Il Mensile della Valdichiana / n. 7-18 La scuola del cuore

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Andrea Roggi: le radici della nostra cultura

Palio record, vince Porta Fiorentina

La scuola del cuore

È tempo di vacanze, ma il pensiero va già alla ripresa delle attività di asili nido e «materne», ecco la nostra inchiesta periodico di informazione in distribuzione gratuita - n. 7 luglio - agosto 2018

Il tempo si ferma fra Toscana e Umbria


Editoriale

Indice

Siamo tornati a scuola. Dopo l’inchiesta del primo numero del «Mensile» dedicata all’istruzione superiore, in questo invece ci occupiamo della fascia 0-6, quella che comprende gli asili nido e le scuole dell’infanzia. Una ricerca che abbiamo svolto in collaborazione con le amministrazioni comunali e gli istituti scolastici del territorio, a loro va il nostro ringraziamento per il supporto, a tutto il personale di nidi e materne va un altro plauso. Ci siamo presentati con scarso preavviso e abbiamo ricevuto ampia disponibilità e supporto. Lo scopo di questa inchiesta è quello di fornire il quadro complessivo del «sistema infanzia» della Valdichiana, dove abbiamo conosciuto anche la coordinatrice di zona, una sorta di regista delle politiche di questo settore che opera in collaborazione ai comuni, agli operatori e alla Regione Toscana. Non solo infanzia in queso numero, siamo tornati ad occuparci di viabilità andando a scoprire una delle strade più suggestive della Valdichiana e poi t o r ni a m o ad ospitare la rubrica dedicata al personaggio del mese. Stavolta siamo a Manciano di Castiglion Fiorentino dove abbiamo incontrato Andrea Roggi un artista, o artigiano come si definisce lui, fra i più interessanti del nostro territorio. Spazio alle notizie dalle amministrazioni comunali del nostro territorio e poi non poteva mancare una pagina dedicata al Palio dei rioni, evento che abbiamo documentato in diretta sulle pagine sociali di Sr71. A proposito, se è stato record di presenze in piazza e durante i giorni della manifestazione, il Palio dei rioni è stato anche l’evento più cliccato del mese, per questo abbiamo deciso di escluderlo dalla classifica degli «instant video». Fra le varie produzioni paliesche, il primato delle visualizzazioni va alla diretta della corsa di domenica 17 giugno. Tornando a questo numero, non mancano le rubriche sul fisco e la nostra galleria fotografica.

4. Il personaggio: Andrea Roggi

Buona lettura Massimo Pucci Simona Santi Laurini

20. Calcio e bistecche a Cortona

6. Pasta d’estate, la buona tavola in vetrina

7. Cortona: Nuove risposte per l’emergenza sanitaria 8. Castiglion Fiorentino: arriva la Sagra del Cinema

9. Lucignano si accende con la rassegna «Di Giovedì» 10. Marciano, la rievocazione diventa gastronomica 11. Foiano, arte contemporanea alla Carbonaia

12. L’INCHIESTA DEL MESE: Da 0 a 6 anni, la Scuola del cuore 16. Record di spettatori al Palio 17. Cortonantiquaria, arriva la 56^ edizione 18. Viabilità, la Sp 34 fra Toscana e Umbria 19. Calcit: Musica per la vita

21. Scatti dalla Vadichiana 22. Fisco

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Opinioni

La scuola vista da genitori e nonni: quale sono le cose da migliorare? Ampia soddisfazione per il livello della qualità didattica, maggiori criticità sulle questioni strutturali, ecco il parere delle persone che abbiamo intervistato. C’è chi preferirebbe edifici più facili da raggiungere e chi invece chiede che vengano mantenuti quelli attuali, in particolare quelli che si trovano nei centri delle città. Il movimento quotidiano generato dalle comitive studentesche viene considerato un motore fondamentale per la vitalità dei paesi. I commercianti su questo fronte hanno le idee chiare e vorrebbero, anzi, un’inversione di rotta da parte dei Comuni: meglio investire nell’edilizia dei centri storici, rispetto a delocalizzare in nuove aree. Gli esercenti percepiscono il rischio di un impoverimento per i territori. Le scuole devono restare in città, sono il cuore della vita di un paese. Io sarei d’accordo se riportassero in centro anche gli studenti del Margaritone

Gli edifici andrebbero ristrutturati, ma credo che sarebbe opportuno confermare le sedi nei centri abitati e in particolare nei centri storici, come a Cortona

Sono molto soddisfatta delle scuole, dell’offerta formativa e del lavoro delle insegnanti. Ci vorrebbero maggiori risorse per loro. Noi cerchiamo di aiutarli

Non sempre i vecchi edifici o addirittura quelli antichi sono meno sicuri di quelli più recenti. L’edilizia un tempo era una cosa seria, bisogna migliorare

Sarebbe meglio realizzassero nuove scuole in posti facilmente raggiungibili. Ad esempio per noi sarebbe più comoda la zona del palasport

Ci vorrebbe un plesso unico con elementari e medie insieme, sarebbe la soluzione ottimale per le famiglie e magari anche per l’amministrazione

Io sono soddisfatta della qualità delle scuole di Castiglion Fiorentino. In particolare Santa Cristina è un luogo davvero speciale, immerso nella natura

Sarebbe molto comodo per noi avere un plesso meglio raggiungibile, ma credo che per i bambini e i ragazzi sia molto più bello andare a scuola in città, non c’è paragone

Da commerciante credo che le scuole andrebbero mantenute e migliorate là dove sono, in particolare nei centri, perché creano movimento

Gli edifici sono abbastanza datati, a Terontola le scuole sono in un vicolo cieco e non sono molto pratiche per chi va a prendere figli e nipoti

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Il personaggio

Le radici della nostra appartenenza Andrea Roggi: la metafora dell’albero della vita «L’albero della vita» con le sue radici che affondano nella cultura e nell’identità di un popolo. Ecco il «Re» dell’ispirazione artistica di Andrea Roggi: un albero che non poteva essere rappresentato che da un ulivo, uno dei simboli della Toscana. È questo, insieme al cipresso, l’elemeto che contraddistingue la produzione di questo artista. Incontriamo lo scultore di Castiglion Fiorentino nel suo laboratorio di Manciano, ci presenta il Parco della creatività che poi è il giardino della sua abitazione, dove a settembre si terrà un festival con tanti artisti e dove iniziamo a scorgere alcune delle installazioni. Il punto di riferimento qui a Manciano è la statua dedicata a Roberto Benigni, ma quello che ci interessa di più è il lavoro quotidiano di un artigiano, come ama definirsi Roggi. «Artista è bene che mi definisca qualcun altro», racconta mentre ci presenta alcuni dei suoi collaboratori che lo aiutano nella produzione delle opere. Opere che sono esposte in numerose gallerie in tutto il mondo, dall’Europa fino ad oltre oceano. Roggi ha cominciato a lavorare il

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bronzo all’età di 15 anni, mentre frequentava l’indirizzo «chimico» dell’istituto tecnico. È qui che ha iniziato a scoprire i segreti della fusione, quella che ancora oggi continua a perfezionare nel suo laboratorio, sempre alla ricerca di nuove soluzioni per

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sviluppare nuove rappresentazioni. «L’importante - afferma Roggi - è che l’opera sia durevole, abbia le caratteristiche tecniche che le consentano di mantenere intatte le sue sembianze a contatto con l’ambiente». È dal 1977 che Andrea Roggi disegna, il tema degli alberi è sempre stato centrale nella sua produzione artistica e anche l’ultima frontiera, quella del marmo, vede protagonisti gli elementi vegetali. «Il marmo è un materiale straordinario - racconta -


