Presentazione epica la gatta

Page 1


ž 

La caduta di Troia : gli Achei stanchi di quella guerra che dura da dieci interminabili anni, decidono con l’aiuto della Dea Atena di fabbricare un grande cavallo di legno di abete per ingannare i troiani e porre fine alla guerra.


ž  Una

volta ultimato il lavoro spargono la voce che sia stato un dono degli Dei per la ritarata greca, ma nel ventre del cavallo fanno entrare dei soldati estratti a sorte, armati e pronti ad agire.


ž 

Pareri opposti : i troiani pensando che i greci avessero lasciato il campo escono dalle mura e vedendo il grande cavallo alcuni esortano a dire che ci fosse un inganno e propongono di bruciarlo o gettarlo in mare o trapassare i nascondigli del ventre, altri come Timete invece esortano a portarlo dentro le mura e a collocarlo in cittĂ .


Laocoonte

: il sacerdote scese dall’Acropoli e urlando incominciò a dire che il cavallo era sicuramente un inganno per assalire ed entrare nelle mura o spiare la città. Detto questo scagliò una grande lancia nel ventre del cavallo.


A questo punto venne condotto un prigioniero Greco, Sinone il quale racconta una storia falsa per «commuovere» i troiani ma in realtà vuole convincerli a non avere paura del cavallo e farlo entrare nella città dicendo che era un dono di Atena, per favorire gli Achei.


La morte di Laocoonte: ad un certo punto il sacerdote Laocoonte sacrificò a Poseidone un toro enorme vicino al sacro altare quand’ecco due draghi marini (o serpenti in altre versioni) avvicinarsi alla spiaggia , puntando Laocoonte ma prima avvicinandosi ai due figli vennero avvolti e uccisi dai draghi, poi si gettarono su Laocoonte uccidendolo.


Il cavallo entra in città : di fronte a questo prodigio i troiani pensano che Atena abbia voluto punire Laocoonte per aver lanciato l’asta contro il cavallo. Così per placare l'ira della Dea, aprono le porte e introducono il cavallo nonostante per quattro volte abbiano sentito rumori di armi provenire dall’interno. Anche Cassandra, mai creduta dai troiani; cerca di opporsi, ma inutilmente.


ž  I

greci escono dal cavallo: durante la notte la flotta greca ritorna, e ad un segnale, Sinone apre il cavallo e ne escono gli eroi greci, tra i quali Ulisse e Menelao che massacrano le guardie, spalancano le porte con l'ariete e fanno entrare i compagni, incendiando la cittĂ .


Enea: figlio di Anchise e della dea della bellezza, Venere. Valoroso guerriero . Virgilio scrisse l’Eneide con lo scopo di spiegare l’origine della città di Roma in modo che il fondatore della città fosse presente nella mitologia greca, ma, allo stesso tempo, un nemico dei greci.


Enea infatti viene raffigurato come un eroe moderno , l’eroe troiano rinuncia alla felicità per una comunità futura e lotta per la sua patria, per questo Enea viene anche detto Pio. L’eroe greco invece per gli Achei viene considerato bello e buono , accetta il suo destino , quindi l’eroe greco si può dire che ha un animo egoistico quindi la gloria è personale. La figura dell’eroe greco cambia anche nell’Odissea perché oltre alla forza si aggiunge l’astuzia e la comunità per cui lotta è solo la sua famiglia.


Nasce nel 70 a.C Ad Andes, nella campagna di Mantova da una famiglia di medi proprietari terrieri, dalle condizioni abbastanza modeste. La sua educazione fu in primo piano: dopo aver vissuto l'adolescenza in Lombardia, si trasferì Roma,città che detestava, per approfondire gli studi di oratoria . Ma il suo forte interresse per l’Epicuresimo (filosofiaepicureista) lo portò a trasferirsi a Napoli. Scrisse l’Eneide per onorare L’imperatore Augusto e la gloria di Roma.


Laocoonte: sacerdote di Apollo e figlio di Priamo. Viene ucciso con i figli da un mostro marino mentre cercava di impedire l’ingresso a Troia del cavallo.

Sinone: prigioniero greco catturato dai troiani cerca di intenerirli con la storia da lui inventata. Fece entrare su suo incoraggiamento il cavallo nella città dicendo che era un dono di Atena. Timete: esorta a far entrare il cavallo di legno dentro alla città di Troia. E’ un nobile troiano, marito di Cilla sorella di Priamo, re di Troia.

Atena: dea della sapienza, nemica dei Troiani.

Menelao: figlio di Atreo e di Erope fratello minore di Agamennone. Re di Sparta e marito di Elena che Paride portò a Troia causando la guerra.

Ulisse: Eroe greco re di Itaca , figlio Laerte e Anticlea, protagonista dell’Odissea.


