Ilgallo02 16

Page 1

Gallo

il

Anno XXI, numero 02 (579) - 23 gen/5 feb 2016 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Così è finito un impero “Tutta colpa delle banche” Adelchi Sergio: “Senza esserne messo al corrente autorizzai la Deutsche Bank ad investimenti ad alto rischio, finendo col perdere cifre enormi. Fui costretto ad una transazione: non potevo attendere la conclusione dell’intera vicenda perchè dovevo fare i conti con interessi galoppanti che l’azienda non poteva più sostenere. Quello che mi fa rabbia è che, chi doveva vigilare, Banca d’Italia e Consob, non ha fatto il suo dovere. La cosa, alla fine, mi è costata 8 milioni di euro e la bancarotta

6/7

Leuca: scavi e dubbi Iniziati i lavori per il nuovo canale di raccolta delle acque piovane. Associazioni e cittadini raccolgono firme per bloccare il progetto da 1,3 mln di euro. Temono disagi e danni provocati dal passaggio della talpa meccanica. Il sindaco Anna Maria Rosafio: “Tecnologia innovativa: nessun pericolo. Ridurremo rischio allagamenti e commistione con i liquami della fognatura nera”

10/11

MAglie POleMiCA... illUMiNAtA

15

“Vogliamo chiarezza” I consiglieri di opposizione denunciano lo stravolgimento dell’appalto di pubblica illuminazione: “Vantaggi solo per la ditta”

Corigliano d’Otranto: fiumi di periferia Gli agricoltori: “Messi in ginocchio da una strada ormai impraticabile”. Il sindaco Dina Manti: “Abbiamo un elenco di priorità, interverremo appena possibile”

4/5

Feste di Carnevale

giro di nera

18/19

20/21

CronaCa:

tROvA i gAlletti e telefona martedì 26 gennaio, allo 0833/545777. in palio: cinema, CD e tanti altri premi - regolamento a pag. 23


2

ora parlo io

ilgallo.it

Biciclette senza ritorno

23 gen/5 feb 2016

Io, docente... i

Tricase attrazione del brutto? Bike sharing: un’enorme postazione di

scambio su Piazza Dell’Abate accanto alla statua di Don Tonino Bello...

C

he Tricase abbia un problema endemico e storico con l’arredo urbano è un fatto noto, condiviso e in definitiva accettato da abitanti, operatori commerciali e turisti. Basterebbe come esempio esaustivo osservare con attenzione due strade centrali come via Roma e via Cadorna per capire quali difficoltà progettuali si incontrino a Tricase su ogni opera pubblica, su ogni cosa che dovrebbe migliorarne l’immagine e forse anche la fruizione collettiva. Le cose poi peggiorano quando oltre al Comune di Tricase interviene qualche altro fantomatico Ente come l’Unione dei Comuni, l’Area Vasta, il GAL o quant’altro ha potuto inventare la politica negli ultimi trent’anni. Così passeggiando per il dissestato centro storico denominato “Puzzu” vedo un’orribile costruzione in lamierato marrone (color cacca di cane per la precisione) depositata in quella piazzetta che dal 1968 aspetta di essere risistemata e oggi utilizzata come improvvisato e disordinato parcheggio (ricordo che fu devastata dall’esplosione di fuochi d’artificio preparati all’interno di una casa). Dopo quasi cinquant’anni d’attesa ci si aspetterebbe un qualcosa di pregevole, una progettazione che prenda in esame l’intera zona, un’idea di utilizzo che sia compatibile con le nuove esigenze dei residenti e delle piccole attività artigianali presenti. E invece ti arriva il GAL (Gruppo Azione Locale del capo di Leuca) e propone un progetto di riqualificazione (ormai le parole son tutte altisonanti) il cui

foto Cosimo Cortese

perno principale è questa struttura che dovrebbe ospitare non si sa bene che, ma forse depliants e prodotti tipici locali. In sostanza, una struttura precaria in alluminio e dalla discutibile utilità, piazzata nel centro di un rione pieno di case vuote, di case da ristrutturare, di pavimentazioni da rifare, persone da entusiasmare. Una struttura così slegata dal contesto, uno di quei caseggiati provvisori utilizzati durante i lavori dell’Anas, da apparire un’offesa, stavolta, ancora una volta, da parte delle Istituzioni alla Città stessa. Una cosa è certa: se un privato cittadino avesse chiesto di costruire, insediare e utilizzare una struttura di tal fatta lo avrebbero tacciato delle peggiori cose, di abusivismo, di degrado, di sfruttamento della pubblica decenza. Qui invece c’è sempre qualche Amministratore che grida: evviva evviva, finalmente, era ora dopo decenni di abbandono. E il bello è che nessuno prova mai attimi di vera vergogna, ma solo enfasi otti-

mistica senza ragione. Mio modesto suggerimento: fermate tutto, se potete. Nello stesso periodo l’Unione dei Comuni fra Tricase e Castrignano del Capo (si dovrebbe dare una medaglia a chi l’ha pensata) ha partorito il Bike Sharing. In italiano si direbbe scambio di bici ma vuoi mettere la bellezza di una frase inglese che sa di moderno, civile, innovativo? In ogni caso, in attesa delle strade idonee alle biciclette, una bella iniziativa, ma non dovrebbe essere un’operazione ecologica, pulita, attenta e rispettosa dei luoghi? E invece viene piazzato un’enorme postazione di scambio su Piazza Dell’Abate (ex piazza della verdura) accanto alla statua di Don Tonino Bello, un oggetto deturpante e ingombrante, l’antitesi del messaggio che si vorrebbe lanciare. Allora le domande si susseguono: è una scelta deliberata a fare di Tricase attrazione del brutto? Ci sono tecnici così all’avanguardia di cui a noi comuni mortali ci sfuggono le linee guida? Ci sono ragioni ancora più antropiche e genetiche che vanno esplorate nella mente del tricasino medio? In attesa di risposte sensate, una sera mentre stavo per comprare un libro, mi sono seduto di fronte a don Tonino, mi ha sorriso come si fa a un miscredente, e giuro di averlo visto scendere dalla pietra del suo monumento, inforcare una bicicletta, attraversare “U Puzzu” e andare via lontano, lontano, senza più scambiare la bicicletta con nessuno. Alfredo De Giuseppe

S

paventa il caos e il malcontento che c’è in questi giorni nelle scuole con l’arrivo degli insegnanti assunti per il potenziamento, ma spaventa, soprattutto, il caos che si sta delineando circa le nuove regole sulla mobilità. Chi vive in prima persona questa situazione non può che sentirsi amareggiato. Per me la prossima domanda di trasferimento sarà la ventiquattresima. Avete capito bene! Sono stata assunta con contratto a tempo indeterminato nel ‘92 a Treviso in qualità di vincitrice di concorso dopo quattro anni di incarico annuale; sono ventiquattro anni che, ininterrottamente, faccio domanda per riuscire ad insegnare nella provincia di residenza (Lecce); ho ventotto anni di servizio maturato prima al Nord (dieci anni a Treviso) e poi in provincia di Bari dove lavoro ancora oggi; da quindici anni insegno discipline giuridiche ed economiche (A019), in precedenza discipline economico-aziendali (A017); ho vinto tre concorsi ordinari su differenti classi di concorso (due nel ‘90, uno nel ‘99); sto frequentando il corso di riconversione sul sostegno per il

Quando muore un cane e si perde la misura Sui social. L’ipocrisia che ha fatto da dorsale a molti commenti e l’ignoranza generalizzata,

disegnano un campionario umano che non conforta sul futuro di questa nostra società

S

heila non c’è più! Era una cagnona dagli occhi dolcissimi, trovatella, che si aggirava per il centro di Parabita e che, suo malgrado, era diventata la mascotte di tutti i bambini che, all’uscita da scuola, si divertivano a giocare con lei. Ovviamente meticcia, di mezza taglia ma, come sempre succede, molto simpatica e socievole. Sheila era stata adottata da tutto un quartiere ma in particolar modo da tutti i frequentatori di una palestra del piccolo comune salentino ed in particolare modo da colui che della palestra è il proprietario. Sembra una storia come tante altre quella di Sheila, purtroppo anche nel suo epilogo fin troppo frequente: a pochi giorni dalla Befana non rispetta le sue consolidate abitudini e, pur chiedendo in giro, nessuno sembra averla vista. Parte così una vera e propria gara fra centinaia di volontari, coordinati dall’ormai classico passaparola sui social e addirittura da un articolo sulla “Gazzetta”. Al moltiplicarsi dei volontari si moltiplicano anche i falsi avvistamenti ma del simpatico cagnone nessuna traccia. Fino al giorno in cui viene ritrovata priva di vita (presumibilmente a seguito di avvelenamento) nel

Essere delicati e sensibili nei confronti di qualsiasi animale è una cosa bellissima e chi li maltratta va perseguito con tutti i mezzi ma...

cortile della scuola. Fin qui, come detto, la storia poco originale di un dolce cane randagio, sfortunato, che aveva trovato una famiglia ma che non ha avuto la fortuna di godersela. Ed anche prevedibile e comprensibile l’esternazione di dolore e di rabbia da parte di chi l’aveva adottata e che ha dovuto invece confrontarsi con la cattiveria di qualcuno. Ma se sino ad ora la storia ha poco di originale, ciò che è accaduto dopo ha invece dell’inverosimile. Se infatti gli oltre 1.300 “mi piace” su Facebook sono la giusta misura della stima nei confronti del “padre putativo” di Sheila, leggere invece gli oltre 500 commenti di chi proprio non è riuscito a trattenere i propri pensieri... È come fare un viaggio da incubo fra l’ignoranza, la stupidità e la cattiveria umana. C’è chi, sensibile verso gli animali, augura “tutto il male della terra” a chi è stato il responsabile del (presunto) avvelenamento e quindi ad un essere umano; c’è chi con la naturalezza di un teologo navigato, parla dell’anima della poveretta che ora starà sicuramente in paradiso, c’è chi invoca la legge del taglione, chi la cecità dei responsabili, sino ad arrivare a chi parla addirittura di mafia (che a Parabita, ultimamente, fa sempre un certo ef-

fetto). Particolarmente accaniti gli animalisti che, ovviamente e comprensibilmente, si sono mobilitati prima e indignati poi ma che, non altrettanto ovviamente, sono andati “oltre” con i commenti e si stanno ora “organizzando” per “chiedere l’autorizzazione ad indagare” (non si sa bene a chi e non si sa bene come). Dall’analisi di tutto ciò possiamo trarre insieme delle considerazioni che non sono certo confortanti; perché l’ipocrisia che ha fatto da dorsale a molti (non tutti) i commenti e l’ignoranza generalizzata, disegnano un campionario umano che non conforta sul futuro di questa nostra società. Essere delicati e sensibili nei confronti di qualsiasi animale è una cosa bellissima e chi li maltratta va perseguito con tutti i mezzi ma bisogna necessariamente tener presente la scala dei valori della nostra vita, dove un cane è uno stupendo compagno di vita ma la persona umana è un qualcosa di ben diverso. Anche perché... Solo qualche giorno dopo il ritrovamento di Sheila, sempre a Parabita, è morta suicida una mamma di famiglia, un dramma che è passato pressoché inosservato a molti di coloro che erano troppo impegnati ad esser sensibili per la povera Sheila. Antonio Memmi


ora parlo io

23 gen/5 feb 2016

immobilizzata MobIlITà InTErproVIncIAlE caos a scuola: cresce il malcontento con l’arrivo degli insegnanti assunti per il potenziamento, ma spaventa, soprattutto, il caos che si sta delineando circa le nuove regole sulla mobilità. Intanto per me la prossima domanda di trasferimento sarà la ventiquattresima!

Castrignano del Capo: “Alle urne per cambiare davvero”

Si

personale in esubero (non per scelta ma per necessità); ho una famiglia e due figli che sono nati, cresciuti, e stanno ancora crescendo, con una madre che lavora sempre a 180 km da casa. Alla luce di tutto ciò e in considerazione del fatto che, nonostante gli esuberi in tutti questi anni per la classe A019 e A017, a Lecce sono stati assegnati per la fase C ben 72 posti per A019 e 33 per A017, chiedo al ministro Giannini: è a conoscenza che nella scuola esistono situazioni di questo tipo che non possono essere più tollerate? Non ritiene che, anche alla luce di tutti i posti assegnati alla fase C, ho il sacrosanto diritto a stare tranquilla e, dal prossimo anno, lavorare vicino casa? Chi si trova nella mia situazione (le assicuro che non sono sola) non dovrebbe avere la precedenza su tutto e su tutti? Caro Ministro ce lo deve in qualità di rappresentante dello Stato italiano; lo deve a noi che con caparbietà e impegno abbiamo portato avanti per troppi anni la scuola e la famiglia con grandi difficoltà; lo deve ai nostri figli che per troppi anni sono stati privati di una vita familiare serena; lo deve a chi, nonostante tutto, ha dato ed ha intenzione di dare ancora molto alla scuola. Prof.ssa Giuseppina Palamà

sta avvicinando la campagna elettorale per le elezioni amministrative. Mancano circa 4 mesi, ma già da diverso tempo, si notano delle manovre per le formazioni delle liste. Anche se Castrignano è un piccolo Comune, il metodo e le manovre sono simili a tutte le altre elezioni che avvengono in Italia; da quelle nazionali in giù. Purtroppo abbiamo uno Stato con una sproporzionata democrazia a livello quantitativo di istituzioni, aumentate apposta per “sistemare” l’enorme quantità di gente, tra politici, parenti, amici o persone che in un modo o nell’altro non possono rimanere fuori, anche se sono superflue, inadeguate o incompetenti per il posto che occupano. E, come accade sempre, la quantità riduce la qualità. Quindi ci troviamo esageratamente ricchi di poltrone e poltroncine, ma altrettanto esageratamente poveri di qualità professionale e morale. Tanto che, tutte queste persone, una volta sistemate nei posti di potere, si comportano come tante formiche, dandosi da fare per accaparrarsi senza misura tutto quanto possono arrancare per il proprio formicaio, spesso aiutandosi tra di loro per meglio riuscirci. Poiché, e meno male, costituzionalmente, c’è un limite per ogni mandato, torna in campo il popolo o chi per lui, chiamato ad eleggere i successivi. Qui cominciano le manovre strategiche dei pretendenti.

