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Gallo

Anno XXII, numero 02 (604) - 28 gennaio/10 febbraio 2017- www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Disorientamento scolastico In questo periodo gli istituti scolastici entrano in competizione per accaparrarsi quante più iscrizioni possibile in vista del nuovo anno scolastico. Ed è una guerra senza esclusioni di colpi e, come in guerra e in amore, tutto pare lecito. Colpi più o meno bassi che da anni scatenano frizioni tra istituti e dirigenti, anche se, fino ad oggi, la polemica era sempre rimasta circoscritta ad ambienti scolastici. Questa volta è invece deflagrata oltre con accuse specifiche tra dirigenti scolastici e disquisizioni su indirizzi, opzioni e curvature. Proponiamo all’interno gli interventi dei dirigenti del Liceo “Stampacchia” e del “Comi” di Tricase e del “Salvemini” di Alessano

18/19 Ospedale di Tricase “SeNtite COSA mi è SUCCeSSO Ad ORtOpediA...”

4/5 Al confine tra i due paesini cittadini esasperati dopo 15 anni di convivenza forzata con “un olezzo insopportabile e rumore continuo”. Oggi resta l’incubo della presenza di stagno e berillio nei terreni e, secondo le analisi commissionate dai privati, di arsenico nell’acqua. Mentre il Comune di Diso dà parere favorevole al cambiamento della destinazione d’uso per sostituire la zincheria con una struttura turistica, la Provincia dispone un tavolo tecnico e un’indagine per individuare i reponsabili.

Antonio Coppola: “Ribadisco che non ho alcuna intenzione di ricandidarmi”. Per il sindaco, però, non è ancora tempo di bilanci: “In questi mesi che mancano alla fine del mandato dovremo portare a compimento quanto iniziato. Ci sono 5 milioni di euro di lavori in corso”

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il dams a lecce diSCipliNA delle ARti dellA mUSiCA e dellO SpettACOlO: viA libeRA Ad UNiSAleNtO

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teRReNi CONtAmiNAti tRA diSO e SpONgANO

tricase: si chiude l’era Coppola

le rimostranze di un giornalista originario di Alessano, che vive e lavora all’estero ed ha trascorso alcuni giorni nel salento per assistere la madre bisognosa di cure, e la risposta della direzione sanitaria

Oltre 400 adesioni raccolte dall’appello lanciato da Edoardo Winspeare a sostegno dell’istituzione del corso di laurea triennale. Il Rettore Zara: “Salento e UniSalento possono crescere assieme, è un’occasione da non perdere”

nEI PREssI DEllE ZInChERIE ADRIAtIChE

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CORSANO, AleSSANO e pAtù: ANtiCipAziONi di CARNevAle 20

Speciale

auto da pag. 10

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attualità

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28 gennaio/10 febbraio 2017

indicazione d’origine obbligatoria

Latte e formaggi “davvero” pugliesi Fine all’inganno. L’annuncio di Coldiretti Puglia: storico via libera all’etichetta made in Italy 80mila mucche firmeranno latte e formaggi nostrani. Tutelato anche il “Pecorino di Maglie”

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torico via libera all’indicazione di origine obbligatoria per il latte e i prodotti lattiero-caseari che pone fine all’inganno del falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, senza che questo sia stato fino ad ora riportato in etichetta. È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto “Indicazione dell’origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari”, in attuazione del regolamento UE firmato dai ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. “Ben 80mila mucche da latte pugliesi possono finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, formaggi e yogurt”, sottolinea Coldiretti Puglia, “che è garantita a livelli di sicurezza e qualità superiore, grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa, ma anche ai primati conquistati a livello nazionale e comunitario con 2 DOP (canestrato pugliese e mozzarella di bufala) e 17 formaggi riconosciuti tradizionali dal MIPAAF (burrata, cacio, caciocavallo, caciocavallo podolico dauno, cacioricotta, cacioricotta caprino orsarese, caprino, giuncata, manteca, mozzarella o fior di latte, pallone di Gravina, pecorino, pecorino di Maglie, pecorino foggiano, scamorza, scamorza di pecora, vaccino)”. “Il provvedimento è scaturito dalla guerra del latte scatenata lo scorso anno dalla Coldiretti contro le speculazioni insoste-

nibili sui prezzi alla stalla”, dice il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, “e sta portando ad un sostanziale aumento dei compensi riconosciuti agli allevatori senza oneri per i consumatori. È un grande successo per tutto il mondo agricolo e per gli allevatori che versano in una grave situazione per colpa del prezzo del latte e delle importazioni di latte e prodotti semilavorati dall’estero, utilizzati per fare mozzarelle e formaggi spacciati per Made in Puglia”. L’Italia è diventata il più grande importatore di latte al mondo, con il risultato che oggi tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti sul territorio nazionale sono stranieri, mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, ma nessuno lo sa perché finora non è stato obbligatorio riportarlo in etichetta. “Oltre all’inganno a danno dei consumatori”, continua il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, “si tratta di concorrenza sleale nei confronti degli stessi industriali e artigiani che utilizzano esclusivamente latte locale. L’insidia alla salute dei consumatori e l’erosione della capacità di competere dei nostri allevatori e dei nostri coltivatori è dipesa finora

principalmente dall’assenza di etichettatura obbligatoria sull’origine delle materie prime. L’etichettatura obbligatoria diverrà una infallibile cintura di sicurezza per i nostri allevatori che devono poter competere alla pari e per la salute dei nostri consumatori debbono poter scegliere in maniera consapevole quello che loro acquistano e noi mangiano”. In Puglia a fronte dei 1.939 allevamenti che producono 3,6 milioni di quintali di latte bovino, le importazioni di latte dall’estero raggiungono i 2,7 milioni di quintali e i 35mila quintali i prodotti semi-lavorati quali cagliate, caseine, caseinati e altro, utilizzati per fare prodotti lattiero-caseari che vengono, poi, venduti come prodotti lattierocaseari Made in Puglia. “Dalle frontiere italiane passano”, sottolinea la Coldiretti, “ogni giorno 24 milioni di litri di “latte equivalente” tra cisterne, semilavorati, formaggi, cagliate e polveri di caseina, per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all’insaputa dei consumatori”. Il provvedimento riguarda l’indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari e prevede l’utilizzo in etichetta delle seguenti diciture: “Paese di mungitura” (nome del Paese nel quale è stato munto il latte); “Paese di condizionamento o di trasformazione” (nome del Paese nel quale il latte è stato condizionato o trasformato). Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato o trasformato, nello stesso Paese, l’indicazione di origine può essere as-

solta con l’utilizzo della seguente dicitura: “origine del latte”: nome del Paese. Se invece le operazioni indicate avvengono nel territorio di più Paesi membri della Ue, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: “latte di Paesi UE” per l’operazione di mungitura e “latte condizionato o trasformato in Paesi UE” per l’operazione di condizionamento o di trasformazione. Infine qualora le operazioni avvengano nel territorio di più Paesi situati al di fuori dell’Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: “latte di Paesi non UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato o trasformato in Paesi non UE” per l’operazione di condizionamento o di trasformazione. Per le violazioni si applicano le sanzioni di cui all’art. 4, comma 10, della legge 3/2/2011, n. 4. “Nell’ultimo anno”, denuncia la Coldiretti, “hanno addirittura superato il milione di quintali le cagliate importate dall’estero, che ora rappresentano circa 10 milioni di quintali equivalenti di latte, pari al 10% dell’intera produzione italiana. Si tratta di prelavorati industriali che vengono soprattutto dall’Est Europa e che consentono di produrre mozzarelle e formaggi di bassa qualità. Un chilogrammo di cagliata usata per fare formaggio sostituisce circa dieci chili di latte e la presenza non viene indicata in etichetta. Oltre ad ingannare i consumatori ciò fa concorrenza sleale nei confronti dei produttori che utilizzano latte fresco”.


ora parlo io

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sanità

Ortopedia a Tricase: “… libera nos a malo” La lettera. Scrive un giornalista originario di Alessano che vive e lavora all’estero ed ha trascorso alcuni giorni nel Salento per assistere la madre bisognosa di cure presso l’ospedale “Panico”

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accorata lettera di un giornalista originario di Alessano che vive e lavora all’estero ed ha trascorso alcuni giorni a Tricase per assistere la madre bisognosa di cure in ospedale. “Mi sento civilmente e umanamente in dovere di fare alcune considerazioni su 12 giorni trascorsi vicino a mia mamma nel reparto ortopedia dell’ospedale Cardinale Panico di Tricase, nella prima metà di gennaio 2017. Mancanza nei gabinetti delle stanze di carta igienica, sapone e soprattutto di un liquido disinfettante per le mani, a mio modesto parere assolutamente indispensabile vista la grande presenza di microbi e germi in ogni ospedale del mondo, notoriamente covi di malattie. Per quattro volte sono intervenuto per far spostare il catetere che era stato posto esattamente sotto la gamba operata della paziente, provocando dolore e disagio tali da non poter riposare. Coperchio del vassoio del cibo fortemente macchiato di polvere bianca, che ho considerato calcare. Distribuzione di un’arancia a cena, cosa altamente sconsigliata fin dai tempi della Scuola medica salernitana. Preferibile un mandarino, che le ultime ricerche dicono concili il sonno se mangiato a sera. Filo per chiamare il personale spostato troppo dietro le spalle del paziente, quindi irraggiungibile; preferibile attaccarlo alla maniglia sopra il letto. Poca attenzione nel sistemare gli aghi per le infusioni sul dorso delle mani, spesso e volentieri il liquido fuoriesce. Disattenzione del personale quando il famigliare del paziente per ovvi motivi non può essere presente al momento di colazione, pranzo e cena. Poca chiarezza nell’assegnazione delle pillole, almeno per i pazienti in grado di dialogare e chiedere spiegazioni. Totale caos quando si è trattato di parlare con i medici curanti, introvabili, evasivi e disinformati. Per me è stata un’esperienza traumatizzante. Assenza di qualsiasi bevanda calda per il paziente. Ho chiesto a sera una camomilla per conciliare il sonno della paziente. Mi è stato risposto che le cucine erano chiuse… Al quinto giorno di degenza di mia mamma, con gli intestini gonfi all’inverosimile mi sono sentito obbligato a chiedere la somministrazione di una peretta per favorire l’evacuazione (ma a cosa diavolo pensa il personale?). La televisione in camera non può essere un lusso per chi è costretto a giornate e nottate intere a letto. Tuttavia il televisore è antiquato oltre che lontano e troppo in alto. Il kit per l’accensione e la visione… speculare su questo… Un venerdì mattina uno dei medici mi ha assicurato che mia mamma sarebbe stata mandata il lunedì successivo nel reparto riabilitazione, dove avrebbe dovuto rimanere un mese. Ebbene, essendo io partito dall’ospedale per andare all’estero, il sabato mattina è stato comunicato a mia mamma – prossima ai 90 anni e per il resto in ottima salute malgrado il femore rotto – che il lunedì sarebbe tornata a casa, non essendoci posto in riabilitazione. Evito qualsiasi considerazione. Per ultimo, ma non ultimo. Non ho mai sentito una parola di incoraggiamento del personale curante alla paziente, pur sapendo quanto ciò sarebbe stato di conforto e aiuto almeno psicologico. Senza alcun rancore, anzi con un senso di gratitudine per chi lavora in condizione non agiate. So di eccellenze presso l’ospedale Panico. Mi sono sentito in dovere di segnalare queste cose, per amore, solo per amore della vita e del benessere di chi soffre”. Francesco Nuzzo (giornalista a Bolligen in Svizzera)

“il panico tra i migliori ospedali”

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Direzione Sanitaria replica punto per punto. Questo l’intervento, integrale prevenutoci dalla Direzione Sanitaria del “Cardinale Panico”. “Si riscontra la Sua mail del 16/01/2017 delle ore 15,37 che rappresentava a questa Direzione Sanitaria quanto segue: “Spett. Direzione, malgrado mi sia stato assicurato che mia mamma, F. T. (paziente 12 reparto ortopedia) dopo l’operazione alfemore avrebbe trascorso 3-4 settimane di riabilitazione presso il vostro nosocomio, all’ultimo momento è stato deciso che oggi 16 gennaio 2017 dovrà tornare a casa. Avete aspettato la mia partenza, ossia il mio rientro in Svizzera per una simile decisione, che considero altamente lesiva della salute e del buon senso. Complimenti. Farò avere a chi ritengo opportuno un rapporto su 12 giorni da me trascorsi in ospedale, a fianco di mia mamma, alla quale spero non accada nulla di irreparabile dovuto alla vostra malaccortezza. Buona giornata!”. Si informa che è stata immediatamente aperta la procedura di riscontro a quanto lamentato e che oggi, predisponendo la risposta che Le dovevamo, abbiamo avuto informazione della Sua divulgazione a mezzo stampa di ulteriori dettagliate lamentele che ha ritenuto di condividere con il pubblico. È nostra finalità la massima trasparenza sulle prestazioni come pure il perseguimento del miglioramento continuo delle cure e la corretta informazione degli utenti. Per questa ragione, ringraziandoLa per le segnalazioni che ha ritenuto di fare, Le rispondiamo pubblicamente anche allo scopo di fornire la più corretta e completa informazione al pubblico. Le nostre verifiche hanno appurato che la Sig.ra F.T. è stata ricoverata in data 31/12/2016 per il trauma noto, ade-

criTiche inacceTTabili è quotidianamente verificabile il livello medio di qualità di assistenza sanitaria fornita dal nostro reparto di Ortopedia. Pur riconoscendo di avere ampi margini di miglioramento, non riteniamo accettabili gli appunti da lei mossi

guatamente studiata e preparata per l’intervento chirurgico risolutore eseguito in data 3 gennaio. Già dal giorno successivo all’intervento è stata praticata la mobilizzazione a letto, mediante assunzione di posizione seduta. L’avvio del trattamento riabilitativo è decorso dal 7 gennaio e dal giorno 11 al giorno 15 è proseguito con deambulazione con girello. In data 14 gennaio è stato fornito ai familiari il piano riabilitativo domiciliare e la prescrizione di ausili idonei al fine di predisporre il ritorno a domicilio. Quindi, in data 16 gennaio, visto il regolare decorso postchirurgico, si è posta indicazione di dimissione fornendo appuntamento di controllo specialistico per il 9 febbraio al mattino. Il nostro Ospedale è tra i migliori Ospedali pugliesi in merito all’appropriatezza dei ricoveri sia al fine di consentire la disponibilità di trattamenti ai casi urgenti, sia perla corretta gestione delle degenze senza spreco di risorse non necessarie. Come Lei saprà, perla miglior sicurezza dei pazienti, è materia attuale la predisposizione della continuità delle cure nel territorio e il contenimento della degenza in Ospedale nei casi non necessari. Nel caso di Sua madre le precauzioni pre e postchirurgiche sono state adeguate e le decisioni circa il momento

della dimissione sono state supportate dall’andamento clinico. I medici si sono quindi pienamente assunti la responsabilità dei loro atti. Nella rete ospedaliera pubblica la decisione del ricovero e della dimissione è responsabilità esclusiva dei sanitari e non è negoziabile con il paziente che tuttavia deve essere preventivamente e motivatamente informato. E’ altresì facoltà del paziente rinunciare alle proposte terapeutiche e interrompere i trattamenti. L’intenzione di permanere in degenza presso un ospedale pubblico da parte del paziente può essere contemplata solo sotto la forma privatistica del solvente. Appuntiamo la nostra sensazione che la Sua contrarietà alla data di dimissione, verosimilmente dettata da motivi di apprensione perla salute della congiunta (tuttavia non condivisibili) La abbia indotta alla pubblica denuncia di violazioni e omissioni che si sarebbero messe in atto da parte del personale dell’Ospedale durante il ricovero. Sorvolando sulla enormità non riscontrata degli appunti che ha elencato, che potrebbero configurare persino la calunniosa denigrazione, è quotidianamente verificabile il livello medio di qualità di assistenza sanitaria fornita dal nostro reparto di Ortopedia. Pur riconoscendo di avere ampi margini di miglioramento, non riteniamo accettabili gli appunti da Lei mossi, peraltro non riscontrati dalle nostre verifiche. Siamo tuttavia soddisfatti dei risultati di cura ottenuti per Sua madre alla quale auguriamo pronta e definitiva guarigione (che abbiamo stimato in circa 40 giorni dalla dimissione salvo imprevisti) e, rimanendo a completa disposizione per qualsivoglia nuova necessità assistenziale, la attendiamo al controllo del 9 febbraio 2017 come stabilito”.


