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NOTIZIE ASEM 10 & AEBF Milano
XXIII Convention Mondiale CCIE
N E W S L E T T E R N . 5 D I C E M B R E 2 0 1 4
Missione Italiana
in Vietnam
Missione del Business Italiano in Vietnam
DOSSIE
PerchĂŠ il Vietnam?
SOMMARIO: ASEM 10
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AEBF: Forum del Business AsiaticoEuropeo
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XXIII Convention Mondiale CCIE
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Prospettive di collaborazione tra Italia e Vietnam
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Missione del Business Italiano in Vietnam
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ICHAM Christmas Party
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Info mercato
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AEBF
Asia Europe Business
Ancona ICHAM XXIII Festa di Convention Natale Mondiale
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ASEM 10 - Milano, 16 e 17 ottobre
“Una
Si è tenuto a Milano, in data 16-17 ottobre, il decimo incontro dell’Asia-Europe Meeting (ASEM), il summit ufficiale tra i leader delle due aree. Al vertice, organizzato per la prima volta in Italia in occasione dell’anno italiano di
Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, hanno partecipato le delegazioni di 53 paesi, ovvero i membri dell’Unione Europea, più Norvegia, Svizzera e Kazakistan, e 22 nazioni asiatiche. A
Partnership responsabile
presiedere il meeting sono state le figure del Primo Ministro italiano Matteo Renzi, del Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso e del Presidente del Consiglio Europeo Herman Von Rompuy. A guidare il dibattito nei due giorni di incontro è stato il tema di una “Partnership responsabile per lo
per lo Le delegazioni dei 53 Paesi partecipanti
Sviluppo Sostenibile e la Sicurezza”
Sviluppo Sostenibile e la Sicurezza”, da creare tra le due regioni in modo da rafforzare, come sostenuto da Von Rompuy, una relazione che sia valida non solo negli ambiti del commercio e dello sviluppo, ma anche nella promozione della pace e della stabilità regionali in Asia ed Europa. Divisa in una prima giornata di dialogo politico ed in una seconda sessione riservata di incontri tra i membri, la riunione dei maggiori paesi asiaticoeuropei ha rappresentato un’occasione unica di rafforzamento dei legami tra
queste due aree geografiche, due dei maggiori contribuenti dell’ordine globale, come sostenuto dal Presidente Barroso, e proprio per questo uniti nella comune responsabilità di dare vita ad un mondo più fiorente, sostenibile ed imparziale. In questa direzione si sono mosse le sessioni di incontro tra i rappresentanti delle due aree geografiche, che attraverso il dialogo e l’incontro di idee e progetti cercano di avanzare parallele nel raggiungimento dei comuni obiettivi di sviluppo .
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AEBF: il Forum del Business Asiatico - Europeo Il Primo Ministro vietnamita Nguyen Tan Dung
È stato Milano, decimo ASEM, Meeting,
organizzato a nell’ambito del summit dell’ l’Asia-Europe il 14° Asia-
Europe Business Forum, l’appuntamento tra i rappresentanti del mondo del business delle due regioni. Il Forum, di
totale di circa 500 partecipanti, tra i quali anche la Camera di Commercio Italiana, rappresentata dal Presidente Michele D’Ercole. L’AEBF si è svolto nella giornata di giovedì 16 ottobre 2014 subito dopo la cerimonia di apertura, dando modo ai leader del settore del commercio di incontrarsi e discutere dei principali temi di cooperazione tra i due continenti: l’ASEM si è così concretizzato in un vero dialogo tra imprese che, attraverso il reciproco scambio di idee, potranno
cadenza annuale e normalmente legato all’agenda di incontri dell’ASEM, è stato organizzato quest’anno in Italia, responsabile della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea per l’anno 2014. Tra i rappresentanti di vertice delle organizzazioni industriali asiatiche ed europee, l’incontro ha contato un
effettivamente rafforzare i legami economici tra Europa ed Asia. Tema dell’incontro è stato infatti quello di “Rafforzare le relazioni commerciali per promuovere l’integrazione economica tra Asia e Europa” e il dibattito ha preso forma attorno alle problematiche di Commercio e Investimenti, Sicurezza Alimentare, Energia e Sviluppo Sostenibile e Cooperazione nelle Infrastrutture e Tecnologia Spaziale.