Questi, usando qualunque mezzo, cercano le persone per la lista solo in base ai voti che possono portare e che si adeguano al meccanismo del sistema di sempre; formulando un programma fittizio, illudono la gente, usando le parole che più fanno colpo; cercano il simbolo e il titolo per la lista che più affascina. Si fa di tutto e di più, solo e solamente per vincere, dopo di che, tutto torna come prima, fino alla prossima scadenza. Intanto Castrignano del Capo continua a rimanere amministrato sempre dagli stessi personaggi, alcuni già da oltre 40 anni, che hanno fatto il bello e cattivo tempo. Credo che farebbero bene, se hanno veramente a cuore questo paese, a mettersi da parte e favorire i tanti giovani intelligenti, promettenti, capaci e di buona volontà, che con idee nuove, mirate alle necessità potrebbero far rifiorire questo paese. Tutti parlano del bisogno di cambiamento, sinceramente me lo auguro, ma dovrà essere un cambiamento totale e radicale. Si dovrà, però, fare uno sforzo e

ilgallo.it

3

togliere quel genere di erba difficile da estirpare per poter avere un terreno pulito e prepararlo ad una utile e nuova semina. Non serve l’aggiungere qualcuno nuovo al vecchio, o che siano gli stessi di sempre a proporre i nuovi. Non si può sostituire un albero togliendo il tronco e lasciando le radici; così facendo, da quelle radici quell’albero si rigenera (scattuna) e non serve nemmeno fare degli innesti, perché pur se si attaccano e vanno a frutto, tali frutti se pur di altra specialità sono sempre della stessa famiglia, e dipendenti da quell’albero. Quindi il cambiamento dovrà essere totale, staccato da tutto e in tutto dal passato. Non mi dispiacerebbe si presentasse una lista di giovani e non, promettenti e svincolati dalle amministrazioni passate e con lo spirito sincero di prodigarsi ad essere i protagonisti del cambiamento per migliorare il paese. Da costoro non mi aspetto promesse, programmi o polemiche con i passati amministratori. Mi aspetto solo che chiedano di poter prendere in mano il Comune per un anno, solo per la normale amministrazione e, nel frattempo, esaminare quel che trovano e cosa possono fare. E in base alla situazione e le possibilità valutare il da farsi; solo allora fare un loro programma, presentarlo al popolo chiedendo l’autorizzazione, magari con un referendum. Vittorio Buccarello

Casarano per il Ferrari: “Proviamoci” A rischio chiusura? Oltre 10mila firme da recapitare a Bari allo scopo di far capire

che Casarano ed il suo ospedale hanno tutte le carte in regola per continuare a vivere

P

roviamoci! Potrebbe essere questo il titolo dell’avventura che il comitato “pro-Ferrari” sta affrontando ormai da mesi e che giunge ad uno snodo importante, il culmine di un’attività di approntamento che ora vede Bari come prossimo target da conquistare. Per capire però cosa in realtà stia accadendo, bisogna, come sempre, fare un passo indietro, riassumendo brevemente cosa è accaduto a Casarano ed al suo “Ferrari”. A Casarano c’è un ospedale; quando nacque era un centro di vera eccellenza, con una pletora di Primari scelti fra i migliori sul territorio nazionale che, uno per ogni “unità operativa”, fecero grande quest’ospedale di provincia che ovviamente diventò riferimento per tutto il sud Salento. Ma la prima Repubblica non è un’invenzione di Checco Zalone ed è stato un cancro che lentamente ha consumato di tutto e, fra le tante cose, anche il gioiellino casaranese. E allora gli sprechi, i primari bravi che vanno via, sostituiti dalle solite nomine per meriti politici ed il lassismo compiacente di parte del personale, hanno reso “normale” un ospedale in realtà era speciale e quindi, all’arrivo dei tagli scriteriati, fatti da quel Vendola che vinse

le elezioni cavalcando proprio i malumori legati al progetto sanitario di Fitto (ma facendo in realtà peggio di lui) questa normalità inevitabilmente si paga. E Casarano, che nel frat-

tempo aveva perso qualunque traccia di propria donna o uomo politico a livello centrale, è stato via via spogliato sino al rischio (tutt’altro che remoto) che possa del tutto chiudere. Naturalmente in questi ultimissimi anni, mentre già i venti funesti di chiusura soffiavano forte, si è pensato bene di spendere quasi 5 milioni di euro per ristrutturarlo e più di 14 milioni di euro per costruire ed attrezzare un intero 4° lotto; ma questa è un’abitudine tutta italiana: lavori pubblici per far girare i soldi (leciti ed illeciti). L’attualità invece parla di calcoli astrusi per misurare quanto produttivo sia il reparto di maternità rispetto all’omologo di Gallipoli per decidere (in questa sorta di guerra tra poveri) quale dei due dovesse essere soppresso. Il Governatore “Ponzio Emiliano” ha deciso di non decidere ed ha rinviato la decisione a Roma (con la concreta probabilità quindi che a chiudere siano entrambe). Il comitato pro-Ferrari invece, un comitato civico perfettamente trasversale a livello politico e presieduto con competenza dall’avvocato Emanuele Legittimo, ha deciso di muoversi con una petizione che, nell’arco di pochi giorni, ha quasi raggiunto diecimila firme;

firme che ora verranno recapitate proprio a Bari allo scopo di far capire che Casarano ed il suo ospedale hanno tutte le carte in regola per continuare a vivere. Ottimo quindi il lavoro del Comitato ed eccellente la risposta dei cittadini finalmente partecipi nella vita della propria città ma… la politica dov’è? Si sono mossi ovviamente i politici locali, anch’essi in maniera trasversale, e lo hanno fatto anche tutti quelli dei comuni del circondario ma… che fine hanno fatto quelli che, ad ogni campagna elettorale, vengono a stringere le mani ed a fare le loro patetiche promesse? Quale di essi (ad eccezione in verità del Sen. Costa che ha almeno firmato la petizione ed ha promesso impegno) ha presentato un atto scritto, ha parlato di Casarano in quelle stanze di Roma dove si decide il futuro del nostro territorio? Sia chiaro che non è certo un discorso di schieramenti, perché tutti, con ugual sensibilità politica, si sono disinteressati di Casarano e del Ferrari e se per partorire bisognerà fare una quarantina di Km, pazienza… nessuno di loro è di Casarano, nemmeno se ne accorgerebbero. Antonio Memmi


4

esclusiva

ilgallo.it

23 gen/5 feb 2016

Corigliano, contrada o fiume?

L’agricoltore. “Vivo in isolamento per colpa delle condizioni della strada; nessuno viene più a comprare da me e i malintenzionati possono agire indisturbati: ho subito un furto, mi hanno messo in ginocchio”

Di

buche e di strade disastrate, lo si sa, il Salento è pieno. A Corigliano d’Otranto, però, c’è una contrada che, a seconda delle condizioni meteo, si trasforma da via a fiume e da fiume in montagne russe. Si tratta della strada vicinale Schiattarighi, una via rurale che, partendo da un incrocio con la strada comunale vecchia per Martano, si addentra per le campagne di Corigliano, costeggiando per un centinaio di metri la via provinciale che collega la zona industriale di Maglie alla SS 101. Un tratto, quello a ridosso della SP 367, che è una doppia beffa per la Schiattarighi. Seppur parallela all’altra, infatti, la contrada è ribassata di qualche metro. Questa posizione avvallata non solo la trasforma in una laguna ad ogni perturbazione, ma le ha anche storicamente impedito di incrociare la “provinciale” stessa e di finire all’interno di quei bandi che prevedono un ammodernamento delle vie rurali solo se in raccordo con strade provinciali. Antonio Spano

“Un fiume in piena”

A

portare queste peculiarità alla nostra attenzione, la gente che la percorre quotidianamente per raggiungere le proprie campagne dove, in alcuni casi, sono avviate attività agricole da cui dipendono le sorti delle famiglie di chi ci lavora. Nella fanghiglia della contrada incontriamo Antonio Spano che qui pratica agricoltura ed allevamento. “Da sei anni allevo animali a terra: galline e oche, e mi occupo anche di apicoltura”, ci spiega, “vivo purtroppo un crescente isolamento, per colpa delle condizioni della strada, che non solo allontana la gente dalla mia attività (“un tempo venivano sul posto a compare le uova”), ma favorisce anche i malintenzionati: a Natale sono stato vittima di furto. Mi hanno messo in ginocchio”, denuncia sconsolato, “hanno rubato 40 galline e 9 oche. Una pattuglia dei carabinieri, in determinati giorni quando la strada è impraticabile, non sarebbe nemmeno in grado di raggiungere i nostri ter-

reni; stesso discorso se dovesse esserci necessità di un intervento del 118: quando piove da qui non si può passare, la strada diventa un fiume in piena e si rischia di rimanere bloccati con l’auto. E quando torna il bel tempo, quel che resta della via, tra buche e pozzanghere, danneggia l’auto ad ogni passaggio. Io, ormai, porto la mia vettura dal meccanico almeno 3 volte all’anno, per danni a sospensioni e quant’altro, causati dalle enormi buche. Ho una grande passione per l’agricoltura”, ci confida Antonio quasi avvilito, “ma se alla crisi si aggiungono anche queste difficoltà, vien voglia di mollare tutto…”.

teo Pulimeno

“Basterebbe poco” Al gruppetto di agricoltori della zona che, a poco a poco, si forma attorno a noi, si unisce il consigliere di minoranza Teo Pulimeno che aggiunge: “Qui ci sono dalle 20 alle 30 persone che accedono a terreni privati o attività

agricole. In relazione alla spesa da affrontare, è un intervento che si potrebbe effettuare con facilità: sistemare una strada bianca è meno dispendioso che riparare una strada già asfaltata. Anche rimettere in sesto un solo un tratto, riparare le maggiori criticità, sarebbe già un segnale per venire incontro alle necessità di chi la utilizza quotidianamente”. Pulimeno sottolinea che “il rapporto tra l’uso che viene fatto della strada e le sue condizioni, è sproporzionato”. Gli chiediamo quindi cosa ha fatto la minoranza per questa criticità: “Abbiamo richiesto al consiglio comunale di prevedere una commissione per valutare le risorse residue del finanziamento sulle strade rurali e per una indagine sul territorio. La commissione ci è stata negata, ma noi abbiamo comunque presentato la criticità del caso Schiattarighi”. Alla retorica ma dovuta domanda “cosa chiedete all’amministrazione comunale?”, il gruppetto di agricoltori e cittadini che ci ha raggiunti in campagna risponde all’unisono: “Di asfaltare la strada perché all’apparenza può sembrare una isolata via di campagna, come tante altre, ma non lo è. E perché come Antonio, in tanti siamo vittima di furti e ci ritroviamo con le auto a pezzi”. Uno di loro, Vincenzo Pulimeno, aggiunge: “A volte ringrazio il cielo di avere un camion perché con la macchina non posso raggiungere il mio terreno quando piove. Quello che non mi spiego”, conclude animatamente, “è perché sistemano vicoletti in cui passano solo le pecore ed ignorano altre strade trafficate”.

“Chi amministra ha delle priorità”

“A

l’InG. luAnA GrEco. “Davanti a tante necessità e molteplici costi, vanno fatte delle scelte in funzione delle risorse a disposizione”

bbiamo portato il diluana sagio di chi attragreco versa quotidianamente contrada Schiattarighi, in Comune. Qui la responsabile del settore edilizia privata ed ambiente, Luana Greco, ci introduce alla questione: “Non siamo sordi alle richieste dei cittadini. Nelle scorse settimane abbiamo avviato l’iter per un intervento di manutenzione stradale del centro abitato: siamo nella fase di aggiudicazione provvisoria dei lavori per i quali sono stati impegnati 30mila euro. Questo non vuol dire che la zona rurale sia stata dimenticata. Già in passato, nei punti che si presentavano maggiormente critici, era stata interessata da spianature con misto-cava. È chiaramente necessario risolvere quante più problematiche possibile, in maniera però equilibrata. Pertanto, davanti a molteplici necessità e costi, vanno fatte delle scelte in funzione delle risorse a disposizione. Può capitare quindi che si prediliga la sistemazione di una voragine in paese ad un avvallamento in una via rurale”.

“Criticità segnalata da poco”

è

quindi al sindaco Dina Manti che ci siamo rivolti, per fare chiarezza sulle scelte e le priorità dell’amministrazione e sul futuro di contrada Schiattarighi. La prima cittadina precisa innanzitutto che “i primi interventi effettuati nelle zone rurali sono rientrati tutti nei Piani di Sviluppo Rurale e hanno fatto quindi capo ai Fondi di Sviluppo Rurale. Pertanto le vie selezionate in passato per sistemazioni o asfaltature hanno risposto a requisiti verificati ed approvati dalla Regione e collegati sempre a prerogative di sviluppo di attività agricole. Quella di contrada Schiattarighi è, però, una criticità sorta in tempi successivi rispetto a quelle scelte. Tant’è che ci è stata segnalata proprio nei primi giorni del 2016”.

continua a pagina 5


dai comuni

23 gen/5 feb 2016

ilgallo.it

Il caso della “Schiattarighi”

5

Il sindaco Manti. “Avviato un progetto di realizzazione di marciapiedi e sistemazione delle vie del paese che rispondono a problematiche importanti. Sono situazioni più urgenti della contrada” da pagina 4 Nel frattempo il Comune sta investendo delle risorse per le strade urbane: “A fine 2015, come anticipato dall’ingegnere Greco”, spiega la Manti, “l’amministrazione ha deciso di avviare un progetto di realizzazione di marciapiedi e sistemazione delle vie del paese che rispondono a problematiche urgenti. Tanto per fare degli esempi pratici, il Comune ha dovuto pagare i danni a ragazzi che a causa delle buche sono caduti dalla bicicletta e si sono rotti i denti. Ed ha dovuto rispondere a più cittadini che, a causa di problemi al manto stradale, avevano infiltrazioni di acqua e umido nelle cantine. O, ancora più importante, deve intervenire per risolvere difficoltà di accesso alle abitazioni da parte di cittadini disabili. Per questo è stato scelto un progetto di miglioramento delle vie paese. Perché ci sono problemi e urgenze oggettivamente giustificate da segnalazioni degli uffici o della polizia municipale e che, a fronte delle risorse a disposizione, ci impongono delle scelte e di intervenire in determinate situazioni prima

