Il Mensile della Valdichiana / n. 8-18 Il muratore in classe

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L’eccellenza in vigna: Stefano Amerighi

Strade da salvare: i lavori alla «Procacci»

Il muratore in classe L’edilizia scolastica è una fra le spese più pesanti nei bilanci dei Comuni. Ecco tutti gli investimenti fatti e quelli in arrivo periodico di informazione in distribuzione gratuita - n. 8 settembre 2018

Ancora un mese con Cortona On The Move

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Editoriale È stata una calda estate sul fronte delle scuole, ma a noi non piacciono gli argomenti di moda, ci interessani i temi che sono per definizione seri. Ed è serissimo quello dell’edilizia pubblica e in particolare di quella scolastica, dove ogni giorno si recano i nostri figli. Purtroppo qualche decennio fa sono stati costruiti edifici che non si sono dimostrati all’altezza del loro compito. Infatti, mano a mano che procedono gli accertamenti sulla vulnerabilità sismica ecco che suntano fuori le magagne ed ecco che siamo costretti a spendere di nuovo soldi per interventi che al tempo avrebbero meritato altra attenzione. Non vogliamo «incriminare» un’epoca di progettisti e costruttori, ma di n gli anni ‘70 e ‘80 non possono essere ascritti al periodo dei fasti dell’edilizia pubblica. Lo dimostrano i dati empirici e la tipologia delle magagne: tetti troppo pesanti o colonne strutturalmente insufficienti a sostenerne il peso, non tanto in condizioni di quiete, ma se si dovessero presentare dei

Indice terremoti. Gli edifici che hanno maggiormente destato allarme sono stati l’ala già demolita e ricostruita a dovere della scuola di Terontola, la scuola materna del capoluogo di Castiglion Fiorentino e l’ultima non gradita sorpresa è stato anche quanto riscontrato questa estate nell’edificio di via XXV aprile a Camucia, le cui colonne vengono rinforzate. Non solo magagne in questo numero del Mensile dove vi raccontiamo anche un personaggio che si è giustamente meritato ottime qualif iche nella viticultura come Stefano Amerighi e poi vi parliamo della Casa di riposo di Catiglion Fiorentino, dei festival e in particolare di Cortona On The Move, senza dimenticare il lato sociale e quindi andando a conoscere due volti che si impegnano sul territorio senza troppa visibilità come Danilo Meiattini e Patrizio Ceccherini a cui noi un po’ di visibilità abbiamo provato a dare perché la meritano. Apriamo qui a fianco con il nostro giro di opinioni sull’ospedale della Fratta.

Buona lettura Massimo Pucci Simona Santi Laurini

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il mensile della valdichiana - n. 8 settembre 2018

4. Il personaggio del mese: Stefano Amerighi 6. Casa di Riposo Serristori finalmente sul binario giusto

7. Castiglion Fiorentino: Un impegno per il Santa Chiara 8. Cortona: un’estate da incorniciare 9. Marciano: arriva la connessione wi-fi gratuita 10. Foiano: torna la tradizionale Festa della Zucca 11. Lucignano, riecco Memorie del passato 12. L’INCHIESTA DEL MESE: Il muratore in classe 16. Ancora un mese con Cortona On The Move

17. Aisa Impianti e gli eventi «Zero Spreco» 18. Viabilità: la Sp 19 «piglia tutto». A lei il grosso delle risorse 19. Ceccherini presidente Lions Club Lucignano val d’Esse 20. L’Università dell’età libera verso nuove sfide

22. Fisco: il certificato Isee online


Opinioni

Come funziona l’ospedale di Fratta? Le esperienze degli utenti a confronto Fiducia ma anche sfiducia nell’ospedale di Fratta di Cortona. Siamo tornati ad ascoltare le opinioni dei cittadini/utenti per conoscere le loro esperienze e le valutazioni che ne conseguono. Ci sono persone che contestano la genesi del nosocomio della Valdichiana, ci sono poi altri che abbiamo intervistato che pur avendo sentito «recensioni» non certo positive, hanno avuto modo di trovare risposte rapide e corrette ai loro problemi. Sono proprio loro a mettere in crisi il luogo comune che negli ospedali piccoli è meglio non andare. Tuttavia, almeno stando ai racconti delle persone che abbiamo incontrato, una parte fondamentale nel giudizio sull’ospedale la riveste il personale di turno, che non sempre si dimostra all’altezza almeno delle buone maniere. Per me è un ospedale importante e io gli darei un voto ottimo perché mi sono sempre trovata bene, soprattutto per le specializzìazioni di ortopedia e chirurgia

Servizio insufficiente, non sono per niente soddisfatto, credo che questa struttura debba essere ripensata profondamente, a me non ispira fiducia

Bisognerebbe che il personale fosse più gentile e poi ci vuole educazione: una volta al pronto soccorso nemmeno mi hanno detto buonasera

Nella mia famiglia ci siamo sempre trovati bene e ora sappiamo che c’è anche questo rapporto di collaborazione con Nottola che funziona

Io sono abituata più che a criticare a chiedere che si migliori e che ci siano sempre più servizi per i cittadini, bisogna mantenere alta l’attenzione

Quando ho necessità di recarmi al pronto soccorso vado ad Arezzo. Penso che i luoghi come gli ospedali li fanno le persone che ci lavorano dentro

Questo ospedale è nato male anche riguardo il luogo dove è stato costruito. Non dico che sia inutile, ma personalmente non ho una buona opinione

Con tutte queste critiche non bisogna buttare via il bambino con l’acqua sporca, l’ospedale è una realtà e svolge un servizio fondamentale per il nostro territorio

Premetto che ho un rapporto di amicizia anche con alcuni dottori, ma io alla Fratta preferisco non andare e per i miei problemi mi rivolgo al San Donato

Ho avuto solo un’esperienza e sono stati tempestivi ed efficaci, per noi è una realtà molto importante che dobbiamo tutelare e migliorare sempre

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Il personaggio

Il vignaiolo che «mescola» terra e cosmo La visione del vino (e del mondo) di Stefano Amerighi

«Da bambino qui cadevo e mi rompevo le ossa, detestavo questo posto, mi faceva paura perché qui il cavallo passava dal trotto al galoppo e spesso ci scappava il capitombolo, è andata a finire che ora questa è la mia casa, è qui che ho costruito il mio sogno». Siamo fra Farneta e le Chianacce di Cortona a poche centinaia di metri in linea d’area dal confine con Foiano. È qui che incontriamo «il miglior vignaiolo del mondo», così lo ha definito il Gambero Rosso nel 2018, lui è Stefano Amerighi e il vino che gli ha fatto scalare le classifiche mondiali è il syrah che porta il suo nome. La prima cosa che ci racconta è il suo ricordo di questo luogo, siamo a Poggiobello, un piccolo promon-

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torio da dove si ha una visuale a 360 gradi della Valdichiana. Adesso, dopo i capitomboli d’infanzia, Stefano Amerighi qui è di casa e qui ha messo le radici. Nella sua tenuta c’è una struttura in legno sotto la quale si sviluppano le cantine, c’è anche un piccolo cantiere perché in futuro il vignaiolo vorrebbe realizzare un posto confortevole dove far degustare i prodotti agli ospiti. Degustazioni che invece adesso avvengono in modo molto informale sotto la tettoia oppure direttamente in vigna o ancora nel terreno di fronte al re-

cinto dei bovini. Cortonese, 44 anni, sposato, una figlia, una tesi ancora da scrivere per laurearsi in Scienze Politiche e un sogno che si sta realizzando, quello di mescolare la terra col cosmo e far nascere prodotti eccellenti. «Se fossi stato il produttore

delle patate più buone del mondo tu non saresti venuto qui», mi dice mentre mi congeda, ma facciamo un passo indietro e conosciamo meglio il «super vignaiolo». Amerighi ha sempre frequentato i campi e le vigne di famiglia, ma per trovare la sua strada – come spesso accade – deve separarsi dal contesto. L’occasione la dà l’esperienza da avventizio che svolge per per tre anni in alcune tenute del Chianti. Accade fra il 1995 e il ‘97, due anni dopo acquista il questo podere, la sua prima vendemmia arriva nel 2005. «Prima di quel momento – ricorda – ho vissuto gli anni più duri della mia vita: a partire dalle difficoltà per ottenere il mutuo per l’acquisto, poi la sfida sul campo. Per me è stato come batte-