Il personaggio

e la sua maestosità è direttamente proporzionale alla fatica che ci vuole per lavorarlo». Roggi ci mostra tutte le fasi di lavorazione nel suo laboratorio, ad aiutarlo ci sono giovani artigiani, ciascuno specializzato nella sua mansione con in tasca diplomi e qualifiche assolutamente di primo piano: «Avere un laboratorio di questo tipo - dice Roggi - è fondamentale per l’innovazione di nuove rappresentazioni e per sperimentare, noi attualmente utilizziamo tecniche di fusione che sono le stesse impiegate nella meccanica per la produzioni di acciai speciali». «Sono le radici la cosa che mi preme di più nella realizzazione dell’Albero della vita - afferma - perché rap-

presentano il contatto con la nostra identità, sono il nostro senso di appartenenza». Oltre all’esposizione e al laboratorio di Manciano, Roggi ha a disposizione alcune sale espositive a Cortona e a San Gimignano, mentre ci sono due gallerie a Parigi che ospitano alcune delle sue opere: «Essere presente nei centri turistici più

importanti è fondamentale per questa attività», racconta Roggi che ci spiega come le gallerie estere, dove sono ospitate le sue opere raccontino la Toscana a distanza.

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Economia

Pasta d’estate: la buona tavola in vetrina

Siglato il patto fra Pasta Fabianelli e Unione Regionale Cuochi toscani Si è svolto nella splendida cornice di Villa Burali il food contest che inaugura la stagione estiva: l’Unione Regionale Cuochi Toscani in collaborazione con Pasta Toscana hanno organizzato «Pasta d’Estate». Cuochi professionisti e giovani chef degli istituti alberghieri si sono sfidati nell’interpretazione della pasta in chiave estiva ed innovativa. Protagonista indiscussa del contest è stata Pasta Toscana, la linea premium di Pastificio Fabianelli prodotta con grano 100% toscano. Nell’occasione Pasta Toscana e l’Unione Regionale Cuochi Toscani, associazione nata nel 1974 hanno avviato la collaborazione con l’obiettivo di valorizzare e preservare la toscanità e le eccellenze della nostra regione. Tracciabilità del grano 100% toscano, filiera certificata, prodotti ad alto valore nutrizionale: i punti fondamentali del Progetto Pasta Toscana che l’Unione Regionale Cuochi Toscani ha scelto di abbracciare e promuovere nelle sue attività quotidiane di

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formazione, aggiornamento e comunicazione nel mondo del food a livello nazionale. Da oggi potrete trovare Pasta Toscana negli eventi dell’Unione Regionale Cuochi Toscani organizzati al fine di aggiornare i cuochi sui prodotti, sulle tecniche di cucina, sugli aspetti salutistici e sulle nuove tendenze

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gastronomiche, nonché nell’ambito di manifestazioni pubbliche, eventi conviviali, fiere, convegni, trasmissioni televisive e cooking show, tutti finalizzati a promuovere il marchio «Toscana» e le sue eccellenze gastronomiche. (nell foto di Angelo Bianconi: Roberto Lodovichi e Andrea Fabianelli)


Cortona

Emergenza sanitaria: nuove risposte Sistema di allarme, trasporto territoriale e pronto soccorso ospedaliero

In questi anni le procedure di Pronto Intervento si sono trasformate in maniera sostanziale passando da semplice trasporto al Pronto Soccorso dell’ospedale più vicino ad un sistema di «Vero Soccorso». Ciò è stato possibile attraverso l’integrazione delle diverse fasi del soccorso, che inizia con l’invio dell’ambulanza (o mezzo più idoneo e attrezzato al caso) per il trattamento extra ospedaliero al fine di abbreviare il tempo necessario al trattamento

specifico nell’ospedale più idoneo al caso. Il tempo viene abbreviato, se necessario, anche attraverso l’incontro lungo il percorso tra ambulanze diversamente attrezzate. Anche la Valdichiana è stata coinvolta da questi cambiamenti ed il sistema dell’Emergenza attuale è il risultato dell’integrazione di almeno tre Servizi che vengono garantiti con dotazioni pari ad altri bacini di utenza talvolta maggiori, vista la specificità del nostro territorio. Il primo è costituito dal Sistema di Allarme che riceve le chiamate del 118 e attraverso una Centrale Operativa che coordina tutti gli interventi. Il secondo è costituito dal servizio di Trasporto Territoriale al quale concorrono i vari mezzi di soccorso (con soccorritori, con infermiere, con infermiere e medico) ai quali va aggiunta l’eliambulanza da poco attrezzata anche per il volo notturno. Vari sistemi di comunicazione rendono interattivi in ogni momento i vari mezzi. Il terzo è il servizio di

Pronto Soccorso Ospedaliero, che all’Ospedale della Valdichiana S.Margherita sarà garantito, come adesso, con i medici ed infermieri del P.S. , medici cardiologi in h 24 coadiuvati dal medico del 118 quando presente. Attività di supporto saranno sempre garantite dalla diagnostica strumentale in h 24 (Rx, Tac) dal laboratorio analisi in h24 e da letti per l’osservazione breve.

Cattivi odori: Comune e Asl in campo

Incontri con gli allevatori per azioni congiunte e risolvere la situazione Il Comune di Cortona e la Direzione territoriale della Valdichiana della Asl Toscana Sud Est hanno definito un percorso di intervento per limitare i disagi nel territorio dovuti alla presenza di allevamenti di animali (Suini, polli, etc) ed altre attività similari (smaltimento fanghi). Il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri, affiancata dall’Assessore all’Ambiente Andrea Bernardini, dai tecnici dell’Ufficio Ambiente e Sanità del Comune, si sono confrontati con il direttore del Distretto Valdichiana Asl Toscana Sud Est Anna Beltrano e con i responsabili dei settori veterinari e igiene pubblico USL.

È stato deciso di avviare un percorso per stringere ulteriormente le maglie dei controlli e coinvolgere attivamente gli allevatori. Incontri con tutte le imprese che operano nel comune di Cortona e che si occupano di allevamento dove sono stati presentate buone pratiche e azioni da condividere assieme sia con interventi immediati che a lungo termine. È stato avviato un percorso amministrativo per migliorare gli attuali regolamenti, e per fare ciò è stato coinvolto lo stesso Consiglio Comunale.Azioni che interverranno nel settore dell’igiene pubblica e della sanità, ma anche in ambito urbanistico e dei trasporti.

L’interesse primario è quello della salute della comunità e la vivibilità del territorio. Un territorio vocato al turismo e che fa della qualità della vita il suo elemento principale di promozione e sviluppo. Parallelamente dovranno essere salvaguardate le attività imprenditoriali legate all’agricoltura e all’allevamento che sono anch’esse un grande patrimonio. La strada giusta è quella del dialogo e della condivisione degli obiettivi per questo il confronto con gli allevatori e gli imprenditori è fondamentale. Siamo tutti cittadini di Cortona ed abbiamo a cuore la bellezza e la cura del nostro ambiente.