Dina Manti

che in altre. Anche al fine, non ultimo, di non far gravare sulle casse del Comune ulteriori spese di risarcimento”. Rocco Dongiovanni, assessore con delega al patrimonio, ci tiene a precisare che “Contrada Schiattarighi non è l’unica messa male. Io percorro frequentemente le strade rurali e so bene in che condizioni versano. In alcune è addirittura impossibile passarci iautomobile. Come per tutte le strade del paese, l’intenzione di rimettere in sesto la Schiattarighi non manca. Che interesse dovremmo avere noi a non voler spianare una

strada? Se potessimo le ripareremmo tutte dall’oggi al domani”. Riprende allora la parola il sindaco Manti per aggiungere che “il consigliere Teo Pulimeno ha addirittura messo in dubbio i criteri con cui scegliamo dove intervenire. Ci siamo sentiti dire che l’amministrazione ripara le strade per potersi vantare dell’operato con i singoli cittadini che le abitano. Quando poi, per tutta risposta, è stato lo stesso consigliere ad inviare una nota in Comune, citando direttamente il singolo caso ed il singolo cittadino. Si è fatto un clamoroso autogol, dimostrando che non

Rocco Dongiovanni

siamo noi quelli che promettono interventi ad personam. Non vorrei, anzi, che il caso particolare di Antonio Spano venisse interpretato in modo sbagliato”. In che senso? “Nel senso che siamo a conoscenza delle sue difficoltà, gli siamo venuti incontro in tutti i modi possibili e continuiamo a farlo. Personalmente sono andata a trovarlo in campagna per comunicargli che avevamo deciso di affidargli dei lavori per conto del Comune, pagandolo coi voucher. E gli abbiamo promesso, non appena sarà possibile, di aiutarlo con un contributo a far ripartire la sua attività, visto che gli sono morte le api e gli hanno rubato le galline. Più che assistenzialismo (“non mi piace definirlo così”) è uno scambio di servizi come ne facciamo tanti. Semplicemente si tratta di lavoro che, finché possiamo, mettiamo a disposizione dei cittadini. Non mi si dica, però, che la sua attività non decolla per colpa della strada: gli preserviamo un banco per la vendita delle uova nel mercato coperto del paese, nonostante abbia circa 2mila euro di arretrati nei pagamenti. Lo abbiamo rassicurato sul fatto che avremmo

dilazionato gli arretrati o ridurli ma, nonostante ciò, non si reca al mercato. Una amministrazione cosa deve fare di più?”. Contrada Schiattarighi quindi è destinata a rimanere il letto di un fiume? “Abbiamo preso in carico la criticità di contrada Schiattarighi, segnalataci, come detto, solo da poco”, ricorda il sindaco. “È chiaro che non sono problematiche risolvibili in giornata, cercheremo pertanto il modo per eliminare questa come le altre criticità rimaste in sospeso. Non mi piace, però, fare promesse, non è il tipo di politica che mi contraddistingue. Anche se ora stiamo mettendo in atto proprio uno dei principali punti del nostro programma elettorale, ossia il decoro urbano. Così come siamo orgogliosi di fare amministrazione partecipata: abbiamo chiesto, ad esempio, parere ai cittadini sulla viabilità, per modificarla al meglio. Continuiamo ad ascoltare le opinioni e le richieste di tutti, nella convinzione che, con analisi e scelte oculate, potremo migliorare il nostro Comune e realizzare opere di cui possa godere tutta la cittadinza”.


6

ventesimo anno

ilgallo.it

9/22 gennaio 2016

“Rovinato dalle banche” La fine di un impero. “Senza esserne messo al corrente autorizzai la

Deutsche Bank ad investimenti ad alto rischio, finendo col perdere 8 milioni” di Giuseppe cerfeda Adelchi in redazione

Anni ’90 DOPO il MURO Di BeRliNO

“pur mantenendo l’occupazione in Italia ci siamo avvalsi anche della produzione in altri paesi per abbassare i costi. E così abbiamo aperto la strada per Albania, romania, India, bangladesh...”

Nel 2000

400 MiliONi Di fAttURAtO

“Siamo arrivati ad avere oltre 2mila dipendendenti ed a fatturare 400 milioni di euro in un anno. poi la fregatura con la banca che ha provocato la fine di un impero”.

Nel 2016 iN PeNSiONe CON POCO

“Dopo quasi 60 anni di lavoro prendo 700 euro al mese. Ho perso tutto, anche la casa di Tricase che ho ipotecato per coprire gli ultimi ammanchi. Ma non sono infelice...”

N

ell’anno in cui “il Gallo” fa cifra tonda (20 anni), ci piace ripercorrere insieme ai protagonisti di questi 5 lustri la storia recente del Salento, svelando retroscena e raccontando da dietro le quinte gli avvenimenti più importanti. Tra questi protagonisti entra di diritto Adelchi Sergio, che ha fortemente caratterizzato il ventennio del sud est della penisola salentina: agli albori del nuovo millennio le voci più importanti dell’intero pil (prodotto interno lordo) della provincia di Lecce erano proprio quella del Calzaturificio Adelchi, insieme a quella della Filanto, facente capo al parente-rivale Filograna. L’Adelchi è stato un autentico colosso

A

della produzione arrivando, negli anni d’oro, a contare più di duemila dipendenti ed a fatturare oltre 400 milioni di euro in un anno. A margine, ma fino ad un certo punto, prese anche le redini della squadra di calcio del Tricase portandola, altro evento storico, peraltro irripetibile, fino all’allora Serie C. Poi la stramaledetta crisi, la indispensabile esternalizzazione di parte della produzione e infine il colpo che ha affossato un impero. Quasi si scacciasse un groppo dalla gola è lo stesso Adelchi, con la sua caratteristica voce roca, a raccontarlo. Non prima però di aver inquadrato il periodo storico e aver ripercorso una parte del suo cammino di imprenditore: “La crisi del nostro settore è iniziata ben prima di quella riconosciuta oggi come la grande recessione del nuovo millennio. Già negli anni ’90, dopo la caduta del Muro di Berlino del 1989, si stava delineando un quadro a tinte fosche con la competizione dei Paesi asiatici che, grazie ad un costo del lavoro assai più basso del nostro, ci stava mettendo all’angolo. La nostra azienda”, sottolinea l’ex imprenditore, “è stata una delle prime a reagire, mantenendo l’occupazione in

Italia ma avvalendosi anche della produzione in altri Paesi per abbassare i costi. E così abbiamo aperto la strada per Albania, Romania, Bangladesh, India, ecc. La Nuova Adelchi ha retto le sue fortune anche grazie a questa sinergia, che ci consentiva di restare competitivi sul mercato. Col passare del tempo, però, i Paesi dove abbiamo esportato le nostre conoscenze, si sono attrezzati per realizzare l’intero prodotto e non più solo delle componenti e sempre mantenendo un costo molto più basso del nostro. A quel punto ci rimaneva solo una strada da percorrere”, spiega, “quella di una trasformazione, passando dalla realizzazione di un prodotto economico a quella di una calzatura da inserire nella fascia di mercato medio alta. Questo comportava ingenti investimenti, dalla ricerca fino alla ricollocazione sul mercato e, naturalmente, richiedeva tempo. Il processo di trasformazione lo avevamo avviato, lanciando anche il marchio “Secundo” e, probabilmente, l’impresa sarebbe stata fattibile, se non fossi diventato una vittima antesignana delle banche”.

Da lì non

P

roprio quegli immobili che hanno anche fatto da cornice agli anni d’oro dell’Adelchi, oggi sono all’asta fallimentare. La prima gara è andata deserta: lei ha aggiornamenti? “Non so nulla”, si incupisce, “io di lì non ci passo più dal marzo 2009, non ce la faccio, sto troppo male”. Abbiamo anche chiesto ad Adelchi cosa ne pensasse dell’idea del sindaco Antonio Coppola di utilizzare quegli edifici per la produzione di sigari e rhum. La risposta e stata eloquente: un lungo silenzio, accompagnato da un’espressione di sorpresa. Poi aggiunge: “Magari si trovasse una destinazione d’uso utile al paese!”.

Banca d’Italia e Consob La tragedia del 2010 che ci sono a fare?”

zione della produzione di cui si parlava delchi sputa il rospo dando l’imBisognava, Bisogna, prima in cui più c’era bisogno di liquipressione di liberarsi di un peso: BisognereBBe, Bisognerà dità. Quella perdita mi è costata una clas“Nel 2002, in buona fede, firmai fare qualcosa dei moduli della Deutsche Bank, sottosificazione di cliente a rischio, non scrivendo quelli che oggi tutti riconoaffidabile, che ha portato le banche a sciamo come “swap”, messi ad arte non sostenere più l’azienda…”. Qui, insieme ad altre carte da firmare per il Adelchi, quasi fosse un consumato attore, proseguimento del normale rapporto si esibisce in una lunga pausa, condita daldell’azienda con l’Istituto Bancario. In l’espressione inconsolabile del viso che lapratica senza esserne messo al corrente scia ben comprendere all’interlocutore il autorizzai la Deutsche Bank ad investisuo stato d’animo ancora intriso di rabbia menti ad alto rischio, finendo col perdere e malaccetta rassegnazione. Dopo un cifre enormi. In seguito alle mie rimolungo religioso silenzio che sa tanto di restranze e alle relative denunce, dovetti Swaps e derivati: il sarcasmo quiem per ciò che oggi non c’è più, quasi alla fine accettare una transazione. Non del noto vignettista Altan a volersi dare uno scossone aggiunge: ero nelle condizioni di attendere la con“Sono comunque orgoglioso di quello clusione dell’intera vicenda perchè dovevo quotidiana- che ho fatto; soprattutto sono felice di aver dato l’oppormente fare i conti con interessi che galoppavano e che tunità di lavorare a tante persone, favorendo lo sviluppo l’azienda non poteva più sostenere. Il mio fu un tentativo di Tricase e di tutta la zona”. estremo di salvare l’impresa. Quello che ancora oggi mi Altro aspetto che pare ancora provocargli dolore è quello fa rabbia è che, chi doveva vigilare, mi riferisco a Banca delle vicende giudiziarie che periodicamente lo hanno coind’Italia e Consob, non ha fatto il suo dovere neanche dopo volto. In più occasioni, ad esempio, è stato accusato di dele mie denunce, lasciandomi in balia di quei lestofanti. pistare i fondi ottenuti con la famosa “488”. “Hanno Tutta questa storia (“tra swap e fior di professionisti pa- cercato di affondarmi in tanti modi. Dicevano che i soldi gati per capire che fine avevano fatto quei soldi”) alla fine della 488 li destinavo ad altre cose, mentre invece sono mi è costata una cifra compresa tra i 5 e i 6 milioni di euro stato forse l’unico imprenditore ad aver messo a bilancio e proprio in un momento delicato, quello della trasforma- tutti i finanziamenti ricevuti..”

A

ltra vicenda giudiziaria che ha coinvolto Adelchi e il suo gruppo è quella relativa al tragico incidente che è costato la vita a Lisa Paola Picozzi, ingegnere 31enne, responsabile della progettazione di impianti fotovoltaici di tipo residenziale e industriale, deceduta in seguito ad una caduta dal tetto della Selcom nel settembre 2010. “Sotto l’aspetto umano ho provato dolore quasi fosse stata una mia figlia. Detto questo, però, non condivido la condanna in primo grado del sottoscritto (2 anni) e di mio figlio Luca (un anno in qualità di amministratore della società). È stato un incidente, un tragico incidente, ma non è certo stata colpa nostra… Ai miei dipendenti all’estero ho sempre provveduto a sottoscrivere un’assicurazione sia in Italia che nel Paese di permanenza perché il rischio sul lavoro c’è sempre… Ecco, non capisco perché io e mio figlio siamo stati condannati, mentre il suo datore di lavoro no. Vedremo nei prossimi gradi di giudizio cosa accadrà”.


9/22 gennaio 2016

l’intervista

ilgallo.it

7

“Pensionato a 700 euro”

Dalle stelle alle stalle. “E dopo 60 anni di lavoro! Ho sempre e solo pensato all’azienda, senza preoccuparmi di costruire una pensione integrativa”

O

passo più

ggi l’ex imprenditore ha appena compiuto settantuno anni e, come lui stesso sottolinea, è “un pensionato che dopo quasi 60 anni di lavoro percepisce appena 700 euro al mese!”. Recependo il nostro sguardo stranito, in seguito alla sua affermazione, Adelchi precisa: “Ho sempre e solo pensato all’azienda, senza preoccuparmi di costruire una pensione integrativa. Anzi, dopo i fattacci con la Deutsche Bank, mi sono ipotecato anche il letto in cui dormo (testuale, NdA)! Ho perso tutto, anche la casa di Tricase che ho ipotecato per coprire gli ultimi due milioni di euro di ammanco: è in vendita e sarà difficile anche piazzarla. Oggi vivo a Specchia in una abitazione più a misura d’uomo ed assai meno dispendiosa”. Poi, onde evitare compassionevoli fraintendimenti, aggiunge: “La cosa non mi pesa. Si può anche passare dalle stelle alle stalle ed essere ugualmente felici: sono in salute ed il piatto di pasta in tavola non manca mai”. Una vita dedicata all’impresa e

all’espansione della sua azienda, coinvolgendo la famiglia ed avendo sempre al suo fianco i figli. Oggi, però, i rapporti sembrano ai minimi termini. Adelchi accetta di parlarne: “È un po’ quello che è accaduto negli anni ’80, quando mi allontanai da mio zio (Antonio Filograna) per iniziare a camminare con le mie gambe. Non si può pretendere di avere la stessa frequenza d’onda di chi appartiene ad un’altra generazione e si entra naturalmente in conflitto. Ho messo a disposizione la mia esperienza e le mie capacità fino a quando ho po-

Un fantasma chiamato politica

I

mmaginabile per il Salento un ritorno alla manodopera ed ai grandi opifici? “No. E non solo per motivi economici o per il cambiamento degli scenari internazionali. I nostri giovani sono molto intelligenti, studiano e, giustamente, sognano un futuro diverso. Come dicevamo prima, la strada, eventualmente, non è quella della quantità ma quella della qualità. In tal senso permettetemi di complimentarmi con mio figlio grande (Antonio Sergio Filograna), capace di costruirsi un’azienda di nicchia che produce per grandi firme, da Ferragamo a Christian Dior, ecc.”. Nella fase di passaggio ad un mercato medioalto è mancato un coordinamento pubblico, una task force che incanalasse nella giusta direzione le singole iniziative, moltiplicandone l’impatto per territorio ed imprese. Come ama ripetere l’imprenditore di Nardò, Luciano Barbetta, ideatore della scuola di alta formazione del sistema moda salentino, “un fantasma chiamato politica”.

tuto, poi ho tagliato il cordone ombelicale perché era giusto che cominciassero a pedalare da soli, senza un Adelchi che facesse da parafulmine. Il distacco, è ovvio, mi provoca dolore, ma d’altra parte dormo sonni tranquilli, perché sono certo che fosse la cosa giusta da fare”. Rimpianti per qualcosa che poteva essere e non è stata? “L’unico rimpianto è logistico. Essere nel nostro maledetto/benedetto sud ci ha penalizzato e crescere nella nostra terra è storicamente difficile per tanti motivi”. Ci sono stati anni in cui è stata paventata la sua candidatura a sindaco di Tricase, cosa c’è di vero? “Nulla! Mai neanche andato vicino, anche perché”, ci scherza su, “avrei imposto a tutti di essere al Comune dalle 3 di notte alle sette, perché poi il mio posto era in azienda”. Poi torna serio: “Mai stato legato ad alcun carro, il che è sicuramente stato un bene per molti versi ma mi ha anche danneggiato per altri. Ho sempre fatto “casa e puteca”, dedicando tutti i miei sforzi al calzaturificio”.


