restrittivi di Coop”, spiega Elisabetta, Responsabile del Controllo Qualità della piattaforma. I prodotti in ingresso sono sottoposti ad analisi accura-

te e anche a un controllo visivo (per verificare l’assenza di guasto o muffa, l’assenza di parassiti o di danni da essi causati, la correttezza dell’etichetta, la conformità di calibro e categoria, ecc.). Dal 2008 è inoltre operativo il progetto “Frutta Saporita”, che prevede per tutta la frutta in commercio alcuni test supplementari: analisi per valutare il grado zuccherino, la durezza, il colore, il grado di acidità, la percentuale di succo e, soprattutto, il sapore. Tutta la frutta viene infatti assaggiata mediante panel test dagli operatori del Controllo Qualità. “Se non sono conformi a tutti i parametri”, continua Elisabetta, “frutta e verdura vengono rispedite al fornitore e non possono essere commercializzate sui banchi Coop”.

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Mangia

hicadv.it

la Puglia e la Basilicata che

ti fanno

bene

Sono fresche, rigorosamente controllate e rispettano la terra. Dal 21 luglio vanno in scena la frutta e la verdura di Puglia e Basilicata: stagione per stagione, scopri quando la tua regione esprime il meglio di sĂŠ. Storie di prodotti e produttori su www.territori.coop.it

Frutta e verdura di stagione di Puglia e Basilicata Vicina, buona, tipica, nostra. Supermercati

Nei supermercati e ipermercati di Coop Estense.


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