Giovanna d'arco sofia salzillo

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Giovanna d’Arco La donna che salvò la Francia


Giovanna d’Arco Giovanna nacque a Domrémy da Jacques d'Arc ed Isabelle Romée, in una famiglia di contadini della Lorena. All'età di tredici anni iniziò a udire voci celestiali spesso accompagnate da un bagliore e da visioni dell'arcangelo Michele, di santa Caterina e di santa Margherita, come sosterrà in seguito.

Sebbene sorpresa ed impaurita da quell'esperienza, Giovanna decise di consacrarsi interamente a Dio facendo voto di castità «per tutto il tempo che a Dio fosse piaciuto». Un giorno, di ritorno dai campi, scoprì che il suo villaggio era stato attaccato dagli inglesi e che sua sorella era stata violentata ed uccisa .I genitori decisero quindi di trasferirla a casa degli zii in un paesino vicino.ù


L’incontro con Carlo VII Il fatto di essere scortata dagli uomini di un capitano fedele al Delfino probabilmente giocò non poco a favore dell'incontro con quest'ultimo. Presentandosi a Carlo VII dopo due giorni di attesa, nella grande sala del castello, durante un'assemblea imponente, alla presenza di circa trecento nobili, Giovanna gli si avvicinò senza indugio e s'inginocchiò, sostenendo di essere stata inviata da Dio per portare soccorso a lui e al suo reame. Tuttavia il Delfino, non fidandosi ancora completamente di lei, la sottopose ad un primo esame in materia di fede nella stessa Chinon, dove la ragazza fu ascoltata da alcuni ecclesiastici di chiara fama, fra cui il vescovo di Castres, confessore dello stesso Carlo. decise di affidarle un intendente, Jean d'Aulon, nonché l'incarico di "accompagnare" una spedizione militare


Una figura centrale nelle armate francesi Giovanna iniziò pertanto la riforma dell'armata trascinando con il suo esempio le truppe francesi e imponendo uno stile di vita rigoroso e quasi monastico: fece allontanare le prostitute che seguivano l'esercito, bandÏ ogni violenza o saccheggio, impose loro di confessarsi e fece riunire intorno al suo stendardo l'esercito in preghiera due volte al giorno.

Sebbene non le fosse stata affidata formalmente nessuna carica militare, Giovanna divenne ben presto una figura centrale nelle armate francesi: vestita da soldato, impugnando spada e un bianco stendardo con raffigurato Dio benedicente il fiordaliso francese ed ai lati gli arcangeli Michele e Gabriele


Una prima battaglia Giovanna guidò un piccolo esercito a Orléans : Questi, il 12 ottobre 1428, erano arrivati a porre l'assedio ad Orléans, chiave di volta della valle della Loira, nella Francia centrale. Se la città fosse caduta, l'intera Loira meridionale sarebbe stata presa; la stessa Chinon , corte del futuro Carlo VII, non era molto lontana . Orléans era accerchiata dagli inglesi, che avevano conquistato, costruito o fortificato undici fortezze intorno alla città, dalle quali tenevano l'assedio. Entrambi gli eserciti schierati per la battaglia s’impressionarono nel vederla, non abituati a trovarsi a combattere con una ragazza. Nonostante il valore con cui viene condotto l'atacco, gli uomini del suo esercito, già esausti, perdono ogni speranza quando la ragazza viene colpita in pieno petto da una freccia. 1 francesi si ritirano e si prendono cura della giovane donna ferita.


Ripassiamo…..


La punzella di Orléas Giovanna d’Arco era comunemente conosciuta da tutti come Jeanne la Pucelle ossia Giovanna la Pulzella (così come le voci l'avevano chiamata). Era diventata una figura monto importante per i francesi ,soprattutto per tutte le battaglie che essi avevano vinto per merito suo.

Giovanna si presenta con un cavallo bianco ,un’armatura elegante e la sua grande volontà.

