Il Mensile della Valdichiana / n. 5-18 Negozi che resistono

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Pagani, 15 anni sul palco con Baglioni

Maggiolata: al via la nuova edizione

Negozi che resistono Il commercio di vicinato è destinato ad abbandonare i centri storici? E’ giusto tutelare chi va controcorrente?

periodico di informazione in distribuzione gratuita - n. 5 - maggio 2018

Rifiuti: pagheremo in base al peso

Via Aretina, 65 Castiglion Fiorentino (AR) 0575 680120


Editoriale Evviva chi decide di andare a vivere nei centri storici, un plauso a chi sceglie di aprirci un’attività o di andarci a lavorare. Una speciale menzione a chi non strizza troppo l’occhio ai turisti e apre attività per coloro che vivono sul posto. Un grande incoraggiamento a tutte quelle amministrazioni comunali che non si rassegnano, che cercano di governare questo fenomeno, senza spalmarsi al cento per cento sulle dinamiche turistiche e che non assistono silenti allo spopolamento. È questo il tema del «Mensile» per il mese di maggio, perché vogliamo centri storici vivi e reali, non vogliamo una lenta spoliazione e tantomeno una cartolina per visitatori. Ecco perché abbiamo deciso di affrontare questo argomento, crediamo infatti che dal futuro dei centri storici, le parti più antiche delle nostre comunità, dipenda il futuro complessivo di un territorio. La nostra inchiesta, come al solito, oltre a fornire una «fotografia» su come stanno andando le cose, offre anche qualche spunto, qualche indicazione per gli amministratori. Maggio è anche il mese di importanti eventi, «Degustiamo Castiglion Fiorentino», oppure la celebre «Maggiolata lucignanese», mentre ci siamo messi alle spalle un mese di aprile con eventi sportivi di grande richiamo, la Rampichiana è uno di questi. Nel presente numero non ci occupiamo di viabilità, abbiamo deciso di fare una piccola appendice all’inchiesta dello scorso mese e siamo tornati a parlare di gestione dei rifiuti. Inoltre, in questa edizione incontriamo un grande musicista: Roberto Pagani che festeggia con noi simbolicamente il 15esimo anno di tour insieme a Claudio Baglioni. Nella pagina qui a fianco torniamo a far parlare voi, cittadini e lettori della nostra rivista, stavolta affrontiamo l’argomento del «Tributo di bonifica» o «Tassa sui fossi», la scorso 30 aprile infatti sono scaduti i termini per il pagamento e noi abbiamo cercato di capire qual è il comune sentire sull’ennesimo tributo, imposto dall’ennesimo ente: è giusto? Serve a qualcosa?

Indice 4. Pagani, 15 anni sul palco con Baglioni 6. Maggiolata: lo spettacolo abbia inizio 7. Cortona: un territorio che cambia e che cresce 9. Maggio Castiglionese: un mese di eventi

10. Marciano, la mappa dei lavori pubblici 11. Foiano, è nata la cittadella dello sport 12. L’INCHIESTA DEL MESE: I centri storici e i negozi che resistono 16. Lo sport e la promozione del territorio

17. Approvato il bilancio della Bpc 18. Rifiuti: pagheremo in base al peso 20. Palio, lo spettacolo dei musici e degli sbandieratori

Buona lettura Massimo Pucci Simona Santi Laurini 21. Palio, al via il torneo di calcetto

Scopri qual è stata la notizia più cliccata su Facebook 2

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22. Fisco: il 730 precompilato ti aspetta online


Opinioni

E’ giusto pagare la tassa sui fossi? Quanto è utile l’ente di bonifica? Il tributo del Consorzio di bonifica è ancora indigesto a tanti cittadini, solo una parte fra coloro che abbiamo sentito nota dei miglioramenti rispetto ai lavori portati avanti dall’ente a cui sono destinate le risorse. Ben inteso, per qualsiasi contribuente è molto difficile capire di chi è il merito se un acquazzone non causa dei danni: ha lavorato bene il Comune? È merito del gestore dell’acquedotto e delle fogne? È stato il Consorzio a lavorare bene? Oppure il merito va diviso fra tutti gli attori in campo? Viceversa per le responsabilità in caso di allagamenti, danni e disagi per le persone. Il mistero di una delle tasse più lievi (la maggioranza dei contribuenti paga pochi euro, qualche decina al massimo), ma al tempo stesso più contestata, prosegue. Molte persone non capiscono perché si debba pagare anche sulla prima casa. Per quello che fanno è ingiusta, quando piove siamo sempre alle solite. La tassa va calcolata sulla base delle cose fatte

Non sono contenta di come lavorano, ma bisogna pagare perché altrimenti l’importo te lo rimandano maggiorato

Quindi la tassa sulla prima casa non l’hanno tolta del tutto. Altrimenti questa tassa non esisterebbe e invece è un’altra beffa

Avevano detto che le tasse sulla prima casa non c’erano più. Una volta non la pagai, me la rimandarono che era il doppio

Almeno li pulissero i fossi! Ma non mi pare. Vicino a casa mia a San Lorenzo i lavori non sono per niente soddisfacenti

Ultimamente le cose vanno un po’ meglio nella zona dell’Esse c’è maggiore pulizia, ma sto notando che la tassa è aumentata

Non sono per niente contenta perché arrivano un sacco di tasse da pagare e poi cambiano nome in continuazione

Noi non ne sentiamo gli effetti perché stiamo in alto, comunque non mi voglio lamentare, d’altronde pagare sta diventando un’abitudine

Sto proprio andando a pagarla. Se l’hanno messa va pagata ma molte cose le dobbiamo fare da soli e questo non va bene

Questa tassa ha cambiato nome, le tasse che paghiamo sono troppe, speriamo che i soldi vengano usati correttamente il mensile della valdichiana - n. 5 - maggio 2018

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Il personaggio

Pagani: 15 anni sul palco con Baglioni Il musicista cortonese nella «serie A» dei concerti

Vivere per la musica, coltivare quotidianamente questa passione e farla diventare la tua professione arrivando a calcare i palcoscenici della «Serie A» dei concerti nazionali. È la storia di Roberto Pagani, cortonese, 56 anni, una famiglia e una casa da dove si osserva la Valdichiana, «protetti» dalla maestosa chiesa del Calcinaio. Qui c’è anche il suo studio, dove si prepara e dove dà vita ad arrangiamenti e piccole produzioni musicali, ma la sua carriera ormai da tempo si è incrocia-

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ta con quella di un grande artista, Claudio Baglioni. Pagani è uno dei musicisti che accompagnano Baglioni in tour. «Se sono arrivato qui lo devo alla mia famiglia – racconta Pagani – io sono la terza generazione di musicisti, ho imparato da mio nonno e da mio padre e poi ho trovato un terreno positivo intorno a me, sono cresciuto nei cori e nella banda della città». Pagani racconta della scuola comunale di via Guelfa a Cortona,

dell’importanza della figura di don Ottorino Capannini che lo ha accolto a braccia aperte, ma fissando alcuni principi fondamentali: «Ho imparato il rispetto per gli altri e per la musica, la scuola era gratuita, altrimenti per me che venivo da una famiglia non facoltosa non sarebbe stato facile – racconta – c’erano delle regole chiare: innanzitutto si suonava quello che serviva alla banda. Io volevo la tromba e mi dettero il clarinetto, perché c’era bisogno di quello. Avevo 7