Laocoonte ardente corse giù dalla sommità della rocca, e da lontano "O miseri cittadini, quale sì grande pazzia? Credete partiti i nemici? O pensate che nessun dono dei Danai manchi di inganni? Così v'è noto Ulisse? O chiusi da questo legno si nascondono gli Achei, o questa macchina fu fabbricata contro le nostre mura, per controllare le case e per venire sopra la città, o qualche inganno si cela; non credete al cavallo, Troiani. Qualunque ciò sia, temo i Danai anche portando doni". Così detto scagliò un'enorme lancia con potenti energie nel fianco della bestia e nel ventre ricurvo per le strutture. Ella ristette tremando, e percosso il ventre, risuonaron le cave caverne e diedero un gemito.


Laoconte corse giù dalla cima dell’Acropoli e da lontano disse: Poveri cittadini , che fate , siete pazzi? Credete che i nemici siano partiti e che i doni dei greci non nascondano un inganno? Non sapete quanto è astuto Ulisse? O nel ventre del cavallo sono nascosti i greci o questa è macchina da guerra per spiare oltre le mura fin dentro le case e assalire dall’alto la nostra città; di sicuro c’è un inganno. Qualunque cosa sia non fidatevi del cavallo, Troiani! Io temo i Greci anche se portano doni .» Così detto scagliò un’enorme lancia nel ventre curvo del mostruoso cavallo. L’asta si conficcò oscillando e il colpo fece rimbombare il ventre cavo.


Sommità della rocca: ovvero l’Acropoli la parte più alta della città che era dedicata agli Dei. Era la parte più alta della città perché si pensava che gli dei fossero in cielo e quindi più in alto era l’Acropoli più si era a contatto con gli Dei. Danai : cioè i Greci Le nostre mura: le mura di Ilio erano impenetrabili e indistruttibili poiché erano state costruite da Poseidone per aiutare i troiani. Priamo non mantenendo fede all’accordo di un pagamento scatenando le ire del dio.


Dopo

la tragedia accaduta quella terribile notte , Enea si da alla fuga con suo padre Anchise suo figlio Ascanio e la sposa Creusa a qualche passo lontano. Ritrovati nel punto d’incontro con gli altri superstiti Enea si accorse di non avere più accanto a lui Creusa.


Quindi ritornò indietro fino alla città vedendo le disgrazie accadute alla sua patria e urlò il suo nome, ad un certo punto comparve l’ombra della sposa che lo prega di non farsi sconfiggere dal dolore poiché ha davanti a sé un lungo viaggio che lo porterà alle foci del Tevere. La moglie predice ad Enea anche il matrimonio con Lavinia.


La parte più sentimentale del della fuga da Troia è sicuramente quando Enea incontra l’ombra della sua sposa. La raccomandazione finale di Creusa è quella della sua famiglia: chiedendo ad Enea di prendersi cura del figlio e di “conservarne” l’affetto come se ancora gli fosse vicino.


Dopo l’ultimo addio Enea tenta tre volte di afferrare la sua compagna, ma invano, facendoci ancora una volta notare il forte simbolismo che è spesso presente nei poemi quando si ha a che fare con le anime dei defunti, quasi a sottolineare l’incredulità dell’uomo di fronte alla morte.


Eneide: è uno sceneggiato televisivo Rai del 1971, diretto da Franco Rossi ed interpretato da Giulio Brogi nel ruolo del protagonista, Enea. È tratto dall'omonimo poema epico di Publio Virgilio Marone, Eneide. Narra la vicenda dell’inganno del cavallo di legno .


La

leggenda di Enea : è un film di genere storico del 1962, diretto da Giorgio Rivalta, Alfredo Antonini, con Steve Reeves e Carla Marlier. Durata 105 minuti. Distribuito da EURO INTERNATIONAL FILM.


l'Eneide di Krypton: uno spettacolo che generò una rivoluzione estetica: l'Eneide di Krypton, spettacolo degli anni '80, ritorna in teatro dopo trent'anni, rinnovato nelle forme estetiche. Ideato dal regista Giancarlo Cauteruccio con i Litfiba, che dalle musiche di scena incisero il loro primo, ormai introvabile, cd, è la rappresentazione di un poema epico in chiave post-moderna.


A

Macerata, all’interno del centralissimo Palazzo Buonaccorsi, oggi aperto al pubblico e sede museale di rilevante valore storico e artistico, si può ammirare un piccolo, coloratissimo e sorprendente gioiello d’arte settecentesca: la sala dell’Eneide.


ž  Decorato

e finemente impreziosito in ogni suo dettaglio. Fu dipinta con lo scopo di narrare le vicende di Enea interpretate in chiave mitica, per offrire al visitatore la visione fantastica di un mondo ormai perduto.


Questo secondo libro dell’Eneide è quello più bello e indubbiamente l’episodio più famoso dello svolgimento della guerra di Troia. Mi è piaciuto molto approfondirlo perché sono anche curioso di sapere nei particolari uno degli episodi letterari più conosciuti, e anche perché è ricco di avventura e di colpi di scena che a me piacciono molto. Ci sono anche valori sentimentali, che forse bisogna capirli leggendoli approfonditamente. In conclusione studiare opere epiche e letterarie arricchisce sempre la cultura.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.