Il personaggio

re una serie di stereotipi che al tempo erano molto difficili di tirare giù, come ad esempio quello di lavorare senza chimica, di concepire in maniera differente il lavoro dell’agricoltore, facendo i conti con i problemi e le malattie delle piante in modo totalmente diverso da come si faceva, infatti fino al 2007 ho fatto una vita monacale». Quello di Amerighi è un approccio olistico, una visione filosofica che predilige la lettura d’insieme piuttosto di quella funzionalistica, a compartimenti stagni. «Questo podere è un organismo agricolo individuale – ci dice il vignaiolo parafrasando le teorie della biodinamica – io ricerco la complessità rispetto alla omogeneità, per questo allevo alcuni bovini [razza Chianina, ndr] e mi tengo ben lontano dalla monocoltura che sta letteralmente rovinando l’ambiente e che dobbiamo cercare di superare. Credo che il futuro sia la diversità, la capacità di trovare equilibri fra elementi differenti». È scontato ricordare che le modalità di produzione sono le più rigoro-

se, totale rispetto della natura, zero trattamenti, ogni vendemmia un prodotto diverso. «Le uve più forti finiscono in botti di legno, quelle più delicate in quelle di cemento, mentre quelle più eleganti negli contenitori di ceramica – afferma – ogni anno le caratteristiche cambiano in funzione

Amerighi esporta soprattutto in Australia e in Francia, dove vende anche un sangiovese, ma è ricercatissimo anche in Italia. «Se vuoi bene alla terra, lei ti ripaga – racconta – e lo fa non solo con i suoi frutti ma anche con nuove esperienze che sembrano ‘chiavi’ che ti per-

di tutte le variabili in gioco, pertanto varia anche la percentuale di questi tre tipi. Dipende dalle valutazioni che faccio durante le fasi della produzione, il risultato finale cambia in funzione di tutti questi elementi e finisce per creare il blend finale».

mettono di aprire visioni che prima ti erano ignote. Il mio lavoro mi ha insegnato che c’è una parte buona e virtuosa nelle cose e nelle persone che va saputa individuare e fatta emergere, perché altrimenti è condannata a rimanere nascosta».

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Sociale

Serristori, finalmente sul binario giusto

Completata la regolarizzazione della Asp castiglionese. Le novità Dopo 20 anni di deroghe, l’Ente Serristori ora ha le carte in regola per esercitare la propria funzione sul territorio e guardare al futuro, un futuro che lo vede incardinato in quella che è la sua missione originaria che viene proseguita dall’attuale cda. I risultati sono stati elencati dal presidente Alessandro Concettoni: «Dopo che la struttura era priva di autorizzazione fin dal 1998 nonostante una importante ristrutturazione di 750mila euro negli anni 2002–06, non rispettando i parametri imposti dalla legge regionale 41/2005 non fu rilasciata l’autorizzazione al funzionamento. Oggi con il completamento dei primi 12 posti Rsa la struttura di Piazza San Francesco è autorizzata ed accreditata alla Regione Toscana. C’è ancora molto da lavorare, questo è il primo traguardo di una tappa intermedia, la ristrutturazione non è ancora terminata, è già stato aggiudicato il secondo stralcio di lavori che porterà ulteriori 6 posti RSA, entro i primi dieci giorni di settembre l’apertura del cantiere». L’Ente castiglioese

è riuscito a superare problemi culminati nella nota ispezione dei Nas del 2013 che riscontrò le irregolarità autorizzative e impose il blocco del turn over, quindi l’impossibilità di ospitare altre persone. Ora l’Ente può guardare avanti con ottimismo: «Sono stati tempi complicati dal punto di vista economico e finanziario; basti pensare che nell’esercizio 2014, anno del nostro insediamento, abbiamo rilevato, per effetto di errate imputazioni di poste di

bilancio una perdita di oltre 400mila euro che siamo riusciti a ridurre». Oltre alla Rsa, nella struttura di piazza San Francesco a Castiglion Fiorentino, sono presenti case famiglia per anziani autosufficienti, inoltre proseguono sia l’attività di messa a reddito dell’azienda agricola che i progetti sociali del centro di aggregazione, non soltanto dedicato agli anziani, dove si svolge un frequentatissimo dopo scuola per i ragazzi delle scuole castiglionesi.

Casa di riposo «Serristori» Piazza San Francesco - Castiglion Fiorentino Telefono 0575 658036

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Casa di Riposo ed Istituzioni Educative Serristori. - Rsa Cosimo Serristori (Residenza sanitaria assistita) alloggi convenzionati con l’Asl - Alloggi Casa famiglia Residenza Serristori - Centro di aggregazione sociale - Servizio dopo scuola

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Castiglion F.no

Un impegno per il Centro Santa Chiara Il Comune: una fondazione per la ristrutturazione dell’immobile

Una fondazione pubblico privata per rilanciare il Santa Chiara. Il Comune di Castiglion Fiorentino è pronto a conferire lo storico immobile di via San Giuliano per poter raggiungere l’obiettivo di ristrutturare e mettere in sicurezza la struttura. Una struttura imponente di oltre 3 mila metri quadrati che rappresenta la storia della città del Cassero e il suo legame con le università americane. Un rapporto che ha oltre 30 anni e che è stato ideato da Paolo Barucchieri e portato avanti da Italart, una storia che ha arricchito il nostro territorio e che ora è costretta ad una svolta obbligata. È quanto ha annunciato l’assessore alla Cultura del Comune di Castiglion Fiorentino Massimilia-

no Lachi durante un recente consiglio comunale e ribadito durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche i vertici di Italart. «Dopo oltre trent’anni l’immobile di via San Giuliano deve subire un intervento di messa a norma su più fronti – dichiara l’assessore Lachi – dall’antincendio alle caratteristiche statiche. Per troppo tempo il Comune che è proprietario dell’edificio non ha messo in campo quegli investimenti che avrebbero potuto evitare questa decisione, una decisione che non è più rinviabile. I recenti fenomeni sismici che hanno interessato il territorio del Centro Italia ci impongono di lavorare per la sicurezza di tutti gli edifici pubblici. Il Comune ha già

messo a bilancio 300 mila euro per i primi interventi nella zona del teatro del Santa Chiara, ma è una somma che non basta, occorrono molti più fondi per giungere all’obiettivo». Attualmente grazie alle strutture ricettive castiglionesi, gli studenti stranieri sono ospitati nel territorio e continuano la loro attività di formazione, come previsto dai programmi, ma questa è solo una misura tampone. «L’amministrazione comunale è disposta a dare vita e far parte di un soggetto privato sul modello della fondazione, un organismo aperto alla stessa Italart, alle università

americane e alle associazioni fra gli studenti che si sono costituite nel corso dei decenni – afferma Lachi. A questa fondazione con specifici vincoli di utilizzo verrebbe conferito l’immobile a titolo gratuito, il soggetto privato darà vita alla raccolta fondi per procedere alla ristrutturazione complessiva».

Dopo il «Vintage Festival» ecco «Circù»

In arrivo un nuovo appuntamento per il centro il 15 e 16 settembre Dopo la conferma del Vintage Festival (foto sotto) ecco una novità freschissima che caratterizzerà Castiglion Fiorentino. Stiamo parlando di «Circù» un festival con artisti circensi che si svolgerà nelle vie e nelle piazze del centro il 15 e 16 settembre a cui parteciperanno artisti di primo piano come il musicista Lorenzo Kruger (foto a destra). Il programma dettagliato è in via di definizione, ma la formula è assodata, infatti la manifestazione orbita temporaneamente in alcuni dei

principali festival italiani di questo settore. Per la provincia di Arezzo si tratta di un gradito ritorno perché dieci anni fa l’evento si teneva nel capoluogo precisamente all’anfiteatro romano di Arezzo e ora approda sotto la torre del Cassero. «Vo glia m o offrire ai visitatori e ai castiglionesi un’altra occasione di divertimento – afferma l’assessore alle Attività produttive del Comune, Devis Milighetti – dopo il successo dell’ultima

edizione del Vintage Festival stavolta proponiamo un appuntamento differente, un evento per tutti i bambini, le famiglie e per gli amanti dei buskers e degli artisti circensi. È un modo ulteriore per far conoscere il nostro territorio e valorizzare il centro storico e i suoi commercianti a cui va ancora il nostro ringraziamento per aver collaborato in modo positivo all’organizzazione degli appuntamenti estivi come il Vintage Festival e che ora proseguono con Circù».

