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Anno XXI, numero 03 (580) - 6/19 febbraio 2016 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Pozzi campare 100 anni Salento terra di centenari. Triplicati gli anziani che hanno superato tale traguardo dal 2002 ad oggi. Ad Alezio, Parabita, Caprarica e Sogliano l’incidenza più alta Terra benedetta secondo una indagine di Coldiretti

Il sindaco si dimette, Galatina fuori servizio Montagna: “I consiglieri astensionisti devono decidere se sono con o contro l’amministrazione”

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Il tempio crematorio del Salento Megaimpianto a Botrugno: nel centro con meno di 3mila abitanti verranno cremate 1.500 salme l’anno

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Svolta a Ruffano ecco il nuovo PUG 10

Venerdì 5 la presentazione del nuovo Piano che detta la linea per lo sviluppo del paese

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TRova I GalleTTI e Telefona martedì 9 febbraio, allo 0833/545777. In palio: cinema, CD e tanti altri premi - regolamento a pag. 23


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6/19 febbraio 2016

Non era meglio prevenire che curare? Decreto appropriatezza. Taglio del ticket per 203 prestazioni sanitarie. Si vogliono limitare

al minimo le prestazioni preventive e tutelare il soggetto solo quando già ammalato...

È

appena entrato in vigore il cosiddetto Decreto Appropriatezza, ossia la normativa che prevede il taglio del ticket per 203 prestazioni sanitarie. Per le prestazioni comprese tra le 203 “incriminate” si può fruire del ticket soltanto dietro apposita prescrizione medica, in caso contrario il cittadino è obbligato a pagare di tasca propria l’intero costo: ottenere la prescrizione, peraltro, non è semplice, poiché sono previste delle sanzioni piuttosto salate per i medici, qualora prescrivano prestazioni non strettamente necessarie. Nonostante le critiche, il Governo sostiene di non aver leso il diritto alla salute, poiché le prestazioni possono essere coperte dal ticket qualora siano rispettate le condizioni di erogabilità previste dal Decreto. Prestazioni escluse. Innanzitutto, le aree a cui appartengono le 203 prestazioni “fuori ticket” sono: odontoiatria; genetica; radiologia diagnostica; esami di laboratorio; dermatologia allergologica; medicina nucleare. Per ciascuna delle prestazioni riportate nel Decreto, appartenenti agli elencati settori, le condizioni di erogabilità devono essere valutate in base allo stato personale e clinico del beneficiario ed alla finalità terapeutica, diagnostica, prognostica o di monitoraggio. Di seguito le condizioni per ottenerle senza pagarne l’intero costo. Prestazioni odontoiatriche: estrazione di

denti permanenti, decidui o di altri denti; interventi chirurgici ed asportazione di lesioni dentarie. Tali prestazioni possono essere prescritte soltanto in condizioni di vulnerabilità sanitaria o sociale. Per alcune prestazioni odontoiatriche, quali i trattamenti con apparecchi fissi e mobili, è richiesto un indice IOTN pari a 4/5: si tratta dell’indice di necessità del trattamento, che è espresso in una scala da 1 a 5, dove 5 esprime la maggiore gravità delle condizioni del paziente. Ciò significa che tali prestazioni potranno essere erogate solamente in “casi-limite”. Condizioni di vulnerabilità sanitaria e sociale: quelle di vulnerabilità sanitaria sono differenti a seconda delle specifiche patologie: in generale, si

parla di vulnerabilità sanitaria laddove la cura sia assolutamente necessaria. Le condizioni di vulnerabilità sociale sono invece intese quali situazioni di svantaggio economico correlate di norma al basso reddito e alla marginalità o all’esclusione sociale, che impediscono l’accesso alle cure a pagamento. Le condizioni di svantaggio economico sono individuate dalle singole Regioni, nella maggioranza delle ipotesi in base all’indice Isee (il quale rileva la situazione economica del nucleo familiare anche in base al patrimonio mobiliare ed immobiliare). Considerata l’esiguità degli stanziamenti regionali in materia sanitaria, nonché l’endemica mala gestione in tale ambito, è scontato che il cittadino possa rientrare nelle condizioni di vulnerabilità sanitaria e sociale soltanto in ipotesi “estreme”. Tra le prestazioni fuori tutela nell’ambito della radiologia, il Decreto prevede: diverse tipologie di tomografia computerizzata; diverse tipologie di risonanza magnetica nucleare; la densitometria ossea. Tali esami (esclusa la densitometria ossea), nella maggioranza delle ipotesi, possono essere prescritti solo in presenza di patologia oncologica o sospetto oncologico. Chiaramente, in caso di sospetto, sarà il medico a doversi prendere la responsabilità di prescrivere l’esame, ed a rischiare le

sanzioni economiche previste per “prestazione inappropriata”. Prestazioni di laboratorio e di genetica: è lungo ed articolato, poi, l’elenco delle prestazioni di laboratorio (in pratica, le analisi del sangue, delle urine e simili) tagliate fuori dalla tutela: ad esempio, le analisi relative al colesterolo ed ai trigliceridi possono essere prescritte solo ai soggetti con più di 40 anni, con malattie cardiovascolari, fattori di rischio cardiovascolare o familiarità per malattie dismetaboliche, dislipidemia o eventi cardiovascolari precoci. Relativamente alle prestazioni di laboratorio e di genetica, le analisi “superflue”, secondo il Governo, sono 140: in alcuni casi, la prescrizione può essere effettuata solo qualora vi sia un carcinoma da monitorare, in altri casi qualora vi sia una malattia epatica in corso o a scopo di trapianto. La costante, ad ogni modo, è quella di limitare al minimo le prestazioni preventive, e di tutelare il soggetto solo quando sia già ammalato: una linea d’azione che certamente non rispetta il detto “è meglio prevenire che curare”, e che preferisce risparmiare nella prevenzione, senza pensare al rischio di moltiplicare le spese relative alle successive cure. Sempre che non s’intenda lasciare, in futuro, il cittadino totalmente sprovvisto di tutela anche quando sia già malato: in un’ottica di tagli, pardon “razionalizzazioni”, è facile che si arrivi anche a questo, in un giorno non lontano.


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ora parlo io

“Chiudete quei carrozzoni” MAuro GIAnnI GIordAno Il Presidente nazionale del movimento politico “Avviamo il Sud” contro i consorzi di bonifica: “Un iniqua tassa per la manutenzione ordinaria dei canali, che nel 95 % dei casi non viene espletata da anni!”

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ontinuano ad arrivare migliaia di cartelle di pagamento nelle case dei pugliesi. Viene richiesto il tributo stabilito a seguito dei piani di riparto dei quattro consorzi di bonifica, i quali sono da circa 12 anni in gestione straordinaria. Tra questi, ci sono i consorzi dell’Arneo e di UgentoLi Foggi: territorialmente coincidenti con i territori della provincia di Lecce, ma che si estendono verso le province di Taranto e di Brindisi. Clamorosa l’iniquità del tributo dovuto per la manutenzione ordinaria dei canali, che nel 95 % dei casi non viene espletata da anni. Le aziende agricole non hanno mai usufruito di benefici di qualsivoglia natura collegati al “tributo 630 miglioramento fondiario” il cui pagamento è preteso. Gli avvisi in arrivo in questi giorni riguardano il tributo per l’anno 2014, poi seguiranno gli avvisi per il 2015 e per il 2016 . Il regolamento prevede una tassa annuale che varia, sulla base del valore catastale del terreno e

plessiva di personale pari del giovamento che esso ria sei milioni di euro alcava dalla manutenzione l’anno. Quello che arriverà dei canali, dai trenta ai nelle case nei prossimi cento euro per ettaro. I giorni è l’ultimo degli avConsorzi, del resto, hanno visi bonari. Poi si iscriveil dovere giuridico di imranno a ruolo gli importi, il porre i contributi, ma solo che significa l’invio di carin presenza del presupposto che vi sia un beneficio Gianni Mauro telle esattoriali con costi Giordano maggiorati. Dato questo effettivo, diretto e specifico quadro complessivo, il model fondo servito e ciò deve comportarne un aumento del valore fon- vimento Avviamo il Sud chiede che si diario. Il fatto è che nessun beneficio di- valuti la chiusura definitiva di questi retto e specifico i consorziati hanno mai “carrozzoni” i cui dipendenti potrebbero ricevuto. La Regione Puglia, a fronte di e dovrebbero essere integrati presso altri tale inaccettabile stortura, che perdura Enti. Le competenze, devono essere afda anni, nulla finora ha deciso per af- fidate ad AQP o ad ARIF, affinché si frontare e risolvere il problema. Sotto faccia ciò che da oltre 10 anni non vien accusa finisce anche il numero di dipen- fatto. I canali trascurati e non manutedenti: quattro dirigenti, quarantuno im- nuti, seppur non siamo in zone montapiegati ed un solo operaio a tempo gnose o collinari, possono creare gravi indeterminato nel Consorzio di Arneo; danni in caso di calamità naturali ma socinque dirigenti, ventisei impiegati e prattutto potrebbero tornare a servire le solo due operai fissi in quello di colture. Ugento-Li Foggi, per una spesa comGianni Mauro Giordano

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Londra-New York in 11 minuti!

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entre chi de cide di non nadare in auto, per arrivare da Leuca a Lecce si deve sobbarcare due ore di trenino con la Sud Est, dal Canada arriva una notizia destinata a rivoluzionare l’idea tradizionale dei trasporti: l’aeroplano del futuro farà il tragitto da Londra all’America, 5.500 chilometri di distanza, in 11 minuti, il tempo di consumare una colazione e sfogliare un giornale, et voilà, arrivati a destinazione. Un normale jumbo-jet può sfiorare i 900 chilometri orari di velocità. Il Concorde, l’aereo che collegava New York con Londra e Parigi in meno di tre ore, prima di essere sospeso perché costava e consumava troppo, raggiungeva quasi i 2 mila chilometri all’ora, forando la barriera del suono. Ma questo razzo andrà molto più forte. L’Ingegnere Bombardier ha immaginato un jet supersonico in grado di raggiungere una velocità di 24 Mac, o 20.000 km/h viaggiando 12 volte più velocemente rispetto al Concorde. Potrà congiungere un continente con un altro, l’America con l’Asia, l’Europa con il Sud Africa, in pochi minuti. Naturalmente non sarà un aereo come gli altri. Battezzato Antipode, questo aeroplano potrà trasportare solo una dozzina di persone. Il suo prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 150 milioni di dollari. Al momento ci sono due grandi problemi ancora da risolvere: ridurre il rumore assordante quando si supera la barriera del suono e trovare materiali in grado di sopportare temperature estreme legate all’attrito dell’aria a questa velocità. Si sta studiando una soluzione chiamata LPM (modalità lunga penetrazione). Il principio è quello di creare correnti sotto la fusoliera per ridurre il calore.


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dai Comuni

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Se i consiglieri non vanno da Montagna... Galatina, sindaco dimissionario. Dopo le Astensioni sul DUP: “Manca la maggioranza

Se la musica non cambia, non torno indietro. Consiglieri decidano se sono dentro o fuori”

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libero di fare le proprie na frattura nella considerazioni e di penmaggioranza ha sarla come vuole, ma portato alle dinon si può far parte missioni del sindaco di della maggioranza e Galatina Cosimo Monnon condividerne le detagna. Snodo cruciale è cisioni. Nel momento in stata l’approvazione del cui 3 consiglieri si Documento Unico di astengono sul docuProgrammazione 2016mento unico di pro2018, all’ordine del giorno nel consiglio coCosimo grammazione, demomunale dello scorso 26 Montagna craticamente stilato, la maggioranza viene gennaio. La votazione per l’approvazione del Dup ha regi- meno. Per questo ho ritenuto opporstrato l’astensione dei 3 consiglieri tuno dimettermi”. Il sindaco resta anPd, facenti parte della maggioranza, cora in carica, come previsto dalla Piero Lagna, Teresa Spagna e Da- legge, fino al 15 febbraio. Venti giorni niela Sindaco. Quest’ultima ha com- di ordinaria amministrazione, a decormentato: “Il nostro non è un voto rere dalla presentazione delle dimiscontrario ma semplicemente una sioni, in cui può ritirare la decisione astensione su un punto che, rite- prima che divenga irrevocabile. “Ho niamo, avrebbe accresciuto l’indebi- già fatto presente ai consiglieri che tamento del Comune, gravando devono decidere se sono con o contro ancora sulle tasche dei cittadini”. Al- l’amministrazione e devono render l’origine della rottura sembrano però nota pubblicamente la loro posiesserci altre ruggini, risalenti alla so- zione. Io, se non cambia la musica, stituzione dell’assessore dimissiona- non torno indietro”. Così fosse, il rio Andrea Coccioli, delegato ai Comune di Galatina verrebbe comLavori Pubblici, Sport e Politiche missariato. E le elezioni, attese per la Giovanili, con Emilio Tempesta. Il primavera del 2017, sarebbero anticiprimo cittadino, da noi intervistato, ci pate di un anno. l.z. ha tenuto a precisare che “ognuno è

Le opposizioni attaccano: “Città fuori servizio” le lISte delle lISte. Grido di protesta delle civiche galatinesi

che elencano le opere non ultimate o inagibili

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alatina naviga in acqua agitate. Galatina in Movimento, novaPolis Galatina, Galatina Altra e Movimento per il Rione Italia hanno definito nei giorni scorsi Galatina una “città fuori servizio”, lanciando l’allarme sicurezza e scagliandosi contro l’amministrazione del sindaco Cosimo Montagna, di lì a poco dimissionario. Al di là delle motivazioni del passo indietro del primo cittadino, legate a crepe nella maggioranza e non tanto alle denunce dell’opposizione, resta la realtà dei fatti raccontata dalle liste civiche ed ascrivibile ai trascorsi anni di amministrazione. “La sicurezza di 300 dei nostri figli è fuori servizio dal 27 febbraio 2013”, pungono dall’opposizione: “Da circa tre anni nessuno ha sentito la necessità di intervenire per riparare (con poche centinaia di euro) un idrante fuori uso in una scuola comunale pubblica (la scuola media di Noha, NdR)”. Nella nota, i rappresenti delle liste civiche scrivono: “Galatina è ridotta, oramai, a città transennata, nella totale incuria della cosa pubblica. Strade che sprofondano in un lento ma continuo degrado, cantieri abbandonati da mesi senza che se ne conosca il motivo, nuove strutture pubbliche inaugurate in pompa magna per poi essere chiuse ed abbandonate”. Dall’opposizione corredano il loro grido di denuncia con un “elenco delle opere inaugurate ma inagibili e “fuori servizio: la piazzetta nei pressi della chiesa di S. M. delle Grazie, nota come Chiesa Immacolata, inaugurata da mesi e mai resa disponibile, oggi si presenta transennata,

costringendo i ragazzi che vanno a scuola a camminare pericolosamente sulla carreggiata anziché sul marciapiede; la nuova palestra sulla tangenziale interna, inaugurata da mesi, è inagibile; l’asilo comunale ultimato da qualche anno in viale Don Bosco, è tuttora fuori servizio perché mancano i bagni; ancora in viale Don Bosco, il nuovo Centro Polifunzionale, inaugurato ed aperto, è pericolosamente incompleto e non può considerarsi in sicurezza; il Centro Polivalente di Noha, inaugurato è dichiarato agibile, non è ancora allacciato adeguatamente alla rete elettrica; il nuovo teatro Cavallino Bianco, inaugurato per una parte, necessita di volta in volta per il suo utilizzo dell’affitto di un gruppo elettrogeno che alimenti la struttura; l’Isola Ecologica che doveva sorgere “a giorni” già alcuni mesi fa nei pressi della Fiera, è abbandonata a se stessa dallo scorso dicembre”. Una enumerazione di problematiche cui le liste civiche galatinesi aggiungono quella delle strade transennate per lavori non ultimati: “Transenne in via Corigliano; nel centro storico; in viale Santa Caterina Novella; nei pressi della chiesa di San Sebastiano; in corso D’Enghen e sulla villa comunale, a circoscrivere un pozzo artesiano realizzato ed abbandonato”. Il grido di protesta della minoranza, non ha trovato modo e tempo di ottenere l’eco che desiderava nell’operato della maggioranza. Le dimissioni del sindaco Montagna, se non revocate, rimetteranno le problematiche di Galatina al Commissario che guiderà la città fino alle elezioni.


dai Comuni

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La Monteco dovrà risarcire 2 mln ad Ugento

La

Corte di Cassazione mette la parola fine sulla vicenda che ha visto contrapposto il Comune di Ugento alla ditta Monteco per la gestione ventennale della discarica in località Burgesi. La società che ha gestito l’impianto dovrà versare al Comune un importo di oltre 2 milioni di euro. E lo dovrà fare entro 15 giorni, pena l’escussione da parte dell’Ente della garanzia fideiussoria che la società aveva

dovuto prestare per ottenere la sospensione del pagamento fino alla definizione del giudizio davanti alla Suprema Corte. La vicenda giudiziaria ha avuto origine nel 2009 quando il Comune di Ugento si rivolse a un collegio arbitrale per ottenere dalla Monteco l’adempimento degli obblighi derivanti dalla convenzione per la gestione della discarica di rifiuti solidi urbani a servizio dell’area del Sud Salento, con particolare riferimento al paga-

mento del contributo ambientale in favore del Comune. Il Collegio arbitrale diede ragione al Comune, condannando la Monteco a corrispondere all’Ente l’importo di oltre 2 milioni di euro. La sentenza fu confermata dalla Corte d’Appello nel 2014, ma non è stata mai eseguita perché la stessa Corte d’Appello, su richiesta di Monteco, concesse all’ex gestore la sospensione dell’obbligo di pagamento fino alla decisione della Cassazione, a fronte della presentazione di una fideiussione emessa

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da un primario istituto assicurativo. Quella fideiussione, oggi in mano del Comune, prevede il pagamento a prima richiesta in favore dell’Ente nel termine di 15 giorni dalla decisione della Cassazione. La decisione della Suprema Corte è arrivata due giorni fa e, accogliendo le tesi dell’Avv. Alessandro Distante nell’interesse del Comune di Ugento, ha confermato in via definitiva l’obbligo per Monteco di versare nelle casse comunali l’importo di oltre 2 milioni di euro.

