Unità d’italia demiri

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Il 48’ in Italia Il 48’ in Italia e in tutta Europa fu un periodo ricco di moti rivoluzionari. Nel periodo prima del 48’ ci furono altri moti rivoluzionari, perché la borghesia era stufa dei problemi economici e sociali, e volevano una costituzione che dia al popolo dei diritti inalienabili.


Quindi in Italia molti re sono costretti a cedere a delle libertĂ o addirittura costituire un carta costituzionale, per i continui attacchi dalla popolazione.


Il 12 gennaio 1848 a Palermo un gruppo dovette compattare contro i Borbone e questi ultimi furono costretti ad abbandonare Palermo.


A Napoli il popolo continuò a ribellarsi per la libertà e il re Ferdinando II chiede aiuto agli Austriaci ma questo fu impedito dal Papa Pio IX che non volle far passare nessuno per il suo territorio. Ferdinando II di Borbone fu costretto a cedere la costituzione al Regno delle Due Sicilie.


Dopo queste rivolte molti altri re concessero la costituzione come: • Papa Pio IX • Ferdinando II di Toscana • Carlo Alberto di Savoia


Il 48’: Prima Guerra d’Indipendenza Dopo la vittoria dei milanesi, Carlo Alberto di Savoia vuole attaccare l’Austria, a lui si unirono molti altri stati, scoppia la Prima Guerra d’Indipendenza.


23 marzo 1848 iniziava la Prima Guerra d’Indipendenza. Carlo Alberto vince le battaglie, ma l’esercito piemontese viene sconfitto a Custoza ed è costretto a restituire Milano firmando un armistizio.


La politica del Conte di Cavour

Il conte Camillo Benso di Cavour, primo ministro del regno di Sardegna, rese il Piemonte il piĂš ricco e sviluppato della penisola italiana, grazie alle sue rivolte e organizzazione della politica.


La politica interna: - Abolisce i dazi doganali e favorisce le importazioni e le esportazioni; - Realizza importanti vie di comunicazione e opere pubbliche; - modernizza le tecniche agricole; - aumenta le tasse, e crea una banca per eventuali prestiti; - rese lo stato indipendente dalla chiesa.


La politica estera: Ottiene appoggi dall’estero, facendo vari accordi con la Francia e l’Inghilterra, combattendo insieme a loro, nella guerra contro la Russia, cosi da poter partecipare alla conferenza di pace. Ebbe un’alleanza militare con la Francia, che se l'Austria avesse attaccato il Piemonte, la Francia interverrebbe per la difesa di esso, in cambio di Nizza e Savoia.


La seconda guerra d’indipendenza Dopo l’accordo con la Francia, Cavour vuole a tutti costi che l'Austria attaccasse, quindi decise di schierare truppe al confine lombardo-veneto per provocarla. 1859 l'Austria attacca il Piemonte e le truppe francesi scendono in aiuto. Iniziava la Seconda guerra d’Indipendenza.


Le prime battaglie furono vinte dagli italiani, e Napoleone III li sconfigge al confine lombardo-veneto, ma quando la Francia firmò un armistizio per uscire dalla guerra, con la paura che le altre potenze europee dichiarassero guerra ad esso per impedirgli di diventare troppo potente, finisce la Seconda guerra d’Indipendenza.


Impresa dei 1000 Nel 1860 Garibaldi parte con un esercito di 1000 volontari, vestiti tutti con delle camice rosse, pronto per conquistare e liberare il sud d’Italia dall’oppressione dei Borbone.


Partono da Genova per arrivare in Sicilia, liberano la regione, poi si diressero verso Napoli la liberarono, e prima di conquistare lo stato pontifico, chiamò Emanuele II e cede tutti i possedimenti territoriali al regno di Sardegna, e anche Umbria e Marche si riunirono al regno.


La proclamazione del regno d’Italia 1861 si proclama il regno d’Italia nel primo parlamento che assegno a Emanuele II il titolo di re d’Italia. l’Unità d’Italia era ormai compiuta anche se mancavano, Veneto e Stato della Chiesa.


Problemi Italia Unita SITUAZIONE ECONOMICA E SOCIALE. Al momento dell’unificazione, l’Italia era un paese povero ed arretrato. In tutto il regno le strade erano poche ed in cattive condizioni, le ferrovie, là dove c’ erano, si fermavano ai confini dei vecchi stati senza allacciarsi ad altri tronchi ferroviari, mancavano le scuole e ben 78 Italiani maschi su 100 non sapevano né leggere né scrivere. La percentuale saliva al 90% per le donne e nelle regioni meridionali.

L’ ECONOMIA era molto arretrata specialmente al sud : il reddito degli Italiani, era meno di un terzo di quello dei Francesi ed un quarto di quello degli Inglesi.


L’ INDUSTRIA era poco sviluppata rispetto agli altri paesi europei, era presente solo in Lombardia, Piemonte e Liguria, mentre nel resto dell’Italia era quasi assente. L’agricoltura, che era l’ attività prevalente, presentava nelle varie zone dell’Italia, livelli di sviluppo diversi.

CONDIZIONI IGIENICHE E SANITARIE. Le abitazioni malsane, la mancanza di acqua potabile e la scarsa igiene portavano alla diffusione di molte malattie contagiose come il colera e di altre come il tifo. Di conseguenza la mortalità era molto alta, specialmente quella infantile che era la più alta in Europa, mentre la durata media della vita era di meno di 40 anni.


IL BRIGANTAGGIO. Le tasse, in particolare quella sul macinato e la leva obbligatoria aggravarono la disperazione dei contadini meridionali, che avevano sperato di ottenere dal nuovo stato la distribuzione delle terre dei latifondi. Fra il 1861 e il 1865 la loro delusione esplose nella forma violenta del brigantaggio. Il brigantaggio era un fenomeno dalle origini antiche, in cui si esprimeva la protesta delle classi piĂš povere contro i potenti che le opprimevano.


Conquista di Roma Napoleone III viene sconfitto dai Prussiani, e quando Roma non era piÚ protetta dai francesi, viene conquistata il 20 settembre del 1870, e viene proclamata capitale d’Italia.


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