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da: rilanciare Pomezia!

ello scorso numero di febbraio abbiamo presentato la lista Valore Civico, vera novità del panorama politico a Pomezia, che al suo interno raggruppa molti attivisti, impegnati da anni nell’associazionismo e in numerose battaglie per la difesa dell’interesse collettivo. Siamo tornati da Giacomo Castro, coordinatore di Valore Civico, per approfondire con lui lo stato in cui versa Pomezia e il nostro territorio, unitamente alle esigenze e alla necessità per rilanciare la nostra città e i nostri quartieri! Anzitutto, come procedono gli incontri programmatici di Valore Civico?

“Siamo veramente molto soddisfatti! Non ricordo prima d’ora a Pomezia una manifestazione, come quella da noi organizzata in queste settimane, denominata Il Futuro di Pomezia e costituita da otto incontri volti ad analizzare lo stato della nostra città, insieme ad esperti e protagonisti delle varie discipline. Abbiamo approfondito i vari aspetti del nostro territorio, lavoro e sviluppo, cultura e turismo, ambiente e urbanistica, trasporti e mobilità, fino a associazionismo, sport, scuola e giovani. Ci siamo spinti fino ad esaminare lo stato e le necessità di ciascuno dei nostri quartieri! Il video di ciascun incontro è disponibile on line sul nostro sito www.valorecivicopomezia.it”. Qual è lo stato di Pomezia emerso dagli incontri programmatici?

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“Pomezia non cresce da più di un decennio. Nonostante l’età media della popolazione sia più bassa rispetto al dato nazionale (41,4 anni contro 45 anni), un vanto per la nostra città, a Pomezia il reddito è più basso rispetto alla media regionale, e la natalità è in diminuzione già da molti anni. Nel corso del 2020, nella nostra città, il numero dei decessi ha superato quello dei nuovi nati. Le nostre risorse, in breve, stanno diminuendo. Eppure, Pomezia ha ancora delle importanti risorse: dal polo produttivo e commerciale, costituito da un importante numero di aziende che operano nei più svariati settori (commercio, farmaceutico, edilizia, logistica e ristorazione quelli trainanti), alla nostra costa, che risulta un asset territoriale ancora molto attrattivo in estate, fino all’area museale intorno al Borgo di Pratica di Mare. Sono tutte realtà da potenziare e valorizzare, dove la collaborazione pubblico-privato si fa sempre più necessaria per evitare una incombente recessione. Alcuni dati finali. Mentre le percentuali relative all’abbandono scolastico rimangono molto elevate, quelle dei laureati entro il trentaquattresimo anno di vita, a Pomezia rimangono ben al di sotto della media nazionale (22% contro il 28% italiano). Senza una adeguata formazione, sempre più persone rischiano l’esclusione sociale. Come Comune di Pomezia siamo chiamati ad intervenire”.

Quali sono i punti programmatici per attuare la Nuova idea di città per Pomezia?

“Ripartire dai diritti sociali, abbandonati dalla politica nazionale. È necessario affron- tare fin da subito le sfide legate allo sviluppo economico e al mondo del lavoro. La nostra comunità deve infatti rimettersi in cammino e deve ricominciare a correre. Dobbiamo tornare ad occuparci con competenza della cura dei nostri quartieri, della salvaguardia del territorio e dei beni comuni, senza tralasciare l’identità culturale, tanto negata in questi decenni ai nostri cittadini, che in molti casi nemmeno conoscono Pomezia e il suo straordinario territorio, ricco di potenzialità. È indispensabile valorizzare Torvajanica e l’attrattività turistica di Pomezia e del suo territorio, e potenziare la mobilità e le infrastrutture”.

Quali sono i prossimi appuntamenti di Valore Civico?

“Valore Civico sta per dare avvio ad un imminente giro di incontri pubblici nei vari quartieri, per promuovere sempre di più l’ascolto delle associazioni, dei comitati e dei cittadini. Continuano, inoltre, i nostri banchetti nei mercati settimanali di Pomezia e Torvajanica, dove viene distribuito il ‘Questionario conoscitivo delle esigenze dei quartieri e dei cittadini di Pomezia’, che ora è disponibile per tutti anche in modalità on line sul nostro sito internet www.valorecivicopomezia.it”.

Tutti i cittadini e quindi tutta la comunità sono chiamati a partecipare?

“Assolutamente sì. È molto importante che i cittadini esprimano le loro necessità, quelle di Pomezia e del loro quartiere e diano le loro valutazioni in merito all’azione amministrativa, sulla quale noi tutti saremo chiamati a impegnarci in futuro. Invitiamo, quindi, tutti i cittadini a venirci a trovare ai nostri banchetti e a visionare il nostro sito internet e le nostre pagine sui canali sociali (su Facebook, Valore Civico Pomezia).Puntiamo così a scrivere, tutti insieme, il programma amministrativo 2023 - 2028 di Valore Civico, che dovrà essere ambizioso ma anche rispondente alle reali necessità della nostra comunità!”.

