LA DIVINA COMMEDIA
IL RISVEGLIO Ci troviamo nell'Inferno nel 4'canto (25-63). Dante si sveglia improvvisamente, a causa di un tuono, sull'altra sponda dell'Acheronte, nel primo dei nove cerci dell'Inferno. Virgilio invita Dante a seguirlo, però Dante si accorge che egli è bianco più del solito in viso. Virgilio gli risponde che il suo pallore è dovuto alla presenza in quel luogo di anime che conosce bene, essendo egli stesso uno spirito nel Limbo. Dopo aver ricordato a Dante che la strada da percorrere è lunga e tortuosa, lo introduce all'interno del Cerchio.
IL LIMBO Appena entrato nel Limbo, Dante sente trarre sospiri da ogni parte, emessi da tutte le anime presenti che non subiscono alcuna pena. Virgilio spiega a Dante che queste anime non erano peccatrici, ma non ricevettero il battesimo, il che li esclude per sempre dalla salvezza. La loro unica condanna è quella di avere il desiderio di vedere Dio, anche se non sarà loro mai concesso. Dante chiede quindi a Virgilio se mai qualcuna di quelle anime sia uscita dal Limbo e Virgilio gli risponde che poco tempo dopo il suo arrivo vide entrare soltanto Cristo trionfante (dopo la Risurrezione), che trasse fuori dal Limbo i patriarchi biblici per portarli in Paradiso.
L'INGRESSO NEL LIMBO DI DANTE E VIRGILIO
L'INCONTRO CON I POETI ANTICHI Mentre parlano, i due poeti proseguono e si avvicinano a un punto del Limbo in cui Dante vede una luce, tanto intensa da creare un semicerchio accecante. Dante si accorge subito che il luogo è abitato da anime particolarmente famose e chiede spiegazioni a Virgilio, il quale gli risponde che lì risiedono spiriti che hanno ottenuto una tale notorietà in vita da meritare un grado di differenza nell'Aldilà. Ad un tratto si fanno avanti quattro imponenti anime, distaccate e imperturbabili. Virgilio li presenta come Omero, il re tra tutti gli altri, Orazio, Ovidio e Lucano. I quattro si trattengono un poco a parlare con Virgilio, poi si rivolgono amichevolmente a Dante; Virgilio si compiace di ciò, come del fatto che Dante venga ammesso senza problemi nel loro gruppo.
IL CASTELLO DEGLI SPIRITI MAGNI I sei si avvicinano poi al punto luminoso, dove sorge un castello signorile che è circondato da sette ordini di mura, protette da un fossato che tutti superano senza difficoltà, come se fosse terra solida. Attraversano, quindi, le sette porte che conducono in un grande prato verde, dove vi erano gli “Spiriti Magni”. Il gruppo si mette in un punto favorevole da cui si potevano osservare tutti i presenti: da Enea ad Euclide, da Giulio Cesare a Platone. Dante scorge anche il grande filosofo Aristotele. Dante non può nominarli tutti, quindi interrompe l'elenco; lui e Virgilio si separano quindi dagli altri quattro poeti, scendendo nel II Cerchio dove l'aria è tempestosa e buia.
IL CASTELLO DELLE ANIME MAGNE
ANALISI DEL BRANO Il brano che ho scelto presenta trenta versi, raggruppati in terzine. In tutto ci sono centottantatrĂŠ sillabe, quindici sinalefe, ventidue dialefe, diciannove sineresi, diciassette dieresi, quattro figure retoriche e tre parole chiave.
*per l'analisi dei versi cliccare “il brano�
PERSONAGGI PRINCIPALI
Omero:È il leggendario autore dell'Iliade e l'Odissea e nel IV canto tiene una spada in mano per determinare la sua superiorità sugli altri ●
ed anche per ricordare di essere il “poeta delle armi”. Tra i quattro è l unico a parlare, rendendo omaggio a Virgilio che torna nel Limbo ed a Dante, che viene ammesso a procedere. nel circolo dei poeti e viene accompagnato dagli altri “spiriti magni”.
PERSONAGGI PRINCIPALI
Orazio: Poeta vissuto nell'età di Augusto che diventò membro del circolo dei poeti grazie all'amico Virgilio. Sarà proprio Virgilio a presentarlo nel 38 d.C. a Mecenate. Fu autore degli Epodi, due libri di Satire, quattro libri di Odi e di due libri di Epistole in versi. Nelle Odi è compreso anche il Carmen saeculare, composto su invito di Augusto e destinato a celebrare la grandezza romana, mentre fra le Epistole rientra la famosa Ars Poetica. Dante lo colloca insieme a gli altri tre grandi scrittori nel Limbo perché, insieme a Omero, Ovidio e Lucano, era tra i più grandi poeti di quell'epoca (ovviamente dopo Virgilio).
PERSONAGGI PRINCIPALI
Ovidio: poeta latino vissuto all'età di Augusto; entrò in contatto con i più grandi poeti dell'epoca (Orazio, Messalla Corvino, Properzio) e frequentò la corte dell'Imperatore, conducendo vita brillante e contraendo vari matrimoni. Pubblicò un canzoniere in tre libri, gli Amores. Pubblicò altre raccolte di poesie eleganti come le Heroides, e l'Ars amatoria, in tre libri, in cui dà consigli agli uomini su come conquistare le donne. Verso il 3 d. C pubblicò i suoi più grandi successi: i Fasti e le Metamorfosi.
PERSONAGGI PRINCIPALI
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Lucano:Poeta latino vissuto all'età di Nerone. Studiò ad Atene ed al suo rientro nella capitale fu accolto dagli amici dell'imperatore, del quale Lucano cantò le lodi in occasione delle feste Neronia (60 d.C.), ottenendo l'incoronazione poetica. Poco dopo pubblicò i primi tre libri della Pharsalia, poema epico sulla guerra tra Cesare e Pompeo.
L'ICONOGRAFIA AUTORE: anonimo DATA: 31 gennaio 2014 LUOGO DI CONSERVAZIONE: Museo Archeologico Nazionale di Napoli
“Alcuni spiriti magni”
L'ICONOGRAFIA AUTORE: Dante's Divine Comedy DATA: 20 dicembre 2004 LUOGO DI CONSERVAZIONE: ignoto
“Dante viene accompagnato dai Grandi Poeti nel Castello delle Anime Magne”
COMMENTO PERSONALE Ho scelto di approfondire questo brano perché mi sono calato nei panni di Dante ed ho pensato a come si fosse sentito di fronte ai più grandi uomini della
Terra. Egli si trovò di colpo a parlare con i sui idoli, mentre, camminando insieme, lo accompagnavano fino al Castello delle Anime Magne. Ho inoltre cercato dimettere a confronto le “star” dei giorni nostri , i calciatori e gli attori più alla moda ai personaggi famosi di quel tempo: si trattava di sommi artisti, poeti colti autori immortali di grandi poemi classici famosi in tutto il mondo conosciuto, che si studiano ancora adesso. Se si pensa poi all'oscurità dell'Inferno, Il Castello delle Anime Magne, sembra un fascio di luce in fondo ad una lunghissima galleria buia e malvagia, capace di rincuorare e dare la speranza anche in un luogo così angosciante.