Il Mensile della Valdichiana / n. 25-20 Paesi dimezzati

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Nonna Lidia: a cent’anni cantando «Bella ciao»

Carnevale: il ritorno alla vittoria dei Rustici

Chianina & Syrah Un mese con il «vitellone»

Paesi

dimezzati Natalità a picco e popolazione sempre più vecchia, come cambierà il volto di un territorio che si spopola

periodico di informazione in distribuzione gratuita

n. 25 marzo 2020


Editoriale Il mondo è una questione di numeri e a fare la differenza sono le quantità piuttosto che le qualità. Come sono organizzati i servizi in un territorio? Al denominatore della funzione ci sono sempre gli abitanti, dato che assomma il numero di nati con il bilancio fra emigranti e immigrati, cioè fra chi nasce e poi fra chi decide di andare via o venire a vivere in un determinato territorio. Prendete il termine migranti con la giusta connotazione, nel caso del nostro territorio intendiamo tale anche qualcuno che decide di venire a vivere qui anche da una cittadina a 50km di distanza. Se un posto è attraente per la qualità della vita e per le opportunità offerte ha un richiamo anche dai territori limitrofi. È su questo criterio ad esempio che alcuni comuni della Valdichiana, mantengono un bilancio positivi nel rapporto fra il numero dei residenti, nonostante che il numero dei decessi sia largamente superiore a quello dei nuovi nati. Nell’inchiesta di questo mese si scoprirà che solo un territorio in grado di attrarre nuove persone, riuscirà a mantenere il proprio valore in termini di servizi e welfare. Se un posto si spopola possono venir meno scuole, attività commerciali, politiche culturali e presidi sanitari. Tutto questo è legato ai numeri e se qualcuno invoca la revisione dei livelli minimi previsti dalla legge (un ospedale ogni tot di abitanti, una sezione scolastica con un numero

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Indice minimo di bambini) ha già cominciato a intuire l’aria che tira anche alle nostre latitudini. Lo scenario per i prossimi anni mette il bollino rosso a numerosi presidi periferici, nidi e scuole materne in primo luogo, ma poi anche scuole dell’obbligo e indirizzi scolastici per le superiori, ma stiamo parlando anche di ambulatori e servizi medici. In questo numero cerchiamo di dare una proiezione a quello che potrà accadere nel prossimo futuro a tutto questo sistema. Nell’occasione siamo andati a curiosare nei vari uffici anagrafe del nostro territorio, cercando di mettere a fuoco qual è la qualità dei servizi erogati ai cittadini. Tuttavia anche gli sportelli pubblici dei nostri comuni soffrono di un «calo demografico», gli addetti sono sempre di meno e le cose da fare aumentano. Altra curiosità è il personaggio del mese, abbiamo scelto una delle – non poche – centenarie della Valdichiana, da un anno Lidia Tralci ha tagliato il traguardo della terza cifra e siamo andati a parlare con lei. Fra le curiosità di questo numero, vi parliamo di un film «fatto in casa» a Cortona e poi non può mancare un riassunto per immagini del Carnevale di Foiano, oltre a una serie di notizie che ci porteranno a celebrare le più interessanti produzioni enogastronomiche della Valdichiana.

Buona lettura Massimo Pucci

il mensile della valdichiana - n. 25 marzo 2020

4 IL PERSONAGGIO DEL MESE Lidia Tralci

6 L’IDEA

Un film per non perdere la memoria

7 MARCIANO

A scuola c’è uno sportello d’ascolto

8 LUCIGNANO

Ambiente, qualità e produzioni tipiche

9 CASTIGLION FIORENTINO

Brolio e La Nave aree naturali protette

10 FOIANO

Celebriamo il Rinascimento e la Toscana

11 CORTONA

Presentato il nuovo festival estivo

12 CARNEVALE

A Foiano tornano a vincere i Rustici

14 INCHIESTA

Paesi dimezzati

18 ECONOMIA

L’evento che ha cambiato il mondo

19 AGRICOLTURA

Una giornata intera con il Gigante bianco

20 CULTURA

La luce degli Etruschi era ecologica

21 EVENTI

Il palcoscenico dell’enogastronomia

22 FISCO

La CU2020 anche per i forfettari


Opinioni

Sicurezza, fra percezione e dati reali

Un concetto molto ampio che include e che dipende dalla storia personale di ciascuno: chi finisce vittima non lo dimentica

Furti, truffe e molestie: le principali preoccupazioni della gente Il tema della sicurezza affrontato prima che scoppiasse il caso Covid-19 anche in Italia. Facciamo un passo indietro rispetto ai timori che hanno avvolto tutto il Paese alla fine dello scorso mese. Abbiamo chiesto alla gente, giovani pensionati, imprenditori e lavoratori quanto si sente al sicuro. A parlare è soprattutto l’esperienza soggettiva, la percezione di sentirsi protetti se si è in compagnia, se c’è la giusta illuminazione, se si assiste ad un presidio del territorio. Al di là della sicurezza sanitaria, tema sul quale l’opinione pubblica si sgola mentre andiamo in stampa, cerchiamo di mettere a fuoco un concetto pubblico, ma molto personale. A Camucia quando chiudiamo il negozio il piazzale è sempre poco illuminato. Ho subito dei furti e posso dire di sentirmi sicuro finché non succederà di nuovo

Quando esco dal lavoro la sera non mi sento tranquilla, la zona ha pochi lampioni e c’è gente che non ispira fiducia, per fortuna che ne gira poca

Sì mi sento al sicuro rispetto alle grandi città non c’è nulla da temere. Quando ho avuto bisogno sono sempre arrivati gli addetti ai lavori

Si mi sento al sicuro a Castiglioni. Un po’ di preoccupazione per i furti in casa, ma comunque si tratta di episodi isolati che non generano panico

C’è troppa poca attenzione verso la questione delle molestie fisiche o verbali, invece bisogna fare di più per difendere le persone vittime di queste azioni

Ho un negozio e in passato abbiamo subito tentativi di furto, anche nella zona si lamentano in tanti che la situazione non è per niente sotto controllo

Abito fuori Terontola, di giorno si può stare tranquilli ma quando è notte e torno dal lavoro c’è poca illuminazione e non mi sento al sicuro

D’inverno non mi sento troppo al sicuro c’è poco movimento e l’ambiente è poco illuminato, sopratutto per il viale. D’estate con più gente la sensazionione è migliore

Non mi sento proprio al sicuro perché temo l’inesperienza e l’irresponsabilità di chi ci governa, la sensazione è di non essere in buone mani

Vivo in centro a Camucia e posso dire di sentirmi tranquillo nella mia zona, ma con tutte le cose che si sentono non si può mai abbassare la guardia

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Il personaggio

A cent’anni cantando «Bella ciao» Lidia Tralci, la super nonna delle Chianacce, dalla grande festa a sorpresa ai ricordi di un secolo in cui dice: «ne ho viste di tutti i colori»

«I soldati inglesi ci davano il cioccolato ma prendevano le galline» «E’ stato bellissimo, ho cantato anche Bella Ciao!». Così, schiettamente e spensieratamente, ha esordito la Lidia Tralci quando le ho chiesto di raccontarmi della sua festa di compleanno dello scorso Maggio. Ma no signori, non un’ usuale festa di compleanno: stavolta le candeline da spegnere erano ben cento. Nonna Lidia vive nel cuore delle Chianacce, in una bella Leopoldina in cui alloggia sin da quando, nel lontano ‘38, si è sposata. Qui, fino a poco tempo fa, abitava da sola facendo tutto da sé e passando le giornate, come piace dire a lei, tra le galline e La7 con la sua Lilli Gruber. La politica, come avete già intuito dall’introduzione, è sicuramente una sua grande passione: nata sotto la monarchia sabauda, cresciuta nel Ventennio, la Lidia ha visto il crollo del regime fascista, la nascita della Repubblica, il suo epilogo e la trasformazione nella cosiddetta «seconda Repubblica». Insomma, ne ha vissute di tutti i colori ma il suo cuore, sin dai tempi della resistenza, è rosso. Come ci raccontano