Il personaggio anni, provate a convincere un bambino di quell’età che deve mettere da parte il suo desiderio perché la banda ha bisogno di altro». Pagani ha cominciato a muovere i primi passi nella musica con un approccio da poli strumentista, un aspetto che lo sta accompagnando nella sua carriera. «I primi passi con il pianoforte li ho fatti dalla signora Montagnani che faceva lezione nella sua casa a Riccio – ricorda Pagani – poi ho fatto il Conservatorio a Perugia. Come tanti ho avuto anche la mia band giovanile, anche se gli insegnanti spingevano perché facessi solo musica classica, ma per me fare jazz e pop è stata una necessità, sentivo che era quello che volevo fare da grande. Ho fatto anche musica liturgica con l’organo, con mio nonno imparavo la fisarmonica per ‘tramandazione orale’, lui mi insegnava i brani senza spartiti, è stato divertente poi ritrovare gli spartiti di quelle canzoni e vedere la differenza che c’era. Ancora oggi nei concerti suono la fisarmonica e mi torna sempre in mente dove ho cominciato». Roberto Pagani ha iniziato a suonare nei concerti con Dori Ghezzi. «Avevo 20 anni quando ho cominciato con lei – racconta – è in quel momento che ho rotto il ghiaccio, ho fatto due tournée, poi ho suonato con Fiordaliso». Nel 1998 un’altra svolta per Pagani che vince una selezione ed entra a far parte dell’Orchestra Casadei. «È stata

un’esperienza molto importante per il mio futuro – afferma Pagani – perché ho avuto modo di fare il poli strumentista, è stato anche molto divertente perché il popolo romagnolo sa dare tanto, ma devo ringraziare quell’esperienza perché durante una delle tante serate mi hanno notato gli osservatori di Baglioni e lui è un artista che apprezza in particolare chi sa usare più strumenti». «Ho iniziato nel 2004 con il primo tour con Claudio – racconta Pagani – è stata un’esperienza straordinaria. Baglioni è un artista unico, la cosa che mi piace più di lui è che cerca sempre di innovare, di battere strade nuove. Mi sono ritrovato a suonare non sul classico palco, di fronte al pubblico, ma con gli

spettatori tutti intorno, ti senti circondato, è una sensazione davvero incredibile. Con Baglioni abbiamo suonato al gazometro di Testaccio, un giorno ha invitato a pranzo noi del gruppo ed è andata a finire che abbiamo fatto un concerto sul balcone di casa sua a Centocelle bloccando mezza Roma. Baglioni è uno che quando accetta una sfida la porta fino in fondo e la vince, come ha fatto a Sanremo». Incontriamo Pagani qualche giorno dopo il concerto di suo figlio Danis, che ha 17 anni e suona il pianoforte. «Oggi chi vuole fare musica ha tante opportunità, ma anche maggiori difficoltà, c’è minore sostegno da parte delle istituzioni, diminuiscono le orchestre stabili. Penso che il liceo musicale di Arezzo sia una bella realtà, ma campiamo con poche isole felici, mi è capitato di vedere a Castiglione del Lago un’orchestra di 80 elementi e poi bisogna dare qualche merito a Montepulciano e Città di Castello: la grandezza di un popolo e di una comunità si misura con l’impegno e gli investimenti per cultura e arte. Personalmente io consiglio a tutti di fare musica e soprattutto di studiare musica, è una strada comunque positiva».

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Lucignano

Maggiolata, lo spettacolo abbia inizio

Appuntamento il 20 maggio, martedì 22 la suggestiva uscita in notturna, i carri rendono omaggio a Carosello

La partenza della Maggiolata è fissata a giovedi 17 maggio, alle 21, con la cena di apertura. Lo spettacolo inaugurale vedrà la sfilata in notturna del Gruppo e del Corteo Storico di Lucignano, con i suoi figuranti in costume, della Banda “G. Rosini” che anche quest’anno si conferma protagonista delle serate maggioline, del Gruppo Folcloristico di Lucignano e degli Sbandieratori del Rione “Cassero” di Castiglion Fiorentino. Venerdi 18, il programma prevede due distinti momenti altrettanto spettacolari: alla Pinetina torna il “Maggiolino d’Oro”, curato da Benedetta Giovagnini. Sabato 19, tutti in pista con una serata dedicata al ballo con l’Orchestra Spettacolo “Aladino”, mentre alle Logge va in scena una strepitosa “Serata Messicana” con tanto di “Toro Meccanico, Tortillas e DJ Set con PerryDJ. Domenica 20 è il giorno della Maggiolata! Si parte, come sempre, al mattino con la sfilata del Gruppo e del Corteo Storico di Lucignano e la lettura dell’antico Bando da parte del Capitano della Guardia. A seguire, il primo atto della sfida tra i 4 Rioni lucignanesi, impegnati nella tradizionale staffetta femminile e maschile lungo l’anello viario principale del centro storico. Alle 16, finalmente, la Festa entra nel vivo.

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Sfileranno i carri allegorici completamente rivestiti di fiori (si parla di oltre 100.000 garofani e altre essenze floreali utilizzati per rendere i carri ancora più belli) in rappresentanza dei Rioni di Porta San Giusto, Porta Murata, Via dell’Amore e Porta San Giovanni quest’anno impegnati nella realizzazione di un tema comune che vuole essere un omaggio al celebre programma televisivo “Carosello”. Con i carri allegorici (nella foto quello vincitore del 2017, di Porta San Giusto) si alterneranno in una sfilata particolarmente suggestiva il Gruppo e il Corteo Storico di Lucignano, gli Sbandieratori della Giostra del Saracino di Arezzo, la

Filarmonica di Lama, i MaggiolinI della Scuola Media di Lucignano, il Gruppo Folcloristico di Lucignano, il Gruppo Folk “Giuseppe Moffa” di Riccia (Campobasso), la Show Band “Angiolo Del Bravo” direttamente da La Scala di S. Miniato (Pisa) e il

Gruppo Folcloristico “Ri Ualanegli” di Pontelandolfo (Benevento). Martedi 22 è il giorno della edizione in notturna, alle 21,30 i carri allegorici dei Rioni sfileranno lungo le strade del centro storico con giochi di luce. Saranno presenti a questo appuntamento il Gruppo e il Corteo Storico di Lucignano, gli Sbandieratori della Giostra del Saracino di Sarteano, il Gruppo Folk di Lucignano, la “Samba” di Torrita, la Banda “Rosini” di Lucignano e il Gruppo Folk “Arcobaleno” di Pergine Valdarno. Giovedi 24 è il giorno della finale del Concorso “Maggiolino d’Oro”. Alla Pinetina si esibiranno i nuovi talenti. Sabato 26 maggio alle 21,30 si balla con l’Orchestra “Notte di Note”, mentre alle Logge va in scena il “No Sense Party” con DJ Set di Perry DJ. La manifestazione è realizzata dall’associazione Maggiolata Lucignanese, con il supporto dell’amministrazione comunale del sindaco Roberta Casini (foto piccola). Domenica 27 maggio è l’ultimo appuntamento con la Festa dei Fiori di Lucignano. Al mattino, il Gruppo e il Corteo Storico di Lucignano sfileranno lungo le strade del centro storico, a seguire, il secondo momento di sfida tra i rioni con staffetta. Alle 16 parte la sfilata dei carri allegorici fioriti in rappresentanza dei 4 Rioni Lucignanesi, con la presenza del Gruppo e del Corteo Storico di Lucignano, accompagnato dagli Sbandieratori del Rione “Cassero” di Castiglion Fiorentino, del Gruppo Folcloristico di Lucignano, della Folcloristica Show Band di Bettolle, del Gruppo Folk “I Giullari” di Minturno (Latina), della Banda e Gruppo Folcloristico “Monterosso” di Terricciola (Pisa) e del Gruppo Folclorico di Agnone (Isernia). Nel pomeriggio si tiene la “Battaglia dei Fiori” e poi la lettura in piazza delle Logge del verdetto della Giuria che determinerà la conquista del “Grifo d’Oro”.