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Castiglion F.no

Metti una sera alla Sagra del Cinema

Attori, scrittori e il giudice Sabella, «regia» di Montanari che porta D’amore

Cinema ad ingresso gratuito, incontri con gli autori, cene a tema, aperitivi, degustazioni e uno speciale spazio «Cinebimbi»: dal 12 al 15 luglio (nell’area della Torre del Cassero) va in scena la quarta edizione a Castiglion Fiorentino della Sagra del Cinema, progetto di promozione cinegastronomica dall’associazione MenteGlocale, realizzato con la collaborazione e il contributo del Comune di Castiglion Fiorentino – assessorato alla Cultura Giovedì 12 luglio si comincia con La più meglio gioventù, lo spettacolo teatrale di e con Alessandro Bardani e Francesco Montanari. Venerdì 13 luglio, alle 19, arriva a Castiglion Fiorentino Marco Bocci, attore, scrittore e presto regista. Bocci presenterà la sua prima opera letteraria, il romanzo A Tor Bella Monaca non piove mai (Bookme, 2016). Il libro sta per diventare un film con la regia dello stesso autore, la sceneggiatura di Bocci e Alessandro Bardani e con Francesco Montanari. Alle 21 ci sarà la proiezione del film Pasqualino settebellezze di Lina Wertmuller con Giancarlo Giannini. Sabato 14 luglio, alle 19, Andrea Delogu, conduttrice televisiva e radiofonica, intervisterà Alfonso Sabella. L’ex Sostituto Procuratore del pool antimafia di Palermo guidato da Giancarlo Caselli, è stato anche Assessore alla Legalità del Comune di Roma. Alle 21 sarà proiettato I cento passi, film del 2000, diretto da Marco Tullio Giordana. Domenica 15 luglio, gran finale con una coppia che

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mette a confronto due generazioni di attori del cinema italiano: Marco D’Amore e Giorgio Colangeli. Marco D’Amore, noto per il ruolo di Ciro Di Marzio nelle prime tre stagioni della serie televisiva Gomorra, di cui diviene poi regista a partire dalla quarta stagione, è tra gli interpreti più apprezzati del nuovo cinema italiano. Assieme a lui al Cassero di Castiglioni arriva un veterano come Giorgio Colangeli, fisico nucle-

are «prestato» al cinema, ha recitato in moltissimi film. Alle 21 sarà proiettato Un posto sicuro di Francesco Ghiaccio con Marco D’Amore, Giorgio Colangeli e Matilde Gioli. La Sagra del Cinema è sostenuta da Estra, Coingas, e Banca Popolare di Cortona e di Ortofloricoltura Giuseppe Menci, Pastificio Fabianelli, Giovanni Raspini, Aec Illuminazione, Inge informatica, Selica, Lfi, Menci Spa, Casali in Val di Chio by Buccelletti.

Fino al 27 luglio è possibile iscriversi al corso di formazione gratuito per Saldatori Tig/Mig dell’alluminio. Ad organizzarlo l’azienda Menci con il patrocinio dell’agenzia Randstat e del comune di Castiglion Fiorentino. Il corso, rivolto a persone in cerca di occupazione, prevede 148 ore di formazione, articolate in 4 moduli tra teoria e pratica. Il numero massimo di partecipanti è di 12 candidati. Al termine dell’evento formativo, i partecipanti sosterranno un esame di certificazione (patentino di saldatura) e a quelli che avranno conseguito i risultati migliori, verrà offerto

un contratto di lavoro tramite agenzia presso la Menci S.p.A. Per partecipare alle selezioni del corso di formazione è possibile inviare il cv per e-mail all’indirizzo arezzo@ randstad.it o consegnarlo direttamente alla filiale Randstad in Via de Mannini 29/31, ad Arezzo. Hanno presentato l’evento Massimo e Andrea Menci, direttore e responsabile comunicazione dell’azienda, insieme al responsabile del personale Simone Gemini e al sindaco Mario Agnelli con la consigliera delegata al lavoro Sara Ceccherini e dalla responsabile di Randstad Arezzo Annalisa Togni.

Menci: formazione e lavoro

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Lucignano

Ogni giovedì un appuntamento speciale Dal 5 luglio al 30 agosto parte la rassegna «Di giovedì, sere d’estate» la serie di appuntamenti che animerà il caratteristico borgo medioevale di Lucignano. La nuova iniziativa è stata presentata al Consiglio regionale della Toscana. «Questo progetto è stato condiviso dall’amministrazione comunale nella sua interezza - ha spiegato il sindaco Roberta Casini (foto) - abbiamo scelto il giovedì, tradizionale

giorno di mercato, per un appuntamento che anima Lucignano dalla prima mattina e che continua poi nel pomeriggio fino a tarda sera, per un evento a vocazione turistica, ma non solo». «Davvero un’idea illuminata che anima e fa conoscere il territorio coinvolgendo tutti, dall’ammini-

Località Sant’Eusebio, 14/E CORTONA (AR)

strazione comunale agli esercenti locali, dalle associazioni agli abitanti e ai turisti», ha sottolineato la vicepresidente del Consiglio regionale Lucia De Robertis, ringraziando il Comune di Lucignano per la capacità di dar vita ad un evento che unisce, abbinando cibo e bellezza del territorio, e questo «è un motivo di vanto per tutti». Di «iniziativa condivisa e che coinvolge tutti» ha parlato anche la consigliera comunale e presidente della commissione Turismo Marta Roncucci, cui ha fatto eco Vittorio Camorri di Terretrusche, portale turistico sul territorio: «l’autentica atmosfera medioevale di Lucignano ci ha portato ad organizzare serate indimenticabili, capaci di trasmettere il borgo come luogo di una comunità, ma anche come centro vocato all’ospitalità». L’appuntamento è per la serata inaugurale del 5 luglio, tra bancarelle di hobbisti e produttori tipici locali, per un viaggio lungo ben nove giovedì, con leitmotiv diversi per ogni serata: Medioevo, magia

Disney, street food, folklore, glamour e festival delle musiche, gourmet, pici in piazza, sigaro e jazz. Gli appuntamenti con i giovedì d’estate si concluderanno il 30 agosto, con una serata medievale, chiusura simbolica delle porte e sfilata del gruppo storico.

Tel 0575 / 612585 www.torresi.net info@torresi.net il mensile della valdichiana - n. 7 - luglio - agosto 2018

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Marciano

La rievocazione diventa gastronomica La battaglia di Scannagallo sarà combattuta per la prima volta a tavola. Sabato 7 luglio, Marciano della Chiana ospita la prima edizione di «Turrim in festo - La battaglia in tavola» che va ad inserirsi tra le iniziative per ricordare i fatti dell’estate del 1554 quando la Valdichiana fu terreno di scontro tra l’esercito ispano-mediceo di Cosimo de’ Medici e l’esercito franco-senese, con la vittoria dei fiorentini che imposero la loro supremazia e gettarono le basi per la futura costituzione del Granducato. Il compito di tenere viva la memoria di questa battaglia è dell’associazione culturale Scannagallo che, per quest’anno, metterà in scena un’inedita celebrazione in cui la storia si unisce alla gastronomia. A partire dalle 20.00, piazza Fanfulla di Marciano diventerà un’osteria a cielo aperto dove saranno serviti piatti della tradizione senese e piatti della tradizione fiorentina, con una vera e propria sfida culinaria che, preparata da La Vecchia Rota di Massimo Giovannini, sarà decisa dagli stessi commensali. Dagli antipasti ai dolci, dai pici al

sugo di nana al coniglio disossato al tartufo: al termine di ogni portata, tutti i presenti potranno votare la miglior ricetta e scegliere così qual è la cucina maggiormente meritevole, decidendo questa golosa contesa a tavola tra Siena e Firenze. In «Turrim in festo» non mancherà nemmeno il vero e proprio elemento spettacolare, con quaranta figuranti di Scannagallo, dei Capitani dell’Ar-

me Antica di Città di Castello e della Compagnia Giovanni dalle Bande Nere di Firenze che metteranno in scena un racconto teatralizzato della battaglia di Scannagallo, con un salto nel passato tra vestiti d’epoca e avvincenti duelli. La serata sarà ulteriormente arricchita da giochi con il fuoco e da una rappresentazione di danze rinascimentali che

