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In giro per la Costa sud da Vík a Höfn e Fiordi dell’Est

In giro per l’Islanda con Iceland Travel

In giro per la Costa Sud da Vík a Höfn e Fiordi dell’Est

Con il ghiacciaio più grande d’Europa che domina maestoso sopra la zona, questo tratto di strada di 272 km, da Vík a Höfn costeggia uno degli scenari più impressionanti dell’Islanda, dove visiterete una delle attrazioni più importanti di tutta l’isola: la laguna degli iceberg. Incorona la regione la vetta più alta d’Islanda, il Hvannadalshnjúkur, che spunta della lingua glaciale meridionale dell’Öræfajökull, con una serie di zanne di ghiaccio che creano un suggestivo contrasto con il terreno circostante.

Questa particolare regione del Sud può esser ormai riconosciuta per alcuni dei suoi luoghi più mozzafiato che ormai fanno regolare apparizione sugli schermi dei cinema, essendo da tempo favorita dai registi di molti film dai budget grossi quali La morte può attendere (Die Another Day, con Madonna, della serie di James Bond), Batman Begins and Lara Croft: Tomb Raider.

In capo al mondo

Þakgil è una destinazione perfetta con uno scenario montano pittoresco e formazioni rocciose dalla forma singolare. Una carta escursionistica della zona è disponibile al sito, che descrive abbastanza nei dettagli la zona e segna i sentieri. Cercate l’escursione da 4 ore che noi vi raccomandiamo e che comprende la vista eccezionale da Mælifell. La Strada n. 214, 5 km a est del bivio di Vík, conduce a questa posizione incantevole e al suo campeggio.

Mýrdalssandur. Andando ancora più ad Est, sulla Strada n. 1, girerete dolcemente attraverso le pianure alluvionali del Mýrdalssandur un vasto deserto di sabbia scura a sud-est del ghiacciaio del Mýrdalsjökull e verso gli immensi campi di lava di Eldhraun (‘lava infuocata’). Lungo la strada ci sono varie fermate di interesse tra le quali: la montagna Hjörleifshöfði, che sale all’improvviso fino a 221m (725ft.) da un mare di deserto di sabbia, e i cumoli di Laufskálavarða, un luogo curioso in cui i viaggiatori sono invitati a continuare l’affascinante tradizione di costruire cumuli di sassi nel tentativo di invitare la dea fortuna ad esservi compagna di viaggio!

Kirkjubæjarklaustur e dintorni

Fjarðrárgljúfur. Se potete resistere ancora senza “la civiltà” e avete voglia di una breve escursione o di un bel luogo per pausa pranzo al sacco, allora questo canion fluviale alto 100 m (328 piedi), relitto dell’era glaciale, è quel che fa per voi (solo 2 km di deviazione dalla Strada n. 1 lungo la Strada n. 206. Con le sue splendide pareti rocciose dal disegno complesso con tanti stretti pianerottoli e dai pendii scivolosi di color verde smeraldo, questa attrazione irresistibile vi regalerà altre belle emozioni in questa regione.

La Strada n. 206 porta anche ai crateri del Laki (Lakagígar), una vasta area di importanza geologica, a nord di Kirkjubæjarklaustur. Nel mese di giugno del 1783, la terra qui esplose in oltre 130 cavità da cui zampillò lava lungo una fessura di circa 25 km (16 miglia). L’eruzione, che durò per otto mesi e generò una massa fusa stimato in 14,7 km cubici, si dice che sia stata il più grande evento vulcanico mai visto nella storia. Le sue conseguenze furono catastrofiche in tutto l’emisfero settentrionale.

Se vi piacciono i luoghi un po’ tetri, allora questa zona con i suoi sentieri che attraversano distese infinite di crateri coperte di muschio, vale la pena una visita. Con fiumi difficili da guadare, questa area è comunque raggiungibile solo con una buona 4X4. Si può prenotare questa attività direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is.

LA MESSA INFUOCATA – UN SERMONE INFUOCATO Durante le eruzioni del Laki del 1783, il parroco luterano di Kirkjubæjarklaustur, Jón Steingrímsson fece il suo famoso “Sermone del fuoco”, che si dice avesse fermato la colata di lava che si stava avvicinando pericolosamente alla cittadina.

Kirkjubæjarklaustur è di fatto l’unico centro abitato vero e proprio in questo straordinario tratto di strada tra Vík e Höfn. Con il suo lungo nome di sei sillabe la maggior parte delle persone è abituata a chiamarla più semplicemente “Klaustur”, che significa “convento”, in riferimento ad un monastero femminile ormai scomparso e fondato nel 1186. Lo stretto legame storico tra la città e il convento si riflette nella sua toponomastica: Systrafoss (“cascata delle monache”), una bella cascata (sul lato ovest della città) che nasce da laghetto posizionato sopra il paese e che si chiama Systravatn (“lago delle suore”). Un sentiero conduce poi dal lago e un impressionante rilievo roccioso chiamato Systrastapi (nome che significa “roccia delle suore”) poiché secondo il folklore lì due suore sarebbero state sepolte dopo essere state bruciate sul rogo per eresia.