Cortona

Un territorio che cambia e che cresce

Impegno ad ampio raggio in favore delle 39 frazioni Tutti gli interventi in programma dalla Fratticciola a Mercatale Il territorio del Comune di Cortona è 342 kmq, le nostre frazioni sono ben 39. Un impegno costante per garantire servizi e migliorare la vivibilità. Camucia è il centro più popoloso e cuore economico del comune. Qui il programma è intenso e con opere di

grande importanza come la riqualificazione dell’area della ex-maialina che diventerà in parte parcheggio e area verde. Il progetto è già in fase avanzata e finanziato ed ha visto il

contributo di idee e spunti anche degli studenti delle scuole di Camucia. Altra opera attesa e strategica è la realizzazione della nuova sede del Centro Sociale di Camucia, attualmente ospitato in locali in affitto in via 2 giugno, troverà una collocazione più adeguata e funzionale nella ex sede Telecom nella zona di via di Murata. In questo stesso ambiente verrà realizzata anche la nuova Sala Civica Comunale, per la quale attualmente il Comune ha una stanza in affitto. Infine lo stabile della stazione FS di Camucia che, grazie ad un accordo con RFI, ospiterà i nuovi uffici comunali DEC (ex URP) nonché un ufficio informazioni turistiche. Altro centro del territorio coinvolto è Terontola dove verrà riaperta al transito, dopo molti anni, la centrale Via Dante. Nuovi marciapiedi sono in fase di realizzazione nei centri di San Lorenzo e Centoia, mentre per Mercatale, Pietraia e Pergo questi stessi marciapiedi sono stati progettati e finanziati e verranno realizzati entro la

fine del 2018. Sempre a Mercatale è stata finanziata la ristrutturazione di un nuovo stabile in di una delle piazze centrali che diverrà un centro polivalente con sale e ambienti specifici per la comunità. Un luogo destinato a diventare il fulcro dell’attività di tutta la comunità della Valdipierle. Una grande attenzione è riservata alla viabilità, sia con interventi costanti nella manutenzione degli asfalti e dell’illuminazione, sia con la realizzazione di nuove infrastrutture come il ponte tra Fratticciola e Fratta, già affidato e appaltato.

Stazione di Terontola: treni alta velocità

Novità per il progetto della fermata dell’alta velocità ferroviaria. L’Amministrazione Comunale di Cortona ha organizzato a Terontola, nel mese di maggio, un incontro tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto dell’alta velocità ferroviaria in Valdichiana. Saranno presenti gli assessori ai Trasporti e alla mobilità delle regioni Toscana e Umbria, Vincenzo Ceccarelli e Giuseppe Chianella. L’assessore toscano si era già espresso a favore della ferma-

ta dell’alta velocità a Terontola ed aveva già contattato i vertici del gestore Trenitalia affinché si potesse realizzare questa soluzione. Insieme anche ai sindaci del Lago Trasimeno, Cortona appoggerà la richiesta di Ceccarelli perché, a nostro giudizio, Terontola è la scelta

migliore e più funzionale e garantirà la possibilità a tutta l’area di Cortona, della Valdichiana, del Lago Trasimeno e ai suoi tanti pendolari, un servizio strategico. Un’opportunità che potrà anche essere un volano per lo sviluppo economico e turistico.

Sicurezza: ecco le telecamere A seguito dell’accordo con il comando dei Carabinieri di Cortona sono state installate le prime telecamere per il controllo del territorio. Una in località Riccio all’incrocio nei pressi del semaforo, la seconda a Tavernelle sempre nei pressi del semaforo, le altre a Cortona nel centro storico. Queste telecamere

sono direttamente collegate alla centrale operativa dei Carabinieri. Il Comune continuerà ad installare nuove telecamere seguendo le direttive della Prefettura in modo che tutto il territorio possa essere messo in sicurezza e seguito direttamente dalla forze dell’ordine. il mensile della valdichiana - n. 5 - maggio 2018

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Castiglion F.no

«Maggio» un mese ricco di eventi

Turismo: in tre anni crescita del 50% delle presenze

«Quest’anno - dichiara il sindaco Mario Agnelli - il Maggio Castiglionese prende il nome di «DegustiAMO Castiglion Fiorentino. Terra d’arte e di sapori». Nell’anno del cibo italiano abbiamo dato risalto al settore dell’enogastronomia, espressione della nostra storia e delle nostre tradizioni locali, che insieme al patrimonio storico-artistico e culturale ha permesso a Castiglion Fiorentino di fregiarsi del premio «Alloro», assegnato al Senato della Repubblica, palazzo Madama, nell’ultima edizione del Premio «100 mete d’Italia». La valorizzazione delle nostre peculiarità ha permesso di far conoscere alla cittadinanza, ai visitatori in genere nonché ai turisti Castiglion Fiorentino nella sua totalità». Dall’amministrazione comunale un ringraziamento a tutte quelle persone che a vario titolo hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione che vede esaltare l’ortoflorovivaismo e l’enogastrono-

mia. «Il 2018 - afferma l’assessore alla Promozione turistica, Devis Milighetti - è l’Anno del Cibo Italiano nel Mondo, ma la tendenza ad apprezzare cibi e vini italiani ha radici profonde, tanto da far diventare questa forma di turismo una delle voci più importanti del settore. Il turista enogastronomico è alla ricerca non solo della conoscenza del prodotto ma anche del territorio di produzione, nel quale cerca un’esperienza di vita a contatto con identità e risorse. Il cibo è vissuto dunque come cultura ed esperienza da condividere, attraverso la quale entrare in contatto con un luogo. L’incremento del 50% delle presenze turistiche negli ultimi 3 anni - prosegue Mili-

ghetti - ci permette di guardare al futuro di questo settore con ottimismo, auspicando un’economia sempre più volta a sfruttare tale opportunità . Anche Castiglion Fiorentino ha deciso quest’anno di omaggiare il settore enogastronomico: Degustiamo insieme la nostra città con Castiglioni in tavola on the road, oltre ai consueti eventi e stand dedicati ai prodotti di aziende enogastronomiche del nostro territorio, come l’aglione e la chianina. Cornice a tutto ciò è Castiglioni in fiore, valorizzato tramite un concorso di idee di giovani professionisti, che arrederanno la nostra città come un suggestivo giardino, vetrina del settore florovivaistico, fiore all’occhiello della nostra città».

Il programma del Maggio in un click Usa questo qr code con il tuo smartphone per visualizzare tutti gli eventi della rassegna:

DegustiAMO Castiglion Fiorentino.