Specchia, Ruffano e l’acque…rotto Perdita continua. Una falla in un giunto dell’Aqp è stata “tamponata” realizzando un laghetto artificiale Non siamo in montagna, ma un piccolo ruscello d’acqua pulita, che scorre a valle di un piccolo “rilievo”, ce lo possiamo permettere anche nel basso Salento. A pochi metri dalla strada provinciale 374 Taurisano-Miggiano, su una contrada però non così trafficata, un guasto alle condutture dell’Acquedotto Pugliese ha provocato una perdita continua e costante che da qualche settimana genera un fiumiciattolo di acqua pulita. Siamo (nel vero senso della parola) sul confine tra Ruffano e Specchia, ai piedi della collinetta di Borgo Cardigliano. Lo scenario che si apre svoltando a destra (se si sta percorrendo la provinciale in direzione Miggiano), poco dopo la rotatoria all’uscita per Ruffano, ha dell’incredibile: è stata improv-

visata una sorta di vasca di raccolta in corrispondenza della rottura delle tubature per evitare il completo allagamento della strada e dei terreni circostanti. Terreni che, in verità, in alcuni casi sono stati raggiunti dall’acqua, come quello visibile in foto di una abitazione in costruzione in cui il muro di recinzione del giardino non ha potuto arginare l’allagamento. Ebbene la situazione non è sfuggita all’Aqp, come dimostra anche l’improvvisata soluzione-tampone. Non è stato però possibile chiudere le condutture e bloccare il flusso d’acqua per non creare un disservizio ai comuni della zona, Ruffano e Specchia in primis. Il giunto dissestato, infatti, collega l’impianto direttamente al Pertusillo ed ha un diametro di 1 metro circa.

Chiuderlo significherebbe lasciare interi quartieri senz’acqua. Lasciarlo aperto e danneggiato sta significando disperdere centinaia e centinaia di litri d’acqua. L’intervento di riparazione verrà effettuato lunedì 8 febbraio. È quanto apprendiamo dal sindaco di Ruffano Carlo Russo che, nonostante non appaia chiarissimo in quale dei Comuni ricada l’area interessata, su nostra segnalazione ha tempestivamente contattato l’Acquedotto. I lavori avrebbero dovuto già iniziare ma, tra i centri che subirebbero disagi dalla chiusura temporanea della conduttura, c’è anche quello collepassese, il cui sindaco ha chiesto il rinvio a lunedì 8 per approfittare della chiusura delle scuole per il carnevale ed evitare disagi agli studenti.


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il caso

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Sarà a Botrugno il tempio Megaimpianto da 3mila metri quadri Il rendering del prospetto

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Il terreno privato di 5mila mq, alle spalle del cimitero, su cui sorgerà

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otrugno ha deciso di realizzare un forno crematorio all’interno del proprio cimitero. Sarà un megaimpianto per un totale di 3mila metri quadri che insisterà su un terreno di 5mila metri da acquistare da privati e posizionato alle spalle del locale cimitero. Si tratta di una novità assoluta per la nostra provincia. Se dovesse realizzarsi, chiunque nel Salento decida, una volta passato a miglior vita, di farsi cremare, dovrà rivolgersi al Comune di Botrugno. Anzi, stando alle previsioni (ottimistiche) del progetto ed avallate dal Comune potrebbero giungere richieste anche da fuori provincia e addirittura da fuori regione visto che, in Puglia, ne esiste solo un altro e a Bari. Nel 2013 la Provincia di Lecce aveva chiesto a tutti i sindaci di comunicare l’eventuale interesse alla realizzazione di un tempio crematorio all’interno del proprio territorio comunale; a seguito di tale richiesta avevano dato riscontro positivo solo i Comuni di Botrugno (prima scelta secondo i criteri stabiliti), Casarano, Lecce, Ortelle, Spongano e Ugento. Il 5 marzo scorso (prot. 1034) è pervenuta al Comune di Botrugno una proposta di realizzazione di un tempio crematorio, all’interno del cimitero comunale da parte di un’ATI (Associazione Temporanea di Impresa) composta dalle ditte Altair s.r.l. e Edilver s.r.l. di Domodossola (VB) e Futurecrem s.r.l. di Ruffano. La giunta comunale, con delibera n. 41 del 27 maggio 2015, ha deciso a favore della proposta di realizzazione del tempio, dichiarandolo di pubblico interesse ed approvando il progetto preliminare. Successivamente, in seguito alle determinazioni n. 97 e 98 del 30 novembre 2015 da parte del responsabile del servizio lavori pubblici, il Comune di Botrugno ha indetto una procedura aperta per l’affidamento mediante project financing della costruzione e gestione economico funzionale di un impianto di cremazione per salme presso il cimitero comunale. In sostanza, le società che si aggiudicheranno la gara si accolleranno le spese di realizzazione del tempio (importo complessivo dell’investimento € 2.528.938,30), guadagnando dalla gestione trentennale dell’impianto e riconoscendo all’amministrazione comunale un canone annuo non inferiore al 4% del fatturato. Il tempio crematorio di Botrugno, secondo le previsioni, dovrebbe raggiungere le 1.454 cremazioni all’anno (quello di Bari ne ha gestite 800 nel 2012 e 997 nel 2013). Giuseppe Cerfeda

Il sindaco: “Nessun rischio per

sindaco di Botrugno, Pasquale Barone, ci accoglie in Municipio e ci presenta, con la calma di chi ha le idee chiare, il progetto del forno crematorio. Risponde alle nostre prime domande partendo con una puntualizzazione: “Ci tengo a ricordare che quello di cui stiamo parlando è innanzitutto un tempio crematorio, non un forno. È sfuggito alla mente di molti che si tratta di un luogo che ha un valore sacro e che è qualcosa di più del forno che andrà a contenere”. Presentiamo al primo cittadino i timori dell’incalzante opposizione e di buona parte della cittadinanza, scossi dai rischi per la salute e per l’ambiente. “I cittadini possono stare tranquilli: ho analizzato i dati derivanti da studi di settore, che dimostrano come questi impianti possano essere considerati a impatto zero”.

“Nessuna ciminiera!” Non ci saranno emissioni di cianuro, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, tallio, cadmio, mercurio, zinco e metalli vari? “Tutte le sostanze che si teme possano nuocere alla nostra salute, verranno emesse in quantità trecento o quattrocento volte inferiori ai limiti di legge”. Dobbiamo temere il fatto che non sia richiesta da legge una Valutazione d’Impatto Ambientale? “Nonostante non sia ufficialmente pretesa, io richiederò ugualmente all’Arpa un rapporto sull’impatto ambientale. E aggiungo anche, sapendo che in paese si vocifera di ciminiere, che non stiamo parlando di un altoforno o di un impianto di biostabilizzazione: non esisterà alcuna ciminiera! È importante in quest’ottica capire che non è un forno che brucia per tutto il giorno come un impianto industriale. Sarà in funzione dalle 2 alle massimo 4 ore al dì e non emetterà fumi ma vapore acqueo. Consentitemi la battuta, inquina di più una pizzeria molto frequentata che un tempio crematorio…”. Si prevede però l’arrivo di oltre mille salme all’anno. Cifre superiori all’impianto di Bari. “Anche con questi numeri,

siamo nell’ordine delle 3 o 4 salme al giorno, che non impiegherebbero i forni per più delle ore suddette”. Quindi non è vero che per ogni cremazione si impiegano circa 4 ore? “Assolutamente no. È senz’altro una procedura che prevede una meticolosa preparazione ed alcune ore di lavoro. Ad esempio i pacemaker non possono essere bruciati e vengono quindi rimossi prima di procedere. O ancora, le protesi metalliche vengono separate dalle ceneri per evitare che se ne disperdano residui nocivi nell’ambiente. Ma non si arriva mai alle 4 ore di combustione per una salma”. Scongiurate quindi ricadute su salute e ambiente, si può escludere anche un impatto negativo sul territorio, ad esempio in termini di turismo? “Non vedo che influenza possa avere un tempio crematorio sul turismo. Stiamo parlando di costruzioni che non hanno nulla di funereo. Vi dirò di più: abbiamo fatto un’indagine sui tempi crematori in Italia. È emerso che sono quasi tutti ubicati al centro nord e collocati, in molti casi, in cimiteri al centro dei paesi o in aree addirittura turistiche. Questo significa che al nord sono tutti pazzi? Non direi… Ho l’impressione che si stia cercando di addebitare una serie di pericoli ad un progetto che non porta problemi. Le criticità che affliggono il nostro territorio son ben altre. Ed è su quelle che bisognerebbe riporre tanta attenzione. Nel nostro caso, il tempio porterà piuttosto una serie di indotti positivi”.

“occasione da non perdere” Ossia? “È importante per i piccoli Comuni mettersi nella condizione di avere delle entrate proprie, soprattutto in un periodo in cui i governi procedono a tagli continui. E questo progetto promette delle entrate consistenti per Botrugno. Il bando di gara parla già di 15mila euro di base, cui si aggiunge un il 4% del fatturato totale. Introiti che un domani ci permetteranno di avere servizi a costo zero per la cittadinanza, come potrebbe essere per il cimitero o per un pullman per le scuole. E poi, con tutto ciò che può na-

Il sindaco Pasquale Barone

scere attorno, si crea un indotto positivo per la comunità”. E se invece le stime fossero sovradimensionate? Se le salme che arriveranno in Salento saranno inferiori al previsto, c’è il rischio di dover investire del denaro pubblico? “Assolutamente no. La gestione rimane privata senza intervento del Comune in alcun caso”. L’area dove verrà collocato il tempio è a ridosso del territorio e del cimitero di San Cassiano. Non potrebbero sorgere problemi nel rapporto col Comune limitrofo? “In realtà siamo in una posizione completamente defilata e abbiamo comunque discusso più volte con il sindaco di San Cassiano di questo progetto senza che sia mai sorta alcuna questione”. Sarà necessario un adeguamento stradale per il traffico che si verrà a creare? “Stiamo parlando di tre o quattro salme al giorno. Non vedo come possa accentuarsi il traffico”.

“Minoranza bastian contrario” L’opposizione lamenta la mancata condivisione con la cittadinanza. “Abbiamo semplicemente proceduto per gradi. Prima abbiamo dovuto indire un bando, ora attendiamo la presentazione dei progetti ed il vincitore. continua a pag. 7


l’intervista

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crematorio del Salento la salute. Parola di pneumologo” continua da pag. 7

“Dopodiché, ho già in mente una grande riunione in cui condivideremo con i cittadini tutti gli aspetti del progetto. Per quanto riguarda l’opposizione, devo dire che fa solo bastian contrario. In passato è successa la stessa cosa per la casa dell’acqua: se ne parlava e la si giudicava già prima che la gara fosse espletata. Stesso copione di quando rifacemmo (“con un’altra amministrazione di cui facevo parte pur non essendo ancora sindaco”) piazza Indipendenza, la vetrina del paese, e vincemmo il premio Teknè per il progetto di riqualificazione, dopo una e propria rivoluzione in

paese: manifestazioni, palchetti, raccolta firme… sol perché chi era fuori dalla maggioranza doveva dare addosso all’amministrazione. Siamo ciecamente bersagliati per tutto quello che facciamo. Non si può andare avanti in questa maniera. E la cosa più assurda è che vengo attaccato da persone che ripongono in me la massima fiducia quando si tratta di affrontare personali problemi di salute (“sono medico pneumologo”) e che ora non si fidano delle valutazioni che io potrei fare in merito a questo progetto, temendo ripercussioni sulla salute della cittadinanza. Qui i dati parlano chiaro: le emissioni sono ampiamente nei limiti di legge, c’è poco da aggiungere. Come

diceva mia nonna ‘esistono gli stolti che parlano senza sapere le cose e quelli che parlano solo quando le conoscono’. Allo stesso modo, mi stupisce il voler entrare nel merito delle gare pubbliche prima che siano concluse. Non è un atteggiamento democratico. Sono piuttosto dei disturbi a chi deve assicurare corrette procedure amministrative”.

“Nessuna sospensione La minoranza chiede di fermare tutto e confrontarsi con i cittadini. “Il nostro piano triennale, comprendente anche il progetto per la creazione del tempio crematorio, è stato

approvato in consiglio comunale ed è da tempo alla portata di tutti. Perciò non si sospende assolutamente nulla”. Crede fermamente nel progetto? “Quando Botrugno è stato indicato come primo nella lista di Comuni candidati ad accogliere il tempio, forte anche e soprattutto della sua ubicazione, mi sono attivato ed informato per avere una percezione concreta delle implicazioni. Neanche io ero a conoscenza di cosa significasse per un paese ospitare un impianto del genere. Mi sono informato, come è giusto che faccia un sindaco. Ho contattato, in maniera ufficiosa, le autorità competenti che mi hanno rassicurato sul fatto che

non vi sarebbero state problematiche come quelle paventate, ad esempio, per l’ambiente. Ed oggi posso consciamente dire di credere in questo progetto e di ritenerlo una grande opportunità per il Comune di Botrugno. Se strada facendo dovessimo accorgerci che non è così, ci fermeremo. Io sono medico pneumologo. La mia professione consiste nel distribuire salute, nei limiti del possibile per mano umana: sarebbe una follia per me arrecare dall’oggi al domani danni ai cittadini. Non mi giocherei mai 37 anni di carriera ospedaliera…” Lorenzo Zito i dubbi dell’opposizione a pag.8


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la richiesta

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Tempio crematorio: “Si faccia referendum” Il gruppo Apertamente. “Sospendano il bando di gara per avviare un processo partecipato, nel quale si possano confrontare istituzioni, cittadini ed esperti del settore”. Raccolte mille firme contro i l tempio

La

decisione presa all’interno del Municipio non è andata giù ai consiglieri di opposizione e al movimento civico “Apertamente” da loro rappresentato. Ciò che ha maggiormente indispettito è stata “la mancata partecipazione a tutti i livelli”, come chiarisce il consigliere di minoranza Fabio Di Bari, “hanno deciso al chiuso del palazzo; ne siamo venuti a conoscenza prima con la delibera di giunta e successivamente con la pubblicazione del bando. Ci tengo a precisare che il gruppo consiliare di minoranza, al fine di poter esaminare e studiare nei dettagli il progetto, ha richiesto formalmente gli elaborati protocollando tale richiesta il 13 ottobre scorso. Come ormai prassi l’attesa è stata lunga, e al solito, solo dopo 90 giorni abbiamo ricevuto quanto richiesto. Si tratta di un mega progetto che ha implicazioni salutistiche, ambientali e sociali: sarebbe stato quantomeno rispettoso, nei confronti di tutti, attivare un largo processo di condivisione e possibilmente cercare di capire che cosa ne pensassero i botrugnesi. Invece nulla! Solo dopo la nostra assemblea, durante la quale abbiamo informato i nostri iscritti, e dopo una nostra azione di volantinaggio, la notizia si è diffusa e la gente ha cominciato a prendere contezza di ciò che sta accadendo”.