“Rafforzare le relazioni commerciali per promuovere l’integrazione economica tra Asia e Europa”, il tema dell’ AEBF
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L’interno della Mole Vanvitelliana, dove si è svolta la Convention
XXIII Convention Mondiale CCIE Ancona, 18 - 21 ottobre 2014 “160 delegati da 75 CCIE e 270 compagnie per un totale di 1000 imprese”
È stato il capoluogo marchigiano ad ospitare con successo l’edizione 2014 della Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE). Nella cornice della Mole Vanvitelliana, ad Ancona, 160 delegati provenienti da 75 CCIE e 270 compagnie presenti, per un totale di 1000 imprese, hanno incontrato tra il 18 e il 21 ottobre imprenditori ed operatori economici, in una fitta rete di seminari e incontri one-to-one tra aziende e rappresentanti del sistema camerale. Organizzata da Assocamerestero e dalla Camera di Commercio di Ancona, la XXIII Convention ha evidenziato una volta di più il ruolo preminente del Made in Italy all’interno dell’economia globale e l’esigenza di rafforzare l’efficienza delle aziende italiane nel processo di internazionalizzazione. Il Presidente Michele D’Ercole e il Segretario Generale Pham Hoang Hai hanno rappresentato la Camera di Commercio Italiana in Vietnam, la quale in particolare nella riunione di Area si è unita alle altre CCIE nel comune sforzo di definizione dei new models necessari dei canoni
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internazionali di competitività economica e al costante miglioramento di qualità dei servizi, in termini sia di specializzazione che di professionalità. Il Presidente di ICHAM Michele D’Ercole
Prospettive di collaborazione tra Italia e Vietnam Si è tenuto all’Università di Scienze e Tecnologie di Hanoi, il 12 novembre scorso, il Forum di Connessione tra Università e Industria sull’Addestramento delle Risorse Umane e la Ricerca sull’Innovazione. Puntando a stimolare le opportunità di collaborazione tra compagnie e istituzioni educative sull’addestramento tecnico e la ricerca innovativa in Vietnam, l’evento ha riunito circa ottanta partecipanti provenienti dal Vietnam, dall’Asia e dall’Europa. Policy Maker vietnamiti (MOST, MOET, MOF), agenzie europee in arrivo da Francia, Germania, Italia, Regno Unito e rappresentanti delle università asiatiche hanno partecipato ad ognuna delle tre parti di cui l’evento si è composto, condividendo l’un l’altro esperienze, modelli di collaborazione e temi legati all’attuale stato di connessione tra università e industria nelle proprie istituzioni. Il Segretario Generale della Camera Pham Hoang Hai ha rappresentato la Camera di Commercio Italiana durante il Forum, che è diventato una vera opportunità di discussione delle possibili idee per la futura cooperazione, come delle prospettive previste per riuscirci con successo.
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Missione del business italiano in Vietnam 22 - 27 novembre 2014
Il Segretario Generale Hai Pham Hoang e il Presidente di Icham Michele D’Ercole
“Energia, rinnovabili e meccanica, infrastrutture e attrezzature mediche”: il futuro della collaborazione
Si è svolta dal 22 al 27 novembre 2014 la Missione di Sistema in Vietnam organizzata dal governo italiano. A comporre la delegazione sono stati i rappresentanti ufficiali di ICE, Confindustria, Ministero Italiano degli Affari Esteri, della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo Economico, Abi, Rete Impresa Italia, Conferenza delle Regioni e Unioncamere ER, oltre alla Camera di Commercio Italiana che ha potuto partecipare in qualità di partner di quest’ultima. La missione, iniziata con il ricevimento organizzato il 22 novembre ad Hanoi dall’Ambasciatore Lorenzo Angeloni, si è sviluppata attraverso meeting settoriali e B2B tra la capitale vietnamita e Ho Chi Minh City, coinvolgendo oltre 65 enti tra aziende, associazioni e gruppi bancari, per un totale di circa 120 partecipanti. Tra i principali obiettivi a capo della missione ci sono lo sviluppo della cooperazione nel campo dell’energia, delle rinnovabili e della meccanica, così come quello delle infrastrutture e delle attrezzature mediche.