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i familiari e gli amici, la sua peculiare dedizione verso la cosa pubblica deriva soprattutto dal suo vissuto familiare che ha visto i suoi cari vittime dei soprusi nazifascisti. Dura e cruenta fu, infatti, la guerra nel cortonese:

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«di quegli anni tragici mi ricordo - spiega la Lidia che il podere era pieno di carri armati perché il Gran Maestro della Chiana era un punto strategico per il Commando inglese. Quei giorni lunghissimi li abbiamo passati nel rifugio del

Musarone in delle grotte in mattoni, vicino al fiume, dove ci nascondevamo durante i bombardamenti aerei. Degli inglesi mi ricordo che ci allungavano sempre un bel pezzo di cioccolato ma che - furbi - in cambio ci rubavano sempre qualche animale! Il ricordo più bello - conclude con le lacrime agli occhi - fu quando arrivarono gli americani con una grande bandiera bianca: lì fu solo gioia». Dopo il ‘45 la vita tornò, con le tante ovvie difficoltà, a quella routine quasi dimenticata. La miseria c’era, non lo si nega, ma le campagne erano abituate ad uno stile di vita umile e frugale. In quegli anni i sindaca-


Il personaggio ti stavano combattendo, a suon di bandiera rossa, contro i proprietari terrieri, chiedendo per i mezzadri la quota 50-50. Al tempo ci fu anche lo sciopero della trebbiatura. La giovane Lidia, che come tutte le sue amiche aveva al più fatto le elementari a Foiano della Chiana, tornò ad oscillare tra la vita da massaia e quella nei campi: «non sono mai stata una grande cuoca - ci dice - ma come facevo io il coniglio fritto nessuno lo fa!». In quegli anni lavoravo il tabacco per il Sigaro Toscano nelle piantagioni qui vicine e portavamo tutto verso il foianese dove c’è ancora il centro della manifattura. I controlli erano veramenti serrati, ci contavano foglia per foglia affinché non si rubassero. Intanto si era fatta moglie del Santi Coccoletti bell’uomo e tanto geloso e si era accasata in una vera e propria famiglia patriarcale: nonna e nonno con quattro figli maschi ciascu-

no rispettivamente sposati (una coppia era quella della Lidia) e con esattamente due figli ciascuno. In totale eravamo 18, quando eravamo tutti a mangiare insieme, io e gli altri nipotini si faceva addirittura le corse con la bici intorno alla tavola, ci scherza su il figlio. Un figlio che le ha dato tante gioie ma per il quale ha anche sofferto tanto: «Finita la guerra è iniziata un’altra sventura - ricorda - quando ho saputo che

il mio figliolo era malato di polmonite. Da quel momento abbiamo iniziato a passare gran parte del nostro tempo a Firenze dove fortunatamente la grande professionalità dei dottori ci salvò». Dunque, senza esagerare in niente, né nel mangiare né nel bere, e facendo le scale una trentina di volte al giorno tra una coppia d’uova e la posta, la Lidia è arrivata in tripla cifra. Fondamentale deve

essere stata la sua attività quotidiana, fra le mansioni di casa e i suoi animali da cortile. Per il Centenario la famiglia ha sorpreso la nostra «giovanotta» organizzandole un gran pranzo in cui quasi 200 persone, tra cui il sindaco di Cortona e altre istituzioni, hanno brindato per lei. «La Lidia cento anni un ce l’ha!» questo è quanto tutti dicono, e il sottoscritto non fa eccezione. Già dal sorriso stampato sulla faccia si ha un’anteprima della sua nobile forza d’animo che, nonostante il passare dei giorni, rimane qualità e merito che la distingue. Parlare con la Lidia significa sentir raccontare noi stessi; significa guardarci da un’altra prospettiva, dalla prospettiva di chi tanto ha vissuto e che tanto può insegnarci. Se ne avrete modo bussate alla sua porta: vi insegnerà a dare sempre il buongiorno a domani. Luca Amodio

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L’idea

Un film per non perdere la memoria Ultimi ritocchi per «Cortona 70s - Bischeri a mano armata»

troupe che lo supporta: Giacomo Cardone (foto in basso), Christian Pagani, Michele Lupetti, Simone Ceppi, Gianluca Ricciai, Sara Lovari, Antonio Bosi, Federico Bignami, Camilla Moscadelli, Niccolò Olivieri, Pier Nicola Bruno, Alessandro Ferri, Daniele Ferri, Tommaso Sadini, Francesco Salvadori e Nicholas Baldelli Boni e ovviamente tutti coloro che hanno messo a disposizione negozi o strutture, oltre ovviamente al Comune di Cortona, al Maec e alla Cortona Sviluppo. Girando per Cortona sarà capitato di assistere a qualche inseguimento della polizia od a qualche rappresaglia in piazza del Comune. Niente paura! si tratta solo del film «Cortona70s Bischeri a Mano Armata». Il film nasce dal cortonese Andrea Caneschi (foto sotto)

o realizzare sogni per i quali non sembra esserci spazio tra le mura etrusche. «Ci piacerebbe molto riuscire a creare un luogo d’incontro dove i giovani possano riuscire a realizzare le proprie idee nella nostra città, sono certo che con l’input di questo lavoro saremo in grado di realizzarlo». Ma parliamo un po’ del film: dopo che un misterioso manufatto è arrivato al museo di Cortona si scopre che è un falso, viene quindi chiamato un detective americano (impersonato dallo stesso

che ha deciso di mettere in scena uno dei suoi racconti, ispirati proprio ai classici film poliziotteschi degli anni ’70 unendolo alla commedia all’italiana. Cortona70s dice lo stesso Caneschi, nasce proprio per rivalutare la città di Cortona che, ormai bersagliata dal turismo, sta perdendo la cosa più importante, il collegamento con i suoi cittadini ma soprattutto i giovani che spesso preferiscono andare verso altri lidi per far fruttare idee

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Caneschi). Per risolvere il caso, si avvale del contributo di moltissimi cittadini cortonesi, che andranno a ricoprire vari ruoli, presenti anche famiglie storiche famose negli anni 70. Ciascuno ha un ruolo importante nella trama, per smorzare i toni e strappare una risata allo spettatore. Il nostro detective riuscirà a risolvere il caso? Secondo Caneschi: «Il film non si chiuderà con il primo capitolo, bensì sarà una trilogia». Lunga la lista dei ringraziamenti che vanno alla

Alla fine Caneschi ci saluta con la citazione che lo ha accompagnato per tutto il film: «Un popolo senza memoria, è un popolo senza futuro», invitando tutti alla prima del suo film al Teatro Signorelli che, con una buona dose di fortuna, sarà proiettato a Maggio. Martina Concordi


Marciano

A scuola c’è uno sportello d’ascolto Un servizio di supporto rivolto alle famiglie e agli allievi Il mercoledì ogni due settimane alla scuola di Marciano apre lo Sportello di ascolto Pedagogico Clinico. I prossimi incontri di marzo si terranno nei giorni 11 e 17 e poi il 21 e 29 aprile. Il servizio promosso dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune in collaborazione con l’istituto scolastico è a cura della dottoressa Giulia Fantoni (nella foto con l’assessore Leonardo Magi). Si tratta di un servizio per il benessere globale del bambino e per realizzare una rete educativa con il coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti. È un servizio che garantisce uno spazio di ascolto, riflessione e supporto alle famiglie che potranno trarne vantaggio per fronteggiare situazioni di difficoltà e disagio. Fra gli obiettivi c’è anche il sostegno alla

genitorialità a 360 gradi. L’azione pedagogica ed educativa è rivolta a rispondere ai bisogni degli allievi e delle loro famiglie, sostenendoli in quelle che sono le loro fragilità (DSA, BES e ritardo cognitivo). Il servizio promuove azioni educative per gli insegnanti, rivolte all’inclusione scolastica; favorisce la formazione degli allievi e del personale docente; sostiene gli

insegnanti nella gestione della classe e negli scambi comunicativi fra colleghi; promuove l’efficacia educativa della famiglia; supporta i genitori che si trovano impegnati nella difficile gestione del comportamento in età evolutiva e accompagna le coppie che stanno pensando di diventare genitori. Gli incontri saranno quindicinali. Il servizio è rivolto ai

docenti, ai genitori e agli alunni della scuola secondaria di primo grado. «Con questo servizio vogliamo offrire alle famiglie e agli stessi studenti l’opportunità di confrontarsi con un’esperta su quella che è la più importante sfida della vita: la crescita e l’educazione di un figlio - dichiara l’assessore Magi - è importante che uno sportello come questo si trovi all’interno della scuola. Crediamo che avere l’opportunità di un confronto a tutto tondo sulle questioni che riguardano la crescita sia positivo. Vogliamo cercare di affrontare senza tabù alcune delle problematiche che purtroppo si vanno diffondendo nelle giovani generazioni, come quelle relative ai deficit cognitivi, tutto questo può essere un supporto anche per gli insegnanti».