8

dai comuni

ilgallo.it

col “Don TonIno bEllo” Incontro con l’autore: Enzo Gianmaria napolillo L’IISS “Don Tonino Bello”, in collaborazione con la Libreria Marescritto, Giangiacomo Feltrinelli editore e col patrocinio del Comune di Tricase presenta Enzo Gianmaria Napolillo, Le tartarughe tornano sempre, incontro con i lettori. Appuntamento a Tricase, nelle scuderie di Palazzo Gallone, giovedì 28 gennaio, alle 18,30. “Giulia e Salvatore ora ne sono sicuri. L’isola è di chi rimane e di chi arriva. Non di chi se ne va. Non di chi dimentica”.

GEMEllAGGIo DI nATAlE I ragazzi del “comi” alla scoperta delle Germania

Come accade da diversi anni, dal 14 al 21 dicembre, alcuni ragazzi del Liceo G.Comi di Tricase che studiano il tedesco, sono partiti accompagnati dalle prof Francesca Lillo e M. Santuzza Nicolari alla scoperta di una cultura e di una civiltà diversa dalla loro. Sono stati ospiti di alcune famiglie nella bellissima cittadina di Lilienthal (Bremen). Il forte impatto con la tradizione natalizia di quei posti è stato subito evidente per i ragazzi di Tricase poco abituati ad una simile atmosfera: la magia del Natale con fiabeschi Weihnachtsmärkte (mercatini di Natale) ha aleggiato in tutte le attività intraprese dai giovani insieme ai corrispondenti tedeschi e alle loro famiglie. In una settimana le loro abitudini sono cambiate: colazione abbondantissima la mattina, a scuola in bicicletta, utilizzo di mezzi pubblici veloci e puntuali, scuola moderna con orari e impostazioni diverse tra cui pause ricorrenti durante le ore di lezione. Durante la settimana dello scambio oltre che frequentare alcune ore di lezione a scuola, sono state visitate diverse città nei dintorni di Lilienthal, ma anche Bremerhaven e Hamburg. Grazie a questa opportunità offerta dal Liceo Comi, i ragazzi italiani hanno vissuto un esperienza unica e forse irripetibile ed hanno scoperto un nuovo stile di vita, si sono aperti a nuovi orizzonti, con le famiglie si è creato un legame quasi filiale e un amicizia che durerà oltre la scuola. Tutto ciò ha contribuito a rendere i ragazzi consapevoli che esistono realtà ben diverse dalle loro e li ha stimolati a diventare… cittadini del mondo. A cura degli alunni di tedesco del III e IV Linguistico

23 gen/5 feb 2016

Tricase: polemica senza… sosta Parcheggio ospedale. La Guardia di Finanza mette i sigilli e si

scatena il putiferio. Le minoranze chiedono le dimissioni del sindaco

I

ntervento dei finanzieri nel nuovo parcheggio dell’ospedale di Tricase, in costruzione in via Carducci, proprio nei pressi del nosocomio: un’area di 3mila metri quadrati circa da destinare alla sosta delle auto dei dipendenti del “Cardinale Panico”. In particolare, è finito sotto la lente di ingrandimento delle fiamme gialle una struttura, una sorta di gabbiotto con annesso bagno, che dovrebbe ospitare il custode del parcheggio e che sarebbe stata realizzata in difformità con il progetto originario. Al centro della polemica è finito il sindaco Antonio Coppola. Il primo cittadino che nel caso in oggetto è anche progettista e direttore dei lavori si è subito dichiarato tranquillo, parlando di semplice irregolarità formale. Appresa la notizia ci sono andati giù pesante, invece, i consiglieri di opposizione Nunzio Dell’Abate, Gianluigi Forte, Vito Zocco, Pasquale Scarascia e Guerino Alfarano: “Antonio Giuseppe Coppola, dipendente del Comune di Tricase con la qualifica di capo settore dell’ufficio tecnico, da tempo in aspettativa per mandato elettorale”, hanno puntato il dito, “esercita attività libero professionale di ingegnere, nell’ambito dello stesso Comune di Tricase, vietata dalla legge e dal regolamento comunale, versando da anni in una situazione di gravissima incompatibilità e conflitto di interessi. Non lo diciamo noi, ma l’Ispettorato per la Funzione Pubblica che gli ha contestato la violazione, irrogato una pesante sanzione amministrativa ed invitato il Segretario del Comune di Tricase ad avviare, in danno del dipendente Coppola, il procedimento disciplinare che in tali casi prevede il licenziamento in tronco. Si dà il caso”, hanno continuato, “che il dipendente comunale ed ingegnere libero professionista Antonio Giuseppe Coppola sia anche il Sindaco di Tricase. E si dà il caso che i suoi lavori a Tricase da ingegnere (progetti, varianti, dichiarazioni di conformità, ecc) siano esaminati e approvati da chi è suo collega, per essere incardinato nel medesimo ufficio tecnico comunale, e contestualmente nominato a responsabile del settore tecnico, con i relativi maggiori emolumenti, a mezzo di decreto a firma del sindaco Antonio Giuseppe Coppola; decreto che in qualunque momento può essere revocato o non rinnovato dallo stesso sindaco. Apprendiamo”, hanno aggiunto allacciandosi all’attualità, “della sua dichiarazione riportata dai media: “Già domani l’autorizzazione verrà concessa dagli uffici comunali preposti”. Insieme a lui, anche noi non abbiamo dubbi che il permesso in sanatoria sarà rilasciato in tempi record! Chissà se tutti gli ingegneri di Tricase, in casi simili, abbiano il privilegio di poter rispondere con questa certezza. A Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione”, hanno concluso, “si rizzerebbero i capelli se venisse a Tricase. È ora che qualcuno la smetta di ritenersi assistito

dal privilegio dell’impunità e decida se perseguire l’interesse pubblico oppure gli interessi personali”.

Coinvolti sindaco e suora

L’

attacco frontale dei consiglieri di minoranza avveniva dalle colonne del nostro sito (www.ilgallo.it) il 14 gennaio scorso: ovviamente non poteva finire lì. Infatti, a stretto giro di posta, giusto il tempo di apprendere dai cartelli di sequestro penale apposti sul cantiere dalle fiamme gialle che l’intera area e non solo il gabbiotto del custode era interessata dalle indagini, che l’opposizione ha tappezzato le mura cittadine di manifesti con i quali chiedeva a gran voce, le dimissioni del sindaco. Intanto proprio il nome di Antonio Coppola, in qualità di direttore dei lavori, responsabile della sicurezza e progettista per conto dell’ospedale di Tricase, compariva nell’informativa inviata dalla Guardia di Finanza sul tavolo del pm insieme a quello della direttrice e rappresentante legale della Pia Fondazione di Culto e Religione “Card. Panico”, Suor Margherita Bramato e a quello del titolare dell’impresa Ideal Scavi, Francesco Saverio Cazzato.

la replica di Coppola

Da

noi interpellato il sindaco si è limitato a dire che “trattasi di un polverone montato ad arte! Si può considerare un reato costruire un parcheggio per i dipendenti dell’ospedale in attesa della variante? Ed io dovrei dimettermi per questo? Sono rammaricato dal dover constatare ancora una volta la degenerazione della politica e l’incapacità dell’opposizione di proporsi in maniera diversa e costruttiva mantenendo la discussione su un livello politico”. Nel frattempo Coppola ha rinunciato all’incarico di drettore dei lavori “fin o all’ottenimento del permesso di costruire in sanatoria per le opere realizzate...”

Opposizioni al contrattacco

P

untuale la controreplica dei consiglieri di minoranza Vito Zocco, Nunzio Dell’Abate, Gianluigi Forte, Pasquale

Scarascia, Guerino Alfarano che hanno preso “atto delle dichiarazioni del sindaco-ingegnere-dipendente comunale e ci sentiamo offesi prima come cittadini e poi come consiglieri. Ben venga, dunque, ogni forma di intervento che vada in quella direzione, considerato il grande ritorno che il polo ospedaliero d’eccellenza ha per Tricase. Per cui Coppola eviti di metterla sulla mischia. Non siamo stati certo noi a generare questa situazione. L’indice lo puntiamo, come sempre, sulla sua incompatibilità accompagnata da arroganza e dispregio nei confronti del prossimo considerato essere inferiore e patologico quando non si piega al volere della “trinità”. Il nostro auspicio”, concludono, “è che tutta la città si ribelli e urli per davvero: “Coppola dimettiti e libera il paese dalla tua sudditanza”. Nel botta e risposta proseguito nei giorni a seguire tra opposizione e maggioranza, segnaliamo una nota del locale Partito democratico, a firma del segretario Stefano Valli e del capogruppo in consiglio comunale Carmine Zocco: “Registriamo ancora una volta con rammarico, un irrimediabile disinteresse per un confronto politico sereno da parte dell’opposizione che, piuttosto, preferisce occuparsi di questioni giudiziarie e personali del Sindaco. Da parte sua il Partito Democratico di Tricase continuerà ad impegnarsi all’interno delle Istituzioni, come da sempre è solito fare, per un proficuo e sereno svolgimento di questo ultimo anno di mandato”.

“io l’avevo detto...”

C

osì l’ex consigliere di maggioranza poi dissociatosi, Guerino Alfarano: “Quando in maggioranza avanzavo i miei forti dubbi sulla triplice figura di Coppola, venivo quasi preso in giro. Poi sono giunte in Comune le prime note a firma dell’Ispettorato della Funzione Pubblica, con allegate le indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Roma, che contestavano l’illegittimità della rilevante attività professionale di ingegnere espletata a Tricase dal dipendente/sindaco Coppola, ho chiesto conto ma mi è stato risposto di farmi i fatti miei e che comunque erano tutte fandonie”.


23 gen/5 feb 2016

pubblicitĂ

ilgallo.it

9


10

attualità

ilgallo.it

23 gen/5 feb 2016

Leuca: se anche la talpa Le altre “trivelle”. Raccolta firme contro il nuovo canale per le acque pluviali che si porta dietro 1,3 milioni di dubbi. La denuncia: “I lavori sono appena iniziati e già hanno arrecato danni” di lorenzo Zito

Qui, ai piedi del Ponte di via Da giussano, verranno ubicate le griglie di raccolta delle acque piovane del nuovo impianto

la cabina che contiene le vasche di raccolta della fognatura nera

V

uoi per la sua ubicazione, vuoi per bellezza ed importanza, negli ultimi anni, Leuca è stata lo snodo di numerose battaglie di portata provinciale e regionale. Il suo lungomare ha raccolto, da più sponde, eserciti pacifici a tutela del territorio, come è accaduto con le manifestazioni no-Triv in molti weekend del 2015. Nel gelo della prima vera (meteorologicamente parlando) domenica invernale del 2016, Leuca si è invece ritrovata per una piccola grande battaglia che, stavolta, tocca il cuore della città, interessando non solo il mare ma anche ciò che avviene nel sottosuolo. Le associazioni Castrignano a Capo e Uniti per Leuca, con i cittadini riunitisi in comitato spontaneo, hanno messo in piedi una raccolta firme per chiedere all’amministrazione di Castrignano del Capo di sospendere e rivedere il progetto di messa in sicurezza dei canaloni naturali, con particolare riferimento alla sistemazione idraulica del canale San Vincenzo. Si tratta di un intervento da 1,3 milioni di euro, già appaltato ed avviato, per costruire una conduttura sotterranea che convogli le acque piovane sotto al ponte di via Alberto da Giussano e le porti in mare. Un impianto che attraverserà la

pancia di via Gorizia, passerà accanto ad abitazioni, hotel e villa comunale per sfociare tra i lidi. Le nuove tubature saranno parallele al vecchio canale che scorre lungo un percorso simile ma scoperto e privo di qualsivoglia impianto di convogliamento e spinta artificiale e tuttora sfocia a pochi metri dal punto in cui è previsto il nuovo sbocco per il canale in costruzione. Seppur piccola, la comunità leucana (circa un migliaio i residenti in inverno nella frazione di Castrignano del Capo) fa valere le proprie ragioni. Ci siamo fatti spiegare le principali perplessità sorte attorno al progetto da Anna

Laura, portavoce del comitato spontaneo che affianca le associazioni sopracitate. Perplessità che si dipartono dall’opinabile rapporto costi-benefici e scendono nel concreto in una serie di temuti disagi e rischi per la vita della marina. “Partiamo da un dato di fatto”, esordisce Anna Laura, “i lavori sono appena iniziati e già hanno arrecato danni. Durante i primi scavi, nel weekend post Epifania, sono state danneggiate le tubature fognarie, regalandoci il primo sgorgo di liquami del nuovo anno”. Un avvio che non lascia ben sperare, né per modalità né per tempistica: “Stando al tabellone di cantiere, il progetto, avviato lo scorso ottobre, verrà ultimato in aprile. Cosa accadrebbe al minimo intoppo? Ci porteremmo i lavori fino alla stagione estiva?”. Poi c’è la questione sicurezza: il passaggio della talpa meccanica che realizzerà la conduttura, non fa dormire sonni tranquilli ai residenti: “Il tubo che attraverserà via Gorizia (larga circa 4 metri) avrà un diametro di 2 metri. La talpa che bucherà il sottosuolo, sfiorerà abitazioni costruite più di 70 anni fa, nonché la villetta comunale. Con la portata dell’opera che verrà realizzata, chi abita in zona teme che la sua casa possa subire danni derivanti dai lavori di scavo”.