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Cortona

Estate ‘18: una stagione da incorniciare

Cultura e turismo sempre più al centro dell’economia del territorio

Ci è sembrato giusto e doveroso ripercorrere anche con l’aiuto di immagini che più di ogni altra cosa raccontano la verità di un progetto, quello che Cortona ed il suo comune stanno vivendo in questa estate 2018. Aldilà dei numeri, sempre significativi e positivi, dei quale avremo modo di parlare al termine della stagione, questi mesi estivi hanno rappresentato un ulteriore crescita organizzativa e qualitativa delle manifestazioni organizzate nel nostro comune. Stretta collaborazione con i privati, grande innovazione nelle proposte, progettualità sempre di alto profilo e proposte sempre in grado di accontentare un vastissimo pubblico e rispettose della storia e della tradizione di Cortona, questi i segreti del nostro successo. In questi anni Cortona ha investito in una progettualità culturale che è stata in grado di far crescere costantemente

non solo i numeri dei flussi turistici, e questo nonostante un periodo difficile per l’economia internazionale, ma ha anche favorito la nascita di tante imprese legate a questo settore (agriturismi, hotel, ristorazione, servizi accoglienza, etc). In questi anni il tessuto economico e di sviluppo del territorio cortonese, come di altre aree della Toscana, si è profondamente modificato, passando da una connotazione agricola e manifatturiera ad una realtà fortemente orientata verso il turismo ed il terziario avanzato collegato ad esso, oggi sono più di 3000 le persone che lavorano a Cortona nel settore turismo ed i suoi collegati. Il sistema virtuoso creato dagli investimenti pubblici nei servizi, nei beni culturali, nelle infrastrutture, nelle manifestazioni abbinato alla vivacità delle imprese private e delle organizzazioni che si occupano di gestione e

programmazione hanno fatto si che, nonostante il periodo di crisi nazionale ed internazionale prolungato, dal 2010 al 2017 i flussi turistici, siano cresciuti e, comunque abbiano mantenuto una stabilità invidiabile. Un dato significativo è la permanenza media dei turisti nel nostro comune che, ad oggi si posiziona a 3,70 giorni, una delle medie più alte della Toscana, ed il trend è stabile, segno che Cortona continua ad essere apprezzata e ricercata. Cortona, poi, ha mantenuto intatto, anzi ha aumentato il proprio “appeal” verso i mercati internazionali, da anni, infatti, i flussi turistici sono per il 65/70 % appannaggio di visitatori esteri. I primi dati che ci arrivano dal Centro Studi Turistici ci presentano trend positivi di tutta l’estate, ad agosto in base al consueto monitoraggio del CST la saturazione dell’offerta ricettiva disponibile Online del comune di Cortona si è attestato a circa l’80% (rilevazione effettuata il 3 agosto 2018), superiore di 3 punti rispetto al dato medio della Valdichiana. Con grande orgoglio vorrei dire che ancora una volta Cortona segna la strada e diventa esempio virtuoso in ambito culturale e turistico. Vi sono ancora margini di grande miglioramento e, come abbiamo sempre fatto, collaboreremo con tutti per i bene della città e del territorio. Il mio auspicio che tutti comprendano lo sforzo che stiamo facendo e siano disposti a collaborare per costruire assieme un futuro migliore.

Il confronto, convocato dal Sindaco di Cortona Francesca Basanieri, svoltosi il 16 agosto per risolvere i disservizi nella raccolta dei rifiuti ha sancito il ripristino di tutte le attività entro 48 ore in tutti i Comuni della Valdichiana, sia il Servizio Porta a Porta che lo spazzamento, inoltre l’affiancamento al nuovo personale di Sei con personale specializzato e ha concordato, con l’assenso di ATO, per una richiesta risarcimento danni di tutti i Comuni verso la Sei Toscana, sia per i danni materiali che per danni di immagine. Massima tutela dei lavoratori, tornando all’accordo di alcuni mesi dove venivano presi e inseriti nell’organico di Sei

Toscana gli interinali, 464 persone. Le Amministrazioni apriranno un procedimento, concordato anche con ATO, per risarcimento danni materiali e di immagine, le cifre andranno a sconto in bolletta. A Settembre incontro con i Sindacati e i Comuni saranno a fianco dei lavoratori. «E’ necessario, a mio avviso, conclude Francesca Basanieri, ma questo è solo il mio parere e non di tutti i Sindaci della Valdichiana, che si debba rivedere il sistema dell’ATO. Il nostro è un territorio grande come una Regione con esigenze diverse e ogni comune chiede servizi differenziati. Il modello da copiare, secondo me, è quello della Legge Regio-

nale sul Turismo ovvero: alcuni servizi gestiti direttamente dalla Regione che ha la visione d’insieme e non genera conflitti tra i comuni (es: inceneritori, discariche, tariffe) e poi ambiti omogenei medio-piccoli che si costruiscono (quasi) spontaneamente perché simili come territorio e servizi».

Sei Toscana: parla il sindaco

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Marciano

Parchi, scuole e torre con il wi-fi gratis A Marciano è in arrivo la connessione wi-fi gratuita nelle zone pubbliche del territorio comunale e nella Torre del centro storico. Finalmente sono partiti i lavori per la realizzazione di una importante rete internet senza fili accessibile a tutti sul territorio comunale. Le zone interessate saranno le seguenti: 1. il centro storico del paese nella sua interezza 2. i giardini pubblici di Marciano 3. i giardini pubblici di Cesa 4. i giardini pubblici di Badicorte 5. le zone adiacenti i plessi scolastici di Cesa e Badicorte Inoltre il servizio sarà usufruibile sempre gratuitamente anche nella Torre di Marciano (sala Leonardo da Vinci - nella foto) e nella biblioteca comunale che ha sede nella Torre stessa. «È un altro passo in avanti in termini di innovazione e servizi ai cittadini comuni, agli studenti e ai turisti che frequentano le aree pubbliche della nostra comunità ed è un lavoro che sta giungendo al culmine dopo diversi mesi di attività e tentativi di accordi con differenti società.

Località Sant’Eusebio, 14/E CORTONA (AR)

Finalmente è stata trovata la quadra con un’azienda che ha sede non lontano dal paese, che opera nel settore da molti anni e che usa personale qualificato locale, oserei dire una rete Wi-Fi a km 0» sono queste le parole dell’assessore all’Innovazione Tecnologica Alino Aria, che aggiunge: «si tratta anche di uno strumento per migliorare l’afflusso al centro storico e un mezzo che va incontro alle nuove e sempre più crescenti esigenze di comunicazione ed informazione che richiede la vita quotidiana. Insomma un progetto che permette al nostro paese di essere sempre al passo coi tempi». Altro ancora bolle nella pentola in materia di innovazione, infatti, nel

mese di settembre, sarà on line anche il nuovo sito del Comune. Daremo una nuova e moderna veste grafica al nostro vecchio sito che, tra l’altro, è stato reso malfunzionante da alcune manomissioni esterne ormai da diversi mesi e contemporaneamente sarà disponibile per tutti anche la App MyMarcianoDellaChiana. Due nuovi strumenti che l’Amministrazione Comunale mette a disposizione dei cittadini sia per una maggiore e continua interazione con gli uffici sia per essere raggiunti in modo veloce ed efficace per qualsiasi necessità, ma per questo diamo appuntamento al prossimo numero per ulteriori e più approfondite notizie.

