FRANCESCA DA POLENTA
CHI Ăˆ FRANCESCA DA POLENTA? Francesca Da Polenta (o Da Rimini), figlia di Guido da Polenta, capostipite della famiglia da Polenta, signori di Ravenna fu data in sposa a Gianciotto Malatesta, condottiero che combatte insieme al fratello Paolo per i Da Polenta nella guerra contro la famiglia rivale dei Traversari per il dominio sulla cittĂ ..
IL MATRIMONIO TRA FRANCESCA E GIANCIOTTO Queste nozze non erano certamente volute da Francesca, che non aveva un grande amore per Gianciotto, poiché nel 1275, quand'ella aveva 15-16 anni, lo tradì con suo fratello Paolo.
FRANCESCA NELLA “DIVINIA COMMEDIA” Francesca Da Polenta è un personaggio del XIII secolo (Ravenna, 1259 – Gradara, 1285) che fa parte, insieme a Paolo Malatesta, del V Canto dell’Inferno (“Divina Commedia”).
Secondo Dante, Francesca aveva una relazione segreta con il cognato Paolo e i due, scoperti da Gianciotto, furono entrambi uccisi al castello di Gradara, trafitti dalla sua spada.
(Castello di Gradara, Provincia di Pesaro e Urbino)
La parte di questo canto dedicata a Paolo e Francesca inizia con Dante che chiede a Virgilio (scrittore dell’Eneide) se avrebbe potuto parlare con Francesca e finisce con Dante che cade a terra sconvolto.
I' cominciai: «Poeta, volentieri parlerei a quei due che 'nsieme vanno, e paion sì al vento esser leggeri». (Inferno, Canto V, vv 73 – 75)
PARAFRASI Poi gli chiesi: Poeta, vorrei Parlare a quelle due anime che vanno insieme E che sembrano leggeri nel vento
Mentre che l'uno spirto questo disse, l'altro piangea; sì che di pietade io venni men così com'io morisse. E caddi come corpo morto cade. (Inferno, Canto V, vv. 139 – 142)
PARAFRASI Mentre uno spirito diceva questo, l'altro piangeva, sicché ne rimasi sconvolto, al punto che svenni per l'emozione e caddi come cade un corpo morto.
Nell’episodio Infernale Francesca è la sola a parlare, mentre Paolo tace e piange alla fine del racconto della donna. Le due anime volano affiancate nella bufera infernale che trascina i lussuriosi e Dante chiede a Virgilio il permesso di parlare con loro.
Francesca dapprima si presenta e ricorda l’assassinio subÏto dal marito e poi, su richiesta di Dante, spiega la causa del loro peccato, ovvero la lettura del romanzo di Lancillotto e Ginevra che li spinse a intrecciare una relazione amorosa.
Amor, c’ha nullo amato amar perdona
“Amor, c’ha nullo amato amar perdona” (Inferno, Canto V, v. 103)
Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno triste e pio
(L’immortalità dell’amore di Paolo e Francesca, Dante Alighieri)
PARAFRASI “Amore che non conduce a nessuno che è amato”
Francesca è presentata come una donna colta, esperta di letteratura amorosa ed è la prima che pronuncia un discorso nell’Inferno Dantesco.
Gli ultimi a parlare nell’inferno dantesco saranno Guido Guinizelli e il trovatore provenzale Arnaut Daniel saranno gli ultimi penitenti a dialogare con Dante nel Purgatorio (Canto XXVI), colpevoli anche loro di lussÚria e produttori di quella letteratura amorosa di cui Francesca era stata appassionata lettrice.
Dante probabilmente rimase estremamente colpito dal fatto avvenuto ai due giovani e compose per Paolo e Francesca alcune delle sue terzine che sono considerate da sempre fra le pù belle dell’intero poema:
« Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende. (Inferno, Canto V, vv. 100 - 102)
Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sÏ forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona. (Inferno, Canto V, vv. 103 - 105)
Amor condusse noi ad una morte. Caina attende chi a vita ci spense. Queste parole da lor ci fuor porte. (Inferno, Canto V, vv. 106 - 108)
SI RINGRAZIANO: FRANCESCA DA POLENTA PAOLO MALATESTA GIANCOTTO MALATESTA GUIDO GUINIZELLI ARNAUT DANIEL VIRGILIO LA PRODUZIONE: DANTE ALIGHIERI LA REGIA: FRANCESCHINI YURI