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ambiente

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soglia d’allerta tRA diSO e SpONgANO, Nei pReSSi delle ziNCHeRie AdRiAtiCHe

“Terreni contaminati, ora rimettano le cose a posto”

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erreno e acqua contaminati e famiglie esasperate dopo aver convissuto per 15 anni (dal 2000 al 2015) con le emissioni e i rumori di una zincheria sorta proprio lì a due passi e oggi alle prese con quel che ne resta. Vale a dire tracce di stagno, berillio e zinco, tutti metalli (alcuni pesanti e potenzialmente cancerogeni), domiciliati nei terreni (da alcune analisi commissionate dai privati risulterebbe anche la presenza di arsenico nell’acqua; ipotesi quest’ultima, come riferito dal sindaco di Diso, smentita dall’Arpa Puglia in sede di tavolo tecnico alla Provincia) tra Diso e Spongano, nei pressi delle “Zincherie Adriatiche”. Tutta la vicenda risulta controversa e forse figlia della scarsa sensibilità verso questi temi che caratterizzava la fine del secolo scorso, diciassette anni fa, non certo ai tempi della rivoluzione industriale! La fabbrica, come detto, sorge nella zona tra Diso e Spongano (vicinissima anche Andrano) su autorizzazione comunale solo di Diso sul cui territorio insiste. Ma è chiaro sin dal primo momento che la vicenda riguarderà anche i residenti degli altri Comuni che abitano proprio su quel confine. Secondo l’Asl di Poggiardo la zona in questione “è fuori dal centro abitato” perché pare che nessuno in fase progettuale abbia considerato (né verificato) che in un raggio di meno di 200 metri vi erano già almeno una decina di abitazioni e altrettante famiglie. Ma c’è di più: quel particolare ponte tra

Spongano e Diso è denominata “Conche” e la dicitura dialettale altro non sta a significare che proprio lì confluiscono le acque sotterranee della zona. Una lunga e controversa vicenda giudiziaria fatta di sentenze, appelli e prescrizioni non ferma la produzione della zincheria che resta attiva fino all’aprile 2015. In molti ricorderanno il servizio delle Iene (Italia 1) nel 2000 e lo striscione che recitava: “Care Iene, nessuno parla perché le autorità sono assenti”. Dalla vicina Spongano tentativi di fermare la zincheria con il sindaco di allora in prima fila: secondo i giudici il ricorso fu presentato in ritardo e quindi ritenuto irricevibile per decorrenza dei termini; dichiarata anche la sua inammissibilità perché il Comune di Spongano, secondo i giudici, non rientrava tra i soggetti interessati dall’opificio! Altra anomalia segnalataci dai residenti “carte alla mano: dopo le tante nostre richieste di analizzare scientificamente la situazione dei terreni, Arpa Puglia ha effettuato i rilievi, ma a 350 e 800 metri dalle zincherie, quando le abitazioni più vicine sono a 50 e 150 metri. A questo punto ci siamo autofinanziati per delle analisi da far effettuare da un centro privato e i risultati hanno confermano le nostre paure. Insieme al Comune di Spongano abbiamo chiesto un altro intervento dell’Arpa ma ci hanno risposto che tale richiesta non è prevista dalla normativa… Nel settembre 2016 su richiesta e a spese della Provincia sono state poi effettuate”.

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15 anni di inferno

residenti sono esasperati dopo 15 anni di convivenza forzata con “un olezzo insopportabile e un rumore continuo che, soprattutto quando c’era vento di scirocco non ci permetteva neanche di dormire. Le abbiamo provate tutte, abbiamo anche nastrato le porte e le finestre ma non era vita”. Oggi restano quei dati sinistri arrivati dopo i carotaggi che confermano i tristi presagi: nei quattro report di Arpa, lo stagno risulta sempre oltre il doppio rispetto al valore limite di 1 mg/kg e in ogni caso si supera quello pari a 2 del berillio: nel primo campionamento sono rispettivamente pari a 2,1 e 2,3 mg/kg; nel secondo pari a 2,5 e 2,6; nel terzo pari a 2,6 e 2,9. In un caso, invece, il valore dello zinco è pari a 292 mg/kg invece di 150. Ben oltre le soglie previste per le zone residenziali e a verde urbano. I campioni sono stati prelevati nei terreni intorno alle Zincherie, prima a ridosso del muro di cinta, poi a venti metri e poi più lontano Poco più di un mese fa i risultati delle analisi (private) dell’acqua nei pozzi che rilevavano la presenza di arsenico oltre il doppio della soglia di sicurezza. Sono state anche emanate due ordinanze comunali (“A titolo puramente precauzionale”, ha spiegato il sindaco di Diso) che hanno vietato a due famiglie che vivono nella zona di usare l’acqua dei pozzi, per abbeverare gli animali o innaffiare alberi da frutta o ortaggi.


dai Comuni

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di Giuseppe Cerfeda

Foto scattata nel 2007 con la zincheria in funzione

Tavolo tecnico per individuare responsabile

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di là delle precisazioni e di una questione giudiziaria ancora in piedi, quello di cui oggi proprio non si può fare a meno è una bonifica che riporti lo stato dei luoghi, perché quei dati dell’Arpa non fanno dormire sonni tranquilli. Dopo due sentenze penali (2007 e 2010), dopo essere subentrati nuovi amministratori unici, si apre un altro procedimento penale tuttora in corso in cui i tre amministratori responsabili che si sono succeduti a capo delle Zincherie Adriatiche, di proprietà della famiglia Corvaglia, dovranno rispondere a vario titolo anche di emissioni in atmosfera atte a molestare persone e scarico di acque reflue industriali “senza la prescritta autorizzazione”. La stessa famiglia Corvaglia, proprietaria dell’azienda, si è fatta sentire attraverso dei manifesti affissi a Diso ed in alcuni paesi vicini: “L’attività di zincatura è sempre stata svolta nel pieno rispetto delle norme di tutela ambientale e con le opportune autorizzazioni di tutte le Autorità preposte”, scrivono, “così come peraltro confermato da numerose sen-

la FamiGlia cOrVaGlia

Arsenico e berillio non sono sostanze utilizzate nel ciclo produttivo della zincatura

tenze che hanno smentito le tesi fantasiose di alcuni soggetti”. I Corvaglia poi si chiamano fuori da determinate accuse perché a loro dire “sia l’arsenico che il berillio sono sostanze che in nessun modo vengono utilizzate nel ciclo produttivo dell’attività di zincatura”. Nel frattempo la Provincia di Lecce ha avviato un tavolo “per individuare il responsabile della potenziale contaminazione” e valutare cosa fare. In previsione del cambio di destinazione d’uso della struttura che ospitava la zincheria, i residenti precisano che “non ci risulta che all’industria sia stato applicato il previsto piano di dismissione come asserito dalla delibera del

Consiglio comunale (29/9/2016). Piuttosto, come da documentazioni in nostro possesso, ha cessato la produzione il 24 aprile 2015 (e non il 6 febbraio come comunicato all’ufficio Tecnico di Diso). Quello che ci preme sottolineare è che gli impianti sono sì stati spenti, ma non è stato rispettato il piano di dismissione presentato dalla stessa azienda nel 2014 e che prevedeva venisse avvisata l’autorità sanitaria che doveva essere presente in tutte le fasi di spegnimento e chiusura dell’impianto. Per quanto ne sappiamo tutto ciò non è stato attuato o quanto meno non risulta da alcun documento. E siccome si pensa di installare al posto di quelle zincherie un impianto turistico, facciamo notare come in mancanza di na vera e propria dismissione, cada la condizione necessaria di “attività insalubri dismesse” per portare avanti tale progetto”. Quello che i residenti chiedono a gran voce e senza esitazioni è che venga effettuata, “in tempi brevi, una bonifica seria e che venga ristabilito lo stato dei luoghi”.

ii sindaco di diso: “conversione e riqualificazione”

A

lla Provincia di Lecce si è tenuto il primo tavolo tecnico con la partecipazione di Regione, Arpa, Asl di Lecce e Comune di Diso. Cosa si è deciso? “La Provincia continuerà le proprie indagini per individuare il responsabile della contaminazione dei terreni”, racconta il sindaco di Diso Antonella Carrozzo, “responsabile che dovrà farsi carico del piano di caratterizzazione (l’insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione, in modo da ottenere informazioni di base su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito) e analisi del rischio. Solo dall’esito di queste attività si capirà se si può davvero parlare di inquinamento. Per quanto mi riguarda, come massima autorità sanitaria locale, continuerò a prestare la massima attenzione e mi atterrò alle indicazioni che arriveranno da Arpa e Asl per eventuali provvedimenti”. Il Consiglio comunale, avendo “individuato interesse pubblico”, ha già espresso parere favorevole al cambiamento della destinazione d’uso. Laddove c’erano le zincherie potrà sorgere un’attività turistico-ricettiva. La Carrozzo ribadisce che “non v’è ancora certezza si tratti di area inquinata”, poi tranquillizza tutti: “È certo, però, che dal momento che si andrà a realizzare una struttura turistica laddove operava una pic-

cola industria, si provvederà comunque ad un’accurata attività di bonifica”. La prima cittadina dice anche che “a differenza di quelle all’esterno, le analisi effettuate all’interno dell’opificio non hanno mai dato risultati oltre i limiti consentiti. La realizzazione di una struttura ricettiva”, insiste, “porterà miglioramenti anche dal punto di vista ambientale e quindi della salute di chi vive in quella zona perché convertire l’area altro non è che una riqualificazione. Va anche sottolineato che dopo il parere favorevole del Consiglio comunale si avvia un’istruttoria tecnica che comporta studi ambientali ed eventuali bonifiche”. Confermando che “nell’interesse della salute di tutti i cittadini che rappresento, vigilerò con la massima attenzione”, la Carrozzo sottolinea come “la presenza di arsenico nell’acqua è stata annunciata in seguito ad analisi di privati. Arpa, invece, sempre in sede di tavolo tecnico, ha smentito tale presenza. Le ordinanze comunali che vietano di utilizzare l’acqua dei pozzi”, conclude, “sono state emanate in via esclusivamente cautelativa”.


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iniziative

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società

Heidi per Arquata

Geneo: la nuova ricerca Lilt sui tumori nel Salento Il progetto. Sistemi di valutazione di diagnosi precoce delle correlazioni tra GEnotossicità dei suoli e NEOplasie in aree a rischio per la salute umana

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Associazione Heidi di Tricase, già presente dopo il terremoto dell’Umbria e del Aquila, desidera ancora dare il proprio contributo nella grave situazione in cui si trovano molti paesi del centro Italia dopo gli ultimi tragici eventi. “Per meglio finalizzare le risorse”, ha annunciato il presidente dell’associazione Salvatore Cacciatore, “abbiamo contattato il vicesindaco di Arquata del Tronto che, nome del sindaco e della popolazione, ha indicato nella ricostruzione di una scuola e nel ripristino del trasporto degli alunni alcune delle criticità. Al nostro appello ha già aderito con entusiasmo l’associazione Gadit (Guardie Ambientali di Italia) di Ruffano. Non possiamo restare indifferenti davanti al grave disagio di queste popolazioni”, aggiunge, “benché il nostro territorio non sia particolarmente ricco, è certamente molto generoso. Ci rivolgiamo quindi alle scuole, ai privati, agli imprenditori, alle associazioni ed a tutti coloro che vorranno sentirsi utili e importanti. Diffidate”, avverte Cacciatore, “da individui che chiedono soldi personalmente. L’unico modo sicuro e il versamento su conto corrente”. Chi vorrà contribuire alla nostra causa potrà farlo versano su C/C postale numero 15061732, causale “Aiutiamo Arquata”. Per informazioni rivolgersi direttamente ai responsabili delle associazioni: Salvatore Cacciatore (per Heidi, tel. 3335235539) e Davide Rizzello (Gadit, 3453508270). Le offerte saranno detraibili dalla denuncia dei redditi. Da parte sua l’Associazione Heidi ha già provveduto a devolvere il ricavato delle 5 per mille.

Si

chiama Geneo. Sembra il nome di uno degli eroi dell’Iliade mentre invece è il nome di un progetto di ricerca scientifica che (finalmente) si pone l’obiettivo di fare un po’ di chiarezza su uno dei problemi del Salento più angoscianti di questi anni: il tumore. Il nome completo del progetto presentato dalla LILT di Lecce suona così: “Sistemi di valutazione di diagnosi precoce delle correlazioni tra GEnotossicità dei suoli e NEOplasie in aree a rischio per la salute umana”; detto in parole povere si tratta di stabilire una correlazione fra l’incidenza degli ammalati di tumore e le zone del Salento in cui abitano. Il progetto infatti consiste nell’effettuare dei carotaggi di terreno per poi effettuare su di essi indagini chimico-fisiche e biologiche nelle zone della nostra provincia in cui si registrano i più alti tassi di mortalità per tumore rilevati dagli studi epidemiologici. Il progetto è finanziato dalla sede centrale LILT di Roma che lo ha finanziato con 120mila euro che ha preso dal 5x1000 che viene dalle nostre donazioni e da ulteriori 20mila euro finanziati invece dalla Provincia di Lecce che, insieme alla LILT della provincia di Lecce, all’Università del Salento ed il Dipartimento di prevenzione dell’ASL, nonché ARPA Puglia, collabora attiva-

mente alla realizzazione degli studi. “Ad oggi abbiamo completato l’individuazione dei paesi della nostra provincia che saranno oggetto di studio”, ha dichiarato il dottor Carmine Cerullo, referente LILT del progetto, “si è proceduto tramite l’analisi dei dati provenienti dal registro tumori dell’ASL di Lecce, dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale e dall’Istat e si sono così individuati circa 30 paesi che sono stati divisi in 7 aree ad alta mortalità (aree rosse) e 2 aree a bassa mortalità (aree bianche). Un dato importante che è emerso”, conclude Cerullo, “è che i dati provenienti dai tre registri sono prati-

camente sovrapponibili nel senso che l’incidenza fra territorio e mortalità coincide e questo non può certo essere frutto del caso”. Sul fronte politico, a farsi portavoce della necessità di aderire a questo importante progetto è la Senatrice del Movimento 5 Stelle Daniela Donno che, qualche giorno fa, ha protocollato la richiesta formale al sindaco Gianni Stefàno, al presidente del consiglio comunale Antonio Memmi ed all’assessore all’ambiente Ottavio De Nuzzo, con la quale si chiede, alla modica cifra di 1.500euro, di far aderire anche Casarano all’importante indagine di monitoraggio del territorio. “Chiediamo di cogliere un’occasione importante, chiediamo una iniziale risposta a questo assassinio della nostra comunità”, dichiara invece Enrico Giuranno, esponente del meetup di Casarano che fa da ausilio all’azione avviata dalla Senatrice Donno, “abbiamo l’occasione di capire le cause, di raccogliere i dati e di dare un volto al nemico per provare a combatterlo”. Si sa che da anni non ci sono soldi nelle casse del comune, ma questa volta l’importo è veramente irrisorio e si tratta di un investimento in conoscenza quantomeno per cercare di capire. Ce lo chiedono tutti i casaranesi che per questo male non ci sono più. Antonio Memmi

Galatina: il laporta scuola del futuro Open day. Secondo appuntamento domenica 29

La

scelta della Scuola Superiore è la prima vera scelta per progettare il futuro! Domenica 29 gennaio secondo “Open Day” dell’Istituto Tecnico Statale “M. Laporta”, grazie ai suoi indirizzi di studio e mettendo in campo tutte le sue professionalità e le sue strategie, si impegna per consentire ai suoi allievi di percorrere la strada del successo. Percorsi all’Estero. Stage e tirocini sono il primo passo per entrare nel mondo del lavoro. I vantaggi di un’esperienza di stage all’estero sono molteplici, come la capacità di lavorare comunicando in un’altra lingua, la capacità di adattamento e quella di creare una rete di contatti utili per il proprio futuro. L’Istituto offre l’opportunità di stage all’Estero con soggiorni di 4 settimane permettendo di conseguire certificazioni linguistiche di livello Al, A2 e BI. A scuola si può. Il “Laporta” ha ottenuto un finanziamento, nell’ambito dei POR Puglia FESR – FSE 2014-2020, di 144.417,09 euro per la realizzazione del Programma della Regione Puglia “Diritti a Scuola 2016-2”. L’obiettivo strategico è quello di “Investire nell’istruzione, nella formazione e nell’apprendimento permanente”. Il progetto garantisce sostegno e recupero delle competenze di base per gli alunni, ma costituisce anche un’opportunità lavorativa impiegando otto persone per sei mesi che diversamente non avrebbero lavorato realizzando così il servizio al territorio che una delle mission della scuola.