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Lucignano

Ambiente, qualità e produzioni tipiche

È in arrivo «Buone Terre», primo evento dedicato alla Chianina

È in arrivo «Buone Terre», appuntamento frutto di un progetto ideato da Anci Toscana, e coordinato dal Sindaco di Lucignano Roberta Casini, in qualità di delegata all’agricoltura di Anci Toscana. L’evento si terrà nella cittadina dell’Albero d’oro il 26 marzo. Si tratta di una serie di incontri che partiranno da Lucignano con «La Chianina» e proseguiranno in altri comuni della Valdichiana dedicati a: vino,

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aglione e olio. «Il progetto «Buone Terre» - spiega Casini – nasce per riunire conoscenze e saperi, soggetti e prodotti degli ambiti turistici della Valdichiana con l’obiettivo di allargare la conoscenza e la promozione del territorio, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori impegnati nella conservazione e nella valorizzazione di questo prezioso patrimonio comune». Gli obiettivi sono quelli di

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valorizzare e promuovere una nuova agricoltura garantendo nutrimento e ambiente di qualità, rafforzando il marchio della produzione tipica. Un percorso che parte dal prodotto, ma che a questo non si ferma ampliando la sua azione verso una visione più ampia del concetto stesso di territorio, tessendo una trama organica che ne tenga insieme le infinite potenzialità inespresse. L’altro aspetto guarda alla

dimensione «Qualità-territorio-sostenibilità», tre temi che costituiscono gli elementi di forza sui quali la nostra agricoltura può puntare per accrescere la propria competitività sui mercati, per tutelare la tradizione culinaria locale e per abbattere la soglia dell’inquinamento ambientale. Il progetto prevede incontri di formazione/informazione rivolti agli amministratori, ai produttori, agli operatori del settore, alle associazioni, ai cittadini, ai media di settore da svolgersi tra marzo e maggio. Gli incontri sul territorio, che si svolgeranno a tavola, alterneranno l’approfondimento seminariale tecnico (coinvolgendo relatori e soggetti «qualificati») a momenti di degustazione, insieme al racconto e alla promozione dei prodotti degustati.


Castiglion F.no

Brolio e La Nave aree naturali protette

Le Colmate e i laghi ex zuccherificio nel progetto di conservazione Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. Le aree che compongono la rete Natura 2000 non sono riserve rigidamente protette, dove le attività umane sono escluse, ma quelle in cui si intende garantire la protezione della natura tenendo anche «conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali» . Il Comune di Castiglion

Fiorentino, dopo l’ok al regolamento urbanistico del 2015 approvato dalla Giunta Agnelli, aveva inviato una missiva alla Regione Toscana per il riconoscimento di una zona di protezione speciale (ZPS) riguardante le colmate di Brolio e le vasche ex zuccherificio per un totale di 119 ettari.

«Un passo importante nella tutela dell’avifauna aquatica e di altre specie ed habitat che insistono nel territorio di Castiglion Fiorentino ottenuto anche attraverso l’inserimento dell’Area Programma dell’ex Zuccherificio nel Regolamento Urbanistico attraverso gli obiettivi di conservazione per l’area

umida - dichiara il Vicensindaco Devis Milighetti, presidente anche della Commissione di bonifica ex Sadam - Questo consente anche l’individuazione di interventi di relogolazione del regime idraulico nella colmata di Brolio, compresi quelli finalizzati a ridurre l’entità degli allagamenti delle aree coltivabili e di conseguenza i danni alle colture, considerando cheda una diversificazione delle destinazioni d’uso del suolo può derivare un mosaico di ambienti e nuove nicchie ecologiche. La delibera della Regione Toscana è un ulteriore segnale della bontà delle scelte di questa amministrazione che con i fatti e gli atti ha lavorato a tutela dei castiglionesi».

Dibattiti e spettacoli per definire la cultura

Dal 20 al 22 marzo tornano gli Stati Generali: il programma e gli ospiti

Tre giorni con gli Stati Generali della Cultura, a Castiglion Fiorentino, dal 20 marzo si apre la quarta edizione, voluta dal Comune e organizzata da Officine della Cultura (nella foto Gianni Micheli e l’assessore Massimiliano Lachi). Appuntamento inaugurale alle 15 all’auditorium Le Santucce con Maria Cristina Rosaria Pisani, presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Antonio Taormina,

membro del Comitato Scientifico Fondazione Symbola con il report 2019 «Io sono cultura», Jacopo Bucciantini, presidente dell’associazione Culturale L’Ulcera del signor Wilson e con lo spettacolo di Lorenza Zambon, attrice giardiniera della Compagnia Casa degli Alfieri di Asti. La mattina di sabato 21 marzo dalle 9 sempre alle Santucce, si tiene il confronto con le sfide per i prossimi 10

anni. Protagonisti della mattina saranno Marco Santucci, illustratore, Rosa De Pasquale, ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), Giovanni Del Sorbo, BiMed (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo) e gli studenti del Liceo Scientifico «G. Da Castiglione» di Castiglion Fiorentino. La mattina si aprirà, simbolicamente, con un disegno realizzato dall’artista Marco Santucci appositamente per gli Stati Generali della Cultura. Il noto matitista, con collaborazioni preziose con Sergio Bonelli Editore, Marvel Comics e, attualmente, DC Comics, interverrà con un’inedita rappresentazione grafica. Poi toccherà all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile con gli obiettivi

dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Spazio anche al tema «Cultura plurale: obiettivi per un sodalizio tra politica, cultura e natura» e all’illustrazione della call #domandacultura invitando i rappresentanti dei gruppi consiliari dei sette Comuni della Valdichiana aretina. Chiunque voglia porre il proprio quesito sulla cultura, può farlo con l’hashtag #domandacultura. La mattina di domenica 22 marzo scatta «Stati Generali della Cultura in Gioco» in piazza del Municipio dove sarà allestito un percorso ludico con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dello Sviluppo Sostenibile. Nei pomeriggi di sabato e domenica proiezioni video all’interno del Cantiere 7 - CineSpazio.

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Foiano

Celebriamo il Rinascimento e la Toscana

Un fine settimana per la Rievocazione storica di Scannagallo Un viaggio nel passato della Toscana attraverso luoghi simbolici ed eventi di Foiano della Chiana. Rievocazioni, visite guidate, mostre e danze: sabato 14 e domenica 15 marzo è in programma un fine settimana ricco di eventi che permetteranno di ripercorrere le principali tappe della storia della Regione a partire dal Rinascimento per passare dalla costituzione del Granducato e per arrivare ai più recenti fatti del ‘900. L’evento, dal titolo «Foiano dal Rinascimento al Granducato alla Regione», è inserito tra le iniziative per la Festa della Toscana 2019 ed è organizzato dall’associazione culturale Scannagallo in collaborazione con l’amministrazione

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comunale di Foiano, con il coinvolgimento di compagnie storiche e di realtà del territorio che hanno contribuito alle tante iniziative in programma. Il primo appuntamento sarà alle 16.30 del sabato a Pozzo della Chiana presso il tempio di Santo Stefano alla Vittoria. Il pomeriggio si svilupperà tra le visite

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guidate alla chiesa, con una fase didattica sulla storia e sull’armamento, e la rievocazione storica dell’investitura di un cavaliere di Santo Stefano. Il giorno successivo proporrà iniziative a partire dalle 16.00 con approfondimenti anche inediti sulla storia istituzionale nei luoghi più importanti di Foiano,

con la visita guidata all’Archivio Storico Comunale in Palazzo Granducale, con la rievocazione di un presidio militare cinquecentesco in piazza della Collegiata, con la visita alla Chiesa della Santissima Trinità, con il Gran Ballo dell’Unità d’Italia presso la Chiesa Museo della Fraternita e con un’esposizione di mezzi d’epoca degli anni ‘70 del ‘900 in piazza Cavour. Ogni appuntamento, ad ingresso libero e gratuito, permetterà dunque di vivere e di approfondire una determinata fase della storia della Valdichiana e della Toscana, evidenziando la società civile, la cultura e l’eccellenza artistica di Foiano all’epoca del Granducato.