Aperta l’area «Cani felici» Ora la città può vantare un’area di verde attivo dove i proprietari dei cani possono socializzare. Si trova in centro cittadino e può diventare l’estensione verde del soggiorno di casa. Una stanza in più all’aperto dove sotto la struttura protetta dotata di tavoli e sedute i cittadini possono leggere libri, conversare, fare pic-nic e lasciare il proprio cane in sicurezza senza guinzaglio. È in corso di costituzione il grup-

po informale degli Amici del Parco Cani Felici, che avranno un occhio speciale di cura dell’area. L’assessore all’Ambiente Laura Tavanti ha coronato un percorso per vedere realizzata quest’area tutt’altro che facile. L’area è adiacente alla scuola elementare per cui può rappresentare una opportunità per lezioni ambientali all’aperto. Un’area che va oltre il benessere dei cani, va nella direzione di vivere il verde cittadino. il mensile della valdichiana - n. 5 - maggio 2018

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Marciano

La mappa dei lavori pubblici in partenza

L’amministrazione comunale, continua il proprio incessante operato relativamente alle opere pubbliche. Infatti, sarà tra non molto cantierabile anche l’allargamento del cimitero della frazione di Cesa. Il progetto nel suo complesso, prevede la realizzazione di 360 nuovi loculi, l’individuazione di spazi per la realizzazione di 7 future cappelle gentilizie, oltre a servizi igienici, un nuovo ingresso posteriore con relativa strada di accesso e un nuovo parcheggio.

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Nel primo stralcio dei lavori, però, saranno costruiti 120 loculi disposti in due blocchi paralleli e su quattro file in altezza (così come realizzato nel cimitero del capoluogo) i bagni pubblici, la strada laterale per l’accesso posteriore e il parcheggio. L’allargamento, così come da indicazioni della Soprintendenza si svilupperà nella parte posteriore ciò per non “intaccare” l’originario e storico impianto, per non modificare la simmetria del prospetto principale e per non alterare la vista interna che ingloba centralmente la chiesa. La giunta comunale con una recente delibera, che prevedeva la modifica e l’integrazione alle previsioni del programma degli investimenti relativamente al triennio 2018-2020, ha messo sul piatto, per quest’opera, ben 160 mila euro reperendo i fondi necessari per la realizzazione del primo stralcio funzionale e anche il passaggio in consiglio comunale,

approvato con i soli voti del gruppo di maggioranza, guidato dal sindaco Marco Barbagli, ha sancito e sigillato la volontà e il desiderio per la realizzazione di dette opere che sono state fortemente volute dall’assessore ai Lavori Pubblici, Mauro Faralli. A brevissimo partiranno anche i primi lavori di bitumatura delle strade cittadine, con priorità alle strade più critiche e a breve sarà indetta la gara per l’affidamento dei lavori. Lavori che interesseranno anche parte della illuminazione pubblica, infatti l’amministrazione comunale sta lavorando nella direzione dell’innovazione e del risparmio energetico attraverso il consolidamento di una partnership con un soggetto privato, volta a rinnovare completamente linee, quadri elettrici, pali, corpi illuminati e individuazione di nuove zone da servire con illuminazione pubblica.


Foiano

È nata la «Cittadella dello Sport» Nasce ufficialmente la «Cittadella dello Sport» di Foiano della Chiana. Gli ultimi interventi hanno comportato la realizzazione del campo secondario in erba sintetica sfruttando un’area esistente da anni e non più utilizzata dalla società calcistica, nel contempo sono stati ripristinati anche gli spogliatoi. Le opere hanno

comportato la realizzazione dello sbancamento con successiva massicciata, gli opportuni drenaggi, il manto in erba sintetica, la realizzazione delle panchine e la nuova recinzione dell’intero campo da calcio. Il nuovo stadio in erba sintetica gestito dalla Nuova A.C. Foiano servirà non solo la suddetta società con tut-

Loc. Sant’Eusebio, 14/E CORTONA (AR)

to il settore giovanile ma anche le squadre amatoriali di Foiano. Il campo già utilizzato dalla scorsa stagione sarà inaugurato questa primavera e intitolato al compianto Matteo Roghi, giovane promessa amaranto scomparso nel 2013. L’area sportiva è stata interessata da lavori di ristrutturazione della piscina comunale. Gli interventi sono stati realizzati a seguito dell’assegnazione alla Chimera Nuoto. L’impianto che prevede due vasche interne e due vasche esterne è un punto di riferimento per tutta la vallata sia aretina che senese. È stato realizzato ex novo un campo multifunzionale da beach volley, tennis volley e calcio volley limitrofo al Palazzetto dello Sport che è andato ad implementare le attività gestite dalla società Pallavolo Foiano. Anche il palazzetto dello sport è stato oggetto di interventi particolari con la realizzazione di un nuovo parquet. Infine è stato realizzato il nuovo manto della pista di atletica leggera a contorno del campo sportivo prin-

cipale dello Stadio dei Pini. Nell’area si colloca anche il campo da tennis in sintetico e due campetti da calcio a 5 in erba sintetica ad uso anche di tennis e tamburello. «Gli impianti sportivi di Foiano, ora Cittadella dello Sport, sono divenuti negli anni il fiore all’occhiello della provincia di Arezzo - dichiara il Sindaco Francesco Sonnati - questo va a caratterizzare la nostra amministrazione come vicina allo sport, alle

società sportive e soprattutto ai tanti ragazzi foianesi e della provincia che in questi impianti trovano un punto di riferimento per il proprio tempo libero e la propria passione».

Tel 0575 / 612585 www.torresi.net info@torresi.net il mensile della valdichiana - n. 5 - maggio 2018

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Inchiesta

Il centro storico e i negozi che resistono

Le realtà commerciali fatte su misura per i cittadini È giusto tutelare questa forma di impresa? La risposta è scontata, ma quello che è importante è il «come». Come si fa a salvare i negozi delle zone più antiche delle nostre cittadine? Residenti in calo e turismo in aumento, sono questi i due elementi che più stanno incidendo sul cambiamento. Una strada con le luci delle case, degli uffici e le vetrine accese è una strada viva, i centri storici non possono morire o dedicarsi a senso unico ai turisti. Dalla signora Marcella Toti di Lucignano, alle seconde generazioni di famiglie di commercianti, come i Sanchini a Castiglion Fiorentino. Dai gestori di market come i Molesini di Cortona, ai bottegai di paese di Pozzo della Chiana. Ecco il viaggio di questo mese, dedicato a chi tiene in piedi un negozio utile a chi vive in un posto.

Partiamo dalla fine e mettiamo subito in chiaro che per rendere sostenibili i negozi di vicinato e non farli sparire definitivamente serve principalmente una cosa: serve chi ci vive in centro, servono i residenti. Di certo sono necessari parcheggi per chi viene da fuori, ma questa è una condizione secondaria. Senza abitanti i centri storici possono trasformarsi in due differenti realtà. Quelli più fortunati diventano una vetrina fatta apposta per i turisti, quelli che invece non hanno questa fortuna finiscono nell’abbandono, ma attenzione perché il turismo non è costante e nei mesi di «bassa» il rischio degrado riguarda anche le nostre perle. Il centro storico di Cortona rappresenta il primo fra i due casi, per