contribuiranno a rendere l’atmosfera particolarmente suggestiva. Patrocinato dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Arezzo e dai Comuni di Marciano della Chiana e di Foiano della Chiana, il fine settimana sarà seguito alle 11.00 di domenica 8 luglio dalla Santa Messa in ricordo dei caduti di tutte le guerre ospitata presso il Tempio di Santo Stefano alla Vittoria di Pozzo della Chiana e preceduta dal corteo storico di Scannagallo. «La tradizionale rievocazione della battaglia di Scannagallo a Pozzo della Chiana tornerà nel 2019 - spiega Marco Viti, presidente dell’associazione Scannagallo, - mentre per quest’anno abbiamo deciso di proporre una formula innovativa e simpatica, con uno scontro che non si svolgerà sul campo ma sulla tavola. Senza dimenticare le suggestioni di un viaggio indietro nel tempo, Firenze e Siena si scontreranno con alcuni dei piatti della loro tradizione: chissà che la cucina non possa ribaltare l’esito della battaglia e assegnare, per la prima volta, la vittoria ai senesi».

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Foiano

L’arte contemporanea alla Carbonaia Con la mostra di Mario Consiglio dal titolo «Bene dire, male fare» che si è aperta il 22 giugno e proseguirà fino al 22, la Sala della Carbonaia di Foiano vede l’inizio della rassegna «Open art: Carbonaia contemporanea» organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Foiano in collaborazione con l’Associazione Art Adoption. All’inaugurazione erano presenti il sindaco Francesco Sonnati, l’assessore Alice Gervasi, l’autore Mario Consiglio e Massimo Magurano, curatore della mostra. La rassegna della Carbonaia si articola in cinque diverse iniziative di artisti contemporanei giovani, ma già conosciuti a livello internazionale, volte ad utilizzare il medesimo spazio espositivo. Oltre a Mario Consiglio, da settembre sarà il turno di Roberta Busato con le sculture in terra cruda, a febbraio del prossimo anno sarà invece il momento dei dipinti di Massimiliano Lucchetti e si proseguirà sempre con altri pittori fino a settembre 2019: Vezio Moriconi e Mirko Pagliacci. «Bene dire male fare» è il titolo della mostra di Consiglio. Tutte le mostre potranno fregiarsi. La Carbonaia ha il pregio di avere un’ottima resa ri-

guardo la visibilità delle opere. Inoltre l’interno, essendo percepito come spazio unico ed aperto, valorizza in modo spontaneo le rassegne, perché non vi è un percorso attraverso sale differenti, ma uno spazio «principe» dove le opere e la struttura stessa si compensano come a creare una simbiosi perfetta tra loro. Il colloquio con il pubblico è spontaneo ed immediato in quanto appena entrati il tutto è perfettamente visibile nel suo insieme. Spetterà poi al visitatore scegliere il percorso attraverso lo

spazio espositivo. Infatti la possibilità che il visitatore delle mostre ha di iniziare la visita da più punti diversi, fa sì che ogni opera acquisisca la massima importanza. «Sono orgogliosa di presentare questa nuova idea - afferma l’Assessore Alice Gervasi - che avrà il doppio merito di valorizzare un luogo magico, unico e colmo di storia come la Carbonaia e di presentare giovani di talento e che hanno già esposto nei luoghi più prestigiosi da Firenze a Roma, da Parigi a New York.»

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Inchiesta

Da 0 a 6 anni, alla «scuola del cuore» Asili nido e scuole dell’infanzia sono dei servizi fondamentali per la crescita e l’educazione dei bambini, ma sono davvero accessibili? È questa la fascia d’età a cui dedichiamo l’inchiesta di questo mese. Ci siamo presi la briga di entrare nei luoghi che ospitano ogni giorno i nostri figli, abbiamo conosciuto le educatrici, ci siamo confrontati con i dirigenti scolastici e gli amministratori e quindi abbiamo dato un’occhiata ai luoghi cercando di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili riguardo i servizi erogati, i costi e le modalità per abbattere gli oneri. Il risultato è che ci siamo ritrovati in un dedalo di informazioni, cercare di fare il quadro è davvero impegnativo, basta pensare che ogni nido calcola la tariffa con criteri propri. Laddove abbiamo chiesto di entrare e osservare gli ambienti siamo stati accolti a braccia aperte nella stragrande maggioranza dei casi, in particolare nelle strutture pubbliche. Altro capitolo è dedicato alle scuole dell’infanzia alcune alle prese con cantieri e ristrutturazioni varie, ma facciamo ordine.

Undici asili nido che dispongono di 328 posti per bambini. Sono questi i numeri della Valdichiana, nella cifra rientra anche la porzione minoritaria dei lattanti per i quali diverse strutture riservano posti. Di nidi ne esistono di varie taglie, ci sono quelli che si aggirano intorno alla dozzina di posti disponibili, fino a quelli di grandezza media dai 20 ai 30 posti, poi ci sono anche asili con capienza maggiore che arrivano fino a 60 posti. Il primo dato che balza agli occhi è che l’offerta è superiore alla domanda, negli ultimi anni c’è stato un calo della domanda da parte delle famiglie, a fine 2017 erano 288 i bambini iscritti. Un fenomeno che dipende da due fattori. Il primo è quello relativo alla «materia prima», la natalità è in calo e la media di bambini per famiglia è inferiore a

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due. La seconda ragione è la riduzione del reddito, fenomeno economico che è stato incisivo durante la crisi che si è aperta nel 2008. Negli ultimi dieci anni infatti alcune famiglie hanno dovuto fare da sé nella gestione delle esigenze educative dei bambini. Ciascun asilo ha la possibilità di modellare il numero di posti disponibili sulla base della quantità delle educatrici presenti. A dettare i principi è il regolamento che la Regione Toscana ha emanato nel 2013, il regolamento concerne il calcolo del numero massimo di bambini che si possono accogliere in una struttura. Le variabili sono l’età dei piccoli, i metri quadrati dell’asilo e il numero di educatrici. È evidente che è quest’ultimo parametro quello su cui i gestori possono adattare l’offerta alla domanda.

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Si va da un minimo di almeno una educatrice per sei bambini nella fascia più piccola, fino a un massimo di 10 bambini per educatore nella fascia d’età più grande. Ovviamente il limite superiore è rappresentato dalle metrature. La Regione Toscana e i comuni della Valdichiana aretina hanno inteso istituire un servizio di monitoraggio delle politiche per l’infanzia, dotandosi di un coordinatore pedagogico, nello specifico la dottoressa Lorena Cottini. Per ogni anno educativo viene redatto un rapporto che effettua una mappatura degli asili nido di questa zona che ricomprende i comuni di Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano, Lucignano e Marciano. Lo scopo è quello di ottenere una carta d’identità dei vari servizi, pubblici e privati, uno strumento


che serve ad ottenere una fotografia istantanea per rilevare lo stato dell’arte. Lo scopo è quello di rendere pubblico il quadro dei servizi educativi, di monitorare le caratteristiche e di condividere regole e modalità di funzionamento. Il documento ad esempio raccoglie tutte le informazioni degli 11 asili nido, 7 pubblici e 4 privati, del territorio. Ogni struttura ha la sua storia e la sua collocazione ambientale, la Pieve Vecchia di Lucignano somiglia molto, oltre che di nome anche di contesto ambientale, alla Pievuccia di Castiglion Fiorentino. L’asilo del centro storico di Cortona, nella zona del «Poggio» gode di una vista mozzafiato, altra storia ancora la struttura del Castellare di Foiano, altri che sono in pieno contesto urbano. La scelta dell’asilo è una questione pressoché obbligata nei centri della Valdichiana, obbligata dai percorsi e dalle distanze quotidiane scuola lavoro, ma alla fine il giudizio spetta sempre ai piccoli: se sono contenti di un ambiente lo fanno sapere e ci vanno volentieri, altrimenti serve correre ai ripari.