GaBRIele MaNzo

Se era un’opera di pubblico interesse... “La proposta di project financing è stata presentata il 5 marzo scorso”, incalza Gabriele Manzo, del direttivo di Apertamente, “tale proposta prevede che gli investitori impegnino circa 2,5 milioni di euro, realizzino per intero l’opera, avendo in cambio la gestione per 30 anni. Al Comune, invece, dovrebbe andare il 4% annuo, salvo offerte migliorative, con il tempio crematorio a pieno regime. Abbiamo fatto i nostri studi e scoperto che, oltre alle due aziende di Domodossola che cureranno la parte edile, amministrativa e burocratica, nell’Associazione Temporanea d’Impresa che ha presentato la proposta, c’è la Futurcrem di Ruffano, cui spetterà la competenza per la gestione dell’impianto ed è una società costituita, guarda caso, appena pochi mesi fa… Da quanto abbiamo

Un forno crematorio

potuto visionare, ci risulta che sa- “Verissimo. A norma di legge purranno assunte 5 unità latroppo non è prevista; sono rivorative, ma non c’è chieste, invece, una Macchina autorizzazione alle emisalcun vincolo relativo frantuma sioni in atmosfera da alla residenza, quindi ossa non è detto che si tratparte della terà esclusivamente di Provincia e cittadini di Botrugno. un’altra a Recepita la proposta, firma della la giunta, il 27 maggio Asl. Ciò che scorso ha deliberato dipreoccupa di chiarando l’impianto più è l’elenco delle sodi “pubblico intestanze contenute nelle resse”… Trattandosi di emissioni gassose che un’opera di pubblico dovremo sorbirci per 30 interesse, con due mianni e per 12 ore al lioni e mezzo di euro in giorno da un impianto ballo e con tali implicazioni che sorgerà alle porte del paese assai di impatto ambientale e salutistico, vicino al centro abitato e ad un riteniamo che coinvolgere i cittadini campo sportivo”. sarebbe stato il minimo”. FaBRIzIo “Il sospetto che si sia voluto portare PUCe avanti il tutto senza clamore aumenta”, riprende la parola il consigliere Di Bari, “se si pensa che siamo stati convocati in Consiglio comuRespireremo nale per approvare una variazione di nuovi opere pubbliche e, in quell’occaveleni? sione, è stato citato un progetto per il passaggio della scuola media a ludo- Fabrizio Puce, anche lui del direttivo teca; si parlava di variazioni di opere di Apertamente, sottolinea come “il pubbliche, ma nessuno ha fatto rife- progetto approfitti di un vuoto norrimento al progetto del tempio cre- mativo della Regione Puglia, perché matorio…”. si basa in parte sulla normativa dei Altra stranezza, secondo il consigliere termovalorizzatori ed in parte su di minoranza, “il fatto che su 97 Co- quella cimiteriale. Non esiste a livello muni, compresi centri più grandi regionale una regolamentazione che come Casarano ed Ugento, nessuno specifichi quali siano i requisiti per ha manifestato concretamente inte- un impianto di cremazione. È naturesse a realizzare l’impianto crema- rale che sorga il sospetto che torio”. Quello che la gente vuole un’azienda che operi in questo soprattutto sapere, però, è: ci sono ri- campo prenda utilitaristicamente schi per la salute? “La premessa im- solo ciò che c’è di vantaggioso per se portante è che già viviamo in un stessa da una normativa e dall’altra. territorio ad alta incidenza di tumori Il fatto, poi, che non sia prevista una e classificato ad alto rischio; in que- valutazione di impatto ambientale sta situazione si vanno ad aggiun- quando c’è di mezzo una ciminiera gere emissioni non di poco conto, che raggiunge gli 850° C per lavosempre sperando che i filtri di cui si rare a pieno regime e che emette in parla funzionino sempre alla perfe- atmosfera quantità di cianuro, ossidi zione”. È vero che non è prevista una di zolfo, ossidi di azoto, tallio, cadvalutazione di impatto ambientale? mio, mercurio, zinco, metalli vari e

soprattutto diossine e dibenzofurani (composti molto tossici e cancerogeni), dovrebbe comunque farci rizzare le antenne”. “Ciò che ci sorprende”, aggiunge Gabriele Manzo, “è che il nostro sindaco sia uno pneumologo e dovrebbe ben conoscere i rischi a cui si va incontro e quindi dovrebbe essere il primo a dichiararsi perplesso. Così non sembra, anche perché ad ogni nostro tentativo di contatto con i membri della giunta, ci viene detto semplicemente di non preoccuparci, che è tutto a posto, senza però specificare come si sia giunti a questa conclusione”. Il gruppo di Apertamente chiede al sindaco e alla giunta “di sospendere immediatamente il bando di gara in corso, avviare un processo partecipato, nel quale si possano confrontare istituzioni, cittadini ed esperti del settore, per giungere poi ad una scelta condivisa, se opportuno anche tramite la convocazione di un referendum popolare, peraltro previsto dallo statuto comunale, sulla opportunità di realizzare detto tempio crematorio”. “Abbiamo già chiesto un Consiglio comunale monotematico aperto”, insiste Di Bari, “parliamone, valutiamo tutti insieme se il progetto può creare problemi all’ambiente e alla salute dei cittadini. Non solo, valutiamo se porterà realmente dei vantaggi alla comunità: sono anni che parliamo di turismo, che abbelliamo le nostre piazze, spendiamo i soldi della Comunità europea per restaurare il Palazzo Marchesale... e poi decidiamo all’improvviso di cambiare vocazione e affidarci alle cremazioni? Qualcuno ha pensato che in questo modo regaleremo le nostre strade e le nostre piazze ad un andirivieni di carri funebri e “arricchiremo” il nostro panorama di una bella ciminiera che sbufferà continuamente?”. Secondo i rappresentanti di Apertamente c’è anche un’altro rischio, quello di una cattedrale nel deserto. Così Gabriele Manzo: “Dal progetto si evince che l’azienda ha fatto delle supposizioni di guadagno, basandosi su un numero di cremazioni uguale all’1% del totale delle persone defunte: chi garantisce che quell’1% sarà realmente cremato? Se quella famosa soglia delle 1.454 cremazioni l’anno non sarà neanche sfiorata e gli introiti verranno a mancare, che succederà? Se l’azienda avrà difficoltà economiche, il Comune che farà? Come accaduto in altre realtà, non di rado si è assistito in passato ad operazioni di project financing

salvate dagli enti pubblici committenti i quali, per evitare il naufragio degli investimenti, hanno rinunciato alla riscossione dei canoni pattuiti o addirittura è capitato che, per ripianare i debiti, si siano attinte delle risorse pubbliche”.

FaBIo DI BaRI

Modo di amministrare antidemocratico, opaco e arrogante In conclusione, il consigliere Di Bari attacca sindaco e maggioranza: “come al solito, ci troviamo di fronte ad un modo di amministrare del tutto antidemocratico, opaco e arrogante, considerato ormai che da tempo questa minoranza viene etichettata come facinorosa solo perché”, attaccano, “ai signori del Palazzo dà fastidio essere disturbati mentre sono intenti a svolgere un operato del tutto discutibile, come dimostrano fatti e atti amministrativi accaduti in questi due anni di gestione, più volte denunciati agli organi di competenza. Forse”, aggiungono, “è proprio questo il vero motivo di tanta agitazione di questa amministrazione, che in questi mesi si è vista travolta da inchieste giudiziarie che hanno riempito pagine di giornali e da visite poco gradite negli uffici comunali. Una collaborazione iniziale corretta, trasparente e senza veti da parte della maggioranza”, concludono, “avrebbe sicuramente portato la minoranza a non dover ricorrere per forza ad adottare toni duri ed azioni forti per riportare la democrazia e la trasparenza a Botrugno”. Intanto continua la mobilitazione popolare e la raccolta firme online e cartacea che vede già l'adesione di oltre 1.000 abitanti di Botrugno e paesi vicini. I consiglieri di minoranza di Botrugno (Simona Schiattino, Fabio Di Bari e Claudia Vergari) hanno inizialmente chiesto un consiglio comunale aperto per venerdì 5 febbraio, in modo da avviare un confronto con la cittadinanza. “Confronto al momento posticipato dato che ci hanno risposto con una promessa di convocazione entro il 15 febbraio. È seguita allora la richiesta di poter usufruire dell'aula consiliare per l'organizzazione di un’assemblea pubblica sempre per il 5 febbraio. Richiesta a cui è seguita una ulteriore risposta negativa da parte del sindaco, per mezzo del vicesindaco Donato Biasco...”. Giuseppe Cerfeda


punti di vista

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Cattolicesimo e cremazione Vista dalla Chiesa. Perché prima era contraria alla cremazione e poi ha cambiato orientamento?

È

vero, la Chiesa ha cambiato disposizioni a riguardo della cremazione o incenerimento dei corpi. Tuttavia, non ha mai condannato la cremazione in sé, ma l’ideologia antireligiosa e anticristiana che la accompagnava. Del resto, in casi di emergenza come le pestilenze o le guerre, la Chiesa ha sempre ammesso che venissero bruciati i corpi. Senza mai affermare che ciò sia incompatibile con l’immortalità dell’anima e la resurrezione corporale. L’incenerimento è un rito antichissimo, una consuetudine millenaria presente in Asia, soprattutto in India. Nell’Occidente, invece, la sepoltura (o l’inumazione) è stata, da sempre, l’unica modalità. Almeno fino al diciannovesimo secolo, quando anche in Europa si regolamentò la cremazione, per ragioni soprattutto igienico sanitarie. La Chiesa vi si oppose, perché l’introduzione dell’incenerimento alimentò campagne di propaganda antireligiosa e anticristiana che irridevano l’usanza cristiana della sepoltura. C’era la volontà di affermare che con la morte tutto finisce, che non esiste l’immortalità e tanto meno la resurrezione dei corpi. Anche in epoca romana, i pagani

della persona. Fa in poche ore ciò che la natura impiega più tempo a compiere. Ma per la resurrezione dei corpi, non c’è alcuna differenza tra la polvere e la cenere. La resurrezione non sarà un nuovo inizio a partire dalla vecchia esistenza, ma una nuova realtà. In sintesi, dice il Codice di diritto canonico (can. 1176), «la Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cattolica». usavano bruciare i corpi dei martiri e sbeffeggiavano i cristiani perché credevano nella resurrezione e nell’immortalità. Al tempo dell’Illuminismo, la cremazione era un modo per manifestare il proprio ateismo e per ribadire la ribellione contro la Chiesa. La massoneria, in particolare, aveva fatto della cremazione la sua bandiera contro la Chiesa. Al punto che, nel 1886, il Sant’Uffizio fu quasi costretto a condannare la cremazione. Ma non per ragioni dottrinali. Fino a quando, nel 1963, passato il pericolo dell’ambiguità e, soprattutto, il motivo dell’«odio con-

tro la fede», lasciò ai cattolici la libertà di scegliere di poter essere cremati. Essa non è «cosa intrinsecamente cattiva o di per sé contraria alla religione cattolica». Soprattutto se è richiesta «per ragioni igieniche, economiche o di altro genere, di ordine pubblico o privato». Non contro le usanze e il credo cristiano. L’incenerimento è, quindi, per la Chiesa una modalità di sepoltura rispettosa del cadavere allo stesso modo dell’inumazione. Del resto, il fuoco non tocca l’anima, distrugge solo più in fretta la parte corruttibile

No alla religiosità new age Quanto alle ceneri, pur essendo la dispersione permessa dalle leggi civili, la Chiesa mette in guardia (…): c’è il rischio di voler emulare o rincorrere teorie di una religiosità new age, che crede a una fusione cosmica e impersonale, che nulla ha che spartire con il Dio cristiano. È sbagliato, tuttavia, enfatizzare la cremazione come una conquista di civiltà, rispetto all’inumazione, considerata un’usanza del passato.

Ancora oggi, la sepoltura è una scelta maggioritaria. E ha una ricca tradizione e simbologia che non va ignorata o abbandonata. In una società che tende a esorcizzare e nascondere la morte, i cimiteri ci ricordano i nostri limiti e la nostra precarietà di persone umane. Le tombe che conservano i resti mortali (ma anche le urne con le ceneri), corredate di foto, nome, cognome e qualche scritta, sono uno strumento visibile per rafforzare il legame affettivo con coloro, parenti e amici, che ci hanno preceduto. La Chiesa, infine, raccomanda la consuetudine di seppellire i defunti, rifacendosi all’esempio di Gesù che fu inumato. Affidare la salma alla terra ha un valore simbolico. La morte è considerata come un sonno, e la resurrezione come un risveglio. La polvere, poi, più che la cenere, ha un richiamo biblico: «Tornerai alla terra perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai» (Genesi 3,19). Tratto da: La morale, la fede e la ragione. Dialogo con don Antonio Sciortino sulla nuova Chiesa di papa Francesco di Giovanni Valentini - Imprimatur, 2013


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attualità

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Salento elisir di lunga vita Longevità. Hanno spento 100 o più candeline: i centenari nella provincia di Lecce son passati dai 58 di inizio secolo a 207. Secondo le previsioni nel 2030 sarà sfondato il tetto dei 600

N

egli ultimi 13 anni sono triplicati i salentini che hanno raggiunto o superato i 100 anni. A rivelarlo le statistiche rese note da Coldiretti Lecce che, tramite l’Osservatorio economico curato da Davide Stasi, ha elaborato i dati Istat. Nella nostra provincia fino al 2015 sono in totale 207 gli abitanti che hanno già tagliato l’invidiabile traguardo. Come già risaputo, anche nel Salento sono le donne a farla da padrone con 169 tra centenarie e ultracentenarie; gli uomini sono appena 38. Il dato più significativo, forse, è quello relativo all’aumento, dal 2002 ad oggi, di chi ha spento 100 o più candeline nella provincia di Lecce: la crescita è stata del 256,9% e i centenari sono passati dai 58 di inizio secolo ai 207 in più. Il trend di crescita continuerà, secondo le previsioni di Coldiretti-Epaca, continuerà anche nei prossimi anni. Per il 2030, infatti, secondo le previsioni, i centenari dovrebbero essere il triplo rispetto ad oggi, superando la quota di 600 solo nella nostra provincia. In base al rapporto tra cittadini che hanno raggiunto il

a chilometro zero, frutta e verdura di stagione, olio e vino di qualità. In crescita anche l’appeal dei prodotti biologici che danno un’ulteriore garanzia sulla salubrità del cibo che si porta in tavola. L’utilizzo di una dieta equilibrata come quella mediterranea accompagnata sempre dal nostro olio extravergine di oliva e dal vivere in un ambiente eco-sostenibile e paesaggisticamente appetibile come il nostro Salento offre quindi un alto livello di qualità della vita”.