Tel 0575 / 612585 www.torresi.net info@torresi.net il mensile della valdichiana - n. 8 - settembre 2018

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Foiano

Festa della Zucca, il centro si popola Si svolgerà Sabato 29 e Domenica 30 Settembre, nel centro storico di Foiano della Chiana la XVI edizione della Festa della Zucca – Pesa la Zucca! Foiano 2018, organizzata dal Comune di Foiano in collaborazione con il Club Amici della Zucca, un’associazione composta da appassionati della coltura di questo prodotto della terra al punto tale da farsi promotori di una spettacolare gara tra mastodontici esemplari di zucche giganti. «Pesa la zucca! Foiano 2018» è la gara di peso che mette in competizione i più grossi esemplari di zucche giganti della Valdichiana e non solo; dal 2008 grazie alla sinergia tra il Club e DecoraZolla.it la gara prevista per domenica è entrata a far parte del campionato mondiale delle zucche giganti poiché il Club si è affiliato al Great Pumpkin Commnwealth la federazione con sede negli USA che racchiude i club di tutto il mondo. La fiera e l’attività del Club sono finalizzate a salvaguardare le tradizioni locali legate alla terra e riscoprire

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a pieno l’agricoltura domestica in cui era molto diffusa la coltivazione della zucca sia per gli allevamenti suini che per fini alimentari, tanto da rappresentare un prodotto tipico della nostra Valdichiana (zucca gialla da maiali, zucca lardaia). Molte le iniziative in programma che per l’edizione 2018 faranno da arricchimento e contorno alla gara, a partire dagli spazi per i più piccoli dove, oltre ad intrattenimenti “moderni” come i simpatici gonfiabili, sarà possibile andare alla riscoperta delle antiche tradizioni della fatto-

ria rurale. Nel centro storico inoltre saranno presenti stand espositivi di coltivatori e appassionati di zucche che metteranno in mostra i loro coloratissimi e bizzarri esemplari. Il borgo sarà addobbato in grande stile con centinaia di zucche sparse per tutte le vie del centro storico. I ristoranti proporranno menù in tema con la manifestazione e naturalmente non mancherà l’intrattenimento musicale folkloristico dal vivo. Per informazioni e approfondimento sul programma è possibile visitare il sito www.decorazolla.it.


Lucignano

Due giorni con «Memorie del passato» La manifestazione «Memorie del Passato», si svolgerà il 22 e il 23 di settembre a Lucignano con ingresso gratuito e consieste nella rievocazione storica dei vecchi mestieri e nel far rivivere scene di vita quotidiana dei primi anni del 900 con tanti figuaranti che vestono gli abiti dell’epoca a passeggio per le vie del borgo. Si potranno vedere, mestieri come il calzolaio, il fabbro, il falegname, il cestaio, le lavandaie, la cantina con i vendemmiatori che che intoneranno stornelli e canzoni dell’epoca e portano il mosto per le vie del borgo su un carro trainato dai buoi chianini. Nella piazza delle Logge si potranno far giocare i bambini e “i grandi” con i vecchi giochi in legno di una volta. I ristoranti e le osterie ripropongono i piatti tipici dell’epoca con i sapori che ci fanno ricordare le nostre nonne. Il programma inizia con il sabato 22 alle ore 20,00 con la cena nei ristoranti e nell’osterie; alle 21,30 spettacolo teatrale, presso il Teatro Rosini della compagnia condotta dalla Maestra Laura Tonicchi. Domenica 23 ore 10,30 apertura delle botteghe di arti e mestieri nel centro storico, Snene di vita quotidiana con figuranti in costume d’epoca. Alle 11,00 La banda musicale di Lucignano sfilerà per le vie del paese suonando musiche che ci riportano al passato.

Maestra Laura Tonicchi e poi la merenda come una volta presso la Locanda a cura della Dell’associazione pro Loco. Le attività in centro proseguono fino

a sera e dalle 20,00 spazio alle cene presso la Locanda a cura dell’Associazione ProLoco e cena presso i Ristaranti del paese La Tavernetta, La Maggiolata e il Goccino.

A mezzogiorno Pranzo alla Locanda a cura dell’associazione Pro loco, mentre a partire dalle 12,30 si pranza anche nei ristoranti del paese con piatti d’epoca Il Goccino, La Maggiolata, La Tavernetta. Alle 15,00 è di scena una piazza in gioco...con giochi in legno antichi... per tutte le età. Mezz’ora dopo i vendemmiatori riportano il mosto nella cantina con il vecchio carro trainato dai buoi, al’insengna di balli e canti... Dalle 16,00 il concerto itinerante con arie d’operetta eseguite dal coro della il mensile della valdichiana - n. 8 - settembre 2018

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Inchiesta

Il muratore in classe: il conto è 15 milioni

È la cifra che i cinque comuni della vallata hanno messo a bilancio per l’edilizia scolastica, fra nuovi plessi e continue ristrutturazioni Una delle voci più «salate» dei bilanci dei municipi è quella relativa agli investimenti per gli immobili pubblici e in particolare per le scuole. Sembrano tanti i soldi spesi in questa direzione, ma in realtà ne occorrerebbero molti di più. Sono oltre 40 i plessi scolastici del territorio, molti si trovano nei centri storici, ma poi ci sono quelli che si trovano in ogni frazione, infine le strutture di nuova realizzazione, che vanno a collocarsi in zone urbane in espansione. Si lavora per accertare le condizioni strutturali degli immobili e per potenziarne le performance antisismiche, ormai infatti anche la Valdichiana si trova classificata in seconda fascia di rischio. Senza fare inutili allarmi, è il momento della risposta ad un problema che lo Stato e le sue articolazioni locali hanno dimenticato per troppo tempo. Dopo L’Aquila e dopo il sisma del Centro Italia è obbligatorio intervenire e soprattutto, trovare i soldi.

Si aggira intorno ai 15 milioni di euro il «conto» degli investimenti in edilizia scolastica da parte dei comuni della Valdichiana. Una somma che sembra imponente, ma che in proporzione al numero di edifici in cui si dovrebbe intervenire risulta invece appena sufficiente per tamponare le esigenze più immediate. Paradossalmente sono i piccoli a fare la parte del leone con in testa alla classifica Marciano che negli ultimi anni ha impiegato quasi 5 milioni di euro per nuove realizzazioni o per l’antisismica dei vecchi edifici. Il lavoro più consistente è quello che inizierà nei prossimi mesi a Camucia che da solo vale 4 milioni per la rea-

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lizzazione del nuovo polo scolastico. Nella speciale classifica degli investimenti anche l’importo netto sostenuto dal Comune di Castiglion Fiorentino per il rifacimento del tetto è pesante (in questa pagina la foto del cantiere alla scuola «Brogi»), perché si tratta di una somma interamente sborsata dal bilancio che sfiora in un colpo solo il mezzo milione, ma poi anche Foiano si difende e può annoverare una serie di investimenti che superano il milione e mezzo e poi c’è Lucignano dove invece il progetto è quello di realizzare, ex novo, un polo scolastico che prenda il posto del vecchio convento del ‘300. Fra vincoli di spesa, tetti per l’inde-

bitamento e capacità di bilancio, le amministrazioni comunali hanno messo in campo queste risorse per fronteggiare uno dei principali problemi fra le loro competenze. I comuni sono infatti i responsabili dell’edilizia scolastica pubblica degli edifici che ospitano dagli asili nido fino alle scuole medie, i plessi delle scuole superiori sono di competenza della Provincia, fanno invece riferimento alle singole proprietà gli edifici delle scuole o degli asili privati. In Valdichiana, fra Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano, Lucignano e Marciano gli edifici sono circa 40, esistono dei veri e propri gioielli


dell’architettura di inizio ‘900, scuole ricavate in complessi antichissimi e poi tutta una serie di plessi che risalgono agli anni ‘70-’80 e che sono quelli che fanno maggiormente preoccupare perché sono stati realizzati con modalità a risparmio. Una modalità tipica di quel periodo storico, in cui le normative erano molli e l’aspetto della quantità prevaleva su quello della qualità e che ha comportato un’ereditò pesante.

rontola che è stata rifatta in legno. Oppure si è scoperto che il tetto di alcune scuole era troppo pesante rispetto alle strutture di sostegno. È il caso della materna «Brogi» di Castiglion Fiorentino che infatti in questi giorni viene dotata di una nuova copertura o dell’asilo di via Camucia dove si rinforzano le colonne.