appuntamenti

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iniziative

Un master di storia e cultura salentina D

allo scorso giugno è operante nel Salento l’Istituto di Cultura Salentina, un’associazione con sede a Lecce che ha come scopo cardine quello di valorizzare la cultura e l’identità del Salento mettendo in rete in una relazione virtuosa artisti, letterati, studiosi, imprenditori ed eccellenze salentine, promuovendo studi, mostre, manifestazioni ed eventi e favorendo l’integrazione e la collaborazione con Istituzioni, Servizi ed Enti pubblici e privati che operano nel settore.e la collaborazione con Istituzioni, Servizi ed Enti pubblici e privati che operino nel settoree la collaborazione con Istituzioni, Servizi ed Enti pubblici e privati che operino nel settore. Tra le attività promosse dall’Istituto presieduto dall’avv. Annalaura Giannelli il primo Master di Storia e Cultura salentina realizzato in collaborazione con Lion Club “Codacci – Pisanelli” (Lecce), Amici dell’ulivo secolare (Maglie), LAICA (Lecce), Ionia (Sannicola), Caffè Letterario (Nardò), Comitato “Un cordone per la vita” (Lecce), Mov. Culturale “Valori e rinnovamento” (Lecce), FIDAPA (Gallipoli), Donne Insieme “Mina Venuti” e Giullari a Corte (Collepasso), patrocinato dall’Ordine degli Agronomi di Lecce e dalla Casa Editrice Argomenti che prende il via venerdì 27 gennaio, alle ore 18, presso la Sala Congressi dell’8+ Hotel di Lecce e prevede otto lezioni tenute da studiosi ed appassionati quali lo storico Aldo D’Antico, lo scrittore Angelo Donno, il giornalista e critico letterario Francesco Greco, il sacerdote don Angelo Corvo, il docente universitario Carlo Maria Augeri, gli imprenditori Luciano Barbetta e Giorgia Marrocco, il presidente di Telerama Paolo Pagliaro, l’imprenditore e scrittore Roberto Fatano, la giornalista televisiva Jacqueline Adames, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli agronomi di Lecce Rosario Centonze, l’imprenditore Raffaele Cazzetta e il docente e scrittore Salvatore Coppola. Tanti ed eterogenei i temi trattati ogni venerdì, dall’arte all’economia, dalla letteratura alla storia. Le attività dell’associazione si estendono tuttavia anche oltre i confini salentini e nazionali tanto che al

Corso di Criminologia: proroga per le iscrizioni

Valentino Tarsilla e Emanuela Vizzarro termine del secondo appuntamento, il prossimo 2 febbraio, sarà siglato un Protocollo di Intesa tra l’Istituto di Cultura Salentina e l’Associazione Pugliesi in Cina Apulian Way per una collaborazione continuativa che, attraverso la realizzazione di eventi, manifestazioni e varie attività promozionali, favorisca l’interscambio tra agenzie di cultura cinesi e salentine, al fine di promuovere lo sviluppo locale in termini di import/export culturale, proiettando all’esterno del territorio pugliese, e con particolare riguardo in Cina, valori, tradizioni, prodotti ed eccellenze nei vari settori e importare quei prodotti della cultura cinese, capaci di dare risalto e valore allo sviluppo del territorio salentino. Nei mesi scorsi, infatti, per mezzo del responsabile import export culturale Valentino Tarsilla sono stati avviati proficui rapporti con la Presidentessa di Apulian Way Emanuela Vizzarro che hanno portato a questo primo passo di collaborazione con la Cina. Ma sono stati intrapresi accordi anche con il centro culturale italiano di Siviglia che si concretizzerà in un interscambio culturale con gli spagnoli che saranno nel salento per scoprire le nostre risorse e bellezze culturali nel prossimo mese di maggio, visita che sarà ricambiata da una delegazione di scrittori, artisti, imprenditori salentini che faranno altrettanto in Andalusia in settembre. Carlo Quaranta

Ci

si può ancora iscrivere al Corso di Criminologia che si terrà presso il Polo Professionale “L. Scarambone” di Lecce. FINALITà. Il corso si propone di formare specialisti in Psicologia Criminale al fine di seguire lavori di valutazione, consulenza e perizianell’ambito della Psicologia dello sviluppo e del Criminal Profiling. L’esperto in psicologia criminale domina i processi di comunicazione e persuasione per mezzo del linguaggio e della comunicazione non verbale, redige test di comportamento e di valutazione psicologica. CONTENUTI. Sociologia e criminalità; Psicologia e criminalità; Diritto penale e diritto penitenziario. Criminalistica: Balistica forense, Studio del serial Killer, La tecnica del criminal profiling, Analisi della scena del crimine (sopralluogo e repertamento), Stalking, Cybercrime, Delitti in famiglia, Pedofilia. AMMISSIONE. Il corso è destinato a tutti coloro che desiderano arricchire la propria formazione, valorizzare l’esperienza nel settore delle investigazioni criminali e ai cultori della materia, che posseggono il diploma di maturità e/o laurea. Alla fine del corso verrà rilasciato un diploma di specializzazione del settore. Le domande di iscrizione devono pervenire entro e non oltre lunedì 6 febbraio 2017 presso il Polo Professionale “L. Scarambone” di Lecce (via Dalmazio Birago 89). Info: direttore del corso, dott.ssa Maria Rosaria Merenda, telefono 3895858806 e mail amiciinsieme@libero.it

PROVINCIA DI LECCE: TRE VOLTE GABELLONE

Si

sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale. Affluenza del 92%: dei 1.253 amministratori aventi diritto al voto sono stati 1.158 ad esprimere la loro preferenza. Il nuovo consiglio provinciale sarà così composto. Dieci scranni vanno alla lista (“Riprendiamo a costruire con Gabellone presidente”) del confermato Antonio Gabellone, al secondo mandato da Presidente dopo la riforma Del Rio. I consiglieri eletti: Paola Mita, Antonio Tondo, Renato Stabile, Cosimo Cataldi, Massimo Martella, Guido Stefanelli, Simona Manca, Massimiliano Romano, Francesco Rausa e Giovanni Tundo. All’opposizione siederanno i 6 consiglieri eletti della lista “Salento Bene Comune” (Ippazio Morciano, Vincenzo Toma, Assunta Cataldi, Gabriele Caputo, Paolo Fiorillo e Anna Inguscio). Nessun seggio per la lista “Salento Popolare” che non ha raggiunto il quorum.

GIORNATA DELLA MEMORIA: ALExIAN SPINELLI A SOLETO E PATù

S

antino Alexian Spinelli è uno dei maggiori intellettuali di cultura Rom in Italia. Ha fondato l’associazione Thèm Romanò (mondo romanò), ha insegnato Lingua e Cultura Romanì all’Università di Trieste, al Politecnico di Torino e all’Università di Chieti. È vicepresidente dell’IRU (International Romani Union). Ha fondato il gruppo musicale “Alexian group” di cui è leader. In occasione della Giornata della Memoria, Spinelli è impegnato nel Salento in un mini tour fatto di incontri con gli studenti e concerti serali e che coinvolge Trepuzzi, Soleto e Patù. Il tour è dedicato alla memoria del “Porrajmos”, cioè lo sterminio di circa 500mila persone Rom e Sinti da parte dei nazifascisti durante la II guerra mondiale. Porrajmos in lingua romanì significa “divoramento” e con esso si esprimono il dolore e l’orrore per uno sterminio ignorato fino a pochi anni fa e del quale è necessario diffondere la memoria. Negli incontri con gli studenti Spinelli parlerà anche della storia e della cultura millenaria che il popolo Rom esprime. Lo farà presentando il suo libro, “Rom questi sconosciuti”. In orario serale Spinelli si esibirà con il suo gruppo musicale nel concerto titolato “Porrajmos”: un viaggio artistico-culturale in cui vengono rievocate attraverso i suoni, le parole e i colori, le radici profonde di un popolo millenario caratterizzato dalle prismatiche sfumature e dalle intensissime emozioni. Le musiche proposte in Porrajmos sono quelle dell’ambito familiare che i Rom suonano per tramandarsi, per comunicare e per restare uniti. I canti sono memorie mai scritte in cui si custodiscono valori etici, filosofici e linguistici di un popolo dalle molteplici espressioni. Sabato 28, alle 10,30, a Patù, Spinelli incontrerài ragazzi dell'Istituto Comprensivo V. Blasi di Gagliano del Capo presso il Plesso di Patù in via G. Romano. Alle 17, a Palazzo Romano, proiezione del film documentario "Latcho Drom". Al termine breve incontro-seminario con Alexian Santino Spinelli. Infine il gruppo musicale "Alexian" si esibirà nel suo concerto dal vivo.

L’Associazione Amici Insieme organizza un corso di formazione per Assistente alla Comunicazione L.I.S. !"

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OBIETTIVO: Formare la figura professionale prevista della legge 104/92’, il cui ruolo è quello di “fa$ cilitare la comunicazione” tra la persona non udente, i docenti e i compagni di classe, cooperando % affianco di due altri docenti: l’insegnante curricolare e di sostegno. & ' ( )* + ( ) + ( ), " . STRUTTURA: Tre livelli ( I° livello= 80 ore; II° livello= 120 ore; III° livello= 300 ore) nel quale si / 0 studierà la% Lingua dei Segni Italiana nella sintassi, nel lessico e nella grammatica, oltre che le metodologie operative per i sordi. Il corso per Assistente alla Comunicazione Lis è patrocinato dalla 1 ! 2 Provincia di Lecce, è organizzato in collaborazione con l’A.N.S. (Associazione !Nazionale Sociologi) e 3 %4%/% ' 4 / % %/% # 5 $ 1 % con l’I.I.S. “Filippo Bottazzi” di Casarano. Le lezioni si terranno tutti i martedì dalle 16.00 alle 20.00 6 7% % % presso il suddetto istituto. ISCRIZIONE: Le adesioni devono pervenire entro e non oltre Martedì 07 Febbraio ! "# $ %% &"'# 2017 alle8 ore 17,00 presso l’I.I.S. “Filippo Bottazzi” sito in via Napoli 2, Casarano. % %/% # 5 $ 4 1 % (

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Per ulteriori informazioni contattare: //91 : 94; # $ ASSOCIAZIONE “Amici Insieme” % ,* <*<** 7 cell. 389/5858806 e-mail: amiciinsieme@libero.it = > 3 %


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dai Comuni

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l’intervista

Tricase, Coppola: “Non mi ricandido Il monito. “Nuove energie per Palazzo Gallone. Ma oggi Tricase ha bisogno di voltare pagina e, soprattutto, che i protagonisti della politica abbassino i toni, per il bene della città”

S

ono gli ultimi mesi da sindaco per Antonio Coppola, che ribadisce quanto anticipato poco più di un anno fa proprio da queste colonne: “Confermo che non ho alcuna intenzione di candidarmi ancora. L’ho detto e lo ribadisco, è opportuno ci sia un cambiamento. Avrei ancora l’entusiasmo per continuare ma è arrivato il momento che a Palazzo Gallone confluiscano nuove energie”. Ma c’è anche dell’altro, come ammette lo stesso primo cittadino: “Quando si passa dal confronto politico all’attacco alla persona il logorio è alto. Oggi Tricase ha bisogno di voltare pagina e, soprattutto, che i protagonisti della politica abbassino i toni, per il bene della città”.

Lavori in corso

S

ta dunque per finire la lunga “epoca Coppola” per Tricase, anche se per il sindaco non è ancora tempo di bilanci: “In questo scorcio dell’anno dovremo portare a compimento quanto iniziato. Ci sono 5 milioni di euro di lavori in corso. La Scuola Dante Alighieri è tuttora interessata da ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza: sarà pronta per primavera e l’anno prossimo sarà operativa. Ab-

il parcO ciTTadinO sorgerà su via Pirandello, con isole di verde, spazi per i più piccini, un itinerario per il fitness...

biamo ottenuto un altro finanziamento di circa un milione di euro per la ristrutturazione e la messa in sicurezza della Scuola di via Apulia. Siamo in fase di aggiudicazione dell’appalto per un intervento da circa 700mila euro per l’adeguamento del tratto finale della fognatura pluviale; siamo ottimisti sull’opportunità che venga finalmente sbloccato il finanziamento per l’utilizzo delle acque reflue (450mila euro) e siamo nella fase di aggiudicazione per quanto riguarda il Parco cittadino in Zona Lama”. Progetto a lui particolarmente caro. Gli ultimi sviluppi? “Abbiamo avuto un ribassamento molto alto, pari al 50%, nella prima fase e questo vuol dire che possiamo studiare nuove soluzioni con le economie realizzate. Nella zona dove una volta si sostavano le giostre, su via Pirandello, sorgerà il vero e proprio parco cittadino con isole di verde, spazi per i più piccini e un itinerario per il fitness. Stiamo prevedendo l’introduzione anche di uno spazio da dedicare ai cani e ai loro padroni. Al contempo

daremo vita ad una rivisitazione di tutta la viabilità: via Pirandello diventerà a senso unico, mentre da via Vittorio Emanuele partirà l’altra strada in senso opposto fino allo svincolo tra via Pirandello e via V. Emanuele, formando una sorta di triangolo. Il tutto con percorsi evidenziati per il passaggio dei pedoni. Nella parte alta, nei pressi dell’Acait, ripuliremo lo spazio e valorizzeremo la stupenda Quercia Vallonea che vi è all’interno. Provvederemo, poi, alla sostituzione di quelle due coperture in amianto ancora esistenti. Per tutti questi lavori abbiamo ottenuto un mutuo di 400 mila euro”. A proposito di mutui e di lavori, il rifacimento delle strade vi è costato molte critiche soprattutto per la tempistica. Non era il caso di aspettare il caldo e comunque evitare il periodo natalizio e il relativo incremento del traffico? “Quello che non è stato forse messo in evidenza è che avevamo l’obbligo, per non perdere la disponibilità di spesa, di realizzare quante più strade possibili entro il 31 dicembre. Comunque rassicuro tutti: i tratti in cui l’asfalto si è sgretolato dopo la messa in opera, anche a causa delle bizze del clima a queste latitudini, saranno rifatti senza nessun aggravio di costi per il Comune. In ogni caso mi pare

che la situazione della viabilità già ora sia decisamente migliorata. Qualunque cosa si faccia è lecito attendersi critiche, se si vuole evitarle basta non fare nulla! Ma non è certo il nostro caso…”. Aveva promesso anche un intervento in zona Draghi… “Quei lavori rientreranno nel bilancio di prossima approvazione. Subito dopo provvederemo alla sistemazione del verde e delle strade”. E la piazza di Tutino? “In questo caso i soldi già ci sono. Avevamo redatto un progetto che gli abitanti e le associazioni non hanno completamente condiviso. E probabilmente a ragione perchè la Soprintendenza aveva ritenuto di separare la piazza dalla viabilità con un gradino che avrebbe ridotto l’effetto-piazza complessivo. Abbiamo già concordato con l’ufficio di trovare una soluzione per adeguare le richieste dei cittadini alle esigenze della Soprintendenza”. Tra i finanziamenti richiesti ce n’è uno per ristrutturare la vecchia scuola di Tricase Porto: “Vorremmo diventasse albergoforesteria per ospitare studenti, professori e ospiti che arrivano per il laboratorio di biologia. In più è previsto l’ampliamento dell’avamposto sul lungomare per incrementare l’attività di ricerca”.

Parcheggi e navette

N

uova gestione parcheggi e servizio navette: dopo un anno qual è il primo bilancio? “Dai parcheggi a pagamento abbiamo verificato introiti molto più alti di quanto preventivato. Questo ci consente di rivedere per intero il piano di servizi gratuiti al cittadino. Delle due navette funziona molto bene


l’eredità di Coppola

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di Giuseppe Cerfeda

ma in questi cinque mesi.... Non è ancora tempo di bilanci. “In questo scorcio dell’anno dovremo portare a compimento quanto iniziato: lavori in corso per cinque milioni di euro” Tutto ciò ritengo abbia grande valore sociale perché stiamo offrendo gratuitamente un importante servizio ai cittadini”. Rifiuti: cosa è successo nel passaggio dalla Monteco alla Gialplast? “C’è stato il ricorso di una ditta esclusa nella fase di verifica del progetto. Il Tar ha ritenuto che il procedimento utilizzato dalla commissione di gara in quella fase fosse corretto e non ha concesso la sospensiva. È stata richiesta, però, l’anticipazione del merito che dovrebbe essere il 21 marzo prossimo. La commissione valuterà se sia o meno opportuno procedere all’affidamento definitivo o aspettare il merito. Per il momento rimane la Monteco. Comunque per i cittadini non cambia alcunchè, né cambierà quando la nuova gestione sarà effettiva”. naVeTTe GraTis quella che percorre il centro cittadino. L’altra, quella utilizzata per decongestionare il traffico nella zona dell’ospedale, con parcheggi nei pressi del cimitero, è sottoutilizzata. Per questo stiamo concordando con i gestori una differenziazione dell’itinerario, potenziando il servizio nel centro cittadino e soprattutto quello di collegamento con Depressa, Lucugnano e marine.