Quanto costa il nido e quali sono le riduzioni sulle tariffe La differenzia di costo fra pubblico e privato non è elevata e si assottiglia fino a sparire per le famiglie a reddito alto, ma per le fasce medio basse le differenze sono lievi. Bisogna dare atto che di recente le politiche in favore dell’accessibilità ai servizi dell’infanzia sono state riattivate, anche se con modalità talvolta bizzarre. Da una parte il bonus nido del governo, erogato dall’Inps che arriva a singhiozzo a causa della lentezza di questo istituto, dall’altra i contributi regionali che vengono veicolati direttamente ai comuni che poi decidono come applicarli, se in modo flat, andando ad abbassare la quota una tantum, oppure in modo proporzionale sulla quota che viene calcolata sulla base della fascia Isee. Poi ci sono altri sistemi di welfare privato, alcune aziende infatti concedono ai propri dipendenti dei bonus che si possono utilizzare anche per pagare i servizi dell’infanzia. La raccomandazione che vale la pena di rivolgere alle famiglie è quella di farsi consigliare dagli uffici dei comuni e poi di consultare il proprio commercialista

o caf stando attenti a non mettere in cortocircuito le misure di sostegno che in qualche caso non si possono sommare. Tornando al quesito iniziale, a ciascuno la propria tariffa. Quota fissa e parte variabile, supplemento pasto, orario prolungato, insomma benvenuti nel dedalo delle cifre, raccomandazione: munirsi di calcolatrice. Prendiamo ad esempio un parametro medio di sei ore giornaliere con pasto e si apre un mondo variegato nelle modalità di calcolo, ma che alla fine nelle strutture pubbliche porta a un risultato molto ravvicinato. Al nido comunale di Castiglion Fiorentino si spendono 350 euro al privato 388 euro. A Cortona una famiglia spende i 180 euro di quota fissa, mentre con un Isee fra 20 e 25 mila euro, somma altri 120 euro di quota variabile. Uno dei tre privati (in questo caso Principe e Ranocchio) costa 305 euro a cui va aggiunta la quota per il pasto. A Foiano nel nido comunale c’è una quota fissa di 268 a cui per arrivare a sei ore vanno aggiunti altri 42 euro al mese. A Lucignano il costo mensile è di 290 euro con possibilità di prolungare fino alle 16,30 con ulteriori 90 euro. Le cifre sono allineate e anche i privati offrono opzioni sostanzialmente concorrenziali con gli asili comunali, che beneficiano di trasferimenti pubblici (risorse della fiscalità generale) e che poi a loro volta sono appaltati a cooperative private. Come dicevamo il welfare negli ultimi anni è tornato a tendere la mano nei confronti delle famiglie e i municipi hanno la possibilità di alleggerire le rette dei nidi comunali grazie ai fondi statali per il sistema integrato 0/6. Ad esempio a Cortona il taglio della quota fisse mensile va dal 10% al 60% in funzione del reddito Isee. A Castiglion Fiorentino con le stesse risorse è stato deciso il rimborso delle quote, a Lucignano è prevista la riduzione del 30% per i secondi figli iscritti. Poi c’è il «Bonus nido», misura di welfare statale, erogata da Inps che prevede 90 euro di contributo per 11 mensilità indipendentemente dal reddito, una misura valida anche per i nidi privati accreditati. Le procedure sono tutte online e non è dato sapere se il nuovo Governo manterrà questo contributo, da segnalare che le erogazioni avvengono a velocità molto rallentata, con attese anche di mesi.

Le educatrici del nido del Castellare a Foiano

Lo staff dell’asilo della Pieve a Lucignano

Peter Pan di Castiglion Fiorentino, il personale

Sorrisi al nido del centro storico di Cortona

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Inchiesta La scuola dell’infanzia fra «software» e «hardware» Iniziare a imparare l’inglese a tre anni oppure condividere con l’istituto l’attivazione di uno specifico corso musicale. La scuola dell’infanzia è sempre più personalizzabile e ci sono sempre più istituti scolastici che ascoltano le richieste dei genitori per arricchire i loro programmi. Laboratori, attività sportive, ma anche iniziative di solidarietà fra bambini, come il caso della scuola dell’infanzia di Castiglion Fiorentino ad Arquata del Tronto, cittadina terremotata. All’istituto Cortona 2 si va dall’educazione motoria, ai progetti per la lettura. L’istituto Marcelli di Foiano ha previsto per quest’anno anche percorsi musicali, di lingua inglese e anche di «coding» per avviare le capacità logiche per la programmazione. Sempre a Foiano il prossimo anno l’istituto scolastico garantirà il servizio pre scuola mentre il Comune quello post con una compartecipazione economica per le famiglie. Anche per l’infanzia come per i nidi non ci sono problemi di capienza, considerato il trend negativo della natalità, tuttavia si osserva un problema, dovuto alle

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performance statiche degli edifici scolastici, basti considerare che due fra i più grandi plessi della vallata, la scuola Brogi di Castiglion Fiorentino e la scuola di via XXV aprile di Camucia devono essere interessati da interventi edili.

L’infanzia in numeri, utenti e costo dei servizi mensa/bus In Valdichiana frequentano le scuole dell’infanzia oltre mille bambini. Secondo i dati dell’anno 2017/18 l’istituo più grande in termini numerici è quello di Castiglion Fiorentino dove ci sono 352 bambini, ovviamente la quota maggiore riguarda Cortona dove però ci sono due istituti scolastici, nel primo ci sono 268 alunni alla scuola dell’infanzia, nel «Cortona 2» ce ne sono 160. Nell’istituto di Marciano e Lucignano si sfiorano le 200 unità mentre a Foiano i bambini sono 210. Gli istituti cortonesi e quello castiglionese (che è stato unificato rispetto ai due precedenti nel 2012) sono quelli che contano il numero più elevato di plessi: cinque cadauno. Le strutture sono dislocate in un territorio ampio, lo è altrettanto quello fra Lucignano e Marciano dove i plessi dell’infanzia sono tre,

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mentre a Foiano, quelli dedicati all’infanzia, sono due. Al di là degli adempimenti per l’iscrizione, la scuola dell’infanzia pubblica non ha oneri mensili, si pagano i servizi, oltre che le attività collaterali, tuttavia negli ultimi anni si assiste ad una sempre maggiore contribuzione volontaria da parte dei genitori nei confronti degli istituti. Le attività più diffuse nelle scuole dell’infanzia, al di là di quelle standard, sono quelle relative all’insegnamento dell’inglese, alla educazione motoria e ambientale, ma si stanno facendo largo anche delle novità in particolare quelle che legano le modalità educative ai contesti territoriali. Un esempio sono le attività ludiche che si ispirano a tradizioni locali, ad esempio il progetto Carnevale delle scuole di Foiano, ma altrettanto avviene con il Palio a Castiglion Fiorentino o con il teatro a Cortona. Anche Lucignano avvicina ai bambini le tradizioni legate al folklore locale e punta in particolare al principio dell’educazione sostenibile. Ci sono poi attività di scambio e condivisione continua degli indirizzi e dei progetti da portare avanti, in questo è molto attento il secondo circolo delle scuole cortonesi.