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“Approfondire le opportunità di investimento nei 119 parchi industriali del Vietnam” In generale, la missione guidata dal vice ministro degli Esteri Benedetto Della Vedova Alcuni tra i rappresentanti delle aziende ha avuto come scopo quello di approfondire la conoscenza che le imprese italiane avevano delle opportunità di investimento che il Vietnam offre in ognuno dei suoi 119 parchi industriali, potenzialmente molto allettanti anche per le favorevoli agevolazioni fiscali.
Visita ufficiale alla provincia di Binh Duong Allo scopo di mostrare una parte delle capacità dei parchi industriali in Vietnam, la provincia di Binh Duong ha offerto ai partecipanti alla Missione Business in Vietnam dello scorso novembre la possibilità visitare il proprio distretto. In qualità di zona tra le più industrializzate della regione, il potenziale economico della provincia di Binh Duong è in continua espansione, al punto da guadagnarsi nel 2013 il primato
nazionale quanto a tasso di crescita più rapido e sviluppo industriale più forte. Il Presidente della provincia Le Thanh Cung ha guidato la delegazione attraverso quello che è stato l’ultimo e conclusivo capitolo della missione di sistema, nel corso della quale le compagnie hanno potuto approfondire le possibilità di cooperazione esistenti tra le due nazioni. L’evento ha aiutato i funzionari provinciali a mostrare le risorse di un parco tecnologico di tale portata, che prevede anche
un lotto dai 100 ai 300 ettari da destinare alle compagnie italiane e emiliano - romagnole in particolare. Dall’altra parte, ha fatto sì che le aziende italiane già coinvolte nella firma di partnership tra imprese conoscessero più approfonditamente il luogo in cui stanno investendo, e che si perpetuasse il dialogo tra partner attraverso un rafforzamento delle relazioni bilaterali.
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ICHAM CHRISTMAS PARTY
Grande successo per l’edizione 2014 dell’Icham Christmas Party, tenutosi il 3 dicembre scorso nell’incantevole sede del Park Hyatt Hotel di HCMC. Membri della Camera di Commercio Italiana, come anche amici e colleghi delle altre Camere europee hanno preso parte al ricevimento assieme al
team dell’Icham, nell’affascinante location di una delle Sale da Ballo dell’Hotel. Dopo l’arrivo di più di settanta invitati, l’evento si è aperto con la firma del Memorandum of Understanding tra Icham e VDAS (Vietnam Design Association), a cui sono seguiti il discorso di benvenuto del Presidente Michele D’Ercole e un riassunto delle attività svolte dalla
ICHAM Christmas Party 2014 al Park Hyatt Hotel di HCMC
Camera nel 2014. Un particolare momento dell’evento è stato dedicato al ricordo di Paolo Fornari, che la Camera ringrazia ancora una volta per l’amicizia e l’incomparabile contributo dato all’Icham. Durante la serata, concepita anche come evento di
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Vincitori della lucky draw
beneficienza, gli ospiti hanno potuto assistere alla presentazione dell’istituto cui i fondi saranno devoluti, la Scuola Pho Cap, e della sua missione. La festa è proseguita con la deliziosa cena a buffet
preparata dagli chef del Park Hyatt e con la lucky draw e i suoi preziosi premi, gentilmente offerti dagli sponsor dell’Icham. La Camera di Commercio Italiana desidera esprimere i suoi
più sentiti ringraziamenti a tutti gli ospiti per questa splendida serata, ed augura a tutti un Buon Natale.