Nuovo comandante della Polizia Locale: ecco perchè

C

ambio della guardia al vertice della Polizia Locale con Luigi Muci, sostituito dal nuovo comandante Angelo Giorgio Lanzilotti. Qualcuno sostiene sia una sua vendetta… “Non capisco perché abbia destato tanto scalpore aver cambiato un caposettore… tutte le altre volte che l’ho fatto da quando sono sindaco (“Ho cambiato tre volte i responsabili degli uffici tecnici, il caposettore dell’ufficio ragioneria, ecc.”) nessuno ha aperto bocca. La legge prevede che il sindaco emani i decreti di nomina dei caposettore con scelte basate sui raggiungimenti degli obiettivi, sulla qualità e sull’opportunità di rotazione periodica. Era nelle mie facoltà e l’ho fatto”. Nulla di personale quindi? “Il dottore Muci nel corso degli anni mi ha denunciato per un’infinità di motivi sia alla Procura della Repubblica sia alla Procura della Corte dei Conti. L’iter giudiziario per molte di queste denunce è ancora in corso, quindi continuerò a dire nulla a riguardo. È facile, però, comprendere come il sindaco non possa conferire un incarico fiduciario a una persona che più volte lo ha denunciato ritenendolo non rispettoso delle

Servizio di grande valore sociale. Stiamo concordando con i gestori una differenziazione dell’itinerario, potenziando il servizio nel centro cittadino e soprattutto quello di collegamento con Depressa, Lucugnano e marine.

cambiO ObbliGaTO

Come può il sindaco conferire un incarico di fiducia a chi più volte lo ha denunciato? Se Muci riterrà che io abbia leso i suoi diritti potrà tutelarsi legalmente così come io mi sto tuttora difendendo dalle sue accuse leggi. Per quanto mi riguarda non avevo alternative ed il cambio è stata un’assoluta necessità. Mi pare sia evidente una sorta di incompatibilità della quale, alla scadenza del mandato di Muci, ho informato tutte le autorità competenti, senza ricevere alcuna eccezione in merito. Se l’ex comandante riterrà che io abbia leso i suoi diritti, potrà tutelarsi per vie legali così come io mi sto difendendo dalle sue accuse”. Riguardo al nuovo comandante il sindaco vuole poi esprimere un ringraziamento pubblico: “Premesso che, nonostante il suo sia un contratto part-time di 18 ore settimanali, viene ogni giorno (da Carovigno, provincia di Brindisi, NdA), non badando all’orario. Quello che mi ha davvero colpito è stato il suo atteggiamento nei giorni di emergenza che abbiamo vissuto a ridosso dell’Epifania a causa della nevi-

cata straordinaria. Lanzilotti è rimasto a Tricase, ha dormito in albergo ed in più ha trascorso le giornate, dalla mattina presto fino a notte inoltrata, insieme alla Protezione Civile e in stretto contatto con l’Ufficio tecnico per monitorare la situazione ed essere pronto in caso di eventuali emergenze. Comportamento, direi, esemplare”.

Malattie neurodegenerative Convegno internazionale

P

rima di congedarsi il sindaco Coppola anticipa che “il 23 e 24 febbraio prossimi ci sarà un convegno internazionale sulle malattie neurodegenerative promosso dal prof. Giancarlo Logroscino, luminare del settore. L’iniziativa è legata a doppio mandato con la nostra volontà di trasformare la vecchia scuola di Depressa in un centro diurno dedicato a quelle persone affette da malattie neurodegenerative e ancora non in fase di ospedalizzazione. Verrà fornita assistenza e contemporaneamente studiata l’evoluzione della malattia e la sperimentazione di nuove terapie”. Che farà Antonio Coppola dopo la fine del mandato? “L’ingegnere. Ufficio Tecnico? No grazie. Non sarebbe opportuno”.


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Speciale

auto Anno XXII, numero 02 (604) - 28 gennaio/10 febbraio 2017- www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

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Dagli Usa le prime novità dell’anno dieselgate anche per la Fiat? Tensioni europee. la Germania ci attacca: “la Ue agisca altrimenti interveniamo noi”. Delrio: “Pensino alla Volkswagen e ci rispettino!”

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mercauto : tutti i marchi in crescita nel salento pagg.12/13

ieselgate anche per la “nostra” Fiat? Dopo lo scandalo che investito il gruppo Volkswagen (sanzionato in Italia con 5 milioni di euro dall’Antitrust), negli Usa Fiat Chrysler è entrata nel mirino dell’agenzia per la protezione ambientale americana per il presunto utilizzo su alcuni modelli di un software per alterare i dati delle emissioni inquinanti. Mentre Volkswagen prosegue coi richiami invitando i proprietari delle auto coinvolte presso un centro autorizzato per rimuovere il software incriminato ed effettuare modifiche (intervento però che, secondo molti non risolverebbe il problema), i consumatori si stanno organizzando per una class action e per diffidare Volkswagen al risarcimento danni. Dopo che si è sparsa la notizia del coinvolgimento della Fiat si è aperta una vera e propria questione diplomatica tra Germania e Italia. Il ministero dei trasporti tedesco ha chiesto a Bruxelles che per i modelli Fiat 500, Doblò e Jeep Renegade sia garantito il richiamo per le presunte violazioni sulle emissioni. Il portavoce del ministro, Alexander Dobrindt, ha minacciato di intervenire in prima persona in caso di mancata risposta dell’Italia. Il ministro dei trasporti italiano Graziano Delrio ha replicato secco: “La richiesta di Berlino è totalmente irricevibile. Non ci sono dispositivi illeciti dimostrati. I tedeschi hanno detto che, tra i dispositivi legali, ci sono alcuni componenti anomali, ma noi abbiamo risposto che non è così. E poi sono le Autorità di omologazione di ogni Stato che decidono se un dispositivo è lecito o no. Come noi non abbiamo detto niente su Volkswagen, esigiamo che si rispetti la regola che siano le Autorità a decidere”. Duro il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: “L’Italia non accetta lezioni: rigore e trasparenza a partire dal caso Volkswagen, l’impegno della Ue è test su strada nel 2017”.


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speciale auto

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mercato in crescita

Marca per marca, tutte l In tutta Italia. Una crescita che non ha avuto riscontri nei consumi di altri beni durevoli. Incremento anche per l’usato

L’

anno 2016 si chiude in crescita del 15,8% con 1.824.968 unità, un volume di vendite che è andato al di là delle aspettative, con il mese di dicembre che chiude ad un +13,1%, nonostante un giorno lavorativo in meno. L’andamento del mercato 2016 è stato caratterizzato da una crescita che non ha avuto riscontri nei consumi di altri beni durevoli, soprattutto perché indotta da due elementi decisivi: nei primi sei mesi dell’anno, le forti azioni commerciali delle Case con le loro Reti hanno determinato una spinta nel canale privati, nella seconda metà, leve fiscali interessanti, come Superammortamento e Nuova Sabatini hanno determinato un impulso sulle vendite a società, anche con un certo anticipo della domanda di auto aziendali che non sono beni strumentali in vista dell’esclusione del beneficio del Superammortamento per il 2017. “Anche quest’anno”, afferma Massimo Nordio, Presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilitiche estere, “il settore automotive ha portato un contributo determinante ai consumi interni, più forte che in altri settori, e al recupero, seppur ancora lento, dell’economia nazionale. Nell’intero 2016, infatti, il fatturato generato dal settore è stato di 36,9 miliardi di euro, con un incasso di IVA per lo Stato di 6,6 miliardi di euro. Guardando al 2017, esiste ancora l’opportunità di tenere stimolata una crescita che al momento appare contenuta per il quadro macroeconomico nel quale permangono incertezze, per il con-

fronto con un 2016 di performance robuste e per un certo anticipo di domanda del settore so-

cietà nel 2016, che si rifletterà negativamente sui primi mesi del 2017, influenzando la do-

MARCA

2015

2016

VARIAz.

Abarth

11

18

+63,63%

Alfa Romeo

169

195

+15,38%

Audi

270

325

+20,37%

BMW

218

277

+27,06%

Citroen

366

374

+2,18%

Dacia

472

500

+5,93%

DR

0

1

/

DS

16

16

=

Fiat

2.169

2.404

10,83%

Ford

886

934

+5,41%

Great Wall

2

1

-50%

Honda

4

9

+125%

785

940

+7%

Infiniti

0

1

/

Jaguar

3

10

+233,33%

Jeep

198

226

+14,14%

Kia

333

407

+22,22%

Lancia

632

681

+7,75%

Land Rover

116

153

+31,89%

Lexus

4

3

-25%

Mahindra

6

11

+83,83%

Hyundai

manda totale. Restano da affrontare nel nuovo anno”, secondo il presidente dell’Unrae “la mancanza di un piano strutturato e coordinato per migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle grandi città, e il lento procedere del rinnovamento del parco anziano, rendendo indifferibile la realizzazione di quella cabina di regia della mobilità di cui tutti avvertono il bisogno e rispetto alla

immatricolazioni marca per marca in provincia di lecce (elaborazioni Unrae)

TOTale 2015 2016

11.386 13.207

+15,99%

+ d

q s g C u N c v s r m l d s s e l


o o a o o à o l o i i a

a

speciale auto

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le auto nuove del Salento +15,99% nel Salento. Le Fiat restano le più vendute (18,20% del totale). Segno più per quasi tutte le marche più importanti quale l’UNRAE ha proposto l’istituzione della figura del Mobility Champion. E necessario e urgente infatti”, conclude Nordio, “adottare in modo coordinato provvedimenti virtuosi e misure che consentano una consistente e rapida immissione sul mercato di veicoli più ecologici e più sicuri, in modo da poter più facilmente rispettare gli obiettivi fissati dalle normative europee in materia di qualità dell’aria e sicurezza MARCA

della circolazione”. Per quanto riguarda le immatricolazioni per alimentazione, l’anno conferma l’incremento delle vendite dei carburanti tradizionali intorno al 20%: rispettivamente +19,7% per il diesel e +21,8% per la benzina; il Gpl cala del 15,4% (nonostante il recupero in dicembre a doppia cifra, dopo mesi di flessioni); flette il metano di oltre il 30%; continua l’ascesa delle ibride: +48,1%.

2015

2016

VARIAz.

Maserati

3

5

+66,66%

Mazda

7

4

-42,85%

Mercedes

274

404

+47,44%

Mini

139

128

-7,91%

42

41

-2,38%

Nissan

456

454

-0,43%

Opel

620

674

+8,70%

Peugeot

725

1.016

+40,13%

Porsche

24

9

-62,50%

Renault

976

1.337

+36,98%

1

0

/

Seat

84

63

-25%

Skoda

53

53

0

Smart

42

49

+16,66

Ssangyong

5

3

-40%

Subaru

0

1

/

Suzuki

47

85

+80,85

Toyota

362

322

-11,04%

Volkswagen

785

977

+24,45%

81

104

+28,39%

11.386

13.207

+15,99%

Mitsubishi

Rolls Royce

Volvo TOTALE

La scomposizione per segmenti, grazie anche al contributo di società e noleggio, evidenzia una crescita rispetto all’anno scorso superiore al 20% per le medie del segmento C, le medie superiori del D e le vetture del segmento E. Più contenuta ma sempre a doppia cifra la crescita delle city car (+11,8%), seguono le utilitarie del segmento B (+8,5%) e l’alto di gamma che si attesta ad un +4,9%.

Infine l’usato: i trasferimenti di proprietà di autovetture a dicembre sono scesi del 5,1% a 397.212 unità, al lordo delle minivolture (le intestazioni temporanee a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale). Nel computo dell’intero anno (gennaio-dicembre) i 4.721.576 trasferimenti indicano un lieve incremento del 2,9% rispetto ai 4.589.823 dello stesso periodo 2015.

Sorriso a quattro ruote nel Salento

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ati positivi e addirittura migliori di quelli nazionali per la vendita delle auto in provincia di Lecce. Premesso che i dati delle singole case automobilistiche sono influenzati anche dall’uscita o meno di nuovi modelli, colpisce come nel Salento abbiano un trend positivo quasi tutti i marchi. La Fiat, che si conferma il marchio più venduto, ha visto immatricolare 2.404 nuove autovetture (pari al 18,20% del totale in provincia di Lecce) ed ha registrato un +10,83%. Più sostanzioso l’incremento dei marchi che vengono dietro, a conferma di una riguadagnata fiducia degli automobilisti rispetto a qualche tempo fa, quando avevano letteralmente paura di esporsi con acquisti impegnativi. Come confermato dall’incremento più sostanzioso, registrato dal prestigioso (e costoso) marchio Mercedes (+ 47,44% rispetto all’anno prima). Tra i marchi più diffusi ottimo l’incremento delle francesi Peugeot (+40,13%) e Renault (+36,98%, dato ancora più significativo se si considera il +5,93 della consociata Dacia), delle tedesche BMW (27,06%) e Volkswagen (+24,45%), della giapponese Kia (+22,22%) e dell’altra tedesca Audi (+20,37%). Segno positivo anche per la Smart (Gruppo Mercedes, +16,66), le italiane Alfa Romeo e Jeep (+15,38 per il biscione e +14,14 per l’altro marchio del gruppo Fiat), la Ford (+5,41) e la Citroen (+2,18).

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attualità

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28 gennaio/10 febbraio 2017

società

“Disservizi postali” Slc Cgil. “Privatizzazione di Poste viene fatta pagare a lavoratori e cittadini. Addetti nel caos più completo”

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uro attacco della Slc Cgil a Poste Italiane. Salvatore Labriola e Bruno Tataranni, rispettivamente segretario generale comprensoriale di Lecce e Brindisi e Segretario comprensoriale del settore Poste, in una nota denunciano come “la riorganizzazione del recapito, imposta dall’Azienda Poste Italiane spa”, abbia “determinato sull’intero territorio salentino la paralisi del servizio. Questa riorganizzazione fortemente voluta dai vertici aziendali, sull’intero territorio nazionale, e che in Puglia sta interessando le provincie di Lecce, Brindisi e Foggia, e successivamente anche quella di Taranto, nasce dalla necessità aziendale di ridurre drasticamente il costo del lavoro, non solo nel recapito, ma anche nel settore della sportelleria e dello staff di circa 20mila addetti entro il 2019, per rispondere all’esigenze di cassa del Governo”. Infatti Poste Italiane è rientrata nel progetto di privatizzazione voluto dal Governo per fare fronte al pagamento delle rate sul debito pubblico, azione

che quasi sicuramente continuerà, viste le recenti dichiarazioni del ministro Padoan. Il problema quindi è tutto di politica economica e secondo i sindacalisti “la privatizzazione di Poste viene fatta pagare ai lavoratori e ai cittadini, visto che l’aumento considerevole del costo del lavoro, imposto ai portalettere, si traduce in un servizio di recapito non più previsto su cinque giorni la settimana, ma a giorni alterni. Traduzione: un portalettere non serve più una sola zona di recapito, ma bensì due, con un orario di lavoro previsto su cinque giorni. Questo vuol dire che, a settimane alterne, la corrispondenza viene recapitata a rotazione,

per due giorni su una zona e tre sull’altra e viceversa”. In provincia di Lecce il taglio è stato di circa 80 portalettere che, è bene precisare, non perderanno il loro posto di lavoro, ma subiranno una mobilità interna verso altri mestieri o verso altre province, al netto delle proposte di esodo incentivato che Poste predispone ogni anno sino al 2019. “Il progetto di riorganizzazione di recapito però”, secondo Cgil, “doveva rispettare, non solo quanto previsto nell’accordo nazionale, sottoscritto con le Organizzazioni sindacali nel settembre 2015, ma anche il contratto di programma sottoscritto con il Governo in materia di servizio universale,

atteso che Poste Italiane, almeno sino a tutto il 2019 percepisce un contributo di circa 260 milioni di euro per recapitare la posta su tutto il territorio. Poste Italiane quindi, per affrontare questa riorganizzazione, aveva garantito l’impegno a realizzare un progetto e investimenti in nuove tecnologie in tempi brevi che nei fatti resta disatteso e lascia gli addetti nel caos più completo. Spiegare quello che sta succedendo e quali siano i buchi neri nella nuova organizzazione postale è complicato, ma la considerazione che nasce è quella che forse ci sia una volontà politica e aziendale a dismettere una parte del servizio di recapito dal 2020, anno in cui Poste non avrà più riconosciuto il contributo per il servizio universale, e forse sta pensando di riposizionarsi su un mercato di prodotti postali con un alto valore aggiunto. È chiaro che l’atteggiamento di Poste, al di là delle dichiarazioni di rito “che tutto va bene”, non aiuta a capire se la situazione potrà avere un cambio radicale. L’incontro di verifica sulla riorga-

nizzazione del recapito, infatti, tenutosi a Roma nei giorni scorsi, non è andato verso quanto richiesto dalle Organizzazioni sindacali e auspichiamo un coinvolgimento sia delle associazioni dei consumatori che dei Sindaci che, a nostro avviso dovrebbero, chiedere un immediato coinvolgimento dell’ANCI a tutti i livelli. Ci chiediamo inoltre quale ruolo stia svolgendo la deputazione locale, sia quella di Governo che d’opposizione, non ci risulta allo stato attuale alcun intervento concreto sul problema del recapito sul territorio salentino, e per porre un freno all’azione di privatizzazione di un’azienda che resta ancora di proprietà dello Stato. La SLC CGIL comunica che in questi giorni, dopo l’ulteriore confronto a livello nazionale che ha dimostrato la poca percezione della realtà sulla qualità del servizio e del lavoro che si ha a livello centrale, di fronte a tutti i disservizi che si registrano quotidianamente in periferia, la Segreteria Nazionale sta proclamando una nuova stagione di lotta”.