La paura in paese, più tacita che manifesta, è di rivivere una tragedia come quella del mese di agosto dell’estate passata, quando il crollo della ex scuola di via Da Vinci è costato la vita ad un operaio durante i lavori di ristrutturazione. A questi timori si affianca il peso di un altro dispendioso intervento: per far largo alla nuova opera idrica sarà necessario rimuovere e ripristinare tutto ciò che essa incontra sul suo tragitto, dalla fogna nera alle reti Enel e Telecom. “Lavori che costeranno oltre

il vecchio canale di raccolta delle acque pluviali

80mila euro ed arrecheranno senz’altro una serie di disagi per le abitazioni circostanti. Come verranno garantiti i servizi ai residenti in quel periodo?”. Le domande sorgono numerose e l’attenzione che in paese abbiamo raccolto attorno al progetto è figlia senz’altro di un amore incondizionato dei leucani per quella piccola Leuca che loro vivono tutto l’anno e non nei soli mesi della calca estiva. È dettata ed alimentata anche da anni di vessazioni vissute a causa di una delicatissima situazione fognaria che scandisce tutte le stagioni con debordazioni che riempiono le strade di liquami. Dopo una vita passata a combattere col problema, il paese si appresta con incredulità ad accogliere un altro progetto, quello con cui l’amministrazione ha promesso di risolvere le insufficienze delle condutture delle fogne con un mirato adeguamento. Alla luce di quanto patito fino ad oggi, i cittadini si augurano che si possano risolvere i loro problemi, non crearne degli altri. Va da sé, in quest’ottica, che abbiano deciso di unire un’argomentata sensibilizzazione ad una tenace lotta per rivedere il progetto, che agli occhi di molti, appare superfluo, e per bloccare la spesa per il passaggio della talpa, cieca dinanzi alle concrete necessità del paese.


dai comuni

23 gen/5 feb 2016

ilgallo.it

11

(meccanica) è cieca… Il sindaco. Anna Maria Rosafio: “La tipologia di scavo, anche per la tecnologia innovativa che verrà impiegata, non dovrebbe produrre, a dire dei tecnici, alcuna sollecitazione alle abitazioni”

A

bbiamo girato ad Anna Maria Rosafio, sindaco di Castrignano del Capo, di cui Leuca è frazione, i dubbi sul progetto di sistemazione idraulica del canale San Vincenzo. La prima perplessità raccolta dal confronto con cittadini ed associazioni riguarda il rapporto costi-benefici: è davvero necessaria un’opera da 1,3 mln di euro? Perché anziché bucare il sottosuolo non si è utilizzato, quantomeno come tracciato, il vecchio canale? “Il progetto ha il fine di ridurre il rischio di allagamenti dovuti alle acque piovane che, provenienti dal canale San Vincenzo, si riverserebbero in un punto in cui vi sono numerose abitazioni e l’impianto di sollevamento fognario, causando danni incalcolabili. La finalità delle opere è quella di ridurre quindi i pericoli per l’incolumità delle persone e la possibile commistione che si creerebbe con i liquami della fognatura nera. Per quel che riguarda le dimensioni del vecchio canale, sono del tutto insufficienti a contenere la

Anna Maria Rosafio

portata d’acqua determinata da grandi eventi alluvionali, come quelli verificatisi anche nel recente passato. E non vi è nemmeno alcuna possibilità di ampliare la sezione del canale esistente, perché nel tratto finale è coperto da fabbricati e, in quello compreso tra il ponte Da Giussano e l’Hotel Rizieri, è stato adibito a strada pubblica fiancheggiata da abitazioni. Né si può aumentarne la profondità, in quanto, nel tratto terminale, esso è situato al

limite del livello del mare. Non a caso la soluzione adottata è stata largamente condivisa dalle autorità preposte nel corso della procedura di “valutazione impatto ambientale”. Il passaggio della talpa meccanica agita la comunità locale, già scossa in estate dalla tragedia della scuola di via Da Vinci: non si rischia di danneggiare le abitazioni che sorgono attorno a via Gorizia e che sono state costruite quasi un secolo fa? “La tipologia di scavo, anche per la tecnologia innovativa che verrà impiegata, non dovrebbe produrre, a dire dei tecnici, alcuna sollecitazione alle abitazioni. Tuttavia, come è d’obbligo per tutte le opere similari, il progetto prevede che i lavori siano monitorati per tutta la durata delle operazioni, mediante l’installazione di sensori di rilevamento delle eventuali vibrazioni indotte”. Per permettere il passaggio del nuovo canale verranno rimossi e ripristinati gli impianti idrici, telefonici ed elettrici: questo creerà un disservizio ed un isolamento per i residenti? “I leucani non subiranno alcun di-

sagio in quanto, nel primo tratto, il tracciato del tunnel non interferisce con le reti dei sottoservizi, in ragione della sua maggiore profondità rispetto alla quota degli impianti esistenti. Mentre, nel breve tratto finale di via Gorizia, in cui lo scavo si avvicina alla superficie, interferendo con gli impianti esistenti, il progetto prevede la realizzazione di reti alternative per la durata dei lavori prevista in quel tratto. Le soluzioni per la rimozione e il ricollocamento degli impianti interferenti sono state di-

scusse e condivise con i gestori delle reti (Enel, Telecom e AQP)”. Il cartello di cantiere indica sei mesi per il tempo di realizzazione dell’opera, la cui conclusione è prevista per aprile: si rischia che il minimo imprevisto li faccia protrarre fino all’estate? “I lavori saranno eseguiti in tempi che non interferiranno con il periodo estivo”. L’ubicazione delle griglie di raccolta delle acque pluviali, sotto al ponte di via Alberto da Giussano, impensierisce i cittadini. Si teme che ad una debordazione delle vasche di raccolta delle fognature, le acque nere possano essere convogliate nel nuovo impianto e finire dritte in mare tra lidi e bagnanti. “Le griglie di raccolta delle acque pluviali saranno realizzate in un punto più alto rispetto alle vasche di raccolta della fognatura nera esistenti. Perciò non potrà mai verificarsi che le acque provenienti dalla fognatura nera, in caso di debordazioni, si possano riversare nel nuovo canale pluviale”.


12

attualità

ilgallo.it

Corso per Assistente alla Comunicazione L.I.S.

23 gen/5 feb 2016

Corsano: San Biagio d’inverno La festa. A 1700 anni dal martirio, il paese onora il suo amato patrono

C

aratterizzato da uno più forti e sentiti legami con la cittadinanza di tutto il Salento, il culto di San Biagio a Corsano è pronto a esplodere nella annuale giornata di festa in onore del suo patrono. L’avvicinamento spirituale alla ricorrenza parte lunedì 25 gennaio con il programma religioso che prevede Rosario e Santa Messa in onore del santo alle ore 18. Una settimana dopo, lunedì 1 febbraio, la chiesa di Santa Sofia

L’

Associazione Amici Insieme organizza un corso di formazione per Assistente alla Comunicazione L.I.S. Tale corso di studi ha l’obiettivo di formare la figura professionale prevista della legge 104/92’, il cui ruolo è quello di “facilitare la comunicazione” tra la persona non udente, i docenti e i compagni di classe, cooperando affianco di due altri docenti: l’insegnante curricolare e di sostegno. Il corso è strutturati in tre livelli ( I livello= 80 ore; II livello= 120 ore; III livello= 300 ore) nel quale si studierà la Lingua dei Segni Italiana nella sintassi, nel lessico e nella grammatica, oltre che le metodologie operative per i sordi. Il corso per Assistente alla Comunicazione Lis è patrocinato dalla Provincia di Lecce, è organizzato in collaborazione con l’A.N.S. (Associazione Nazionale Sociologi) e rientra nel P.O.F. dell’I.I.S.S. “Don Tonino Bello” di Tricase. Le lezioni si terranno tutti i venerdì dalle 16 alle 20 presso il suddetto istituto. Le iscrizioni devono pervenire entro e non oltre il venerdì 5 febbraio alle ore 17, presso l’I.I.S.S. “Don Tonino Bello” sito in via Apulia, Tricase. Per ulteriori informazioni contattare: associazione “Amici Insieme”; 389/5858806; e-mail: amiciinsieme@libero.it

accoglierà alle 17,30 la benedizione delle candele per la processione cui farà seguito la Messa in chiesa Madre. Martedì 2, dopo il Rosario e la Messa delle 18, tutti attorno al falò acceso, dopo la benedizione delle 19,15, in piazza San Biagio. Mercoledì 3 febbraio, giorno dedicato al Santo, si aprirà con le Sante Messe mattutine delle 7,30, 9,30 ed 11. Alle 16,30 partirà poi la processione per le vie del paese, al cui rientrò, at-

torno alle 17,30, seguirà la Messa solenne con bacio della Reliquia benedizione della gola, di cui San Biagio è protettore. Al programma religioso, sempre nella giornata del 3 febbraio, si unisce quello civile: via della Libertà accoglierà la tradizionale fiera mercato e le note del concerto bandistico Città di Lecce. A chiudere i festeggiamenti, gli attesi fuochi pirotecnici a cura della locale ditta “Fireworks”, attorno alle ore 20.

La grande fabbrica delle parole In Biblioteca. come imparare a leggere sin dalla nascita. progetto di lettura per bambini e genitori

“La

grande fabbrica delle parole” è il progetto di lettura rivolto ai bambini, alle bambine ed ai genitori, già avviato lo scorso 21 gennaio presso la Biblioteca Comunale di Corsano. Il progetto, nato su iniziativa dell’assessore alla Cultura, Antonella Nicolì, in collaborazione con l’associazione “Diotimart” di Alessano, si sviluppa in 5 incontri coordinati da persone qualificate in ambito psicopedagogico e prevede una

selezione di libri illustrati di alta qualità consigliati dalle bibliografie dei progetti “In Vitro” e “Nati per leggere”. Il primo appuntamento è stato dedicato ai bimbi fino a 3 anni, tutti gli appuntamenti successivi, con inizio alle 16,30, saranno rivolti ai bambini fino a 6 anni: “Non solo filastrocche” è il laboratorio di giovedì 28 gennaio, curato da Erina Pedaci; il 14 febbraio “Gocce di voce” letture ad alta voce con proiezione di immagini, curato da Michela

Santoro e Patrizia Di Paola; il 28 febbraio “Betta Caretta e gli amici della macchia”, filastrocche con musica e immagini a cura di Gianluigi Cosi ed Enzo De Giorgi; si chiuderà il 3 marzo con il laboratorio di storie e burattini “Racconti in valigia” a cura di Caia del Teatro Giramonda. Info: 0833 533289; biblioteca.corsano@hotmail.com; le attività della biblioteca si possono seguire sul facebook: biblioteca.corsano.


dai comuni

23 gen/5 feb 2016

ilgallo.it

13

Specchia: la Candelora caccia via l’inverno Dai tempi antichi. Il 2 febbraio si svolge una grande fiera con l’esposizione soprattutto di piante ornamentali e alberi da frutta, che messi a dimora annunciano i primi segni della primavera

Il

2 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la Presentazione del Signore, chiamata “Festa della Candelora”, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo del Cristo ovvero “luce per le genti”, come Gesù bambino venne chiamato da Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme. Specchia è tra i pochi paesi salentini in cui viene festeggiata questa ricorrenza, nella Chiesa della Confraternita della “Madonna Assunta in cielo”, è possibile ammirare un gruppo statuario in cartapesta, risalente ai primi anni del secolo scorso, che rappresenta l’antica celebrazione religiosa, composta da San Simeone, la Vergine Maria, Gesù Bambino e San Giuseppe, in ginocchio regge un cesto con due colombe, che rappresentano l’offerta al Tempio. Questo gruppo statuario, che solo in quest’occasione viene portata nella Chiesa Madre per la venerazione dei fedeli, non trova analogie nella Diocesi di Ugento - S.Maria di Leuca, ma ha grande importanza nella vita religiosa ed economica della comunità. A Specchia, che la rivive attraverso significativi segni ereditati dall’antica tradizione, la celebrazione è particolarmente sentita. In quel giorno, alla fine di ogni Messa veni-

Sopra il gruppo statue della Candelora, sotto il Presepe artistico in pietra

vano e vengono distribuite ancora oggi delle candele benedette, che i fedeli portano in casa ed accendono in caso di temporali per allontanare le grandinate ed i fulmini dai campi e dalla loro abitazioni. Sempre secondo la tradizione, a Specchia, il 2 febbraio, viene smontato il presepe. Gli anziani ricordano che la sera, l’intera famiglia si riuniva per ricevere tutto ciò che aveva abbellito il presepe. Per questo motivo fino a quel giorno sarà possi-

bile visitare il “Presepe Artistico in Pietra”, realizzato da Nicola Cacciatore, esposto nella Chiesa della Confraternita di S. Antonio da Padova, in Via Plebiscito e ricchissimo di dettagli reali: ortaggi e frutta fresca, vino, pesci rossi che nuotano nel laghetto e manufatti artigianali della tradizione salentina a dimensioni da presepe. Nel periodo natalizio scorso è stato visitato da migliaia di persone, anche turisti provenienti da ogni parte d’Italia in visita a Specchia e al Presepe vivente nel Borgo Antico. Nicola Cacciatore negli ultimi anni ha sempre realizzato un presepe, con quest’ultimo ha portato la superficie complessiva a circa 80 metri quadri, ancora più estesa rispetto al Natale scorso. A Specchia, da tempi antichi, nella mattina del 2 febbraio si svolge una grande fiera, che ogni anno richiama numerosi visitatori e venditori, con l’esposizione di merci varie e soprattutto con la presenza di piante ornamentali e alberi da frutta, che saranno messi a dimora e annunciano la fine dell’inverno e i primi segni della primavera. Fino agli anni sessanta del ‘900 c’era anche la fiera del bestiame, che nel tempo è andata scomparendo e oggi è sostituita dai mezzi agricoli. Maurizio Antonazzo

Ruffano: “Una storia che non sta nè in cielo nè in terra” A teatro. una fiaba di un tempo che si riscopre poi non così tanto passato