Memorandum of Understanding tra ICHAM e VDAS È stato firmato il 3 dicembre, nel corso della festa di Natale organizzata dall’Icham, il Memorandum of Understanding tra la VDAS (Vietnam Design Association) e la Camera di Commercio Italiana in Vietnam. L’accordo mira a favorire lo sviluppo autonomo e consapevole delle arti visive vietnamite, attraverso la condivisione dell’Icham di tecniche
e conoscenze del lavoro nell’ambito della moda, del design e dell’arredo. Ancora, puntando sulla lunga storia di artigiani e lavoratori tessili del Paese, il Memorandum of Understanding vorrebbe coadiuvare la nascita di un filone personale e caratteristico nel design vietnamita, che rifletta le tradizioni del suo passato e non si limiti, come spesso è stato fatto, alla ripetizione di
modelli già realizzati ed estranei alla cultura locale. Attraverso la cooperazione tecnica e teorica tra le due associazioni, la possibilità inedita che fiorisca un’industria del design vietnamita realmente competitiva potrà finalmente concretizzarsi.
La Console Carlotta Colli e il Presidente ICHAM festeggiano con VDAS la firma del MoU
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Festival Italiano RMIT Da sinistra, la Console Carlotta Colli, il Presidente ICHAM Michele D’Ercole e il manager Ducati
“Un’ occasione per celebrare le diverse sfumature che la bellezza italiana è in grado di assumere”
È stato inaugurato il 2 dicembre ad Ho Chi Minh City il Festival Italiano della RMIT University, l’Università australiana in Vietnam. Il Festival si è svolto dal 4 all’8 dicembre ed è stato organizzato dal RMIT International Club come l’occasione per celebrare le diverse sfumature che la bellezza italiana è in grado di assumere. Alla cerimonia di
apertura hanno preso parte la Console italiana Carlotta Colli, il Presidente di Icham Michele D’Ercole e il manager della Ducati in Vietnam Bradley Lalonde: la Console ha incuriosito da subito gli studenti della RMIT University raccontando la varietà e la ricchezza culturali italiane, mentre il Presidente della Camera di Commercio ha
avvicinato l’auditorio alla controparte economicocommerciale attraverso il racconto della propria esperienza personale. La cerimonia si è conclusa con un buffet a base di prodotti italiani, un’occasione unica di incontro informale tra studenti universitari e rappresentanti ufficiali dell’Italia in Vietnam.
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INFO MERCATO
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Il tessile continua a crescere: la prima Vietnam International Fashion Week
“Un riconosciment o significativo da parte del mercato internazional e che prelude alla nascita di nuove opportunità”
Il Presidente ICHAM Michele D’Ercole con lo stilista italiano Antonio Grumaldi
Dal 1° al 6 dicembre 2014, Ho Chi Minh City è stata sede e testimone della prima edizione della Vietnam International Fashion Week. La settimana della moda del Vietnam, organizzata da FIDé Fashion Weeks e Multimedia JSC, è stata inaugurata al GEM Center di Ho Chi Minh con un Gala di apertura la sera del 1° dicembre, rappresentando un forte segnale di riconoscimento per il già rinomato settore del tessile nazionale. La prima Vietnam Fashion Week ha coinvolto personalità di spicco del mondo della moda nazionale e regionale, dal pluripremiato Nguyen Cong Tri alla Asian
Couture Federation,come anche federazioni europee quali AltaRoma e La Chambre Syndacale de la Haute Couture, divenendo in questo modo simbolo della straordinaria crescita economica del Paese. Una vetrina in grado di mettere in mostra la nuova creatività e la sperimentazione in rapida diffusione su tutta l’area orientale, specie nel campo delle arti visive e del design; e allo stesso tempo un riconoscimento significativo da parte del mercato internazionale che prelude alla nascita di nuove opportunità di sviluppo del settore.