La resistenza antisismica è la priorità per l’edilizia scolastica

Sono queste le zone dove i Comuni hanno realizzato da zero o a segujito delle opportune demolizioni nuove parti o intere strutture scolastiche. A Terontola il municipio di Cortona è intervenuto per la demolizione e la ricostruzione di una parte della scuola, l’investimento è stato di 640 mila euro, 400 mila dei quali da un finanziamento regionale. La nuova parte della scuola, che ricomprende anche le zone delle cucine, è stata realizzata in legno ed ha un altissimo coefficiente di resistenza alle sollecitazioni. Si tratta della tecnologia più innovativa nelle costruzioni, quella che fa riferimento alla cosiddetta bioedilizia. L’intervento di ricostruzione si è concluso all’inizio del passato anno scolastico. Quello di Terontola è stato il primo provvedimento adottato da un Comune per prevenire il rischio sismico, il «battesimo» si è tenuto a Cortona. A Cesa il Comune di Marciano ha speso in passato circa 1,6 milioni per la realizzazione del nuovo polo scolastico che comprende l’infanzia e la primaria, inoltre è stata realizzata anche la scuola materna a Badicorte che ha avuto un costo di circa 350 mila euro. Marciano si è così assestato in testa alla nostra simbolica classifica dei «comuni con più muratori in classe», perché nel frattempo sta ultimando anche la nuova realizzazione di una parte della scuola primaria del capoluogo, dove fra ristrutturazione della struttura esistente ed ampliamento il conto supera i 2 milioni di euro, attualmente i lavori sono in corso di completamento. Marciano è il secondo comune in Valdichiana per investimenti in edilizia scolastica in termini assoluti, ma è il primo indiscusso se dividiamo i soldi investiti per abitante, inoltre è l’unico che è riuscito a mettere mano a tutti i plessi.

Dopo gli episodi accaduti a L’Aquila e nel Centro Italia, la resistenza ai terremoti è diventato un fattore primario nelle scelte delle amministrazioni. Il territorio nazionale è stato nuovamente classificato in zone con differenti gradi di sismicità. La stragrande maggioranza dei nostri comuni si trova ora ricompresa nella zona 2, quella a medio rischio sismico. In precedenza invece questo riguardava solo la parte est della Valdichiana. Solo il territorio di Lucignano è ricompreso nella zona 3, quella a basso rischio sismico. Non si tratta di una semplice nota simbolica, i comuni della zona 2 devono provvedere ad un più rigido disciplinare nelle ristrutturazioni con maggiori pratiche al Genio civile. Come è noto, i terremoti non si possono prevedere, ma gli esperti riescono ad individuare quali possono essere le zone dove ci sono le caratteristiche geografiche e geologiche che comportano rischi di terremoti con capacità distruttiva. Fino al 2014 nella zona 2 erano ricompresi soltanto i comuni della fascia appenninica come Castiglion Fiorentino e Cortona, successivamente invece sono stati classificati a questo livello anche i territori di Marciano e Foiano. Nel frattempo le politiche delle amministrazioni locali si sono orientate a questo scopo e sono iniziati gli interventi di rilevazione del grado di antisismicità degli edifici e di progettazione o ricostruzione degli stessi. In una prima fase infatti i Comuni hanno dato mandato a tecnici professionisti di eseguire dei rilievi a campione sui componenti utilizzati per la costruzione degli edifici. Sono saltate fuori varie sfumature di criticità, alcuni edifici sono stati demoliti, ad esempio l’ala della scuola di Te-

La nuova leva delle scuole: Cesa, Marciano e Terontola.

L’edilizia di una volta, la scuola di Santa Cristina

Il cantiere alla scuola di Marciano della Chiana

La nuova ala in legno del plesso di Terontola

Il cantiere della primaria a Pozzo della Chiana il mensile della valdichiana - n. 8 settembre 2018

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Inchiesta La lista più lunga è quella degli edifici in ristrutturazione Una volta si spendevano i soldi per l’accessibilità ed erano spese sacrosante perché la scuola è di tutti e soprattutto di chi ha un problema fisico temporaneo o permanente. Erano i tempi degli ascensori, delle rampe per le carrozzine e dei monta scale. Oggi invece ogni comune ha l’obbligo di recuperare il tempo perso nella messa in sicurezza del proprio patrimonio scolastico e l’impresa è difficile, perché come abbiamo visto le scuole nuove sono pochissime rispetto al patrimonio immobiliare complessivo, inoltre la politica degli accentramenti e quindi della realizzazione di poli unici, che comportano la chiusura di una o più sedi datate, non piace alla popolazione. La presenza della scuola è percepita, giustamente, dalla gente e dal commercio dei centri e delle frazioni come un fatto di vitalità, spesso è proprio la presenza di una scuola a fare la differenza fra una frazione e l’altra. Ecco che allora la «lista della spesa» dei municipi si allunga perché sono tanti i plessi da monitorare e ristrutturare sia con interventi di manuten-

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il mensile della valdichiana - n. 8 settembre 2018

zione ordinaria, tinteggiature, sostituzione arredi oppure con interventi strutturali che vanno dall’efficientamento energetico, caldaie, pannelli solari, illuminazione, fino a quelli che migliorano le performance di resistenza alla sismica. Inutile dire che il Comune con più edifici è Cortona, la città etrusca ha due direzioni didattiche, due dirigenti e un numero di scuole che sfiora le 20 unità. In tutte queste sono state eseguite le indagini di vulnerabilità sismica. Il Comune di Cortona ha an-

che comprato un edificio dove prima pagava l’affitto, è accaduto per la scuola di Fratta che è costata circa 580 mila euro. Altre risorse per circa 1,8 milioni di euro sono state impiegate negli ultimi anni per l’adeguamento statico o il miglioramento sismico e sono finite a Cortona centro per la «Mancini» e per la «Berrettini Pancrazi» di via Giuoco del Pallone e per la «Sernini Cuciatti» di via Moneti. Analoghi interventi sono avvenuti a Camucia per la «Zampagni» e per il plesso di via Scotoni. A Terontola e


a Montecchio del Loto gli interventi sono avvenuti nelle scuola secondarie di primo grado. A Castiglion Fiorentino l’intervento più importante è quello del rifacimento del tetto della scuola dell’infanzia «Brogi» che riaprirà questo autunno. Si tratta del lavoro più oneroso, ma se messi insieme gli importi dei vari piccoli cantieri sparsi sul territorio raddoppiano il conto che sfiora gli 1,1 milioni. Alla materna del capoluogo la spesa sfiora il mezzo milione, ma poi ci sono i 90 mila euro usati per i lavori alla scuola di Montecchio Vesponi, circa 35 mila euro per la «Ghizzi» a cui vanno sommati i 231 mila euro per il polo ex Margaritone. Altri 80 mila euro sono andati complessivamente a tutti i plessi delle varie frazioni, il Comune ci ha fornito una lista molto lunga e dettagliata. Le risorse fra i vari plessi sono andate all’asilo nido, alle scuole dell’infanzia e nel capoluogo alla «Dante Alighieri». Anche Castiglion Fiorentino ha impegnato somme da bilancio per le verifiche di vulnerabilità sismica. Esami che hanno imposto il cambio della copertura alla scuola «Brogi» e prossimi interventi che – come annunciato dal Comune – riguarderanno la «Ghizzi» e la scuola media. Lavori di ristrutturazione anche a Foiano dove sta per essere completato in vista della riapertura delle attività la ristrutturazione del plesso. Si tratta di un adeguamento sismico il cui costo sfiora i 600 mila euro e restituirà una nuova ossatura alla «Fra’ Benedetto Tiezzi», scuola elementare di Pozzo. La spesa più salata è stata per i lavori di miglioramento sismico per la primaria «Fossombroni» che hanno avuto un importo di 850 mila euro, inoltre il Comune di Foiano qui ha speso 18 mila euro per il pavimento della palestra. Più di 100 mila euro sono serviti anche per il consolidamento statico de «L’alveare». Altri 40 mila euro a Foiano sono andati per gli impianti termici, mentre devono essere ancora completati gli interventi per l’antincendio. Fra i prossimi obiettivi c’è la portineria della scuola media e la compartecipazione ad un laboratorio per le scuole professionali. A Lucignano il Comune ha investito in ristrutturazioni circa 350 mila euro per l’adeguamento sismico e l’ampliamento del plesso del nido e della scuola dell’infanzia.