La

Compagnia Burambò di Foggia in scena al Teatro Comunale di via Paisiello a Ruffano per il terzo appuntamento con la Rassegna organizzata dall’Odv Kairòs. Domenica 31 gennaio alle ore 20, Daria Paoletta sarà la protagonista dello spettacolo narrazione “Una storia che non sta né in cielo né in terra”. Una fiaba che racconta di pescatori, di mare, di attese e di sirene, tratta da “La sposa sirena” di Italo Calvino. Si racconta la vita di un paese di mare della Puglia, ai tempi in cui le donne usavano portare i capelli raccolti e le spalle avvolte in scialli neri. Eppure, il passato si riscopre essere presente: i vicoli del paese, dove risuonano le voci delle comari che sanno tutto di tutti; Marionna e Cataldo, i protagonisti, si sposano giovani, inesperti della vita, vivono in pieno il conflitto esistenziale di aderire alla volontà degli altri prima ancora che alla propria; la lotta della vita che cerca di prevalere sulla morte; l’amore, vincitore di ogni avversità umana. L’arrivo delle sirene, seducenti ma ambigue, concede alla storia il fascino tipico delle figure mitologiche. Lo spettacolo è consigliato a un pubblico che va dai 6 anni in su. Il prezzo del biglietto è di 7 euro. Info e prenotazioni: info@odvkairos.it www.odvkairos.it tel. 328 2233833


14

ilgallo.it

pubblicitĂ

23 gen/5 feb 2016


23 gen/5 feb 2016

dai comuni

ilgallo.it

Maglie: “Facciamo luce sull’appalto”

15

Illuminazione. I consiglieri di minoranza: “I vantaggi promessi? Solo per la ditta appaltatrice”

R

iflettori puntati, a Maglie, sull’illuminazione pubblica. Con un manifesto apparso nei giorni scorsi in paese, cinque consiglieri di minoranza, Francesco Chirilli, Mario Andreano, Maria Sabrina Balena, Antonio Giannuzzi e Antonio Izzo, denunciano uno stravolgimento dell’appalto di pubblica illuminazione. “Era stato progettato per produrre risparmio energetico e quindi anche econo-

I consiglieri denunciano anche il silenzio dell’ufficio legale e Tecnico che, in consiglio comunale, non avrebbe risposto alle domande di chiarimento

mico”, si legge, “ora stravolto, produrrebbe vantaggi solo per la ditta che sta eseguendo i lavori e maggiori costi a carico dei magliesi”. I consiglieri denunciano anche il silenzio dell’Ufficio Legale e Tecnico che, in Consiglio Comunale, non avrebbe risposto alle domande di chiarimento, così riassunte: “Che fine hanno fatto le migliorie che hanno permesso alla ditta di aggiudicarsi l’appalto?”. Con la famosissima espressione

espressione di Totò “E io pago!”, i consiglieri allegano alle loro considerazioni un elenco di spese che gravano sulla città: 207mila euro per il maggiore costo dell’appalto; 357mila euro per i lavori già svolti dalla prima ditta, poi estromessa per sentenza; aumento del costo da 1300 a 3500 euro circa per ogni palo di pubblica illuminazione; maggiore canone dovuto per 20 anni e mancato efficientamento energetico energetico di 1735 pali.

Martano: la grande Fiera della Candelora La

Festa della Candelora ricorda il rito della purificazione che la Vergine Maria fece dopo aver dato alla luce Gesù. Infatti, secondo la legge degli ebrei, ogni madre che avesse dato alla luce un figlio maschio, veniva considerata impura per sette giorni e per altri 33 non poteva partecipare a qualsiasi forma di culto. Al termine dei quaranta giorni, quindi, quando Maria fu di nuovo pura e poté uscire in pubblico, vi fu la presentazione di Gesù al tempio. Il rituale della purificazione prevedeva che si accendessero dei ceri, delle candele (da cui appunto “Candelora”) che dovevano essere portati in processione solennemente. A Martano, la prima domenica di febbraio, si tiene una grande fiera, organizzata dal “Comi-

tato Candelora martanese”. Per i commercianti, la Fiera della Candelora è una occasione importante per vendere i propri prodotti. Si vendono animali, soprattutto cavalli (con allevatori che vengono fin dalla Basilicata e dalla Campania), attrezzi agricoli e macchinari. Un detto popolare recita: “Candelora dell’inverno semo fora; ma se piove o tira vento de l’inverno semo dentro”. Cioè, la festa della Candelora segna il passaggio fra l’inverno e la primavera, ma, se in questo giorno il tempo è brutto, l’inverno durerà un altro mese almeno e bisognerà, quindi, aspettare ancora che il freddo passi del tutto. Quest’anno, da venerdì 5 a domenica 7 febbraio, in Largo 1° maggio, si terrà la XX edizione dell’Expomercato. Le celebrazioni,

lo sciallabbà (da memoriapopolare.it)

però, cominceranno giù domenica 31 gennaio, alle ore 9, quando il Circolo Amatori Cavalli darà inizio ai festeggiamenti della Fiera Candelora; seguirà una sfilata di carri con

partenza da via F.lli Cervi (presso Poliambulatorio). Martedì 2 febbraio, alle ore 17, presso Largo 1° maggio, vi saranno la distribuzione e benedizione delle candele; subito dopo la Processione attraverso via Pozzelle fino in Chiesa Madre, dove, alle 17,30, celebreremo la Santa Messa della Candelora. Venerdì 5, alle 19, si terrà il convegno su “Promozione e valorizzazione dei luoghi, tradizioni e prodotti locali di qualità in un contesto turistico ristorativo”. Sabato 6, altro convegno, questa volta sulle Bio-diversità. Domenica 7, infine, mattinata dedicata alla Manifestazione Zootecnica e Fieristica, presso il Poliambulatorio dell’ASL; dalle 16,lle ore 20 il Veglioncino di Carnevale a cura del Comune di Martano.


16

ilgallo.it

pubblicitĂ

23 gen/5 feb 2016


dal web

23 gen/5 feb 2016

ilgallo.it

17

#Escile: le studentesse si sfidano sui social Sui social. Se sei orgogliosa della tua Uni, allora #Escile e scrivici sopra il nome!

U

na nuova moda è scoppiata tra le studentesse universitarie di Milano e della Lombardia. Non ci meraviglieremmo troppo se entro poco tempo dilagasse anche negli altri atenei italiani, Lecce compreso. In questa nuova tendenza, però, cultura e materie di studio centrano assai poco. Sui social i soliti sapientoni sprecano le loro energie in austere condanne, per noi invece trattasi semplicemente una simpatica goliardata universitaria e come tale la prendiamo senza cercare ad ogni costo bigotte implicazioni. In breve è accaduto che alcune avvenenti

studentesse abbiano deciso di fare… pubblicità al proprio Ateneo semplicemente mostrando le proprie grazie. In pratica: se sei orgogliosa della tua Uni, allora #Escile e scrivici sopra il nome! A dire il vero “#Escile” non è una novità: si tratta di un trend partito con i commenti italo-inglesi sul profilo Facebook della Top Model Emily Ratajkowski, alla quale tra i tanti è stato dedicato proprio #Escile, e da lì il boom dell’hashtag sui social network. Ora però #Escile ha conquistato anche la storica rivalità tra gli atenei meneghini: se pensi che la tua Università sia

la migliore, non fare la vecchia secchiona, ma esci le tette (o i glutei) e dimostralo! Chiaramente i maschi non sono stati a guardare e, per par condicio, stanno facendo la loro parte con #Escilo, mettendo in mostra addome e boxer. Il tutto sarebbe partito sulle pagine “Spotted”, cioè le pagine Facebook dove non viene esplicitato il nome dell’utente che posta, tra Bocconi e PoliMi. Un consiglio? Alla faccia dei bacchettoni, siamo certi che in tanti abbiano pensato che valesse la pena darci un’occhiata… accademica ovviamente.

le studentesse dell'università ca' Foscari di Venezia entrano nella bizzarra gara di decolleté tra atenei, mostrando il viso e in particolare la fronte. come a dire: noi preferiamo metterci il cervello

L’idea giusta: cercaseggiolini.it Startup. Il primo ed unico motore di ricerca italiano dei seggiolini auto per bimbi Per la prima volta norme di sicurezza, consigli, modelli e brand: tutto in un unico sito

S

iete genitori, avete bisogno di un seggiolino auto e non sapete da che parte cominciare? Non c’è bisogno di mettersi le mani nei capelli perché oggi scegliere la soluzione più sicura per il vostro bambino è un’operazione facile facile. Basta un click su Cercaseggiolini.it e vi si aprirà un mondo, capace di informarvi, consigliarvi ed indirizzarvi verso il seggiolino auto che fa al caso vostro. Il portale è l’unico motore di ricerca specializzato in questo settore e mette ordine nell’universo dei seggiolini auto perché racchiude in un unico sito tutte le informazioni che un genitore deve avere prima di mettere in auto suo figlio; il tutto utilizzando un linguaggio accessibile a tutti e tante infografiche semplici ed immediate. Già, perché spesso si pensa che il bambino fra le braccia di mamma e papà sia al sicuro anche in macchina, durante i brevi tragitti in città. Ma non c’è nulla di più sbagliato. Anzi. I numeri parlano chiaro: gli incidenti d’auto sono, ahinoi, fra le prime cause di morte per i bambini e la maggior parte di questi si verificano su strade urbane. 6 bambini su 10 non viaggiano

In un unico sito tutte ciò che un genitore deve sapere prima di mettere in auto suo figlio in auto sul seggiolino giusto o su dispositivi adeguati al loro peso e, per questo, sono, di fatto, in pericolo. L’uso del seggiolino, invece, riduce il rischio di lesioni gravi riportate durante un incidente fino al 90% e quello di morte dal 70% al 50% a seconda dell’età. La scelta, quindi, del seggiolino auto omologato più adatto al proprio bambino è una scelta d’amore e non va sottovalutata ma fatta in maniera consapevole sotto ogni aspetto. È con questo spirito che nasce Cercaseggiolini.it, che offre un quadro completo e dettagliato dei rischi che si corrono senza il seggiolino auto o con quello sbagliato e mal fissato, permette di conoscere nel detta-

glio le norme di legge più aggiornate che regolano il trasporto in auto dei più piccoli e di poter visionare i crash test per farsi un’idea chiara dei pericoli in caso di incidente, fornisce consigli utili e, altro punto di forza, presenta e confronta prezzi e offerte dei brand più importanti per unire al massimo della sicurezza anche il massimo della convenienza. Cuore del progetto è il ricco e costantemente aggiornato database dei “Seggiolini auto”, che raccoglie quelli più diffusi distinti fra i vari brand del settore, corredati di schede tecniche specifiche di ogni prodotto e con l’utilissimo strumento per fare il confronto fra due o più modelli. Qui sono presenti anche i manuali d’istruzione che possono essere scaricati e consultati, nel caso siano andati perduti o si abbia a disposizione un modello uscito qualche anno fa. Anche se questo è vivamente sconsigliato: meglio un seggiolino nuovo anziché uno usato o di seconda mano! Nella pagina, invece, dedicata alla “Sicurezza in auto”, come detto in premessa, ci sono tutti gli approfondimenti sulle normative vigenti in materia di sicurezza, in sostanza tutto quello che la legge prescrive su come occorre far viag-

giare in auto vostro figlio. Attualmente le norme che stabiliscono i criteri di omologazione di un seggiolino sono due, ma la più recente che prevede gli attacchi Isofix, andrà, col passare del tempo, a sostituire la precedente perché garantisce standard di sicurezza più elevati. In questa sezione del sito, si trova anche uno strumento utilissimo ed esclusivo che aiuta i genitori a destreggiarsi con la terminologia tecnica usata sia dalle aziende produttrici che dalle autorità competenti. Non ci vorrà più una laurea in ingegneria per capire certi “paroloni” ma basterà digitare il termine su “wikiseggiolino” e verrà spiegato in modo semplice il significato. Dopo aver scelto con consapevolezza la marca e il modello di seggiolino preferito, nella sezione “Prezzi e offerte”, si potrà cercare il costo più conveniente fra le varie proposte presenti in rete. Nelle “Notizie”, si possono leggere le breaking news di settore, articoli sponsorizzati di approfondimento, notizie sul fronte delle sicurezza e molto altro ancora. Infine, utilissimi risultano, nella pagina dedicata ai “Video”, i tutorial per la corretta installazione del seggiolino, quelli dei crash test e di sensibilizzazione sull’argomento sicurezza.


