Enea e didone ludovica del pinto

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Enea e Didone La storia d’amore ENEIDE, LIBRO IV


Introduzione  Enea, eroe ed esule troiano, figlio della dea Venere, è in viaggio verso l’Italia alla ricerca di una nuova patria.


Introduzione  Dopo una tempesta scatenata dalla dea Giunone, Enea giunge sulle coste dell’Africa e viene accolto dalla regina di Cartagine Didone, che ha fatto di Cartagine la sua nuova patria dopo essere fuggita dalla Fenicia.


Introduzione Anche la regina Didone ha conosciuto l’esilio e le difficoltà di guidare un popolo in una terra straniera. Il   doloroso racconto di Enea e l’intervento di Venere, dea dell’amore, fanno nascere nel cuore di Didone l’amore per Enea.


Introduzione  Enea ricambia l’amore di Didone, ma è poi costretto a riprendere il viaggio verso l’Italia.

Didone, abbandonata da Enea, maledice l’eroe e la sua stirpe e si uccide.


La storia d’amore di Enea e Didone  Durante una partita di caccia, scoppia un terribile temporale e, sia Enea che Didone, si rifugiano nella stessa grotta. Qui essi celebrano il loro amore. Quando però tutto sembra andare per il meglio, ecco che Giove, per volere del Fato, manda in apparizione ad Enea Mercurio. Il messaggero degli dei ricorda all’eroe troiano che la città da fondare non è in Africa, bensì nel Lazio, in Italia; lo sollecita quindi ad organizzare la partenza. La regina, con intuito femminile, si accorge dei preparativi per la partenza ed affronta per prima il figlio di Anchise. Ella, disperata, lo supplica di non andarsene e gli rinfaccia il fatto che, mentre lei li aveva accolti nella sua città, lui ora la stava ricambiando con il tradimento. Enea cerca di non farsi commuovere dalle suppliche della regina e le conferma la sua gratitudine. Ma il Fato gli ha destinato doveri ben diversi da quelli che egli avrebbe voluto ed ai quali deve obbedire. Quando la regina vede le navi troiane allontanarsi da Cartagine, la sua grande passione sfocia in tragedia, tanto che decide di togliersi la vita con la spada.


Personaggi DESCRIZIONI E CARATTERISTICHE


Enea  Figura mitologica latina. Figlio del mortale Anchise (cugino del re di Troia Priamo) e di Afrodite/Venere, dea della bellezza. Enea è il marito di Creùsa e padre di Ascanio/Iulo. È il principe dei Dardani e partecipa alla guerra di Troia dalla parte dei Troiani,  durante la quale si distinse molto presto in battaglia. Enea è il protagonista assoluto dell'Eneide. Le vicende successive alla sua fuga da Troia, vengono caratterizzate da numerose perdite, favorite dall'ira di Giunone e si concludono con il suo approdo nel Lazio e col suo matrimonio con la principessa Lavinia, figlia del re locale Latino. E’ il capostipite del popolo romano.


Enea Eroe nuovo Eroe errante Eroe pio Eroe leale Enea è passato, presente e speranza per il futuro

Enea è un eroe moderno


Lettura d’opera - Anchise, vecchio e stanco, tiene l’urna contenente le ossa degli antenati (memoria del passato). - Enea forte e coraggioso sostiene il padre. - Ascanio/Iulo segue il padre, sorregge il fuoco simbolo della patria e rappresenta la speranza del futuro.

Gian Lorenzo Bernini, “Enea, Anchise e Ascanio”, 1618, Galleria Borghese, Roma


Video su Enea


Didone  Didone, o Elissa, è una figura mitologica di grande importanza. E’ la fondatrice e prima regina di Cartagine ed è stata precedentemente regina consorte del regno fenicio di Tiro suo padre. E’ fuggita dal regno del padre a causa di suo fratello che ha ucciso il marito Sicheo. Così arriva a Cartagine e diventa regina. Donna talmente fedele e legata alla memoria del marito morto da preferire il suicidio, gettandosi in un rogo, piuttosto che andare in sposa ad un altro. Con lei incomincia il mito della donna forte, combattiva, che non ha paura di morire pur di non venir meno ai suoi ideali.