100esimo anno di vita e la popolazione totale, si conquista il titolo di paese più longevo, Alezio, con sette centenari su 5.772 abitanti; in pratica ogni 824 residenti, uno ha già spento almeno 100 candeline! Al secondo posto Parabita, con 8 centenari su un totale di 9.235 abitanti. Al terzo gradino del podio Caprarica di Lecce, con 2 centenari su 2.510 abitanti. Seguono Sogliano Cavour, Novoli, Botrugno, Maglie, Sanarica, Melendugno e Martignano. A cosa si deve tanta longevità? Secondo Coldiretti Lecce, oltre ai

progressi della medicina, tra i fattori determinanti di tanta “resistenza” riveste un ruolo fondamentale la dieta mediterranea. Lo confermano presidente e direttore di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno e Giuseppe Brillante: “C’è una crescente attenzione alla selezione degli alimenti; lo constatiamo ogni giorno nei mercati di Campagna Amica di Coldiretti Lecce, il cui gradimento è in costante crescita. I consumatori cercano sempre di più prodotti sani e ottenuti nelle campagne salentine,

Nonno Paolo Vito di Andrano

Il CluB deI CentenArI

P

aolo Vito Rizzo (Muscio) è nato il 27 novembre del 1915 in una famiglia molto numerosa di contadini. Ha partecipato alla seconda guerra mondiale dove fu fatto prigioniero per 4 anni e portato in Germania. Ritornato a casa ha sposato Consiglia Pellegrino, dalle quale ha avuto 4 figli ed ha ripreso il lavoro da contadino un po’ nei suoi campi e un po’ nelle terre di Ginosa. “Per noi è un esempio vivente di saggezza, di allegria e amore”, ci racconta la nipote Anna Laura, “è una persona davvero speciale, sempre pronto ad ascoltare ma soprattutto a dispensare consigli e, posso dirlo come esperienza personale, è una persona molto aperta sulle vicende della vita, cosa che sembrerebbe impensabile data la sua età”. Gli piace alzarsi presto la mattina, prepararsi da solo la colazione che lui chiama “marenna” (fatta con pane leggermente soffritto in olio e poi quello che c’è a disposizione in frigo), accompagnato da un bicchiere di vino che adora; gli piace leggere e giocare a carte; far 2 chiacchiere con chiunque passi da casa a salutarlo; la domenica mattina rigorosamente in chiesa e la domenica pomeriggio al bar; una volta a settimana barba e capelli (il barbiere viene a casa); dirige e supervisiona i figli sui lavori da fare nelle terre coltivate; prende parte agli incontri dell’Auser; e fino ad oggi non ha mai perso l’evento della semina del grano (del quale tra l’altro quest’anno è stato il testimonial) che attende con ansia perché ama esser circondato soprattutto da ragazzi che gli chiedono consigli sulla semina, raccolta e sulle varie varietà di grano. Durante la guerra si è trovato ad affrontare forse una delle scelte più difficili davanti alle quali ci si possa trovare. Durante una giornata rigidissima d’inverno nella quale nevicava, ha estratto da una casa in fiamme un piccolo neonato di pochi mesi che era l’unico sopravvissuto e che per un po’ ha cullato e cercato di calmare con dell’acqua l’unica cosa che aveva a disposizione. A distanza di poche ore, però, arrivato nelle vicinanze di un villaggio lo ha dovuto abbandonare, avendo l’accortezza di deporlo in un vecchio barile di latta vuoto avvolgendolo nell’unica coperta che aveva. “Ogni volta che lo racconta”, ci dice ancora Anna Laura, “vedo scendere nei suoi occhi un velo di tristezza”. A conferma arrivano le parole del nonno: “Chissà se è sopravvissuta quella creatura, forse dovevo portarlo con me, ma come dovevo fare? Bisognava scappare e sparare, lo avrei messo ancora di più in pericolo”. Ovunque quel bimbo ora sia siamo sicuri che avrà capito e ancor oggi ringrazi quell’uomo gentile di Andrano che il destino gli ha fatto incrociare.

un segreto lungo 100 anni

la Coldiretti: l’utilizzo di una dieta equilibrata come quella mediterranea, accompagnata sempre dal nostro olio extravergine di oliva e dal vivere in un ambiente eco-sostenibile e paesaggisticamente appetibile come il nostro Salento, offre un alto livello di qualità della vita

CentenArI PAeSe Per PAeSe Coldiretti ha anche fornito il numero dei Comune per Comune. Su 97 quelli sono ben 67 i paesi che contano almeno un residente che varcato la fatidica soglia dei 100. A Lecce, ce ne sono 33; a Maglie 10; al terzo posto Nardò, che ne ha 9. Seguono Parabita con 8, Alezio e Copertino 7. Sono 6 a Galatina, Gallipoli, Melendugno e Novoli; 5 a Campi e Surbo; 4 a Calimera, Squinzano e Trepuzzi; 3 ad Alessano, Aradeo, Carmiano, Casarano, Castrignano del Capo, Collepasso, Galatone, Presicce, Racale, San Cesario, Sogliano Cavour e Veglie; 2 ad Acquarica del Capo, Botrugno, Caprarica di Lecce, Cavallino, Cursi, Cutrofiano, Guagnano, Minervino di Lecce, Otranto, Soleto, Tricase. Ed infine, un solo centenario ad Alliste, Castri di Lecce, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Diso, Gagliano del Capo, Giurdignano, Lequile, Lizzanello, Martignano, Matino, Melpignano, Miggiano, Monteroni di Lecce, Muro Leccese, Porto Cesareo, Ruffano, Salice Salentino, Salve, San Cassiano, San Donato di Lecce, San Pietro in Lama, Sanarica, Sannicola, Scorrano, Specchia, Taurisano, Taviano, Ugento e Uggiano la Chiesa

Nonno Damiano di Castrignano del Capo

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amiano Schirinzi è una piccola star del Capo di Leuca. La foto dello scorso 13 ottobre, che lo ritrae mentre spegne le 100 candeline, ha fatto il giro di giornali e tv, quella tivù che ancora oggi segue con interesse in compagnia dei figli con cui vive e che si prendono cura di lui. Ne ha 5 e ben 15 nipoti, orgogliosi di chi ha tirato su una famiglia umile, gioiosa e…longeva! La moglie, infatti, lo ha lasciato meno di un anno fa, a marzo, all’età di 99 anni e 3 mesi. Ai consigli che dispensa a parenti ed amici, unisce i dolci ricordi dei 4 anni in Marina. Nonostante acciacchi e sofferenze che si porta dietro dalla dura vita di contadino, ama ancora chiacchierare col suo amico più caro e discorrere dei 50 anni di lavoro passati assieme.

Nonna Lucia di Specchia

Il

22 ottobre scorso a Specchia ha compiuto 100 anni, Lucia Cleopazzo. Onesta casalinga, contadina, tabacchina e tuttofare dal carattere vispo e determinato; già a 16 anni protagonista della “fuitina” con colui che sarebbe stato il suo futuro sposo: Peppino, l’amore della sua vita, col quale dà alla luce ben 10 figli. Oggi è felicemente nonna di 15 nipoti e bisnonna di 19 pronipoti che, gioiosamente, si prendono cura di lei. Ventitré anni fa ha salutato per l’ultima volta la sua dolce metà, che ricorda con nostalgia. Nonna Lucia, forte di un passato segnato da grandi sacrifici che l’hanno portata negli anni a dare il giusto peso e valore alle cose, conserva ancora la tenacia e la determinazione di quando era giovane, grazie anche alla mente lucida e furba. Sempre attenta a non sprecare niente e a recuperare tutto, sorseggia volentieri una tazzina di caffè “buono” e, nonostante qualche normale acciacco dovuto all’età, gode ancora di buona salute e dispensa saggezza che trasmette a chi la circonda.


dai Comuni

6/19 febbraio 2016

Pensioni d’invalidità: Salento da record Assegni sociali. Il centro studi Datalavoro per il Sole 24 Ore fotografa un trend che torna a far sentire puzza di bruciato

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he la maggior parte degli invalidi d’Italia vivano al sud, non è né una sorpresa né un mistero. Quando si parla di pensioni civili e sociali, la discrepanza tra Meridione e Settentrione diventa una vera e propria frattura. E l’esempio calzante degli ultimi mesi è diventato il Salento. Nelle città che spendono meno per la previdenza sociale, Lecce viene utilizzata come termine di paragone per far emergere la propria virtuosità. Al capoluogo salentino spettano infatti un primato ed un secondo posto che, stavolta, non riguardano la bellezza e l’appeal culturale. Da una elaborazione dei dati Inps a cura del Sole 24 Ore, emerge che Lecce è la prima città d’Italia nella graduatoria degli assegni cosiddetti sociali. Davanti a Potenza, Benevento, Nuoro e Reggio Calabria, il Salento “vanta” una pensione di invalidità media di 591 euro mensili ad un 5,5% di popolazione. Nel nordest ci tengono a precisare che città come Padova, Treviso e Trieste erogano un numero di pensioni di invalidità ben 7 volte inferiore a

quello leccese, dove 6 abitanti su 100 percepiscono un sussidio. Un primato che diventa un “onorevole” secondo posto se si parla di invalidità civile. Qui apre l’elenco Oristano, seguita a ruota proprio da Lecce che corrisponde oltre 27 milioni di euro al mese agli invalidi civili della provincia. Le cifre, appena rese pubbliche dal centro studi Datalavoro per il Sole 24 Ore,

fotografano un trend che torna a far sentire puzza di bruciato. La conferma che al sud le pensioni di invalidità sono grossomodo il doppio rispetto a quelle erogate al nord, restituisce una doppia certezza: che i numeri vanno oltre la sofferenza di chi realmente necessita un sussidio e che, prendendosi gioco proprio di questi ultimi, rimpinguano le tasche dei furbetti falsi invalidi. Senza contare che, come l’Istat ci ricordava lo scorso anno elaborando dati del 2013, le condizioni di salute hanno un importante impatto anche sul mondo del lavoro: in Italia solo il 44% delle persone con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi risulta occupato. Contandone tutte le tipologie (anzianità, prepensionamenti, vecchiaia, invalidità, superstite, assegni sociali, invalidi civili) il numero di pensioni del 2015 nel Belpaese supera i 18 milioni. Tradotto, il 29% della popolazione ne è coperto, percependo in media 825 euro al mese. Inutile stupirsi, insomma, se la spesa pensionistica nazionale tocca il 17% del Pil.

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Alessano: Forza Italia chiama il centrodestra per le elezioni Antonio torsello. è il nuovo Coordinatore cittadino del partito in vista delle amministrative 2016

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ialogo costante e costruttivo con le forze di centrodestra ed un gruppo di lavoro già consolidato e operativo”: ad Alessano, Forza Italia è pronta a giocarsi al partita per le elezioni amministrative 2016. In vista dell’importante appuntamento elettorale di primavera nelle scorse ore il coordinatore provinciale del partito azzurro, Paride Mazzotta, ha nominato Antonio Torsello Coordinatore cittadino di Forza Italia. Direttore di un ente di formazione professionale, ex consigliere comunale dal 2001 al 2006 e dirigente cittadino di partito, il neo coordinatore “lavorerà su due direttrici: consolidare il gruppo di giovani e professionisti che ad Alessano si riconoscono nei valori forzisti ed avviare un dialogo costante con le forze di centrodestra proprio in vista del voto di primavera”. “Antonio Torsello già in passato ha ricoperto ruoli di spicco all’interno del partito”, fa sapere Mazzotta, “ed è proprio nel segno della continuità che abbiamo deciso di affidargli il coordinamento cittadino di Forza Italia. Nel corso degli anni ha dato dimostrazione di un ottimo lavoro svolto nell’interesse del partito e anche in questa occasione, in vista delle elezioni comunali di primavera, sono certo che sarà in grado di operare al fine di rilanciare la nostra azione programmatica. A lui va il mio in bocca al lupo”. “Ad Alessano Forza Italia può contare su un gruppo di giovani e professionisti molto attivo che sta lavorando alla costruzione di un progetto civico utile a fornire le giuste risposte ai cittadini e farsi portavoce dei valori principali del partito”, aggiunge Torsello, “ciò che mi preme sottolineare è l’importanza fondamentale dell’azione del dialogo che intendiamo avviare con tutte le forze del centrodestra. La nostra priorità è quella di dare vita ad un’opera di dialettica includente che potrà certamente garantire risultati significativi”.

Amministrative: i Comuni al voto in primavera Le elezioni comunali del 2016 si svolgeranno la prossima primavera in oltre 1.300 Comuni italiani. In provincia di Lecce saranno 22 i Comuni chiamati alle urne: Alessano, Alliste, Cannole, Caprarica di Lecce, Castrignano del Capo, Cavallino, Collepasso, Cutrofiano, Diso, Gallipoli, Lizzanello, Melissano, Nardò, Nociglia, Patù, Poggiardo, Sanarica, Sogliano Cavour, Taurisano, Taviano, Trepuzzi, Ugento


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attualità

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6/19 febbraio 2016

Ruffano prepara il futuro col n La svolta. Venerdì 5 la presentazione. Il vicesindaco Maria Rosaria Orlando: “Il salto di qualità necessario per garantire un duraturo e stabile sviluppo”

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opo 41 anni, Ruffano si appresta ad accogliere un nuovo Piano Urbanistico Generale. La sua presentazione alla cittadinanza è fissata per venerdì 5 febbraio alle ore 18 presso la sala consiliare del Comune. Una vera svolta per il paese che si lascerà alle spalle il vecchio strumento urbanistico, datato 1975, e le sue anacronistiche mancanze. La novità rappresenta la scelta di Ruffano di guardare al futuro, potendo interpretare e regolare dinamiche di trasformazione e sviluppo più complessive e generali di quelle di un tempo, relative non più esclusivamente alle dinamiche locali, ma collegate a quelle di tutto il territorio del basso Salento. “L’identità di Ruffano”, ci spiega il vicesindaco, con delega all’Urbanistica, Maria Rosaria Orlando, “dovrà emergere, attraverso il PUG, in una dimensione sovralocale che in questo momento solo pochi centri, su scala provinciale, possono vantare”. Un cambiamento che esprima quindi un momento di consapevolezza da parte della comunità ruffanese e dia

vita alle basi per progettare il futuro della stessa. Un mezzo quindi “per poter catturare i flussi economici attuali e i sistemi produttivi in grado di generare ricchezza in termini di valore aggiunto, e tali da consentire”, prosegue la vicesindaco, “il salto di qualità necessario per garantire un duraturo e stabile sviluppo”. Quelli intercorsi tra il 1975 ed oggi non sono stati infatti anni di stasi. Nei decenni il territorio di Ruffano, e più in generale quello salentino, sono stati interessati da numerosi cambiamenti: l’economia del territorio ha subìto trasformazioni notevoli; la struttura sociale dei residenti si è sensibilmente modificata; processi di sviluppo e processi di degrado, a volte fortemente interrelati, si sono manifestati quasi sempre in maniera spontanea e al di fuori di un condiviso sistema di regole, norme e leggi. Dinamiche di crescita, spesso mal gestite e fuori controllo, che hanno reso anche Ruffano vittima di contraddittori e passivi fenomeni di industrializzazione e di tumultuosi processi di trasformazione legati al turismo. Sotto quest’ultimo aspetto, inoltre, il territo-

rio ruffanese ha goduto di ripercussioni positive solo in maniera marginale, lasciando negli anni la fetta più grande, vuoi per allocazione, vuoi per capacità propositiva, ad altri centri della provincia. “Il Piano dovrà infatti”, spiega la Orlando, “individuare strategicamente gli strumenti ed i percorsi più opportuni per produrre ricchezza, in termini di iniziativa privata e di benefici collettivi”. Percorsi che convoglino, in altre parole, in unico flusso indirizzato all’ot-

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timizzazione delle risorse territoriali e urbane, tutte quelle iniziative che in passato hanno risposto a singole necessità. Anche i numeri, in questo senso, parlano chiaro. Nel quarantennio 1975-2015 si sono sprecate le licenze edilizie ed i permessi a costruire: il Comune di Ruffano ne ha rilasciati 5mila e 56. Una cadenza media di una autorizzazione ogni tre giorni circa. Il tutto in mancanza di un progetto strategico per la città e solo in parziale coerenza con le istanze di sviluppo e di crescita espresse su scala regionale e provinciale.

cambiamento e consapevolezza

Addio ad economia di rapina e senza prospettive: proporremo Ruffano, con capacità di imposizione della città al grande pubblico, per generare processi di attenzione e successo sociale

“Per questo”, incalza la vicesindaco, “lo scopo prioritario del nuovo Piano dovrà essere quello di far emergere le qualità e l’identità di Ruffano, nell’ambito delle eccellenze salentine e in funzione di corretti principi di complementarietà, collaborazione ma anche di competizione con gli altri centri urbani del territorio con cui si relaziona e interagisce”. Accanto a questi obiettivi strategicoprioritari, che dedicano un occhio di riguardo all’ambito agricolo, dell’ar-

t s P b s r e p z c t s t


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l nuovo PUG L’obiettivo. “Far emergere le qualità e l’identità di Ruffano”

tigianato e dell’industria, ed al sistema del turismo e dei servizi, il Piano “garantirà comfort urbano, livelli adeguati di servizi, standard urbanistici commisurati ai livelli di sviluppo socioeconomici attuali e di prospettiva. E sosterrà la valorizzazione delle risorse naturalistiche, storiche e monumentali, la tutela delle tradizioni e delle testimonianze antropologico-culturali, la qualità e la bellezza del

paesaggio, la appropriatezza costruttiva delle nuove realizzazioni, nell’ambito del delicato rapporto tra passato e futuro, tra storia e innovazione. Tutti i Cittadini, Professionisti, Imprenditori, Associazioni ed Istituzioni, dovranno sentirsi protagonisti di questo processo di rigenerazione che segnerà il futuro e lo sviluppo di Ruffano”. In sintesi, il PUG, la cui stesura è stata affidata studio F.O.A. dell’architetto Federico Oliva, docente di Urbanistica presso il Politecnico di Milano (“un team progettuale di altissimo profilo in cui riponiamo ampia fiducia”), “dovrà proporre Ruffano quale brand, con una capacità di imposizione della città al grande pubblico, per generare quei processi di attenzione e successo sociale che coincidono, nella nostra contemporaneità, con lo sviluppo economico e la definizione di una qualità della vita collettiva fondata sulla cultura e la lunga durata, e non su una economia di rapina e senza prospettiva”.