Scuole pubbliche con servizi della frazione di Santa Cristina. Per sempre più spesso privati questi utenti il Comune ha predispoIl capitolo delle donazioni o contribuzioni volontarie è ormai diventato un fatto strutturale nel mondo della scuola pubblica, ma poi ci sono anche le tariffe vere e proprie: quelle per i servizi come la mensa e quelle per il trasporto scolastico. Partiamo da queste ultime e prendiamo in esame il servizio andata e ritorno, gli importi sono fotocopia si va dai 260 euro di Lucignano ai 252 di Cortona, 251 a Castiglion Fiorentino, 230 a Marciano. Poi c’è la mensa che spazia da un importo giornaliero di 4,5 euro a Cortona, a 4,36 euro a Castiglion Fiorentino. Vanno verificate le possibilità di ottenere riduzioni sugli importi che sono generalmente previste per i secondi figli che fruiscono dei servizi. In qualche caso e sulla base del redditto isee, i Comuni adottano delle politiche di sgravio totale del costo del servizio. Altro capitolo è quello della morosità, non sempre infatti il pagamento di questi servizi avviene in modo regolare e ciò finisce per ricadere sui gestori, generando difficoltà operative. Basti ricordare la clamorosa uscita del primo cittadino di Montevarchi che annunciò la sostituzione del pasto per quei bambini le cui famiglie non erano in regola con i pagamenti, la «soluzione» della famosa «fettunta». Si pensi che ormai il servizio di refezione scolastica è affidato a società private, alcune operano in ambienti di proprietà pubblica, è praticamente quasi tutto privato anche il settore dei trasporti, dove sono rimasti pochi autisti e mezzi di proprietà delle amministrazioni comunali.

Scuole e lavori, non sempre la manutenzione è ordinaria Il capitolo più oneroso per il sistema pubblico è quello della messa in sicurezza dei plessi scolastici, sono al momento due le realtà «sotto i ferri»: la scuola Brogi di Castiglion Fiorentino dove è stato aperto il cantiere per la sostituzione del tetto, un’opera che si dovrebbe concludere questa estate e che nell’anno educativo attuale ha visto lo spostamento delle classi in altri plessi scolastici. Una parte dei bambini sono stati trasferiti in un plesso adiacente, mentre un altro gruppo è andato nella scuola

sto un serviizo scuolabus gratuito. Il Comune di Castiglion Fiorentino ha investito in questo cantiere una cifra che sfiora il mezzo milione di euro. Sono state sempre ragioni di tipo statico a imporre la chiusura della scuola di via XXV aprile a Camucia dove attualmente sono in corso accertamenti. Il Comune prevede che non prima della fine di questo mese si avrà modo di conoscere la relazione dei tecnici incaricati delle verifiche. Di certo occorreranno interventi migliorativi sull’edificio, ma è ancora presto per sapere se la scuola sarà pronta per la ripresa delle attività in generale nel periodo estivo e prima della ripresa delle attività, tutti gli edifici saranno oggetto di interventi di manutenzione ordinaria.

Alla scuola Brogi di Castiglion Fiorentino

Una Valdichiana vaccinata nessuna sanzione adottata La recente riforma nazionale ha previsto l’obbligatorietà dei dieci vaccini in età pediatrica. In Toscana e quindi nei nostri asili e nelle nostre scuole, le famiglie non devono provvedere ad alcuna certificazione. Sono i nidi e le materne a trasmettere i nomi all’azienda sanitaria che verifica la correttezza del calendario vaccinale. In caso di irregolarità sono le famiglie ad essere contattate per invitarle alla regolarizzaizone del percorso. Dallo scorso anno, da quando esiste la cosiddetta vaccinazione obbligatoria, non si è assistito ad alcun provvedimento per inadempienza. Gli asili nido e le scuole dell’infanzia, non facendo parte del percorso di istruzione obbligatoria, sancito dalla Costituzione, sono il campo più critico. In caso di mancata vaccinazione infatti è prevista l’esclusione dai servizi, cosa che invece non può accadere nelle scuole dell’obbligo, poiché il principio del diritto alla salute è parificato a quello del diritto all’istruzione. Tuttavia in Valdichiana nell’ultimo anno non sono stati presi provvedimenti restrittivi. Come indicano le statistiche della Asl, la percentuale di bambini vaccinati rasenta il 100% e molto spesso le anomalie dipendono da semplici ritardi sul calendario vaccinale, ritardi che vengono sanati e per i quali non sono previste sanzioni, ma solo richiami.

Lo staff della materna a Pieve Vecchia

Le educatrici della scuola dell’infanzia di Cesa

La scuola materna nel centro storico di Cortona

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Manifestazioni

Record di spettatori al Palio dei Rioni

In migliaia a seguire l’evento, dallo sport al folklore fino alla corsa

Edizione vinta da Porta Fiorentina con il fantino Pes e il cavallo Qui pro quo, grande soddisfazione per il priore Federico Golini, il capitano Simone Divulsi e tutto il terziere arancio verde che sale in testa a 14 vittorie

nell’albo d’oro e torna al successo dopo un prolungato digiuno. A Porta Fiorentina è andato anche il titolo del torneo di calcetto junior, mentre Porta Romana ha conquistato per la prima volta la sfida dei «senior». Soddisfazione anche per il Rione Cassero che oltre ad essersi confermato nel Palio in volley è tornato a vincere la

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Gara dei musici e sbandieratori. Positivo il bilancio della manifestazione per l’ente Palio: «Sei commissioni e Direttivo dell’Ente Palio in prima linea per curare ogni dettaglio, un centinaio di volontari coinvolti nell’organizzazione anche per rispondere alle stringenti disposizioni legate alla sicurezza. Oltre 50 tra giornalisti, fotografi, radio e tv accreditati. Record d ’in casso e spettatori. Rionali in generale e pubblico presente paziente e disciplinato anche nel recepire le normative sulla sicurezza. Insomma la festa è finita, ma onore ai vinti e ai vincitori per l’impegno profuso nel Palio in onore della Madonna delle Grazie dei Rivaio». Così Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino, al termine della rievocazione storica che ha registrato il sold out.

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50 tra giornalisti e fotografi, una troupe cinematografica oltre a ospiti provenienti da oltre oceano come il sindaco di Long Beach, Mike Murchison, e gli studenti del college americano Virginia Military Institute. Sono questi, quindi, alcuni numeri dell’edizione 2018 del Palio dei Rioni di Castiglion Fiorentino che ha riscosso un notevole successo di pubblico e di consensi. Entusiasta anche il Presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani, che non ha voluto perdere quest’edizione. Ora, dopo un meritato periodo di riposo, la macchina

dell’Ente Palio Città di Castiglion Fiorentino si rimetterà in modo per la prossima edizione. Le fotografie in alto sono di Daiano Cristini, per lo scatto qui sopra grazie al Rione di Porta Romana