18

tutti in maschera

ilgallo.it

23 gen/5 feb 2016

Il Carnevale del Capo di Leuca si fa in tre Tre date. Accanto alle storiche tappe di Corsano e Alessano quest’anno aggiunge quella di Gagliano del Capo. Tre carri in concorso che saranno preceduti da quello di apertura della Pro Loco

U

ltimi ritocchi ai carri prima di dare il via alla 34esima edizione del Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca. In questi giorni i carristi e i loro aiutanti stanno ultimando i carri che sfileranno per le strade di tre località del Sud Salento. La kermesse, organizzata dalla Pro loco di Corsano con la collaborazione e i patrocini di Pro loco Alessano, Unpli, Comuni di Corsano e Alessano e Unione dei Comuni “Terra di Leuca”, allarga infatti i suoi orizzonti e accanto alle storiche tappe di Corsano e Alessano quest’anno aggiunge quella di Gagliano del Capo. Si parte domenica 31 gennaio da Alessano con inizio della sfilata alle ore 15. A Corsano si svolgeranno due sfilate nei giorni 7 e 9 febbraio, mentre a Gagliano il corteo viaggerà il 13 febbraio. Altri appuntamenti in programma sono quelli di lunedì 8 febbraio, con una festa in maschera dedicata ai bambini nell’auditorium comunale di Corsano in collaborazione

3

2

con “La favola infinita”, e la grande festa finale del 13 febbraio presso il resort “Messapia” di Santa Maria di Leuca. L’evento, ufficialmente sponsorizzato da Casaclima e che vanta come media partner Radiovenere e Radio sportiva, sarà trasmesso in diretta streaming nelle date del 7 e del 9 febbraio.

i carri in concorso

in anteprima

1

T

re i carri in concorso, che saranno preceduti dal carro di apertura della Pro loco. Carro del gruppo “Quelli che il macello” (carrista Carlo Morrone) con titolo «Un abisso di guai», dove viene rappresentata l’Italia che è diventata un fondale roccioso sommerso dal mare e circondato da numerosi predatori come il Polpo di Mafia Capitale (foto 1), lo Squalo di Equitalia con la sua ventiquattrore e un documento di sfratto in mano, la Manta con le sardine degli immigrati e il Granchio delle tasse. Su tutti il premier Matteo Renzi, che cerca di

risollevarla travestito da sub e con pochi mezzi a disposizione tra cui una fiocina rotta. Carro del gruppo“Mir” (carrista Cesario Ratano) con titolo «À la guerre comme à la guerre», dove vengono utilizzati i personaggi dei cartoni animati Minion (foto 2) che simboleggiano l’essenza umana che si trova a dover affrontare ciò che ha creato. Essi sono i capi di Stato che vanno a fare una guerra da loro stessi causata. Su di loro un capo assoluto che è il drago, mentre il segno di speranza è dato da una conchiglia da cui spunta una perla. Carro del gruppo “Quei bravi ragazzi” (carristi Francesco Antonazzo e Alessio Bravi) con titolo «Tutto il mondo è paese», dove viene affrontato il tema dell’immigrazione (foto 3) con le barche che cercano di raggiungere l’Italia cariche di migranti raffigurati da Minion multietnici e il popolo italiano che cerca di dar loro il meglio facendoli entrare in un bar. Campeggia una piramide capovolta dove chi dovrebbe comandare è collocato in basso e chi invece non ne ha titolo ha preso posizione in alto.


tutti in maschera

23 gen/5 feb 2016

ilgallo.it

19

Miggiano chiama Specchia e Tricase U Carnevale de na fiata. La settima edizione di scena domenica 31 gennaio

A

a Miggiano, giovedì 4 febbraio a Tricase e domenica 7 a Specchia

nche quest’anno si rinnova a Miggiano il tradizionale appuntamento con la festa più goliardica e colorata dell’anno. Tutto pronto per “U Carnevale de na fiata”, giunto alla sua VII edizione. “Una tanto attesa occasione di spensierata e gioiosa leggerezza che diverte i più piccoli e allieta i più grandi, nella cui promozione”, dichiara, soddisfatto, il sindaco Giovanni Damiano, “l’amministra-

zione continua ad investire gratificata e stimolata dalla crescente ed entusiasta partecipazione registratasi gli anni scorsi”. Impegnato nell’organizzazione della manifestazione, l’assessore alla cultura Michele Sperti aggiunge: “All’esito della proficua esperienza collaborativa intrapresa a partire dalla precedente edizione, questo assessorato torna ad avvalersi dell’intervento della Pro Loco, por-

tando così avanti questa positiva sinergia”. Appuntamento, dunque, a domenica 31 gennaio. Ritrovo alle 14 in Piazza Municipio. Da qui si snoderà il folkloristico corteo mascherato per le principali vie cittadine che farà ritorno alle 16 in Largo Mercato Coperto. Seguirà l’esibizione dei Mascarani, dei gruppi protagonisti e delle mascherine (0 - 6 anni), per poi chiu-

A Gallipoli è già Carnevale

D

opo l’annuncio dell’inizio del Carnevale da parte dell’araldo Teodoro dal balcone di Palazzo di Città in via Antonietta De Pace e la tradizionale Festa del Fuoco, il programma della LXXV (settantacinquesima) edizione del Carnevale di Gallipoli proseguierà domenica 24 con la Donazione di Sangue col Carnevale: dalle 7,45 alle 11, presso il centro trasfusionale dell’Ospedale di Gallipoli sarà possibile effettuare la donazione e ricevere un simpatico kit sfilata. Dalle 10,30 alle 12,30 e nel pomeriggio dalle 16 alle 18, l’Open day agli hangar dei carri allegorici: sarà possibile curiosare all’interno degli hangar dei carri per vedere la realizzazione dei grandi

giganti in Cartapesta. Domenica 31, la parata “Music World’s Tapestry”: le sfilate di quest’anno avranno tutte un tema unico: le musiche dal mondo. Alle 11, i superbi carri allegorici realizzati dai maestri cartapestai attraverseranno Corso Roma e sosteranno nei pressi di piazza Aldo Moro, simbolicamente prenderanno possesso della città ed apriranno trionfalmente i festeggiamenti. Alle 15,30 Re Candallino e Sua maestà Mendula Riccia, percorrendo corso Roma, raggiungeranno le postazioni d’onore ed apriranno ufficialmente la sfilata. Alle 16, i Carri Allegorici, le scuole di ballo ed i gruppi mascherati animeranno tutto Corso Roma con musica e colori. Si rin-

salderà il gemellaggio con il Carnevale di Melissano e Galatone. Gli stessi appuntamenti sempre con inizio rispettivamente alle 11, 15,30 e 16 si ripeteranno domenica 7 febbraio. Martedì 9, la premiazione dei gruppi mascherati che, a partire dalle 16, sfileranno su via Antonietta De Pace; alle 17 tutti nel centro storico per la premiazione; alle 19 sul sagrato della Chiesa di San Francesco, artisti, acrobati, giocolieri e giochi di luce, attenderanno i 12 rintocchi del Campanone della Chiesa che decretavano e decreteranno la fine del Carnevale e la chiave della città verrà riconsegnata alla Confraternita di Santa Maria della Purità che la custodirà fino al Carnevale successivo.

dere con le premiazioni quella che sarà una grande esplosione di musica e divertimento. Conclude il presidente della Pro Loco, Alessandra Surano: “Cresce la collaborazione con i comuni limitrofi. Il gemellaggio, già avviato e portato avanti con Tricase, si allarga quest’anno a Specchia. Felici di ospitarli, saremo noi da loro presenti rispettivamente giovedì 4 e domenica 7 febbraio”.


20 ilgallo.it “triglietta sei fritto”

Arrestato dopo oltre due mesi di latitanza fabio Perrone detto “triglietta”. Il 41enne evaso durante una visita al “Vito Fazzi” lo scorso 6 novembre, è stato fermato a Trepuzzi. Era in possesso dell’arma sottratta all’agente penitenziario e di un kalashnikov. In manette, insieme a lui, l’uomo che in questi due mesi lo ho tenuto nascosto. Al momento dell’arresto il comandante della polizia penitenziaria della casa circondariale di lecce, Riccardo Secci, che ha partecipato al blitz, non è riuscito a trattenere la propria soddisfazione e, rivolgendosi all’ergastolano, gli ha detto: “triglietta sei fritto!”. Qualche giorno dopo l’arresto perrone ha lasciato il carcere “borgo San nicola” di lecce: scortato da 10 agenti penitenziari, è stato trasferito nel carcere di catanzaro. l’uomo, 42enne, aveva scontato 1 anno e 8 mesi della sua pena: era condannato all’ergastolo per l’uccisione di fatmir Makovic, cittadino montenegrino.

la cronaca

felloniche: tragico sbarco A Felloniche l’11 gennaio scorso è stato ritrovato il corpo senza vita di una migrante 32enne. nella zona sono intervenuti mezzi della capitaneria di porto, i carabinieri e il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco. I migranti sbarcati, sentiti dalle forze dell’ordine, hanno dichiarato di essere parte di un gruppo che, al momento della partenza verso l’Italia, era composto da 42 persone. Tre donne sarebbero state gettate in mare ed una di queste è stata recuperata ormai morta; un’altra è stata trovata in stato confusionale sugli scogli e tratta in salvo. Della terza, invece, non vi è traccia così come di altri quattro migranti, presunte vittime della violenza degli scafisti. Sette immigrati sono stati condotti per accertamenti negli ospedali della zona. Quattro persone sarebbero riuscite ad allontanarsi dopo lo sbarco, sfuggendo ai controlli delle forze dell’ordine, mentre 28 migranti sono stati condotti nel centro di accoglienza «Don Tonino bello» di otranto. Sul luogo il giorno dopo si è recato anche il vescovo della Diocesi di Ugento leuca, Monsignor vito Angiuli, accompagnato dai sindaci di Castrignano del Capo, Anna Maria Rosafio, e di Patù, francesco De Nuccio. Si è soffermato per qualche minuto in preghiera davanti alla salma della donna, di origini somale, portando il saluto e l’omaggio della chiesa ugentina. Da qui ha lanciato un appello alle istituzioni internazionali: “Si proceda rapidamente ad abbattere i muri ideologici attualmente in piedi e si accelerino i processi di risoluzione dei problemi nei Paesi di origine di questi migranti. Le persone continuano ad abbandonare quelle terre mettendo in moto un esodo incessante dalle conseguenze molto spesso tragiche”.

23 gen/5 feb 2016

Casarano: rapinata commessa Conad colpo da 26mila euro lo scorso 11 gennaio a Casarano. una commessa del supermercato Conad di via ruffano è stata fermata e derubata mentre si stava recando in banca per depositare l’incasso. la donna, attorno alle 14, era nella sua auto quando in due, a bordo di una Fiat, le hanno sbarrato la strada. Il passeggero, a volto scoperto, è sceso dalla vettura e con un martelletto ha sfondato il finestrino della vettura sottraendole la borsa e dandosi alla fuga tra le grida in cerca d’aiuto della donna.

Suicidio alla Montagna Spaccata Il giorno dopo il ritrovamento della giovane migrante morta nelle acque di felloniche, altra tragedia nel nostro mare, questa volta nelle acque a ridosso della “Montagna Spaccata”, nella marina di galatone, dove è stato ritrovato il cadavere di una donna. Il corpo della vittima, è stato recuperato dagli uomini della capitaneria di porto di Gallipoli insieme ai vigili del fuoco. pochi i dubbi degli inquirenti sul fatto che la donna si sia tolta la vita gettandosi dalla scogliera.

iP taurisano: ladri messi in fuga dall’allarme Tentato furto nella notte tra il 12 e il 13 gennaio alla stazione di servizio ip di taurisano, sulla via provinciale per Miggiano. Attorno alla mezzanotte, una banda di malviventi ha provato ad entrare nel bar-tabacchi adiacente la pompa di benzina, praticando un foro nel retro del locale. I ladri sono stati però interrotti dall’allarme, dovendosi dare alla fuga senza avere il tempo di prendere nè denaro, nè sigarette o gratta e vinci. Indagano gli agenti del locale commissariato.


da www.ilgallo.it

23 gen/5 feb 2016

Rifiuti salati

21

influenza: prima vittima dell’H1N1 a tricase una donna di 58 anni originaria di Morciano di leuca è morta nell’ospedale di Tricase a causa del virus H1n1. è la prima vittima in puglia nel 2016. Era stata ricoverata lo scorso 11 gennaio in condizioni già gravi.

la donna pare non si fosse sottoposta a vaccinazione nonostante la sua già complicata situazione: aveva patito il trapianto di un rene circa sette mesi prima. Il decesso è avvenuto il 14 gennaio nel reparto di rianimazione dove era ricoverata.

Miggiano: dà di matto e picchia tutti in casa di cura

I comuni di tricase e Castrignano del Capo sono stati condannati al pagamento di 2 milioni di euro circa alla Monteco srl a titolo di revisione e adeguamento dei canoni per i servizi integrati di raccolta, spazzamento, trasporto e conferimento rifiuti solidi urbani. revisione che la società, operante nei due paesi dal luglio 2008, aveva più volte richiesto ai comuni interessati alla luce anche dell’incremento della quantità dei rifiuti raccolti. In ballo, inoltre, c’era anche una errata quantificazione del canone: nell’appalto, il consorzio Ato le/3 aveva stabilito di assumersi gli oneri di smaltimento che erano stati invece in principio compresi nel canone di servizio. Da qui il ricorso al Tar che ha riconosciuto la parziale fondatezza delle richieste, imponendo sia a Tricase che a castrignano del capo di corrispondere la somma di 2 milioni di euro alla Monteco srl.

ilgallo.it

protagonista di tentato omicidio nei confronti del padre, il 30enne di Squinzano luigi tardio ritorna in carcere per aver picchiato alcuni sanitari e due carabinieri! l’uomo era ospite di una struttura riabilitativa di Miggiano, “Villa Giulia”, su disposizione del gip. Vi era ricoverato, in regime di arresti domiciliari, dai giorni seguenti la sfuriata in famiglia, quando dopo aver arraffato tutta la carne del pranzo ed essersela portata in camera sua, aveva accoltellato il padre che gli aveva chiesto conto e ragione delle sue azioni. l’uomo ha aggredito senza alcun motivo il personale sanitario della struttura. Immediato l’intervento dei carabinieri che hanno dovuto fare i conti con l’ira del 30enne che si è scagliato contro di loro colpendoli violentemente con calci e pugni. I due militari, che successivamente hanno dovuto

Ugento: ladro alla fonte battesimale Proprio qualche giorno fa Papa Francesco ha ricordato che “il Battesimo è il primo passo verso il perdono dei nostri peccati ed indica che tutti siamo peccatori e abbiamo bisogno di essere salvati, redenti, liberati dal male”. Deve aver dato però una interpretazione sbagliata, alle parole del Santo Padre, il ladro che lunedì 18 ha messo a segno un singolare furto nel comune di Ugento. Intrufolatosi nella chiesa di Santa Maria dell’Aiuto, nella frazione affacciata sul mare di Torre San Giovanni, ne ha asportato la fonte battesimale in rame. Coperto da cappello ed occhiali, il ladro si è allontanato indisturbato col bottino, senza sapere di essere però ripreso da alcune telecamere di sorveglianza della zona. I carabinieri di Ugento sono sulle sue tracce proprio grazie alle riprese a circuito chiuso.

Perseguita ex moglie: arrestato

ricorrere alle cure dei sanitari del pronto Soccorso dell’ospedale di Scorrano per le ferite riportate, hanno arrestato Tardio e lo hanno condotto in carcere, dove è a disposizione dell’autorità giudiziaria con l’accusa di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Arrestato ad Ugento, in flagranza di reato per lesioni personali, maltrattamento in famiglia, stalking ed inosservanza del provvedimento del giudice, Massimo Congedi. l’uomo, 36 anni, era già sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie vittima di ripetute minacce. nella serata del 18 gennaio si è recato presso l’abitazione della ex coniuge, ove è scaturito un primo litigio. Il giorno dopo, invece, la vittima, in compagnia del proprio figlio, nel centro cittadino di ugento, mentre era intenta a salire a bordo della sua autovettura, è stata avvicinata dell’ex marito che ha cercato di impedirgli di allontanarsi aggredendola ed afferrandola per un braccio. la donna, riuscita a divincolarsi e chiudersi in macchina, ha chiamato i carabinieri che lo hanno accompagnato In caserma, ora è ai domiciliari.