Le scuole di domani: parte Camucia , variante a Lucignano Il Comune di Cortona vuole dare l’addio al vecchio plesso di via Zampagni (foto in alto nella pagina a fianco) e per questo sta procedendo alla realizzazione del nuovo polo scolastico di Camucia (foto in basso pagina a fianco). Costo complessivo 4 milioni, di cui stanziati dalla Regione Toscana, il resto con risorse proprie, comprese quelle dell’alienazione della vecchia scuola elementare. Elementari e medie saranno così fianco a fianco, ma la novità sarà concreta fra tre anni, perché questo è il tempo di realizzazione della nuova scuola. Un edificio a due piani di oltre 3 mila metei quadrati che sorgerà a margine di piazza Chateau Chinon e che sarà collegato alla palestra già esistente. Inoltre avrà un percorso protetto verso la piscina, ci sarà una nuova viabilità e parcheggi per le autovetture, il progetto secondo quanto previsto prevede anche il superamento dell’incrocio con la realizzazione di una rotatoria. Si tratta del lavoro più importante nel campo dell’edilizia scolastica che vedremo nei prossimi anni in Valdichiana sia dal punto di vista economico che per il numero di alunni interessati. L’altro progetto, molto oneroso, riguarda Lucignano e qui le risorse sono tutte da trovare. Nella zona che scende dal centro verso la frazione Croce a metà strada della collina è prevista l’edificazione del nuovo polo scolastico. L’idea è stata presentata alla cittadinanza un anno fa in un consiglio comunale aperto, l’obiettivo è superare le criticità dell’attuale struttura che non è altro che un convento trecentesco con tutti i pregi e soprattutto i limiti del caso. Intervenire per accessibilità e miglioramento sismico è molto difficile e dispendioso, per questo il Comune ha pensato alla scuola nuova. Il procedimento urbanistico è in corso, le risorse, si parla di 3/4 milioni di euro sono da trovare. Il polo accoglierà i circa 250 studenti delle scuole medie ed elementari che attualmente frequentano il vecchio plesso, sarà inserito in una zona vergine, l’amministrazione infatti ha deciso così né di favorire una delle frazioni a discapito delle altre e nemmeno prevedere altre edificazioni commerciali a discapito del centro.

L’asilo di via XXV aprile a Camucia di Cortona

A Lucignano le scuole in un edificio del ‘300

La «Fossombroni» a Foiano della Chiana

Il progetto del nuovo polo di Lucignano il mensile della valdichiana - n. 8 settembre 2018

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Cultura

Ancora un mese con le foto d’autore Cortona on the move vicina a quota 20 mila. Le mostre incantano

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Pare ormai scontato parlare di successo o comunque di buona riuscita per l’edizione in corso di Cortona On The Move. Il festival nato e cresciuto fra le mura della città etrusca ogni anno regala nuove emozioni e sopperisce ad alcune «variazioni che non dipendono dalla volontà dello staff». Basti pensare alla soluzione azzeccata di sostiuire il vecchio ospedale. E’ stato scelto palazzo Capannelli (foto gande) e l’impatto è soddisfacente, un luogo suggestivo, un posto che difficilmente sarebbe stato possibile visitare, si tratta di una proprietà privata in cerca di ristrutturazione. Un contesto che non toglie tutti i rimpianti della mancanza dello spazio di via Maffei, ma che svolge egregiamente il ruolo di grande contenitore di mostre. La più bella, a nostro modesto avviso, è però quella «di casa». Alla Fortezza

come la più bella fra le oltre 20 mostre di Cotm18, un’edizione dedicata alle donne professioniste dell’immagine, alle donne oggetto di abusi e soprusi nell’epoca del #metoo. Un

Impossibile raccontare tutta la rassegna di Cortona OTM, per la visione della quale occorre almeno una giornata intera a ritmo intenso, oppure due giorni per chi se la vuole

del Girifalco, luogo gestito dall’associazione, dove si trovano gli scatti di Elinor Carucci, fotografa israeliana, che nello spazio della Cannoniera (foto piccola sulla destra) espone un ritratto di famiglia davvero intimo. Non si fa fatica a definire questa

festival assolutamente contemporaneo e ancora più presente in città dove non abbandona luoghi ormai assodati, come l’ex magazzino delle carni dove segnaliamo, per tutti gli appassionati del tema, una serie di «scatti nucleari». Ma non solo, perché la presenza delle grandi foto nelle principali strade del centro (foto a sinistra) lega ancora di più la mostra al territorio. Siamo fra gli Usa e la Corea del Nord e qui il viaggio è all’interno dei siti militari.

godere con calma e relax. Promosse a pieni voti anche le video installazioni a palazzo Venuti (foto piccola al centro). La manifestazione è patrocinata e sostenuta dal Comune, oltre che della Banca Popolare di Cortona. Ancora è presto per fare bilanci, il totale dei visitatori a fine mese di agosto si avvicina a quota 20 mila, ancora significativa la presenza mediatica della rassegna che porta in giro per il mondo il nome di Cortona.

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Ambiente

Mettiamo al centro il «recupero totale»

Aisa Impianti prepara un programma intenso con «Zero Spreco» Torna «Zero Spreco» con un’edizione ancora più ricca che si apre con l’inaugurazione del «Punto di ricarica». Un distributore che permette la ricarica di tutti i tipi di veicoli elettrici, il 30 agosto questa novità è divenuta realtà e si trova accanto alla centrale di recupero di San Zeno.

«Un momento importantissimo – dichiara il presidente Aisa Impianti, Giacomo Cherici (nella foto) – perché la vostra centrale, alla quale i cittadini davano il compito di smaltire correttamente i rifiuti, dopo essere stata trasformata in un polo interamente dedicato al recupero di materia ed energia e che ha già ricevuto la certificazione europea di impianto R1, adesso mette a disposizione di tutti un vero distributore elettrico per i veicoli. Si sta ottenendo – prosegue Cherici – quell’equilibrio tra recupero di materia ed energia che, aggiungendo fruibilità per tutti i cittadini, rende questa impiantistica moderna e meno impattante». Aisa impianti non si ferma e come spiega il presidente Cherici: «È un passo fondamentale verso una vera economia circolare basata sulla raccolta differenziata, modernità degli impianti e rapporto con il territorio. Si tratta di impianti integrati e di reti di distribuzione che verranno ulteriormente arricchiti dal recupero del bio metano dalla frazione organica differenziata». Il concetto di recupero riguarda la materia sotto forma di ‘ammendante per l’agricoltura’, allo studio c’è un progetto in collaborazione con Coldiretti. Produzione di energia elettrica, adesso fruibile anche direttamente dal privato per aiutare la mobilità sostenibile. Estrazione del biometano grazie al pre trattamento della frazione organica in compost. «Basti pensare – spiega Cherici – che in una tonnellata di ‘umido’ ci sono fino a 36kg di biogas,

pari a due pieni di un’auto di media taglia». Aisa Impianti investe nel centro di documentazione per la formazione che si trova nell’aula polifunzionale della centale di San Zeno ed è a disposizione dei tecnici. I corsi in programma vanno da la «Gestione pratica dei rifiuti urbani e sanitari» che si terrà il 6 settembre a «Metodi valutativi delle aziende pubbliche», il 21 settembre, in collaborazione con le università di Firenze, Perugia e Genova. Socialità e musica sono in primo piano perché il 6 settembre si terrà la «charity dinner» in favore dell’istituto Thevenin e della Casa Pia. All’interno della centrale di recupero saranno gli uomini e le donne di Aisa Impianti assie-

me a volontari e studenti dell’Istituto Vegni a preparare la cena, un evento aperto a tutti con prenotazione ad offerta libera. Il 7 settembre si terrà la 5^ edizione del «Warehouse Festival» in cui l’azienda mette a disposizione ad ingresso gratuito l’area verde ai concerti dal vivo di Manitoba, Ketama126, Galeffi, Shade e Digitalism. «L’obiettivo di Aisa Impianti – conclude il presidente Cherici – è anteporre tutte le forme possibili di recupero della materia e di energia rispetto a quello che un tempo era l’incenerimento, visto come unica soluzione, che resta come modalità sussidiaria per limitare al massimo il conferimento in discarica».

