Sandra Antonelli: «Codice Cenerentola. Quasi una favola», edizioni ikonaLíber

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A mia madre, per avermi raccontato fiabe e favole mentre disegnavo sullo sgabellino.



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uando ero piccola la mia vita era piena di agi. Insieme a mia sorella giocavo sul tappeto persiano con Barbie e le Winx, o passavo ore davanti allo specchio coi trucchi di mamma. Mia madre, Ginevra Colbert, si era sposata con il vedovo Grigiolini quando io e Jessica – mia sorella gemella – avevamo tredici anni. Giovanni Grigiolini abitava una villa lussuosissima, a poca distanza dal castello dei principi Cordusi, e aveva una figlia di nome Elena. Diciassette anni. Devo riconoscerlo, molto bella. Bionda. Occhi verdi. Odiosa. Quando ci siamo trasferite abbiamo scelto il piano attico, che era molto luminoso e aveva le tende in taffetà di seta color tiffany. Col passare dei mesi mia madre era riuscita a togliersi dai piedi Elena, assegnandole sempre piú spesso compiti molto impegnativi da svolgere per tenere in ordine la casa. Aveva cosí tante cose da fare che poteva salire in camera sua solo a tarda sera, giusto in tempo per addormentarsi, cosí in fretta da non avere neanche la forza di farsi una doccia. Perciò era diventata sempre piú trasandata.


Ma che faccia di bronzo! Per non dire altro… Ma come cavolo le veniva in mente, dico io? Come poteva lontanamente pensare di poter essere all’altezza? Jessica moriva dal ridere, io invece ero proprio inferocita. – Sono anch’io vostra figlia, perché non potrei? –, aveva piagnucolato per giorni. Per fortuna, mamma era stata sbrigativa, irremovibile e definitiva: – Non hai niente di decente da metterti, tuo padre torna fra tre mesi e poi c’è da fare la marmellata di prugne, il cambio di stagione nelle cabine armadio e il lavaggio delle tende. Non faresti mai in tempo.


Appunto. E meno male. Ci avrebbe oscurato, se solo fosse apparsa per un secondo al Ballo. Perciò Elena aveva iniziato già da un po’ a guardarci di traverso, a sbattere le tazze sui piattini e lasciare polvere sulle mensole e capelli nei lavabi. Quasi ogni giorno mamma rischiava un colpo apoplettico per il troppo strillare. Ma lei sembrava sorda, con quella sua insopportabile aria trasognata e il vizio di non rispondere né reagire mai ad alcun rimprovero. Mi faceva una rabbia! L’avrei uccisa. La cosa peggiorava di giorno in giorno. A volte sembrava galleggiasse nell’aria e, piú di una volta, aveva ‘accidentalmente’ rotto qualche calice o bruciato i toast, o scambiato il sale con lo zucchero e viceversa. Mamma aveva cominciato ad avere uno strano colorito verdognolo e Jessica non faceva altro che soffocare stupide risatine. Come se non bastasse, una mattina, un topo aveva attraversato di gran carriera davanti a mamma che scendeva le scale. Ce la siamo quasi giocata. Non si sa se per il volo lungo la rampa, dal quale si era salvata solo aggrappandosi spasmodicamente alla ringhiera, o per il terrore del sorcio, che però le aveva regalato una fighissima mèche bianca sulla tempia destra.


Nota del progettista grafico Questo libro è stato realizzato secondo criteri progettuali di alta leggibilità, tenendo conto, in particolare, delle modalità di lettura dei dislessici e, piú in generale, per agevolare i cosiddetti ‘lettori deboli’. Al raggiungimento di questo fine concorre il progetto grafico nel suo insieme: la scelta del formato, dei margini e della gabbia d’impaginazione, la giustezza, la composizione del testo, il corpo e l’interlinea, la scelta dei caratteri e della carta.

© Edizioni ikonaLíber, 2020 via Lago di Lesina, 15/a • 00199 Roma tel. 06 • 86.32.96.53 ikonaliber@ikona.net ikonaliber.it Tutti i diritti riservati. Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore. È vietata ogni duplicazione, anche parziale, se non autorizzata. ISBN: 978-88-97778-67-7 Collana Segnali di fumo. Testo e illustrazioni: Sandra Antonelli. Progetto grafico: Fabrizio M. Rossi. Editing: Greta Francesconi. Impaginazione: Ikona [www.ikona.net] Finito di stampare per ikonaLíber nel mese di ottobre 2020 da Printí, Manocalzati (AV) su carte ecologiche certificate Fedrigoni Tintoretto e Arena. Composto in TestMe Sans, Titillium e Scala Sans.




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