Cortona

Presentato il nuovo festival estivo Dal 20 luglio Cortona Classica. Nasce una rassegna per i giovani Si terrà dal 20 al 26 luglio la prima edizione di Cortona Classica, il nuovo festival estivo è stato presentato dal sindaco Luciano Meoni e dall’assessore alla Cultura Francesco Attesti, insieme al responsabile artistico Maurice Whitaker e al suo collaboratore Nicholas Baldelli Boni. La programmazione di Cortona Cassica si inserisce, a pieno titolo, nella filosofia della rassegna che ha come obiettivo l’offerta di una proposta culturale di eccellenza, capace di creare valore in termini di cultura, educazione ed economia. Il festival, inoltre, è intimamente legato al territorio: un legame che guarda anche al potenziamento della promozione turistica e, di conseguenza, alla valorizzazione delle attività economiche locali. La nuova rassegna, infatti, può rientrare tra

le proposte di turismo culturale e diventare una calamita di visitatori anche per quei paesi più distanti dalla città etrusca. Una prospettiva, quella di Cortona classica, che può diventare un volano anche di opportunità internazionali. Ma le sorprese non finiscono qui perché dal 31 luglio torna il palco in piazza Signorelli con una rassegna musicale su più giorni per i giovani che il Comune di Cortona sta già preprando.

Sfogliando si impara

Gli artisti che si esibiranno in questa prima edizione di Cortona classica sono di livello nazionale e internazionale.

Il programma si aprirà il 20 luglio con il concerto del coro inglese Tenebrae, sotto la direzione di Nigel Short, ritenuto uno degli insieme vocali più conosciuti e ammirati in ambito mondiale.

Nuovi libri ai nidi: i progetti per la lettura

L’amministrazione comunale di Cortona dimostra di essere vicina ai bambini che frequentano gli asili nido d’infanzia comunali. Oltre cento libri sono stati consegnati questa settimana dall’assessore alla pubblica istruzione, Silvia Spensierati, ai nidi Aquilone di Terontola, Il castello di Camucia, e Raggio di sole di Cortona. Le neuroscienze dimostra-

no che per i bambini più piccoli la lettura quotidiana di un libro permette di stimolare l’attività cerebrale. In questa ottica il Comune aderirà ancora al progetto Nati per leggere, le letture in biblioteca, la formazione per gli insegnanti, il dono del primo libro ai nuovi nati, gli incontri pubblici con i pediatri e la partecipazione al progetto regionale Leggere: forte!

Il secondo appuntamento previsto dal cartellone (21 luglio) vedrà sulla scena il maestro e pianista Roberto Prosseda, che si esibirà in un concerto di musiche di Mozart con l’Orchestra da camera di Zurigo.

Il soprano Danielle De Niese, definita dai critici come una delle presenze magnetiche nel panorama della musica classica, sarà la protagonista del terzo evento, in programma il 22 luglio.

Il quarto appuntamento vedrà salire sul palco il violinista Daniel Hope (23 luglio). Hope, virtuoso solista per trent’anni, è conosciuto come uno dei musicisti più versatili nel panorama musicale internazionale. Presenterà le quattro stagioni nella versione originale e nella versione elettronica di Max Richter

Il 24 luglio sarà la volta del concerto del duo pianistico Sollini-Barbatano che affronta il repertorio per quattro mani, al pianoforte. Il duo si è esibito in diverse parti del mondo e ha registrato per varie case discografiche.

Il gran finale è previsto con Maria Callas, in versione olografica, accompagnata da un’orchestra sinfonica dal vivo (sabato 25 e domenica 26 luglio). Gli spettacoli si terranno al teatro Signorelli, scalinata del palazzo comunale, chiesa di San Domenico e Palazzone.

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«L’altro mondo» trionfa al Carneva Premio per il miglior carro e per la mascherata. A Bombolo il concorso Si è chiusa in una domenica piovosa la 481esima edizione del Carnevale di Foiano, il più antico d’Italia. La pioggia non ha impedito il rito finale con il testamento di Re Giocondo e la lettura del testamento e soprattutto non ha impedito ai cantieristi dei Rustici di gridare forte due volte. La prima per la vittoria della mascherata e la seconda per il carro più bello. Diciotto i punti raccolti da «L’altro mondo», opera dedicata a Cyrano de Bergerac, un carro visionario come lo hanno definito gli stessi cantieristi e una mascherata duble face. Il massimo dei punteggi sono arrivati dal critico d’arte e dallo scenografo, poi due tre dal giornalista e dallo scultore, quindi un due dal pittore, ecco come si è composto il punteggio che gli ha consentito di stare tre lunghezze avanti al carro dei Nottambuli (15). Anche per questa opera non sono mancati due primi posti dal giornalista e dal pittore, poi hanno pesato i due ultimi posti da scultore e scenografo, mentre il critico d’arte gli ha assegnato un tre. Ad un soffio dal secondo posto il cantiere Bombolo (14) che ha raccolto un punto dal giornalista, due dal critico d’arte, tre punti da scenografo e pittore e un cinque dallo scultore. È andata male agli Azzurri con due ultimi posti su scultura e scenografia e ben tre due dal resto della giuria, il cantiere è stato poi penalizzato di un quarto di punto, conseguendo 7,75, per la questione della maschera a bordo carro. Ultimo posto agli Azzurri anche per la mascherata con tre punti, uno ciascuno, da pittore, coreografo e critico d’arte. Sempre terzo Bombolo che ha raccolto una coppia di due da pittore e coreografo e un cinque dal critico d’arte per un totale di 9. Un punto in più (10) se lo sono accaparrati i Nottambuli che hanno preso il massimo

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ale: il ritorno alla vittoria dei Rustici «Carro Social», il contest Outlet va ai Nottambuli. Così la 481^ edizione

dal coreografo, poi un tre dal critico e due dal pittore. I Rustici hanno totalizzato 11 punti grazie al 5 del pittore e ai due tre del coreografo e del critico. Fra le curiosità la decisione del comitato di escludere dal voto il costumista, secondo quanto rilevato questo giurato non avrebbe mantenuto il segreto dell’incarico e quindi è venuto meno all’obbligo di riservatezza. La decisione di escluderlo è stata presa di comune accordo dai presidente dei cantieri e dal comitato del Carnevale, tuttavia visto l’equilibrio dei risultati un suo giudizio sarebbe stato decisivo. L’edizione 2020 della manifestazione può essere incorniciata dagli organizzatori per la bella affluenza di pubblico delle prime tre domeniche, la quarta è stata penalizzata per l’esplosione del caso «Coronavirus», la quinta è stata flagellata dal maltempo. Bene anche le collaterali, come gli spettacoli del sabato. Fra questi il contest delle mascherate all’Outlet di Foiano che ha visto la vittoria dei Nottambuli, mentre il concorso social che abbiamo lanciato noi ha visto una larga vittoria di Bombolo.

Le foto: In senso orario a partire dalla più grande, il carro vincitore dei Rustici «L’altro mondo», il secondo classificato Nottambuli «Persona, falsità e ipocrisia» e quindi Bombolo «Scacco al Re» e Azzurri «La lingua volgare». Due fasi della mascherata dei Rustici e quindi il cantiere dei Nottambuli vincitore del contest Outlet per la mascherata e Bombolo che riceve il premio «Carro Social» di Sr71.