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Viabilità

La Sp 19 «Procacci» è la strada più critica Piano di asfaltature: l’intervento della Provincia per l’arteria

C’è una strada che attrae più risorse di tutte ed è la provinciale 19, l’arteria che collega Lucignano a Monte San Savino. È lei che nel piano degli interventi di manutenzione riesce a prendersi la maggioranza relativa dei soldi stanziati dalla Provincia. Si tratta di 90mila euro su complessivi 200 mila che l’ente provinciale mette a disposizione per l’intera Valdichiana. Risorse stringatissime per gli effetti dovuti ai tagli degli ultimi anni. Tuttavia adesso si è aperta una fase governativa diversa e non è escluso che l’esecutivo nazionale possa rivedere e magari tornare a investire su-

gli enti provinciali. Al momento tutto tace e ciascuna Provincia fa quel che può fare con le risorse che provengono dal proprio bilancio. La via di «Procacci» vedrà quattro interventi di asfaltatura nel corso delle prossime settimane, le bitumatrici entreranno in funzione probabilmente fra la fine di questo mese e ottobre, compatibilmente con le condizioni meteo. Nel frattempo però la strada è piena di buche e ci sono avvallamenti soprattutto nei sali scendi che separano Lucignano e Monte San Savino. Questa strada è anche uno snodo importante per la circolazione nella

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vallata. È qui che scarica il «quattro corsie» della vallata: il tratto di E78 che da San Zeno solca la Valdichiana si interrompe nelle lande fra Lucignano e Monte San Savino e gli automobolisti e gli autotrasportatori sono costretti a inerpicarsi per la

per altri lavori di manutenzione. A beneficiarne sembra che saranno la Sp 327, meglio conosciuta come «via d’Arezzo» che collega Foiano a Pieve al Toppo e la sp 25 della «Misericordia» nel tratto di Castiglion Fiorentino, anche quest’ultima mol-

«nostra» strada provinciale. Il risultato è un’usura del manto stradale più veloce rispetto a quella di altre «sorelle» della vallata. Qui infatti il traffico pesante è più consistente e ormai è qualche anno che non si interviene con un nuovo asfalto. La Provincia di Arezzo investirà una somma che supera i 100 mila euro

to transitata dai mezzi pesanti in direzione della città del Cassero e che a breve dovrà fare da supplente alla sp 27 prossima ad una seconda interruzione per l’intervento del rifacimento del ponte. Per quattro mesi la «25» si prenderà anche i veicoli che sarebbero passati sulla provinciale 27 di Brolio.


Volontariato

«Salute e scuola le nostre due priorità» Gli obiettivi di Ceccherini, presidente dei Lions Lucignano Val d’Esse Sarà il professor Mencaglia, direttore della Pma della Fratta, il prossimo ospite dei Lions Lucignano Val d’Esse, il presidente Patrizio Ceccherini (nella foto) affronta i temi di attualità dell’associazione: «Con le finalità proprie del Lions e del principio ‘we serve’ quindi il servire, cerchiamo di operare con aiuti dove ce ne sia bisogno. Un esempio che è stato molto riportato, è stata la nostra partecipazione al campo disabili e via Francigena che hanno avuto base nelle nostre zone. Insieme ad altri 12 Club ed insieme ai Leo, ovvero i giovani, abbiamo contribuito a molto visite i giorno per la Toscana e alla fly terapy che si è svolta a Castiglion del Lago». Ceccherini conferma la partecipazione in futuro ai «Lions in Piazza» per le visite mediche gratuite, oltre a questo parteciperanno al progetto Martina che riguarda l’informazione nelle scuole per diagnosi dei tumori anche in giovane età. I Lions Lucignano Val d’Esse daranno ancora vita alla raccolta di occhiali usati, un impegno per il quale è in prima linea

il past president, inoltre ci sarà un concreto aiuto per la scuola di Ciggiano con un contributo per i bambini volto a fornire un insegnante di recitazione. «Come Presidente - dichiara Patrizio Ceccherini - mi pongo l’obietti-

vo di affrontare molti temi durante la nostra annata da quelli medici a quelli dell’economia e quelli storici. Questo cercando armonia, amicizia e collaborazione anche con gli altri Club della Valdichiana e non. Oltre a questo rimaniamo a disposizione sempre nello spirito del ‘we serve’,

per appoggiare anche azioni benefiche, qualora ce ne sia bisogno, nel nostro territorio che si espande in 5 comuni: Lucignano, Civitella, Monte San Savino, Marciano, Foiano. Per questo auspico una collaborazione anche con le istituzioni e la società civile di tutto il territorio». Per il club il prossimo appuntamento in ordine cronologico sarà il consiglio delle cariche ma da prassi e tradizione è aperto a tutti i soci. Il prossimo incontro sarà il 21 settembre, a questa data è stato invitato il professor Luca Mencaglia, a capo del reparto Pma - fecondazione assistita dell’ospedale della Fratta, il tema della serata riguarderà l’infertilità e le tecniche sempre più all’avanguardia per l’inseminazione artificiale. «E’ la prima volta che affrontiamo un argomento del genere - prosegue Ceccherini - altro appuntamento tradizionale per il nostro club è «Lions oil», ovvero la nostra festa dell’olio che si svolge a Novembre, sono tante le persone e i soci che portano le bottiglie che poi mettiamo all’asta, il ricavato va sempre in beneficenza».

domenica 9 settembre dalle 15 a mezzanotte

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Aggregazione

Università dell’Età libera, un bilancio

Si chiude un triennio in crescita, parla il presidente uscente Meiattini

«In un’epoca dove tutto passa da uno smartphone, noi riscopriamo l’importanza di stare insieme e di condividere le esperienze culturali, sociali e professionali». È questo il motto di Danilo Meiattini (foto al centro), presidente uscente dell’Università dell’Età libera di Foiano della Chiana al termine di un triennio in

cui si è occupato della programmazione degli incontri che hanno visto una partecipazione crescente ed un sempre più proficuo legame con il territorio e le sue istituzioni. A settembre si svolgerà l’assemblea che dovrà indicare il presidente per il futuro triennio, Meiattini ovviamente è disponibile ad un nuovo impegno ma intanto guarda a quanto di positivo è stato fatto negli ultimi mesi. «Il primo pensiero va a due amici, miei e della nostra associazione che ci hanno lasciato – dichiara Meiattini – sto parlando del ragionier Fabio Maurilli e del dottor Franco Del Santo che sono stati sindaci revisori contabili e che hanno dato un apporto fondamentale a questa realtà associativa». Il presidente uscente sfoglia i programmi del triennio appena concluso, un papier con circa