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La guerra dei cent’anni Con guerra dei cent'anni si definisce uno tra i vari conflitti intercorsi a partire dall'XI secolo tra il Regno d'Inghilterra e il Regno di Francia che durò, non continuativamente, 116 anni, dal 1337 al 1453, e si concluse con l'espulsione degli inglesi da tutti i territori continentali fatta eccezione per la cittadina di Calais conquistata dai francesi solo nel 1558. Nel processo di formazione dello Stato unitario francese, giĂ avviatosi sotto i primi re Capetingi, rappresentò una lunga pausa, ma alla sua conclusione la Francia aveva sostanzialmente raggiunto l'assetto geopolitico moderno.


Francia Nel 1284 il re Filippo IV il Bello continuò la politica unitarista intrapresa dal suo predecessore accorpando alla corona anche il Regno di Navarra collocato nei Pirenei. Con l'ascesa al trono di Filippo IV gli inglesi iniziarono a preoccuparsi delle influenze esercitate da Filippo nei confronti della regione delle Fiandre, da sempre una riserva commerciale per i sovrani inglesi che di fatto ne avevano il controllo e vi esportavano ingenti quantitativi di lane grezze prodotte in Patria. Filippo continuò il suo progetto unitarista annettendo al Regno di Francia tutti i territori papali e confiscando i beni delle abbazie, il che determinò la successiva ostilità di papa Bonifacio VIII; cercò di annettere al suo Regno anche i feudi inglesi presenti sul territorio francese ma da questo azzardato tentativo derivò una rivalità di lunga durata che sfociò nella guerra dei cent'anni.

La Francia nel 1330 Territori inglesi nel 1330 Regno di Francia Domini plantageneti nel 1180


Le cause di questa guerra Filippo il Bello morì nel 1314. La corona fu ereditata da Luigi X, figlio primogenito, che regnò neppure due anni: dopo la morte di questi salì al trono suo figlio Giovanni I, neonato, sotto la reggenza dello zio Filippo V. Il regno del sovrano bambino finì cinque giorni dopo, avvolto nel mistero della sua morte. A lui succedette lo stesso zio Filippo V che secondo alcuni avrebbe ucciso il piccolo Giovanni I o lo avrebbe scambiato con un neonato morto. Alla morte di Filippo V (1322), non avendo eredi maschi secondo la legge salica (ormai in disuso ma da lui stesso invocata ad arte per usurpare il trono di Francia a Giovanna II di Navarra, figlia di Luigi X), gli succedette il fratello minore Carlo IV che regnò per un breve periodo (1322-1328) e con lui si estinse la dinastia capetingia.

Alla morte di Filippo V (1322), non avendo eredi maschi secondo la legge salica (ormai in disuso ma da lui stesso invocata ad arte per usurpare il trono di Francia a Giovanna II di Navarra, figlia di Luigi X), gli succedette il fratello minore Carlo IV che regnò per un breve periodo (1322-1328) e con lui si estinse la dinastia capetingia.


Le quattro fasi della guerra dei cent’anni Il conflitto fu costellato da tregue più o meno brevi e interrotto da due periodi di vera e propria pace della durata rispettivamente di 9 e 26 anni che lo dividono così in 4 fasi principali: la guerra edoardiana (1337-1360), la guerra carolina (1369-1389) e la guerra dei Lancaster (1415-1429), alle quali deve essere aggiunta la fase conclusiva della guerra (14291453). Tale suddivisione è tipica della storiografia anglosassone, mentre altre periodizzazioni, in particolare quella francese, prevedono una prima (1337-1389) ed una seconda fase (1415-1453).

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La morte di Giovanna d’Arco Ad appena 19 anni, la cosiddetta pulzella d’Orleans viene condannata a morte e arsa viva nella città di Rouen. Giovanna ha un ruolo fondamentale nella storia della Francia. È lei a galvanizzare e a condurre alla vittoria le truppe francesi nella guerra dei cent’anni contro gli Inglesi. Fatta prigioniera a Compiegne, la giovane, che veste abiti da guerriero, viene sottoposta ad un crudele processo per eresia e stregoneria. Solo nel 1456 il Pontefice Callisto III, al termine di una seconda inchiesta, dichiara la nullità del processo e riabilita la figura di Giovanna D’Arco che viene beatificata nel nel 1909 e dichiarata santa da Benedetto XV nel 1920.


Giovanna D’Arco Sofia Salzillo


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