Eventi

Verso la 56^ mostra Cortonantiquaria

Il premio quest’anno sarà assegnato al trombettista Paolo Fresu

Dal 25 agosto al 9 settembre ritorna la Cortonantiquaria, la più antica d’Italia che giunge alla Cinquantaseiesima edizione. La mostra è promossa dal Comune di Cortona con il sostegno di Banca Popolare di Cortona, Camera di Commercio, con l’organizzazione della Cortona Sviluppo srl e la collaborazione di Furio Velona Antichita che segue la direzione scientifica. Un evento di grande valore per il mercato antiquario italiano, e una longevità straordinaria che la pone tra gli appuntamenti più prestigiosi d’Italia. Rappresenta un appuntamento obbligato e atteso per gli appassionati dell’antico e un richiamo per i visitatori, quasi una moda, sempre più in voga nel calendario di fine estate. Il percorso espositivo si snoderà at-

traverso le sale di Palazzo Vagnotti, gioiello settecentesco dell’architettura cortonese, che tornerà a vivere proprio nei giorni della mostra. Il viaggio tra le sale del settecentesco

palazzo Vagnotti riserva vere soprese con una immersione nella storia millenaria dell’arte italiana e con una vasta gamma di specializzazioni con

antiquari che propongono dipinti di alto livello del XVII e XVIII secolo, argenti antichi, mobili francesi impero, sculture, antichi gioielli, oggetti in ferro battuto, e molto altro. Cortonantiquaria è un appuntamento che si caratterizza per la capacità unica di coniugare felicemente il fascino specialistico delle opere di antiquariato a eventi mondani, dalle degustazioni con aperitivo alle mostre collaterali, dalle conversazioni d’autore al Premio che dal 2001 viene conferito a personaggi che hanno un legame speciale con Cortona. In questa edizione il riconoscimento sarà assegnato al musicista Paolo Fresu (foto). Cortonantiquaria avrà i seguenti orari di apertura: Lunedì giovedì venerdì 10-13 15.30 –20. Martedì mercoledì 15.30 – 20. Sabato domenica 10-20.

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Viabilità

Il tempo si ferma fra Toscana e Umbria

In viaggio sulla «provinciale 34», una delle strade da salvare

Da Cortona al Torreone e poi ancora avanti passando da Portole, proseguendo fino al confine regionale da cui poi si accede a San Leo Bastia e poi a Trestina. La strada provinciale 34 attraversa un paesaggio meraviglioso, è una delle più belle cartoline del centro italia, forse perché ci sono momenti in cui sembra che le lancette tornino indietro. No, non è il salto nel passato alla «Non ci resta che piangere», è un piccolo balzo che ci riporta agli anni ‘70. Esempio più eclatante è la pompa di benzina che si trova in mezzo al percorso, lì a fianco del bar tabacchi dove campeggia lo storico simbolo del telefono pubblico, le sedie da giardino e dove l’unica cosa che è stata aggiornata è il cartello dei gelati.

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Una strada che sembra un giardino, una strada dove servirebbe una bella manutenzione, sono oltre 50 i chilometri che si devono percorrere prima di arrivare a Trestina, ma attenzione perché in Umbria la nostra «34» cambia nome e diventa la strada provinciale 105, dove le condizioni dell’asflato sono ancora peggiori. Perché di una cosa dobbiamo dare atto alla nostra Provincia: rispetto a quelle confinanti ha strade nettamente migliori, tuttavia noi siamo dei perfezionisti e ci piacerebbe che sparissero quelle buche e quegli avvallamenti che rendono il viaggio meno piacevole e abbassano la qualità della «bella cartolina», nonché porta d’ingresso al nostro territorio. Dalla Provincia di Arezzo, che può contare su un solo milione di euro per la manutenzione di tutte le strade di sua competenza, arriva la

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disponibilità a interventi mirati su questa infrastruttura, come il rattoppo di alcune fra le peggiori buche, ma nulla di più. Meno male che ci viene in soccorso il paesaggio e che ci pensano i colori della natura ad alleviare le carenze dell’asfalto.


Volontariato

Contro il cancro al ritmo della musica Il Calcit Valdichiana prosegue con la rassegna canora in tutti i comuni

Musica per la vita è una manifestazione organizzata dal Calcit Valdichiana che ha lo scopo principale di raccordare sempre più il legame tra i cinque comuni della Valdichiana Aretina. Comuni che gravitano intorno all’Ospedale Santa Margherita della Fratta che in questi ultimi tempi sta subendo forti penalizzazioni d’immagine e di servizi che hanno ripercussioni sulla popolazione. La nuova strategia del Calcit Valdichiana scaturita dall’assemblea del 21 di Aprile che ha eletto nuovi organismi e deliberato una politica divulgativa più intensa in tutti i cinque comuni (Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano) e sensibilizzare sempre più i cittadini sull’attività dell’organizzazione e illustrare le attività che svolgiamo quotidianamente. L’attività principale è quella di combattere il tumore attraverso l’acquisto di strumenti diagnostici e mantenere il Servizio Scudo che assiste presso la famiglia il malato terminale (nel 2017 sono stati assistiti 96 malati) e rafforzare quello di Psiconcologia da poco istituito presso il reparto oncologia dell’ospedale Santa Margherita della Fratta. La prima manifestazione che risponde in pieno al coinvolgimento dei 5 comuni della Valdichiana è «Musica per la vita» che oltre rafforzare lo spirito di solidarietà e quello di reperire fondi per l’attività, visto che di fronte all’aumento dei malati di tumore, come indicano le statistiche, diminuiscono sempre più le risorse mettendo a serio rischio quei servizi necessari e «stoppano» quelli programmati. Le serate programmate sono 5 una in ogni comuni dove cantanti da 6 a 100 anni divisi in tre categorie Cat. A -6 12 anni, Cat. B 12 -18 anni, Cat. C 18 e oltre,si sfideranno per partecipare alla

finalissima che si svolgerà al teatro Signorelli di Cortona il 10 Novembre 2018 e parteciperanno i primi classificati di ogni categoria di ciascuno comune. A Marciano sono risultati vincitori i seguenti cantanti: Cat. A, ex equo Martina Seriacopi e il duo formato da Martina Gadani e Francesco Avelli; Cat. B, Rebecca Renzoni, Cat. C 1, Yole Presicci. Nella seconda tappa di Foiano la giuria ha decretato la seguente classifica: Cat.A Elena Vicario di Frassineto; Cat. B D’Anna Sefora di Sinalunga; Cat. C Ilaria Carrella di Bettolle. Al prossimo turno 31 luglio sarà in campo Castiglion Fiorentino località Brolio utilizzando le strutture presenti per la Sagra della Ranocchia, riprenderemo il 15 e 16 Settembre al centro sportivo di Tavarnelle. Lucignano teatro Rosini il 29 Settembre concluderà le «tappe canore», prima della finale al teatro Signorelli del 10 novembre.

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Manifestazioni

«Con i giovani per crescere insieme»

Il Cortona Camucia prepara la sagra e pensa al futuro. Parla Accioli Crescere e far crescere il proprio territorio, è questa la missione di una realtà associativa e sportiva come il Cortona Camucia calcio che si appresta ad organizzare una nuova edizione della Sagra della Bistecca, popolare evento gastronomico che tornerà nei giorni di Ferragosto ai giardini del Parterre a Cortona. Un appuntamento praticamente fisso nell’estate cortonese, un modo per stare insieme nel periodo clou della stagione calda, oltre che per gustare il prodotto che per eccellenza contraddistingue la nostra identità. L’evento è patrocinato dal Comune di Cortona. L’attenzione di tutto lo staff della società calcistica arancione, presieduta da Alessandro Accioli, è per l’organizzazione e la preparazione della prossima stagione e della scuola calcio, un movimento di sportivi che coinvolge giovani nelle varie categorie. Un modo positivo per crescere in un ambiente che ormai è radicato nel territorio e rappresenta una vera e propria scuola per la formazione calcistica e umana di tanti ragazzi. Non solo competizione, i principi che vanno diffusi soprattutto ai bambini che si avvicinano alla scuola calcio sono la lealtà, il rispetto per gli avversari, ma anche la voglia di imparare e di perfezionare la propria tecnica e le proprie caratteristiche atletiche. Il Cortona Camucia offre ai giovani del territorio la possibilità di crescere e di affacciarsi in realtà sportive conosciute a livello nazionale, ma il primo obiettivo di una società e di una scuola calcio come

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quella arancione è quello di aiutare i giovani nel loro percorso di crescita e formazione umana. Con questo spirito tutte le formazioni, da quelle giovanili fino agli juniores e alla prima squadra sono pronte per ripartire con la preparazione in vista degli impegni sportivi, nel frattempo però è il momento del relax, della condivisione e della valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. In questo rientra la Sagra della Bistecca di Cortona, a cui la nostra società è lieta di dare il benvenuto a tutti, cortonesi, visitatori e turisti.