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questo abbiamo scelto di mettere nella nostra copertina Sandro Ricci, uno dei titolari della ferramenta che si trova alla Croce del Travaglio, ultimo baluardo per il cortonese a cui si fulmina una lampadina o che vuole fare la duplica delle chiavi senza andare a Camucia. Sul fronte dei residenti del centro i dati del servizio anagrafe del Comune vedono un decremento di 200 persone dal 2009: erano 2249 e l’ultimo dato segna 2030. Sappiamo che tutta questa attenzione rivolta ai centri storici e al commercio di vicinato può urtare la sensibilità degli esercenti dei grandi e popolosi centri di fondo valle e annunciamo che presto «Il Mensile» si occuperà anche di loro, ma torniamo là da dove siamo partiti. Torniamo nei

nostri centri storici, una vallata con tante analogie, ma anche delle differenze. Dai contesti che si sviluppano in collina a quelli che sorgono sostanzialmente in un territorio pianeggiante. Dove mancano cronicamente i parcheggi o dove invece è ancora possibile lasciare l’auto a pochi passi dal negozio senza nemmeno pagare la sosta. Sono tante le differenze e quelle più pesanti sono quelle storico urbanistiche. Ci sono attività che sorgono in costruzioni plurisecolari, immaginate per un imprenditore cosa voglia dire effettuare lavori di ristrutturazione e messa a norma di locali che esistono da quattro secoli. Il nostro viaggio riguarda tutte le attività che non offrono ristorazione o che non sono strettamente lega-


te al turismo, escludiamo dai nostri conteggi anche le tabaccherie che svolgono esclusivamente questo servizio. Abbiamo deciso di considerare invece le farmacie, che pur facendo parte di un settore commerciale non liberalizzato, costituiscono un classico esempio di luogo al servizio di chi vive una città. A Cortona c’è una ferramenta ed è stata aperta cinque anni fa in modo assolutamente coraggioso, i proprietari potevano decidere di mettersi a fare i panini, affettare prosciutti e mescere del buon vino, ma hanno pensato che ai cortonesi potesse essere utile un negozio come questo. Ricci non nasconde che senza il fondo di proprietà non sarebbe possibile tirare avanti con un’attività del genere. Nel centro della città etrusca non c’è più la merceria, non si trova una lavanderia, c’è una cartoleria e come spiega la signora Rosy Calosci che ne è titolare, è un negozio che si presta oltre che agli studenti ai turisti, quindi ibrido, qui infatti incontriamo due giovani americane che stanno acquistando gadget. Grazie a questa formula ibrida la cartoleria è aperta tutto l’anno, da settembre a giugno ci sono le scuole, poi con l’arrivo dei turisti il movimento aumenta. In piazza della Repubblica una delle colonne del commercio locale e di vicinato è il market Molesini, frequentato dai residenti e anche dai turisti, ma aperto tutto l’anno proprio perché trattasi di un’attività nata per la popolazione. Secondo Giuliano Molesini in centro ci vive poca gente e lui è un vero e proprio conta persone perché di qui ci passano tutti quelli che vivono in centro. Per molti commercianti i dati dell’anagrafe non raccontano il vero a proposito della reale popolazione che ogni mattina si sveglia dall’antica lucumonia. Secondo una stima in centro a Cortona ci sta meno della metà delle persone censite dagli uffici comunali. Un fenomeno che riguarda più o meno tutti i Comuni, soprattutto da quando non si paga la tassa sulla prima casa.

A Castiglion Fiorentino i negozi sono tornati a crescere nel 2016, mentre negli ultimi mesi, dal 2017 in poi, il saldo aperture/chiusure è tornato a stabilizzarsi. Da qualche anno però il centro storico soffre della «sindrome di via Dante», è questa la linea di confine che divide il corso, simbolo dello scivolamento a valle dei negozi. Al di sopra resistono in pochi, fra questi c’è Carla con la sua merceria a conduzione familiare dove non manca mai un sorriso per i clienti. In piazza del Municipio c’è il negozio di frutta e verdura, a pochi passi un forno, poi giù per via San Michele fino a Porta Romana si contano pochissime attività, fra cui l’edicola di Cinzia e il mitico signor Baldi con la sua attività di riparatore di bici e venditore di bombole del gas. Chi conosce la città del Cassero sostiene che a dare un colpo alla frequentazione del centro e ad aggravare lo «scivolamento verso valle» delle attività sia stato il trasferimento dei medici di famiglia alla casa della salute. Sul fronte dei residenti, dal 2009 al 2011 c’è stata una flessione da 880 a 775, poi il dato si è sostanzialmente stabilizzato e a fine del 2017 erano 770. Il corso di Castiglion Fiorentino vanta numerose attività storiche ne abbiamo scelte due fra le tante. Due realtà che a loro modo affrono un servizio alle persone che vivono e frequentano questa parte del paese. Per chi si prende cura del proprio corpo c’è la profumeria Sanchini, questa seconda generazione nella gestione familiare fra poco spegnerà trenta candeline. Nel nostro giro abbiamo incontrato anche i titolari della cartolibreria Nocentini, altra realtà ultra decennale del commercio di vicinato del centro castiglionese. Un’attività fortemente legata alla presenza della scuola media e delle superiori, entrambe saldamente insediate nel centro della città del Cassero, perché un altro motore dei centri storici è rappresentato dalla presenza dei poli scolastici e dal movimento generato dagli studenti, giovani e famiglie che arrivano qui ogni giorno.

Sandro Ricci e la sua ferramenta a Cortona

La cartoleria di Rosy Calosci con le turiste

Molesini nello storico market in piazza

Il negozio Sanchini di Castiglion Fiorentino il mensile della valdichiana - n. 5 - maggio 2018

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Inchiesta Dentro le mura di Marciano è rimasta la farmacia, ultimo baluardo

del commercio di vicinato, i residenti si contano in poche decine, resistono alcune attività lungo la cinta muraria, ma rivolte all’esterno, il nuovo commercio si dirige verso via Piave, oltre che a Cesa. Quando chiediamo i dati degli ultimi dieci anni, dal Municipio fanno spallucce, le cose infatti stanno così da molto tempo. Nel «castello» di Marciano, ai piedi della Torre restaurata dall’amministrazione comunale, oltre alla farmacia ci sono un bar e un celebre ristorante, ma nella nostra indagine queste due ultime attività non rientrano nelle categorie in studio.

Foiano è un altro caso di scuola, un centro storico pianeggiante e un contesto commerciale che però ha fissato il proprio «capoluogo» nella frazione de Le Farniole, dove c’è l’outlet e tutta una serie di altri poli. Per contare i residenti del centro il Comune ci ha fornito i dati della sezione elettorale numero 1 che vede una crescita da 893 cittadini nel 2008 ai 968 dello scorso febbraio. Nel centro di Foiano ci sono 15 attività di somministrazione, negli ultimi cinque anni il saldo è positivo di 2 unità. Negativo