Per ulteriori informazioni sui sentieri escursionistici, le visite turistiche e i luoghi di interesse in zona, rivolgersi al Centro di Informazioni Turistiche aperto da giugno ad agosto in Sunnumörk 2, south.is Landbrotshólar è la più grande area di pseudo crateri tutta l’Islanda. Situato a sud di Kirkjubæjarklaustur, è composto da innumerevoli collinette che ondeggiano in lontananza.

Kirkjugólf significa il “pavimento della chiesa” ed è considerato un monumento nazionale. Si trova a meno di un km dal centro cittadino ed è una delle fermate turistiche consigliate. Anche se è possibile immaginare questo luogo come il pavimento di una chiesa medievale, in realtà non ha nessun rapporto con il mondo della Chiesa: è piuttosto un luogo di interesse geologico in cui è possibile ammirare la geometria della natura e chiedersi come questa singolare formazione basaltica si sia potuta formare ad opera di una colata lavica subacquea in un epoca precedente all’era glaciale.

Lasciata Kirkjubæjarklaustur, proseguendo sempre sulla Strada n.1, ci si avvicina alla regione glaciale dominata dal Vatnajökull il più grande ghiacciaio d’Europa. Per coloro che non hanno una tabella di marcia costruita solo intorno alle grandi attrazioni di massa, ci sono poche fermate interessanti lungo la strada che meritano un po’ di attenzione. Tra queste c’è Foss la bella cascata che fluisce verso l’alto quando c’è una tempesta e la località di Dverghamrar (“Rupi dei nani”), posta proprio di fronte alla strada che viene da Foss, dove un breve sentiero porta ad alcune antiche colonne di basalto allineate come soldati; cercate la torre pendente un nano in confronto a quella di Pisa! Proseguendo lungo la

Strada n. 1, ai piedi del Lómagnúpur, con i suoi impressionanti diripi di 688 m si incontra Núpsstaður, una fattoria con una pittoresca chiesa del XVII secolo circondata da tappeto erboso e da magnifici precipizzi. Fino al 1970 è stata la casa di una famiglia di coraggiosi postini, che hanno per decenni attraversato da soli i pericolosi fiumi e ghiacciai (non c’era la strada fino agli anni ‘60 del ‘900) per portare a destinazione la posta.

Núpsstaðaskógur è una bellissima boscaglia con vista glaciale, gole e cascate alimentate dal fiume Núpsá ad Ovest della lingua glaciale del Skeiðarárjökull. Questa bella zona è ancora relativamente inesplorato, soprattutto perché l’unica strada che l’attraversa è assai difficile da percorrere an-che per 4X4.

La Strada n. 1 prosegue verso est sulle vaste pianure alluvionali del Skeiðarársandur con conseguente deciso cambiamento nel paesaggio intorno a voi. La regione è caratterizzata da forti contrasti di colore, con viste allettanti di lingue glaciali discendenti lungo gole scure, e alte montagne che sputano fiumi di acqua che esce velocemente dai ghiacciai insieme a quant’altro l’avido ghiacciaio ha ingerito nel corso dei millenni.

In seguito ad un’eruzione del Gjálp, un vulcano posto sotto il Vatnajökull, nel 1996 un massa enorme di acqua sciolta (per un totale di svariati miliardi di metri cubi) e iceberg della dimensione anche di un palazzo hanno inondato lo Skeiðarársandur lavando via gran parte della strada e portando via con se due ponti. Sorprendentemente la strada era già ripristinata solo dopo due mesi dall’eruzione.

APPROFONDIMENTO DI GEOLOGIA È un fatto interessante che, anche se i ghiacciai coprono circa il 10% del territorio in Islanda, il 60% delle eruzioni conosciute si è verificato sotto queste antiche enormi masse di ghiaccio, spesso causando inondazioni glaciali chiamate ormai internazionalmente dagli studiosi con il termine islandese di “jökulhlaup”.

Skaftafell

Lo Skaftafell fa parte dell’ormai vasto Parco Nazionale del Vatnajökull ed è un capolavoro della natura: illuminato dalle fredde verticalità montane dal bianco glaciale del Vatnajökull è allo stesso tempo rabbrunito orizzontalmente dalle profondità dalla pianura del Skeiðarársandur la desolata vasta distesa di nera sabbia e detriti volcanici creati dalle eruzioni sub glaciali. Al centro della regione si trova l’altopiano di Skaftafell che con le gole attraversate da ruscelli, cascate e boschi di betulla di magnifiche proporzioni, la ricchezza di fiori selvatici

e di vegetazione lussureggiante sarà una vera e propria festa continua per i vostri sensi.

I sentieri in questa regione si trovano principalmente sullo Skaftafellsheiði (la brughiera dello Skaftafell) e portano a numerose cascate mozzafiato. Risparmiate comunque un po’ di fiato per la più bella di tutte: la Svartifoss (“la cascata nera”), un vero e proprio gioiello naturale, una meraviglia dell’architettura naturale in cui l’acqua cade sullo sfondo di un muro di colonne simmetriche di basalto che assomigliano alle canne di un’organo.