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La fiducia dei mercati premia il Vietnam
L’indice di fiducia dei consumatori in Vietnam ha raggiunto i 102 punti, dopo il calo registrato a maggio con l’acuirsi delle tensioni con la Cina sui territori del
Mar Cinese Meridionale. Tuttavia la fiducia dei mercati è iniziata a crescere già a giugno, quando è stato registrato un aumento di 7,7 punti rispetto alla media del 2014, raggiungendo infine la soglia dei 135,5 punti ad agosto (ANZ Banking Group; Roy Morgan).
Gli ultimi risultati pubblicati da Nielsen mostrano un andamento positivo stabile, incoraggiando la concentrazione di quegli IDE che, secondo l’Agenzia degli Investimenti Stranieri del Ministero degli Investimenti e della Pianificazione, hanno
I progressi nelle relazioni bilaterali con gli U.S.A.
La mappa delle nazioni coinvolt e nelle trattativ e della Tran Pacific Partners hip
potranno sostenere l’integrazi one del Vietnam nel
raggiunto i 13,7 miliardi di dollari nei primi 10 mesi del 2014 e che dovrebbero registrare un aumento del 6,16% rispetto al 2013 per il mese di novembre. Contando circa un quarto degli
investimenti totali del Paese e il 60% dei proventi delle esportazioni, gli IDE sono fondamentali per l’economia vietnamita: tale andamento favorevole rimarrà stabile fin tanto che la nazione
lascerà aperte le porte della sua economia agli investimenti stranieri, e i progressi nelle trattative del TPP e nelle relazioni bilaterali con gli U.S.A. sembra che potranno sostenere una più profonda
mercato globale
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DOSSIER Perché il Vietnam? Una guida per gli investitori americani Di: Commento Op-Ed: Andrew Salzman, Dezan Shira & Associates, Desk nordamericano di Dezan Shira &Associates
Come riportato di recente da Vietnam Briefing, il Vietnam è sulla buona strada per diventare il principale fornitore degli Stati Uniti nell’ASEAN. Con il suo ruolo crescente nella fornitura di merci agli Stati Uniti, è arrivato il momento di dare uno sguardo al perché le compagnie americane dovrebbero
Un Surplus di Accordi Commerciali Il Vietnam è uno dei pochi Paesi coinvolti in tutti i maggiori accordi commerciali attualmente esistenti nella regione o in corso di trattazione (ad esempio ASEAN, RCEP, TPP e APEC), assieme a Singapore, Malesia e Brunei. Se tutti gli accordi entreranno in atto, il Vietnam occuperà l’invidiabile posizione di produttore low-cost con libero accesso ai mercati di alcune tra le maggiori economie mondiali. Questi accordi sono vantaggiosi per gli investitori perché abbattono le barriere commerciali tra Paesi, eliminando la protezione dell’industria locale. In base ai termini degli accordi, essi possono ridurre o abolire completamente tariffe e quote. La rimozione di queste restrizioni commerciali permette maggiori investimenti stranieri, dal momento che l’entrata nei mercati diventa più facile e potenzialmente meno costosa.