Castrignano del Giovane dentista salentino Capo: lavori in corso “Best Young Speaker”

Centro storico. Al via la riqualificazione degli impianti di illuminazione artistica

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entre procedono i cantieri per la ristrutturazione degli edifici scolastici e delle aree annesse, il Museo del corallo bianco, gli interventi sulla viabilità e l’efficientamento energetico dell’intera rete di illuminazione stradale e del lungomare di Leuca, hanno preso il via in questi giorni anche i lavori di riqualificazione degli impianti di illuminazione artistica del centro storico. Nell’area compresa tra le Piazze Indipendenza e Piazza Mercato, passando per la centralissima piazza San Michele, e nella Piazza Torre di Salignano, è in corso la sostituzione tutti i vecchi pali e armature, vetusti, corrosi o insufficienti e la loro implementazione. Saranno installati corpi illuminanti in ghisa e acciaio in stile ornamentale, con piastra a led. I nuovi lampioni, oltre ad illuminare in maniera più uniforme ed adeguata il centro cittadino, conferiranno alle nostre piazze un decoro urbano anche nelle ore diurne, valorizzandone i prospetti e le emergenze storico-architettoniche. Nei lavori è compresa la sistemazione dello slargo adiacente la Piazza San Michele, consistente nel rifacimento della massicciata e della pavimentazione

Premio prestigioso. Giorgio Cacciatore, odontoiatra di Tricase, vincitore del concorso europeo per giovani ricercatori

stradale. Il progetto redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale su indirizzo della Giunta Rosafio, nel 2015, è stato posto a gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori nel febbraio 2016, per un importo di 95.000€. Proprio nelle scorse settimane, le consigliere di minoranza Rosafio (ex sindaco) e Schirinzi avevano protocollato una interrogazione al Sindaco per sollecitare l’avvio dei lavori, che già da diversi mesi erano stati affidati alla ditta aggiudicataria. La stessa ex sindaco Anna Maria Rosafio ha sottolineato: “Un’altra realizzazione della nostra Amministrazione prende forma a Castrignano. Fatti concreti, questa è la nostra eredità”.

urante l’ultimo Congresso Internazionale della Società Italiana di Ortodonzia (SIDO), il Dr. Giorgio Cacciatore ha partecipato ad una competizione per giovani ricercatori organizzato dalla Federazione Europea di Ortodonzia (FEO), risultando vincitore del “FEO Best Young Speaker / Francesca Miotti Award 2016”. Nato a Tricase nel 1985, diplomato presso il Liceo Scientifico G. Stampacchia, il giovane salentino nel 2003 si è trasferito a Milano dove ha conseguito la Laurea in Odontoiatria (2008), la Specializzazione in Ortognatodonzia (2011) e il Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche (2016). Attualmente, risulta iscritto al Master of Science in Evidence-Based Health Care presso l’Università di Oxford. Da sempre ha deciso di focalizzare la sua attenzione sull’ortodonzia, branca dell’odontoiatria che si occupa principalmente dell’allineamento dei denti e della funzione della bocca. Dal 2011, è responsabile della sezione di Ortognatodonzia, all’interno del reparto di Odontoiatria, nell’Ospedale S. Isidoro di Trescore Balneario

(BG). Ora svolge la sua attività come esclusivista in ortodonzia dividendosi tra Milano, province limitrofe e il Salento (Tricase, Lecce). “L’ortodonzia è una materia piuttosto vasta”, spiega il giovane odontoiatra, “con molte connessioni con le altre branche dell’odontoiatria e della medicina (pediatria, otorinolaringoiatria, fisioterapia, ecc.). Negli ultimi anni sono stati fatti notevoli passi avanti. Sono disponibili nuove apparecchiature in metallo o estetiche, apparecchi trasparenti e apparecchi posizionati sulla superficie interna dei denti (realmente invisibili). Inoltre, diversi strumenti tridimensionali sono entrati nella pratica quotidiana di un ortodontista: impronte digitali della bocca, foto tridimensionali del viso

con la stessa tecnologia alla base del cinema 3D, radiografie computerizzate che permettono una ridotta esposizione di raggi da parte del paziente. Ormai, è possibile fare diagnosi e costruire apparecchi integralmente con l’ausilio del computer”. Cacciatore è stato già autore di presentazioni e articoli in ambito ortognatodontico a livello nazionale e internazionale. “Il premio, ottenuto presentando il mio progetto di dottorato”, dice, “ corona un percorso di studi dedicato alla specializzazione e alla ricerca. Seguire la ricerca permette di essere costantemente aggiornato sulle più innovative tecniche di diagnosi e terapia” afferma. “Infine, la mia ultima esperienza universitaria rafforza la mia passione per i trattamenti basati sull’evidenza scientifica. Obiettivo di questi trattamenti non è solo il miglior risultato estetico-funzionale, ma anche la predicibilità, i tempi ridotti e la stabilità a lungo termine. Il paziente deve essere al centro delle scelte terapeutiche. In futuro”, concludeCacciatore, “sarà coinvolto nella scelta dei filoni di ricerca che più si avvicinano alle sue esigenze”.


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la novità

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università

Unisalento: via libera per il Dams Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. Anche Viticoltura ed enologia. Approvate le proposte dell’Università del Salento nei settori della cultura, dell’agroalimentare e del turismo

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Comitato Universitario Regionale di Coordinamento della Puglia ha approvato all’unanimità, nella riunione di questa mattina, le proposte dell’Università del Salento che arricchiscono l’offerta formativa dell’Ateneo di tre nuovi corsi di laurea per il prossimo anno accademico 2017/2018. Si tratta di: corso di laurea triennale in “Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo” (DAMS), avanzata dal Dipartimento di Beni Culturali con la collaborazione di altri Dipartimenti; corso di laurea triennale in “Viticoltura ed enologia”, avanzata dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali in collaborazione con altri Dipartimenti UniSalento e con l’Università degli Studi di Bari (sede amministrativa presso UniSalento); corso di laurea triennale in “Manager della filiera turistica”, avanzata dal Dipartimento di Scienze dell’Economia in collaborazione con altri Dipartimenti.

Il Rettore Vincenzo Zara: “Occasione da non perdere”

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passaggio fondamentale”, commenta il Rettore Vincenzo Zara, “che ci consente di procedere con ottimismo nell’iter per l’attivazione. Sono corsi che rispondono in modo puntuale alle esigenze emerse sul territorio negli ultimi anni, caratterizzato da uno sviluppo economico rilevante nei settori della cultura, dell’agroalimentare e del turismo. Siamo certi, quindi, che la formazione superiore che potremo fornire potrà contribuire alla valorizzazione delle competenze e dei ta-

valutare le nostre proposte, avvalendosi del supporto di CUN e ANVUR, al fine di esprimere il parere definitivo che si tradurrà, auspicabilmente, nell’accreditamento dei nuovi corsi entro il prossimo mese di maggio. Siamo fiduciosi di poter concludere l’iter positivamente. Salento e UniSalento possono crescere assieme, è un’occasione da non perdere”.

Con Winspeare 80 artisti per il Dams a Lecce

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lenti che il Salento esprime e, quindi, all’ulteriore sviluppo del territorio stesso. Per tutti e tre i corsi, l’interlocuzione con i vari attori del territorio è stata molto forte e molto positiva, i Dipartimenti hanno lavorato molto bene e sono state preziose le osservazioni del nostro Nucleo di Valutazione. Impressionante, poi, è stata la mobilitazione per il DAMS: tantissimi artisti noti si sono spesi per appoggiare la nostra proposta, diversi Comuni e tanti cittadini. Anche i ragazzi di “Repubblica Salentina”, 150 studenti del “Galilei-Costa” che hanno dato vita al nuovo progetto “Salento X – In Beauty We Trust”, ci hanno fatto sapere di essere convinti della validità del nostro progetto. Un esempio virtuoso, secondo me da segnalare a livello nazionale, di come si possa “invertire” la direzione dell’interlocuzione: dal territorio all’Università anziché il contrario. Toccherà ora al MIUR

rano state oltre 400 le adesioni che ha raccolto l’appello lanciato nei giorni scorsi dal regista Edoardo Winspeare e dallo sceneggiatore Alessandro Valenti a sostegno dell’istituzione del corso di laurea triennale in “Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo” all’Università del Salento, considerato corrispondente “a una spiccata vocazione del territorio”, capace di interpretare “un’esigenza largamente diffusa tra gli studenti” e che “costituisce un potenziale fattore di sviluppo” territoriale. Hanno aderito più di 80 artisti del cinema, del teatro, della musica e delle arti visive, salentini e no, tutti vicini al Salento per attività artistiche, collaborazioni e progetti, molti dei quali si sono dichiarati disponibili anche a collaborare con l’Università per le attività didattiche del nuovo corso di laurea. Si tratta di: Laura Abbatino, Matteo Alemanno, Antonio Ancora, Davide Barletti, Leandro Barsotti, Alberto Bertoli, Carla Bissi (Alice), Gabriele Blandini, Fernando Blasi (Nando Popu), Roberto Bonfanti, Andrea Braido, Sofia Brunetta, Carolina

Bubbico, Marco Calignano, Raffaele Casarano, Marina Giulia Cavalli, Gigi Cavalli Cocchi, Francesca Cavallin, Danilo Cherni, Franco Chirivì, Cecilia Clotilde De Chailly, Andrea Coppola, Giandomenco Curi, Massimo Donà, Daniele Durante, Mauro Durante, Ludovico Einaudi, Beppe Elia (Animalunae), Luisa Elia, Mattia Epifani, Alberto Fortis, Amedeo Fago, Massimiliano Frumenti, Diego Galeri, Pietro Gennardi, Enrico Ghedi, Riccardo Giagni, Sabina Guzzanti, Pino Ingrosso, Pierfrancesco Loche, Veronika Logan, Valentina Madonna, Stefano Manca, Piero Marsili Libelli, Giuseppe Maggio, Gianni Marroccolo, Elsa Martinelli, Gianluca Milanese, Elisa Minari, Giorgio Mongelli, Francesco “Frank” Nemola, Vittorio Nocenzi (anche con un video pubblicato online), Gaetano Occhiofino (Torto OG), Totò Onnis, Ferzan Ozpetek, Antonio Parente, Paolo Pasi, Cecilia Pavone, Omar Pedrini, Ramon Perez, Giuseppe Piccioni, Francesco Piccolo, Alex Pierro, Fausto Pirìto, Nino Cristiano Pirìto, Donatello Pisanello, Michele Placido, Marco Poeta, Roberta Poiani, Sergio Reggioli (Nomadi), Franco Sainini, Daniela Scarlatti, Pino Scotto, David Sebasti, Diego Spagnoli, Max Stefani, Luigi Taccone, Davide Toriano, Sacha Torrisi, Cristiano Turato (Nomadi), Federica Vincenti. Hanno aderito inoltre studenti, personalità del mondo della cultura e numerosi cittadini non solo pugliesi. Dal Comune di Uggiano La Chiesa è partita la sollecitazione agli altri Comuni salentini a deliberare a sostegno del DAMS, e diversi Comuni si sono già attivati in tal senso.


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cronaca

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minaccia i genitori con il coltello: arrestato

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Castrignano de’ Greci si è consumato l’ennesimo caso di maltrattamenti in famiglia che è sfociato in una violenta minaccia aggravata dall’uso di un coltello da cucina, culminato poco dopo nell’arresto di Fabio Rocco Coluccia. l’episodio è stato l’apice di una serie di comportamenti ed avvenimenti che hanno visto protagonista il 41enne di Castrignano de’ Greci, pregiudicato, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno in quel Comune. Da tempo i genitori dell’uomo, costretti a sopportare i comportamenti del figlio, avevano riferito ai militari della stazione di Martano che la situazione, sebbene ancora circoscritta entro certi limiti di sopportazione, stava visibilmente degenerando. non sono trascorsi molti giorni. Infatti Fabio Coluccia ha nuovamente fatto prepotente richiesta di denaro ai ge-

nitori, questa volta però ha pensato di utilizzare un coltello da cucina per minacciarli ed ottenere una somma di denaro verosimilmente necessaria all’acquisto di sostanza stupefacente, visti i suoi trascorsi. Questa volta i genitori del 41 enne non hanno esitato a contattare il 112 che in pochi minuti ha inviato sul posto i militari della stazione di Martano, già al corrente della delicata situazione. l’intervento dei Carabinieri ha consentito di bloccare l’uomo, trarlo in arresto e sequestrare l’arma bianca utilizzata per compiere i reati in parola. Al termine delle formalità di rito, Coluccia è stato accompagnato presso la casa Circondariale di lecce a disposizione del P.M. di turno. Ora dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia aggravata, estorsione, violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale di p.s.

Crolla casa in centro a taurisano: nessun ferito

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venuta giù all’improvviso, fortunatamente senza far male a nessuno. In via Crispi, a taurisano, del civico 60 resta il numero e qualche muro diroccato. la casa che vi si trovava, è crollata nel pomeriggio del 24 gennaio scorso. le cause, da una prima ricognizione, sembrerebbero riconducibili al maltempo dell’invernata, che dopo la nevicata di inizio anno ha visto abbondanti precipi-

tazioni susseguirsi nelle scorse ore. Pesa, però, giocoforza anche la mancata manutenzione della struttura che, disabitata, era probabilmente abbandonata a sé stessa. Dopo il crollo sono giunti sul posto i vigili del fuoco del Dipartimento di tricase. Il loro intervento ha permesso la messa in sicurezza dell’area: i muri crollati, tra le altre cose, avevano invaso la strada, impedendo il passaggio.

Casarano: “Rivuoi la tua macchina? paga!”

È

venuta giù all’improvviso, fortunatamente senza far male a nessuno. In via Crispi, a taurisano, del civico 60 resta il numero e qualche muro diroccato. la casa che vi si trovava, è crollata nel pomeriggio del 24 gennaio scorso. le cause, da una prima ricognizione, sembrerebbero riconducibili al maltempo dell’invernata, che dopo la nevicata di inizio anno ha visto abbondanti preci-

pitazioni susseguirsi nelle scorse ore. Pesa, però, giocoforza anche la mancata manutenzione della struttura che, disabitata, era probabilmente abbandonata a sé stessa. Dopo il crollo sono giunti sul posto i vigili del fuoco del Dipartimento di tricase. Il loro intervento ha permesso la messa in sicurezza dell’area: i muri crollati, tra le altre cose, avevano invaso la strada, impedendo il passaggio.

tiggiano: “trova iphone” e finisce in manette

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carabinieri hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di revoca di affidamento in prova, Domenico De Francesco, 54 anni, originario del brindisino, già noto alle forze dell’ordine, prelevandolo dalla sua abitazione in tiggiano. Questi i fatti: a fine estate 2016 un ragazzo si è presentato presso la stazione Carabinieri di Gagliano del Capo per denunciare il furto del proprio borsello, lasciato incustodito sotto un ombrellone di una delle meravigliose spiagge del sud salento. nel borsello vi era anche uno smartphone modello iPhone della Apple. Il Comandante della stazione di Gagliano del Capo ha pensato bene di provare a geolocalizzare il cellulare tramite

l’applicazione della Apple “trova iPhone”. In effetti, appena avviata l’applicazione, il cellulare oggetto di furto ha fornito la sua posizione approssimativa; è bastato seguire le tracce virtuali per rintracciare, con relativa facilità, l’abitazione in cui il cellulare era stato occultato e quindi chi ne avesse il possesso in quel momento. A questo punto della storia entra in scena De Francesco, il quale non è stato in grado di chiarire come mai l’iPhone oggetto di furto fosse comparso nella sua stanza da letto. Il cellulare è stato recuperato e riconsegnato alla vittima, con sua somma soddisfazione anche perché, come oramai accade sempre più spesso, custodiva nella sua memoria tutte le foto delle vacanze

oltre a mail, appuntamenti ed altro dell’attività lavorativa. De Francesco, invece, è stato denunciato per ricettazione. l’uomo a era già “affidato in prova” per altri reati contro il patrimonio commessi nel Veneto nel corso degli anni passati. In virtù di quanto accaduto, i Carabinieri hanno chiesto la revoca del beneficio anche perché pare che il 54enne almeno un’altra occasione aveva contravvenuto agli obblighi imposti dal Magistrato di sorveglianza avventurandosi fuori dal Comune di tiggiano, infrazione accertata dai Carabinieri di Corsano. l’autorità giudiziaria competente ha revocato il beneficio dell’affidamento in prova, disponendo che De Francesco continui a scontare la pena residua presso la Casa Circondariale di lecce, luogo in cui è stato trasferito dai Carabinieri al termine delle formalità di rito.