Altri percorsi partono dal centro visitatori e conducono alla lingua glaciale dello Skaftafellsjökull e alla sua più singolare e seghettata sorella dello Svínafellsjökull. Se siete tentati di salire su una di queste lingue glaciali, fatelo con una guida esperta di ghiacciai. Si può prenotare questa attività direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is.

Per fare escursioni fino al ghiacciaio dello Skaftafellsjökull, si con-siglia di verificare presso il centro visitatori i percorsi alternativi (con accesso per disabili). Parco Nazionale del Vatnajökull (Vatnajökull National Park), vjp.is Vatnajökull. Coprendo una superficie di circa 8.100 km2 iI Vatnajökull è il più grande ghiacciaio d’Europa. Esso preme con la sua massa sopra oltre l’8% del territorio nazionale. Lo spessore medio del ghiaccio è di 400 metri, anche se in alcuni punti raggiunge i 950 m di spessore. Il monte più alto dell’Islanda, l’Öræfajökull, occupa una delle estremità meridionali di questa mostro plurilingue e comprende la vetta più alta d’Islanda, il Hvannadalshnúkur, che si erge ad una altezza di 2110 m s.l.m.

Grazie alla sua combinazione unica di meraviglie naturali e catastrofi, tutto concentrato in una singola zona, il Parco Nazionale di Vatnajökull è un importante località per lo studio delle scienze naturali. I visitatori più affamati di conoscenza possono fare una immersione di cultura, natura e storia della zona visionando le mostre o assistendo alle lezioni che il Centro Visitatori mette a vostra disposizione. Parco Nazionale del Vatnajökull (Vatnajökull National Park), vjp.is

Da Skaftafell a Höfn

Ingólfshöfði. Guidando in direzione est da Skaftafell, vi apparirà lungo costa una punta di terra piatta proiettata verso il mare, nel mezzo alle vaste pianure, a volte scintillanti. Questa zona è conosciuta per la sua importanza storica e la sua ricca avifauna. Prende il nome dal primo contadino-vichingo a trasferirsi in Islanda, Ingólfur Arnarson, che sembra abbia trascorso qui i suoi primi mesi islandesi.

Kvíarjökull. Per una visita più tranquilla e meno collaudata ad una lingua glaciale, vi consigliamo una sosta alla stretta sporgenza del ghiacciaio di Kvíarjökull, 39 km (24 miglia) ad est di Skaftafell. Il luogo della visita è segnalato da un bivio ed è visibile in lontananza.

In preparazione per la spettacolare visione di Jökulsárlón (La laguna glaciale), visitate prima le pittoresche lagune di Fjallsárlón e Breiðárlón, che offrono la possibilità di vedere in scala ridotta degli iceberg.

La laguna glaciale. Avete mai osservato come i cubetti di ghiaccio in un bicchiere di acqua minerale lentamente si spostano, girano e poi si sciolgono? Immaginate il tutto su scala glaciale, e immaginatevi su una barca in mezzo a cubetti di ghiaccio grandi come una casa, di color azzurrognolo e aventi un’età di circa mille anni. Questa è la laguna glaciale di Jökulsárlón, posta ad una manciata di ore di macchina (in direzione est) da Reykjavík (371 km), lungo la costa meridionale dell’Islanda. La maggior parte dei visitatori che vengono in Islanda visita la famosa Laguna Blu, ma fare il giro in barca nel mezzo della Laguna glaciale è un’esperienza ancora più magnifica e bizzarra (si sconsiglia di andare a far concorrenza alle foche nei tuffi nella laguna). Le dimensioni degli iceberg sono impressionanti, ma la bellezza è anche questa volta nei dettagli: ogni iceberg raccoglie sedimenti vari dalla superficie dell’acqua, diventando segnato da bande di color diverso ogni volta che si capovolge su un fianco durante lo scioglimento. Di capolgimento in capovolgimento, la laguna è piena di iceberg stranamente a strisce. O forse che i troll e i giganti dell’isola si stanno preparando per una partita a filetto? jokulsarlon.is I gelato-dipendenti dovranno invece guidare un po’ più avanti, fino alla pensione Brunnhóll, famosa per il suo gelato fatto in casa. Brunnhóll, brunnholl.is

Höfn significa semplicemente “porto” e come suggerisce il nome si tratta di un villaggio di pescatori con un porto assai vivace. Con il gigan-tesco ghiacciaio del Vatnajökull sullo sfondo, Höfn ha forse lo scenario più impressionante di qualsiasi altro paese. Oltre ad essere un centro commerciale, il paese è noto anche per la sua agricoltura e quindi per la sua comunità di contadini.

Dopo tutto quel deserto, Höfn fornisce un essenziale varietà di negozi e luoghi di riposo e relax. Se poi sentite il bisogno di aggiungere alla vostra cultura altre conoscenze sull’affascinante mondo del ghiacciaio, prendete in considerazione la interessante mostra sul tema dei ghiacciai, posta in Hafnarbraut 30, visitvatnajokull.is.

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