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INTeGRazIoNI Del PIaNo PIaNo ColoRe

a cura dell’arch. Massimiliano Vetruccio e della gentile collaborazione da parte della società Sikkens; finalizzato al controllo della qualità ambientale e paesaggistica di ruffano in funzione dei colori dell’edificato di vecchia e nuova formazione

PRoGRaMMa DI RIvITalIzzazIoNe Del CeNTRo CITTà

incarico allo Studio dell’arch. Giovanna Codato; volto alla individuazione delle regole e delle strategie di rivitalizzazione del Centro Storico e al controllo della qualità ambientale e paesaggistica dello stesso, grazie a nuove regole relative a segnaletica e cartellonistica, i cui piani sono a redazione e cura dello stesso Studio Codato.

PRoGeTTo DI RIqUalIFICazIoNe URBaNa

incarico alla società Manens-tifs s.p.a.; destinato a inquadrare e definire le strategie di intervento per “ruffano Smart City” in funzione della razionalità del sistema dei servizi e della ottimizzazione delle sinergie tra le reti tecnologiche, nello specifico partendo dalla riqualificazione dell’illuminazione pubblica.

PRoGeTTo RUFFaNo BRaND SISTeMa D’IDeNTITà

incarico alla società In.Area (Arch. Antonio romano); teso alla definizione di una strategia di comunicazione e di marketing della città al fine di posizionarla nell’ambito dello sviluppo del Salento in ottimali condizioni di competitività con gli altri centri urbani e poli del turismo e del commercio. Ha la finalità di tradurre le specificità di ruffano in “brand”. l’identità visiva diventa, quindi, lo strumento per organizzare il racconto del territorio, il fil rouge di tutte le future iniziative, l’elemento segnaletico al quale ricondurre ogni manifestazione.

PRoGeTTo DI oPeRe DI MITIGazIoNe Del RISChIo IDRoGeoloGICo

È stato conferito incarico allo Studio di Ingegneria Idraulica – Ing. nicola di Pierno; per la messa in sicurezza dell’intero territorio di ruffano considerato, lo stesso, ad altissimo rischio di pericolosità idraulica a seguito di perimetrazione ed adozione P.A.I. (Piano di Assetto Idrogeologico), da parte dell’Autorità di Bacino di Puglia.

RIqUalIFICazIoNe e RIGeNeRazIoNe DI P.TTa MeRaGlIa CoN Il ReCUPeRo Del FRaNToIo IPoGeo

Per tale progetto è stato incaricato lo studio Caputo Partnership. l’Arch. Paolo Caputo è Professore ordinario di Progettazione Architettonica urbana, presso la facoltà di “Architettura e Società” del Politecnico di Milano. tale intervento “svela” una imponente realtà (architettonica ed archeologica) sommersa che attraversa gran parte del centro storico. un futuro museo archeologico diffuso, trasformato da “industria primordiale” a contenitore culturale di innovazione, arte, tradizione e saperi.


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istruzione

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Offerta scolastica: ecco cosa cambia Scuole superiori. Rese note dalla Regione Puglia le novità previste dal piano di

dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa per la stagione 2016 e 2017 alessano - ISS Salvemini (774 iscritti)

Confermato l’attuale assetto compreso l’indirizzo Turismo per rispondere alle esigenze formative ed occupazionali del territorio. Non accoglibile, invece, la richiesta di istituzione dell’Indirizzo Agraria Agroalimentare ed Agroindustria, mancando presso l’istituto le strutture e le attrezzature per le necessarie attività laboratoriali. Il funzionamento dell’indirizzo in questione richiede infatti la presenza di un’azienda agraria con terreni ed attrezzature finalizzate alle attività didattiche di laboratorio. Non si ritiene a tal fine sufficiente la dichiarata disponibilità di una cooperativa sociale a concedere in comodato d’uso gratuito propri locali e terreni al “Salvemini”, data la situazione finanziaria in cui versa: è nell’impossibilità di assumere alcun impegno di spesa.

Galatina - Istituto Tecnico “M. laporta” (670 iscritti)

Confermato l’attuale assetto organizzativo e formativo avendo l’istituto i requisiti necessari per il mantenimento dell’autonomia. Non accoglibile l’istanza di accorpamento dell’IISS “Falcone - Borsellino” di Galatina ritenendo opportuno mantenere l’autonomia dell’istituto.

Galatina - IISS “Falcone e Borsellino” (559 iscritti)

Mantenimento dell’autonomia pur in assenza, al momento, dei requisiti numerici. Secondo la Regione, l’istituto con un trend positivo nelle iscrizioni potrà presumibilmente raggiungere nel prossimo anno scolastico i livelli dimensionali (600 alunni) previsti. Registra, infatti, un incremento degli iscritti alle classi

prime e presenta nella propria offerta formativa l’indirizzo di studio Servizi Socio Sanitari Articolazione Arti ausiliarie, delle professioni sanitarie - Odontotecnico, sia nel corso diurno che in quello serale, ancora in fase di completamento (al quarto anno per il diurno ed al terzo per il serale); lo scorso anno è stato ulteriormente potenziato con l’istituzione di un nuovo corso serale che ha registrato un buon numero di iscritti. Non accolte le richieste di aggregazione del professionale di Collepasso e di quello di Galatone, pur aggregate in passato all’istituto, ma attualmente associate rispettivamente all’IISS “A. Vespucci” di Gallipoli e all’IISS “E. Medi” di Galatone: per la Regione si determinerebbe instabilità nell’organizzazione e situazioni di sottodimensionamento attuale e/o potenziale.

Maglie - IT “a. Cezzi De Castro” (724 iscritti)

Tricase - IISS “Don Tonino Bello” (748 iscritti)

Si dispone accorpamento all’istituto Cezzi -De Castro di Maglie, del Liceo “A. Moro”, come scritto prima.

Autorizzata l’istituzione, presso la sede di Tricase, dell’opzione Produzioni Audiovisive all’interno dell’indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali Articolazione Industria, al fine di completare l’offerta formativa. Accolta anche la richiesta di istituzione del Tecnico Tecnologico Grafica e Comunicazione: il “Don Tonino Bello” sarà l’unico ad offrire tale indirizzo nell’intera provincia. Prevista infine l’istituzione di Trasporti e Logistica Articolazione Costruzioni Navali, al fine di completare l’offerta formativa.

otranto - IPSSeoa (729 iscritti)

Maglie - liceo “Capece” (1.117 iscritti)

Tricase - liceo “Stampacchia” (922 iscritti)

Conferma dell’attuale assetto, trattandosi di istituto ben dimensionato e con un’offerta formativa coerente ed articolata. Non accoglibile la richiesta di organizzazione di una sezione ad Indirizzo Internazionale con opzione cinese in quanto relativamente a tali sezioni non è stato ancora approvato dal MIUR il necessario Regolamento. Respinta anche la richiesta di accorpamento del vicino Liceo “A. Moro” di Maglie per il quale l’accorpamento richiesto determinerebbe la nascita di un istituto scolastico sovradimensionato.

Si autorizza l’attivazione del corso serale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Articolazione Enogastronomia, per rispondere alle esigenze formative degli adulti in un settore che presenta buoni sbocchi occupazionali. Tale istituzione non presenta costi aggiuntivi perchè l’indirizzo di studio è già presente nei corsi diurni.

Parabita - IISS Giannelli (904 iscritti)

Maglie - liceo “a. Moro” (528 iscritti)

Si autorizza l’attivazione dell’indirizzo Meccanica Meccatronica ed Energia sia come corso diurno che serale, per la specificità della Disposto l’accorpamento all’istituto Cezzi -De sperimentazione in corso di attivazione. Sarà Castro di Maglie, istituto meno dimensionato istituito presso la sede di Alezio il corso serale (700 iscritti) tra gli altri presenti nel comune. ad Indirizzo Scenografia per rispondere alle Mentre non si autorizza attivazione Liceo Lin- esigenze formative degli adulti del territorio di guistico in quanto già presente all’istituto Ca- riferimento. Corso che non comporta ulteriori pece di Maglie. costi in quanto l’indirizzo di studio è già presente nei corsi diurni. Confermata la restante Maglie / IISS “e. Mattei” (1002 iscritti) offerta formativa dell’istituto sia come corsi diurni che serali nelle varie sedi. Non accolta Confermato l’attuale assetto organizzativo for- invece la richiesta di istituzione presso la sede mativo, trattandosi di istituto ben dimensio- di Gallipoli dell’Articolazione Chimica e Manato e con un’offerta formativa già ampia ed teriali all’interno dell’Indirizzo Chimica Maarticolata. Respinta la richiesta di accorpa- teriali e Biotecnologie, in quanto l’offerta è già mento del vicino Liceo “A. Moro” di Maglie presente nelle Articolazioni Biotecnologie perchè determinerebbe la nascita di un istituto Ambientali e Sanitarie e non si è registrata alscolastico sovradimensionato. cuna iscrizione. D ati Dal P iano Di riDimensionamento scolastico Della r egione P uglia

Confermato l’attuale assetto per un istituto ben dimensionato e con un’offerta formativa coerente. Non accolta l’istanza di attivazione dell’opzione Scienze Applicate perché già presente presso il Liceo “G. Comi”.

Tricase - liceo “Comi” (823 iscritti) Il “Comi” aveva chiesto l’istituzione del Liceo Scientifico ad indirizzo Sportivo ed aveva anche incassato il parere favorevole della Provincia. Anche perché l’indirizzo in questione è presente solo a Lecce e la cosa rende difficile, data l’estensione territoriale della provincia, la frequenza da parte degli studenti del sud Salento. Inoltre sempre secondo la Provincia, l’istituzione non avrebbe comportato costi ulteriori, perché l’istituto già possiede le risorse strutturali (aule e strutture sportive) necessarie per l’attivazione. Nonostante tutte le buone premesse, sia Ufficio Scolastico Regionale che la stessa Regione hanno bocciato la richiesta perché “già presente in provincia di Lecce”! Respinta, invece, già a monte da PAlazzo dei Celestini e poi anche dall’USR e dalla Regione, la richiesta di istituzione del Liceo Musicale “già presente a Casarano”.


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la novità

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L’incanto del Parco del Mago

Progetto di tutela. Per far rivivere un’area intrisa di storia che abbraccia Zollino, Sternatia, Soleto, Corigliano, San Donato di Lecce e San Cesario

S

cattato a Zollino il primo step per la costituzione del Parco del Mago, un progetto per la tutela e la valorizzazione di una vasta area compresa tra i comuni di Zollino, Sternatia, Soleto, Corigliano d’Otranto, San Donato di Lecce e San Cesario di Lecce. Presentata nei giorni scorsi proprio nel zollinese, l’idea del Parco del Mago ha da subito entusiasmato l’amministrazione locale che, postasi al fianco dei cittadini e delle associazioni, si è resa portatrice delle istanze della comunità anche verso i Comuni limitrofi. Ispirato alla figura storica e mitologica di Matteo Tafuri, “mago”, sapiente e filosofo della natura, personaggio di spicco del Rinascimento Salentino di chiara fama internazionale, il Parco comprende un’area di indiscussa bellezza caratterizzata dalla presenza della Serra Murica, importante dorsale collinare

del centro Salento, da cui prende vita un vasto pianoro. Luoghi di rilevante fascino paesaggistico, ricchissimi di elementi di pregio, naturalistici, architettonici e culturali: doline e laghi temporanei, vasti uliveti con numerosissimi esemplari monumentali, distese di preziosa macchia mediterranea che si alternano a paesaggi pseudosteppici fatti di prati rocciosi e gariga, tra i quali si ergono arcaici monumenti megalitici millenari tra antiche masserie, abituri in pietra a secco

la la dama dama di di Soleto Soleto

(furnieddhi e pajare) e un fitto reticolato di muretti realizzati in pietra, alcuni dei quali di epoca romana e messapica. Un paesaggio frutto dell’intreccio e connubio nei secoli di civiltà e culture che qui vissero e a questi luoghi affidarono le tracce del loro passaggio: dalle popolazioni neolitiche, ai messapi, ellenici, romani, normanni, greco-bizantini, e tantissimi altri ancora, presenze vive in una terra di cultura antica ancora oggi pulsante che, di generazione in generazione, si tramanda sul territorio e tra le genti e in tutto il suo fascino giunge sino a noi e trova oggi

ancora voce nella lingua grika e nella lingua romanza vernacolare figlie e madri di questi luoghi. Il Parco del Mago si dimostra così quale vero e proprio “paesaggio narrante” meritevole delle più alte attenzioni di conoscenza e cura. Straordinarietà dei luoghi ancor più confermata per la presenza nel sottosuolo carsico di un importante scrigno d’acqua, elemento base della vita stessa, rappresentato dal grande bacino idrico di profondità da cui l’80% dei salentini riceve l’acqua potabile tutti i giorni nelle sue case. Un’area di innegabile pregio e di estrema delica-

tezza, che ha subito la realizzazione di una sovradimensionata SP 367 a 4 corsie, tutt’oggi sotto-utilizzata, che mortifica i luoghi e lacera la loro naturale continuità ambientale e paesaggistica. Così come accade con la discussa discarica di rifiuti di Corigliano d’Otranto, posizionata proprio sulla falda freatica e motivo di grande preoccupazione per i cittadini che ne chiedono la rimozione e bonifica. Questi sono alcuni tra i validi motivi che da tempo muovono le popolazioni del luogo affinché si ponga la massima tutela e salvaguardia a queste aree. Grazie a questa forte e propositiva spinta dal basso, vede la luce un progetto corale di idea per un parco paesaggistico, naturale e dei saperi che assume la connotazione di “Parco di Comunità”. Di tale virtuosa proposta l’Associazione Nuova Messapia di Soleto si è fatta interprete con l’aiuto attivo di tantissime associa-

zioni di volontariato, oggi unite in rete. Il coinvolgimento delle comunità è il fulcro irrinunciabile verso cui si punta e, giorno dopo giorno, diviene sempre più ampio e capillare e che, con il sostegno delle amministrazioni locali e di numerose associazioni di cittadini che lavorano sul territorio in vari ambiti, il percorso si potrà arricchire di competenze multidisciplinari e azioni efficaci e condivise. La proposta di tutela di quest’area naturale ha già ottenuto riscontri positivi dalle istituzioni: il primo autorevole parere favorevole è arrivato dalla Regione Puglia che, accogliendo il progetto in sede di redazione del Piano Paesaggistico Territoriale (PPTR), ha invitato le amministrazioni locali interessate a predisporre efficaci strumenti amministrativi miranti la salvaguardia dei luoghi. L’iter è quindi avviato: il Parco del Mago sarà presto avvolto da una nuova luce.


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San Valentino: in tutto il mondo vince l’amore

In

Italia e in molti Paesi Occidentali San Valentino è sinonimo di amore, una scatola di cioccolatini, un mazzo di fiori e una cena galante. Ma come festeggiano gli innamorati in altre parti del mondo?