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Inchiesta

Paesi dimezzati Il calo demografico scolpirà l’identità dei nostri territori, nel giro di pochi anni è in gioco la sopravvivenza del tessuto civile

Scuole e sanità, perché la sopravvivenza è una questione di numeri Tutto il mondo dei servizi essenziali per le nostre comunità è legato alla presenza di un numero minimo di utenti. Se non ci sono bambini in quantità sufficiente le scuole chiudono, stesso discorso per le politiche della salute. Fra vent’anni la fetta più numerosa della popolazione passerà dell’età attiva a quella della congedo dal lavoro, ma il rapporto fra «chi esce» e «chi entra» è di 15 a 10. Il ricambio atteso sarà inferiore alla metà e ad essere a rischio è il nostro modello.

Abbiamo preso a pretesto gli uffici anagrafe dei nostri comuni per parlare dell’argomento più importante: quanti siamo? Ma soprattutto, quanti saremo? Il problema demografico riguarda tutto il Paese e noi, da giornale locale, lo osserviamo dalle nostre latitudini, prendendo come metro d’indagine i dati che vengono elaborati dalla piattaforma Istat, sì perché andando a conoscere uno ad uno gli addetti ai lavori dei vari comuni abbiamo subito capito una cosa: il dipartimento demografico dei nostri municipi è sotto

organico e ogni richiesta extra, come la nostra per l’appunto, diventa uno scoglio, si rischia in qualche caso di intoppare uno sportello pubblico. Meno male che l’istituto di statistica nazionale ci dà numerose risposte e lo fa sulla base dei dati che tutti i Comuni a fine anno gli trasmettono, una procedura sistematica che ormai avviene su piattaforme standardizzate. Tuttavia dobbiamo ringraziare per la loro disponibilità tutti gli addetti ai lavori per la collaborazione. L’informatica in questo

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caso è un solido alleato dei nostri addetti allo sportello, la maggior parte delle pratiche si evadono grazie al computer e solo le vecchie pratiche, quelle che stanno nei faldoni polverosi, richiedono di effettuare ricerche a mano e come ci testimoniano gli stessi operatori, il supporto dell’archivio originale e cartaceo è fondamentale. Il problema demografico riguarda il nostro Paese e curiosamente riguarda anche gli sportelli anagrafe dove ci sono pochi addetti rispetto alle richieste, insomma c’è scarsità di

«contatori» e di «contati», inoltre allo sportello le mansioni sono sempre di più. Basti pensare alla questione delle Dat (disposizioni anticipate di trattamento) che normalmente vengono definite in fase di rinnovo della carte d’identità, ma che riguardano una sfera intima come quella del «testamento biologico» al quale occorre arrivare con un quadro di informazioni esauriente, spesso invece ci si ritrova a decidere sulla donazione degli organi mentre incalza la coda degli utenti.


Gli sportelli anagrafe: la «prima porta» dei Comuni Un focus sugli sportelli anagrafe, il porto di approdo dei cittadini verso le amministrazioni comunali. È questo l’ufficio che rilascia certificazioni e documenti, a partire dalla carta d’identità, fino ai più complessi atti per la stipula di contratti o operazioni di stato civile. È anche il luogo dove ci si reca in circostanza molto sensibili, in caso di nascite, matrimonio e decesso. Ma non solo, perché negli ultimi anni questi front-office hanno assommato tantissime funzioni, in qualche caso anche relative a richieste di sussidio sociale. Insomma gli addetti a questo sportello sono le persone che incontriamo in momenti non necessariamente ordinari della nostra vita. Per questo gli uffici dovrebbero essere dotati di ambienti che garantiscano al meglio la riservatezza delle comunicazioni e che prevedano il necessario confort alle persone. È grazie al loro lavoro ad esempio se siamo riusciti ad ottenere un sacco di informazioni relative alla demografia del nostro territorio, che è poi uno degli argomenti centrali in questa esposizione. Diamo uno sguardo al funzionamento dei nostri servizi demografici, tutti i Comuni sono dotati di uno sportello, salvo Cortona che oltre alla sede centrale di via Roma dispone di alcuni uffici Dec: quello di Camucia è stato trasferito da circa un anno nei nuovi ambienti della stazione ferroviaria, ce ne sono altri a Terontola, Mercatale e Centoia, ma il personale a disposizione scarseggia, il Comune ha infatti annunciato la volontà di effettuare nuove assunzioni. Al momento sono

cinque i dipendenti, tuttavia devono occuparsi non solo dello sportello, ma anche del protocollo e del servizio elettorale. Gli uffici attualmente sono aperti a Cortona ogni mattina dal martedì al sabato, a Camucia tutte le mattine salvo la domenica e nel pomeriggio dal lunedì al giovedì. Lunedì, mercoledì e venerdì è aperto lo sportello di Mercatale, mentre è prevista una sola apertura settimanale al mattino per Terontola e Centoia, rispettivamente il sabato e il giovedì. Per assicurare tutte le aperture servirebbero almeno due dipendenti in più, altrimenti in caso di malattie o ferie, c’è il rischio di andare in sofferenza. A Castiglion Fiorentino gli uffici si trovano in piazza Verdi e sono aperti ogni mattina salvo il martedì, sono due gli addetti presenti allo sportello e una responsabile. Assetto simile a quello di Foiano dove lo sportello di piazza Cavour è aperto ogni mattina, 4 ore il lunedì mercoledì e venerdì e solo 2 nei restanti giorni. Situazione complessa invece a Marciano dove in municipio c’è solo una dipendente addetta a tutto il mondo dei servizi demografici. Lo sportello è comunque aperto ogni mattina, il lunedì e venerdì solo in tarda mattinata. A Lucignano gli uffici sono aperti al mattino dal lunedì al sabato salvo il mercoledì. Per il resto ci sono i siti internet delle amministrazioni comunali dove sono presenti e disponibili modelli e moduli da compilare con i quali è possibile evitare un doppio viaggio allo sportello, per i più evoluti, ma non ancora presenti in tutti i portali dei Comuni, sono previsti anche sistemi per il pagamento online di alcuni servizi.

CORTONA, ha una popolazione di 21984 persone, di cui 2230 stranieri. Nell’ultimo decennio si sono registrati dai 240 ai 310 decessi all’anno contro 130-160 nuovi nati. dati istat al 31/12/2018

CASTIGLION FIORENTINO, ha una popolazione di 13129 persone, di cui 1457 stranieri. Nell’ultimo decennio si sono registrati dai 120 ai 160 decessi all’anno contro 120-80 nuovi nati. dati istat al 31/12/2018

ADDETTI AI LAVORI, tutti i Comuni soffrono di una carenza di operatori agli sportelli anagrafe. Qui in foto due addetti del municipio di Cortona durante l’inaugurazione del nuovo ufficio.

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Inchiesta Un rapporto di 15 a 10 fra chi «esce» e chi «arriva» La popolazione mondiale ammonta ad oltre 7,7 miliardi, con una crescita al ritmo di circa 5 milioni di nuovi abitanti al mese. Per vedere come vanno le cose nel nostro Paese parlano i dati Istat (poco superiore ai 60 milioni e in decrescita dal 2014), dove si scopre – ad esempio – che la Valdichiana va in parallelo rispetto al trend negativo nazionale. Sono in tendenza negativa i principali comuni, come Cortona e Castiglion Fiorentino, anche se quest’ultimo nel 2019 ha registrato un saldo positivo, grazie a nuove iscrizioni di residenti da fuori. Trend positivi, ma sempre grazie alle migrazioni si registrano a Foiano e Marciano, ma ovunque il saldo nati e decessi è negativo. Per verificare come andranno le cose in futuro, è sufficiente scaricare i dati del sito Istat e mettere in fila anno per anno d’età tutti i residenti dei Comuni (diagramma in basso). Una volta rappresentati graficamente i numeri ci presentano una visione «collinare» dove la vetta si trova intorno al 53esimo