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il saldo delle attività che non fanno somministrazione, anche se nel centro resistono 10 parrucchieri e ci sono 2 sartorie che fanno riparazioni, entrambe avviate negli ultimi anni. A Foiano le opinioni si dividono in due: quelli che con l’outlet ci lavorano e se gli chiedi della valorizzazione del centro storico impallidiscono e cambiano discorso e quelli che non ci lavorano e accusano il «gigante del commercio» di divorare tutto, ma ci sono anche i moderati che vorrebbero maggiori scambi e collegamenti fra la città e Le Farniole. Vicino a Foiano c’è Pozzo dove si trovano alcune autentiche botteghe alimentari, come il market di Andrea e Stella in via del Calcinaio, dove si vendono anche i giornali. Lucignano è un altro esempio di trasformazione in senso turistico nell’ultimo periodo le presenze stagionali sono aumentate, secondo i dati dell’anagrafe, in cinque anni la cittadina ha visto diminuire la popolazione del centro da 500 a 432 (dato 2017), le attività che non fanno somministrazione sono scese da 30 a 22, stabili quelle di somministrazione, tuttavia questa realtà può vantare delle eccellenze commerciali e degli esempi straor-

dinari. Fra questi la signora Marcella Toti, 88 anni (nella foto in basso), che incontriamo nel suo negozio di merceria. La signora Toti è al suo posto di lavoro e c’è anche una giovane dipendente che la aiuta, il suo negozio è anche un po’ un diario, perché sono presenti tanti cimeli di famiglia, la commerciante ci fa sapere che è intenzionata a cedere la sua attività e che vorrebbe vederla sempre aperta, confessandoci tutta la sua irritazione per le serrande chiuse. Altra attività di vicinato del centro storico di Lucignano è l’edicola-bricolage di Donella Amidei, dove è possibile acquistare quotidiani e riviste, ma dove si trovano articoli casalinghi e una ferramenta essenziale. Per la realizzazione di questa inchiesta sono state preziose le informazioni che gli uffici Suap e le anagrafi comunali hanno potuto fornirci, a tutti loro va il nostro grazie perché abbiamo richiesto dati differenziati che spesso hanno comportato ricerche raffinate e quindi l’impiego di molto tempo. La stessa richiesta è stata formulata alle associazioni di categoria e mentre scrivevamo queste pagine abbiamo scoperto che anche la Confcommercio stava ricercando queste informazioni a livello provinciale.


La Confcommercio ha lanciato una campagna in favore dei negozi di vicinato. Dalla ricerca dell’associazione di categoria è emerso che dal 2009 sono sparite in provincia di Arezzo oltre 150 attività di questo tipo. La ricerca, effettuata sulla base delle informazioni della Camera di Commercio di Arezzo fa parte di una iniziativa volta a sensibilizzare i cittadini al ritorno all’acquisto nel negozio «sotto casa». Ecco la nostra indagine, contestualizzata in Valdichiana, punta il dito su un’altra questione: nelle case del centro ci stanno poche persone e quelle che restano sono spesso persone anziane e pensionati che non hanno una propensione al consumo come le famiglie più giovani. Le amministrazioni comunali cosa possono fare per riportare i residenti nei centri storici? Le azioni da intraprendere sono limitate. I comuni che hanno proprietà immobiliari possono riconvertire gli spazi a edilizia residenziale pubblica e questa è una delle ipotesi, ma in Valdichiana sono pochi i casi del genere. Tuttavia, esistono altri enti pubblici, si pensi ai vecchi stabili che le Asl devono vendere ma non ci riescono. Fra gli enti pubblici proprietari di immobili nei centri storici c’è anche la stessa Provincia e poi ci sono enti pubblici minori. Una serie di attori pubblici che potrebbero decidere di superare la prassi dell’alienazione e cercare di valorizzare gli immobili in favore dell’edilizia residenziale pubblica. Per innescare questa possibilità virtuosa servirebbe una legge e questa è una prima proposta da inviare a consiglieri regionali e ai neo eletti parlamentari. A questi ultimi destinatari va sottoposto anche l’aspetto fiscale: sostanzialmente anche la nuova disciplina della tassa sulle seconde case lascia pochi margini. Sul fronte degli affitti c’è poi un altro scoglio, i centri storici a vocazione turistica vedono la prevalenza di locazioni temporanee (per i visitatori) rispetto a quella dei dimoranti stabili, spesso ritenuti meno vantaggiosi.

Gli incentivi per aprire nuove attività servono davvero?

Secondo la Confcommercio nonostante gli sgravi fiscali applicati da alcuni comuni non c’è stato un effetto positivo. È pur vero tuttavia che la prova empirica di questo regime è avvenuta durante la più grande crisi dal dopo guerra, quando l’iniziativa economica si è ridotta in modo massiccio. Il primo municipio a offrire gli incentivi, sotto forma di sgravi fiscali e contributi diretti alle nuove aperture in centro, è stato Castiglion Fiorentino nel 2016, anno nel quale ha registrato 4 nuove aperture di negozi di vendita al dettaglio e 2 di attività di somministrazione. In quella occasione due attività hanno beneficiato di contributi pari a 1700 euro cadauno. Dal comune castiglionese si fa sapere che gli incentivi potrebbero tornare il prossimo anno, l’intenzione è pero quella di non farli diventare una costante. A Cortona invece è in corso una doppia azione del comune, da una parte si frena la proliferazione di attività di somministrazione (stop alla concessione di suolo pubblico). Dall’altra sono stati previsti sgravi sui tributi, tassa sui rifiuti in particolare, per le attività artigianali e per quelle che non fanno somministrazione che intendono insediarsi in centro. Sulla stessa sintonia anche il comune di Lucignano che ha pianificato un’azione mirata: nuova Iuc che incentiva l’uso o la cessione in uso dei fondi commerciali del centro storico per l’apertura di negozi di commercio al dettaglio, esclusi quelli di somministrazione di alimenti. Si tratta di un abbassamento dell’Imu per quei proprietari che dimezzano l’aliquota se offrono canoni d’affitto a prezzo concordato per incentivare apertura di negozi. Per i titolari di attività in apertura c’è l’abbattimento del 70% della Tari. Le agevolazioni valgono per 6 anni e sono valide anche in caso di successiva cessione di attività per subingresso. Al momento non sono note azioni analoghe da parte degli altri municipi.

La cartoleria Nocentini di Castiglion Fiorentino

La merceria di Carla sopra via Dante

Lo staff del market di Pozzo della Chiana

Amidei l’edicolante di Lucignano il mensile della valdichiana - n. 5 - maggio 2018

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Sport

Lo sport e la promozione del territorio

La Rampichiana fra le principali gran fondo italiane

Oltre 1300 partecipanti nella tre giorni di competizioni, la Rampichiana si conferma fra le più importanti gran fondo a livello nazionale. Ospite speciale di questa edizione Daniele Bennati che è stato accolto da tanti suoi sostenitori. Gli organizzatori sono l’Asd Cavallino e l’amministrazione comunale con il contributo della Banca Popolare di Cortona. La Rampichiana è un evento che calamita tantissime persone da tutta Italia nella città etrusca. Un modo per attrarre a Cortona tantissimo pubblico e una galassia di visitatori che si muove intorno ai grandi eventi sportivi. Perché di questo si tratta, la Rampichiana è ormai considerata a livello nazionale una delle tappe delle gran fondo italiane e

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sono tantissimi i team che seguono il calendario italiano di questa disciplina. Per questo ospitare la Rampichiana si è rivelato per Cortona uno dei modi per allungare la stagione turistica e per spalmare su un arco temporale ancora più grande l’afflusso di visitatori nelle strutture ricettive. S u l fronte spor tivo l ’e d i z i o n e 2018, disputata lo scorso 15 aprile, ha visto la vittoria nel percorso lungo di Nicola Corsetti dell’Avis Pratovecchio Team Lee Cougan in 1h53’40’’ e di Valentina Rubechini nella categoria donne in 2h17’33’’. Soddisfatto l’assessore allo Sport del

Comune di Cortona Andrea Bernardini che dichiara: «Il mondo delle Bike è in continua crescita che si muove in ogni periodo dell’anno: credo che Cortona possa offrire molto anche dal punto di vista del turismo sportivo e che sia questo un settore su cui puntare molto nei prossimi anni; il legame con l’enogastronomia, con i vari sentieri e percorsi nel nostro territorio può essere un ulteriore volano per l’economia facendoci calamitare tantissime persone. La Rampichiana ne è un esempio su tutti consentendo una visibilità straordinaria per la nostra città e riempiendo per diversi giorni molte delle strutture ricettive di tutto il territorio e non solo del centro storico».