Didone in scultura “Didone”, marmo bianco attribuito a Christophe Cochet, Parigi, Musée du Louvre.


Lettura d’opera La scena è drammatica, inginocchiata sul rogo, alzando gli occhi al cielo, la regina trafigge il petto con la spada del suo amante; alcune gocce di sangue fuoriuscito dalla ferita. La tragedia, tuttavia, è intimamente mescolato con sensualità. Didone attende la morte in un elegante posa, esponendo il suo corpo allo spettatore. Il ginocchio sta sprofondando in un morbido cuscino. Una ciocca di capelli evidenzia spalla nudità.

Cayot, Augustin, “La morte di Didone”,1711, Musée du Louvre, Paris


Video su Didone


Didone è fonte di ispirazione ancora oggi‌


Parafrasi versi 373-388

“… Naufrago, bisognoso di tutto, ti accolsi e, folle, ti posi a parte del regno; salvai la flotta perduta e i compagni dalla morte. Ahi, l’ira mi arde e mi travolge! (…) Va’, insegui l’Italia nei venti, cerca il regno sull’onde. T’auguro, se i numi pietosi possono qualcosa, di scontare la pena tra gli scogli, d’invocare spesso per nome di Didone. T’inseguirò lontana le membra dall’anima, ti sarò fantasma dovunque. Subirai il castigo, malvagio. Saprò, e la fama verrà tra i Mani profondi.

Didone mette in luce tutto quello che lei ha fatto per Enea e per la sua flotta, facendolo sentire in colpa per la sua partenza.

Didone si vendicherà indirettamente di Enea fino alla sua morte.


Focus_L’operato di Cupido  Venere, per proteggere il figlio da eventuali macchinazioni di Giunone, chiede a Cupido, suo figlio, che intervenga a far innamorare Enea e Didone. Il mezzo attraverso cui l'amore nasce è meccanico. Cupido, su suggerimento di Venere, prende le sembianze di Ascanio e, preso in braccio da Didone, con il solo contatto fisico con la donna, "comincia a poco a poco a cancellarle da cuore l'immagine di Sicheo, suo marito morto".


L’amore di Enea e Didone e… …GUERRE PUNICHE

…MITOLOGIA LATINA

Didone è la forza di Cartagine, come Enea per  Enea è il progenitore dei romani, come deciso Roma. dal Fato. Il “tradimento” di Enea nell’abbandonare Enea devotamente e con dovere secondo il Didone, quindi Cartagine, terra protetta da disegno divino, rinuncia ai suoi desideri Giunone, per fondare Roma, spinge Didone a personali, e porta a termine il compito maledire Enea e quindi la stirpe romana e nasce assegnatogli: fondare Roma. lo scontro Cartagine vs Roma (Guerre puniche).


Riprese artistiche  “L'incontro di Didone e Enea”, di Nathaniel Dance-Holland


Riprese artistiche  “Le passioni di Enea e Didone”, affresco romano da Pompei, Casa del Citarista, III stile, 10 a.C. 45 d.C.


Riprese artistiche  Dido and Æneas è un'opera in tre atti di Henry Purcell, su libretto di Nahum Tate. Rappresentata per la prima volta a Chelsea (Londra)probabilmente l'11 aprile del 1689 in un convitto per giovani gentildonne, per l'incoronazione di Guglielmo III d'Orange e Maria II Stuart, costituisce l'opera più celebre di Purcell e un capolavoro assoluto del melodramma britannico.


Riprese artistiche

“La sala di Didone” Galleria Borghese

La sala ha quadri raffiguranti episodi della storia di Enea e Didone: il “Suicidio di Didone”, “Enea che fugge da Troia”, “Enea e Acate davanti a Didone”, il“Banchetto di Didone”, “Mercurio esorta Enea a lasciare Cartagine”. L’autore delle cinque tele è il pittore austriaco Anton von Maron (1733-1797), allievo e collaboratore di Anton Raphael Mengs (1728-1779), giunto a Roma tra il 1756 e il 1761.


Commento personale La storia d’amore di Enea e Didone è forza divina, è sentimento che cresce, è passione che irrompe, sconvolge e drammaticamente uccide. Amore è vita e anche morte. L’amore di Enea e Didone può essere storia anche dei nostri giorni.

Ludovica Del Pinto


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