A Lecce la festa dei single #controsanvalentino. tra non innamorati ed incompresi, anche il Salento ha il suo raduno

“Festival Qixi ” in Cina In Cina, c’è il “Festival Qixi” che si festeggia a inizio agosto, il settimo giorno del settimo mese lunare. La tradizione si rifà ad un’antica storia ancestrale, tramandata per secoli e che racconta la tragica storia d’amore di due amanti divisi e trasformati in stelle della Via Lattea. La fata Zhinu si innamorò del giovane contadino Niulang. La dea del cielo, madre della fata, decise di creare la Via Lattea per separare i due amanti; da quel momento i due innamorati possono vedersi solo una notte all’anno, nella data del Festival Qixi. In questa occasione i cinesi offrono frutta in onore della fata Zhinu e si auspicano così di trovare o mantenere l’amore.

Cultura e amore in Catalogna È dal XV secolo che ogni 23 aprile la Catalogna, la regione spagnola di Barcellona, celebra il giorno di Sant Jordi (San Giorgio), patrono dal 1094. Secondo la leggenda San Giorgio salvò una principessa dalle grinfie di un drago, tagliandogli la testa. Dal sangue versato nacque una rosa. Per questo motivo i ragazzi regalano una rosa alle donne che a loro volta ricambiano con un libro, dato che in questa data, per decisione dell’Unesco, si celebra la Giornata Mondiale del Libro, sin dal 1995.

In Argentina un giorno non basta In Argentina, terra di seduzione e tango, un giorno solo non basta per festeggiare l’amore. Per questo motivo questo Paese dedica un’intera settimana ai festeggiamenti e celebra anche l’amicizia. Durante la settimana amici e fidanzati si scambiano dolci e baci. Questa settimana è solita chiudersi proprio con la “Giornata dell’Amicizia”.

Il Giorno Bianco giapponese In Giappone per dimostrare amore le donne regalano cioccolatini agli uomini che a loro volta offrono un regalo durante il celebre “Giorno Bianco”, che si festeggia all’indomani di San Valentino: quest’ultimo regalo, però, deve valere tre volte tanto quello ricevuto il 14 febbraio.

Carnevale e musica in Brasile In Brasile, il giorno di San Valentino coincide con la settimana di Carnevale. Quello che invece è il “Dia dos Namorados” si festeggia il 12 giugno. I brasiliani si scambiano cioccolatini, fiori, lettere e bigliettini… inoltre è possibile assistere a spettacoli musicali e concerti organizzati in ogni angolo delle città. I brasiliani festeggiano anche il “Giorno di Sant’Antonio”, patrono dei matrimoni. Durante questa giornata le persone single mettono in pratica alcuni rituali per trovare l’amore.

Korean Black noodles per i single Nella Corea del Sud le donne regalano cioccolato agli uomini, ogni 14 febbraio. Esattamente un mese dopo, il 14 marzo, gli uomini esprimono l’amore a fidanzate o mogli offrendole dei dolci. Chi è single e non riceve né dolci né cioccolata si riunisce per festeggiare in una serata di svago il 14 aprile cenando con una scorpacciata di particolari noodles neri.

L’

importanza crescente della festa di San Valentino, che di anno in anno abbraccia sempre più coppie pronte a scambiarsi regali, effusioni o semplicemente una romantica serata assieme in onore del protettore degli innamorati, sta dando vita ad un contraltare sempre più sentito. Nell’era (mai chiusa) delle lotte per le pari opportunità, perché non rivendicare il “diritto” a far festa anche (o soprattutto) se si è single? Detto fatto: spopola in tutta Italia l’idea dei raduni per single in corrispondenza, o meglio in risposta, alla festa degli innamorati. Serate che raccolgono migliaia di persone… non innamorate e felici di non esserlo: niente regali, niente vincoli, niente ricorrenze, niente stress. In una parola, libertà. Ma siamo sicuri sia proprio così? È libertà o persecuzione da mancato innamoramento? Qualcuno in realtà cede, ed al raduno sfrenato dei single alterna quello degli incompresi sentimentali. Ve ne sarà uno a Lecce, la sera di sabato 15 in piazza sant’Oronzo. È il #controSanValentino: il raduno di “coloro che hanno difficoltà a stabilire rapporti duraturi” e che fanno appello al santo della città barocca. E nel frattempo celebrano il loro personalissimo protettore: San Faustino, scelto in occasione della sua festa, che cade proprio il 15 febbraio. Su facebook l’evento conta già un migliaio di partecipanti. Per quanti di loro scatterà il miracolo?


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Tutti pazzi

La

Il Carnevale del Capo di leuca

34esima edizione del carnevale del Capo di Leuca abbraccia quest’anno, oltre alle storiche tappe Corsano e Alessano, anche Gagliano del Capo. Archiviata la tappa di Alessano, nell’ultima domenica di gennaio, la kermesse organizzata dalla Pro loco di Corsano con la collaborazione e i patrocini di Pro loco Alessano, Unpli, Comuni di Corsano e Alessano e Unione dei Comuni “Terra di Leuca”, si sposta a Corsano domenica 7 e martedì 9. Start alle ore 15 in via Regina Elena ed arrivo in piazza San Biagio per maschere e carri allegorici. I più piccini sono attesi invece nell’auditorium nella giornata di lunedì 8. Sabato 13 appuntamento finale a Gagliano, con annessa premiazione.

Mas que Rada ad aradeo

La

festa di carnevale più pazza del Salento è Mas Que Rada di Aradeo, che domenica 7 riempirà Piazza San Nicola di di maschere, musica, coriandoli e colori. Dalle ore 10, spazio al divertimento per grandi e piccini, con “Fantamitico”, una vera e propria città a misura di bambino, luogo della fantasia e dell’allegria in cui i sogni dei più piccini diventano realtà. Nel pomeriggio grande musica live sul palco con Io, Te e Puccia; Salento Calls Italy e Papa Chango che faranno ballare il pubblico rispettivamente a ritmo punk-folk, house e putchanka (sullo stile di Manu Chao).

a Cursi le maschere sono di quartiere

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tutti in maschera

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carnevale di Cursi è una sfida tra i 4 quartieri del paese: Ungularo, Mercatale, Madonnina e Pio XII portano in strada temi di attualità pronti a stupire i partecipanti. Proprio in piazza Pio XII, alle 15 di domenica 7, si ritroveranno maschere di ogni età per contendersi il titolo di vincitore. Giornata di festa che verrà bissata martedì 9.

I

Il Carnevale Griko diventa accessibile

colori e l’allegria del carnevale di Martignano, giunto alla sua 26esima edizione, festeggiano quest’anno i 30 anni del carnevale della Grecìa Salentina. Una festa che, dopo la “vestizione de lu Paulinu Cazzasassi” di giovedì 4, raccoglie la popolazione grika in altre 3 giornate e si apre all’accessibilità: l’edizione di quest’anno infatti presenta una migliore strutturazione dei percorsi di accesso, di sosta e di partecipazione. Un parcheggio riservato ed un itinerario ad hoc consentiranno di raggiungere l’area allestita lungo il percorso della sfilata, garantendo l’abbattimento di barriere architettoniche, la disponibilità di servizi igienici accessibili, uno spazio dedicato ai visitatori con disabilità ed ai loro accompagnatori, l’assistenza degli operatori del Coordinamento del Carnevale, in particolare del Gruppo Donatori Fratres di Martignano. Il tutto per la grande sfilata di carri di domenica 7, con annessa premiazione a cura di una giuria composta da autorità e personalità note del territorio. Accompagnato dagli sbandieratori e dal Carnevale Pedalato (una sfilata in maschera su due ruote), il corteo partirà alle 14,30 da piazza Calvario e raggiungerà piazza della Repubblica attraversando il paese. Martedì 9, invece, a Martignano non è solo martedì grasso: è il giorno de “La morte de lu Paulinu” che si apre in mattinata e prosegue alle 13 con il pranzo tradizionale ai “parenti chiangimorti”. Un tripudio di prelibatezze locali, dal

Il 36esimo di Supersano

U primo al dessert. Sempre accompagnata dal gusto e sulle note della musica popolare, la serata inizia con l’apparizione della “Quaremma” in piazza della Repubblica: la personificazione della Quaresima che scatterà alla mezzanotte ma non cancellerà la voglia di far festa. Si riprende infatti domenica 14 con l’ultimo appuntamento carnevalesco: la Pentolaccia. Grandi e piccini sono attesi alle 19 al Parco turistico Palmieri.

G

n paese in fermento ed un attesa crescente. Supersano si prepara a scendere in piazza per uno degli eventi più sentiti dalla cittadinanza: il carnevale. Preparazione lunga e meticolosa per una festa che ogni anno cattura attenzione e stupore anche dei paesi circostanti. Primo appuntamento domenica 7 con start in Parco delle Rimembranze. Seconda data, sempre per le principali vie del paese, martedì 9. Suspense anche per la premiazione che prevede un montepremi in denaro.

Galatone si maschera di lunedì

alatone è pronta ad accogliere la maxi sfilata, attesissima anche nei paesi limitrofi. Passato il veglioncino dei bambini di giovedì 4, la seconda e principale data del carnevale del Galateo è lunedì 8. Majorette, maschere e carri allegorici locali e di paesi come Casarano, Nardò, Melissano e Neviano, riempiranno le strade del centro a partire dalle ore 15. Start in piazza Savoia con meta piazza San Sebastiano, location scelta per l’estrazione dei premi della lotteria. Data di riserva, in caso di pioggia, giovedì 11.

Melissano ultima tappa per i carri

A

rrivano anche da Gallipoli, Galatone e Poggiardo i carri che scenderanno in strada a Melissano in una delle ultime date del carnevale salentino. Partendo da largo stazione, alle 15,30 di domenica 14, il corteo attraverserà via Palermo, via Racale, via Umbria, piazza Puglia, via Montale, via Bianchi, via Berlinguer ed arriverà al cospetto della giuria in largo Gesù Redentore. Un tripudio di colori, coriandoli, maschere, trombette e allegria che, in caso di pioggia, verrà rimandato alla domenica successiva.


tutti in maschera

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per carnevale Tricase: lu masciu rivuole la vituccia

Va

di scena la terza edizione del carnevale tricasino con “I masci de na fiata”. Nata nel febbraio del 2014, la manifestazione fortemente voluta da alcune associazioni del territorio, che unendosi sotto la costituzione del “Comitato carnevale tricasino”, insieme alla Consulta delle associazioni e, dal 2015, con la diretta collaborazione dell’amministrazione comunale e degli istituti comprensivi, vuole rievocare l’antica tradizione carnascialesca tricasina delle “masciate”. Come ogni anno, si è rinnovato l’appuntamento nelle frazioni e nei diversi rioni della città, con “i masci” che si sono esibiti nelle case delle famiglie che hanno voluto ospitarli, dando vita a delle divertentissime “scenette”, recitando poesie, filastrocche e stornelli tipici del periodo di carnevale, ripercorrendo quasi fedelmente, gli usi e i costumi di un tempo, attraverso mascheramenti, avvenuti con vecchi stracci non più utilizzati, esattamente come avveniva nel periodo adolescenziale e giovanile dei nostri padri e dei nostri nonni. Emblematica, per tutta la durata della

manifestazione è la figura del “masciu” di Tricase, che guida l’intera manifestazione: una maschera (disegnata dalla ceramista Ilaria De Marco), che rappresenta a pieno titolo l’icona del carnevale sotto l’albero e le tre torri. “Lu masciu” infatti, con il suo abbigliamento, mette in forte evidenza tutti i simboli riguardanti la città di Tricase, incluse le frazioni e i rioni, a partire dal cappello a forma di “cucuzza” (la zucca) a rappresentare i “cucuzzari,”, come vengono soprannominati i tricasini. Oltre a guidare la manifestazione, “lu masciu tricasino” sarà ancora una volta il protagonista numero uno delle maschere: per il secondo anno consecutivo, sarà alla ricerca della “zzita” (la fidanzata). Gli organizzatori vo-

gliono narrare una leggenda, secondo la quale, il “masciu” tricasino, sarebbe stato coinvolto in un goliardico e allo stesso tempo “increscioso” episodio, avvenuto quest’estate durante la festa di San Vito, Patrono della città. Dopo essersi “fidanzato” con la “vituccia” al termine dello scorso carnevale, “lu masciu” pare non essersi comportato bene con la propria compagna e l’apice della sua infedeltà, pare l’abbia raggiunta proprio durante i festeggiamenti del Patrono, quando non curandosi della presenza della Vituccia, tentava spudoratamente di corteggiare altre donzelle. Da lì, la fine della storia d’amore con la “Vituccia” e il ritorno alla vita da scapolo. Ma come tutti, anche “lu masciu” merita una seconda possibi-

lità, ed ecco che in occasione della terza edizione del carnevale tricasino, si tenterà nuovamente di trovare una “zzita” al numero uno dei “cucuzzari” ed a proporla saranno ancora una volta gli abitanti dei rioni e delle frazioni. Il programma della manifestazione, prevede tre grandi feste di piazza, anticipate da altrettante sfilate ad itinerario differente: la prima lo scorso 4 febbraio ed ha visto coinvolte direttamente gli istituti comprensivi “Via Apulia” e “Giovanni Pascoli” oltre a dei carri provenienti dal “Carnevale de na fiata” di Miggiano; la seconda si terrà domenica 7 febbraio: con partenza alle ore 15 da via Aldo Moro nei pressi della zona 167, si avvierà in Piazza Cappuccini, così come avverrà nella giornata conclusiva di martedì 9 febbraio (martedì grasso) con partenza programmata in Piazza Cardinale Panico. “Siamo giunti alla terza edizione e già questo credo sia da ritenere un successo”, esordisce Gianluca Errico, presidente del Comitato, “considerando che Tricase non ha una grande tradizione carnevalesca come Corsano, Gallipoli etc. L’unica nostra tradizione è quella dei “masci” e delle masciate”, sottolinea, “e con questa manifestazione,

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si vuole regalare alla città un evento con un’impronta storiografica, culturale e, perché no, anche pedagogica: ai più piccoli si vuole trasmettere l’idea che ci si può divertire anche con estrema semplicità, come facevano i nostri nonni”. In entrambe le serate (domenica 7 e martedì 9), Piazza Cappuccini ospiterà la festa di carnevale, con canti, balli, musica, poesie, filastrocche e stornelli, oltre a tante sorprese per tutti i partecipanti. “Ogni anno cerchiamo di far crescere sempre di più l’evento, anche attraverso la collaborazione con manifestazioni dei paesi vicini, come Miggiano”, dichiara il presidente della Consulta delle Associazioni Giuseppe Elia, “il carnevale tricasino, realizzato dalla stretta collaborazione tra associazioni del territorio e amministrazione comunale, è un’emblema dell’importanza delle forze associative e della collaborazione tra di esse, che è il primo obiettivo che la Consulta si pone”. La novità della terza edizione è l’appendice di domenica 14 febbraio, sempre in Piazza Cappuccini, con la “Pentolaccia”, organizzata in collaborazione con l’associazione “Tregiriditè”. (Valerio Martella)


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cronaca salentina

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6/19 febbraio 2016

Condannati gli Abaterusso Sannicola: casa in fumo occhio al raggiro Il consigliere regionale Ernesto Abaterusso, 69 anni, ed il figlio 34enne, Gabriele Abaterusso, vicesindaco di Patù, sono stati condannati ad un anno e mezzo di reclusione per truffa ai danni dell’Inps, con pena sospesa per entrambi e non menzione per Abaterusso junior. La sentenza, di primo grado, fa riferimento alla vicenda della “Vereto” e della “Gea”. Quest’ultime sono le aziende che i due avrebbero utilizzato nel 2005 per una truffa del valore di 500mila euro circa ai danni dell’INPS, cifra calcolata in base agli accertamenti effettuati dai carabinieri del Nil e dalla guardia di finanza di Tricase. All’epoca infatti gli Abaterusso avrebbero portato al fallimento il calzaturificio “Vereto” di Morciano di Leuca per poi trasferire alla nuova società “Gea”, di Gagliano del Capo, tanto i dipendenti quanto i macchinari. Il tutto in pochi giorni ed al fine, secondo l’accusa, di continuare a far operare il personale dichiarato in mobilità ottenendo la cassa integrazione. Abaterusso senior commenta così la decisione del giudice, arrivata nonostante il pm abbia richiesto l’assoluzione: “Ho l’impressione che la sentenza fosse già predisposta a prescindere dallo svolgimento del processo”. E aggiunge: “In otto anni di processo, di indagini (sic!!), di ascolti, neanche la benché minima prova è venuta fuori a carico mio e di Gabriele. Un rimpallo di responsabilità tra Ispettorato del lavoro e Inps degna di una autentica farsa. Persino il responsabile dell’accusa se n’è accorto e ciò lo ha indotto a riformulare la richiesta chiedendo l’assoluzione dopo aver inizialmente chiesto la condanna. Le accuse che ci riguardavano”, sottolinea, “erano già cadute davanti ai giudici civili che, in ben otto cause, hanno annullato tutti i verbali di Inps e Inail, condannando gli stessi al pagamento delle spese processuali”. “Sono amareggiato non per la condanna“, conclude, “ma per il fatto di vivere in un paese dove sia possibile un fatto simile. Mi consola la solidarietà espressa a me e a Gabriele dagli oltre cento dipendenti i quali sanno bene come sono andati i fatti. Ciò ci spinge a continuare nella strada intrapresa tanti anni fa che, pur tra tante difficoltà e ostacoli, ha portato lavoro e benessere al mio territorio e di tante famiglie”.