parabita: beccato truffatore seriale

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Parabita i carabinieri hanno notato parcheggiata in maniera sospetta una Mercedes classe “a” di colore grigio, tra l’altro intestata ad una società di noleggio del nord italia. insospettiti si sono appostati e hanno aspettato sin quando il presunto proprietario fosse uscito da un’abitazione vicina salvo poi allontanarsi repentinamente. l’auto e la descrizione dell’uomo corrispondevano alle indicazioni che da qualche giorno erano state comunicate ad alcuni comandi arma. in particolare si faceva riferimento ad una vettura simile a quella individuata, con a bordo una persona con accento campano, che si presentava a casa delle persone dopo aver suonato al citofono. nell’ultima circostanza qualcuno aveva ricevuto l’uomo in casa. dopo poche centinaia di metri, i carabinieri lo hanno fermato per controllarlo. Già alla richiesta dei motivi della sua permanenza nella zona, l’uomo ha fornito nebulose e poco credibili giustificazioni. così i carabinieri hanno deciso di procedere alla perquisizione, nel corso della quale sono stati rinvenuti 3mila euro in banconote di grosso taglio. i militari dell’arma hanno poi contattato gli anziani coniugi dell’abitazione visitata poco prima dal truffatore. le vittime, hanno riferito che, poco prima, avevano ricevuto alcune telefonate da un sedicente maresciallo dei carabinieri e un avvocato che avevano comunicato come il loro figlio fosse rimasto coinvolto in un incidente stradale. nell’immaginario racconto i fantomatici operatoti giudiziari avevano riferito che il figlio non aveva subito gravi conseguenze ma che invece, una donna coinvolta nel sinistro aveva subito lesioni più gravi, quali una frattura ad una gamba e ad un braccio. per evitare l’arresto, paventato dai truffatori, i due genitori ottantenni avrebbero dovuto versare la somma di 3mila euro ad un incaricato, indispensabili per ottenere la liberazione su cauzione. soltanto poco dopo la consegna del denaro, appena ripresi dallo shock , le vittime hanno contattao il proprio figlio che invece arrivava sul posto per rassicurare i genitori che non gli era successo nulla. accompagnato in caserma l’uomo, Antonio Tranchino, 26 anni, napoletano, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato riconosciuto dalle vittime e arrestato in flagranza per truffa (art. 640 del codice penale). i suoi due telefoni cellulari sono stati sequestrati per effettuare altri accertamenti e poter individuare eventuali altri complici. il denaro recuperato stato restituito alle vittime. nel rinnovare le raccomandazioni più volte formulate per prevenire simili odiosi reati commessi nella totalità dei casi in pregiudizio di anziani indifesi e soli, le forze dell’ordine invitano tutti i cittadini a “segnalare tempestivamente la presenza di autovetture e/o persone sospette. le forze di polizia non chiedono mai la corresponsione di somme di denaro per nessuna attività e contattano i cittadini sempre con personale in uniforme”. la tempestività delle comunicazioni e il contatto diretto con le locali stazioni carabinieri o con i numeri di emergenza 112 e 113 sono fondamentali per prevenire potenziali situazioni di pericolo e garantire un intervento efficace.

pescatore spacciatore

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carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Giovanni Terragno, 53enne di Galatone, coniugato, pescatore, censurato, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. terragnoI Carabinieri del luogo, già da alcune settimane tenevano sotto controllo l’uomo, avendo notato nei pressi della sua abitazione assidua frequentazione di giovani tossicodipendenti. hanno deciso, quindi, di effettuare una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione. I sospetti dei carabinieri sono diventati certezza allorquando all’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti 345 grammi di marijuana, 79 di hashish suddivisa in 12 stecche, un bilancino digitale di precisione, materiale vario per il confezionamento e la somma di € 545,00, ritenuta provento dell’attività di spaccio. terragno è stato dunque tratto in arresto in flagranza di reato e condotto, su disposizione del P.M. di turno, presso la Casa Circondariale di lecce.


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gommone fantasma con 700 chili d’erba

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Carabinieri hanno rinvenuto un gommone alla deriva ed un grosso quantitativo di marijuana a Melendugno, precisamente in località San Basilio-Marina di San Foca. Gli uomini della Compagnia di lecce, infatti, nell’effettuare un’accurata ispezione, hanno rinvenuto sulla battigia grossi involucri in cellophane di varie

dimensioni, opportunamente sigillati, contenenti marijuana sfusa per complessivi kg. 700, che sarebbe stata sicuramente collocata sul mercato una volta confezionata in singoli panetti. la droga è stata sottoposta a sequestro e messa a disposizione della competente autorità giudiziaria.

tricase, crolla copertura pista di pattinaggio

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al divertimento alla paura in pieno centro a Tricase, in piazza Cappuccini. Attorno alle 20 del 7 gennaio scorso, la copertura della pista di pattinaggio (montata in occasione delle feste natalizie), molto probabimente a causa del peso della neve accumulatasi, è crollata

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Narcotrafficante fermato nel Canale d’Otranto con 500 kg di droga

760 kg di marijuana sulla ladre in manette costa di torre Specchia per colpa... della Notte della taranta

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Guardia di Finanza di lecce con l’ausilio di unità del servizio aereo navale, hanno inferto un nuovo duro colpo ai narcotrafficanti che tentano di immettere sul territorio nazionale ingenti quantitativi di droga. Il tutto e’ iniziato quando un elicottero del gruppo aeronavale di taranto in perlustrazione nel Canale d’Otranto ha avvistato uno scafo sospetto che a velocità sostenuta si dirigeva dalle acque internazionali verso le coste salentine. Una volta iniziato il monitoraggio dall’alto, sono state allertate dalla sala operativa di lecce le pattuglie del dispositivo predisposto in questi frangenti con i finanzieri leccesi ed i colleghi della compagnia di Otranto che si sono diretti tempestivamente verso la costa. Contemporaneamente una potente unità navale del corpo presente nel teatro delle operazioni, ha consentito una cornice di sicurezza in mare per scongiurare l’eventuale fuga a ritroso dei narcotrafficanti vistisi scoperti e, nonostante il buio della notte, individuati dall’alto attraverso sistemi sofisticati di videoripresa all’infrarosso. le immagini hanno immortalato tre individui e un natante carico di pacchi sospetti intento a spiaggiare in località San Cataldo – Torre Veneri. Gli scafisti, si sono precipitosamente dati alla fuga, incalzati dalla presenza in cielo dell’unità aerea del corpo e dalle pattuglie terrestri che a tutto gas sono giunte sul luogo. Fermata la fuga, agli occhi dei finanzieri del gruppo di lecce è apparsa così, alla luce dei riflettori, un’imbarcazione in vetro resina dotata di un potente motore fuoribordo e con numerosi involucri contenenti 510 kg. di marijuana purissima, stipati all’interno. nella rete dei baschi verdi è finito un cittadino albanese, il quale, braccato dai militari nel buio della pineta circostante dove tentava di darsi alla fuga, è stato riconosciuto dagli indumenti bagnati. l’uomo è stato arrestato e condotto presso la caserma di piazzetta dei Peruzzi così come il natante sequestrato. l’operazione ha evitato che fosse messa in circolazione nella Penisola stupefacente per valore sul mercato di circa 5 milioni di euro. le indagini, affidate al gruppo di lecce, sono ora improntate alla ricerca dei complici dell’albanese arrestato e all’individuazione dei canali di approvvigionamento.

sul ghiaccio. L’attrazione era in funzione, in una magica atmosfera che difficilmente si ripeterà in futuro: pattinaggio su ghiaccio sotto un’abbondante nevicata. Tanta paura, fuggi fuggi generale, pezzi di ghiaccio che cadevano, ma per fortuna nessuno dei presenti è rimasto ferito.

ecuperato un carico di stupefacenti sulla spiaggia di torre specchia di Vernole. le “Fiamme Gialle”, Gruppo di lecce, hanno sequestrato 760 chilogrammi di marijuana. la droga, trasportata con un gommone porbabilmente giunto dai Balcani, era imballata in quaranta involucri. Durante le festività di natale sono stati intensificati i pattugliamenti sulle coste in previsione di sbarchi. Probabilmente gli scafisti, spaventati dalla presenza dei finanzieri sulla costa, dopo aver sbarcato la droga e ten-

tato di nasconderla tra le dune, si sono dati alla fuga dopo aver tagliato le camere d’aria del gommone, rendendolo inutilizzabile ed abbandonando il carico. I militari, dopo aver effettuato le ricerche nella zona dello sbarco, hanno rinvenuto una muta ed un coltello con il quale hanno squarciato il gommone. tutto il materiale sequestrato è stato posto a disposizione della Procura. Delle attività sono stati informati i sostituti procuratori Giovanni Gagliotta e Alberto santacatterina, quest’ultimo della Dda di lecce.

taurisano: bruciato presepe dei giovani

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2017 a Taurisano inizia tra lo sconcerto. La notte di San Silvestro è stata accompagnata da un’amara sorpresa: il “presepe dei giovani” è stato dato alle fiamme. Realizzata grazie all’impegno dei ragazzi della parrocchia di Don Ippazio, la Natività è stata distrutta nella notte dalle lingue di fuoco. Incerte le origini della combustione, ma sicura è la matrice dolosa. La comunità taurisanese ha commentato con disgusto l’accaduto, tra piazze e social network, condannando senza mezzi termini gli autori del gesto, pur ancora senza nome. Al momento del rogo, sul posto si sono recati polizia e vigili del fuoco. Quello di Taurisano non è l’unico presepe preso di mira, negli ultimi anni, da vandali o balordi. Se a Ugento, un anno fa, al piccolo incendio scoppiato si era associata la fatalità di lucine difettose, in altri centri, uno su tutti Lecce, si sono registrate addirittura “aggressioni” o rapimenti ai personaggi della natività.

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Carabinieri della stazione di Corigliano d’Otranto, al termine di una specifica attività di indagine scaturita da una denuncia di furto presentata lo scorso ferragosto da una 64enne di Melpignano, hanno tratto in arresto due ebolitane in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di lecce. I fatti risalgono appunto al 15 agosto 2016, quando la vittima, a Ruffano, nella piena calca di persone, mentre si apprestava a visitare il noto santuario di san Rocco, venne avvicinata da due donne che con mossa repentina e abile, le sfilarono il portafogli contenente 300 euro in contanti e la carta bancoposta con relativo codice pin. successivamente le due malviventi, tra il 15 ed il 16 agosto, si son recate a Maglie dove hanno effettuato 5 prelievi fraudolenti per un totale di 1.100 euro ai danni della ignara vittima. A seguito della denuncia, sono scattate immediatamente le indagini da parte dei militari di Corigliano d’Otranto che hanno identificato gli sportelli atm presso i quali erano stati effettuati i prelievi. Proprio dalle telecamere degli sportelli Postamat sono state estrapolate le foto dei volti delle due donne, una più giovane, l’altra sulla cinquantina. È stata avviata subito una analisi degli identikit presenti in banca dati che, in un primo momento ha dato esito negativo. la svolta alle indagini è giunta proprio durante la manifestazione musical-popolare più famosa del salento, la “notte della taranta”, dove tra le oltre 150mila persone presenti, gli stessi Carabinieri di Corigliano d’Otranto hanno riconosciuto le due donne riprese dalle immagini estrapolate dalle telecamere dei postamat. Erano rimasti così impressi quei volti nella mente dei militari che, appena notate aggirarsi per l’area del concertone, non hanno avuto dubbi e le hanno immediatamente identificate. I riscontri successivi sono stati determinanti per fornire all’autorità giudiziaria tutte le fonti di prova ritenute sufficienti a richiedere al Gip l’emissione della misura cautelare in carcere, in particolare i tratti somatici, l’abbigliamento, i tatuaggi. Pertanto ieri mattina, all’alba, i Carabinieri della stazione di Corigliano d’Otranto, a Eboli, coadiuvati dai militari della locale Compagnia Carabinieri, hanno individuato le due donne, Rita Petrillo, 53 anni, e Veronica Morelli, 30, rispettivamente madre e figlia, con precedenti specifici per analoghi reati, e le hanno tratte in arresto in esecuzione della misura cautelare. A seguito delle formalità di rito, le due donne sono state associate alla Casa Circondariale di salerno.


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scuole contro

La guerra dei licei questo periodo le scuole superiori entrano puntualmente in competizione per acIn caparrarsi le iscrizioni al successivo anno scolastico. E a quanto pare, come in guerra e in amore, tutto pare lecito. Così nel Capo di Leuca si è accesa un polemica che a quanto ci risulta già covava da tempo. Tra indirizzi tradizionali, curvature e opzioni è venuta fuori una rovente polemica tra dirigenti scolastici. Di seguito gli interventi dei dirigenti del Liceo Scientifico Stampacchia e del “Comi” di Tricase e quella del “Salvemini” di Alessano. Ma voi lettori e incolpevoli spettatori cosa ne pensate? Dite la vostra a info@ilgallo.it o sulla nostra pagina facebook redazione.ilgallo

dallo Stampacchia: “il Salvemini di Alessano non è un liceo Scientifico”

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entile Direttore, sono Mauro Polimeno, Preside del Liceo G. Stampacchia di Tricase. Sfogliando il Gallo del 14 gennaio ultimo scorso, ho letto con stupore, in un’inserzione pubblicitaria del suo autorevole giornale, che l’I.I.S.S. Salvemini di Alessano è anche un Liceo Scientifico. Naturalmente ogni scuola ha il diritto di pubblicizzare la sua struttura ed i suoi punti di forza, ma ricordiamo sempre che noi siamo servizio pubblico ed in quanto tali abbiamo il dovere, morale e giuridico, di informare gli studenti aiutandoli nelle scelte. Parlare di un Liceo Scientifico all’Istituto Salvemini è un indiscutibile falso, l’Istituto Salvemini ha un Liceo delle Scienze Applicate che, come è evidente per chiunque abbia una minima com-

petenza in materia di ordinamenti scolastici, non è assolutamente un Liceo Scientifico ma semplicemente un’opzione dello stesso. Tale opzione formativa, pur nella sua dignità, propone un piano di studi che è indirizzato a ragazzi con attitudini ed interessi diversi rispetto allo“scientifico”. Naturalmente, è persino superfluo puntualizzarlo (ma tant’è…), un corso opzionale di Latino non trasforma le

“scienze applicate” in “scientifico”, così come un Liceo Scientifico se aggiungesse una seconda lingua straniera opzionale non si trasformerebbe il Liceo Linguistico. Per cui, gentile Direttore concludo ribadendo un concetto fondamentale: l’Istituto Salvemini di Alessano non ha nessun corso di Liceo Scientifico tradizionale. Lo dimostra il fatto che in quel di Alessano nessuna classe è nata né tanto meno nascerà come Liceo Scientifico. L’unico istituto che può fregiarsi di avere un percorso formativo di Liceo Scientifico tradizionale è lo Stampacchia. Il bene degli studenti viene prima di tutto, e per scegliere bene gli studenti vanno informati correttamente”. Mauro Polimeno D.S. “Stampacchia” Tricase

la replica dal Salvemini: “polimeno ha detto il falso”

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aro Direttore, sono io a leggere con stupore per i contenuti e con disappunto per i toni quanto lamentato dal dirigente dello G. Stampacchia, Mauro Polimeno. Come dovrebbe essere ben noto, il D.P.R. 89/2010 all’art. 8 comma 4, prevede espressamente che il Liceo Scientifico comprenda l’opzione Scienze Applicate, come peraltro riconosciuto dallo stesso D.S. dello Stampacchia. Pertanto in un rapporto di genus a species, nel genus Liceo Scientifico rientra la species Liceo Scientifico delle Scienze Applicate. E’ quindi all’evidenza contraddittorio affermare che un’opzione del Liceo scientifico sia qualcosa di diverso dal Liceo Scientifico stesso! Pertanto l’aver pubblicizzato che presso il Salvemini di Alessano vi è un corso di Liceo Scientifico non è affatto un falso. Nell’inserto pubblicitario, inoltre, si fa espresso riferimento al Liceo Scientifico S.A. (Scienze Applicate); di ciò ne dà atto anche il Collega dello Stampacchia, sicché non si comprende il grave addebito di falso. Per chiarezza: l’unica differenza nelle materie curricolari è che nel Liceo Scientifico delle S.A.

si studia l’Informatica mentre in quello “Tradizionale” si studia il Latino (vedasi all. F al citato DPR). L’aver reso noto che il Salvemini avrà un corso opzionale di Lingua Latina non equivale affatto a dire che il Liceo con opzione Scienze Applicate diventa un Liceo Scientifico, per così dire, tradizionale; diversamente, si sarebbe fatto riferimento, molto più semplicemente, al solo Liceo Scientifico tradizionale. Neppure regge la similitudine tra Liceo scientifico che, aggiungendo una seconda lingua, non può diventare Liceo linguistico; in quel caso è ovvio, perché, come è ben noto, si tratta di due generi di scuole diverse. E’ quindi sbagliato, o meglio falso, affermare che l’IISS Salvemini non ha un corso di Liceo Scientifico. Quanto sopra al fine di una corretta informazione, che il Salvemini attua e pretende; solo così gli studenti potranno scegliere liberamente e bene, con la piena conoscenza di quello che gli Istituti presenti sul territorio, nessuno escluso, offrono con i loro piani di studio”. Chiara Vantaggiato D.S. “Salvemini” Alessano

dallo Stampacchia/2: “ma è davvero così difficile capirci?” Costa veramente tanto sottolineare con chiarezza che si tratta dell’opzione e non dello scientifico tradizionale?