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Scatti dalla Valdichiana

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7 1) La manifestazione conclusiva del progetto «Educare alla legalità», tenuto a Castiglion Fiorentino dagli studenti di quinta elementare, insieme ai bambini della scuola dell’infanzia 2) Il patto di collaborazione fra i migranti ospiti delle associazioni e il Comune di Cortona, per la manutenzione e la cura dei beni comuni, al centro l’assessore Andrea Bernardini 3) Un «render» di come saranno gli ambienti della fortezza del Girifalco di Cortona che diverrà un centro per la formazione nelle arti visive 4) Gli alunni della scuola media di Castiglion Fiorentino Michele Matteuzzi, Alessio Simonelli, Marco Nocentini, Gloria Rosai, Sara Galoppi e Costanza Rossi protagonisti ai campionati nazionali «cadetti» di orienteering 5) Miradie Peja e Eleonora Baccarri ricevono la borsa di studio del Premio Fair Play per il progetto per il contrasto al bullismo 6) La ciclostorica «La Chianina» a Marciano della Chiana 7) Federico Lazzerini primo studente aretino a firmare un contratto di apprendistato di primo livello insieme alla preside dell’istituto Marcelli Anna Bernardini, al sindaco di Marciano Francesco Sonnati, al tutor Mauro Colucci, alla direttrice del consorzio Abaco Donatella D’Agostino e a Matteo Taverni, ad Truck Italia e Danilo Menconi, responabile post vendita dell’azienda in Toscana. il mensile della valdichiana - n. 7 - luglio - agosto 2018

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Fisco

Come va pagato il conto al benzinaio? a cura di Stefano Capaccioli

La fattura elettronica per i carburanti è rinviata a gennaio, ma le novità on finiscono qui perché il Governo ha deciso che le partite Iva, per poter contare sulle detrazioni, dovranno pagare i carburanti con strumenti tracciabili. Sostanzialmente a livello fiscale per la vecchia scheda carburante siamo all’addio. La novità della fatturazione elettronica, peraltro osteggiata dai titolari di pompe di benzina, è stata prorogata al primo giorno del 2019. La decisione è stata presa dal Ministero dello Sviluppo Economico a pochi giorni dalla data di abolizione della scheda carburante e dall’entrata in vigore delle nuove regole che inizial-

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mente erano fissate a partire dal 1° luglio 2018. Il Governo ha annunciato che l’obbligo di fattura elettronica nel settore energetico e dei carburanti entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2019. A tale proposito, però, va fatta una importante precisazione: la norma sull’obbligo dei pagamenti tracciabili, ai fini della detraibilità/deducibilità, non ha subito slittamenti. Tuttavia dal 1° luglio 2018 è ancora possibile effettuare pagamenti in contanti a fronte dell’utilizzo della scheda carburanti, ma se si effettuano pagamenti dei rifornimenti in contanti, anche se si utilizza la scheda carburanti, non sarà possibile, per

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tali rifornimenti, detrarre l’Iva o dedurre il costo ai fini fiscali. Un’opzione è quella di servirsi solo dei pagamenti tracciabili (peraltro, come detto, obbligatori per la detraibilità/deducibilità). Pertanto, accantonando definitivamente la scheda carburanti, si possono utilizzare, ai fini della certificazione fiscale dei costi per carburanti, i documenti (ricevute ed estratti conto bancari) attestanti dei pagamenti fatti con gli strumenti tracciabili (bancomat, carte di credito, etc.). Va ricordato che il decreto legge 70/2011 prevede che i soggetti Iva che effettuano gli acquisti di carburante esclusivamente mediante carte di credito, carte di debito o carte prepagate non sono soggetti all’obbligo di tenuta della scheda carburante (per documentare gli acquisti, è sufficiente l’estratto conto bancario). L’Agenzia delle Entrate aveva chiarito che la modalità di documentazione delle operazioni di acquisto di carburanti per autotrazione (scheda carburanti vs pagamento tracciabile) riferite ad un medesimo soggetto d’imposta deve essere unica, essendo a tale fine irrilevante l’eventuale presenza di più veicoli utilizzati nello svolgimento dell’attività.


Arrivederci a settembre Qualche giorno di vacanza anche per Il Mensile che torna fra due mesi quando riprenderemo alcuni argomenti dal punto in cui li abbiamo lasciati in questo numero. Uno fra tutti? La scuola. Settembre infatti è il mese della ripartenza delle attività, per la Toscana la data prescelta è quella di lunedì 17, ma non tediamoci troppo con gli impegni e pensiamo al relax di questi mesi che speriamo portino a due importanti risultati per la nostra economia: una buona resa dei prodotti agricoli e delle performance soddisfacenti del comparto turistico. Il prossimo numero sarà anche l’occasione per fare il punto di queste due importanti facce della realtà produttiva della Valdichiana. Sul fronte delle presenze di visitatori, le aspettative sono quelle dello scorso anno, alcuni osservatori delle dinamiche turistiche si spingono ad ipotizzare una ulteriore crescita, ma sul tema dei numeri delle presenze e nei confronti di anno in anno c’è un problema alla base: il metro è cambiato troppe volte. I dati del 2017 per la prima volta hanno iniziato a saggiare tutta quella fetta di realtà che non rientravano nelle statistiche

ufficiali, soprattutto quelle strutture non professionali come gli affittacamere che negli ultimi anni hanno avuto un vero e proprio exploit. Non ci dimentichiamo del settore primario e a settembre faremo il puno anche su due «star» della nostra economia, il vino e l’olio, sarà già tempo di previsioni e di aspettative. Al centro del prossimo numero però non ci saranno solo queste due storie, ma daremo spazio ad una questione che abbiamo toccato già nell’inchiesta di questa edizione. È la «questione scolastica», in primo piano i numeri e l’organizzaizone del prossimo anno, ma non solo perché valuteremo anche qual è lo stato di salute degli edifici scolastici del nostro territorio. Esamineremo insieme alle amministrazioni comunali il lavoro fatto e ancora da fare per dotare le scuole di strutture moderne e sicure. Ristrutturare il vecchio o ricostruire ex novo? Questo il principale interrogativo. Insomma, ci prendiamo un po’ di relax, ma mica tanto, siamo praticamente già al lavoro.

Periodico dell’associazione culturale

«Sr71 vie di comunicazione» Email: info@sr71.it P.IVA 02296870518 C.F. 92088590515

Sede: piazza Verdi, 5 52043 Castiglion Fiorentino (AR) In redazione: Massimo Pucci Simona Santi Laurini Direttore responsabile: Massimo Pucci Email: redazione@sr71.it Testata iscritta al registro stampa Tribunale di Arezzo n. 6/2017 28192869/2017vg Pubblicità: Tel 347 8063421 Email: spot@sr71.it Impaginazione: Graphic Art Foiano della Chiana (AR) Stampa: CMC Cortona Moduli Cherubini via dei Mori Camucia - Cortona (AR)

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