Economia

Approvato il bilancio della Bpc

Utile a 745 mila euro, crescono i soci e la raccolta. Verso l’apertura di una nuova filiale ad Arezzo

L’Assemblea dei Soci della Banca Popolare di Cortona ha approvato il bilancio dell’esercizio 2017 con un utile netto di 745.023 euro. Approvata anche la misura del dividendo a 0,30 euro per azione, che sarà messo in pagamento il giorno 25 aprile. Stabile a 33,25 il valore dell’azione determinato per i fini previsti dallo Statuto. In un periodo ancora molto complesso per l’economia e per l’industria bancaria, riferisce il Presidente Burbi, la Banca ha proseguito nel proprio percorso di crescita segnando un buon progresso dei principali indicatori, compreso il numero dei Soci che continua ad aumentare. Quest’anno altri 47 hanno deciso di credere nelle potenzialità della nostra Banca. Durante i lavori assembleari il Presidente e il Direttore si sono alternati per illustrare gli aspetti che hanno caratterizzato la gestione 2017, dalla governance, alle iniziative di sostegno al territorio, oltre ad illustrare le sfide che la Banca sarà chiamata ad affrontare nei prossimi anni. Tra queste la più stimolante sarà l’apertura della seconda Filiale nella città di Arezzo, prevista a fine estate. Il Direttore nella sua relazione ha riassunto i numeri più significativi

dell’anno 2017: il prodotto bancario complessivo (la somma di impieghi e raccolta totale) è cresciuto del 3,60%. Gli impieghi alla Clientela crescono del 6,07%. Anche la raccolta diretta da clientela registra un buon progresso del 1,46%. Molto interessante è il dato della raccolta indiretta che cresce di un ottimo 7,13%. Sul fronte reddituale, il margine di interesse registra un progresso del 6,50% e le commissioni nette del 1,68%. Il margine di intermediazione, che lo scorso anno aveva ancora beneficiato in maniera importante delle plusvalenze realizzate dalla vendita di titoli di Stato, subisce una decurtazione del 15,25%, comunque inferiore all’importo delle minori plusvalenze realizzate. L’aggregato dei costi operativi, voce 200 del conto economico, registra una diminuzione del 5,56%; le Spese amministrative, dopo la diminuzione significativa dello scorso anno, - 6,77%, sono state ulteriormente contenute: -1,58%. Invariato al 15,24% il rapporto dei crediti deteriorati lordi su crediti totali lordi (NPL ratio). La Banca ha destinato molte risorse all’incremento della propria solidità. Consistente anche nel 2017, anche se in calo rispetto al 2016, il provisioning dei crediti, con

svalutazioni a carico del conto economico che ammontano ad euro 2.918 mila. La percentuale di copertura complessiva dei crediti deteriorati passa dal 46,29% al 44,97%. Diminuisce la misura del patrimonio netto contabile, - 1,61%, e dei Fondi propri, - 0,74%. In leggero calo, ma sempre su livelli ottimali, i coefficienti di Vigilanza: Il CET 1 ratio si attesta al 15,65% (nel 2016 era del 16,34%) e il Total capital ratio al 15,65% (nel 2016 era del 16,38%). L’Assemblea dei Soci ha eletto e riconfermato due Consiglieri di amministrazione per il triennio 2018 – 2020, la Dott.ssa Elena Bucciarelli Ducci e il Dott. Andrea Cardoni. E’ stato eletto anche un membro supplente del Collegio sindacale, il Dott. Massimiliano Salvi.

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Ambiente

Rifiuti: pagheremo in base al peso

Dal 2019 sperimentazione con cassonetti intelligenti La chiamano «Tariffa puntuale» e rappresenta il passaggio decisivo rispetto all’equità fiscale in tema di rifiuti. Dopo il primo anno di riduzione dei costi di gestione e quindi della tariffa (vedi l’inchiesta del mese scorso), è il momento di cercare di valorizzare chi attua comportamenti virtuosi. La questione ovviamente può valere sia per le aziende che per le famiglie, ma bisogna comprendere ancora a chi sarà destinata la sperimentazione e la nuova misura. Sì, perché al termine di questo anno, con la messa a regime di tutte le dinamiche di raccolta domiciliare, occorre fare il passaggio decisivo. Obiettivo: pagare in base al peso dei rifiuti prodotti, al netto di quelli che vengono avviati al riciclo. Come è possibile? In Italia ci sono già alcuni comuni che hanno av-

viato questa modalità, la capofila è l’Emilia Romagna che nel 2015 ha adottato una legge regionale e

adesso può annoverare 48 comuni che attuano la tariffa puntuale. Ma come funziona? Per sapere quanti rifiuti indifferenziati produce cia-

GLI AMICI DEL RE DELLA MACCHIA

scuna famiglia e abbassare la tariffa per chi ne produce di meno, occorrono sistemi intelligenti. È in arrivo infatti un cassonetto dell’indifferenziato di nuova generazione, ad ogni utente verrà consegnata una tessera o una chiave con microchip che serve ad aprire il bidone. Ci sono poi i sacchi dell’indifferenziato che possono essere dotati di un codice a barre, in modo da essere associati all’utente. In Emilia Romagna laddove è stata sperimentata, in un anno si è assistito al dimezzamento del numero di rifiuti indifferenziati prodotti. Un risultato di grande rilevanza in termini ambientali, un risultato che speriamo presto di vedere anche dalle nostre parti. L’intenzione è concreta e la sperimentazione partirà nel 2019.

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Scatti dalla Valdichiana

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6 1) Il sindaco di Cortona Francesca Basanieri durante il sopralluogo all’asilo di Camucia dopo l’episodio di vandalismo; 2) Il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli insieme all’attore Francesco Montanari che si occuperà della Sagra del Cinema in partenza il 12 luglio; 3) Docenti e studenti dell’istituto Vegni al Vinitaly per ritirare il premio «Renisa» 3) Gli architetti Vanessa Stella, Michela Salvadori e Elena Scotto vincitrici del bando «CastiglionInfiore» 5) Vincenzo Salemme e le sue fan allo spettacolo di chiusura della stagione teatrale del Signorelli di Cortona; 6) I partecipanti al Brainstorm di Castiglion Fiorentino con l’assessore alla Cultura Massimiliano Lachi.

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Eventi

Lo spettacolo dei Musici e Sbandieratori

Squadra che vince non si cambia e così la competizione fra i musici e gli sbandieratori dei rioni castiglionesi quest’anno torna con tutto il suo carico di fascino. I colori e i suoni che partono da piazza del Municipio costruiscono un’atmosfera suggestiva e da quando è stata variata la prospettiva, il loggiato sullo sfondo riesce a rendere ancora più accattivante la serata. La gara dei Musici e Sbandieratori dei rioni è giunta alla sua 13esima edizione e l’albo d’oro vede comandare Porta Fiorentina con sei vittorie. Il terziere gigliato è anche quello che arriva da detentore del titolo, sue le edizioni ‘16 e ‘17, mentre l’anno prima era stato il Cas-

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sero ad aggiudicarsi il premio. Gli arancio verdi sono stati capaci di fare una tripletta dal 2012 al 2014, in precedenza c’era stato il bis del Cassero, è del 2009 l’unica vittoria di Porta Romana. La gara è nata nel 2006, al debutto vince proprio Porta Fiorentina, mentre nei due anni successivi si impose il Cassero. L’appuntamento è fissato a sabato 9 giugno, in questa occasione sarà svelato il palio che sarà assegnato domenica 17 giugno. Il disegno del drappo è stato realizzato da Paola Imposimato. Recentemente nello studio della pittrice fiorentina si è recata la commissione «Drappo» presieduta da Gianna Burroni: «Imposimato ha realizzato 70 drappi

per palii per vari parti d’Italia, a Castiglion fiorentino è il secondo (il primo nel 2014). I suoi dipinti sono ricchi dei movimento, forza, ed espressività», dichiara Burroni.