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entile Direttore, ma è veramente così difficile capirsi? Vogliamo veramente scomodare il “latinorum” di manzoniana memoria per dare lustro ad una questione così semplice? Va bene, adattiamoci. La species è una fondamentale precisazione del genus; quindi se voglio lealmente far passare l’informazione uso la species e non il genus; si tratta semplicemente di essere leali e precisi. Ovviamente La collega Vantaggiato dice che le scienze applicate sono un’opzione dello “scientifico” e che, quindi, non sono diverse dallo scientifico. Ma questo è uno sfregio alla logica: opzione significa già differenza, se non ci fosse differenza non ci sarebbe opzione quindi i due corsi sarebbero identici, “indiscernibili”, per cui la designazione “scienze applicate” non esisterebbe perché superflua ed incomprensibile. Costa veramente tanto sottolineare con chiarezza che si tratta dell’opzione e non dello scientifico tradizionale? Basterebbe essere solo più precisi per il bene dei ragazzi e delle famiglie, così si eviterebbe di creare confusione nella cittadinanza che non è ovviamente tenuta a sapere con precisione in cosa consista il D.P.R. 89/2010 all’articolo 8, comma 4. E ciò mi eviterebbe di chiarire ad alcuni genitori frastornati

(esperienze personali dirette) che nel nostro circondario non esistono tre licei scientifici. E’ così difficile dire che il Salvemini ed il Comi hanno il Liceo delle Scienze Applicate che, pur essendo un’opzione, non è il Liceo Scientifico, mentre lo Stampacchia ha il Liceo Scientifico e, come abbiamo sempre ribadito, non ha le Scienze applicate? Per quanto riguarda l’intervento della collega del Comi veramente non ne comprendo il senso: elogiare la propria scuola per meriti che nessuno, per carità, ha mai messo in dubbio, ed accusare a casaccio “di diatribe che non fanno onore a nessuno (tranne a lei evidentemente, dato che si è autoelevata, pacatamente ovvio, al di sopra delle parti)” “bizzarrie varie”, “opzioni fantasiose”, ecc... Mi sembra totalmente fuori contesto, una ridondanza utile solo a creare ulteriore nebulosità. Mi scusi, gentile Direttore, per l’ulteriore precisazione, ma questa confusione, credo e spero non volontaria, si è protratta per troppo tempo. Per quel che mi riguarda il discorso può chiudersi qui. Continuino gli altri se ne hanno voglia. Con rispetto e stima nei confronti del “Salvemini” e del “Comi”, dei docenti che vi lavorano, del personale ATA e degli alunni. Cordiali saluti Mauro Polimeno (D.S. Stampacchia)


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dal Comi: “messo in piedi racapricciante spettacolo della disinformazione”

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gregio Direttore, sono Antonella Cazzato, Preside del Liceo Comi di Tricase e le scrivo a proposito di bizzarre pubblicazioni e puntualizzazioni che sono comparse sulla testata da lei diretta, a responsabilità piena e totale di chi le ha sottoscritte. Sono toccata, mio malgrado, da diatribe che non fanno onore a nessuno. Dunque spero di dare un contributo di pacata riflessione sul peso specifico delle parole che, nel nostro ruolo, utilizziamo, sui contesti e sulle modalità con cui le esprimiamo. Dirigo il Liceo Comi da pochi mesi, e vi sto lavorando con entusiasmo e passione. Oggi sono costretta ad abbandonare il silenzioso impegno e comunicare pubblicamente profondo disagio e disappunto per ciò che avviene anche, ma non solo, per il tramite del suo giornale. In questo periodo, assisto ad uno spettacolo raccapricciante, della disinformazione, della scorrettezza, della lotta senza quartiere tra scuole, inclini ad affidare il proprio Valore alladiminutio di quello altrui, a contorsionismi e improbabili Opzioni, fantasiosamente denominate, fuori ordinamento. Un generale impazzimento e smarrimento del senso della misura induce queste istituzioni ad incomprensibili acrobazie, che ragazzi e famiglie ben poco orientano e moltissimo disorientano. Tuttavia, ho scelto e chiesto al Liceo Comi un altro stile,

che non passa da queste logiche. Siamo i responsabili del servizio formativo per antonomasia: la scuola pubblica. Diversamente da altro, il nostro status istituzionale e giuridico a valenza esterna non è materia diimprenditoria creativa. Esistono, fino ad abrogazione, degli Ordinamenti che istituiscono e regolamentano i Profili degli Istituti scolastici di secondo grado, li denominano, li denotano nell’impianto dei curricoli e connotano nei margini di autonomia, senza possibilità di interpretazioni fantasiose a proprio beneficio e/o altrui danno. Per questo motivo, Direttore, mi asterrò da ogni puntualizzazione identitaria sul Liceo Comi, semplicemente perché non è necessaria. I nostri giovani studenti ci guardano severi, spesso più alti di noi e di noi parlano. Il Liceo Statale Comi ha svolto lo scorso 20 gennaio un Convegno pubblico, ripercorrendo un glorioso

passato nel quale, come Istituto Magistrale, non poco ha contribuito al progresso di tutto il territorio, con la possibilità per molti cittadini di studiare, insegnare, cambiare il proprio destino e incidere sul tessuto socio-culturale della città. Quell’istituto ha cessato la sua esistenza nel 1997, dopo 50 anni. Oggi il Liceo Comi, la più antica scuola superiore di Tricase, è una scuola inclusiva, con quattro importanti indirizzi liceali, Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate, Liceo Linguistico, Liceo Delle Scienze Umane, Liceo Delle Scienze Umane-Opzione Economico-sociale. Un quinto richiesto indirizzo, il Liceo Sportivo, ha il parere favorevole della provincia, ma non ha avuto il placet regionale: dunque l’unico Liceo Sportivo in provincia è a Lecce. I Licei non abbisognano di alcuna patente o certificazione di autenticità, sono regolamentati dal D.M. 89/2010, rientrano nel piano regionale, che è ora di rispettare. I 4 Licei del Comi sono sostanziati dal lavoro silenzioso mio e di persone che si prendono cura con elevata professionalità dei ragazzi e che qui pubblicamente ringrazio. Sono i nostri 4 Licei una bella realtà formativa che, con orgoglio, mi onoro di Dirigere, nel massimo rispetto per tutte le altre realtà da essa diverse”. Prof.ssa AntonellaCazzato D.S. “G. Comi” Tricase

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lA StORiA del “COmi” iN UN CONvegNO

“Il

Liceo Girolamo Comi, la sua storia e la sua missione” è il titolo del convegno organizzato dal “Comi”, in collaborazione con il Comune di Tricase e con il patrocinio della Provincia di Lecce svoltosi a Palazzo Gallone. L’evento ha riscosso molto interesse: la sala era gremita da molte persone, per diversi motivi legate all’Istituto Comi. Molti gli ex docenti, gli ex studenti di più generazioni e numerosi Dirigenti che si sono susseguiti nel tempo. Coordinatore il Francesco Accogli, direttore della Biblioteca comunale. La Dirigente del Liceo, prof.ssa Antonella Cazzato, avviando i lavori, si è detta onorata di introdurre l’incontro dedicato alla scuola di più antica istituzione sul territorio comunale di Tricase. Poi è intervenuto del sindaco Antonio Coppola, che ha ripercorso la storia dell’Istituto. Nato nel 1928 per l’impegno dell’Azienda Cooperativa Agricola Industriale di Tricase (ACAIT) ed intitolato all’eroe della prima guerra mondiale Locatelli, dal 1948 passò alla gestione comunale, a causa dell’impossibilità di sostenere i costi da parte della cooperativa. Nel 1960 l’istituzione dell’Istituto Magistrale, sede staccata del “P. Siciliani” di Lecce, poi l’autonomia dell’Istituto Magistrale del 1971 e l’intitolazione al poeta Girolamo Comi nel settembre 1979. Il primo cittadino ha continuato evidenziando l’impegno degli amministratori locali e dei parlamentari a favore dell’Istituto, elemento propulsore per la crescita culturale della città, a cui aveva contribuito anche la nascita dell’Università di Lecce, fortemente voluta dall’onorevole tricasino Giuseppe Codacci Pisanelli. È seguito l’intervento di Antonio Del Vino della Provincia di Lecce che ha ricordato l’importanza dell’Istituto Comi come pure delle altre scuole superiori, che fanno della città di Tricase il più grosso centro per la formazione superiore del sud Salento, sede di un’offerta formativa che nulla ha da invidiare agli altri più antichi centri di formazione del territorio con oltre 6mila studenti. È stata quindi la volta del Prorettore Domenico Fazio che, in modo molto accurato ha descritto l’evoluzione della formazione scolastica in Terra d’Otranto, dalla soppressione delle scuole dei Gesuiti, fino ai giorni nostri, evidenziando quanto fondamentale sia stato e sia ancora l’investimento in cultura e formazione. L’ex dirigente, prof. Francesco Renzo, si è soffermato sull’impegno per la costruzione del gruppo di lavoro e di un modello mirante al successo formativo, oltre all’istituzione del quinquennio sperimentale ad Indirizzo Linguistico nel 1988. Il dirigente Carlo Nestola, che ha ricordato l’impegno presso il Ministero, insieme alla prof. Antonia De Marco, per ottenere nel 1998 la definitiva istituzione dei corsi liceali autonomi, all’interno dell’Istituto Comi: Scientifico Tecnologico, Scienze Umane e Linguistico. La attuale dirigente ha poi concluso con un saluto caloroso agli ex dirigenti del Comi presenti in sala: il prof. Francesco Renzo, il prof. Carlo Nestola, il prof. Elio Lia, il prof. Antonio Nocco e la prof.ssa Giuliana Pisanello ed a quelli che non hanno potuto essere presenti. Significativi anche gli interventi di due ex alunni, oggi giovani ricercatori universitari: in campo filosofico Federica Ventola e in campo giuridico Vincenzo Carbone. Cristina Barbara


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aspettando Carnevale

Anteprima in maschera carneVale di cOrsanO e del capO di leUca

Anticipazioni. I tre carri che, preceduti da quello della Pro Loco, prenderanno parte alle sfilate di Alessano e Corsano

S

ono giornate frenetiche per i maestri cartapestai e per la folta schiera di aiutanti impegnati all’interno dei capannoni della zona industriale e nell’ex mattatoio comunale di Corsano. Si ripropone l’attesa sfida, giunta all’edizione numero 35, tra gli storici gruppi che ambiscono alla vittoria del trofeo posto in palio dalla Pro loco, presieduta da Salvo Bleve, con il patrocinio del Comune. Tre giorni di sfilate in programma: si inizia dalla confinante Alessano (con il patrocinio del Comune e il supporto della locale Pro loco) il 19 febbraio; la seconda tappa si terrà a Corsano il 26 febbraio, come anche la sfilata conclusiva del 28 febbraio, quando ci sarà la premiazione nella centralissima piazza San Biagio. Una breve presentazione di quelli che saranno i carri in concorso, preceduti da quello di apertura della Pro loco. Carro del gruppo Quei bravi ra-

gazzi (carrista Alessio Bravi) dal titolo One Peace: verrà reinterpretato un manga, diventato una serie animata di grande successo. La storia segue le avventure di Rubber, che all’età di sette anni mangia per sbaglio un frutto del diavolo che gli dona il potere di diventare un uomo di gomma. Sul carro trasformato in nave si andrà alla ricerca del tesoro insieme alla ciurma di cappello di paglia con Zoro, Usopp, Nami, Chopper e Sanji. È soprattutto la storia di un sogno dove ogni sognatore potrà rivedersi. Carro del gruppo Quelli che il macello (carrista Carlo Morrone) con titolo Attacco al potere, dove protagonista diventa il gioco che ha spopolato sui dispositivi multimediali “Clash of clan’s”, in cui bisogna creare un villaggio per poi espandersi addestrando truppe e attaccando altri villaggi. Nella ricostruzione c’è il Municipio, in questo caso con un partito da difendere, e il manovratore assu-

merà la faccia di Beppe Grillo, che smanetterà con il cellulare con l’intento chiaro di conquistare il Parlamento protetto però da forti mura. Intorno a lui tanti personaggi come lo Stregone, l’Arciere della torre, la Strega e il Re barbaro. Non mancherà la capanna del costruttore dove nascono le idee ma dove si trova l’italiano medio che dorme. Carro del gruppo Mir (carrista Cesario Ratano) con titolo Nuovo ordine mondiale, in cui verrà utilizzato il gioco dei Pokemon per far capire che esistono persone capaci di lottare senza usare mezzi atroci, mentre però si presentano continui e nuovi pericoli. L’umanità corre quindi dei rischi ma c’è una speranza che si possa salvare ciò che resta di positivo. Accanto ad alcune figure molto conosciute dei Pokemon come Pikachu, Charmander, Arbok e Squirtle, ci saranno personaggi come Ash e Misty, oltre all’affiancamento di Dragonite e Dratini e all’intervento della papera Psyduck.

carneVale paTUense

A

nche a Patù, si prepara all’arrivo del Carnevale che, attraverso un tripudio di colori ed emozioni, rallegrerà le stradine del Borgo con tre giorni di sfilate in maschera. Il primo ritrovo è previsto alle ore 14 di domenica 19 febbraio presso la Villa di Don Tonino Bello (Patù). I carri allegorici percorreranno via Giovanni xxIII fino a Castrignano del Capo per poi far ritorno in sede. Il secondo ritrovo sarà domenica 26 febbraio, a Gagliano del Capo, alle ore 14. Infine, martedì 28 febbraio, di nuovo a Patù, si terrà la festa conclusiva con la premiazione dei carri e delle maschere più belle. I maestri cartapestai e i loro aiutanti, lavorano da mesi per preparare l’atteso evento che, quest’anno, è arrivato alla sua 20esima edizione. Il Carnevale Pa-

tuense è stato organizzato dal Comitato Carnevale Patù con il Patrocinio del Comune e in collaborazione con la Pro loco e le associazioni del posto. A sfilare saranno due Opere d’Arte in Cartapesta, “Il Re Leone” e “Biancaneve e i sette vizi”, affiancati da un “CarroSimbolo” dedicato ad uno storico personaggio patuense, Giovanni Rosafio conosciuto da tutti come“Sarica”. Il Re Leone. È principalmente il frutto dell’estro artistico di Sergio Abaterusso: “Sono stato fermo per sette lunghi anni ma quest’anno ho deciso di rimettermi in gioco portando sul carro un tema a me caro, quello della famiglia e, grazie al prezioso aiuto dei miei collaboratori, questo è stato possibile. Ad ogni personaggio”, continua Sergio, “ho dato un


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posto e un ruolo ben definito. Simba, il piccolo leone destinato a diventare Re, si trova in alto rispetto agli altri ed è scortato dai genitori che rappresentano i veri pilastri della nostra esistenza, coloro che, nonostante le difficoltà e le insidie, lottano per innalzarci e cercano di proteggerci dai pericoli e dalle insidie che sono sempre in agguato, proprio come Scar, lo zio perfido di Simba”. Biancaneve E I Sette Vizi. È il frutto della maestria di Francesco De Nuccio e Gianfranco Ecclesie. Il carro allegorico descrive la società odierna e la lotta secolare tra vizi e virtù. Superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia sono rappresentati dai nani che sono sette come i vizi capitali. Biancaneve non simboleggia solo la purezza caduta in tentazione e finita nel pentolone della strega cattiva ma anche e soprattutto la lotta per la libertà. “Esprimersi attraverso la cartapesta richiede impegno, dedizione e molta pazienza”, spiega Gianfranco, “ma si dice che quando ami fare qualcosa, nulla può fermarti dal farla e noi, come ogni anno, ci siamo impegnati al massimo lavorando anche con il gelo e la neve in condizioni non proprio ottimali”. Il Carro Simbolo. Realizzato dall’Associazione “I quattru catti”, ha dimensioni modeste e il tema è puramente celebrativo. C’era una volta, è il caso di dire, Giovanni “Sarica”, un personaggio molto divertente che, durante il carnevale, ballava con succinti vestiti da donna brindando alla vita e alla felicità. Chi lo ricorda racconta che, spostandosi con la sua amata auto, ovunque andasse, portava con se vino e allegria. Due cavalli alati apriranno la strada all’auto di Giovanni facendo sfilare, ancora una volta, colui che del carnevale patuense fu il vero pioniere. Luana Prontera