22

musica

ilgallo.it

23 gen/5 feb 2016

Arrivano i Moya Trombones Al RuffanoBrass 2016. Contemporaneamente al festival academy, concerti a Taurisano, Acquarica del Capo e Ruffano

T

erza edizione del RuffanoBrass festival & academy: un corso di alto perfezionamento per gli strumentisti di “Ottoni” (trombone, tromba, corno, tuba, euphonium, flicorni), che si terrà dal 12 al 14 febbraio, con concerto finale il 14 febbraio, a Ruffano. Sarà possibile iscriversi al RuffanoBrass fino a sabato 6 febbraio; l’edizione 2016 è sostenuta dall’USDAM (Unione Svizzera degli Aristi Musicisti) e dal SIS (Fondazione Svizzera degli Artisti Interpreti). I docenti del corso sono l’ensamble Moya Trombones (quartetto internazionale di tromboni da Ginevra - Svizzera), in collaborazione con il trombettista Luigi D’Urso (noto musicista ruffanese attivo

in ambito internazionale). Il RuffanoBrass nasce proprio su iniziativa dei fratelli Luigi e Francesco D’Urso per dare a Ruffano e alla Puglia un evento musicale maggiore relativo a questi strumenti musicali (gli Ottoni); il RuffanoBrass festival & academy, ha l’obiettivo di creare momenti di incontro, socializzazione, divulgazione di idee e conoscenza. Nel corso del masterclass si illusteranno respirazione e tecniche di rilassamento, tecnica e letteratura degli ottoni, passi d’orchestra, musica antica, musica da camera, musica contemporanea, atteggiamento in visione di un esame/audizione/concorso. In parallelo al festival di Ruffano il Moya

Trombones Show (spettacolo musicale e teatrale che mescola musica e cabaret, talento e un pizzico di follia) in tour nel Salento: venerdì 12 febbraio, alle 19,30, presso la Sala polivalente Nando De Pietro della Parrocchia Maria SS. Ausiliatrice di Taurisano, lo spettacolo organizzato da “OdA Music Fest 1st edition & Consulta Giovanile Taurisano”. Sabato 13 febbraio, alle 19,30, presso l’Oratorio don Tito, in via Don Giovanni Minzoni 54 ad Acquarica del Capo, lo spettacolo organizzato dall’ Associazione Dopolavoro - Civicosedici. Infine, domenica 14, alle 19,30, presso l’Oasi, in via Cavour 20 a Ruffano, in concerto finale del RuffanoBrass 2016.

Matteo Bortone da Otranto: al top del Jazz Miglior Nuovo Talento. Rivelazione del panorama jazzistico mondiale: con “Time Images” in tour dall’8 febbraio e, dopo Italia e Francia, sbarcherà in estremo oriente con date a Taiwan ed in Cina

M

atteo Bortone ha vinto il premio come Miglior Nuovo Talento Italiano al Top Jazz 2015, referendum indetto dalla rivista Musica Jazz. Bortone riceverà il premio l’8 febbraio a Milano, e da lì partirà per un lungo tour in Italia e all’estero: dall’8 febbraio 12 tappe del tour europeo (tra cui Milano, Napoli, Roma e Parigi) e poi dal 16 maggio prenderà un aereo fino all’estremo oriente, dove si esibirà prima a Taiwan e poi in Cina. A settembre dello scorso anno Bortone ha pubblicato per la Auand Records (distribuzione Goodfellas) il suo secondo lavoro da leader “Time Images”, sempre alla guida del suo quartetto franco/italiano travelers, lo stesso del disco di debutto uscito due anni fa (Antonin-Tri Hoang, Francesco Diodati e Ariel Tessier). Sull’onda dell’ottimo riscontro di critica ottenuto per l’omonimo primo lavoro (in Francia eletto “Révélation Jazzman” e “Jazz Découverte”, in Italia Jazzit lo ha incluso tra “le migliori uscite discografiche del 2013”), Bortone conferma la direzione musicale già intrapresa nel disco precedente: composizioni che alternano momenti elettrici ed acustici con atmosfere più rarefatte e che esplorano le possibili affinità tra improvvisazione e rock d’avanguardia, privilegiando il sound di

composizioni che alternano momenti elettrici ed acustici con atmosfere più rarefatte e che esplorano le affinità tra improvvisazione e rock d’avanguardia gruppo rispetto all’aspetto solistico. Il titolo “Time Images” oltre ad evidenziare la passione che Bortone ha per il cinema (“imagetemps” concetto introdotto dal filosofo francese Gilles Deleuze in merito al cinema neorealistico), vuole mettere in risalto l’immagine come idea sensitiva di partenza, come concentrazione di souvenirs plurisensoriali e il tempo inteso come movimento rimandando quindi alla mobilità dell’immagine. Nel corso delle 11 tracce si succedono, quasi come fotogrammi, brani energici, articolati (“Sunday Supermarket”, “Just Play” e “Broskar”) e ballads introspettive (“Crackle”, “Olvidao”). A differenza del primo album, in questo nuovo lavoro la paletta sonora è arricchita anche da altri strumenti come il basso elettrico, il synth e il clarinetto (oltre al sax alto e al clarinetto basso) che ap-

portano un nuovo colore alle improvvisazioni e, allo stesso tempo, giustificano una ricerca nella scrittura che sia in funzione dell’intero organico piuttosto che del semplice quartetto (“Intro Crackle” è scritta come corale a 4 voci con contrabbasso, synth, clarinetto e clarinetto basso). Sotto quest’ottica il synth è co-protagonista in alcune impro (“Sunday Supermarket”, “Locked Room”) ma assume anche un ruolo di primo piano nell’esposizione di temi come “Tourne” e “Olvidao #1”. I brani sono esclusivamente scritti da Bortone, eccezion fatta per “Houses of the Holy”, storica rock song dei Led Zeppelin. Matteo Bortone, otrantino, 33 anni, dopo aver conseguito un Master in Jazz presso il prestigioso Conservatorio Superiore di Parigi (città nella quale ha vissuto 8 anni) si è trasferito a Roma dove vive dal 2013. Oltre all’attività di leader e compositore, Bortone svolge un’intensa attività come sideman sia in Italia che in Francia, suonando stabilmente nel trio di Alessandro Lanzoni (Top Jazz 2013, Miglior Nuovo Talento), nel nuovo quartetto di Roberto Gatto, nel trio di Stefano Carbonelli, nel sestetto del sassofonista francese Julien Pontvianne e collaborando con musicisti come Matt Renzi, Giovanni Guidi, Ada Montellanico, Roberto Tarenzi, Greg Burk, Thomas Enhco.

Sull’onda dell’ottimo riscontro di critica ottenuto per l’omonimo primo lavoro (in Francia eletto “Révélation Jazzman” e “Jazz Découverte”; in Italia, Jazzit lo ha incluso tra “le migliori uscite discografiche del 2013”) ecco “Time Images”


tempo libero

23 gen/5 feb 2016

ilgallo.it

23

one in programmazi dal 21 gennaio leCCe - MUltiSAlA MASSiMO TEl. 0832/307433 Sala 1

16,25 - 18,45 - 21,30

the revenant (redivivo) Sala 2

17 -18,50 - 20,40 - 22,30

se mi lasci non vale Sala 3 16,30-18,30-20,30-22,30

lo dicono le stelle di Eugenio Musarò (www.eugeniomusaro.it)

Sala 4

16,35 - 19,15 - 21,30

la corrispondenza

Ariete Plutone persiste in posizione negativa: anche se la congiunzione di Urano vi stimola a portare avanti i vostri progetti, vi conviene andare con i piedi di piombo.

Toro

Gemelli

La prima e la seconda decade, sono le super favorite, grazie allo splendido trigono di Plutone e al sestile di Nettuno. La terza, per ora, deve pazientare.

leone

bilancia

Vergine

Urano e Saturno in trigono continuano a sostenere molti leoni, che possono sperare in qualcosa di nuovo e appassionante.

Giove e Plutone continuano a sostenervi: si tratta di transiti planetari utili, sia nel campo sentimentale che in quello lavorativo.

capricorno

Sagittario La quadratura di Nettuno continua a togliervi un po’ di lucidità ma il trigono di Urano e Saturno congiunto, vi sostengono molto sul piano pratico.

La seconda decade è la più favorita grazie allo strepitoso sestile di Urano: fate la vostra parte e impegnatevi. Gli altri pedalino da soli.

Saturno in sestile vi darà una mano a sentire di meno la pesantezza della quadratura di Plutone e dell’opposizione di Urano.

Nettuno favorisce la prima decade. Molti altri devono subire i transiti negativi di Urano e Plutone: rimandate le vostre aspettative.

Saturno e Urano, continuano a favorire la prima e la seconda decade in tanti modi. Gli altri possono contare soprattutto sulle proprie capacità!

19 - 21,30

creed nato per combattere SURBO - tHe SPACe CiNeMA TEl. 0832/812111 Sala 1

17,30 - 20 -22,30

quo vado? Sala 2

Scorpione

16,35 - 19,35

goosebumps (piccoli brividi)

Nettuno, Giove e Plutone, sono con voi: il vostro segno, è sempre uno dei più favoriti. Pertanto, impegnatevi e fate anche la vostra parte!

Acquario

Giove e Nettuno amici, soprattutto per i nati nella prima e seconda decade. La terza, invece, deve ancora camminare da sola.

Sala 5

cancro

Gallo

PeRiodico

indiPendenTe

di culTuRa, seRvizio ed

infoRMazione del

Redazione TRicase

salenTo

in redazione e lisa b ramato _ elisa@ilgallo.it

Il Gallo su Facebook: redazione.ilgallo

Tel. 0833/545 777 328/1063910 www.ilgallo.it info@ilgallo.it

G iuseppe c erFeDa _ gicer@ilgallo.it

A ssocia ti

via aldo Moro, 7 fax 0833/545 800

coordinatore di redazione

Unione Stampa Periodici Italiani tessera n. 14582

Il Gallo su Twitter: ilgallosalento

gAlliPOli - CiNeMA itAliA TEl. 0833/568653 Sala 1 16,30 (dom)-18,30-20,30-22,30

se mi lasci non vale Sala 2

18 - 21

Sala 3

18 - 20,15 - 22,30

revenant (redivivo) Steve Jobs

Sala 5

16,10 - 19,05 - 22

la corrispondenza Sala 6

19 - 22

CASARANO - CiNeMA MANzONi TEl. 0833/505270

la grande scommessa Sala 7

15,45 - 18,50 - 22

creed nato per combattere 16,10 - 19,10 - 22,10 17,30 - 20 - 22,30

gAlAtiNA - CiNeMA tARtARO TEl. 0836/568653 17,15 - 19,30 - 21,45

quo vado?

17 - 19 - 21

quo vado? tRiCASe - CiNeMA MODeRNO TEl. 0833/545855 17,30 (sab-dom-merc)-19,30-21,45

se mi lasci non vale tRiCASe - CiNeMA AURORA TEl. 0833/545855 17,30: il piccolo principe 19,30-20,45: la corrispondenza

CAliMeRA - CiNeMA eliO TEl. 0832/875283

tRiCASe - CiNeMA PARADiSO TEl. 0833/545386

17 (festivi) - 19 - 21 (chiuso lun.)

17,15-19,30: il piccolo principe 21,30: il ponte delle spie

carol

la collaborazione sotto qualsiasi forma è gratuita. la Direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. riproduzione vietata. stampa: se.sta. srl via delle magnolie 23 Zona industriale - bari iscritto al N° 648 registro Nazionale stampa autorizzazione tribunale lecce del 9.12.1996

distribuzione gratuita porta a porta in tutta la provincia di lecce

il

l uiGi Z ito _ liz@ilgallo.it

creed nato per combattere

16,15 (dom)-18,15: Quo Vado 20 - 22,30: creed

se mi lasci non vale

corrISponDEnTI Massimo Alligri Giuseppe Aquila Gianluca Eremita Vito lecci Valerio Martella Antonio Memmi carlo Quaranta Donatella Valente Stefano Verri lorenzo Zito

17,30 - 20 - 22,15

18,10 - 21,40

Sala 9

Direttore responsabile

Sala 3

Sala 4

Steve Jobs

telefona martedì 26 gennaio dalle ore 9,30: 0833/545 777

18 - 20 - 22

gAlliPOli - CiNeMA SCHiPA TEl. 0833/568653

Sala 8

cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona martedì 9 febbraio dalle 9,30 allo 0833/545777. In palio: i bIGlIETTI per i cInEMA; un cESTo AlIMEnTArE offerto da lATTE E pAGnoTTE a Tricase; 1/2 kg di MIGnon offerti dalla pasticceria DolcEMEnTE di Tricase; un ApErIcEnA al ristorante MEnAMè di TrIcASE; colAZIonE pEr DuE offerta da GoloSA a Tricase; cornETTo e cAppuccIno offerto dal cAFFè pISAnEllI DI TrIcASE; cornETTo e cAppuccIno offerto dal bAr lEVAnTE di TrIcASE; DuE ApErITIVI al bar MEnAMè di TrIcASE porTo; DuE ApErITIVI al bAr MAl GlEF a MIGGIAno; DuE ApErITIVI presso DolcI FAnTASIE di SAn cASSIAno; buono SconTo di Euro 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso oTTIcA MorcIAno di TrIcASE, AnDrAno, TIGGIAno e cASTro; una bottiglia di VIno da DElIZIE SAlEnTInE TrIcASE; un cD “nESSun rIcorDo DI TE” dei VEnTo DEll’EST.

Sala 2

16 - 18,30 - 21

the revenant (redivivo)

Saturno in quadratura potrebbe portare a galla situazioni stagnanti in attesa di risoluzione. Le donne prestino più attenzione al proprio partner.

18 - 20 - 22

Sala 3

quo vado?

pesci

Sala 1

quo vado? se mi lasci non vale

quo vado?

dal 23 gennaio al 5 febbraio

MAglie - MUltiSAlA MODeRNO TEl. 0836/484100

marketing e Pubblicità tel 0833/545 777 Fax 0833/545 800 e-mail: info@ilgallo.it

Direttore pubblicità luigi G. Zito tel. 328/2329515


24

ilgallo.it

ultima

23 gen/5 feb 2016


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.