Eventi

Palio dei Rioni: torneo di calcetto al via Dopo «Palio in Volley», il torneo di pallavolo femminile vinto nuovamente dal rione Cassero, gli eventi sportivi in vista del prossimo Palio dei Rioni puntano dritti verso il 15 maggio, data di inizio del torneo di calcetto, un appuntamento in grado di riempire all’inverosimile il palazzetto dello sport «Fabrizio Meoni» di Castiglion Fiorentino. La commissione Sport dell’Ente Palio, presieduta da Gabriele Giommetti (nela foto a lato) e composta da Alex Fabiani e Andrea Maccarini di Porta Romana, Mirco Baroncini e Roberto Brilli per il Rione Cassero, Martina Serboli e Emanuele Materazzi per Porta Fiorentina e da Sauro Bartolini, consigliere comunale delegato allo Sport, ha già pensato alla parte organizzativa. Il 15 maggio il primo match sarà fra Porta Fiorentina e Porta Romana, il 22 maggio il Rione Cassero affronterà la formazione vincente del primo match e quindi il 29 per i bianco azzurri ci sarà lo scontro con la squadra perdente della prima partita. La sfida finale è fissata all’11 giugno. Si tratta della sesta edizione del torneo di calcetto. La competizione fra gli sportivi dei terzieri castiglionesi è nata nel 2013 ed ha riscosso subito un grande successo, le serate si caratterizzano anche dal punto di vista coreografico grazie alla creatività dei supporter. L’albo d’oro della manifestazione vede Porta Fiorentina in testa, il terziere arancio verde ha vinto il torneo di calcetto nell’edizione del debutto e nel 2014, poi ci sono state due edizioni in cui ha avuto la meglio il Rione Cassero, l’anno scorso invece il trofeo è tornato a Porta Fiorentina. Per Porta Romana invece resta ancora un trofeo da conquistare. Molto partecipato e altrettanto atteso è il torneo di calcetto junior. Come nelle precedenti edizioni il triangolare si svolgerà in una serata unica, quella del 5 giugno, con il seguente incrocio delle gare: Por-

ta Romana-Porta Fiorentina; Rione Cassero-squadra perdente primo match; Rione Cassero-formazione vincitrice primo match. «Un ringraziamento a tutti i componenti della commissione sport - dichiara il coordinatore Giommetti - stiamo proseguendo in modo positivo il nostro lavoro e l’auspicio è che le sfide fra i rioni portino un contributo ulteriore alla manifestazione del Palio dei Rioni»

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Fisco

Il 730 precompilato è già online a cura di Stefano Capaccioli

Ecco il 730 precompilato, il modello si trova online, sul sito dell’Agenzia delle Entrate. La data da ricordare è quella del 23 luglio, entro questa scadenza la dichiarazione andrà trasmessa telematicamente. Già da questo mese, il via è partito il 2 maggio, è possibile modifica-

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re quanto approntato dall’Agenzia delle entrate. Una delle novità di questo anno di imposta è proprio quella del 730. Ciascuno può visualizzare, modificare e inviare il proprio, per visualizzarlo occorre accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate. Vista la freschezza di questo strumento e considerato che ancora non tutti i dati sono presenti, il consiglio resta quello di rivolgersi a commercialisti o Caf. Fra le novità introdotte dal Ministero dell’Economia e delle Finanze c’è quella della scadenza dell’invio, 23 luglio, la data riguarderà tutti i contribuenti, anche quelli che si avvalgono dell’assistenza di Caf o commercialisti. Ammonta a un miliardo il numero di dati transitati tramite il portale e a farla da padrone (¾ del totale) ci sono le spese sanitarie che sarà

possibile portare in detrazione. A partire dall’anno d’imposta 2017, nel 730 precompilato sono indicate anche le spese per la frequenza dell’asilo nido, così come i dati delle spese sanitarie rimborsate e dei lavori di ristrutturazione effettuati nelle parti comuni dei condomini. Tuttavia, pur essendo notevolmente aumentati i dati già inseriti dall’Agenzia, non tutte le spese ammesse in detrazione fiscale sono già presenti. Si renderanno necessarie pertanto le modifiche alla dichiarazione dei redditi prima di procedere con l’invio. Per poter accedere al modello 730 precompilato, visualizzare i dati, integrarli ed effettuare l’invio, bisognerà essere in possesso delle credenziali per l’accesso ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate, i dati di Fisconline, il pin del dispositivo Inps, le credenziali Spid, la Carta Nazionale dei Servizi.


Arrivederci a giugno Sarà il mese del Palio dei Rioni, ma sarà anche quello di altre manifestazioni popolari che stanno crescendo in tutta la vallata. Citiamo l’evento castiglionese perché questa edizione è la 40esima e sono pronte un sacco di sorprese. Nel prossimo numero sarà doveroso concedere spazio agli appuntamenti del folklore e delle rievocazioni storiche che sono un altro comune denominatore del nostro territorio. Prenderemo in esame il funzionamento di un ente pubblico come il Consorzio di Bonifica Alto Valdarno, cercheremo di capire qual è il livello di sicurezza idraulica del nostro territorio e soprattutto capiremo come sono stati spesi i soldi del tributo che ogni anno versano i proprietari immobiliari. Inoltre faremo luce anche sugli interventi di straordinaria amministrazione di questo ente che vengono svolti con contributi di altri enti pubblici e

poi daremo un’occhiata anche alla questione dell’irrigazione, dove arriva la condotta di Montedoglio e quante aziende agricole la stanno utilizzando. Non mancheranno le rubriche dedicate al territorio al personaggio e torneremo a parlare anche di viabilità. Di certo torneremo ad ascoltare le vostre opinioni su un argomento di stretta attualità e poi la consueta carrellata di immagini per raccontare il mese trascorso, una rubrica che state apprezzando particolarmente. Inoltre, vi annunciamo anche un più stretto collegamento fra questo giornale e la nostra piattaforma social, avrete già notato i primi qr code comparire in queste pagine. Non vi anticipiamo altro e restiamo in attesa delle vostre segnalazioni e dei vostri commenti per cercare di rendere sempre migliore il nostro lavoro.

Periodico dell’associazione culturale

«Sr71 vie di comunicazione» Email: info@sr71.it P.IVA 02296870518 C.F. 92088590515

Sede: piazza Verdi, 5 52043 Castiglion Fiorentino (AR) In redazione: Massimo Pucci e Simona Santi Laurini Direttore responsabile: Massimo Pucci Email: redazione@sr71.it Testata iscritta al registro stampa Tribunale di Arezzo n. 6/2017 28192869/2017vg Pubblicità: Tel 347 8063421 Email: spot@sr71.it Impaginazione: Graphic Art Foiano della Chiana (AR) Stampa: CMC Cortona Moduli Cherubini via dei Mori Camucia (AR)

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