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cento incontri e numerosi professionisti e addetti ai lavori che hanno dato la loro disponibilità senza alcun compenso alla «causa». La «causa» sta nell’atto fondativo dell?università dell’Età libera che vuole essere un luogo di aggregazione, di partecipazione e di condivisione delle esperienze di ciascuno, forti del motto che «tutti hanno qualcosa da insegnare e da raccontare». «Nel mio mandato – spiega Meiattini – ho cercato di proporre argomenti molto popolari, senza tralasciare quelli letterari e prettamente culturali, grazie al contributo di tutti i relatori ho voluto parlare anche della nostra contemporaneità con temi di attualità. Abbiamo privilegiato certamente i temi di cultura generale, ospitando autori di libri e componimenti, ma abbiamo parlato di salute con tanti medici, ho cercato di portare attenzione anche verso il tema del risparmio per le famiglie e poi tanti temi di utilità». I programmi del prossimo anno

accademico saranno presentati dopo l’assemblea generale, Meiattini se sarà nuovamente indicato ha già pronti alcuni spunti: «Si parlerà di sicurezza, di consigli utili per fare una spesa alimentare in modo intelligente e poi anche di sociologia, proseguiremo con le presentazioni di libri e poi anche la partecipazione di geriatri di primo piano». Un periodo nel quale l’Università dell’Età libera ha intessuto collegamenti con il territorio: «Voglio ringraziare l’amministrazione comunale, con il sindaco e il vice – afferma Meiattini – i media fra cui l’emittente Radio Effe che con il suo direttore Paolo Pacielli è stata anche nostra ospite e poi fondamentale il legame con la scuola, quindi con l’istituto Marcelli che ci ospita in aula magna, quest’anno per la prima volta abbiamo concesso tre piccole borse di studio ai migliori diplomati e poi un ringraziamento a tutti coloro che gratuitamente hanno dato la loro disponibilità come relatori».


Scatti dalla Valdichiana 1

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1) Alcuni componenti del Foto Club «Furio del Furia» mentre preparano gli allestimenti di «Mettici la foto», l’evento che precede Foiano Fotografia 2) L’inaugurazione dell’evento «Di Giovedì, sere d’estate a Lucignano» con il sindaco Roberta Casini e la vice presidente del Consiglio regionale della Toscana, Lucia De Robertis 3) Giovanni Trapattoni riceve da Marino Bartoletti la copia dell’ultimo libro del giornalista sportivo, durante l’aperitivo di gala del Premio Fair Play a Castiglion Fiorentino 4) Alcune della partecipanti alla «Cena in bianco» di Foiano della Chiana (foto di Marcello Fatucchi) 5) Un momento dello spettacolo della compagnia del Cam, in apertura del Mix Festival a Cortona 6) Alessandro Bardani, Francesco Montanari e l’assessore alla Cultura del Comune di Castiglion Fiorentino, Massimiliano Lachi durante un brindisi prima dell’avvio della «Sagra del Cinema» 7) Carlton Meyers insieme ad alcuni giovanissime mentre si concede gli autografi poco prima della inaugurazione della «Notte bianca dello sport» di Camucia. il mensile della valdichiana - n. 8 - settembre 2018

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Fisco

Il certificato Isee si può fare online a cura di Stefano Capaccioli

L’Isee si può fare anche online, il sito dell’Inps offre questa possibilità con lo scopo di presentare la propria situazione economica al fine di beneficiare di agevolazioni sulle tariffe di numerosi servizi pubblici, dagli asili alle tasse universitarie, fino a tutta una serie di parametri che le singole amministrazioni fissano sulla base di questo certificato. Per ottenere il proprio Isee dal sito dell’istituto nazionale di previdenza sociale occorre essere in possesso delle credenziali di accesso, ovvero del «Pin Inps» oppure dei dati «Spid» relativi all’identità digitale.

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Chi non è in possesso di queste credenziali, le può richiedere dalla sezione «Isee Online» dell’Inps, inoltrando richiesta per ottenere il Pin dispositivo entro 7 giorni dall’inserimento della richiesta; in alternativa ci si può recare presso uno sportello Inps o richiedere le credenziali Spid, il sistema di identità digitale della Pubblica Amministrazione. Il modello Isee è fondamentale per aver accesso alle prestazioni sociali agevolate e anche nel 2018 l’Inps mette a disposizione il simulatore di calcolo che, tuttavia, non ha valore legale e quindi non può essere utilizzato ai fini della presentazione di domande di natura socio-assistenziale. Con la riforma Isee sono state inserite tre tipologie di DSU (dichiarazione sostitutiva unica): mini, integrale e corrente. Sebbene per la maggior parte delle prestazioni sociali agevolate sia necessario soltanto l’Isee 2018 mini, ci sono casi particolari in cui è richiesta la consegna di un modello specifico, come per quanto riguarda le prestazioni di diritto allo studio universitario per le quali serve, appunto, l’Isee università.

In primo luogo occorre acquisire la DSU: selezionando la modalità più idonea tra DSU Mini o Integrale per indicare tutti i dati necessari al calcolo dell’indicatore e quindi procedere alla sottoscrizione, infine attendere la lavorazione da parte dell’Inps. Entro 15 giorni dall’atto di sottoscrizione della DSU l’Inps provvederà all’invio e al calcolo dell’Isee 2018. In caso contrario bisognerà procedere con l’inserimento delle informazioni mancanti. Se la richiesta del modello Isee 2018 online è inoltrata al fine di presentare domanda per una prestazione sociale agevolata in scadenza sarà possibile utilizzare e presentare anche la DSU; sarà poi l’Ente che eroga la prestazione ad integrare la documentazione richiesta attingendo alla banca dati dell’Inps. Una volta collegati al sito occorrerà avere a disposizione tutto il corredo di documenti da inserire, si va dallo stato di famiglia fino agli estratti conto dei conti corrente, dalle assicurazioni sulla vita alla certificazione di mutui o rendite catastali degli immobili di proprietà, fino ai dati sui veicoli posseduti.


Arrivederci a ottobre Siamo tornati, dopo la pausa che ci siamo concessi ad agosto, abbiamo subito preso in carico un tema molto complesso. L’edilizia scolastica è un tema molto impegnativo, ma un altro altrettanto complesso si profila all’orizzonte. Il prossimo mese torneremo ad occuparci dell’ospedale di Fratta di Cortona. In questo numero trovate alcune delle dichiarazioni dei cittadini, ma al «Santa Margherita» noi dedicheremo un nuovo spazio nella inchiesta centrale di ottobre. L’ospedale della Valdichiana ha passato un anno in cui sono arrivate alcune novità e sono stati ripristinati dei servizi, ma ancora c’è molto da fare per mettere a regime questa struttura. Cercheremo di raccontare l’ospedale reparto per reparto andando a sentire

gli operatori e gli addetti ai lavori. L’attenzione delle amministrazioni locali è andata crescendo negli ultimi mesi, ma c’è una casella che va riempita. A breve infatti cambiera il direttore generale della Asl Toscana sud est e potrebbe cambiare anche il management locale dell’azienda sanitaria, composto dai dirigenti dei distretti, quali saranno le direttive che attueranno? Quali sono i servizi che ancora oggi hanno bisogno di essere incrementati? Con l’arrivo dell’automedica è migliorata la funzionalità del pronto soccorso? Cercheremo di rispondere a tutte queste domande, come sempre, con il vostro aiuto. Vi invitiamo pertanto a scrivere le vostre esperienze e le vostre opinioni attraverso la email redazione@sr71.it

CERCHI NUMERI ARRETRATI? Li trovi anche online Il Mensile della Valdichiana si può leggere sulla più grande «edicola digitale» del mondo, ovvero Issuu.com Per ottenere il mensile cartaceo scrivi a info@sr71.it

Periodico dell’associazione culturale

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Sede: piazza Verdi, 5 52043 Castiglion Fiorentino (AR) In redazione: Massimo Pucci Simona Santi Laurini Direttore responsabile: Massimo Pucci Email: redazione@sr71.it Testata iscritta al registro stampa Tribunale di Arezzo n. 6/2017 28192869/2017vg Pubblicità: Tel 347 8063421 Email: spot@sr71.it Impaginazione: Graphic Art Foiano della Chiana (AR) Stampa: CMC Cortona Moduli Cherubini via dei Mori Camucia - Cortona (AR)

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Da tre anni la migliore gelateria della provincia di Arezzo Lucignano - via Rosini, 20 Foiano della Chiana - piazza Garibaldi, 4 Tel 328 4522676


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