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Il Partenariato Economico Regionale Complessivo (RECAP) coprirebbe la parte di costa del Pacifico appartenente ad Asia ed Oceania. Se adottato, questo accordo di libero scambio (FTA, Free Trade Agreement) darebbe al Vietnam libero accesso ai mercati di Cina, India, Australia, Giappone, Sud Corea – facendone una destinazione chiave di produzione per gli investitori stranieri. Ogni produttore stabilitosi in Vietnam con uno sguardo rivolto alle importazioni nel resto dell’Asia sarebbe attratto dal raggiungimento del RCEP. “All’inizio di Se il RCEP non fosse abbastanza per convincere gli investitori ad entrare nella regione, il Partenariato Trans Pacifico (TPP) è un quest’anno, il altro potenziale FTA che si prevede verrà ratificato il prossimo Vietnam ha anno; tuttavia, il TPP si concentrerà più sull’emisfero occidentale. Gli attori principali di questa parte di Oceano Pacifico sarebbero discusso Stati Uniti, Canada e Messico. Ad ogni modo, la firma del TPP non è assolutamente una certezza, e bisognerà vedere se il nuovo emendamenti Congresso Repubblicano negli Stati Uniti riuscirà a mettere da parte la sua avversione per il Presidente Obama, portando avanti i alla Legge di propri principi di libero scambio e sostenendo quindi il TPP. Investimento per Se gli accordi di cui sopra si concretizzassero, così come l’FTA semplificare le Europa-Vietnam attualmente in discussione, allora il Vietnam procedure e avrebbe libero accesso ai mercati dei Paesi con le tre più grandi economie del mondo, assieme a quelli di cinque tra le 15 puntare ad economie mondiali a PIL maggiore. E, certamente, il Vietnam è membro dell’Associazione dei Paesi investimenti di del Sudest Asiatico (ASEAN), che possiede un PIL di 2,1 trilioni di dollari americani, e una popolazione quasi doppia rispetto agli più alta qualità. Stati Uniti. Avere libero accesso ad ognuno di questi Paesi è un richiamo fortissimo per ogni business che voglia espandere le proprie operazioni internazionalmente. Prendendo parte ad ognuno di questi accordi, il Vietnam si è posizionato nel centro nevralgico del futuro commercio globale.
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Un Ambiente Favorevole al Business
“Il Vietnam è uno dei pochi Paesi
La miriade di accordi commerciali non è il solo stimolo a venire in Vietnam per gli investitori stranieri. L’accesso ad una vasta disponibilità di manodopera qualificata a basso costo è un’altra caratteristica chiave che sta attirando investimenti stranieri nel Paese. Mentre le compagnie combattono per coprire i costi crescenti della Cina, c’è una crescente tendenza degli investitori a guardare al Vietnam per diversificare le partecipazioni e ridurre i costi.
coinvolti in tutti i maggiori accordi commerciali attualmente esistenti nella regione o in corso di trattazione”
Il costo della manodopera in Vietnam è attualmente minore del 50% rispetto a quello cinese. Le compagnie già presenti in Vietnam citano il basso costo del lavoro come una delle ragioni principali per cui hanno investito nel Paese. Il governo del Paese continua i propri sforzi per rendere il Paese più accattivante per il business straniero. All’inizio di quest’anno, il Vietnam ha discusso emendamenti alla Legge di Investimento per semplificare le procedure e puntare ad investimenti di più alta qualità. Gli esempi includono i nuovi parchi tecnologici, la crescente industria del caffè e il tessile. Il governo ha inoltre compreso che le esigenze delle attuali infrastrutture non sono adeguate al livello che gli investimenti stranieri vorrebbero raggiungere, e sta spendendo in strade, rete ferroviaria e aeroporti.
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Correlato: Scommettere sul Vietnam: il Futuro della Produzione
Infine, a differenza delle altre nazioni della regione, il Vietnam ha un governo e un sistema politico stabile. Le compagnie che investono nel Paese possono contare su un governo collaborativo, desideroso di espandere l’investimento straniero. Non devono preoccuparsi di influenze destabilizzanti che potrebbero mettere a repentaglio i propri investimenti.
Sarebbe saggio per ogni compagnia di base americana considerare di
Sarebbe saggio per ogni compagnia di base americana considerare di investire in Vietnam, sia come primo passo in Asia, che come mezzo per diversificare le proprie partecipazioni in Asia. Esiste una significativa crescita potenziale nella nazione, sia per le esportazioni che per il mercato interno. Si prevede che i consumi domestici aumenteranno ad un ritmo del 20% annuo – con una popolazione di più di 90 milioni e la classe media a più veloce crescita di tutto il Sudest Asiatico, il Vietnam rappresenta chiaramente un mercato importante per le merci straniere. E se gli accordi di libero scambio proposti venissero ratificati, allora il globale libero accesso ai mercati, farebbe solo del Vietnam una meta ancora più attraente.
investire in Vietnam, sia come primo passo in Asia, che come mezzo per diversificare le proprie partecipazioni in Asia.