Bar-ristorante in fiamme a leuca

Incendio sospetto alla periferia di Sannicola. Gravemente danneggiata dalle fiamme l’abitazione di una donna di Galatina, residente nel bergamasco. La casa di campagna era in vendita e gli inquirenti, esclusa l’ipotesi di cortocircuito (la corrente era staccata) propendono per la pista dolosa .

Scagionato da un video Torna il libertà Massimo Congedi, 36enne di Ugento, arrestato lo scorso 19 gennaio con l’accusa di stalking nei confronti della ex moglie. L’uomo era finito in manette sulla scorta delle accuse della vittima che aveva dichiarato di esser stata bloccata in centro ad Ugento mentre era in compagnia del proprio figlio, ed era intenta a salire a bordo della sua autovettura. L’uomo era stato accusato di aver afferrato l’ex per un braccio ed averla praticamente aggredita fisicamente. L’arresto era scattato per inosservanza del divieto di avvicinamento alla donna, ma ora è stato revocato grazie ad un video che mette in discussione la ricostruzione della vittima.

“Buongiorno signora, sono l’avvocato Tizio e chiamo dalla stazione dei carabinieri. Sono con sua figlia che è stata trovata senza assicurazione dell’auto”. È con una telefonata del genere che può iniziare una truffa nei confronti di indifesi cittadini, perlopiù anziani, che, colti di sorpresa , vengono raggirati da delinquenti di professione i quali sanno che tasti toccare. Alla telefonata segue, di norma, presso la casa delle vittime designate, la visita di “emissari”, solitamente eleganti e garbati, i quali, parlando per nome e per conto di avvocati, amici, carabinieri, ecc., riescono il più delle volte a farsi consegnare dalle vittime somme di denaro spesso consistenti. Talvolta accade anche che gli stessi si presentino direttamente come carabinieri o appartenenti ad altre forze dell’ordine per ingenerare un sentimento di tranquillità e fiducia negli interlocutori. È per questo che il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ha lanciato un’ampia e capillare campagna di sensibilizzazione per mettere in guardia i cittadini. Tramite tutte le stazioni dei carabinieri della provincia sono stati coinvolti gli enti e le organizzazioni più a contatto con la popolazione anziana, come le Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri in con-

gedo, i patronati, i circoli e le parrocchie. Con la collaborazione dei parroci è stata data lettura in tutte le chiese, al termine delle celebrazioni liturgiche, di una breve nota informativa contenente semplici, ma importanti consigli che invitano i cittadini a porre in essere le minime cautele necessarie per non cadere nella rete dei truffatori. Nei primi giorni del mese appena iniziato, i marescialli di tutte le stazioni dei carabinieri della provincia si sono recati agli ingressi degli uffici postali per incontrare personalmente e dare suggerimenti e consigli ai tanti utenti in fila per incassare pensioni e tredicesime. In sintesi, l’Arma invita i cittadini a prestare la massima attenzione e ad entrare in contatto con la stazione dei carabinieri di riferimento per qualunque caso dubbio.

Scorrano: rifiuti speciali in campagna I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, guidati dal Tenente Colonnello Nicola Candido, proseguendo nelle attività di monitoraggio finalizzate a verificare il corretto smaltimento dei rifiuti prodotti dalle aziende agricole, al termine dell’ispezione ambientale effettuata all’interno della sede operativa di una cooperativa agricola di Scorrano, hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza due aree di complessivi seicento metri quadrati, all’interno delle quali erano stati illecitamente sversati rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, costituiti da soluzioni acquose e fanghi prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e sbucciatura delle olive. A conclusione del controllo, il socio amministratore della suddetta società cooperativa, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Lecce, per l’ipotesi di reato della gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Oltre all’autorità giudiziaria, per i provvedimenti di competenza, è stato dato avviso anche alle competenti autorità amministrative.

Giovane solo e insanguinato: mistero a Galatina

Fermato senza cintura, tenta di corrompere agente

Un ragazzo di 21 anni, di Galatina, è ricoverato in ospedale nel reparto Rianimazione del “Vito Fazzi” in gravi condizioni. Cosa gli sia successo, non è ancora chiaro. E’ accaduto tutto nella notte, dopo le 2: una chiamata al 118 ed i soccorsi al ragazzo nella periferia di Aradeo, in campagna. Qui il giovane è stato trovato solo e con in volto una maschera di sangue. Non si sa chi abbia chiamato i soccorsi e chi possa averlo ridotto in quelle condizioni. Potrebbe trattarsi anche di una caduta in moto, anche se sul posto non vi era alcun mezzo, nè tantomeno segni di frenata o tracce di incidente stradale. Il ragazzo è ora nelle mani dei medici del Vito Fazzi, in prognosi riservata. Mentre i carabinieri indagano sulla misteriosa vicenda.

Lo hanno sopreso alla guida dell’auto senza le cinture di sicurezza allacciate e lui, con nonchalance, ha sfoderato una banconota da 10 euro per “risolvere” la questione. Finisce così nei guai un ragazzo di 24 anni di Sogliano Cavour fermato dalla polizia ad un posto di blocco nel territorio di Galatina. Ora rischia un procedimento penale per istigazione alla corruzione. Un tentativo maldestro di rimediare ad una sanzione certa che gli potrebbe costare molto più della multa per guida senza cinture.

Sul gommone senza documenti: fermati due albanesi Distrutto il bar-ristorante all’interno del parco-pineta di Punta Meliso, in via Panoramica. Attorno alle 3,30 della notte sono divampate le fiamme, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco che, fino all’alba, hanno lavorato per evitare l’incenerimento dell’intera pineta che conta comunque una ventina di alberi inceneriti. Come visibile nella foto postata su facebook dall’associazione Uniti per Leuca, i danni sono ingenti: del chiosco rimane ben poco. Ora i vigili del fuoco sposteranno l’attenzione su possibili tracce di dolo. Tutto lascia immaginare che si tratti di un attentato.

l contrasto al traffico di droga, il rischio di una ripresa del flusso di migranti clandestini via mare sull’adriatico vista l’attuale situazione nell’area balcanica, l’allarme terrorismo hanno di recente portato ad una ulteriore intensificazione della sorveglianza sulle coste e sul mare da parte dei mezzi aeronavali delle fiamme gialle. In tale contesto, ad 11 miglia al largo delle coste salentine, per la precisione di Torre Chianca, un pattugliatore d’altura del Gruppo Aeronavale di Taranto ha intercettato un veloce mezzo nautico che, per rotta e comportamento risultava sospetto. La motovedetta ha raggiunto e fermato il natante a quasi 30 miglia a largo del Salento.

Si trattava di un gommone di circa 5 metri, in rotta verso l’Albania, con due occupanti. A bordo del gommone numerose taniche piene di benzina. I due tizi, che hanno dichiarato di essere di nazionalità albanese e di aver da poco acquistato l’imbarcazione in Italia, erano sprovvisti di documenti tanto personali quanto del mezzo stesso. Il gommone, quindi, è stato condotto al porto di Otranto dove gli accertamenti, eseguiti in collaborazione con i Finanzieri della locale Sezione Operativa Navale, hanno portato al sequestro suo e delle taniche di benzina. Poi si è proceduto alla denuncia a piede libero, per ricettazione e per l’inosservanza delle

norme sulla sicurezza della navigazione, dei due soggetti, M. F. di anni 23 ed E. K. di anni 55. Nei confronti di quest’ultimo, a seguito di nulla osta dell’AG, il Prefetto di Lecce ha emesso Decreto di Espulsione in quanto risultato clandestino. L’operazione descritta rientra nelle numerose e quotidiane missione diurne e notturne svolte dai mezzi aeronavali del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, chiamato a vigilare le coste dell’intera Puglia, in collaborazione con quelli del Gruppo Aeronavale di Taranto specializzato in operazioni internazionali nonché Centro di coordinamento locale per l’operazione “Triton” dell’Agenzia Europea Frontex.


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6/19 febbraio 2016

Cursi: arrestato spacciatore I carabinieri di Maglie hanno tratto in arresto Giulio Grecuccio, 28enne di Cursi, già noto alle forze dell’ordine per ripetute violazioni delle norme inerenti gli stupefacenti, per le quali è stato più volte tratto in arresto. Il giovane, già sottoposto alla detenzione domiciliare sempre per reati in materia di droga, è stato colto in flagranza mentre spacciava una dose di eroina ad un 48enne di Montesano Salentino. L’acquirente è stato segnalato alla Prefettura di Lecce in qualità di assuntore di sostanze stupefacenti ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90, mentre Grecuccio è stato tratto in arresto e accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce.

Incendiata auto calciatore Incendiata la Ford Fiesta di Michele Buccarella, calciatore 24 anni del Gallipoli. La vettura era in sosta in via Carso ad Alezio. La pista accidentale è stata esclusa quasi immediatamente, collegando l’accaduto ad un fatto di pochi giorni fa, quando anche l’auto del padre dell’attaccante giallorosso era stata presa di mira con un ordigno rudimentale. Forte il sospetto che si tratti questione in sospeso per la famiglia, che ora gli inquirenti stanno provando a ricostruire.

Assalto (fallito) al Gulliver Malviventi hanno provato l’assalto all’Unieuro del centro commerciale Gulliver sulla 275, a Surano. Di notte hanno provato ad intrufolarsi nel negozio di elettronica forzando una grata di protezione. Il tentativo ha fatto scattare l’allarme nella centrale della vigilanza privata Cosmopol e prima dell’arrivo di vigilanti e forze dell’ordine la banda si è data alla fuga a mani vuote.

uomo di Morciano fermato in autostrada con la droga Guidava un’auto con targa straniera sulla A14 a velocità sufficiente da insospettire una pattuglia della Guardia di Finanza ed in maniera non tanto scaltra per nascondere il panetto di cocaina custodito sotto al sedile. Nei giorni scorsi per lui sono scattate nuovamente le manette ad opera degli agenti del commissariato di Taurisano: si tratta di Thomas Pizzolante, 52enne di Morciano di Leuca. Accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, l’uomo è tornato in carcere su disposizione della Procura della Repubblica di Pescara. Era in Abruzzo infatti quando, lo scorso 10 ottobre, fu fermato in autostrada e beccato con oltre 1 chilo di cocaina purissima nascosta in un doppiofondo dei sedili posteriori. Fu il cane antidroga delle fiamme gialle ad incastrarlo fiutando i circa 100mila euro di droga nascosti nell’auto.

Si ribalta con l’auto, solo grande spavento Grande spavento per un uomo sulla strada che collega Bagnolo del Salento a Palmariggi. Il conducente, unico protagonista della disavventura, ha perso il controllo della sua auto ribaltandosi e rimanendo intrappolato nelle lamiere. Soccorso dai vigili del fuoco, è stato estratto dall’auto e consegnato al 118 che lo ha accompagnato in ospedale in condizioni fortunatamente non gravi. Il punto dell’incidente è stato poi raggiunto dai carabinieri che hanno effettuato alcuni rilievi per capire le cause del cappottamento.

drammatico incidente: muore sedicenne Tragedia sulla litoranea che collega Gallipoli a Taviano attorno alle ore 20 di sabato 30 gennaio. Un incidente stradale è costato la vita ad Ilenia Micaletto, appena 16 anni, di Alliste. All’origine dello schianto pare esservi uno pneumatico scoppiato durante la marcia, nei pressi della discoteca “Le Cave”. La Fiat Punto, condotta da un 21enne melissanese, è finita così fuori dalla corsia di marcia, urtando prima il guardrail di destra, poi quello di sinistra, fino a ribaltarsi. La vittima sedeva sul sedile posteriore ed è stata sbalzata dalla vettura, finendo nelle campagne a margine della strada. Accanto a lei, in auto, una amica, anche lei 16enne, ferita e trasportata in ospedale a Gallipoli in “codice rosso” ma non in pericolo di vita, così come il conducente della Punto. Il ragazzo non è risultato positivo ad alcol o droghe ma resta al centro dell’inchiesta del pm che segue le indagini. Dalla ricostruzione della dinamica del sinistro, dovrà emergere infatti la velocità alla quale guidava la Punto. Elemento fondamentale per capire se sarà possibile scagionarlo da una eventuale accusa di omicidio colposo. Resta infatti da appurare anche se lo scoppio dello pneumatico è avvenuto in maniera del tutto accidentale o in seguito ad urto contro il battistrada. Ad Alliste resta lo sgomento per la tragedia. Non c’è un’età per morire, ma c’è senz’altro un’età per vivere. L’adolescenza, 16 anni, una vita davanti come quella che aveva Ilenia Micaletto, é un’età a cui solo il destino perverso può portarti via da tutto e da tutti. O perlomeno provarci. Perché Ilenia in fin dei conti resta. Resta nel cuore di chiunque l’abbia conosciuta. La sua bacheca facebook è stato il pezzo di carta di amici e parenti per un ultimo saluto. “Non te ne andrai mai da noi“, le hanno scritto. “In pochi mesi sei riuscita a farti amare da tutti. La tua solarità, la tua dolcezza la tua determinazione, la tua voglia di imparare, il tuo amore per la danza, ci hanno conquistati”. E ancora: “Sarai il nostro primo pensiero quando guarderemo le stelle”. E magari, come le scrive un amico (“Credo davvero che tu possa sentirci“), Ilenia è lì a raccogliere l’affetto di tutti e a far forza a parenti, amici e compagni di scuola del “Vanini” di Casarano.

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Scorrano: pusher in manette I carabinieri hanno arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefaceni, Matteo Peluso, 24enne di Scorrano. Il ragazzo, già noto alle forze dell’ordine e sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, è stato trovato in possesso di circa 6 gr. di cocaina suddivisi in due involucri, verosimilmente destinati all’attività di spaccio. Nel corso dell’operazione è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare anche un altro 24enne di Scorrano, trovato in possesso di 3 involucri contenenti complessivi 3,5 grammi di marijuana. Visti i precedenti, per Peluso si sono aperte le porte del carcere. In seguito all’arresto i carabinieri hanno anche trovato sotto un sasso altri 4 grammi di cocaina, 11 di marijuana e 12 di hashish riconducibili sempre a Peluso.

Martano: ladro maldestro finisce con le ossa rotte Episodio singolare a Martano. Giuseppe Turi, 44enne del posto, è stato arrestato dai carabinieri in seguito ad un furto che gli è quasi costato la vita. L’uomo si è introdotto in una abitazione di via Verdi, sempre a Martano, dopo averne forzato la porta di ingresso. Messo tutto a soqquadro, ha prelevato dalle stanze un orologio da uomo. Per sua sorpresa si è trovato di fronte, però, il padrone di casa che, non essendo fuori come previsto, si era recato a controllare il perchè delle luci accese. Turi ha tentato una disperata fuga dal balcone, lanciandosi nel vuoto come in una pellicola hollywoodiana. La caduta però è stata tutt’altro che morbida: il 44enne è rovinato sulla rampa del seminterrato fratturandosi una vertebra. A quel punto sono scattati tanto i soccorsi al ladro, quanto l’intervento dei carabinieri, contattati dal proprietario di casa. L’uomo è stato trasportato in “codice rosso” al Vito Fazzi di Lecce, dove i medici lo hanno giudicato guaribile in 35 giorni. E’ stato poi tratto in arresto per furto aggravato e sottoposto ai domiciliari presso l’ospedale, in attesa della convalida del fermo.