anno di età, ovvero il picco di natalità più recente risale alla seconda metà degli anni ‘60 del secolo scorso, quando insomma «si facevano più figli». Dal 54esimo anno di età in poi il numero di residenti decresce, ovviamente in coda, verso la destra del diagramma, questo comincia a dipendere progressivamente dalla mortalità per anzianità. Tanto per fare un esempio, se a Castiglion Fiorentino ci sono 223 persone con 53 anni d’età, nella stessa città ci sono 100 bambini di tre anni. Le cose non cambiano se osserviamo il grafico cortonese, anche qui troviamo la categoria dei 53enni in testa alla classifica del numero dei residenti con ben 384 persone, mentre i bimbi di tre anni sono 159. Ai lati di queste annate che

abbiamo preso a campione, le cose sono più o meno le stesse. Ecco che le amministrazioni comunali osservano il dato demografico innanzitutto da un punto di vista dei servizi che dovranno garantire. In una precedente inchiesta del Mensile della Valdichiana abbiamo disegnato la mappa dei servizi dell’infanzia, dai nidi alle scuole materne. Secondo una delle tesi più accreditate in realtà all’origine della diminuzione della propensione a fare figli in Italia ci sarebbe l’opposto di tutto ciò, ovvero un benessere economico diffuso connesso però a un sostanziale pessimismo sulla possibilità di mantenere o accrescere lo status sociale e la ricchezza rispetto a quanto fatto dai genitori. Adottiamo

UNITÀ

Distribuzione popolazione per età al 1/2019 Fonte: Istat

ETÀ il mensile della valdichiana - n. 25 marzo 2020

questa lettura che ci viene proposta nel saggio di Luca Ricolfi «La società signorile di massa» (2019, La nave di Teseo). Con questo non è giusto sostenere che gli aiuti alla natalità o le misure per la creazione di nidi a costi accessibili siano superflue. Anzi, mettere più risorse sull’accessibilità dei servizi per l’infanzia è un fatto lodevole, indipendentemente dalla situazione demografica. Fare in modo che le famiglie possano contare su asili nido a tariffe accessibili è un obiettivo di civiltà, ma occorre favorire la diffusione di asili nido e scuole materne, creando più strutture in luoghi strategici per la mobilità quotidiana casa-lavoro. Tornando all’affermazione precedente, secondo cui viviamo in un periodo di benessere economico diffuso, occorre specificare che più che dalla forza produttiva, questo stato dipende dalla ricchezza accumulata nel periodo del boom economico. La tendenza a fare meno figli deriverebbe dal fatto di non voler rischiare di dividere ulteriormente la ricchezza accumulata e quindi di non riuscire a destinare ai propri discendenti un capitale suffi-


ciente per l’agio sociale. Il tutto perché la ricchezza secondo i dati macroeconomici italiani, per oltre la metà della popolazione improduttiva, è di fatto l’unico capitale disponibile, da molti anni infatti la percentuale di non occupati è superiore a quella di chi guadagna con un lavoro (le stime comprendono anche il lavoro sommerso). La prole non è più considerata una forza che agisce come un investimento per il reddito della famiglia, ovvero non ci immaginiamo figli che studiano e poi lavorano diventando autonomi, ma discendenti che comunque avranno bisogno del welfare familiare di cui hanno beneficiato i nati dalle famiglie del boom economico. Un’altra questione importante per i Comuni sarà quella della tenuta del tessuto scolastico, le attuali normative infatti riducono la possibilità di costituire prime classi laddove non si raggiungano certi numeri e questo potrebbe essere un problema per numerosi plessi di campagna che, a nostro avviso, rappresentano un baluardo educativo e civile. Lasciando da parte le dissertazioni macro, che valgono a livello generale, torniamo al nostro microcosmo della Valdichiana dove la popolazione fra gli 0 e i 20 anni, cioè quella che nel giro del prossimo ventennio entrerà nella fascia di età produttiva, è inferiore di oltre il 50% rispetto a quella fra 40 e 60 anni, cioè coloro che abbandoneranno o si avvieranno ad abbandonare l’occupazione. In media il rapporto è di 15 a 10, per ogni 15 persone che usciranno dal mondo del lavoro, ce ne saranno solo 10 disponibili. Si tratta di un processo che avrà un impatto generalizzato sul Paese e che dalle

nostre parti contribuirà ad accentuare il progressivo spopolamento dei centri. Si va delineando una selezione naturale fra quelli che riusciranno ad attrarre residenti e quelli che verificheranno un processo di abbandono. È una questione puramente aritmetica e dipende dall’età media avanzata dei residenti dei borghi più antichi: solo coloro che riusciranno a offrire standard e qualità di vita ottimali potranno reggere alla «tagliola» demografica dei prossimi anni. Giusto per riportare alcuni degli elementi che possono rendere attrattivi i paesi, occorre partire in primo luogo dalla qualità urbana. Quindi da fattori che riguardano il decoro, il verde pubblico, la sicurezza (compresa quella idraulica) dalla presenza di servizi dalla sanità al commercio, ovvero dalla possibilità di ricevere cure rapidamente al fatto di riuscire a trovare in poco tempo i prodotti desiderati anche a domicilio. Sul fronte dei servizi saranno di primaria importanza quelli relativi all’istruzione, la presenza di asili e scuole, come l’opportunità di fare più discipline sportive oppure di avere spazi per divertirsi e per arricchire la propria esperienza in fatto di cultura. Per ultimo ma non per importanza c’è il posto di lavoro, molte persone scelgono di viverci vicino, ma è il concetto stesso di «posto di lavoro» ad essere messo in discussione nel futuro con la previsione di impieghi sempre più flessibili e delocalizzati, oltre che dalle opportunità offerte dalla tecnologia. Per questa ragione saranno più attrattivi luoghi dove è possibile lavorare da casa, quindi quei posti dove saranno disponibili connessioni a banda ultra larga, dove insomma il lavoro del futuro permetterà di fare molte cose da casa.

FOIANO, ha una popolazione di 9528 persone, di cui 1452 stranieri. Nell’ultimo decennio si sono registrati dai 110 agli 80 decessi all’anno contro 100-60 nuovi nati. dati istat al 31/12/2018

LUCIGNANO, ha una popolazione di 3544 persone, di cui 245 stranieri. Nell’ultimo decennio si sono registrati dai 60 ai 26 decessi all’anno contro 34-18 nuovi nati. dati istat al 31/12/2018

MARCIANO, ha una popolazione di 3427 persone, di cui 254 stranieri. Nell’ultimo decennio si sono registrati dai 35 ai 15 decessi all’anno contro 35-22 nuovi nati. dati istat al 31/12/2018

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Economia

L’evento che ha cambiato il mondo

«Diario di una crisi» è in uscita il primo libro di Jacopo Franci

Prima fatica letteraria per Jacopo Franci, 32 anni, amministratore comunale a Foiano, ma in questo caso, studioso e appassionato di economia e geopolitica. Franci è libero professionista ed è laureato in Economia e Commercio all’Università degli studi di Siena, ultimamente ricopre il ruolo di vice sindaco a Foiano dove è assessore alla Cultura e alle Attività produttive. «Ci sono molti motivi che al di là dell’importanza intrinseca del tema, mi hanno portato a scrivere di questo argomento – spiega l’autore – mentre scoppiava la crisi io frequentavo l’università ed era già partito il dibattito con i professori, ciascuno avanzava le proprie letture di un evento di cui al tempo era impossibile valutare la reale portata. Stiamo parlando del 2007/8. Adesso tutti gli osservatori concordano nell’affermare che si sia trattato di uno dei più importati fatti del nuovo millennio: non è stata una semplice crisi, ma un cambiamento epocale della morfologia dell’economia a livello mondiale. In altre parole – prosegue Franci – si può parlare di un ‘prima’ e di un ‘dopo’ Lehman Brothers e molte delle deci-