Via Farina, giardini abbandonati a sé stessi

Passa il tempo ma questa area non sembra rientrare nell'interesse del Comune di Pomezia

Torniamo ad occuparci del problema dei giardini di Via Farina a Pomezia, un'area che continua ad essere completamente abbandonata dal Comune. Nonostante le tantissime segnalazioni avanzate negli anni, comprese quelle scritte dal nostro giornale che più volte ha cercato di sensibilizzare l'Ente locale sul tema, ancora oggi questo tratto della città resta avvolto nel più totale degrado. Eppure si trova all'altezza di uno degli ingressi principali della città, ovvero quello del 'bivio' che interseca Via dei Castelli Romani e Via Roma, ed ogni giorno è percorso da decine di persone considerando la vicina fermata dei bus. Ciò nonostante di interventi di riqualificazione nemmeno l'ombra.

Il nostro ultimo sopralluogo Intorno a fine mese siamo tornati sul posto dando seguito anche ad alcune segnalazioni inoltrate dai residenti ma anche dalle attività commerciali che insistono a pochi metri da questo parco. Lo scenario che abbiamo trovato è stato – nuovamente - a dir poco desolante. Ma, come detto, non c'è da stupirsi. Le foto mostrano un panorama surreale che va ben oltre lo stato incolto dell'erba che si al- terna esattamente a metà con la terra “spoglia”. Le cartacce sono sparse un po' ovunque così come le bottiglie di vetro: ogni giorno infatti, come abbiamo più volte scritto, questo parco viene utilizzato da soggetti 'border- line' – passateci l'espressione – che bevono birra e poi lasciano tutto lì. Tanto, in effetti, non li controlla nessuno. E ancora. Gli arredi, quei pochi presenti, sono danneggiati. Una panchina ad esempio è stata completamente divelta. Due secchioni condominiali (da dove sono stati presi?) che dovrebbero servire per raccogliere l'umido contengono altre bottiglie di vetro. Alcuni contatori sono completamente scoperti e anche qui la sporcizia non manca. (continua)

(segue)

Il caso di Via Jacopo da Lentini e Piazza Federico II

Ma l'area di Via Farina non è l'unica zona ad essere “incriminata”. Proseguendo per poche decine di metri e arrivando in Via Jacopo da Lentini (peraltro nei pressi della Chiesa) la situazione non cambia. Più volte i residenti hanno segnalato il problema anche all'ultima Amministrazione sottolineando, specie l'estate, gli schiamazzi, l'alcol venduto a qualsiasi ora, la sporcizia e il degrado causato anche in questo caso da sbandati e ubriaconi. Che sono poi gli stessi che spesso si spostano al parco. Ebbene qui, ormai da tempo, c'è chi ha perfino paura a scendere in strada a buttare la spazzatura. Ve lo avevamo documentato anche due anni fa – era luglio 2021

La testimonianza: “La sera la strada si popola di donne semi-nude e degli immancabili ubriaconi. Più di una volta sono stati fatti atti vandalici”

I residenti di Via Jacopo da Lentini sono stufi di quanto avviene sotto casa: “A Natale vandali hanno danneggiato le luminarie, non siamo liberi nemmeno di scendere a buttare la spazzatura”

– raccogliendo l'appello dei residenti che, esasperati, si erano rivolti al nostro giornale per far sentire la propria voce. Ma fino ad oggi nulla è cambiato, anzi. “La sera la strada si popola di donne semi-nude e degli immancabili ubriaconi. Più di una volta sono stati fatti atti vandalici, come a Natale quando hanno danneggiato le luminarie”, ci racconta un residente. E come lui in tanti non sanno più come fare. Anche adesso che siamo in pieno inverno, basta fare una passeggiata in zona per vedere i soliti cumuli di birre accanto ai cestini e alle panchine diventate praticamente off-limits. “Tutto ruota attorno al minimarket situato lungo la via che resta aperto a qualsiasi orario e che vende alcol senza alcuna limitazione”. Ma non si limita a questo: a quanto pare il negozio ven- derebbe ad esempio anche cartine per le sigarette, cosa che non potrebbe fare in teoria considerando che solo le tabaccherie hanno la licenza per farlo. Qualcuno ci confessa la volontà di andarsene da questa zona: “Siamo stanchi delle continue grida fino a notte fonda, degli schiamazzi, delle birre, della spazzatura, di non essere liberi di scendere sotto casa. Per questo ce ne andremo, siamo stufi”.

Problemi anche nella vicina Via Jacopo da Lentini: dal nostro servizio di luglio 2021 non è cambiato molto. I residenti: “Schiamazzi fino a notte inoltrata, sbandati che bivaccano in strada, le birre lasciate sul marciapiede”. E nel mirino c’è sempre il minimarket ‘sempre’ aperto

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