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Specchia: Candelora e... Presepe O gni 2 febbraio, la Chiesa ricorda “La Candelora”, perché in questo giorno si benedicono le candele simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il Bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio. Non A Specchia, nella Chiesa della Confraternita della “Madonna Assunta in cielo”, è custodita una composizione di statue in cartapesta che rappresenta la Presentazione al Tempio, chiamata dagli specchiesi “Candelora”, composta da San Simeone, San Giuseppe, la Vergine Maria e Gesù Bambino e che solo in quest’occasione viene portata nella Chiesa Madre per la venerazione dei fedeli. Secondo una tradizione secolare, nella cittadina, lungo le strade principali del borgo antico, si svolge la “Fiera della Candelora”, un appuntamento che richiama numerosi visitatori e venditori di vari prodotti. Si vendono anche le “pestanache”, caratteristiche carote di polpa dolce, consumate come ortaggio, crude o cotte, usate anche

come aromatizzante per le vivande di utilizzo quotidiano. La Candelora chiude il periodo delle celebrazioni natalizie ed apre il cammino verso la Pasqua, in questo giorno anticamente si smontavano i Presepi e si dava per l’ultima volta un bacio al Bambinello Gesù. Un’usanza che sta iniziando a ritrovare interesse, soprattutto, grazie alla riscoperta delle tradizioni che sta prendendo piede negli ultimi anni. Anche a Specchia sarà possibile visitare, per l’ultimo giorno ancora, il Pre-

sepe artistico in pietra per una superficie di 60 metri quadri mirabilmente realizzato da Nicola Cacciatore, nella Chiesa della Confraternita di S. Antonio da Padova, in Via Plebiscito, che dall’8 Dicembre numerosi turisti hanno ammirato. Ricchissimo di dettagli reali: ortaggi e frutta fresca, vino, pesci rossi che nuotano nel laghetto e manufatti artigianali della tradizione salentina a dimensioni da presepe e con le piccole pajare realizzate da Antonio Bello. Gli anziani ricordano che la sera del 2 febbraio, l’intera famiglia si riuniva per ricevere tutto ciò che aveva abbellito il presepe;poi si andava in chiesa per la funzione religiosa e la benedizione delle candele. I ceri benedetti venivano conservati in casa dai fedeli ed accesi, per placare l’ira divina, durante violenti temporali, oppure in tutte quelle circostanze in cui si sentiva il bisogno di invocare l’aiuto divino nell’assistenza di un moribondo o nell’attesa di una persona cara che non tornava o si riteneva in grave pericolo. Maurizio Antonazzo

patù: scuola d’infanzia nuova di zecca

La

scuola statale dell’infanzia “San Vincenzo” di Patù ha da poco riaperto le porte ai suoi piccoli ospiti mostrandosi nella sua nuova veste, più funzionale, confortevole e colorata. L’iter ha avuto inizio nel 2013 quando veniva dato indirizzo al responsabile dell’ufficio tecnico comunale al fine di accedere ai finanziamenti di cui alla legge 9 agosto 2013 n.98 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”. Il fine era quello di provvedere all’attuazione di misure urgenti in materia di riqualificazione e di messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali. Con determinazione n.232 del 12/09/2013, la progettazione definitiva ed esecutiva è stata affidata all’ing. Francesco Pagnello. Il progetto dapprima approvato nel 2013 per l’importo complessivo di € 586.300,04 e

poi riapprovato nel 2015, a seguito della sopraggiunta normativa in materia fiscale e dell’aumento dell’aliquota IVA, con un ricalcolo pari a € 692.692,12. A seguito di presentazione del Progetto alla Regione Puglia, l’intervento proposto dal Comune di Patù è stato inserito nel Piano Regionale Triennale dell’Edilizia scolastica 2015/2017; il 21 dicembre 2015, la Regione ha definitivamente ammesso a finanziamento la scuola dell’infanzia San Vincenzo. I lavori, appaltati e aggiudicati definitivamente a gennaio 2016, sono iniziati il 26 aprile e terminati a fine anno. La scuola materna è il posto in cui i bambini passano la maggior parte del loro tempo ed è importante che essa sia sicura, accogliente e adeguata alle esigenze dei più piccoli. l.p.


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che trionfo!

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l’aroma del successo

è salentino il nuovo campione italiano di caffè Francesco Masciullo. Primo al Campionato Italiano Baristi tenutosi nell’ambito della fiera SIGEP di Rimini. Di Sogliano Cavour, rappresenterà l’Italia ai Mondiali Baristi di novembre a Seoul, in Corea del Sud

È

Francesco Masciullo, di Sogliano Cavour, il nuovo campione italiano di caffè 2017. Il venticinquenne salentino d’origine e attualmente residente a Firenze, dove lavora come head barista presso Ditta Artigianale, linea di caffetterie dedicata allo specialty coffee, ha vinto il Campionato Italiano Baristi 2017 palcoscenico del SIGEP - Salone Internazionale Gelateria Pasticceria, Panificazione artigianale e caffè a Rimini. Masciullo ha sfidato in finale 6 concorrenti preparando 4 espressi, 4 cappuccini e 4 bevande analcoliche a base di caffè in 15 minuti con chicchi provenienti dal Kenya, dalla Colombia e dal Costa Rica. Dopo aver preceduto sul podio il bresciano Davide Cavaglieri e il pescarese Angelo Segoni, campione uscente, rappresenterà l’Italia al Campionato Mondiale Baristi che si terrà in Corea del Sud, a Seoul, questo novembre. “Competere è soprattutto un lavoro di squadra”, spiega Masciullo, “e la mia vittoria la devo anche ai professionisti di Ditta Artigianale e Caffè Corsini che mi hanno sostenuto e supportato. Ho avuto con me un team costituito da Francesco Sanapo (di Specchia, tre volte campione italiano, Ndr), mentore che ha fatto nascere la mia pas-

Francesco Masciullo sione per il caffè oltre che direttore del locale per cui lavoro, dal campione mondiale baristi 2014 Hidenor Izaki e dalla campionessa francese Charlotte Malaval. Insieme a loro ho affrontato duri mesi di preparazione e ho scelto il concept di gara: il riscaldamento globale, un fenomeno che sta influenzando enormemente il mondo del caffè. Abbiamo selezionato 3 tipologie di chicchi che devono le loro eccezionali caratteristiche gustative proprio al surriscaldamento della Terra, e ciascuna di queste è stata la base di una delle bevande che ho sottoposto ai giurati”. E continua: “La vittoria è una bellissima sensazione, ma è importante ricordarsi sempre che dietro c’è tantissimo lavoro, studio e sacrifici. Dopo questa avventura tornerò a Firenze per continuare a dedicarmi a Ditta

Artigianale e iniziare a prepararmi per i Campionati Mondiali, dove spero di rappresentare l’Italia al meglio”. Appena terminati gli studi in Salento, Francesco Masciullo frequenta un corso di caffetteria proprio con Sanapo, tramite Caffè Corsini, e da quel momento nasce la sua passione per il chicco. Trasferitosi a Firenze, lavora come barista per tre anni, al termine dei quali si sposta a Londra per specializzarsi nell’ambito dello specialty coffee. “È stata una grande opportunità”, racconta, “mi dispiace dirlo, ma spesso all’estero la cultura dello specialty è più evoluta che in Italia. Fortunatamente però negli ultimi anni anche qui le cose si stanno muovendo, e sempre di più nascono realtà interessanti e professionisti di valore”.

Cosa si prova ad essere il campione italiano baristi? “Non riesco ancora a crederci. È una bellissima emozione ripensare a tutti i momenti vissuti durante la competizione, dalla preparazione al premio”. Come è stata la tua gara, e che cosa hai preparato? “La competizione consisteva nella preparazione di tre drink: un espresso, un milk drink e un signature beverage. Come espresso ho scelto un caffè naturale proveniente dalla Colombia, varietà botanica sl28; per quanto riguarda il signature beverage ho portato un sl28 proveniente dal Kenya; mentre per il milk drink ho optato per un Costa Rica. L’sl28 è una varietà botanica sviluppata in laboratorio per resistere alle alte temperature e alla siccità del Kenya, con caratteristiche gustative spettacolari. A partire dal 2012 la farm colombiana “La palma y el tucan” ne ha sperimentato la coltivazione in America Latina, e l’anno passato è stato ottenuto un risultato con un gusto eccezionale a causa di “El niño”, un fenomeno atmosferico dovuto al riscaldamento globale che determina temperature altissime e siccità. L’sl28 era stato creato proprio per adattarsi a questo tipo di clima in Africa, e grazie a “El niño” ha trovato una nuova casa in Colombia”. Quali sono le caratteristiche di

questo caffè? “Un caffè naturale si riconosce all’assaggio in tazza dal retrogusto intenso di nocciola, cioccolato e frutta secca, mentre l’sl28 non presenta nessuna di queste caratteristiche. In questo consiste la sua unicità, che mi ha permesso di presentare ai giudici una tazza con del flavour completamente differenti da quelli che normalmente si associano a un caffè naturale”. Parlaci del tuo signature drink. “Era basato sull’sl28 proveniente dal Kenya, sulla dolcezza del caffè kenyano e sulla sua acidità, sui sentori di mirtillo e mirtillo rosso che lo contraddistinguono. L’idea è stata combinare tutti questi elementi, dunque ho unito una riduzione di mirtillo e miele d’acacia a una riduzione di fragole con scorza di limone – quest’ultima per ricreare l’acidità. Per rappresentare l’acidità fosforica, invece, ho usato il sifone per la panna mettendoci una capsula di anidride carbonica, in modo da dare una sensazione frizzante”. E il cappuccino? “Quello che volevo riscontrare insieme alla combinazione con il latte era il sentore di cannella del caffè Costa Rica. Abbiamo provato diversi tipi di latte e alla fine abbiamo scelto il Maremma, che esaltava la cannella a livello di aroma, con sentori di burro e biscotto al caramello”.


tempo libero

28 gennaio/10 febbraio 2017

ilgallo.it

in programmazione al cinema LECCE - MuLTISALA MASSIMO tEl. 0832/307433 sala 1 17,10 - 19 - 20,45 - 22,30

sala 2

17,30 - 19,30 - 21,30

l’ora legale

sala 2

19,35 - 22,10

CALIMERA - CINEMA ELIO tEl. 0832/875283

sala 3

18,25 - 21,20

19 (sab/dom/festivi) - 21 (lunedì chiuso)

mister felicità 18,25 - 20,30 - 22,35

split

GALATINA - CINEMA TARTARO tEl. 0836/568653

l’ora legale

allied sala 3

telefona martedì 31 gennaio

sala 1 15,40 - 18 - 20,20 - 22,40

16,30 - 18,45 - 21

18,40 - 20,30

fallen

sala 4

sala 5

16,30 - 18,45 - 21

sala 5

sala 1

21,40

sala 6

18,05 - 22,40

XXX-il ritorno di Xander Cage

XXX-il ritorno di Xander Cage

sala 1

sala 7

15,40 - 18,40 - 21,30

sala 3

sala 2 18: Doraemon 20 - 22,15: allied

sala 8

18 - 20,15

sala 3

sala 9

la la land

sala 2

split

split

16,40 - 19,30 - 22,20

l’ora legale TRICASE - CINEMA AuRORA tEl. 0833/545855

20,30 - 22,30

17,15 (sab/dom/festivi)-19,30-21,45

18,15 - 20,30 - 22,30

split

split

TRICASE - CINEMA PARADISO tEl. 0833/545386

GALLIPOLI - CINEMA SChIPA tEl. 0833/568653

fallen

17,30 - 20 - 22,15

17,30 - 19,30 - 21,30

18,30 – 20,30 – 22,30

MAGLIE - MuLTISALA MODERNO tEl. 0836/484100

l’ora legale

TRICASE - CINEMA MODERNO tEl. 0833/545855

l’ora legale

l’ora legale

18 - 20 - 22

17 (sab/dom/festivi) - 19 - 21

l’ora legale

GALLIPOLI - CINEMA ITALIA tEl. 0833/568653

19,20 - 21,50

collateral beauty

la la land

CASARANO - CINEMA MANZONI tEl. 0833/505270

il medico di campagna

assassin’s creed

sala 4

trova i Galletti

dal 26 gennaio

SuRBO - ThE SPACE CINEMA tEl. 0832/812111

l’ora legale

18,30: Doraemon 20,30 - 22,30: arrival

- il film

17,15: Doraemon 19,30 - 21,30: falled

Cerca tra le pubblicità, individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona martedì 31 gennaio dalle 9,30 allo 0833/545777. In palio: i BIGlIEttI per i CInEMA; 1/2 kg di MIGnOn offerti dalla pasticceria DOlCEMEntE di tricase; COlAZIOnE PER DUE offerta da GOlOsA a tRICAsE; APERItIVO sAlEntInO con calice di vino a scelta con prodotti tipici salentini offerto dall’EnOtECA lE VIGnE DEl sAlEntO ad AlEssAnO; un AntIPAstO COn BEVAnDA offerti da lA CAntInA DE lU CEDDhRU a DIsO; un lAVAGGIO PIUMOnE MAtRIMOnIAlE COn DEtERGEntI E BUstA (asciugatura esclusa) offerta dalla lAVAnDERIA BlU tIFFAny a MARIttIMA; 90 minuti di gioco a PAIntBAll completo di tutta l’attrezzatura per una persona (gruppo minimo di 6) presso il DEBI GREEn DI AlEssAnO; CORnEttO e CAPPUCCInO offerto dal CAFFÈ PIsAnEllI DI tRICAsE; CORnEttO e CAPPUCCInO offerto dal BAR lEVAntE di tRICAsE; DUE APERItIVI al Bar MEnAMÈ di tRICAsE PORtO; DUE APERItIVI presso DOlCI FAntAsIE di sAn CAssIAnO; BUOnO sCOntO di EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OttICA MORCIAnO di tRICAsE, AnDRAnO, tIGGIAnO e CAstRO. NoN soNo ammessi gli stessi viNcitori per almeNo 3 coNcorsi coNsecutivi.

NoN si accettaNo NomiNativi della stessa famiglia

- il film

Telefona martedì 31 gennaio dalle ore 9,30: 0833/545 777

le pagelle dello Zodiaco Ariete 6,5 L’amore vi mette a dura prova, ma voi siete dei guerrieri. La gelosia è in agguato, pronta a rendervi la vita difficile. Ma le faccende di cuore si risolveranno e potrete coronare il vostro sogno d’amore.

Bilancia

Gemelli 6,5

Un’antica amicizia può anche trasformarsi... Se siete già in coppia, cresce l’intesa: avrete una sessualità dirompente che scalderà i sensi di chi vi sta vicino. Il letto questa volta ne avrà delle belle da raccontare...

In amore niente regole: siete presi dalla passione ma attenti a rivedere le cose che non vanno con il partner. Non pensate solo al sesso, ragionate su come andare d’accordo anche fuori dalle lenzuola

scorpione

di cUlTUra, serViziO ed

inFOrmaziOne del

redaziOne Tricase

salenTO A ssocia ti

via l. spallanzani, 6

Capricorno 7,5

Sentite l’esigenza di riorganizzare la vostra vita sentimentale, quasi di mettere ordine ad un caos esistenziale. Contate fino a 10, portate pazienza e provate a rinvigorire il vostro ménage a deux.

Grande intesa con il partner e più in generale con l’altro sesso. Se siete single un viaggio potrebbe farvi incontrare l’amore di una vita. Mettete a freno la gelosia rischiate di rovinare un bel rapporto.

sagittario

Direttore Responsabile L UIGI Z ITO _ liz@ilgallo.it Coordinatore di Redazione G IUSEPPE C ERFEDA _ gicer@ilgallo.it In Redazione D ANIELA C RUDO amministrazioneilgallo@gmail.com

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tessera n. 14582

leone 7,5 Conquiste amorose, esuberanza alle stelle e una accesa sessualità che mieterà vittime. Flirt a gogò se siete single avrete ; se siete in coppia occhio a non farvi tentare dal nuovo. Chi lascia la via vecchia....

Cancro

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CORRIsPOnDEntI Massimo Alligri Giuseppe Aquila Gianluca Eremita Vito lecci Valerio Martella Antonio Memmi luana Prontera Carlo Quaranta Donatella Valente stefano Verri lorenzo Zito

Acquario

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In eviodenza il vostro amore per... il benessere materiale. Vi dedicherete alla casa, la buona tavola e agli animali domestici. Ma c’è chi richiede le vostre attenzioni, non siate avari di coccole e affetto.

la collaborazione sotto qualsiasi forma è gratuita. la Direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Riproduzione vietata. Stampa: SE.STA. srl via delle Magnolie 23 Zona Industriale - Bari Iscritto al N° 648 Registro Nazionale Stampa Autorizzazione Tribunale Lecce del 9.12.1996

distribuzione gratuita porta a porta in tutta la provincia di lecce

indipendenTe

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Passionali come siete farete felici il vostro partner. Sensuali e ironici farete ridere sotto le lenzuola il vostro partner o l’amore appena arrivato. Ma questa non è una brutta cosa....

5

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La vostra spontaneità trascinerà il partner stordito dalla vostra inventiva erotica. Per le coppie datate possibile un risveglio dei sensi e una ritrovata attrazione. Per chi è single ci in vista l’anima gemella.

Gallo

periOdicO

dal 28 gennaio al 10 febbraio

8

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Siete attraenti, piacete e vi piacete. Amore alle stelle: boom boom nella vita di coppia con effetti speciali sotto le lenzuola. Vi sentirete sicuri di voi stessi e orgogliosi della vostra Silhouette sensuale e vigorosa.

il

toro

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Vergine

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Un po’ in crisi rischiate di essere aspri e duri con il partner. Se il vostro è un rapporto solido saprete tenere testa anche questa volta alle avversità. Non è un buon periodo: keep calm, magari ocn un po’ di yoga

Pesci

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Esercitate attrazione a non finire. Se vivete un rapporto in crisi troverete il modo di risanare tutto; se siete ancora single siete pronti ad iniziare una nuova storia con l’entusiasmo di un fanciullo.

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