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sioni dei più importanti istituti finanziari come la Fed dipendono da questa crisi, il cui impatto si è riverberato per anni a livello globale. La grande crisi ha avuto effetti negativi sull’Italia, anche se non tutti i problemi del nostro Paese dipendono da quel fatto». Il titolo del volume edito da Bertoni è «Diario di una crisi», l’argomento è quello dell’analisi della congiuntura economica che ha portato alla grande recessione scoppiata nel 2008. «Questo libro – prosegue Franci – è il frutto di un lavoro di due anni il cui obiettivo primario è quello di esporre in maniera chiara, accessibile e comprensibile a chiunque l’ultima grande recessione, la più grande crisi economica dopo la depressione del 1929». La struttura del volume è composta di cinque capitoli: nel primo sono state analizzate le più importanti crisi economiche avvenute agli albori degli anni Duemila in alcuni Paesi del mondo quali il sud America con la «Crisi Tequila», la Russia con la terapia d’urto attuata a seguito della disgregazione dell’Unione Sovietica, il Giappone e la Cina. Il secondo capitolo descrive le grandi crisi della storia mondiale, da quelle più famose a quelle meno conosciute. Questo capitolo vuole proporre una valutazione delle analogie e delle divergenze che concernono queste crisi passate e la grande recessione del 2008. Il terzo capitolo, quello centrale, analizza in maniera puntuale le cause della grande recessione, a partire dai mutui subprime, al continuo abbassamento dei tassi d’interesse da

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parte della Federal Reserve, fino alla caduta dei giganti del sistema economico statunitense e al fallimento di Lehman Brothers. All’analisi delle cause segue una considerazione sulle conseguenze immediate della crisi. Il contagio invaderà prima l’Europa e poi il resto del mondo. Proprio l’Europa è la protagonista del quarto capitolo, che illustra origine e funzionamento dell’Unione Europea, dell’Euro e della Banca Centrale, per poi sviscerare la crisi del debito sovrano. Il quinto e ultimo capitolo infine si concentra sulle conseguenze della crisi a dieci anni di distanza. In particolar modo si è prestato attenzione alla sorte che è toccata ai protagonisti consapevoli e non del dramma finanziario. Ci ha interessato special-

mente il nuovo corso politico in atto, dalla elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump ai nostri giorni. Il libro, introdotto dalla giornalista de Il Sole 24 ORE e caposervizio del quotidiano economico Emilia Patta, si conclude con un’intervista al Professore Pier Carlo Padoan, ex Ministro del Tesoro e delle Finanze del Governo italiano, nonché economista di spicco nel panorama finanziario mondiale. Il volume verrà presentato sabato 21 marzo alle 17, alla Galleria Gervasi di Foiano alla presenza dell’autore e del senatore ed economista Tommaso Nannicini. il libro è disponibile negli store on line, in tutte le librerie (su prenotazione se non disponile) e presso la cartolibreria «Piramide» a Foiano.


Agricoltura

Un’intera giornata con il Gigante Bianco

La Mostra del Vitellone sbarca al Museo agricolo di Fratticciola

Una nuova veste per la Mostra interprovinciale dei bovini di razza Chianina, la 67esima edizione si terrà il 21 marzo ma non più a Camucia bensì nell’area del Museo della civiltà contadina di Fratticciola, nonché nel campo sportivo della frazione cortonese. La manifestazione, che coinvolge gli allevatori di tutte le vallate (Valdichiana aretina e senese, Casentino e Valtiberina) vedrà ancora un maggior impegno da parte degli organizzatori, il Comune di Cortona, Cortona Sviluppo, i partner Consorzio vini Doc Cortona, l’Associazione Regionale Allevatori della Toscana, Banca Popolare di Cortona e da quest’anno anche il Gs

Fratticciola e il gruppo che organizza la rievocazione contadina. Una scelta che l’amministrazione comunale ha inteso fare sia per valorizzare l’aspetto scenografico della mostra, inserendola in un contesto ambientale ad essa appropriato, sia per la disponibilità degli stessi gestori della struttura museale. Il programma, i cui dettagli si stanno ultimando, vedrà appuntamenti nel corso di tutta la giornata di sabato 21 marzo a partire dalla mostra e dal concorso fra i bovini, ma non mancheranno esposizioni di mezzi agricoli e una mostra fotografica per celebrare l’identità agricola del territorio e la Chianina.

Non è ancora chiaro se sarà possibile vedere la partecipazione degli studenti del Vegni, a seguito della circolare ministeriale che impedisce attività extrascolastiche. I ragazzi sono stati sempre impegnati in sessioni illustrative delle caratteri-

stiche dei bovini in mostra. L’evento ha lo scopo di rivalutare e promuovere l’allevamento della razza chianina, risorsa fondamentale del nostro territorio, nel corso della giornata si terranno convegni con esperti universitari sul tema della zootecnia e quindi sul tema dell’allevamento di bovini pregiati. Nel Comune di Cortona sono attive 10 aziende di allevamento e 20 di ingrassamento di Razza Chianina, unite alle altre 20 di allevamento i e 30 di ingrassamento della Valdichiana Aretina. La manifestazione quest’anno si svolgerà in un luogo molto familiare, gli ambienti sono quelli della Festa del Carro Agricolo, appuntamento di grande richiamo per gli appassionati del settore che si svolge a Fratticciola di Cortona. La regia resta quella della Cortona Sviluppo che si occupa anche della gestione del Mattatoio comunale.

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Cultura

La luce degli Etruschi era ecologica

Prime anticipazioni della mostra sugli antichi lumi al Maec

Si aprirà il prossimo 23 maggio «Luci dalle tenebre. I lumi nel mondo etrusco». La mostra al Maec è stata recentemente presentata nel corso di alcuni eventi, come la Colazione al Museo (foto sopra di Andrea Migliorati). Si tratta della prima mostra dedicata all’illuminazione nel mondo etrusco, in arrivo dei preziosi reperti provenienti dai più prestigiosi musei etruschi, in particolare dal Museo Acheologico Nazionale di Firenze. «La luce - spiega Paolo Bruschetti - vice lucumone dell’Accademia Etrusca - si configura da sempre come una imprescindibile esigenza del vivere quotidiano dell’uomo, oggi disponibile sotto forma di energia in continua evoluzione e lo studio dei sistemi di illuminazione usati in ambito etrusco non è mai stato affrontato prima d’ora in maniera organica in studi di carattere scientifico e soprattutto in un’esposizione dedicata al grande pubblico». La mostra illustrerà nella prestigiosa cornice del MAEC, che

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conserva forse il più stupefacente e prezioso strumento di illuminazione artificiale antica, il celeberrimo lampadario etrusco in bronzo, le tecniche di illuminazione naturale e gli strumenti di illuminazione artificiale usati dagli Etruschi, avvalendosi della collaborazione di Docenti dei maggiori Atenei Italiani e di Studiosi di fama internazionale.

«Il progetto - prosegue Bruschetti - favorirà un notevole avanzamento nel campo della conoscenza della società etrusca in ambito internazionale ma soprattutto permetterà al grande pubblico di conoscere i modi e i tempi con cui i nostri avi illuminavano le loro abitazioni in modo ecologico ed ecosostenibile con l’uso di risorse rinnova-

bili; in un mondo moderno sempre alla ricerca di fonti energetiche ecocompatibili, il paragone con il mondo antico potrebbe permettere il recupero di quei concetti di sostenibilità e di rispetto per l’ambiente che erano alla base della cultura e della religione antica, invitando i visitatori ad una profonda riflessione sui temi dell’ecologia mondiale».