Così evadevano il fisco

ugento: cade dal terrazzo

La guardia di finanza di Gallipoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di sequestro preventivo “per equivalente” per reati tributari, emessa dal gip di Lecce, nei confronti di due società entrambe con sede a Gallipoli. Si tratta in particolare di una società di capitali, operante nel settore della costruzione di edifici residenziali e non, e di una società di persone, esercente l’attività economica di installazione di impianti idraulico-sanitari, entrambe con sede a Gallipoli. Le fiamme gialle hanno proceduto al sequestro di tre immobili, per un valore catastale complessivo di circa 350mila euro, pari all’ammontare dell’Ires e dell’Iva evase. L’indagine, svolta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, trae origine dall’esecuzione di due verifiche fiscali che hanno permesso di etichettare entrambe le società come “evasori totali” con riferimento alle annualità d’imposta 2010, 2012 e 2013. Sono stati infatti recuperati a tassazione elementi di reddito pari a circa 5,5 milioni di euro ed è stata accertata evasione di Iva per oltre 500mila euro. Nel corso dell’attività ispettiva tributaria, iniziata a settembre 2014, è emerso, oltre all’occultamento di una parte consistente della base imponibile, anche un “giro” di false fatturazioni tra le due società, per un ammontare complessivo di oltre 360mila euro, ciò al fine di evadere le imposte attraverso l’indebita deduzione di elementi passivi fittizi relativi a costi di fatto mai sostenuti. Al termine delle verifiche fiscali, che hanno verificato come le due società fossero strettamente connesse tra loro, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce i due rappresentanti legali per i reati fiscali di infedele e fraudolenta dichiarazione mediante l’utilizzo nonché emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Un volo di 5 metri dal terrazzo di casa sua e la corsa in ospedale col 118. Tremendo incidente per un 53enne di Ugento, G.B. Trasportato al “Ferrari” di Casarano, è ora ricoverato in gravi condizioni con numerose fratture e traumi. A casa del malcapitato si sono recati anche i carabinieri per raccogliere testimonianze e ricostruire con precisione la caduta. Pare che l’uomo stesse spostando delle cose da un piano ad un altro issandole con delle funi quando, all’improvviso, avrebbe perso l’equilibrio precipitando nel vuoto.

Galatone: suicida per amore? Un uomo di Galatone di 34 anni è stato ritrovato impiccato nell’abitazione di famiglia che i genitori utilizzano come residenza estiva, in campagna, località La Reggia. Scomparso da stamattina, amici e parenti lo hanno cercato fino a tardo pomeriggio. A ritrovarlo un amico che per primo ha letto il suo biglietto di addio. Un messaggio che però non convince i carabinieri che indagano per far luce sulla vicenda. L’uomo era afflitto da una storia finita male con una donna trasferitasi nel frattempo fuori regione. Situazione che però non sembrava tale da poter spingere ad un gesto così estremo. Anche per questo gli uomini dell’Arma stanno approfondendo le indagini attorno alle campagne dove l’uomo è stato ritrovato senza vita.


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dai Comuni

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6/19 febbraio 2016

Casarano ritrova le strisce blu Parcheggi a pagamento. Firmato l’atto del funzionario amministrativo che aggiudica il servizio, in maniera definitiva, alla Società “Segnaletica Industriale stradale (S.I.S.) S.r.l.” di Corciano (Perugia)

T

anto tuonò che alla fine piovve! È passato più di un anno da quando a Casarano, pur essendovi le strisce blu dei parcheggi, non ci sono grattini da grattare o scontrini da stampare alle infernali macchinette mangia spiccioli. Anno in cui è stato possibile parcheggiare sempre e ovunque (ammesso che si fosse così abili e fortunati da trovar parcheggio), senza limiti di tempo e senza la paura delle multe per sosta vietata. Fino all’atto del funzionario amministrativo responsabile che nei giorni scorsi ha aggiudicato il servizio, in maniera (finalmente) definitiva alla Società “Segnaletica Industriale stradale (S.I.S.) S.r.l.” di Corciano (Perugia). In realtà, si tratta di un ritorno in quanto questa è la stessa Società che ha già gestito i parcheggi sin dall’istituzione del servizio. Boccata di respiro quindi per le casse comunali che, ormai si sa, versano in una sorta di coma apparentemente irreversibile, ma anche già qualche mugugno da parte dei cittadini che ormai si erano abituati ai parcheggi liberi. A dire il vero le entrate previste dal contratto

non saranno poi così eccezionali in quanto nelle casse andranno appena 40mila euro all’anno, ai quali vanno aggiunti poi 22 centesimi per ogni euro che la società appaltatrice incasserà. Questo anno di mancata gestione ha in realtà una motivazione che, una volta tanto, non è da imputare alla cattiva burocrazia ed una storia con la quale, purtroppo, sempre più spesso ci si deve misurare. La citata “SIS” è in realtà arrivata seconda nella gara in quanto la sua concorrente, la “Smart Project srl” di Casoria in quel di Napoli, oltre ai 40mila euro avrebbe riconosciuto

quasi 34 centesimi per ogni euro incassato. Detto così sembra senza dubbio un qualcosa di più conveniente per il Comune ma, se si fanno un po’ di conti anche semplici, tenendo presente le spese di gestione del servizio, o la Società napoletana è formata di francescani che non vogliono guadagnare, oppure qualche dubbio sorge spontaneo. E qualche dubbio se lo son fatto venire anche i tecnici di palazzo dei Domenicani che hanno chiesto documentazione integrativa alla Prefettura del capoluogo partenopeo. La risposta è arrivata lo scorso luglio e con essa la comunicazione di una cosiddetta in-

terdittiva antimafia relativa alla Smart Project e quindi la conseguente revoca dell’affidamento che nel frattempo era stato riconosciuto in maniera provvisoria. La notizia del ripristino del pagamento dei parcheggi corre veloce di bocca in bocca e la stragrande maggioranza dei cittadini è assolutamente contraria all’ennesimo balzello. Se lasciamo però da parte il fastidio che provoca ogni nuova gabella, in realtà il parcheggio a pagamento potrebbe essere anche un incentivo alle attività commerciali

tornano i grattini

Potrebbe essere anche un incentivo alle attività commerciali che, finalmente, avrebbero lo spazio prospiciente quasi sempre libero o occupato per periodi limitati di tempo e ne beneficerebbero anche tutti i cittadini che avrebbero più probabilità di trovare un parcheggio senza inutili giri della speranza alla ricerca di uno strapuntino

che, finalmente, avrebbero lo spazio prospiciente al proprio negozio quasi sempre libero o occupato per periodi limitati di tempo e ne beneficerebbero anche tutti i cittadini che avrebbero più probabilità di trovare un parcheggio senza inutili giri della speranza alla ricerca di uno strapuntino. Certo, una regolamentazione più intelligente rispetto al passato è auspicabile. Esempio: se faccio il tagliando nella zona ospedale e poi mi sposto in centro, visto che ho già pagato, facciamo in modo che io non sia costretto a rifarlo, oppure (come ad esempio succede in molti altri comuni) commisuriamo l’importo delle sanzioni a 5€: si eviterebbero i ricorsi per via legale e le colorite rimostranze nei confronti degli ausiliari e oltretutto non sarebbe una misura particolarmente vessatoria e quindi sostenibile anche dai sempre più numerosi cittadini meno abbienti. Rompiamo quindi i salvadanai per recuperare gli spiccioli e affrontiamo con serenità questa abitudine di ritorno, convinti che possa portare anche qualche risvolto positivo. Antonio Memmi

Lu Caddrhu de Li Sichigliati Teatro vernacolare. L’originale compagnia di Seclì di scena a Melissano

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zona

Gallipoli.

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Si

esibisce, in giro per il Salento, una compagnia teatrale un po’ originale, con un nome altrettanto originale che sembra quasi uno scioglilingua: il gruppo de “Li Sichigliati e … non solo”. Nasce nel 2009 da un’idea di Salvatore Cardinale, dipendente statale nella vita di tutti i giorni ma autore, attore e regista per passione, che del teatro vernacolare ha fatto una vera e propria cultura. L’amore per le tradizioni popolari e religiose ma anche la volontà di mantenere saldi i rapporti di amicizia e di solidarietà fanno il resto e fanno quindi mettere insieme questo scalmanato gruppo di amici tutti aventi la cittadina di Seclì come paese d’origine o di adozione (da cui appunto il nome). L’esordio porta il nome di “Lu Caddrhu” che presentano nel-

l’estate del 2010 nella meravigliosa cornice del Palazzo Baronale di Seclì ed è un buona la prima che raccoglie un successo letteralmente strepitoso. Da lì in poi è un susseguirsi di repliche e successi nei paesi limitrofi prima e nel resto della provincia poi, chiamati a presenziare feste, spettacoli in piazza e manifestazioni varie, affiancando alla

prima altre commedie originali o liberamente tratte da altre già famose e comunque raccogliendo, ovunque, applausi e consensi. “Il mio obiettivo è quello di mantenere vivo il linguaggio Salentino, scrigno prezioso dove sono racchiuse e custodite le nostre radici, con lo scopo di valorizzare il nostro dialetto e le

nostre tradizioni”, dichiara fiero Salvatore Cardinale, come detto l’anima del gruppo, “realizzando queste piccole opere che ci permettono di conoscere meglio la nostra società, trattando tematiche di attualità e interesse sociale e, al tempo stesso, i vari stili di vita, gli antichi mestieri, gli usi e i costumi di un tempo che rappresentano la nostra identità e racchiudono la nostra cultura e per questo devono essere custoditi e tramandati, proprio come hanno fatto i nostri nonni...”. Il prossimo appuntamento è per sabato 27 febbraio quando, sul palcoscenico del Cinema Aurora di Melissano, partecipando alla rassegna organizzata dalla Compagnia Teatrale “Il Sipario” con il Patrocinio del Comune di Melissano, metteranno in scena la loro passione e regaleranno il dono prezioso della risata.


tempo libero

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one in programmazi dal 4 febbraio leCCe - MUlTISala MaSSIMo tel. 0832/307433 Sala 1

16,30 - 18,25 - 22,35

l’abbiamo fatta grossa Sala 2

17,30 - 20,30

lo dicono le stelle di Eugenio Musarò (www.eugeniomusaro.it)

Sala 3

18,50 - 21

Sala 4

21

joy

the revenant (redivivo)

Ariete

toro

Plutone persiste in posizione negativa. Anche se Urano vi stimola a portare avanti i vostri progetti, vi conviene andare con i piedi di piombo.

Gemelli

Seconda decade è la super favorita grazie allo splendido trigono di Plutone: portate avanti i vostri impegni con fiducia. Gli altri pazientino.

leone

Bilancia

Vergine

Urano e Saturno in trigono continuano a sostenere molti leoni, che possono sperare di costruire qualcosa di positivo e duraturo.

La seconda decade è la più favorita, grazie al sestile di Urano: fate la vostra parte e impegnatevi. Gli altri, devono pedalare da soli.

A parte la prima decade, Plutone continua a sostenere molti vergini. Sono transiti utili sia nel campo sentimentale, sia in quello lavorativo.

Urano e Plutone, persistono con la loro azione negativa, ma Saturno in sestile, dovrebbe darvi un considerevole aiuto in ogni campo.

Sala 5

Cancro Nettuno favorisce sempre la prima decade. Al contrario, molti altri devono ancora subire i transiti negativi di Urano e Plutone.

20,30 - 22,35

point break

Scorpione

Sala 1

17,45 - 21,30

the hateful eight 17 - 19,45 - 22,25

orgoglio e pregiudizio e zombie

Nettuno e Plutone, sono ancora dalla vostra parte, aprendovi molte strade, affinché voi possiate approfittarne nel migliore dei modi.

Sala 3

16,30 - 19,20 - 22,10

Sala 4

16,35 - 19,25 - 22,15

l’abbiamo fatta grossa point break Sala 5

Capricorno

Sagittario La quadratura di Nettuno continua a frenarvi, ma il trigono di Urano e la congiunzione di Saturno, vi sostengono alla grande sul piano pratico.

Acquario

Giove in trigono, Nettuno in sestile e Plutone congiunto, sono transiti eccellenti, utili in ogni campo. Urano potrebbe disturbare la 2a decade.

I potenti sestili di Urano e Saturno, persistono con tutta la loro forza e vi stimolano ad andare avanti con fiducia e determinazione.

Saturno in quadratura potrebbe disturbarvi in ogni campo. Siate pazienti, anche perché, avete sempre Plutone a darvi man forte.

Sala 6

Gallo

PeRiodico

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CorrISPondentI Massimo Alligri Giuseppe Aquila Gianluca eremita Vito lecci Valerio Martella Antonio Memmi Carlo Quaranta donatella Valente Stefano Verri lorenzo zito

Sala 2 18,30: il viaggio di norm 20,30 - 22,30: point break Sala 3 16,30 (dom)-18,30-20,15-22,30

l’abbiamo fatta grossa GallIPolI - CINeMa SChIPa tel. 0833/568653 16,30 (dom) - 18,30 -20,30 - 22,30

20,15 - 22,35 18,10 - 21,40

l’abbiamo fatta grossa

Sala 7

17 - 19 - 21

the revenant (redivivo) 21 15,50 - 18,35 - 21,20

l’abbiamo fatta grossa

GalaTINa - CINeMa TaRTaRo tel. 0836/568653 17,30 (sab-dom-merc)-19,30-21,45

l’abbiamo fatta grossa

TRICaSe - CINeMa MoDeRNo tel. 0833/545855 17,30 (sab-dom-merc)-19,30-21,45

l’abbiamo fatta grossa

TRICaSe - CINeMa aURoRa tel. 0833/545855 18 - 21

the hateful eight

CalIMeRa - CINeMa elIo tel. 0832/875283

TRICaSe - CINeMa PaRaDISo tel. 0833/545386

17 (festivi) - 19 - 21 (chiuso lun.)

16,30: doraemon 18,15-21: the revenant (redivivo)

l’abbiamo fatta grossa

la collaborazione sotto qualsiasi forma è gratuita. la Direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. riproduzione vietata. stampa: se.sta. srl via delle magnolie 23 Zona industriale - Bari iscritto al n° 648 registro nazionale stampa autorizzazione tribunale lecce del 9.12.1996

distribuzione gratuita porta a porta in tutta la provincia di lecce

il

Direttore responsabile

18 - 21

the hateful eight

quo vado?

Sala 9

Telefona martedì 9 febbraio dalle ore 9,30: 0833/545 777

GallIPolI - CINeMa ITalIa tel. 0833/568653

CaSaRaNo - CINeMa MaNzoNI tel. 0833/505270

the hateful eight

Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati” e telefona martedì 9 febbraio dalle 9,30 allo 0833/545777. In palio: i BIGlIettI per i CIneMA; un CeSto AlIMentAre offerto da lAtte e PAGnotte a tricase; 1/2 kg di MIGnon offerti dalla pasticceria dolCeMente di tricase; un APerICenA al ristorante MenAMÈ di trICASe; ColAzIone Per due offerta da GoloSA a tricase; Cornetto e CAPPuCCIno offerto dal CAFFÈ PISAnellI dI trICASe; Cornetto e CAPPuCCIno offerto dal BAr leVAnte di trICASe; due APerItIVI al Bar MenAMÈ di trICASe Porto; due APerItIVI al BAr MAl GleF a MIGGIAno; due APerItIVI presso dolCI FAntASIe di SAn CASSIAno; Buono SConto di euro 50 da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso ottICA MorCIAno di trICASe, AndrAno, tIGGIAno e CAStro; una bottiglia di VIno da delIzIe SAlentIne trICASe; un Cd “neSSun rICordo dI te” dei Vento dell’eSt.

Sala 3 17 - 19: doraemon 18-20-22: l’abbiamo fatta grossa

16 - 19,05 - 22,10

Sala 8

trova i Galletti, telefona martedì 9 febbraio

Sala 2 17 - 19: la corrispondenza 21: the revenant (redivivo)

orgoglio e pregiudizio e zombie

la quinta onda

Pesci

18 - 21

Sala 1

SURBo - The SPaCe CINeMa tel. 0832/812111

Sala 2

Sala 1

the hateful eight

the hateful eight dal 6 al 19 febbraio

MaGlIe - MUlTISala MoDeRNo tel. 0836/484100

marketing e Pubblicità tel 0833/545 777 Fax 0833/545 800 e-mail: grafica@ilgallo.it

luigi g. Zito tel. 328/2329515


24

ilgallo.it

ultima

6/19 febbraio 2016


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