In arrivo nuovi allestimenti al Maec

Ristrutturazione verso la conclusione: tutte le novità «Palazzo Casali – dichiara il presidente del Maec Nicola Caldarone – accoglie le istituzioni culturali più prestigiose della città: l’Accademia Etrusca, il Museo e la Biblioteca». Da alcuni mesi l’edificio è oggetto di un intervento di ristrutturazione. Lo scorso ottobre è stato presentato il riallestimento della sala del Biscione, ma le novità in arrivo riguardano la nuova sezione dedicata a Gino Severini e alla raccolta

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egizia, rivisitata anche la sezione dedicata all’Accademia Etrusca e alle sue collezioni. Nella sala del Biscione è stato concentrato tutto il percorso formativo ed evolutivo dell’Accademia Etrusca. «La storia di questa antica istituzione culturale – prosegue Caldarone risale al 1727 quando l’Abate Onofrio Baldelli lanciò l’idea della costituzione di una società o accademia di scienze ed erudizioni. Il 29 novembre del 1727

fu ufficialmente istituita l’Accademia Etrusca con le firme di 17 soci fondatori, tra cui figuravano lo stesso Onofrio Baldelli e i suoi tre pronipoti: Marcello, Filippo e Ridolfino Venuti»


Eventi

Il palcoscenico dell’enogastronomia

Chianina & Syrah: tre giorni con conferenze e degustazioni Cene stellate, convegni, degustazioni e tanto altro. Sarà una «cerimonia» lungo un intero fine settimana quella che vedrà il «matrimonio» fra Chianina e Syrah. Le due star dell’enogastronomia saranno le protagoniste a Cortona dal 27 al 29 marzo grazie all’evento organizzato da Vittorio Camorri con tutto lo staff di TerreEtrusche, con il patrocinio del Comune di Cortona e la collaborazione di Accademia degli Arditi e di Cortona Sviluppo al centro convegni Sant’Agostino e al Teatro Signorelli. È ai piedi del bel palcoscenico cortonese che si terrà la cena di gala «Il Gigante bianco sposa la principessa Syrah», sabato 28 marzo, proposta da chef stellati che provengono da tutta Italia con aperitivo sotto le logge. La manife-

stazione si aprirà la mattina del giorno precedente con le conferenze al centro convegni di via Guelfa, in programma una sessione agronomica sulla Syrah alla presenza di esperti come Attilio Scienza, Valeria Gualandri, Mario Fregoni e Olivier Geffroy. Seguirà la presentazione dei prodotti del Consorzio vini doc Cortona e quindi una sessione enologi-

ca con interventi di Silvia Carlin, Federico Staderini e Paolo Michaut. Il sabato sarà dedicato alle degustazioni di vino Syrah e piatti a base di Chianina e con interessanti mix di sigari e syrah, cooking show a base di Chianina, talk e masterclass condotte da Gianni Fabrizio di Slowine e Guida Gambero Rosso. Le degustazioni proseguono fra pastic-

ceria e gelateria anche domenica 29 marzo, quando i ristoranti cortonesi aderenti proporranno un menù ad hoc a pranzo, ma a pranzo si potrà stare anche nel chiostro del centro convegni con una masterclass dedicata alla Bistecca alla Fiorentina. La manifestazione prosegue per tutta la giornata fino al cooking show con Silvia Baracchi, chef stellata del Falconiere di Cortona e il concerto conclusivo. Il programma si sta completando ed è aggiornato costantemente sul sito internet www.chianinaesyrah.com da questa piattaforma è possibile ottenere gli accrediti per partecipare alle conferenze e i biglietti per le degustazioni e la cena di gala al Teatro Signorelli. (crediti foto: Andrea Migliorati)

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Fisco

La CU anche per minimi e forfettari

Scatta la novità, ma non mancano i dubbi. Una prima guida È in arrivo la Certificazione Unica 2020 anche per minimi e forfettari, la CU 2020 deve comprendere anche le somme corrisposte a titolo di compenso e/o provvigione ai contribuenti titolari di partita IVA nel regime dei minimi o forfettario che svolgono attività professionali. Sulla questione ci sono ancora dei dubbi, soprattutto per quel che riguarda le istruzioni per la compilazione, infatti l’Agenzia delle Entrate da quest’anno ha sdoppiato il codice da indicare per le somme corrisposte ai forfettari, senza dare particolari indicazioni. L’obbligo di compilare la certificazione unica per minimi e forfettari sussiste perché si tratta di regimi fiscali agevolati i cui compensi non vengono assoggettati a ritenuta d’acconto. Qui di seguito una breve guida alla Cu 2020, ex CUD per i contribuenti titolari di partita IVA nel regime dei minimi e nel regime forfettario. Il contribuente forfetta-

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rio - non essendo sostituto d’imposta - non deve certificare i compensi erogati, ma indicarli nel quadro RS della dichiarazione modello Redditi persone fisiche 2020. Le CU 2020 dei forfettari potranno essere trasmesse insieme al modello 770 entro il 31ottobre. Il termine di trasmissione del 9marzo riguarda solo quelle relative alle somme corrisposte a dipendenti e pensiona-

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ti (soggetti interessati al modello 730 precompilato). Nel quadro «Certificazione lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi», il contribuente titolare di partita IVA che eroga compensi a professionisti nel regime dei minimi o nel regime forfettario dovrà compilare i punti: n. 4 «ammontare lordo corrisposto» e n. 7 «altre somme non soggette a ritenuta».

Da quest’anno nella CU 2020 per lavoro autonomo vige la distinzione tra le somme che costituiscono reddito da dichiarare, codice 7, e quelle di redditi esenti, codice 8. Tuttavia le istruzioni di compilazione non forniscono precisazioni, secondo l’Agenzia delle Entrate, i due codici dovrebbero essere usati con questo criterio: 7 in caso di erogazione di altri redditi non soggetti a ritenuta, ma che costituiscono reddito per il percettore in sede di dichiarazione dei redditi; il codice 8 in caso di erogazione di redditi esenti, quindi somme che non costituiscono reddito. Facendo un esempio pratico: la quota delle provvigioni non soggette a ritenuta dovrà essere indicata col codice 7. Le spese anticipate, i bolli, la franchigia per gli sportivi dilettanti, non costituendo reddito imponibile per il percipente, dovranno essere indicati col codice 8. Stefano Capaccioli


Solidarietà

Palio dei rioni: verso la sfida

Record di bozzetti. Incarico al magistrato

Periodico dell’associazione culturale

Sr71 vie di comunicazione P.IVA 02296870518 C.F. 92088590515 Sede: zona Ind.le Manciano 49/E 52043 Castiglion Fiorentino (AR)

Iscrizione Registro Operatori Comunicazione Toscana n. 32558

della

Direttore responsabile: Massimo Pucci In redazione: Luca Amodio e Martina Concordi Email: redazione@sr71.it

Dino Cirelli ha firmato il Codex Palii, il magistrato ha così accettato l’incarico per la prossima edizione del Palio che si terrà a Castiglion Fiorentino domenica 21 giugno. La firma è avvenuta nella sala del sindaco alla presenza dei capitani dei terzieri, da sinistra nella foto Simone Divulsi di Porta Fiorentina, Stefano Meacci di Porta Romana e Mirko Baroncini del Rione Cassero. Al lavoro la Commissione Drappo dell’Ente Palio,

scaduti i termini per inviare i bozzetti, ne sono arrivati 25 da tutta Italia e anche dalla Spagna. Per la commissione guidata da Gianna Burroni sarà un duro lavoro selezionare il più bello. Nella foto in alto a sinistra il drappo della precedente edizione mentre viene imbracciato e portato in trionfo dai rionali del Cassero dopo la vittoria di Topalli. Le prossime tappe dell’organizzazione di questa manifestazione passano per

Arrivederci ad aprile

la scelta del mossiere, entro aprile i capitani possono accordarsi, altrimenti la scelta sarà effettuata dal sindaco Mario Agnelli, ma gli addetti ai lavori selezionabili sono davvero una manciata. Intanto nei prossimi giorni sarà presentato il calendario degli appuntamenti sportivi, i tornei di calcetto e volley fra i rioni per iniziare a scaldare gli animi, i match partiranno dal mese di aprile.

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Comunità sempre meno numerose, persone sempre più soggette alla paura. Reati in calo, lo dicono le statistiche delle forze dell’ordine, ma episodi che fanno più clamore per il modo in cui vengono rappresentati. Il tema della sicurezza è diventato centrale nel dibattito pubblico e sono sempre di più gli enti che hanno voce in capitolo e crescono i soggetti privati, aziende e liberi professionisti, che si occupano del tema. Mandiamo in stampa questo numero mentre, dopo un’iniziale allarme sul Coronavirus, gli animi si vanno tranquillizzando, ma cominciano a farsi sentire gli effetti negativi per le attività turistiche nostrane. L’auspicio è che questa crisi si dissolva con la stessa velocità con cui è nata, ma questo è solo un auspicio. il mensile della valdichiana - n. 25 marzo 2020

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